dispensa 6 business tv
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La presente Dispensa è tratta e adattata dal lavoro di tesi di Carmen Adinolfi - Le applicazioni della Business TV in azienda: il caso Enel Web TV - laureata nel 2007 con la Cattedra di Organizzazione e Gestione della Comunicazione Interattiva. L’adattamento è a cura di Mauro Gallinaro, con la supervisione del Prof. Stefano EpifaniTRANSCRIPT
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1 La presente Dispensa è tratta e adattata dal lavoro di tesi di Carmela Adinolfi
Business TV in azienda: il caso Enel Web TV
Gestione della Comunicazione Interattiva. L’adattamento è a cura di Mauro Gallinaro, con la supervisione
del Prof. Stefano Epifani.
TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE APPLICA
LAUREA SPECIALISTICA IN COMUNICAZIONE D
ci09.wordpress.com
DISPENSA N. 6
LA BUSINESS TV1
La presente Dispensa è tratta e adattata dal lavoro di tesi di Carmela Adinolfi
Business TV in azienda: il caso Enel Web TV - laureata nel 2007 con la Cattedra di Organizzazione e
Gestione della Comunicazione Interattiva. L’adattamento è a cura di Mauro Gallinaro, con la supervisione
OMUNICAZIONE APPLICATE ALL’IMPRESA
OMUNICAZIONE D’IMPRESA
PROF. STEFANO EPIFANI
1
La presente Dispensa è tratta e adattata dal lavoro di tesi di Carmela Adinolfi - Le applicazioni della
laureata nel 2007 con la Cattedra di Organizzazione e
Gestione della Comunicazione Interattiva. L’adattamento è a cura di Mauro Gallinaro, con la supervisione
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1. INTRODUZIONE ALLA TV
1.1 IL PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE
1.2 TRASMISSIONE ANALOGICA E
1.3 LA TELEVISIONE DIGITALE
1.3.1. Evoluzione Tecnologica della Tv
La Tv Digitale Terrestre ................................
La Tv Digitale Satellitare ................................
La IP-TV - Internet Protocol Television
1.3.2. Dall’inaccessibilità della Tv alla sua liberalizzazione
2. TV E COMUNICAZIONE D’IMPRESA
2.1. LA COMUNICAZIONE D’IMPRESA NELLE
2.1.1. La Tv nella comunicazione interna
2.1.2. La Tv nella comunicazione esterna
2.2. BUSINESS TV: IL NUOVO STRUMENTO D
2.2.1. Definizione e caratteristiche della Business TV
2.2.2. I vantaggi e le generazioni della Business TV
2.2.3. La segmentazione del pubblico aziendale
2.2.4. Promuovere la Business TV e misurare i risultati
2.2.5. Il palinsesto e i generi della Business TV
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INDICE
INTRODUZIONE ALLA TV DIGITALE................................................................
GITALIZZAZIONE ................................................................................................
NALOGICA E DIGITALE ................................................................
IGITALE ................................................................................................
Evoluzione Tecnologica della Tv ................................................................
................................................................................................
................................................................................................
Internet Protocol Television ................................................................................................
Dall’inaccessibilità della Tv alla sua liberalizzazione ................................
’IMPRESA ................................................................................................
IMPRESA NELLE FASI DI SVILUPPO DELLA TV ................................
2.1.1. La Tv nella comunicazione interna ................................................................
2.1.2. La Tv nella comunicazione esterna ................................................................
IL NUOVO STRUMENTO DELLA COMUNICAZIONE INTERNA ................................
2.2.1. Definizione e caratteristiche della Business TV ................................................................
2.2.2. I vantaggi e le generazioni della Business TV ................................................................
2.2.3. La segmentazione del pubblico aziendale ................................................................
2.2.4. Promuovere la Business TV e misurare i risultati ................................................................
2.2.5. Il palinsesto e i generi della Business TV ................................................................
OMUNICAZIONE APPLICATE ALL’IMPRESA
OMUNICAZIONE D’IMPRESA
PROF. STEFANO EPIFANI
2
.................................................................. 3
....................................... 3
................................................................ 6
..................................................... 8
............................................................... 8
.............................................................. 12
............................................................ 13
.................................. 15
..................................................... 17
................................ 20
.................................................. 20
.............................................................. 23
............................................................. 27
........................................... 28
....................................... 28
.......................................... 32
................................................. 36
................................... 38
.................................................... 40
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1. INTRODUZIONE ALLA TV DIGITALE
1.1 IL PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE
Negli ultimi decenni
dall’introduzione delle tecnologie digitali. La loro diffusione rappresenta uno dei
fenomeni più significativi degli ultimi tempi
abitudini di vita.
«L’introduzione delle tecnologie digitali non rappresenta solo un evento tecnologico, ma
ormai è un avvenimento che guida la trasformazione della società in tutte le sue
manifestazioni. Cambia il rapporto tra le persone, modifica la comunicazione tra lo Stato e i
cittadini, porta grandi trasformazioni al mondo del lavoro
Tale rivoluzione, inoltre, ha portato importanti mutamenti anche nella gestione dei
processi produttivi, generando
qualità della vita. L’inizio di questo processo di trasformazione si è avuto attorno alla
metà del Novecento con l’introduzione dei primi elaboratori elettronici; ha assunto
dimensioni economiche e inter
massa negli anni ’80, con l’arrivo sul mercato del personal computer. La storia delle
comunicazioni e l’evoluzione dei sistemi di diffusione della conoscenza sono state
scandite dalle fasi d’innovazione della tecnologia digitale. In particolare, nella seconda
metà degli anni ’80, il processo di sviluppo digitale della comunicazione ha avuto una
improvvisa e inevitabile accelerazione quando ha investito le reti: prima quelle fisse, poi
nei primi anni ’90 le reti mobili. Nel 1994 e nel 1998 è toccato rispettivamente al
satellite e alla televisione terrestre. Gli ultimi venti anni hanno assistito dunque al
2 La citazione è tratta dall’intervento dell’ex Ministro della Comunicazione
corso del Seminario La rivoluzione digitale. Come cambia la nostra vita e quali regole per tutelarla
16 ottobre 2003, consultabile su http://www.2agc
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ALLA TV DIGITALE
IGITALIZZAZIONE
li ultimi decenni l’ambito della comunicazione è stato caratterizzato
dall’introduzione delle tecnologie digitali. La loro diffusione rappresenta uno dei
fenomeni più significativi degli ultimi tempi, che ha cambiato in modo incisivo le nostre
L’introduzione delle tecnologie digitali non rappresenta solo un evento tecnologico, ma
ormai è un avvenimento che guida la trasformazione della società in tutte le sue
Cambia il rapporto tra le persone, modifica la comunicazione tra lo Stato e i
cittadini, porta grandi trasformazioni al mondo del lavoro»2.
Tale rivoluzione, inoltre, ha portato importanti mutamenti anche nella gestione dei
processi produttivi, generando benefici e contribuendo notevolmente
qualità della vita. L’inizio di questo processo di trasformazione si è avuto attorno alla
metà del Novecento con l’introduzione dei primi elaboratori elettronici; ha assunto
dimensioni economiche e internazionali già negli anni ’70, ma si è sviluppato a livello di
massa negli anni ’80, con l’arrivo sul mercato del personal computer. La storia delle
comunicazioni e l’evoluzione dei sistemi di diffusione della conoscenza sono state
ovazione della tecnologia digitale. In particolare, nella seconda
metà degli anni ’80, il processo di sviluppo digitale della comunicazione ha avuto una
improvvisa e inevitabile accelerazione quando ha investito le reti: prima quelle fisse, poi
nni ’90 le reti mobili. Nel 1994 e nel 1998 è toccato rispettivamente al
satellite e alla televisione terrestre. Gli ultimi venti anni hanno assistito dunque al
La citazione è tratta dall’intervento dell’ex Ministro della Comunicazione Maurizio Gasparri
La rivoluzione digitale. Come cambia la nostra vita e quali regole per tutelarla
16 ottobre 2003, consultabile su http://www.2agcom.it.
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3
l’ambito della comunicazione è stato caratterizzato
dall’introduzione delle tecnologie digitali. La loro diffusione rappresenta uno dei
, che ha cambiato in modo incisivo le nostre
L’introduzione delle tecnologie digitali non rappresenta solo un evento tecnologico, ma
ormai è un avvenimento che guida la trasformazione della società in tutte le sue
Cambia il rapporto tra le persone, modifica la comunicazione tra lo Stato e i
Tale rivoluzione, inoltre, ha portato importanti mutamenti anche nella gestione dei
notevolmente a migliorare la
qualità della vita. L’inizio di questo processo di trasformazione si è avuto attorno alla
metà del Novecento con l’introduzione dei primi elaboratori elettronici; ha assunto
nazionali già negli anni ’70, ma si è sviluppato a livello di
massa negli anni ’80, con l’arrivo sul mercato del personal computer. La storia delle
comunicazioni e l’evoluzione dei sistemi di diffusione della conoscenza sono state
ovazione della tecnologia digitale. In particolare, nella seconda
metà degli anni ’80, il processo di sviluppo digitale della comunicazione ha avuto una
improvvisa e inevitabile accelerazione quando ha investito le reti: prima quelle fisse, poi
nni ’90 le reti mobili. Nel 1994 e nel 1998 è toccato rispettivamente al
satellite e alla televisione terrestre. Gli ultimi venti anni hanno assistito dunque al
Maurizio Gasparri, nel
La rivoluzione digitale. Come cambia la nostra vita e quali regole per tutelarla, Napoli -
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progressivo insediamento, da parte della tecnologia digitale, in tutti i settori della
comunicazione.
Il fenomeno della digitalizzazione
numerici, progressivamente ha coinvolto anche altri tipi di informazione: testo, audio e
video. La possibilità di rappresentare questi diversi tipi di dati in un unico
quello digitale, ha spianato le differenze esistenti nel trattamento delle diverse
informazioni, che possono essere manipolate e integrate facilmente. Inoltre, la
digitalizzazione ha reso possibile la distribuzione di contenuti digitali a livello
e a costi quasi nulli, provocando il completo abbattimento delle barriere tra i diversi
mercati.
Tradizionalmente, le informazioni venivano elaborate tramite apparecchi elettronici
o meccanici, molto diversi l’uno dall’altro, che operavano auto
conseguenza, i supporti utilizzati per i testi scritti erano differenti
impiegate e nelle modalità di fruizione
per le immagini o per i filmati; l’integrazione di quest
impraticabile. Con la digitalizzazione, invece, è possibile rappresentare tutte le forme e
le tipologie di informazione in un unico formato, quello digitale, attraverso lo stesso
linguaggio di base - il linguaggio dei bit
questo proposito, di convergenza digitale
nuove, le cui caratteristiche e potenzialità si stanno evolvendo negli ultimi anni. Con essa
tendono ad unificarsi i supporti,
di “lettura” e i mercati. Da ormai qualche anno gran parte delle informazioni e delle
conoscenze può essere generata e riprodotta in digitale. Ciò porta dei notevoli vantaggi
sul piano del mercato e dell’usabilità. I contenuti digitali, infatti, possono essere
distribuiti rapidamente a livello planetario, a costi quasi nulli, possono essere manipolati
facilmente, ed infine oggetti di tipo diverso possono essere integrati
facilità.
Negli ultimi anni, dunque, i sistemi di trasmissione digitale stanno progressivamente
sostituendo i tradizionali canali analogici in tutte le aree delle telecomunicazioni. I
motivi e le spinte di questa sostituzione sono molteplici. Primi fra tutti la diminuzion
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progressivo insediamento, da parte della tecnologia digitale, in tutti i settori della
fenomeno della digitalizzazione, che inizialmente ha riguardato soltanto dati
numerici, progressivamente ha coinvolto anche altri tipi di informazione: testo, audio e
video. La possibilità di rappresentare questi diversi tipi di dati in un unico
ha spianato le differenze esistenti nel trattamento delle diverse
informazioni, che possono essere manipolate e integrate facilmente. Inoltre, la
digitalizzazione ha reso possibile la distribuzione di contenuti digitali a livello
e a costi quasi nulli, provocando il completo abbattimento delle barriere tra i diversi
Tradizionalmente, le informazioni venivano elaborate tramite apparecchi elettronici
o meccanici, molto diversi l’uno dall’altro, che operavano auto
conseguenza, i supporti utilizzati per i testi scritti erano differenti
impiegate e nelle modalità di fruizione - dai supporti utilizzati per i suoni, da quelli usati
per le immagini o per i filmati; l’integrazione di questi media, dunque, risultava
Con la digitalizzazione, invece, è possibile rappresentare tutte le forme e
le tipologie di informazione in un unico formato, quello digitale, attraverso lo stesso
il linguaggio dei bit - e lo stesso strumento, il computer. Si parla, a
convergenza digitale che rende possibile forme di comunicazione
nuove, le cui caratteristiche e potenzialità si stanno evolvendo negli ultimi anni. Con essa
tendono ad unificarsi i supporti, le tecnologie di produzione, gli strumenti di gestione e
di “lettura” e i mercati. Da ormai qualche anno gran parte delle informazioni e delle
conoscenze può essere generata e riprodotta in digitale. Ciò porta dei notevoli vantaggi
dell’usabilità. I contenuti digitali, infatti, possono essere
distribuiti rapidamente a livello planetario, a costi quasi nulli, possono essere manipolati
facilmente, ed infine oggetti di tipo diverso possono essere integrati
ultimi anni, dunque, i sistemi di trasmissione digitale stanno progressivamente
sostituendo i tradizionali canali analogici in tutte le aree delle telecomunicazioni. I
di questa sostituzione sono molteplici. Primi fra tutti la diminuzion
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4
progressivo insediamento, da parte della tecnologia digitale, in tutti i settori della
, che inizialmente ha riguardato soltanto dati
numerici, progressivamente ha coinvolto anche altri tipi di informazione: testo, audio e
video. La possibilità di rappresentare questi diversi tipi di dati in un unico formato,
ha spianato le differenze esistenti nel trattamento delle diverse
informazioni, che possono essere manipolate e integrate facilmente. Inoltre, la
digitalizzazione ha reso possibile la distribuzione di contenuti digitali a livello planetario
e a costi quasi nulli, provocando il completo abbattimento delle barriere tra i diversi
Tradizionalmente, le informazioni venivano elaborate tramite apparecchi elettronici
o meccanici, molto diversi l’uno dall’altro, che operavano autonomamente. Di
conseguenza, i supporti utilizzati per i testi scritti erano differenti - nelle tecnologie
dai supporti utilizzati per i suoni, da quelli usati
i media, dunque, risultava
Con la digitalizzazione, invece, è possibile rappresentare tutte le forme e
le tipologie di informazione in un unico formato, quello digitale, attraverso lo stesso
stesso strumento, il computer. Si parla, a
che rende possibile forme di comunicazione
nuove, le cui caratteristiche e potenzialità si stanno evolvendo negli ultimi anni. Con essa
le tecnologie di produzione, gli strumenti di gestione e
di “lettura” e i mercati. Da ormai qualche anno gran parte delle informazioni e delle
conoscenze può essere generata e riprodotta in digitale. Ciò porta dei notevoli vantaggi
dell’usabilità. I contenuti digitali, infatti, possono essere
distribuiti rapidamente a livello planetario, a costi quasi nulli, possono essere manipolati
facilmente, ed infine oggetti di tipo diverso possono essere integrati con notevole
ultimi anni, dunque, i sistemi di trasmissione digitale stanno progressivamente
sostituendo i tradizionali canali analogici in tutte le aree delle telecomunicazioni. I
di questa sostituzione sono molteplici. Primi fra tutti la diminuzione
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dei costi delle tecnologie digitali e la diffusione dei computer a livello di massa, che
hanno permesso l’integrazione di tutte le tecnologie in un’unica piattaforma digitale.
Altri motivi sono la compressione dei dati e la correzione degli errori, fonda
quando si deve trasferire l’informazione attraverso canali costosi o disturbati. Chi
trasmette, infatti, può risparmiare
di alta qualità. Infine, con la trasmissione digitale è garantita una
riservatezza quasi assoluta della comunicazione, dal momento che le informazioni
digitali possono essere facilmente sottoposte a processi di cifratura che ne impediscono
l’intercettazione.
La rivoluzione digitale poggia su due pilastri, che
ma tra loro convergenti: l’
telecomunicazione, scienza che studia la trasmissione dell’informazione a distanza.
Risalgono agli anni ’60 i primi esperimenti di convergenza tr
hanno dato luogo ad alcune delle innovazioni più importanti nella storia della
tecnologia3. Si parla, infatti, di
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione).
In riferimento alla telecomunicazione
partendo dal suo significato etimologico
di telecomunicazione se il trasferimento di informazioni nello spazio avviene mediante il
trasporto di energia e non di materia
a un insieme di tecnologie che si sono sviluppate a partire dalla fine del Settecento in
poi, come il telegrafo, il telefono, fino ad arrivare alle odierne comunicazioni satellitar
Grazie a queste tecnologie è possibile mettere in contatto persone che si trovano in posti
diversi, attraverso reti di comunicazione telematica complesse. Tuttavia, nonostante la
3 Alcuni esempi di innovazioni possono essere gli sportelli Bancomat, i fax, i terminali per la lettura
delle carte di credito. Insomma, tutto ciò che richiede l’uso della
metodologie e delle tecniche dell’info
trasmissione a distanza dell’informazione.
4 Il prefisso tele - che deriva dal greco
tecnologico con il significato di “a
5 F. Ciotti, G. Roncaglia, Il mondo digitale,
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dei costi delle tecnologie digitali e la diffusione dei computer a livello di massa, che
hanno permesso l’integrazione di tutte le tecnologie in un’unica piattaforma digitale.
Altri motivi sono la compressione dei dati e la correzione degli errori, fonda
quando si deve trasferire l’informazione attraverso canali costosi o disturbati. Chi
trasmette, infatti, può risparmiare costi di trasmissione e chi riceve può usufruire di dati
di alta qualità. Infine, con la trasmissione digitale è garantita una
riservatezza quasi assoluta della comunicazione, dal momento che le informazioni
digitali possono essere facilmente sottoposte a processi di cifratura che ne impediscono
La rivoluzione digitale poggia su due pilastri, che costituiscono due mondi diversi
ma tra loro convergenti: l’informatica, la scienza che studia i computer e la
scienza che studia la trasmissione dell’informazione a distanza.
Risalgono agli anni ’60 i primi esperimenti di convergenza tra questi due mondi, che
hanno dato luogo ad alcune delle innovazioni più importanti nella storia della
. Si parla, infatti, di Information and Communication Technology
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione).
telecomunicazione, se ne può dare una definizione generica
partendo dal suo significato etimologico4: “comunicazione a distanza”. «S
di telecomunicazione se il trasferimento di informazioni nello spazio avviene mediante il
nergia e non di materia»5. Questa precisazione permette di far
a un insieme di tecnologie che si sono sviluppate a partire dalla fine del Settecento in
poi, come il telegrafo, il telefono, fino ad arrivare alle odierne comunicazioni satellitar
Grazie a queste tecnologie è possibile mettere in contatto persone che si trovano in posti
diversi, attraverso reti di comunicazione telematica complesse. Tuttavia, nonostante la
Alcuni esempi di innovazioni possono essere gli sportelli Bancomat, i fax, i terminali per la lettura
delle carte di credito. Insomma, tutto ciò che richiede l’uso della telematica, cioè l’uso associato delle
metodologie e delle tecniche dell’informatica e delle telecomunicazioni per realizzare l’elaborazione e la
trasmissione a distanza dell’informazione.
deriva dal greco tele lontano - viene usato nel linguaggio scientifico e
a distanza”.
Il mondo digitale, Laterza, Roma, 2005.
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5
dei costi delle tecnologie digitali e la diffusione dei computer a livello di massa, che
hanno permesso l’integrazione di tutte le tecnologie in un’unica piattaforma digitale.
Altri motivi sono la compressione dei dati e la correzione degli errori, fondamentali
quando si deve trasferire l’informazione attraverso canali costosi o disturbati. Chi
e chi riceve può usufruire di dati
di alta qualità. Infine, con la trasmissione digitale è garantita una sicurezza e una
riservatezza quasi assoluta della comunicazione, dal momento che le informazioni
digitali possono essere facilmente sottoposte a processi di cifratura che ne impediscono
costituiscono due mondi diversi
, la scienza che studia i computer e la
scienza che studia la trasmissione dell’informazione a distanza.
a questi due mondi, che
hanno dato luogo ad alcune delle innovazioni più importanti nella storia della
Information and Communication Technology (ICT -
, se ne può dare una definizione generica
: “comunicazione a distanza”. «Si è in presenza
di telecomunicazione se il trasferimento di informazioni nello spazio avviene mediante il
. Questa precisazione permette di fare riferimento
a un insieme di tecnologie che si sono sviluppate a partire dalla fine del Settecento in
poi, come il telegrafo, il telefono, fino ad arrivare alle odierne comunicazioni satellitari.
Grazie a queste tecnologie è possibile mettere in contatto persone che si trovano in posti
diversi, attraverso reti di comunicazione telematica complesse. Tuttavia, nonostante la
Alcuni esempi di innovazioni possono essere gli sportelli Bancomat, i fax, i terminali per la lettura
, cioè l’uso associato delle
rmatica e delle telecomunicazioni per realizzare l’elaborazione e la
viene usato nel linguaggio scientifico e
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sua complessità, la rete delle telecomunicazioni si basa su principi piutt
trasporta i messaggi utilizzando segnali di natura elettromagnetica (corrente elettrica,
onde radio, fasci di luce). Per poter funzionare, questo sistema di telecomunicazione ha
bisogno di tre elementi di base:
- un apparato di trasmissione
trasmettere;
- un mezzo di trasmissione
segnale;
- un apparato di ricezione
1.2 TRASMISSIONE ANALOGICA E
Sia le informazioni contenute nei messaggi che i segnali
sono raggruppabili in due grandi categorie: possono essere
Analogico significa “continuo”; un segnale è analogico quando i valori utili che lo
rappresentano sono continui (infiniti) in un intervallo e non numerabili. I segnali
analogici non possono essere rappresentati direttamente con numeri ma solo con
grandezze, le quali, a loro volta, non possono essere trattate da un computer.
invece, è ciò che è rappresentato con i numeri; esso deriva da “digit” che in inglese
significa cifra. Un oggetto
rappresentato da un insieme infinito di elementi, viene trasformato in un insieme
numerabile di elementi, sulla base di una codifica binaria. Tale codifica utilizza due sole
cifre: 0 e 1. Ognuna di queste cifre costituisce un
DNA dell’informazione.
Sia i segnali analogici sia quelli digitali possono trasportare m
digitale o analogico; quindi non esiste un vincolo tra la forma di rappresentazione
dell’informazione alla fonte e la modalità di trasmissione. Ciò nonostante, prima di
poter essere trasmessa per via digitale, l’informazione analogica d
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sua complessità, la rete delle telecomunicazioni si basa su principi piutt
trasporta i messaggi utilizzando segnali di natura elettromagnetica (corrente elettrica,
onde radio, fasci di luce). Per poter funzionare, questo sistema di telecomunicazione ha
bisogno di tre elementi di base:
un apparato di trasmissione che converte l’informazione in un segnale da
un mezzo di trasmissione - o canale - che ha la funzione di trasmettere il
un apparato di ricezione che riceve il segnale e lo converte in informazione.
NALOGICA E DIGITALE
Sia le informazioni contenute nei messaggi che i segnali utilizzati
sono raggruppabili in due grandi categorie: possono essere analogici o digitali.
significa “continuo”; un segnale è analogico quando i valori utili che lo
esentano sono continui (infiniti) in un intervallo e non numerabili. I segnali
analogici non possono essere rappresentati direttamente con numeri ma solo con
grandezze, le quali, a loro volta, non possono essere trattate da un computer.
ciò che è rappresentato con i numeri; esso deriva da “digit” che in inglese
oggetto viene reso digitale quando il suo stato analogico,
rappresentato da un insieme infinito di elementi, viene trasformato in un insieme
enti, sulla base di una codifica binaria. Tale codifica utilizza due sole
cifre: 0 e 1. Ognuna di queste cifre costituisce un bit, il più piccolo elemento atomico del
Sia i segnali analogici sia quelli digitali possono trasportare messaggi in formato
digitale o analogico; quindi non esiste un vincolo tra la forma di rappresentazione
dell’informazione alla fonte e la modalità di trasmissione. Ciò nonostante, prima di
poter essere trasmessa per via digitale, l’informazione analogica deve essere suddivisa
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6
sua complessità, la rete delle telecomunicazioni si basa su principi piuttosto semplici:
trasporta i messaggi utilizzando segnali di natura elettromagnetica (corrente elettrica,
onde radio, fasci di luce). Per poter funzionare, questo sistema di telecomunicazione ha
che converte l’informazione in un segnale da
che ha la funzione di trasmettere il
che riceve il segnale e lo converte in informazione.
utilizzati per trasmetterle
analogici o digitali.
significa “continuo”; un segnale è analogico quando i valori utili che lo
esentano sono continui (infiniti) in un intervallo e non numerabili. I segnali
analogici non possono essere rappresentati direttamente con numeri ma solo con
grandezze, le quali, a loro volta, non possono essere trattate da un computer. Digitale,
ciò che è rappresentato con i numeri; esso deriva da “digit” che in inglese
viene reso digitale quando il suo stato analogico,
rappresentato da un insieme infinito di elementi, viene trasformato in un insieme
enti, sulla base di una codifica binaria. Tale codifica utilizza due sole
, il più piccolo elemento atomico del
essaggi in formato
digitale o analogico; quindi non esiste un vincolo tra la forma di rappresentazione
dell’informazione alla fonte e la modalità di trasmissione. Ciò nonostante, prima di
eve essere suddivisa
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in elementi discontinui. Inversamente, per trasmettere dati digitali in via analogica, i
singoli elementi di dati digitali devono essere caricati su un segnale portante continuo.
La differenza tra segnali analogici e segnali digitali è
continuità. Mentre il segnale analogico è continuo, quello digitale è discontinuo. Nella
trasmissione analogica
rappresentato e il suo vettore, tale che per ogni variazione di
variazione di stato nel vettore.
quando parliamo al telefono, le
arrivano al microfono della cornetta che le trasform
generano, a loro volta, una variabile lungo il filo che giunge fino
ricevente, dove avviene il processo inverso. La
trasmissione di informazioni in formato digitale; le inf
forma di bit. Ogni bit viene rappresentato da uno o più impulsi discreti e discontinui del
vettore (elementi del segnale). Una delle caratteristiche più importanti di questo
sistema di trasmissione è la
informazione digitale che un canale è in grado di trasmettere
temporale, che si misura in bit al secondo (
trasmessi in un secondo attraverso un dato canale (come un filo di rame, una gamma di
frequenze radio o una fibra ottica) rappresenta la
In sintesi, dunque, nell’ambito della tec
del segnale prevede due casi:
fonte è già in formato digitale e quindi la trasmissione è diretta. Un secondo caso in cui
l’informazione è in formato analo
processo di digitalizzazione al momento della trasmissione
6 Per rendere possibile il passaggio da informazioni analogiche a digitali, o viceversa, è necessario
eseguire una conversione dei segnali. Tale conversione prende il nome di
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in elementi discontinui. Inversamente, per trasmettere dati digitali in via analogica, i
singoli elementi di dati digitali devono essere caricati su un segnale portante continuo.
La differenza tra segnali analogici e segnali digitali è rintracciabile nell’idea di
continuità. Mentre il segnale analogico è continuo, quello digitale è discontinuo. Nella
si stabilisce un rapporto continuo tra il fenomeno
rappresentato e il suo vettore, tale che per ogni variazione di stato nella fonte si ha una
variazione di stato nel vettore. Tipico esempio è la trasmissione del segnale telefonico:
quando parliamo al telefono, le vibrazioni prodotte dal suono - o anche onde sonore
arrivano al microfono della cornetta che le trasforma in impulsi elettrici. Questi
generano, a loro volta, una variabile lungo il filo che giunge fino
, dove avviene il processo inverso. La trasmissione digitale
trasmissione di informazioni in formato digitale; le informazioni sono quindi veicolate in
forma di bit. Ogni bit viene rappresentato da uno o più impulsi discreti e discontinui del
vettore (elementi del segnale). Una delle caratteristiche più importanti di questo
sistema di trasmissione è la velocità di trasferimenti di dati, cioè la quantità di
informazione digitale che un canale è in grado di trasmettere in una determinata unità
si misura in bit al secondo (bps). Il numero di bit che possono essere
trasmessi in un secondo attraverso un dato canale (come un filo di rame, una gamma di
frequenze radio o una fibra ottica) rappresenta la larghezza di banda del
In sintesi, dunque, nell’ambito della tecnologia digitale, il processo di trasmissione
del segnale prevede due casi: un primo caso in cui l’informazione da trasmettere alla
già in formato digitale e quindi la trasmissione è diretta. Un secondo caso in cui
l’informazione è in formato analogico e necessita dunque di essere sottoposta ad un
processo di digitalizzazione al momento della trasmissione6.
Per rendere possibile il passaggio da informazioni analogiche a digitali, o viceversa, è necessario
eseguire una conversione dei segnali. Tale conversione prende il nome di modulazione/demodulazione.
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in elementi discontinui. Inversamente, per trasmettere dati digitali in via analogica, i
singoli elementi di dati digitali devono essere caricati su un segnale portante continuo.
rintracciabile nell’idea di
continuità. Mentre il segnale analogico è continuo, quello digitale è discontinuo. Nella
si stabilisce un rapporto continuo tra il fenomeno
stato nella fonte si ha una
Tipico esempio è la trasmissione del segnale telefonico:
o anche onde sonore -
a in impulsi elettrici. Questi
generano, a loro volta, una variabile lungo il filo che giunge fino all’apparecchio
trasmissione digitale consiste nella
ormazioni sono quindi veicolate in
forma di bit. Ogni bit viene rappresentato da uno o più impulsi discreti e discontinui del
vettore (elementi del segnale). Una delle caratteristiche più importanti di questo
, cioè la quantità di
in una determinata unità
). Il numero di bit che possono essere
trasmessi in un secondo attraverso un dato canale (come un filo di rame, una gamma di
del canale stesso.
nologia digitale, il processo di trasmissione
i l’informazione da trasmettere alla
già in formato digitale e quindi la trasmissione è diretta. Un secondo caso in cui
essere sottoposta ad un
Per rendere possibile il passaggio da informazioni analogiche a digitali, o viceversa, è necessario
ulazione/demodulazione.
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Figura 1 - La differenza tra i
1.3 LA TELEVISIONE DIGITALE
1.3.1. Evoluzione Tecnologica
Da un punto di vista tecnico la televisione è informazione elettronica e, in quanto
tale, può essere rappresentata in due forme diverse: analogica o digitale. La prima a
diffondersi è stata la televisione analogica
movimento e il suono, sono rappresentate in forma analogica. Le informazioni
elettroniche vengono quindi veicolate attraverso una modulazione “continua” di un
segnale ad alta frequenza, secondo formati internazionalmente convenuti (PAL, SECAM,
NTSC7). È possibile distinguere tre tipologie di televisione analogica:
- Tv analogica terrestre
immagini e i suoni giungono ai telespettatori per mezzo di onde radio emesse da
trasmettitori posti sul
geografiche, basta avere una semplice antenna per la ricezione del segnale;
7 PAL, SECAM e NTSC sono standard televisivi necessari affinché i provider televisivi e gli utenti
abbiano un medesimo linguaggio di comunicazione e possano quindi comunicare.
TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE APPLICA
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La differenza tra il segnale analogico e il segnale digitale
IGITALE
Evoluzione Tecnologica della Tv
Da un punto di vista tecnico la televisione è informazione elettronica e, in quanto
tale, può essere rappresentata in due forme diverse: analogica o digitale. La prima a
televisione analogica: entrambe le sue componenti, le
movimento e il suono, sono rappresentate in forma analogica. Le informazioni
elettroniche vengono quindi veicolate attraverso una modulazione “continua” di un
segnale ad alta frequenza, secondo formati internazionalmente convenuti (PAL, SECAM,
). È possibile distinguere tre tipologie di televisione analogica:
Tv analogica terrestre: è stata la prima a diffondersi, a partire dal 1928. Le
immagini e i suoni giungono ai telespettatori per mezzo di onde radio emesse da
trasmettitori posti sulla superficie terrestre. Offre una copertura di tutte le aree
geografiche, basta avere una semplice antenna per la ricezione del segnale;
sono standard televisivi necessari affinché i provider televisivi e gli utenti
abbiano un medesimo linguaggio di comunicazione e possano quindi comunicare.
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digitale
Da un punto di vista tecnico la televisione è informazione elettronica e, in quanto
tale, può essere rappresentata in due forme diverse: analogica o digitale. La prima a
: entrambe le sue componenti, le immagini in
movimento e il suono, sono rappresentate in forma analogica. Le informazioni
elettroniche vengono quindi veicolate attraverso una modulazione “continua” di un
segnale ad alta frequenza, secondo formati internazionalmente convenuti (PAL, SECAM,
è stata la prima a diffondersi, a partire dal 1928. Le
immagini e i suoni giungono ai telespettatori per mezzo di onde radio emesse da
la superficie terrestre. Offre una copertura di tutte le aree
geografiche, basta avere una semplice antenna per la ricezione del segnale;
sono standard televisivi necessari affinché i provider televisivi e gli utenti
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- Tv analogica via cavo
trasmissione dei contenuti. Tali contenuti
trasmessi devono essere trasformati in segnali elettrici medianti appositi
strumenti;
- Tv analogica satellitare
da trasmettitori posti su satelliti per telecomun
la Tv analogica terrestre, offre una copertura continua delle aree geografiche
servite, che si estende anche ad aree continentali. Per poter funzionare necessita
di un’antenna di notevoli dimensioni detta parabola; tra l’an
trasmettitore è necessario che non ci sia alcun tipo di ostacolo.
Nella seconda metà degli anni ’90 in Europa è stata introdotta la trasmissione
digitale. Gli impatti che la cosiddetta
sul sistema audiovisivo possono essere sintetizzati in tre punti:
- in primo luogo, l’introduzione della compressione numerica dei segnali televisivi
e contestualmente la
- allo stesso tempo, lo sviluppo di processi di
contenuti, gli operatori televisivi e l’utente stesso, dal momento che chiunque può
vedere qualsiasi televisione;
- infine, il digitale ha favorito il superamento della tradizionale fruizione di tipo
passivo, mentre sono
dell’utente.
Dal punto di vista strettamente tecnologico la t
codifica in formato numerico delle informazioni audio e video, che produce uno
di bit, tra loro congruenti, impacchettati e compressi secondo un formato standardizzato
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Tv analogica via cavo: viene utilizzato un cavo di telecomunicazione per la
trasmissione dei contenuti. Tali contenuti, siano essi audio o immagini, per essere
trasmessi devono essere trasformati in segnali elettrici medianti appositi
Tv analogica satellitare: il metodo di trasmissione utilizza onde radio emesse
da trasmettitori posti su satelliti per telecomunicazioni geostazionari. Come per
v analogica terrestre, offre una copertura continua delle aree geografiche
servite, che si estende anche ad aree continentali. Per poter funzionare necessita
di un’antenna di notevoli dimensioni detta parabola; tra l’an
trasmettitore è necessario che non ci sia alcun tipo di ostacolo.
Nella seconda metà degli anni ’90 in Europa è stata introdotta la trasmissione
digitale. Gli impatti che la cosiddetta Digital Video Broadcast (DVB)
sistema audiovisivo possono essere sintetizzati in tre punti:
in primo luogo, l’introduzione della compressione numerica dei segnali televisivi
e contestualmente la fine della carenza delle frequenze;
allo stesso tempo, lo sviluppo di processi di globalizzazione per quanto riguarda i
contenuti, gli operatori televisivi e l’utente stesso, dal momento che chiunque può
vedere qualsiasi televisione;
infine, il digitale ha favorito il superamento della tradizionale fruizione di tipo
passivo, mentre sono aumentate le possibilità di coinvolgimento
ta strettamente tecnologico la televisione digitale è basata sulla
codifica in formato numerico delle informazioni audio e video, che produce uno
uenti, impacchettati e compressi secondo un formato standardizzato
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viene utilizzato un cavo di telecomunicazione per la
, siano essi audio o immagini, per essere
trasmessi devono essere trasformati in segnali elettrici medianti appositi
il metodo di trasmissione utilizza onde radio emesse
geostazionari. Come per
v analogica terrestre, offre una copertura continua delle aree geografiche
servite, che si estende anche ad aree continentali. Per poter funzionare necessita
di un’antenna di notevoli dimensioni detta parabola; tra l’antenna e il
Nella seconda metà degli anni ’90 in Europa è stata introdotta la trasmissione
Digital Video Broadcast (DVB) ha fatto registrare
in primo luogo, l’introduzione della compressione numerica dei segnali televisivi
globalizzazione per quanto riguarda i
contenuti, gli operatori televisivi e l’utente stesso, dal momento che chiunque può
infine, il digitale ha favorito il superamento della tradizionale fruizione di tipo
aumentate le possibilità di coinvolgimento attivo
elevisione digitale è basata sulla
codifica in formato numerico delle informazioni audio e video, che produce uno stream
uenti, impacchettati e compressi secondo un formato standardizzato
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a livello internazionale (tipicamente
Definition (SD); Mpeg4 per l’alta definizione
La Tv digitale e la Tv analogica pr
della tecnologia adottata, sia
fanno sì che la trasmissione in digitale offra notevoli vantaggi rispetto a quella analogica.
A livello tecnologico il primo vantaggio della Tv digitale è sicuramente la
qualità della trasmissione: il segnale digitale, infatti, è molto più pulito rispetto a quello
analogico. Grazie alla complessa tecnologia di soppressione dei rumori e dei disturbi,
non si ha più il fastidioso “effetto neve” o colori sbiaditi, nebbia, echi, ecc. Le immagini
digitali o si vedono o non si vedono.
Figura 2 - La differenza tra
Il secondo vantaggio che la Tv digitale offre è la possibilità di trasmettere più canali
al posto di un canale tradizionale analogico. Infatti, mentre la banda necessaria per
trasmettere un segnale analogico di buona qualità è elevata e in uno spazio deter
di frequenze il numero di canali che possono essere contemporaneamente in onda è
8 Mpe-g2 è un sistema di codifica digitale introdotto n
audio, video e il formato di multiplazione e trasporto per servizi multimediali diffusivi a qualità televisiva.
Mpeg-4 è uno standard per la codifica dell’audio e del video introdotto nel 1998; è utilizzato
principalmente per applicazioni come la videofonia e la televisione digitale, per la trasmissione di filmati
via Web. Supporta tutte le caratteristiche degli standard Mpeg
caratteristiche come la gestione tridimensiona
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a livello internazionale (tipicamente Mpeg2 per la definizione normale
per l’alta definizione - High Definition (HD)8).
La Tv digitale e la Tv analogica presentano notevoli differenze sia dal punto di vista
della tecnologia adottata, sia nell’ottica della fruizione del contenuto. Tali differenze
fanno sì che la trasmissione in digitale offra notevoli vantaggi rispetto a quella analogica.
o il primo vantaggio della Tv digitale è sicuramente la
: il segnale digitale, infatti, è molto più pulito rispetto a quello
analogico. Grazie alla complessa tecnologia di soppressione dei rumori e dei disturbi,
più il fastidioso “effetto neve” o colori sbiaditi, nebbia, echi, ecc. Le immagini
digitali o si vedono o non si vedono.
La differenza tra la trasmissione analogica e la trasmissione
Il secondo vantaggio che la Tv digitale offre è la possibilità di trasmettere più canali
al posto di un canale tradizionale analogico. Infatti, mentre la banda necessaria per
trasmettere un segnale analogico di buona qualità è elevata e in uno spazio deter
di frequenze il numero di canali che possono essere contemporaneamente in onda è
è un sistema di codifica digitale introdotto nel 1994, definisce la codifica di sorgente
audio, video e il formato di multiplazione e trasporto per servizi multimediali diffusivi a qualità televisiva.
è uno standard per la codifica dell’audio e del video introdotto nel 1998; è utilizzato
palmente per applicazioni come la videofonia e la televisione digitale, per la trasmissione di filmati
via Web. Supporta tutte le caratteristiche degli standard Mpeg-1 e Mpeg-2 oltre a tutta una serie di nuove
caratteristiche come la gestione tridimensionale degli oggetti.
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per la definizione normale - Standard
esentano notevoli differenze sia dal punto di vista
della fruizione del contenuto. Tali differenze
fanno sì che la trasmissione in digitale offra notevoli vantaggi rispetto a quella analogica.
o il primo vantaggio della Tv digitale è sicuramente la migliore
: il segnale digitale, infatti, è molto più pulito rispetto a quello
analogico. Grazie alla complessa tecnologia di soppressione dei rumori e dei disturbi,
più il fastidioso “effetto neve” o colori sbiaditi, nebbia, echi, ecc. Le immagini
la trasmissione digitale
Il secondo vantaggio che la Tv digitale offre è la possibilità di trasmettere più canali
al posto di un canale tradizionale analogico. Infatti, mentre la banda necessaria per
trasmettere un segnale analogico di buona qualità è elevata e in uno spazio determinato
di frequenze il numero di canali che possono essere contemporaneamente in onda è
el 1994, definisce la codifica di sorgente
audio, video e il formato di multiplazione e trasporto per servizi multimediali diffusivi a qualità televisiva.
è uno standard per la codifica dell’audio e del video introdotto nel 1998; è utilizzato
palmente per applicazioni come la videofonia e la televisione digitale, per la trasmissione di filmati
2 oltre a tutta una serie di nuove
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basso, con la trasmissione digitale, a parità di banda disponibile e di qualità percepita
dall’utente, è possibile trasmettere anche cinque
canale analogico.
Infine non va tralasciato il fatto che con il digitale si ha possibilità di trasmettere una
maggiore quantità di dati all’interno di ogni singola trasmissione
possono ricevere sottotitoli, testi informativi
aggiunge l’interattività che permette di trasmettere informazioni non solo dall’emittente
allo spettatore, ma anche dallo spettatore all’emittente e, quindi, di personalizzare
quanto ricevuto sullo schermo. La Tv digita
consente due tipi di interattività:
- Interattività locale:
possono essere dati e applicazioni, anche sofisticate, che “girano” sul decoder
digitale, apparato necessario per la codifica e
telecomando permette di in
scelte, selezionare notizie e, addirittura, giocare con applicazioni interattive;
- Interattività a distanza
cosiddetto “canale di ritorno”, che
alla rete telefonica per interagire a distanza con sistemi di servizio. Questo tipo di
interattività permette di progettare servizi ad alto impatto sull’utenza: servizi di
riconoscimento dell’utente, di fruiz
pagamento on line di servizi T
semplice telecomando o altri dispositivi con tastiere ad infrarossi che permettono
maggiore interattività.
Per quanto riguarda la f
utenti di un decoder (Set Top Box
differenza sostanziale con la trasmissione via etere consiste nel fatto che le emissioni
analogiche normalmente sono inviate “in chiaro” e quindi visibili su qualunque
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basso, con la trasmissione digitale, a parità di banda disponibile e di qualità percepita
dall’utente, è possibile trasmettere anche cinque-sei canali al posto di un se
Infine non va tralasciato il fatto che con il digitale si ha possibilità di trasmettere una
maggiore quantità di dati all’interno di ogni singola trasmissione: oltre alle immagini si
possono ricevere sottotitoli, testi informativi riguardanti i programmi. A questi si
che permette di trasmettere informazioni non solo dall’emittente
allo spettatore, ma anche dallo spettatore all’emittente e, quindi, di personalizzare
quanto ricevuto sullo schermo. La Tv digitale, di qualunque natura (DDT, SAT, IP
consente due tipi di interattività:
: le applicazioni trasportate insieme con il canale audio/video
possono essere dati e applicazioni, anche sofisticate, che “girano” sul decoder
digitale, apparato necessario per la codifica e la fruizione del contenuto digitale. Il
telecomando permette di interagire con il decoder, a livello locale, per effettuare
scelte, selezionare notizie e, addirittura, giocare con applicazioni interattive;
Interattività a distanza: la maggior parte dei decoder SAT e DDT sono dotati del
cosiddetto “canale di ritorno”, che consiste nella possibilità di interconnessione
alla rete telefonica per interagire a distanza con sistemi di servizio. Questo tipo di
interattività permette di progettare servizi ad alto impatto sull’utenza: servizi di
riconoscimento dell’utente, di fruizione di contenuti personali e riservati, d
pagamento on line di servizi Tv. Come dispositivo di input viene utilizzato il
semplice telecomando o altri dispositivi con tastiere ad infrarossi che permettono
maggiore interattività.
Per quanto riguarda la fruizione del contenuto, è necessaria l’istallazione presso gli
Set Top Box) che ritrasformi il segnale digitale in analogico. Ma la
differenza sostanziale con la trasmissione via etere consiste nel fatto che le emissioni
rmalmente sono inviate “in chiaro” e quindi visibili su qualunque
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basso, con la trasmissione digitale, a parità di banda disponibile e di qualità percepita
sei canali al posto di un semplice
Infine non va tralasciato il fatto che con il digitale si ha possibilità di trasmettere una
: oltre alle immagini si
riguardanti i programmi. A questi si
che permette di trasmettere informazioni non solo dall’emittente
allo spettatore, ma anche dallo spettatore all’emittente e, quindi, di personalizzare
le, di qualunque natura (DDT, SAT, IP-TV),
le applicazioni trasportate insieme con il canale audio/video
possono essere dati e applicazioni, anche sofisticate, che “girano” sul decoder
fruizione del contenuto digitale. Il
teragire con il decoder, a livello locale, per effettuare
scelte, selezionare notizie e, addirittura, giocare con applicazioni interattive;
la maggior parte dei decoder SAT e DDT sono dotati del
consiste nella possibilità di interconnessione
alla rete telefonica per interagire a distanza con sistemi di servizio. Questo tipo di
interattività permette di progettare servizi ad alto impatto sull’utenza: servizi di
ione di contenuti personali e riservati, di
v. Come dispositivo di input viene utilizzato il
semplice telecomando o altri dispositivi con tastiere ad infrarossi che permettono
ruizione del contenuto, è necessaria l’istallazione presso gli
) che ritrasformi il segnale digitale in analogico. Ma la
differenza sostanziale con la trasmissione via etere consiste nel fatto che le emissioni
rmalmente sono inviate “in chiaro” e quindi visibili su qualunque
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apparecchio; le informazioni contenute nel canale digitale, invece, possono essere “in
chiaro” ma anche “crittografate”, per limitare la fruizione a classi di utenti che hanno
acquistato diritti permanenti o temporanei (
condizionato tramite sistemi di codifica e decodifica.
Il segnale digitale può essere trasmesso attraverso diverse piattaforme
tecnologiche: digitale terrestre, satellite e cavo. Ognuna di
percentuale di diffusione diversa: il
piattaforma europea di Tv digitale per diffusione, registrando
abitazioni. Il digitale terrestre
rispettivamente circa 15 e 5
La Tv Digitale Terrestre
La trasmissione digitale consente di riconfigurare l’apparecchio televisivo in una
piattaforma per lo sviluppo di servizi interattivi, ch
tradizionale diffusione dei segnali, apportando benefici sia in termini di qualità che di
varietà di comunicazione. Dal punto di vista tecnico, la Tv Digitale Terrestre consente il
frazionamento della banda di una frequenza
diversa, a piacere del broadcaster
da trasmettere. In linea generale, inoltre, la piattaforma su cui girano le applicazioni nel
decoder sono in standard ape
produttori indipendenti possono realizzare e distribuire programmi e applicazioni
eseguibili sul decoder.
La Tv digitale terrestre ha raggiunto la sua maturità tecnologica ed è realmente
disponibile su quasi tutto il territorio
switch off - oltre cinque milioni di famiglie possedevano un decoder di fascia alta, ovvero
dotato di lettore di smart card
9 Cfr., http://www.e-mediainstitute.com
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apparecchio; le informazioni contenute nel canale digitale, invece, possono essere “in
chiaro” ma anche “crittografate”, per limitare la fruizione a classi di utenti che hanno
itti permanenti o temporanei (pay-per-view) e che hanno un
tramite sistemi di codifica e decodifica.
Il segnale digitale può essere trasmesso attraverso diverse piattaforme
tecnologiche: digitale terrestre, satellite e cavo. Ognuna di queste piattaforme ha una
percentuale di diffusione diversa: il satellite attualmente rappresenta la prima
piattaforma europea di Tv digitale per diffusione, registrando circa 40
digitale terrestre ne conta 25 milioni; mentre cavo e IP
milioni9.
Digitale Terrestre
La trasmissione digitale consente di riconfigurare l’apparecchio televisivo in una
piattaforma per lo sviluppo di servizi interattivi, che vanno ad aggiungersi così alla
tradizionale diffusione dei segnali, apportando benefici sia in termini di qualità che di
Dal punto di vista tecnico, la Tv Digitale Terrestre consente il
frazionamento della banda di una frequenza assegnata in più canali con banda assegnata
broadcaster, in funzione della qualità desiderata
da trasmettere. In linea generale, inoltre, la piattaforma su cui girano le applicazioni nel
decoder sono in standard aperto MHP (Multimedia Home Platform) per cui anche
produttori indipendenti possono realizzare e distribuire programmi e applicazioni
La Tv digitale terrestre ha raggiunto la sua maturità tecnologica ed è realmente
i tutto il territorio italiano; in particolare, fino al 2007
oltre cinque milioni di famiglie possedevano un decoder di fascia alta, ovvero
smart card e di modem per il collegamento telefonico del canale di
mediainstitute.com.
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apparecchio; le informazioni contenute nel canale digitale, invece, possono essere “in
chiaro” ma anche “crittografate”, per limitare la fruizione a classi di utenti che hanno
) e che hanno un accesso
Il segnale digitale può essere trasmesso attraverso diverse piattaforme
queste piattaforme ha una
attualmente rappresenta la prima
circa 40 milioni di
ne conta 25 milioni; mentre cavo e IP-TV ne contano
La trasmissione digitale consente di riconfigurare l’apparecchio televisivo in una
e vanno ad aggiungersi così alla
tradizionale diffusione dei segnali, apportando benefici sia in termini di qualità che di
Dal punto di vista tecnico, la Tv Digitale Terrestre consente il
assegnata in più canali con banda assegnata
, in funzione della qualità desiderata per il contenuto
da trasmettere. In linea generale, inoltre, la piattaforma su cui girano le applicazioni nel
rto MHP (Multimedia Home Platform) per cui anche
produttori indipendenti possono realizzare e distribuire programmi e applicazioni
La Tv digitale terrestre ha raggiunto la sua maturità tecnologica ed è realmente
; in particolare, fino al 2007 - prima dello
oltre cinque milioni di famiglie possedevano un decoder di fascia alta, ovvero
e di modem per il collegamento telefonico del canale di
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ritorno. La trasformazione della televisione generalista, commerciale,
analogica in televisione digitale ha avuto un
- l’utente che deve munirsi di
ricezione del segnale
decoder per comunicare con i
tramite collegamento telefonico, anche se sono in crescita i decoder che
utilizzano un’interfaccia WiFi
smart card del proprio decoder per differenti utilizzi, dal momento che consente
di leggere - oltre a tessere
quelle bancomat;
- i contenuti che si moltiplicano e diventano
- gli investitori pubblicitari che grazie alla pubblicità interattiva hanno nuove
possibilità di un contatto diretto con gli utenti e di raggiungere, dunque, target
sempre più profilati;
- il broadcaster che potrà sviluppare nuove forme di contenuto e
di relazione con i propri spettatori grazie all’interattività.
controllare direttamente la distribuzione delle applicazioni in digitale, riducendo
al minimo i rischi di sicurezza (c
trasmettere).
La Tv Digitale Satellitare
Tecnicamente la Tv Satellitare, nella versione digitale
molto da quella analogica. Il sistema di diffusione anche qui è costituito da satelliti
geostazionari situati in orbita che offrono una copertura continua delle aree servite. Ciò
che cambia ovviamente è il segnale, che è digitale.
confronto alla Tv Digitale Terrestre e si limitano al mezzo utilizzato e alle frequenze di
trasporto del segnale via etere.
tecnologia sono: la multicanalità (n
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La trasformazione della televisione generalista, commerciale,
analogica in televisione digitale ha avuto un impatto profondo che coinvolge:
l’utente che deve munirsi di Set Top Box o di televisore digitale integrato per la
del segnale. Inoltre, potrà sfruttare il canale di ritorno del proprio
decoder per comunicare con i broadcaster; tale canale è realizzato solitamente
tramite collegamento telefonico, anche se sono in crescita i decoder che
utilizzano un’interfaccia WiFi. In linea generale, inoltre, potrà utilizzare il lettore
del proprio decoder per differenti utilizzi, dal momento che consente
oltre a tessere pay-per-views - differenti carte a microchip, comprese
moltiplicano e diventano sempre più interattivi;
gli investitori pubblicitari che grazie alla pubblicità interattiva hanno nuove
possibilità di un contatto diretto con gli utenti e di raggiungere, dunque, target
potrà sviluppare nuove forme di contenuto e
di relazione con i propri spettatori grazie all’interattività.
controllare direttamente la distribuzione delle applicazioni in digitale, riducendo
al minimo i rischi di sicurezza (come ad esempio virus e hacking sui contenuti da
Satellitare
atellitare, nella versione digitale (come SKY), non si differenzia
molto da quella analogica. Il sistema di diffusione anche qui è costituito da satelliti
geostazionari situati in orbita che offrono una copertura continua delle aree servite. Ciò
che cambia ovviamente è il segnale, che è digitale. Le differenze sono minime anche in
confronto alla Tv Digitale Terrestre e si limitano al mezzo utilizzato e alle frequenze di
trasporto del segnale via etere. In particolare le caratteristiche tipiche di questa
sono: la multicanalità (nelle trasmissioni satellitari oltre alla possibilità di
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La trasformazione della televisione generalista, commerciale, free to air e
impatto profondo che coinvolge:
o di televisore digitale integrato per la
. Inoltre, potrà sfruttare il canale di ritorno del proprio
; tale canale è realizzato solitamente
tramite collegamento telefonico, anche se sono in crescita i decoder che
n linea generale, inoltre, potrà utilizzare il lettore
del proprio decoder per differenti utilizzi, dal momento che consente
differenti carte a microchip, comprese
interattivi;
gli investitori pubblicitari che grazie alla pubblicità interattiva hanno nuove
possibilità di un contatto diretto con gli utenti e di raggiungere, dunque, target
potrà sviluppare nuove forme di contenuto e rinnovate forme
di relazione con i propri spettatori grazie all’interattività. Inoltre, potrà
controllare direttamente la distribuzione delle applicazioni in digitale, riducendo
ome ad esempio virus e hacking sui contenuti da
, non si differenzia
molto da quella analogica. Il sistema di diffusione anche qui è costituito da satelliti
geostazionari situati in orbita che offrono una copertura continua delle aree servite. Ciò
ifferenze sono minime anche in
confronto alla Tv Digitale Terrestre e si limitano al mezzo utilizzato e alle frequenze di
e caratteristiche tipiche di questa
ioni satellitari oltre alla possibilità di
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trasmettere più canali rispetto all’analogico a parità di risorse frequenziali, si ha il riuso
delle frequenze per ciascuna locazione), l’interattività, la multimedialità e infine la
completa copertura del territo
una parabola e di un ricevitore digitale per ricevere il segnale).
Tuttavia, la caratteristica
chiuso e impermeabile: il settore è bas
Sat/Tv che gestisce tutta la catena del valore
particolare, a testimonianza di un mercato chiuso,
dotato di una piattaforma software
Terrestre - per cui programmi e applicazioni che girano sul decoder satellitare sono
sotto il controllo di SKY. Nessun
distribuire programmi e applicazioni eseguibili sul decoder e differenti dall’offerta SKY.
L’impermeabilità di tale mercato impedisce dunque lo sviluppo della tecnologia
satellitare, con particolare riferimento ai ser
Associazioni di consumatori stanno spingendo verso la realizzazione di un decoder
multistandard (tra Tv Digitale Terrestre, Satellitare e IP
interattive ad altissime prestazioni
ideale di tale decoder sarebbe ovviamente quello satellitare, in considerazione
dell’ampia disponibilità di canali satellitari. Tale decoder funzionerebbe come quello per
il Digitale Terrestre.
10 Da un punto di vista tecnico, con il termine
l’insieme di più componenti fondamentali che, interconnessi come gli anelli di una catena
compito di veicolare il servizio da un estremo all’altro della catena, coincidente da un lato con la
produzione dei contenuti/servizi e dall’altro con l’utente finale.
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trasmettere più canali rispetto all’analogico a parità di risorse frequenziali, si ha il riuso
delle frequenze per ciascuna locazione), l’interattività, la multimedialità e infine la
completa copertura del territorio (in qualsiasi località europea è sufficiente dotarsi di
una parabola e di un ricevitore digitale per ricevere il segnale).
ca principale della Tv Digitale Satellitare riguarda
chiuso e impermeabile: il settore è basato sul monopolio di SKY, unico fornitore di
Sat/Tv che gestisce tutta la catena del valore10, compresi gli apparati degli utenti. In
, a testimonianza di un mercato chiuso, il decoder proprietario di SK
dotato di una piattaforma software di tipo open - e dunque MHP come per la Tv Digitale
per cui programmi e applicazioni che girano sul decoder satellitare sono
sotto il controllo di SKY. Nessun broadcaster indipendente può dunque realizzare e
distribuire programmi e applicazioni eseguibili sul decoder e differenti dall’offerta SKY.
L’impermeabilità di tale mercato impedisce dunque lo sviluppo della tecnologia
satellitare, con particolare riferimento ai servizi interattivi; tuttavia, da qualche anno le
Associazioni di consumatori stanno spingendo verso la realizzazione di un decoder
multistandard (tra Tv Digitale Terrestre, Satellitare e IP-TV) per sviluppare piattaforme
interattive ad altissime prestazioni e a basso costo di banda; l’ambiente di sviluppo
ideale di tale decoder sarebbe ovviamente quello satellitare, in considerazione
pia disponibilità di canali satellitari. Tale decoder funzionerebbe come quello per
Da un punto di vista tecnico, con il termine “catena del valore” della televisione digitale si definisce
l’insieme di più componenti fondamentali che, interconnessi come gli anelli di una catena
compito di veicolare il servizio da un estremo all’altro della catena, coincidente da un lato con la
produzione dei contenuti/servizi e dall’altro con l’utente finale.
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trasmettere più canali rispetto all’analogico a parità di risorse frequenziali, si ha il riuso
delle frequenze per ciascuna locazione), l’interattività, la multimedialità e infine la
rio (in qualsiasi località europea è sufficiente dotarsi di
atellitare riguarda il mercato
ato sul monopolio di SKY, unico fornitore di
, compresi gli apparati degli utenti. In
il decoder proprietario di SKY non è
e dunque MHP come per la Tv Digitale
per cui programmi e applicazioni che girano sul decoder satellitare sono
indipendente può dunque realizzare e
distribuire programmi e applicazioni eseguibili sul decoder e differenti dall’offerta SKY.
L’impermeabilità di tale mercato impedisce dunque lo sviluppo della tecnologia
vizi interattivi; tuttavia, da qualche anno le
Associazioni di consumatori stanno spingendo verso la realizzazione di un decoder
TV) per sviluppare piattaforme
e a basso costo di banda; l’ambiente di sviluppo
ideale di tale decoder sarebbe ovviamente quello satellitare, in considerazione
pia disponibilità di canali satellitari. Tale decoder funzionerebbe come quello per
della televisione digitale si definisce
l’insieme di più componenti fondamentali che, interconnessi come gli anelli di una catena, hanno il
compito di veicolare il servizio da un estremo all’altro della catena, coincidente da un lato con la
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INDICATORI TV ANALOGICA
Num. Canali
ricevibili
Ricevitore
Qualità di
rocezione
Fedeltà audio
video sufficiente a ottima
Mod.economico
prevalente costo del canone
Programmi a
pagamento
Servizi interattivi
La IP-TV - Internet Protocol Television
L’IP-TV è una piattaforma digitale che offre un insieme di tecnologie e di sistemi di
gestione che rendono possibile l’offerta di una Tv digitale interattiva su rete IP (
Protocol). Tale piattaforma utilizza, per la trasmissione del segnale televisivo, la stessa
infrastruttura di trasporto utilizzata da Internet. Basandosi sulla compressione e
trasmissione digitale dei segnali audiovisivi, caratteristica che permette un incremento
notevole della qualità delle immagini e del numero di canali che possono essere
contemporaneamente diffusi, eroga servizi televisivi di qualsiasi tipo (
View e Video on Demand), elabora i contributi audiovisivi ricevuti dalle varie sorgenti
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V ANALOGICA
DIGITALE TERRESTRE D
Max 50 canali Oltre 250 canali
Tv analogica Set Top Box o
Tvdigitale integrato
Variabile
nell’area di
copertura
Uniforme nell’area di
copertura
Variabile da
sufficiente a ottima
Ottima
Quasi gratuita,
costo del canone
Quasi gratuita, costo
del canone
Crittazione
debole
Crittazione robusta
Solo televideo Si
Internet Protocol Television
è una piattaforma digitale che offre un insieme di tecnologie e di sistemi di
possibile l’offerta di una Tv digitale interattiva su rete IP (
). Tale piattaforma utilizza, per la trasmissione del segnale televisivo, la stessa
infrastruttura di trasporto utilizzata da Internet. Basandosi sulla compressione e
trasmissione digitale dei segnali audiovisivi, caratteristica che permette un incremento
notevole della qualità delle immagini e del numero di canali che possono essere
contemporaneamente diffusi, eroga servizi televisivi di qualsiasi tipo (
), elabora i contributi audiovisivi ricevuti dalle varie sorgenti
OMUNICAZIONE APPLICATE ALL’IMPRESA
OMUNICAZIONE D’IMPRESA
PROF. STEFANO EPIFANI
15
DIGITALE SATELLITARE
Oltre 1500 canali
Proprietario
Uniforme
Ottima
A pagamento
Crittazione robusta
Si
è una piattaforma digitale che offre un insieme di tecnologie e di sistemi di
possibile l’offerta di una Tv digitale interattiva su rete IP (Internet
). Tale piattaforma utilizza, per la trasmissione del segnale televisivo, la stessa
infrastruttura di trasporto utilizzata da Internet. Basandosi sulla compressione e
trasmissione digitale dei segnali audiovisivi, caratteristica che permette un incremento
notevole della qualità delle immagini e del numero di canali che possono essere
contemporaneamente diffusi, eroga servizi televisivi di qualsiasi tipo (Pay TV, Pay per
), elabora i contributi audiovisivi ricevuti dalle varie sorgenti
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(broadcaster analogici) in modo che questi possano viaggiare sull'infrastruttura di rete,
fino a raggiungere i clienti IP
dall’ampiezza di banda e dalle caratteristiche di qualità intrinseca della rete di
distribuzione dei contenuti.
utilizzato anche per la distribuzione su rete satellitare
aumentare notevolmente l’efficienza di codifica dei contenuti ad alta definizione di quelli
standard.
Gli operatori di telecomunicazioni IP
che utilizzano decoder proprietari, attraverso i quali trasmetto
contenuti di alcuni editori convenzionati, rendendo il mercato chiuso a editori
indipendenti. In questo modo risulta difficilmente praticabile l’interoperabilità del
decoder IP-TV. A riguardo, tuttavia, le Associazioni di Consuma
per l’apertura delle reti di trasporto e la diffusione di decoder in formato open per la
liberalizzazione del mercato.
Infine un accenno alla
struttura aperta e in continua ev
e medi produttori video che forniscono contenuti e programmi interattivi e di nicchia. Il
modello di produzione, distribuzione e fruizione dei contenuti è ovviamente differente
rispetto a quello della Tv Digitale Terrestre, Satellitare e IP
- dal punto di vista della distribuzione, chiunque può creare un prodotto e
distribuirlo on line su base globale;
- dal punto di vista della fruizione, la visione dei contenuti è fortemente
dipendente dalla qualità di banda, per cui in presenza di qualità scarsa gli utenti
non hanno garanzia di fruire dei contenuti.
TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE APPLICA
LAUREA SPECIALISTICA IN COMUNICAZIONE D
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) in modo che questi possano viaggiare sull'infrastruttura di rete,
fino a raggiungere i clienti IP-TV. La qualità percepita dipende in maniera d
dall’ampiezza di banda e dalle caratteristiche di qualità intrinseca della rete di
distribuzione dei contenuti. Attualmente i tipi di codifica utilizzati sono
utilizzato anche per la distribuzione su rete satellitare - e mpeg-4
aumentare notevolmente l’efficienza di codifica dei contenuti ad alta definizione di quelli
Gli operatori di telecomunicazioni IP-TV pongono barriere rilevanti, dal momento
che utilizzano decoder proprietari, attraverso i quali trasmettono i propri programmi e i
contenuti di alcuni editori convenzionati, rendendo il mercato chiuso a editori
indipendenti. In questo modo risulta difficilmente praticabile l’interoperabilità del
TV. A riguardo, tuttavia, le Associazioni di Consumatori stanno spingendo
per l’apertura delle reti di trasporto e la diffusione di decoder in formato open per la
liberalizzazione del mercato.
Infine un accenno alla Web Tv. A differenza della IP-TV, la Tv via Web ha una
struttura aperta e in continua evoluzione, il mercato di riferimento è costituito da piccoli
e medi produttori video che forniscono contenuti e programmi interattivi e di nicchia. Il
modello di produzione, distribuzione e fruizione dei contenuti è ovviamente differente
ella Tv Digitale Terrestre, Satellitare e IP-TV, dal momento che:
dal punto di vista della distribuzione, chiunque può creare un prodotto e
distribuirlo on line su base globale;
dal punto di vista della fruizione, la visione dei contenuti è fortemente
ndente dalla qualità di banda, per cui in presenza di qualità scarsa gli utenti
non hanno garanzia di fruire dei contenuti.
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) in modo che questi possano viaggiare sull'infrastruttura di rete,
TV. La qualità percepita dipende in maniera determinante
dall’ampiezza di banda e dalle caratteristiche di qualità intrinseca della rete di
Attualmente i tipi di codifica utilizzati sono mpeg-2 –
4 che permette di
aumentare notevolmente l’efficienza di codifica dei contenuti ad alta definizione di quelli
TV pongono barriere rilevanti, dal momento
no i propri programmi e i
contenuti di alcuni editori convenzionati, rendendo il mercato chiuso a editori
indipendenti. In questo modo risulta difficilmente praticabile l’interoperabilità del
tori stanno spingendo
per l’apertura delle reti di trasporto e la diffusione di decoder in formato open per la
TV, la Tv via Web ha una
il mercato di riferimento è costituito da piccoli
e medi produttori video che forniscono contenuti e programmi interattivi e di nicchia. Il
modello di produzione, distribuzione e fruizione dei contenuti è ovviamente differente
TV, dal momento che:
dal punto di vista della distribuzione, chiunque può creare un prodotto e
dal punto di vista della fruizione, la visione dei contenuti è fortemente
ndente dalla qualità di banda, per cui in presenza di qualità scarsa gli utenti
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1.3.2. Dall’inaccessibilità della
La televisione, se da un lato ha dimostrato una grande accessibilità
della fruizione, ne ha altrettanto negato l’accesso in fase di produzione e distribuzione
causa rispettivamente di alti costi in fase produttiva e della limitatezza dei canali di
trasmissione. La stessa definizione di televi
da un punto di vista di ricezione, con l’assenza quasi totale di qualsiasi forma di
interazione o di partecipazione attiva degli utenti televisivi
Italiana, così poco attenta alle possibili
solo via etere utilizzando le poche frequenze dispo
possibile definire la Tv come media “inaccessibile”
riferimento alle fasi di produ
Da questa restrizione si è sviluppato un mercato con pochi soggetti attivi e dinamici
in grado di raccogliere la sfida e sviluppare tecnologie e contenuti
conformazione ovviamente si sposa con una logica di mercato pura e semplice che porta
a standardizzare l’offerta, a omogeneizzarla verso il basso e a cercare i contenuti più
diretti e con un return on investment
broadcast di massa, caratterizzato
attenzione alle aziende e al mondo business, c
questa inaccessibilità nelle fasi di produzione e distribuzione ha deter
conseguenza importante nel mercato: le aziende
medium televisivo come un qualcosa cui accedere per mezzo di “specialisti”, ovvero
agenzie di pubblicità, case di produzione, operatori televisivi. Un medium “
avvertito come dal mondo business come
per finalità interne al contesto aziendale e organizzativo
Tuttavia, dopo decenni in cui la televisione
della comunicazione di massa,
e strumenti di comunicazione digitale, da una parte, hanno messo la Tv per
volta di fronte a rinnovate forme di concorrenza
contempo hanno aumentato le possibilità di sopravvivenza
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Dall’inaccessibilità della Tv alla sua liberalizzazione
La televisione, se da un lato ha dimostrato una grande accessibilità
della fruizione, ne ha altrettanto negato l’accesso in fase di produzione e distribuzione
causa rispettivamente di alti costi in fase produttiva e della limitatezza dei canali di
. La stessa definizione di televisione “analogica” ne ha sancito la limitatezza
a un punto di vista di ricezione, con l’assenza quasi totale di qualsiasi forma di
interazione o di partecipazione attiva degli utenti televisivi. In particolare l’esperienza
Italiana, così poco attenta alle possibili alternative, ha fatto sì che tale medium viaggiasse
solo via etere utilizzando le poche frequenze disponibili. È in questa direzione che è
possibile definire la Tv come media “inaccessibile”, o meglio accessibile a pochi, con
riferimento alle fasi di produzione, distribuzione e interazione.
Da questa restrizione si è sviluppato un mercato con pochi soggetti attivi e dinamici
in grado di raccogliere la sfida e sviluppare tecnologie e contenuti
conformazione ovviamente si sposa con una logica di mercato pura e semplice che porta
a standardizzare l’offerta, a omogeneizzarla verso il basso e a cercare i contenuti più
return on investment altissimo. Il Novecento è stato il se
, caratterizzato dalla comunicazione da uno ai tanti.
attenzione alle aziende e al mondo business, ce caratteristiche di questo sistema e di
questa inaccessibilità nelle fasi di produzione e distribuzione ha deter
conseguenza importante nel mercato: le aziende e le organizzazioni hanno
come un qualcosa cui accedere per mezzo di “specialisti”, ovvero
agenzie di pubblicità, case di produzione, operatori televisivi. Un medium “
dal mondo business come un’esperienza complementare, non utilizzabile
per finalità interne al contesto aziendale e organizzativo, costoso e limitato.
opo decenni in cui la televisione in formato analogico ha avuto il domi
della comunicazione di massa, lo sviluppo sempre più rapido e progressivo di tecnologie
e strumenti di comunicazione digitale, da una parte, hanno messo la Tv per
a rinnovate forme di concorrenza - ad esempio con la rete
contempo hanno aumentato le possibilità di sopravvivenza del network televisivo
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La televisione, se da un lato ha dimostrato una grande accessibilità dal punto di vista
della fruizione, ne ha altrettanto negato l’accesso in fase di produzione e distribuzione, a
causa rispettivamente di alti costi in fase produttiva e della limitatezza dei canali di
ne ha sancito la limitatezza
a un punto di vista di ricezione, con l’assenza quasi totale di qualsiasi forma di
. In particolare l’esperienza
alternative, ha fatto sì che tale medium viaggiasse
nibili. È in questa direzione che è
, o meglio accessibile a pochi, con
Da questa restrizione si è sviluppato un mercato con pochi soggetti attivi e dinamici
in grado di raccogliere la sfida e sviluppare tecnologie e contenuti televisivi. Tale
conformazione ovviamente si sposa con una logica di mercato pura e semplice che porta
a standardizzare l’offerta, a omogeneizzarla verso il basso e a cercare i contenuti più
altissimo. Il Novecento è stato il secolo del
dalla comunicazione da uno ai tanti. Con particolare
e caratteristiche di questo sistema e di
questa inaccessibilità nelle fasi di produzione e distribuzione ha determinato una
hanno percepito il
come un qualcosa cui accedere per mezzo di “specialisti”, ovvero
agenzie di pubblicità, case di produzione, operatori televisivi. Un medium “mediato”
ntare, non utilizzabile
, costoso e limitato.
ha avuto il dominio
lo sviluppo sempre più rapido e progressivo di tecnologie
e strumenti di comunicazione digitale, da una parte, hanno messo la Tv per la prima
ad esempio con la rete - ma al
del network televisivo
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trasformandolo in qualcosa di nuovo e tecnologicamente più appetibile. Si è proceduto
verso l’integrazione tra la televisione e il mondo digitale. L’uso delle tecniche numeri
ha quindi spianato le differenze esistenti nel trattamento delle diverse informazioni e le
barriere tra i diversi mercati sono ormai completamente abbattuti: si sta assistendo ad
una progressiva integrazione in un unico ambiente, in una società informa
identificata con il termine ICT
Gli operatori dei settori convergenti
sfruttando queste nuove potenzialità tecnologiche, offrono servizi che vengono definiti
multimediali - perché combinano tra loro voci,
l’utente finale non è un semplice fruitore passivo ma può interagire con altri
interlocutori per concludere transazioni commerciali, lavorare da casa, selezionare
liberamente programmi personalizzati. Questo perfezio
trattamento dei suoni e delle immagini secondo gli standard informatici ha avuto un
impatto notevole sullo sviluppo della televisione e sulla catena di
distribuzione-fruizione, rendendo le tecnologie ampiamente disponibili
tutti i livelli: amatoriale, professionale e aziendale.
“liberalizzazione” della Tv, con riferimento all’intera catena del valore del settore.
Per quanto riguarda la fase di produzione
usare il computer per il campionamento dei segnali audio e video, modificando in modo
sostanziale sia l’ambito di registrazione dell’audio e dell’immagine, sia il suo trattamento
(in particolare l’editing e la post
video i passaggi alla tecnologia digitale sono molto evidenti: mentre con la tecnologia
analogica l’elaborazione comportava in ogni fase di copiatura una perdita della qualità
del lavoro originale, costringendo gli operator
qualità per evitare tale perdita, la tecnologia digitale permette di lavorare sul segnale
video utilizzando un computer senza nessuna perdita di qualità.
Nella fase di distribuzione
importante: la possibilità di codificare il segnale video in un formato equiparabile a
qualsiasi altro file o flusso di dati permette di utilizzare qualsiasi rete di
telecomunicazione per la sua distribuzione. In tal modo viene meno uno dei
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trasformandolo in qualcosa di nuovo e tecnologicamente più appetibile. Si è proceduto
verso l’integrazione tra la televisione e il mondo digitale. L’uso delle tecniche numeri
ha quindi spianato le differenze esistenti nel trattamento delle diverse informazioni e le
barriere tra i diversi mercati sono ormai completamente abbattuti: si sta assistendo ad
una progressiva integrazione in un unico ambiente, in una società informa
ICT .
Gli operatori dei settori convergenti - telecomunicazione, informatica e media
sfruttando queste nuove potenzialità tecnologiche, offrono servizi che vengono definiti
perché combinano tra loro voci, dati e immagini - e
l’utente finale non è un semplice fruitore passivo ma può interagire con altri
interlocutori per concludere transazioni commerciali, lavorare da casa, selezionare
liberamente programmi personalizzati. Questo perfezionamento del sistema di
trattamento dei suoni e delle immagini secondo gli standard informatici ha avuto un
impatto notevole sullo sviluppo della televisione e sulla catena di
, rendendo le tecnologie ampiamente disponibili
tutti i livelli: amatoriale, professionale e aziendale. È questa l’era definibile della
“liberalizzazione” della Tv, con riferimento all’intera catena del valore del settore.
fase di produzione, la nuova tecnologia digitale permette di
usare il computer per il campionamento dei segnali audio e video, modificando in modo
sostanziale sia l’ambito di registrazione dell’audio e dell’immagine, sia il suo trattamento
(in particolare l’editing e la post-produzione). A livello di elaborazione delle riprese
video i passaggi alla tecnologia digitale sono molto evidenti: mentre con la tecnologia
analogica l’elaborazione comportava in ogni fase di copiatura una perdita della qualità
del lavoro originale, costringendo gli operatori ad utilizzare strumenti della massima
qualità per evitare tale perdita, la tecnologia digitale permette di lavorare sul segnale
video utilizzando un computer senza nessuna perdita di qualità.
fase di distribuzione il passaggio al digitale ha un eff
importante: la possibilità di codificare il segnale video in un formato equiparabile a
qualsiasi altro file o flusso di dati permette di utilizzare qualsiasi rete di
telecomunicazione per la sua distribuzione. In tal modo viene meno uno dei
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trasformandolo in qualcosa di nuovo e tecnologicamente più appetibile. Si è proceduto
verso l’integrazione tra la televisione e il mondo digitale. L’uso delle tecniche numeriche
ha quindi spianato le differenze esistenti nel trattamento delle diverse informazioni e le
barriere tra i diversi mercati sono ormai completamente abbattuti: si sta assistendo ad
una progressiva integrazione in un unico ambiente, in una società informatica
telecomunicazione, informatica e media -
sfruttando queste nuove potenzialità tecnologiche, offrono servizi che vengono definiti
e interattivi, perché
l’utente finale non è un semplice fruitore passivo ma può interagire con altri
interlocutori per concludere transazioni commerciali, lavorare da casa, selezionare
namento del sistema di
trattamento dei suoni e delle immagini secondo gli standard informatici ha avuto un
impatto notevole sullo sviluppo della televisione e sulla catena di produzione-
, rendendo le tecnologie ampiamente disponibili e utilizzabili a
È questa l’era definibile della
“liberalizzazione” della Tv, con riferimento all’intera catena del valore del settore.
digitale permette di
usare il computer per il campionamento dei segnali audio e video, modificando in modo
sostanziale sia l’ambito di registrazione dell’audio e dell’immagine, sia il suo trattamento
lo di elaborazione delle riprese
video i passaggi alla tecnologia digitale sono molto evidenti: mentre con la tecnologia
analogica l’elaborazione comportava in ogni fase di copiatura una perdita della qualità
i ad utilizzare strumenti della massima
qualità per evitare tale perdita, la tecnologia digitale permette di lavorare sul segnale
il passaggio al digitale ha un effetto ancora più
importante: la possibilità di codificare il segnale video in un formato equiparabile a
qualsiasi altro file o flusso di dati permette di utilizzare qualsiasi rete di
telecomunicazione per la sua distribuzione. In tal modo viene meno uno dei limiti
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principali allo sviluppo della televisione: la scarsità dei canali di trasmissione. Le nuove
tecnologie e l’uso del digitale permettono di comprimere il segnale video e di sfruttare in
modo più efficiente i canali di distribuzione esistenti (un ese
banda” che oggi è ampiamente disponibile a tutti i livelli, a costi accessibili),
moltiplicando gli spazi per nuovi servizi sui mezzi di trasmissione già utilizzati.
Anche la fase di fruizione
digitale. Oggi i terminali a disposizione dell’utente finale sono molto più interattivi
rispetto al vecchio tubo catodico.
elaborazione dell’informazione molto più elevata e questo ha ovviame
forti sia sulle caratteristiche dei programmi che possono essere realizzati, sia sulle
modalità di fruizione del mezzo da parte dell’utente che ha maggior potere di controllo.
Tutti questi cambiamenti in atto stanno portando la Tv verso una nuova fase della
sua evoluzione, caratterizzata da una più ampia accessibilità e dinamicità. La fusione tra
logiche di telecomunicazioni, media e informatica è già ampiamente in corso e non p
che avanzare. È evidente che in questo scenario non ci saranno più confini facilmente
individuabili tra i media; la televisione si libererà dalla sua associazione univoca alla
sfera di intrattenimento e informazione “leggera”, per entrare più ampiamente
contesti di comunicazione in cui il suo forte impatto emotivo e il “calore” dell’immagine
e del linguaggio diretto non verbale possono accrescere l’efficacia reale e percepita.
E in questo contesto caratterizzato dalla liberalizzazione della T
riferimento alla fase di produzione e distribuzione, si inserisce con sempre maggiore
forza e decisione quel fenomeno definito di Business Tv, con lo sviluppo di forme di
produzione e trasmissione televisiva
organizzazioni. Fenomeno che sarà analizzato nel corso della dispensa.
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principali allo sviluppo della televisione: la scarsità dei canali di trasmissione. Le nuove
tecnologie e l’uso del digitale permettono di comprimere il segnale video e di sfruttare in
modo più efficiente i canali di distribuzione esistenti (un esempio può riguardare “la
banda” che oggi è ampiamente disponibile a tutti i livelli, a costi accessibili),
moltiplicando gli spazi per nuovi servizi sui mezzi di trasmissione già utilizzati.
fase di fruizione è stata ampiamente riconfigurata
digitale. Oggi i terminali a disposizione dell’utente finale sono molto più interattivi
rispetto al vecchio tubo catodico. Si tratta di strumenti e supporti con
elaborazione dell’informazione molto più elevata e questo ha ovviame
forti sia sulle caratteristiche dei programmi che possono essere realizzati, sia sulle
modalità di fruizione del mezzo da parte dell’utente che ha maggior potere di controllo.
Tutti questi cambiamenti in atto stanno portando la Tv verso una nuova fase della
sua evoluzione, caratterizzata da una più ampia accessibilità e dinamicità. La fusione tra
logiche di telecomunicazioni, media e informatica è già ampiamente in corso e non p
che avanzare. È evidente che in questo scenario non ci saranno più confini facilmente
individuabili tra i media; la televisione si libererà dalla sua associazione univoca alla
sfera di intrattenimento e informazione “leggera”, per entrare più ampiamente
contesti di comunicazione in cui il suo forte impatto emotivo e il “calore” dell’immagine
e del linguaggio diretto non verbale possono accrescere l’efficacia reale e percepita.
E in questo contesto caratterizzato dalla liberalizzazione della T
riferimento alla fase di produzione e distribuzione, si inserisce con sempre maggiore
forza e decisione quel fenomeno definito di Business Tv, con lo sviluppo di forme di
produzione e trasmissione televisiva sia all’esterno che all’interno delle aziende e delle
organizzazioni. Fenomeno che sarà analizzato nel corso della dispensa.
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principali allo sviluppo della televisione: la scarsità dei canali di trasmissione. Le nuove
tecnologie e l’uso del digitale permettono di comprimere il segnale video e di sfruttare in
mpio può riguardare “la
banda” che oggi è ampiamente disponibile a tutti i livelli, a costi accessibili),
moltiplicando gli spazi per nuovi servizi sui mezzi di trasmissione già utilizzati.
riconfigurata dall’avvento del
digitale. Oggi i terminali a disposizione dell’utente finale sono molto più interattivi
Si tratta di strumenti e supporti con una capacità di
elaborazione dell’informazione molto più elevata e questo ha ovviamente conseguenze
forti sia sulle caratteristiche dei programmi che possono essere realizzati, sia sulle
modalità di fruizione del mezzo da parte dell’utente che ha maggior potere di controllo.
Tutti questi cambiamenti in atto stanno portando la Tv verso una nuova fase della
sua evoluzione, caratterizzata da una più ampia accessibilità e dinamicità. La fusione tra
logiche di telecomunicazioni, media e informatica è già ampiamente in corso e non può
che avanzare. È evidente che in questo scenario non ci saranno più confini facilmente
individuabili tra i media; la televisione si libererà dalla sua associazione univoca alla
sfera di intrattenimento e informazione “leggera”, per entrare più ampiamente in tutti i
contesti di comunicazione in cui il suo forte impatto emotivo e il “calore” dell’immagine
e del linguaggio diretto non verbale possono accrescere l’efficacia reale e percepita.
E in questo contesto caratterizzato dalla liberalizzazione della Tv, con particolare
riferimento alla fase di produzione e distribuzione, si inserisce con sempre maggiore
forza e decisione quel fenomeno definito di Business Tv, con lo sviluppo di forme di
no delle aziende e delle
organizzazioni. Fenomeno che sarà analizzato nel corso della dispensa.
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2. TV E COMUNICAZIONE D
2.1. LA COMUNICAZIONE D
In Italia, dagli anni ’50 ad oggi, la televisione ha attraver
l’estensione dell’offerta di programmi dei
parte dei telespettatori ha incrementato anche le
delle imprese e le possibilità di utilizzo del medi
all’interno che all’esterno del contesto organizzativo
dell’evoluzione della Tv in Italia,
merito al mezzo televisivo, attribuendogli valori e pot
comunicazione interna. Il passaggio da una fase all’altra del percorso evolutivo della
televisione, dunque, dal punto di vista delle aziende coincide con il passaggio da
di utilizzo del media limitati a pubblicità e promozione, ad
mezzo di supporto centrale per
pervasive e mirate; sia come strumento sempre più
della comunicazione all’interno della propria organizzazione, tra manager, dipendenti e
collaboratori.
La prima fase della storia della televisione è
monopolio pubblico della RAI, con una limitata offerta di canali televisivi. In ques
le aziende hanno sfruttato il medium televisivo limitatamente a scopi
pubblicitari; la sfera è dunque quella della comunicazione esterna.
aperta in Italia circa trent’anni fa, nel 1976, quando una sentenza costit
ventidue anni di incontrastato dominio della televisione pubblica, ha dichiarato
incostituzionale il monopolio che essa, di fatto, esercitava. È stato così introdotto il
modello della televisione commerciale
finanziamento dei broadcast
un aumento dei canali accessibili e all’apertura di maggiori spazi pubblicitari, ampliando
notevolmente l’accessibilità del medium televisivo alle aziende, pu
disponibili e dei relativi costi elevati.
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TV E COMUNICAZIONE D’IMPRESA
OMUNICAZIONE D’IMPRESA NELLE FASI DI SVILUPPO DELLA
In Italia, dagli anni ’50 ad oggi, la televisione ha attraversato tre fasi distinte, in cui
e dell’offerta di programmi dei broadcaster e la maggiore facoltà di scelta da
ori ha incrementato anche le opportunità di comunicazione da parte
delle imprese e le possibilità di utilizzo del media Tv in settori aziendali differenti, sia
all’interno che all’esterno del contesto organizzativo. In particolare,
talia, le aziende hanno esteso percezioni e considerazioni in
attribuendogli valori e potenzialità, anche in riferimento alla
comunicazione interna. Il passaggio da una fase all’altra del percorso evolutivo della
televisione, dunque, dal punto di vista delle aziende coincide con il passaggio da
l media limitati a pubblicità e promozione, ad una visione della Tv
centrale per campagne di comunicazione esterna sempre più
come strumento sempre più importante e decisivo nell’ambito
all’interno della propria organizzazione, tra manager, dipendenti e
La prima fase della storia della televisione è stata caratterizzata dalla presenza del
della RAI, con una limitata offerta di canali televisivi. In ques
le aziende hanno sfruttato il medium televisivo limitatamente a scopi
; la sfera è dunque quella della comunicazione esterna. La seconda fase si è
aperta in Italia circa trent’anni fa, nel 1976, quando una sentenza costit
ventidue anni di incontrastato dominio della televisione pubblica, ha dichiarato
incostituzionale il monopolio che essa, di fatto, esercitava. È stato così introdotto il
televisione commerciale (già consolidato negli USA) che p
broadcast attraverso la pubblicità. Questa seconda fase ha portato ad
un aumento dei canali accessibili e all’apertura di maggiori spazi pubblicitari, ampliando
notevolmente l’accessibilità del medium televisivo alle aziende, pur nei limiti degli spazi
costi elevati. Tuttavia, in considerazione di modelli di offerta
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20
VILUPPO DELLA TV
tre fasi distinte, in cui
la maggiore facoltà di scelta da
nicazione da parte
settori aziendali differenti, sia
In particolare, nel corso
le aziende hanno esteso percezioni e considerazioni in
anche in riferimento alla
comunicazione interna. Il passaggio da una fase all’altra del percorso evolutivo della
televisione, dunque, dal punto di vista delle aziende coincide con il passaggio da modelli
una visione della Tv sia come
di comunicazione esterna sempre più
e decisivo nell’ambito
all’interno della propria organizzazione, tra manager, dipendenti e
caratterizzata dalla presenza del
della RAI, con una limitata offerta di canali televisivi. In questa fase
le aziende hanno sfruttato il medium televisivo limitatamente a scopi promozionali e
La seconda fase si è
aperta in Italia circa trent’anni fa, nel 1976, quando una sentenza costituzionale, dopo
ventidue anni di incontrastato dominio della televisione pubblica, ha dichiarato
incostituzionale il monopolio che essa, di fatto, esercitava. È stato così introdotto il
(già consolidato negli USA) che prevede il
attraverso la pubblicità. Questa seconda fase ha portato ad
un aumento dei canali accessibili e all’apertura di maggiori spazi pubblicitari, ampliando
r nei limiti degli spazi
Tuttavia, in considerazione di modelli di offerta
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commerciale ancora poco differenziati, le aziende non
segmentare l’audience televisiva
“massa” omogenea; pertanto,
soltanto a livello territoriale
l’aumentare dell’offerta di canali e di palins
numero di aziende che hanno investito in pubblicità
caso, l’utilizzo del mezzo da parte delle aziende è stato limitato alla comunicazione
esterna.
Gli anni ’90 hanno aperto la ter
satellite e la standardizzazione del processo di miniaturizzazione dei mezzi produttivi,
ripresa e di post edizione. Q
palinsesti, che rispecchiava la frammentazione sociale dell’audience. Le nuove logiche
editoriali erano basate sulla multi
tematici) e nuovi modelli economici basati sul pagamento diretto da parte del pubblico
(pay-per-view, pay tv, tv on demand)
abbandonato il “generalismo” appiattito che ha caratterizzato l’offerta Tv fino agli ’80,
con il pubblico televisivo considerato sempre
secondo il modello della cultura di massa.
la possibilità di sviluppare forme di
su target meglio segmentati grazie alla
consolidamento di rinnovati supporti di trasmissione, come il cavo e il satellite, ha
stimolato alcuni grandi gruppi aziendali ad avviare
formato corporate anche all’interno della propria organizzazione; tuttavia, i
legati a questo tipo di distribuzione erano sicuramente molto elevati, sostenibili e
giustificabili solo da ristretti gruppi di aziende
Attualmente, l’avvento delle tecnologie digitali sta conducendo nella quarta fase di
sviluppo della televisione, determinata dall’esaurimento de
Tv analogica. A scatenare un processo di evoluzione che renderà più e
discontinuità della Tv digitale rispetto a quella analogica è il conver
complesso di esperienze, modelli e tecnologie maturate nel secolo dell’evoluzione di
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commerciale ancora poco differenziati, le aziende non sono state comunque in grado di
televisiva in questa fase, che si presentava viceversa come una
“massa” omogenea; pertanto, le nicchie di mercato erano raggiungibili
a livello territoriale, mediante l’acquisto di spazi pubblicitari su Tv locali
l’aumentare dell’offerta di canali e di palinsesti televisivi è cresciuto in ogni caso il
numero di aziende che hanno investito in pubblicità in Tv. Tuttavia, anche in questo
da parte delle aziende è stato limitato alla comunicazione
Gli anni ’90 hanno aperto la terza fase evolutiva, segnando l’ascesa del cavo e del
satellite e la standardizzazione del processo di miniaturizzazione dei mezzi produttivi,
ripresa e di post edizione. Questa fase è stata contraddistinta dalla specializzazione dei
rispecchiava la frammentazione sociale dell’audience. Le nuove logiche
editoriali erano basate sulla multi-specializzazione (canali tematici e
tematici) e nuovi modelli economici basati sul pagamento diretto da parte del pubblico
w, pay tv, tv on demand). In questa fase, dunque, i broadcast hanno
abbandonato il “generalismo” appiattito che ha caratterizzato l’offerta Tv fino agli ’80,
televisivo considerato sempre meno omogeneo di come lo si immaginava
dello della cultura di massa. In questa fase per le aziende si
sviluppare forme di comunicazione pubblicitaria più mirate, focalizzate
su target meglio segmentati grazie alla specializzazione dei palinsesti
nsolidamento di rinnovati supporti di trasmissione, come il cavo e il satellite, ha
stimolato alcuni grandi gruppi aziendali ad avviare le prime iniziative di televisione in
all’interno della propria organizzazione; tuttavia, i
legati a questo tipo di distribuzione erano sicuramente molto elevati, sostenibili e
giustificabili solo da ristretti gruppi di aziende di grandi dimensioni.
, l’avvento delle tecnologie digitali sta conducendo nella quarta fase di
iluppo della televisione, determinata dall’esaurimento del potenziale di sviluppo della
v analogica. A scatenare un processo di evoluzione che renderà più e
v digitale rispetto a quella analogica è il convergere della T
complesso di esperienze, modelli e tecnologie maturate nel secolo dell’evoluzione di
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comunque in grado di
viceversa come una
le nicchie di mercato erano raggiungibili dalle aziende
, mediante l’acquisto di spazi pubblicitari su Tv locali. Con
cresciuto in ogni caso il
Tuttavia, anche in questo
da parte delle aziende è stato limitato alla comunicazione
za fase evolutiva, segnando l’ascesa del cavo e del
satellite e la standardizzazione del processo di miniaturizzazione dei mezzi produttivi, di
uesta fase è stata contraddistinta dalla specializzazione dei
rispecchiava la frammentazione sociale dell’audience. Le nuove logiche
specializzazione (canali tematici e bouquet multi-
tematici) e nuovi modelli economici basati sul pagamento diretto da parte del pubblico
In questa fase, dunque, i broadcast hanno
abbandonato il “generalismo” appiattito che ha caratterizzato l’offerta Tv fino agli ’80,
meno omogeneo di come lo si immaginava
er le aziende si è aperta quindi
più mirate, focalizzate
specializzazione dei palinsesti. Inoltre, il
nsolidamento di rinnovati supporti di trasmissione, come il cavo e il satellite, ha
iniziative di televisione in
all’interno della propria organizzazione; tuttavia, i costi iniziali
legati a questo tipo di distribuzione erano sicuramente molto elevati, sostenibili e
, l’avvento delle tecnologie digitali sta conducendo nella quarta fase di
l potenziale di sviluppo della
v analogica. A scatenare un processo di evoluzione che renderà più evidente la
gere della Tv con il
complesso di esperienze, modelli e tecnologie maturate nel secolo dell’evoluzione di
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Internet e della comunicazione mobile
svilupperà, secondo Paolo Prestinari, la
comunicazione all’esterno e
Nelle prime tre fasi di sviluppo della televisione, la Tv tradizionale è stata utilizzata
dalle imprese in maniera molto limitata: ci si è serviti dello strumento televisivo per
trasmettere messaggi promozionali e pubblicitari
soprattutto relazionali per l’utente
implementazione di forme di corportate Tv all’interno delle organizzazioni sono state
decisamente limitate. Di conseguenza,
televisione esclusivamente nella sfera della
una limitatezza nell’utilizzo di tutte le potenzialità di comunicazione del
televisivo. Il motivo principale
punto di vista tecnologico, con particolare attenzione alle fasi di distribuzione e
trasmissione, come già evidenziato in precedenza
Tuttavia, l’avvento del digitale ha f
tecnologici - con quella che è stata definita liberalizzazione
conseguenze: accessibilità, flessibilità e pervasività.
alla comunicazione interna,
digitale, le imprese hanno cominciato a comprendere il ruolo della Tv anche al di fuori
del contesto classico di produzione, distribuzione e fruizione e ad attribuirgli valori e
finalità fino ad allora poco percepite
correlate alla comunicazione corporate interna al contesto organizzativo
tale rinnovata percezione da parte delle aziende delle potenzialità e delle opportunità
offerte dalla Tv si segnalano
comunicazione d’impresa in termini generali
La comunicazione interna è cruciale per l’impresa e
comunicare a dipendenti e collaboratori
affermazione ci sono situazioni congiunturali del mercato
11 Prestinari, A. Mandelli, Business Tv
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Internet e della comunicazione mobile11. Ed è proprio in questa quarta fase che si
svilupperà, secondo Paolo Prestinari, la Business Tv, il rinnovato modello di
all’esterno e all’interno delle aziende.
Nelle prime tre fasi di sviluppo della televisione, la Tv tradizionale è stata utilizzata
dalle imprese in maniera molto limitata: ci si è serviti dello strumento televisivo per
promozionali e pubblicitari più che informazioni operative e
relazionali per l’utente; inoltre, come già evidenziato, le iniziative di
implementazione di forme di corportate Tv all’interno delle organizzazioni sono state
i conseguenza, in questa fase è possibile collocare l’utilizzo della
nella sfera della comunicazione esterna, evidenziando così
una limitatezza nell’utilizzo di tutte le potenzialità di comunicazione del
Il motivo principale di tale limitatezza sta nella scarsa flessibilità
tecnologico, con particolare attenzione alle fasi di distribuzione e
trasmissione, come già evidenziato in precedenza.
l’avvento del digitale ha fatto sì che venissero superati tali limiti
con quella che è stata definita liberalizzazione - dando luogo a tre rilevanti
conseguenze: accessibilità, flessibilità e pervasività. Inoltre, con particolare attenzione
alla comunicazione interna, con lo sviluppo del mezzo televisivo nella direzione del
digitale, le imprese hanno cominciato a comprendere il ruolo della Tv anche al di fuori
del contesto classico di produzione, distribuzione e fruizione e ad attribuirgli valori e
ra poco percepite - al di là di quelle promozionali e pubblicitarie
correlate alla comunicazione corporate interna al contesto organizzativo
tale rinnovata percezione da parte delle aziende delle potenzialità e delle opportunità
si segnalano rinnovate concezioni e percezioni dell’importanza della
impresa in termini generali, soprattutto all’interno dell’organizzazione.
è cruciale per l’impresa e l’esigenza del top management
a dipendenti e collaboratori è in continua crescita. A sostegno di questa
situazioni congiunturali del mercato ben precise:
Business Tv - Guerini e Associati 2006.
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22
. Ed è proprio in questa quarta fase che si
rinnovato modello di
Nelle prime tre fasi di sviluppo della televisione, la Tv tradizionale è stata utilizzata
dalle imprese in maniera molto limitata: ci si è serviti dello strumento televisivo per
più che informazioni operative e
; inoltre, come già evidenziato, le iniziative di
implementazione di forme di corportate Tv all’interno delle organizzazioni sono state
è possibile collocare l’utilizzo della
, evidenziando così
una limitatezza nell’utilizzo di tutte le potenzialità di comunicazione del mezzo
lessibilità della Tv, dal
tecnologico, con particolare attenzione alle fasi di distribuzione e
atto sì che venissero superati tali limiti
dando luogo a tre rilevanti
con particolare attenzione
sviluppo del mezzo televisivo nella direzione del
digitale, le imprese hanno cominciato a comprendere il ruolo della Tv anche al di fuori
del contesto classico di produzione, distribuzione e fruizione e ad attribuirgli valori e
al di là di quelle promozionali e pubblicitarie -
correlate alla comunicazione corporate interna al contesto organizzativo. Alla luce di
tale rinnovata percezione da parte delle aziende delle potenzialità e delle opportunità
rinnovate concezioni e percezioni dell’importanza della
all’interno dell’organizzazione.
del top management di
è in continua crescita. A sostegno di questa
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- l’incremento della componente intellettuale del processo produttivo
capitale intangibile che assum
competitività delle aziende
- lo sviluppo di modelli organizzativi sempre più a rete
divisioni e reparti di produzione verso pa
conseguente maggior
riferimento;
- l’accelerazione dei processi di innovazione
centrali all’interno di
sempre meno prevedibili
- in correlazione con il punto precedente,
logiche di outsourcing e
- la crescente connotazione immateriale del prodotto
come relazione e socialità diventano sempre più centrali e determinanti per il
successo delle aziende, sia dal punto di vista dei dipendenti e dei collaboratori
interni all’organizzazione, sia con riferimento al mercato
Quindi l’impresa ha sempre più
diffusione dell’informazione e della conoscenza
riferimento. Ragion per cui, l’uso della televisione, che finora era stato limitato
comunicazione esterna e pubblicitaria
sta ampliando a piccole e medie imprese e viene
comunicazione interna.
2.1.1. La Tv nella comunicazione interna
La comunicazione interna in azienda
supportano e ne concretizzano azioni e obiettivi.
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l’incremento della componente intellettuale del processo produttivo
capitale intangibile che assume un ruolo sempre più determinante per la
competitività delle aziende;
lo sviluppo di modelli organizzativi sempre più a rete - con il trasferimento
produzione verso paesi a basso costo di manodopera
conseguente maggior delocalizzazione fisica dell’azienda
l’accelerazione dei processi di innovazione, che si configurano come sempre più
centrali all’interno di un mercato in continuo mutamento e dalle dinamiche
sempre meno prevedibili;
in correlazione con il punto precedente, il ricorso crescente
logiche di outsourcing e di cooperazione con imprese specializzate e di settore
la crescente connotazione immateriale del prodotto, in un mercato in cui fattori
socialità diventano sempre più centrali e determinanti per il
successo delle aziende, sia dal punto di vista dei dipendenti e dei collaboratori
interni all’organizzazione, sia con riferimento al mercato consumer
sempre più bisogno di strumenti con cui accelerare i processi di
diffusione dell’informazione e della conoscenza all’interno del proprio contesto di
. Ragion per cui, l’uso della televisione, che finora era stato limitato
comunicazione esterna e pubblicitaria soprattutto per gli elevati costi di produzione, si
sta ampliando a piccole e medie imprese e viene utilizzata anche nel contesto della
nella comunicazione interna
La comunicazione interna in azienda utilizza da anni diversi medium che la
supportano e ne concretizzano azioni e obiettivi. A fronte di un uso generalizzato si
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l’incremento della componente intellettuale del processo produttivo, con il
e un ruolo sempre più determinante per la
il trasferimento di
esi a basso costo di manodopera - con la
sul territorio di
, che si configurano come sempre più
e dalle dinamiche
il ricorso crescente delle aziende a
con imprese specializzate e di settore;
, in un mercato in cui fattori
socialità diventano sempre più centrali e determinanti per il
successo delle aziende, sia dal punto di vista dei dipendenti e dei collaboratori
consumer.
strumenti con cui accelerare i processi di
all’interno del proprio contesto di
. Ragion per cui, l’uso della televisione, che finora era stato limitato alla
oprattutto per gli elevati costi di produzione, si
anche nel contesto della
diversi medium che la
A fronte di un uso generalizzato si
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riscontrano comunque dei
possono essere classificati in otto macro aree, come rilevato da Stauss e Hoffman
- Targeting gap: si verifica quando le persone
riferimento al top management,
utenti oggetto della comunicazione
- Usage gap: si verifica quando una parte significativa degli utenti in azienda non
utilizza i media in questione per comunicare e interfacciarsi reciprocamente;
- Precision gap: tale gap consiste nella perdita di efficacia della comunicazione
tra persone all'interno di un'azienda, durante il trasferimento di messaggi tra
differenti livelli gerarchici;
- Feedback gap: i destinatari, in caso di assenza di canali di risposta, non
riescono a far emergere eventuali difficoltà nella fase di comprensione del
messaggio, per cui vengono “abbandonati”;
- Speed gap: il gap fa riferimento a possibili ritardi in azienda nella diffusione di
messaggi e notizie, il cui valore decade rapidamente;
- Simultaneity gap:
valore di uno scambio è attribuito alla simultaneità dei messaggi recapitati,
senza la quale l’informazione stessa perde efficacia;
- Understanding gap:
richiedono una eccessiva attenzione e concentrazi
fruizione, provocando dispendio di tempo e valore;
- Credibility gap: si verifica quando la credibilità del medium pregiudica la
credibilità del messaggio rispetto alla credibilità della fonte.
12 Cfr., B. Stauss, F. Hoffmann,
R. J. Varey, B. R. Lewis, Internal Marketing: Directions for Management
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riscontrano comunque dei gap nelle forme di utilizzo dei media. In particolare essi
classificati in otto macro aree, come rilevato da Stauss e Hoffman
si verifica quando le persone in azienda, con particolare
riferimento al top management, non riescono a raggiungere direttamente gli
utenti oggetto della comunicazione;
si verifica quando una parte significativa degli utenti in azienda non
utilizza i media in questione per comunicare e interfacciarsi reciprocamente;
tale gap consiste nella perdita di efficacia della comunicazione
interno di un'azienda, durante il trasferimento di messaggi tra
differenti livelli gerarchici;
i destinatari, in caso di assenza di canali di risposta, non
riescono a far emergere eventuali difficoltà nella fase di comprensione del
per cui vengono “abbandonati”;
il gap fa riferimento a possibili ritardi in azienda nella diffusione di
messaggi e notizie, il cui valore decade rapidamente;
in alcuni processi di comunicazione tra gli utenti aziendali il
re di uno scambio è attribuito alla simultaneità dei messaggi recapitati,
senza la quale l’informazione stessa perde efficacia;
Understanding gap: questo gap si verifica quando i media utilizzati in azienda
richiedono una eccessiva attenzione e concentrazione degli utenti nella fase di
fruizione, provocando dispendio di tempo e valore;
si verifica quando la credibilità del medium pregiudica la
credibilità del messaggio rispetto alla credibilità della fonte.
Hoffmann, Minimizing internal comunication gaps by using Business Television
Internal Marketing: Directions for Management, Routledge, 2000.
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dei media. In particolare essi
classificati in otto macro aree, come rilevato da Stauss e Hoffman12:
in azienda, con particolare
non riescono a raggiungere direttamente gli
si verifica quando una parte significativa degli utenti in azienda non
utilizza i media in questione per comunicare e interfacciarsi reciprocamente;
tale gap consiste nella perdita di efficacia della comunicazione
interno di un'azienda, durante il trasferimento di messaggi tra
i destinatari, in caso di assenza di canali di risposta, non
riescono a far emergere eventuali difficoltà nella fase di comprensione del
il gap fa riferimento a possibili ritardi in azienda nella diffusione di
in alcuni processi di comunicazione tra gli utenti aziendali il
re di uno scambio è attribuito alla simultaneità dei messaggi recapitati,
questo gap si verifica quando i media utilizzati in azienda
one degli utenti nella fase di
si verifica quando la credibilità del medium pregiudica la
ps by using Business Television, in
2000.
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Stauss e Hoffman, dopo aver ind
e l’utilizzo dei media in azienda, affermano che l’introduzione della Business Tv
potrebbe colmare alcuni di essi e risolvere annose questioni insolute. La Tv aziendale
permetterebbe di risolvere i proble
- Targeting gap, perché grazie ad essa è possibile raggiungere con precisione il
target attraverso strumenti di accesso condizionato;
- Usage gap, perché il medium televisivo è familiare all’utente, che non dimostra
alcun timore reverenziale
approccio;
- Precision gap, perché il messaggio è inviato direttamente attraverso la televisione
e non viene interposto alcun filtro gerarchico;
- Feedback gap, perché la Tv può essere opportunamente integrata d
interazione anche in tempo reale che permettono di ottenere risposta dai
destinatari;
- Speed gap e Simultaneuty gap
televisione aziendale c’è anche la “diretta”; ciò permette non solo di
inviare/fruire messaggi immediati ma anche di sfruttare la simultaneità della
comunicazione;
- Understanding gap, perché la tecnologia utilizzata e i sensi coinvolti nella
televisione potenzialmente permettono un coinvolgimento e un grado di
comprensione maggiore ri
- Credibility gap, perché la credibilità della televisione è un retaggio del passato
derivante dalla sua storia e dall’attitudine umana ad attribuirgli un valore
amplificatore e veritiero non accordato ad altri medium.
Affianco a tali potenzialità,
vantaggi che meritano di essere investigati
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Stauss e Hoffman, dopo aver individuato gli otto “major gaps” nell’implementazione
dei media in azienda, affermano che l’introduzione della Business Tv
potrebbe colmare alcuni di essi e risolvere annose questioni insolute. La Tv aziendale
permetterebbe di risolvere i problemi relativi a:
perché grazie ad essa è possibile raggiungere con precisione il
target attraverso strumenti di accesso condizionato;
perché il medium televisivo è familiare all’utente, che non dimostra
alcun timore reverenziale verso una tecnologia sconosciuta o di non facile
, perché il messaggio è inviato direttamente attraverso la televisione
e non viene interposto alcun filtro gerarchico;
, perché la Tv può essere opportunamente integrata d
interazione anche in tempo reale che permettono di ottenere risposta dai
Simultaneuty gap, perché tra le possibili implementazioni della
televisione aziendale c’è anche la “diretta”; ciò permette non solo di
fruire messaggi immediati ma anche di sfruttare la simultaneità della
, perché la tecnologia utilizzata e i sensi coinvolti nella
televisione potenzialmente permettono un coinvolgimento e un grado di
comprensione maggiore rispetto ad altri medium;
, perché la credibilità della televisione è un retaggio del passato
derivante dalla sua storia e dall’attitudine umana ad attribuirgli un valore
amplificatore e veritiero non accordato ad altri medium.
i potenzialità, l’introduzione della televisione in azienda presenta
essere investigati. Primo fra tutti la possibilità di utilizzare la
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nell’implementazione
dei media in azienda, affermano che l’introduzione della Business Tv
potrebbe colmare alcuni di essi e risolvere annose questioni insolute. La Tv aziendale
perché grazie ad essa è possibile raggiungere con precisione il
perché il medium televisivo è familiare all’utente, che non dimostra
verso una tecnologia sconosciuta o di non facile
, perché il messaggio è inviato direttamente attraverso la televisione
, perché la Tv può essere opportunamente integrata da strumenti di
interazione anche in tempo reale che permettono di ottenere risposta dai
, perché tra le possibili implementazioni della
televisione aziendale c’è anche la “diretta”; ciò permette non solo di
fruire messaggi immediati ma anche di sfruttare la simultaneità della
, perché la tecnologia utilizzata e i sensi coinvolti nella
televisione potenzialmente permettono un coinvolgimento e un grado di
, perché la credibilità della televisione è un retaggio del passato
derivante dalla sua storia e dall’attitudine umana ad attribuirgli un valore
l’introduzione della televisione in azienda presenta
la possibilità di utilizzare la
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televisione in ambito aziendale per azzerare
technology oriented. Inoltre permette di distribuire informazioni in forma più coerente
con il modo in cui le persone sono abituate a recepirle al di fuori del posto di lavoro.
obiettivi risultano centrali in tutte quelle aziende in cui è fondamentale la cond
di conoscenza e, soprattutto, per la comunicazione interna di aziende di grandi
dimensioni in cui occorre aggiornare e informare costantemente un pubblico vasto ed
eterogeneo. Per alcune società, inoltre, le informazioni tempestive sono un valore
aggiunto che permette di seguire in tempo reale le esigenze di clienti, fornitori, partner.
Non è solo la tempestività ad essere importante ma anche il raggio di azione.
Quando si parla di raggio d’azione ci si riferisce non solo a quelle società che a ca
proprio core-business necessitano di personale sparso su territori più o meno vasti, ma
anche di società che decidono di delocalizzare o spostare attività produttive. In questi
casi è necessario mantenere una certa identità aziendale e una cultura
permetta un approccio comune e ad alto impatto. La distanza limita le comunicazioni
faccia a faccia, la trasmissione verbale di notizie e informazioni. Il medium televisivo
rende possibile e impreziosisce la portata e l’efficacia di tale
in tempi non sospetti le Web Conference
“incontrarsi”; fin da subito la parte non verbale della comunicazione ha giocato un ruolo
importante e di completamento nelle attività di comunicazione.
Un altro aspetto della televisione di grande interesse per le aziende è la possibilità di
portare in modo semplice il management in contatto diretto con la base. Nelle aziende
più giovani e flessibili si assiste all’abbattimento delle barriere gerarchiche
maggiore valorizzazione della comunicazione
informazioni a tutti i livelli permette non solo di coinvolgere gli utenti finali ma stimola
anche la partecipazione e l’emergere di persone che in caso cont
sentirsi isolate. Il fatto di potersi rivolgere direttamente, con la forza di una
comunicazione completa, verbale e visiva, contemporaneamente e a costi accessibili a
tutti i dipendenti è un valore molto importante e ben percepibile per il
delle grandi aziende. Ed è una prospettiva molto interessante anche per i dipendenti, che
hanno spesso il desiderio di conoscere meglio le strategie dell’azienda per cui lavorano,
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evisione in ambito aziendale per azzerare la proverbiale “paura” degli utenti meno
. Inoltre permette di distribuire informazioni in forma più coerente
con il modo in cui le persone sono abituate a recepirle al di fuori del posto di lavoro.
in tutte quelle aziende in cui è fondamentale la cond
di conoscenza e, soprattutto, per la comunicazione interna di aziende di grandi
dimensioni in cui occorre aggiornare e informare costantemente un pubblico vasto ed
eterogeneo. Per alcune società, inoltre, le informazioni tempestive sono un valore
aggiunto che permette di seguire in tempo reale le esigenze di clienti, fornitori, partner.
Non è solo la tempestività ad essere importante ma anche il raggio di azione.
Quando si parla di raggio d’azione ci si riferisce non solo a quelle società che a ca
necessitano di personale sparso su territori più o meno vasti, ma
anche di società che decidono di delocalizzare o spostare attività produttive. In questi
casi è necessario mantenere una certa identità aziendale e una cultura
permetta un approccio comune e ad alto impatto. La distanza limita le comunicazioni
faccia a faccia, la trasmissione verbale di notizie e informazioni. Il medium televisivo
rende possibile e impreziosisce la portata e l’efficacia di tale tipo di comunicazione. Già
Web Conference hanno dato vita ad un nuovo modo di
“incontrarsi”; fin da subito la parte non verbale della comunicazione ha giocato un ruolo
importante e di completamento nelle attività di comunicazione.
Un altro aspetto della televisione di grande interesse per le aziende è la possibilità di
portare in modo semplice il management in contatto diretto con la base. Nelle aziende
più giovani e flessibili si assiste all’abbattimento delle barriere gerarchiche
maggiore valorizzazione della comunicazione down-top oltre che top
informazioni a tutti i livelli permette non solo di coinvolgere gli utenti finali ma stimola
anche la partecipazione e l’emergere di persone che in caso cont
sentirsi isolate. Il fatto di potersi rivolgere direttamente, con la forza di una
comunicazione completa, verbale e visiva, contemporaneamente e a costi accessibili a
tutti i dipendenti è un valore molto importante e ben percepibile per il
delle grandi aziende. Ed è una prospettiva molto interessante anche per i dipendenti, che
hanno spesso il desiderio di conoscere meglio le strategie dell’azienda per cui lavorano,
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la proverbiale “paura” degli utenti meno
. Inoltre permette di distribuire informazioni in forma più coerente
con il modo in cui le persone sono abituate a recepirle al di fuori del posto di lavoro. Tali
in tutte quelle aziende in cui è fondamentale la condivisione
di conoscenza e, soprattutto, per la comunicazione interna di aziende di grandi
dimensioni in cui occorre aggiornare e informare costantemente un pubblico vasto ed
eterogeneo. Per alcune società, inoltre, le informazioni tempestive sono un valore
aggiunto che permette di seguire in tempo reale le esigenze di clienti, fornitori, partner.
Non è solo la tempestività ad essere importante ma anche il raggio di azione.
Quando si parla di raggio d’azione ci si riferisce non solo a quelle società che a causa del
necessitano di personale sparso su territori più o meno vasti, ma
anche di società che decidono di delocalizzare o spostare attività produttive. In questi
casi è necessario mantenere una certa identità aziendale e una cultura organizzativa che
permetta un approccio comune e ad alto impatto. La distanza limita le comunicazioni
faccia a faccia, la trasmissione verbale di notizie e informazioni. Il medium televisivo
tipo di comunicazione. Già
hanno dato vita ad un nuovo modo di
“incontrarsi”; fin da subito la parte non verbale della comunicazione ha giocato un ruolo
Un altro aspetto della televisione di grande interesse per le aziende è la possibilità di
portare in modo semplice il management in contatto diretto con la base. Nelle aziende
più giovani e flessibili si assiste all’abbattimento delle barriere gerarchiche e alla sempre
top-down. Distribuire
informazioni a tutti i livelli permette non solo di coinvolgere gli utenti finali ma stimola
anche la partecipazione e l’emergere di persone che in caso contrario potrebbero
sentirsi isolate. Il fatto di potersi rivolgere direttamente, con la forza di una
comunicazione completa, verbale e visiva, contemporaneamente e a costi accessibili a
tutti i dipendenti è un valore molto importante e ben percepibile per il top management
delle grandi aziende. Ed è una prospettiva molto interessante anche per i dipendenti, che
hanno spesso il desiderio di conoscere meglio le strategie dell’azienda per cui lavorano,
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ascoltandole direttamente da chi le ha elaborate. Non va tra
emozionale del medium televisione in generale: sottolineare nei
convention i temi di coinvolgimento, identità e motivazione rappresenta un valore
aggiunto per ogni tipo di azienda e il fatto di poterli trasmettere a tu
televisione è un elemento di sicuro successo.
2.1.2. La Tv nella comunicazione
Un accenno alla comunicazione esterna, ambito di utilizzo
parte delle aziende. In linea generale, in riferimento
evolutivo in Italia evidenziate in precedenza,
televisione è rimasta nei confini di contesti rigidi e piuttosto limitati. Infatti la pubblicità
televisiva è stata caratterizzata da costi
comunicazione e da modelli
pubblicitari. In particolare nella relazione con i clienti la televisione ha assunto fino
anni ’90 il ruolo di contenit
istituzionalmente dedicati ad altro, cioè all’informazione pubblica e all’intrattenimento,
ha assunto i formati e i linguaggi rigidi dei
rottura di questa formula mediata a vantaggio di una relazione televisiva diretta porta
necessariamente con sé anche la rottura di queste rigidità di formato.
I pubblici/clienti ormai sono sempre più selettivi e meno omogenei, quindi
raggiungerli con una campagna pubblicit
Utilizzare una comunicazione
in quanto rischia di perdere ingenti capitali a fronte di scarsi risultati. L’impresa deve
instaurare un nuovo e più efficace
marketing relazionale e della comunicazione
clienti, l’azienda può costruire un palinsesto tagliato su misura, può realizzare dei veri e
propri canali tematici caratterizzati da programmi, informazioni e notizie plasmate
sull’utente finale, sul target che si intende raggiungere.
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ascoltandole direttamente da chi le ha elaborate. Non va tralasciata poi la parte
emozionale del medium televisione in generale: sottolineare nei
i temi di coinvolgimento, identità e motivazione rappresenta un valore
aggiunto per ogni tipo di azienda e il fatto di poterli trasmettere a tu
televisione è un elemento di sicuro successo.
nella comunicazione esterna
Un accenno alla comunicazione esterna, ambito di utilizzo tradizionale
In linea generale, in riferimento alle prime tre
evidenziate in precedenza, dal punto di vista degli spazi pubblicitari
è rimasta nei confini di contesti rigidi e piuttosto limitati. Infatti la pubblicità
televisiva è stata caratterizzata da costi elevati, da “potenti” limiti alla durata della
comunicazione e da modelli commerciali molto rigidi riguardo la vendita
. In particolare nella relazione con i clienti la televisione ha assunto fino
il ruolo di contenitore di pubblicità che, proprio perché
istituzionalmente dedicati ad altro, cioè all’informazione pubblica e all’intrattenimento,
ha assunto i formati e i linguaggi rigidi dei commercial. Nella fase attuale, invece, l
rmula mediata a vantaggio di una relazione televisiva diretta porta
necessariamente con sé anche la rottura di queste rigidità di formato.
I pubblici/clienti ormai sono sempre più selettivi e meno omogenei, quindi
raggiungerli con una campagna pubblicitaria “generalista” è sempre meno efficace.
Utilizzare una comunicazione one to all rappresenta una scelta avventata per l’azienda,
in quanto rischia di perdere ingenti capitali a fronte di scarsi risultati. L’impresa deve
instaurare un nuovo e più efficace rapporto con la clientela, utilizzando le tecniche del
e della comunicazione one-to-one. Conoscendo meglio i propri
clienti, l’azienda può costruire un palinsesto tagliato su misura, può realizzare dei veri e
aratterizzati da programmi, informazioni e notizie plasmate
sull’utente finale, sul target che si intende raggiungere.
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lasciata poi la parte
emozionale del medium televisione in generale: sottolineare nei meeting e nelle
i temi di coinvolgimento, identità e motivazione rappresenta un valore
aggiunto per ogni tipo di azienda e il fatto di poterli trasmettere a tutti attraverso la
tradizionale della Tv da
tre fasi del percorso
dal punto di vista degli spazi pubblicitari la
è rimasta nei confini di contesti rigidi e piuttosto limitati. Infatti la pubblicità
elevati, da “potenti” limiti alla durata della
riguardo la vendita degli spazi
. In particolare nella relazione con i clienti la televisione ha assunto fino agli
ospitata in media
istituzionalmente dedicati ad altro, cioè all’informazione pubblica e all’intrattenimento,
Nella fase attuale, invece, la
rmula mediata a vantaggio di una relazione televisiva diretta porta
necessariamente con sé anche la rottura di queste rigidità di formato.
I pubblici/clienti ormai sono sempre più selettivi e meno omogenei, quindi
aria “generalista” è sempre meno efficace.
rappresenta una scelta avventata per l’azienda,
in quanto rischia di perdere ingenti capitali a fronte di scarsi risultati. L’impresa deve
rapporto con la clientela, utilizzando le tecniche del
. Conoscendo meglio i propri
clienti, l’azienda può costruire un palinsesto tagliato su misura, può realizzare dei veri e
aratterizzati da programmi, informazioni e notizie plasmate
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Inoltre, la portabilità del video in ogni contesto permette anche di accedere in luoghi
dove per definizione si riuniscono determinate t
concetto del video che segue l’utente ne permette uno sfruttamento altrettanto mirato.
Esempi di questa portabilità del video possono essere la trasmissione televisiva
direttamente nel punto vendita, nelle palestre, ne
nelle stazioni delle metropolitane. Si tratta di ambienti che possono consentire il
contatto con un target “situazionalmente” ben definito e come tale potenzialmente
interessante. Pertanto la televisione permette all’
continuato, senza limitazione e con costi ristretti.
2.2. BUSINESS TV: IL NUOVO STRUMENTO D
2.2.1. Definizione e caratteristiche della Business TV
Paolo Prestinari e Andrea Mandelli definiscono la
parte di un’azienda di contenuti audiovisivi come leva diretta di comunicazione rivolta
all’interno o all’esterno dell’organizzazione in funzione strumentale rispetto al b
principale»13. Con particolare attenzione alla sfera interna alle aziende, la Business TV si
configura come un nuovo mezzo di comunicazione messa appunto dalle aziende per
comunicare la realtà aziendale a tutti coloro che ricoprono un ruolo all'inte
organizzazioni e contribuiscono a dare vita a quella stessa realtà. La Tv aziendale è un
modo di comunicare in azienda e come ogni media ha le proprie regole e la propria
sintassi. L’obiettivo delle iniziative di Business Tv
di far filtrare e comprendere le procedure aziendali
contesto organizzativo. Rispetto alla Tv generalista, la Tv aziendale è più “slow” perché
deve spiegare i concetti e la mission a dipendenti e collabor
dell’azienda. Per poter parlare di
13 Prestinari, Mandelli, Business Tv
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Inoltre, la portabilità del video in ogni contesto permette anche di accedere in luoghi
dove per definizione si riuniscono determinate tipologie di persone, quindi il famoso
concetto del video che segue l’utente ne permette uno sfruttamento altrettanto mirato.
Esempi di questa portabilità del video possono essere la trasmissione televisiva
direttamente nel punto vendita, nelle palestre, nelle sale di attesa degli studi medici,
nelle stazioni delle metropolitane. Si tratta di ambienti che possono consentire il
contatto con un target “situazionalmente” ben definito e come tale potenzialmente
interessante. Pertanto la televisione permette all’impresa di colonizzare spazi in modo
continuato, senza limitazione e con costi ristretti.
IL NUOVO STRUMENTO DELLA COMUNICAZIONE I
Definizione e caratteristiche della Business TV
Paolo Prestinari e Andrea Mandelli definiscono la Business Tv come «
parte di un’azienda di contenuti audiovisivi come leva diretta di comunicazione rivolta
all’interno o all’esterno dell’organizzazione in funzione strumentale rispetto al b
. Con particolare attenzione alla sfera interna alle aziende, la Business TV si
configura come un nuovo mezzo di comunicazione messa appunto dalle aziende per
comunicare la realtà aziendale a tutti coloro che ricoprono un ruolo all'inte
organizzazioni e contribuiscono a dare vita a quella stessa realtà. La Tv aziendale è un
modo di comunicare in azienda e come ogni media ha le proprie regole e la propria
L’obiettivo delle iniziative di Business Tv non è quello di vende
di far filtrare e comprendere le procedure aziendali alle risorse umane all’interno del
. Rispetto alla Tv generalista, la Tv aziendale è più “slow” perché
re i concetti e la mission a dipendenti e collaboratori che fanno parte
. Per poter parlare di business television è necessario che:
Business Tv, Guerini e Associati, 2006.
OMUNICAZIONE APPLICATE ALL’IMPRESA
OMUNICAZIONE D’IMPRESA
PROF. STEFANO EPIFANI
28
Inoltre, la portabilità del video in ogni contesto permette anche di accedere in luoghi
ipologie di persone, quindi il famoso
concetto del video che segue l’utente ne permette uno sfruttamento altrettanto mirato.
Esempi di questa portabilità del video possono essere la trasmissione televisiva
lle sale di attesa degli studi medici,
nelle stazioni delle metropolitane. Si tratta di ambienti che possono consentire il
contatto con un target “situazionalmente” ben definito e come tale potenzialmente
impresa di colonizzare spazi in modo
ELLA COMUNICAZIONE INTERNA
come «la diffusione da
parte di un’azienda di contenuti audiovisivi come leva diretta di comunicazione rivolta
all’interno o all’esterno dell’organizzazione in funzione strumentale rispetto al business
. Con particolare attenzione alla sfera interna alle aziende, la Business TV si
configura come un nuovo mezzo di comunicazione messa appunto dalle aziende per
comunicare la realtà aziendale a tutti coloro che ricoprono un ruolo all'interno delle
organizzazioni e contribuiscono a dare vita a quella stessa realtà. La Tv aziendale è un
modo di comunicare in azienda e come ogni media ha le proprie regole e la propria
non è quello di vendere pubblicità ma
alle risorse umane all’interno del
. Rispetto alla Tv generalista, la Tv aziendale è più “slow” perché
atori che fanno parte
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- Il video costituisca il mezzo di comunicazione principale. Va però precisato che
non necessariamente il video deve essere esclusivo, sono infatti possibili forme
miste di comunicazione in cui gli altri media hanno una funzione accessoria e di
complemento ad esso;
- L’azienda deve essere l’editore: i contenuti devono essere definiti all’interno
dell’azienda sebbene la produzione e la distribuzione possa essere affida
outsourcing a specialisti del settore;
- Il core-business dell’azienda non deve essere tale servizio: sono quindi esclusi
dalla definizione di Business TV i servizi televisivi realizzati da aziende editoriali.
L’azienda deve avere come core
televisivo solo per esigenze di comunicazione.
In linea generale, inoltre, le iniziative di Business TV all’interno del contesto
organizzativo, per poter avviare azioni di comunicazione corporate concretamente
efficaci, devono essere caratterizzate dalla seguenti peculiarità di base:
- affidabilità: i processi di comunicazione e i relativi messaggi devono essere
coerenti con valori e cultura aziendale. Le persone all’interno di un’azienda,
infatti, sono in grado di
comunicazione aziendale a riguardo, in quanto mettono a sistema e confrontano
le azioni di comunicazione interna con tutti i comportamenti dell’azienda;
- compatibilità: i programmi veicolati attraverso la Cor
alla cultura dell’impresa, ai paradigmi delle persone, agli obiettivi di
miglioramento organizzativo;
- contiguità con i pubblici, con le comunicazioni già esistenti, con i format che sono
proposti dalla televisione generalista;
- familiarità: il linguaggio della comunicazione via Tv deve essere semplice e
comprensibile per tutti gli utenti aziendali target;
TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE APPLICA
LAUREA SPECIALISTICA IN COMUNICAZIONE D
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Il video costituisca il mezzo di comunicazione principale. Va però precisato che
non necessariamente il video deve essere esclusivo, sono infatti possibili forme
miste di comunicazione in cui gli altri media hanno una funzione accessoria e di
complemento ad esso;
L’azienda deve essere l’editore: i contenuti devono essere definiti all’interno
dell’azienda sebbene la produzione e la distribuzione possa essere affida
outsourcing a specialisti del settore;
business dell’azienda non deve essere tale servizio: sono quindi esclusi
dalla definizione di Business TV i servizi televisivi realizzati da aziende editoriali.
L’azienda deve avere come core-business altre attività e sfruttare il mezzo
televisivo solo per esigenze di comunicazione.
In linea generale, inoltre, le iniziative di Business TV all’interno del contesto
organizzativo, per poter avviare azioni di comunicazione corporate concretamente
devono essere caratterizzate dalla seguenti peculiarità di base:
affidabilità: i processi di comunicazione e i relativi messaggi devono essere
coerenti con valori e cultura aziendale. Le persone all’interno di un’azienda,
infatti, sono in grado di percepire eventuali incongruenze dei processi di
comunicazione aziendale a riguardo, in quanto mettono a sistema e confrontano
le azioni di comunicazione interna con tutti i comportamenti dell’azienda;
compatibilità: i programmi veicolati attraverso la Corporate Tv devono integrarsi
alla cultura dell’impresa, ai paradigmi delle persone, agli obiettivi di
miglioramento organizzativo;
contiguità con i pubblici, con le comunicazioni già esistenti, con i format che sono
proposti dalla televisione generalista;
amiliarità: il linguaggio della comunicazione via Tv deve essere semplice e
comprensibile per tutti gli utenti aziendali target;
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29
Il video costituisca il mezzo di comunicazione principale. Va però precisato che
non necessariamente il video deve essere esclusivo, sono infatti possibili forme
miste di comunicazione in cui gli altri media hanno una funzione accessoria e di
L’azienda deve essere l’editore: i contenuti devono essere definiti all’interno
dell’azienda sebbene la produzione e la distribuzione possa essere affidata in
business dell’azienda non deve essere tale servizio: sono quindi esclusi
dalla definizione di Business TV i servizi televisivi realizzati da aziende editoriali.
altre attività e sfruttare il mezzo
In linea generale, inoltre, le iniziative di Business TV all’interno del contesto
organizzativo, per poter avviare azioni di comunicazione corporate concretamente
devono essere caratterizzate dalla seguenti peculiarità di base:
affidabilità: i processi di comunicazione e i relativi messaggi devono essere
coerenti con valori e cultura aziendale. Le persone all’interno di un’azienda,
percepire eventuali incongruenze dei processi di
comunicazione aziendale a riguardo, in quanto mettono a sistema e confrontano
le azioni di comunicazione interna con tutti i comportamenti dell’azienda;
porate Tv devono integrarsi
alla cultura dell’impresa, ai paradigmi delle persone, agli obiettivi di
contiguità con i pubblici, con le comunicazioni già esistenti, con i format che sono
amiliarità: il linguaggio della comunicazione via Tv deve essere semplice e
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- osservabilità: si deve capire immediatamente il senso dell’idea di Tv che si sta
trasmettendo, il verso del programma, come acc
- tempestività: mentre le tradizionali comunicazioni giungevano con una certa
lentezza al destinatario, la Tv può comunicare velocemente. Essa quindi deve
dare l’impressione di rispondere tempestivamente a un bisogno espresso dal
pubblico d’impresa in modo esplicito o latente;
- leggibilità: le forme brevi come i trailer, i videoclip catturano il pubblico
attraverso unità brevissime o una vera e propria narrazione;
- ripetibilità: in Tv ha senso e diventa vero ciò che si ripete; l’iterazione perme
l’attivazione del senso di familiarità tra dipendenti e collaboratori aziendali.
A questo punto è opportuno focalizzare l’attenzione sulle aziende nazionali e
internazionali che hanno attivato iniziative di Business TV all’interno del prprio contesto
organizzativo. Nella fattispecie, a testimonianza di un rapido consolidamento del
fenomeno della Tv aziendale tra le imprese del panorama italiano e di quello
internazionale, il 12 Dicembre 2007 nel corso del Workshop “Business Tv e Radio In
Store - Nuove modalità di comunicazione in azienda e sul punto vendita”
presentata una ricerca mirata alla comprensione dell’efficacia dei servizi di Business Tv.
Tale ricerca è stata sviluppata in tre fasi:
- analisi della letteratura esistente;
- analisi di 92 casi di Business Tv in Europa e interviste al management di 20
aziende italiane che hanno una Business Tv;
- studio dell’efficacia in un caso campione, con interviste a 50 dipendenti e 158
promotori finanziari di Mediolanum, azienda che utilizza la TV aziend
1989.
14 Tale Workshop è stato promosso
Bocconi di Milano.
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sservabilità: si deve capire immediatamente il senso dell’idea di Tv che si sta
trasmettendo, il verso del programma, come accade negli spot;
tempestività: mentre le tradizionali comunicazioni giungevano con una certa
lentezza al destinatario, la Tv può comunicare velocemente. Essa quindi deve
dare l’impressione di rispondere tempestivamente a un bisogno espresso dal
mpresa in modo esplicito o latente;
leggibilità: le forme brevi come i trailer, i videoclip catturano il pubblico
attraverso unità brevissime o una vera e propria narrazione;
ripetibilità: in Tv ha senso e diventa vero ciò che si ripete; l’iterazione perme
l’attivazione del senso di familiarità tra dipendenti e collaboratori aziendali.
A questo punto è opportuno focalizzare l’attenzione sulle aziende nazionali e
internazionali che hanno attivato iniziative di Business TV all’interno del prprio contesto
organizzativo. Nella fattispecie, a testimonianza di un rapido consolidamento del
fenomeno della Tv aziendale tra le imprese del panorama italiano e di quello
l 12 Dicembre 2007 nel corso del Workshop “Business Tv e Radio In
modalità di comunicazione in azienda e sul punto vendita”
presentata una ricerca mirata alla comprensione dell’efficacia dei servizi di Business Tv.
Tale ricerca è stata sviluppata in tre fasi:
isi della letteratura esistente;
casi di Business Tv in Europa e interviste al management di 20
aziende italiane che hanno una Business Tv;
studio dell’efficacia in un caso campione, con interviste a 50 dipendenti e 158
promotori finanziari di Mediolanum, azienda che utilizza la TV aziend
Tale Workshop è stato promosso nel 2007 dal Customer & Service Science Lab
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sservabilità: si deve capire immediatamente il senso dell’idea di Tv che si sta
tempestività: mentre le tradizionali comunicazioni giungevano con una certa
lentezza al destinatario, la Tv può comunicare velocemente. Essa quindi deve
dare l’impressione di rispondere tempestivamente a un bisogno espresso dal
leggibilità: le forme brevi come i trailer, i videoclip catturano il pubblico
ripetibilità: in Tv ha senso e diventa vero ciò che si ripete; l’iterazione permette
l’attivazione del senso di familiarità tra dipendenti e collaboratori aziendali.
A questo punto è opportuno focalizzare l’attenzione sulle aziende nazionali e
internazionali che hanno attivato iniziative di Business TV all’interno del prprio contesto
organizzativo. Nella fattispecie, a testimonianza di un rapido consolidamento del
fenomeno della Tv aziendale tra le imprese del panorama italiano e di quello
l 12 Dicembre 2007 nel corso del Workshop “Business Tv e Radio In
modalità di comunicazione in azienda e sul punto vendita”14 è stata
presentata una ricerca mirata alla comprensione dell’efficacia dei servizi di Business Tv.
casi di Business Tv in Europa e interviste al management di 20
studio dell’efficacia in un caso campione, con interviste a 50 dipendenti e 158
promotori finanziari di Mediolanum, azienda che utilizza la TV aziendale dal
Customer & Service Science Lab dell’Università
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Delle 92 Tv analizzate solo il 20% sono italiane
assegnato alla Germania con il 39% di Business Tv attive e a seguire la Francia con il
30%. In coda c’è il Regno unito, la Spagna, la Svizzera e l’Ungheria co
minori. In relazione ai settori in cui i servizi di Business Tv sono maggiormente
sviluppati, sulla base delle 92 aziende europee, sul podio è possibile trovare: al primo
posto il settore bancario con il 21%, al secondo il settore automobilis
terzo il settore dell’informatica con il 15%. Il settore bancario ha il primato anche in
Italia: sulla base di 20 aziende prese in esame, il 32% sono banche, il 22% rientrano nel
settore delle telecomunicazioni e l’11% nel settore info
appartengono al settore immobiliare, energetico, assicurativo, trasporto e materiali
elettrici.
Fig. 3
Per quanto riguarda le Tv aziendali italiane, ben il 78% utilizza la
comunicare con i dipendenti. In riferimento alla logica di fruizione si conferma
dominante l’on-demand con l’83% dei casi. Infine, tra le modalità di fruizione domina
15 In particolare, tra queste
servizio di Business Tv in forma continuativa
attivare nel 2000 un canale televisivo aperto al pubblico. Mediolanum vede nella comunicazione
tempestiva e nella comunicazione costante delle rete commerciale un fattore critico di successo.
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Delle 92 Tv analizzate solo il 20% sono italiane15; il ruolo guida in questo campo è
assegnato alla Germania con il 39% di Business Tv attive e a seguire la Francia con il
30%. In coda c’è il Regno unito, la Spagna, la Svizzera e l’Ungheria co
minori. In relazione ai settori in cui i servizi di Business Tv sono maggiormente
sviluppati, sulla base delle 92 aziende europee, sul podio è possibile trovare: al primo
posto il settore bancario con il 21%, al secondo il settore automobilistico con il 20% e al
terzo il settore dell’informatica con il 15%. Il settore bancario ha il primato anche in
Italia: sulla base di 20 aziende prese in esame, il 32% sono banche, il 22% rientrano nel
settore delle telecomunicazioni e l’11% nel settore informatico; le rimanenti
appartengono al settore immobiliare, energetico, assicurativo, trasporto e materiali
Fig. 3 - Servizi di Business Tv in 20 aziende italiane
Per quanto riguarda le Tv aziendali italiane, ben il 78% utilizza la
comunicare con i dipendenti. In riferimento alla logica di fruizione si conferma
con l’83% dei casi. Infine, tra le modalità di fruizione domina
In particolare, tra queste Mediolanum è stata la prima grande azienda in Italia ad attivare il
servizio di Business Tv in forma continuativa per i propri dipendenti nel 1989, nonché tra le prime ad
attivare nel 2000 un canale televisivo aperto al pubblico. Mediolanum vede nella comunicazione
tempestiva e nella comunicazione costante delle rete commerciale un fattore critico di successo.
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31
; il ruolo guida in questo campo è
assegnato alla Germania con il 39% di Business Tv attive e a seguire la Francia con il
30%. In coda c’è il Regno unito, la Spagna, la Svizzera e l’Ungheria con percentuali
minori. In relazione ai settori in cui i servizi di Business Tv sono maggiormente
sviluppati, sulla base delle 92 aziende europee, sul podio è possibile trovare: al primo
tico con il 20% e al
terzo il settore dell’informatica con il 15%. Il settore bancario ha il primato anche in
Italia: sulla base di 20 aziende prese in esame, il 32% sono banche, il 22% rientrano nel
rmatico; le rimanenti
appartengono al settore immobiliare, energetico, assicurativo, trasporto e materiali
Per quanto riguarda le Tv aziendali italiane, ben il 78% utilizza la Business Tv per
comunicare con i dipendenti. In riferimento alla logica di fruizione si conferma
con l’83% dei casi. Infine, tra le modalità di fruizione domina
è stata la prima grande azienda in Italia ad attivare il
per i propri dipendenti nel 1989, nonché tra le prime ad
attivare nel 2000 un canale televisivo aperto al pubblico. Mediolanum vede nella comunicazione
tempestiva e nella comunicazione costante delle rete commerciale un fattore critico di successo.
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decisamente Internet, che ha ormai soppiantato la distribuzione via satel
fino a qualche anno fa all'interno di contesti di business
2.2.2. I vantaggi e le generazioni della Business TV
Dalle interviste realizzate ai manager nel corso della ricerca
possono essere sintetizzati in
- Un primo vantaggio riguarda
cultura aziendale: la Business Tv infatti “riconnette” la popolazione aziendale in
quanto è uno strumento diretto e innovativ
- Un secondo vantaggio è
dipendenti: i dirigenti, infatti, comunicando attraverso i video si fanno conoscere
dai propri dipendenti, comunicano in maniera più diretta e meno distaccata
rispetto a quella che pote
- Un terzo vantaggio riguarda
utilizzata per la formazione, l’aggiornamento professionale, la diffusione di
procedure e per approfondimenti. È possibile trasmettere vere e proprie lezioni
con opportunità di interazione, flessibilità di fruizione e
in digitale. In questo modo l’azienda viene liberata dalla necessità di organizzare
lezioni in aula e la formazione diventa
- L’ultimo vantaggio, non meno importante, riguarda
dell’offerta commerciale
servizi a dipendenti e collaboratori,
In linea generale, la Corporate Television
nuova tecnologia e «serve a comunicare l’azienda a chi l’azienda la fa
16 Giampaolo Colletti, L’anima dell’impresa in una tv
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decisamente Internet, che ha ormai soppiantato la distribuzione via satel
fino a qualche anno fa all'interno di contesti di business.
I vantaggi e le generazioni della Business TV
ste realizzate ai manager nel corso della ricerca emergono dati che
possono essere sintetizzati in quattro categorie di vantaggi:
Un primo vantaggio riguarda la qualificazione e l’omogeneizzazione della
: la Business Tv infatti “riconnette” la popolazione aziendale in
quanto è uno strumento diretto e innovativo e crea senso di appartenenza;
secondo vantaggio è il miglioramento della relazione tra management e
: i dirigenti, infatti, comunicando attraverso i video si fanno conoscere
dai propri dipendenti, comunicano in maniera più diretta e meno distaccata
rispetto a quella che poteva essere la comunicazione con mezzi non visivi;
Un terzo vantaggio riguarda la formazione: la Tv in azienda infatti può essere
utilizzata per la formazione, l’aggiornamento professionale, la diffusione di
procedure e per approfondimenti. È possibile trasmettere vere e proprie lezioni
con opportunità di interazione, flessibilità di fruizione e disponibilità di materiali
in digitale. In questo modo l’azienda viene liberata dalla necessità di organizzare
lezioni in aula e la formazione diventa flessibile, veloce ed efficace;
L’ultimo vantaggio, non meno importante, riguarda la presentazione
fferta commerciale: la Business Tv presenta efficacemente i prodotti e i
servizi a dipendenti e collaboratori, comunicando tempestivamente le novità
a Corporate Television si diffonde insieme agli strumenti della
erve a comunicare l’azienda a chi l’azienda la fa
L’anima dell’impresa in una tv - “7th floor” Anno 2, N.6.
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decisamente Internet, che ha ormai soppiantato la distribuzione via satellite, prevalente
emergono dati che
la qualificazione e l’omogeneizzazione della
: la Business Tv infatti “riconnette” la popolazione aziendale in
o e crea senso di appartenenza;
miglioramento della relazione tra management e
: i dirigenti, infatti, comunicando attraverso i video si fanno conoscere
dai propri dipendenti, comunicano in maniera più diretta e meno distaccata
nicazione con mezzi non visivi;
: la Tv in azienda infatti può essere
utilizzata per la formazione, l’aggiornamento professionale, la diffusione di
procedure e per approfondimenti. È possibile trasmettere vere e proprie lezioni
disponibilità di materiali
in digitale. In questo modo l’azienda viene liberata dalla necessità di organizzare
flessibile, veloce ed efficace;
la presentazione
emente i prodotti e i
ndo tempestivamente le novità.
si diffonde insieme agli strumenti della
erve a comunicare l’azienda a chi l’azienda la fa»16. In particolare,
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l’applicazione della televisione in azienda
impattare con decisione sulla comunicazione interna, soprattutto all’interno di aziende
caratterizzate da un modello organizzativo basato sulle seguenti caratteristiche di base:
- Numero di dipendenti:
comunicazione e dell’identità aziendale è sentito come di primaria
importanza;
- Dispersione sul ter
territorio, tanto più difficile sarà raggiungere dipendenti e collaboratori
aziendali attraverso forme e strumenti di comunicazione. In questo contesto,
medium in grado di indirizzarsi al target delle diff
sono considerati necessari;
- Dinamica interna o esterna del business:
maggiore quando l’azienda vive momenti di intenso cambiamento dovuto a
fattori interni (es. delocalizzazione) o esterni (livel
innovazione del settore);
- La complessità e la dinamicità del portafoglio prodotti e servizi:
maggiore è la complessità tanto più aumenta l’esigenza di comunicare con
efficacia e intensità all’interno del contesto organizzativo per infor
formare dipendenti e collaboratori.
Alla luce di tali considerazioni e in riferimento ai risult
nell’ambito della comunicazione interna la Tv rappresenta un canale ideale per
l’informazione, la motivazione e la diffusione
organizzazioni, spesso distribuite su più sedi, la Tv offre la possibilità di comunicare in
modo rapido ed efficiente.
Analizzando lo sviluppo delle Corporate Television è possibile distinguere due
generazioni. La prima generazione
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l’applicazione della televisione in azienda rappresenta un processo centrale in grado di
impattare con decisione sulla comunicazione interna, soprattutto all’interno di aziende
zate da un modello organizzativo basato sulle seguenti caratteristiche di base:
dipendenti: più l’azienda è di grandi dimensioni più il tema della
comunicazione e dell’identità aziendale è sentito come di primaria
Dispersione sul territorio: quanto più un azienda è delocalizzata sul
territorio, tanto più difficile sarà raggiungere dipendenti e collaboratori
aziendali attraverso forme e strumenti di comunicazione. In questo contesto,
medium in grado di indirizzarsi al target delle differenti sedi e filiali aziendali
sono considerati necessari;
Dinamica interna o esterna del business: la necessità di comunicare è
maggiore quando l’azienda vive momenti di intenso cambiamento dovuto a
fattori interni (es. delocalizzazione) o esterni (livello di concorrenza e
innovazione del settore);
La complessità e la dinamicità del portafoglio prodotti e servizi:
maggiore è la complessità tanto più aumenta l’esigenza di comunicare con
efficacia e intensità all’interno del contesto organizzativo per infor
formare dipendenti e collaboratori.
Alla luce di tali considerazioni e in riferimento ai risultati dello studio del 2007,
ambito della comunicazione interna la Tv rappresenta un canale ideale per
l’informazione, la motivazione e la diffusione di cultura aziendale. Nelle grandi
organizzazioni, spesso distribuite su più sedi, la Tv offre la possibilità di comunicare in
Analizzando lo sviluppo delle Corporate Television è possibile distinguere due
generazione “imita” la Tv tradizionale, attraverso la creazione di
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33
rappresenta un processo centrale in grado di
impattare con decisione sulla comunicazione interna, soprattutto all’interno di aziende
zate da un modello organizzativo basato sulle seguenti caratteristiche di base:
più l’azienda è di grandi dimensioni più il tema della
comunicazione e dell’identità aziendale è sentito come di primaria
quanto più un azienda è delocalizzata sul
territorio, tanto più difficile sarà raggiungere dipendenti e collaboratori
aziendali attraverso forme e strumenti di comunicazione. In questo contesto,
erenti sedi e filiali aziendali
la necessità di comunicare è
maggiore quando l’azienda vive momenti di intenso cambiamento dovuto a
lo di concorrenza e
La complessità e la dinamicità del portafoglio prodotti e servizi:
maggiore è la complessità tanto più aumenta l’esigenza di comunicare con
efficacia e intensità all’interno del contesto organizzativo per informare e
ati dello studio del 2007,
ambito della comunicazione interna la Tv rappresenta un canale ideale per
di cultura aziendale. Nelle grandi
organizzazioni, spesso distribuite su più sedi, la Tv offre la possibilità di comunicare in
Analizzando lo sviluppo delle Corporate Television è possibile distinguere due
“imita” la Tv tradizionale, attraverso la creazione di
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autentici palinsesti con telegiornali e programmi: vanno in onda telegiornali aziendali
rivolti ai collaboratori, rubriche formative, dibattiti, speciali dedicati a specifiche
situazioni aziendali e a eventi. Non mancano gli auguri di fine anno del presidente e del
direttore generale. La seconda generazione
lavorano e hanno poco tempo per guardare la T
Tv in azienda e le televisioni di prima generazione si
di vista, sia legati alla fase di produzione e distribuzione, sia al momento della fruizione
in azienda:
- dalla Tv che ha l’obiettivo di allineare i collaboratori si
sul cambiamento cultura
cliente;
- dal palinsesto inteso in senso classico
pubblico aziendale può scaricare o assistere in
il proprio tempo in relazione al proprio ruolo;
- dal canale unico si passa al multicanale, su Web, con materiali a disposizione on
line, spesso direttamente nella Intranet aziendale;
- da seriosa la Corporate Tv si fa emozionale, atting
dell’edutainment;
- Lo strumento della Tv inteso come informazione interna o marketing verso i
collaboratori si orienta alla gestione di obiettivi manageriali specifici (
esempio, la televisione della responsabilità sociale o della gest
della qualità totale);
- da strumento top-down
quanto tutti gli utenti dell’
produzione dei contenuti;
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autentici palinsesti con telegiornali e programmi: vanno in onda telegiornali aziendali
rivolti ai collaboratori, rubriche formative, dibattiti, speciali dedicati a specifiche
iendali e a eventi. Non mancano gli auguri di fine anno del presidente e del
seconda generazione gioca sulla sintesi: in azienda le persone
nno poco tempo per guardare la Tv. Si sviluppa così un nuovo modo di fare
azienda e le televisioni di prima generazione si riconfigurano sotto differenti punti
di vista, sia legati alla fase di produzione e distribuzione, sia al momento della fruizione
obiettivo di allineare i collaboratori si passa a quella incentrata
sul cambiamento culturale aziendale, in particolare sull’orientamento verso il
inteso in senso classico si passa alla televisione
pubblico aziendale può scaricare o assistere in streaming ai programmi gestendo
il proprio tempo in relazione al proprio ruolo;
dal canale unico si passa al multicanale, su Web, con materiali a disposizione on
line, spesso direttamente nella Intranet aziendale;
da seriosa la Corporate Tv si fa emozionale, attingendo al vasto mondo
Lo strumento della Tv inteso come informazione interna o marketing verso i
collaboratori si orienta alla gestione di obiettivi manageriali specifici (
la televisione della responsabilità sociale o della gest
down la Tv aziendale diventa collaborativa e orizzontale,
quanto tutti gli utenti dell’organizzazione possono partecipare alla fase di
produzione dei contenuti;
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autentici palinsesti con telegiornali e programmi: vanno in onda telegiornali aziendali
rivolti ai collaboratori, rubriche formative, dibattiti, speciali dedicati a specifiche
iendali e a eventi. Non mancano gli auguri di fine anno del presidente e del
gioca sulla sintesi: in azienda le persone
v. Si sviluppa così un nuovo modo di fare
iconfigurano sotto differenti punti
di vista, sia legati alla fase di produzione e distribuzione, sia al momento della fruizione
passa a quella incentrata
ll’orientamento verso il
si passa alla televisione on-demand: il
ai programmi gestendo
dal canale unico si passa al multicanale, su Web, con materiali a disposizione on
endo al vasto mondo
Lo strumento della Tv inteso come informazione interna o marketing verso i
collaboratori si orienta alla gestione di obiettivi manageriali specifici (ad
la televisione della responsabilità sociale o della gestione del cliente o
la Tv aziendale diventa collaborativa e orizzontale, in
organizzazione possono partecipare alla fase di
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- da strumento finalizzato
omogeneo a strumento per la generazione di idee e per lo sviluppo della
creatività e della socialità dei gruppi all’interno dell’
Di generazione in generazione mutano anche i protagonisti. Mentre nella Tv
prima generazione produttori e
professionisti, quelli della seconda generazione sono in molti casi
dell’azienda. La Tv in azienda, dunque, non si configura come un supporto di
comunicazione “altra”, quanto uno strumento che riflette modelli, contenuti e logiche
della comunicazione manageriale dell’azienda verso i collaboratori:
una circolare, il management parla attraverso la Tv.
Missione
Fruizione
Media
Mood
Obiettivi
Direzionalità
Approccio
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finalizzato a diffondere procedure e metodi di lavoro
omogeneo a strumento per la generazione di idee e per lo sviluppo della
e della socialità dei gruppi all’interno dell’azienda;
Di generazione in generazione mutano anche i protagonisti. Mentre nella Tv
produttori e conduttori di trasmissioni Tv ad hoc erano per lo più
professionisti, quelli della seconda generazione sono in molti casi gli stessi manager
in azienda, dunque, non si configura come un supporto di
quanto uno strumento che riflette modelli, contenuti e logiche
comunicazione manageriale dell’azienda verso i collaboratori: in luogo
una circolare, il management parla attraverso la Tv.
PRIMA
GENERAZIONE
SECONDA
GENERAZIONE
Missione
Fruizione
Obiettivi
Direzionalità
Approccio
Allineamento
Palinsesto
Canale unico
Seriosa
Marketing Interno
Top-down
Procedurale
Cambiamento culturale
On demand
Pluricanale
Edutainment
Manageriali specifici
Orizzontale
Stimolo
all’imprenditorialità
diffusa
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e metodi di lavoro in modo
omogeneo a strumento per la generazione di idee e per lo sviluppo della
Di generazione in generazione mutano anche i protagonisti. Mentre nella Tv di
di trasmissioni Tv ad hoc erano per lo più
gli stessi manager
in azienda, dunque, non si configura come un supporto di
quanto uno strumento che riflette modelli, contenuti e logiche
in luogo di inviare
Cambiamento culturale
Edutainment
Manageriali specifici
all’imprenditorialità
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2.2.3. La segmentazione del pubblico aziendale
Come già accennato, la nascita della t
storia della Tv tradizionale: in origine si è rivolta al pubblico nel suo complesso, per poi
cominciare a comunicare in modo più mirato in fase successiva.
aziende, a questo percorso
segmentate sottendono i seguenti fattori
- fattori tecnologici: predisporre un’infrastruttura che permetta una logica di
accesso condizionato e differenziato
scorsi anni comportava processi più complessi
- fattori editoriali: la comunicazione omogenea a tutti i dipend
rappresentato un valore strategico forte
- fattori organizzativi e finanziari
richiede uno sforzo organizzativo e finanziario molto
- fattori culturali e professionali
diffondere la cultura e la professionalità televisiva molto più a fondo all’interno
dell’impresa.
La segmentazione è una delle principali direttrici di sviluppo per i servizi di
Corporate Tv ed è fondamentale nel passaggio da un piano strategico ad uno operativo
nell’utilizzo della televisione all’
Mandelli e Prestinari. Le televisioni rivolte ad un pubblico ampio e non segmentato
tendono ad avere obiettivi principalmente di livello strategico
che la programmazione si rivolge ad un pubblico molto composito e d
termini di ruolo, cultura, professionalità, età e storia aziendale, la comunicazione deve
essere facilmente comprensibile e accettabile da tutti, a discapito degli aspetti più tecnici
e operativi che vanno tralasciati. Di seguito vengono ri
TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE APPLICA
LAUREA SPECIALISTICA IN COMUNICAZIONE D
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La segmentazione del pubblico aziendale
nnato, la nascita della televisione aziendale ricalca in un certo senso la
storia della Tv tradizionale: in origine si è rivolta al pubblico nel suo complesso, per poi
cominciare a comunicare in modo più mirato in fase successiva.
questo percorso evolutivo verso forme di comunicazione sempre più
segmentate sottendono i seguenti fattori:
: predisporre un’infrastruttura che permetta una logica di
accesso condizionato e differenziato in azienda è oggi possibile,
comportava processi più complessi e soprattutto costosi
: la comunicazione omogenea a tutti i dipend
un valore strategico forte all’interno delle aziende
organizzativi e finanziari: produrre servizi/contenuti segmentati
richiede uno sforzo organizzativo e finanziario molto consistente
culturali e professionali: per produrre contenuti specializzati occorre
diffondere la cultura e la professionalità televisiva molto più a fondo all’interno
è una delle principali direttrici di sviluppo per i servizi di
Corporate Tv ed è fondamentale nel passaggio da un piano strategico ad uno operativo
’utilizzo della televisione all’interno dell'organizzazione, in base a quanto rilevato da
. Le televisioni rivolte ad un pubblico ampio e non segmentato
obiettivi principalmente di livello strategico. Infatti, dal momento
che la programmazione si rivolge ad un pubblico molto composito e d
termini di ruolo, cultura, professionalità, età e storia aziendale, la comunicazione deve
essere facilmente comprensibile e accettabile da tutti, a discapito degli aspetti più tecnici
e operativi che vanno tralasciati. Di seguito vengono riportati i principali obiettivi di
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OMUNICAZIONE D’IMPRESA
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elevisione aziendale ricalca in un certo senso la
storia della Tv tradizionale: in origine si è rivolta al pubblico nel suo complesso, per poi
cominciare a comunicare in modo più mirato in fase successiva. All’interno delle
tivo verso forme di comunicazione sempre più
: predisporre un’infrastruttura che permetta una logica di
è oggi possibile, mentre negli
soprattutto costosi;
: la comunicazione omogenea a tutti i dipendenti ha sempre
all’interno delle aziende;
contenuti segmentati
consistente;
: per produrre contenuti specializzati occorre
diffondere la cultura e la professionalità televisiva molto più a fondo all’interno
è una delle principali direttrici di sviluppo per i servizi di
Corporate Tv ed è fondamentale nel passaggio da un piano strategico ad uno operativo
quanto rilevato da
. Le televisioni rivolte ad un pubblico ampio e non segmentato
. Infatti, dal momento
che la programmazione si rivolge ad un pubblico molto composito e differenziato in
termini di ruolo, cultura, professionalità, età e storia aziendale, la comunicazione deve
essere facilmente comprensibile e accettabile da tutti, a discapito degli aspetti più tecnici
principali obiettivi di
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livello strategico che Mandelli e Prestinari hanno riscontrato in alcuni casi di Tv
aziendale italiane esaminate:
- omogeneizzazione della cultura aziendale;
- diffusione di un’informazione chiara e omogenea circa le strategie
fondamentali, i risultati conseguiti a livello macro e le grandi iniziative
dell’azienda relativamente al mercato e alla comunità sociale di riferimento;
- incremento del livello di coinvolgimento generale delle risorse nel progetto
complessivo d’impresa e del senso di appartenenza/partecipazione.
Si tratta di tre obiettivi tra loro omogenei e compresenti che assumono
un’importanza differente secondo la tipologia dell’azienda. Le aziende più tradizionali
daranno maggiore importanza al primo e al s
flessibili e innovative punteranno al secondo e al terzo aspetto.
Al contrario, quando le Business TV
segmentato e quindi omogeneo,
operativo, più legati ai processi, alle procedure e più vicini alla formazione piuttosto che
alla semplice informazione. Si tratta di obiettivi comuni all’interno della gestione
ordinaria dell’impresa ma, con riferimento alla Business Tv, necessitano dell
tecnica, editoriale e finanziaria di segmentare il target della comunicazione con
precisione. I principali obiettivi operativi
- informazione operativa
processi aziendali;
- formazione e aggiornamento professionale: comunicazione finalizzata ad
accrescere le capacità professionali specifiche e specialistiche degli interlocutori
(può andare da un livello più teorico fino all’addestramento tecnico);
- motivazione specifica: incentivazione mirata su risultati operativi specifici;
- coinvolgimento operativo: coinvolgimento a livello di sottogruppo specifico.
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che Mandelli e Prestinari hanno riscontrato in alcuni casi di Tv
aziendale italiane esaminate:
omogeneizzazione della cultura aziendale;
diffusione di un’informazione chiara e omogenea circa le strategie
fondamentali, i risultati conseguiti a livello macro e le grandi iniziative
dell’azienda relativamente al mercato e alla comunità sociale di riferimento;
incremento del livello di coinvolgimento generale delle risorse nel progetto
impresa e del senso di appartenenza/partecipazione.
Si tratta di tre obiettivi tra loro omogenei e compresenti che assumono
un’importanza differente secondo la tipologia dell’azienda. Le aziende più tradizionali
daranno maggiore importanza al primo e al secondo punto mentre le aziende più
flessibili e innovative punteranno al secondo e al terzo aspetto.
Al contrario, quando le Business TV sono rivolte ad un pubblico più ristretto e
segmentato e quindi omogeneo, gli obiettivi che prevalgono sono di tipo più
, più legati ai processi, alle procedure e più vicini alla formazione piuttosto che
alla semplice informazione. Si tratta di obiettivi comuni all’interno della gestione
ordinaria dell’impresa ma, con riferimento alla Business Tv, necessitano dell
tecnica, editoriale e finanziaria di segmentare il target della comunicazione con
obiettivi operativi rilevati nelle aziende italiane sono:
nformazione operativa: informazioni strumentali all’attività operativa e ai
ormazione e aggiornamento professionale: comunicazione finalizzata ad
accrescere le capacità professionali specifiche e specialistiche degli interlocutori
(può andare da un livello più teorico fino all’addestramento tecnico);
one specifica: incentivazione mirata su risultati operativi specifici;
oinvolgimento operativo: coinvolgimento a livello di sottogruppo specifico.
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che Mandelli e Prestinari hanno riscontrato in alcuni casi di Tv
diffusione di un’informazione chiara e omogenea circa le strategie aziendali
fondamentali, i risultati conseguiti a livello macro e le grandi iniziative
dell’azienda relativamente al mercato e alla comunità sociale di riferimento;
incremento del livello di coinvolgimento generale delle risorse nel progetto
impresa e del senso di appartenenza/partecipazione.
Si tratta di tre obiettivi tra loro omogenei e compresenti che assumono
un’importanza differente secondo la tipologia dell’azienda. Le aziende più tradizionali
econdo punto mentre le aziende più
sono rivolte ad un pubblico più ristretto e
gli obiettivi che prevalgono sono di tipo più
, più legati ai processi, alle procedure e più vicini alla formazione piuttosto che
alla semplice informazione. Si tratta di obiettivi comuni all’interno della gestione
ordinaria dell’impresa ma, con riferimento alla Business Tv, necessitano della possibilità
tecnica, editoriale e finanziaria di segmentare il target della comunicazione con
rilevati nelle aziende italiane sono:
: informazioni strumentali all’attività operativa e ai
ormazione e aggiornamento professionale: comunicazione finalizzata ad
accrescere le capacità professionali specifiche e specialistiche degli interlocutori
(può andare da un livello più teorico fino all’addestramento tecnico);
one specifica: incentivazione mirata su risultati operativi specifici;
oinvolgimento operativo: coinvolgimento a livello di sottogruppo specifico.
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2.2.4. Promuovere la Business TV
L’obiettivo più ambizioso nella fase di introduzione della Business TV
quello di farla conoscere e promuoverla tra dipendenti e collaboratori
promozione prevede un livello strategico, finalizzato a posizionare il nuovo servizio
azienda, e uno operativo, mirato alla crescita de
integrati per dare i migliori risultati.
Nel caso della promozione strategica
televisione stessa per comunicare le strategie e
Business TV. Se questa attività
comunicazione top-down il medium televisivo riesce ad entrare di diritto nel mix dei
mezzi di comunicazione interna. Un’altra leva
importante è costituita dalla partecipazione diffusa dei dipendenti. Fare televisione con i
dipendenti, sia in fase operativa o di conduzione di programmi ad hoc, sia in fase di
pianificazione e produzione dei contenuti, rap
nella direzione dello sviluppo di iniziative
La promozione operativa
televisivo aziendale, si configura come
per quella aziendale. Solitamente è l’Intranet aziendale a rivestire un ruolo centrale a
riguardo, con la home page che presenta e promuove la televisione aziendale e mette a
disposizione delle risorse umane dell’
programmazione televisiva corporate. Altri canali di promozione essenziali in azienda
sono newsletter, riviste interne all’organizzazione,
divisioni aziendali e SMS in versione corporate
più canali di comunicazione.
Con particolare riferimento alla misurazione dei risultati di iniziative di Business TV,
per valutare il successo della Tv aziendale si misurano gli ascolti e si determina la
quantità, la soddisfazione e la fedeltà del proprio audience. La misurazione dei risultati
di un servizio di Business Tv è un’attività centrale
dell’ascolto e la misurazione dell’impatto.
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Promuovere la Business TV e misurare i risultati
L’obiettivo più ambizioso nella fase di introduzione della Business TV
di farla conoscere e promuoverla tra dipendenti e collaboratori
promozione prevede un livello strategico, finalizzato a posizionare il nuovo servizio
enda, e uno operativo, mirato alla crescita degli ascolti, che devono essere ben
integrati per dare i migliori risultati.
promozione strategica il management aziendale
stessa per comunicare le strategie e la mission aziendale
. Se questa attività di promozione viene svolta in modo sistematico nella
il medium televisivo riesce ad entrare di diritto nel mix dei
mezzi di comunicazione interna. Un’altra leva di promozione strategica molto
importante è costituita dalla partecipazione diffusa dei dipendenti. Fare televisione con i
dipendenti, sia in fase operativa o di conduzione di programmi ad hoc, sia in fase di
pianificazione e produzione dei contenuti, rappresenta un potenziale punto di forza
sviluppo di iniziative di Business Tv di successo.
promozione operativa, cioè quella dei programmi o del palinsesto del servizio
si configura come fase cruciale per la televisione tradizionale come
per quella aziendale. Solitamente è l’Intranet aziendale a rivestire un ruolo centrale a
riguardo, con la home page che presenta e promuove la televisione aziendale e mette a
izione delle risorse umane dell’azienda un click diretto di accesso alla
programmazione televisiva corporate. Altri canali di promozione essenziali in azienda
newsletter, riviste interne all’organizzazione, incontri professionali tra gruppi e
e SMS in versione corporate. La promozione è quindi attualizzata su
.
Con particolare riferimento alla misurazione dei risultati di iniziative di Business TV,
er valutare il successo della Tv aziendale si misurano gli ascolti e si determina la
azione e la fedeltà del proprio audience. La misurazione dei risultati
un servizio di Business Tv è un’attività centrale che riguarda, dunque, la misurazione
a misurazione dell’impatto.
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L’obiettivo più ambizioso nella fase di introduzione della Business TV in azienda è
di farla conoscere e promuoverla tra dipendenti e collaboratori. L’attività di
promozione prevede un livello strategico, finalizzato a posizionare il nuovo servizio in
gli ascolti, che devono essere ben
aziendale utilizza la
la mission aziendale dell’iniziativa di
viene svolta in modo sistematico nella
il medium televisivo riesce ad entrare di diritto nel mix dei
di promozione strategica molto
importante è costituita dalla partecipazione diffusa dei dipendenti. Fare televisione con i
dipendenti, sia in fase operativa o di conduzione di programmi ad hoc, sia in fase di
presenta un potenziale punto di forza
, cioè quella dei programmi o del palinsesto del servizio
evisione tradizionale come
per quella aziendale. Solitamente è l’Intranet aziendale a rivestire un ruolo centrale a
riguardo, con la home page che presenta e promuove la televisione aziendale e mette a
diretto di accesso alla
programmazione televisiva corporate. Altri canali di promozione essenziali in azienda
incontri professionali tra gruppi e
ozione è quindi attualizzata su
Con particolare riferimento alla misurazione dei risultati di iniziative di Business TV,
er valutare il successo della Tv aziendale si misurano gli ascolti e si determina la
azione e la fedeltà del proprio audience. La misurazione dei risultati
, dunque, la misurazione
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Per quanto riguarda la misurazione dell’ascolto
servizi sono dotati di sistemi di rilevazione quantitativa a livello accurato e continuativo.
Infatti, le aziende che utilizzano un canale di trasmissione
essere la diffusione via satellite, e indipendentemente dal mezzo di fruizione utilizzato,
tendono ad avere lo svantaggio di una difficoltà di misurazione che è tipica dei sistemi di
broadcast televisivo tradizionale, ove si ricorre a sistemi d
canali satellitari possono misurare il grado di accesso in maniera più approfondita, solo
se chi li riceve è dotato di un dispositivo in grado di fornire un messaggio di feedback
alla sorgente di emissione. I canali fruiti quind
misurazione diretta dei risultati di audience e devono ricorrere ad analisi a campione e
proiezioni dei relativi risultati. Con l’avvento di sistemi di Business Tv basati su Internet
e inseriti in genere nel contesto Web, la
attraverso rilevazioni quantitative precise tipiche dell’ambiente di rete.
non impossibile, la misurazione delle fruizioni fatte in gruppo per le quali un unico
canale è fruito contemporan
Inoltre, è necessario analizzare
attraverso ricerche periodiche
soprattutto le aziende più atte
della sua credibilità e del clima di fiducia presso i dipendenti. Dall’analisi che Mandelli e
Prestinari hanno condotto su varie Tv aziendali italiane, l’impressione che hanno
raccolto è che la televisione riesca effettivamente a creare un ponte diretto e immediato
tra la base e il vertice, colmando quel vuoto che
“leve” operative in termini di strategia e coinvolgimento.
delocalizzate sul territorio, inoltre, la Business TV riveste un ruolo centrale come
trasversale tra centro e “periferie”;
potenzialmente in grado di
organizzazioni.
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misurazione dell’ascolto occorre osservare che non tutti i
servizi sono dotati di sistemi di rilevazione quantitativa a livello accurato e continuativo.
Infatti, le aziende che utilizzano un canale di trasmissione più tradizionale
essere la diffusione via satellite, e indipendentemente dal mezzo di fruizione utilizzato,
tendono ad avere lo svantaggio di una difficoltà di misurazione che è tipica dei sistemi di
televisivo tradizionale, ove si ricorre a sistemi di rilevazione a campione. I
canali satellitari possono misurare il grado di accesso in maniera più approfondita, solo
se chi li riceve è dotato di un dispositivo in grado di fornire un messaggio di feedback
alla sorgente di emissione. I canali fruiti quindi via televisione non hanno una
misurazione diretta dei risultati di audience e devono ricorrere ad analisi a campione e
proiezioni dei relativi risultati. Con l’avvento di sistemi di Business Tv basati su Internet
e inseriti in genere nel contesto Web, la misurazione degli accessi può essere effettuata
attraverso rilevazioni quantitative precise tipiche dell’ambiente di rete.
non impossibile, la misurazione delle fruizioni fatte in gruppo per le quali un unico
canale è fruito contemporaneamente dal medesimo terminale da più persone.
Inoltre, è necessario analizzare il livello di impatto della televisione
periodiche di tipo qualitativo. A realizzare questo tipo di analisi sono
aziende più attente al miglioramento generale dell’immagine aziendale,
della sua credibilità e del clima di fiducia presso i dipendenti. Dall’analisi che Mandelli e
Prestinari hanno condotto su varie Tv aziendali italiane, l’impressione che hanno
ione riesca effettivamente a creare un ponte diretto e immediato
tra la base e il vertice, colmando quel vuoto che spesso si avverte tra management e
“leve” operative in termini di strategia e coinvolgimento. Nell’ambito di aziende
orio, inoltre, la Business TV riveste un ruolo centrale come
trasversale tra centro e “periferie”; in questa direzione, Tv aziendali sono
potenzialmente in grado di facilitare le attività operative e cross
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orre osservare che non tutti i
servizi sono dotati di sistemi di rilevazione quantitativa a livello accurato e continuativo.
più tradizionale, quale può
essere la diffusione via satellite, e indipendentemente dal mezzo di fruizione utilizzato,
tendono ad avere lo svantaggio di una difficoltà di misurazione che è tipica dei sistemi di
i rilevazione a campione. I
canali satellitari possono misurare il grado di accesso in maniera più approfondita, solo
se chi li riceve è dotato di un dispositivo in grado di fornire un messaggio di feedback
i via televisione non hanno una
misurazione diretta dei risultati di audience e devono ricorrere ad analisi a campione e
proiezioni dei relativi risultati. Con l’avvento di sistemi di Business Tv basati su Internet
misurazione degli accessi può essere effettuata
attraverso rilevazioni quantitative precise tipiche dell’ambiente di rete. Difficile poi, se
non impossibile, la misurazione delle fruizioni fatte in gruppo per le quali un unico
eamente dal medesimo terminale da più persone.
la televisione in azienda,
questo tipo di analisi sono
al miglioramento generale dell’immagine aziendale,
della sua credibilità e del clima di fiducia presso i dipendenti. Dall’analisi che Mandelli e
Prestinari hanno condotto su varie Tv aziendali italiane, l’impressione che hanno
ione riesca effettivamente a creare un ponte diretto e immediato
si avverte tra management e
Nell’ambito di aziende
orio, inoltre, la Business TV riveste un ruolo centrale come ponte
in questa direzione, Tv aziendali sono
à operative e cross-territoriali delle
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2.2.5. Il palinsesto e i generi della Business TV
La Business TV si configura come
proprio palinsesto e un modello di offerta ben definito. I
ricoperto un ruolo centrale soprattutto
televisione aziendale. Nella fattispecie, i palinsesti delle prime iniziative di Business TV
sono stati ispirati da una logica di trasmissione dei contenuti alquanto rigida, con una
suddivisione della programmazione
aziendali diversi, limitando la trasmissione dei contenuti al
determinate fasce orarie. L’evoluzione tecnologica e quindi la convergenza tra Tv e Web
ha fatto sì che si venisse a creare un nuovo modello: il
caratterizza la Tv aziendale di seconda generazione. In questo c
disposizione di tutti coloro che in qualsiasi momento voglio
on line. Autore del palinsesto è quindi lo spettatore, il quale colloca il programma nella
sua agenda secondo un modello personale di
In realtà non tutte le azien
dipendenti offrono una soluzione di video
all’archivio, oltre alla scelta del momento di visione. Questo soprattutto per un problem
di tipo tecnico. Molte aziende italiane, infatti, utilizzano la trasmissione satellitare che da
questo punto di vista è piuttosto vincolante; di conseguenza, pur preferendo una
soluzione on-demand, sono “costrette” ad utilizzare la
dei programmi. Di seguito vengono riportati i principali vantaggi che caratterizzano
entrambe le logiche.
17 Per logica push si intende la logica del palinsesto: la proposta di un unico flusso continuo di
programmi a cui i telespettatori possono collegarsi o scollegarsi, ma senza la possibilità di fruire di uno
specifico programma su richiesta. È tipica della Tv tradizionale.
La logica pull invece, consiste nella fruizione del programma su richiesta ed è tipica del Web.
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Il palinsesto e i generi della Business TV
si configura come una televisione a tutti gli effetti,
proprio palinsesto e un modello di offerta ben definito. In particolare
ricoperto un ruolo centrale soprattutto nel corso della prima generazione del
Nella fattispecie, i palinsesti delle prime iniziative di Business TV
sono stati ispirati da una logica di trasmissione dei contenuti alquanto rigida, con una
della programmazione in differenti fasce orarie, ciascuna dedicata
aziendali diversi, limitando la trasmissione dei contenuti al pubblico generalista in
determinate fasce orarie. L’evoluzione tecnologica e quindi la convergenza tra Tv e Web
ha fatto sì che si venisse a creare un nuovo modello: il modello on
v aziendale di seconda generazione. In questo caso il programma è a
disposizione di tutti coloro che in qualsiasi momento vogliono vederlo, basta collegarsi
line. Autore del palinsesto è quindi lo spettatore, il quale colloca il programma nella
sua agenda secondo un modello personale di time management.
In realtà non tutte le aziende che utilizzano la Business TV per comunicare con i
dipendenti offrono una soluzione di video on-demand maturo con accesso libero
all’archivio, oltre alla scelta del momento di visione. Questo soprattutto per un problem
di tipo tecnico. Molte aziende italiane, infatti, utilizzano la trasmissione satellitare che da
questo punto di vista è piuttosto vincolante; di conseguenza, pur preferendo una
, sono “costrette” ad utilizzare la logica push17 per la di
dei programmi. Di seguito vengono riportati i principali vantaggi che caratterizzano
si intende la logica del palinsesto: la proposta di un unico flusso continuo di
programmi a cui i telespettatori possono collegarsi o scollegarsi, ma senza la possibilità di fruire di uno
specifico programma su richiesta. È tipica della Tv tradizionale.
invece, consiste nella fruizione del programma su richiesta ed è tipica del Web.
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una televisione a tutti gli effetti, con un vero e
n particolare il palinsesto ha
nel corso della prima generazione della
Nella fattispecie, i palinsesti delle prime iniziative di Business TV
sono stati ispirati da una logica di trasmissione dei contenuti alquanto rigida, con una
, ciascuna dedicata a target
pubblico generalista in
determinate fasce orarie. L’evoluzione tecnologica e quindi la convergenza tra Tv e Web
modello on-demand, che
aso il programma è a
no vederlo, basta collegarsi
line. Autore del palinsesto è quindi lo spettatore, il quale colloca il programma nella
per comunicare con i
maturo con accesso libero
all’archivio, oltre alla scelta del momento di visione. Questo soprattutto per un problema
di tipo tecnico. Molte aziende italiane, infatti, utilizzano la trasmissione satellitare che da
questo punto di vista è piuttosto vincolante; di conseguenza, pur preferendo una
per la distribuzione
dei programmi. Di seguito vengono riportati i principali vantaggi che caratterizzano
si intende la logica del palinsesto: la proposta di un unico flusso continuo di
programmi a cui i telespettatori possono collegarsi o scollegarsi, ma senza la possibilità di fruire di uno
invece, consiste nella fruizione del programma su richiesta ed è tipica del Web.
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I vantaggi della logica del palinsesto:
- l’unificazione del momento di fruizione
un fattore decisivo soprattutto all’interno delle aziende che intendono sviluppare
o rafforzare lo spirito di gruppo nella propria organizzazione
- il consolidamento di abitudini di fruizione
programmi, tra le risorse umane all’intern
- la funzione di agenda setting della Business TV, che attraverso un palinsesto
rigido e ben definito identifica i temi centrali
aziendali sono chiamati a
I vantaggi della logica on
- la flessibilità della fruizione: l’utente può decidere quando vedere un programma,
adattando tempi e modalità di fruizione
- La maggiore copertura: attraverso un servizio on
essere visto anche dalle persone che nel momento della messa in onda non
abbiano avuto la possibilità di assistervi;
- La valorizzazione dell’archivio: per quanto
sia molto concentrato sulle novità, la logica on
la produzione di contenuti permettendo agli utenti di rivedere vecchi programmi;
- Minore impatto sulle risorse di rete, grazie alla maggiore distribuzione nel tempo
degli accessi al servizio.
La scelta di una delle due logiche di prog
comunicazione. Quella definita da Prestinari e Mandelli come
ad un pubblico molto esteso e
televisione tradizionale e l’effetto g
comunicazione è di tipo operativo
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della logica del palinsesto:
’unificazione del momento di fruizione tra dipendenti e collaboratori. Si tratta di
decisivo soprattutto all’interno delle aziende che intendono sviluppare
o rafforzare lo spirito di gruppo nella propria organizzazione;
il consolidamento di abitudini di fruizione della Business TV e dei relativi
programmi, tra le risorse umane all’interno dell’azienda;
agenda setting della Business TV, che attraverso un palinsesto
rigido e ben definito identifica i temi centrali a cui dipendenti e collaboratori
aziendali sono chiamati a prestare attenzione.
della logica on-demand:
a flessibilità della fruizione: l’utente può decidere quando vedere un programma,
tempi e modalità di fruizione alle proprie esigenze personali;
La maggiore copertura: attraverso un servizio on-demand il programma può
sere visto anche dalle persone che nel momento della messa in onda non
abbiano avuto la possibilità di assistervi;
La valorizzazione dell’archivio: per quanto solitamente l’interesse del pubblico
sia molto concentrato sulle novità, la logica on-demand può valorizzare nel tempo
la produzione di contenuti permettendo agli utenti di rivedere vecchi programmi;
Minore impatto sulle risorse di rete, grazie alla maggiore distribuzione nel tempo
degli accessi al servizio.
scelta di una delle due logiche di programmazione dipende
definita da Prestinari e Mandelli come di tipo strategico
ad un pubblico molto esteso e indifferenziato, tenderà a privilegiare ritmi e stilemi della
televisione tradizionale e l’effetto guida della logica del palinsesto. Laddove invece la
comunicazione è di tipo operativo, rivolta ad un pubblico più omogeneo e
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tra dipendenti e collaboratori. Si tratta di
decisivo soprattutto all’interno delle aziende che intendono sviluppare
della Business TV e dei relativi
agenda setting della Business TV, che attraverso un palinsesto
dipendenti e collaboratori
a flessibilità della fruizione: l’utente può decidere quando vedere un programma,
alle proprie esigenze personali;
demand il programma può
sere visto anche dalle persone che nel momento della messa in onda non
l’interesse del pubblico
valorizzare nel tempo
la produzione di contenuti permettendo agli utenti di rivedere vecchi programmi;
Minore impatto sulle risorse di rete, grazie alla maggiore distribuzione nel tempo
anche dal tipo di
di tipo strategico, rivolta
indifferenziato, tenderà a privilegiare ritmi e stilemi della
uida della logica del palinsesto. Laddove invece la
, rivolta ad un pubblico più omogeneo e
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numericamente ridotto, la logica
complessiva.
Per quanto riguarda il contenut
sostanzialmente alla Tv tradizionale anche con riferimento ai generi. Il primo e il più
importante genere televisivo è
necessità di informare i propri collaborat
mercato o sul settore di riferimento. Il Tg aziendale si è quindi affiancato ai più
tradizionali strumenti di comunicazione, proponendo le informazioni sotto forma di
notizie televisive, beneficiando della traspa
mezzo. Il secondo genere è la
rappresentare i propri valori e la propria cultura, attraverso
d’impresa, intesa come modalità di de
dell’impresa di riferimento. Infine, il terzo genere è
aziendale questo genere si è sviluppato sotto il nome di
nell’informare attraverso modalità di intrattenimento. Tra i vari format che si rifanno a
questo genere, quelli più diffusi sono la trasmissione delle convention aziendali in
diretta o attraverso sintesi registrate; in alternativa, reality formativi girati dall’azienda
con l’obiettivo di realizzare video sui valori o sui comportamenti dei dipendenti.
È opportuno precisare che il servizio di Business Tv rivolta ad un pubblico interno,
rispetto alla Tv tradizionale, prevede un’intensità nella proposta di programmi molto
limitata e solitamente compresa tra due programmi nuovi al mese fino ad un massimo di
2-3 al giorno per un totale di qualche decina di minuti. Inoltre, quando si parla di
palinsesto nei casi di televisione interna spesso si fa riferimento ad un ciclo di
programmi della durata comples
determinati programmi trasmessi in
temi più diffusi, nella comunicazione interna, riguardano:
- l’informazione di livello strategi
- l’informazione operativa;
- il coinvolgimento e la creazione di spirito di squadra;
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numericamente ridotto, la logica on-demand garantisce maggiore efficienza ed efficacia
Per quanto riguarda il contenuto dei programmi, la Business TV
alla Tv tradizionale anche con riferimento ai generi. Il primo e il più
importante genere televisivo è l’informazione; su questo piano, le aziende sentono la
necessità di informare i propri collaboratori sulla situazione aziendale interna, sul
mercato o sul settore di riferimento. Il Tg aziendale si è quindi affiancato ai più
tradizionali strumenti di comunicazione, proponendo le informazioni sotto forma di
notizie televisive, beneficiando della trasparenza e della velocità che caratterizzano tale
Il secondo genere è la fiction, che permette all’azienda di comunicare, narrare e
ri valori e la propria cultura, attraverso la rappresentazione
d’impresa, intesa come modalità di descrizione di eventi aziendali centrali nella storia
. Infine, il terzo genere è l’intrattenimento
aziendale questo genere si è sviluppato sotto il nome di infotainment
modalità di intrattenimento. Tra i vari format che si rifanno a
questo genere, quelli più diffusi sono la trasmissione delle convention aziendali in
diretta o attraverso sintesi registrate; in alternativa, reality formativi girati dall’azienda
ivo di realizzare video sui valori o sui comportamenti dei dipendenti.
È opportuno precisare che il servizio di Business Tv rivolta ad un pubblico interno,
rispetto alla Tv tradizionale, prevede un’intensità nella proposta di programmi molto
itamente compresa tra due programmi nuovi al mese fino ad un massimo di
3 al giorno per un totale di qualche decina di minuti. Inoltre, quando si parla di
palinsesto nei casi di televisione interna spesso si fa riferimento ad un ciclo di
durata complessiva di poche decine di minuti, o alla proposta rigida di
trasmessi in giorno e orari fissi e ben definiti
temi più diffusi, nella comunicazione interna, riguardano:
l’informazione di livello strategico/istituzionale;
l’informazione operativa;
il coinvolgimento e la creazione di spirito di squadra;
OMUNICAZIONE APPLICATE ALL’IMPRESA
OMUNICAZIONE D’IMPRESA
PROF. STEFANO EPIFANI
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garantisce maggiore efficienza ed efficacia
a Business TV si rifà
alla Tv tradizionale anche con riferimento ai generi. Il primo e il più
; su questo piano, le aziende sentono la
ori sulla situazione aziendale interna, sul
mercato o sul settore di riferimento. Il Tg aziendale si è quindi affiancato ai più
tradizionali strumenti di comunicazione, proponendo le informazioni sotto forma di
renza e della velocità che caratterizzano tale
, che permette all’azienda di comunicare, narrare e
la rappresentazione
di eventi aziendali centrali nella storia
intrattenimento. Nel contesto
infotainment, che consiste
modalità di intrattenimento. Tra i vari format che si rifanno a
questo genere, quelli più diffusi sono la trasmissione delle convention aziendali in
diretta o attraverso sintesi registrate; in alternativa, reality formativi girati dall’azienda
ivo di realizzare video sui valori o sui comportamenti dei dipendenti.
È opportuno precisare che il servizio di Business Tv rivolta ad un pubblico interno,
rispetto alla Tv tradizionale, prevede un’intensità nella proposta di programmi molto
itamente compresa tra due programmi nuovi al mese fino ad un massimo di
3 al giorno per un totale di qualche decina di minuti. Inoltre, quando si parla di
palinsesto nei casi di televisione interna spesso si fa riferimento ad un ciclo di
o alla proposta rigida di
e ben definiti. In conclusione, i
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- la formazione.
In riferimento alle considerazioni sin qui presentate, è possibile identificare
tendenze e possibili ambiti di svilupp
comunicazione interna al contesto organizzativo
seguito presentate:
- Fruizione attraverso terminali mobili:
video portability, un modo per portare ovunque lo schermo e poter fruire della
programmazione aziendale. Da un punto di vista tecnologico esistono già
soluzioni che possono essere utilizzate a questo scopo, anche se manca un
orientamento di business che renda economicamen
questo tipo;
- Incremento delle attività di formazione:
la televisione in Italia non è mai stato sviluppato, a differenza di altri paesi dove
invece è già sperimentato e utilizzato con successo. La comunicazione in questo
campo richiede grande intensità che non tutti i sist
sarebbero già in grado di supportare dal punto
distribuzione. Ma molto probabilmente il successo sempre più progressivo della
Tv in azienda, da una parte, e
percorsi di creazione e diffusione di saperi e conoscenze all’interno dell’azienda,
dall’altra, potrebbero essere in grado di determinare nei prossimi anni lo
sviluppo di formazione
- Evoluzione verso l’on
da logiche di tipo “push”, ma il medium Business TV per definizione e per le sue
caratteristiche tecniche permette
“pull”;
- Maggiore multimedialità e
convergenza tecnologica,
tradizionale - sarà caratterizzato con sempre maggiore consistenza da contenuti
multimediali e soprattutto da logiche di fruizione sempre più interat
TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE APPLICA
LAUREA SPECIALISTICA IN COMUNICAZIONE D
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In riferimento alle considerazioni sin qui presentate, è possibile identificare
possibili ambiti di sviluppo della televisione in azienda - con attenzione alla
comunicazione interna al contesto organizzativo - in base a sei macro aree centrali, di
Fruizione attraverso terminali mobili: questo aspetto richiama il concetto di
, un modo per portare ovunque lo schermo e poter fruire della
programmazione aziendale. Da un punto di vista tecnologico esistono già
soluzioni che possono essere utilizzate a questo scopo, anche se manca un
orientamento di business che renda economicamente vincente una scelta di
Incremento delle attività di formazione: il campo della formazione attraverso
la televisione in Italia non è mai stato sviluppato, a differenza di altri paesi dove
invece è già sperimentato e utilizzato con successo. La comunicazione in questo
campo richiede grande intensità che non tutti i sistemi televisivi attivati
o già in grado di supportare dal punto di vista della produzione e
molto probabilmente il successo sempre più progressivo della
Tv in azienda, da una parte, e l’esigenza sempre più avvertita di svilup
percorsi di creazione e diffusione di saperi e conoscenze all’interno dell’azienda,
dall’altra, potrebbero essere in grado di determinare nei prossimi anni lo
sviluppo di formazione on the Tv anche in Italia;
Evoluzione verso l’on-demand: la televisione tradizionale è sempre stata spinta
da logiche di tipo “push”, ma il medium Business TV per definizione e per le sue
caratteristiche tecniche permetterà di incentivare sempre più
Maggiore multimedialità e interattività: a seguito del fenomeno della
convergenza tecnologica, anche la televisione in azienda - di pari passo con quella
sarà caratterizzato con sempre maggiore consistenza da contenuti
multimediali e soprattutto da logiche di fruizione sempre più interat
OMUNICAZIONE APPLICATE ALL’IMPRESA
OMUNICAZIONE D’IMPRESA
PROF. STEFANO EPIFANI
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In riferimento alle considerazioni sin qui presentate, è possibile identificare
con attenzione alla
base a sei macro aree centrali, di
questo aspetto richiama il concetto di
, un modo per portare ovunque lo schermo e poter fruire della
programmazione aziendale. Da un punto di vista tecnologico esistono già
soluzioni che possono essere utilizzate a questo scopo, anche se manca un
te vincente una scelta di
il campo della formazione attraverso
la televisione in Italia non è mai stato sviluppato, a differenza di altri paesi dove
invece è già sperimentato e utilizzato con successo. La comunicazione in questo
emi televisivi attivati
di vista della produzione e della
molto probabilmente il successo sempre più progressivo della
’esigenza sempre più avvertita di sviluppare
percorsi di creazione e diffusione di saperi e conoscenze all’interno dell’azienda,
dall’altra, potrebbero essere in grado di determinare nei prossimi anni lo
one tradizionale è sempre stata spinta
da logiche di tipo “push”, ma il medium Business TV per definizione e per le sue
sempre più una logica di tipo
ito del fenomeno della
di pari passo con quella
sarà caratterizzato con sempre maggiore consistenza da contenuti
multimediali e soprattutto da logiche di fruizione sempre più interattive.