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Page 1: DISTRETTO 2030 - ITALIA Anno 2° NUMER0 5 Novembre 1999 - novembre 1999.pdf · rischio della cocca Santa Chiara in procinto di partire per Maiorca. Assumeva l™assicurazione il cittadino

DISTRETTO 2030 - ITALIAAnno 2° NUMER0 5 Novembre 1999

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PROGRAMMI DEL CLUB

MESE DI NOVEMBRE 1999

Giovedi 4 ore 18,30 - Palazzo Bianco - Via Garibaldi - GenovaInterclub generale in occasione dell�Inaugurazione della Sala delMagnasco restaurata con il contributo dei Rotary Club genovesi

Mercoledì 10 ore 20 - Hotel Jolly Plaza - Riunione ConvivialeRelazione professionale della nostra socia Dott.ssa Anna MariaFaganelli sul tema: Il bambino e il Tribunale dei Minori

Mercoledì 17 ore 18,30 - Hotel Jolly Plaza - Riunione AperitivoOsservatore Liguria Centro Studi Economico-Politico-SocialiO.N.L.U.S.Parlerà la nostra socia Prof.ssa Ing. Donaltella MasciaPresenteranno l�argomento il Dott.Filippo Leonardo eil Sig. Sergio Meschi

Mercoledì 24 ore 20 - Hotel Jolly Plaza - Riunione ConvivialeRelazione del nostro socio Gen.le Dott. Angelo Desiderisul tema: L�Arma dei Carabinieri

Si prega di comunicare alla Segreteria le eventuali assenze telefonando, almeno due giorniprima della riunione, al n. 010-587691

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Cari amici,

Con l�inizio di questo anno rotariano la responsabilità del bollettinodel Club è stata assunta dall�amico Savioli, con cui devocongratularmi per la nuova impostazione data dallo stesso, sia dalpunto di vista estetico che giornalistico.Sul primo bollettino di questo nuovo anno rotariano io vi avevoscritto una breve lettera di saluto e di augurio per le prossime vacanzeestive. In quell�occasione avevo sentito il dovere di farvi rilevarecome le presenze alle nostre riunione fossero marcatamentediminuite in percentuale chiedendovi, per il nuovo anno rotariano,oltre che la vostra più intensa partecipazione, anche unacollaborazione alla stesura del nostro bollettino, proponendomi nelcontempo di non annoiarvi più con i miei scritti.La stagione feriale è trascorsa e, con molta amarezza, ho dovutoriscontrare, invece, come un�ulteriore caduta di spirito rotarianoabbia caratterizzato l�inizio di questo nuovo anno, per cui mi sentoin dovere di scrivere ancora due righe.Se avete letto i bollettini dello scorso anno qualcuno ricorderà chein quello di Gennaio 1999 vi avevo indicate le percentuali, giàsoddisfacenti, di presenza dell�ultimo trimestre del 1998,augurandomi di riuscire a fare ancora un piccolo salto di qualitàattestandoci attorno ad una percentuale mensile compresa tra il 65ed il 70 per cento. Saremo certamente stati uno dei più attivi Clubdel Distretto.La dura realtà, invece, oltre che alla diminuzione delle presenze,nel secondo semestre, dell�otto per cento circa, mi ha costretto harilevare che in questo inizio del nuovo anno rotariano abbiamoavuto difficoltà ad ottenere una percentuale di presenze che a faticariesce ad aggirarsi attorno al 50%.Siamo cresciuti troppo? Il Club ha deluso?Francamente non so darvi una risposta. Posso solo ricordare qualisono le regole rotariane che dovremmo rispettare: una presenza dialmeno il 60% semestrale nonché un allontanamento automaticodal Club per coloro che, senza valide motivazioni, sono assentioltre quattro riunioni consecutive.Non credo che, almeno in Italia, un solo Club rispetti queste regole,pur tuttavia dobbiamo fare in modo che il Consiglio Direttivo nondebba mai trovarsi ad essere costretto a decidere su queste questioni,proprio quando un Presidente Internazionale afferma che è giuntoil momento di dare prova di disciplina all�interno dei nostri Club.

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A questo proposito vi ricordo che il piacere-dovere di presentare unnuovo socio non deve essere dettato da rapporti di amicizia, di cortesiao peggio di interessi nei suoi confronti, ma da una valutazioneestremamente accurata ed obiettiva dello stesso in relazione alle suefacoltà di poter essere veramente un valido rotariano.Vi invito a leggere il messaggio del Presidente Ravizza a pagina 8della rivista Rotary del mese di Settembre che tutti dovreste averricevuto, intitolato Una gran quantità di qualità, ed a soffermarvi, ariflettere un momento sul contenuto dello stesso.Mi auguro di cuore che lo spirito di servizio che caratterizza il nostrosodalizio vi spinga a rafforzare, mediante la frequentazione, lacollaborazione, l�amicizia tra di noi, mezzo fondamentale per ilmiglior andamento e per la crescita del nostro Club.Con sentita amicizia, non solo rotariana, vi attendo numerosi alleprossime riunioni.

Pier Giuseppe Rosciano

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ATTIVITA� DEL CLUB

Mercoledì 6 ottobre, ore 18,30 - Hotel Jolly Plaza - Riunione AperitivoRelazione professionale del nostro socio Dott. Roberto GotelliPresiede Alberto Bagnasco

Di seguito si riporta quanto presentato dal relatore, Dott. Roberto Gotelli.

I più antichi documenti manifestanti il preciso e compiuto intendimento assicurativo furono redatti aGenova e nulla, ad oggi, nonostante le copiose carte contenute negli archivi italiani, si è trovato dianteriore.Il Prof. Enrico Bensa, autore di un trattato dal titolo di �Il contratto di assicurazione nel medio evo� editonel 1884 scoprì, nell�archivio di stato genovese il contratto che per oltre un secolo detenne le palma dellamaggior vetustà.Il rogito redatto a Banchi nelle ore della sera del 23 Ottobre 1347 dal Notaio Tomaso Casanova annotava�Actum Janua in Banchis in angulo domus Carli et Bonifaci Usumaris fratrum anno Domini 1347 XXIIIOctobris circa Vesperas�. L�assicurazione dell�ammontare di 107 lire genovesi, copriva per sei mesi ilrischio della cocca Santa Chiara in procinto di partire per Maiorca.Assumeva l�assicurazione il cittadino Luigi Leccavelo nei confronti del padrone Bartolomeo Beres figlio diBartolomeo.Quasi un secolo dopo emersero dagli archivi genovesi documenti redatti dal medesimo Notaio anterioridi alcuni anni rispetto a quelli scoperti dal Bensa.Sono cinque rogiti, il primo risale al 18 Marzo 1343 ed include preventive intese intercorse a Pisa il 20Febbraio ed annotate dal Notaio Enrico Baninzeri �de Ripa Arni�. Amichetto Pinello assicura, in favore diGuglielmo Avedotto, per 680 fiorini d�oro, dieci balle di panni da trasportare sulla galea Santa Catalina alcomando di Valentino Pinello figlio di Nicola da Porto Pisano a Porto della Sicilia non indicato.Entrambi questi documenti erano redatti con un singolare formulario mantenuto per tutto il trecento esino alla metà del secolo successivo in quanto si adombrava un contratto singolare.Infatti, il documento con il quale Amichetto Pinello assicurava il trasporto dei panni si basa su espedientiche consentano alle parti di porsi al riparo dal rischio di una accusa di usura che in quel tempo eratemutissima soprattutto a Genova.Il Pinello, dichiara, per mano notarile, di aver ricevuto un prestito a titolo gratuito di 680 fiorini d�oro(me habuisse et recepisse a te mutuo gratis et amore) nell�intesa che, nell�inguaribile caso di un felicearrivo a destino della merce il contratto dovesse ritenersi come non fatto (�tunc et eo casu presensinstrumentum sit cassum et nullius valoris et habeatur ao si factum non fuisset�).In caso di naufragio o di altra ragione che determinasse la perdita delle merci restava inteso che i il Pinellodoveva procedere alla restituzione del prestito, in realtà mai avuto, ossia al risarcimento del danno.L�artificio implicava che il rogito notarile non poteva contenere come in effetti non conteneva, ne inquesto ne in altri casi analoghi, alcune indicazione sul premio pagato per acquistare il diritto alla coper-tura del rischio.Verso la fine del secolo l�artifizio contrattuale mutava forma per passare da una sorta di mutuo ad uncontratto di compra-vendita.Il 15 Settembre 1393, infatti, Teramo Maggiolo Notaio, redige una scrittura con la quale viene assuntaper mille fiorini d�oro l�assicurazione di un ingente carico di merci da essere trasportata da Aigues Mortesa Rodi o ad Efeso.

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La rilevanza del contratto induce dieci uomini, in prevalenza genovesi, ad assumere collegialmente ilrischio di fronte a Federico Vivaldi che si impegna, fittiziamente a vendere loro per tale somma le suemerci. Il pagamento sarà effettuato solo in caso di sinistro e perdita del carico: se la nave giungerà asalvamento ed effettuerà lo sbarco in uno dei due porti � tunc et eo casu presens instrumentum sit cassum,irritum et nullius valoris et prorata �. In effetti gli assicuratori non comprano nella realtà la merce bensìil rischio. Ecco che entra in gioco un nuovo fattore : la vera e propria intesa fra otto genovesi e due toscaniin una eccezionale circostanza che sarà ricomposta di volta in volta per l�assunzione di rischi di rilevantevalore. E� il sorgere della pratica di quella che oggi noi chiamiamo coassicurazione . La pratica ed anchela speculazione assicurativa assumono a Genova ne XV secolo una intensità morbosa.Un solo Notaio, insediato in una bottega di via Banchi redigeva in un quinquennio circa 2550 rogiti.

Non vi era casato che, di volta in volta, non assumesse quote di partecipazione dei rischi sulle navi chefacevano spola fra i possedimenti del Mar Nero, la cosiddetta Romania, ai Porti Nordici, Baltici ed Olan-desi.Ma i protagonisti, assicuratori o assicurati erano anche migliaia di persone dalla maggior nobiltà ai mari-nai, ai mercanti, alla gente di bottega.In questa prima metà di secolo sono quattro i Notai che chi trattava affari marittimi o mercantili predilige-va preferire: Andrea Cito, Teramo Maggiolo, Giuliano Canella e Branca Bagnara.I primi tre monopolizzano il rogiti nel primo quarto di secolo ma dal 1427 al 1431 è Branca Bagnara cheoccupa una posizione di preminenza.Egli è, in questo periodo, il punto di convergenza delle attività assicurative genovesi: redige, in questicinque anni 2500 atti. I Notai erano, in quel periodo, a Genova, 26 ma nelle loro filze e nei loro cartularisi trovano appena una quarantina di atti di sicurtà.In quegli anni Bagnara indica nei suoi atti i nomi di 432 assicuratori e 737 assicurati esclusi dal computoi non pochi nomi inintelligibili. Sono in totale 1179 nominativi e detratti i 206 nomi che appaiono inentrambi gli elenchi ci tramandano una massa costituita da 973 persone.Teniamo conto dei pochi che scelsero altri Notai e dei molti che ricorsero alle apodisie dei sensali perdedurne che in quegli anni travagliati della Repubblica sotto la dominazione infausta di Filippo MariaVisconti la città, che contava non più di 50.000 abitanti entro le mura, doveva certamente essere animatada una intensa attività d�impresa e di commercio.Si deve notare che il 30,73 delle somme assicurate è coperto da sedici uomini appartenenti tutti ai grandicasati.i premi pagati per il tragitto Porto Pisano-Catalogna variavano dal 2 al 3 %. Da Venezia a Barcellona sisaliva al 4,5-5% , per passare dal 7 al 9% da Pisa alle Fiandre, da Pisa a Lisbona, da Barcellona a Beirouth.Solo nel secolo seguente troviamo traccia, attraverso i rogiti trascritti, di vere e proprie Società per l�eser-cizio delle attività assicurative.Se ne conoscono due : una viene fondata a Palermo il 25 Aprile 1569. Antonio Lomellino provvede agliaffari in Sicilia mentre i suoi 5 soci - Nicolò Pallavicino, Cristoforo Centurione, G. B. di Negro, BartolomeoLomellino e Gino Batta Spinola restando a Genova tengono i contatti con i molti mercanti e gli armatoriche hanno intensi rapporti con la gente dell�isola.Si pongono agli amministratori limiti al fine di mantenere l�azienda svincolata dagli affari di poco conto.Non manca l�avvertenza ad un particolare accorgimento per le operazioni intraprese con la Sicilia. Devo-no essere esclusi dai contratti � li vascelli piccoli come sono le fregate, barche, brigantini, e simili � evengono precisate le portate minime per l�assunzione del rischio � bastimenti di mancho portata di salmetremila circa � se di bandiera napoletana e genovese e della metà per ogni altra marina.In pratica ci si doveva limitare alle navi di 300 o 600 tonnellate/metriche.Era stabilito anche un massimale di valore assicurabile che era fissato in 550 once d�oro.Maggior ampiezza orienta la linea di condotta dell�altra Società, costituita alcuni anni dopo da OttavioVivaldi, Gerolamo Cibo, Andrea Riccobono ed Agostino di Negro.Il massimale era di 110 scudi genovesi da lire 4 e si estendeva a � qualsivoglia persona, ufficio o magistra-to sopra qualsivoglia vascello navigabile, per qualsivoglia parte del mondo così per tempo come per uno

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o più viaggi, così sopra corpi, noli, corredi ed apparati di detti vascelli, come sopra robbe, merci, benivettovaglie, gioie, denari, sete, ori, argenti come anco sopra la vita di qualsivoglia persona navigasse �.Ma anche il fisco di allora seguiva con attenzione il fenomeno assicurativo istituendo una gabella delmezzo per cento sui valori assicurati che veniva già percepita dalla fine del trecento.Nel 1409, di fronte ad una estesa evasione, affermarono che la � cabella securitatum � doveva esserepagata dall�assicurato ed i sensali erano tenuti a raccogliere gli introiti ed i colpevoli di frode o di evasionesarebbero stati puniti con una pena di dodici denari per ciascun denaro frodato al fisco.

Gli introiti vennero assegnati alle Compere di San Giorgio non tanto come una vera e propria cessione maa fronte di un ammortamento dei debiti della Repubblica.Nonostante l�esemplare gestione del denaro pubblico il governo genovese quasi mai riuscii ad invertire ilprocesso di indebitamento del quale molte, in realtà, furono le cause. In particolare nel 1627 l�insolvenzaspagnola che inghiotti i risparmi dei genovesi per molti milioni di scudi nel fallimento e poi nel pagamen-to in moneta deprezzata. La guerra mossa da Carlo Emanuele I° con l�appoggio dei francesi per aprirsi unvarco nel golfo ligure. La peste che nel 1656/1657 falcidiò i 2/3 della popolazione. La seconda guerra deiSavoia nel 1672 che provocò lutti e disagi benché terminasse per loro con un completo insuccesso. Infinein bestiale ed immotivato bombardamento fatto compiere dal cosiddetto Re Sole nel 1684.Tuttavia in questi anni difficili la Repubblica riuscii a costruire la nuova cerchia delle mura, il molo nuovo,e l�albergo dei poveri procedendo poi alla conversione dei prestiti nelle due Compere di San GiovanniBattista e San Bernardo unificato poi nella Compera di Santa Maria fino ridurre quest�ultima, per l�abbon-danza del denaro che rifluiva a Genova, ad un tasso del 2 1/4 per cento al quale i luogatari si adattaronoin quanto il mercato non offriva impieghi migliori.Nel corso del �600 il mercato assicurativo soffrì di una serie di situazioni avverse che ne contrastaronofortemente lo sviluppo quali l�incremento dei traffici marittimi da parte dell�armamento nord europeo,la pirateria che colpiva duramente i trasporti in Mediterraneo.Recessione grave quindi per questo mercato : ci si assicurava di meno, si affidavano i trasporti a navi dialtre bandiere per evadere la gabella, si rifiutava l�assunzione dei rischi..Ma verso la fine del secolo 1667 avvenne una repentina e straordinaria ripresa dovuta alla decisione degliOlandesi che, in guerra con gli inglesi e stanchi della soverchia potenza degli armatori e dei mercanti chesi erano insediati nelle Fiandre ed alla Foce del Reno, decisero di dirottare in traffici Genova, via terra e ilportofranco fu invaso da straordinarie quantità di merci che dopo breve sosta risalpavano per porti lonta-ni.La pace sopravvenuta smorzò, con questo traffico, anche profitti ed entusiasmi ma fu proprio quel Refrancese, Luigi XIV che nell�84 aveva bombardato Genova a procurarle una straordinaria occasione diripresa.La minaccia francese fu causa del costituirsi della cosiddetta lega di Augusta che riuniva Impero, Spagna,Olanda, Svezia ed Inghilterra costituendo uno sterminato esercito che contrastò il prepotere dei francesisino alla pace di Ryswyck nel 1697.Fu un decennio di straordinario splendore per i traffici dei soprattutto legati ai trasporti ed ai rifornimentidegli eserciti dislocati su molti fronti. La gabella sulle assicurazioni raggiunse livelli di entrata mai neppu-re sperati. L�ambasciatore a Madrid Francesco De Mari scriveva in un suo rapporto che parevano ritornatii tempi nei quali � fremeva il mare sotto il peso dei vascelli genovesi �.Questo è solo un rapito sguardo su quelli che furono i fasti di questa città e sulla straordinaria, purtroppoperduta, capacità di intraprendere della Sua gente.Un�altra volta Vi parlerò, se vorrete, delle glorie dei secoli seguenti ricordando che il 21 Gennaio 1741con i voti favorevoli del Minore e del Maggior Consiglio si fondava a Genova in regime di esclusiva laCompagnia generale delle assicurazioni marittime di Genova.Tale concessione era costata ai fondatori ben 100.000 scudi d�argento di � prestito � alla repubblica laquale s�impegnava al monopolio sino ad avvenuta restituzione...............................................................

Questa era Genova allora quando a Londra il Sig. Edward Lloyd apriva la sua coffee house in TowerStreet.............................

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Soci presenti: Adani, Amalfitano, Bagnasco, Brizzolara, Faganelli, Fuselli, Gotelli, Gullaci, Iachino,La Luce, Loiaconi, Milintenda, Parodi A.M.,Ridella, Rosciano, Tomaselli, Vassallo.Effettivo del Club: 35 - Presenti: 15 - Percentuale di assiduità: 43 %

Mercoledi 13 ottobre ore 20.00Hotel Jolly Plaza - Riunione ConvivialePresiede Alberto Bagnasco

Relazione della Sig.a Nucci Novi sul tema: La gara di tutta una vita.

L�incontro ha avuto come tema la presentazione della particolare attività svolta dalla Sig.a Novinei confronti dei disabili. L�organizzazione da lei diretta consente agli amanti della vela, purtroppocolpiti da handicap motori, di condurre imbarcazioni a vela e di partecipare quindi alle regate.Come in molti altri campi dello sport quindi, anche in questo caso l�handicap non preclude lapartecipazione ad eventi sportivi. Alla riunione era presente il Sig.Marco Turbiglio, campioneitaliano della classe speciale 2.4 One Design, che parteciperà, tra l�altro, alle prossime Olimpiadiper i disabili in questa specialità.

Ospiti del Club: Sig.a Nucci Novi, Sig.Marco Turbiglio e Signora, Ing.Capone.Visitatori rotariani: Prof. Marco De Marini (RC di Genova)Gentili consorti di: Capone, Dodero, Rollandi, VassalloSoci presenti: Amalfitano, Bagnasco, Bozzini, Brassesco, Brizzolara, Capone, Chimenti, Gotelli,Gullaci, La Luce, Marconi, Mascia, Parodi A.M., Parodi A., Rollandi, Rosciano, Savioli, Schoch,Tomaselli, VassalloEffettivo del Club: 35 - Presenti: 24 - Percentuale di assiduità: 57.14 %

Mercoledì 20 ottobre ore 18,30Hotel Jolly Plaza - Riunione aperitivoRelazione professionale del nostro socio Ing.Enrico BrizzolaraPresiede Alberto Bagnasco

In apertura di serata il nostro Presidente, Ing. Alberto Bagnasco, ha raccontato agli intervenuti ilviaggio a Martigny. Ha inoltre illustrato gli esiti rotariani degli incontri avuti con gli altri club (vediSpeciale a pag.10) ed espresso soddisfazione per la buona riuscita del programma.Dopo di ciò ha avuto inizio la relazione professionale del nostro socio Ing. Enrico Brizzolara.Questi ci ha intrattenuto su argomenti tipicamente ingegnereschi di carattere idraulico e navale.Brizzolara ha infatti illustrato alcuni suoi progetti relativi ad opere di protezione della nostra cittàdalla onde di piena dei torrenti che la attraversano e che, come ben si sa, portano danni e pericoliper la popolazione.Dopo di ciò ha mostrato, anche con l�ausilio di audiovisivi, il progetto e la realizzazione delnuovo porto turistico di Loano.Infine ci ha illustrato interessanti progetti innovativi nel campo di mezzi navali da lui progettati.La piacevole serata si è poi conclusa con gli interventi di alcuni soci.

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Soci presenti: Amalfitano, Bagnasco, Brizzolara Chimenti, Desideri, Gullaci, Iachino, Loiaconi,Parodi A.M., Ridella, Rosciano, Sanguinetto, Savioli, Schoch, Tomaselli, Vassallo.Effettivo del Club: 35 - Presenti: 15 - Percentuale di assiduità: 42.86 %

Mercoledi 27 ottobre ore 20.00Hotel Jolly Plaza - Riunione ConvivialeRelazione del Dott. Niky Bianchi di Castelbianco, Titolare University Motors sul tema:Rally: tecnica,sport ed avventura.Presiede Alberto Bagnasco

Il Rally, la sua storia, la sua evoluzione e le attuali tendenze di questo sport sono stati oggetto diuna piacevole serata condotta dai due piloti (oggi imprenditori) Niki Bianchi di Castelbianco eLuigi Tabaton.Essi ci hanno intrattenuti con interessanti dissertazioni di carattere sportivo e tecnico, coinvolgendonon poco gli intervenuti.Con l�ausilio di una video cassetta questi ci hanno poi mostrato le modalità di conduzione dellegare e le incredibili acrobazie delle automobili preparate allo scopo.La serata ha riscosso grande successo di pubblico, sia per quanto riguarda la presenza di soci delClub che per la partecipazione di ospiti di altri R.C. ed esterni.

Ospiti del Club: Dott. Niki Bianchi di Castelbianco, Sig.Luigi TabatonVisitatori rotariani: Prof. Marco De Marini (RC di Genova)Ospiti di soci: Dr.Eugenio Ivaldi, Dr.Daniele Bizzarri (ospiti di Stefano Adani), Luca Savioli (figliodi Alessandro Savioli), Dott.Federico Garaventa, Dott.ssa Castagnino (ospiti di Alberto Bagnasco).Gentili consorti di: Parodi A. Dott. Alessandro ScalitiSoci presenti: Adani, Bagnasco, Brassesco, Brizzolara, Doria Lamba, Giacomazzi, Gullaci, Iachino,La Luce, Loiaconi, Marconi, Mascia, Parodi A., Parodi A.M., Ridella, Rollandi, Rosciano,Sanguinetto, Savioli, Tomaselli, Vassallo.Effettivo del Club: 35 - Presenti: 21 - Percentuale di assiduità: 60 %

OPERAZIONE SORRISOIl giorno 27 novembre prossimo, alle ore 10, presso la Sala Conferenze del Comune di Recco, siterrà il primo incontro promosso dal nostro Club nell�ambito del progetto OPERAZIONE SORRISO.Le giornate di informazione, patrocinate per altro dalla Regione Liguria e che verranno svolte neiprossimi mesi presso i Comuni o presso le Scuole della nostra Regione, hanno lo scopo di illustrare,ai genitori dei bambini dai 4 ai 9 anni di età, le moderne tecniche ortodontiche che, quandoapplicate nei primi anni di vita, danno risultati ottimali, evitando inutili disturbi al bambino eriducendo notevolmente i costi delle cure.A supporto del progetto, ideato dal nostro Socio Dottor Mauro La Luce, è stato realizzato undivertente poster intitolato IL TRENINO DEL SORRISO che, consegnato in occasione degli incontri,avrà lo scopo di stimolare genitori e bambini a soffermarsi senza timore sull�argomento.I soci del Club sono ivitati a partecipare numerosi.

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B i s o g n a i n f a t t isottolineare come negli incontriinternazionali, lo spirito e gli idealirotariani trovino particolareesaltazione, sia per la possibilità dimettere a confronto le più diverse ideeed esperienze, sia per la possibilità diottimizzare l�istituto della RotaryFoundation, con la fusione degli intentidi servizio e la moltiplicazione dei

SPECIALE VIAGGIO A MARTIGNY

RANDEZ-VOUS ROTARY CLUB AVIGNONE-VILLENEUVE, GENOVA GOLFO PARADISO,GOLFO DI GENOVA, LAUSANNE-LÉMAN

con la partecipazione del RC DI MARTIGNY

Lo scorso 16/17 Ottobre il ns. club ha compiuto i suoiprimi passi nella sfera dell�azione rotarianainternazionale, vivendo due giornate di amicizia con iclubs di Avignone-Villeneuve, Lausanne-Léman eMartigny, in compagnia degli amici del nostro clubpadrino RC Golfo Paradiso.

L�incontro si è svolto a Martigny con un dupliceobiettivo: per il RC Golfo Paradiso, rinnovare ilgemellaggio con il club di Avignone Villeneuvee per noi, avviare una prima conoscenza con ilRotary di Lausanne Léman.

Alcuni momenti dell�incontro all�Hotel deVille di Martigny

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risultati anche sotto il profilofinanziario.

È con questo spirito che il nostroclub ha messo le basi per avviarecon gli altri clubs convenutiun�iniziativa di servizio i cui dettagliverranno definiti nei prossimi mesi;inoltre, è nato spontaneo ilproposito di rilanciare l�amiciziarotariana, germogliata nelle duegiornate di Martigny, con unanalogo incontro a Genova, darealizzarsi fra un anno circa.

Interessantissima, sempre in tema diservizio, l�iniziativa del club di

Martigny, che ci è stata illustrata all�Hotel de Ville con l�aiuto di splendide diapositive: laristrutturazione e trasformazione di una baita in rifugio di montagna, ove vengono organizzaticorsi di alpinismo per avvicinare gruppi di giovani e, in alcuni momenti dell�anno, anche disabili,alla montagna. L�impresa, che ha visto come parte attiva rotariani e guide alpine è apparsa unasintesi di amore per la natura, attività sportiva e dedizione a creature particolarmente bisognosedi un�iniezione di calore umano e gioia di vivere.

Il RC di Martigny, principale organizzzatore dell�incontro, ci ha riservato momenti straordinarianche dal punto di vista turistico. Assai coinvolgente la visita a questa zona del Vallese ricca distoria e di tradizione.

La cena al Ristorante Léman di Martigny

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Toccante il concerto d�organo nell�Abbazia di St.Maurice, della quale abbiamo potuto apprezzarel�antica storia e la dedizione dei monaci alla suaricostruzione e conservazione.Il simpaticissimo Padre Priore ci ha narrato, in unperfetto italiano, la storia dell�abbazia dal 300ai nostri giorni, percorrendo passo dopo passogli antichissimi spazi della chiesa.

Il concerto per coro ed organo all�Abbazia di St.Maurice

Pianta generale del sito escavi della Basilica

carolingia.

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Un�autentica scoperta laFondazione Pierre Gianadda, oveabbiamo potuto conoscere afondo l�arte dell�impressionistaBonnard e l�ampia e variaesposizione di auto d�epoca,particolarmente ammirata dagliappassionati di automobilismo.La Fondazione, ogni anno, èsede di importanti einteressanti mostre. Tra quelledel prossimo anno merita uncenno quella su Vincent VanGogh che si terrà dal 21giugno al 26 novembre.

Pierre Bonnard, Le cabinet detoilette au canapé rose - olio

su tela, 1908

L�ingresso del palazzo per esposizioni della Fondazione Pierre Gianadda

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Soci presenti: Bagnasco, Bozzini, Dodero, Gullaci, Milintenda, Savioli, Schoch, TomaselliGentili consorti di: Bagnasco, Sig.a Marina; Bozzini, Sig.a Francesca; Dodero, Sig.a Mariangela;Gullaci, Prof. Marco De Marini; Milintenda, Dott. Mario Floriani.Ospiti di soci: Dott.sa Anna Maria De Marini, Generale Tusei, Sig.a Tusei, Dr.Messina, Sig.a Messina(ospiti della Dott.sa Gullaci).

Straordinario il patrimoniovinicolo della zona, centro dipregiati vini del Vallese cheabbiamo potuto apprezzare aPlan Cerisier, con la tradizionaleraclette, e dove le due giornatehanno avuto una gaiaconclusione.

Testo di Emma Tomaselli

Il gruppo di tutti gli intervenuti al pranzo di Plan Cerisier (Rotary Club di Avignone-Villneuve,Lausanne-Léman, Martigny, Golfo Paradiso e Golfo di Genova)

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VITA DEL CLUB

� Auguri di buon compleanno ad Alberto Bagnasco (11/11) e a NarcisaBrassesco (17/11)� Buon onomastico a Carlo Iachino (4/11) e a Gian Andrea Rollandi (30/11).� Hanno partecipato a riunioni di altri RC i nostri soci: Francesca Gullaci DeMarini e Prof.ssa Parodi Facco (6/10 - RC Genova Ovest); Francesca GullaciDe Marini (14/10 - RC Genova Est);.

NOTIZIE DA EVANSTON

Da Rotary World di Settembre.

Messaggio del Presidente Internazionale Ravizza

LA COERENZA PER RINFORZARE I CLUBS

Da lungo tempo il Rotary vive un lento degrado nell�osservazione delle sue regole, un cambiamentodi attitudine imputabile non al Consiglio di Legislazione, secondo una procedura democratica,ma al poco rispetto delle nostre regole statuarie di cui danno prova i nostri membri.Questa attitudine e l�incoerenza che ne risulta sono nocivi per la credibilità della nostraorganizzazione nonché al suo impatto nei confronti delle nostre città. Come pensiamo noi speraredi mantenere la nostra credibilità se i rotariani non riescono ad intendersi sui principi di base? E�giunto il momento di dar prova di disciplina all�interno dei nostri Clubs.Noi dobbiamo rispettare le regole che abbiamo adottato, sia, attraverso il procedimento democraticoche è il Consiglio di Legislazione, creare delle nuove regole che noi possiamo e dobbiamo rispettare.Sono molti i Rotariani a pensare che il regolamento rotariano non è più adattabile alle realtà divita attuale; per reclutare membri più giovani il Rotary deve assumersi il compito di essere piùflessibile ed orientato verso la famiglia. Questi Rotariani avranno l�occasione di effettuare icambiamenti che ritengono essenziali in occasione del Consiglio di Legislazione del 2001. Perconsentire al Consiglio di organizzare il Rotary del XXI secolo i Distretti devono scegliere deidelegati qualificati ed entusiasti in occasione dei loro Congressi Distrettuali dell�anno 1999-2000.Inoltre il programma di questi Congressi dovrà dedicare almeno una seduta plenaria all�esamedelle modifiche statuarie presentate.Per adattare il Rotary alla nostra epoca guardate sia allo spirito che al numero delle nostre regoleattuali che sono adeguate e che i Clubs ed i Distretti dovranno essere incoraggiati a rispettare.

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NOTIZIE DAI CLUB

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L�IMMAGINE DEL MESE

Distribuzione riservata ai Soci RotarianiDirettore responsabile Ing.Alessandro SavioliTel.010.543.305 Fax 010.570 88 90E-mail: [email protected]