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Esami di Stato Conclusivi del corso di Studi
(Legge 452/97 – D.L. 62 2017 – O.M. 205/2019)
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
Classe: 5Ad
ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA
opzione
PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI
Anno Scolastico 2018-2019
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INDICE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
STORIA DELLA CLASSE 3
PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA 4
METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE – VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO – ATTIVITA’ DI RECUPERO
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PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE 7
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO– PCTO 7
ATTIVITA’ DELL’AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA E PROVE INVALSI 8
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE 10
ALLEGATO 1: CONTENUTI DISCIPLINARI DELLE SINGOLE MATERIE 11
ALLEGATO 2: PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO 56
ALLEGATO 3: SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO 70
ALLEGATO 4: PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA 83
ALLEGATO 5: SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA 90
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA 95
GRIGLIE DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA 101
SIMULAZIONE COLLOQUIO 103
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO 103
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STORIA DELLA CLASSE
La classe VAD, formata da 25 alunni di cui nove ragazzi e sedici ragazze, è la quarta classe che giunge agli
Esami di Stato, dopo aver seguito il percorso del nuovo ordinamento del DPR 15 marzo 2010, delineato
dalle Linee Guida Ministeriali e presente nell’ambito per l’opzione prodotti dolciari artigianali e industriali
dell’articolazione enogastronomia. Per una ragazza è stato predisposto un PDP per DSA.
Nel corso dell’ultimo triennio la classe ha potuto godere di una certa stabilità nel metodo di insegnamento
tranne nelle seguenti materie:Tecnologie dei processi produttivi, Diritto e Tecniche amministrative della
struttura ricettiva e Matematica, Tedesco, i cui docenti sono arrivati all'inizio del quinto anno.
Il comportamento è sempre stato educato e rispettoso delle regole. Sin dall’inizio del triennio la maggior
parte dei ragazzi si è applicata con un metodo di studio adeguato, non sempre costante per alcuni, nel
rispondere alle richieste degli insegnanti. Questo ha permesso, per un gruppo, un miglioramento nelle
acquisizioni delle conoscenze e delle competenze.
Durante l'ultimo anno alcuni alunni hanno dimostrato una certa autonomia nello studio e nel metodo di
lavoro; hanno seguito le lezioni evidenziando una certa capacità di attenzione ed interesse, inoltre la classe
nel suo complesso, si è resa disponibile alla collaborazione e al confronto sia con i compagni, che con gli
insegnanti. La maggior parte degli alunni è riuscita così a raggiungere una valutazione positiva e per alcuni
alunni i risultati sono significativi.
La frequenza in termini di assenze e ritardi è stata regolare e responsabile anche se non per tutti.
Nonostante quanto detto tuttavia permangono nell’ambito del gruppo classe alcune situazioni di incertezza
dovute a lacune pregresse e ad un impegno saltuario e superficiale.
L'attività relativa all'alternanza scuola-lavoro si è rivelata positiva sia per le aziende ospitanti, sia per gli
alunni che hanno potuto arricchire tutte quelle abilità di carattere pratico-manuale e organizzative
maturate durante il percorso scolastico. Inoltre ciò ha consentito ai ragazzi di raggiungere una maggior
consapevolezza e una più attenta gestione delle risorse personali, dando spunti di progettazione
professionale proiettata nel futuro.
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PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA:
Prodotti dolciari industriali ed artigianali
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere inerenti
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo dell’organizzazione della
gestione dei servizi.
L’opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” afferisce all’articolazione “Enogastronomia”.
Nell’opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” il Diplomato è in grado di intervenire nella
valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici
dolciari e da forno; ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul
controllo di qualità del prodotto alimentare.
Competenze di indirizzo
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti
enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le
tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i
colleghi.
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze
di filiera.
Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e
tracciabilità dei prodotti.
Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni
e servizi in relazione al contesto.
Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e
gastronomico.
Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i
prodotti tipici.
Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali
dolciarie e da forno.
Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera
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METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE – VERIFICA E
VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO- ATTIVITA’ DI RECUPERO
METODI DIDATTICI UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
La programmazione concordata in sede di consiglio di classe è stata formulata per moduli.
Nel percorso didattico si é privilegiato, ove possibile, l’approccio problematico a partire da esperienze
personali e/o da situazioni concrete in modo da incoraggiare la fiducia dello studente nelle proprie
possibilità e per rispettare la specificità individuale nel modo di operare. Si é osservata sempre la massima
trasparenza sui criteri di valutazione ed è stato stimolato il processo di autovalutazione per rendere i
ragazzi più consapevoli della loro preparazione e capacità.
METODI DIDATTICI:
lezioni frontali;
discussione guidata;
lettura di articoli di quotidiani, riviste, testi, ecc.;
lavori a coppie e di gruppo;
ricerche personali;
supporto tra pari;
Programmazione condivisa dal consiglio di classe
Come concordato nella programmazione iniziale i docenti, per favorire lo star bene dell’alunno con se
stesso e con gli altri e creare le condizioni per facilitare il conseguimento degli obiettivi, hanno
caratterizzato il loro lavoro in base alle strategie didattiche di seguito riportate:
stimolare e seguire gli alunni nel prendere gli appunti e nell’utilizzare il libro di testo
cercare di migliorare e consolidare il metodo di studio
facilitare l’utilizzo dei diversi linguaggi tecnici relativi ai diversi ambiti di studio
insegnare a produrre testi diversi: espositivi, argomentativi, analisi del testo
insegnare a leggere diagrammi tabelle e grafici
stimolare l’elaborazione dei processi di analisi e di sintesi
stimolare le osservazioni e le valutazioni critiche sulle diverse problematiche
Programmazione disciplinare
Riguardo la programmazione per le singole materie, gli insegnanti si sono attenuti a quanto
stabilito nei coordinamenti per materia.
Il Consiglio di Classe si è comunque prefisso di perseguire i seguenti obiettivi formativi ed
educativi:
stimolare la partecipazione attiva e responsabile e l’acquisizione della consapevolezza delle
proprie capacità e competenze
promuovere costantemente il rispetto delle persone, dell’ambiente di studio, delle regole
di classe e del Regolamento di Istituto
incentivare l’impegno scolastico e la puntualità nelle consegne ricevute (anche le
giustificazioni)
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promuovere l’appartenenza alla tipologia di scuola frequentata e il rispetto delle regole
della buona convivenza
limitare l’utilizzo dei mezzi informatici nel rispetto dei momenti e dei tempi scuola previsti
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Per tutte le discipline è stata svolta in itinere con il supporto del docente, anche lavorando su piccoli gruppi.
MEZZI E STRUMENTI:
Nello svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i seguenti mezzi e strumenti:
libri di testo;
fotocopie integrative secondo necessità;
aule speciali (laboratori di pasticceria, informatico, chimico e linguistico).
sussidi audiovisivi e multimediali.
VERIFICHE E SIMULAZIONI FREQUENZA
Almeno due prove scritte per quadrimestre
Almeno una/due prova orali/pratiche per quadrimestre
Quando non è stato possibile, le prove orali sono state sostituite da verifiche scritte.
Per alcune discipline, come scienze e cultura dell’alimentazione, visto il limitatissimo tempo a disposizione,
le valutazioni sono state consequenziali al tempo scuola e allo svolgimento degli argomenti stabiliti dalle
linee guida ministeriali.
TIPOLOGIA
PROVE ORALI:
colloquio tradizionale;
simulazione della prova orale d'esame.
PROVE SCRITTE:
produzione di testi scritti di varia natura (vedi singole programmazioni);
prove di varia tipologia;
questionari;
prove di comprensione e rielaborazione di testi in lingua;
simulazione delle prove d’esame, scritte e orali.
TIPOLOGIE DI PROVE SCRITTE DI LETTERE
Le prove somministrate agli allievi sono state di vario genere:
testi espositivi argomentativi;
analisi di un testo ( prosa/poesia)
prove strutturate e semistrutturate.
PROVE PRATICHE
- esercitazioni di laboratorio di pasticceria in gruppi organizzati e chimica
- relazioni sulle esercitazioni di laboratorio di chimica
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Nella votazione è stata usata la scala numerica da tre a dieci.
Nelle prove di simulazione è stata utilizzata la valutazione in ventesimi poi rapportata a decimi per la
valutazione quadrimestrale.
CRITERI DI VALUTAZIONE:
Il Consiglio di Classe nel corso dell’anno scolastico ha elaborato i criteri valutativi considerando:
le conoscenze: i contenuti specifici delle singole discipline come proposti dalle linee guida
Ministeriali
le abilità cioè le capacità di applicare le conoscenze in relazione alle proposte ministeriali
le competenze cioè le capacità di autonoma elaborazione dei contenuti e delle abilità acquisite in
ambiti intra, extra e para scolastici sempre nel rispetto delle indicazioni ministeriali.
PERCORSI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Programma di Cittadinanza e Costituzione
La Costituzione italiana: dallo Statuto Albertino alla nascita della Costituzione democratica. Caratteri e
struttura della Costituzione: caratteri generali (votata, scritta, lunga, rigida, sociale, programmatica) I
principi fondamentali: articoli 1-4 Cost., esplicitati il principio democratico, il principio dell'inviolabilità dei
diritti, il principio di uguaglianza e il principio del diritto-dovere al lavoro. Approfondimento: Malala
Yousafzai e il diritto all'istruzione Diritti dei cittadini: artt. 36-38, tutela del lavoro, retribuzione e divieto di
discriminazione. Il diritto di voto: art. 48 Cost., personale, segreto e libero. Approfondimento: i diritti degli
immigrati e la paura dello straniero, il razzismo.
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO –
PCTO
Il Decreto Legislativo 77/2005 disciplina l'alternanza scuola-lavoro, per assicurare ai giovani, oltre alle
conoscenze di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.
I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell'istituzione
scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di
rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e
privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento
in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro.
La legge 30 dicembre 2018, n. 145, relativa al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019
e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (Legge di Bilancio 2019) apporta modifiche alla disciplina
dei percorsi di alternanza scuola lavoro.
L’Istituto ha garantito nell’arco del secondo biennio e quinto anno lo svolgimento di almeno 400 ore di
alternanza scuola-lavoro, recependo le indicazioni del DL 77 15/04/2005 e degli articoli 5 e 8 del DPR 87 del
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15/03/2010. L’attività in azienda è stata programmata solo per il secondo biennio per un totale di 320 ore e
si sono realizzate nei periodi sotto indicati:
CLASSE ORE DATA DI INIZIO DATA DI TERMINE
DELL’ATTIVITA’
TERZA AD 120 04/03/2017 24/03/2017
QUARTA AD 200 21/05/2018 24/06/2018
Il percorso AS-L si completa nel triennio con incontri informativi di settore, visite didattiche e
manifestazioni pertinenti all’indirizzo di studio per le restanti 80 ore.
A partire dall’anno scolastico 2018/2019, gli attuali percorsi in alternanza scuola lavoro sono ridenominati
“percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”. (art.1, co. 784, della l.30 dicembre 2018, n.
145)
L’articolo 19 dell’Ordinanza Ministeriale 205 dell’11 marzo 2019 - Istruzioni organizzative e operative esame
di Stato II ciclo a.s. 2018-2019 dispone : “Nell'ambito del colloquio, il candidato interno espone, inoltre,
mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell'ambito dei percorsi
per le competenze trasversali e per l'orientamento, previsti dal d.lgs. n. 77 del 2005, e così ridenominati
dall'art. l, co. 784, della l.30 dicembre 2018, n. 145”. Pertanto ogni candidato interno, nell’ambito del
colloquio, presenterà alla Commissione la relazione di cui sopra;
Un gruppo di alunni hanno effettuato l’alternanza Scuola Lavoro a Londra
ATTIVITA’ DELL’AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA E PROVE INVALSI
TIPOLOGIA OGGETTO LUOGO DURATA
Viaggio di istruzione
GRECIA Dal 2 al 7 aprile
Progetti e manifestazioni culturali Nell’ambito del progetto Scuola e territorio:educare insieme”
“Ilperdono responsabile “ Gherardo Colombo”
Casa circondariale 3h
Violenza sulle donne “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”
Rappresentazione teatrale “Amorosi Assassini”
Gran Guardia 4 h
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Rappresentazione in lingua spagnola
Teatro Alcione 3h
Rappresentazione in lingua francese
Teatro Alcione 3h
Incontri con gli esperti
Incontro con AVIS e AIDO
Berti 4h
Corso Alta formazione BPM
Berti 12h
LEVISS Berti 2h
Orientamento
Partecipazione Open Day Università di Padova di tre studenti
Incontro ITS con il professor Tortella
Berti 1h
Prove INVALSI
Sono state dedicate molte ore alla preparazione delle prove INVALSI in quanto classe campione
Simulazioni
19 Febbraio simulazione prima prova 26 Marzo simulazione prima prova
28 Marzo simulazione seconda prova-prima parte 1 Marzo simulazione seconda parte seconda prova
2 aprile simulazione seconda prova (Orale) 12 Aprile simulazione seconda parte seconda prova
Partecipazione al Corso di Alta Formazione
Il nostro Istituto da tre anni organizza un corso di alta formazione per gli alunni delle classi quinte, con la
collaborazione e partecipazione di Enti e Docenti esterni, per approfondire e,o trattare argomenti affini al
corso di studi.
Quest’anno hanno partecipato la Banca Popolare di Milano e il SIAN della AULSS 9 Scaligera, entrambi per
sei ore di lezione pomeridiana. Al termine delle lezioni sono state somministrate due prove scritte per il
controllo delle conoscenze e competenze acquisite.
Agli alunni è stata data una certificazione di partecipazione al corso.
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RELAZIONE VIAGGIO DI ISTRUZIONE IN GRECIA
Dal 02/04/2019 al 07/04/2019 la classe 5AD ha partecipato al viaggio d’istruzione in Grecia organizzato dal
nostro istituto. Il viaggio d’istruzione, quale iniziativa complementare all’attività didattica, ha consentito
agli alunni di conoscere dal vivo ciò che avevano conosciuto sui testi scolastici nel corso degli anni ovvero la
realtà storica rappresentata da siti di grande interesse culturale ed artistico. L’itinerario affrontato ha
consentito un generale approfondimento storico e sociale, permettendo di spaziare nelle visite dai siti
micenei del secondo millennio a. C. alla grecità classica, luogo d’origine della democrazia, seppur molto
diversa dalla democrazia contemporanea, dalla spiritualità dei monasteri bizantini delle Meteore fino alla
Grecia moderna del centro di Atene, simbolo della svolta democratica dopo la dittatura militare, ma anche
della recente e gravissima crisi economica che ha colpito il paese. Il viaggio inoltre ha consentito alla classe
di confrontarsi con una cucina diversa da quella del loro paese e ogni sosta è stata per gli alunni motivo di
scoperta anche in questo ambito, approcciando sia piatti tipici della tradizione greca, sia varianti e
contaminazioni dello street food.
Al viaggio d’istruzione hanno partecipato ventidue alunni su venticinque: il comportamento della classe è
stato globalmente corretto, gli alunni hanno partecipato attivamente alle visite proposte, richiedendo
chiarimenti, interagendo con le guide e consultando i materiali d’approfondimento preventivamente forniti
dagli accompagnatori, i docenti di Analisi e Controlli Chimici dei Prodotti Alimentari e di Scienze degli
alimenti.
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
Il Consiglio di classe propone testi, poesie, articoli quadri e fotografie come documenti . A tal proposito
verranno messi a disposizione della Commissione i documenti proposti durante le simulazioni del colloquio
orale che si terrà alla fine del mese di maggio.
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ALLEGATO n. 1
CONTENUTI DISCIPLINARI delle SINGOLE MATERIE
DISCIPLINA: FRANCESE
PROFESSORESSA: Roswitha Schatzer
TESTI UTILIZZATI:
Titolo: NOUVEAU FRANÇAIS EN CUISINE (LE) / MANUEL DE LANGUE POUR
LE CHEF CUISINIER
Autore: DE CARLO Arcangela
Casa editrice: Hoepli
Anno pubblicazione: 2012
Testi presi da Internet et documenti PowerPoint preparati dalla docente
Ore di lezione settimanali: 3
PROGRAMMA SVOLTO:
PRIMO QUADRIMESTRE
Grammatica:
I pronomi indefiniti
Il condizionale presente
L’imperfetto (ripasso)
Le frasi ipotetiche irreali
Le futur simple
Alcuni connettori logici
Introduction à la pièce “Rêvolution”, spectacle du 7.11.2018
Messages des acteurs (vidéos)
Chanson “Non non rien n’a changé”
Chanson “Mon précieux” de Soprano
Opinions sur le spectacle – lexique pour argumenter
Le stage
Comment rédiger le rapport du stage – schéma
Présentation et explication d’un plat réalisé pendant le stage
À l’oral: raconter le stage et répondre à des questions précises sur l’expérience vécue du point de vue
personnel et professionnel
La sécurité alimentaire
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Préparation d’une recette
Où sont les points critiques et que faut-il faire pour éviter les contaminations?
Travail en groupe: Caesar Salad (préparation choisie par les élèves)
SECONDO QUADRIMESTRE
Les différents régimes alimentaires
Le régime méditerranéen
La pyramide alimentaire
Recherches en binôme:
Le régime végétarien – caractéristiques principales, les pour et les contre, un menu
Le régime végétalien – caractéristiques principales, les pour et les contre, un menu
Le régime vegan – caractéristiques principales, les pour et les contre, un menu
Le flexitarisme (semi-végétarisme) – caractéristiques principales, les pour et les contre
Le régime macrobiotique – caractéristiques principales, les pour et les contre, un menu
Le régime sans gluten – la maladie coeliaque – définition, les symptômes chez les enfants et ches les
adultes, le diagnostic, les produits à éviter et les produits permis
Un peu de litérature:
Emile Zola, L’Assommoir
Quelques extraits – L’intrigue – la description qui annonce la fin tragique – les principales caractéristiques
du Naturalisme français
Comparaison entre Verismo et Naturalisme
Ma boutique mono-produit
1) Choix du produit – la recette
2) Choix de l’emplacement de la boutique et motivation du choix; nom et logo de la boutique
3) Réalisation de l’étiquette avec indication des valeurs nutritionnelles en français et en italien
4) Le plan du laboratoire avec tout l’équipement; respect de la marche en avant pour éviter les
contaminations
5) Calcul du coût (seulement sur la base des ingrédients utilisés)
6) Création d’un dépliant ou d’une affiche pour l’inauguration de la boutique
METODI DI INSEGNAMENTO:
L’unica alunna di Francese di 5AD ha frequentato le lezioni con il gruppo di 5BE. A seconda degli argomenti
da trattare, le lezioni si sono divise in lezioni frontali precedute da una messa insieme delle conoscenze già
acquisite da parte degli alunni/e, lavori in coppia e lavori di gruppo con presentazioni finali degli elaborati.
Sono stati utilizzati dei documenti PP realizzati dalla docente, dei documenti scritti e audio-visivi selezionati
da Internet, delle piattaforme gratuite come Kahoot e edPuzzle. Si è cercato soprattutto a stimolare la
partecipazione attiva dei ragazzi/e e il miglioramento delle loro competenze orali più che scritte. Per questo
motivo si è dato ampio spazio a lavori di ricerca in coppia o in gruppo con l’elaborazione di un documento
PP e successiva presentazione orale.
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Lingua Spagnola
Docente Rita Pangrazio A.S. 2018-2019
Classe 5AD
Disciplina Lingua Spagnola
testo: S. Orozco González, G. Riccobono, Nuevo ¡En su punto!, Hoepli
L. Tarricone, N. Giol, ¡Eso es!, Gramática de lengua española con ejercicios, Loescher editore
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Il gruppo di alunni che studia la lingua spagnola come seconda lingua è composto da 11 alunni, di cui sei
ragazze e cinque ragazzi. Tutto il gruppo ha raggiunto gli obiettivi stabiliti all'interno della programmazione
di classe e di dipartimento, pur con diversi livelli. Gli alunni si relazionano tra loro e con la docente in modo
adeguato, dimostrando partecipazione attiva e costanza nella frequenza e nel lavoro domestico.
In generale, è stata acquisita una discreta, in qualche caso buona, autonomia di lavoro e di
approfondimento delle tematiche proposte, nonché una sufficiente capacità di operare collegamenti
disciplinari ed interdisciplinari.
TESTI:
La programmazione ha seguito il percorso delle unità didattiche proposte dal libro di testo: S. Orozco
González, G. Riccobono, Nuevo ¡En su punto!, Hoepli, con approfondimento e ripasso dei temi grammaticali
sul testo: L. Tarricone, N. Giol, ¡Eso es!, Gramática de lengua española con ejercicios, Loescher editore e con
l’utilizzo di materiali forniti in fotocopia dalla docente.
A TALE LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE ALL’INTERO GRUPPO CLASSE VIENE AGGIUNTO IN FOTOCOPIA MATERIALE DI
APPROFONDIMENTO SU TEMI STORICO-CULTURALI PROVENIENTE DA: A. BRUNETTI, E. CADELLI, I. APARICIO LLANES, A. JIMÉNEZ
VELASCO, RAÍCES, EUROPASS.
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Mod. 1
Ripasso e recupero per l’intero gruppo classe
Artículos. deter. e indeter., verbo ser, verbos en presente indicativo regular e irregular, hay/está, adjetivos
y pronombres posesivos, preposiciones de lugar, adejtivos y pronombres demostrativos, formación del
plural de adjetivos y sustantivos. Marcadores de frecuencia. Pret. Indefinido, pret. Perfecto e imperfecto
reg. e
irreg.
Por y para: principales diferencias, ser y estar diferencias y usos.
Principales perífrasis verbales.
Presente de subjuntivo. Imperativo afirmativo y negativo.
Regla 1 y regla 2 de las oraciones sustantivas.
Oracines condicionales reales
Futuro simple regular e irregular.
Reglas de acentuación gráfica.
Mod. 2
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Unidad 10: En cocina; maquinaria, utensilios, HACCP y seguridad en el trabajo; la maqunaria de cocina; ollas
y útiles en la cocina; normas higiénicas para los profesionales de cocina.
Mod. 3
Unidad 22: Destilados, licores y fermentados: los aguardientes; aguardientes a base de plantas azucaradas;
la cerveza; los licores
Mod. 4
Unidad 24: En busca de trabajo: la carta de presentación; cómo escribir una carta de presentación; la
creación del currículum vitae.
ARGOMENTI DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO
La Guerra Civil (p. 240-241).
De la dictadura a la democracia (pp. 242-243).
Los pilares de la democracia (pp.248-249).
Complementos
Películas : J.L. Cuerda, La lengua de las mariposas y de G Del Toro, El laberinto del fauno
METODI DI INSEGNAMENTO
La metodologia seguita è di tipo misto: le lezioni hanno previsto momenti in cui l’insegnamento-
apprendimento è stato di tipo comunicativo alternati a momenti di riflessione sulle strutture morfo-
sintattiche della LS2, in rapporto contrastivo con la lingua madre e con le altre lingue studiate. Tale scelta
comporta da un punto di vista didattico l’uso esclusivo in classe, sin dalle prime lezioni, della lingua
straniera (con eventuali chiarimenti in italiano soprattutto per le consegne) nonché lo sviluppo di quelle
abilità che permettono di trasferire conoscenze e metodo acquisiti dalle altre lingue oggetto di studio. Sono
state privilegiate attività comunicative – in piccoli gruppi e a coppie - permettendo agli studenti di
esprimere idee, opinioni, bisogni e soluzioni, oltre alla modalità di lezione frontale e lavoro individuale.
Sono stati seguiti i contenuti del testo in adozione a cui sono stati aggiunti, quando necessario, ampliamenti
di campi lessicali e di esponenti grammaticali funzionali ai contenuti comunicativo-situazionali del corso e/o
ai bisogni che si manifestavano dai progressi espressivi degli alunni.
Eventuali sussidi didattici o testi di approfondimento:
a) materiale dell'insegnante, materiale reperibile sul web (siti specializzati, video, quotidiani o riviste on
line, etc.)
b) attrezzature e spazi didattici utilizzati: aula, LIM, laboratori linguistici
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per quanto concerne i criteri di valutazione si rimanda alle griglie predisposte dai docenti ed approvate in
sede di Consiglio di Classe.
Prove scritte: ne sono state somministrate due nel 1° quadrimestre e due nel 2°; nel primo periodo sono
state anche di controllo delle strutture sintattiche (nucleo forte del livello intermedio) del lessico e
dell’abilità di comprensione e produzione scritta, per poi passare nel secondo periodo a dare maggior
spazio alla produzione scritta libera o su traccia.
Correzione compiti assegnati per casa.
Prove orali: sono state almeno due per quadrimestre; si sono svolte sotto forma di esposizione,
partecipazione e contributi al dibattito su un tema, risposte dirette a verificare l’apprendimento dei
contenuti linguistico/culturali dei testi in uso e delle lezioni di conversazione. L’osservazione della docente
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si è incentrata soprattutto sull’uso del lessico e dei connettori adeguati, la correttezza delle forme verbali,
la pronuncia e l’intonazione, la scioltezza globale del discorso.
La valutazione sommativa finale, sulla base della misurazione tecnica delle singole abilità linguistiche
raggiunte, ha incluso anche il grado di interesse, l’impegno e la partecipazione spontanea, i contributi di
ricerca personali, le capacità evidenziate in termini di tutoraggio dei compagni in difficoltà.
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DISCIPLINA: tedesco
PROFESSORESSA: Martina Alfano
TESTI UTILIZZATI:
Titolo: “Kchkunst”
Autore: Pierucci, Fazzi
Casa editrice: Loescher
Anno pubblicazione: 2017
PROGRAMMA SVOLTO:
Primo quadrimestre:
Kochrezepte: Imperativ, Passiv, Infinitiv, man
Secondo quadrimestre:
Anne Frank: das Tagebuch
Werbung: Anzeigen in Tageszeitungen
Lebenslauf
METODO D’INSEGNAMENTO
Date le cara eris che di questa classe si è ritenuto opportuno privilegiare la comprensione globale del
testo: in questa fase abbiamo cercato di comprendere il messaggio globale e riceverne una prima
impressione ponendo delle semplici e brevi domande.
L'analisi del testo ci è servita per una compressioni pi dettagliata e per l'individuazione di elemen
linguis ci pi significativi. A questo scopo abbiamo individuato parole o espressioni fondamentali per la
suddivisione del testo in paragrafi in modo da poter riassumere gli stessi con brevi frasi e parole chiavi.
Sia per quanto riguarda la produzione scritta che quella orale sono volute incentivare la modalità del lavoro
di gruppo e del lavoro autonomo di ricerca e produzione.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione viene effettuata utilizzando la griglia deliberata dal dipartimento di lingue straniere.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Gli alunni possiedono nozioni fondamentali relative a:
- Conoscenze linguistiche legate alle funzioni comunicative utili in situazioni di vita quotidiana e relativo
bagaglio lessicale;
- Conoscenza della microlingua settoriale: cucina
- Conoscenza degli strumenti necessari per la comprensione di una ricetta.
Gli alunni sono in grado di:
- individuare gli elementi fondamentali di una ricetta, saper analizzare i vari procedimenti;
- riconoscere l'organizzazione sequenziale di un testo;
- rilevare all'interno di un testo riferimenti relativi al sistema socio-economico e culturale;
- riconoscere la speci cità dei vari registri linguistici;
- riferire il contenuto di un testo in modo sintetico;
- esprimere proprie opinioni ed impressioni in maniera semplice.
EVENTUALI ARGOMENTI DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO:
-Der Bewerbungsbrief
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DISCIPLINA : ANALISI E CONTROLLI CHIMICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI A.S. 2018/2019
Prof.ssa Carmela Incorvaia
Testo utilizzato: Autore Cassese – Capuano Titolo: ESPLORARE GLI ALIMENTI Ed: Clitt
N° ore settimanali 2
PROGRAMMA SVOLTO:
MODULO 1: I Lipidi
Lipidi di maggior interesse in ambito alimentare: acidi grassi, gliceridi, fosfolipidi e glicolipidi, steroli
Oli e grassi di maggior impiego nelle produzioni da forno
Irrancidimento
Principali metodi di analisi chimica degli oli e dei grassi
MODULO 2: I Glucidi
Classificazione dei glucidi: monosaccaridi, disaccaridi, oligosaccaridi, polisaccaridi
Sostanze zuccherine di maggior impiego nelle produzioni da forno: zucchero da tavola, miele e altri
dolcificanti di interesse
Principali analisi chimico-fisiche dei glucidi
Principali analisi chimico-fisiche del miele
MODULO 3: Le Farine
I cereali: caratteristiche generali e loro impiego in campo alimentare
Il frumento: composizione chimica e struttura della cariosside, la molitura, le farine e le semole
Principi fisici e chimici generali alla base del processo di panificazione
Principali analisi chimico-fisiche degli sfarinati
Valutazione tecnologica delle farine nell’ambito delle produzioni da forno: caratteristiche
reologiche, caratteristiche fermentative, Indice Sintetico di Qualità
MODULO 4: Il Latte
Amminoacidi
Proprietà funzionali e strutturali delle proteine
Il latte (cenni) : definizione legale e caratteristiche generali, composizione chimica, tipi di latte
reperibili in commercio
Principali metodi di analisi chimico-fisica del latte
Eventuali argomenti da sviluppare dopo il 15 maggio:
Tematiche di natura eco-ambientale
METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO
DOCENTI: Prof. ENRICO BOVI
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Per favorire lo star bene dell'alunno con se stesso e con l'ambiente classe, e quindi creare le condizioni che
possano facilitare il conseguimento degli obiettivi, il docente ha cercato di caratterizzare il proprio operato
e le proprie lezioni frontali mettendo a proprio agio gli studenti, adottando strategie per favorire la
partecipazione attiva ad un dialogo costruttivo relativo agli argomenti proposti.
Sono state inoltre individuate, al fine di migliorare l’apprendimento specifico disciplinare e renderlo pi
stimolante, alcune metodologie aggiuntive quali l’utilizzo di materiali audiovisivi e programmi virtuali ad
integrazione del libro di testo. Si è cercato di sviluppare in modo decoroso un percorso di apprendimento
laboratoriale specifico di analisi chimica.
SPAZI E TEMPI
UD 1: Le farine alimentari Caratterizzazione analitica delle farine alimentari. Ottobre - Novembre
UD 2: Il latte Metodi di analisi chimico – fisica del latte. Dicembre - Gennaio
UD 3: I Glucidi
Metodi chimici e fisici di analisi dei glucidi. Febbraio - Marzo
UD 4: I Lipidi
Metodi di analisi chimico – fisica dei grassi negli
alimenti del settore delle produzioni dolciarie e da
forno.
Maggio
CRITERI DI VALUTAZIONE
Gli strumenti di verifica sono stati di almeno 2 prove di valutazione per quadrimestre. Le verifiche hanno
riguardato sia gli argomenti teorici affrontati durante le lezioni frontali che la risoluzione di problemi
tecnico-pratici relativi ad esercitazioni e lezioni pratiche svolte.
I criteri e le griglie di valutazione sono stati adattati di volta in volta alla tipologia della prova e alla difficoltà
degli esercizi proposti, tenendo conto anche delle difficoltà riscontrate in itinere dalla classe.
Per le prove scritte era presente un punteggio attribuito ai singoli esercizi, sulla base del quale era costruita
la scala di valutazione. La valutazione finale ha tenuto comunque conto del grado di impegno degli studenti,
della loro motivazione e dei loro eventuali progressi raggiunti in itinere.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, ha concorso al raggiungimento dei
seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termine di competenze, secondo un
livello mediamente sufficiente:
- controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, igienico, nutrizionale e
gastronomico
- agire nel sistema della qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali
dolciarie e da forno
- applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e
tracciabilità dei prodotti
- analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con
particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e
del territorio
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Gli obiettivi raggiunti sono solo relativi al piano delle conoscenze a causa dell'impossibilità di svolgere
attività di laboratorio in modo veramente approfondito, in modo da acquisire realmente le abilità e le
competenze, dichiarate nelle linee guida.
La didattica laboratoriale favorisce lo sviluppo delle competenze nell’intero percorso formativo. È
necessario però sottolineare che il laboratorio non è ancora adeguatamente attrezzato per svolgere le
attività di analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari. Ragione per cui tali attività sono state svolte
compatibilmente con tale limitazione.
ATTIVITÀ PRATICA DI LABORATORIO
- Le farine:
determinazione dell'amido con Reattivo di Lugol
Osservazione microscopica dei granuli di amido
Determinazione del glutine umido
Reazione di Maillard
- Il latte:
Misura della densità diretta
Determinazione acidità del latte gradi SH
Calcolo della % di acido lattico
Non prevedendo il quinto anno l'attività di laboratorio per le competenze di carattere microbiologico, si è
deciso insieme all'insegnante di controlli microbiologici di effettuare alcune attività relative a tale ambito.
- Protocollo ricerca della Salmonella e Listeria Monocytogenes negli alimenti di ambito dolciario.
Abilità raggiunte (in scala ridotta)
Individuare e selezionare le informazioni relative a sistemi, tecniche e processi chimici.
Correlare la struttura chimica con le caratteristiche strutturali delle molecole.
Documentare le attività individuali e presentare risultati di un’analisi.
Applicare i metodi pi idonei per la preparazione all’analisi di un campione alimentare.
Individuare strumenti e metodi per organizzare e gestire le attività di laboratorio.
Elaborare i dati ottenuti da una analisi e esaminarne criticamente i risultati.
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DISCIPLINA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI
MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI A.S..2018/2019
Docente: Prof.ssa Lucia Rossi
Testo utilizzato: Cappelli Vannucchi vol. 3 Scienza e Cultura dell’Alimentazione;
per i Moduli 1 e 2 il testo Cappelli Vannucchi vol. 2 Scienza e Cultura
dell’Alimentazione;
Materiale didattico proposto dalla docente– appunti di lezione, slide.
L’integrazione di microbiologia con dispensa della docente prof.ssa M. Feriotti
relativa al terzo e quarto anno di corso
Ore di lezione: 3 ore alla
settimana di teoria
PROGRAMMA SVOLTO
CONOSCENZE
MODULO 1: LE CONTAMINAZIONI
RIPASSO DEI DIVERSI TIPI DI CONTAMINAZIONI: CHIMICA, FISICA E BIOLOGICA
U.D. 1.1 LE CONTAMINAZIONI BIOLOGICHE (lezione 3.6 –volume 2 )
Agenti biologici e modalità di trasmissione
La cellula eucariote e procariote: microrganismi e parassiti
I prioni e l’encefalopatia spongiforme bovina
I virus: struttura e modalità di riproduzione
Il virus dell’epatite A e le altre forme di epatite
I Batteri e i fattori ambientali che ne influenzano la crescita
Le intossicazioni, le infezioni, le tossinfezioni alimentari
Le intossicazioni: stafilococco aureus e clostridium botulino
Le infezioni alimentari: salmonella, listeria, campylobacter
Le tossinifezioni: il clostridium perfringens
Le parassitosi: le tenie, anisakis, ossiuri
I lieviti e l’utilizzo nella produzione alimentare
Le muffe: struttura e i fattori ambientali di crescita.
Le muffe utili e le muffe produttrici di tossine. U.D.1.2 CONTAMINAZIONI CHIMICA E LE PATOLOGIE CONSEGUENTI
Contaminazione chimica ambientale e attività umane
I fitofarmaci
gli zoofarmaci: anabolizzanti e antibiotici
La contaminazione ambientale: le diossine, i PFAS
La contaminazione da metalli pesanti: mercurio, cromo, cadmio, piombo
La contaminazione da sostanze radioattive
I materiali MOCA e i problemi di cessione
I prodotti da usare a contatto con gli alimenti
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MODULO 2: LA SICUREZZA ALIMENTARE U.D.2.1 : LA SICUREZZA E LA QUALITÀ ALIMENTARE recupero del programma di quarta e inserimento nuove conoscenze ( testo del 5° anno)
La sicurezza degli alimenti
le normative in merito alla sicurezza e la qualità degli alimenti
il controllo sulla sicurezza alimentare
L’autocontrollo e il sistema HACCP
La qualità e la qualità alimentare
i criteri di certificazione di qualità delle materie prime
la certificazione per ottenere la qualità
Igiene delle materie prime, dei locali, della persona
Sanificazione degli ambienti e igiene del personale
U.D 2.2 L’AUTOCONTROLLO E IL SISTEMA HACCP
Concetti principali sull’igiene personale e dell’ambiente ristorativo
Il sistema HACCP
I manuali di corretta prassi igienica
L’igiene degli ambienti, degli impianti, delle attrezzature e delle materie prime
MODULO 3: I SISTEMI DI CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
Perché conservare un alimento
Conservazione con i sistemi fisici:
l’utilizzo delle basse temperature: la refrigerazione, il congelamento lento e rapido, i prodotti
surgelati
l’’utilizzo del calore: la pastorizzazione, la sterilizzazione commerciale e la sterilizzazione;
la sottrazione di acqua: la concentrazione, l’essicazione, la liofilizzazione
I sistemi chimici naturali
Le mild tecnologies
MODULO 4: ALIMENTAZIONE, NUTRIZIONE E PATOLOGIE CORRELATE CON IL CONSUMO DEI PRODOTTI
DA FORNO
U.D. 4.1: LE BASI DELLA DIETETICA
Concetto di alimento, di alimentazione, di nutrizione, di digestione, di assorbimento, di
assimilazione
Concetti base sullo stato di nutrizione equilibrata
L’alimentazione equilibrata persone sane
La dieta qualitativamente e quantitativamente equilibrata
il metabolismo basale, il Fabbisogno energetico, i LAF
la suddivisione del F.E. nei principi nutritivi
I LARN
I 5 pasti la corretta ripartizione quotidiana
Lo stato di nutrizione e i metodi antropometrici di valutazione
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U.D.4.2 ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI
Il favismo, la PKU, la galattosemia, l’intolleranza al lattosio
Cenni sulle intolleranze alle sostanze ad azione farmacologica
Le allergie
Un caso particolare: la celiachia
Le diete da esclusione
U.D. 4.3: LE MALATTIE METABOLICHE
Il sovrappeso e l’obesità
La dietoterapia: la definizione
Il diabete. Il diabete di tipo 1, 2, cenni sul diabete di tipo 3
Ipercolesterolemia, arteriosclerosi e malattie cardiovascolari
La sindrome metabolica
La gotta
Dei seguenti argomenti è stato fornito agli alunni il materiale didattico da studiare il 22 gennaio e si
cercherà di rivederli insieme dopo il 15 maggio insieme
Le linee guida formato integrale
Ancel Keys e la piramide alimentare
I Regolamenti Europei studiati:
Reg. Eu 178/2002; Il Pacchetto Igiene e il Reg. Eu 852/2004; Reg. Eu 2073/2005; Reg. Eu
1169/2011;
DISCIPLINA: ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DOCENTE: prof.ssa M. Feriotti
Da appunti delle docenti- per ora non ci sono i libri di testo specifici per questo percorso dell’Istituto
Alberghiero.
Il programma è stato svolto solo durante il terzo e il quarto anno
PROGRAMMA SVOLTO IN TERZA
MODULO SICUREZZA:
Sicurezza nei luoghi di lavoro secondo DL 81/08
Concetto di rischio e pericolo
Rischio chimico
Rischio biologico
Dpi di laboratorio
Norme di comportamento in laboratorio
MODULO MORFOLOGIA BATTERICA:
Uso del microscopio ottico
Morfologia dei microorganismi: allestimento di vetrini a fresco e previa colorazione di batteri,
muffe e lieviti
Colorazione di Gram
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MODULO STUDIO BIOMOLECOLE:
Riconoscimento di glucosio, amido, proteine in campioni alimentari vari
Estrazione del DNA della frutta
PROGRAMMA SVOLTO IN QUARTA
Ripasso sicurezza e norme di comportamento
MODULO CRESCITA BATTERICA:
I terreni di coltura per batteriologia: terreni minimi, terreni generici o di base, terreni arricchiti,
terreni selettivi, terreni differenziali
Preparazione, distribuzione e sterilizzazione di terreni di coltura
Incubazione delle colture: temperatura e tempo d’incubazione
Valutazione macroscopica della crescita batterica
MODULO MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE:
CONTROLLO MICROBIOLOGICO DELLE SUPERFICI DI LAVORO:
Scopo del controllo
Sistema di campionamento con tampone e delimitatori di superfici
Protocollo di campionamento
Parametri ricercati: carica batterica totale, coliformi fecali, stafilococchi, lieviti e muffe
Terreni di coltura utilizzati: PLATE COUNT AGAR, BAIRD PARKER AGAR, SABOURAUD AGAR, VRBL
AGAR
Valutazione dei risultati
CONTROLLO MICROBIOLOGICO DELL'ARIA CONFINATA:
Scopo del controllo
Cenni al sistema di campionamento passivo
Sistema di campionamento attivo SAS
Protocollo di campionamento
Parametri ricercati: carica batterica totale, lieviti e muffe
Terreni di coltura utilizzati: PLATE COUNT AGAR, SABOURAUD AGAR
Valutazione dei risultati
METODI DI INSEGNAMENTO:
Il lavoro è stato impostato tenendo conto del livello di preparazione degli alunni.
Si è cercato di rendere le lezioni attive, favorendo la partecipazione degli alunni per abituarli alla riflessione
critica, agli interventi continui, alla ricerca di risposte.
Le lezioni sono state di tipo frontale, dialogate, brainstorming , sono stati utilizzati i seguenti strumenti
didattici: libro di testo, appunti di lavoro, power point, lavagna LIM.
Per le lezioni di microbiologia sono stati utilizzati il laboratorio di di microbiologia dell’Istituto.
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA (NUMERO E TIPOLOGIE DELLE PROVE).
Le verifiche sono state realizzate mediante prove scritte, non è stato possibile procedere con le
interrogazioni orali per il limitatissimo tempo a disposizione. Mi sono dedicata anche ad aiutare i ragazzi ad
acquisire un corretto metodo di studio e a collegare tutte le informazioni assunte nel precedente percorso
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scolastico, per avere una migliore conoscenza della disciplina. Per ogni alunno sono state organizzate
almeno tre prove scritte di alimentazione sia nel primo che nel secondo quadrimestre. Nel secondo
quadrimestre sono state proposte tre simulazioni scritte della seconda parte. Una prima parte della
seconda prova scritta e una svolta oralmente con la classe e due seconde parti della seconda prova.
Probabilmente verrà organizzata anche la simulazione inerente il colloquio dell’Esame di Stato. Nell’ ultimo
periodo di scuola se sarà possibile, verrà proposta un’ulteriore prova
CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE DI VERIFICA.
Le prove scritte sono state formulate con la modalità strutturata e semi strutturata, tema e domande
aperte. La valutazione è stata sempre comunicata ai ragazzi e riportata sul compito. In ogni prova è stata
inserita la griglia di valutazione e il rapporto punteggio/voto. Per i temi scritti la griglia di valutazione è stata
condivisa nel dipartimento di materia ed è stata formulata secondo i suggerimenti ministeriali. Per le
valutazioni dei colloqui nelle prove di simulazione è stato tenuto conto delle conoscenze, abilità e
competenze acquisite. I giudizi quadrimestrali e finali sono stati formulati considerando anche l’interesse
dimostrato dagli alunni, la loro partecipazione, l’impegno, le capacità di elaborazione delle conoscenze e
dell’applicazione nello studio personale.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La maggior parte degli alunni è in grado di:
partecipare attivamente alle attività proposte;
di svolgere e portare a termine i compiti assegnati;
di assumere atteggiamenti responsabili;
mediare i propri interventi e avere autonomia organizzativa.
Rispetto alle conoscenze
La maggior parte degli alunni ha acquisito le conoscenze imprescindibili rispetto ai contenuti proposti
elencati nel programma svolto.
Per quanto riguarda le competenze sono stati perseguiti i seguenti obiettivi:
rinforzare il processo di auto valutazione anche in prospettiva della scelta post-diploma
stimolare il lavoro di ricerca
promuovere la rielaborazione personale (riflessione sulle varie tematiche proposte)
approfondire la conoscenza del linguaggio scientifico e di stimolarne l’utilizzo
incentivare una maggiore autonomia nell’organizzare il lavoro
applicare il piano per la ricerca della qualità alimentare
applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza alimentare,
trasparenza e tracciabilità dei prodotti
interpretare e applicare in modo critico un piano HACCP
prevenire e gestire i rischi di malattie a trasmissione alimentare
prevenire e gestire i rischi collegati alle patologie correlate al consumo dei prodotti dolciari
applicare le tecniche basi per effettuare l’analisi microbiologica degli ambienti e di alcune materie
prime
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Obiettivi minimi: nella valutazione sono stati considerati, oltre a quanto inserito nelle programmazioni
specifiche, i seguenti criteri:
• conoscenza degli argomenti trattati nelle linee generali e nei concetti fondamentali.
• esposizione semplice, ma organica e pertinente alla richiesta.
• sufficiente padronanza del lessico disciplinare
• sufficiente correttezza nell'individuazione dei concetti richiesti e semplici relazioni
• sufficiente rielaborazione delle informazioni individuali.
Per i casi di DSA si è lavorato nel rispetto del piano proposto sempre cercando di stimolare la
partecipazione attiva, l’interesse e l’autostima. Sono stati riconosciuti gli intervalli di tempo maggiore
quando necessari.
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DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE Scandiuzzi Leila Rina
Testi utilizzati:
Nuova matematica a colori volumi 4 e 5,
edizione gialla leggera.
Leonardo Sasso, ed. Petrini
N° ore settimanali: 3
N° ore svolte fino ad aprile: 73
N° ore previste fino al termine dell'anno scolastico: 89
Programma svolto
UNITÀ DIDATTICA 1: Funzioni reali di variabile reale
I e II quadrimestre. Conoscenze: Studio di funzioni algebriche razionali intere e fratte.
I quadrimestre. Competenze: Saper classificare, determinare il campo di esistenza in forma intervallare,
determinare le simmetrie rispetto all'asse delle ordinate e rispetto all'origine, individuare i punti di
intersezione con gli assi cartesiani, studiare il segno e delimitare il grafico di una funzione.
II quadrimestre. Competenze: Descrivere le proprietà qualitative di una funzione e costruirne il grafico
Individuazione delle caratteristiche di una funzione da un grafico proposto.
(mese: maggio) Applicazioni interdisciplinari. Funzioni economiche. Funzioni esponenziali e logaritmiche.
UNITÀ DIDATTICA 2: Limiti
I e II quadrimestre. Conoscenze: Calcolo di limiti e anche in presenza di forme indeterminate.
Continuità e limite di una funzione.
I quadrimestre. Competenze: Saper calcolare limiti di funzioni. Saper determinare gli asintoti verticale,
orizzontale, obliquo di una funzione.
II quadrimestre. Competenze: Saper disegnare approssimativamente il grafico di una funzione. Saper
individuare da un grafico proposto i punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie.
UNITÀ DIDATTICA 3: Derivata
I e II quadrimestre. Conoscenze: Significato geometrico di derivata di una funzione. Derivate di funzioni
algebriche razionali intere e fratte. Applicazioni del concetto di derivata. Funzioni crescenti, decrescenti,
convesse e concave.
I quadrimestre. Competenze: Saper calcolare derivate di funzioni. Saper calcolare l’equazione della retta
tangente ad una funzione tramite l’utilizzo delle derivate.
II quadrimestre. Competenze: Saper calcolare i punti di massimo e minimo relativo, punti di flesso.
(mese: maggio) Definizione di derivata e punti di non derivabilità.
UNITÀ DIDATTICA 4: Calcolo integrale
I e II quadrimestre. Conoscenze: Integrali indefiniti e definiti. Applicazioni del concetto di integrale definito.
II quadrimestre. Competenze: Saper calcolare semplici integrali indefiniti e definiti. Saper calcolare le aree
sottese da funzioni algebriche razionali intere e fratte semplici.
UNITÀ DIDATTICA 5: (dopo il 15 maggio) Calcolo delle probabilità
II quadrimestre. Conoscenze: Richiami di calcolo della probabilità. Probabilità composte ed eventi
indipendenti. Il teorema di Bayes.
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Competenze: Saper calcolare la probabilità di eventi
Metodo d'insegnamento
Le lezioni sono state svolte in modo cooperativo con l'ausilio della lavagna interattiva multimediale facendo
emergere un gruppo di alunni interessato alla disciplina, con un comportamento adeguato al livello
scolastico ed una partecipazione attiva, costruttiva e rispettosa. Durante tutto l'arco dell'anno scolastico
sono stati effettuati interventi di recupero e sostegno curricolare in forma sia di insegnamento alla pari sia
con l'insegnante e attività di gruppo. In particolare, sono stati svolti e discussi gli esercizi assegnati per casa
per rinforzare il recupero, l'approfondimento delle abilità e la preparazione alle singole verifiche. È stata
effettuata una simulazione della prova Invalsi di matematica.
Criteri e strumenti di verifica e valutazione.
Le tipologie delle prove sono state: quesiti a risposta aperta, esercizi strutturati, problemi, elaborati
individuali, elaborati prodotti a gruppi. In ogni quadrimestre vi sono state almeno due valutazioni e
mediamente nell'anno scolastico cinque valutazioni.
Segue la griglia di valutazione della dimensione cognitiva utilizzata. Gli indicatori sono stati: la conoscenza
dei contenuti, l’abilità nell'esplicitazione e nella comprensione dei percorsi logici e della terminologia, la
competenza procedurale e di attenzione.
Descrittori
1 o 2 Del tutto insufficiente Rifiuta la prova o mostra una quasi totale assenza di
conoscenze
3 o 4 Gravemente insufficiente Mostra scarse conoscenze
Mancano le giustificazioni
Commette numerosi errori che compromettono l'esito
operativo
5 Insufficiente Mostra parziali conoscenze
Espone i percorsi in modo comprensibile o coerente
Commette errori o individua (collega) parzialmente le
procedure
6 Sufficiente Conosce gli argomenti essenziali (conosce i contenuti chiave)
Espone i percorsi in modo comprensibile o coerente
Commette errori o individua (collega) parzialmente le
procedure
7 Discreto Conosce gli argomenti essenziali (conosce i contenuti chiave)
Espone i percorsi in modo comprensibile o coerente
Commette errori
8 Buono Conosce i contenuti in modo ampio
Espone i passaggi in modo organizzato (articolato e fluido),
motivato e preciso
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Commette errori
9 Distinto Conosce i contenuti in modo ampio
Espone i passaggi in modo organizzato (articolato e fluido),
motivato e preciso
Commette sporadici errori
10 Ottimo Conosce i contenuti in modo ampio
Espone i passaggi in modo organizzato (articolato e fluido),
motivato e preciso
Sviluppa in modo completo e rigoroso i procedimenti
Nota 1: nel caso in cui i descrittori qualitativi della griglia non hanno rappresentato esattamente la
valutazione degli indicatori, per la singola verifica è stato assegnato un voto intermedio tra i descrittori
quantitativi. Nota 2: ogni verifica scritta è stata corredata da una semplice griglia di valutazione per il
raggiungimento di un livello d'apprendimento sufficiente.
Obiettivi didattici.
La classe ha mediamente raggiunto gli obiettivi didattici declinati in conoscenze e competenze nel
programma svolto e ha pienamente raggiunto i seguenti obiettivi minimi:
Saper studiare funzioni algebriche razionali
Limiti: Saper calcolare limiti di funzioni algebriche anche in presenza di forme indeterminate. Saper
determinare gli asintoti di funzioni algebriche razionali
Derivata: Saper calcolare la derivata di funzioni algebriche razionali intere e fratte
Saper calcolare l’equazione della retta tangente ad una funzione tramite l’utilizzo delle derivate
Calcolo integrale: Saper calcolare semplici integrali indefiniti e definiti
In generale la classe ha mediamente acquisito le seguenti capacità
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali
per interpretare dati.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare.
Correlare la conoscenza della disciplina negli specifici campi professionali di riferimento.
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DISCIPLINA : LINGUA STRANIERA - INGLESE
A.S. 2018/2019
Docente prof.ssa Maria Anna Cammarata
Cook book club up Olga cibelli Daniela d’Avino Clitt editore N° ore Settimanali 3
PROGRAMMA SVOLTO
PRIMO QUADRIMESTRE
Settembre: Ripasso: Nutrients – How to describe a label
Ottobre: The HACCP System 80, 81, 83, 84, 86, 87.
Cleaning and disinfection pag 88
Case study : HACCP
Novembre
Dicembre:
Bacteria and food poisoning pag 95, 96
Food contamination the invisible challenge pag 97
Preventing food borne illnesses pag 100
Personal hygiene pag 101
Gennaio: Ancient and natural preservation methods pag 106 107
SECONDO QUADRIMESTRE
Febbraio
Marzo:
Preparazione Prova invalsi
Fotocopia : The power of chocolate
Ricerca individuale :Cioccolato di modica DOP IGP STG ( PAG 70 significato degli acronimi)
Refrigerated Storage Systems pag 111
Cook-chill and cook-freeze pag 112 113
Vacuum cooking pag 114
Temperature Control pag 115
Activity pag 117 N 31 33
A fight bac Story pag 118 119
Aprile: Food allergies pag 124 ,125
New EU law on food information to consumers pag 126 ,127, 130 ( ex 13 14)
Food allergy: order procedure pag 131
Case study pag 137
Maggio Fotocopie : Pastry : Describing a pastry recipe
Fotocopie : Decorations and creams
Si presume di svolgere la seguente parte di programma dal 15 maggio in poi:
Catering land scenarios: The coffee break pag 170 171 e ripasso.
L'insegnamento della lingua è stato impostato in modo tale da mettere gli alunni in grado di raggiungere i
seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE:
Metodi di conservazione
Saper leggere un'etichetta
Nutrienti
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Allergie e intolleranze
H.A.C.C.P.
Eventi speciali coffee break
COMPETENZE E CAPACITÀ:
Orientarsi nella comprensione di testi in lingua straniera relativi al settore specifico d’indirizzo.
Produrre semplici testi scritti di carattere generale e/o specifico all'indirizzo di studi, con sufficiente
coerenza e coesione.
Agire creativamente in situazioni comunicative mettendo in atto le quattro abilità di base.
Avere assimilato strutture della microlingua.
Saper distinguere i vari metodi di conservazione ed il loro uso.
Fornire informazioni sui principali metodi conservazione e congelamento degli alimenti con adeguato
linguaggio settoriale
Descrivere tutte le fasi dell'HACCP. Esplorare il legame tra la sicurezza del cibo e la salute pubblica.
Saper riconoscere le cause della malattie da cibo
Paragonare allergie ed intolleranze
METODO D'INSEGNAMENTO
Per la maggior parte del tempo si è fatto uso di lezioni frontale e di interventi individualizzati. Partendo
dalla presentazione di testi scritti e orali se ne è stimolata la comprensione, attraverso la discussione in
lingua e non, sul testo, anche per ampliare il vocabolario e la fraseologia inerente all'argomento ;
Sono state fatte attività di ascolto inerenti agli argomenti affrontati ed alcune attività di preparazione alle
prove invalsi sono state effettuate in laboratorio.
La comprensione è stata generalmente facilitata dall'uso di sinonimi e parafrasi da parte dell'insegnante
,dalla traduzione in italiano ma soprattutto di esercizi " ask and answer" contenuti nel libro di testo. Sono
stati frequenti gli esercizi di riepilogo soprattutto a livello di strutture grammaticali con approfondimento di
quelli più usati nel settore ( passivo condizionali modali) ed il ritmo di lavoro è stato rallentato quando si è
reso necessario.
Si sottolinea che simulazioni di prima , seconda prova ,prove invalsi ed altre attività sono state fatte
durante le ore curricolari interrompendo la continuità didattica
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione sommativa si è tenuto conto del livello di apprendimento raggiunto nel corso dell'anno
scolastico , del livello di competenza comunicativa di ogni singolo allievo. Sono anche state prese in
considerazione le capacità e la volontà di recupero rispetto alle posizioni di partenza, dell'interesse verso la
materia e la partecipazione in classe.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Gli alunni hanno avuto un comportamento corretto in classe rispettosi sia nei confronti dell' insegnante che
tra loro; la partecipazione alle lezioni è stata discreta; tutto ciò non sempre è stato coadiuvato da uno
studio costante ed approfondito da parte di alcuni alunni. Un ristretto gruppo ha ottenuto risultati
soddisfacenti. Gli alunni hanno consolidato lessico e strutture morfosintattiche per comprendere brani
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riguardanti argomenti ristorativi e sono nella maggior parte dei casi ,in grado di rispondere a domande sugli
argomenti studiati.
Permangono tuttavia delle lacune a livello grammaticale nella produzione scritta e, in alcuni anche
nell’esposizione orale;
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DISCIPLINA: TENICHE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI a.s. 2018/2019
DOCENTE : Prof. Enrico Pimazzoni
Testo utilizzato: TECNICHE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI Vol.1 e 2
Autore: Cataldo V. Biffaro, Rosalba Labile, Raffaella Labile
N° ore settimanali:4
PROGRAMMA SVOLTO
CONOSCENZE
MODULO 1: Circuiti pneumatici
Caratteristiche degli aeriformi, i gas perfetti, il concetto di pressione.
I principi della pneumatica: legge dei gas perfetti, leggi di Boyle e Gay-Lussac.
La centrale di produzione dell’aria compressa: principali componenti della centrale di produzione, schema
funzionale di una centrale di produzione.
Organi di comando: i distributori, le valvole di controllo della portata.
Organi attuatori: attuatori lineari a semplice e doppio effetto.
MODULO 2: Elettropneumatica e sistemi automatici
Fondamenti di automazione: perché si utilizza, i suoi vantaggi in ambito industriale.
Architettura del sistema di automazione: l’algebra degli schemi a blocchi, la retroazione.
Il sistema elettropneumatico: componenti fondamentali e simbologia, le logiche di comando, i componenti
elettropneumatici.
I sistemi automatici: sistemi cablati e programmati, plc e arduino.
MODULO 3: La gestione dei processi produttivi
I focus nella gestione dei processi produttivi: produzione per processo, per prodotto e sistemi misti.
I layout per processo, prodotto e dei sistemi misti.
Le tecniche reticolari: il CPM (Critical Path Method); il calcolo delle date di fine al più presto, della durata di
progetto, delle date di fine al più tardi, del ritardo totale e la determinazione del percorso critico. Il Pert,
cenni al diagramma di Gant.
Cenni sui fondamenti del modello industria 4.0.
MODULO 4: I trasportatori industriali
I trasporti interni: classificazione dei trasporti, gestione dei trasporti, elementi costitutivi e finalità dei
trasportatori industriali.
I trasportatori a rulli.
I trasportatori a nastro.
Altri trasportatori interni: elevatori, trasportatori a catena, trasportatori vibranti, trasportatori per materiali
alla rinfusa.
Trasportatori pneumatici.
Sistemi di trasporto automatici.
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MODULO 5: Gestione dei magazzini e delle scorte
Influenza sul mercato delle scorte. Tipologie e posizionamento delle scorte: concetti di valore e turnover
del magazzino.
La gestione a scorte: quantità economica di riordino, le politiche di riordino.
Analisi economiche e creazione di un preventivo: costi fissi e variabili.
Esercitazioni in laboratorio con l’ausilio del pacchetto office/libre office.
MODULO 6: Qualità e sicurezza nei luoghi di lavoro
La qualità: concetto di qualità totale, il sistema qualità Italia, ciclo di vita di un prodotto, documenti per la
qualità, normativa di riferimento.
Il controllo della qualità: strumenti per il miglioramento della qualità consistenti nella raccolta dati,
costruzione di istogrammi, di diagrammi di Pareto, di carte di controllo.
La sicurezza nei luoghi di lavoro: normativa e terminologia, documenti obbligatori ai sensi del D.Lgs.
81/2008, il rischio elettrico, il rischio meccanico, il rischio microclima, il rischio per videoterminali ed il
rischio incendio.
MODULO 7: Attività laboratoriale
Utilizzo del pacchetto libre office con particolare attenzione all’apprendimento dei fondamenti necessari ad
un proficuo utilizzo del foglio elettronico, del pacchetto di videoscrittura.
Sono state effettuate anche simulazioni di layout di una pasticceria/gelateria artigianale con l’utilizzo di
programmi per il disegno.
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DISCIPLINA: LINGUA e LETTERATURA ITALIANA
a.s. 2018/19
Prof. ssa Martina Vicentini
Testo utilizzato: Monica Magri, Valerio Vittorini: DAL TESTO AL MONDO –
Dal secondo Ottocento all’età contemporanea Vol. 3 – Ed.:Paravia N° ore settimanali: 4
Programma svolto
Conoscenze:
MODULO 1: POSITIVISMO, NATURALISMO E VERISMO
Le linee generali della cultura europea
La cultura filosofica e scientifica
Il Positivismo: caratteristiche generali
Il letterato e il pubblico di massa
I movimenti letterari:
Il Naturalismo
Il Simbolismo
Le linee generali della cultura italiana
La Scapigliatura
Lo scrittore e il pubblico
Il Verismo
Naturalismo e Verismo: analogie e differenze
Il romanzo e la novella in Europa e negli Stati Uniti
Gustave Flaubert: il precursore del Naturalismo
Lettura e analisi di: ”La morte di Emma” e “Emma, prigioniera della noia” da Madame Bovary
Emile Zola: la poetica del Naturalismo
La narrativa scapigliata e la narrativa per ragazzi: cenni
MODULO 2: LA POESIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO E IL TEATRO TRA NATURALISMO E SIMBOLISMO
La nascita della poesia moderna
Il Simbolismo: caratteristiche
Charles Baudelaire, “I fiori del male”: significato dell’opera
Corrispondenze: analisi del componimento
Giosue Carducci e il Neoclassicismo
Cenni sulla vita e sulla poetica di Carducci
Lettura e analisi di “Nevicata” dalle Odi barbare
Lettura e analisi di ”Pianto antico” da Rime nuove
Dalla tragedia romantica al dramma borghese
La tragedia romantica e il melodramma
Il dramma borghese e naturalista
Henrik Ibsen: lettura e analisi di “L’uscita di scena di Nora” da Casa di bambola
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MODULO 3: GIOVANNI VERGA
Vita, opere, poetica
L’ evoluzione poetica: il periodo preverista
La svolta: Nedda
L’ adesione al Verismo
Il discorso indiretto libero
L’ideale dell’ostrica
Lettura e analisi di:
“Rosso Malpelo” da Vita dei campi
“La famiglia Toscano”, “Il naufragio della Provvidenza” da I Malavoglia
“La Roba” da Novelle rusticane
“La morte di Gesualdo” da Mastro-don Gesualdo
MODULO 4: IL DECADENTISMO
L’affermarsi della cultura di massa
Le peculiarità del Decadentismo italiano
I contenuti del romanzo decadente
Decadentismo e produzione letteraria
Oscar Wilde: lettura e analisi di “La vita come arte” da Il ritratto di Dorian Gray
Il modello dandy
MODULO 5: GIOVANNI PASCOLI
Vita, opere e poetica
Lettura e analisi di “La poetica del fanciullino” da Il fanciullino
Lettura e analisi delle seguenti poesie:
“Il lampo”, “Lavandare”, “X Agosto” da Myricae
MODULO 6: GABRIELE D’ANNUNZIO
Vita, opere e poetica
L’estetismo
Il superomismo
Lettura di “La filosofia del dandy” da Il piacere
Lettura e analisi delle seguenti poesie: “La sera fiesolana”, “La pioggia nel pineto”, “I pastori” da Alcyone
MODULO 7: L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO
Linee generali della cultura europea
La psicoanalisi, Freud
L’età dell’ansia
Linee generali della cultura italiana
Il Futurismo: caratteristiche
Tommaso Marinetti: Il Manifesto del Futurismo
Le riviste
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MODULO 8: LE AVANGUARDIE E LA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO
Caratteri generali delle avanguardie europee
La poesia italiana
I crepuscolari
Guido Gozzano, lettura e analisi di “La signorina Felicita ovvero la Felicità” da I colloqui
Filippo Tommaso Marinetti: “Bombardamento” da Zang,Tumb Tumb, Adrianopoli, Ottobre1912
Aldo Palazzeschi: “Lasciatemi divertire” da L’incendiario
I futuristi in cucina
MODULO 9: LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO
Le caratteristiche del romanzo del Novecento
Il romanzo in Europa
Il romanzo in Italia: Pirandello e Svevo
MODULO 10: LUIGI PIRANDELLO
Vita e opere
Le concezioni sulla vita e sull’arte
Il teatro pirandelliano
La visione del mondo
La poetica: dall’umorismo ai miti
Lettura e analisi di:
“I primi due capitoli: le premesse”, “Una nuova identità per Mattia”, “Adriano Meis non esiste: crolla la
finzione”, “La conclusione” da Il fu Mattia Pascal
“La conclusione del romanzo” da Uno, nessuno e centomila
“Ciàula scopre la luna” da Novelle per un anno
MODULO 11: ITALO SVEVO
Vita, opere e poetica
Una vita e Senilità: romanzi dell’inetto
Lettura e analisi di: “La doppia introduzione: la Prefazione e il Preambolo”, “Il vizio del fumo: il sintomo
della malattia”, “Lo schiaffo del padre morente”, “La moglie Augusta”, “La conclusione del romanzo” da La
coscienza di Zeno
MODULO 12: LA NARRATIVA E LA POESIA DAGLI ANNI VENTI AGLI ANNI CINQUANTA
Panoramica generale del periodo
Salvatore Quasimodo e l’Ermetismo
Lettura e analisi di ”Ed è subito sera” da Acque e terre
Lettura e analisi di “Alle fronde dei salici” da Giorno per giorno
Primo Levi: vita
Lettura di “Nell’inferno di Auschwitz” e “Il lavoro” da Se questo è un uomo
MODULO 13: GIUSEPPE UNGARETTI
Vita, opere, poetica
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Lettura e analisi di ”Veglia”, “Fratelli”, “Soldati”, ”Mattina” da L’Allegria
MODULO 14: UMBERTO SABA
Vita, opere, poetica
Lettura e analisi di “La capra”, “Ritratto della mia bambina”, “Città vecchia” da Il Canzoniere
Confronto con la canzone di De Andre: Città Vecchia
ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO:
MODULO 15: EUGENIO MONTALE
Vita, opere, poetica
Lettura e analisi di:
“Ho sceso dandoti il braccio….” da Satura
“Spesso il male di vivere ho incontrato” da Ossi di seppia
“Non recidere, forbice, quel volto” da Le Occasioni
Cenni al Neorealismo
METODO D’ INSEGNAMENTO
Gli argomenti del programma sono stati trattati in modo da evidenziare la consequenzialità e le differenze
tra le varie correnti di pensiero mediante lezione frontale (vita, poetica, contesto storico-letterario), analisi
e lettura del testo (poetico/prosa) e lezione partecipata in modo da suscitare negli alunni l’interesse per ciò
che si stava trattando, per abituarli alla riflessione critica e a interagire con l’insegnante e con i compagni.
Il programma è stato svolto con la finalità di far acquisire agli studenti una corretta capacità di espressione
orale e scritta e un’adeguata conoscenza dei movimenti letterari e degli autori considerati in corso d’anno.
Per quanto riguarda la produzione scritta si è proceduto ad una accurata correzione degli elaborati talvolta
anche insieme agli alunni stessi.
SPAZI E TEMPI
Aula 4 ore settimanali.
I Quadrimestre: Moduli dal n°1 al n°6
II Quadrimestre: Moduli dal n°7 al n°15
STRUMENTI
Libro di testo, lettura del Quotidiano, utilizzo della LIM, fotocopie e schemi di sintesi/approfondimento
tratti anche da altri testi.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione sono quelli esplicitati nella programmazione stabilita nel dipartimento per materia.
L’andamento del processo di apprendimento e il grado di impegno personale sono stati verificati mediante
interrogazioni orali, questionari a risposta multipla e/o aperta ed esercitazioni scritte relative alle tipologie
delle prove d’esame. Per quanto riguarda la tipologia A e B gli alunni hanno svolto la parte di
“comprensione e analisi” rispondendo separatamente alle singole domande.
Sono state dedicate diverse ore alle esercitazioni per le Prove Invalsi.
La valutazione finale ha tenuto conto oltre che delle conoscenze, competenze e abilità, anche del livello di
partenza, della partecipazione, dell’impegno e della disponibilità personale.
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Per le prove scritte era presente un punteggio attribuito alle singole domande sulla base delle quali era
costruita la scala di valutazione.
APPROFONDIMENTI
In occasione della “GIORNATA DELLA MEMORIA”, gli alunni hanno assistito alla rappresentazione
teatrale“Anna Frank”
Presso la Casa circondariale di Montorio, nell’ambito del progetto “Scuola e territorio:educare insieme” gli
alunni hanno partecipato all’ incontro dal titolo “Il perdono responsabile” tenuto dal magistrato G.
Colombo e, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”,
hanno assistito alla rappresentazione teatrale “Amorosi assassini”
OBIETTIVI RAGGIUNTI
In merito alla programmazione curricolare, in generale la classe ha conseguito i seguenti obiettivi in termini
di:
Conoscenze:
Lo studente conosce:
- le diverse correnti di pensiero letterarie
- il contesto storico e letterario in cui l’autore opera
- il contenuto generale delle opere degli autori considerati
- le diverse tipologie testuali delle prove d’esame
Competenze:
Di un testo letterario lo studente sa:
- definire l’argomento e la tematica
- contestualizzare il periodo e l’autore
- fare la parafrasi di un testo studiato
Capacità:
Lo studente è in grado di:
- individuare i temi essenziali di un testo
- collocare nel tempo e nello spazio le principali correnti letterarie
- confrontare le varie correnti di pensiero letterario individuando analogie e differenze
- produrre elaborati sintetici e sufficientemente corretti relativi ai testi delle prove d’esame
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DISCIPLINA: STORIA
a.s. 2018/19
Prof. ssa Martina Vicentini
Testo utilizzato: Paolo Di Sacco: PASSATO E FUTURO –
DAL NOVECENTO AI GIORNI NOSTRI – Vol.3 Ed: SEI N° ore settimanali: 2
Programma svolto
Conoscenze:
UNITÀ 1: LE ILLUSIONI DELLA BELLE ÈPOQUE
Migliora la qualità della vita
I cambiamenti del modo di produzione
L’industria dei consumi: pubblicità, merci, tempo libero
Le tensioni politiche e sociali all’inizio del Novecento
Il graduale allargamento del diritto di voto
L’emancipazione
Il Femminismo
UNITÀ 2: L’EST DEL MONDO: RUSSIA, GIAPPONE, CINA
Gli sviluppi in Russia: la rivolta del 1905
L’opposizione al regime
Il disegno politico di Lenin
UNITÀ 3: L’ETÀ GIOLITTIANA IN ITALIA
Dall’assassinio del re al governo di Giolitti
Sviluppo industriale e arretratezza del Mezzogiorno
Le riforme di Giolitti
Vantaggi e limiti di una politica riformatrice
L’ingresso dei cattolici nella politica italiana
Colonialismo e guerra di Libia
Il Riformismo
UNITÀ 4: I NAZIONALISMI E IL RIARMO (sintesi)
UNITÀ 5: L’EUROPA IN FIAMME
Sarajevo, 28 giugno 1914
Cause e conseguenze dell’attentato
L’Europa in guerra
In Italia si fronteggiano interventisti e neutralisti
L’inizio delle ostilità: la Germania all’attacco
La lezione delle “radiose giornate di maggio”
UNITÀ 6: UNA GUERRA MONDIALE
Il fronte italo-austriaco
La guerra di trincea
Un conflitto totale, per terra, per mare e nell’aria
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Il 1917: gli Stati Uniti entrano in guerra
Caporetto e la resistenza sul Piave
La resa di Germania e Austria e il bilancio delle vittime
UNITÀ 7: VINCITORI E VINTI
La pace dettata dai vincitori
Il riassetto dell’Europa
La “vittoria mutilata” dell’Italia
La Società delle Nazioni
UNITÀ 8: LA RIVOLUZIONE RUSSA
La “rivoluzione di febbraio” (1917)
Il governo provvisorio di Lenin
Lo strappo rivoluzionario
I bolscevichi al potere
La guerra civile e la nascita dell’Urss
UNITÀ 9: LA CRISI DEL DOPOGUERRA E IL NUOVO RUOLO DELLE MASSE (sintesi)
UNITÀ 10: LA GERMANIA DI WEIMAR E IL FASCISMO AL POTERE IN ITALIA
La Germania di Weimar
La crisi dell’Italia post-bellica
Il biennio rosso
Il malessere della borghesia italiana
Il cambiamento del quadro politico
La marcia su Roma
Mussolini al governo
UNITÀ 11: L’ITALIA DI MUSSOLINI
Le elezioni del 1924 e il caso Matteotti
L’”Aventino”: l’opposizione esce di scena
Il fascismo si trasforma in una dittatura
I Patti lateranensi
La politica estera del fascismo: la conquista dell’Etiopia
La vergogna delle leggi razziali
UNITÀ 12: LE DEMOCRAZIE ALLA PROVA
L’espansione economica degli anni Venti
Gli Stati Uniti: una società industriale avanzata
La crisi del 1929: il crollo di Wall Street
Le conseguenze della crisi in America e in Europa
Il New Deal di Roosvelt
UNITÀ 13: L’URSS DI STALIN E LA GERMANIA DI HITLER
La NEP di Lenin, una risposta alla crisi economica
I piani quinquennali e la collettivizzazione delle terre
L’industrializzazione forzata
Il “terrore” staliniano e le “purghe”
Hitler e il partito nazionalsocialista
L’ascesa politica del nazismo
La conquista del potere
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Il Terzo Reich, la dittatura personale di Hitler
La persecuzione degli oppositori e delle minoranze
UNITÀ 14: L’AGGRESSIONE NAZISTA ALL’EUROPA
Le mire di Hitler: Praga e Danzica
Il Patto d’acciaio e le illusioni di Mussolini
Lo strano accordo tra Hitler e Stalin
UNITÀ 15: L’ASSE OFFENSIVA
L’invasione della Polonia
La Francia occupata
L’intervento italiano (giugno 1940)
La resistenza della Gran Bretagna
L’Italia all’attacco in Africa e in Grecia
L’aggressione tedesca all’Urss
La posizione statunitense e la Carta atlantica
L’attacco giapponese a Pearl Harbor: gli Stati Uniti in guerra
UNITÀ 16: LA SVOLTA NEL CONFLITTO E L’ITALIA DELLA RESISTENZA
1942, la massima espansione dell’Asse e la riscossa degli Alleati
Lo sbarco in Sicilia e la caduta di Mussolini
L’armistizio dell’8 settembre 1943
La Repubblica sociale italiana
La Resistenza: guerra di liberazione e guerra civile
La guerriglia partigiana
L’importanza della Resistenza italiana
UNITÀ 17: LA FINE DELLA GUERRA: AUSCHWITZ E HIROSHIMA
Lo sbarco in Normandia
La lenta liberazione dell’Italia
I successi dell’Armata rossa e la conferenza di Yalta
L’ultima disperata resistenza
La fine di Hitler e Mussolini
La terribile tragedia della Shoah
Auschwitz: la morte in una catena di montaggio
Il dovere della memoria (e della responsabilità)
L’olocausto nucleare e la resa del Giappone
UNITÀ 18: EUROPA, USA, URSS
I tre paesi vinti (Italia, Giappone, Germania)
I paesi vincitori e la supremazia di Usa e Urss
Nasce l’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite
Il piano Marshall e la rinascita dei paesi occidentali
L’atomica sovietica e la risposta della NATO
I “due blocchi”
La “cortina di ferro”
L’equilibrio del terrore e la guerra fredda
La guerra di Corea (1950)
UNITA’ 19: IL LENTO CAMMINO DELLA DISTENSIONE (sintesi)
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UNITA’ 20: DUE ANNI CHIAVE: IL 1968 E IL 1989 (sintesi )
Contestazione giovanile
Il Sessantotto in Europa
La caduta del muro di Berlino
L’ITALIA DAL “MIRACOLO ECONOMICO” AGLI ANNI’80: panoramica generale
EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO:
Scienza, tecnica, economia, società e cultura dal II dopoguerra ad oggi. L’Italia repubblicana.
METODO D’INSEGNAMENTO SEGUITO
Gli argomenti sono stati trattati per lo più mediante lezione frontale cercando di far partecipare anche gli
alunni in modo da renderli attivi e partecipi agli eventi storici considerati. Infatti durante l’anno si è cercato
di confrontare la storia di ieri con gli eventi contemporanei prendendo spunto dai fatti d’attualità
evidenziandone gli opportuni collegamenti. Nel corso dell’anno alcuni degli argomenti trattati sono stati pi
volte ripresi e ripassati.
SPAZI E TEMPI
Aula, 2 ore settimanali
I Quadrimestre: dall’unità n°1 al n°10
II Quadrimestre: dall’unità n°11 al n°20 e approfondimenti
STRUMENTI
Libro di testo, lettura del Quotidiano, utilizzo della LIM, fotocopie, schemi di sintesi e/o approfondimenti
tratti anche da altri testi, visione di documentari e interviste inerenti ai temi trattati.
Criteri di valutazione
I criteri di valutazione sono quelli esplicitati nella programmazione stabilita nel dipartimento di materia.
La valutazione conclusiva, oltre al raggiungimento degli obiettivi prefissati e dei risultati oggettivi delle
prove scritte (sotto forma di quesiti a risposta multipla, brevissima o V/F) e delle interrogazioni orali, ha
tenuto conto del livello di partenza, della partecipazione, dell’impegno e della disponibilità della studente.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe, in generale, ha conseguito i seguenti obiettivi in termini di
Conoscenze:
Del periodo storico trattato lo studente conosce:
- i singoli fatti storici
- il contesto nel quale si verificano
- il loro evolversi
Competenze:
Lo studente sa:
- collocare cronologicamente gli avvenimenti
- analizzarli
Capacità:
Lo studente è i grado di:
- interpretare gli eventi storici tramite una lettura o un documento
- confrontarli tra di loro
- collocarli nella logica causa-effetto
- accostarli alle situazioni problematiche del mondo di oggi ed esprimere un parere personale
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DISCIPLINA: DIRITTO E TECNICHE DI AMMINISTRAZIONE
a.s. 2018/2019
DOCENTE : Prof.ssa FEDERICA D’ANGELO
Testo utilizzato: Gestire le imprese ricettive 2, e fotocopie modulo 3 del testo Imprese ricettive e
ristorative 3 casa editrice Tramontana.
Autori: S. Rascioni e F. Ferriello
N° ore settimanali: 2
PROGRAMMA SVOLTO
CONOSCENZE
Composizione e caratteristiche delle fonti di finanziamento di capitale proprio e di capitale di terzi. I finanziamenti bancari Classificazione dei costi e dei ricavi dell’impresa ristorativa e il break even point Le principali scritture contabili con l'esclusione delle scritture complesse Struttura e caratteristiche dei documenti che compongono il bilancio d’ esercizio: stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa. Analisi di bilancio Aspetti essenziali del marketing, tecniche di marketing per la promozione e la commercializzazione dei prodotti di settore Certificazioni di qualità
MODULO a: I finanziamenti delle imprese turistico-ristorative
Lezione 1: il fabbisogno finanziario e i finanziamenti aziendali Lezione 2: i finanziamenti bancari MODULO b: La contabilità e il bilancio delle imprese turistico-ristorative Lezione 1: la comunicazione aziendale Lezione 2: le scritture dell'impresa turistico-ristorativa con l'esclusione delle scritture complesse MODULO c: L'analisi dei costi delle imprese turistico-ristorative
Lezione 1: la classificazione dei costi Lezione 2: i metodi di calcolo dei costi Lezione 3: il diagramma di redditività Lezione 4: il food and beverage cost Lezione 5: la fissazione del prezzo di vendita
METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO
Sono state svolte lezioni frontali con il costante ausilio della LIM e del libro di testo, senza tralasciare continui e pragmatici riferimenti all’attuale realtà industriale ed artigianale nel campo della pasticceria. La classe ha mostrato una buona autonomia nel lavoro scolastico.
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SPAZI E TEMPI
Durante il primo quadrimestre è stato ripreso e potenziato il modulo relativo ai contratti già trattati anche nell’anno precedente. Lo svolgimento della programmazione è stato regolare nonostante le soventi attività che hanno coinvolto la classe durante le varie attività collaterali. Nel secondo quadrimestre è stato trattato principalmente il modulo b (lezioni 3 e 5) “Gestire le imprese ricettive 2” e la parte delle fotocopie, modulo 3, del testo Imprese ricettive e ristorative 3. Si provvederà nella parte conclusiva dell’anno ad una attività di ripasso, alternata ad interrogazioni orali programmate, per consentire alla classe una più proficua preparazione agli esami di maturità.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione dei livelli di conoscenza, competenza e capacità è stata svolta con interrogazioni e prove scritte. Le prove scritte sono state strutturate in domande a risposta aperta ed esercizi, così da verificare, oltre alle conoscenze, anche la capacità di analisi e rielaborazione acquisite dagli studenti.
Le prove strutturate e i quesiti sono stati valutati con l’ausilio di griglie proposte di volta in volta che assegnavano un punteggio ad ogni singola domanda (a seconda della complessità e delle difficoltà richieste). Tale griglia è sempre stata chiaramente illustrata all’interno del testo della prova strutturata, per stimolare negli studenti anche la gestione del tempo durante la verifica.
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
Nella valutazione degli obiettivi minimi si è voluto privilegiare l’ottenimento delle conoscenze, cercando di strutturare la griglia del punteggio in modo tale che con un adeguato impegno nello studio ed una appena sufficiente capacità di rielaborazione, fosse sempre possibile raggiungere la sufficienza.
Un discreto gruppo ha mostrato buone capacità anche di analisi, collegamento e rielaborazione sia durante le verifiche scritte/orali, che nelle attività di laboratorio.
Un gruppo più ristretto ha raggiunto ottimi risultati, mentre un esiguo gruppo di studenti ha raggiunto risultati appena sufficienti.
ARGOMENTI DOPO IL 15 MAGGIO
Ripasso
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DISCIPLINA: Lab. Serv. Enog. - Sett. PASTICCERIA
DOCENTE: prof. STEFANO MONTRESOR a.s. 2018/2019
Testo in uso: - “Tecniche di Pasticceria” – aut. ALMA – Ed. PLAN
- materiale didattico proposto dal docente: slide e appunti di lezione
Ore di lezione:
3 settimanali
PROGRAMMA SVOLTO
Il programma è stato svolto secondo i criteri di lavoro già utilizzati negli anni precedenti, pur, cercando di
inserire le argomentazioni di base utili alla crescita professionale degli alunni. Nella attività pratiche di
laboratorio sono stati inseriti i seguenti argomenti di carattere generale:
- impasti solidi come la pasta frolla dolce e salata, tutte le possibili variazioni in fase di produzione
dell’impasto e gli usi possibili nella produzione dolciaria intesi come diversità di presentazione e di
supporto a farciture dolci e salate;
- impasti montati come il pan di Spagna farcito oppure come ingrediente fondamentale nella
composizione di dolci elaborati che lo utilizzano come base fondamentale di presentazione e
composizione organolettica; impasti simili al Pan di Spagna ma a base di burro montato;
- preparazioni con l’uso della pasta da bignè, utilizzata semplicemente per pasticcini da banco come
bignè ed eclaires, oppure in composizione di torte montate come la Saint Honoré e Profiteroles;
- farce dolci e salate come composti per torte salate e, per farciture dolci, crema pasticciera in tutte
le sue varianti semplici e complesse; creme al burro in diverse combinazioni con altre creme per le
farciture e coperture;
- mousse, composizioni soffiate a base di uova, latticini ed in composizione con cioccolato e frutta
secca e ghiacce adatte alla glassatura di preparazioni dolci e salate come bignè o cannoli di sfoglia;
- le paste lievitate e sfogliate, utili alla preparazione di dolci semplici e complessi a base di pasta
sfoglia, pasta brioche e croissant, nonché torte montate come millefoglie, trancio diplomatico, vol-
au-vent farciti dolci e salati;
- la meringa come ingrediente di base utile alla composizione di piccoli dolci mignon e nella
composizione di composti a base di uova, zucchero e latticini, per la produzione di dolci surgelati
come semifreddi di varia natura e gelati semplici; sorbetti e biscotteria semplice di
accompagnamento;
- composizioni di impasti di diversa natura con l’utilizzo di variegate materie prime dolci per la
composizione di dolci mignon da banco, comprese preparazioni salate tradizionali come sfogliatine,
bignolini e tortini salati a base frolla;
- produzione di dolci idonei alla somministrazione a persone celiache o con intolleranze alimentari,
utilizzando farine diverse da quelle tradizionalmente presenti e costruzione di piccolo ricettario
alternativo in funzione di alcune tra le intolleranze e/o allergie alimentari più diffuse.
Si è provveduto a svolgere alcune lezioni in classe, anziché in laboratorio, nel limite delle possibilità
concesse dai tempi di sviluppo, per la ricerca di ingredienti utili all’arricchimento del ricettario ed idonei
alle argomentazioni previste dal ministero in tema di prodotti alimentari responsabili di allergie ed
intolleranze. Trascrivo sotto elenco comprensivo di tutte le preparazioni professionali affrontate
durante l’intero anno scolastico, nonché i temi affrontati nelle lezioni svolte in aula.
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LEZIONI PRATICHE DI LABORATORIO:
03/10/2018 Lezione: Canestrelli, Biscotti con farina di riso, Ovis mollis, Biscotti di frolla montata,
Sbrisolona, Pasta brisée, Tortini salati, Focaccia, Croissant, Biscotti al farro, Crema pasticciera
10/10/2018
Lezione: Pasta brioche e croissant; crema pasticciera con farina di riso; pastafrolla montata;
piccole sbrisolone; ovis mollis; canestrelli; biscottini di riso; piccole torte salate; crema
pasticciera con amido di mais
24/10/2018 Lezione: Pasta brioche e Croissants; Macarons; crema Pasticciera con fecola; pasta Frolla da
spremere e piccole Sbrisolone; Ovis Mollis, Canestrelli, Biscottini di riso; piccole torte salate
07/11/2018 Lezione: Piccole Sacher, Torta al cioccolato e noci, Bavarese al cioccolato, Baci di Alassio,
Macarons, Pizza
14/11/2018 Lezione: Pizza, preparazione croissant, piccole Sacher, torta cioccolato e noci, Macarons
28/11/2018 Lezione: Croissants, Pasta sfoglia, Strudel di mele, Ciambella al cioccolato, Treccia in pasta
danese, Muffins di mele e carote.
05/12/2018 Lezione: Zelten, Struffoli, Croissants, Pizza, Torta natalizia a base di pan di Spagna colorato e
crema al burro.
12/12/2018 Lezione: Pizza; Bavarese al caffè e cioccolato; Mousse gelata al cocco e cioccolato; Struffoli;
Tortino di ricotta; Red velvet; dolci natalizi della tradizione tedesca.
19/12/2018 Lezione: brutti e buoni, cantucci, tortino yogurt, gelato all'olio d'oliva, millefoglie, quiche
lorraine.
16/01/2019 Lezione: Preparazione croissant e surgelamento; Pizza; Muffin mele e carote; Tortini yogurt e
limone vegetariani; Plum cake mele e zenzero x celiaci; Plum cake arancio e cioccolato bianco
23/01/2019 Lezione: Croissants; Crostata cioccolato lamponi; Crostatine pere e zabaione; Bavarese agli
agrumi; Panna cotta cardamomo e albicocche; Torta del verbano.
30/01/2019 Lezione: Croissants con marmellata; Crostata cioccolato e lamponi; Crostatine con pere e
zabaione; Bavarese agli agrumi con s. arancia; Panna cotta al cardamomo e albicocche.
06/02/2019 Lezione: Frittelle con lievito di birra, Galani, Vol-au-vent salati, krapfen, tortine salate, crema
fritta.
20/02/2019 Lezione: Pizza; Croissant alla crema; Chocolate pie; Muffins yogurt e limone; Occhi di bue con
marmellata; Crostatine crema mandorle e mele; Piccole capresi con olio evo.
27/02/2019
Lezione: Croissant cottura e preparazione croissant; castagnole cioccolato ricoperte;
Chocolate pie; Muffin yogurt e limone; Crostatine 3 confetture; Crostatine con crema
mandorle e mele; Piccole capresi con olio evo.
20/03/2019 Lezione: Caprese al limone; Torta allo yogurt; torta morbida alle albicocche; Torta del
verbano; Tortino salato con verdure; Sorbetto al limone e menta.
10/04/2019 Lezione: Ovis Mollis cioccolato e cannella, Sorbetto all'ananas, Torta Streusel ai frutti di
bosco, Crostatine al limone meringate, Canestrelli.
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LEZIONI TEORICHE IN CLASSE:
19/09/2018 Lezione: Ripasso sul libro di testo, consegna foglio presenze e giudizio tutor aziendale.
26/09/2018 Lezione: Disquisizioni su esami di Stato, revisione gruppi di lavoro, bilanciamento paste frolle,
video su tecnica produzione, stampaggio e cottura della pasta frolla
21/11/2018
Lezione: Libro di testo: caratteristiche delle materie prime da A68 a A82; verifica grafica sugli
argomenti precedenti; organizzazione delle settimane in aula con il contributo degli alunni;
domande sulla composizione delle paste frolle.
09/01/2019
Lezione: nuova ripartizione del lavoro in laboratorio; istruzioni per costruzione ricettario
alternativo per celiaci, intolleranti al lattosio, vegani, colesterolo; ripartizione argomenti di
studio per la seconda verifica e per le verifiche 2° quadrimestre; gli zuccheri alternativi.
13/02/2019 Lezione: Disquisizioni sull'esame di Stato; importanza del ricettario complementare dedicato
alle problematiche alimentari ed assegnazione dei compiti relativi da svolgere in autonomia
13/03/2019 Lezione: Accordi per futura interruzione attività di laboratorio; PROVE INVALSI.
17/04/2019
Lezione: Controllo entrata merci, suddivisione per famiglie merceologiche, temperature di
conservazione alimenti freschi deperibili-surgelati-non deperibili, contaminazioni crociate,
contaminazione biologica-fisica-chimica, registrazione schede merci, inventario, buoni
prelievo del caporeparto, marcia a senso unico, codice colore. Brevi spiegazioni sui seguenti
argomenti del libro di testo: pan di Spagna, biscotto arrotolato, bigné, prodotti lievitati,
creme e semifreddi, le mousse.
08/05/2019
Lezione: verifica scritta sui seguenti argomenti del libro di testo da pag. D22 a pag. D71 e
argomenti spiegati precedentemente. Spiegazioni sui seguenti argomenti del libro di testo:
creme bavaresi, semifreddi, gelati, l’uso dell’olio, le bagne alcolico-zuccherine, cottura dello
zucchero, pastigliaggio.
15/05/2019 Lezione: verifica sugli argomenti del libro di testo da pag. D72 a pag. D120. Spiegazioni sui
seguenti argomenti del libro di testo: tecniche di cottura, tecniche di conservazione.
22/05/2019
Lezione: verifica sugli argomenti del libro di testo da pag. E01 a pag. E30; ripasso e
preparazione all’esame in funzione dei possibili argomenti trattati nella seconda prova
ministeriale.
29/05/2019 Ripasso e preparazione all’esame in funzione dei possibili argomenti trattati nella seconda
prova ministeriale.
05/06/2019 Ripasso e preparazione all’esame in funzione dei possibili argomenti trattati nella seconda
prova ministeriale.
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METODI DI INSEGNAMENTO:
Il lavoro è stato impostato tenendo conto del livello di preparazione degli alunni. Si è cercato di rendere le
lezioni il più coinvolgenti possibile, favorendo la partecipazione dei ragazzi per abituarli alla riflessione
critica e alla ricerca di risposte in base alle diverse situazioni problematiche.
Le lezioni sono state di tipo laboratoriale con formazione di gruppi di lavoro dall’inizio dell’anno; le lezioni
teoriche in classe sono state utilizzate per eventuali richieste di ripasso oppure per definire operazioni
pratiche da realizzare in laboratorio.
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti didattici: libro di testo come strumento di studio, lavagna LIM su
documenti proposti dall’insegnante e per ricerche relative ai prodotti alimentari utilizzati durante le
esercitazioni di laboratorio.
CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA (NUMERO E TIPOLOGIE DELLE PROVE)
I giudizi pratici sono stati assegnati sulla base della qualità complessiva del lavoro pratico anche in
riferimento alla qualità finale all’assaggio e alla qualità della presentazione del tema assegnato, per la quasi
totalità delle lezioni di laboratorio, nell’arco dell’anno scolastico in corso.
Le diffuse attività in essere nella programmazione culturale complessiva d’Istituto hanno di fatto limitato il
tempo delle lezioni, già molto limitato rispetto alla programmazione specialistica e alle richieste ministeriali
relative al nuovo Esame di Stato. Tale situazione si è riflessa anche sulla difficile pianificazione delle attività
previste per gli alunni. Durante le ore di lezione ho cercato, per quanto possibile, di aiutare i ragazzi ad
acquisire un corretto metodo di pianificazione del lavoro, relativamente alle nozioni tecnico-pratiche e di
responsabilità nel mantenimento di un corretto assetto di sicurezza igienico-sanitaria e personale, assunte
nei precedenti anni scolastici e nel percorso recente, al fine di migliorare la conoscenza complessiva di una
professione alquanto complessa e variegata. Per ogni alunno sono state organizzate almeno due prove
scritte. Per gli alunni che hanno seguito una programmazione particolare, si fa riferimento alla specifica
documentazione.
CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LE PROVE DI VERIFICA.
Le prove scritte sono state formulate con la modalità “a risposta aperta” con 10 righe disponibili. Nel
secondo quadrimestre sono state svolte due simulazioni di seconda prova d’Esame di Stato, realizzate così:
una della prima parte utilizzando il documento mandato dal MIUR e due della seconda parte della seconda
prova, formulate ed assegnate agli alunni, dai due docenti nominati dal Ministero in qualità di commissari
interni. La prima parte della seconda simulazione del 2 aprile, è stata visionata ed analizzata insieme con la
classe. La valutazione è sempre stata comunicata agli alunni e riportata sulla prova eseguita. In ogni prova è
stata inserita la griglia utilizzata per tale valutazione. Tale griglia di valutazione è stata redatta in assenso
del dipartimento di materia ed è stata formulata in relazione alle informazioni concesse dal Ministero. I voti
quadrimestrali sono stati calcolati tenendo conto non solo delle conoscenze, delle abilità, delle
competenze, ma anche dell’interesse dimostrato dagli alunni attraverso la partecipazione al lavoro di
gruppo, alle capacità di elaborazione del problema pratico e dell’impegno personale nello svolgimento
esecutivo e nel rispetto dei tempi concessi, peraltro spesso appena sufficienti.
SPAZI E TEMPI
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Non è stato possibile organizzare e rispettare i tempi previsti a causa dei molteplici impegni scolastici e
delle difficoltà legate all’eccessivo affollamento di persone all’interno del laboratorio, anche tenendo in
debita considerazione la ristrettezza dei tempi concessi, dall’orario scolastico, per lo sviluppo delle
argomentazioni previste.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Dal punto di vista pratico, gran parte degli alunni è in grado di:
partecipare attivamente alle attività proposte;
svolgere e portare a termine i compiti assegnati;
assumere atteggiamenti responsabili;
mediare i propri interventi e avere autonomia organizzativa.
Per quanto riguarda le competenze sono stati perseguiti i seguenti obiettivi:
rinforzare il processo di auto valutazione anche in prospettiva della scelta post-diploma
stimolare il lavoro di ricerca
approfondire la conoscenza delle materie prime specifiche e di stimolarne l’utilizzo
incentivare una maggiore autonomia nell’organizzare il lavoro
applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza
alimentare e trasparenza
interpretare e applicare in modo critico un piano HACCP
prevenire e gestire i rischi di malattie a trasmissione alimentare
Obiettivi minimi
Oltre a quanto inserito nelle programmazioni specifiche, si considerano i seguenti criteri:
conoscenza degli argomenti trattati per linee generali e concetti fondamentali
esposizione semplice e pertinente alla richiesta
sufficiente padronanza del lessico disciplinare
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DISCIPLINA: Scienze Motorie e Sportive DOCENTE: Prof.ssa Barbieri Stefania
TESTO: Movimento +sport=salute ed. Il Capitello di Balboni e Dispenza
ore settimanali 3
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
L’elenco dei contenuti disciplinari non prevede una distinzione in attività fondamentali e complementari,
poiché la scelta di una attività può essere condizionata dalla situazione ambientale o dai mezzi disponibili.
Le attività elencate sono state utilizzate tenendo conto che ciascuna di loro, a seconda della metodologia
adottata, può essere utile al conseguimento di obiettivi diversi.
Attività ed esercizi con opposizione e resistenza
Attività ed esercizi a carico naturale
Attività ed esercizi con piccoli attrezzi, grandi attrezzi, codificati e non.
Attività ed esercizi di rilassamento, di controllo segmentario per la respirazione.
Attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di ritmo, in situazione spazio-tempo variate.
Attività ed esercizi di equilibrio in situazioni di volo.
Attività sportive di squadra
Organizzazione di attività di arbitraggio negli sport di squadra
Conoscenze essenziali sulle norme di comportamento e sulla prevenzione degli infortunio
Informazioni sulla teoria del movimento
TEMPI DI REALIZZAZIONE
SETTEMBRE Presentazione del programma, dei metodi lavorativi e dei criteri di
valutazione. Ripasso norme di comportamento da tenere in palestra e negli spogliatoi.
Preparazione atletica generale: stretching ed esercizi di mobilità articolare e potenziamento
muscolare. Metodo TABATA
PALLAVOLO: ripasso dei fondamentali individuali. Fasi di gioco
TEST MULTIPLI sulla velocità , la forza e la resistenza
OTTOBRE Preparazione atletica: stretching ed esercizi di potenziamento muscolare. Staffette per il
miglioramento della capacità aerobica.
PALLAVOLO: fondamentali di squadra, ricezione a 4 e copertura all’attacco dalla zona 2 e 4
BADMINTON: ripasso fondamentali e studio del clear ed il drop
NOVEMBRE Preparazione atletica: stretching ed esercizi di mobiltà articolare e potenziamento muscolare
Teoria: La salute dinamica. I benefici dell’attività fisica e i rischi della sedentarietà
BADMINTON: ripasso della battuta dal basso e di rovescio. Fasi di gioco
DICEMBRE Preparazione atletica: stretching ed esercizi di potenziamento muscolare con grandi e piccoli
attrezzi.
ULTIMATE FRESBEE: ripasso fondamentali del diritto e del rovescio. Fasi di gioco .
GENNAIO Preparazione atletica : esercizi aerobici ed anaerobici in circuito e con lo step. Stretching
Lezione di teoria sulla SALUTE DINAMICA
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PALLAVOLO: ripasso fondamentali di attacco e difesa con ricezione su battuta e schiacciata
MADBALL: studio dei fondamentali e del regolamento. Fasi di gioco.
FEBBRAIO Preparazione atletica: metodo TABATA con esercizi sulla capacità aerobica. Stretching.
Giornate dello sport: Torneo di pallavolo e visione film “Glory Road”
HITBALL: ripasso fondamentali e fasi di gioco
MARZO Preparazione atletica: Stretching ed esercizi di potenziamento muscolare
HOCKEY: studio dei fondamentali e del regolamento. Fasi di gioco.
APRILE Preparazione atletica generale e stretching
PALLAVOLO: ripasso fondamentali con partita
BADMINTON: esercizi a coppie per lo studio delle impugnature e dei colpi fondamentali
SPEED LADDER: esercizi di rapidità e di coordinazione
15 MAGGIO Preparazione atletica generale e attività aerobica con gli step
PALLA TAMBURELLO: ripasso fondamentali con esercizi a coppie e partita
BADMINTON: ripasso dei fondamentali studiati con partita
BASEBALL: ripasso fondamentali dei lanci e prese, regolamento. Fasi di gioco
Lezione sul DOPING con verifica
ARGOMENTI DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO
La programmazione della parte pratica è stata rispettata e nella fase finale dell’anno scolastico, si cercherà
soprattutto di approfondire la padronanza delle competenze e delle conoscenze acquisite.
METODI DI INSEGNAMENTO
Ogni proposta didattica è stata presentata seguendo metodiche globali alternate ad interventi analitici
correttivi. Le varie attività sono state illustrate e presentate per mezzo della spiegazione verbale,
dimostrazione collettiva, controllo, correzione individualizzata, ripetizione dell’azione corretta. L’assistenza
è stata di tipo diretto e/o indiretto secondo la necessità. Le proposte didattiche sono state diversificate al
fine di fornire nuovi motivi di stimolo.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Con l’osservazione diretta e le prove di verifica sono stati valutati:
Il livello di partenza, criterio che tiene conto dei fattori personali più complessi quali le motivazioni,
capacità, abilità pregresse, ritmi e stili di apprendimento;
Il raggiungimento dell’obiettivo;
L’impegno dimostrato dall’alunno;
L’interesse per la materia e la partecipazione alle lezioni;
La responsabilità nell’assunzione dei propri doveri;
Il grado di autonomia nella conduzione del lavoro;
Il rispetto di se stesso, degli gli altri, dell’ambiente e delle strutture.
Nella realizzazione tecnico-pratica sono state valutate:
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La partecipazione intesa come presenza attiva, capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni
sia con i docenti, di assumersi responsabilità e di fornire contributi al dialogo educativo;
L’impegno nell’adempiere con costanza e puntualità gli obblighi richiesti;
La capacità esecutiva.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
In relazione alla programmazione curricolare tutti gli allievi:
Hanno acquisito la coscienza dei processi che avvengono nel nostro corpo
Hanno aumentato la propria esperienza motoria
Tollerano un carico minimo di lavoro per un tempo prolungato
Sanno trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate
Conoscono e praticano almeno uno sport di squadra
Sono in grado di organizzare ed arbitrare alcuni giochi e specialità sportive
Hanno fatto proprio il valore sociale dello sport, del fairplay, del concetto di benessere e di salute
dinamica.
Conoscono le norme più comuni di primo intervento e di pronto soccorso.
OBIETTIVI MINIMI
Conoscono le procedure utilizzate per l’avviamento motorio e lo stretching;
Conoscono le procedure utilizzate per il miglioramento delle capacità condizionali e coordinative;
Conoscono l’organizzazione e la strutturazione del movimento;
Hanno sviluppato capacità relazionali nel rispetto delle norme di sicurezza, delle regole e delle
diversità;
Controllano e regolano i movimenti per risolvere un compito motorio eseguendo i gesti tecnici
richiesti;
Hanno sviluppato il senso di responsabilità individuale e del senso civico.
Conoscono un sano stile di vita ed una corretta alimentazione per il mantenimento di un buon stato
di salute.
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RELIGIONE
PROFESSORE: DANIELE FABIO GRAFFAGNINO
TESTO UTILIZZATO:
Il maestro di tavola
Autore: Massimo Salani
Casa editrice: EDB
Anno pubblicazione: 2014
PROGRAMMA SVOLTO
Primo quadrimestre
Modulo 1. Questioni di etica e di bioetica: I diritti fondamentali dell'uomo, i valori fondamentali della vita,
l'uomo tra fragilità e trascendenza, le disuguaglianze sociali, clonazione e biogenetica.
Modulo 2. Questioni teologiche e filosofiche: il bene e il male, il sacro, la morte, reincarnazione e
resurrezione, nuove forme di religiosità, ecumenismo e pluralismo religioso, evoluzione e/o creazione.
Secondo quadrimestre
Modulo 3. Questioni di dottrina sociale: iI lavoro, l'economia, la corresponsabilità, la cura, il volontariato,
l'accoglienza.
Modulo 4. Questioni ecologiche e ambientali: Il riscaldamento globale, l'ambiente come casa comune, la
coscienza ecologica, cibo e sostenibilità, il significato simbolico del cibo, religioni e regole alimentari.
SPAZI E TEMPI
Il lavoro si è svolto prevalentemente in classe, anche riorganizzando l'assetto della stessa in base alle
esigenze del tema trattato in modo tale da facilitarne la comprensione e l'interiorizzazione, nonché per
facilitare il dialogo educativo. Ciascun modulo si è svolto in otto lezioni circa (2 mesi).
METODI DI INSEGNAMENTO E MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI
Il criterio metodologico fondamentale è stato il principio di correlazione particolarmente adatto in ambito
scolastico al raggiungimento delle finalità proprie della scuola stessa e della materia in oggetto perché
favorisce la rielaborazione personale dei contenuti proposti.
Il metodo di insegnamento utilizzato è stato attivo, basato su un modello di apprendimento che pone al
centro del processo pedagogico la relazione tra il soggetto che apprende e il sapere che gli è estraneo e del
quale egli si appropria in maniera attiva, sulla base dei mezzi che linsegnante gli fornisce, come le
informazioni, le chiavi di lettura, i metodi, i significati di cui è privo e che sono essenziali affinché egli possa
coprire o almeno ridurre la distanza che lo separa dall'oggetto del sapere. Tale metodo si compone di tre
fasi:
1) fase proiettiva, di espressione, finalizzata a far esprimere i singoli allievi e la classe sulla propria
comprensione del tema, le proprie precomprensioni, stereotipi, pregiudizi e sulle conoscenze pregresse;
2) fase di analisi e di approfondimento del tema, affrontato nella sua oggettività;
3) fase di appropriazione dei contenuti e di riespressione personale sul tema, al fine di interiorizzare e
assimilare il lavoro svolto;
Le modalità di lavoro sono state differenti a seconda della fase nella quale ci si trovava: lavori di gruppo e
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personali, discussioni di classe, uso di documenti, lezioni e spiegazioni frontali.
Gli strumenti didattici privilegiati sono stati: libri di testo, fotocopie, supporti multimediali, sussidi
audiovisivi, siti internet, utilizzo della lim.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione ha tenuto conto dellimpegno, interesse e partecipazione dello studente. Le attività svolte in
classe che hanno permesso di valutare gli studenti sono consistiti in lavori di gruppo, lavori individuali e
interventi personali durante le lezioni.
Nello specifico i criteri con i quali sono stati valutati gli obiettivi proposti sono stati:
Partecipazione: capacità di intervenire con pertinenza nel lavoro svolto in classe.
Interesse: apprezzamento per la materia e le tematiche affrontate.
Conoscenza dei contenuti e del linguaggio specifico: saper riesprimere i contenuti e decodificare il
linguaggio religioso nel suo specifico.
Capacità di rielaborazione, di lettura, di apprezzamento dei valori religiosi: comprendere e apprezzare i
valori, al di là del contenuto, nella loro specificità umana.
Capacità di riferimento alle fonti e ai documenti: capacità di citazione e utilizzazione critica.
Il valore ponderato della valutazione ha poi permesso la determinazione del giudizio con la seguente griglia:
sufficiente (S)= 6
discreto (D)= 7
buono (B)= 8
ottimo (O)= 9
eccellente (E)= 10.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe è risultata essere molto accogliente e disposta al dialogo educativo, interessata alla materia si è
mostrata il più delle volte curiosa e ricettiva. Dal punto di vista del comportamento è risultata essere una
classe vivace, ma nello stesso tempo sempre educata e corretta. Molto buone sono state le relazioni tra i
compagni, cordiali e rispettosi quelle con linsegnante.
COMPETENZE
Costruisce un'identità libera e responsabile, ponendosi domande di senso.
Valuta il contributo sempre attuale della tradizione cristiana allo sviluppo della civiltà umana, anche
in dialogo con altre tradizioni culturali e religiose.
Valuta la dimensione religiosa della vita umana, riconoscendo il senso e il significato del linguaggio
religioso.
Sviluppa un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel
confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto
multiculturale.
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Coglie la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura del
lavoro e della professionalità.
Utilizza consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti
nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.
CONOSCENZE
Interrogativi universali dell'uomo, risposte del cristianesimo, confronto con le altre religioni.
Natura e valore delle relazioni umane e sociali alla luce della rivelazione cristiana e delle istanze della
società contemporanea.
Elementi di storia della Chiesa e loro effetti sulla cultura europea.
Il valore della vita e la dignità della persona.
Linee fondamentali della riflessione su Dio e sul rapporto fede-scienza in prospettiva storico- culturale,
religiosa ed esistenziale.
Ecumenismo e dialogo interreligioso; nuovi movimenti religiosi.
Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con
altri sistemi di pensiero.
Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e
globalizzazione.
Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.
ABILITÀ
Formula domande di senso a partire dalle proprie esperienze personali e di relazione.
Imposta un dialogo con posizioni religiose e culturali diverse dalla propria nel rispetto, nel confronto e
nell'arricchimento reciproco.
Legge i segni del cristianesimo nell'arte e nella tradizione culturale.
Opera scelte morali, circa le esigenze dell'etica professionale, nel confronto con i valori cristiani.
Analizza e interpreta correttamente testi biblici scelti.
Riconduce le principali problematiche del mondo del lavoro e della produzione a documenti biblici o
religiosi che possano offrire riferimenti utili per una loro valutazione.
Confronta i valori etici proposti dal cristianesimo con quelli di altre religioni e sistemi di significato.
Motiva, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di vita confrontandole con la visione cristiana nel
quadro di un dialogo aperto, libero e costruttivo.
Riconosce il rilievo morale delle azioni umane con particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla
vita pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico.
Riconosce il valore delle relazioni interpersonali e dell'affettività e la lettura che ne dà il cristianesimo.
ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO
O.G.M. tra pericoli e opportunità.
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ALLEGATO n. 2
PRIMA SIMULAZIONE PRIMA PROVA D’ITALIANO
FEBBRAIO 2019
57
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Giovanni Pascoli, Patria Sogno d'un dí d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose:
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse1:
due bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice2,
il palpito lontano
d'una trebbïatrice,
l'angelus argentino3...
dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
che andava a capo chino.
Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione
di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo
sempre rimpianto dal poeta.
1
corrose 2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice)
3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse
prodotto dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).
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Comprensione e analisi
1. Individua brevemente i temi della poesia.
2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi
riassuntivi dell'intero componimento?
3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali
soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa
specchio del suo sentire.
4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?
5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.
Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una
parola densa di significato.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio
esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti
testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita,
dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella
realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero".
Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo
l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal
destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici
in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".
Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano
Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei
Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra
metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”4. E in quel momento l’aria
fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava
d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto
qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo5
[…].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il
basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo,
essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il
suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde,
arancione e rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che
sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo
febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume6. Poi gli sistemò sulla testolina la
sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in
faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa
gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua
pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
4 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.
5 in collo: in braccio.
6 incolume: non ferito.
60
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto7 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo
che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non
avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle
circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta8
che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si
vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento
semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte9, fra il solito polverone di rovina, Ida
ravvisò10
, intatto, il casamento11
con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui
Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in
terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 12
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili
sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano
essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano
frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da
recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!”
Comprensione e analisi
1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle
reazioni dei personaggi.
2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa
descrizione sonora? Quale effetto produce?
3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo
sguardo innocente del bambino?
4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi
di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni,
ipotizzandone il significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
7 accosto: accanto.
8 pulverulenta: piena di polvere.
9 divelte: strappate via.
10 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.
11 il casamento: il palazzo, il caseggiato.
12 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
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Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere
di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando
diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e
infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste
piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel
percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e
contemporaneo.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
divelte: strappate via.
ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.
il casamento: il palazzo, il caseggiato.
Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico
l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi
riguardanti l’umanità13
. È una definizione che implica uno stretto legame fra presente
e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra
presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel
rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che
sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni14
. In questo ambito
prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della
giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di
senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti
laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di
curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E
possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione
dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il
passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive
che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di
due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis
(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora
mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)15
.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità
particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si
può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere
la rena e l’erba che coprono corti e palagi16
; ricostruire, per compiacercene o
dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le
difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella
storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una
sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In
secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e
sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso.
13 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.
14 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour
l’histoire ou métier d’historien, Colin, Paris 1949). 15
Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in
Cornelio Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti,
Milano 1991, p. XLVIII. 16
Corti e palagi: cortili e palazzi.
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La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un
legame con Cartagine17
. Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4
Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908- 1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?
3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e Tacito?
4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?
5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.
Produzione A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si
può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere
la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi
siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi»,
rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in
particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle
tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un
discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi. ___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
17 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W.
Benjamin nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi,
Einaudi, Torino 1962, p. 75.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le
forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari,
strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la
violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la
volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro
tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.
Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro
in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo
biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger,
niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali»,
ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato,
l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a
prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e dell’amore
per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui
la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre
sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la ristretta cerchia
dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una vittoria dell’io
sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di rispettare
l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è
al contrario ribellione contro la legge naturale».
Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine
alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io
biologico non prevalga sull’io sociale.
Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si
consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La
tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti
tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente,
in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di
generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei
fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di
persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un
processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti,
ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà,
ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato
che vi sono ancora molte più colline da scalare». Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp,
230-231
Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.
65
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.
3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hamburger?
4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani e i fenomeni naturali impercettibili.
5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?
Produzione Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani,
recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in
cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo
ritieni utile, suddividere in paragrafi.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa
degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio
Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi
neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è
intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di
interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della
fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora.
L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un
elemento essenziale nella catalisi della produttività.
La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su
scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso
percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal
momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso
con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che
tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.
Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile
tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle
conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la
globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della
ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha
creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra
individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere
raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme
sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti
negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee
respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi
assunti dalle loro nicchie.
Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto
della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma
che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale
potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e,
di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”.
A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però
solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che
saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione
delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla
loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare la loro competitività e di
trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasando
Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di esistenza. La
diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di idee
nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè il
67
nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e
conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può
creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è
senza dubbio un valido esempio.
Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro
che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da
tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo
processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di
coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il problema
dell'emarginazione.
Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità.
Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle
indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo
contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare
alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica,
nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi
più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe
invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal
potere accumulato nel tempo. […]
(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno
accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)
Comprensione e analisi
1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di
fondo e lo sviluppo argomentativo.
2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata
all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il
melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale
esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione?
3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della
comunità scientifica?
4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?
Produzione
La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei
nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello
culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo percorso formativo,
esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia, globalizzazione, diversità.
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provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o
dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere,
come possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di
godimento in godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui
mirare abitualmente, senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia
vita? Non ho saputo immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella
che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le
occupazioni, la speranza, l’immaginarseli come gran beni a forza di assuefazione, di pensare
ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal
modo.»
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,
Firenze 1988, p. 4518,3
La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo
Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo
possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita”
fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità
giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture
personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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Durata massima della prova: 6 ore.
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candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare
ed essere aiutati.
Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si trattasse di
una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e semmai sulle
sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.
Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute sociale
che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su cui si
possono inserire momenti persino di ebbrezza.
La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro da
sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la vita
propria e quella dell'insieme sociale.
Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008
La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la
consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella
condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e
letture personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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candidati di madrelingua non italiana.
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ALLEGATO n. 3
SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA D’ITALIANO
MARZO 2019
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio, dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e
Ombre”).
L’agave sullo scoglio
Scirocco
O rabido18
ventare di scirocco
che l’arsiccio terreno gialloverde
bruci;
e su nel cielo pieno
di smorte luci
trapassa qualche biocco
di nuvola, e si perde.
Ore perplesse, brividi
d’una vita che fugge
come acqua tra le dita;
inafferrati eventi,
luci-ombre, commovimenti
delle cose malferme della terra;
oh alide19
ali dell’aria
ora son io
l’agave20
che s’abbarbica al crepaccio
dello scoglio
e sfugge al mare da le braccia d’alghe
che spalanca ampie gole e abbranca rocce;
e nel fermento
d’ogni essenza, coi miei racchiusi bocci
che non sanno più esplodere oggi sento
la mia immobilità come un tormento.
18 rabido: rapido
19 alide: aride 20
agave: pianta con foglie lunghe e carnose munite di aculei e fiore a pannocchia, diffusa nel Mediterraneo
72
Questa lirica di Eugenio Montale è inclusa nella quinta sezione, Meriggi e ombre, della raccolta
Ossi di seppia. La solarità marina del paesaggio e il mare tranquillo, al più un po’ mosso, della
raccolta si agita in Meriggi e ombre fino a diventare tempestoso ne L’agave su lo scoglio, percorso
dal soffiare rabbioso dello scirocco, il vento caldo di mezzogiorno.
Comprensione e analisi 1. Individua i temi fondamentali della poesia, tenendo ben presente il titolo.
2. Quale stato d’animo del poeta esprime l’invocazione che apre la poesia?
3. Nella lirica si realizza una fusione originale tra descrizione del paesaggio marino e
meditazione esistenziale. Individua con quali soluzioni espressive il poeta ottiene questo
risultato.
4. La poesia è ricca di sonorità. Attraverso quali accorgimenti metrici, ritmici e fonici il poeta
crea un effetto di disarmonia che esprime la sua condizione esistenziale?
5. La lirica è percorsa da una serie di opposizioni spaziali: alto/basso; finito/infinito;
statico/dinamico. Come sono rappresentate e che cosa esprimono?
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo
organico le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Partendo dalla lirica proposta, elabora un commento argomentato sul rapporto tra la natura e il poeta
che entra in contatto con essa in un’atmosfera sospesa tra indolente immobilità e minacciosa
mobilità e sul disagio del vivere in Montale. Sostieni la tua interpretazione con opportuni
riferimenti a letture ed esperienze personali. Puoi anche approfondire l’argomento tramite confronti
con altri autori o con altre forme d’arte del Novecento.
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Durata massima della prova: 6 ore.
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madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia, Mondadori, Milano, 1973
Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con
quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo
trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo,
nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini,
solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me.
Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle. Che ero
andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono21
su l’ombra del mio corpo, e rimasi un
tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla,
l’ombra mia.
Chi era più ombra di noi due? io o lei?
Due ombre!
Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto;
l’ombra, zitta.
L’ombra d’un morto: ecco la mia vita...
Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro.
– Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca!
Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a guardarmi.
Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi22
. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i piedi de’
viandanti, voluttuosamente23
. Una smania mala24
mi aveva preso, quasi adunghiandomi25
il ventre; alla fine
non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la
avevo dietro, ora.
“E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!”
Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! così era!
il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui.
Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa26
: la sua ombra per le vie di Roma.
Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva
rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una
testa. Proprio così!
Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi
21 mi s’affisarono: mi si fissarono.
22 meco, dinanzi: era con me, davanti a me.
23 voluttuosamente: con morboso desiderio.
24 smania mala: malvagia irrequietezza.
25 adunghiandomi: afferrandomi con le unghie
26 alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere
dell’uomo
che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.
74
de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò
un tram, e vi montai.
Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato per la
prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.
Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in
casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della
quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe
denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente,
impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di
casa e vaga per le strade di Roma.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto del brano.
2. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più
significative presenti nel testo.
3. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di
discorso (indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su
ripetizioni o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del
protagonista.
4. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare;
aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e
comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo
organico le risposte agli spunti proposti. Interpretazione
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto storico di
riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue eventuali letture
e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo riconducibili a quelle
proposte nel testo.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-
lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando Editore,
Roma, 2016, pp. 28-30.
L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti
italiani, e la percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo
il Made in Italy. Il quadro fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che
il Made in Italy sembra tuttora competitivo, ma la domanda è la seguente: la
competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da altro? Se consideriamo il “fare” nel
senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati in Italia e
realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non esclusivamente ai
costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e la
situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i
prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso know-how o
conoscenza implicita dei designer italiani, il risultato di secoli di perizia, talenti
artigianali, tradizione estetica e abilità pratica che fanno dell’Italia un Paese unico.
Potremmo aspettarci quindi che la condizione necessaria per identificare l’italianità
di un prodotto è che sia pensato in Italia. […]
A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una condizione
veramente necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni […] perché il
consumatore si rappresenti un prodotto come italiano e ne venga attratto?
La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo che nel
mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né pensati
in Italia. In molti Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre un
marchio dal nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa.
Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di marketing che
colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita quotidiana, territorio,
patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […]
Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare una
rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della
concezione, ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un
atteggiamento, al popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia.
Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una
trappola simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato
all’Italia, sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né
ideato in Italia.
La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito assiomatico e
aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai superato dalla nuova
teoria del consumatore emotivo.
Comprensione e analisi 1. Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.
2. Nel testo si sottolinea l’importanza della comunicazione. Commenta tale
passaggio.
3. Cosa intende l’autrice per “conoscenza implicita” dei designer italiani?
76
4. A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come
rappresentazione mentale dell’italianità? E quale differenza può essere
individuata tra “consumatore razionale” e “consumatore emotivo”?
Produzione
Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione del
“made in Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai confrontarti
con la tesi dell'autrice del testo, confermandola o confutandola, sulla base delle
conoscenze, acquisite, delle tue letture e delle tue esperienze personali.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la
parola, «Panorama», 14 novembre 2018.
Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per
padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come
maneggiare una tastiera e un mouse, come districarsi tra le cartelline di un computer,
le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la
tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le
diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi
che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle
interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più
semplificata e immediata perché funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È
impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore.
Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano
Kirk in Star trek che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza
onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un
appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in realtà: Siri è stata
lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft è arrivata poco dopo.
Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono
migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la
colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame
reale con le cose. […]
Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno
sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e
telecomandi, rotelline da girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle
automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le vetture del futuro
quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a destinazione da sola.
Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […]
Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza
artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica.
[…]
Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi,
alla loro necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo
pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società
l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto notare di recente un articolo di
Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci
prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i
banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe
l’ennesimo annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana.
Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano
questa eventualità, eppure pare una frontiera verosimile, la naturale evoluzione del
concetto di pubblicità personalizzata. […]
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Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le
luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto
volume o da una tapparella che si solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a
convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una porta»
spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum, società di analisi
americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria vita a
un assistente domestico».
Comprensione e analisi
1. RRiassumi il contenuto del testo, mettendone in evidenza gli snodi argomentativi.
2. LLa grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli assistenti vocali?
3. CChe cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?
4. NNell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”: commenta tale affermazione.
Produzione Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture ed
esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema
della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana.
Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso
che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Paolo Rumiz27
, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la
vittoria, La Repubblica, 2 Novembre 2018
Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918.
Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...]
Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in
preda all'anarchia e alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra
interminabile e un milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia
cinque secoli di dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza
dell'Unità, dedicata alle diverse genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità
d'Italia, simbolo di un risorgimento compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo
ha vinto in una terra etnicamente "plurale", con tutte le conseguenze che si vedranno.
Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre
dopo cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in
grado di leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede
scricchiolare di nuovo l'equilibrio continentale? È arrivato o no il tempo di dare a quella
guerra un significato europeo capace di affratellarci? [...]
Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati,
Greci, Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia
aveva incamerato terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il
Tarvisiano, e per giustificarne il possesso davanti agli Alleati dopo la Grande Ecatombe,
essa aveva dovuto imporre ai popoli "alloglotti"28
l'appartenenza alla nuova nazione. E
così, quando l'Italia divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e
a centinaia di migliaia di famiglie i cognomi furono cambiati per decreto.
Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani
a capire la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest
ha reso politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...]
Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino,
oppressione degli Sloveni, italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi
persecuzione degli Ebrei, guerra alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza,
vendette titine, Foibe, Risiera, Governo militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace
con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non finire. Con certe verità storiche non
ancora digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali, proclamate dal Duce proprio a
Trieste nel settembre del ’38 [...].
Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre.
Storia oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la
divisa "sbagliata", quelli che hanno perso la guerra.
Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De
27 P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della
commemorazione del 4 Novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia. 28
"alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.
80
Gasperi, insignito di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta
consegnò all'Italia la lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila),
indicandone i luoghi di sepoltura, il documento fu fatto sparire e i parenti lasciati
all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al fronte di Redipuglia, trentamila morti senza un
fiore. Morti di seconda classe.
Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente Mattarella ha saputo
fare qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di fiori
a un monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le
verità scomode, per esempio che la guerra è stata fatta per Trieste, ma anche in un certo
senso contro Trieste e i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena
mandati con le buone o le cattive a "rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri
italiani restituiti dall'Austria furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come
disertori e spesso lasciati morire di stenti.
Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la
memoria anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e
la geopolitica a una playstation. Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se
non nell'indifferenza, soprattutto dei più giovani.
Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre.
Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come
accade oggi — la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si
rimette implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].
Comprensione e analisi
1. Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome della
principale piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici lo
conferma?
2.
In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne affrontata
nel dopoguerra?
3.
Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo la
Prima Guerra mondiale?
4.
Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Modiale oggi, un secolo
dopo la sua conclusione?
5.
Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella conclusione
dell’articolo?
Produzione Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia
italiana ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle
ferite non ancora completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo
nella regione di confine della Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa
il rischio, oggi, di uno «sprofondamento nell'amnesia»?
Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze
personali. _____________________
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua
del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a
chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere?
Fu leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e aneddoti
potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una profonda
affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e viaggio.
Entrambi vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la possibilità di
un incontro inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo. Sorvoli il
deserto, lo percorri, ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura circoscritta. Lo
stesso vale per il libro: un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma
difficilmente causerà grossi danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e clima, il
viaggiatore acquisirà una più acuta consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io. Quanto
siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci
aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno per
San Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità
del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si trovano in
viaggio. […]
Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto dal numero 1599 del
Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71.
La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una
riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di
incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure,
senza essere costretto a farne esperienza diretta.
Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la
tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali,
alla tua sensibilità.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua
non italiana.
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Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla
scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che non
possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle sue
emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la
letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita.
Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica
testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle
emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della
nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano
essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e
infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è
frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel
passato, e di quello che siamo ora.
La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o
lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile
riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria
vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei
nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende
riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle
Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità. Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69
Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si
può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o
dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute»,
testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della
nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati. Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci
aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale?
Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche
ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto. ___________________________
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del
paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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ALLEGATO n. 4
PRIMA SIMULAZIONE SECONDA PROVA
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IPPD – SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA
OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI
Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI
PRODOTTI ALIMENTARI e
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE PASTICCERIA
DOCUMENTO
LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA
4. Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti
“Il sapore dolce è legato ad una serie di sostanze sia naturali che artificiali. Quelle naturali
appartengono per lo più alla categoria dei carboidrati semplici o zuccheri (i carboidrati
complessi, come l’amido, sono privi di sapore dolce). Quelle artificiali sono rappresentate da
molecole di diversa natura chimica. Nell’alimentazione abituale le fonti più importanti di
zuccheri sono gli alimenti e le bevande dolci. Lo zucchero comune (saccarosio) si ricava per
estrazione sia dalla barbabietola che dalla canna da zucchero, che ne rappresentano le fonti
più ricche. È presente naturalmente nella frutta matura e nel miele, che contengono anche
fruttosio e glucosio. Il latte contiene un altro zucchero, il lattosio. Il maltosio è uno zucchero
presente in piccole quantità nei cereali; si può inoltre formare dall’amido per processi di
idrolisi, fermentazione e digestione.
Gli zuccheri sono facilmente assorbiti ed utilizzati, sia pure con diversa rapidità. Il consumo di
zuccheri, specialmente se assunti da soli, provoca quindi in tempi brevi un rapido
innalzamento della glicemia (ossia della concentrazione di glucosio nel sangue) che tende poi
a ritornare al valore iniziale (curva glicemica) entro un periodo più o meno lungo.
E’ questo “rialzo glicemico” il meccanismo che compensa la sensazione di stanchezza fisica e
mentale e il senso di fame che si avvertono lontano dai pasti o in tutte quelle situazioni in cui
si ha una ipoglicemia o “calo degli zuccheri”. Esso è però un evento svantaggioso per chi,
come i soggetti diabetici, ha difficoltà ad utilizzare il glucosio a livello cellulare. Tuttavia anche
nelle diete di soggetti diabetici è possibile includere gli zuccheri e i dolci, purché consumati in
quantità controllate e nell’ambito di un pasto, ossia accompagnati da altri alimenti e
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soprattutto da fibra alimentare che ne rallentino l’assorbimento, evitando così la comparsa di
picchi glicemici troppo elevati.
Gli zuccheri semplici possono essere consumati come fonti di energia per l’organismo, nei
limiti del 10-15% dell’apporto calorico giornaliero (corrispondenti, per una dieta media di
2100 calorie, a 56-84 grammi). Particolare attenzione va fatta nei casi di diabete o in quelli di
intolleranza (piuttosto diffusa quella al lattosio).
[…]
Fra gli alimenti dolci occorre fare una distinzione. Alcuni (prodotti da forno) apportano
insieme agli zuccheri anche carboidrati complessi (amido) e altri nutrienti. Altri, invece, sono
costituiti prevalentemente da saccarosio e/o da grassi (caramelle, barrette, cioccolata, ecc.).
Per appagare il desiderio del sapore dolce è preferibile perciò consumare i primi. Il loro uso va
comunque attentamente controllato nel quadro della dieta complessiva giornaliera, tenendo
conto del loro apporto calorico e nutritivo.
[…]
86
Come comportarsi:
Modera il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata, per non superare la
quantità di zuccheri consentita.
Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana, che contengono meno
grasso e zucchero e più amido, come ad esempio biscotti, torte non farcite, ecc.
Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette
biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme)
Limita il consumo di prodotti che contengono molto saccarosio, e specialmente di quelli
che si attaccano ai denti, come caramelle morbide, torroni, ecc. Lavati comunque i denti
dopo il loro consumo.
Se vuoi consumare alimenti e bevande dolci ipocalorici dolcificati con edulcoranti
sostitutivi, leggi sull’etichetta il tipo di edulcorante usato e le avvertenze da seguire”.
(Fonte: Linee guida per una sana alimentazione italiana, revisione 2003, in:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_652_allegato.pdf)
Al candidato si chiede di sviluppare l’elaborato, attenendosi alle seguenti indicazioni:
a) Con riferimento alla comprensione del documento introduttivo, utile a raccogliere
informazioni e stimoli alla riflessione, il candidato risponda ai seguenti quesiti:
Le “Linee Guida per una sana alimentazione italiana” considerano di grande rilevanza
l’esperienza del “sapore dolce” nell’alimentazione e la collegano a sostanze naturali e
artificiali.
Riferisci almeno 4 fonti di glucidi, due per la preparazione di prodotti dolciari, due per
l’alimentazione in generale.
Il documento fornisce una spiegazione dell’aumento della glicemia. Riporta la
spiegazione che daresti a un tuo amico se ti chiedesse il significato del termine
“glicemia” e dei fattori che ne determinano un rapido aumento.
Nella Linea guida viene suggerito di preferire “i prodotti da forno. della tradizione
italiana”. Per quali ragioni?
b) Con riferimento alla produzione di un testo, il candidato, utilizzando le conoscenze acquisite
nel corso degli studi, esponga le caratteristiche principali del diabete.
c) Con riferimento alla padronanza delle conoscenze fondamentali e delle competenze tecnico
– professionali conseguite, il candidato predisponga almeno due prodotti dolciari per la prima
colazione di un ragazzo della sua età. Chiarisca le ragioni delle scelte operate, la selezione
delle materie prime, le tecniche di allestimento dei prodotti e formuli raccomandazioni per
soggetti affetti da un’allergia o intolleranza alimentare, a sua scelta.
d) Il candidato, facendo anche riferimento alle attività laboratoriali o alle esperienze extra-
scolastiche in contesti operativi, suggerisca almeno una innovazione per un dolce tipico della
Regione di appartenenza.
87
____________________________________
Durata massima della prova – prima parte: 4 ore.
La prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è predisposta dal MIUR mentre
la seconda è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta formativa
dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto.
È consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
88
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ANGELO BERTI
IPPD: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA
OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI
TEMA DI: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI e
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE PASTICCERIA
SECONDA PARTE SECONDA PROVA PREVISTA PER GLI ESAMI DI STATO
1 MARZO 2019
TIPOLOGIA B: QUALITÀ SICUREZZA ALIMENTARE E HACCP
Nella predisposizione di un laboratorio di pasticceria,l'OSA deve agire con un livello di responsabilità molto
alta anche per evitare situazioni di pericolo che si possono presentare dall'inizio dell'attività lavorativa.
Il livello di preparazione e di specializzazione deve garantire un'elevata qualità del prodotto finito.
Il candidato riporti i passi necessari per il corretto approccio al lavoro, facendo riferimento alla richiesta di
produzione di 2 dolci per la prima colazione.
89
Si illustrino i criteri necessari per ottenere un prodotto di alta qualità.
Si descriva:
il diagramma di produzione di uno dei due dolci in preparazione, facendo riferimento alla
programmazione svolta nel triennio;
i rischi che possono presentarsi durante l'allestimento del prodotto e l'utilizzo dei macchinari;
si individuino i punti critici che possono essere classificati come CP oppure come CCP, definendo le
divesre modalità di prevenzione.
Nella somministrazione di una crema bavarese, si è presentata una contaminazione da Lysteria
Monocitogenes. Si descriva :
l'agente contaminante;
la malattia;
i sistemi di prevenzione da mettere in atto per evitare il rischio igienico sanitario.
90
ALLEGATO n. 5
SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA
91
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ANGELO BERTI
IPPD: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA
OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI
TEMA DI: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI PRODOTTI ALIMENTARI e
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE PASTICCERIA
SECONDA PARTE SECONDA PROVA PREVISTA PER GLI ESAMI DI STATO
1 MARZO 2019
TIPOLOGIA B: QUALITÀ SICUREZZA ALIMENTARE E HACCP
Nella predisposizione di un laboratorio di pasticceria,l'OSA deve agire con un livello di responsabilità molto
alta anche per evitare situazioni di pericolo che si possono presentare dall'inizio dell'attività lavorativa.
Il livello di preparazione e di specializzazione deve garantire un'elevata qualità del prodotto finito.
92
Il candidato riporti i passi necessari per il corretto approccio al lavoro, facendo riferimento alla richiesta di
produzione di 2 dolci per la prima colazione.
Si illustrino i criteri necessari per ottenere un prodotto di alta qualità.
Si descriva:
il diagramma di produzione di uno dei due dolci in preparazione, facendo riferimento alla
programmazione svolta nel triennio;
i rischi che possono presentarsi durante l'allestimento del prodotto e l'utilizzo dei macchinari;
si individuino i punti critici che possono essere classificati come CP oppure come CCP, definendo le
diverse modalità di prevenzione.
Nella somministrazione di una crema bavarese, si è presentata una contaminazione da Lysteria
Monocitogenes. Si descriva :
l'agente contaminante;
la malattia;
i sistemi di prevenzione da mettere in atto per evitare il rischio igienico sanitario.
93
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L'ENOGASTRONOMIA E L'OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ANGELO BERTI
IPPD: SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ARTICOLAZIONE: ENOGASTRONOMIA
OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI
TEMA DI: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE, ANALISI E CONTROLLI MICROBIOLOGICI DEI
PRODOTTI ALIMENTARI e
LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI – SETTORE PASTICCERIA
SIMULAZIONE SECONDA PARTE DELLA SECONDA PROVA PREVISTA PER GLI ESAMI DI STATO
12 APRILE 2019
TIPOLOGIA B: CONSERVAZIONE E REAZIONI AVVERSE
Documento
Dal Reg. Eu 178/2002
Art. 3, p.3 «operatore del settore alimentare», la persona fisica o giuridica responsabile di
garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell'impresa alimentare posta
sotto il suo controllo;
p 30 Gli operatori del settore alimentare sono in grado, meglio di chiunque altro, di elaborare
sistemi sicuri per l'approvvigionamento alimentare e per garantire la sicurezza dei prodotti forniti;
essi dovrebbero pertanto essere legalmente responsabili, in via principale, della sicurezza degli
alimenti. Sebbene tale principio sia affermato in alcuni Stati membri e in alcuni settori della
legislazione alimentare, in altri settori esso non è esplicito o la responsabilità viene assunta dalle
94
autorità competenti dello Stato membro attraverso lo svolgimento di attività di controllo. Tali
disparità possono creare ostacoli al commercio e distorsioni della concorrenza tra operatori del
settore alimentare di Stati membri diversi.
Tema tipologia B
In relazione alla prima parte della seconda prova proposta dal Ministero, il candidato ipotizzi di
aver assunto l’incarico di dover predisporre tre dolci per una festa di compleanno per una comitiva
di 20 studenti.
Rispetto alle preparazioni richieste riporti i motivi della scelta.
Di una preparazione riporti:
- gli ingredienti utilizzati
- La scelta dei prodotti spiegandone bene la qualità selezionata e i criteri di scelta
- I criteri di stoccaggio e i metodi di conservazione utilizzati all’interno dell’azienda
produttiva specificando
A) i metodi, le attrezzature e le temperature
B) la diversa conservazione e le caratteristiche di eventuali prodotti utilizzati quali
- congelati e surgelati e liofilizzati acquistati
- le eventuali avvertenze da comunicare alla clientela
Due componenti del gruppo hanno comunicato di essere soggetti a reazioni avverse al cibo di cui
un’intolleranza al lattosio e la celiachia
Il candidato esponga:
- Descriva i casi particolari dell’intolleranza al lattosio e della celiachia e la possibile relazione
tra le due situazioni cliniche
- Spieghi gli obblighi di legge riguardo alla somministrazione di alimenti contenenti sostanze
che possono provocare allergie o intolleranze e come intende procedere nel rispetto degli
adempimenti degli stessi.
Il candidato concluda predisponendo una pagina informativa da allegare alla lista della propria
produzione con due indicazioni che rassicurino il cliente sulla sicurezza e salubrità dei prodotti
alimentari che vengono preparati dall’azienda.
95
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA A (Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano)
INDICATORI
GENERALI
DESCRITTORI
(MAX 60 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ideazione, pianificazione
e organizzazione del
testo
efficaci e
puntuali
nel complesso
efficaci e puntuali
parzialmente
efficaci e poco
puntuali
confuse ed
impuntuali
del tutto confuse
ed impuntuali
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Coesione e coerenza
testuale
complete adeguate parziali scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ricchezza e padronanza
lessicale
presente e
completa
adeguate poco presente e
parziale
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Correttezza
grammaticale
(ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed
efficace della
punteggiatura
completa;
presente
adeguata (con
imprecisioni e
alcuni errori non
gravi);
complessivamente
presente
parziale (con
imprecisioni e
alcuni errori
gravi);
parziale
scarsa (con
imprecisioni e
molti errori gravi);
scarso
assente;
assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ampiezza e precisione
delle conoscenze e dei
riferimenti culturali
presenti adeguate parzialmente
presenti
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Espressione di giudizi
critici e valutazione
personale
presenti e
corrette
nel complesso
presenti e corrette
parzialmente
presenti e/o
parzialmente
corrette
scarse
e/o scorrette
assenti
PUNTEGGIO PARTE
GENERALE
96
INDICATORI
SPECIFICI
DESCRITTORI
(MAX 40 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Rispetto dei vincoli posti
dalla consegna (ad
esempio, indicazioni di
massima circa la
lunghezza del testo – se
presenti– o indicazioni
circa la forma
parafrasata o sintetica
della rielaborazione)
completo adeguato parziale/incompleto scarso assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Capacità di
comprendere il testo nel
senso complessivo e nei
suoi snodi tematici e
stilistici
completa adeguata parziale scarsa assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Puntualità nell’analisi
lessicale, sintattica,
stilistica e retorica (se
richiesta)
completa adeguata parziale scarsa assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Interpretazione corretta
e articolata del testo
presente nel complesso
presente
parziale scarsa assente
PUNTEGGIO PARTE
SPECIFICA
PUNTEGGIO
TOTALE
NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna
proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).
97
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA B (Analisi e produzione di un testo argomentativo)
INDICATORI
GENERALI
DESCRITTORI
(MAX 60 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ideazione,
pianificazione e
organizzazione del
testo
efficaci e
puntuali
nel complesso
efficaci e puntuali
parzialmente
efficaci e poco
puntuali
confuse ed
impuntuali
del tutto
confuse
ed impuntuali
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Coesione e coerenza
testuale
complete adeguate parziali scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ricchezza e
padronanza lessicale
presente e
completa
adeguate poco presente e
parziale
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Correttezza
grammaticale
(ortografia,
morfologia, sintassi);
uso corretto ed
efficace della
punteggiatura
completa;
presente
adeguata (con
imprecisioni e
alcuni errori non
gravi);
complessivamente
presente
parziale (con
imprecisioni e
alcuni errori
gravi);
parziale
scarsa (con
imprecisioni e
molti errori
gravi);
scarso
assente;
assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ampiezza e
precisione delle
conoscenze e dei
riferimenti culturali
presenti adeguate parzialmente
presenti
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Espressione di giudizi
critici e valutazione
personale
presenti e
corrette
nel complesso
presenti e corrette
parzialmente
presenti e/o
parzialmente
corrette
scarse
e/o scorrette
assenti
PUNTEGGIO
PARTE GENERALE
98
INDICATORI
SPECIFICI
DESCRITTORI
(MAX 40 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Individuazione corretta di
tesi e argomentazioni
presenti nel testo proposto
presente nel complesso
presente
parzialmente
presente
scarsa e/o nel
complesso scorretta
scorretta
14-15 11-13 9-10 6-8 1-5
Capacità di sostenere con
coerenza un percorso
ragionato adoperando
connettivi pertinenti
soddisfacente adeguata parziale scarsa assente
14-15 11-13 9-10 6-8 1-5
Correttezza e congruenza
dei riferimenti culturali
utilizzati per sostenere
l’argomentazione
presenti nel complesso
presenti
parzialmente
presenti
scarse assenti
PUNTEGGIO PARTE
SPECIFICA
PUNTEGGIO TOTALE
NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna
proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA C (Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di
attualità)
INDICATORI
GENERALI
DESCRITTORI
(MAX 60 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ideazione, pianificazione e
organizzazione del testo
efficaci e puntuali nel complesso
efficaci e puntuali
parzialmente efficaci
e poco puntuali
confuse ed
impuntuali
del tutto confuse
ed impuntuali
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Coesione e coerenza
testuale
complete adeguate parziali scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ricchezza e padronanza
lessicale
presente e
completa
adeguate poco presente e
parziale
scarse Assenti
99
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Correttezza grammaticale
(ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed
efficace della punteggiatura
completa;
presente
adeguata (con
imprecisioni e alcuni
errori non gravi);
complessivamente
presente
parziale (con
imprecisioni e alcuni
errori gravi);
parziale
scarsa (con
imprecisioni e molti
errori gravi);
scarso
assente;
assente
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Ampiezza e precisione delle
conoscenze e dei riferimenti
culturali
presenti adeguate parzialmente
presenti
scarse assenti
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Espressione di giudizi
critici e valutazione
personale
presenti e corrette nel complesso
presenti e corrette
parzialmente
presenti e/o
parzialmente
corrette
scarse
e/o scorrette
assenti
PUNTEGGIO PARTE
GENERALE
INDICATORI
SPECIFICI
DESCRITTORI
(MAX 40 pt)
9-10 7-8 6 4-5 1-3
Pertinenza del testo rispetto
alla traccia e coerenza nella
formulazione del titolo e
dell’eventuale suddivisione
in paragrafi
completa adeguata parziale scarsa assente
14-15 11-13 9-10 6-8 1-5
Sviluppo ordinato e lineare
dell’esposizione
presente nel complesso
presente
parziale scarso assente
14-15 11-13 9-10 6-8 1-5
Correttezza e articolazione
delle conoscenze e dei
riferimenti culturali
presenti nel complesso
presenti
parzialmente
presenti
scarse assenti
PUNTEGGIO
PARTESPECIFICA
PUNTEGGIO TOTALE
NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna
proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).
100
Tabella di conversione punteggio/voto
PUNTEGGIO VOTO
20 10
18 9
16 8
14 7
12 6
10 5
8 4
6 3
4 2
2 1
0 0
101
Griglia Valutazione Seconda Prova: Scienza e Cultura dell’Alimentazione
Candidato/a___________________________________________________Classe :_____________
Materia Comprensione dei contenuti
proposti e della
consegna
punti Padronanza delle
conoscenze
punti Padronanza delle
competenze Tecnico –
prof.
punti Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare
punti
Sc. Alim. 1-3 1-6 1-8 1-3
6 Totale punteggio Prova____________/ 20
Indicatori Comprensione dei contenuti proposti e della consegna operativa
1 Interpreta il testo base solo a livello generale e non riesce a focalizzare le richieste
2 Interpreta il testo, focalizzare le richieste, sviluppa semplicemente le problematiche proposte nel testo e/o l’elaborazione è ripetitiva (obiettivo minimo)
3 Interpreta correttamente il testo, utilizza le richieste e le elabora come base per lo sviluppo della tematica proposta
Indicatori Padronanza delle conoscenze rispetto ai nuclei fondamentali delle discipline
1 Non è in grado di orientarsi in merito all’argomento proposto, le conoscenze sono molto limitate, sono presenti vari/ gravi errori di concetto
2 Conoscenze parziali; conoscenze non sempre corrette
3 Conoscenze base degli argomenti proposti
4 Conoscenze fondamentali generiche propone solo una ripetizione di quanto studiato (obiettivo minimo)
5 Conosce gli argomenti proposti, ma li elabora con semplicità. La trattazione è completa.
6 Conoscenze articolate, approfondite, l’esposizione è sicura. Evidenzia buona capacità di sintesi e di rielaborazione personale.
Indicatori Padronanza delle competenze tecnico professionali
1 Non è in grado di interpretare e utilizzare le proposte avanzate e non risponde secondo quanto richiesto
2 Individua le proposte, ma non risponde coerentemente al testo dato.
3 Individua le problematiche, ma le proposte sono marginali
4 Interpreta le richieste, ma le soluzioni proposte corrette sono parziali e prive di rielaborazione personale
5 Individua le problematiche, le soluzioni sono adeguate solo ad una risoluzione superficiale del caso, ripete quanto appreso senza o con una modesta riflessione personale (obiettivo minimo)
6 Individua le problematiche, le soluzioni proposte sono utili, ma non approfondite e prive di rielaborazione.
102
7 Interpreta correttamente le problematiche, le analizza e propone soluzione adeguate dei problemi
8 Interpreta le problematiche, analizza, riflette, valuta e indica strategie appropriate formulando proposte operative per la soluzione dei problemi
Indicatori Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici.
1 Difficoltà ad argomentare, la sintassi è poco lineare, non utilizza, se non con difficoltà il linguaggio tecnico scientifico (obiettivo minimo)
2 Sa argomentare, la sintassi è lineare e comprensibile, l’uso del linguaggio tecnico è adeguato. Collega le conoscenze teoriche con l’attività pratica (anche se in modo semplice )
3 L’interpretazione e la rielaborazione del testo è buona. La sintassi è corretta il lessico scientifico è appropriato. Collega le conoscenze con le esperienze tecnico pratiche e attraverso un’analisi personale, elabora proposte corrette.
103
SIMULAZIONE COLLOQUIO
Sarà effettuata una simulazione del colloquio orale alla fine del mese di Maggio. GRIGLIE DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Candidato/a………………………………………….……………………….. Verona, … maggio 2019 Classe 5ª
INDICATORE DESCRITTORI Punteggi
Aver acquisito i nuclei fondanti propri delle discipline
Conosce in modo parziale e frammentario i nuclei tematici fondanti delle discipline
1-2
Evidenzia una padronanza essenziale dei nuclei fondanti e dei metodi propri delle discipline 3-4
Evidenzia una consapevole padronanza dei contenuti e una corretta acquisizione dei metodi propri delle discipline 5
Mostra di aver acquisito il pieno possesso dei contenuti disciplinari e dei metodi propri delle discipline 6
Saper collegare i nuclei tematici fondamentali delle discipline nell’ambito di una trattazione pluridisciplinare
Mostra difficoltà nel collegare i nuclei tematici fondamentali delle discipline 1
Riesce, se guidato, a effettuare collegamenti essenziali tra i nuclei tematici fondamentali
2
Riesce a collegare i contenuti in modo corretto, nell’ambito di una trattazione pluridisciplinare
3
Collega in modo autonomo, consapevole e coerente i contenuti disciplinari 4
Saper comunicare e argomentare utilizzando anche la Lingua straniera
Comunica in modo disorganico e incerto, in un linguaggio non sempre appropriato
1
Comunica in modo essenziale, utilizzando un linguaggio specifico non sempre adeguato
2
Argomenta con organicità e correttezza, utilizzando il linguaggio specifico in modo appropriato anche in lingua straniera
3
Argomenta in modo organico e corretto, evidenziando capacità critiche e utilizzando un linguaggio ricco e pertinente anche in lingua straniera
4
Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle discipline, traendo spunto anche dalle personali esperienze, per analizzare e comprendere la realtà e affrontare le problematiche proposte
Utilizza con difficoltà i concetti e gli strumenti fondamentali delle discipline; nell’inquadramento e nell’analisi delle problematiche proposte fornisce soluzioni parziali e non sempre corrette
1-2
Affronta le problematiche proposte inquadrandone gli aspetti fondamentali e pervenendo, se guidato, a soluzioni pertinenti.
3-4
Affronta le problematiche proposte in modo corretto riuscendo a pervenire a soluzioni pertinenti 5
Affronta le problematiche proposte, inquadrandole in modo consapevole e autonomo, proponendo soluzioni esaustive e originali 6
TOTALE PUNTI SU 20