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ALLEGATO B Convenzione Avviso Pubblico “PISLPagina 1 Regione Calabria Dipartimento 12 Turismo, Sport e Spettacolo, Politiche Giovanili Repertorio n. _____________ del ________________ SCHEMA DI CONVENZIONE L’anno ____, il giorno ___, del mese di ___________ presso la sede del Dipartimento n. 12 Turismo, Sport e Spettacolo, Politiche Giovanili, via San Nicola n. 8 88100 Catanzaro, TRA la Regione Calabria (codice fiscale 8000277096), di qui in avanti detta anche più semplicemente “Regione”, in persona della Dott.ssa Maria Gabriella Rizzo Dirigente del Settore n°1 “Industria Alberghiera” del Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo, Politiche Giovanili, giusta delega conferita dal Dirigente Generale Dott. Pasquale Anastasi, il quale interviene al presente atto in forza dell’art. 30 della Legge Regionale 13 maggio 1996 n. 7, E La Ditta _______________. in persona del legale rappresentante ______________, con sede in _______________ via _______________ n.___ CAP _____ d’ora in avanti detto “Beneficiario”; con la presente scrittura, redatta in tre originali, di cui una per ciascuna delle parti contraenti, da valere ad ogni effetto di legge quale atto pubblico, e gli altri due a fini amministrativi, si conviene quanto segue: PREMESSO che il Beneficiario è risultato, utilmente collocato nella graduatoria e, quindi, aggiudicatario di un finanziamento di cui all’Avviso Pubblico “__________approvato con D.D.S. n. ____ del _____ e ss. mm. ii. che la dotazione finanziaria dell’Avviso Pubblico sopra citat o fa riferimento alle somme del ____, di cui alla D.G.R. n._____ del per un importo complessivo di euro _________; che la presente Convenzione definisce e regola i rapporti tra la Regione ed il Beneficiario, allo scopo di realizzare l'iniziativa progettuale utilmente collocata al n.__ della graduatoria definitiva approvata con Decreto Dirigenziale n.____ del ____; Considerato che la premessa fa parte integrante e sostanziale del presente atto, si conviene e si stipula quanto segue:

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ALLEGATO B

Convenzione Avviso Pubblico “PISL”

Pagina 1

Regione Calabria Dipartimento 12

Turismo, Sport e Spettacolo, Politiche Giovanili

Repertorio n. _____________ del ________________

SCHEMA DI CONVENZIONE

L’anno ____, il giorno ___, del mese di ___________ presso la sede del Dipartimento n. 12

Turismo, Sport e Spettacolo, Politiche Giovanili, via San Nicola n. 8 – 88100 Catanzaro,

TRA

la Regione Calabria (codice fiscale 8000277096), di qui in avanti detta anche più

semplicemente “Regione”, in persona della Dott.ssa Maria Gabriella Rizzo Dirigente del

Settore n°1 “Industria Alberghiera” del Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo, Politiche

Giovanili, giusta delega conferita dal Dirigente Generale Dott. Pasquale Anastasi, il quale

interviene al presente atto in forza dell’art. 30 della Legge Regionale 13 maggio 1996 n. 7,

E

La Ditta _______________. in persona del legale rappresentante ______________, con sede

in _______________ via _______________ n.___ CAP _____ d’ora in avanti detto

“Beneficiario”;

con la presente scrittura, redatta in tre originali, di cui una per ciascuna delle parti contraenti,

da valere ad ogni effetto di legge quale atto pubblico, e gli altri due a fini amministrativi, si

conviene quanto segue:

PREMESSO

che il Beneficiario è risultato, utilmente collocato nella graduatoria e, quindi,

aggiudicatario di un finanziamento di cui all’Avviso Pubblico “__________”

approvato con D.D.S. n. ____ del _____ e ss. mm. ii.

che la dotazione finanziaria dell’Avviso Pubblico sopra citato fa riferimento alle

somme del ____, di cui alla D.G.R. n._____ del per un importo complessivo di euro

_________;

che la presente Convenzione definisce e regola i rapporti tra la Regione ed il

Beneficiario, allo scopo di realizzare l'iniziativa progettuale utilmente collocata al n.__

della graduatoria definitiva approvata con Decreto Dirigenziale n.____ del ____;

Considerato che la premessa fa parte integrante e sostanziale del presente atto, si conviene e si

stipula quanto segue:

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Pagina 2

ART.1

OGGETTO DELLA CONVENZIONE

Oggetto della presente Convenzione è la realizzazione del progetto da finanziare con fondi di

cui alla D.G.R. n._____ consistente nell’iniziativa di ____________________” da eseguirsi

nel Comune di_________________

ART. 2

CONDIZIONI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO CONSIDERATI:

gli Orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale 2007/2013 (2006/C

54/08) della Commissione Europea, pubblicati sulla GUCE C 54/13 del 4.03.2006;

Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006 recante

disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale

europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;

Regolamento (CE) 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio

2006 relativo al Fondo Europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del

Regolamento (CE) n. 1783/1999;

Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell'8 dicembre 2006, che

stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del

Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale,

sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del Regolamento (CE) n.

1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di

sviluppo regionale;

Regolamento (CE) n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009 che modifica il

Regolamento (CE) n. 1083/2006 per quanto riguarda alcune disposizioni relative

alla gestione finanziaria;

Regolamento (CE) n. 846/2009 della Commissione del 1 settembre 2009 che

modifica il Regolamento (CE) n. 1828/2006 che stabilisce le modalità di

applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante

disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale

europeo e sul fondo di coesione e del regolamento (CE) n. 1080/2006 del

Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo

regionale;

Regolamento (CE) n. 397/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 6

maggio 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1080/2006 relativo al Fondo

europeo di sviluppo regionale per quanto riguarda l’ammissibilità degli

investimenti a favore dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili

nell’edilizia abitativa;

Regolamento (UE) n. 539/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16

giugno 2010 che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante

disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale

europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda la semplificazione di taluni

requisiti e talune disposizioni relative alla gestione finanziaria ed al Regolamento

(CE) 846/2009 del 1 settembre 2009 che modifica il regolamento (CE) n.

1828/2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n.

1083/2006 e del regolamento (CE) n. 1080/2006;

Decisione n. 324 del 28 novembre 2007 della Commissione Europea “Carta degli

aiuti a finalità regionale 2007-2013”;

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Pagina 3

Decisione n. C(2013) 7178 del 25 ottobre 2013 della Commissione Europea “Proroga

al 30 giugno 2014 della Carta degli aiuti a finalità regionale 2007-2013”;

Regolamento (CE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo

all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione

europea agli aiuti <<de minimis>>;

Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 (Regolamento

Generale di Esenzione per Categoria) che ha disposto, in seguito alla sua introduzione,

la sostituzione dei Regolamenti (CE) n. 70/2001, n. 68/2001 e n. 2204/2002,

precedentemente scaduti, nonché l’abrogazione del Regolamento n. 1628/2006;

Regolamento (UE) n. 1224/2013 della Commissione del 29 novembre 2013 che

modifica il Regolamento (CE) n. 800/2008 per quanto riguarda il periodo di

applicazione (GUUE L 320 del 30 novembre 2013);

POR Calabria FESR 2007/2013, approvato dalla Commissione Europea in data 7

dicembre 2007 – Decisione C(2007) 6322;

POR Calabria FSE 2007/2013, approvato dalla Commissione Europea in data 18

dicembre 2007 – Decisione C(2007) 6711;

il Decreto del Presidente della Repubblica n. 196 del 3 ottobre 2008, che approva ai

sensi dell'articolo 56, paragrafo 4, del Regolamento (CE) n. 1083/2006, le norme sulla

ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali per la fase

di programmazione 2007/2013;

D.P.C.M. del 21/10/2008 - G.U. n. 34 11/02/2009 – “Definizione delle tipologie dei

servizi forniti dalle imprese turistiche nell’ambito dell’armonizzazione della

classificazione alberghiera”;

Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati

personali”;

Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 “Testo Unico delle

disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”;

Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 “Disposizioni per la razionalizzazione degli

interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell'articolo 4, comma 4, lettera

c), della legge 15 marzo 1997, n. 59" e s.m.i;

Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento

amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e smi;

Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al

Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche e integrazioni;

Legge regionale 12 dicembre 2008, n. 40 ”Ulteriori disposizioni di carattere

ordinamentale e finanziario collegate alla manovra di assestamento del bilancio di

previsione per l'esercizio finanziario 2008 ai sensi dell'articolo 3, comma 4 della legge

regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;

Legge regionale 3 maggio 1985, n. 26 “Disciplina della classificazione alberghiera” le

modifiche e le integrazioni di cui alla L.R. 22 novembre 2010, n. 31;

Legge regionale 5 aprile 2008, n. 8 “Riordino dell’organizzazione turistica regionale”;

Regolamento regionale del 27.10.2008, n. 4 “Regolamento di attuazione art.12 L.r.

31.03.2008, n.8” – Regolamento albergo diffuso;

Piano regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS) per il triennio 2011-2013

(di cui all’art. 3 L.r.8/2008), approvato con DGR del 22 luglio 2011, n. 328 e

approvata dalla Commissione Consiliare con parere n. 143/9;

Piano Strategico di Marketing Turistico periodo 2010 - 2012 approvato con Delibera

di Consiglio regionale n.140 del 15.12.2011;

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Pagina 4

Delibera della Giunta regionale 27 novembre 2009, n. 805 di “Approvazione Direttive

PIA riferite ai regimi di aiuto e strumenti di incentivazione per la concessione di aiuti

a finalità regionale, Legge regionale n. 40 del 12 dicembre 2008, in materia di turismo

ed industria alberghiera. Presa d’atto del parere 85/8^”;

Delibera della Giunta regionale 20 novembre 2013, n. 435 di Direttiva di attuazione

della Direttiva precedentemente approvata con delibera di Giunta regionale n.738 del

4.11.2009 e denominata “Direttive PIA riferite ai regimi di aiuto e strumenti di

incentivazione per la concessione di aiuti a finalità regionale, Legge regionale n. 40

del 12 dicembre 2008, in materia di turismo ed industria alberghiera dell’offerta

turistica ai sensi della legge 29.3.2001, n.135 e D.Lgs. 31.3.1998, n. 123 e delle leggi

regionali 8/08 e 40/08”. Integrazione art. 4”;

Parere della Commissione consiliare “Bilancio, programmazione economica e attività

produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero” n. 68/9 del 29

novembre 2013;

Delibera della Giunta regionale 16 dicembre 2013, n. 483 di presa d’atto della Giunta

regionale dell’approvazione della citata integrazione delle Direttiva di attuazione;

Delibera della Giunta regionale del 23 febbraio 2009, n. 95 di presa d’atto dei criteri di

selezione delle operazioni del POR Calabria FESR 2007/2013, approvati dal Comitato

di Sorveglianza ai sensi dell’art. 65, lett. a), del Regolamento (CE) n. 1083/2006;

Deliberazione della Giunta regionale 18.06.2013, n. 224 con la quale, da ultimo, si è

proceduto a rimodulare il Piano Finanziario per Assi Prioritari, Settori e Linee di

Intervento del POR Calabria FESR 2007/2013, prendendo atto della Decisione della

Commissione europea n. C (2012) 9693 finale del 17.12.2012;

Deliberazione della Giunta regionale n. 335 del 09.06.2009 avente ad oggetto

«Rettifica D.G.R. n. 654 del 16.09.2008 avente per oggetto”Definizione e

organigramma delle strutture amministrative della Giunta regionale responsabili

dell'attuazione degli Assi prioritari, dei Settori e delle Linee di intervento del POR

Calabria FESR 2007/2013, approvato con Decisione della Commissione europea

C(2007) 6322 del 07.12.07”, successivamente modificata con deliberazione di Giunta

regionale n. 24 del 28.01.2010;

Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 24.07.2009 che modifica la DGR n.

1021 del 16/12/2008 e la DGR n. 163 dell'8.04.2009 ed approva il documento recante

Descrizione dei Sistemi di Gestione e Controllo ai sensi dell'art. 71, paragrafo 1, del

Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006 recante disposizioni

generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul

Fondo di coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999;

DGR 27 febbraio 2010, n. 163 avente ad oggetto “POR Calabria FESR 2007-2010-

Programmazione Territoriale e Progettazione integrata. Quadro delle risorse

finanziarie disponibili e criteri di riparto territoriale per il finanziamento dei Progetti

Integrati di Sviluppo Locale (PISL)”;

Delibera di Giunta regionale del 22 luglio 2011, n. 344 avente ad oggetto “Attivazione

della Progettazione integrata. Quadro delle Risorse finanziarie disponibili.

Approvazione del Quadro Unitario della Progettazione Integrata e delle Linee di

indirizzo dell’avviso pubblico per la selezione dei Progetti Integrati”;

Decreto 10 agosto 2011, n. 10028 avente ad oggetto “POR Calabria FESR 2007-2013

– Attuazione della Progettazione integrata - Approvazione avviso pubblico per la

presentazione e la selezione dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale del POR

Calabria FESR 2007-2013”, pubblicato il 12 agosto 2011 sul BUR n. 32 Suppl.

Straordinario n.1 Parte III;

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Delibera di Giunta regionale 19 ottobre 2012, n. 466, avente ad oggetto “POR Calabria

FESR 2007-2013 – Approvazione e finanziamento dei PISL di cui alla Delibera di

Giunta regionale n. 344 del 22 luglio 2011”;

Delibera di Giunta regionale 19 ottobre 2012, n. 466, avente ad oggetto “POR Calabria

FESR 2007-2013 – Approvazione e finanziamento dei PISL di cui alla Delibera di

Giunta regionale n.344 del 22 luglio 2011;

Delibera di Giunta regionale 16 dicembre 2013, n. 484, avente ad oggetto POR

Calabria FESR 2007-2013 – PISL Sistemi turistici locali/Destinazioni turistiche locali

Pacchetti integrati di agevolazioni (PIA); approvazione Linee di indirizzo degli Avvisi

pubblici relativi all’attuazione delle Linee di intervento 5.3.2.2 e 5.3.2.3 e dei criteri di

riparto delle eventuali economie;

Delibera di Giunta regionale 16 dicembre 2013, n. 486, avente ad oggetto “Linee

Guida per la definizione dei requisiti e delle caratteristiche della forma di ricettività

denominata Ospitalità diffusa e Nuova ricettiva di alta qualità-di eccellenza

Il Beneficiario, in conformità alle norme vigenti in materia, si impegna a porre in essere tutte

le condizioni atte a consentire la realizzazione dell’iniziativa di cui all’art.1 della presente

Convenzione. Tutti gli atti tecnici, procedurali ed economici del Beneficiario saranno soggetti

al controllo degli organismi che per legge o per statuto ne sono preposti.

ART. 3 SPESE AMMISSIBILI

Saranno considerate ammissibili le spese conformi a quanto previsto, dal Complemento di

programmazione e dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 196 del 3 ottobre 2008 e

succ. D.P.R. 5 aprile 2012 n. 98, che approva ai sensi dell'articolo 56, paragrafo 4, del

Regolamento (CE) n. 1083/2006, le norme sulla ammissibilità delle spese per i programmi

cofinanziati dai Fondi strutturali per la fase di programmazione 2007-2013

In particolare, sono considerate spese ammissibili quelle indicate nell’art. 7 dell’avviso

pubblico “_____________” approvato con D.D.S. n.____________ e ss. mm. ii. e pubblicato

sul B.U.R.C., Supplemento Straordinario n. __ del __________;

ART. 4

TERMINE INIZIALE E FINALE

Il Decreto di Concessione del contributo ha validità temporale fino alla data del 31 ottobre

2015, decorrente dal giorno successivo a quello di avvenuta notifica del Decreto stesso,

.

ART. 5

OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO

Il Beneficiario si obbliga:

a dichiarare, prima dell’erogazione delle agevolazioni, di non aver ottenuto dopo la

presentazione della domanda di agevolazione o, in caso contrario, di aver restituito e,

comunque di rinunciare ad ottenere, per i beni del Piano oggetto della concessione,

aiuti di stato di qualsiasi natura in base ad altre leggi nazionali, regionali o comunitarie

o comunque concesse da enti o istituzioni pubbliche, fatti salvi gli aiuti concessi

secondo la regola “de minimis”;

ad ottemperare, prima dell’erogazione delle agevolazioni, ad eventuali condizioni

particolari specificatamente indicate nel decreto concessorio;

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Convenzione Avviso Pubblico “PISL”

Pagina 6

a non distogliere dall'uso previsto, senza esplicita autorizzazione del Dipartimento

Regionale competente per materia per un periodo di almeno 5 anni dalla data di

erogazione finale delle agevolazioni, i macchinari, gli impianti, le attrezzature, i

brevetti e le licenze ammessi alle agevolazioni e per un periodo di almeno 20 anni,

dalla data anzidetta, le opere edilizie oggetto di agevolazioni;

ad applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti le norme sul lavoro e dei contratti

collettivi di lavoro;

ad ultimare l'iniziativa entro e non oltre la data del 31 ottobre 2015,

a realizzare la quota di investimenti necessaria per l’erogazione a stato di avanzamento

della prima quota di contributo in conto capitale entro 9 mesi dalla data di notifica del

decreto di concessione;

a comunicare tempestivamente, e comunque entro i termini prescritti, la data di

ultimazione del Piano;

a non modificare, nel corso di realizzazione del Piano, l’attività economica alla quale

sono destinati gli investimenti del Piano stesso con conseguente inquadramento in una

“divisione” (due cifre) della Classificazione ISTAT 2007 diversa da quella indicata in

fase di presentazione della domanda di agevolazione ovvero come eventualmente

modificata in sede istruttoria;

a restituire le somme ottenute a seguito della concessione e non dovute, maggiorate di

un interesse pari al tasso ufficiale di riferimento (TUR) vigente alla data

dell’erogazione, fatti salvi i casi in cui sono applicabili le maggiorazioni di tasso e le

sanzioni di cui all’articolo 9 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123;

a presentare idonea documentazione contabile e tecnica in relazione agli stati

d’avanzamento dei lavori e di fine dei lavori;

a comunicare l'ultimazione dell'investimento entro un mese dalla data dell'ultimo titolo

di spesa relativo al programma di investimento;

presentare la documentazione di spesa consistente in fatture e documentazione

fiscalmente regolari in originale quietanzato o in copia autenticata;

presentare attestato, di avvenuto pagamento, del fornitore del servizio o del bene

mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio;

a consentire, per le erogazioni a saldo, l'espletamento di apposito sopralluogo da parte

della Regione, teso a verificare la corretta realizzazione dell'investimento;

a presentare adeguata documentazione per la richiesta, da parte dell’Amministrazione

regionale, della certificazione antimafia in relazione al valore della richiesta di

contributo;

a rispettare i tempi di completamento e rendicontazione dell’iniziativa;

a sottoporre, preventivamente, all'esame e all'eventuale approvazione da parte della

Regione ogni variazione sostanziale apportata ai Piani di Investimenti Produttivi in

corso d'opera.

ART. 6

REVOCA PARZIALE O TOTALE DELLE AGEVOLAZIONI

L'accertamento di eventuali inosservanze delle disposizioni contenute nel provvedimento di

concessione determina da parte della Regione la revoca del contributo e l'avvio della

procedura di recupero dello stesso, maggiorato degli interessi al tasso ufficiale di riferimento

vigente alla data di emissione del provvedimento di revoca.

La Regione procede alla revoca parziale o totale delle agevolazioni, autonomamente, previo

eventuale accertamento ispettivo sulle inadempienze da parte dell'impresa.

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ALLEGATO B

Convenzione Avviso Pubblico “PISL”

Pagina 7

Il decreto di revoca dispone l'eventuale recupero delle somme erogate indicandone le

modalità.

Le agevolazioni vengono totalmente revocate:

qualora non siano osservati nei confronti dei lavoratori dipendenti le norme sul lavoro

ed i contratti collettivi di lavoro;

qualora siano gravemente violate specifiche norme settoriali e/o procedurali;

qualora venga modificata l’attività, rientrando in un Codice ISTAT diverso da

“Alberghi” 55.10.00 e “Villaggi turistici”55.20.10;

qualora il Beneficiario non abbia dichiarato, prima dell’erogazione delle agevolazioni,

di non aver ottenuto dopo la presentazione della domanda di agevolazione o, in caso

contrario, di aver restituito e, comunque di rinunciare ad ottenere, per i beni del Piano

oggetto della concessione, aiuti di stato di qualsiasi natura in base ad altre leggi

nazionali, regionali o comunitarie o comunque concesse da enti o istituzioni

pubbliche, fatti salvi gli aiuti concessi secondo la regola “de minimis”;

qualora per i beni del medesimo programma oggetto della concessione siano state

assegnate agevolazioni di qualsiasi natura previste da altre norme statali, regionali o

comunitarie o comunque concesse da enti o istituzioni pubbliche. Gli aiuti de minimis

non sono cumulabili con aiuti statali relativamente agli stessi costi ammissibili se un

tale cumulo da luogo ad un’intensità di aiuto superiore a quella fissata per le

specifiche circostanze del caso, in un regolamento di esenzione per categoria;

qualora, a seguito di controllo nell’anno a regime, risulti che il punteggio ottenuto

dall’applicazione dei criteri di valutazione per l’inserimento nella graduatoria subisca

uno scostamento in diminuzione superiore al 25%. Per “esercizio a regime” si intende

il primo esercizio sociale intero successivo alla data di entrata a regime. La data di

entrata a regime rappresenta il momento in cui tutti i fattori della produzione oggetto

del Piano degli Investimenti produttivi si integrano tra loro e con i fattori della

produzione oggetto degli altri Piani specifici. La data di entrata a regime si intende

comunque convenzionalmente raggiunta, ai fini dei controlli a consuntivo, qualora non

intervenuta prima, dodici mesi dopo la data di ultimazione del nuovo Piano degli

Investimenti. A tal fine la data di entrata in funzione coincide, convenzionalmente,

con la data di ultimazione del Piano degli Investimenti produttivi

qualora il Beneficiario non abbia ottemperato, prima dell’erogazione delle

agevolazioni, ad eventuali condizioni particolari specificatamente indicate nel decreto

concessorio;

qualora il Beneficiario distolga dall'uso previsto, senza esplicita autorizzazione del

Dipartimento Regionale competente per materia per un periodo di almeno 5 anni dalla

data di erogazione finale delle agevolazioni, i macchinari, gli impianti, le attrezzature,

i Know how e le licenze ammessi alle agevolazioni e per un periodo di almeno 20

anni, dalla data anzidetta, le opere edilizie oggetto di agevolazioni;

qualora il Beneficiario non abbia ultimato l'iniziativa entro la data del 31/10/2015,

qualora il Beneficiario non abbia realizzato la quota di investimenti necessaria per

l’erogazione a stato di avanzamento della prima quota di contributo in conto capitale

entro 9 mesi dalla data del decreto di concessione;

qualora il Beneficiario non abbia comunicato tempestivamente, e comunque entro i

termini prescritti, la data di ultimazione del Piano.

qualora il Beneficiario non abbia osservato le specifiche norme settoriali;

qualora il Beneficiario non abbia restituito le somme ottenute a seguito della

concessione e non dovute, maggiorate di un interesse pari al tasso ufficiale di

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riferimento (TUR) vigente alla data dell’erogazione, fatti salvi i casi in cui sono

applicabili le maggiorazioni di tasso e le sanzioni di cui all’articolo 9 del decreto

legislativo 31 marzo 1998, n. 123;

quando l’iniziativa complessivamente ammessa non venga eseguita conformemente al

progetto;

quando siano accertate irregolarità nella contabilizzazione della spesa;

La revoca della concessione del contributo verrà disposta con provvedimento analogo a quello

con il quale è intervenuta la concessione stessa, previo avviso ai sensi della Legge 241/90.

Nei casi di revoca parziale, ai fini della rideterminazione dell’ammontare delle agevolazioni,

si procede, come per la concessione provvisoria, alla distribuzione per anno solare delle

residue spese ammissibili.

Nel caso in cui alla data della revoca parziale le erogazioni siano in corso, l’ammontare da

recuperare può essere detratto a valere sull’erogazione ancora da effettuare. Nel caso in cui le

erogazioni ancora da effettuare risultino di ammontare inferiore a quello da recuperare o nel

caso in cui si sia già provveduto all’erogazione a saldo, viene avviata una procedura di

recupero, eventualmente coatto, nei confronti dell’impresa beneficiaria, come indicato al

comma 1.

In conseguenza della revoca delle agevolazioni, ai sensi dell’art. 9, comma 5, del D. Lgs. n.

123 del 31 marzo 1998 e s.m.i., per come recepito dall’art 24, comma 4, della Legge regionale

n. 9 dell’11 maggio 2007, la restituzione dei crediti nascenti dai finanziamenti erogati sono

preferiti ad ogni altro titolo di prelazione da qualsiasi causa derivante, ad eccezione del

privilegio per spese di giustizia e di quelli previsti dall’art. 2751/bis del codice civile e fatti

salvi i diritti preesistenti dei terzi. Al recupero dei crediti si provvede con l’iscrizione a ruolo

delle somme oggetto di restituzione nonché delle somme a titolo di rivalutazione e interessi e

delle relative sanzioni

ART. 7 VARIAZIONI

Eventuali richieste di variazioni, inoltrate alla Regione, dovranno essere motivate ed integrate

da idonea documentazione giustificativa e, in ogni caso, dovranno migliorare l’efficienza

dell’opera o dell’intervento senza aumento della spesa prevista a carico della Regione.

In ogni caso, la variazione proposta non potrà comportare un aumento del finanziamento o

peggiorare il punteggio conseguito in graduatoria. Inoltre non sono ammesse variazioni che

mutino sostanzialmente l’intervento previsto.

ART. 8

MODALITA’ DI EROGAZIONE PER I PIANI D’INVESTIMENTI PRODUTTIVI

L'erogazione delle agevolazioni avviene sulla base degli stati di avanzamento dei lavori, in

misura non superiore a tre, a richiesta dell'impresa proponente. Ciascun avanzamento deve

riguardare categorie o lotti d'opera individuabili per quanto attiene le opere murarie, nonché

know how e licenze e macchinari, impianti ed attrezzature acquistati e presenti nell’impresa.

In corrispondenza alla richiesta di erogazioni per stati di avanzamento, potranno essere

effettuati dall’Amministrazione Regionale specifici controlli delle opere eseguite e/o dei

know how e licenze e dei macchinari, impianti ed attrezzature presenti nell’impresa, sulla

base della documentazione tecnica fornita e della dichiarazione sostitutiva dell'atto notorio,

dell'imprenditore o del legale rappresentante della società, che attesti sia l'importo delle opere,

dei know how, delle licenze e dei macchinari, impianti ed attrezzature acquistati e presenti,

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sia che le ditte fornitrici non hanno acquisito, né acquisiranno su macchinari, impianti ed

attrezzature da essi forniti, alcun diritto di prelazione o patto di riservato dominio.

Ai fini delle erogazioni parziali dovrà essere acquisita la documentazione di spesa

quietanzata.

La prima erogazione del contributo, pari a non più del 50% del totale, può, a richiesta, essere

svincolata dall'avanzamento del Piano ed essere disposta a titolo di anticipazione, previa

presentazione di fidejussione bancaria o fidejussione di società assicurativa certificata

IVASS o fidejussione di Società finanziaria, iscritta nell’elenco speciale di cui all’art.

107, del d.lgs. n. 385/1993 presso la Banca d’Italia, irrevocabile, incondizionata ed

escutibile a prima richiesta a favore della Regione Calabria, giusto come dettagliato nello

schema approvato con D.D.S. ____ del ______,.

L'anticipazione si recupera con la successiva tranche di contributo.

L’Amministrazione Regionale eroga (previa presentazione di fidejussione bancaria o

fidejussione di società assicurativa certificata IVASS o fidejussione di Società

finanziaria, iscritta nell’elenco speciale di cui all’art. 107, del d.lgs. n. 385/1993 presso la

Banca d’Italia, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta a favore della

Regione Calabria, di importo pari alla somma del contributo da erogare, giusto come

dettagliato nello schema di garanzia fidejussoria approvato con D.D.S. n.____ del ______ )

per ogni stato di avanzamento, il 90% della quota di contributo in conto capitale riferibile allo

stesso stato di avanzamento in modo che, a saldo, eseguiti i controlli finali, potrà essere

liquidato il 10%.

L’impresa è tenuta a comunicare l’ultimazione dell’investimento entro un mese dalla data

dell’ultimo titolo di spesa relativo al Piano di investimento.

Per l'erogazione dell’agevolazione la documentazione di spesa da allegare deve consistere in

fatture e documentazioni fiscalmente regolari in originale quietanzato o in copia autenticata.

Le fatture dovranno riportare l’indicazione del Codice Unico di Progetto (C.U.P) che verrà

comunicato dalla Regione Calabria.

L’avvenuto pagamento deve essere attestato dal fornitore del servizio o del bene mediante

dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Detta documentazione deve essere presentata

all’Amministrazione Regionale, pena la revoca del contributo, entro sei mesi dalla data di

ultimazione del programma di investimenti. Tutte le spese devono essere giustificate con

documenti comprovanti la tracciabilità bancaria (es. bonifico bancario, assegno circolare non

trasferibile o assegno di c/c intestato al fornitore supportato da estratto conto, pagamento con

carta di credito intestata al beneficiario e relativo estratto conto, ecc.) e la diretta

riconducibilità al beneficiario del contributo. Le predette spese dovranno, altresì, essere

esclusivamente documentate su apposito conto corrente dedicato che l’impresa dovrà

comunicare alla Regione Calabria all’atto del primo pagamento.

Per quanto attiene le spese relative ai lavori (opere murarie e assimilate), le fatture dovranno

riportare inoltre, nella loro descrizione in maniera chiara e dettagliata, i lavori eseguiti e

debitamente indicati nei computi metrici, registri di contabilità e libretti delle misure,

presentati dalla società/ditta beneficiaria. Pena la non ammissibilità della spesa.

Le erogazioni a saldo dovranno essere altresì precedute da apposito sopralluogo da parte

dell’Amministrazione regionale, teso a verificare la corretta realizzazione dell’investimento.

Per i macchinari, gli impianti e le attrezzature, qualora non risulti dal contesto delle

fatturazioni o documentazioni, dovrà esibirsi apposita dichiarazione, rilasciata sotto la

responsabilità del fornitore e del rappresentante legale della società fornitrice, attestante che i

macchinari, gli impianti e le attrezzature sono nuovi di fabbrica.

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Per l'erogazione a saldo del contributo in conto capitale l'impresa beneficiaria dovrà altresì

produrre, a pena di decadenza, entro 6 mesi dalla data di ultimazione del programma di spesa

(salvo proroga della Unione Europea oltre il limite di POR per come da Art. 5), apposita

relazione di collaudo a firma di un tecnico, nominato dall’Amministrazione regionale, purché

abilitato in relazione alle categorie di opere da collaudare, attestante la funzionalità

dell'impianto, la rispondenza della documentazione di spesa al progetto approvato, la capacità

produttiva dell'impianto, l'osservanza delle norme antinquinamento e di quelle relative all'uso

del territorio. Il Collaudatore sarà nominato sulla base di appositi criteri stabiliti

dall’Amministrazione regionale.

A seguito dell’accertamento da parte dell’Amministrazione regionale dell'ammissibilità e

della congruità delle singole spese e sulla base dei risultati della verifica di cui al comma

precedente, si procede alla erogazione a saldo del contributo in conto capitale o all'eventuale

recupero totale o parziale del contributo già erogato, maggiorato dei relativi interessi semplici,

calcolati al tasso di riferimento vigente alla data di emissione del provvedimento.

ART.9

EROGAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI PER I PIANI INTEGRATI DI SERVIZI

REALI

In caso di effettiva necessità, nella fase di attuazione del Piano verrà data la possibilità, previa

approvazione da parte dell’Amministrazione regionale, di una eventuale rimodulazione dello

stesso entro un limite del 20% della spesa senza modificare l’importo complessivo di spesa.

I servizi dovranno essere completati entro i termini indicati nel Piano e nel rispetto dei piani

di lavoro formulati dai fornitori dei servizi.

All’atto della conclusione di ognuno dei servizi previsti dal Piano, l’impresa presenta

all’Amministrazione regionale la "Domanda di Concessione degli Aiuti".

La Domanda dovrà essere redatta sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio e

deve attestare la permanenza delle condizioni di ammissibilità dell’impresa e che il Piano e i

relativi servizi si sono conclusi ed sono stati eseguiti a regola d’arte.

Alla Domanda devono essere allegati: il rapporto finale relativo ai servizi ricevuti; la

dimostrazione del pagamento dei corrispettivi stabiliti a favore dei fornitori dei servizi

utilizzati; ogni altra documentazione necessaria per la validazione da parte

dell’Amministrazione regionale del Piano Integrato dei Servizi Reali e degli interventi

realizzati.

L’Amministrazione regionale, sulla base degli indicatori forniti e di una verifica sul

raggiungimento dei risultati previsti nel Piano Integrato di Servizi e nei relativi piani di

lavoro, predispone una relazione tecnica per l’approvazione della concessione della

agevolazione o il rigetto della stessa entro 30 giorni dalla data di ricezione della domanda.

Il provvedimento di concessione dell’agevolazione specifica l’ammontare dell’aiuto

riconosciuto rispetto ai costi previsti e rendicontati dal richiedente.

Per l’erogazione dell’agevolazione, la documentazione di spesa da allegare consiste in fatture

e documenti validi fiscalmente debitamente quietanzati. L’avvenuto pagamento deve essere

attestato dal fornitore del servizio stesso ovvero mediante dichiarazione sostitutiva di atto

notorio resa da parte dell’impresa.

Le fatture dovranno riportare l’indicazione del Codice Unico di Progetto (C.U.P) che verrà

comunicato dalla Regione Calabria.

Tutte le spese devono essere giustificate con documenti comprovanti la tracciabilità bancaria

(es. bonifico bancario, assegno circolare non trasferibile o assegno di c/c intestato al fornitore

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supportato da estratto conto, pagamento con carta di credito intestata al beneficiario e relativo

estratto conto, ecc.) e la diretta riconducibilità al beneficiario del contributo. Le predette spese

dovranno, altresì, essere esclusivamente documentate su apposito conto corrente dedicato

che l’impresa dovrà comunicare alla Regione Calabria all’atto del primo pagamento.

Il mancato rispetto dei termini indicati per la conclusione dei servizi previsti nel Piano,

comunque entro i 12 mesi, comporterà l’archiviazione automatica della pratica e la decadenza

dalle agevolazioni accordate. L’erogazione del contributo sarà concessa secondo le modalità e

le percentuali di cui all’art. 8, per quanto non espressamente previsto nel presente articolo

Articolo 10

EROGAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI PER I PIANI DI FORMAZIONE

AZIENDALE

L’impresa beneficiaria è tenuta a presentare all’Amministrazione regionale una relazione

intermedia sulle attività svolte nell’ambito del Piano di Formazione Aziendale. La relazione

intermedia dovrà essere corredata da tutto ciò che si ritenga utile a dimostrare l’avvenuto

raggiungimento degli obiettivi del Piano e lo stato di avanzamento dello stesso. La

rendicontazione finanziaria dovrà essere presentata utilizzando i moduli resi disponibili

dall’Amministrazione regionale, che dovranno pervenire firmati in originale dal legale

rappresentante dell’impresa beneficiaria, corredati da dichiarazione sostitutiva di notorietà. La

rendicontazione finanziaria conterrà i costi realmente sostenuti (quietanzati) e gli impegni

assunti nel periodo di riferimento, vale a dire dalla data di autorizzazione all’avvio delle spese

alla data di scadenza intermedia del lavoro di formazione fissata.

L’impresa beneficiaria è tenuta a presentare all’Amministrazione regionale, al termine delle

attività di formazione una relazione tecnica finale sulle attività realizzate nell’ambito del

Piano di Formazione Aziendale.

Congiuntamente alla presentazione della relazione tecnica finale dovrà essere consegnata

all’Amministrazione regionale una rendicontazione finanziaria che descrive i costi relativi

alla realizzazione delle attività nel periodo di riferimento, vale a dire dalla data di

autorizzazione all’avvio delle spese alla data del termine ultimo di realizzazione, e

regolarmente quietanzati entro la data di presentazione del rendiconto.

L’impresa beneficiaria può autonomamente modificare la ripartizione del programma di spesa

tra le varie categorie di costo, a condizione che tale situazione sia richiesta da oggettive

necessità di corretta realizzazione del Piano di Formazione Aziendale. In ogni caso, non

saranno accettate variazioni superiori al 10% per ogni categoria di costo.

L'erogazione del contributo può avvenire con una anticipazione fino al 30%, previa

presentazione di fidejussione bancaria o fidejussione di società assicurativa certificata IVASS

o fidejussione di Società finanziaria, iscritta nell’elenco speciale di cui all’art. 107, del d.lgs.

n. 385/1993 presso la Banca d’Italia, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima

richiesta a favore della Regione Calabria pari all’importo dello stesso anticipo. La restante

parte verrà erogata a saldo.

Il mancato rispetto dei termini indicati nel programma per la conclusione delle attività

comporterà l’archiviazione automatica della pratica e la decadenza delle agevolazioni

accordate.

L’impresa ammessa al contributo si impegna ad ottemperare a tutte le prescrizioni che

saranno meglio specificate nei provvedimenti di concessione provvisoria, nonché ad osservare

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tutte le altre disposizioni dell’Avviso Pubblico e, in particolare, quelle previste dai successivi

articoli in materia di monitoraggio, controllo e rendicontazione.

Tutta la documentazione, amministrativa e contabile, inerente gli interventi formativi relativi

ai progetti di formazione continua aziendali (FCA), dovrà essere tenuta a disposizione presso

la sede legale dell’impresa al fine di garantire gli opportuni controlli che saranno esercitati

dall’Amministrazione regionale.

Le imprese, con riferimento alle attività di Formazione Continua Aziendale e di Formazione

Continua Individuale, dovranno altresì trasmettere, a cadenza bimestrale, all’Amministrazione

regionale tutti i dati che consentano il monitoraggio finanziario, fisico e procedurale delle

attività formative in essere; l’Amministrazione regionale, a sua volta, procederà al rilascio,

qualora richiesto, delle necessarie autorizzazioni all’impresa sulla base della natura delle

variazioni indicate (es. modifica sede). In definitiva, l’impresa sarà sottoposta, sull’attività

formativa in essere ed a conclusione della medesima, a specifica attività di monitoraggio

consistente nella rilevazione sistematica dei dati inerenti l’avanzamento finanziario, fisico e

procedurale dei singoli interventi formativi ricompresi nel più generale Piano di Sviluppo.

Al fine di garantire, un efficace e costante controllo sulle risorse attribuite, l’Amministrazione

regionale eserciterà il monitoraggio sullo stato d’avvio, d’avanzamento e di conclusione degli

interventi formativi ammessi al finanziamento; inoltre, procederà alla verifica, anche

attraverso controlli di tipo ispettivo, di eventuali anomalie, incongruenze con il Piano ed

inottemperanze. Per ciò che concerne i voucher relativi al catalogo della Regione Calabria, gli

adempimenti relativi al monitoraggio sono a carico delle Agenzie Formative, secondo quanto

prescritto nel Bando per la costituzione di un catalogo di percorsi di formazione continua

individuale.

In sede di rendicontazione, le imprese, oltre ad osservare tutte le altre prescrizioni del presente

Avviso Pubblico e, in particolare, quelle previste dalle disposizioni in materia di

monitoraggio, controllo e rendicontazione dovranno presentare all’Amministrazione regionale

tutta la documentazione necessaria attestante il regolare svolgimento dell’attività formativa

richiesta ed ammessa al finanziamento. In particolare, per l’erogazione a saldo

dell’agevolazione, alla documentazione di spesa dovranno allegare fatture e documenti validi

fiscalmente, debitamente quietanzati in originale e in copia. L’avvenuto pagamento deve

essere attestato dal fornitore del servizio mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

In particolare, per quanto riguarda le attività di Formazione Continua Aziendale i soggetti

beneficiari dovranno trasmettere:

- un bilancio consuntivo conforme al modello di preventivo presentato in sede di

presentazione della domanda di agevolazione, articolato per voci di spesa, con gli estremi dei

giustificativi di spesa.

In relazione ai voucher aziendali a catalogo e a mercato (FCI) i soggetti dovranno presentare:

- - l’elenco degli allievi che hanno frequentato il corso e relative percentuali di

frequenza ed i registri previsti dall’Avviso Pubblico;

- - la fattura quietanzata emessa dall’Agenzia Formativa, intestata all’impresa, redatta

secondo le vigenti disposizioni civilistiche e fiscali, contenente il costo complessivo del corso

e l’indicazione nella causale del titolo, della durata, del codice identificativo del corso e degli

identificativi dei voucher assegnati.

Le fatture dovranno riportare l’indicazione del Codice Unico di Progetto (C.U.P) che verrà

comunicato dalla Regione Calabria.

I soggetti beneficiari dovranno trasmettere la documentazione di cui sopra

all’Amministrazione regionale. In caso di esito positivo della verifica preliminare sugli

elementi sopra descritti, l’Amministrazione avvierà la procedura di liquidazione dei voucher.

Si precisa che l’ammontare del voucher verrà liquidato esclusivamente per gli allievi che

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avranno frequentato almeno il 75% delle ore corso e nel rispetto di tutte le condizioni e di tutti

gli adempimenti stabiliti. Qualora gli allievi avranno frequentato una percentuale inferiore al

75% delle ore corso ma pari almeno al 50% delle ore corso e nel rispetto di tutte le condizioni

e di tutti gli adempimenti stabiliti, verrà liquidata la metà dell’ammontare del voucher. Nulla

sarà riconosciuto per gli allievi che, pur inseriti nell’elenco dei beneficiari di voucher

formativo, non abbiano raggiunto almeno il 50% ore corso.

Tutte le spese devono essere giustificate con documenti comprovanti la tracciabilità bancaria

(es. bonifico bancario, assegno circolare non trasferibile o assegno di c/c intestato al fornitore

supportato da estratto conto, pagamento con carta di credito intestata al beneficiario e relativo

estratto conto, ecc.) e la diretta riconducibilità al beneficiario del contributo. Le predette spese

dovranno, altresì, essere esclusivamente documentate su apposito conto corrente dedicato

che l’impresa dovrà comunicare alla Regione Calabria all’atto del primo pagamento

ART. 11

VIGILANZA, CONTROLLO E VERIFICA FINALE

Il beneficiario finale accetta la vigilanza , il controllo e il collaudo tecnico amministrativo e

contabile sullo svolgimento delle attività finanziate, che sarà curato dal Dipartimento n.12.

Al fine di conferire la migliore efficacia dell’azione di vigilanza, controllo e collaudo, il

Beneficiario assicurerà, in presenza di visite ispettive, la disponibilità presso la sede di

svolgimento dell’attività di tutta la documentazione concernente l’azione finanziata e

connessa al progetto.

Con decreto dirigenziale sono nominati i componenti della commissione di collaudo che

opererà in corso d’opera con funzione d’organo validante per le attestazioni di spesa e per gli

atti tecnico-contabili da fornire al responsabile del procedimento per l’attestazione di spesa.

I Componenti della commissione di collaudo vengono fissati in un numero massimo di

quattro di cui due dipendenti regionali e due tecnici, selezionati dalla short – list di cui alla

manifestazione d’interesse indetta dal Dipartimento n.12.

Con lo stesso decreto è indicata la tipologia dell’opera cui verrà correlato il corrispettivo in

termini economici. I rapporti con la commissione ed i compensi saranno regolati dal decreto

di nomina.

ART. 12

RENDICONTI

A conclusione delle attività previste dal progetto, il Beneficiario deve presentare la

rendicontazione finale corredata da tutta la documentazione di spesa che dovrà contenere:

- l’indicazione analitica delle spese sostenute per l’attuazione dell’iniziativa, articolate

secondo le voci di costo ammesse a contributo;

- la dichiarazione che tutte le spese indicate sono state effettivamente sostenute per

l’attuazione delle attività ammesse a contributo;

- la dimostrazione che tutte le spese indicate, regolarmente quietanzate, sono supportate

da titoli giustificativi allegati in copia, che sono regolarmente registrate nella contabilità

e che i titoli giustificativi sono conservati e disponibili presso la sede legale;

- la specifica delle modalità dell’avvenuto pagamento della spesa sostenuta per la

realizzazione del progetto coperto da contributo e regolarmente quietanzata;

- il rendiconto finanziario dovrà essere sottoscritto, ai sensi della normativa vigente, dal

legale rappresentante del soggetto beneficiario.

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Nel caso in cui l’ammontare delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione dei

progetti e delle iniziative ammessa a contributo risultasse inferiore alla spesa prevista, il

contributo stesso sarà erogato in misura proporzionale al costo complessivo sostenuto per

ciascuna iniziativa.

ART. 13

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Nel caso di soggetti privati, il Beneficiario dichiara di accettare che tutti i dati personali che

sono stati o saranno forniti saranno trattati dall’Amministrazione regionale nel rispetto della

legge n. 196/03 e ss. mm. ii. della normativa vigente.

ART. 14

RESPONSABILITA’ E OBBLIGHI

Il soggetto beneficiario assume in proprio ogni responsabilità in caso di infortuni e di danni

arrecati eventualmente dalle risorse umane occupate a persone e a cose, sia della Regione, che

di terzi, in dipendenza di colpa o negligenza nell’esecuzione delle prestazioni stabilite e si

impegna ad ottemperare a tutti gli obblighi verso il personale occupato nelle prestazioni

oggetto della presente convenzione, in base alle disposizioni legislative e regolamentari

vigenti in materia di lavoro, di sicurezza, e di assicurazioni sociali, assumendo a proprio

carichi tutti gli obblighi relativi, mentre la Regione è assolutamente estranea a qualsiasi

rapporto, di natura contrattuale o extracontrattuale, sorto in conseguenza dell’esecuzione del

presente contratto.

Il soggetto beneficiario si impegna, altresì, ad attuare nei confronti del suddetto personale

condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti di lavoro

collettivi applicabili, alla presente data, alla categoria e nella località in cui si svolgono le

prestazioni, nonché condizioni risultanti da successive modifiche ed integrazioni e, in

generale, da ogni altro contratto collettivo successivamente stipulato per la categoria,

applicabile nella località.

ART.15

DOMICILIO

Agli effetti della presente convenzione le parti eleggono domicilio presso le sedi riportate in

premessa.

ART. 16

RINVIO NORMATIVA

Per quanto non previsto dalla presente convenzione si richiamano tutte le norme di legge

vigenti in materia, le norme del codice civile in quanto applicabili, i regolamenti, le direttive ,

le altre disposizioni in materia.

ART. 17

DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE

Le eventuali controversie che dovessero insorgere tra il Beneficiario e la Regione Calabria

dovranno essere sottoposte ad un tentativo di risoluzione amministrativa.

A tal fine, il Beneficiario Finale, qualora abbia interessi da far valere, notificherà motivata

domanda alla Regione, la quale provvederà nel termine di 90 giorni dalla notifica.

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Il Beneficiario Finale non potrà, di conseguenza, adire l'Autorità Giudiziaria prima che la

Regione abbia emesso la decisione amministrativa o prima che sia decorso inutilmente il

termine per provvedersi.

Per tutte le controversie giudiziarie che saranno eventualmente adite, il foro competente sarà

quello di Catanzaro.

ART. 18

DISPOSIZIONI FINALI

Le parti dichiarano di avere attentamente preso visione e lettura della presente convenzione

che accettano integralmente. Le spese di registrazione del presente atto saranno a carico del

beneficiario.

Le parti contraenti dichiarano che quanto sopra corrisponde esattamente alle loro intenzioni e

volontà ed in senso di approvazione firmano.

Letto, confermato e sottoscritto

Data __/__/2014

per IL BENEFICIARIO per LA REGIONE CALABRIA

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REGIONE CALABRIA

GIUNTA REGIONALE

DIPARTIMENTO Turismo Sport Spettacolo Politiche Giovanili

Settore “Industria alberghiera”

SCHEDA TECNICA

Decreto D.D.S. n° ____ del _______

ALLEGATO “1”

DENOMINAZIONE INTERVENTO:

BENEFICIARIO DEL FINANZIAMENTO:

NATURA DELL’INTERVENTO: Aiuti alle imprese

OPERE DI RISTRUTTURAZIONE ED ARREDAMENTO VILLAGGIO TURISTICO

LOCALIZZAZIONE DELL’OPERA: VIA ALTALIA - BRANCALEONE

DESCRIZIONE DELL’OPERA:

IMPORTO OMNICOMPRENSIVO DI PROGETTO, SUDDIVISO IN:

CATEGORIA AMMISSIBILE % CONTRIBUTO

LAVORI(opere

murarie e assimilate)

ARREDI,

ATTREZZATURE e

MACCHINARI

PROGETTAZIONE E

STUDI

T O T A L E

Tipologia:PISL 5.3.2.3