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Prof. Giuseppe CafaroDocente Politecnico di Bari
Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni
Bari - 7 novembre 2018 - Classificazione, progettazione, verifica e manutenzione del locali medici 1
Le Problematiche Progettuali
Continuita’ e qualita’ del servizio
Efficienza Energetica
Sicurezza
Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro2
Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro3
Power Quality (PQ) e Compatibilità Elettromagnetica (ECM)
4Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
STrategia per la Riqualificazione Energetica del Parco Immobiliare
Nazionale - Novembre 2015
L’efficienza energetica
5Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Sicurezza (safety) diretta
Sicurezza (safety) indiretta
Sicurezza (security)
Sicurezza funzionale (affidabilità e resilienza)
Sicurezza ambientale e sociale (ecocompatibilità)
Concetto esteso di sicurezza
SOST
ENIBILI
TA’
6Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Impianto Elettrico 4.0
Una analisi delle scelte
progettuali con l’applicazione
delle norme generali
alla luce di nuove
caratteristiche funzionali7Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
La quarta rivoluzione industrialeNon è solo una conseguenza o prosecuzione della terza rivoluzione se non altro per le seguenti caratteristiche:
VELOCITA’
PORTATAE
INTENSITA’
IMPATTOSUI
SISTEMI
Le precedenti rivoluzioni erano caratterizzate da una crescita lineare, la quarta da una crescita esponenziale.
La trasformazione, pur basandosi sulla rivoluzione digitale, tende ad integrare più tecnologie, a superare, laddove possibile, l’intermediazione umana ed a globalizzare le conoscenze (sistemi aperti).
Impatta su interi sistemi in maniera profonda: Paesi, Aziende, settori sociali, la società in generale e, perfino, l’individuo.
8Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
IoT: Internet of ThingsInternet delle cose (degli oggetti): cosa è?
9Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
infrastruttura interconnessa di entità, persone, sistemi e risorse di informazione dotata di servizi che elaborano e reagiscono alle informazioni provenienti dal mondo fisico e dal mondo virtuale
Una norma generale
10Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Una guida generale
11Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Una guida in aggiornamento
12Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Le Problematiche Progettuali
La continuita’ e qualita’ del servizio va garantita a partire dal punto di connessione alla rete pubblica.
Le scelte effettuate nella soluzione progettuale a questo livello condizionano le prestazioni delle rete a valle
13Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Caratteristiche della tensione della rete pubblica
14Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Regole tecniche di connessione
15Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
A R E R A
(100 kW)
Quando in MT ?
16Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Taglia dell’impianto, che deve essere compatibile con i criteri di esercizio della rete
Dislocazione dei carichi circostanti sia nell’assetto della rete attuale che previsionale
Caratteristiche della rete limitrofa
Contributo dei generatori degli utenti alla potenza di cortocircuito
Livelli di disturbo immessi (variazioni rapide, armoniche, flicker, dissimmetria delle tensioni) dalle utenze sia attive che passive che devono essere tali da non far superare i livelli di pianificazione della compatibilità elettromagnetica stabilita dal Codice di Rete per la rete AT e i livelli stabiliti dalla Norma CEI EN 61000-2-12 per la rete MT.
Livello di Tensione scelto dal Distributore
17Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
LA EMC AL PUNTO DI CONSEGNA
18Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Punto comune di connessione alla rete pubblica - PCCPunto su una rete pubblica di alimentazione, elettricamente più vicino a un particolare carico, a cui altri carichi sono, o possono essere collegati
Disturbo (elettromagnetico)Qualsiasi fenomeno elettromagnetico la cui presenza nell’ambiente elettromagnetico può alterare le prestazioni previste di un apparecchio elettrico.
Compatibilità elettromagnetica - EMC (abbreviazione)Capacità di un apparecchio o di un sistema di funzionare in modo soddisfacente nel suo ambiente elettromagnetico senza introdurre disturbi elettromagnetici intollerabili per tutto quanto presente in detto ambiente.
Livello di compatibilità (elettromagnetica)Livello di disturbo elettromagnetico specificato, utilizzato come livello di riferimento in uno specifico ambiente, per coordinare la definizione dei limiti delle emissioni e di immunità
LA EMC AL PUNTO DI CONSEGNA
19Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Continuità del servizioLe interruzioni senza preavviso si distinguono in:
– interruzioni lunghe (durata > 3 min);
– interruzioni brevi (1 s < durata ≤ 3 min);
– interruzioni transitorie (durata ≤ 1 s).
L’interruzione è definita come la condizione nella quale la tensione ai terminali di fornitura è inferiore al 5 % della tensione di riferimento
Qualità della tensioneCaratteristiche della tensione:
– frequenza;
– ampiezza e variazione della tensione alla frequenza di rete;
– buchi di tensione;
– variazioni rapide della tensione;
– sovratensioni;
– tensioni armoniche;
– flicker;
– squilibrio di tensione.
I PARAMETRI
20Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
AT
MT
Organo di protezione
Cabina di consegna
Cabina utente
Off
On
Ramo aperto
L’UTENTE SUBISCE E INFLUENZA IL LIVELLO DI QUALITA’
21Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Utenti che utilizzano qualsiasi macchinario (rotante o statico) che converta ogni forma di energia utile in energia elettrica in corrente alternata previsto per funzionare in parallelo (anche transitorio) con la rete. A questa categoria appartengono anche tutti gli utenti che installano sistemi di accumulo diversi dagli UPS, come definiti dalla Norma EN 62040.
UTENTI ATTIVI
Tutti gli altri utentiUTENTI PASSIVI
U T E N T I
22Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
CONSEGNA
ProtezioneGenerale Smistamento
TrasformazioneDistribuzionein bt
Struttura del sistema elettrico di utente MT
Produzione
Utente Passivo
Protezione d’interfaccia
Utente Attivo
23Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Affidabilità della rete MT
Disponibilità lo stato di un elemento di essere in grado di eseguire la sua funzione richiesta
Selettività: capacità di una protezione di identificare la sezione e / o la fase o le fasi difettose in una rete energetica
Tempo di ripristino del servizio
Costi di investimento e costi di esercizio
24Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
D Cabina distributore Cabina trasformazione
D
RETE RADIALE
Cabina consegnae smistamento
Struttura di rete MT
25Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
D Cabina distributoreCabina consegnae smistamento Cabina trasformazione
D
Struttura di rete MT : ad anello chiuso
26Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
D Cabina distributore Cabina consegnae smistamento Cabina trasformazione
D
Struttura di rete MT : ad anello aperto
27Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
D Cabina distributore Cabina consegnae smistamento Cabina trasformazione
RETE CON DOPPIO RADIALE
D
Struttura di rete MT
28Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
D
Struttura di rete MT : stellata
29Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
D
Struttura di rete MT : a petali
30Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Vano Distributore Vano Misure Vano Utente
Dispositivogenerale
Gruppo diMisura
Punto di connessione
SELETTIVITA’ A PARTIRE DALLA RETE PUBBLICA
31Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Limitare la corrente di corto circuito circolante sulla linea MT a seguito di guasti sul lato bt;
L’obiettivo è raggiunto ponendo un limite sulla potenza della sezione di trasformazione afferente al medesimo sistema di sbarre bt (2000 kVA per Vn=20 kV e 1600 kVA per Vn=15 kV);
Limitare la corrente di inserzione dei trasformatori che potrebbe essere letta come corrente di corto circuito
L’obiettivo è raggiunto ponendo un limite sulla potenza dei trasformatori contemporaneamente energizzabili (tre volte la potenza massima per la singola sezione);
Si rammenta che sulla PG potrebbe essere attivato un blocco di seconda armonica;
Provvedimenti generali finalizzati alla selettività
32Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
CEI 0-16: Caratteristiche del relaisFunzione di protezione di massima corrente di fase almeno bipolare a tre soglie
aux
TA x 2
TO
prima soglia (sovraccarico o soglia I>;) tempo dipendente, dedicata alla rilevazione degli eventi di sovraccarico di piccola entità originati dall’impianto di Utente;
seconda soglia (soglia 51, I>>, con ritardo intenzio-nale), dedicata alla rilevazione degli eventi di corto-circuito polifase non franco (ovvero di sovraccarico di elevata entità) all’interno dell’impianto di Utente;
terza soglia (soglia 50, I>>>, istantanea), dedicata alla rilevazione degli eventi di cortocircuito polifase franco all’interno dell’impianto di Utente;
33Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
CEI 0-16: Caratteristiche del relaisIl distributore comunica all’utente i valori di taratura che per la massima corrente di fase
assume al minimo i seguenti valori , l’utente non può andare oltre con le tarature
aux
TA x 2
TO
prima soglia (sovraccarico o soglia I>;) attivazione opzionale da concordare con il distributore;
seconda soglia (soglia 51, I>>, con ritardo intenzio-nale): 250 A 500 ms;
terza soglia (soglia 50, I>>>, istantanea): 600 A 120 ms;
34Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Il guasto monofase a terra costituisce il 70% dei guasti sulla rete elettrica ad ogni livello di tensione.
Al guasto a terra è legata la problematica della sicurezza delle persone.
La mancata selettività delle protezioni determina pesanti conseguenze sulla continuità del servizio.
Lo stato del neutro influenza la tipologia e taratura delle protezioni
Guasto a terra
35Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Neutro Isolato
IF = IC = Un (0,003 L1 + 0,2 L2)
Un = tensione nominale concatenata della rete in kV
L1 = lunghezza delle linee aeree, in km
L2 = lunghezza delle linee in cavo, in km.
La corrente di guasto è di solito dell’ordine di alcune centinaia di ampere.
Le protezioni del distributore normalmente intervengono entro 0,5÷1 s
L’impianto è destinato a divenire a neutro compensato
Stato del neutro
36Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Neutro Compensato
La corrente di guasto di 50 A a 20 kV
Il tempo di eliminazione del guasto molto maggiore di 10 s
La corrente di guasto è di tipo ohmico con possibilità di componenti induttive o capacitive per errori di accordo della bobina
In caso di apertura della bobina il sistema diventa isolato, cresce la corrente che diventa capacitiva
Verifica di terra duplice.
Stato del neutro
37Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
CEI 0-16: Caratteristiche del relaisProtezione per guasto a terra con la sola amperometrica omopolare (basta il TO)
QUANDO SI ADOTTA?
Quando la corrente di ritorno da un guasto non è di entità tale da non far intervenire la protezione ovvero il suo valore non deve eccedere l’80% della corrente di taratura del relè. Il relè e tarato a 2 A e l’80% è 1,6 A
utente
La corrente per guasti esterni all’impianto d’utente va verso la rete mentre per guasti interni va verso l’impianto. La protezione omopolare amperometrica non è in grado di rilevare la direzione. La corrente di ritorno è proporzionale alla lunghezza della linea.
L= 1,6/(20x0,2)=400 m L= 1,6/(15x0,2)=530 m
38Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
CEI 0-16: Caratteristiche del relaisProtezione per guasto a terra con la sola amperometrica omopolare (basta il TO)
aux
TA x 2
TO
prima soglia, I0> dedicata alla rilevazione degli eventi di guasto monofase a terra (sia esso franco o su impedenza) all’interno dell’impianto di Utente
seconda soglia, I0>> dedicata alla rilevazione degli eventi di guasto doppio monofase a terra, con uno dei punti di guasto all’interno dell’impianto di Utente
39Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
CEI 0-16: Caratteristiche del relaisIn caso di linee MT a 20 (15) kV interne all’impianto d’utente di lunghezza almeno uguale a 400 (530) m si devono adottare protezioni direzionali per il guasto a terra (67N). Per poter individuare la direzione si deve rilevare anche la tensione omopolare e, quindi, aggiungere TV a triangolo aperto.
prima soglia, 67N.S1 dedicata alla rilevazione degli eventi di guasto monofase a terra durante il funzionamento in regime di neutro compensato;
seconda soglia, 67N.S2, dedicata alla rilevazione degli eventi di guasto monofase a terra durante il funzionamento in regime di neutro isolato.
aux
TA x 2
TO
DD
40Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
CEI 0-16: Caratteristiche del relaisTarature per guasto a terra per reti a neutro isolato senza direzionale di terra (L<400 m a 20 kV o 530 m a 15 kV))
aux
TA x 2
TO
prima soglia (I0>) : 2 A 170 ms;
41Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
CEI 0-16: Caratteristiche del relaisTarature per guasto a terra per reti a neutro isolato con direzionale di terra (L≥400 m a 20 kV o L≥530 m a 15 kV))
seconda soglia (I0>>) : 140% della corrente di guasto a terra 170 ms;
soglia 67N.S2
I0: 2 A
U0: 2 V;
Settore di intervento (ritardo di I0 rispetto a U0): 60° ÷ 120°;
tempo di estinzione del guasto: 170 ms;
aux
TA x 2
TO
DD
42Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
CEI 0-16: Caratteristiche del relaisTarature per guasto a terra per reti a neutro compensato senza direzionale di terra (L<400 m a 20 kV o L<530 m a 15 kV))
prima soglia (I0>) : 2 A 450 ms; (*)
seconda soglia (I0>>) : 140% della corrente di guasto a terra 170 ms (**)
(*): Elevabile ad 800 ms per DG semplificato
(**): Seconda soglia evitabile se la prima è tarata a 170 ms
aux
TA x 2
TO
43Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
CEI 0-16: Caratteristiche del relaisTarature per guasto a terra per reti a neutro compensato con direzionale di terra terra (L≥400 m a 20 kV o L≥530 m a 15 kV)
seconda soglia (I0>>) : 140% della corrente di guasto a terra 170 ms;
soglia 67N.S2 (isolato)I0: 2 AU0: 2 V;Settore di intervento (ritardo di I0 rispetto a U0): 60° ÷ 120°;tempo di estinzione del guasto: 170 ms;
aux
TA x 2
TO
DD
soglia 67N.S1 (compensato)I0: 2 AU0: 5 V;Settore di intervento (ritardo di I0 rispetto a U0): 60° ÷ 250°;tempo di estinzione del guasto: 450 ms;
44Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
La selettività delle protezioni
45Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Selettività Temporale: 150<Δt≤250 msSelettività temporale: Impossibile su reti corteSelettività Logica: Δtz70 ms
La selettività temporale
46Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
La selettività amperometrica ??????
La selettività temporale
150 ms<t≤250 ms
47Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
70÷100 ms i tempi di comunicazione.
Il tempo è indipendente dal numero di livelli di selettività in quanto ogni interruttore comunica con quello a monte indipendentemente dalle comunicazioni che riceve da valle
La selettività logica
48Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
La taratura I> e I>> sui due montanti devono essere impostate in maniera tale che la loro somma corrisponda al valore richiesto dal Distri-butore o usare TA sommatore ……………. e se avessi relais più intelligenti?
Doppio Montante
49Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
D Cabina distributore Cabina consegnae smistamento Cabina trasformazione
D
RETE CON DOPPIO RADIALE
50Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Il DG da uno a trino in btE’ possibile installare sino a tre Dispositivi Generali di Protezione Linea (DGL)
Occhio alla protezione da sovraccarico ed a quella contro i contatti indiretti
51Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
SELETTIVITA’ LOGICA (IN SPERIMENTAZIONE)INTERVENTO CONTEMPORANEO ALLA PROTEZIONE DI LINEA DEL DISTRIBUTOREAUMENTO DEL RITARDO INTENZIONALE SOLO PER UTENTI CON POTENZA IMPEGNATA≥5 MW CON UN LIVELLO DI RITARDO E SCATTO CONTEMPORANEO SOLO PER GUASTI SUBITO A VALLE DEL DGAUMENTO DEL RITARDO INTENZIONALE SOLO PER UTENTI CON POTENZA IMPEGNATA≥5 MW CON LINEE MT DI LUNGHEZZA DI ALMENO 3 km O CON TRASFORMATORE INTERMEDIO
Cosa fare in accordo con il Distributore
52Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Ecodesign
REGOLAMENTO (UE) N. 548/2014 DELLA COMMISSIONE del 21 maggio 2014 recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i trasformatori di potenza piccoli, medi e grandi
CEI EN 50588-1: «Trasformatori di media potenza a 50 Hz, con tensione massima per l'apparecchiatura non superiore a 36 kV Parte 1: Prescrizioni generali»CEI EN 50629: «Prestazione energetica dei trasformatori di grande potenza (Um > 36 kV o Sr 40 MVA)»
L’EFFICIENZA DEI TRASFORMATORI
53Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
RESET DELLE CONDIZIONI DI GUASTO
I GUASTI A TERRA SUL LATO UTENTE NON VENGONO VISTI DAL LATO RETE PUBBLICA COME TALI
IL GUASTO POLIFASE HA UN «SALTO» DI VALORE DETERMINATO DALLA IMPEDENZA DI CORTO CIRCUITO DEL TRASFORMATORE
RETE UTENTE
54Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
DCabina distributore Cabina consegna
e smistamentoCabina
trasformazione
RETE MT CON DOPPIO LIVELLO DI TENSIONE
D 20 kV6 (o 20) kV
Cabina Trasformazionee smistamento
55Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
RETE
AUTO PRODUZIONE (FV, COGENERAZIONE, ECC.)
GENERAZIONE DI RISERVA (GE)
GENERAZIONE DI SICUREZZA
LE SORGENTI DI ENERGIA
56Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Allo scopo di evitare interruzioni del servizio durante il cambio di assetto della Rete, è ammesso il parallelo transitorio tra l’alimentazione di riserva (ad esempio gruppi elettrogeni) e la Rete.
Il funzionamento di breve durata in parallelo alla Rete MT del Distributore è consentito per qualsiasi impianto di produzione, statico o rotante, anche privo del SPI, purché la durata del parallelo non ecceda, tramite relè temporizzatore, 30 s per gli impianti trifase e 10 s per quelli monofase.
Qualora il generatore preveda la necessità di funzionamento in parallelo alla rete superiore a 30 s ma inferiore a 30 minuti (ad esempio, per prove periodiche a carico di generatori di emergenza), deve essere prevista una protezione di interfaccia che agisca sull’interruttore del generatore con le regolazioni +10 % Un; -15 % Un.
PARALLELO RETE GRUPPO
57Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Dimensionamento delle linee
Quale corrente per la V ?
Quale corrente per la verifica termica?
Riduzione dell’impedenza di linea per la riduzione della distorsione e delle perdite armoniche;
58Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
59Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
60Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
GUASTI A TERRA LATO bt
61Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Le funzioni dell’interruttore differenziale
Protezione contro i guasti a terra
Protezione contro gli incendi
Protezione contro i contatti diretti (protezione addizionale)
Protezione contro i contatti indiretti
62Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Diffusione d’uso del differenziale
In una cinquantina di casi l’uso del differenziale è reso obbligatorio da una disposizione normativa
In una ventina di casi l’uso del differenziale è consigliato da una disposizione normativa
63Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
La durata minima di non intervento dell’interruttore a monte deve essere superiore alla durata del tempo di interruzione degli interruttori a valle
La corrente differenziale dell’interruttore a monte deve essere almeno tre volte la corrente nominale degli interruttori a valle
Per la selettività temporale si ricorda che la cascata, a partire da valle, deve prevedere istantanei, selettivi, regolabili
Selettività tra interruttori differenziali
64Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Correnti di dispersione permanenti
Correnti differenziali transitorie
Inquinamento armonico e correnti di dispersione ad alta frequenza
Correnti impulsive da fulmine
Tempestività
65Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
C A
U S
E
Difetto di isolamento
Presenza di filtri tra fase e terra
Presenza di capacità tra fase e terra
Correnti di dispersione permanenti
66Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Correnti disperse da apparecchiature elettriche collegate mediante prese a spina con corrente nominale non superiore a 32 A
Corrente nominaledell’apparecchiatura
Corrente massimanel PE
≤ 4 A 2 mA
> 4 A ma ≤ 10 A 0,5 mA/A
> 10 A 5 mA
Correnti di dispersione permanenti
67Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Correnti disperse da apparecchiature elettriche collegate in modo perma-nente o mediante prese a spina con corrente nominale superiore a 32 A
Corrente nominaledell’apparecchiatura
Corrente massimanel PE
≤ 7 A 3,5 mA
> 7 A ma ≤ 20 A 0,5 mA/A
> 20 A 10 mA
Correnti di dispersione permanenti
68Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Provv edim
enti
Alleggerimento carichi sul circuito protetto da differenziale
Installare un differenziale tale che la corrente permanente dispersa sia non superiore al 30% della corrente differenziale nominale
Volendo calcolare la corrente dispersa totale essa va valutata come somma delle correnti disperse corrette da un coefficiente di contemporaneità pari a 0,7÷0,8
Aumentare il numero di circuiti ognuno protetto da proprio differenziale
Correnti di dispersione permanenti
69Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
C A
U S
E
Regolatori di corrente elettronici
Regolatori di velocità
Convertitori in genere
Inquinamento armonico e correnti di dispersione ad alta frequenza
Carichi elettronici in genere
70Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
La sensibilità del differenziale decresce al crescere della frequenza. Possono nascere problemi termici
L’immunità degli interruttori differenziali è assicurata dalla conformità alla CEI EN 61543
Nei casi più gravi può essere necessario un filtraggio
La sensibilità del differenziale decresce meno velocemente del decremento della pericolosità della corrente
Inquinamento armonico e correnti di dispersione ad alta frequenza
71Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Condizioni ambientali
72Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Influenze esterne Esempi di siti esposti
Presenza di zolfo, vapori di zolfo, solfuro di idrogeno
Siderurgia, acciaierie
Ambienti salini, esterni umidi, basse temperature
Porti turistici, commerciali, imbarcazioni, installazioni in prossimità del mare, cantieri navali
Composti clorati Piscine, ospedali, industria agro-alimentare
Idrogeno, gas di combu-stione, ossido di azoto
Petrolchimica
Idrogeno solforato Allevamenti, discariche
Esempi di influenze esterne
73Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI
74Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Livello di implementazione dei provvedimenti per migliorare l’efficienza energetica degli impianti elettrici;
Misure di Efficienza (EM)
Livello di prestazione diEfficienza Energetica
(EEPL)
Livello di miglioramento dell’effi-cienza energetica conseguito me-diante i provvedimenti indicati nella norma;
Classe di efficienza dell’Impianto Elettrico
(EIEC)
Combinazione di misure di efficienza (EM) e di livelli di prestazione di efficienza (EEPL);
NORMA CEI 64-8/8-1
75Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
I provvedimenti di efficienza energetica (EM) sono classificati secondo cinque livelli
EM0, EM1, EM2, EM3 ed EM4
L’allegato B alla 64-8/8 fornisce 13 schede per la valutazione dei provvedi-menti
B1, B2, B3, ………., B13
Ogni scheda è particola-rizzata per settore di attività
Edifici residenziali, com-merciali, industriali ed infra-strutture
NORMA CEI 64-8/8-1
76Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Schede di valutazione EM
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Schede di valutazione EEPL
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La classe di efficienza dell’impianto elettrico (EIEC) viene individuata assegnando dei punteggi ad ogni Misura di efficienza (EM) e di prestazione di efficienza (EEPL)
EM0 EEPL0 0
EM1 EEPL1 1
EM2 EEPL2 2
EM3 EEPL3 3
EM4 EEPL4 4
Il punteggio totale è dato dalla somma dei 13 punteggi di EM e dai 3 di EEPL
Valutazione dell’obiettivo
79Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Totale per residenziale Totale per non residenziale Classi di efficienza (EIEC)
EIEC≤20 EIEC≤16 EIEC0
20<EIEC≤28 16<EIEC≤26 EIEC1
28<EIEC≤36 26<EIEC≤36 EIEC2
36<EIEC≤44 36<EIEC≤48 EIEC3
44<EIEC 48<EIEC EIEC4
20 punti sono acquisibili con uno spinto sistema di misura e
monitoraggio
Classi di efficienza dell’impianto elettrico
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E SE AGGIUNGESSIMO UN
SISTEMA DI BUILDING
AUTOMATION FINALIZZATO
ALL’EFFICIENZA
ENERGETICA?
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Ma quanto si risparmia?
82
BUILDING
AUTOMATION
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BUILDING
AUTOMATION
Ma quanto si risparmia?
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B Classe B : BACS avanzati e alcune specifiche funzioni TBM
Classi di prestazione energetica
3.2 comma 10: Al fine di ottimizzare l’uso dell’energia negli edifici, per gli edifici a uso non residenziale è reso obbligatorio un livello minimo di automazione per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell’edificio e degli impianti termici (BACS), corrispondente alla Classe B, come definita nella Tabella 1 della norma UNI EN 15232 e successive modifiche o norma equivalente.
ALLEGATO 1 DM 26 giugno 2015 (Articoli 3 e 4)CRITERI GENERALI E REQUISITI DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI
84Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Qualche certezza su che fare
…………………………
Molti dubbi su come fare
85Bari - 7 novembre 2018 – Problemi progettuali in ambito ospedaliero e possibili soluzioni – G. Cafaro
Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola.
Voltaire
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