documenti esaminati nel corso della seduta ......taria), ix, x, xii, xiv e della commissione...

48
256. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA INDICE PAG. Comunicazioni ................................................. 3 Missioni valevoli nella seduta dell’11 novem- bre 2019 ....................................................... 3 Progetti di legge (Annunzio; Adesione di deputati a proposte di legge; Assegnazione a Commissioni in sede referente) ............. 3 Documento ministeriale (Trasmissione) ....... 4 Comitato interministeriale per la program- mazione economica (Trasmissione di do- cumenti) ........................................................ 4 Progetti di atti dell’Unione europea (An- nunzio) .......................................................... 5 Nomine ministeriali (Comunicazione) .......... 5 Atti di controllo e di indirizzo .................... 6 ERRATA CORRIGE ........................................ 6 Mozioni Locatelli ed altri n. 1-00267, Meloni ed altri n. 1-00220, Fiorini ed altri n. 1-00281, Giannone ed altri n. 1-00283 e PAG. Rizzo Nervo, Bologna, De Filippo, Rostan ed altri n. 1-00284 concernenti iniziative di competenza in materia di affidamento di minori, anche alla luce delle vicende che hanno coinvolto la rete dei servizi sociali della Val d’Enza .......................................... 7 Mozioni ............................................................. 7 Mozioni Annibali ed altri n. 1-00249, Bel- lucci ed altri n. 1-00090 e Tateo ed altri n. 1-00282 concernenti iniziative volte a pre- venire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne ........................................... 27 Mozioni ............................................................. 27 Mozione Pella, Bologna, Boldi, Carnevali, Gemmato, De Filippo, Rostan, Pedrazzini, Cecconi ed altri n. 1-00082 concernente iniziative per la prevenzione e la cura dell’obesità .................................................... 40 Mozione ............................................................ 40 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO A AI RESOCONTI SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula.

Upload: others

Post on 25-Jul-2020

4 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

256. Allegato A

DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA

COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

I N D I C E

PAG.

Comunicazioni ................................................. 3

Missioni valevoli nella seduta dell’11 novem-bre 2019 ....................................................... 3

Progetti di legge (Annunzio; Adesione dideputati a proposte di legge; Assegnazionea Commissioni in sede referente) ............. 3

Documento ministeriale (Trasmissione) ....... 4

Comitato interministeriale per la program-mazione economica (Trasmissione di do-cumenti) ........................................................ 4

Progetti di atti dell’Unione europea (An-nunzio) .......................................................... 5

Nomine ministeriali (Comunicazione) .......... 5

Atti di controllo e di indirizzo .................... 6

ERRATA CORRIGE ........................................ 6

Mozioni Locatelli ed altri n. 1-00267, Melonied altri n. 1-00220, Fiorini ed altri n.1-00281, Giannone ed altri n. 1-00283 e

PAG.

Rizzo Nervo, Bologna, De Filippo, Rostaned altri n. 1-00284 concernenti iniziative dicompetenza in materia di affidamento diminori, anche alla luce delle vicende chehanno coinvolto la rete dei servizi socialidella Val d’Enza .......................................... 7

Mozioni ............................................................. 7

Mozioni Annibali ed altri n. 1-00249, Bel-lucci ed altri n. 1-00090 e Tateo ed altri n.1-00282 concernenti iniziative volte a pre-venire e contrastare ogni forma di violenzacontro le donne ........................................... 27

Mozioni ............................................................. 27

Mozione Pella, Bologna, Boldi, Carnevali,Gemmato, De Filippo, Rostan, Pedrazzini,Cecconi ed altri n. 1-00082 concernenteiniziative per la prevenzione e la curadell’obesità .................................................... 40

Mozione ............................................................ 40

Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019

N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assembleanon lette in aula.

Page 2: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

PAGINA BIANCA

Page 3: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella sedutadell’11 novembre 2019.

Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli,Benvenuto, Boccia, Boldrini, Bonafede,Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni,Businarolo, Cancelleri, Carfagna, Castelli,Cirielli, Colucci, D’Incà, D’Uva, De Micheli,Delmastro Delle Vedove, Delrio, Di Ste-fano, Dieni, Ferraresi, Fioramonti, Grego-rio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Fru-sone, Gallinella, Gelmini, Giaccone, Gia-chetti, Grande, Grimoldi, Guerini, Inver-nizzi, L’Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida,Lorefice, Losacco, Marrocco, Marzana,Mauri, Molinari, Morassut, Muroni, Or-rico, Parolo, Patassini, Quartapelle Proco-pio, Rosato, Ruocco, Saltamartini, Scalfa-rotto, Carlo Sibilia, Francesco Silvestri,Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, To-falo, Traversi, Vignaroli, Villarosa, LedaVolpi, Raffaele Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

In data 8 novembre 2019 è stata pre-sentata alla Presidenza la seguente propo-sta di legge d’iniziativa della deputata:

CIAMPI: « Modifica all’articolo 93 delcodice delle comunicazioni elettroniche, dicui al decreto legislativo 1o agosto 2003,n. 259, in materia di oneri per la siste-mazione e il ripristino delle aree pubblicheinteressate da interventi di posa e manu-tenzione di reti di comunicazione elettro-nica, nonché di gestione dei siti idoneiall’installazione degli impianti » (2246).

Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

Le seguenti proposte di legge sono statesuccessivamente sottoscritte dalla deputataFaro:

SUT ed altri: « Introduzione dell’in-segnamento della cultura della sicurezzanelle scuole secondarie » (1805);

NAPPI ed altri: « Disposizioni in ma-teria di assistenza sanitaria negli istitutiscolastici in favore degli allievi affetti damalattie croniche » (2040).

Assegnazione di progetti di leggea Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell’articolo 72del Regolamento, i seguenti progetti dilegge sono assegnati, in sede referente, allesottoindicate Commissioni permanenti:

I Commissione (Affari costituzionali):

PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIO-NALE LOLLOBRIGIDA ed altri: « Modifi-che agli articoli 83, 84, 85 e 86 dellaCostituzione in materia di elezione delPresidente della Repubblica » (2094) Pa-rere della Commissione parlamentare per lequestioni regionali.

II Commissione (Giustizia):

DADONE: « Introduzione del sistemamaggioritario per l’elezione del Consigliosuperiore della magistratura nonché de-

Atti Parlamentari — 3 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 4: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

lega al Governo per la determinazione deicollegi uninominali » (1977) Parere delleCommissioni I e V;

MOLINARI ed altri: « Modifiche all’ar-ticolo 380 del codice di procedura penalee all’articolo 73 del testo unico di cui aldecreto del Presidente della Repubblica 9ottobre 1990, n. 309, in materia di pro-duzione, traffico e detenzione illeciti disostanze stupefacenti o psicotrope nei casidi lieve entità » (2160) Parere delle Com-missioni I e V.

III Commissione (Affari esteri):

UNGARO: « Modifica all’articolo 47 deldecreto del Presidente della Repubblica 5gennaio 1967, n. 18, e altre disposizioniconcernenti i funzionari consolari ono-rari » (1863) Parere delle Commissioni I, V,XI e XII.

VII Commissione (Cultura):

COLMELLERE ed altri: « Delega al Go-verno per la semplificazione normativa inmateria di pubblici spettacoli o intratte-nimenti di portata minore in luoghi pub-blici o aperti al pubblico » (2080) Pareredelle Commissioni I, V, VIII, X, XII e dellaCommissione parlamentare per le questioniregionali.

VIII Commissione (Ambiente):

BENVENUTO ed altri: « Disposizioniper la realizzazione di interventi di rige-nerazione urbana e ambientale » (2149)Parere delle Commissioni I, II, V, VI (exarticolo 73, comma 1-bis, del Regolamento,per gli aspetti attinenti alla materia tribu-taria), IX, X, XII, XIV e della Commissioneparlamentare per le questioni regionali.

XII Commissione (Affari sociali):

ROSTAN ed altri: « Disposizioni per ilriconoscimento della fibromialgia comemalattia invalidante » (2061) Parere delleCommissioni I, V e della Commissioneparlamentare per le questioni regionali.

Commissioni riunite II (Giustizia) eVIII (Ambiente):

D’IPPOLITO ed altri: « Modifiche alcodice civile in materia di classificazione eregime giuridico dei beni, nonché defini-zione della nozione di ambiente » (1744)Parere delle Commissioni I, IV, V, VI, VII,IX, X, XII, XIII e XIV.

Trasmissione dal Ministro della giustizia.

Il Ministro della giustizia, con lettera indata 29 ottobre 2019, ha trasmesso, aisensi dell’articolo 294 del testo unico delledisposizioni legislative e regolamentari inmateria di spese di giustizia, di cui aldecreto del Presidente della Repubblica 30maggio 2002, n. 115, la relazione sull’ap-plicazione della normativa in materia dipatrocinio a spese dello Stato, riferita aiprocedimenti civili, per gli anni 2017 e2018 (Doc. XCVI, n. 1).

Questa relazione è trasmessa alla IICommissione (Giustizia).

Trasmissione di delibere del Comitato in-terministeriale per la programmazioneeconomica.

La Presidenza del Consiglio dei ministri– Dipartimento per la programmazione eil coordinamento della politica economica,in data 30 ottobre 2019, ha trasmesso, aisensi dell’articolo 6, comma 4, della legge31 dicembre 2009, n. 196, le seguenti de-libere CIPE, che sono trasmesse alle sot-toindicate Commissioni:

n. 45/2019 del 24 luglio 2019, con-cernente « Fondo sviluppo e coesione 2014– 2020. Modifica articolazione finanziaria.Piano operativo sport e periferie » – alla VCommissione (Bilancio) e alla VII Com-missione (Cultura);

n. 48/2019 del 24 luglio 2019, con-cernente « Strategia nazionale per la va-lorizzazione dei beni confiscati attraversole politiche di coesione. Piano per lavalorizzazione di beni confiscati esemplari

Atti Parlamentari — 4 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 5: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

e prima assegnazione al complesso “LaBalzana” » – alla II Commissione (Giusti-zia) e alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di progettidi atti dell’Unione europea.

La Commissione europea, in data 7novembre 2019, ha trasmesso, in attua-zione del Protocollo sul ruolo dei Parla-menti allegato al Trattato sull’Unione eu-ropea, i seguenti progetti di atti dell’U-nione stessa, nonché atti preordinati allaformulazione degli stessi, che sono asse-gnati, ai sensi dell’articolo 127 del Rego-lamento, alle sottoindicate Commissioni,con il parere della XIV Commissione (Po-litiche dell’Unione europea):

Relazione della Commissione al Par-lamento europeo, al Consiglio, al Comitatoeconomico e sociale europeo e al Comitatodelle regioni sulla valutazione intermediadel programma per la tutela dei consu-matori per il periodo 2014-2020(COM(2019) 490 final), che è assegnata insede primaria alla X Commissione (Atti-vità produttive);

Proposta di regolamento del Parla-mento europeo e del Consiglio che modi-fica il regolamento (UE) 2016/1139, perquanto riguarda l’introduzione di limiti dicapacità per il merluzzo bianco del Balticoorientale, la raccolta di dati e le misure dicontrollo nel Mar Baltico, e il regolamento(UE) n. 508/2014, per quanto riguardal’arresto definitivo per le flotte che pe-scano il merluzzo bianco del Baltico orien-tale (COM(2019) 564 final), che è assegnatain sede primaria alla XIII Commissione(Agricoltura).

Comunicazione di nomine ministeriali.

La Presidenza del Consiglio dei mini-stri, con lettere in data 2, 7 e 25 ottobre2019, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo19, comma 9, del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165, le seguenti comuni-cazioni concernenti il conferimento, ai

sensi del comma 4 del medesimo articolo19, di incarichi di livello dirigenziale ge-nerale, che sono trasmesse alla I Commis-sione (Affari costituzionali), nonché alleCommissioni sottoindicate:

alla I Commissione (Affari costituzio-nali) la comunicazione concernente il se-guente incarico nell’ambito del Ministerodell’interno:

al dottor Giancarlo Verde, l’incaricodi direttore centrale per le risorse finan-ziarie e strumentali, nell’ambito del Di-partimento per le politiche del personaledell’amministrazione civile e per le risorsestrumentali e finanziarie;

alla V Commissione (Bilancio) la comu-nicazione concernente il seguente incariconell’ambito del Ministero dell’interno:

al dottor Antonio Colaianni, l’inca-rico di direttore centrale della finanzalocale nell’ambito del Dipartimento per gliaffari interni e territoriali;

alla VII Commissione (Cultura) la co-municazione concernente il seguente inca-rico nell’ambito del Ministero per i beni ele attività culturali e per il turismo:

alla dottoressa Daniela Porro, l’inca-rico ad interim di direttore della Soprin-tendenza speciale Archeologia belle arti epaesaggio di Roma;

alla X Commissione (Attività produttive)la comunicazione concernente il seguenteincarico nell’ambito del Ministero dello svi-luppo economico:

al dottor Mario Fiorentino, l’incaricoad interim di direttore della Direzionegenerale per la politica industriale, lacompetitività e le piccole e medie imprese.

Il Ministro per i beni e le attivitàculturali e per il turismo, con lettera indata 22 ottobre 2019, ha trasmesso, aisensi dell’articolo 19, comma 9, del de-creto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, lacomunicazione concernente il conferi-mento al dottor Salvatore Nastasi, ai sensidei commi 3 e 6 del medesimo articolo 19,dell’incarico di livello dirigenziale generale

Atti Parlamentari — 5 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 6: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

di Segretario generale del Ministero per ibeni e le attività culturali e per il turismo.

Questa comunicazione è trasmessa allaI Commissione (Affari costituzionali) e allaVII Commissione (Cultura).

Il Ministro del lavoro e delle politichesociali, con lettera in data 29 ottobre 2019,ha dato comunicazione, ai sensi dell’arti-colo 9 della legge 24 gennaio 1978, n. 14,della nomina del signor Franco Bettoniquale soggetto a cui, ai sensi dell’articolo25, comma 2, del decreto-legge 28 gennaio2019, n. 4, sono attribuiti i poteri delPresidente e del consiglio di amministra-zione dell’Istituto nazionale per l’assicura-zione contro gli infortuni sul lavoro(INAIL), nonché della nomina del profes-sor Paolo Lazzara quale suo vice.

Questa comunicazione è trasmessa allaXI Commissione (Lavoro).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzopresentati sono pubblicati nell’Allegato Bal resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

Nell’Allegato A ai resoconti della sedutadel 7 agosto 2018, a pagina 7, secondacolonna, righe ventunesima e ventidue-sima, deve leggersi: « Modifica all’articolo2424 e introduzione dell’articolo 2424-terdel codice civile » e non: « Modifiche agliarticoli 2424 e 2424-bis del codice civile »come stampato.

Nell’Allegato A ai resoconti della sedutadel 29 aprile 2019, a pagina 3, primacolonna, undicesima riga, deve leggersi:« codice di procedura penale » e non: « co-dice penale » come stampato.

Atti Parlamentari — 6 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 7: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

MOZIONI LOCATELLI ED ALTRI N. 1-00267, MELONI EDALTRI N. 1-00220, FIORINI ED ALTRI N. 1-00281, GIAN-NONE ED ALTRI N. 1-00283 E RIZZO NERVO, BOLOGNA,DE FILIPPO, ROSTAN ED ALTRI N. 1-00284 CONCERNENTIINIZIATIVE DI COMPETENZA IN MATERIA DI AFFIDA-MENTO DI MINORI, ANCHE ALLA LUCE DELLE VICENDECHE HANNO COINVOLTO LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI

DELLA VAL D’ENZA

Mozioni

La Camera,

premesso che:

le vicende giudiziarie che hannocoinvolto la rete dei servizi sociali dellaVal d’Enza hanno scosso l’opinione pub-blica. Cittadini e associazioni sono scesi incampo a tutela dei diritti dei minori, deipiù vulnerabili e delle famiglie. Hannochiesto trasparenza e continuano ancoraoggi a far sentire la propria voce perevitare che sul caso possa abbassarsi nuo-vamente il livello di attenzione;

a dare avvio alle indagini è stata laprocura di Reggio Emilia, insospettita dal-l’elevato numero di fascicoli su violenze,abusi sessuali e maltrattamenti in famigliaaperti su segnalazione dei servizi socialidell’unione dei comuni della Val d’Enza;

il quadro emerso dalle intercetta-zioni è agghiacciante. Quello che venivapresentato all’esterno come un modelloistituzionale da emulare altro non sarebbestato che una forma di business, con ungiro d’affari da centinaia di migliaia dieuro, finalizzato ad allontanare i minoridal proprio nucleo familiare per collocarliin affido retribuito;

a quanto consta ai firmatari delpresente atto di indirizzo, i responsabili sisarebbero avvalsi della collaborazione dinumerosi professionisti del settore, tra cuipsicologi, assistenti e neuropsichiatri finitisotto indagine;

secondo gli inquirenti, gli affida-menti illeciti venivano supportati da do-cumenti e relazioni peritali false, dichia-razioni inventate o manipolate, di modoche emergessero situazioni di abusi oviolenze in famiglia in realtà mai verifi-catisi. L’obiettivo di tali manipolazioni sa-rebbe stato quello di dipingere il nucleofamiliare originario come connivente conil presunto adulto abusante, creando cosìuna rete di indizi che giustificasse l’allon-tanamento del minore dallo stesso, indifetto dei relativi presupposti;

particolarmente grave appare an-che la posizione dell’amministrazione lo-cale che, a quanto consta, avrebbe affidatodirettamente il servizio di psicoterapia allaonlus torinese. Secondo fonti stampa, in-fatti, gli psicoterapeuti scelti senza garadai servizi sociali del comune di Bibbianosarebbero stati retribuiti a spese dell’am-ministrazione con tariffe superiori al dop-pio rispetto al normale (135 euro l’oracontro una media nazionale di 70 euro)per l’espletamento di prestazioni profes-sionali che avrebbero potuto essere svolte

Atti Parlamentari — 7 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 8: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

gratuitamente anche da parte del serviziosanitario nazionale;

il 27 giugno 2019, sulla base diquesti ed altri rilievi, il giudice per leindagini preliminari ha disposto decine dimisure cautelari che hanno coinvolto avario titolo medici, politici, assistenti so-ciali e psicoterapeuti interessati dalla vi-cenda. Tra i reati contestati vi sono: abusod’ufficio, maltrattamento su minori, frodeprocessuale, peculato d’uso, ma anche vio-lenza privata e lesioni gravissime, a frontedei traumi subiti dai bambini durantel’affido, con compromissione inevitabiledel loro percorso di crescita;

l’inchiesta in questione, denomi-nata « Angeli e demoni », ha acceso iriflettori sulla vulnerabilità dei servizi lo-cali che dovrebbero vigilare sulla regola-rità del sistema affido dei minori;

numerose criticità, invero, eranogià emerse nel documento approvato dallaCommissione parlamentare per l’infanziae l’adolescenza nella seduta del 17 gennaio2018, a conclusione dell’indagine conosci-tiva sui minori fuori famiglia, con parti-colare riferimento all’eccessiva durata de-gli affidamenti, all’inconsistenza delle mo-tivazioni a sostegno dei provvedimenti e,ancora, all’insufficienza dei controlli effet-tuati sulle strutture che svolgono attività diaccoglienza;

i parlamentari del Gruppo Lega-Salvini Premier hanno immediatamenteevidenziato la necessità di avviare unaprofonda verifica del sistema degli affidi,nell’interesse delle famiglie e della stra-grande maggioranza dei professionisti cheoperano seriamente in questo settore, sal-vaguardando migliaia di bambini da vio-lenze e abusi;

in tale prospettiva, è in dirittura diarrivo finalmente l’iniziativa legislativapromossa dalla Lega–Salvini Premier sul-l’istituzione di una Commissione parla-mentare di inchiesta sulle attività connessealle comunità di tipo familiare che accol-gono minori, nonché sull’introduzione diuna serie di correttivi finalizzati a preve-

nire situazioni di potenziale conflitto diinteresse tra i giudici onorari minorili ecoloro che rivestono cariche rappresenta-tive in strutture di accoglienza;

nella medesima prospettiva, in se-guito all’inchiesta « Angeli e demoni », èstato sottoscritto un protocollo d’intesa trail Ministero dell’interno e quello per ledisabilità e la famiglia, per rafforzare lacooperazione istituzionale tra i soggettipreposti alla tutela dei diritti dei minori.L’intesa ha gettato le basi per l’attuazionedi un meccanismo di condivisione dellesegnalazioni sui provvedimenti di allonta-namento dei minori che veda attori pro-tagonisti il dipartimento per le politichedella famiglia e il dipartimento della pub-blica sicurezza. Si è, inoltre, convenuto dipromuovere politiche di sensibilizzazionedell’opinione pubblica e di istituire untavolo tecnico con il compito di definireun’apposita strategia per il conseguimentodegli obiettivi prefissati;

con specifico riguardo alla vicendaBibbiano, inoltre, l’allora Ministro per ledisabilità e la famiglia ha sollecitato piùvolte un incontro con il presidente dellaregione Emilia-Romagna, al medesimofine di rafforzare la cooperazione istitu-zionale. Quest’ultimo, tuttavia, ha decli-nato l’invito, sottraendosi per ragioni ap-parentemente politiche ad un importanteconfronto istituzionale che avrebbe potutocontribuire a fare ulteriormente chiarezzasulla vicenda;

sono le famiglie le vere vittimedella vicenda Bibbiano. Genitori, ragazzi ebambini che, in maniera paradossale,hanno subito un trauma gravissimo daparte di quelle strutture di protezione cheavrebbero dovuto tutelare il loro benes-sere;

nel programma del nuovo Governo,i temi relativi alle case famiglia, alle strut-ture di accoglienza e alla vulnerabilità delsistema degli affidi non risultano espres-samente menzionati;

tali questioni non possono essererelegate in secondo piano per ragioni di

Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 9: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

stampo meramente politico. È indispensa-bile restituire ad esse la giusta centralitànel rispetto di tutte le famiglie che invo-cano trasparenza e che hanno inviato negliultimi mesi centinaia di segnalazioni conriguardo al tema in esame;

il diritto del minore a crescere edessere educato nella propria famiglia èriconosciuto espressamente dalla legge 4maggio 1983, n. 184, novellata dalla legge28 marzo 2001, n. 149, e ribadito innumerosi atti di impegno, anche a livellointernazionale, tra cui la Convenzionedelle Nazioni Unite sui diritti del fanciullodel 20 novembre 1989, ratificata e resaesecutiva dall’Italia con legge 27 maggio1991, n. 176,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per garantire ilrafforzamento della cooperazione tra isoggetti istituzionali preposti alla tuteladei diritti dei minori e delle famiglie, incontinuità con gli obiettivi stabiliti nelprotocollo di intesa siglato, durante ilmandato del precedente Governo, tra ilMinistro dell’interno e il Ministro per ledisabilità e la famiglia;

2) in ogni caso, ad adottare iniziative,anche normative, per verificare che iprovvedimenti di allontanamento delminore siano disposti nel rispetto delleraccomandazioni e dei principi fonda-mentali in materia e, dunque, in viaresiduale, per un tempo limitato e,comunque, per ragioni non connesseesclusivamente alle condizioni di indi-genza dei genitori, garantendo – lad-dove possibile – la continuità dellerelazioni con la famiglia di origine e ilfuturo rientro del minore nella stessa;

3) ad adottare iniziative per monitorare lecondizioni dei minori affidati e inten-sificare il sistema dei controlli sullestrutture che esercitano attività di ac-coglienza, ponendo particolare atten-zione al rispetto degli standard minimi,al possesso dei requisiti strutturali eorganizzativi, nonché al corretto uti-

lizzo delle risorse, valutando altresì lacongruità dei costi in relazione alleprestazioni erogate;

4) a promuovere la creazione di un data-base nazionale che raccolga dati inmerito ai provvedimenti di allontana-mento dei minori, alla loro durata, alnumero e alle caratteristiche dei mino-renni fuori famiglia, agli affidatari ealle strutture che esercitano attività diaccoglienza;

5) ad adottare iniziative per prevedere,anche alla luce dei dati raccolti e delleraccomandazioni dell’Autorità garanteper l’infanzia e l’adolescenza, una mo-difica del quadro normativo penale,civile e amministrativo di riferimento,che vada nella direzione di rafforzarela tutela dei minori e delle famiglie,assicurare il contraddittorio e il dirittodi difesa nell’ambito dei procedimentiche li vedono coinvolti, garantire ilrispetto dei principi di trasparenza erotazione degli incarichi, eliminare inradice ogni ipotesi di conflitto di inte-resse – con particolare riguardo alregime delle incompatibilità dei giudicionorari minorili – e inasprire le peneper i reati che hanno come soggetti lesii minori;

6) a promuovere la determinazione deilivelli essenziali delle prestazioni per gliinterventi relativi ai minorenni, allefamiglie di origine, agli affidatari e allestrutture di accoglienza, in modo dagarantire l’esigibilità e l’uniformità ditali prestazioni sul territorio nazionale;

7) ad adottare iniziative per garantire lagestione e la presa in carico dellesegnalazioni inviate dai cittadini in me-rito ai provvedimenti di allontanamentodei minori dal proprio nucleo familiared’origine;

8) ad adottare le iniziative di competenza,in specie normative, per assicurare che,a livello locale, l’affidamento dei servizirivolti ai minori e, tra questi, quelli dipsicoterapia non avvenga in via direttae senza gara, come pare sia accaduto

Atti Parlamentari — 9 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 10: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

nell’ambito della vicenda che vede coin-volti i comuni della Val d’Enza, e che laloro eventuale esternalizzazione sia benmotivata e passi, di norma, attraversouna procedura di evidenza pubblica,indetta nel rispetto dei principi di pub-blicità e trasparenza;

9) a promuovere campagne di sensibiliz-zazione dell’opinione pubblica sul temadei diritti dell’infanzia, sullo strumentodell’affidamento e sui valori ad essosottesi.

(1-00267) « Locatelli, Molinari, Cavandoli,Cestari, Golinelli, Murelli,Piastra, Tomasi, Tombolato,Vinci, Morrone, Raffaelli, To-nelli, Panizzut, Boldi, DeMartini, Foscolo, Lazzarini,Sutto, Tiramani, Ziello ».

La Camera,

premesso che:

è dei giorni scorsi la notizia suimedia nazionali di un’inchiesta avviata nel2018 dalla procura della Repubblica diReggio Emilia denominata « Angeli e de-moni », volta a indagare il funzionamentodei servizi sociali della Val D’Enza;

in base alle notizie diffuse dallastampa, le accuse mosse a carico deiresponsabili dei servizi anzidetti sarebberorelative a falsificazione di atti e relazionirelative alla condizione di minorenni al-l’interno delle loro famiglie di origine, alloscopo di allontanare i bambini stessi dalleproprie famiglie e affidarli ad amici econoscenti per la corresponsione del con-tributo mensile alle famiglie affidatarie;

le indagini preliminari sarebberostate avviate dal pubblico ministero diReggio Emilia, dottoressa Valentina Salvi,per i sospetti derivanti dalla quantità didenunce presentate dai servizi sociali dellazona contro genitori accusati di essereviolenti;

dall’inchiesta sono emersi specificinomi e cognomi per un totale di ventisette

indagati e la notizia raccapricciante diarresti domiciliari a carico di esponenti edipendenti della pubblica amministrazionelocale;

tra i reati contestati vi sono: frodeprocessuale, depistaggio, abuso d’ufficio,maltrattamento su minori, lesioni gravis-sime, falso in atto pubblico, violenza pri-vata, tentata estorsione e peculato d’uso;

dall’inchiesta « Angeli e demoni »sta emergendo un quadro complessivodrammatico che – se confermato – èassolutamente preoccupante, soprattuttose si considera che dietro tale sistema sicelerebbe un business illecito di diversecentinaia di migliaia di euro, oltre al fattoche i bambini sono stati vittima di mal-trattamenti e abusi, anche sessuali, e chela scelta degli adulti affidatari sarebbestata orientata a « preferire » l’affidamentodei bambini a persone e coppie omoses-suali, considerati i « collegamenti stretti »,rilevati dalla procura, tra le affidatarie(omosessuali) e le operatrici e dirigenti delservizio sociale;

tutte le norme giuridiche, tantonazionali che internazionali, sulla prote-zione dell’infanzia stabiliscono che il di-ritto primario di ogni minorenne è quellodi vivere all’interno della propria famigliadi origine e l’affidamento familiare è con-templato come misura temporanea di sup-porto alle famiglie, nell’ottica della pre-venzione dell’abbandono e non come so-luzione da applicare in casi di acclamatainidoneità delle famiglie;

la lacunosità dei dati relativi all’at-tuazione dell’istituto dell’affido rende dif-ficoltoso avere un’esatta conoscenza del-l’ampiezza del fenomeno ad oggi, stanteche anche la « Relazione sullo stato diattuazione della legge recante modifichealla disciplina dell’adozione e dell’affida-mento dei minori », presentata ogni treanni al Parlamento dai Ministri della giu-stizia e del lavoro e delle politiche sociali,e trasmessa da ultimo nel gennaio 2018,contiene dati aggiornati solo al biennio2014-2015;

Atti Parlamentari — 10 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 11: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

basandosi su questi dati, certa-mente non attuali come quelli forniti dalMinistero del lavoro e delle politiche so-ciali con riferimento all’anno 2014, sievince che il numero degli affidamentidisposti in Italia è perlopiù stabile intornoalle 26 mila unità, poco più di 14 mila deiquali sono affidamenti familiari;

va gravemente sottolineato che ol-tre il 60 per cento di questi bambini sitrova in affido da oltre due anni, anchequi un dato sostanzialmente stabile dallafine degli anni ’90;

la legge 4 maggio 1983, n. 184,« Diritto del minore ad una famiglia »,prevede esplicitamente che laddove le fa-miglie non siano concordi nell’applica-zione della misura dell’affidamento questopuò essere disposto con provvedimento deltribunale per i minorenni del quale, tut-tavia, va monitorata la durata;

l’affidamento dei minori in diffi-coltà familiare troppo spesso rappresentauna soluzione non temporanea, come in-vece dovrebbe essere, con la conseguenzache non si raggiunge mai – per « quel »bambino – la situazione di stabilità fami-liare fondamentale per il suo sviluppo;

il termine di ragionevole duratadell’affidamento, già oggi previsto per leggein ventiquattro mesi prorogabili, dovrebbeessere prorogato solo in base a precisemotivazioni, laddove corrisponda ad unprogetto determinato nell’interesse dellospecifico minore per cui è richiesto e,comunque, per un tempo massimo diulteriori dodici mesi;

utilizzare l’affidamento e l’allonta-namento dalla famiglia d’origine come mi-sura a tempo indeterminato snatura l’isti-tuto e lo trasforma in una misura defini-tiva idonea ad aggiungere abbandono al-l’abbandono;

l’applicazione errata dell’affida-mento familiare è evidente concausa delledistorsioni cui si assiste anche in casicome quello di cronaca sopra riferito,anche perché la verifica delle relazioniperiodiche dei servizi che si occupano di

monitorare gli affidamenti è demandatainteramente agli uffici del pubblico mini-stero presso i tribunali per i minorenniche, evidentemente, non hanno sufficientirisorse per garantire i diritti dei minorennicoinvolti;

l’attuale sistema di affido dei mi-nori presenta evidenti criticità e lacune,soprattutto se si considerano l’eccessivadiscrezionalità attribuita ai servizi sociali,la sussistenza frequente di situazioni di« conflitto di interessi » in capo a moltioperatori del settore e la mancanza diadeguati ed efficienti strumenti di con-trollo sull’affidabilità dei soggetti affidatarie sugli standard qualitativi e di serviziodelle comunità ospitanti: tutti fattori cheinevitabilmente compromettono l’obiettivoprimario della tutela del benessere psico-fisico dei bambini,

impegna il Governo:

1) a raccogliere e rendere disponibile pe-riodicamente, con cadenza annuale, se-condo criteri uniformi sul territorionazionale, attraverso un puntuale mo-nitoraggio sia a livello nazionale cheregionale, il numero dei minorennifuori famiglia, includendovi qualsiasiminorenne destinatario di una misuradi allontanamento dalla famiglia o an-che da un solo genitore, avendo cura dimonitorare la durata del collocamentoin affidamento familiare e/o in comu-nità o altre strutture;

2) a promuovere la definizione e la disci-plina giuridica dello stato dei mino-renni fuori famiglia come nuova cate-goria di vittime sociali;

3) a promuovere la revisione della normache istituisce il difensore del minore –attualmente previsto solo nei procedi-menti di adottabilità – anticipando lasua nomina obbligatoria al momentoprecedente l’assunzione di ogni provve-dimento ex articolo 330 e seguenti delcodice civile, avendo cura che sianospecificate con apposite linee guida ognielemento necessario ai fini della no-

Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 12: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

mina e del concreto funzionamentodella figura dell’avvocato del minore,quale soggetto che accompagnerà il mi-norenne in tutto il percorso giudizialeche lo porterà al rientro nella famiglianaturale ovvero all’accoglienza in unanuova famiglia;

4) ad adottare iniziative per garantire chenel caso di famiglie indigenti sia assi-curata l’applicazione della legge 4 mag-gio 1983, n. 184, nella parte in cuistabilisce che le condizioni di indigenzadei genitori o del genitore esercente laresponsabilità genitoriale non possonoessere di ostacolo all’esercizio del di-ritto del minore alla propria famiglia eche a tal fine sono disposti interventi disostegno e di aiuto a favore della fa-miglia, affinché in tali casi non siricorra mai all’affido ma sia, invece,sempre assicurato il sostegno econo-mico dei genitori naturali;

5) ad adottare iniziative volte a garantireche l’affidamento sia effettivamentetemporaneo, con l’abolizione dellaprassi dell’affido disposto, di regola, atempo indeterminato, garantendo che iltermine di ragionevole durata dell’affi-damento, già oggi previsto per legge inventiquattro mesi prorogabili, sia pro-rogato solo in base a precise motiva-zioni, laddove corrisponda ad un pro-getto determinato nell’interesse dellospecifico minore per cui è richiesto e,comunque, per un tempo massimo diulteriori dodici mesi;

6) ad adottare iniziative per istituire unaprocedura formale e omogenea a livellonazionale che regoli la collaborazionetra il servizio pubblico e le organizza-zioni del privato sociale delegate per lagestione dell’affido, formalizzandonel’autorizzazione e il riconoscimento estabilendo le relative responsabilità, sulmodello già adottato per le adozioni,mediante la previsione di associazioniaccreditate e controllate;

7) ad assumere iniziative per garantirel’assenza di conflitto di interesse tra lediverse professionalità del servizio pub-

blico e del privato sociale coinvolte neiprocedimenti di affido anche mediantel’individuazione di strumenti, sul pianonormativo e ordinamentale, che esclu-dano il conflitto stesso;

8) ad adottare iniziative per istituire lafigura dell’operatore dell’accoglienzafamiliare temporanea, un professionistaproveniente dal mondo sociale concompetenze educative e con esperienzadi lavoro nell’ambito del disagio mino-rile e familiare, che avrà il compito dilavorare, da un lato, direttamente conle famiglie di origine e, dall’altro, conquelle affidatarie o con le strutture diaccoglienza, rappresentandole nelle sediistituzionali e affiancandole nella ge-stione del quotidiano, nel rapporto conil minore e nei percorsi educativi che loriguardano e che sarà anche un tutordel ragazzo che dopo anni si apprestaa lasciare l’istituto o la comunità perl’avvio alla vita autonoma;

9) a promuovere l’istituzione di sezionispecializzate per la famiglia e per iminori in tutti i tribunali e le cortid’appello, favorendo la procedura d’ur-genza, la semplificazione dei riti e laspecializzazione del sistema;

10) a promuovere il riconoscimento a li-vello giuridico dell’interesse diffusorappresentato dalle associazioni di tu-tela dei diritti dei minorenni fuorifamiglia.

(1-00220) « Meloni, Bellucci, Lollobrigida,Acquaroli, Baldini, Bucalo,Butti, Caiata, Caretta, Cia-burro, Cirielli, Luca De Carlo,Deidda, Delmastro Delle Ve-dove, Donzelli, Ferro, Foti,Frassinetti, Gemmato, Luca-selli, Mantovani, Maschio,Mollicone, Montaruli, Osnato,Prisco, Rampelli, Rizzetto,Rotelli, Silvestroni, Trancas-sini, Varchi, Zucconi ».

Atti Parlamentari — 12 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 13: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

La Camera,

premesso che:

nel nostro Paese la legislazione vi-gente in materia di minori fuori famigliaha subito nel corso degli anni una signi-ficativa evoluzione: si è passati, infatti,dall’accoglienza presso gli istituti di assi-stenza pubblici o privati per minori, icosiddetti orfanotrofi, al collocamentopresso comunità di tipo familiare, cosid-dette case-famiglia, e all’affido come pos-sibile fase transitoria verso l’adozione verae propria;

riguardo alla normativa italiana siricorda principalmente la legge 4 maggio1983, n. 184, una vera e propria leggequadro in materia di adozione, sensibil-mente riformata e successivamente inte-grata fino alla legge n. 173 del 2015, inmateria di continuità affettiva del minorein affidamento. Una normativa che delineaun ampio sistema di misure di tutela,ribadisce, in maniera netta, che il minoreha il primario diritto di crescere ed essereeducato nell’ambito della propria famigliae comunque come la sottrazione del mi-nore dal proprio nucleo familiare sia daconsiderarsi come una soluzione limite.L’allontanamento di un figlio dalla fami-glia di origine dovrebbe, infatti, semprecostituire l’extrema ratio, praticabile solonei casi in cui tutte le misure di sostegnoal suo nucleo familiare non abbiano datogli esiti sperati;

la Costituzione prevede l’obbligodella Repubblica di agevolare le famiglie,anche nell’assolvimento dei compiti geni-toriali;

la stessa la Convenzione europeaper la salvaguardia dei diritti dell’uomo edelle libertà fondamentali (articolo 8),come interpretata dalla giurisprudenzadella Corte europea dei diritti dell’uomo,impone agli Stati membri di non ingerirsinell’ambito della vita privata di ciascunafamiglia e, nel contempo, di adottare mi-sure atte a garantirne il rispetto effettivo,anche prevedendo idonee misure di sup-porto nell’ambito delle situazioni di criti-cità genitoriali;

riguardo ai minori in affidamentofamiliare e nei servizi residenziali perminorenni, l’indagine del Ministero dellavoro e delle politiche sociali sugli affi-damenti al 31 dicembre 2016 dice che ibambini e i ragazzi che vivono questacondizione, conseguente ad un decreto diallontanamento dal nucleo familiare diorigine emesso dall’autorità giudiziaria,sono risultati a fine 2016 pari a 26.615casi, di cui: 14.012 bambini e ragazzi di0-17 anni in affidamento familiare a sin-goli, famiglie e parenti per almeno cinquenotti alla settimana; 12.603 bambini eragazzi di 0-17 anni collocati nei serviziresidenziali per minorenni. Nell’affida-mento familiare, i tassi sulla popolazioneminorile di riferimento più elevati si ri-scontrano nelle aree del Centro e del Norddel Paese;

con riferimento alla situazionedelle accoglienze, la suddetta indagine evi-denzia un quadro non del tutto rassicu-rante delle percentuali di redazione daparte del servizio sociale territoriale diuno specifico progetto. Nell’affidamentofamiliare, infatti, solamente il 60 per centodei soggetti dimessi possiede un progettoredatto dal servizio sociale territoriale.Emergono una carenza delle attività deiservizi residenziali per minorenni ed evi-denti lacune e fragilità del lavoro di retetra i soggetti che contribuiscono alla presain carico del minorenne;

peraltro, la legislazione italianaprevede che le regioni definiscano gli stan-dard minimi dei servizi e dell’assistenzache devono essere forniti dalle comunità ditipo familiare e dagli istituti e che sianotenute a verificare periodicamente il ri-spetto dei medesimi standard;

sta di fatto che la stessa indagineconoscitiva dalla Commissione parlamen-tare per l’infanzia e l’adolescenza dellaXVII legislatura, nel suo documento con-clusivo del gennaio 2018, ha ricordato leforti differenze nelle regioni italiane ri-spetto agli standard minimi da rispettare el’impossibilità di conoscere l’effettiva si-tuazione rispetto al numero di strutture

Atti Parlamentari — 13 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 14: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

(comunità familiari) presenti sul territorionazionale e conseguenti numerose segna-lazioni di casi di strutture abusive nellequali venivano perpetrati reati di variotipo ai danni dei minorenni ospitati;

un’ulteriore forte criticità sottoline-ata nella citata indagine conoscitiva è stataanche l’eccessiva rapidità nella valutazionecirca la necessità dell’allontanamento. Pe-raltro, il decreto di allontanamento è sinedie, nel senso che viene definito provviso-rio, ma solo formalmente, perché di fatto,non avendo un tempo determinato diefficacia, può durare anni;

per quanto attiene ad altre criticitàemerse, è stato sottolineato come spesso lerelazioni di segnalazione elaborate dagliassistenti sociali non siano sempre ogget-tive e quindi idonee a fornire all’organogiurisdizionale le informazioni necessarieper assumere una decisione corretta. Inol-tre, nel corso del procedimento, per leggedeve essere nominato un tutore provviso-rio che rappresenti il minore, ma nellamaggior parte dei casi è nominato a tuteladel minore stesso il responsabile del ser-vizio sociale che ha elaborato la relazionedi allontanamento, con un evidente con-flitto di interessi;

è stato evidenziato come il giudiziodi « adeguatezza genitoriale », essendoprivo di qualsiasi fondamento scientificoed essendo basato su opinioni o punti divista, non dovrebbe essere utilizzato qualecriterio fondamentale e decisivo teso alegittimare un provvedimento di allonta-namento del minore. Da qui forse lanecessità di una revisione di tale giudiziodi valore largamente utilizzato dagli ope-ratori sociali e dai giudici minorili permotivare gli allontanamenti;

sarebbe, tra l’altro, necessario ve-rificare, più in generale, le condizionieffettive dei soggetti affidati, anche attra-verso un monitoraggio sulle modalità diaffido dei minori nel nostro Paese, nonchéverificare i rapporti tra istituti e comunitàe i soggetti istituzionali competenti, servizisociali, onlus e altri soggetti sociali che

operano nel settore dell’assistenza dei mi-nori, con riguardo ai criteri e alle modalitàdi assegnazione dei minori in affido;

in questo contesto, si è tragica-mente inserita, nei mesi scorsi, l’indaginegiudiziaria che il 27 giugno 2019 ha por-tato a numerose misure cautelari e che hafatto emergere uno scenario orribile sullarete dei servizi sociali della Val d’Enza nelreggiano, accusati, tra l’altro, di redigerefalse relazioni per allontanare bambinidalle famiglie e collocarli in affido retri-buito presso amici o conoscenti;

le misure cautelari hanno vistocoinvolti politici, medici, assistenti sociali,liberi professionisti, psicologi e psicotera-peuti di una onlus di Torino, coinvolti inun presunto illecito business sull’affida-mento di minori tolti alle famiglie per poimantenerli in affido e sottoporli a uncircuito di cure private a pagamento diuna onlus piemontese;

l’inchiesta, denominata « Angeli edemoni », sugli affidi illeciti di minori, chevede al centro la rete dei servizi socialidella Val D’Enza, accusati di aver redattofalse relazioni per allontanare bambinidalle famiglie e collocarli in affido retri-buito da amici e conoscenti, ha chiamatoin causa anche figure apicali del territorioreggiano, come il direttore generale del-l’Ausl di Reggio Emilia accusato di con-corso in abuso d’ufficio, la dirigente deiservizi sociali della Val d’Enza e lo stessosindaco di Bibbiano;

le indagini hanno mostrato un girod’affari da centinaia di migliaia di euro dicui beneficiavano alcuni degli indagati,mentre altri si avvantaggiavano a variotitolo dell’indotto derivante dalla gestionedei minori attraverso i finanziamenti re-gionali grazie ai quali venivano, inoltre,organizzati anche numerosi corsi di for-mazione e convegni ad appannaggio dellapredetta onlus. Tra i reati contestati cisono frode processuale, depistaggio, abusod’ufficio, maltrattamento su minori, lesionigravissime, falso in atto pubblico, violenzaprivata, tentata estorsione, peculato d’uso;

Atti Parlamentari — 14 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 15: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

sono state raccolte intercettazionidurante le sedute di psicoterapia effettuatesui bambini e ragazzi, dopo che gli stessierano stati allontanati dalle rispettive fa-miglie attraverso le più ingannevoli e di-sparate attività come: relazioni false, di-segni dei bambini artefatti attraverso lamirata « aggiunta » di connotazioni ses-suali, terapeuti travestiti da personaggi« cattivi » delle fiabe messi in scena aiminori in rappresentazione dei genitoriintenti a fargli del male, falsi ricordi diabusi sessuali ingenerati con gli elettrodidi quella che veniva spacciata ai bambinicome « macchinetta dei ricordi ». Il tuttodurante i lunghi anni nei quali i servizisociali omettevano di consegnare ai bam-bini lettere e regali dati dai genitori na-turali che i carabinieri hanno trovato esequestrato in un magazzino dove eranoaccatastati;

quello che è emerso in questi mesiè un business illecito basato sull’affida-mento di minori tolti alle famiglie per poimantenerli in affido e sottoporli a uncircuito di cure private a pagamento diuna onlus;

secondo l’accusa, in un incontro frail direttore generale dell’Ausl di ReggioEmilia, con altri quattro indagati avvenutoil 10 dicembre 2018 in violazione delcodice degli appalti del 2016 e delle con-nesse linee guida dell’anticorruzione, sisarebbe data « illecita prosecuzione » alservizio di psicoterapia che aveva un im-porto superiore a 40 mila euro, procu-rando un ingiusto vantaggio al centro studi« Hansel e Gretel »;

sempre secondo l’accusa detti sog-getti si sarebbero accordati in due distintidocumenti, uno del 21 dicembre 2018, cheaveva come preventivo di spesa 57.200euro nel 2019 e 23.070 nel 2020, e uno del2-3 gennaio 2019, che aveva per oggetto lemedesime prestazioni, « ma con un ulte-riore escamotage di spacchettare ulterior-mente l’importo complessivo del serviziodi psicoterapia per un periodo di sei mesiper l’importo di 28.600 euro ». Questo,secondo gli inquirenti, « abbassando frau-

dolentemente il valore del servizio al disotto della soglia che avrebbe necessitatodi una procedura ad evidenza pubblica »;

peraltro, si evidenzia che si trattadella seconda indagine del 2019 che mettesotto i riflettori persone e procedure del-l’amministrazione comunale di ReggioEmilia, dopo gli avvisi di garanzia emessinel febbraio 2019, che riguardavano 18dirigenti indagati relativamente a fatti cherisalivano al 2013. Anche in quel caso ireati ipotizzati erano di falso ideologico eabuso d’ufficio circa presunte irregolaritànelle procedure di affidamento dei lavorio dei servizi afferenti alla nomina deldirettore dell’azienda pubblica di servizialla persona, nell’affidamento dei servizilegali ed assicurativi del comune e altro;

mentre proseguono i lavori dellaCommissione d’inchiesta regionale costi-tuita ad hoc, nelle settimane scorse sonovenute alla luce alcune conseguenze del-l’inchiesta. Una di queste è la crescentedifficoltà, segnalata da più parti, nel re-perire famiglie affidatarie e l’aumento, tragli operatori, delle richieste di trasferi-mento o di cambi di mansione, con assi-stenti sociali che preferirebbero occuparsidi anziani, piuttosto che di minorenni;

si segnalano, inoltre, le notizie ri-portate dall’agenzia « Dire » del 16 ottobre2019, nelle quali si riporta che un consi-gliere comunale della Lega di Pianoro(Bologna) ha scoperto, nei faldoni trovatiin una stanza messa a disposizione deigruppi politici al Comune di Pianoro, an-che informazioni su se stesso bambino,nonché centinaia di bambini « schedati »con informazioni sensibili su situazionefamiliare, disagi, osservazioni sulla loropsicologia e sul comportamento. Informa-zioni raccolte sui minori per anni e stipatein armadi senza chiave, potenzialmenteaccessibili a chiunque;

come riportato dal sito reggiorepor-t.it del 22 ottobre 2019, nei comuni dellaVal d’Enza, al centro dell’inchiesta « Angelie demoni », tra il 2015 e il 2016 i bambinitolti alle famiglie e inseriti in strutturaerano passati da 18 a 33: quasi il doppio

Atti Parlamentari — 15 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 16: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

rispetto all’anno precedente. E se nel 2015nessun bambino era in affidamento, sem-pre in val d’Enza nel 2016 sono diventatidi colpo 104,

impegna il Governo:

1) ad avviare tutte le iniziative normativeutili a garantire realmente che la per-manenza fuori famiglia rispetti i prin-cipi di appropriatezza e temporaneità,per il periodo strettamente necessario eattraverso programmi di sostegno, af-finché la famiglia possa recuperare leproprie competenze di cura;

2) ad adottare le opportune iniziativenormative volte ad escludere che, nelcorso del procedimento di affido, ilsoggetto nominato come tutore provvi-sorio che rappresenta il minore possaessere il responsabile del servizio so-ciale che ha elaborato la relazione diallontanamento;

3) ad adottare iniziative per garantire, intutte le fasi del procedimento di affido,il pieno diritto del minore e dei genitoriad essere ascoltati;

4) ad adottare iniziative volte a verificarei progetti di affidamento al fine digarantire costanti rapporti di informa-zione tra il giudice tutelare, il tribunaleper i minorenni, gli operatori socio-sanitari delle aziende sanitarie locali ele regioni competenti;

5) ad adottare le iniziative di competenzaal fine di garantire una maggiore e piùefficace attività ispettiva e di vigilanza,con particolare riguardo ai servizi so-ciali coinvolti e alle strutture e comu-nità familiari dove sono collocati i mi-nori;

6) ad adottare iniziative per verificare ilpieno rispetto degli standard minimiche le strutture devono garantire e adavviare le utili iniziative, anche con ilpieno coinvolgimento degli enti territo-riali, volte a contrastare i tanti casi di

strutture abusive nelle quali vengonotroppo spesso perpetrati reati di variotipo ai danni dei minorenni ospitati;

7) ad avviare un monitoraggio e a predi-sporre un sistema integrato di raccoltadati, con la conseguente necessaria no-mina di un responsabile nazionale, alfine di poter conoscere l’effettivo nu-mero e la situazione delle strutture(comunità familiari) operanti sul terri-torio nazionale; ad adottare iniziativeper consentire una maggiore cono-scenza della realtà dei minori fuorifamiglia in affido temporaneo, sia sottol’aspetto quantitativo che qualitativo,conoscenza che deve riguardare sia lostato dei minori durante l’affido che larete dei servizi sociali preposti;

8) ad adottare iniziative per prevedere,sempre nell’ambito del citato sistema diraccolta dati nazionale e in collabora-zione con le regioni, un censimento ditutte le figure preposte al rapporto coni minori che operano nelle Ausl e nellarete dei servizi sociali, anche preve-dendo la pubblicazione dei curriculavitae aggiornati nel tempo;

9) a promuovere, per quanto di compe-tenza, una verifica sulla situazione re-lativa agli organici che operano nellarete dei servizi sociali, al fine di evitare,in caso di carenza di personale, l’ester-nalizzazione del servizio.

(1-00281) « Fiorini, Gelmini, Spena, Mar-rocco, Versace, Calabria, Vie-tina ».

La Camera,

premesso che:

varie sono le vicende giudiziarie ele inchieste nazionali sul funzionamentodei servizi sociali, soprattutto in ambitosocio-familiare, legato agli affidi in strut-ture o a tutori dei minori;

in base alle notizie riportate negliultimi anni dalla stampa e dalla tv, l’opi-

Atti Parlamentari — 16 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 17: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

nione pubblica è venuta a conoscenza divarie inchieste giudiziarie delle procure;

infatti, è stata avviata un’inchiestanel 2018 dalla procura di Reggio Emiliadenominata « Angeli e demoni » per veri-ficare i sospetti generati da una grandequantità di denunce presentate dai servizisociali nei riguardi di altrettanti genitoriaccusati di essere violenti. In base allenotizie diffuse dai media, le accuse neiriguardi dei responsabili dei servizi sareb-bero di falsificazione degli atti e dellerelazioni relative alle condizioni dei mi-nori all’interno dei loro ambiti familiari,allo scopo di allontanare gli stessi dallefamiglie d’origine e affidarli ad amici eparenti in cambio di un contributo men-sile a quelle, quindi, divenute famiglieaffidatarie. I reati contestati a 27 indagatisono di frode processuale, depistaggio,abuso d’ufficio, maltrattamento su minori,lesioni gravissime, falso in atto pubblico,tentata estorsione e peculato d’ufficio;

Il Giornale di Sicilia del 3 gennaio2019 riporta l’avvio di un’inchiesta dallaprocura di Marsala sulla « gestione deiservizi sociali del comune ». « L’indagineriguarderebbe la distribuzione degli inca-richi agli assistenti sociali, gli appalti ag-giudicati alle diverse cooperative in tutti iservizi, alla formazione e alle graduatoriedegli assistenti ai “minori non accompa-gnati”. I riflettori sembrerebbero puntatisul doppio ruolo di funzionari della pub-blica amministrazione e politici che hannointeresse per alcune cooperative. I reatiche potrebbero essere contestati vannodall’abuso d’ufficio alla concussione »;

su Ravenna web del 27 ottobre2019 è uscita la notizia che è stata avviataun’inchiesta dalla procura di Ravenna nel-l’ottobre 2019, definita da Il Corriere diRomagna « fratellini ribelli », dove la stessaprocura ha aperto un fascicolo dopo l’e-sposto da parte di una coppia allontanatadai suoi tre figli, all’interno del quale sileggono frasi choc attribuite all’assistentesociale: « etnia maltrattante per cultura »,bambini che « andrebbero resettati ». Sullabase di quella denuncia contro assistenti

sociali, dirigenti e comune di Ravenna (acui fa capo il servizio), il sostituto procu-ratore Angela Scorza ha aperto un fasci-colo ed ha attivato accertamenti sulle« condotte di chi opera nell’intero si-stema »;

da notizie stampa (Brindisi Reportdel 10 maggio 2019) si apprende che èstata avviata anche un’inchiesta dalla pro-cura di Brindisi nel 2014 per « verificare lasituazione socio-familiare dei minori rico-verati nelle strutture-case famiglia »;

tante sono le denunce di genitorinei riguardi dei servizi sociali e delleconsulenze tecniche d’ufficio, che vengonopubblicate dai media negli ultimi anni,dove si riportano valutazioni non rappre-sentative della realtà familiare nella qualevivono i minori e che portano ad allon-tanamenti dei figli da uno dei genitori oaddirittura da entrambi, con conseguentetrasferimento in strutture-case famiglia;

non sono previste per legge le re-gistrazioni, audio o video, degli incontriprotetti tra genitori, minori e assistentisociali, ma solo relazioni redatte dai me-desimi assistenti sociali. Ciò determina ladifficoltà di comprovare se quanto rela-zionato corrisponda a quanto accadutodurante gli incontri sopra citati;

la normativa nazionale di riferi-mento in materia di diritto minorile, cosìcome le convenzioni internazionali, stabi-liscono che il diritto primario del minoreè quello di vivere all’interno del suo nucleofamiliare. L’affidamento a famiglie affida-tarie e il collocamento in casa famigliadeve essere una misura temporanea e nonsine die, di supporto alla famiglia per ilreintegro del minore nella stessa, una voltasuperate le conflittualità;

il termine di durata dell’affida-mento, previsto per legge, è di massimoventiquattro mesi, prorogabili con specifi-che motivazioni e nell’interesse del mi-nore, di ulteriori dodici mesi;

nonostante i tempi previsti dallalegge, resta sostanzialmente stabile – sep-pure con una lieve diminuzione – la

Atti Parlamentari — 17 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 18: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

percentuale dei casi di minorenni presentiin comunità da più di 24 mesi, comunquesempre pari al 23 per cento, ai quali,quindi, viene tolta la possibilità di tornarealla propria famiglia d’origine ove possi-bile, snaturando così la funzione stessadell’istituto dell’affido e ledendo il dirittodel minore a vivere tutelato in un nucleofamiliare;

troppo spesso i decreti provvisoridel tribunale minorile, ma anche le sen-tenze definitive, che decidono sul colloca-mento del minore in casa famiglia, sonobasate esclusivamente sulle relazioni deiservizi sociali;

nonostante numerosi articoli distampa ed inchieste della magistratura,non sono facilmente reperibili i dati na-zionali relativi alle indennità destinate aitutori, ai rimborsi per le case famiglia e,quindi, a tutte le notevoli somme di da-naro che riguardano tali situazioni. Solonell’inchiesta « Angeli e demoni » si parladi centinaia di migliaia di euro;

secondo stime recenti riportate daimedia, i minori fuori dalle loro cased’origine sono quasi 30.000. Ogni minoreospitato in casa famiglia ha un costo cheva dai 70 ai 120 euro. Nei casi di minoricon gravi disabilità, così come emerge daldossier di « Casa al plurale », patrocinatodall’assessorato alle politiche sociali, sa-lute, casa ed emergenza abitativa di Romacapitale, la retta giornaliera arriva fino a268,90 euro;

il sistema legato agli affidi minorili,così come specificato nei vari punti sopraelencati, a parere dei firmatari del pre-sente atto di indirizzo, evidenzia gravicarenze e criticità, ma anche pochissimidati di monitoraggio sul numero esatto esulle caratteristiche dei minori affidati,sulle tipologie del percorso di accoglienza,sui tempi e sulle modalità di uscita dallostesso, sui dati degli affidatari, sull’ecces-siva discrezionalità attribuita ai servizisociali, sulla carenza di controlli, sullefrequenti situazioni di « conflitto d’inte-resse », sullo standard delle strutture edelle comunità ospitanti, sulle somme per-

cepite dalle stesse per provvedere ai mi-nori affidati, sulle indennità spettanti aitutori che hanno solo un potere legale sulminore. Tutti questi fattori non permet-tono assolutamente di tutelare il benesserepsico-fisico dei minori e delle famiglie,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative, per quanto dicompetenza, volte a monitorare perio-dicamente i flussi economici che coin-volgono il sistema locale degli affidi,mediante apposite commissioni a livelloregionale composte da personale nonappartenente alla stessa regione di in-dagine, che prestino particolare atten-zione ad incrementi anomali nelle rettedelle case famiglia;

2) ad assumere iniziative per istituire unsistema informativo unitario che con-tenga: una banca dati dei minorenniprivi di un ambiente familiare, basatasu indicatori uniformi e comuni a tuttoil territorio nazionale, per monitorare ilnumero e le caratteristiche dei mino-renni fuori famiglia, le tipologie delpercorso di accoglienza, i tempi e lemodalità di uscita dallo stesso; o unabanca dati del numero e della tipologiadelle strutture di accoglienza; o unabanca dati degli affidatari;

3) ad assumere iniziative, per quanto dicompetenza, per garantire concreta-mente l’assenza di conflitti d’interessetra le diverse professionalità dei servizisociali coinvolti nei procedimenti diaffido, disciplinando altresì il regimedelle incompatibilità dei giudici onorarie dei loro stretti congiunti, rispetto aincarichi che potrebbero riguardare iprofili di necessaria imparzialità e in-dipendenza, così come già previstonella delibera del Consiglio superioredella magistratura dell’11 luglio 2018;

4) ad assumere iniziative normative perdifferenziare i soggetti cui sono deman-dati compiti valutativi, esecutivi e dicontrollo dei provvedimenti giudiziali

Atti Parlamentari — 18 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 19: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

da quelli chiamati a prendere in caricoi minorenni e le famiglie per il sostegnogenitoriale e per la cura;

5) ad assumere iniziative, anche norma-tive, per assicurare, nel caso di famigliecon problemi economici, la piena ap-plicazione della legge n. 184 del 1983,che stabilisce che le condizioni di in-digenza dei genitori o del genitore eser-cente la responsabilità genitoriale nonpossono essere di ostacolo all’eserciziodel diritto del minore alla propria fa-miglia, e affinché, a tal fine, sianodisposti interventi concreti di sostegnoeconomico e di aiuto a favore dellefamiglie;

6) ad assumere iniziative per garantirel’effettiva temporaneità dell’affida-mento, che per legge è di 24 mesi,prorogabili, in maniera tale da abolireal contempo la prassi dell’affido sinedie che di fatto, a parere dei firmataridel presente atto di indirizzo, snatural’essenza dell’istituto dell’affido mino-rile;

7) ad assumere iniziative normative peristituire il difensore del minore perogni fase del procedimento di affidofamiliare;

8) ad assumere iniziative normative perrafforzare l’azione di controllo e diispezione sulle strutture di accoglienza,svincolando in particolare tale controllodalla sola verifica circa lo stato diabbandono del minorenne ai fini del-l’adottabilità;

9) ad assumere le iniziative di competenzaaffinché tutti gli incontri tra assistentisociali, tutore, genitori e minore sianodebitamente registrati tramite apparec-chiature audio o video, al fine di ren-dere effettivamente oggettivo il conte-nuto di tali incontri;

10) ad assumere iniziative di competenzaper garantire l’ascolto della personaminorenne sia in fase istruttoria che aseguito dell’emissione di un provvedi-

mento a sua tutela, informandola ade-guatamente circa le decisioni che lariguardano e assicurando la sua par-tecipazione alla definizione del pro-getto educativo.

(1-00283) « Giannone, Benedetti, Benigni,Borghese, Cunial, Cecconi,Gagliardi, Longo, Vizzini,Tasso ».

La Camera,

premesso che:

in tema di affidamento dei minorila Convenzione Onu sui diritti dell’infanziae dell’adolescenza (Convention on therights of the child – Crc), adottata dal-l’Assemblea generale delle Nazioni Unite il20 novembre 1989 e ratificata e resaesecutiva in Italia dalla legge 27 maggio1991, n. 176, sottolinea, fin dal preambolo,come riportato anche dal sito web dell’Au-torità garante per l’infanzia e l’adole-scenza, l’importanza della famiglia nellavita di ogni bambino e adolescente, quale« unità fondamentale della società e di unambiente naturale per la crescita e ilbenessere di tutti i suoi membri e inparticolare dei fanciulli »;

alla luce di ciò numerosi dirittiruotano attorno a questa istituzione: di-ritto di conoscere i propri genitori e diessere allevato dagli essi (articolo 7), di-ritto di non essere separato da loro (ar-ticolo 9) e di mantenere rapporti regolarie frequenti con ciascuno di essi (articoli 10e 11), diritto di trovare sempre e comun-que protezione in un ambiente familiareanche qualora, nel proprio superiore in-teresse, quello di origine non sia idoneo(articoli 20 e 21). Altrettanti doveri incom-bono, di conseguenza, su coloro che eser-citano la responsabilità genitoriale e sulloStato stesso: dovere dei genitori di darel’orientamento e i consigli adeguati aipropri figli all’esercizio dei diritti che sonoriconosciuti loro dalla Convenzione (arti-colo 5), dovere dello Stato di fare delproprio meglio per garantire il riconosci-mento del principio secondo cui entrambii genitori hanno una responsabilità co-

Atti Parlamentari — 19 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 20: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

mune per quanto riguarda l’educazionedel bambino o adolescente e il provvedereal suo sviluppo (articolo 18), dovere deigenitori di assicurare le condizioni di vitanecessarie allo sviluppo del fanciullo edello Stato di adottare adeguati provvedi-menti per aiutare coloro che esercitano laresponsabilità genitoriale ad attuare que-sto diritto (articolo 27);

in particolare, il « principio dellaprotezione del fanciullo allontanato dallafamiglia », di cui all’articolo 20 della Con-venzione di New York, fissa i principiapplicabili ai casi di allontanamento, tem-poraneo o permanente, del minore dal suoambiente familiare, stabilendo che questiha diritto a speciale protezione da partedello Stato. È, quindi, onere degli Statigarantire a tale minore una forma di curaed assistenza alternative e, nella scelta ditali soluzioni, l’autorità pubblica deve te-nere conto della necessità di garantire unacerta continuità nell’educazione del fan-ciullo, nonché della sua origine etnica,culturale e linguistica;

un’analisi specifica deve poi essereriservata alla Convenzione europea sull’e-sercizio dei diritti dei fanciulli fatta aStrasburgo il 25 gennaio 1996, ratificata eresa esecutiva in Italia dalla legge n. 77del 2003, che detta una disciplina parti-colareggiata delle procedure giudiziarieche riguardano i fanciulli ed è quindiapplicabile anche ai procedimenti di affi-damento;

in particolare, la Convenzione ri-conosce al minore il diritto di essereconsultato ad esprimere la propria opi-nione e di essere informato delle eventualiconseguenze dell’attuazione della sua opi-nione e delle eventuali conseguenze di ognidecisione, la possibilità di designare unrappresentante speciale, qualora l’ordina-mento interno privi coloro che hannoresponsabilità genitoriale della facoltà dirappresentarlo e dall’altra parte pone incapo alle autorità giudiziarie l’obbligo diesaminare con prontezza e in modo suf-ficiente ed esaustivo le informazioni invista di una decisione nell’interesse supe-riore del minore;

la stessa Autorità garante per l’in-fanzia e l’adolescenza nella relazione sullasua attività, trasmessa al Parlamento il 29aprile 2019, afferma « il diritto delle per-sone di minore età di essere accolte ededucate prioritariamente nella propria fa-miglia e, se necessario, in un altro ambitofamiliare di appoggio o sostitutivo »;

esistono, infatti, realtà familiariconnotate da gravi difficoltà che, seppurtemporaneamente, possono compromet-tere la crescita serena ed equilibrata dellepersone minori di età. In questi casi siricorre all’istituto dell’affidamento di tipofamiliare o, ove ciò non sia possibile,all’inserimento in una comunità di tipofamiliare o in un istituto di assistenza, alsolo fine di tutelare i bambini e i ragazzida condizioni pregiudizievoli e, al con-tempo, sostenere la famiglia d’origine nelrecupero delle funzioni genitoriali;

in realtà l’affido – in base allalegge n. 184 del 1983, modificata dallalegge n. 149 del 2001 – è una soluzioneestrema, a cui la giustizia minorile si vedecostretta a ricorrere quando la vita el’educazione di bambini e ragazzi sono arischio nelle famiglie d’origine per motiviche vanno ben oltre i meri problemieconomici;

la stessa legge n. 184 del 1983 nonpone un elenco dei motivi per cui si puòdisporre l’affido; a fornire tali criteri èl’articolo 403 del codice civile, che con-sente l’allontanamento dei minori dallafamiglia da parte della « pubblica auto-rità » qualora i minori si trovino in statodi abbandono morale o materiale, vivono« in locali insalubri o pericolosi » o sonoallevati da persone incapaci di provvederealla loro educazione;

le comunità per minorenni hannocambiato profondamente volto negli ultimianni: da istituti nei quali i bambini accolticorrevano il rischio di diventare merinumeri sono diventate realtà connotate daun’atmosfera familiare e accogliente, nellequali si articolano interventi e progettipersonalizzati in base alle specifiche esi-genze dei bambini e dei ragazzi coinvolti;

Atti Parlamentari — 20 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 21: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

nell’attesa dell’entrata a regime delSistema informativo nazionale bambini eadolescenti (Sinba), ad oggi ancora in fasedi sperimentazione, che consentirà in fu-turo di acquisire in modo continuativodati sui minorenni fuori dalla famiglia,l’Autorità garante, al fine di avere unquadro conoscitivo sul fenomeno, ha con-tinuato a svolgere un’attività di monito-raggio attraverso la raccolta dei dati suiminorenni presenti in comunità e l’analisidelle informazioni che, per legge, ogni seimesi le strutture di accoglienza sono te-nute a comunicare alle procure minorili;

l’attuale legge sull’affido ha attri-buito importanti funzioni ai procuratoridella Repubblica presso i tribunali per iminorenni in ordine al monitoraggio dellecondizioni dei minorenni ospiti delle co-munità, nonché alla vigilanza sulle stesse;

questo ruolo di vigilanza affidatoalle procure minorili costituisce il princi-pale strumento di attuazione del diritto diverifica periodica sulle condizioni dei mi-norenni che vivono fuori dalla famiglia diorigine, sancito dall’articolo 25 della Con-venzione sui diritti per l’infanzia e l’ado-lescenza e che l’Autorità garante ha decisodi valorizzare attraverso la prima raccoltasperimentale sui dati dell’accoglienza, re-lativa ai dati al 31 dicembre 2014 epubblicata nel 201 5, quella successivarelativa ai dati aggiornati al 31 dicembre2015, pubblicata nel 2017, da ultimoquella in corso in via di pubblicazione,riferita al biennio 2016 e 2017;

secondo l’ultimo rapporto pubbli-cato nel 2017 dall’Autorità garante perl’infanzia e l’adolescenza sono 21.035 inItalia i ragazzi che vivono fuori dallapropria famiglia di origine, ospiti delle3.352 comunità sparse su tutto il territorionazionale (dati al 31 dicembre 2015). Sitratta in prevalenza di maschi, di etàcompresa tra i 14 e i 17 anni;

i dati raccolti mettono a fuoco,oltre alla dimensione quantitativa, anchele principali caratteristiche qualitative del-l’accoglienza in comunità, poiché le pecu-liari condizioni di vulnerabilità di questi

ragazzi rappresentano un serio « fattore dirischio » per lo sviluppo armonico dellaloro personalità;

sono, quindi, molteplici le ragioniche portano all’ingresso di una personaminore di età in una comunità. Si va dalledifficoltà educative della famiglia di ori-gine legate a uno stato precario di salutepsico-fisica, ai bambini e ai ragazzi vittimedi abusi o maltrattamenti, a quelli entratinel circuito penale, senza tralasciare iminori che fuggono da guerre e povertà,giungendo nel nostro Paese privi di adultidi riferimento e in condizioni di partico-lare fragilità;

i bisogni di tutela non si esauri-scono nelle difficoltà che determinano l’in-gresso nella struttura, ma riguardano an-che la fase di uscita dal percorso diaccoglienza dei ragazzi divenuti maggio-renni;

secondo l’indagine le maggiori cri-ticità nell’accoglienza in comunità sono: 1)la presenza, sul territorio nazionale, diclassificazioni differenti delle strutture re-sidenziali per minori, cosa che rende ar-duo il confronto tra i dati esistenti e,conseguentemente, difficile il monitoraggiodel fenomeno; 2) l’esigenza di definire alivello nazionale standard minimi e critericomuni per le comunità che ospitano iminorenni: importanti passi avanti su que-sto fronte saranno compiuti con l’appro-vazione in Conferenza Stato-regioni dellelinee di indirizzo per l’accoglienza neiservizi residenziali per minorenni, redattenell’ambito di un tavolo istituzionale cheha visti coinvolti, oltre all’Autorità garanteper l’infanzia e l’adolescenza, il Ministerodel lavoro e delle politiche sociali, il Mi-nistero della giustizia, la Conferenza delleregioni e delle province autonome, l’Anci,nonché membri esperti e coordinamentinazionali; 3) la mancanza di dati completie aggiornati sui bambini e sui ragazzicollocati nelle strutture residenziali: nonesiste, infatti, un’anagrafe dei minori chevivono fuori dalla propria famiglia di ori-gine condivisa fra le diverse istituzioni chese ne occupano;

Atti Parlamentari — 21 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 22: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

inoltre, le linee d’indirizzo per lefamiglie in situazione di vulnerabilità, ap-provate in Conferenza unificata il 21 di-cembre 2017, sono volte a fornire indica-zioni unitarie ai fini della definizione delleazioni possibili per fronteggiare le diversesituazioni di vulnerabilità familiare, non-ché favorire la permanenza e/o, nel caso ilminore viva già fuori dalla famiglia, lariunificazione di questo con la stessa;

l’accompagnamento di bambini efamiglie in situazione di vulnerabilità co-stituisce un ambito fondamentale del la-voro di cura e protezione dell’infanzia,inteso come l’insieme degli interventi chemirano a promuovere condizioni idoneealla crescita, a prevenire i rischi chepossono ostacolare il percorso di sviluppoe a preservare e/o proteggere la salute e lasicurezza del bambino, e tale compitocompete al servizio sociale locale;

si tratta di una funzione complessache richiede un puntuale raccordo e lanecessità di un approccio globale, chesappia utilizzare tutti gli strumenti nor-mativi e operativi in accordo con le isti-tuzioni e i relativi servizi nell’area dellasalute pubblica, della scuola, dei servizieducativi per l’infanzia e, in alcuni casi,anche dell’autorità giudiziaria sempre nelrispetto del superiore interesse del minore;tale approccio può essere garantito solodall’interdisciplinarietà professionale edalla trasversalità degli interventi;

l’obiettivo delle professioni che sioccupano di protezione della famiglia èquello di garantire un servizio di qualità.Pertanto, risulta necessario predisporreuna valutazione periodica delle perfor-mance delle singole persone che esercitanotali professioni con criteri e procedureuniformi su tutto il territorio nazionale, alfine di contribuire al miglioramento orga-nizzativo, gestionale e qualitativo del la-voro svolto;

il « sostegno di vicinanza », ovvero-sia la possibilità da parte delle famigliedella stessa comunità locale di attivarsi edi farsi carico dei minori in difficoltàsenza che questi vengano allontanati dalle

famiglie di origine, è un’esperienza che giàin molti territori sta dando ottimi risultati.Si tratta di un intervento in cui le famiglieaffidatarie intervengono a sostegno dellafamiglia d’origine fin quando questa nonriesca a superare le proprie difficoltà,senza che il minore sia costretto a subireil doloroso distacco che rischia di condi-zionare per sempre la sua vita;

nel 2012 la rivista dell’Americanacademy of psychiatry ha definito priva difondamento scientifico la pas (parentalalienation syndrome); l’alienazione paren-tale non è stata inserita nel Dsm V,neppure nell’Icd-11 e ci sono state ben duesentenze della Corte di cassazione a met-terne in discussione la validità scientificae l’applicazione nelle cause di affidamentodei figli: la n. 7041 del 2013 e la n. 13274del 2019; l’Apsac (American professionalsociety on the abuse of children) nell’agosto2019 ha emesso un comunicato ribadendodi ritenere non fondata scientificamentel’alienazione parentale, avvertendo i soste-nitori di questa teoria di non sostenere chel’Apsac l’abbia riconosciuta; In Italia lostesso Ministero della salute e l’Istitutosuperiore di sanità si sono dichiarati dellostesso parere; ciò nonostante la sindromeda alienazione parentale (definita in tantimodi: « conflitto di lealtà », « sindromedella madre malevola », « rapporto simbio-tico ») viene ancora utilizzata in alcunedecisioni, anche di natura giudiziaria, ar-rivando anche a interrompere il legamefamiliare, più di frequente tra la madre eil figlio;

anche se il problema degli affidi deiminori molte volte si intreccia con quellodella violenza di genere e della tutela delsoggetto vittima di violenza, come i fatti dicronaca insegnano, bisogna prevedere l’al-lontanamento dei minori dal nucleo fami-liare solo come ultima ratio e comunquesempre e solo nell’interesse del minorestesso, privilegiandone dove è possibilel’affido presso altri parenti o altri soggettivicini al nucleo familiare secondo un prin-cipio di gradualità delle scelte;

in particolare, in merito ai fattiaccaduti nella regione Emilia-Romagna,

Atti Parlamentari — 22 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 23: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

che hanno coinvolto la rete dei servizisociali della Val d’Enza, la stessa Assem-blea regionale, con delibera n. 215 del 27luglio 2019, ha dato via all’istituzione diuna Commissione assembleare specialed’inchiesta circa il sistema di tutela deiminori nella regione Emilia-Romagna, alfine di poter affrontare i fatti mediantel’analisi dei documenti ufficiali e al riparoda strumentalizzazioni e spettacolarizza-zioni nel pieno ed esclusivo interesse dellefamiglie e dei bambini coinvolti;

oggetto della Commissione è iltema della tutela dei minori, in particolaredegli affidi in ambito regionale, in parti-colare:

a) servizi sociali anche appaltatia soggetti esterni, quali, ad esempio: leprocedure di affidamento dei servizi; latrasparenza e pubblicità delle proceduredi affidamento; gli standard qualitativi; iservizi pubblici connessi agli affidi e iprivati con cui interagiscono; l’esternaliz-zazione dei servizi; i fondi regionali inte-ressati, la loro ripartizione, assegnazioneai servizi territoriali e le modalità di spesalocale;

b) metodi seguiti negli affidi diminori e nella presa in carico delle fami-glie, quali, ad esempio, il sistema deicontrolli sulle consulenze tecniche d’uffi-cio affidate a psicologi e pedagogisti, sul-l’operatività degli assistenti sociali, la de-lega a terzi dei servizi, la competenza deglioperatori sociali;

c) il rapporto tra servizi sociali eservizi dell’amministrazione della giustiziaminorile (protocolli da seguire nel rap-porto con i minori; la valutazione deiservizi sociali negli affidi);

d) il ruolo del Garante regionaleper l’infanzia e l’adolescenza ed i suoirapporti con i servizi sociali territoriali,con gli organi della giustizia minorile econ le forze dell’ordine dedite alle inda-gini;

si tratta, quindi, di un mandatonon volto a identificare reati – non ricor-rendone i poteri costituzionali e statutari,

né quindi gli strumenti – ma il funziona-mento di un sistema di servizi, nel com-plesso e anche in suoi luoghi specifici,come la Val d’Enza;

in merito è opportuno ricordareche il 27 giugno 2019 i carabinieri diReggio Emilia hanno dato il via all’opera-zione denominata « Angeli e demoni » met-tendo agli arresti domiciliari 18 persone.La teoria dell’accusa, anche se lo stessoprocuratore di Reggio Emilia dottor MarcoMescolini ha specificato che « sotto inchie-sta non c’è il sistema dei servizi: sottoinchiesta ci sono delle persone », è che cisia una sorta di « sistema Bibbiano » digestione e affidamento dei minori, confunzionari pubblici, assistenti sociali, me-dici e psicologi – i quali a vario titolo e invario modo gravitano attorno ai servizisociali dell’Unione Val d’Enza, consorziodi sette comuni in provincia di ReggioEmilia – che hanno manipolato le testi-monianze dei bambini, al fine di sottrarlialle famiglie di origine per affidarli, dietropagamento, a famiglie di amici o cono-scenti;

dalle audizioni svolte in seno allaCommissione sopra citata è emerso chenon esiste alcun sistema emiliano-roma-gnolo che ha come obiettivo primarioquello di allontanare i minori dalle pro-prie famiglie, ma esistono a Bibbiano deicasi in cui si sono verificate anomalie,sulle quali e sulla cui gravità la magistra-tura sta svolgendo il suo lavoro di accer-tamento;

inoltre, è emerso chiaramente chein Italia manca un sistema organico diraccolta dati sui minori affidati, così comesono emerse molte criticità riguardo allaformazione degli operatori, al numero diassistenti sociali e psicologi, spesso sottoorganico, al sistema di supervisione, che,sicuramente, va potenziato,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative volte a determi-nare i livelli essenziali delle prestazioniper gli interventi relativi ai minorenni,

Atti Parlamentari — 23 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 24: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

alle famiglie di origine, agli affidatari ealle strutture di accoglienza, in mododa garantire l’esigibilità dei diritti civilie sociali delle persone di minore età, inlinea con quanto previsto dall’articolo117, secondo comma, lettera m), dellaCostituzione;

2) ad assumere iniziative per adottare unsistema informativo unitario affinché visia un database unitario ed aggiornatosui bambini e sui ragazzi collocati nellestrutture residenziali o presso famiglieaffidatarie che coinvolga tutte le istitu-zioni interessate;

3) ad assumere iniziative, in particolarenormative, sul rito del procedimentoper adeguarlo ai principi del « giustoprocesso »: garantendo il diritto alladifesa tecnica dei genitori, anche con lanomina obbligatoria di un difensored’ufficio in caso in cui manchi quello difiducia, la nomina di un curatore spe-ciale e di un avvocato del minorenne e,nei casi di provvedimenti di allontana-mento adottati d’urgenza, prevedendotempi celeri per assicurare il contrad-dittorio differito; riformando l’articolo403 del codice civile, introducendo unaprocedura di convalida del provvedi-mento volta a circoscrivere le ipotesinelle quali è consentito l’interventod’urgenza della pubblica autorità; di-sciplinando l’impugnabilità dei provve-dimenti, anche se temporanei e la de-cisione sull’impugnativa in tempi certi ebrevi; disciplinando il regime delle in-compatibilità dei giudici onorari e deiloro stretti congiunti rispetto a incari-chi che potrebbero pregiudicarne i pro-fili di necessaria imparzialità e indi-pendenza, così come già previsto nelladelibera del Consiglio superiore dellamagistratura del luglio 2018;

4) ad aggiornare le linee di indirizzo perl’accoglienza nei servizi residenziali perminorenni, già adottate dal Ministerodel lavoro e delle politiche sociali, af-finché tengano conto delle raccoman-dazioni contenute nell’indagine cono-

scitiva della Commissione parlamentareper l’infanzia e l’adolescenza sui minorifuori famiglia conclusasi nel 2018;

5) ad assumere iniziative, per quanto dicompetenza, volte a predisporre tutte lemisure volte ad assicurare una tempe-stiva e un’adeguata « presa in carico »delle famiglie in difficoltà al fine dipromuovere la genitorialità e preveniregli allontanamenti ove sia certo che nonvi siano casi di violenza o di abusi e,qualora l’allontanamento si dovesserendere necessario, a promuovere unadeguato monitoraggio del percorso peril recupero delle competenze genito-riali, con un costante monitoraggio delprogetto educativo del minorenne fuorifamiglia;

6) a predisporre le iniziative di compe-tenza volte ad implementare il Sistemainformativo unitario dei servizi sociali(Siuss) con le banche dati sui minorifuori famiglia, strutture di accoglienzae affidatari;

7) ad adottare iniziative per potenziare lepiante organiche degli uffici giudiziariche si occupano di procedimenti inmateria di responsabilità genitoriale edi quelli in cui sono comunque coin-volti i minorenni;

8) ad assumere le iniziative di competenzavolte a predisporre tutte le misurenecessarie affinché, pur nel rispetto deldiritto di cronaca, sia sempre garantitol’anonimato dei minorenni coinvolti neicasi di affidamento e adozione, evi-tando sensazionalismi e qualsiasi formadi speculazione, promuovendo nel con-tempo attività di sensibilizzazione perl’utilizzo di un linguaggio che non sialesivo della dignità della persona diminore età, che non la riconduca astereotipi stigmatizzanti o che ne turbilo sviluppo della personalità;

9) ad assicurare la costituzione e la con-vocazione dell’Osservatorio nazionale

Atti Parlamentari — 24 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 25: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

per l’infanzia e l’adolescenza, così comeprevisto dalla legge 23 dicembre 1997,n. 451;

10) a predisporre tutte le iniziative dicompetenza necessarie in merito al-l’opportunità di regolare più chiara-mente la fase di indagine del pubblicoministero minorile, il valore delle se-gnalazioni/relazioni dei servizi socialio di altri soggetti, l’informazione delleparti (incluso esplicitamente il mi-nore), il diritto alla difesa dei genitori,anche con l’effettività del gratuito pa-trocinio, nonché la legale rappresen-tanza del minore, la costituzione delleprove in dibattimento e, più in gene-rale, il ruolo dei servizi sociali nel-l’ambito del procedimento, dalla faseistruttoria a quella attuativa dei prov-vedimenti;

11) a valutare l’opportunità di adottare,per quanto di competenza, iniziativenormative e finanziarie volte alla pro-mozione delle misure rientranti nelcosiddetto « sostegno di vicinanza »,così come descritto in premessa, e ingenerale al fine di prevedere una di-sciplina dettagliata della gradualitàdell’intervento di allontanamento deiminori dalle famiglie, iniziando conl’allontanamento dei genitori o tutoriproblematici dall’abitazione e, solo setale misura risulti insufficiente, prov-vedere con altri interventi, quali l’af-fidamento ad altri parenti o cono-scenti e infine l’affidamento, tempo-raneo, a famiglie affidatarie o comu-nità;

12) ad adottare iniziative, per quanto dicompetenza, per escludere la sin-drome dell’alienazione parentale comeelemento su cui fondare scelte di al-lontanamento del minore dai contestifamiliari;

13) a predisporre iniziative volte a definiremeglio i contenuti e le modalità disegnalazione alle autorità giudiziariaminorili, facendo sì che queste siano

accompagnate da un progetto educa-tivo e sociale che, ove possibile, coin-volga la presa in carico della famigliad’origine;

14) a predisporre, per quanto di compe-tenza, iniziative normative affinchénella valutazione dei casi e nella presain carico del minore e della sua fa-miglia vi sia la più ampia collegialitàmultiprofessionale possibile con lapresenza a fianco dell’educatore, dellopsicologo/neuropsichiatra e dell’assi-stente sociale;

15) ad adottare, per quanto di compe-tenza, iniziative volte a sostenere glienti locali nel potenziamento degliorganici dei servizi sociali territoriali,favorendo la costituzione in tutti icomuni, singoli o associati, di équipededicate alla tutela minori con ade-guate competenze sociali e giuridiche,nell’alveo di una più complessa, orga-nica e multiprofessionale presa in ca-rico del minorile e della sua famiglia;

16) ad adottare iniziative, per quanto dicompetenza, atte a garantire la for-mazione e l’aggiornamento continuodel personale che si occupa di prote-zione della famiglia (psicologi, assi-stenti sociali, educatori) e una valuta-zione periodica delle performance deisingoli anche all’interno della équipemultidisciplinare, per assicurare effi-cienza e qualità del servizio;

17) ad adottare le opportune iniziative dicompetenza volte a garantire la for-mazione, l’aggiornamento e il monito-raggio delle competenze e delle stra-tegie educative, evitando così il rischiodel « burn out » degli operatori all’in-terno delle comunità di tipo familiaree, conseguentemente, prevenendo « lecondotte di maltrattamento o di abusodi ogni genere »;

18) ad attivarsi, anche attraverso iniziativenormative, al fine di rendere ancorapiù incisivo il contenuto della legge 19

Atti Parlamentari — 25 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 26: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

luglio 2019, n. 69, recante « Modificheal codice penale, al codice di proce-dura penale e altre disposizioni inmateria di tutela delle vittime di vio-lenza domestica e di genere », cosid-detto codice rosso;

19) ad attivarsi al fine di predisporre ogniutile iniziativa, anche di natura nor-mativa, tesa a delineare una concretaattività di prevenzione del fenomenodella violenza, in particolare interve-nendo nell’ambito scolastico e nellaformazione delle figure professionaliche, in ragione del proprio servizio,possono entrare in contatto con vit-time di violenza;

20) ad adottare iniziative, per quanto dicompetenza, volte a garantire una se-parazione dei ruoli nel sistema degli

affidi familiari, in modo tale da ren-dere distinte le figure di coloro chegestiscono il sistema di valutazionesociale delle famiglie rispetto a coloroche gestiscono il collocamento dei mi-nori, stabilendo così un’incompatibi-lità tra chi decide sull’affido e chi,invece, gestisce le strutture di acco-glienza.

(1-00284) « Rizzo Nervo, Bologna, De Fi-lippo, Rostan, Carnevali, Ma-cina, Annibali, Ascari, PieraAiello, Baldino, Barbuto, Bi-lotti, Businarolo, Carla Can-tone, Cataldi, D’Orso, DiSarno, Di Stasio, Dori, Fas-sino, Giuliano, Incerti, Loren-zin, Palmisano, Perantoni,Rossi, Saitta, Salafia, Sarti,Scutellà, Elisa Tripodi ».

Atti Parlamentari — 26 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 27: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

MOZIONI ANNIBALI ED ALTRI N. 1-00249, BELLUCCI EDALTRI N. 1-00090 E TATEO ED ALTRI N. 1-00282 CON-CERNENTI INIZIATIVE VOLTE A PREVENIRE E CONTRA-STARE OGNI FORMA DI VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Mozioni

La Camera,

premesso che:

la Giornata internazionale per l’e-liminazione della violenza contro le donneè stata istituita dall’Assemblea generaledelle Nazioni Unite con la risoluzionen. 54/134 del 17 dicembre 1999, che hascelto la data del 25 novembre e che hainvitato i Governi, le organizzazioni inter-nazionali e le organizzazioni non gover-native a organizzare attività volte a sen-sibilizzare l’opinione pubblica;

in data 14 novembre 2018, sonostate approvate, ad amplissima maggio-ranza, le mozioni parlamentari Annibali,Boldrini, Gebhard ed altri n. 1-00070,D’Arrando, Panizzut ed altri n. 1-00074 eCarfagna ed altri n. 1-00075, in forza dellequali il Governo pro tempore ha assuntoimpegni precisi di contrasto alla violenza ealla discriminazione nei confronti delledonne;

il fenomeno della violenza contro ledonne viene definito dall’articolo 3 dellaConvenzione del Consiglio d’Europa sullaprevenzione e la lotta contro la violenzanei confronti delle donne e la violenzadomestica (cosiddetta « Convenzione diIstanbul »), ratificata dall’Italia con lalegge 27 giugno 2013, n. 77, come « unaviolazione dei diritti umani e una forma didiscriminazione contro le donne, com-prendente tutti gli atti di violenza fondati

sul genere che provocano o sono suscet-tibili di provocare danni o sofferenze dinatura fisica, sessuale, psicologica o eco-nomica, comprese le minacce di compieretali atti, la coercizione o la privazionearbitraria della libertà, sia nella sferapubblica che nella sfera privata »;

essa affonda le sue radici in unaprofonda, e persistente, disparità di poteretra uomini e donne e in un’organizzazionepatriarcale della società che ancora oggipermea le pratiche e la vita quotidiana dimilioni di uomini e donne in Italia;

tutti i dati e le ricerche pubblicatenegli ultimi anni dicono che la violenzacontro le donne nel nostro Paese è unfenomeno ampio, diffuso e strutturale.Nella gran parte dei casi gli autori dellaviolenza sono il partner, i parenti o gliamici. Nei casi più estremi la violenzacontro le donne può portare al femmini-cidio;

il 28 giugno 2019 Eures ha pubbli-cato un rapporto sugli « Omicidi in fami-glia », da cui emerge che nel 2018 il 49,5per cento delle vittime degli omicidi vo-lontari commessi in Italia è stato uccisoall’interno della sfera familiare o affettiva(163 su 329 vittime di omicidio totali): lapercentuale più alta mai registrata inItalia. Di queste, il 67 per cento è costi-tuito da donne (109 vittime) a fronte di 54vittime di sesso maschile (33 per cento).L’ambito familiare arriva ormai a costi-tuire il contesto omicidiario quasi esclu-sivo per le vittime femminili, visto che ben

Atti Parlamentari — 27 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 28: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

l’83,4 per cento delle 130 donne uccise inItalia nel 2018 ha trovato la morte permano di un familiare o di un partner/expartner;

i costi sociali ed economici dellaviolenza dimostrano che le risorse stan-ziate per la prevenzione comportano nettirisparmi rispetto a quanto il sistema pub-blico è costretto a spendere una volta chela violenza viene realizzata. Anche le con-seguenze sulla salute delle donne sonopesantissime;

questa fotografia così nitida è resapossibile anche grazie al lavoro, spessovolontario, di tante donne dei centri an-tiviolenza non istituzionali, che da sempreaffiancano le donne maltrattate ascoltan-dole e accompagnandole nella costruzionedi percorsi personali di fuoriuscita dall’e-sperienza di violenza;

il ruolo delle associazioni di donneva riconosciuto, valorizzato e potenziatoquale strumento fondamentale per la lottacontro la violenza maschile sulle donne. Intal senso, va garantita su tutto il territoriola presenza di case rifugio in linea con iparametri internazionali, privilegiandoquelle che possono garantire la qualità deiservizi e la competenza di genere e pro-fessionale;

una forma di violenza molto dif-fusa e difficile da riconoscere, esplicita-mente citata dalla Convenzione di Istan-bul, è la violenza economica;

come si legge nella guida sullaviolenza economica curata dalla Casa diaccoglienza delle donne maltrattate di Mi-lano (Cadmi), con il contributo della Glo-bal Thinking Foundation, « la definizionecondivisa, anche a livello internazionale, diviolenza economica può essere cosìespressa: la violenza economica si riferiscea atti di controllo e monitoraggio delcomportamento di una donna in terminidi uso e distribuzione del denaro, con lacostante minaccia di negare risorse eco-nomiche, ovvero attraverso un’esposizionedebitoria, o ancora impedendole di avereun lavoro e un’entrata finanziaria perso-

nale e di utilizzare le proprie risorsesecondo la sua volontà ». Essa spesso sicela dietro a comportamenti ancora cul-turalmente giustificati e accettati. È dif-fusa trasversalmente ed indipendente-mente dalle fasce di reddito delle donne;

le difficoltà che le donne incon-trano nella fuoriuscita dalla violenza sonospesso legate a scarsi strumenti di welfarea sostegno dei loro percorsi di libertà eautonomia. Questo fa sì che sovente essetornino dal partner violento per le diffi-coltà economiche che si trovano ad af-frontare;

in questo senso occorre salutarepositivamente le buone pratiche e gli stru-menti adottati a livello regionale, come ilcosiddetto « reddito di libertà » o il « con-tributo di libertà ». Misure di sostegnoeconomico, specifiche per le donne vittimedi violenza domestica, al fine di sostenernel’autonomia e lo sviluppo di un progetto divita indipendente. Strumenti che aiutanole donne a scardinare il ricatto delladipendenza economica dall’uomo violento;

questo tipo di misure sono ancoradistribuite a macchia di leopardo. Occor-rerebbe invece introdurre una misura uni-versale e omogenea su tutto il territorionazionale;

per aiutare l’inserimento nelmondo del lavoro delle donne vittime diviolenza, occorre prorogare ed estenderegli sgravi contributivi per l’assunzione didonne vittime di violenza di genere a tuttele categorie di datori di lavoro. Sarebbealtresì importante estendere alle donnevittime di violenza una quota di riserva sulnumero di dipendenti dei datori di lavoropubblici e privati, prevedendo per lorol’estensione dell’articolo 18 della legge 12marzo 1999, n. 68;

come pubblicato dal quotidiano LaStampa in data 4 giugno 2019, « da unaricerca Episteme sulle donne e la gestioneeconomica delle famiglie, emerge che oltretre donne su 10 non hanno un contocorrente personale ». Tale ricerca foto-grafa una diffusa dipendenza economica

Atti Parlamentari — 28 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 29: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

delle donne che spesso è uno dei motiviche porta ad accettare abusi e violenzefisiche. In tal senso, si rende necessariopromuovere iniziative al fine di informarele donne sui loro diritti in ambito econo-mico e su come riconoscere la violenzaeconomica ed eliminarla dalla propriavita. Molto si potrebbe fare anche sulfronte bancario;

al fine di contrastare forme diviolenza volte a rendere la donna econo-micamente dipendente, anche attraversol’occultamento doloso delle risorse patri-moniali al fine di non corrisponderequanto dovuto a titolo di mantenimento alconiuge o ai figli, occorre introdurre spe-cifici e dedicati interventi anche di carat-tere normativo;

un numero enorme di donne ha poisubito una qualche forma di molestiasessuale: l’Istat dice che, nel 2018, 8 mi-lioni 816 mila donne (il 43,6 per cento), frai 14 e i 65 anni, ha subito molestie sessualinel corso della vita. Per quel che riguardale molestie sul lavoro, dove esiste unsommerso importante, del 7,5 per cento didonne che ha subito ricatti sessuali sullavoro, solo il 20 per cento ne ha parlatoe quasi nessuna ha denunciato;

un fenomeno ampio a cui occorredare una risposta anche attraverso unintervento normativo che dia applicazioneall’articolo 40 della Convenzione di Istan-bul;

occorre poi ricordare che il 21giugno 2019 la Conferenza internazionaledel lavoro ha approvato a Ginevra laConvention concerning the elimination ofviolence and harassment in the world ofwork con 439 voti a favore, 7 contrari e 30astensioni dai delegati della Conferenzache riunisce i delegati dei Governi, sinda-cati e rappresentanti degli imprenditoridei 186 Paesi membri dell’Ilo (Organizza-zione internazionale del lavoro). La Con-venzione, accompagnata da una relativa« raccomandazione », afferma che la vio-lenza e le molestie nel mondo del lavoro« sono inaccettabili e incompatibili con unlavoro dignitoso ». Gli Stati che ratificano

la Convenzione si impegnano ad adottaredisposizioni contro violenze e molestie e afornire un facile accesso a mezzi di ricorsoe a rimedi;

nella mozione n. 1-00243, a primafirma dell’onorevole Lisa Noja, si evidenziacome « le donne con disabilità abbianouna probabilità di essere vittime di vio-lenza da due a cinque volte superiorerispetto alle donne non disabili, frequen-temente nell’ambito delle relazioni dome-stiche, a causa della posizione di maggiorefragilità e vulnerabilità sofferta »;

il « Piano strategico nazionale sullaviolenza maschile contro le donne » per iltriennio 2017-2020, approvato nel novem-bre 2017 in Consiglio dei ministri dalGoverno pro tempore, è uno strumentoimportante volto a dare piena attuazionealla Convenzione di Istanbul. Esso ripro-pone i tre assi strategici della Convenzionedi Istanbul: prevenire, proteggere e soste-nere, perseguire e punire, oltre ad un assetrasversale di supporto all’attuazione re-lativo alle politiche integrate. Il pianodovrà essere rinnovato nel 2020;

in attuazione dell’articolo 1, commi790 e 791, della legge 28 dicembre 2015,n. 208, e per il compimento degli obiettiviposti al paragrafo 5.4 « Soccorso » delpiano d’azione straordinario contro la vio-lenza sessuale e di genere, con decreto delPresidente del Consiglio dei ministri del 24novembre 2017, sono state adottate lelinee guida nazionali per l’assistenza so-cio-sanitaria alle donne che subiscono vio-lenza e che si rivolgono al pronto soccorso,pubblicate in Gazzetta ufficiale il 30 gen-naio 2018;

le regioni, in virtù della loro com-petenza di tipo concorrente in materia diprogrammazione, coordinamento e indi-rizzo degli interventi socio-sanitari ai sensidell’articolo 117 della Costituzione, devonoadoperarsi affinché le aziende sanitarie ele aziende ospedaliere diano puntuale at-tuazione alle linee guida nazionali. Ad ogginon si sa quante regioni lo stiano facendo;

la Dichiarazione sull’eliminazionedella violenza contro le donne (Nazioni

Atti Parlamentari — 29 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 30: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

Unite, 20 dicembre 1993) include esplici-tamente la tratta e la prostituzione forzatatra le forme di violenza di genere. Il 26febbraio 2016 il Consiglio dei ministri delGoverno pro tempore ha adottato il primopiano d’azione nazionale contro la tratta eil grave sfruttamento degli esseri umaniper gli anni 2016-2018. Il piano deveessere ancora rinnovato;

negli ultimi anni il legislatore èintervenuto più volte a livello normativo,perseguendo tre obiettivi: prevenire i reati,punire i colpevoli e proteggere le vittime.In tal senso, sono state introdotte misure,sostanziali e processuali, volte a garantirealla vittima di reati di violenza domesticae di genere una tutela più incisiva edefficace e ad imprimere tempestività allarisposta giudiziaria;

si può dire che la disciplina disettore ha raggiunto un livello avanzato ditutela per le vittime dei reati in argo-mento: dalla legge n. 119 del 2013, lacosiddetta legge sul femminicidio, allalegge n. 4 del 2018, volta a rafforzare letutele per i figli rimasti orfani a seguito diun crimine domestico, e da ultimo conl’approvazione della legge 19 luglio 2019,n. 69, « Modifiche al codice penale, alcodice di procedura penale e altre dispo-sizioni in materia di tutela delle vittime diviolenza domestica e di genere », cosid-detto codice rosso. Un provvedimentodalla portata molto ampia che ha colmatoalcuni vuoti normativi ed è intervenutosulla necessità condivisa di velocizzarel’instaurazione del procedimento penale e,conseguentemente, accelerare l’eventualeadozione di provvedimenti di protezionedelle vittime. Una legge tuttavia perfetti-bile, nel solco delle indicazioni emerse nelcorso delle audizioni in Commissione giu-stizia, del parere espresso del Consigliosuperiore della magistratura e delle pro-poste di coordinamento e buone prassi tragli uffici della Scuola superiore della ma-gistratura;

in merito alla sicurezza delledonne, i dati dicono che la diffusione diarmi comporta un pericolo maggiore di

omicidi e di vittime nei settori più indifesi,in particolare le donne. Nel merito, Gior-gio Beretta, analista dell’Opal (Osservato-rio permanente sulle armi leggere), inun’intervista a Linkiesta del 15 gennaio2019, dichiarava che « dei 92 tra omicidi didonne e femminicidi che sono stati com-messi nel 2018, ben 28, cioè quasi uno sutre, sono stati compiuti da persone conregolare licenza per armi. In sintesi, oggil’ambito di maggior pericolosità per gliitaliani, soprattutto per le donne, è quellofamiliare e relazionale e se c’è un’arma incasa è più probabile che venga utilizzataper ammazzare un familiare, spesso unadonna, che per respingere eventuali la-dri »;

il Rapporto ombra delle associa-zioni di donne per il Grevio, il gruppo diesperte sulla violenza contro le donne delConsiglio d’Europa (ottobre 2018), incari-cato di monitorare l’attuazione della Con-venzione di Istanbul in Italia, raccomandacome « urgentissimo e fondamentale men-zionare espressamente nel codice civile laviolenza intra-familiare come causa diesclusione di affidamento condiviso e laviolenza assistita come causa di decadenzao limitazione della responsabilità genito-riale »;

al fine di garantire una tutela pre-ventiva della persona offesa, la legge 19luglio 2019, n. 69, ha rafforzato l’interlo-cuzione tra la magistratura penale e quellacivile, in caso di contemporanea pendenzadi procedimenti relativi alle stesse parti, alfine di ridurre il rischio di decisioni con-fliggenti in tema di tutela delle vittime o,al contrario, di strumentalizzazione nelgiudizio civile della vicenda penale;

occorre tuttavia segnalare come an-cora in troppi casi accade che un proce-dimento penale scaturito da una denunciaper violenza domestica proceda completa-mente staccato dal procedimento civile diseparazione e si disponga l’affido condivisodei figli e/o si impongano diritti di visitache mettono a repentaglio i diritti e lasicurezza della vittima o dei minori;

accade altresì che si colpevolizzinole madri che denunciano la violenza, di cui

Atti Parlamentari — 30 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 31: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

viene messa in discussione la competenzagenitoriale con meccanismi quali la sin-drome dell’alienazione parentale, che nonha basi scientifiche come ribadito anchedalla Corte di cassazione, e la vittimizza-zione secondaria a tutti i livelli, che de-terminano una prosecuzione dell’eserciziodi potere e di controllo nei confronti delladonna. La sindrome dell’alienazione pa-rentale passa sovente attraverso le consu-lenze tecniche d’ufficio, redatte da psico-logi, psicoterapeuti o psichiatri nominatidal giudice;

questa problematica sarà indagatae approfondita dal lavoro della nuovaCommissione parlamentare di inchiestasul femminicidio, nonché su ogni forma diviolenza di genere, come dichiarato, se-condo quanto consta ai firmatari del pre-sente atto, dalla sua Presidente, senatriceValeria Valente;

occorre ricordare poi che l’articolo31 della Convenzione di Istanbul imponedi prendere in dovuta considerazione gliepisodi di violenza vissuti dai figli minori« al momento di determinare i diritti dicustodia e di visita dei figli »;

in tal senso, va salutata positiva-mente la presa di posizione della Ministraper le pari opportunità e la famiglia, ElenaBonetti, che in merito al disegno di leggecosiddetto Pillon, che proponeva una ri-forma in materia di affido condiviso, il cuicontenuto ad avviso dei firmatari del pre-sente atto viola la Costituzione e le con-venzioni internazionali, ha annunciato lavolontà di non sostenere il provvedimento;

la prevenzione resta centrale nellalotta alla violenza di genere. Essa passainevitabilmente da una profonda opera dipromozione di una cultura ispirata allaparità di genere, al superamento deglistereotipi, del sessismo e della misoginia.Un cambiamento che deve investire inmaniera decisa e forte tutti gli istituti e isoggetti della formazione e della cultura;

le politiche annunciate dall’attualeGoverno in tema di conciliazione, parità di

genere e welfare, vanno nella giusta dire-zione e segnano un’importante inversionedi tendenza;

centrale è il ruolo della scuola diogni ordine e grado al fine di educare alrispetto di genere, contrastare ogni formadi violenza e discriminazione e favorire ilsuperamento di pregiudizi e disugua-glianze;

purtroppo, ancora oggi, nei mondiche vengono a contatto con la violenzasulle donne, sono presenti molti pregiu-dizi. Per questo la specializzazione e laformazione di tutti i soggetti, che vengonoa contatto con la violenza sulle donne,sono cruciali. Anche su questo si è inter-venuti con la legge 19 luglio 2019, n. 69,ma occorre investire di più in termini dirisorse umane ed economiche;

sul piano della comunicazioneviene ancora riservata poca attenzione alruolo che i media possono avere perconsolidare una coscienza sociale diffusadi condanna del fenomeno. Troppe volte,soprattutto nei casi di femminicidio, imedia tendono a far passare un messaggiofuorviante e diseducativo, sia sul piano dellinguaggio, che su quello della rappresen-tazione della notizia. Espressioni, come« Amore malato », « eccesso di amore »,« raptus », « gigante buono », richiamanoad una sorta di giustificazionismo dell’a-zione violenta. Anche su questo punto laConvenzione di Istanbul interviene in ma-niera puntuale con l’articolo 17, preve-dendo la sensibilizzazione degli operatoridei settori dei media per la realizzazionedi una comunicazione e di un’informa-zione, anche commerciale, rispettosa dellarappresentazione di genere;

in tal senso, il Manifesto di Vene-zia, promosso dalla Commissione pari op-portunità della Federazione nazionaledella stampa italiana con altri sindacati el’associazione Giulia giornaliste, ha messol’informazione al centro della rivoluzioneculturale che può contrastare la violenzasulle donne;

nell’era del web, la violenza, comeè noto, corre anche in rete e le donne sono

Atti Parlamentari — 31 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 32: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

le principali vittime del discorso d’odio online, il cosiddetto hate speech. L’odio inrete si sta diffondendo come un fiume inpiena ed è in costante crescita nel nostroPaese. È ormai evidente che si tratta di unproblema da affrontare con urgenza, tantoa livello nazionale che mondiale;

sul fronte della tutela delle donnevittime di violenza e in funzione preven-tiva, è fondamentale il trattamento degliuomini violenti anche nella fase di esecu-zione della pena. I dati dicono che, espiatala pena, gli uomini violenti tendono acommettere altri reati della stessa natura.Su questo punto così rilevante è interve-nuta la legge 19 luglio 2019, n. 69, maoccorre tuttavia continuare a lavorare alfine di rimuovere le condizioni all’originedei fatti violenti e causa di una probabilerecidiva. Tale impegno va supportato dallenecessarie risorse umane ed economiche;

la lotta alla violenza contro ledonne necessita di ulteriori risorse umaneed economiche. Esse devono essere desti-nate con criteri trasparenti ed attenti aiprincipi sanciti dalla Convenzione di Istan-bul;

un obiettivo importante e condivi-sibile della Commissione parlamentare diinchiesta sul femminicidio è quello diarrivare ad una legge quadro sulla vio-lenza contro le donne al fine di sistema-tizzare e dare omogeneità alla normativaesistente,

impegna il Governo:

1) a mettere in campo tutte le iniziativenecessarie a raggiungere la piena ap-plicazione della Convenzione di Istan-bul;

2) ad adottare iniziative volte alla preven-zione e al contrasto della violenza eco-nomica;

3) ad adottare iniziative per introdurrestrumenti di welfare volti a sostenereeconomicamente le donne nel loro per-

corso di fuoriuscita dalla violenza e afavorirne l’inserimento nel mondo dellavoro e l’autonomia abitativa;

4) a mettere in campo strategie efficaciper prevenire e perseguire ogni formadi violenza fisica, psicologica e sessuale,che può affliggere le donne nel contestodi un rapporto di lavoro e ad adottarele iniziative di competenza per ratifi-care quanto prima la Convention con-cerning the elimination of violence andharassment in the world of work;

5) ad assumere le iniziative necessarie adapprovare un nuovo piano nazionaleantiviolenza per il triennio 2020-2023;

6) a monitorare l’attuazione a livello re-gionale delle linee guida nazionali perl’assistenza sociosanitaria alle donneche subiscono violenza e che si rivol-gono ai pronto soccorso;

7) a definire il nuovo piano d’azione na-zionale contro la tratta e il grave sfrut-tamento degli esseri umani;

8) ad adottare ogni iniziativa utile a mo-nitorare e controllare la diffusione dellearmi per uso di difesa personale, non-ché ad assicurare che alla detenzionelegittima di un’arma corrisponda unatempestiva ed efficace comunicazione aifamiliari, ai conviventi maggiorenni, an-che diversi dai familiari, compreso ilconvivente more uxorio;

9) ad adottare iniziative per introdurremodifiche al codice civile al fine diprevedere la violenza intra-familiarecome causa di esclusione di affida-mento condiviso e la violenza assistitacome causa di decadenza o limitazionedella responsabilità genitoriale;

10) a promuovere la parità tra i sessi e laprevenzione della violenza di genereattraverso l’educazione scolastica, as-sumendo iniziative per destinare a talescopo nuove risorse finanziarie;

11) ad assumere iniziative per investirerisorse adeguate per la formazionespecifica e per il necessario aggiorna-mento del personale chiamato ad in-

Atti Parlamentari — 32 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 33: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

teragire con la vittima, polizia e ca-rabinieri, magistrati, personale dellagiustizia, polizia municipale e perso-nale sanitario, anche nell’ambito dispecifici capitoli di spesa destinati allaviolenza di genere;

12) ad adottare politiche volte a garantirela parità di genere e ad incrementarel’occupazione femminile, elementoquest’ultimo fondamentale per la libe-razione delle donne dalla violenza;

13) ad assumere iniziative per dare attua-zione all’articolo 17 della Convenzionedi Istanbul, anche attraverso l’ado-zione di misure per la promozione, daparte dei media, della soggettività fem-minile e l’introduzione di efficaci mec-canismi di monitoraggio e di inter-vento sanzionatorio su comportamentimediatici e comunicativi di ogni tipoche esprimano sessismo e visione ste-reotipata dei ruoli tra uomo e donna;

14) ad adottare iniziative volte a preveniree contrastare il fenomeno dell’hatespeech;

15) ad assumere le iniziative necessarie alfine di destinare le risorse umane edeconomiche necessarie per i pro-grammi di trattamento per gli uominiautori di violenza contro le donne;

16) ad adottare iniziative volte ad incre-mentare le risorse destinate al Fondoper le pari opportunità, al Fondo perle vittime di reati intenzionali violenti,al Fondo antitratta e, in generale, atutte le politiche per la promozionedella parità di genere e per la pre-venzione ed il contrasto di ogni formadi violenza contro le donne;

17) ad adottare le iniziative normative edorganizzative necessarie all’attuazionedella legge n. 4 del 2018, volta arafforzare le tutele per i figli rimastiorfani a seguito di un crimine dome-stico, al fine di renderla finalmentepienamente operativa;

18) ad adottare iniziative per pervenire auna legge quadro sulla violenza contro

le donne al fine di sistematizzare edare omogeneità alla normativa esi-stente.

(1-00249) « Annibali, Boschi, Marattin, An-zaldi, Carè, Colaninno, D’A-lessandro, De Filippo, DelBarba, Marco Di Maio, Ferri,Fregolent, Gadda, Giachetti,Librandi, Migliore, Mor, Mo-retto, Nobili, Noja, Paita,Portas, Rosato, Toccafondi,Ungaro ».

La Camera,

premesso che:

il 25 novembre ricorre la Giornatainternazionale per l’eliminazione della vio-lenza contro le donne, istituita dall’Assem-blea generale delle Nazioni Unite (con larisoluzione n. 54/134 del 17 dicembre1999), e l’Assemblea generale delle NazioniUnite ha invitato i Governi, le organizza-zioni internazionali e le organizzazioninon governative a organizzare attivitàvolte a sensibilizzare l’opinione pubblicasul tema della violenza di genere;

la « Convenzione sull’eliminazionedi ogni forma di discriminazione nei con-fronti delle donne » (Cedaw), adottata nel1979 dall’Assemblea generale delle NazioniUnite, rappresenta il principale testo in-ternazionale sui diritti delle donne edimpegna gli Stati a sancire la parità digenere nelle loro legislazioni nazionali eda garantire alle donne efficace protezionecontro le discriminazioni e, altresì, adadottare misure per eliminare tutte leforme di discriminazione;

la quarta conferenza mondialedelle Nazioni Unite sulle donne (Pechino,1995) segna un passaggio storico e cultu-rale fondamentale, con la proclamazioneche i diritti delle donne sono diritti umanie che la violenza di genere costituisce unaviolazione dei diritti fondamentali delledonne;

numerose convenzioni dell’Onu ecarte regionali prescrivono responsabilità

Atti Parlamentari — 33 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 34: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

istituzionali ed impegni precisi per gli Statisottoscrittori, anche nell’adozione di mi-sure atte a cambiare la cultura deglistereotipi e dei pregiudizi, cultura che èalla base delle violenze sulle donne, non-ché l’adozione di strumenti di protezionedelle vittime;

la Convenzione di Istanbul, appro-vata dal Comitato dei ministri dei Paesiaderenti al Consiglio d’Europa il 7 aprile2011, impegna gli Stati firmatari, connorme giuridicamente vincolanti ed armo-nizzate al livello europeo, a prevenire ed acontrastare le violenze contro le donne eda proteggere e sostenere le vittime controqualsiasi forma di violenza e, in partico-lare, a prevenire la violenza domestica, aproteggere le vittime, a perseguire i tra-sgressori, riaffermando la violenza controle donne come una violazione dei dirittiumani e come forma di discriminazione;

i più recenti dati dell’Istat (« Infor-mazioni statistiche per l’Agenda 2030 inItalia ») evidenziano che la violenza sulledonne è un fenomeno sommerso e strut-turale e che sono in aumento i casi diviolenze; l’Eures stima un aumento degliomicidi di donne, uno ogni due giorni emezzo, e che i femminicidi (ovvero gliomicidi di donne in ragione del loro ge-nere) rappresentano frequentemente l’attoultimo ed estremo di una catena persecu-toria di violenze e di sopraffazioni dinatura psicologica, fisica, sessuale, econo-mica, lavorativa e sociale;

i dati forniti annualmente dall’Or-ganizzazione mondiale della sanità confer-mano che la violenza di genere costituisceuna questione strutturale, un fenomeno didimensioni globali, un flagello che rappre-senta la prima causa di morte delle donne.Una « malattia sociale », trasversale a tuttele latitudini geografiche, alle appartenenzeetniche, ai ceti sociali, alle religioni ed alleetà;

l’Italia ha un corpo giuridico arti-colato e consolidato per combattere ilfenomeno delle violenze di genere: la leggen. 66 del 1996, recante « Norme contro laviolenza sessuale », sancisce che gli atti di

violenza sessuale non sono più « reaticontro la moralità pubblica ed il buonco-stume », ma « reati contro la persona »; lalegge n. 38 del 2009, di conversione deldecreto-legge n. 11 del 2009, recante « Mi-sure urgenti in materia di sicurezza pub-blica e di contrasto alla violenza sessuale,nonché in tema di atti persecutori », in-troduce una nuova fattispecie di reato(articolo 612-bis del codice penale), puni-sce le minacce insistenti, le molestie as-sillanti e le violenze che, per la lorosequenza continuativa e modalità aggres-siva, incidono sulla tranquillità e sull’in-columità personali e violano la sfera pri-vata; la legge n. 119 del 2013, di conver-sione del decreto-legge n. 93 del 2013,reca norme per la prevenzione ed il con-trasto della violenza domestica e di genere;

la legge n. 119 del 2013, in attua-zione dell’articolo 5 della Convenzione diIstanbul, prevede l’adozione di un pianostraordinario contro la violenza sessuale edi genere e relativi stanziamenti. Il pianoprevede una pluralità di azioni: campagnedi pubblica informazione e sensibilizza-zione; promozione in ambito scolasticodelle corrette relazioni tra i sessi, nonchédi tematiche antiviolenza e antidiscrimi-nazione; potenziamento dei centri antivio-lenza e dei servizi di assistenza e prote-zione delle vittime di violenza di genere edi stalking; formazione specializzata deglioperatori; collaborazione tra istituzioni;raccolta ed elaborazione dei dati; previ-sione di specifiche azioni positive;

il piano straordinario prevede, al-tresì, il coinvolgimento delle associazioniimpegnate nella lotta contro la violenza edei centri antiviolenza presenti sul terri-torio;

da ultimo, la legge 19 luglio 2019,n. 69, recante « Modifiche al codice pe-nale, al codice di procedura penale e altredisposizioni in materia di tutela dellevittime di violenza domestica e di genere »,ha modificato la disciplina penale, siasostanziale che processuale, della violenzadomestica e di genere, corredandola diinasprimenti di sanzione;

Atti Parlamentari — 34 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 35: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

a tre mesi dall’entrata in vigore delcosiddetto codice rosso, però, il bilanciodella dottrina e, in particolare, degli av-vocati matrimonialisti, non è positivo e lamedia delle donne vittime di violenzadomestica rimane ancora troppo alta: unaogni due giorni;

alla base di questo amaro giudizioci sono diverse considerazioni: non siriesce a capire che le leggi devono essereaccompagnate da grandi investimenti eco-nomici, che consentano di sanare, adesempio, la carenza di personale, piagairrisolta dell’Italia, perché se, da un lato, siaccelerano le procedure e si inasprisconole pene, dall’altro è indispensabile raffor-zare gli organici;

il codice rosso non potrà mai por-tare davvero risultati se i centri anti-violenza chiudono e se la pianta organicadei magistrati vede una carenza di almenoduemila unità. Il magistrato, di fatto, nonha la possibilità di sentire la vittima diviolenza domestica entro tre giorni dalladenuncia, come disposto per legge, circo-stanza su cui, comunque, Fratelli d’Italiaaveva chiesto l’introduzione della scelta daparte della vittima nell’applicazione deltermine cogente al fine del rispetto deitemi emotivi della donna, se il carico dilavoro è eccessivo per il numero di ma-gistrati in servizio,

impegna il Governo:

1) ad attuare in maniera efficace tuttoquanto previsto dal piano d’azione na-zionale straordinario e di durata bien-nale, con l’obiettivo di raggiungerne lapiena applicazione;

2) ad assumere le iniziative attuative delpiano strategico nazionale sulla vio-lenza maschile contro le donne (2017-2020), monitorando la loro ricaduta, lavalutazione dei risultati ottenuti e l’ef-fettiva efficacia per le donne vittime diviolenza ed i loro figli;

3) ad intraprendere tutte le opportuneiniziative di competenza al fine di ga-rantire la protezione delle donne e deiloro figli;

4) a promuovere una parità effettiva esostanziale tra uomo e donna attra-verso azioni di sensibilizzazione e l’a-dozione di specifici programmi di edu-cazione scolastica finalizzati alla pre-venzione della violenza, nonché alladiffusione di linee guida per una co-municazione improntata al rispettodelle differenze di genere;

5) ad adottare strategie efficaci per pre-venire tutte le forme di violenza controle donne: fisica, psicologica, sessuale,lavorativa ed economica;

6) ad assumere opportune iniziative voltea promuovere percorsi di assistenza edi supporto psicologico per le donneche hanno subito una violenza e per iparenti delle vittime di femminicidio,anche attraverso lo sviluppo di unacapillare rete di servizi socio-sanitari eassistenziali dotati di specifiche profes-sionalità come psicologi e psicotera-peuti;

7) a sostenere la donna al fine di garan-tirle la libera scelta e di rispettarne itempi di elaborazione emotiva e psico-logica, rispetto all’obbligo del magi-strato di sentirla entro tre giorni dalladenuncia, assicurando altresì un ade-guato contesto nell’audizione e il sup-porto di figure professionali in grado disostenerla emotivamente;

8) ad adottare iniziative per prevederepercorsi di specializzazione per avvo-cati, magistrati e forze dell’ordine, per-ché la velocità delle decisioni può farela differenza tra la vita e la morte;

9) a favorire specifiche iniziative per in-centivare l’inserimento delle vittime diviolenza nel mondo del lavoro;

10) ad adottare iniziative per garantire chele risorse ripartite nella ConferenzaStato-regioni (a cominciare da quellestabilite nella Conferenza del maggio2018) siano erogate con regolarità epuntualità, assicurando il funziona-

Atti Parlamentari — 35 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 36: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

mento dei centri antiviolenza e dellecase rifugio presenti sul territorio edeliminando le disparità regionali nel-l’offerta dei servizi alle vittime diviolenza;

11) ad adottare iniziative per verificare icosti economici e sociosanitari dellaviolenza, nonché procedere alla rac-colta dei dati relativi agli omicidi didonne con motivazione di genere;

12) ad informare il Parlamento sulle at-tività della cabina di regia prevista perdare impulso alle politiche di preven-zione e contrasto della violenza, non-ché sul neonato Comitato tecnico an-tiviolenza costituito con decreto delSottosegretario di Stato alla Presi-denza del Consiglio dei ministri condelega alle pari opportunità e allepolitiche giovanili;

13) ad adottare ogni iniziativa di compe-tenza per favorire l’attuazione dellalegge n. 4 del 2018, che tutela gliorfani di crimini domestici, al fine direnderla pienamente operativa;

14) a non adottare iniziative volte a ri-durre le risorse destinate al fondo perle politiche relative alle pari opportu-nità e, più in generale, a tutte lepolitiche per la prevenzione ed il con-trasto di ogni forma di violenza controle donne e per la promozione diun’effettiva parità di genere.

(1-00090) (Nuova formulazione) « Bellucci,Meloni, Rampelli, Lollobri-gida, Acquaroli, Bucalo,Butti, Luca De Carlo, Deidda,Delmastro Delle Vedove,Ferro, Foti, Frassinetti, Gem-mato, Lucaselli, Maschio,Mollicone, Montaruli, Osnato,Prisco, Rotelli, Silvestroni,Trancassini, Varchi, Zucconi,Ciaburro ».

La Camera,

premesso che:

gli episodi di violenza sulle donne,che troppo spesso hanno esiti mortali per

le vittime, stanno segnando con tragicaregolarità le cronache quotidiane: tra il 1o

agosto del 2017 e il 31 luglio del 2018,secondo il Censis, sono state 120 le vittimedi femminicidio in Italia; è ancora indivenire, invece, l’elenco del 2019. Si ri-leva, tuttavia, che nei primi tre mesi iltrend è in diminuzione;

la « Convenzione del Consigliod’Europa sulla prevenzione e la lotta allaviolenza contro le donne e la violenzadomestica » detta Convenzione di Istanbulè uno strumento internazionale giuridica-mente vincolante volto a creare un quadronormativo. L’obiettivo di questo strumentoè anche quello di combattere e punire leforme di violenza nei confronti delledonne;

la legge n. 119 del 2013, nota comelegge anti femminicidio, ha già previstoall’interno del codice una serie di normeaggravanti e di tutele a difesa delle donnee ha altresì esteso l’ammissione al patro-cinio a spese dello Stato a tutte le personeoffese dei reati di stalking, maltrattamentie violenza sessuale indipendentementedalle loro condizioni reddituali;

invece nel diritto civile il patrocinioa spese dello Stato non prevede derogheper i casi di violenza. La vittima puòinfatti richiedere il patrocinio a spese delloStato solo se ha un reddito inferiore adeuro 11.493,82, compresi i redditi deglialtri componenti del nucleo familiare (adeccezione del marito/compagno);

inoltre, tale norma prevede lo stan-ziamento di risorse all’interno dei centrianti violenza, che necessitano di una map-patura a livello nazionale;

il 19 luglio 2019 è stata approvatala legge n. 69 composta da 21 articoli daltitolo « Modifiche al codice penale, al co-dice di procedura penale e altre disposi-zione in materia di tutela delle vittime diviolenza domestica e di genere », cosid-detto « Codice Rosso »; detta legge, tra lealtre cose, dà anche piena attuazione alla

Atti Parlamentari — 36 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 37: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

convenzione di Istanbul proprio con lafinalità di porre un efficace ed immediatoargine della violenza contro le donne;

l’obiettivo che ha guidato il legisla-tore è stato quello di predisporre stru-menti per consentire allo Stato, di inter-venire con tempestività al fine di stroncaresul nascere l’azione criminosa evitandoche la stessa, se non interrotta, possaprodurre conseguenze drammatiche;

esigenza, questa, perseguita me-diante la predisposizione di un procedi-mento snello ed efficace capace di batteresul tempo gli eventi e di restituire sicu-rezza e vicinanza alle vittime. Il cardinedell’intervento normativo è l’ascolto dellapersona offesa entro tre giorni dalla pre-sentazione della denuncia. L’audizionedella vittima, svolta senza ritardo dall’au-torità giudiziaria ha lo scopo di evitarestasi procedimentali che causerebbero ri-tardi nell’adozione di provvedimenti a lorotutela;

la chiave del cosiddetto « codicerosso » è la protezione delle vittime; ov-viamente, in termini numerici, gli effettidell’applicazione del contenuto del codicerosso, in particolare il termine di 3 giorni,che sicuramente saranno positivi, si po-tranno avere solo una volta decorso uncongruo tempo rispetto all’entrata e quindiall’effettiva applicazione della norma;

già la Convenzione di Istanbul de-dica gli articoli 15 e 50 alla formazionedelle figure professionali che vengono incontatto con vittime e autori dei reati diviolenza e alla prevenzione e protezionetempestiva di chi subisce tali condotte;

con il codice rosso, la specializza-zione del personale delle forze dell’ordinemira a garantire una risposta professio-nale adeguata alle specificità proprie delleindagini nella delicatissima materia dellaviolenza di cui stiamo parlando. L’obiet-tivo di detta misura è quello di avere unamaggiore uniformità delle capacità di re-azione delle denunce. Questa legge, per-tanto, punta ad accorciare le distanze trala giustizia e le donne maltrattate. Il

secondo pilastro della riforma è rappre-sentato dalla repressione del fenomenooggetto dell’intervento legislativo;

la richiamata Convenzione di Istan-bul, all’articolo 45, chiede alle Parti diadottare tutte le misure idonee a garantireche i reati relativi alla violenza sulle donnesiano puniti con sanzioni efficaci propor-zionate e dissuasive, in considerazionedella loro gravità;

in linea con quanto sancito dallaconvenzione, anche su questo punto ilcodice rosso ha rafforzato e irrigidito larisposta punitiva che l’ordinamento penaleprevede per tale fenomeno criminoso;

per contrastare il fenomeno dellaviolenza, sarebbe, inoltre, quanto mai in-dispensabile promuovere ogni provvedi-mento normativo per introdurre specificitrattamenti terapeutici o farmacologici ini-bitori della libido;

anche il fenomeno della prostitu-zione rappresenta una tipologia di vio-lenza ed è una problematica sempre piùconsistente. Tale considerazione deriva an-che dal fatto che i dati esistenti su talefenomeno, vengono raccolti con estremadifficoltà, poiché il fenomeno è sommerso,e, di conseguenza, è possibile effettuaremere stime ed è possibile solo fare rife-rimento al numero di donne effettiva-mente entrate nei percorsi di protezionesociale; ne deriva che rimangono fuoritutte coloro che non hanno avuto la pos-sibilità di emergere in quanto vittime ditratta o che non sono state correttamenteidentificate come tali;

al fine di monitorare e limitare talefenomeno sarebbe opportuna l’abolizionedella « legge Merlin »,

impegna il Governo:

1) ad assicurare che siano attivati, entro12 mesi dall’entrata in vigore dellalegge n. 69 del 2019, così come previstodalla medesima, corsi di formazioneper la polizia di Stato, per l’Arma deicarabinieri e per il Corpo di polizia

Atti Parlamentari — 37 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 38: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

penitenziaria al fine di prevenire eperseguire i reati indicati nella legge;

2) a prevedere l’obbligatorietà dei suddetticorsi per il personale individuato dal-l’amministrazione di appartenenza;

3) ad adottare iniziative per assicurare chei finanziamenti stanziati annualmentesiano erogati regolarmente senza ri-tardi e vincolati all’assunzione di im-pegni precisi, all’individuazione dellepriorità e alla valutazione dei risultatiottenuti;

4) ad adottare iniziative per prevedereindicatori per la valutazione, da effet-tuarsi con cadenza annuale o comun-que per ogni ciclo di finanziamento,dell’impatto degli stanziamenti per in-formare circa le future strategie diintervento, tramite la consultazionedelle organizzazioni della società civilee dei centri antiviolenza;

5) a predisporre una sezione all’internodel sito del dipartimento per le pariopportunità volta a rendere accessibile,in tempi rapidi, la rendicontazionecompleta delle attività finanziate con ifondi della legge n. 119 del 2013, nellaquale le amministrazioni regionali elocali possano caricare direttamente ein autonomia la documentazione rile-vante (delibere, risultati bandi, repor-tistica delle attività svolte da parte deibeneficiari dei fondi e altro), facendo sìche tali informazioni siano disponibiliin formato « aperto » (open data), esiano uno strumento efficace e incisivodi segnalazione di materiale sessistache non si limiti esclusivamente all’am-bito pubblicitario;

6) ad aggiornare la mappatura dei centriantiviolenza del Dipartimento per lepari opportunità secondo la reportisticaricevuta da regioni e province auto-nome, anche al fine di stimare il fab-bisogno reale dei centri antiviolenzaper la loro sopravvivenza e il loroadeguato funzionamento, informandodi conseguenza circa lo stanziamentonecessario per assicurare servizi ade-guati su tutto il territorio;

7) ad assumere iniziative per incoraggiareil settore privato, il settore delle tecno-logie dell’informazione e della comuni-cazione e i mass-media, nel rispettodella loro indipendenza e libertà diespressione, a partecipare all’elabora-zione e all’attuazione di politiche e alladefinizione di linee guida e di norme diautoregolamentazione per prevenire laviolenza contro le donne e rafforzare ilrispetto della loro dignità, anche pro-muovendo una comunicazione impron-tata al pieno rispetto della dignità cul-turale e professionale delle donne evietando forme di comunicazione chepossano indurre una fuorviante perce-zione dell’immagine femminile;

8) ad assumere iniziative per introdurre,nell’ambito delle istituzioni scolastiche,anche contemplando il potenziamentodell’offerta formativa, percorsi e pro-getti mirati a garantire pari opportunitàdi educazione, istruzione, cura, rela-zione e gioco, con il coinvolgimentodelle famiglie al fine di superare ognitipo di disuguaglianza e discrimina-zione, in tal modo educando le nuovegenerazioni alla parità tra uomo edonne all’affettività, nonché a definirelinee guida che forniscano indicazioniper includere nei programmi scolasticii temi dell’educazione alla legalità, deldiritto all’integrità dell’identità perso-nale e del contrasto alla violenza sulledonne e allo sfruttamento della prosti-tuzione;

9) ad assumere iniziative normative, voltea prevedere percorsi specifici in carcereper gli autori di reati di violenza ses-suale sulle donne e di sfruttamentodella prostituzione, inclusi interventisulla normativa che disciplina l’ordina-mento penitenziario volti a rendereobbligatoria per i detenuti per reaticontro le donne la destinazione di unapercentuale del reddito generato dalavoro in favore del risarcimento dellevittime;

10) ad adottare iniziative per abrogare la« legge Merlin »;

Atti Parlamentari — 38 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 39: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

11) a promuovere ogni iniziativa norma-tiva volta a introdurre dei trattamentiterapeutici o farmacologici inibitoridella libido;

12) ad adottare iniziative per stanziareadeguate risorse finanziarie al fine digarantire l’erogazione a carico del ser-vizio sanitario nazionale, in esenzionedalla partecipazione al relativo costo,di tutte le attività, prestazioni, servizi,dispositivi e ausili necessari alla dia-

gnosi e al trattamento delle affezionidi carattere fisico e psichico conse-guenti ad atti di violenza fisica, og-getto di denuncia all’autorità giudizia-ria.

(1-00282) « Tateo, Foscolo, Bisa, Locatelli,Molinari, Cantalamessa, DiMuro, Marchetti, Morrone,Paolini, Potenti, Turri, Boldi,De Martini, Lazzarini, Paniz-zut, Sutto, Tiramani, Ziello ».

Atti Parlamentari — 39 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 40: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

MOZIONE PELLA, BOLOGNA, BOLDI, CARNEVALI, GEM-MATO, DE FILIPPO, ROSTAN, PEDRAZZINI, CECCONI EDALTRI N. 1-00082 CONCERNENTE INIZIATIVE PER LA

PREVENZIONE E LA CURA DELL’OBESITÀ

Mozione

La Camera,

premesso che:

l’obesità rappresenta ormai un pro-blema rilevantissimo di salute pubblica edi spesa per i sistemi sanitari nazionali,spesa che diverrà insostenibile se nonsaranno adottate politiche di prevenzioneadeguate, non disgiunte da programmi digestione della malattia in grado di affron-tare il fardello delle comorbidità, ciò adintendere la situazione nella quale si ve-rifica in uno stesso soggetto una sovrap-posizione e un’influenza reciproca di piùpatologie, in questo caso connesse all’obe-sità (diabete, ipertensione, dislipidemia,malattie cardio e cerebrovascolari, tumori,disabilità);

secondo stime recenti dell’Istat inItalia vi sono circa 21 milioni di soggetti insovrappeso, mentre il numero degli obesiè di circa 6 milioni, con un incrementopercentuale di circa il 10 per cento ri-spetto al 2001; è sovrappeso oltre 1 per-sona su 3 (36 per cento, con preponde-ranza maschile: 45,5 per cento rispetto al26,8 per cento nelle donne) e obesa 1 su10 (10 per cento) e oltre il 66,4 per centodelle persone con diabete di tipo 2 è anchesovrappeso o obeso;

l’incremento dell’obesità è attribui-bile soprattutto alla popolazione maschile,in particolare nei giovani adulti di 25-44anni e tra gli anziani;

sovrappeso e obesità affliggonoprincipalmente le categorie sociali svan-taggiate che hanno minor reddito e istru-zione, oltre a maggiori difficoltà di accessoalle cure;

l’obesità riflette e si accompagnadunque alle disuguaglianze, innestandosiin un vero e proprio circolo vizioso checoinvolge gli individui che vivono in con-dizioni disagiate, i quali devono far frontea limitazioni strutturali, sociali, organiz-zative e finanziarie che rendono difficilecompiere scelte adeguate relativamentealla propria dieta e all’attività fisica;

nel nostro Paese tra gli adulti conun titolo di studio medio-alto la percen-tuale degli obesi si attesta intorno al 5 percento (per le persone laureate è pari al 4,6per cento, per i diplomati è del 5,8 percento), mentre triplica tra le persone chehanno conseguito al massimo la licenzaelementare (15,8 per cento);

lo stigma sull’obesità, ovvero la di-sapprovazione sociale, come rilevato dallaWorld obesity federation, è una delle causeche, attraverso stereotipi, linguaggi e im-magini inadatte, finisce per ritrarre l’obe-sità in modo impreciso e negativo;

lo stigma del peso si riferisce aicomportamenti e agli atteggiamenti nega-tivi che sono rivolti verso le persone uni-camente a causa del loro peso;

esistono dati a livello globale didiscriminazione basata sul peso in moltefasi della vita lavorativa, come nell’orien-

Atti Parlamentari — 40 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 41: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

tamento professionale, nei colloqui e nelleprocedure di selezione, nelle disparità sa-lariali, nei minori avanzamenti di carriera,nelle azioni disciplinari più severe e nelpiù elevato numero di licenziamenti;

il bullismo sui giovani con obesitàè uno dei fattori presenti nell’ambientescolastico;

l’alimentazione in gravidanza e neiprimi anni di vita è fondamentale per unosviluppo armonico dei bambini, per ilcontenimento della generazione delle cel-lule adipose e per lo sviluppo del sistemaimmunitario, come numerosi studi ripor-tano in relazione all’importanza dei primi« mille giorni di vita », comprendendovianche la gestazione, e come lo stessoMinistero della salute dipartimento per laprevenzione ha sottolineato, affermandoche: « le evidenze scientifiche disponibiliconfermano che i primi mille giorni di vitasono fondamentali per un adeguato svi-luppo fisico e psichico »;

accade spesso che i bimbi, anche dipochi mesi e comunque entro i « millegiorni », siano nutriti presso strutture co-munitarie, asili nido per esempio, strutturesul territorio nazionale ove si privilegiauna dieta che giornalmente prevede pro-teine in eccesso, in particolare di origineanimale. Risulta carente la cultura inmerito alla possibile assunzione degli ami-noacidi essenziali anche solo sommandonello stesso pasto legumi e cereali. Nume-rosi studi riferiscono all’eccesso di pro-teine animali, in particolare nei primi annidi vita, lo sviluppo di obesità e patologiemetaboliche, in crescita nel nostro Paese.Vi sono evidenze di un’associazione tra losquilibrio di nutrienti della dieta nelleprime fasi della vita e il rischio aumentatodi sviluppare obesità e « non communica-ble diseases » nelle epoche successive;presso queste stesse strutture comunitariei bambini di solito assumono un solo pastoal giorno: senza una dovuta educazionenutrizionale delle famiglie dei bimbi sicorre il rischio che essi assumano proteineanimali più volte al giorno; senza contareche la produzione di proteine animali è

correlata a circa il 10 per cento delleemissioni di gas serra in Italia;

la nutrizione non è sufficiente-mente integrata nell’educazione medica,indipendentemente dal Paese esaminato odall’anno accademico;

è stato istituito con decreto mini-steriale del 18 gennaio 2019 presso ilMinistero della salute « Il Tavolo di lavoroper la prevenzione e il contrasto del so-vrappeso e dell’obesità »;

l’obesità desta particolare preoccu-pazione per l’elevata comorbidità asso-ciata, specialmente di tipo cardiovascolare,come ad esempio il diabete tipo 2, ingenere preceduto dalle varie componentidella sindrome metabolica (ipertensionearteriosa e dislipidemia aterogena), conprogressione di aterosclerosi e aumentatorischio di eventi cardio e cerebrovascolari;

sono sufficienti pochi dati per va-lutare la dimensione del problema: in chipesa il 20 per cento in più del propriopeso ideale aumenta del 25 per cento ilrischio di morire di infarto e del 10 percento di morire di ictus rispetto allapopolazione normopeso, mentre, se il pesosupera del 40 per cento quello consigliato,il rischio di morte per qualsiasi causaaumenta di oltre il 50 per cento, perischemia cerebrale del 75 per cento e perinfarto miocardico del 70 per cento; allaluce di queste condizioni, anche la mor-talità per diabete aumenta del 400 percento;

è altrettanto importante sottoline-are la correlazione fra eccesso di peso erischio di tumori: per ogni 5 punti in piùdi indice di massa corporea (Bmi) il ri-schio di tumore esofageo negli uominiaumenta del 52 per cento e quello ditumore al colon del 24 per cento, mentrenelle donne il rischio di tumore endome-triale e di quello alla colecisti aumenta del59 per cento e quello di tumore al seno,nella fase post menopausa, del 12 percento;

l’eccesso di peso è anche respon-sabile di patologie non letali ma altamente

Atti Parlamentari — 41 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 42: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

disabilitanti e costose in termini di accessoalle cure, come ad esempio l’osteoartrosi;

la dimensione del problema è talenon solo da meritare l’attenzione delleistituzioni e della politica, ma anche darappresentare una priorità nell’ambitodelle scelte da adottare e delle azioni daintraprendere a stretto giro nell’insiemedelle questioni di salute pubblica da af-frontare con più urgenza, per contenere ilfenomeno e contrastarne le devastanticonseguenze. Infatti, non si può più igno-rare che l’obesità influenzi pesantementeanche lo sviluppo economico e sociale:secondo la Carta europea sull’azione dicontrasto all’obesità, obesità e sovrappesonegli adulti comportano costi diretti (ospe-dalizzazioni e cure mediche) che arrivanoa rappresentare fino all’8 per cento dellaspesa sanitaria nella regione europea; talipatologie, inoltre, sono responsabili anchedi costi indiretti, conseguenti alla perditadi vite umane e di produttività e guadagnicorrelati, valutabili in almeno il doppio deicitati costi diretti;

a livello mondiale, l’obesità è oggiresponsabile di un costo complessivo paria circa 2000 miliardi di dollari, che cor-risponde al 2,8 per cento del prodottointerno lordo globale; l’impatto economicodell’obesità, in altre parole, è sovrapponi-bile a quello del fumo di sigaretta e aquello di tutte le guerre, atti di violenzaarmata e di terrorismo;

in Italia i dati più recenti riguardoi costi dell’obesità sono stati ricavati nel-l’ambito del progetto « Sissi », svolto con idatabase della medicina generale, dallaregione Toscana: lo studio stima che l’ec-cesso di peso sia responsabile del 4 percento della spesa sanitaria nazionale, perun totale di circa 4,5 miliardi di euro nel2012;

i programmi di contrasto all’obe-sità del Ministero della salute fanno rife-rimento nello specifico a diverse linee diattività, quali: la collaborazione con laregione europea dell’Organizzazione mon-diale della sanità per la definizione di unastrategia di contrasto alle malattie croni-

che, denominata « Gaining health »; la co-operazione con l’Organizzazione mondialedella sanità per la costruzione di unastrategia europea di contrasto all’obesità;le indicazioni europee del Consiglio Epscodel 2006; il piano sanitario nazionale2006-2008; il piano di prevenzione 2010-2012; lo sviluppo e il coordinamento delprogramma « Guadagnare salute »; il pianodi prevenzione 2014-2018 per programmidi promozione della salute e strategiebasate sull’individuo;

l’impatto dell’obesità e delle malat-tie non trasmissibili (NCDs, non-commu-nicable diseases), per le quali l’obesitàrappresenta il principale fattore di rischio,è preso in seria considerazione ai varilivelli governativi;

a settembre 2018 l’Assemblea ge-nerale delle Nazioni Unite ha inseritocome priorità di azione, articolata in 13punti, la lotta alle malattie non trasmis-sibili e all’obesità, con particolare ri-chiamo agli Stati membri per uno sforzoche aumenti e renda prioritaria la spesaindirizzata alla riduzione dei fattori dirischio delle malattie non trasmissibili ealla sorveglianza, alla prevenzione e alladiagnosi precoce degli stessi;

in Inghilterra le policy sull’obesitàsono state affrontate dai programmi« Change4life », incentrato particolarmentesulla prevenzione dell’obesità, e « Healthychild programme », indirizzato al contrastodell’obesità giovanile; nel 2010 la respon-sabilità per le politiche alimentari è pas-sata dalla Food standard Agency al De-partment of health e il Governo ha iniziatoa collaborare con il mondo produttivo inuna sorta di patto di responsabilità per lasalute pubblica per far fronte a diverseproblematiche, tra cui l’obesità;

in Spagna nel 2011 è stata appro-vata una legge sulla sicurezza alimentareche contiene misure per l’implementazionedella strategia contro l’obesità, Naos(Estrategìa para la nutrición, actividad fi-sica y prevención de la obesidad), con lapossibilità di adattare le linee di azioneogni 5 anni; nel 2013 è stato istituito un

Atti Parlamentari — 42 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 43: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

Osservatorio sulle abitudini alimentari eper lo studio dell’obesità che, oltre alcostante monitoraggio sulla prevalenzadell’obesità, prevede l’implementazionedelle modifiche dello stile di vita;

negli Stati Uniti il sistema federalenon consente che vi sia una policy nazio-nale unitaria sull’obesità; tuttavia, a livellofederale, nel 2011, è stata approvata laterapia intensiva comportamentale per l’o-besità, ora rimborsata da Medicare e Me-dicaid;

nel 2017 e nel 2018 l’Assembleaplenaria del Comitato delle regioni dell’U-nione europea ha approvato due parerid’iniziativa (123rd plenary session, 11-12maggio 2017, «Health in cities: the com-mon good », e 131st plenary session, 10ottobre 2018 « Mainstreaming sport intothe EU agenda post-2020 »), i quali hannoindividuato come obiettivo, tra gli altri,rispettivamente la lotta dell’obesità nel-l’ambito urbano e il ruolo dell’attivitàfisica e sportiva nella prevenzione dell’o-besità;

il sistema di sorveglianza, denomi-nato « OKkio alla salute », sul sovrappesoe sull’obesità nei bambini delle scuoleprimarie (6-10 anni) e i fattori di rischiocorrelati, promosso e finanziato dal Mini-stero della salute/CCM-Centro nazionaleper la prevenzione e il controllo dellemalattie, coordinato dal Centro nazionaledi epidemiologia, sorveglianza e promo-zione della salute (Cnesps) dell’Istitutosuperiore di sanità, in collaborazione conle regioni, il Ministero della salute e ilMinistero dell’istruzione, dell’università edella ricerca, collegato al programma eu-ropeo « Guadagnare salute » e ai piani diprevenzione nazionali e regionali, facenteanche parte dell’iniziativa della regioneeuropea dell’Organizzazione mondialedella sanità « Childhood obesity surveil-lance initiative », evidenzia che in Italiacomplessivamente il 37 per cento dei bam-bini presenta un eccesso ponderale frasovrappeso e obesità;

si stima che 1 bambino su 3 siafisicamente inattivo, maggiormente le fem-

mine rispetto ai maschi, e la frequenza disovrappeso e obesità nei bambini con-ferma livelli preoccupanti di eccesso pon-derale: il 25 per cento dei bambini è insovrappeso e l’11 per cento obeso, conmaggiore prevalenza nelle regioni del Sudd’Italia;

secondo i dati della Childhood obe-sity surveillance initiative (2015-2017) del-l’Organizzazione mondiale della sanità l’I-talia ha il maggior numero dei bambiniobesi o in sovrappeso tra le nazioni eu-ropee;

entro il 2030 una migrazione dimassa porterà 1,47 miliardi di personedalle campagne alle città, causando ancheun incremento dell’obesità e, conseguen-temente, importanti documenti, quali il« Copenhagen consensus of mayors for he-althier and happier cities for all » (WHOEurope 2018), la « Roma urban healthdeclaration » (2017 G7 on Health Italianprecidency), il Manifesto per la « Salutenelle città: bene comune » (Health cityInstitute-ANCI 2017), il « Bending thecurve » (Cities changing diabetes summit,Houston 2017), individuano nella lotta al-l’obesità in ambito urbano una delle prio-rità d’azione per le istituzioni governativee i sindaci nell’ambito dell’urban health;

in occasione della Giornata mon-diale e nazionale dell’obesità 2018, l’Italianobesity network ha promosso il documento« Manifesto dell’Italian obesity network perun futuro sostenibile » e per la Giornata2019 il documento « Carta dei diritti e deidoveri delle persone con obesità », sotto-scritto da tutte le società scientifiche e leassociazioni di pazienti attive sull’obesitàin Italia,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative normative affin-ché nell’ordinamento siano introdotteuna definizione di obesità come malat-tia cronica caratterizzata da elevati co-sti, diretti e indiretti, economici e so-ciali e una definizione del ruolo deglispecialisti che si occupano di tale pa-tologia;

Atti Parlamentari — 43 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 44: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

2) a implementare un piano nazionalesull’obesità che armonizzi, a livello na-zionale, le attività nel campo della pre-venzione e della lotta all’obesità, undocumento, condiviso con le regioni,che, compatibilmente con la disponibi-lità delle risorse economiche, umane estrutturali, individui un disegno strate-gico comune inteso a promuovere in-terventi basati su un approccio multi-disciplinare integrato e personalizzato,centrato sulla persona con obesità eorientato a una migliore organizzazionedei servizi e a una piena responsabi-lizzazione di tutti gli attori dell’assi-stenza;

3) ad adottare iniziative per assicurarealla persona con obesità il pieno ac-cesso agli iter diagnostici per le comor-bidità, alle cure e ai trattamenti diete-tico-alimentari e, nei casi più gravi,l’accesso a centri di secondo livello pervalutare approcci psicologici, farmaco-logici e chirurgici;

4) a prevedere una più stringente imple-mentazione di quanto previsto nel Pattonazionale della prevenzione 2014-2018relativamente alle politiche di contrastoall’obesità, adottando iniziative vinco-lanti nel nuovo Patto nazionale dellaprevenzione 2020-2025, prevedendo li-nee guida inerenti ai « primi 1.000giorni di vita » del bambino;

5) a promuovere il miglioramento dellaformazione degli operatori sanitari sultema della nutrizione e a promuovereuna maggiore cultura per gli operatoriscolastici e per i neo genitori su questotema;

6) a promuovere ulteriori studi sulle causedi obesità e ad adottare iniziative permigliorare gli standard di nutrizionedelle mamme in gravidanza e dei bam-bini per agire, in particolare anche suiprimi « 1.000 giorni », esplicitando chenon vi è obbligo di erogazione quoti-diana di proteine animali nelle mensepubbliche e favorendo un approccioculturale basato sull’assunzione delcorretto quantitativo di proteine e sulla

possibilità di assumere gli aminoacidiessenziali anche con sole proteine ve-getali;

7) a promuovere programmi per la pre-venzione dell’obesità infantile e per lalotta alla sedentarietà attraverso inizia-tive coordinate di promozione dellasalute, intesa nella sua dimensionebiopsicosociale, che implementino a li-vello scolastico l’attività fisica e spor-tiva, la sana alimentazione e l’informa-zione sulla promozione dei corretti stilidi vita, compresa la qualità relazionale;

8) a intraprendere iniziative congiunte esinergiche di informazione alla popola-zione a sostegno di quanto promossodalla campagna nazionale e internazio-nale denominata Obesity Day;

9) a promuovere percorsi educativi e in-formativi e interventi a tutela dellapersona con obesità negli ambienti la-vorativi e scolastici, volti a contrastarele discriminazioni e gli atti di bullismoanche nei confronti delle persone conobesità;

10) a intraprendere tutte le iniziative perla protezione dell’allattamento al senomaterno, per sei mesi esclusivo e finoa due anni complementare;

11) ad assumere iniziative per disciplinarela pubblicità di prodotti alimentari ebevande per bambini, al fine di:

a) adoperarsi affinché i luoghi dove ibambini si riuniscono (asili,scuole, cortili delle scuole e centridi pre-scuola, parchi giochi, clini-che della famiglia e del bambino eservizi pediatrici e durante tutte leattività sportive e culturali) sianoliberi da ogni forma diretta e in-diretta di pubblicità di alimenticon un alto contenuto di grassisaturi, acidi grassi, zuccheri e saliliberi;

b) sviluppare politiche di conteni-mento del marketing alimentare

Atti Parlamentari — 44 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 45: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

sui bambini, con la predisposi-zione di misure che protegganol’interesse pubblico;

c) identificare le informazioni e lanatura degli effetti del marketingalimentare rivolto ai bambini persviluppare ulteriori ricerche in que-sto campo, al fine di ridurre l’im-patto sui bambini della pubblicitàdi alimenti con un eccessivo conte-nuto di grassi saturi, acidi grassi,zuccheri e sali liberi;

12) ad assumere iniziative per stimolarel’industria alimentare a studiare un’a-

deguata porzionatura dei prodotti perl’infanzia e l’adolescenza, tenuto contodi tutti i nutrienti che possono influiresullo sviluppo di obesità.

(1-00082) (Nuova formulazione) « Pella,Bologna, Boldi, Carnevali,Gemmato, De Filippo, Ro-stan, Pedrazzini, Cecconi,Giacometto, Pentangelo,Rosso, Zangrillo, Occhiuto,Bagnasco, D’Arrando, Siani,Sozzani, Versace, Di Lauro,Nappi, Sportiello, Provenza,Zolezzi, Giordano, Sarli,Menga, Nevi, Perego DiCremnago ».

Atti Parlamentari — 45 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DELL’11 NOVEMBRE 2019 — N. 256

Page 46: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

PAGINA BIANCA

Page 47: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

Page 48: DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA ......taria), IX, X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. XII Commissione (Affari sociali): ROSTAN ed altri:

*18ALA0082270**18ALA0082270*