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Disturbi della coordinazione motoria in bambini con Disturbo Specifico del Linguaggio Antonella Fontana Università di Palermo

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Disturbi della coordinazione motoria in bambini con Disturbo Specifico del

Linguaggio

Antonella Fontana

Università di Palermo

I gesti e le parole derivano direttamente da azioni e si riferiscono ad azioni che il bambino compie con il proprio corpo.

(Gallese et al., 2006; Liuzza et al., 2010,

Cimatti e Borghi, 2010;Pulvermuller, 2010;

Meteyard et al., 2012)

Negli animali le strutture dei gangli della base sono associate al controllo

motorio (Lieberman, 2007)

Le connessioni

frontotemporali sono più ricche nell’uomo rispetto ai primati

(Pulvermüller, Fadiga; 2010)

Nei primati le regioni corticali fronto-temporo-parietali sono coinvolte nel riconoscimento dei gesti

(Di Pellegrino, Fadiga, Fogassi, Gallese, & Rizzolatti, 1992; Rizzolatti, Fadiga, Gallese, & Fogassi, 1996; 2001; Rizzolatti e coll. 2004)

L’area F5 nella scimmia è omologa all’area BA 44 nell’uomo.

Durante l’osservazione di un’azione si attiva l’area di Broca.

Fadiga et al., (2006)

La rTMS dell’area di Broca interferisce con l’imitazione di azioni (Heiser et al., 2003).

In compiti di lettura di parole che rimandano ad azioni con la mano si attivano le aree preposte al linguaggio e quelle deputate ai movimenti della mano (Hauk, Johnsrude & Pulvermüller, 2004; Buccino et al.

2001)

Nella comprensione di frasi con verbi di azione si attiva un circuito fronto-parieto-temporale nella corteccia prefrontale di sinistra

(Aziz-Zadeh, Wilson, Rizzolatti, & Iacoboni, 2006; Boulenger, Hauk, & Pulvermüller, 2009; Tettamanti et al., 2005; Pulvermuller e Fadiga, 2010).

Gli studi di attivazione dimostrano che la comprensione di sequenze verbali inserite gerarchicamente attiva la corteccia temporale superiore insieme con la parte opercolare dell’area di Broca sostenendo l’attivazione di un circuito motorio-percettivo (Koechlin e Jubault, 2006; Bahlman et al., 2008).

Functional anatomy of language: from brain areas to neuronal circuits Pulvermuller and Fadiga, 2010 Nature Neuroscienze, 2010, Macmillan Publishers Limited

Continuità azione,gesto,linguaggio

Richiesta ritualizzata Mostrare Dare Indicare Gesto

rappresentativo Parola

Disturbo Specifico dell‘Apprendimento

DSA

Attention Deficit Hyperactivity Disorder

ADHD

Disturbo Specifico del Linguaggio DSL

Disturbo Coordinazione Motoria

DCD

DSM 5 (APA, 2013)

Motor Disorders • Developmental

Coordination Disorder

• Stereotypic Movement Disorder

• Tic Disorders

• Other Specified Tic Disorder

• Unspecified Tic Disorder

Communication Disorders

• Language Disorder

• Speech Sound Disorder

• Childhood-Onset Fluency Disorder (Stuttering)

• Social (Pragmatic) Communication Disorder

• Unspecificated Communication Disorder

Developmental Coordination Disorder (DCD)

Stime di prevalenza: 5%-6% (DSM 5), con oscillazioni

dall’1.8%, in GB, al 19% in Grecia (Zwiker et al., 2012).

Le difficoltà coinvolgono un ampio range di abilità quotidiane e

accademiche: vestirsi, allacciare le scarpe, usare utensili, andare in bici, calciare una palla, scrivere, praticare attività sportive, ludiche e ricreative.

Sono a rischio per lo sviluppo di problematiche psicologiche:

difficoltà nelle relazioni con i pari, bassi livelli di autostima e autoefficacia, ansia, depressione, disturbi emotivi e difficoltà comportamentali.

Si associa a disturbi specifici del linguaggio (20-71%), disturbi

specifici dell’apprendimento (33-87%) e a ADHD (30-50%).

I bambini con DCD hanno un rischio elevato per obesità e

disturbi cardiovascolari.

Developmental Coordination Disorder (DCD)

• Postura: moderata ipotonia o ipertonia; scarso controllo distale, dell’equilibrio statico e dinamico.

• Apprendimento motorio: difficoltà

nell’apprendimento di nuove abilità, nella pianificazione dei movimenti, nell’adattamento al cambiamento, nell’automatizzazione.

• Coordinazione sensomotoria: difficoltà nella

coordinazione degli arti superiori, nel sequenziamento delle azioni, nell’uso del feedback, nella sincronizzazione, nella anticipazione e pianificazione strategica.

Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL)

Lo sviluppo linguistico è significativamente inferiore rispetto all’età cronologica e non può essere spiegato da disturbi sensoriali, neurologici, intellettivi, psicopatologici.

Le difficoltà possono riguardare uno o più dei sottosistemi linguistici (fonologia, morfosintassi, lessico-semantica, pragmatica) in comprensione e/o in produzione.

Le stime di prevalenza oscillano tra il 15%, a 24 mesi, e il 5-7% a 5 anni (Tomblin, 1997; Leonard, 1998).

Si associa a disturbi d’ansia, dell’umore, dell’adattamento, disturbo oppositivo-provocatorio, ADHD, disturbo della condotta, DSA, DCD.

Disturbi fonologici

Prevalenti occlusive e nasali (a 3-4 anni)

Mancanza di gruppi consonantici e consonanti finali

Persistenza di strutture errate

Sfasamento cronologico nel superamento degli errori

Errori atipici

Variabilità non accompagnata da progresso

Disturbi morfosintattici

Riduzione della LME

Uso limitato, omissioni o sostituzioni di morfemi grammaticali liberi

Variabilità degli elementi omessi

Omissioni copula e ausiliari

Uso del verbo all’infinito

Difficoltà sintattiche

Disturbi lessicali Anomie, dismonie, parafasie Uso di circonlocuzioni Errori nella organizzazione fonologica del lessico

Difficoltà motorie evidenziate nei bambini con DSL:

• velocità motoria (Hill, 2001; Bishop et al. 2002);

• abilità di ordinamento sequenziale e apprendimento motorio implicito (Hill, Bishop e Nimmo Smith, 1998; Gabriel et al., 2013; Hsu e Bishop, 2013; Lun et al., 2010, 2012; Mayon Dobois, 2012; Brookman et al., 2013 Di Donato Brumbach e Goffman 2014).

• Imitazione motoria (Vucovic et al., 2010; Dohmen et al., 2013 Brookman et al., 2013; Di Donato Brumbach e Goffman 2014)

La cooccorenza tra DSL e DCD oscilla tra 20% e 71%.

Pieters et al.; 2011, Flapper e Schoemaker; 2013, Fontana et al., in preparazione (Powell e Bishop, 1992; Finlay e McPhillips, 2013; Zelaznik e Goffman, 2010;

Di Donato Brunback e Goffman, 2014).

33.7%

32.3%

63%

Partecipanti

22 pazienti con diagnosi di DSL (età media: 6 ± 1 anni)

Disturbi della motricità in bambini con DSL A. Fontana, R. Nardello, S. Mangano

Università di Palermo, AOUP “P. Giaccone”

81%

19%

Maschi

Femmine

Disturbo della motricità grosso e fine motoria; 31%

a) Distribuzione disturbi della coordinazione motoria nel campione DSL (N=22)

Assente; 36%

Disturbo grossomotorio; 4%

Disturbo della motricità fine; 27%

b) Altri disturbi associati nel sottogruppo DSL + DCD (N=14)

1

Assenti

DSA+DIST COMP

DIST COMP

DSA

14%21%

35%

50%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

Conclusioni

• Elevata cooccorenza di disturbi motori in un gruppo di bambini con DSL.

• Difficoltà motorie dissociate: le forme più frequenti riguardano l’associazione di disturbi grossomotori e fini e il disturbo nella motricità fine.

• Cooccorrenza di DSL, DCD, DSA e disturbi del comportamento.

Ipotesi del Deficit di Memoria Procedurale (Ulmann e Pierpoint, 2005)

The “procedural memory system” is the brain system that is implicated in “procedural memory” – that is, in the learning of new, and the control of long-established, motor and cognitive “skills”, “habits,” and other procedures, such as typing, riding a bicycle, and skilled game playing.

Conclusioni

• Fattore di rischio per comorbidità

• Impatto sulla QdV dei bambini

Identificazione e diagnosi precoce

Pianificazione di interventi educativi, di supporto e riabilitativi per il bambino e la sua famiglia (EACD guidelines, 2012).

Ruolo dello psicologo

Ruolo dello Psicologo clinico dell’età evolutiva

•Programma riabilitativo (obietti a lungo, medio e breve termine).

•Verifica

•Colloquio (Familiari, Operatori) •Sostegno psicologico al bambino • Intervento neuropsicologico

Famiglia

•Incontri informativi

•Colloqui sostegno psicologico

•Colloqui psico-educativi

•Scuola

•Attività ludiche e ricreative

Ambiente

•Diagnosi, •Intervento terapeutico

Equipe multidisciplinare

Progetto riabilitativo

Bambino