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Discipline psicologicheSiss
Anno Accademico 2006-2007
Anna M. Borghi
[email protected]@unibo.it
SitoSito web: web: http://laral.istc.cnr.it/borghihttp://laral.istc.cnr.it/borghi
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Contatti
Orario di ricevimento: giovedi’ ore 11-13
Presso: Dipartimento di Psicologia, Viale Berti Pichat 5
Tel. Studio: 051-2091838
E-mail: [email protected]
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Testi per l’esameRossana De Beni, Francesca Pazzaglia, Adriana Molin, Claudia Zamperlin.
Psicologia cognitiva dell’apprendimento. Trento: Erikson, 2001.
Domenico Parisi: [email protected]. Mondadori. Cap. Imparare dalle parole, impararedall’esperienza (simulata), pp. 71-94.
Donald Norman: Le cose che ci fanno intelligenti. Feltrinelli. Cap. 6: Cognizionedistribuita; Cap. 7: Un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto. pp. 147-190.
Jean Lave e Etienne Wenger: L’apprendimento situato. Dall’osservazione allapartecipazione attiva nei contesti sociali. Trento: Erikson, 2006. Cap. La partecipazione periferica legittima, pp. 19- 28.
I lucidi delle lezioni si troveranno sul sito web:
http://laral.istc.cnr.it/borghi
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Testi consigliati (non necessari per l’esame)Borghi, Anna e Iachini, Tina (a cura di), Scienze della menteScienze della mente. Bologna: Il Mulino, 2004.
Cadamuro, Alessia. Stili cognitivi e stili di apprendimento: da quello che pensi a Stili cognitivi e stili di apprendimento: da quello che pensi a come lo pensicome lo pensi. Carocci, 2004.
Cornoldi, Cesare. Le difficoltLe difficoltàà di apprendimento a scuoladi apprendimento a scuola. Il Mulino, 1999.
De Beni, Rossana, e Moe’, Angelica. Motivazione e apprendimentoMotivazione e apprendimento. Il Mulino, 2002.
De Beni, R., Pazzaglia, F., Molin, A. Zamperlin, C.. Psicologia cognitiva dellPsicologia cognitiva dell’’apprendimento. apprendimento. Aspetti teorici e applicazioniAspetti teorici e applicazioni. Trento: Erikson.
Mammarella N., Cornoldi C., Pazzaglia F. Psicologia Dell'apprendimento Multimediale. EPsicologia Dell'apprendimento Multimediale. E--Learning e Nuove TecnologieLearning e Nuove Tecnologie. Il Mulino, 2005.
Parisi, Domenico. [email protected]@.it. Mondadori.
Lave, Wenger. L' apprendimento situatoL' apprendimento situato. Dall'osservazione alla partecipazione attiva nei contesti sociali. Erikson, 2006.
Mazzoni, Giuliana. I I processiprocessi cognitivicognitivi nellnell’’apprendimentoapprendimento scolasticoscolastico.. Carocci, 2001.
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Programma del corso
1. Apprendimento1. Apprendimento2. La 2. La memoriamemoria3. Gli stili cognitivi3. Gli stili cognitivi4. Attenzione e concentrazione4. Attenzione e concentrazione5. Motivazione e apprendimento5. Motivazione e apprendimento6. Lettura e comprensione di testi6. Lettura e comprensione di testi7. Comunicazione e apprendimento7. Comunicazione e apprendimento8. Apprendimento multimediale8. Apprendimento multimediale
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Apprendimento
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L’apprendimento - IndiceDefinizione di apprendimento
1. Il comportamentismo: Condizionamento classico e operante
2. La psicologia della Gestalt: apprendimento tramite insight
3. Tra comportamentismo e cognitivismo: apprendimento latente
4. Il cognitivismo: apprendimento come integrazione delle conoscenze
5. Il connessionismo: gli algoritmi di apprendimento
6. La cognizione incarnata (“embodied”): l’apprendimento basato sull’azione
Imitazione e apprendimento
7. La cognizione distribuita: l’apprendimento situato
Le affordances e Gibson – La pratica sociale.
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DefinizioneDefinizione di apprendimento= modificazione relativamente permanente
del comportamento in seguito all’esperienza. Capacita’ di trasferire le conoscenze apprese ad altri contesti.
Funzione adattiva dell’apprendimento: ci rende meglio adattati all’ambiente fisico, culturale, sociale in cui viviamo.
Differenza tra apprendimento (ruolo dell’esperienza) e sviluppo (ruolo aspetti genetici).
Forme più semplici di apprendimento: comuni anche agli animali.
Peculiarità dell’apprendimento umano: è prevalentemente socio-culturale, apprendimento dagli altri e dagli artefatti tecnologici. Ma anche apprendimento dall’ambiente naturale.
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Apprendimento e memoria
Visione tradizionale: apprendimento -> poi memorizzazione.
Oggi: memoria utile ad acquisire informazioni. Memoria = insieme di capacità e processi che consentono
l’apprendimento oltre che il mantenimento e recupero delle informazioni.
Comportamentismo, connessionismo: interesse per l’apprendimento.
Cognitivismo: piu’ innatista.
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Apprendimento associativo e non associativo
Apprendimento associativo: Apprendimento delle relazioniche intercorrono tra 2 stimoli (condizionamento classico) e tra 1 stimolo e il comportamento (condizionamento operante). Studiatosoprattutto dai comportamentisti (mente = catena di associazionistimolo-risposta).
Apprendimento non associativo: l’organismo non deveassociare stimoli ma e’ esposto in momenti successivi ad unostesso stimolo, di cui ha modo di apprendere le proprieta’.
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Il Comportamentismo
Concezione della menteMente = scatola nera – antimentalismoComportamento spiegabile in base a catene di stimolo-risposta – S-RStimoli = eccitazioni che agiscono sull’organismoRisposte = insieme dei cambiamenti nella muscolatura e nelle secrezioni
ghiandolariMetodo
Esigenze epistemologiche: oggettività + osservabilità + quantificazioneUso del metodo sperimentale. Rifiuto di introspezione e colloquio clinicoPsicologia animale utile per lo studio della psicologia umana
Principali temi di studioInteresse per l’apprendimento -> anti-innatismo – studi sul condizionamentoStudi sul problem solving.
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STIMOLI RISPOSTE
Il comportamentismo - S-R
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Apprendimento associativo: il condizionamento classico
Pavlov.Prima del condizionamento:Campanella = stimolo neutroCibo = stimolo non condizionato o incondizionato (SI)Processo di condizionamento. Suono del campanello prima
della comparsa del cibo
Periodo di acquisizione = numero di prove necessarie a provocare la risposta selezionata
Stimolo condizionato (SC): se suono o luce accesa prima della comparsa del cibo -> il cane saliva al suono del campanello : risposta condizionata (RC).
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Apprendimento associativo: Il rinforzoProcedura di rinforzo = presentazione della luce accesa o del suono
del campanello prima della comparsa del cibo Rinforzo = qualsiasi evento che aumenta la probabilità della risposta.
Rinforzo positivo e negativo. – Eventi che rinforzano in modo innato, rinforzatori primari: es. cibo. – Rinforzatori secondari: es. presenza dell’adulto per un neonato, affetto e
stima altrui, es. voto a scuola.
Inizialmente rinforzo continuo. Quando la risposta condizionata èstabile, basta un rinforzo parziale. – Estinzione della risposta in assenza di rinforzo. Recupero spontaneo. – Generalizzazione: es. il cane saliva con una luce gialla ma anche con
una luce bianca o con suoni diversi del campanello; – Discriminazione: es. il cane impara a salivare con la luce blu ma non
con quella rossa o solo con certi suoni del campanello.
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Contiguita’ o causalita’? La criticacognitivista
Rescorla (1967): Il fattore critico che spiega l’apprendimento NON e’ la contiguita’ temporale tra due eventi ma la PREDITTIVITAPREDITTIVITA’’.. Quindil’apprendimento non e’ un processo di livello basso ma presupponeacquisizione e rappresentazione delle conoscenze
Esperimento:2 gruppi di ratti. Nei 2 gruppi uguale numero di abbinamenti contigui.Gruppo A: scosse elettriche sempre precedute da un suono (solo SI = 0)Gruppo B: scosse elettriche precedute talvolta da un suono (casi di SI)Lo stimolo e’ un SEGNALE, predice la scossa. Formazione di
ASPETTATIVE.
Modello Rescorla-Wagner (1972):1. La forza del condizionamento di ogni prova dipende da quanto lo SI e’
imprevedibile: quindi si impara molto all’inizio, meno dopo
2. Il grado di condizionamento di ogni SC (es. Luce, suono) e’ piu’ basso quanto piu’ frequentemente quel condizionamento si e’ verificato con l‘altro: quindi siamo sensibili alla ridondanza
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Apprendimento associativo: il condizionamento operante
Detto anche condizionamento strumentale
Differenze dal condizionamento classico:Induce il soggetto ad agire rispetto allo stimolo: non processo automatico determinato dallo stimolo ma dal rinforzo. Riguarda comportamenti apparentemente spontanei, detti operanti, Non riguarda risposte riflesse (es. Salivazione). Sistema NervosoCentrale, non sistema nervoso autonomo.
– Es. squillo del telefono: sollevare la cornetta non è risposta automatica ma controllata dal soggetto.
Non associazione tra due stimoli ma tra un comportamentodell’individuo e un evento di rinforzo
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Apprendimento associativo: il condizionamento operante
La scatola di Skinner
Condizionamento: rinforzare il comportamento di pressione della leva.
Apprendimento determinato dal rinforzo: piu’ frequente l’abbassamento della leva. Se pressione della leva non seguita dalla comparsa del cibo la risposta viene estinta.
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Apprendimento associativo: il condizionamento operante
La scatola di Skinner
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Apprendimento associativo: il condizionamento operante
Fig. 12.2 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
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Apprendimento associativo: implicazioni per la didattica
Voto scolasticoVoto scolastico:: principio del rinforzoDomanda: voto davvero “motivante”?Motivazione estrinseca – compiere un’azione per ottenere altro (es.
premio)Motivazione intrinseca – interesse per l’attivita’ in se’In alcuni casi la motivazione estrinseca puo’ RIDURRE quella intrinseca
Altre implicazioni:Apprendere in modo gradualeConoscereConoscere i i risultatirisultati
Limiti:Insegnamento basato sul rinforzoSeparazione contenuto da apprendere / contesto disciplinare
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Apprendimento associativo –il modellamento (shaping)
Difficoltà nell’insegnare comportamenti inizialmente non presenti anche se possibili: modellamento (shaping):
Si premiano tutte le risposte che si avvicinano a quella desiderata aumentando la ricompensa quando ci si avvicina alla rispostacompleta
Es. Addestramento animali da circoEs. Imparare a sciare, a nuotare ecc.Es. Imparare una lingua straniera
Didattica: imparare abilitaabilita’’ complessecomplesse – es. Risoluzione di problemiStudio di materie nuove.
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Apprendimento per insight: la psicologia della Gestalt
Gestalt: contro l’associazionismo. non apprendimento per prove ed errori (Thorndike), ossia comportamento cieco.
Köhler (1925): scimpanzè e banana all’esterno della gabbia o appesa. Canne di bambù unite.
Necessità della compresenza di tutti gli elementi del problema.
Improvvisa ristrutturazione del campo percettivo. Prima osservazione, poi d’improvviso azioni consecutive
veloci senza errore -> soluzione. Aha-Erlebnis.
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Apprendimento per insight: la psicologia della Gestalt
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Apprendimento per insight: la psicologia della Gestalt
In ambito didattico, critica: - all’idea del discente passivo - all’idea che il docente debba fornire materiale già ordinato.
Anni ’90: ripresa della didattica basata sulla teoria della Gestalt. Insegnante = persona che stimola il processo di apprendimento individuale.
Presentazione del problema; l’apprendimento termina con l’insight che poi porta ad una fase esecutiva, la trasformazione dei pensieri in azione.
L’apprendimento scolastico termina con il consolidamento e il trasferimento di quanto appreso ad altri contesti.
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L’apprendimento latenteApprendimento latente = forma di apprendimento che avviene in
assenza di rinforzo e non e’ apparente finche’ non viene introdottoun rinforzo.
Comportamentismo classico: apprendimento = prestazione.
Apprendimento latente: distinzione tra apprendimentoapprendimento, processointerno, e comportamento o performanceperformance, processo osservabile.
L’apprendimento viene inferito dal comportamento ma non coincide con esso.
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L’apprendimento latente
Apprendimento latente: un esperimentoclassico (Tolman & Honzik, 1930)
TSTART
TTT
i
TT
...
GOAL
Quando il rattoraggiunge la biforcazionedella T, deve fare unascelta.Se va da un lato arriva a una via chiusa.
Se va dall’altra parte arriva all’entrata del componente successivo
Errore = quando imboccauna via senza uscita
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L’apprendimento latente
GRUPPO 1GRUPPO 1: Per ogni trial i ratti ricevono cibo quandoraggiungono la goal box. RINFORZO
GRUPPO 2GRUPPO 2: Non ricevono mai cibo. Quandoraggiungono la goal box vengono rimossi dal labirinto.
NESSUN RINFORZOGRUPPO 3GRUPPO 3: I ratti non ricevono cibo nei Trials 1-10. Ma a partire dal Trial 11 fino al Trial 20 ricevono cibo. RINFORZO DIFFERITO
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L’apprendimento latente
1 10 11 17
Trials (1 Trial al Giorno)
Med
ia e
rror
i
0
2
4
6
8
1
0 GR 1 — GR 2 — GR 3 —
Dopo il Trial 11, GR3 va meglio del GR 1!
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L’apprendimento latente
Interpretazione
Il Gruppo 3 (rinforzo differito) ha appreso la struttura del labirinto durante i trials 1-10 ma non aveva ragione di rendere cio’ manifesto.
La performance del Gruppo 3 e’ migliore di quelladel Gruppo 1 perche’ il cambiamento da nessunrinforzo a rinforzo sembra rendere la ricompensamaggiore. DidatticaDidattica: non sempre cio’ che apprendiamo vienereso manifesto subito. Bisogna trovare i “rinforzi”utili a farlo emergere.
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Il cognitivismoConcezione della mente
Mentalismo: mente tra stimolo e rispostaIndividuo come elaboratore di informazioneMente (= software) indipendente dall’hardware (= cervello,
corpo)Traduzione dei processi esterni in simboli: rappresentazioneDiagrammi di flusso che descrivono il percorso
dell’informazione - elaborazione sequenziale, a stadi Metodo
Uso del metodo sperimentale, esperimenti di laboratorioCronometria mentale: tempo di elaborazione
Principali temi di studioProcessi cognitivi: percezione pensiero memoria linguaggioMeno interesse per l’apprendimento: innatismo
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STIMOLI RISPOSTE
Cognitivismo. S-mente-R
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Apprendimento per il cognitivismo: il cambiamento concettuale
Concezioni delle teorie intuitive dei bambini e del cambiamento concettuale:
a) conoscenze intuitive: frammentarie e lacunose. Apprendimento = integrazione tra queste conoscenze
b) conoscenze intuitive: coerenti - “bambino come scienziato” -Apprendimento = ristrutturazione di concetti e relazioni. Ristrutturazione specifica, per dominio. Differenziazione di teorie giàesistenti: es. categorie globali (es. esseri che volano).
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Apprendimento per il cognitivismo: il cambiamento concettuale
Stella Vosniadou: Progressiva ristrutturazione del modello iniziale per acquisire il concetto che la terra e’ sferica.
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Un esempio: la teoria del cambiamento concettuale di Stella Stella VosniadouVosniadouConoscenze intuitive: coerenti, corrispondenti a modelli mentali. Ad essi
sottostanno: teorie specifiche, di dominioteorie di framework (che vincolano le prime)Es. terra = sfera – Es. di presupposizione della teoria di sfondo: le cose sono come appaiono.
Apprendimento = avviene tramite cambiamento concettuale. 2 modalità:arricchimentoarricchimento (se nuove informazioni compatibili con le preesistenti)revisionerevisione (se contrasto tra vecchie e nuove informazioni)
Implicazioni per la didatticadidattica: importanza delle conoscenze pregresse, processo graduale,
Apprendimento per il cognitivismo: il cambiamento concettuale
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Apprendimento processocomplesso e costruttivo
Apprendimento: si tratta di un processo:
Costruttivo – circolarità tra apprendimento e memoria – la conoscenza NON viene solo ricordata o registrata ma costruitaCentralità delle conoscenze pregresse
Nozione di schema (es. Rumelhart e Norman, 1981)Accrescimento: codifica in base a schemi pre-esistentiSintonizzazione: uno schema si affina progressivamenteRistrutturazione: simile alla scoperta.
Dinamico – non apprendiamo nulla di nuovo, la conoscenza non è mai ripetitiva
Strategico – per apprendere occorrono strategie, che possono essere apprese / insegnate (es. lettura e ripetizione di un testo)
Interattivo – ad esempio nel contesto scolastico
Situato – centralità dell’interazione tra chi apprende e il contesto (Vygotskij)
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Apprendimento per ilconnessionismo
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Il connessionismoConcezione della mente
Per studiare la mente / i processi cognitivi occorre comprendere il funzionamento del cervello
MetodoUso del metodo computazionaleSimulazioni al computer – Computer come strumento, non
come modello per studiare la mente
Principali temi di studioInteresse per l’apprendimento: tra innatismo ed empirismo
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OUTPUTUnità -> neuroni (cellule nervose)Connessioni -> sinapsiPeso = valore numerico che caratterizza ogni connessione –> numero di siti sinaptici attraverso cui un neurone influenza gli altriPesi positivi o negativi -> Connessioni eccitatorie o inibitorieStato o livello di attivazione di ciascuna unità – > stato di attivazione dei neuroni
Strati della rete neurale: Unità di input (sistema sensoriale),unità interne o hidden, unità di output (sistema motorio)
La risposta dipende dai pesi sulle connessioni
Un esempio di rete neurale
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STIMOLI RISPOSTE
Connessionismo. S-cervello-R
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Apprendimento per ilconnessionismo
Fase di addestramento (training) – Precede sempre la fase di utilizzodella rete.
Quindi la rete modifica certe sue caratteristiche, seguendo una regola, sulla base di un insieme di esempi fornito a priori (training set).
Per modificare le sue caratteristiche utilizza un algoritmo di apprendimento.
Algoritmo di apprendimento = insieme finito di passi utili a risolvere ilproblema.
Attenzione! L’algoritmo di apprendimento non è una proprietà della rete: una stessa regola infatti può essere utilizzata per diverse strutture e su una stessa rete possono essere utilizzati algoritmi differenti.
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Apprendimento per ilconnessionismo
Alcuni tipi di algoritmi di apprendimento:
1. Apprendimento supervisionatoApprendimento supervisionato: necessita di informazioni esterne tali che ogni unità output conosce la risposta desiderata (target) ad un particolare segnale input. Richiede un “insegnante” o supervisore che fornisca l’output desiderato.
Esempio: Regola della back-propagation (BKP), o retropropagazione dell’errore: tipo di apprendimento supervisionato. I pesi variano in proporzione alla differenza tra i valori di uscita effettivi ed i valori desiderati. Poco realistica dal punto di vista biologico.
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Apprendimento per ilconnessionismo
2. Apprendimento non supervisionato,Apprendimento non supervisionato, per auto-organizzazione: non vengono forniti target, ma solo input, per cui la rete neurale non fa altro che configurare se stessa in modo tale che ogni neurone a livello di output risponda in modo simile per input simili tra loro. Es. categorizzazione di oggetti in base alla loro somiglianza.
– Non c’e’ insegnante: alla rete non viene fornita informazione sulla correttezza dell’output
– Auto-organizzazione: la rete si auto-organizza in base all’informazioneche riceve in input
– Apprendimento = estrazione dell’informazione che meglio descrive i datiin input
3. ApprendimentoApprendimento tramitetramite rinforzorinforzo.. Un critico (non supervisore) valuta la ‘bonta’’ dell’output. Non si fornisce l’output desiderato.
Esempio: algoritmo genetico.
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STIMOLI RISPOSTE
Cognizione incarnata (embodied). S-cervello/corpo-R
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• Emulazione: gli individui apprendono proprieta’ ambientali grazie all’osservazione di azioni, senza necessariamente apprendere le azioni stesse. – Ad esempio, se vediamo qualcuno rompere una noce con
una pietra per mangiarla possiamo capire che l’interno della noce puo’ essere mangiato; questo non significa, pero’, che impariamo il metodo con cui aprire la noce.
• Imitazione: si intende l’apprendimento delle azioni, l’acquisizione del metodo relativo a come svolgerle. (Tomasello, 1996)
• Imitazione in senso stretto = casi in cui viene copiataun’azione che altrimenti avrebbe poche probabilita’ di verificarsi
Per compiere un atto di imitazione si osserva qualcuno, sicompie un piano per agire e si esegue un atto motorio. L’imitazione coinvolge dunque la visione, la pianificazione e il controllo motorio.
Imitazione e apprendimento: visione “embodied”
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I neonati possono imitare espressioni facciali (Meltzoff & Moore, 1970).
• Lingua protrusa
• labbra protruse
• bocca aperta
I bambini sotto i due anni imitano movimenti intenzionali da parte del modello (Meltzoff, 1995).
Oltre i due anni imitazione differita
Imitazione e apprendimento: visione “embodied”
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Heyes et al., 2004. Imitazione non innata ma acquisita.
Trovano che i movimenti sono facilitati se i soggetti vedono eseguire movimenti congruenti con quello che stanno eseguendo, mentre sono resi piu’ difficili se eseguono movimenti incongruenti.
Prima dell’esperimento training: i partecipanti imparano a aprire la mano quando vedono una mano chiudersi e vs.
Introducendo il training l’effetto dell’imitazione automatica scompare. Dunque: secondo questi autori il comportamento imitativo si forma
attraverso le connessioni neurali visuomotorie che si formanocombinando esperienza diretta e osservazione.
Imitazione e apprendimento: visione “embodied”
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Cosa succede quando gli esseri umani osservano il movimentodi un conspecifico? Capacita’ imitativa di 2 tipi:
Esplicita - attivazione intenzionale del comportamento motorio(imitazione)
Implicita - attivazione non intenzionale del comportamentomotorio. Es. Osservare qcuno che afferra comporta: attivazione delle stesse aree attive durante l’afferramento
Neuroni mirror: anche empatia per il dolore altrui. Es. Studi di Aglioti e colleghi con TMS
Imitazione e apprendimento: imitazione esplicita e implicita
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Cosa succede quando gli esseri umani osservano il movimentodi un conspecifico? Capacita’ imitativa di 2 tipi:
Esplicita - attivazione intenzionale del comportamento motorio(imitazione)
Implicita - attivazione non intenzionale del comportamentomotorio. Es. Osservare qualcuno che afferra comporta: attivazione delle stesse aree attive durante l’afferramento
Neuroni mirror: anche empatia per il dolore altrui. Es. Studi di Aglioti e colleghi con TMS
Apprendimento osservativo –Imitazione implicita ed esplicita
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Neurone mirror Neurone mirror tipico (F5): scarica tipico (F5): scarica solo quando la solo quando la scimmia osserva scimmia osserva unun’’azione diretta ad azione diretta ad un obiettivo eseguita un obiettivo eseguita da un effettore da un effettore biologico biologico (conspecifico, essere (conspecifico, essere umano)umano)
La scimmia afferra
La scimmia guarda
Imitazione e apprendimento: I neuroni “mirror”
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A (Afferrare con visione piena)
B (Afferrare di nascosto)
C (Mimare)
D (Mimare di nascosto)
I neuroni mirror riconoscono l’obiettivo
Un subset di neuroni mirror rispondono anche con afferramento di nascosto
Umilta et al., 2001
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• osservazione di una bocca che afferra vs di una bocca statica
• osservazione di una mano che afferra vs di una mano ferma
• osservazione di un piede che schiaccia vs di un piede fermo
Imitazione e apprendimento: visione “embodied”
Da Buccino et al., 2005
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A che serve l’imitazione implicita? Diverse proposte:
facilita forme di imitazione esplicita, utile dal punto di vista sociale, per segnalare affiliazione e per facilitare l’empatia; supporta questa proposta il fatto che il sistema mirror sembra essere attivo durante l’imitazione di azioni.
facilita la comprensione delle azioni altrui (quello che stanno facendo o addirittura le loro intenzioni e stati mentali).
Serve allo sviluppo del linguaggio: l’area di Broca, che ha un ruolo centrale nell’elaborazione del linguaggio, sembra sia l’omologo per gli umani dell’area F5 della scimmia.
Problema: i neuroni mirror sono stati identificati nelle scimmie, una specie che non imita ne’ sembra possedere una teoria della mente.
Imitazione e apprendimento: a che serve l’imitazione implicita?
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contribuisce a percepire il comportamento dei conspecifici, funzionando cosi’ come una sorta di sistema di EMULAZIONE PERCETTIVA: percezione, non comprensione delle azioni altrui.
Evidenze: attivazione motoria che precede un evento
percettivo (ad esempio nei pianisti esperti le aree corticali legate al movimento delle dita si attivano prima del comparire di una nota in una sequenza musicale familiare),
i neuroni mirror sono in grado di attivarsi anche quando l’ultima parte di un’azione viene nascosta
l’influenza dell’apprendimento motorio sulla percezione.
Imitazione e apprendimento: a che serve l’imitazione implicita?
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Teorie ideomotorie, teorie del codice comune, teoria della codifica di eventi (Prinz, 1990; Hommel et al., 2001)
Codice comune tra percezione e azione.
Un esempio di evidenze in favore: Es. Registrazione di persone che battono le mani. Una settimana dopo vengono loro fatte ascoltare il battito loro o di altri: riconoscono con facilita’ quando sono loro a battere le mani basandosi sul proprio ritmo etc. Flach et. al. 2003.
Imitazione e apprendimento: le teorie ideomotorie
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Forma di apprendimento prettamente sociale: Osservazione e imitazione degli altri. Di solito imitiamo chi ha piu’ influenza e successo.
Studi di Bandura sull’imitazione di comportamenti aggressivi e sull’influenza deimedia.
Didattica: importanza di comprensione e controllo del proprio apprendimento
Imitazione e apprendimentoosservativo –
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Implicazioni per la didattica dellavisione “embodied”
Centralita’ del corpo e dell’esperienza per la cognizioneApprendimento: attraverso il linguaggio; attraverso lApprendimento: attraverso il linguaggio; attraverso l’’esperienza (esperienza (ParisiParisi, ,
1999). 1999). Attraverso lAttraverso l’’esperienza.esperienza.Vantaggi:interazione con la realtà e sua modificazione; comprensione dei meccanismi sottostanti i fenomeni.
Limiti: non si può fare esperienza diretta di molti aspetti: ciò che è lontano nel tempo e nello spazio; ciò che dura a lungo; ciò che è astratto; ciò che è troppo grande o troppo piccolo.
Esempi di modalità di apprendimento attraverso l’esperienza nel contesto scolastico:
• strumenti scientifici; grafici, immagini; visite a musei, mostre ecc. • novità: computer -> ipertesti; simulazione al computer: laboratori virtuali
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Attraverso il linguaggio.
Vantaggi: possibilità di generalizzazione; possibilità di usufruire dell’esperienza altrui; possibilità di confronto con altri.
Limiti: visione parziale della realtà, come segmentata in entità distinte; apprendimento mnemonico; problema di capacità delle persone (cultura di massa)problema di motivazione; ruolo centrale dell’esperienza; scollamento con la società prevalentemente “visiva” che ci circonda.
Situazione scolastica: prevalenza dell’apprendimento basato sul linguaggio.
Organizzazione della conoscenza: centralità dell’apprendimento basato sull’esperienza e sull’azione.
Implicazioni per la didattica dellavisione “embodied”
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Attraverso il linguaggio.
Vantaggi: possibilità di generalizzazione; possibilità di usufruire dell’esperienza altrui; possibilità di confronto con altri.
Limiti: visione parziale della realtà, come segmentata in entità distinte; apprendimento mnemonico; problema di capacità delle persone (cultura di massa)problema di motivazione; ruolo centrale dell’esperienza; scollamento con la società prevalentemente “visiva” che ci circonda.
Situazione scolastica: prevalenza dell’apprendimento basato sul linguaggio.
Organizzazione della conoscenza: centralità dell’apprendimento basato sull’esperienza e sull’azione.
Implicazioni per la didattica dellavisione “embodied”
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STIMOLI RISPOSTE
Cognizione distribuita. S-cervello/corpo/ambiente-R
Mente estesa
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Cognizione distribuita
• Hutchins, 1995, Cognition in the wild:"the emphasis on findingand describing 'knowledgestructures' that are somewhere 'inside' the individual encourages usto overlook the fact thathuman cognition is alwayssituated in a complexsociocultural world and cannot be unaffected by it"
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Nozione di affordance (Gibson, 1979). L’ambiente si offre al soggetto. Es. mela
Le Affordances riguardano SIA la percezione che l’azioneLe Affordances sono SIA soggettive che oggettiveLe Affordances riguardano SIA l’ambiente che gli individuiLe Affordances sono variabili
Variabilità e soggettività delleaffordances:
Sono rapportate alledimensioni degli individui
Artefatti: abbiamo modificato l’ambiente per modificare quello che ci offre (afford)
Le affordances
The psychology of everyday things ovvero La caffettiera del masochista, D. Norman
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Gibson: le affordances
Le affordances sono variabili, sia soggettive che oggettive
Foglia: ottima affordance per il riposo o per camminare per una formica, non per un elefante
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Implicazioni per la didattica: Apprendimento situato e affordancesAntecedenti: Gibson (1979) e Norman (1995) (teoria delle
affordances), Vygotskij (apprendimento sociale).
Norman (1995): le affordances sono le possibili funzioni, gli "inviti operativi", le operazioni consentite da un oggetto al suo utente.
Nel contesto di apprendimento:
L'utilità di una situazione per uno determinato studente in un certo momento è identificata dalle affordances di quella situazione;
le affordances non sono un attributo dello studente, né della situazione, ma della relazione tra i due: complementarietàambiente-discente.
Es.: accesso alle banche dati, utilizzo di sistemi informatici
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Implicazioni per la didattica: Apprendimento situato
Domanda: Priorità dei processi cognitivi o della pratica sociale, di cui l’apprendimento è parte integrante? Della pratica sociale.
L’apprendimento avviene in funzione del contesto (interattivo e non solo) in cui ha luogo. La conoscenza deve essere presentata in un ambiente realistico, dove tipicamente quel tipo di conoscenza è richiesto
Non esiste l’apprendimento in generale, ma l’apprendimento èsituato in contesti specifici.
Costruzione interattiva, sociale, relazionale della conoscenza. L’apprendimento richiede interazione sociale e collaborazione
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Implicazioni per la didattica: Apprendimento situato
Nozione di partecipazione periferica legittima, processo tramite cui nuovi membri entrano in una comunità di pratica (es. bambini nel mondo degli adulti). Dalla partecipazione periferica alla partecipazione piena.
L’apprendimento situato è meno intenzionale, meno strategico di altre forme di apprendimento.
L’apprendimento avviene indipendentemente da forme di insegnamento intenzionale.
Es. apprendistato
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Giochi sull’apprendimento
Applica al seguente caso uno o più modelli dell’apprendimento giustificando le tue scelte.
Sara, 15 anni, ha un forte desiderio di emergere. Studia costantemente, anche se in modo a volte mnemonico. Molto ambiziosa, è particolarmente sensibile al voto che ottiene. E’ in grado di autogestirsi nel lavoro a casa, ma non dimostra grandi capacità riflessive e critiche. Tende inoltre ad essere competitiva con gli altri. Posta di fronte a problemi nuovi, non riesce a trovare facilmente soluzioni originali e applica in modo meccanico nozioni apprese. Inoltre, a causa della sua competitività ha difficoltà nei lavori di gruppo.
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Lavoro di gruppo: Domande
1. Applica i principi dell’apprendimento “embodied”, distribuito e situato alla didattica della tua materia.
1. Scuole medie
2. Scuole superiori
2. Applica i principi dell’apprendimento basato sulla teoria della Gestalt alla didattica della tua materia.
1. Scuole medie
2. Scuole superiori