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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA V ending machine, la “macchina venditrice” o, in migliore italiano, il distributore automatico a moneta. La “macchinetta” del caffè (o delle merendine, o delle bibite), divenuta talmente comune nelle aziende, ne- gli uffici, nelle scuole che non ci si rammenta neppure che si tratta di un vero e proprio robot, di una di quelle “meraviglie” automatiche di un futuro a portata di mano, che oggi si dà per scontato. In ogni ambiente aperto al pubblico, in ogni istituzione, in ogni struttura produttiva si è sicuri che nel corridoio, dietro l’angolo, ci sarà il di- stributore automatico e – automatica- mente – la mano corre nella tasca a controllare la moneta (darà o non darà il resto?). Pausa–caffè, per rilassarsi, scambiare quattro chiacchiere con i colleghi e gustare il piacere di una bevanda calda (e veloce, perché non sempre si ha il tempo, o la voglia, di assolvere i riti sociali del bar). Sono altri e non meno interessanti i riti so- ciali che si consumano, assieme alla bevanda, davanti alla macchinetta del caffè e chissà se a qualcuno è venuto in mente di nascondersi per spiare e ascoltare i discorsi di quelli che si fer- mano davanti al distributore, fianco a fianco e per alcuni istanti, mentre sor- seggiano, si scambiano qualche bat- tuta. Una sorta di buco della serratu- ra attraverso cui spiare abitudini, vizi e virtù della gente. Anzi, a più d’uno deve essere venuto in mente davvero visto il successo mediatico del format francese “caméra café”, replicato an- che in Italia a partire dal 2003. D’ac- cordo: tra le pieghe che nascondono le curiosità della storia, si legge che anche il distributore automatico è un’invenzione antica. Il primo è stato forse quello installato attorno al 219 avanti Cristo ad Alessandria d’ Egitto per la distribuzione di acqua per ceri- monia nei templi. Ma non sono queste notizie da eruditi che interessano qui. I nostri distributori sono figli di antena- ti molto più recenti, di quella genera- zione di automi (automa, automatico) che sbarcarono in Europa al seguito degli americani nell’ultima guerra. Pa- rente stretto del juke–box, per molti anni i distributori automatici vendito- ri solo di bibite fredde. Chi non ricor- da i rossi distributori della Coca Cola degli anni ’50? Ci voleva fantasia, in- venzione e – perché no – un pizzico di genialità (e forse di pazzia) per inne- stare su questa macchina aliena che sembrava provenire direttamente dal futuro, qualcosa che la rendesse più familiare e che ne decretasse il suc- cesso su scala nazionale per poi ritor- nare, riveduta e corretta, a riattraver- sare l’oceano. Nel 1963 una nota ditta italiana, specializzata nella costruzio- ne di macchine da caffè per i bar, re- alizza il primo distributore automatico di caffè, dalla macinazione dei chicchi all’erogazione dell’espresso fuman- te. La comodità di un bar a portata di mano: basta inserire 50 lire. Da allora – e sono passati solo pochi decenni – è un proliferare di idee, invenzioni, modifiche, continui miglioramenti, che hanno dato vita a un settore che è uno dei più dinamici e innovatori del mon- do produttivo. Tanto che “Vending” è oggi diventato un termine tecnico che designa l’universo della distribuzione automatica, alimentare e non. Un uni- verso complesso che si muove su più fronti, il cui sviluppo omogeneo de- termina la qualità della performance: da un lato c’è la qualità del prodotto, dall’altro tutta la gestione (prima mec- canica, oggi elettronica) del distribu- tore: dai primi meccanismi in ottone alle moderne capsule, alle cialde, ai modernissimi software gestionali… L’Italia ha saputo far suo questo pro- dotto di importazione, smontarlo e rimontarlo secondo elevati standard qualitativi e riesportarlo nel mondo. Per sua natura il Vending non può mai accontentarsi dei risultati raggiunti, ma deve continuamente rinnovarsi: dalla coca cola degli inizi alle bevande calde; dagli snack e merende confe- zionate ai prodotti freschi, conservati in atmosfera modificata; dalle bevan- de fredde ai pasti caldi, primi e secon- di piatti refrigerati o surgelati, portati alla temperatura di servizio da forni a microonde interni. Un punto vendita che non ha orari, è sempre disponi- bile (basta avere la moneta), in grado di risolvere piccole emergenze. Forse per questo il Vending ha assunto nel- la società, un ruolo indispensabile di servizio. L’esposizione internazionale VENDITALIA misura il polso di questo mercato–servizio in espansione espo- nenziale nel mondo. VENDITALIA, la più grande rassegna internazionale nell’ambito del Vending, si terrà dal 21 al 24 maggio 2008 presso il quartie- re fieristico di Fieramilanocity e vedrà come indiscussi protagonisti sia i fab- bricanti dei distributori automatici che quelli dei sistemi di pagamento, degli accessori e dei prodotti distribuiti. Una panoramica sul presente di una realtà a cui ogni giorno, nel mondo, si rivol- gono milioni di persone, ma ancora di più sul futuro immediato e prossimo di un’attività sempre in movimento per innovarsi e innovare. Ne è passato di tempo da quel lontano aprile del 1979, quando a Genova si svolse la prima fiera della distribuzione automatica, il MIDA. Allora la distribuzione auto- matica si chiamava ancora distribu- zione automatica e basta, il Vending sarebbe stato il futuro. Un successo crescente di anno in anno della ma- nifestazione fece nascere, nel 1998 , VENDITALIA, che proprio quest’anno celebra il decennale. L’innovazione tecnologica, sistemi gestionali all’avanguardia e un radica- le cambiamento negli stili di vita, han- no permesso la rapida evoluzione del settore del Vending, che in pochi de- cenni ha visto raddoppiare, anche in Italia, le iniziative e le fiere dedicate al settore, sintomo evidente di un preco- ce cambiamento del comportamento e delle abitudini sociali. Grazie a que- sti passi da gigante, mossi in avanti, la produzione italiana garantisce og- gigiorno un livello qualitativo elevato, sia sul piano tecnologico sia per il de- sign, in grado di competere con suc- cesso sui mercati internazionali, sem- pre più globalizzati. Il gusto italiano, il design sempre fresco e di tendenza, abbinato all’innovazione tecnologica, sono certamente fra i migliori amba- sciatori nel mondo di un settore in costante evoluzione e che si sta rita- gliando importanti nicchie di mercato, sia a scala europea, sia oltreoceano. Le soluzioni tecniche sono finalizzate a far superare agli utenti il concetto del “caffè della macchinetta”, per cre- are, invece, un contesto invitante che spinga le persone a riunirsi, a dialoga- re, ad assaporare e a rendere costrut- tivo il momento della pausa di lavoro, in un contesto di qualità. Per raggiun- gere questi obiettivi, nulla è lasciato al caso: dalle pulsantiere al look, dalla rappresentazione grafica delle bevan- de alla possibilità di scegliere bevan- de calde o fredde, dalla funzionalità operativa della macchina alla praticità di estrazione del bicchiere, oggi rea- lizzato di preferenza con materiali eco compatibili e termoisolanti. Ma non è tutto. I distributori automatici non sono, infatti, sinonimo di bevande, ma anche di snack per spuntini nel cor- so della giornata. E anche su questo fronte la tecnologia sta muovendo passi da gigante: sia sul fronte della valorizzazione dell’immagine del pro- dotto, sia per la qualità e la sicurezza dell’alimento. Parlare di Vending, non si può dimen- ticare Venditalia, la Fiera che da oltre un decennio catalizza l’attenzione de- gli operatori del settore, non solo a carattere nazionale. La prima edizione si svolse a Ge- nova dal 7 al 10 maggio del 1998. Il decennale si pone come un’occasio- ne importante di riflessione su dieci anni di fiera e soprattutto dieci anni di Vending. E allora ecco che il princi- pale obiettivo di questa edizione sarà quello di fare una carrellata su 30 anni di fiera. Una sorta di retrospettiva su alcuni momenti salienti di questa ma- nifestazione che è diventata uno degli appuntamenti irrinunciabili del Setto- re a livello mondiale. Un Settore gio- vane che nasce intorno agli anni ’40 negli Stati Uniti e che ben presto si diffonde in tutto il mondo, diventando sinonimo di pausa, di relax, di riposo dai ritmi di lavoro, di studio e in generale dai ritmi frene- tici della vita quotidiana. Sono milioni le persone che ogni giorno scelgono questo canale. Quest’anno il futuro sarà anche declinato in termini di cre- atività grazie alla partecipazione dei giovani studenti dell’Istituto Europeo di Design. Festeggiare un decennale porta inevitabilmente a ripercorrere i passi del passato, guardare a ritroso nella storia delle precedenti edizio- ni e di un settore nuovo, in costante ascesa. Distribuzione automatica: un servizio indispensabile per milioni di persone Pausa–caffè, per rilassarsi, scambiare quattro chiacchiere con i colleghi e gustare il piacere di una bevanda calda “Vending” è oggi diventato un termine tecnico che designa l’universo della distribuzione automatica, alimentare e non. Un universo complesso che si muove su più fronti, il cui sviluppo omogeneo determina la qualità della performance.

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Page 1: Distribuzione automatica: un servizio indispensabile …...distribuzione automatica. Il Gruppo di Carpi (Modena), fon-dato nel 1968 dall’attuale Presi-dente Epaminonda Scaltriti

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Vending machine, la “macchina venditrice” o, in migliore italiano,

il distributore automatico a moneta. La “macchinetta” del caffè (o delle merendine, o delle bibite), divenuta talmente comune nelle aziende, ne-gli uffi ci, nelle scuole che non ci si rammenta neppure che si tratta di un vero e proprio robot, di una di quelle “meraviglie” automatiche di un futuro a portata di mano, che oggi si dà per scontato. In ogni ambiente aperto al pubblico, in ogni istituzione, in ogni struttura produttiva si è sicuri che nel corridoio, dietro l’angolo, ci sarà il di-stributore automatico e – automatica-mente – la mano corre nella tasca a controllare la moneta (darà o non darà il resto?). Pausa–caffè, per rilassarsi, scambiare quattro chiacchiere con i colleghi e gustare il piacere di una bevanda calda (e veloce, perché non sempre si ha il tempo, o la voglia, di assolvere i riti sociali del bar). Sono altri e non meno interessanti i riti so-ciali che si consumano, assieme alla bevanda, davanti alla macchinetta del caffè e chissà se a qualcuno è venuto in mente di nascondersi per spiare e ascoltare i discorsi di quelli che si fer-mano davanti al distributore, fi anco a fi anco e per alcuni istanti, mentre sor-seggiano, si scambiano qualche bat-tuta. Una sorta di buco della serratu-ra attraverso cui spiare abitudini, vizi e virtù della gente. Anzi, a più d’uno deve essere venuto in mente davvero visto il successo mediatico del format francese “caméra café”, replicato an-che in Italia a partire dal 2003. D’ac-cordo: tra le pieghe che nascondono le curiosità della storia, si legge che

anche il distributore automatico è un’invenzione antica. Il primo è stato forse quello installato attorno al 219 avanti Cristo ad Alessandria d’ Egitto per la distribuzione di acqua per ceri-monia nei templi. Ma non sono queste notizie da eruditi che interessano qui.

I nostri distributori sono fi gli di antena-ti molto più recenti, di quella genera-zione di automi (automa, automatico) che sbarcarono in Europa al seguito degli americani nell’ultima guerra. Pa-rente stretto del juke–box, per molti anni i distributori automatici vendito-ri solo di bibite fredde. Chi non ricor-da i rossi distributori della Coca Cola degli anni ’50? Ci voleva fantasia, in-venzione e – perché no – un pizzico di

genialità (e forse di pazzia) per inne-stare su questa macchina aliena che sembrava provenire direttamente dal futuro, qualcosa che la rendesse più familiare e che ne decretasse il suc-cesso su scala nazionale per poi ritor-nare, riveduta e corretta, a riattraver-

sare l’oceano. Nel 1963 una nota ditta italiana, specializzata nella costruzio-ne di macchine da caffè per i bar, re-alizza il primo distributore automatico di caffè, dalla macinazione dei chicchi all’erogazione dell’espresso fuman-te. La comodità di un bar a portata di mano: basta inserire 50 lire. Da allora – e sono passati solo pochi decenni – è un proliferare di idee, invenzioni, modifi che, continui miglioramenti, che

hanno dato vita a un settore che è uno dei più dinamici e innovatori del mon-do produttivo. Tanto che “Vending” è oggi diventato un termine tecnico che designa l’universo della distribuzione automatica, alimentare e non. Un uni-verso complesso che si muove su più

fronti, il cui sviluppo omogeneo de-termina la qualità della performance: da un lato c’è la qualità del prodotto, dall’altro tutta la gestione (prima mec-canica, oggi elettronica) del distribu-tore: dai primi meccanismi in ottone alle moderne capsule, alle cialde, ai modernissimi software gestionali… L’Italia ha saputo far suo questo pro-dotto di importazione, smontarlo e rimontarlo secondo elevati standard qualitativi e riesportarlo nel mondo. Per sua natura il Vending non può mai accontentarsi dei risultati raggiunti, ma deve continuamente rinnovarsi: dalla coca cola degli inizi alle bevande calde; dagli snack e merende confe-

zionate ai prodotti freschi, conservati in atmosfera modifi cata; dalle bevan-de fredde ai pasti caldi, primi e secon-di piatti refrigerati o surgelati, portati alla temperatura di servizio da forni a microonde interni. Un punto vendita che non ha orari, è sempre disponi-bile (basta avere la moneta), in grado di risolvere piccole emergenze. Forse per questo il Vending ha assunto nel-la società, un ruolo indispensabile di servizio. L’esposizione internazionale VENDITALIA misura il polso di questo mercato–servizio in espansione espo-nenziale nel mondo. VENDITALIA, la più grande rassegna internazionale nell’ambito del Vending, si terrà dal 21 al 24 maggio 2008 presso il quartie-re fi eristico di Fieramilanocity e vedrà come indiscussi protagonisti sia i fab-bricanti dei distributori automatici che quelli dei sistemi di pagamento, degli accessori e dei prodotti distribuiti. Una panoramica sul presente di una realtà a cui ogni giorno, nel mondo, si rivol-gono milioni di persone, ma ancora di più sul futuro immediato e prossimo di un’attività sempre in movimento per innovarsi e innovare. Ne è passato di tempo da quel lontano aprile del 1979, quando a Genova si svolse la prima fi era della distribuzione automatica, il MIDA. Allora la distribuzione auto-matica si chiamava ancora distribu-zione automatica e basta, il Vending sarebbe stato il futuro. Un successo crescente di anno in anno della ma-nifestazione fece nascere, nel 1998 , VENDITALIA, che proprio quest’anno celebra il decennale.L’innovazione tecnologica, sistemi gestionali all’avanguardia e un radica-

le cambiamento negli stili di vita, han-no permesso la rapida evoluzione del settore del Vending, che in pochi de-cenni ha visto raddoppiare, anche in Italia, le iniziative e le fi ere dedicate al settore, sintomo evidente di un preco-ce cambiamento del comportamento e delle abitudini sociali. Grazie a que-sti passi da gigante, mossi in avanti, la produzione italiana garantisce og-gigiorno un livello qualitativo elevato, sia sul piano tecnologico sia per il de-sign, in grado di competere con suc-cesso sui mercati internazionali, sem-pre più globalizzati. Il gusto italiano, il design sempre fresco e di tendenza, abbinato all’innovazione tecnologica, sono certamente fra i migliori amba-sciatori nel mondo di un settore in costante evoluzione e che si sta rita-gliando importanti nicchie di mercato, sia a scala europea, sia oltreoceano. Le soluzioni tecniche sono fi nalizzate a far superare agli utenti il concetto del “caffè della macchinetta”, per cre-are, invece, un contesto invitante che spinga le persone a riunirsi, a dialoga-re, ad assaporare e a rendere costrut-tivo il momento della pausa di lavoro, in un contesto di qualità. Per raggiun-gere questi obiettivi, nulla è lasciato al caso: dalle pulsantiere al look, dalla rappresentazione grafi ca delle bevan-de alla possibilità di scegliere bevan-de calde o fredde, dalla funzionalità operativa della macchina alla praticità di estrazione del bicchiere, oggi rea-lizzato di preferenza con materiali eco compatibili e termoisolanti. Ma non è tutto. I distributori automatici non sono, infatti, sinonimo di bevande, ma anche di snack per spuntini nel cor-

so della giornata. E anche su questofronte la tecnologia sta muovendopassi da gigante: sia sul fronte dellavalorizzazione dell’immagine del pro-dotto, sia per la qualità e la sicurezzadell’alimento.Parlare di Vending, non si può dimen-ticare Venditalia, la Fiera che da oltreun decennio catalizza l’attenzione de-gli operatori del settore, non solo acarattere nazionale.La prima edizione si svolse a Ge-nova dal 7 al 10 maggio del 1998. Ildecennale si pone come un’occasio-ne importante di rifl essione su diecianni di fi era e soprattutto dieci annidi Vending. E allora ecco che il princi-pale obiettivo di questa edizione saràquello di fare una carrellata su 30 annidi fi era. Una sorta di retrospettiva sualcuni momenti salienti di questa ma-nifestazione che è diventata uno degliappuntamenti irrinunciabili del Setto-re a livello mondiale. Un Settore gio-vane che nasce intorno agli anni ’40negli Stati Uniti e che ben presto sidiffonde in tutto il mondo, diventandosinonimo di pausa, di relax, di riposodai ritmi di lavoro,di studio e in generale dai ritmi frene-tici della vita quotidiana. Sono milionile persone che ogni giorno scelgonoquesto canale. Quest’anno il futurosarà anche declinato in termini di cre-atività grazie alla partecipazione deigiovani studenti dell’Istituto Europeodi Design. Festeggiare un decennaleporta inevitabilmente a ripercorrere ipassi del passato, guardare a ritrosonella storia delle precedenti edizio-ni e di un settore nuovo, in costanteascesa.

Distribuzione automatica: un servizio indispensabile per milioni di personePausa–caffè, per rilassarsi, scambiare quattro chiacchiere con i colleghi e gustare il piacere di una bevanda calda

“Vending” è oggi diventato un termine tecnico che designa l’universo della distribuzione automatica, alimentare e non. Un universo complesso che si muove su più fronti, il cui sviluppo omogeneo determina la qualità della performance.

Page 2: Distribuzione automatica: un servizio indispensabile …...distribuzione automatica. Il Gruppo di Carpi (Modena), fon-dato nel 1968 dall’attuale Presi-dente Epaminonda Scaltriti

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

120.000 distributori installati, 65.000 clienti serviti in tutta Italia, una fl otta di 800 mezzi, 538 milioni di consumazioni annue, 1300 ad-detti, 171 milioni di Euro di fattura-to (dati 2007). Sono questi i numeri di Gruppo Argenta, leader riconosciuto della distribuzione automatica. Il Gruppo di Carpi (Modena), fon-dato nel 1968 dall’attuale Presi-dente Epaminonda Scaltriti e dai due soci Orazio Lugli e Ferdinan-do Meliani, compie quest’anno il 40° anno di attività.Saper leggere la situazione, agire nel migliore dei modi possibili in un contesto specifi co, prendere decisioni importanti e risolutive valorizzando le risorse umane… sono tutte caratteristiche peculiari della personalità di Epaminonda Scaltriti, autentico self-made man che, grazie ad una straordinaria lungimiranza è riuscito a creare dal nulla un impero. Un impero caratterizzato da una forte crescita, basti pensare che il fatturato di Argenta è passato dai 71 milioni di euro del 2004 agli 83 milioni del 2005, dai 154 milio-

ni del 2006 ai 171 milioni del 2007. Una crescita straordinaria dovuta anche alla politica di acquisizioni mirate che hanno fatto confl uire nella galassia di Gruppo Argenta realtà primarie del settore. Nel 2003, anno in cui si è realiz-zata la prima operazione di LBO condotta da Quadrivio e San Pa-olo IMI Private Equity, la socie-tà acquisì quattro nuove realtà: Nuova Serida, Dab, Ida Gestio-ne e Ida Bar. L’apertura al Private Equity è proseguita ampliandosi nel 2005 con l’acquisto del 65% del pacchetto azionario del Grup-po da parte di Advent Internatio-nal. L’operazione ha dato slancio a Gruppo Argenta che ancora una volta ha investito sul merca-to compiendo altre acquisizioni di rilievo: Gruppo Dap Sirmad e L’Automatica nel 2005, Dolomiti-ca, Cemar e il Gruppo Cantel Re-fresh nel 2006, Automatica Brus, Vicenza Distributori, Genta, ETC nel 2007.Il processo di integrazione del

Gruppo Cantel, uno dei principali competitor italiani e comprenden-te i marchi Cafebon, Coffee Bre-ak, Frigoli, Bon Service e GDA, si è pienamente concluso il primo ottobre 2007 permettendo così a Gruppo Argenta di espandere la propria copertura geografi ca.A fi ne dicembre 2007 Cognetas e Investitori Associati hanno rilevato il pacchetto azionario del Gruppo dal fondo Advent International. Co-investitore insieme ad Inve-stitori Associati è il Gruppo De Agostini. Le due società si sono affi ancate al Management Team

del Gruppo capitanato dal Presi-dente e Amministratore Delegato Epaminonda Scaltriti, dall’Ammi-nistratore Delegato Roberto Fran-chini e dal Direttore Finanziario Fabio Serantoni. Anche i primi mesi del 2008 sono stati contraddistinti da nuove ac-quisizioni (Thematic, Bimatic, Uno Service).Oggi Gruppo Argenta opera attra-verso 24 fi liali operative in grado di servire tutte le province di Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte.La strategia “a macchia d’olio”, permette di essere vicini al mer-cato e sempre più a fi anco del cliente per garantire un servizio in-novativo, completo ed effi ciente.L’obiettivo primario di Gruppo Argenta è il creare benessere ai propri clienti realizzando aree di ristoro dove le persone possano, attraverso il gusto, ritrovare l’ener-gia per affrontare con slancio ogni momento della giornata.La crescita esponenziale del con-sumo fuori casa da parte di fasce sempre più ampie di popolazione rende indispensabile la soddisfa-

zione dei bisogni più diversi con la conseguente necessità di amplia-re la gamma dei prodotti e dei ser-vizi offerti attraverso i distributori automatici. Gruppo Argenta ha saputo co-gliere tali esigenze offrendo alle persone non solo le tradizionali bevande calde, ma anche le più svariate referenze, tra le più im-

portanti del mercato per marchio e qualità, di bevande fredde, snack dolci e salati, yogurt tradi-zionali e da bere, panini e tramez-zini freschi, frutta e verdura intera e pretagliata.Importante da ricordare, infatti, è il progetto “Argentovivo: la distri-buzione automatica mette al cen-tro la salute” che Gruppo Argenta

ha attuato attraverso la collabo-razione dell’Azienda USL di Par-ma e il patrocinio del Comune diParma e inserito nei P.P.S. (PianiPer la Salute), con il quale GruppoArgenta si propone di orientare ilcomportamento del consumatoreverso l’adozione di sani stili di vita.Il progetto pilota, partito in tutte lesedi AUSL di Parma e in fase diimplementazione nelle scuole se-condarie di primo e secondo gra-do, prevede speciali interventi suidistributori automatici attraversol’inserimento di prodotti “alternati-vi” come snack di frutta e verduraa pezzi, mela e mousse di frutta,yogurt, Parmigiano Reggiano,snack a basso contenuto di gras-si, equilibrati e dietetici, merendi-ne da agricoltura biologica, bar-rette di cereali ipocaloriche, snacke bevande senza glutine e snackper diabetici, succhi di frutta sen-za zuccheri aggiunti.Tale progetto salutistico è il contri-buto di Gruppo Argenta all’allarmelanciato dalla FAO e dall’OMS sul-la diffusa e scorretta educazionealimentare e sui casi crescenti diobesità riscontrabili tra i giovani. Non mancano infi ne snack e caffèdel commercio equo e solidale.Il servizio di rifornimento e ma-nutenzione è realizzato attraver-so un’effi ciente struttura logisticache permette inoltre di rispettare,dov’è necessario, la catena delfreddo per i prodotti ad alta de-peribilità e monitorare i prodotti inogni fase del trasporto mantenen-do inalterate le loro caratteristicheorganolettiche.Ma l’innovazione di Gruppo Ar-genta non riguarda solo i prodotti,la Società, infatti, progetta e rea-lizza corner automatici di ristoroadatti a qualsiasi tipo di colloca-zione: in aree pubbliche e private,in grandi aziende e in piccoli uffi ci,al chiuso ed all’aperto e in più offreuno straordinario valore aggiunto:la possibilità di inserire i distribu-tori in strutture di design modularie personalizzabili e in grado di in-tegrarsi perfettamente con lo stilee gli arredi del cliente. Ultima novità del 2008, ma nonper questo meno importante, lanuova veste dei distributori Grup-po Argenta che da quest’annoporteranno il sorriso del Gruppoad accendere tutte le aree ristoro.

GRUPPO ARGENTA, 40 anni di vending in continua espansioneLa società leader nel settore della distribuzione automatica punta ad offrire soluzioni sempre più innovative e accattivanti per il ristoro ed il benessere dei propri clienti

Epaminonda Scaltriti, presidente del Gruppo Argenta

L’obiettivo primario di Gruppo Argenta è il creare benessere ai propri clienti realizzando aree di ristoro dove le persone possano, attraverso il gusto, ritrovare l’energia per affrontare con slancio ogni momento della giornata.

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Per molti è un appuntamento fi sso della giornata lavorativa,

un momento di incontro e di risto-ro: due chiacchiere con i colleghi mentre si sorseggia un caffè cal-do al punto giusto. Un momento attorno al quale, non a caso, ruo-tano le vicende di una divertente sit-com televisiva. E la vera pro-tagonista, che vede in soggettiva tutto quanto le succede davanti, è proprio lei: la “macchinetta” del caffè, il distributore automatico, la Vending Machine… Ne ha fatta di strada e ne ha “macinato” di tap-pe, il caffè, da quando, nel 1615 è approdato in Italia, trovandovi da subito una seconda patria. Da merce di lusso, alle “Botteghe del Caffè”; dalla caffettiera casalinga, al consumo al banco del bar, fi no al moderno distributore automati-co; senza mai dimenticare, però, quella dimensione “sociale”, d’in-contro, che, assieme all’aroma in-confondibile, ne accompagna da sempre il consumo “fuori casa”.Ne parlano, con tutta la premu-ra di quella che, più di un lavoro, è una vocazione, alla DUCALE, azienda storica nel settore delle macchine da caffè, che proprio quest’anno raggiunge il traguar-do del mezzo secolo di attività. La DUCALE, nata a Parma alla metà degli anni ’50, ha seguito e spesso anticipato le tendenze del merca-to, presentandosi in questo primo scorcio del Duemila all’avanguar-dia sia nel campo della tecnologia che da quello della qualità igieni-co-sanitaria del prodotto. Dalle classiche e bellissime mac-chine professionali a leva (quelle di una volta, ricordate?), agli ap-parecchi ad erogazione continua, al primo dispositivo da bar com-pletamente automatico, dove l’erogazione del caffè in tazzina si ottiene semplicemente premen-do un pulsante: siamo appena alla fi ne degli anni ’60 e quest’ulti-

ma è una tecnologia decisamen-te avanzata per l’epoca. Ma già nel 1969 questa esperienza è il trampolino di lancio per la pro-gettazione e la costruzione del primo distributore automatico di caffè espresso e bevande solu-bili prodotto dall’azienda. Da quel momento è stata una continua e rapida evoluzione nel settore del Vending. La tempestiva (e spes-so innovativa per il settore) ap-plicazione delle nuove frontiere dell’elettronica e della robotica, comunque, non ha mai snaturato il prodotto DUCALE che, con le radici solidamente affondate nella lunga esperienza delle macchine professionali da bar, si impegna continuamente per riproporre nei suoi distributori la stessa qualità del prodotto in tazzina, degusta-

to al banco o al tavolino di un lo-cale. Da questo spirito aziendale sorgono i numerosi brevetti della DUCALE, come ad esempio due “gruppi caffé”, macinadosatori ed i miscelatori dei prodotti so-lubili (1978), gli stessi che sono ora adottati da tutti i costruttori; oppure il sistema senza miscela-tori, il Ducale Mixerless System (1999), mediante il quale le be-vande sono preparate completa-mente all’interno della macchina e gli ingredienti solubili erogati direttamente nel bicchiere, dove vengono sciolti da un getto d’ac-qua in pressione. Un sistema che va incontro alle fondamentali esi-genze di sicurezza igienica dei consumatori e, nello stesso tem-po, permette ai gestori il conteni-mento dei costi di manutenzione

e di adeguamento agli standard HACCP (le norme per la sicurezza alimentare sviluppate da Moody International). Anche la telemetria è nel mirino della Ducale: a una decina di anni fa risalgono le pri-me macchine (installate a Seattle, USA) collegate via modem con la centrale operativa, da cui posso-no essere effettuate operazioni di manutenzione e programmazione in tempo reale.Del resto, le cifre parlano chiaro: la DUCALE esporta il 50% del-la produzione, soprattutto ver-so i paesi europei, ma gli ultimi modelli, in via di certifi cazione, saranno esportati anche negli USA.Una grande qualità riconosciuta da tutti, tanto che la DUCALE è considerata un po’ la Rolls-Roy-

ce dei distributori automatici. Un importante risultato che ha consentito all’azienda di collo-carsi con successo nella fascia alta del mercato. Ma qui occorre sfatare la leggenda che vorrebbe associare all’ottima immagine in-ternazionale della DUCALE, pre-tesi costi proibitivi dei suoi distri-butori automatici. Non è proprio così: le macchine della DUCALE sono tutt’altro che inaccessibili, sia a livello di costi che di manu-tenzione.Soprattutto oggi, di fronte al cambiamento della tipologia del-le locazioni, che richiede impian-ti più piccoli a parità di standard qualitativi. Una sfi da che ancora una volta la DUCALE sta racco-gliendo, studiando nuove mac-chine modulari, che mantengano

però tutte quelle caratteristiche che sono il miglior biglietto da vi-sita dell’azienda. Macchine molto razionali, sicure, igieniche, facilmente accessibili agli operatori; una continua si-nergia con i clienti con l’istruzio-ne e l’aggiornamento dei tecnici: in realtà uno scambio profi cuo di esperienze, necessario per mi-gliorare costantemente il prodot-to, come previsto dalle procedu-re del sistema qualità certifi cato ISO 9000-2001 dell’azienda. Decisamente l’epoca pionieri-stica del Vending è tramontata da tempo. Il mercato richiede macchine sempre più comples-se, tecnici più preparati, gestioni più organizzate, aziende sempre più qualifi cate. E la DUCALE è pronta.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Nemox sulla scorta del succes-so maturato in questi ultimi

anni nella produzione di macchi-ne per il caffé a cialde dedicate al mercato domestico ed all’ espor-tazione ha deciso di raddoppia-re lanciando una nuova linea di macchine per il gelato destinate alla produzione di un vero: gelato artigianale… Fatto in casa.L’ idea ci è venuta ascoltando i nostri clienti che si lamentavano

di non avere nella propria gamma di prodotti in cialde un preparato destinato ad un uso quotidiano rivolto ai più piccini : un grossissi-mo driver nei consumi domestici.Inizialmente abbiamo indirizzato la nostra ricerca verso il poten-ziamento del sistema a vapore presente sulle macchine al top di gamma in modo che si potes-se utilizzare per la preparazione di cioccolate in busta. Addirittu-

ra abbiamo creato una macchi-na specifi ca , che si chiama Milki, che permette di preparare cap-puccini, cioccolate, te, camomille e tisane in modo istantaneo.Ma nessuna soluzione sembrava veramente cogliere l’ obbiettivo di innestare un utilizzo quotidiano della macchina.Poi come sempre la soluzione era sotto i nostri occhi; non doveva-mo stravolgere la macchina che

ci stava dando le maggiori sod-disfazioni commerciali (quella a cialde) ma inventare una nuova macchina che si integrasse con la prima ed andasse a cogliere altri bisogni complementari anziché succedanei.Da lì è nata l’ idea di perfeziona-re una macchina che era già nel-la gamma prodotti di Nemox (la macchina da gelato) rendendola più facile e rapida nell’utilizzo fa-

cendo realizzare per lei, dai prin-cipali produttori di basi artigianali per gelaterie, dei preparati pronti per l’ uso superando come con le cialde nel settore del caffé l’ osta-colo di una costanza qualitativa.La macchina fi n dal momento del suo lancio si è subito dimostra-ta un completamento altamente redditizio per gestori e torrefattori che oltre ad utilizzarla per l’ uso domestico hanno trovato modo di lanciarla anche nel canale dei bar per la produzione di tutti i gelati e semifreddi coffe friendly qua-li: Irish Coffe , Affogato al Caffè ecc… Oggi si può dire che sulla scorta dei primi test di vendita Nemox con questa soluzione sta conso-lidando enormemente la propria posizione nel mercato domesti-co essendo l’ unica con i propri 3 prodotti (macchina da caffé a cialde, macchina da gelato, Milki) a poter soddisfare tutte le esigen-ze della clientela consumer.Per chi fosse interessato a questa nuova grande opportunità di bu-siness suggeriamo di visitare lo Stand Nemox al Venditalia che si terrà a Milano dal al 21-24 Mag-gio 2008 (Padiglione 2 - Stand B75).

Nemox: caffè e gelati… fatti in casa

Ducale: una concezione d’azienda all’aroma di caffèIl distributore automatico concentrato di tecnologia

Page 4: Distribuzione automatica: un servizio indispensabile …...distribuzione automatica. Il Gruppo di Carpi (Modena), fon-dato nel 1968 dall’attuale Presi-dente Epaminonda Scaltriti

La Coges di Parma, fornisce alle imprese una risposta sicura, professionale ad alta qualifi cazione per quando riguarda il recupero dei crediti

La presente inserzione è diretta soprattutto alle industrie farmaceutiche ed a tutti i fornitori del settore medicale o di altri prodotti che vengono forniti a:

- Casa di Cura - Aziende Ospedaliere - Aziende USL - Aziende ASL - Farmacie

Coges - PARMA - SERVIZI DI RECUPERO CREDITI

La Coges - Company General Service- opera nel settore del recupero crediti è specializzata nel campo medicale e farmaceutico in particolare rivolto alle Aziende Ospedaliere, Aziende USL ed ASL, alle Case di Cura ed alle Farmacie attraverso un team di collaboratori esterni forniti di una particolare professionalità, psicologia e conoscenze tecniche sia investigative, che commerciali.

La Coges è presente in tutta Italia ed opera mediante una consolidata e capillare rete informativa, sempre disponibile, dotata di una metodologia operativa tempestiva ed effi cace consolidata negli anni.

L’approccio con il debitore da parte degli incaricati di Coges non è mai impersonale o impositivo, ma concepito per comprendere la psicologia del debitore e le sue esigenze.La gestione del recupero crediti è infatti un’attività complessa e molto delicata, che richiede un’alta sensibilità del personale addetto.

MISSION:La mission della Coges è quella di fornire ai propri Clienti prestazioni personalizzate adattandole alle singole esigenze garantendo in questo modo un’ampia conoscenza negli specifi ci contesti in cui opera il Cliente e salvaguardando l’aspetto commerciale.

ELENCO SERVIZI OFFERTIDALLA STRUTTURA NAZIONALE DI

COGES

FASE 1

FASE 2

FASE 3

Coges s.r.l. - Unipersonale Sede legale e amministrativa:

43100 Parma

Viale Mentana, 45

Telef. 0521/783843 – 0521/784351

0521/783842

Fax 0521/271646

e-mail: [email protected]

COSA OFFRIAMO:

- esperienza pluriennale nel campo del recupero dei crediti delle Aziende Ospedaliere, delle ASL ed USL, delle Case di Cura, delle Farmacie ed in genere del settore sanitario;

- strategie ed attività mirate da parte degli incaricati con esperienza consolidata negli anni nel settore del credito;

- salvaguardia e tutela dell’ immagine e dell’aspetto commerciale dei nostri Clienti;

- veloce e competitiva defi nizione delle pratiche di recupero credito affi dateci, sia nel servizio che nei tempi;

- notevole risparmio con l’applicazione di convenzioni e di minimi tariffari.

Affi dare una pratica di recupero crediti alla Coges è procedura facile e veloce.

La Società è in grado di attivare pratiche di recupero crediti in tutta Italia entro poche ore dalla ricezione dell’affi damento dell’incarico.