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Dipartimento di PrevenzioneDipartimento di PrevenzioneServizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di LavoroServizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro
Viale P.L. Nervi Torre G2 - 04100 Latina – Tel 0773/655421Viale P.L. Nervi Torre G2 - 04100 Latina – Tel 0773/655421
27 GENNAIO 200627 GENNAIO 2006ORDINE DEGLI INGEGNERI ORDINE DEGLI INGEGNERI
DELLA PROVINCIA DI LATINADELLA PROVINCIA DI LATINA
D.Lgs. 8 Luglio 2003 n. 235Attuazione della Direttiva 2001/45/CE relativa
ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l’uso delle attrezzature di lavoro da
parte dei lavoratori G.U 27.08.2003 N. 198
LE DISPOSIZIONI DEL PRESENTE DECRETO SONO IN VIGORE DAL
19.07.2005 !
riguarda i requisiti minimi di sicurezza e di salute per l’uso delle attrezzature di lavoro (in generale) e rinvia ad altre direttive di modifica le prescrizioni minime supplementari applicabili ad attrezzature di lavoro specifiche
modifica ed integra la direttiva 89/655/CEE, aggiungendo prescrizioni riguardanti:
• le verifiche delle attrezzature di lavoro;
• le prescrizioni minime applicabili alle attrezzature di lavoro mobili (semoventi o no);
• le prescrizioni minime applicabili alle attrezzature di lavoro adibite al sollevamento dei carichi
modifica ed integra la direttiva 89/655/CEE, aggiungendo prescrizioni riguardanti:
• l’uso delle attrezzature di lavoro per la esecuzione dei lavori temporanei in quota.
Dir. 95/63/CE:Dir. 95/63/CE:(D.lgs. (D.lgs. 359/99)359/99)
Dir. Dir. 2001/45/CE:2001/45/CE:(D.lgs. 235/03)(D.lgs. 235/03)
Dir. Dir. 89/655/CEE:89/655/CEE:(D.lgs. 626/94)(D.lgs. 626/94)
campo di applicazione campo di applicazione (art.3):(art.3):
il presente decreto determina requisiti minimi di sicurezza e salute per l’uso delle attrezzature di lavoro per la esecuzione dei lavori temporanei in quotalavori temporanei in quota
D.Lgs. 8 luglio 2003, n.235D.Lgs. 8 luglio 2003, n.235
lavoro in quota (art.4) :lavoro in quota (art.4) :
attività lavorativa che espone attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m altezza superiore a 2 m rispetto da un rispetto da un piano stabilepiano stabile
Scale a pioliScale a pioli PonteggiPonteggi Sistemi di accesso e di posizionamentoSistemi di accesso e di posizionamento mediante funi mediante funi
attrezzature specifiche (art. attrezzature specifiche (art. 5) :5) :
D. Lgs. 8 luglio 2003, n.235D. Lgs. 8 luglio 2003, n.235
SCELTA DELLE ATTREZZATURESCELTA DELLE ATTREZZATURE (art. 36 bis ,comma 1, D. Lgs. 626/94) :(art. 36 bis ,comma 1, D. Lgs. 626/94) :
Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo da un luogo adattoadatto allo scopo, sceglie le attrezzature di allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri:
Nei lavori che sono eseguiti ad altezza superiore ai 2 m Nei lavori che sono eseguiti ad altezza superiore ai 2 m devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o opere stessi, adeguate impalcature o ponteggi o opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone o di cose.pericoli di caduta di persone o di cose.
DPR 164/56 - art. 16: ponteggi ed opere DPR 164/56 - art. 16: ponteggi ed opere provvisionaliprovvisionali
a) priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle a) priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;misure di protezione individuale;
b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi.e ad una circolazione priva di rischi.
D.Lgs. 8 luglio 2003, n.235D.Lgs. 8 luglio 2003, n.235
Il datore di lavoro procede alla redazione di un Il datore di lavoro procede alla redazione di un calcolo di resistenza e di stabilità e delle calcolo di resistenza e di stabilità e delle corrispondenti configurazioni di impiego, se nella corrispondenti configurazioni di impiego, se nella relazione di calcolo del ponteggio scelto non sono relazione di calcolo del ponteggio scelto non sono disponibili specifiche configurazioni strutturali con disponibili specifiche configurazioni strutturali con i relativi schemi di impiego”.i relativi schemi di impiego”.
CONDIZIONI PER L’IMPIEGO DEI CONDIZIONI PER L’IMPIEGO DEI PONTEGGIPONTEGGI
(art. 36 quater, commi 1 e 2, D.Lgs. 626/94)(art. 36 quater, commi 1 e 2, D.Lgs. 626/94)
Il datore di lavoro è esonerato dall’obbligo di cui al Il datore di lavoro è esonerato dall’obbligo di cui al comma 1 se provvede all’assemblaggio del comma 1 se provvede all’assemblaggio del ponteggio in conformità ai capi IV, V e VI del DPR ponteggio in conformità ai capi IV, V e VI del DPR 164/56.” li con i relativi schemi di impiego”.164/56.” li con i relativi schemi di impiego”.
D.Lgs. 8 luglio 2003, n.235D.Lgs. 8 luglio 2003, n.235
““Il datore di lavoro provvede a redigere, a Il datore di lavoro provvede a redigere, a mezzo di mezzo di persona competentepersona competente un piano di un piano di montaggio, uso e smontaggio in funzione montaggio, uso e smontaggio in funzione della complessità del ponteggio scelto. Tale della complessità del ponteggio scelto. Tale piano può assumere la forma di un piano di piano può assumere la forma di un piano di applicazione generalizzata integrato da applicazione generalizzata integrato da istruzioni e progetti particolareggiati per gli istruzioni e progetti particolareggiati per gli schemi speciali costituenti il ponteggio, ed è schemi speciali costituenti il ponteggio, ed è messo a disposizione del messo a disposizione del preposto addetto preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori alla sorveglianza e dei lavoratori interessatiinteressati.”.”
CONDIZIONI PER L’IMPIEGO DEI CONDIZIONI PER L’IMPIEGO DEI PONTEGGIPONTEGGI
(art. 36 quater, comma 3, D.Lgs. 626/94)(art. 36 quater, comma 3, D.Lgs. 626/94)
Il datore di lavoro assicura che i ponteggi siano montati, smontati o trasformati sotto la sorveglianza di un preposto e ad opera di lavoratori che hanno ricevuto una formazione adeguata e mirata alle operazioni previste
(art. 36 quater, comma 6, D.Lgs. (art. 36 quater, comma 6, D.Lgs. 626/94)626/94)
La formazione ha carattere teorico pratico e deve riguardare:
• La comprensione del piano di montaggio, smontaggio o trasformazione del ponteggio;
• La sicurezza durante le operazioni di montaggio, smontaggio o trasformazione del ponteggio con riferimento alla legislazione vigente;
• Le misure di prevenzione dei rischi di caduta di persone o di oggetti;
• Le misure di sicurezza in caso di cambiamento delle condizioni meteorologiche pregiudizievoli alla sicurezza del ponteggio;
• Le condizioni di carico ammissibile;• Qualsiasi altro rischio che le condizioni di
montaggio, smontaggio o trasformazione possono comportare
CONTENUTI DELLA FORMAZIONE(art. 36 quater, comma 7, D.Lgs. 626/94)(art. 36 quater, comma 7, D.Lgs. 626/94)
Sulla G.U. n. 45 del 23.02.2006 è stato pubblicato il provvedimento 26.01.06 con il quale la Conferenza Stato – Regioni e province autonome hanno individuato i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi minimi di validità dei corsi.
CONDIZIONI PER L’IMPIEGO DEI CONDIZIONI PER L’IMPIEGO DEI PONTEGGIPONTEGGI
(art. 36 quater, comma 8, D.Lgs. 626/94)(art. 36 quater, comma 8, D.Lgs. 626/94)
I lavoratori che alla data di entrata in vigore del presente decreto hanno svolto per almeno due anni attività di montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggi sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione di cui al comma 8 entro i due anni successivi dalla data di pubblicazione sulla G.U.(23.02.2006) dell’accordo stato regioni.
CONDIZIONI PER L’IMPIEGO DEI PONTEGGICONDIZIONI PER L’IMPIEGO DEI PONTEGGI(art. 36 quater, comma 9, D.Lgs. 626/94)(art. 36 quater, comma 9, D.Lgs. 626/94)
I preposti che alla data di entrata in vigore del presente decreto hanno svolto per almeno tre anni operazioni di montaggio, smontaggio o trasformazione di ponteggi sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione di cui al comma 8 entro i due anni successivi dalla data di pubblicazione sulla G.U.(23.02.2006) dell’accordo stato regioni.
CONDIZIONI PER L’IMPIEGO DEI PONTEGGICONDIZIONI PER L’IMPIEGO DEI PONTEGGI(art. 36 quater, comma 10, D.Lgs. 626/94)(art. 36 quater, comma 10, D.Lgs. 626/94)
SOGGETTI FORMATORI
• Regioni e Province Autonome, mediante le strutture tecniche operanti nel settore della prevenzione, e/o mediante strutture della formazione professionale accreditate in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia Autonoma ai sensi del D.M. n. 166/01;
• Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mediante il personale tecnico impegnato in attività del settore della sicurezza del lavoro;
• ISPESL;
• Associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, nel settore dei lavori edili e di ingegneria civile;
• Organismi Paritetici istituiti nel settore dell’edilizia;
• Scuole Edili.
PERCORSO FORMATIVO
Il percorso formativo è strutturato in tre moduli della durata complessiva di 28 ore più una prova di verifica finale :
a) Modulo giuridico-normativo della durata di quattro ore;
b) Modulo tecnico della durata di dieci ore;
c) Prova di verifica intermedia (questionario a risposta multipla);
d) Modulo pratico della durata di quattordici ore;
e) Prova di verifica finale (prova pratica)
PONTEGGI 28 ORE
Modulo giuridico – normativo ( 4 ore )• Legislazione generale di sicurezza in materia di prevenzione infortuni – analisi dei rischi – Norme di buona tecnica e di buone prassi – Statistiche degli infortuni e delle violazioni delle norme dei cantieri
2 ore
• D.Lgs. n. 235/03 “ Lavori in quota “ e D.Lgs. N. 494/96 e s.m.i. “ Cantieri” 2 ore
PONTEGGI 28 ORE
Modulo tecnico (10 ore)• Piano di montaggio, uso e smontaggio in
sicurezza ( Pi.M.U.S.), autorizzazione ministeriale, disegno esecutivo, progetto
4 ore
• D.P.I. anticaduta: uso, caratteristiche tecniche, manutenzione, durata e conservazione
2 ore
• ancoraggi : tipologie e tecniche 2 ore
• verifiche di sicurezza: primo impianto, periodiche e straordinarie
2 ore
PONTEGGI 28 ORE
Modulo pratico (14 ore)• montaggio-smontaggio-trasformazione di ponteggio a tubi e giunti ( PTG) 4 ore
• montaggio-smontaggio-trasformazione di ponteggio a Telai prefabbricati ( PTP) 4 ore
• montaggio-smontaggio-trasformazione di ponteggio a montanti e traversi prefabbricati
(PMTP)4 ore
• elementi di gestione prima emergenza - salvataggio
2 ore
MODULO DI AGGIORNAMENTO
I datori di lavoro provvederanno a far effettuare ai lavoratori formati con il corso di formazione teorico-pratico, un corso di aggiornamento ogni quattro anni.
L’aggiornamento ha durata minima di quattro ore di cui tre ore di contenuti teorici-pratici.
CONTENUTI del Pi.M.U.S.CONTENUTI del Pi.M.U.S.
Il PIMUS è un obbligo del datore di lavoro dell’impresa che monta e smonta i ponteggi.
Il PIMUS deve essere elaborato prima dell’inizio dei lavori di montaggio perché lo stesso deve essere preso a riferimento del personale addetto al montaggio.
Il PiMUS deve essere un documento operativo utilizzato dagli operatori addetti al montaggio e smontaggio dell’opera provvisionale nonché per operazioni di manutenzione sullo stesso.
Trattandosi di un documento operativo, deve essere SPECIFICO per il tipo di ponteggio che dovrà essere montato e riportare tutte le indicazioni utili per il montaggio, uso e smontaggio nel cantiere in questione.
Considerato che tali operazioni devono essere realizzate obbligatoriamente da personale informato, formato e addestrato sul montaggio e smontaggio dell’opera provvisionale prescelta, in tale documento dovrà essere identificato il personale addetto a queste operazioni e dare prova dell’avventura formazione ed esperienza del personale prescelto.
In attesa che vengano effettuati i corsi di formazione di abilitazione per montatori previsti e resi obbligatori sempre dall’art. 36 quater del D.Lgs 626/94, nel PiMUS dovrà essere allegata una autocertificazione dei lavoratori (vedi circolare ministeriale del 03.11.2006) attestante l’esperienza di montaggio di ponteggi maturata, operazioni che è di anni due per i montatori e di anni tre per il preposto.
In detto documento dovrà essere presente la valutazione dei rischi inerente il montaggio e smontaggio del ponteggio prescelto nella configurazione progettata nel singolo cantiere, nonché le misure di prevenzione e protezione scelte per riportare tale rischio ed un valore accettabile.
Va da se che dovrà quindi essere progettata e imposta a tutti gli operatori prescelti una procedura di montaggio e smontaggio in sicurezza e dovranno essere note a tutti gli operatori interessati, le modalità di utilizzo delle attrezzature di protezione prescelte e progettate per il singolo cantiere contro il pericolo di caduta dall’alto.
Al predetto documento dovrà essere allegato anche il disegno esecutivo dell’opera provvisionale e le notizie di utilizzo del medesimo, con particolari costruttivi e indicazioni di ogni tipo di ancoraggio prescelto e loro ubicazione.
Dovrà essere indicato anche il coefficiente di sicurezza necessaria per ogni ancoraggio e le modalità di collaudo degli stessi, nel singolo intervento.
Nel caso di ponteggi misti o non rispondenti agli schemi previsti nel libretto allegato alla autorizzazione ministeriale, dovrà essere effettuata anche una progettazione strutturale del ponteggio da montare, redatta da tecnico abilitato ( ingegnere o a architetto).
Nel PIMUS dovrà esserci necessariamente anche la descrizione del contesto ambientale in cui andrà montato il ponteggio che darà indicazione fondamentali per il corretto montaggio e/o progettazione dello stesso.
Dovranno essere riportate anche le verifiche effettuate sul ponteggio prima del montaggio, ai sensi della circolare ministeriale n. 46/2002 e predisposte le procedure di verifica durante l’utilizzo dello stesso.
Trattandosi di un documento operativo dovranno essere riportati altresì le procedure di emergenza previste, in caso di imprevisti nel montaggio uso e smontaggio del ponteggio.
CONTENUTI DEL PIMUSCONTENUTI DEL PIMUS
Il PIMUS deve essere specifico per il tipo di ponteggio che deve essere montato e deve riportare tutte le indicazioni utili e necessarie per il montaggio, uso e smontaggio dello stesso.
Contenuti ai sensi della circolare del MLPS n. 25 del 13.09.2006:
• Dati identificativi del luogo di lavoro;
• identificazione del datore di lavoro che procederà alle operazioni di montaggio, e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio;
• identificazione della squadra di lavoratori, compreso il preposto, addetti alle operazioni di montaggio, e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio;
CONTENUTI DEL PIMUSCONTENUTI DEL PIMUS
• Identificazione del ponteggio;
• disegno esecutivo del ponteggio;
• Progetto del ponteggio quando previsto;
• Indicazioni generali per le operazioni di montaggio, e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio;
• Planimetria delle zone destinate allo stoccaggio e al montaggio del ponteggio evidenziando inoltre : delimitazione, viabilità, segnaletica, ecc;
• Modalità di verifica e controllo del piano di appoggio del ponteggio ( portata della superficie, omogeneità, ripartizione del carico, elementi di appoggio, ecc;
• Modalità di tracciamento del ponteggio, impostazione della prima campata, controllo della verticalità, livello/bolla del primo impalcato, distanza fra ponteggio e opera servita;
• Descrizione dei DPI utilizzati nelle operazioni di montaggio, e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalità di uso, con esplicito riferimento all’eventuale sistema di arresto caduta utilizzato ed ai relativi punti di ancoraggio;
• Descrizione delle attrezzature adoperate nelle operazioni di montaggio, e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalità di installazione ed uso;
• Misure di sicurezza da adottare in presenza, nelle vicinanze del ponteggio, di linee elettriche aeree nude in tensione, di cui all’art. 11 del DPR n. 164/56;
• Tipo e modalità di realizzazione degli ancoraggi;
• misure di sicurezza da adottare in caso di cambiamento delle condizioni metereologiche pregiudizievoli alla sicurezza del ponteggio e dei lavoratori;
• Misure di sicurezza da adottare contro la caduta di materiali e oggetti;
• Illustrazione delle modalità di montaggio, trasformazione e smontaggio, riportando le necessarie sequenze “ passo dopo passo “ nonché descrizione delle regole puntuali/ specifiche da applicare durante le suddette operazioni di montaggio, e/o trasformazione e/o smontaggio ( istruzioni e progetti particolareggiati ) con l’ausilio di elaborati esplicativi contenenti le corrette istruzioni, privilegiando gli elaborati grafici costituiti da schemi, disegni e foto );
• Descrizione delle regole da applicare durante l’uso del ponteggio;
• Indicazioni delle verifiche da effettuare sul ponteggio prima del montaggio e durante l’uso (Circolare MLPS n. 46/2000)
PIANO DI USO DI UN PONTEGGIOPIANO DI USO DI UN PONTEGGIO
• Regole generali da seguire per l’accesso sul ponteggio;
• Regole generali da seguire durante l’utilizzazione del ponteggio (es: non rimuovere elementi, in caso di avaria o carenza di sicurezza di parti del ponteggio, avvisare il datore di lavoro o altro personale a ciò preposto, ecc.);
• Regole generali di manutenzione;
• Regole generali di manutenzione dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungata interruzione di lavoro;
CONTENUTI DEL PIMUSCONTENUTI DEL PIMUS
Il PIMUS deve essere specifico per il tipo di ponteggio che deve essere montato e deve riportare tutte le indicazioni utili e necessarie per il montaggio, uso e smontaggio dello stesso.
Contenuti:
• identificazione del cantiere;
• identificazione dell’impresa addetta al montaggio, trasformazione e smontaggio dello stesso;
• identificazione del personale addetto al montaggio;
• tipo/i di ponteggio da montare ed individuazione delle parti costitutive del ponteggio dal punto di vista funzionale e geometrico;
• analisi del progetto (disegno esecutivo);
• analisi del contesto ambientale in cui andrà montato il ponteggio;
• analisi delle indicazioni contenute nel PSC (se presente);
• schemi di montaggio dei ponteggi;
• sistemi di sicurezza da utilizzare per il montaggio e lo smontaggio dei ponteggi;
• allestimento dell’area di cantiere per il montaggio e lo smontaggio del ponteggio;
• verifiche da effettuare sugli elementi del ponteggio prima del montaggio;
• modalità di M/S/T del ponteggio;
• misure per la gestione delle emergenze che si potrebbero verificare durante il M/S/T del ponteggio;
• modalità di uso del ponteggio da parte del personale addetto alla realizzazione dell’opera.
Modulo 1 Affidamento e gestione macchine, attrezzature e servizi
Oggetto: affidamento e gestione macchine/attrezzature utilizzate nel cantiere di:___________________________________________________________ Con la presente l’impresa affidataria____________________________nella persona del responsabile di cantiere: sig: ____________________________consegna all’impresa subaffidataria ____________________________il seguente tipo di ponteggio fisso
Tipo di ponteggio fisso□□□□□
Elementi identificativi(modello e n° identificazione)
All’atto della consegna il sig.______________________in qualità di responsabile delle attività di cantiere della ditta subaffidatariadichiara diAver preso visione che il/i ponteggio/i preso/i in consegna è/sono rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dalle norme di prevenzione;essere stato informato dei rischi e dei sistemi di prevenzione relativi all’utilizzo del/i ponteggio/i consegnati;si impegna a far utilizzare il ponteggio/i preso/i in consegna esclusivamente a proprio personale idoneo, tecnicamente capace, informato e formato specificatamente sulle modalità di utilizzo;informare i propri operatori sui rischi e sulle misure preventive nell’uso del ponteggio e sul divieto di vanificare le funzioni dei dispositivi di sicurezza dello stesso ;mantenere in buone condizioni/i ponteggio/i preso/i in consegna.Data…………………………..Letto e sottoscritto Per la ditta affidataria Per la ditta subaffidataria
CONTENUTI NEL PSCCONTENUTI NEL PSC
Il PSC deve contenere, con riferimento alle lavorazioni svolte, l’individuazione , analisi e valutazione dei rischi presenti nel cantiere e le conseguenti scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive ed infine le misure di coordinamento atte a realizzare quanto sopra anche in merito alle lavorazioni del cantiere tra loro interferenti.
CONTENUTI NEL PSC CONTENUTI NEL PSC ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Occorre valutare e prescrivere in merito al M/S/T ponteggi:
• modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali;
• dislocazione degli impianti di cantiere (illuminazione e/o allarme);
• dislocazione zone di carico e scarico;
• ubicazione zone di deposito di attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;
• ubicazione zone di deposito di materiali con pericolo di incendio e di esplosione (resine infiammabili utilizzate per ancoraggi con tassello o accatastamenti, tavole di legno normale o multistrato).
CONTENUTI NEL PSCCONTENUTI NEL PSCLAVORAZIONI INTERFERENTILAVORAZIONI INTERFERENTI
Occorre valutare non solo i rischi durante il M/S/T ponteggi che troveremo nel PIMUS non anche minimizzare tutti quelli trasmissibili durante tale fase di lavorazione.
Nel PSC in merito al M/S/T del ponteggio occorre individuare e valutare i rischi e dettare delle misure organizzative e di coordinamento tra l’organizzazione del cantiere e l’attività di M/S/T, lasciando al POS e PIMUS l’individuazione del come e con quali mezzi effettuare il montaggio.
Nel PSC occorre individuare i requisiti e le prestazioni del ponteggio in base alle esigenze lavorative, architettoniche, di sicurezza e delle esigenze dettate dalle condizioni ambientali all’interno e all’esterno del cantiere.
Il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione può dettare delle prescrizioni particolari in merito anche al tipo e alle caratteristiche dell’opera provvisionale da scegliere non solo per le caratteristiche architettoniche dell’opera civile da realizzare, ma anche da particolari esigenze dettate dalla Committenza stessa.
Molta attenzione occorre fare nella stesura del cronoprogramma dei lavori al M/S/T dell’opera provvisionale.
Occorrerà SICURAMENTE aggiornare continuamente il cronoprogramma dei lavori ed effettuare le relative valutazioni necessarie.
COSTI DELLA SICUREZZACOSTI DELLA SICUREZZA
Occorrerà valutare il costo del montaggio/smontaggio/trasformazione del ponteggio. (il DPR 222/03 prevede la stima anche dei costi della manutenzione e dell’ammortamento).
La stima dei costi relativi al M/S/T dei ponteggi alla luce delle prescrizioni impartite dal 235/03 in base alle sperimentazioni eseguite, una maggiorazione rispetto ai costi dei prezziari mediamente del 20%.
-costo di M/ ponteggio in tubo/giunto Є/giunto 3,71 + IVA
-costo di S/ ponteggio in tubo/giunto Є/giunto 1,86 + IVA
-costo di M/ telai prefabbricati Є/ m 2 5,56 + IVA
-costo di S/ telai prefabbricati Є/ m 2 3,00 + IVA
-costo di M/ponteggio a montanti e traversi prefabbricati a 8 vie Є/ m3 6.68 + IVA -costo di S/ ponteggio a montanti e traversi prefabbricati a 8 vie Є/ m3 3,71 + IVA -costo di M/ impalcato per ponteggi Є/ m2 2,64+
IVA -costo di S/ impalcato per ponteggi Є/ m2 1,86+
IVA
Il costo di trasporto degli elementi di ponteggio dal deposito
aziendale al cantiere e viceversa varia dal 10 ÷ 30% del costo di M/S.
RAPPORTOSOPRALLUOGO ANALISI AREA PONTEGGIO
ANALISI ESIGENZE CANTIERE
DOC
RAPPORTOSOPRALLUOGO ANALISI AREA PONTEGGIO
ANALISI ESIGENZE CANTIERE
DOCANALISI ESIGENZE
CANTIEREDOC
RAPPORTOSOPRALLUOGO ANALISI AREA PONTEGGIO
ANALISI PSC E PIANO EMERGENZA
ANALISI REQUISITI EPRESTAZIONI PONTEGGIO
PIANO USO
RILIEVO GRAFICO/FOTOGRAFICO
OPERA DA SERVIRE
PROGETTO (DIS. ESECUTIVO) BOZZA
ESAME POSPIANO MONTAGGIO
EMISSIONE PROGETTO
PROGETTOCANTIERIZZAZIONE
ANALISI REQUISITI E PRESTAZIONI PONTEGGIO
ANALISI PSCE PIANO EMERGENZA
ANALISIBOZZA PROGETTO
REDAZIONE POSBOZZA
REDAZIONE PIANOMONTAGGIO BOZZA
POSPIANO MONTAGGIO
PIANO USO COERENTI CON
PROGETTO?
EMISSIONEPOS
PIANO MONTAGGIOPIANO USO
ANALISI REQUISITI E PRESTAZIONI
PONTEGGIO
INDIVIDUAZIONE,ANALISI E
VALUTAZIONERISCHI CONNESSI
AL PONTEGGIO
REDAZIONE PSC EPIANO EMERGENZA
PSCPIANO EMERGENZA
VERIFICA IDONEITA’POS
POSIDONEO?
ACQUISISCE PROGETTO PONTEGGIO PIANO
MONTAGGIO/PROGETTOCANTIERIZZAZIONE/
PIANO USO
VERIFICA APPLICAZIONE PSC ERELATIVE PROCEDURE DI
LAVORO CHE POSSONO ESSERECONTENUTE
IN POS/PIANOMONTAGGIO/PIANO USO
SEGNALA A COMMITTENTEINOSSERVANZE A PSC E A MISURE ARTT. 7,8,9 D.LGS.
494/96 CONTENUTE IN POS/PIANO MONTAGGIO/
PIANO USO.ALLONTANAMENTO PROPONE SOSPENSIONE
LAVORI, IMPRESE,RISOLUZIONE CONTRATTO
PROGETTOPIANO MONTAGGIO
PIANO USOPROGETTO CANTIERIZZAZIONE
CONSENTONO CORRETTAAPPLICAZIONE PROCEDURE
PREVISTE DA PSC?
PIANO MONTAGGIO,
SMONTAGGIO,TRASFORMAZIONE,
USO
SOPRALLUOGO
PROGETTISTA DATORE DI LAVORO COORDINATORE IN FASE DI PROGETTAZIONE
COORDINATORE IN FASE DI ESECUZIONE
PROGETTAZIONE DI UN PONTEGGIO
DOC DOC
DOC
FINE
DOC
POS
REDAZIONEPIANO USO
BOZZA
DOC
FOTODISEGNI
PROGETTO(DIS. ESECUTIVO)
NO
SI
NO
SI
NO
SI
PROGETTO CANTIERIZZAZIONE PONTEGGIO
PROGETTOPONTEGGIO
ANALISI E COMPILAZIONETABELLA SOLUZIONI PROGETTUALI
SCELTA TIPOLOGIA PONTEGGIO(TUBO/GIUNTO, TELAI PREF.,
MULTIDIREZIONALE)
SCELTA DEL PASSO DEL PONTEGGIO
(1,8 M – 2,5 M – 3,0 M)
SCELTA DEL PONTEGGIO(COSTRUTTORE, MODELLO)
INDIVIDUAZIONE DI UNO SCHEMA-TIPO PRESENTE NEL LIBRETTO DI AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE
SCHEMA-TIPOSI ADATTA A
TABELLA SOLUZIONI PROGETTUALI?
INDIVIDUAZIONE DI SCHEMA-TIPO DIFFERENTE PRESENTE
NEL LIBRETTODI AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE
INDIVIDUAZIONE DI SCHEMA-TIPO DIFFERENTE NON
PRESENTE NEL LIBRETTODI AUTORIZZAZIONE
MINISTERIALE
ELABORAZIONE BOZZAPROGETTO
ANALISI DPI PERMONTAGGIO PREVISTI DAPOS E PIANO MONTAGGIO
INDIVIDUAZIONE PUNTI DEL PONTEGGIOIN CUI SARANNO ANCORATI DPI ANTICADUTA
O TRATTENUTA AI FINI VERIFICA RESISTENZA STRUTTURALE
DURANTE MONTAGGIO
INDIVIDUAZIONE CONFIGURAZIONI
PONTEGGIO DURANTE MONTAGGIO AI FINI
VERIFICA RESISTENZASTRUTTURALE
DURANTE MONTAGGIO
ANALISI ATTREZZATURELAVORO PER MONTAGGIO
(ES. ARGANI) DESUMIBILI DA PIANO MONTAGGIO
PROGETTOCALCOLO
STRUTTURALE BOZZA
CALCOLO STRUTT.
REVISIONE POS BOZZAREVISIONE PIANO MONTAGGIO
BOZZAREVISIONE PIANO USA BOZZA
STRUTTURA PONTEGGIOVERIFICATA?
ANCORAGGIRESISTONO A
SOLLECITAZIONI CALCOLATE?
(PROVA TENUTE)
PONTEGGIOSICURO
DURANTEUSO?
VERIFICA CONDIZIONI DI SICUREZZA DURANTE
USO PONTEGGIO(PIANO USO)
REDAZIONEPIANO
MONTAGGIOREDAZIONEPROGETTO
REDAZIONECALCOLO
STRUTTURALE
REDAZIONEPIANOD’USO
PROGETTAZIONE DI UN PONTEGGIO
FINE
NONO
SI
NO
SI
SI
NO
SI
NO
SI
ESAME DELL’IPOTESI DI PROGETTO DEL PONTEGGIO
IPOTESI DI CONSISTENZA NUMERICA
DELLA SQUADRA ADDETTA AL MONTAGGIO/SMONTAGGIO
COMPRESO PREPOSTO
IPOTESI SULLA TIPOLOGIA DIDPI (ANTICADUTA O DI
TRATTENUTA) UTILIZZATI DURANTE
MONTAGGIO/SMONTAGGIO
IPOTESI SU TIPO E MODELLO DI APPARECCHI
DI SOLLEVAMENTO UTILIZZATI PER MONTAGGIO/
SMONTAGGIO (ARGANI ELETTRICI/MANUALI)
IPOTESI DI SEQUENZA DI MONTAGGIOIPOTESI DI
SEQUENZA DISMONTAGGIO
IPOTESI DISEQUENZA DI
TRASFORMAZIONE
DISEGNOSEQUENZAGRAFICA
SCELTA DI UNO O PIU’ METODIDI MONTAGGIO/SMONTAGGIO NECESSARI
ALL’ESECUZIONE DELLE SEQUENZE DIMONTAGGIO/SMONTAGGIO
IPOTESI SU PUNTIDI ANCORAGGIO PER
DPI ANTICADUTAO TRATTENUTA
IPOTESI SU PUNTI DI ANCORAGGIOPER APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO
DA UTILIZZARSI PER MONTAGGIO/SMONTAGGIO
SOLLECITAZIONE PROVOCATA
DA ARGANI O ALTRE ATTREZZATURE
UTILIZZATE PER MONTAGGIO/SMONTAGGIO SONO
SOPPORTABILIDAL PONTEGGIO?
DPI ANTICADUTA OTRATTENUTA SONO
ANCORATI A PUNTI DEL PONTEGGIO IN GRADO DI
RESISTERE A SOLLECITAZIONI IN CASO DI CADUTA?
CONFIGURAZIONI PARZIALI
DEL PONTEGGIO DURANTEMONTAGGIO/SMONTAGGIO
SONO ADEGUATE A RESISTERE AI CARICHI PREVISTI?
SEQUENZA GRAFICAMONT./SMONT./TRASF.
PIANO MONT./SMONT./TRASF.
REDAZIONE DEFINITIVAPIANO DI MONTAGGIO/SMONTAGGIO
DISEGNODI PARTICOLARI
VALUTAZIONE DEI RISCHI (2)(VERIFICA DELLE CONDIZIONI
DI SICUREZZA DURANTE MONTAGGIO/SMONTAGGIO)
DPI ANTICADUTA O TRATTENUTAGARANTISCONO
SICUREZZA?TIRANTI D’ARIA SUFFICIENTI?
REDAZIONE DI SEQUENZADI MONTAGGIO/SMONTAGGIO
ESECUTIVA
MOVIMENTAZIONEMANUALE ELEMENTI
PONTEGGIO RISPETTA NORMATIVA
E PRESCRIZIONICONTENUTE IN PSC
E POS?
NO
NOSI
SI
SI
SI
SI
NO
NO
NO
REDAZIONE DEL PIANO DI M/S/T DI UN PONTEGGIO