doc.te giovanna mangano specializzata per la scuola primaria d. d. contesse c.e.p. (socia aimc...
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Doc.teDoc.te Giovanna Mangano Giovanna ManganoSpecializzata per la Scuola Primaria Specializzata per la Scuola Primaria
D. D. “Contesse C.E.P.” (Socia AIMC D. D. “Contesse C.E.P.” (Socia AIMC MessinaMessina))
Relazione al ConvegnoRelazione al Convegno organizzato dall’AIMC Sezione di Messinaorganizzato dall’AIMC Sezione di Messina
““DISLESSIA … COME RICONOSCERLA?DISLESSIA … COME RICONOSCERLA?… … E COSA FARE?”E COSA FARE?”
15 Febbraio 2010 15 Febbraio 2010 Auditorium I. C. “Manzoni-Dina e Clarenza” Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia
15/02/201015/02/201011
VOLARE CON LE PAROLE”VOLARE CON LE PAROLE” “In viaggio … alla scoperta “In viaggio … alla scoperta
dei Significati“dei Significati“
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 22
PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE
Alunna: A. L.Alunna: A. L.
Classe 3^ sez. A Classe 3^ sez. A Plesso: SpoletinoPlesso: Spoletino Direzione Didattica Bagnoregio ( VT )Direzione Didattica Bagnoregio ( VT )
(Seguita fin dai cinque anni dall’equipè del Prof. Bollea)
Anno Scolastico: 1987/1988
Diagnosi: Sindrome Dislessica
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 33
L’alunnaL’alunna
Manifestava una lettura scorretta e lenta, difficoltà
di comprensione del testo scritto.
Presenti nella lettura e nella scrittura errori caratteristici fonologici come l’inversione di lettere e di numeri
(es. 21 - 12) e (m/n; v/f; b/d).
Evidenti problemi psicologici, quale demotivazione, scarsa autostima, conseguenza, non causa della dislessia.
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 44
COMPORTAMENTO IN CLASSECOMPORTAMENTO IN CLASSE
- - distraibilitàdistraibilità
- lentezza generale- lentezza generale
- mancanza di impegno- mancanza di impegno
- demotivazione- demotivazione
- disordine diffuso- disordine diffuso
- depressione o disturbo - depressione o disturbo
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 55
Sensibilizzazione della classe all’accoglienza della Sensibilizzazione della classe all’accoglienza della compagna.compagna.
Conoscenza degli spazi, tempi e ritmi della scuola. Conoscenza degli spazi, tempi e ritmi della scuola.
Rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento eRilevazione dei bisogni specifici di apprendimento emodalità di semplificazione e/o facilitazionemodalità di semplificazione e/o facilitazione
per ogni disciplina. per ogni disciplina.
PrioritàPriorità è stata data , a quelle discipline che hanno è stata data , a quelle discipline che hanno permesso di condividere meglio l’attività con il gruppo permesso di condividere meglio l’attività con il gruppo
classe. classe. Promosse attività in piccolo gruppo, cooperative learning, Promosse attività in piccolo gruppo, cooperative learning,
laboratori. laboratori. Promosse attività educative e formative extrascolastiche. Promosse attività educative e formative extrascolastiche.
Fase uno: ACCOGLIENZA
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 66
STEP OPERATIVI
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 77
SUSSIDI PERSONALIZZATI PER LA SUSSIDI PERSONALIZZATI PER LA MEMORIAMEMORIA
in aulain aula Tabella di:Tabella di: caratteri settimana, mesi, orologio,tavola pitagorica, caratteri settimana, mesi, orologio,tavola pitagorica,
formule, regole grammaticali, regole ortografiche, formule, regole grammaticali, regole ortografiche, numeri,carte geografiche e storiche mini, linee del tempo, numeri,carte geografiche e storiche mini, linee del tempo, schemi per lo studio e le interrogazioni… schemi per lo studio e le interrogazioni…
COMPUTER IN CLASSECOMPUTER IN CLASSE
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 88
BANCO DI
FRONTE
STAMPATO
MAIUSCOLO
LOCAZIONLOCAZIONEE
CARATTERECARATTERE
IN AULAIN AULA
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PROPOSTE ATTIVITA’
ALTERNATIVE ALLA
LEZIONE FRONTALE
In classe In classe
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 1010
RIDOTTIALCUNI
CONTENUTI, USO DI UN
LINGUAGGIOSEMPLICE
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 1111
INDICAZIONI PRECISE,
DOMANDE CHIARE,
SCHEMI,
TRACCE,
COMPITI GRADUALI O “SPEZZATI”
LE CINQUE REGOLE LE CINQUE REGOLE RISPETTATERISPETTATE
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 1212
Su cosa si è lavorato nel recuperoSu cosa si è lavorato nel recupero
Capacita’ percettivo-riproduttivaCapacita’ percettivo-riproduttiva Capacità metafonologicaCapacità metafonologica Arricchimento lessicaleArricchimento lessicale Capacità di memorizzazione dei grafemiCapacità di memorizzazione dei grafemi Sintesi fonemica e sillabicaSintesi fonemica e sillabica Accesso al significatoAccesso al significato
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 1313
I genitoriI genitori
Hanno sempre discusso del problema con gli Hanno sempre discusso del problema con gli insegnantiinsegnanti
Aiutato la bambina nelle attività scolastiche Aiutato la bambina nelle attività scolastiche (leggerle ad alta voce)(leggerle ad alta voce)
Supplito la lettura con altri strumenti di Supplito la lettura con altri strumenti di informazione (cassette, CD, video).informazione (cassette, CD, video).
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 1414
Utilizzati brevi racconti e favole con una veste grafica «mirata»
leggibile per tutti; impaginate utilizzando Arial: un carattere bastone, lineare nel disegno che diminuisce lo scambio con lettere simili per forme grazie all’ evidente spazio bianco tra le singole lettere che compongono la parola, tra le parole e tra le parole e i segni di Punteggiatura. Per “dare respiro” alla lettura articolato uno spazio bianco prima di ogni capoverso.
Aumentata l’interlinea e il carattere per evitare lo scivolamento ottico da una riga all’altra e la conseguente perdita della riga nel corso della lettura.
STRATEGIE UTILIZZATE
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 1515
Nel 2005 le Edizioni Angolo Manzoni elaborano e realizzano un nuovo carattere
qddadod
qquadro
ARIAL EASY READINGGRAZIA PRESENTE
CASSA OVALE GIÙ
Se riflettiamo la “d” è uguale alla “q“
Se riflettiamo la “d” è diversa dalla “q”
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 1616
lettura lettura
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 1717
VALUTAZIONEVALUTAZIONE
Individuale Individuale
MisurataMisurata
Sul Punto Di PartenzaSul Punto Di Partenza
Non Su Quello D’arrivoNon Su Quello D’arrivo
Non È Vero Che Si È Ingiusti Non È Vero Che Si È Ingiusti
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 1818
BibliografiaBibliografia Emilia Ferreiro Ana Teberosky “Emilia Ferreiro Ana Teberosky “La costruzione della lingua La costruzione della lingua
scritta nel bambino” ed. Giunti 1985scritta nel bambino” ed. Giunti 1985 Carlo CoruzziCarlo Coruzzi “Scrivere e leggere “Libreria Universitaria 2005 “Scrivere e leggere “Libreria Universitaria 2005 Celestino FreinetCelestino Freinet Cooperative learning e cambiamenti sociali Cooperative learning e cambiamenti sociali
ed. Biblioteca di Franciaed. Biblioteca di Francia Gaston MialaretGaston Mialaret “ Introduzione alla pedagogia”Biblioteca “ Introduzione alla pedagogia”Biblioteca
Universitaria di Francia 1967Universitaria di Francia 1967 Giacomo Stella “Giacomo Stella “Quando un bambino non riesce a leggere: Quando un bambino non riesce a leggere:
cosa fare, come aiutarlo” ed Il Mulino Bologna 2004cosa fare, come aiutarlo” ed Il Mulino Bologna 2004 Giacomo Stella Giacomo Stella La dislessia Aspetti clinici, psicologici riabilitativi” La dislessia Aspetti clinici, psicologici riabilitativi”
ed. Franco Angelied. Franco Angeli Giacomo Stella Jole PippoGiacomo Stella Jole Pippo Apprendere a leggere e a scrivere Apprendere a leggere e a scrivere
Guida la Lettura ed. Signum Scuola 1995Limena(PD)Guida la Lettura ed. Signum Scuola 1995Limena(PD) Giacomo Stella Pippo JoleGiacomo Stella Pippo Jole Apprendere a leggere e a scrivere Apprendere a leggere e a scrivere
Guida La scrittura ed. Signum Scuola 1996 TorinoGuida La scrittura ed. Signum Scuola 1996 Torino AA:VV.AA:VV. La dislessia raccontata agli insegnanti “Come La dislessia raccontata agli insegnanti “Come
riconoscerla Cosa fare in classe ed. Libriliberi Firenze2002riconoscerla Cosa fare in classe ed. Libriliberi Firenze2002 AA.VV.AA.VV. la dislessia raccontata agli insegnanti “Prima la dislessia raccontata agli insegnanti “Prima
elementare:prove d’ingresso e proposte di lavoro” ed: Libriliberi elementare:prove d’ingresso e proposte di lavoro” ed: Libriliberi Firenze 2003Firenze 2003
AA.VV.AA.VV. Dislessia lavoro fonologico “tra scuola dell’infanzia e Dislessia lavoro fonologico “tra scuola dell’infanzia e scuola primaria” ed. Libriliberi Firenze 2006scuola primaria” ed. Libriliberi Firenze 2006
AA.VVAA.VV Dislessia Strumenti compensativi ed. Libriliberi Firenze Dislessia Strumenti compensativi ed. Libriliberi Firenze 20042004
Giacomo Stella M.C. StradiGiacomo Stella M.C. Stradi Il gioco di leggere e scrivere ed. Jes Il gioco di leggere e scrivere ed. Jes Juvenilia 1991 BergamoJuvenilia 1991 Bergamo
www.aiditalia.org sito Associazione Italiana Dislessiawww.aiditalia.org sito Associazione Italiana Dislessia
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 1919
ATTIVITÀ 1
Completamento di parole scegliendo tra più possibilità
NASONAVENANONA...
Esempi di schede (G.Stella)Esempi di schede (G.Stella)
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 2020
ATTIVITÀ 2 Individuazione della parola corrispondente al disegno, da scegliere tra alcune parole molto simili.
ROSAROTOLORANAROMA
Esempi di schede
Le risposte positive sono Le risposte positive sono arrivate dopo una arrivate dopo una somministrazione periodica somministrazione periodica di durata quindicinaledi durata quindicinale
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 2121
ACCESSO AL SIGNIFICATO
COSA E’ STATO FATTO
ESERCITAZIONI ANCHE QUOTIDIANASU UNIONE E LETTURA VELOCE DELLE SILLABEE DI PAROLE BISILLABE PIANE, POI TRISILLABE PIANE…CON L’UTILIZZO DI VISUALIZZATORI GRAFICI LUMINOSI sequenzialia velocità variabile
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 2222
CAPACITA’ DI MEMORIZZAZIONE DEI GRAFEMI
COSA E’ STATO FATTO
ESPOSIZIONE CARTELLONISTICA IN CLASSE, COSTRUZIONE TABELLE DELLA MEMORIA
CON IMMAGINI, COSTRUZIONE DI TOMBOLE E GIOCHI
CON CARTE FORNITE DI IMMAGINI CHE INIZIAVANO CON IL GRAFEMA,
COLORAZIONE,, COPIA, DISEGNO…
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 2323
ARRICCHIMENTO LESSICALE
COSA E’ STATO FATTO
LETTURE, RACCONTI , GIOCHI DI SCOPERTA DEL SIGNIFICATO DELLE
PAROLE VISITE E USCITE DOPO LE QUALI VENIVA
RIELABORATO E RIRACCONTATO QUANTO VISTO.
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 2424
COMPITI METAFONOLOGICI eseguiti:
- individuazione della sillaba iniziale, finale e intermedia
riconoscimento delle rime
- sintesi sillabica (individua la parola sentendo pronunciare le
sillabe staccate
- Individua il fonema iniziale, finale e intermedio
- spelling (individuazione dei fonemi che compongono la parola )
- tapping (batti tanti colpi, quanti sono i suoni della parola )
- sintesi fonemica (individua la parola sentendo pronunciare i
fonemi staccati)
- Individua i suoni di una parola organizzandoli dall’inizio alla fine.
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 2525
ATTIVITÀ METAFONOLOGICA
IL LAVORO HA SVILUPPATO NELLA BAMBINA LA CAPACITÀ DI SCOMPORRE LE FRASI IN PAROLE, LE PAROLE NEI COSTITUENTI SILLABICI E QUESTI ULTIMI IN FONEMI;
La divisione sillabica è naturale nel bambino e viene appresa senza insegnamento (intorno ai 4 anni), perché le sillabe hanno valore fonico (ma – ti – ta),
Mentre il fonema è privo di questo valore, risultando una entità astratta, quindi deve essere insegnato-appreso.
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 2626
CAPACITÀ PERCETTIVO – PRODUTTIVA
DISCRIMINATI GLI INDICI ACUSTICI DI UN FONEMA RISPETTO
AGLI ALTRI, PER POI, POTERLO IDENTIFICARE, DISTINGUERLO
E SUCCESSIVAMENTE, PRODURLO CORRETTAMENTE.
ALLENATA LA CAPACITÀ PERCETTIVA DELLA BAMBINA SUCCESSIVAMENTE QUELLA PRODUTTIVA.
UTILIZZATA LA CORPOREITÀ E ALCUNI FACILITATORI, QUALI IL PALLONE E DUE
PAGLIACCI
IL PRIMO SI CHIAMAVA “ba” ed aveva il pancione; il secondo “da”e aveva il sederino prominente.
La BAMBINA, dopo aver sentito la pronuncia, doveva riconoscere quale pupazzo era stato chiamato.
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 2727
LETTURALETTURA
Si è continuato a lasciar leggere per Si è continuato a lasciar leggere per anticipazione accettando ciò che veniva letto, anticipazione accettando ciò che veniva letto, anche se totalmente inventato, come stimolo anche se totalmente inventato, come stimolo alla attività di lettura;alla attività di lettura;
utilizzo di libri di lettura di vario tipo, formato, utilizzo di libri di lettura di vario tipo, formato, difficoltà, caratteri;difficoltà, caratteri;
Lavoro contemporaneo sulla tecnica di lettura, Lavoro contemporaneo sulla tecnica di lettura, graduato, dalle sillabe alle parolegraduato, dalle sillabe alle parole
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 2828
Si è Lavorato molto sull’ortografia in modo Si è Lavorato molto sull’ortografia in modo vario, vivace e divertentevario, vivace e divertente
Preparato un programma di lavoro individualizzato Preparato un programma di lavoro individualizzato per ogni bambino in difficoltà, cosi’’ una parte di per ogni bambino in difficoltà, cosi’’ una parte di lavoro è risultata comune alla classe ed una parte lavoro è risultata comune alla classe ed una parte rispondent ai bisogni individuali. rispondent ai bisogni individuali.
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 2929
OCCASIONI DI SCRITTURAOCCASIONI DI SCRITTURA
scrivere storielline;scrivere storielline; preparare avvisi;preparare avvisi; scrivere pro-memoria;scrivere pro-memoria; scrivere lettere e cartoline;scrivere lettere e cartoline; scrivere piccoli dialoghi a fumetti;scrivere piccoli dialoghi a fumetti; trascrivere ricette;trascrivere ricette; scrivere storielline in gruppo, dato che la crescita cognitiva è scrivere storielline in gruppo, dato che la crescita cognitiva è
molto stimolata dallo scrivere in gruppo;molto stimolata dallo scrivere in gruppo;
Sono state indirizzate Sono state indirizzate verso:verso:
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 3030
OCCASIONI DI SCRITTURAOCCASIONI DI SCRITTURA
RAPRESENTATE DA:RAPRESENTATE DA:
personaggi che venivano a trovare la classe;personaggi che venivano a trovare la classe; Scrittura di messaggi a compagni ed insegnanti;Scrittura di messaggi a compagni ed insegnanti; Descrizione di oggetti, giocattoli, ambienti, personaggi;Descrizione di oggetti, giocattoli, ambienti, personaggi; Racconti di situazioni, esperienze, viaggi, gite, uscite;Racconti di situazioni, esperienze, viaggi, gite, uscite; parlare di sé, delle proprie paure, delle emozioni;parlare di sé, delle proprie paure, delle emozioni; inventare rime;inventare rime;
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 3131
Introdotta una “Busta degli aiuti” con schede di Introdotta una “Busta degli aiuti” con schede di auto-aiuto, per memorizzare meglio le auto-aiuto, per memorizzare meglio le particolarità della lingua italiana. particolarità della lingua italiana. La busta all’inizio uguale per tutti, poi è La busta all’inizio uguale per tutti, poi è stata differenziatastata differenziata
Dato tempo ai bambini per lavorare Dato tempo ai bambini per lavorare individualmente e differenziare i tempiindividualmente e differenziare i tempi
NELLA CLASSE OGNUNO HA I SUOI NELLA CLASSE OGNUNO HA I SUOI STRUMENTI DI AIUTOSTRUMENTI DI AIUTO
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 3232
Utilizzati strumenti compensativi: Utilizzati strumenti compensativi: conversazioni collettive sulle conversazioni collettive sulle
- proprie modalità di apprendimento- proprie modalità di apprendimento
- sulle proprie difficoltà- sulle proprie difficoltà
- sui propri punti di forzasui propri punti di forza
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 3333
SCRITTURASCRITTURA
Si è permeso ai bambini di usare il Si è permeso ai bambini di usare il carattere che volevano, dato che si carattere che volevano, dato che si trattava di un mezzo per scrivere e non trattava di un mezzo per scrivere e non doveva diventare piu’ importante di cio’ doveva diventare piu’ importante di cio’ che si scrivevache si scriveva
Frequenti prove di scrittura spontanea Frequenti prove di scrittura spontanea per rendersi conto della progressione e per rendersi conto della progressione e delle eventuali difficoltadelle eventuali difficolta
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 3434
SCRITTURASCRITTURA
Date indicazioni molto precise per la scrittura:movimento Date indicazioni molto precise per la scrittura:movimento della mano, direzione del gesto, altezze; aiutata ad avere della mano, direzione del gesto, altezze; aiutata ad avere dei modelli di riferimento e dei parametri precisidei modelli di riferimento e dei parametri precisi
Stampato maiuscolo: quadretti centimetrati o righe di vStampato maiuscolo: quadretti centimetrati o righe di v Stampato minuscolo: bene le righe di I o i quadretti da Stampato minuscolo: bene le righe di I o i quadretti da
mezzo centimetromezzo centimetro Corsivo: sicuramente più adatte le righe di I e IICorsivo: sicuramente più adatte le righe di I e II E’ stato indispensabile creare anche abilità esecutiva nella E’ stato indispensabile creare anche abilità esecutiva nella
scrittura facendola esercitare molto nel carattere scrittura facendola esercitare molto nel carattere introdotto, utilizzando un quadernino a parte, che veniva introdotto, utilizzando un quadernino a parte, che veniva usato secondo i percorsi individualiusato secondo i percorsi individuali
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 3535
DISGRAFIADISGRAFIA
CONTROLLATO ED INSEGNATO:CONTROLLATO ED INSEGNATO:
corretta corretta impugnatura impugnatura della matita o della penna; della matita o della penna; posizionamento corporeoposizionamento corporeo con appoggio del gomito sul con appoggio del gomito sul
tavolo e la parte superiore del corpo, in particolare il busto, tavolo e la parte superiore del corpo, in particolare il busto, che non sia troppo inclinato;che non sia troppo inclinato;
l’ ausilio dell’altra manol’ ausilio dell’altra mano che doveva essere d’aiuto nel che doveva essere d’aiuto nel tenere il quadernotenere il quaderno
la capacità di utilizzo adeguato dello spazio del fogliola capacità di utilizzo adeguato dello spazio del foglio con rispetto dei margini del foglio, la spaziatura regolare tra le con rispetto dei margini del foglio, la spaziatura regolare tra le parole , tra le lettere, tra una riga e l’altra;parole , tra le lettere, tra una riga e l’altra;
la direzione del segno la direzionalitàla direzione del segno la direzionalità la riproduzione delle figure geometriche (la riproduzione delle figure geometriche (angoli, forme angoli, forme
chiuse, visione globale della figura e attenzione ai particolari) chiuse, visione globale della figura e attenzione ai particolari) la scorrevolezza della mano che impedisce il controllo visivo di la scorrevolezza della mano che impedisce il controllo visivo di
chi scrive ed interferisce sulla chi scrive ed interferisce sulla legatura delle letterelegatura delle lettere il corretto e regolare il corretto e regolare ritmo di scritturaritmo di scrittura la pressione della manola pressione della mano troppo debole o troppo forte. troppo debole o troppo forte.
Specializzata per la Scuola Primaria D. D. “Contesse C.E.P.”
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 3636
SCRITTURA SCRITTURA
Stampato maiuscolo: quadretti centimetrati o righe di vStampato maiuscolo: quadretti centimetrati o righe di v Stampato minuscolo: vanno bene le righe di I o i Stampato minuscolo: vanno bene le righe di I o i
quadretti da mezzo centimetroquadretti da mezzo centimetro Corsivo: sicuramente più adatte le righe di I e IICorsivo: sicuramente più adatte le righe di I e II E’ indispensabile creare anche abilità esecutiva nella E’ indispensabile creare anche abilità esecutiva nella
scrittura facendo esercitare molto nel carattere scrittura facendo esercitare molto nel carattere introdotto, utilizzando un quadernino a parte che sarà introdotto, utilizzando un quadernino a parte che sarà usato secondo i percorsi individualiusato secondo i percorsi individuali
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 3737
SCRITTURA SCRITTURA
FERMATO IL LAVORO PIU’ TEMPO SUI SUONI DIFFICILI, FERMATO IL LAVORO PIU’ TEMPO SUI SUONI DIFFICILI,
UTILIZZATO LO STIMOLO DI STORIELLE, RACCONTATE UTILIZZATO LO STIMOLO DI STORIELLE, RACCONTATE DALL’INSEGNANTE EDALL’INSEGNANTE E
FATTE INVENTARE COSTRUENDO LIBRETTI FATTE INVENTARE COSTRUENDO LIBRETTI
FATTE MANIPOLARE LE LETTERE AI BAMBINI CHE FATTE MANIPOLARE LE LETTERE AI BAMBINI CHE PRESENTAVANO DIFFICOLTA’ A MEMORIZZARLEPRESENTAVANO DIFFICOLTA’ A MEMORIZZARLE
NON INTRODOTTE TUTTE LE VARIANTI DEI CARATTERI SOLO NON INTRODOTTE TUTTE LE VARIANTI DEI CARATTERI SOLO IL CORSIVO E LO STAMPATO MAIUSCOLOIL CORSIVO E LO STAMPATO MAIUSCOLO
PERCHE’ L’IMPEGNO RIGUARDANTE LA COMPLESSITA’ PERCHE’ L’IMPEGNO RIGUARDANTE LA COMPLESSITA’ ESECUTIVA TOGLIEREBBE L’ATTENZIONE DA ASPETTI ESECUTIVA TOGLIEREBBE L’ATTENZIONE DA ASPETTI
MOLTO PIU’ IMPORTANTI RIGUARDANTI I SUONIMOLTO PIU’ IMPORTANTI RIGUARDANTI I SUONI
SPIEGARLO AI GENITORI: CAPIRANNOSPIEGARLO AI GENITORI: CAPIRANNO
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia
SCRITTURASCRITTURA
PROPOSTE (giornalmente) A TUTTA LA CLASSE, DI GIOCHI LINGUISTICI PER PROPOSTE (giornalmente) A TUTTA LA CLASSE, DI GIOCHI LINGUISTICI PER MIGLIORARE LA COMPETENZA FONOLOGICA E METAFONOLOGICAMIGLIORARE LA COMPETENZA FONOLOGICA E METAFONOLOGICA
INSEGNATO A SCRIVERE CON LO STAMPATO MAIUSCOLO, ( è il carattere più INSEGNATO A SCRIVERE CON LO STAMPATO MAIUSCOLO, ( è il carattere più semplice, piu’ lineare: formatoi di linee e di cerchi, non ha caratteri confondibili semplice, piu’ lineare: formatoi di linee e di cerchi, non ha caratteri confondibili ed e’ di facilissima esecuzione)ed e’ di facilissima esecuzione)
NON PRESENTATI PIU’ CARATTERI CONTEMPORANEAMENTE, NON PRESENTATI PIU’ CARATTERI CONTEMPORANEAMENTE,
NON SI DEVE CREDERE DI GUADAGNARE TEMPO, SI DANNEGGEREBBERO I NON SI DEVE CREDERE DI GUADAGNARE TEMPO, SI DANNEGGEREBBERO I BAMBINI CON DIFFICOLTA’ DI DECODIFICA E DI MEMORIZZAZIONEBAMBINI CON DIFFICOLTA’ DI DECODIFICA E DI MEMORIZZAZIONE
PASSARE ALLO STAMPATO MINUSCOLO SOLO DOPO CHE TUTTI I SUONI, PASSARE ALLO STAMPATO MINUSCOLO SOLO DOPO CHE TUTTI I SUONI,
COMPRESI QUELLI COMPLESSI, SIANO STATI PRESENTATICOMPRESI QUELLI COMPLESSI, SIANO STATI PRESENTATI
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 3939
RECUPERO scritturaRECUPERO scrittura
SI E’ LAVORATO UTILIZZANDO UN METODO CHE HA SI E’ LAVORATO UTILIZZANDO UN METODO CHE HA PRIVILEGI ATO LA SILLABA E NON LA LETTERAPRIVILEGI ATO LA SILLABA E NON LA LETTERA
PRESENTATE PRIMA LE 5 VOCALI : PROPOSTA UNA PAROLA PRESENTATE PRIMA LE 5 VOCALI : PROPOSTA UNA PAROLA CHE AVESSE LA VOCALE COME SILLABA INIZIALE: A COME CHE AVESSE LA VOCALE COME SILLABA INIZIALE: A COME APE, E EDERA…APE, E EDERA…
DOPO IL RICONOSCIMENTO DELLE VOCALI SI E’COMINCIATO DOPO IL RICONOSCIMENTO DELLE VOCALI SI E’COMINCIATO A PRESENTARE LE SILLABEA PRESENTARE LE SILLABE
PARTITE DALLE SILLABE SEMPLICI:UNA CONSONANTE E PARTITE DALLE SILLABE SEMPLICI:UNA CONSONANTE E UNA VOCALEUNA VOCALE
SCELTE PRIMA LE CONSONANTI CONTINUE, CHE TENGONO IL SCELTE PRIMA LE CONSONANTI CONTINUE, CHE TENGONO IL SUONO A LUNGO E VENGONO MEMORIZZATE PIU’ SUONO A LUNGO E VENGONO MEMORIZZATE PIU’ FACILMENTEFACILMENTE
ANCHE PER LE SILLABE SI E’ UTILIZZATA SEMPRE UNA ANCHE PER LE SILLABE SI E’ UTILIZZATA SEMPRE UNA PAROLA CHE LE AVESSE COME SILLABE INIZIALIPAROLA CHE LE AVESSE COME SILLABE INIZIALI
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 4040
SCRITTURA SCRITTURA
PROPOSTE LE 5 SILLABE ABBINANDO OGNI PAROLAPROPOSTE LE 5 SILLABE ABBINANDO OGNI PAROLA
ALL’IMMAGINE CORRISPONDENTE:ALL’IMMAGINE CORRISPONDENTE:
MA DI MARE (disegno) MO DI MOTO (Disegno) ME DI MELA MA DI MARE (disegno) MO DI MOTO (Disegno) ME DI MELA (disegno) MI DI MIELE (disegno)…(disegno) MI DI MIELE (disegno)…
-- LA PRESENTAZIONE E’ STATA REGISTRATA DA OGNI ALUNNO SUL LA PRESENTAZIONE E’ STATA REGISTRATA DA OGNI ALUNNO SUL PROPRIO QUADERNO PROPRIO QUADERNO
- - RACCOLTE LE SILLABE IN UN SACCHETTO PREPARATO APPOSTA, UNO RACCOLTE LE SILLABE IN UN SACCHETTO PREPARATO APPOSTA, UNO PER OGNI ALUNNO:PER OGNI ALUNNO:
IL SACCHETTO DELLE SILLABEIL SACCHETTO DELLE SILLABE
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 4141
COME SI E’ MONITORATO?COME SI E’ MONITORATO?
PERPER
PERPER
UTILIZZANDOI
PROTOCOLLIProtocolli
P
VERIFICAREI
LIVELLI
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 4242
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 4343
I MIEI PUNTI DI RIFERIMENTOI MIEI PUNTI DI RIFERIMENTO
L’approccio costruttivistaL’approccio costruttivista
Vygotskij 1987Vygotskij 1987 Pontecorvo 1985Pontecorvo 1985 La parola scritta è un simbolo che rappresenta la realtà La parola scritta è un simbolo che rappresenta la realtà Ricostruire la lingua scritta e produrre scritte richiede al Ricostruire la lingua scritta e produrre scritte richiede al
bambino competenze di simbolizzazione e meta linguistichebambino competenze di simbolizzazione e meta linguistiche La lingua orale precede la lingua scritta; La lingua orale precede la lingua scritta;
il bambino utilizza nella lingua scritta le stesse strategie di il bambino utilizza nella lingua scritta le stesse strategie di costruzione e creatività che ha usato precedentemente nel costruzione e creatività che ha usato precedentemente nel linguaggio parlatolinguaggio parlato
Il bambino legge per anticipazione di significato, si basa sul Il bambino legge per anticipazione di significato, si basa sul contesto per dar senso alle parole e alle frasi, si fonda su indizi,contesto per dar senso alle parole e alle frasi, si fonda su indizi, indicatori logici, avverbi, parole di collegamento, per formulare indicatori logici, avverbi, parole di collegamento, per formulare
ipotesiipotesi che saranno verificate con il procedere della letturache saranno verificate con il procedere della lettura
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 4444
E ANCORA …E ANCORA … LA RICERCALA RICERCA di Ferreiro e di Ferreiro e Teberosky Teberosky
1985 Argentina “La costruzione della lingua scritta nel bambino1985 Argentina “La costruzione della lingua scritta nel bambino””
Metodo clinico utilizzato da Piaget Metodo clinico utilizzato da Piaget
Interviste ai bambini, Interviste ai bambini, sperimentazione e sperimentazione e interpretazione di produzioni scritte spontaneamenteinterpretazione di produzioni scritte spontaneamente
Osservazione diretta Bambini di 4-5 e 6 anniOsservazione diretta Bambini di 4-5 e 6 anni Evoluzione della capacità di lettura delle parole e Evoluzione della capacità di lettura delle parole e
interpretazione di frammenti di testointerpretazione di frammenti di testo
Conflitto cognitivo come valore per l’evoluzioneConflitto cognitivo come valore per l’evoluzione
Lettura sempre accompagnata dal disegnoLettura sempre accompagnata dal disegno
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 4545
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 4646
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 4747
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 4848
Esempio di scheda per il recupero dei
fonemi / grafemi M-N
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 4949
Esempio di scheda operativa per il
ripasso dei grafemi F-V e della loro sintesi sillabica
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 5050
Esempio di esercizio per l’assimilazione e il
rafforzamento della sintesi sillabica CA-CO-CU
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 5151
LA RICERCALA RICERCA di Ferreiro e Teberoskydi Ferreiro e Teberosky
L’ESPERIENZAL’ESPERIENZA:: la didattica di Giacomo Stellala didattica di Giacomo Stella
Lettura per anticipazioneLettura per anticipazione Scrittura spontaneaScrittura spontanea Rilettura delle proprie scritteRilettura delle proprie scritte Scrittura del proprio nomeScrittura del proprio nome Riconoscimento nomi degli altriRiconoscimento nomi degli altri Segnare col ditoSegnare col dito Cosa c’è scritto qui?Cosa c’è scritto qui?
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 5252
STRUMENTI DISPENSATIVISTRUMENTI DISPENSATIVI
lettura a voce altalettura a voce alta
scrittura veloce sotto dettaturascrittura veloce sotto dettatura ricopiare alla lavagnaricopiare alla lavagna
uso del vocabolariouso del vocabolario
uso mnemonico delle tabellineuso mnemonico delle tabelline
dispensa, ove necessario, dallo studio delle lingue straniere in forma scrittadispensa, ove necessario, dallo studio delle lingue straniere in forma scritta
programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e studio domesticoprogrammazione di tempi più lunghi per prove scritte e studio domestico
riduzione del carico di lavororiduzione del carico di lavoro
organizzazione interrogazioni programmateorganizzazione interrogazioni programmate
valutazione delle prove scritte ed orali che tengano conto del contenuto e non valutazione delle prove scritte ed orali che tengano conto del contenuto e non Della formaDella forma
Insegnata la tecnica della Insegnata la tecnica della sottolineaturasottolineatura, mostrati , mostrati
schemi, mappeschemi, mappeUsato Usato materiale materiale
audiovisivoaudiovisivo e tutti i e tutti i sussidi possibilisussidi possibili
Richiedesti Richiedesti tempi di tempi di attenzione contenutiattenzione contenuti
Proposti testi di studio Proposti testi di studio riscrivendoli seguendo le riscrivendoli seguendo le
tecniche della tecniche della semplificazionesemplificazione
(impostazione grafica, (impostazione grafica, organizzazione testuale, organizzazione testuale,
scelte sintattiche e scelte sintattiche e lessicali)lessicali) Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia
5353
•Programmate le Programmate le interrogazioniinterrogazioni
•Proposto molto spesso il Proposto molto spesso il lavoro di gruppo lavoro di gruppo
(apprendimento (apprendimento cooperativo, cooperativo,
tutor coetanei tutor coetanei ))
•ridotta la ridotta la quantità di quantità di esercitazioni eesercitazioni e studiostudio
a casa ed a scuolaa casa ed a scuola
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 5454
NELLO STUDIO raggiunti i seguenti traguardi:
Acquisita memoria visivaa breve- medio – lungo termineMemorizzate informazioni in sequenza (ordine alfabetico, giorni della settimana, mesi, filastrocche, poesie)Ricordate date, periodi, i nomi nelle carteAmpliato il lessico comprendendo i termini specifici delle discipline Costruiti organizzatori spazio-temporali
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia5555
Software per bambini dislessici
Tra i vari software segnaliamo alcuni programmi da utilizzare con bambini con D.S.ASPEDY TEST : Test di lettura tachistoscopica per diagnosi di disturbi di lettura
LETTURA PROPORZIONALE : sistema di facilitazione ed allineamento alla lettura per soggetti dislessici
READING READINESS: sistema computerizzato per la riabilitazione dei disturbi di lettura e di scrittura
TEST DI KULHMANN : Test per l’analisi delle capacità di discriminazione, per bambini di età 4 – 7 anni
Fonte www.lab-io.it
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 5656
S I TO G R A F I A
Per chi volesse farsi una cultura sulla dislessia può visitare questi siti:
•www.dislessia.it
•www.neuropsy.it/deficit/dislessia
•www.prodigio.it
•www.farmacia.it
•www.logopedista.it
•www.ezboard.com (forum di discussione)
Al prossimo convegnoAl prossimo convegnoee
GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE
Studio di caso dislessiaStudio di caso dislessia 5757