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ISTITUTO TECNICO AGRARIA, AGROALIMENTARE, AGROINDUSTRIA
CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO SANITARI | SERALE SOCIO SANITARIO
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE OPERATORE DEL BENESSERE
(ESTETISTA)
LARGO C. MARCHESI 12, 56124 PISA | TEL. 050570161-050578638 FAX 050570043
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Esame di Stato a.s. 2014/2015
(D.P.R. 23.07.98 n° 323, art. 5 comma 2)
(Approvato dal Consiglio di Classe in data 14 Maggio 2015)
Il Dirigente scolastico: Prof. Marco Salardi
Il Coordinatore: Prof. Maurizio Antonelli
La Segretaria: Prof.ssa Paola Incardona
Classe 5ª I
Indirizzo SERVIZI SOCIO-SANITARI
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SOMMARIO
FRONTESPIZIO
- Sommario pag 2
PARTE 1ª
IL CORSO DI STUDI pag. 3
- Obiettivi generali pag 3
- Profilo professionale e sbocchi occupazionali pag. 3
- Struttura del corso e quadro orario pag. 4
- Descrizione del corso pag. 4
- Tirocini e attività extracurricolari pag. 4
PARTE 2ª LA CLASSE: PRESENTAZIONE SINTETICA pag. 5
PARTE 3°
PARTE 3°
IL PERCORSO FORMATIVO pag. 7
- ALLEGATO A pag. 8
- Lingua inglese pag. 9
- Igiene e cultura medico-sanitaria pag. 12
- Lingua francese pag. 15
- Tecnica amministrativa e economia sociale pag. 19
- Diritto e legislazione socio-sanitaria pag. 21
- Storia pag. 23
- Lingua e lettere italiane pag. 24
- Griglia valutazione della prima prova pag. 27
- Psicologia generale e applicata pag.28
- Griglia valutazione della seconda prova pag.31
- Matematica pag. 32
- Religione pag. 36
- Scienze motorie e sportive pag. 38
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PARTE 4ª
CRITERI DI VALUTAZIONE PREVISTI DAL P.O.F. pag. 42
- Classificazione degli obiettivi e dei livelli pag. 44
- Valutazione finale pag. 45
PARTE 5ª - LE VERIFICHE pag. 47
- Griglia di valutazione terza prova pag. 48
PARTE 6ª ELENCO CANDIDATI pag. 49
PARTE 7ª ELENCO DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE pag. 48
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PARTE PRIMA IL CORSO DI STUDI
OBIETTIVI GENERALI
Fornire agli alunni una formazione culturale di base di livello europeo, basata sul rapporto
relazionale e sul rispetto delle diversità.
Assicurare una formazione professionale completa di esperienze pratiche, di tirocini sul campo e di
contatti con il mondo del lavoro, con acquisizione di capacità che permettano ai diplomati di
affrontare situazioni lavorative, anche complesse e delicate, come operatore nei settori socio-sanitari.
STRUTTURA DEL CORSO E QUADRO ORARIO
L’indirizzo di studi per “tecnico dei Servizi socio-sanitari” fa parte dell’Istruzione professionale.
Oggi viviamo in una società in cui sono sempre più urgenti i bisogni di alcune categorie di cittadini
che vanno acquistando sempre più “visibilità” rispetto al passato, come ad esempio gli anziani, i
disabili ed il mondo dell’infanzia.
La trasformazione della famiglia da patriarcale a mononucleare, la scelta dei nuovi nuclei familiari di
vivere in case proprie e non più presso le famiglie di origine, il massiccio inserimento delle donne nel
mondo del lavoro (e finalmente anche in ruoli di responsabilità), hanno reso inderogabile la nascita di
più numerosi e specifici servizi socio-sanitari.
Così oggi è pressante la richiesta di asili nido o di assistenza domiciliare per affiancare le famiglie
non in grado di sostenere situazioni come la presenza di ammalati o disabili e quindi di personale
esperto e preparato che affranchi, almeno parzialmente, la famiglia nei compiti che in passato erano
di sua unica competenza.
PROFILO PROFESSIONALE:
Operatore polivalente e flessibile in grado di inserirsi con competenza nei servizi socio-sanitari,
coadiuvando il personale specializzato (medici, terapisti, assistenti sociali, psicologi).
I settori assistenziali di intervento si individuano prevalentemente nelle strutture rivolte ai portatori di
handicap (centri socio-educativi, enti privati), all’infanzia (asili nido, cliniche pediatriche),ai soggetti
in situazione di disagio sociale (istituzioni pubbliche e private),agli anziani (case di riposo) e di tipo
ospedaliero.
In tali ambiti il diplomato sarà capace di aggregare e gestire gruppi di lavoro per assistere sul piano
medico-sanitario
TITOLO CONSEGUITO: DIPLOMA PROFESSIONALE DI TECNICO DEI SERVIZI
SOCIO-SANITARI ”
SBOCCHI OCCUPAZIONALI:
Come operatore presso centri e comunità specializzate (ad es. asili nido, nuovi servizi per l’infanzia e
l’adolescenza, asili a domicilio o di quartiere).
Come educatore per soggetti in difficoltà ( tramite ASL, con disabili anziani, ecc...).
Come animatore in centri per anziani, centri riabilitativi, centri estivi e soggiorni vacanze.
In cooperative comunque operanti nel settore sociale e dei servizi alla persona: ludoteche,
biblioteche, centri per la famiglia.
Come insegnante di esercitazioni di Tecnica professionale presso gli Istituti professionali ad indirizzo
socio-sanitario..
Il titolo è riconosciuto come titolo di accesso in Pubblici Concorsi, ad es. nel campo dell’assistenza
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all’infanzia.
Come Addetto all’assistenza di base (AAB) in tutte le strutture di tipo residenziale.
Infine come addetto all’assistenza di base (AAB) in tutte le strutture di tipo assistenziale.
SBOCCHI UNIVERSITARI:
Accesso a tutte le facoltà universitarie, per corsi di laurea e diplomi di laurea. Si ha
particolare propedeuticità per i diplomi in area parasanitaria (dietista, logopedista, scienze
infermieristiche, riabilitazione,.....) e area sociale (servizi sociali….).
DESCRIZIONE DEL CORSO:
Il corso è suddiviso in due bienni con carattere fondamentalmente formativo e rivolto al
potenziamento delle conoscenze e delle capacità di base e da un monoennio conclusivo. Sono
comunque curate le attività atte a sviluppare le capacità tecniche ed assistenziali.
Nel triennio prevale la formazione specifica, centrata su tre aree: l’area psicologica (teoria e
pratica), l’area igienico-sanitaria e l’area legale-amministrativa. In tali aree si persegue la
formazione del profilo professionale del tecnico dei servizi socio-sanitari.
Con il passaggio a questo corso del nuovo ordinamento l’indirizzo Dirigenti di Comunità
cambia nome, ma mantiene inalterata la struttura portante del suo impianto didattico
disciplinare, rinforza le attività pratiche di tirocinio e i contatti con il mondo del lavoro,
garantendo così ai propri studenti una preparazione sempre più adeguata ai bisogni del
territorio, spendibile nel settore dei servizi sociali.
Segue il quadro orario del corso e la descrizione dei tirocini.
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TIROCINI ED ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI
Oltre al tirocinio effettuato all’interno della scuola, nel nostro laboratorio “Comunicazione e
linguaggi”, tutti gli allievi effettuano attività di tirocinio esterne all’Istituto in centri e comunità
operanti sul territorio; in particolare le esterne realizzate sono:
CLASSI III : - Tirocinio presso asili nido - Tirocinio presso scuola d’infanzia
CLASSI IV : - Tirocinio presso centri e servizi diurni e non per disabili
CLASSI V : - Tirocinio case di riposo , centri diurni per anziani e RSA
Tali attività di tirocinio esterno perseguono l’obiettivo di far entrare direttamente in contatto gli
allievi con la realtà operativa e professionale delle strutture dei servizi alla persona; per tale
motivo gli studenti vengono inseriti in strutture del territorio (scuole, ASL, comuni,…) in
piccoli gruppi. La durata complessiva dei tirocini (per ogni anno scolastico) è mediamente di
15 giorni.
Inoltre:
Alternanza scuola-lavoro e tirocini extracurricolari
Tirocini di formazione orientamento presso alcune unità operative dell’Azienda
Ospedaliera Pisana
Tirocini facoltativi presso “Caffè Alzheimer”
Attività di tipo sportivo e corsi di perfezionamento in Lingua straniera ; attività BLSD
( soccorritore).
PARTE SECONDA : LA CLASSE
Presentazione sintetica della classe
La classe è composta da 22 iscritte/i di cui 5 maschi e 17 femmine. Una candidata ha abbandonato
gli studi nel corso dell’anno scolastico. 4 candidate non sono di lingua-madre italiana, ma ormai
hanno sviluppato una competenza linguistica che non condiziona gli esiti delle prove orali e scritte.
Solo in alcuni elaborati in lingua italiana si può evidenziare ancora qualche lacuna nella conoscenza
dell’italiano. Due candidate usufruiscono delle misure dispensative e compensative relative al DSA.
Nella classe sono presenti due alunni seguiti da insegnanti di sostegno. Relativamente alla
programmazione seguita dai due alunni ed al tipo di esame che sarà affrontato, si fa riferimento alle
singole relazioni presentate separatamente che riportano tutte le informazioni utili alla
Commissione d’esame.
Si sottolinea l’importanza della presenza dei docenti specializzati durante le prove d’esame, sia
scritte che orali, a supporto degli alunni certificati, strategia già applicata con successo durante
l’intero curriculum scolastico.
I programmi delle varie materie sono stati svolti interamente secondo quanto preventivato nelle
relazioni di inizio anno. Durante l'anno scolastico la classe ha svolto tre simulazioni della prima
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prova d'Italiano e due simulazioni della terza prova; ad esse si aggiunge una simulazione della
seconda prova.
Come previsto dai programmi ministeriali , la classe ha svolto attività di tirocinio della durata di
una settimana presso strutture assistenziali esterne per anziani dislocate sul territorio urbano. Le
esercitazioni pratiche di tirocinio in sede e presso strutture assistenziali, riguardanti la terza età,
hanno consentito alle studentesse e agli studenti di verificare attitudini, competenze, interessi in
relazione sia alle possibilità di inserimento lavorativo nei servizi socio-sanitari, sia alla
prosecuzione degli studi nel campo delle professioni paramediche, dell’assistenza sociale, delle
facoltà universitarie come Psicologia, Scienze sociali.
Da segnalare la positiva ricaduta formativa per molti alunni della classe che hanno frequentato con
impegno e motivazione, oltre ai tirocini curricolari, anche quelli facoltativi presso la Clinica
Chirurgica Generale (reparto trapianti) e il reparto di Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Cisanello
e presso i reparti di Pediatria e Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Santa Chiara. Tredici
alunne della classe hanno frequentato il “Caffè Alzheimer” di Pisa.
La classe, nel corso del quinquennio, ha partecipato alle attività del Laboratorio “Comunicazione e
linguaggi” promosso dal nostro istituto e rivolto agli alunni diversamente abili presenti nelle varie
classi . Queste esperienze sono state vissute con impegno, consapevolezza, responsabilità e
partecipazione. Nello specifico, durante il terzo anno, due ore la settimana sono state dedicate ad
attività di animazione; nella classe quarta, per due ore la settimana, è stato svolto un laboratorio di
attività ludiche con proposte didattiche e formative finalizzate a migliorare lo scambio e la
condivisione delle esperienze con persone diversamente abili.
La classe quinta ha svolto lezioni fuori sede ed ha assistito e partecipato a rappresentazioni teatrali
in lingua francese.
I docenti hanno sottolineato come la mancanza di omogeneità abbia caratterizzato questo gruppo-
classe: alunne ed alunni si sono distinti per diversità di interessi e di preferenze. Innanzitutto i
candidati hanno creato in questi anni di scuola media superiore - principalmente nel triennio - dei
sottogruppi ed hanno instaurato relazioni interpersonali circoscritte al gruppo di riferimento.
Inoltre verso le diverse materie del corso l’atteggiamento non è risultato omogeneo: in alcune
discipline hanno prodigato un impegno maggiore, conseguendo risultati più che positivi; in altre,
invece, il recupero è risultato più lento e faticoso.
La stessa modalità di relazione con i docenti non è stata omogenea, tanto che dalle relazioni finali
disciplinari si possono ricavare giudizi di merito di segno diverso.
E’ indubbiamente una classe quinta con buone potenzialità, che non sempre ha sviluppato al
massimo conoscenze e competenze rimaste talvolta nell’ombra a causa di un impegno alterno.
Ciò non ha impedito ad alcune/i di lavorare con profitto, conseguendo risultati buoni ed ottimi. E
proprio da queste individualità è partito lo stimolo a lavorare di più e con maggiore costanza, al fine
di conseguire una preparazione culturale e professionale sicuramente idonea all’inserimento nel
mondo del lavoro e/o degli studi universitari.
Il livello generale di preparazione è quindi generalmente adeguato. Ci sono tre fasce di livello: la
prima, caratterizzata da alcuni studenti che hanno dimostrato continuità nell’impegno e
nell’apprendimento, riuscendo a conseguire risultati buoni ed ottimi; la seconda che si è impegnata
a fasi alterne, raggiungendo livelli discreti di preparazione; infine una terza che, sebbene non abbia
mostrato interesse costante, sollecitata sul piano dell'impegno ha raggiunto tuttavia gli obiettivi
minimi previsti.
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PARTE TERZA : IL PERCORSO FORMATIVO
GLI OBIETTIVI COMUNI:
Capacità logico-interpretative
Capacità logico-espressive
Capacità di comprensione e comunicazione
Capacità di rielaborazione personale
Capacità di documentare adeguatamente il proprio lavoro, le proprie argomentazioni e
valutazioni
LE METODOLOGIE DIDATTICHE:
Lezione frontale
Lezione partecipata
Lavoro di gruppo
Uso del materiale didattico, anche multimediale, disponibile nell’Istituto
Testi in adozione
AMBITI E COLLEGAMENTI TRA LE DISCIPLINE:
Percorsi interdisciplinari che hanno al centro “status” e ruoli della persona colti nei diversi aspetti:
fisiologici, affettivi, intellettivi, giuridici e relazionali.
Tali percorsi hanno avuto una ricaduta sul piano operativo attraverso le attività di tirocinio.
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ALLEGATO A
Relazioni finali (analitiche ed informative) per disciplina
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LINGUA INGLESE Prof.ssa MADDALENA MENCHI
Relazione di fine anno
OBIETTIVI GENERALI
Ampliare il proprio bagaglio culturale di base fatto di conoscenze, abilità e competenze
necessarie per un consapevole riferimento nel mondo del lavoro;
prendere coscienza della figura professionale a livello di abilità linguistiche, relazionali e
tecnico operative;
acquisire competenza comunicativa orale (comprendere e produrre messaggi orali);
acquisire competenza comunicativa scritta (decodificare e produrre messaggi scritti).
OBIETTIVI SPECIFICI
CONOSCENZE
Conoscenza delle strutture della lingua e di un bagaglio lessicale necessario per:
accedere a testi di carattere generale e di inglese scientifico;
per essere in grado di interagire su argomenti di cultura generale e professionale;
per conoscere alcune tematiche principali relative all'ambito di indirizzo in lingua inglese.
COMPETENZE
Comprendere il senso globale di testi professionalmente significativi al fine di evincere le
informazioni principali;
interagire su argomenti di cultura generale e professionale;
relazionare sui contenuti principali di argomenti trattati;
rispondere sinteticamente a domande relative a brani di lettura.
CAPACITA'
Utilizzare la lingua per riferire gli argomenti trattati;
organizzare le conoscenze acquisite in modo coerente;
utilizzare i contributi di altre discipline per effettuare semplici collegamenti.
OBIETTIVI MEDIAMENTE RAGGIUNTI
Conosco la classe 5I Servizi Socio Sanitari solo dall'inizio di questo anno scolastico. So che,
durante il corso degli anni, al nucleo iniziale si sono associati studenti provenienti da istituti e
indirizzi diversi. Per quanto mi riguarda, la classe ha evidenziato, fin dall'inizio dell'anno, due
gruppi diversi di alunni: alcuni più capaci e interessati a apprendere, mentre altri con lacune di tipo
morfo-sintattico e lessicale dovute probabilmente alla mancanza di continuità didattica nel corso
degli anni, unitamente a un discontinuo e/o scarso impegno domestico. Alcuni, consapevoli di
questa situazione, hanno partecipato alle attività proposte e, ciascuno con le proprie capacità, si
sono mostrati disponibili a apprendere; mentre un altro gruppo ha dimostrato scarso impegno e la
partecipazione doveva essere spesso stimolata dall'insegnante.
Lo studio da parte di quasi tutti è prevalentemente mnemonico. C'è comunque un piccolo gruppo di
alunni più autonomi nello studio e nell'esposizione sia scritta che orale che hanno raggiunto buoni
livelli. Tutti gli studenti hanno una conoscenza sufficiente degli argomenti trattati e, in linea
generale, una sufficiente competenza comunicativa; la comprensione generale di testi di livello
intermedio viene raggiunta in modo adeguato e le produzioni orale e scritta risultano mediamente
accettabili.
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Nella classe c’è un’alunna che segue un programma differenziato e un alunno seguito dal sostegno
che segue il programma regolare. In più ci sono due alunni con DSA che hanno sempre mostrato
molta volontà e impegno nello studio della lingua nonostante le loro più o meno evidenti difficoltà.
Per loro è stata privilegiata l’esposizione orale, con interrogazioni programmate.
METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Metodi adottati: Lezione frontale, lezione partecipata, lavoro individuale e di gruppo. I contenuti
proposti sono sempre stati introdotti da testi di lettura e sfruttati con attività diversificate a seconda
della tipologia, ma sempre mirate a ampliare il bagaglio lessicale e a sviluppar autonomia
espressiva. I testi di comprensione sono stati accompagnati da esercizi di completamento, da
domande chiuse o aperte; la produzione orale e scritta è stata sollecitata tramite la riorganizzazione
e la rielaborazione dei testi proposti principalmente attraverso domande aperte.
Strumenti utilizzati: Libro di testo, fotocopie, ascolti.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Sono state effettuate prove di tipo oggettivo per verificare le abilità ricettive e prove di tipo
soggettivo per valutare la competenza comunicativa nella produzione sia scritta che orale. Durante
le simulazioni di trza prova gli alunni hanno utilizzato il vocabolario bilingue Italiano- inglese.
Nelle verifiche scritte si è tenuto conto della conoscenza dell'argomento, della coerenza e coesione
del contenuto, della padronanza delle strutture linguistiche e lessicali, della capacità di
rielaborazione personale e di sintesi degli argomenti trattati.
Nelle verifiche orali si è tenuto conto della capacità di comprensione di messaggi orali/testi scritti,
della conoscenza dell'argomento, della capacità di esposizione e di rielaborazione personale,
privilegiando sempre la comunicazione del messaggio piuttosto che la correttezza sintattica.
La valutazione finale ha tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi, ma anche dei livelli di
partenza, dei progressi conseguiti, della partecipazione e dell'impegno dimostrato durante il
percorso di apprendimento.
i livelli di sufficienza sono stati identificati sulla base di:
conoscenza essenziale dei contenuti
comprensione globale di testi scritti e messaggi orali di difficoltà intermedia dal punto di
vista linguistico e testuale
esposizione comprensibile, anche se semplice e con qualche errore formale.
PROGRAMMA DI LINGUA E CIVILTA' INGLESE
Da Close up on New Community Life 3° edizione F. Cilloni D. Reverberi, CLITT:
MODULE 1 “GROWING OLD”
UNIT 1 A Growing Population p 146 - p 147
UNIT 2 Healthy Ageing p 152 - p 154
UNIT 3 Minor Problems p 158 - p 162
UNIT 4 Major Illnesses p 166 - p 168
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MODULE 2 “SERVICES FOR THE ELDERLY”
UNIT 1 Services at Home p 180 - p 184
UNIT 2 Day Centres: definizione
UNIT 3 Residential Homes: definizione
UNIT 4 Caring Tasks and Duties p 198
MODULE 3 “MEETING SPECIAL NEEDS”
UNIT 1 The Value of Companion Animals for People with Disabilities p 116
UNIT 2 Duchenne Muscular Dystrophy p 121
UNIT 2 Down Syndrome p 122
UNIT 4 The working role, a social citizenship for the adult with Down Syndrome p 133
UNIT 4 (Psycho)drama for the disabled p 134
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IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA ( PROF.SSA CRISTINA MATTEUCCI)
OBIETTIVI FONDAMENTALI PERSEGUITI
Conoscenza delle caratteristiche fondamentali morfologiche, fisiologiche e patologiche del
periodo evolutivo e del periodo involutivo della vita umana
Conoscenze di base riguardo agli aspetti della prevenzione come salvaguardia
dell’organismo, in particolare nell’ambito della gravidanza
Capacità tecnico- linguistica espressiva
Capacità di collegamento multidisciplinare
CONTENUTI DEL CORSO
1. Sistema nervoso
Tessuto nervoso: struttura e funzione del neurone
Le sinapsi e la trasmissione dell’impulso.
Il sistema nervoso centrale: encefalo e midollo spinale
Cervello: suddivisione della corteccia cerebrale in aree
Cenni sulla struttura e funzioni di cervelletto, tronco cerebrale e midollo spinale
Ipotalamo: funzioni nervose ed endocrine
Generalità su sistema nervoso periferico somatico e vegetativo.
Le teorie dell’invecchiamento
Malattie cerebro-vascolari e degenerative: arteriosclerosi, TIA, ictus e demenze senili
Malattie di Parkinson e Alzheimer: caratteristiche della malattia, sintomi, fattori di rischio,
terapia,
trattamenti riabilitativi e assistenza alla persona
2. Sistema endocrino
Struttura e funzioni dell’ipofisi: ormoni prodotti, relazioni con l’ipotalamo, relazioni con le
gonadi
Il pancreas endocrino e il diabete
La tiroide: struttura, ormoni prodotti, ipo e iperfunzione
Generalità su paratiroidi, ghiandole surrenali
3. Apparato riproduttore maschile:
I testicoli: struttura e funzioni
La spermatogenesi. Struttura dello spermatozoo
Le vie spermatiche. Ghiandole accessorie
4. Apparato riproduttore femminile:
Le ovaie: struttura e funzioni
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Gli organi secondari interni ed esterni
Ovogenesi.
Ciclo mestruale: ciclo ovarico e uterino
Fecondazione. Cenni sullo sviluppo embriofetale
Gli annessi embrionali: placenta, amnios e cordone ombelicale
La gravidanza
Prevenzione prenatale ( esami ematici, ecografie, amniocentesi, villocentesi, funicolocentesi,
bitest)
Fattori di rischio in gravidanza (gestosi, ipertensione, diabete, tabagismo ecc.)
Malattie trasmesse per via transplacentare
Il parto
Prevenzione neonatale: punteggio di Apgar, screening neonatali ecc)
5. I bisogni e l’assistenza
I principali bisogni dell’uomo e della comunità: bisogni primari e secondari
La Piramide di Maslow
La rilevazione dei bisogni e delle informazioni di tipo sanitario
L’assistenza e i servizi sociosanitari per disabili e anziani; i presidi residenziali socio-
assistenziali
Le figure professionali che operano nei servizi
Il ruolo e le responsabilità dell’AAB (Addetto all’assistenza di base)
6. I progetti di intervento
Elaborazione di un progetto di intervento rivolto a categorie a rischio.
Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per il tumore della mammella.
Il piano di intervento rivolto ai malati di Alzheimer
Il piano di intervento per i soggetti portatori della sindrome di Down
TESTI UTILIZZATI
“Competenze di Igiene e cultura medico-sanitaria 3° e 4°” di R. Tortora Ed. Clitt
“Competenze di Igiene e cultura medico-sanitaria 5°” di R. Tortora Ed. Clitt
Sussidi didattici presenti nell’istituto (video, modelli anatomici, atlanti, materiale informatico ecc.)
METODOLOGIE DIDATTICHE E DI VERIFICA
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La scelta della metodologia didattica ha tenuto conto non solo del gruppo classe, ma dei singoli
alunni, in risposta a bisogni specifici di consolidamento degli apprendimenti e di valorizzazione
degli alunni stessi.
E' stato utilizzato il metodo delle lezioni frontali, mirate a fornire schemi semplificativi degli argomenti,
per facilitare la comprensione del testo. Sono stati utilizzati alcuni ausili didattici in uso nella scuola per
la proiezione di foto e presentazioni in Power point.
Le attività di recupero e di integrazione sono state effettuate per l’intera classe durante le ore
curricolari.
Per la valutazione dei livelli di apprendimento di ciascun alunno si è tenuto conto di:
- conoscenza e comprensione dei contenuti
- capacità di comunicare le conoscenze acquisite con linguaggio specifico
- capacità di analisi e sintesi dei contenuti
- capacità di collegare argomenti diversi del programma
- capacità di recupero nel tempo
- impegno nel migliorare le abilità e le competenze, anche in ambienti non scolastici
Sono state effettuate verifiche orali formative, interrogazioni tradizionali e verifiche scritte del
tipo: domande a risposta aperta, prove con domande a risposta aperta di tipologia A e B. Le griglie
di valutazione utilizzate sono conformi a quelle riportate nella programmazione iniziale e utilizzate
per la correzione delle terze prove simulate effettuate nei mesi di marzo e aprile.
RISULTATI RAGGIUNTI
Quasi tutti gli alunni hanno mostrato interesse per la materia e hanno interagito attivamente
durante le lezioni. Si sono mostrati, in buona maggioranza, disponibili alle attività proposte. Gli
alunni della classe presentano livelli di preparazione disomogenei anche a causa dei nuovi
inserimenti di alunni provenienti da altri tipi di formazione.
Per quanto riguarda gli obiettivi disciplinari raggiunti, solo pochi alunni della classe, in parte
a causa di una preparazione pregressa molto lacunosa nella materia, ma anche per lo scarso
impegno nello studio, o per difficoltà personali nell’organizzazione del lavoro scolastico, si
orientano con difficoltà nell’ambito della disciplina, evidenziando difficoltà di espressione nel
linguaggio specifico. Un gruppo di alunni della classe ha affrontato lo studio della materia con
sufficienti continuità e impegno, si esprime con linguaggio semplice ma adeguato alla disciplina, ed
ha raggiunto livelli di preparazione sufficienti.
Alcuni alunni della classe, caratterizzati da discrete capacità e attitudine allo studio hanno
raggiunto discreti livelli di conoscenza della materia e si esprimono con un linguaggio specifico
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appropriato. A diversi livelli di approfondimento, si orientano nell’ambito della disciplina,
mostrando, in alcuni casi, buone capacità di rielaborazione e di collegamento interdisciplinare.
Nell’ambito dell’attività di formazione e di orientamento verso i Corsi Universitari
parasanitari, 5 alunne della classe hanno effettuato un tirocinio presso le Unità Operative di
Ginecologia e Procreazione Assistita dell’Ospedale S. Chiara di Pisa, 7 alunni presso l’Unità
Operativa di Chirurgia generale e Trapianti dell’Ospedale di Cisanello, 4 alunni presso l’Unità
Operativa di Neuroriabilitazione di Cisanello, dimostrando un comportamento responsabile e
rapportandosi adeguatamente nei confronti dei pazienti e degli operatori sanitari.
Gli alunni della classe hanno accolto con notevole interesse i percorsi di alternanza scuola
lavoro offerti dalla scuola nel triennio. Anche in questo anno scolastico 13 alunni della classe hanno
svolto un tirocinio pomeridiano di alternanza scuola lavoro aggiuntivo a quello curricolare, presso il
Caffè Alzheimer di Pisa, iniziativa dell’Associazione AIMA in collaborazione con la Neurologia
dell’Ospedale di S. Chiara.
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LINGUA FRANCESE (PROF.SSA ANTONELLA BARTOLI)
Profilo della classe
Conosco la classe 5i fin dall’inizio del triennio; inizialmente buona parte della classe si era
dimostrata scarsamente disponibile al dialogo educativo, in qualche caso evidentemente indifferente
a questa disciplina linguistica introdotta dalla riforma e poco motivante, e l’atteggiamento di
numerosi alunni era risultato, in quella fase, abbastanza superficiale. Col tempo questo gruppo
eterogeneo è cambiato, non tanto per l’inserimento, l’anno scorso e all’inizio di questo anno
scolastico, di pochi alunni provenienti da altri istituti, due dei quali principianti assoluti (una dei
quali ritiratasi durante il primo trimestre), ma per l’atteggiamento, cambiamento legato alla crescita
ma anche all’approccio alla materia, positivo sia sul piano disciplinare che su quello del profitto. Le
caratteristiche individuali hanno determinato e mantenuto, in particolare durante questo anno
scolastico, una evidente disomogeneità nei risultati conseguiti: un piccolo gruppo ha studiato
regolarmente a casa ed ha partecipato attivamente alle lezioni in classe, migliorando
progressivamente la propria situazione; un buon numero ha lavorato in modo adeguato in classe pur
non impegnandosi in modo soddisfacente a casa; pochi, infine, si sono limitati all’apprendimento
sommario dei soli appunti, perseguendo la semplificazione ed evitando, spesso, di mettersi
seriamente alla prova.
Il programma previsto ad inizio anno è stato parzialmente ridotto e semplificato, a causa delle
evidenti difficoltà mostrate da alcuni alunni nella comprensione ed utilizzo dei contenuti proposti.
Gli obiettivi didattici perseguiti in termini di conoscenze, competenze e capacità sono stati:
- l’acquisizione di una competenza linguistica e comunicativa che permettesse agli alunni di
utilizzare la lingua straniera per veicolare, all’orale, contenuti specifici di questo corso di
studi;
- l’acquisizione di una competenza linguistica per far orientare gli alunni nella comprensione
e produzione di testi scritti relativi a questo settore specifico;
- la capacità di utilizzare la lingua straniera con adeguata consapevolezza dei significati che
essa trasmette, operando scelte opportune.
Gli obiettivi minimi sono stati raggiunti da tutti gli studenti anche grazie alle numerose verifiche
orali. Gli alunni sono stati verificati mediante “exposés en continu” di parti del programma
preparate a casa, seguiti da domande relative ai contenuti esposti. Nella maggior parte dei casi il
profitto è mediamente sufficiente, per pochi alunni è appena sufficiente, sebbene altalenante durante
l’anno scolastico, in qualche caso buono o molto buono. Permane, in generale, una certa incertezza
espressiva dovuta, in parte, alle poche ore settimanali che non hanno consentito di migliorare
ulteriormente le capacità dei singoli in tal senso.
Per quanto riguarda la metodologia adottata durante l’anno, sono state svolte sia lezioni frontali che
partecipate, volte a favorire l’espressione di opinioni personali e a sviluppare lo spirito critico
individuale. La scelta della metodologia ha sempre tenuto conto non solo del gruppo classe ma
anche delle caratteristiche dei singoli alunni, che ho costantemente cercato di incoraggiare e
valorizzare. Quasi tutti gli argomenti sono stati preparati a casa dai ragazzi e sintetizzati oralmente
in classe, spesso prima in italiano per verificare l’effettiva comprensione dei contenuti, poi in
lingua, con successivi approfondimenti e chiarimenti da parte mia. Ogni alunno si è quindi sentito
libero di esporre, secondo le proprie capacità, i contenuti richiesti, migliorando successivamente,
con il mio aiuto, la propria capacità espressiva.
Quanto al materiale usato, poiché la seconda lingua straniera è stata introdotta con la riforma che
però non ha previsto libri di testo specifici per questo corso di studi, sono stata costretta ad
utilizzare materiale fornito da Internet e distribuito agli alunni sotto forma di fotocopie. Durante
tutto l’anno scolastico, inoltre, la classe ha svolto un’ora settimanale di lezione in aula LIM, dove
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ha seguito con interesse le vicende della commedia musicale Notre-Dame de Paris (DVD), opera
basata sul capolavoro di V. Hugo che ha consentito non sono di condurre un’analisi approfondita
del tema dell’handicap e delle varie problematiche psicologiche proposte, ma anche di lavorare
proficuamente sull’aspetto più strettamente lessicale e linguistico. Inoltre è stato anche possibile,
per un breve periodo, confrontare il testo romantico con un’opera musicale in lingua francese,
Notre-Dame des Banlieues, concepita proprio per gli alunni delle Scuole Medie Inferiori e
Superiori, che la classe ha visto a Firenze, al teatro Puccini, nel mese di gennaio.
Circa le verifiche scritte, hanno avuto sempre la forma di comprensioni di testo, anche su temi
specifici di questo indirizzo di studi, con domande a risposta aperta; per gli alunni con DSA sono
state approntate prove scritte semplificate. L’alunna che ha seguito un programma differenziato ha
svolto prove concepite appositamente per lei, che ha svolto sempre con senso di responsabilità. Per
le verifiche orali, sono state effettuate interrogazioni tradizionali, ma, come già detto, è stato anche
richiesto ad ogni alunno di preparare individualmente parti del programma da sintetizzare
oralmente, in lingua, in classe. La sintesi è quasi sempre stata seguita da domande sui contenuti
esposti. Per la valutazione dei livelli di apprendimento, per ogni alunno è stato tenuto conto di:
- comprensione dei contenuti
- capacità di comunicare le conoscenze con terminologia adeguata
- capacità di sintetizzare i contenuti
PROGRAMMA DI FRANCESE
Quelle place réservons-nous aux personnes âgées dans notre société ?
- La mutation de la structure familiale.
- L’allongement de l’espérance de vie.
- La qualité de la vie.
- Le lien social.
- La culture passée est perçue comme n’ayant plus de sens dans le présent.
- L’État n’est plus un père mais une « bonne mère ».
- La médecine française ne privilégie pas la personne âgée.
- Le risque de l’euthanasie économique.
- Conclusion.
La personne âgée malade.
- Introduction.
- Particularités physiologiques et physiopathologiques.
- La décompensation fonctionnelle.
- Le vieillissement de la fonction.
- Les maladies chroniques.
- Les affections aiguës.
- Le vieillard fragile.
- Particularités cliniques.
- Particularités psychologiques.
- Spécificités de la prise en charge gériatrique.
La personne âgée : les problèmes du troisième âge.
- La dénutrition.
- Les maladies des articulations : l’arthrose et l’ostéoporose.
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La personne âgée : les problèmes les plus sérieux du vieillissement.
- La maladie de Parkinson.
- Le traitement de la maladie de Parkinson.
- La maladie d’Alzheimer : une véritable « épidémie silencieuse ».
- Les causes de la maladie d’Alzheimer : facteurs environnementaux.
Révision grammaticale :
- Numéraux ordinaux.
- Adjectifs démonstratifs.
- Formation du féminin et du pluriel (adjectifs).
- Pronoms relatifs.
- Articles contractés.
- C’est/ il est.
Notre-Dame de Paris (DVD)
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TECNICA AMMINISTRATIVA E ECONOMIA SOCIALE (PROF. FULVIO BISARO)
CONTENUTI DEL CORSO:
il contratto di compravendita
- la compravendita
- il contratto di vendita
- la stipulazione del contratto di vendita
- gli elementi del contratto di vendita
- le clausole riguardanti la consegna della merce
- le clausole riguardanti il pagamento
- i momenti di emissione dei documenti di vendita
- la fatturazione
- l'imposta sul valore aggiunto
- la base imponibile iva
- le vendite ai consumatori finali
il sistema previdenziale e assistenziale
- stato sociale, stato liberale e stato socialista
- il sistema previdenziale italiano
- i contributi dei lavoratori dipendenti
- i contributi di artigiani e commercianti
- i contributi dei liberi professionisti (gestione separata)
- calcolo pensioni: il sistema retributivo e contributivo (nozioni)
- la riforma del 1995
- la riforma “Fornero” (DL 201/11)
- pensione reversibilità al coniuge
- assegni familiari
- indennità malattia e maternità
la riforma del lavoro (job act)
- ricerca sui punti principali della riforma
i contratti atipici
- ricerca sui contratti co.co.pro. e associazione in partecipazione
STRUMENTI UTILIZZATI E/O TESTI:
Testo:“ tecnica amministrativa ed economia sociale 2” - Astolfi Venini - Ed. Tramontana
RELAZIONE SULLA CLASSE
1) PROBLEMATICHE GENERALI DELLA CLASSE
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La classe non ha evidenziato problematiche di rilievo, sia sul piano della correttezza e della
disciplina, che su quello del profitto e dell'applicazione.
Pur in presenza di una situazione di partenza non proprio facile (due sono gli alunni con difficoltà
certificate oltre alla presenza di alcuni studenti di origine straniera) la classe ha dimostrato serietà,
ottima coesione e partecipazione.
2) COMPORTAMENTO DELLA CLASSE E DILIGENZA
Il comportamento della classe è stato più che buono; non si sono registrati episodi spiacevoli; gli
alunni si sono dimostrati puntuali e disponibili.
3) RISULTATI RAGGIUNTI
Tutti gli alunni hanno raggiunto risultati discreti; alcuni di loro si sono distinti per diligenza e
capacità critica nell'affrontare gli argomenti proposti.
Nel complesso il docente non può che dirsi soddisfatto dei risultati raggiunti.
4) METODOLOGIE DIDATTICHE
Le lezioni si sono svolte in maniera tradizionale, alternando spiegazioni ed esercitazioni pratiche a
interrogazioni e questionari scritti.
Alcuni lavori sono stati svolti in forma di ricerca di gruppo in classe, partendo da alcuni testi
proposti dal docente, con successiva redazione di un breve testo riepilogativo.
5) CONCLUSIONI
Nel complesso la preparazione degli studenti pare discreta. La maturità e l'atteggiamento
responsabile dei ragazzi, lascia ben sperare sia in relazione all'esame di Maturità che anche in
relazione ad un futuro inserimento nel mondo del lavoro.
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DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIO Prof.ssa MARIA TERESA ALFANO
RELAZIONE FINALE DELLA PROF.SSA ALFANO PER LA CLASSE SEZ.I CORSO SOCIO
SANITARIO
L’attività svolta in questo anno scolastico ha portato a compimento i contenuti di diritto e
legislazione socio-sanitaria, già in parte trattati nel secondo biennio ma non completamente esauriti,
come ad esempio il ruolo dell’impresa in generale ed in particolare di quella sociale.
Nella presentazione degli istituti giuridici, il docente non ha mancato di tenere conto della loro
concreta applicazione nella realtà professionale, in relazione alla specificità dell’indirizzo, senza per
questo tralasciare l’evoluzione storica e normativa.
Gli studenti hanno manifestato interesse per gli argomenti proposti ed un alto livello di attenzione.
In particolare, nella prima parte dell’anno scolastico si sono impegnati molto nello studio,
conseguendo buoni risultati. Alcuni studenti hanno raggiunto livelli di eccellenza ed in ogni caso i
risultati sono stati positivi per la maggior parte di loro, tranne rari casi in cui non si è raggiunta la
sufficienza.
Nella seconda parte dell’anno scolastico è calata la frequenza scolastica e ciò non ha sicuramente
giovato al dialogo educativo, registrandosi una certa flessione verso il basso in ordine ai risultati .
Alcuni studenti si sono impegnati nella simulazione di una cooperativa, per onorare lo spirito di
concretezza che la riforma ha voluto conferire a questo corso di studi. Si è trattato di un impegno
particolarmente significato e degno di lode , per coloro che lo hanno affrontato.
Prof.ssa Maria Teresa Alfano
PROGRAMMA DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIALE SVOLTO NELLA CLASSE VI,
DALLA PROF.SSA MARIA TERESA ALFANO , NELL’A.S. 2015-05-14
L’attività di impresa in generale ed esegesi dell’art.2082c.c.. Lo scopo di lupro nell’impresa
individuale. Inizio e cessazione dell’attività di impresa. Gli atti di organizzazione e gli atti della
organizzazione.
L’imprenditore sotto il profilo individuale: il piccolo imprenditore.
I tipi di imprenditore : l’ imprenditore agricolo. Le attività principali e le attività connesse.
L’imprenditore commerciale. Le attività ausiliarie.. Lo statuto dell’imprenditore commerciale. Le
scritture contabili.
L’azienda: analisi dell’art. 2555c.c.. Il trasferimento d’azienda ex art.2556c.c.. I crediti ed i debiti
relativi all’azienda ceduta.
I segni distintivi dell’impresa: la ditta, l’insegna ed il marchio.
Il patto di non concorrenza: limiti previsti dalla legge, la tutela della concorrenza sleale.
La società generale come contratto.
Differenze tra società e comunione
Differenze fondamentali tra società di persone e di capitali. Il numero chiuso.
Le società di persone: disciplina della società semplice.
I conferimenti.
L’amministrazione.
La responsabilità per le obbligazioni sociali e quella per i debiti particolari del socio.
Lo scioglimento e la liquidazione.
Lo scioglimento limitatamente ad un socio.
La società in nome collettivo.
La società In nome collettivo irregolare.
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La responsabilità dei soci.
Cause di scioglimento
La s.a.s. : disciplina normativa.
Le categorie di soci della s.a.s.
Lo scioglimento della s.a.s.
L’autonomia patrimoniale perfetta e la disciplina della s.p.a.
Procedimento per la costituzione della s.p.a.
Le condizioni per la costituzione.
L’acquisto della personalità giuridica.
Le azioni. Le categorie di azioni ed il relativo regime di circolazione.
L’assemblea ordinaria e quella straordinaria.
La funzione degli amministratori.
Il collegio sindacale.
La s.r.l.
La s.a.a.
L’impresa sociale e lo scopo mutualistico.
La cooperativa. La cooperativa a mutualità prevalente.
I diversi tipi di cooperative.
Simulazione da parte degli allievi di una società cooperativa.
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STORIA (PROF. MAURIZIO ANTONELLI)
RELAZIONE FINALE
Obiettivi fondamentali:
a) conoscenza del fenomeno storico
b) capacità di cogliere la connessione tra cause ed effetti all’interno del fenomeno storico
c) sviluppo delle facoltà logiche attraverso la riflessione sui dati acquisiti
d) acquisizione di un linguaggio specifico della disciplina
I risultati raggiunti indicano un livello di preparazione adeguato a quanto fissato negli obiettivi
fondamentali. Ovviamente non tutti le/ i candidati/e hanno conseguito conoscenze competenze di
pari livello, ma complessivamente il quadro storico integrato al quadro culturale e letterario sembra
essere stato assimilato. Tuttavia in alcune/i non mancano lacune ed ingenuità che possono
banalizzare la complessità dei nodi storici affrontati. Questa difficoltà di apprendimento mi ha
spinto a collegare concettualmente il più possibile le vicende storiche con i personaggi politici ad
esse legati.
Inoltre ho cercato di sottolineare l’importanza dei fattori culturali e sociali nella genesi delle
ideologie del XX secolo, in particolar modo quelle di matrice totalitaria. Sul piano metodologico gli
alunni e le alunne della classe quinta hanno preferito lavorare sugli appunti che sono stati trascritti
in forma digitale da una candidata: ciò si è verificato in quanto il testo in adozione è risultato troppo
complesso dal punto di vista linguistico e concettuale.
Argomenti trattati durante l’anno scolastico
L’ Età giolittiana
La prima guerra mondiale
La rivoluzione russa
La crisi dello Stato liberale
Il regime fascista
Stati Uniti e Unione Sovietica tra le due guerre
La Germania del dopoguerra e il Nazismo
Il mondo tra le due guerre
La seconda guerra mondiale
La guerra fredda
Testo adottato: F.M. FELTRI, Chiaroscuro – nuova edizione, vol.III, S.E.I.
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LINGUA E LETTERE ITALIANE (PROF. MAURIZIO ANTONELLI)
Anno scolastico 2014/2015
Testo adottato: PANEBIANCO, GINEPRINI, SEMINARA, LetterAutori, vol.3, Il secondo
Ottocento e il Novecento, Zanichelli.
Obiettivi didattici :
a) conoscenza del movimento letterario nel suo contesto culturale
b) conoscenza dei profili degli autori più rappresentativi
c) conoscenza dei testi letterari analiticamente indicati nel programma
d) capacità di esprimersi con coerenza e in modo linguisticamente corretto
e) capacità di stabilire confronti tra autori, correnti letterarie e brani antologici diversi
Risultati raggiunti
Conosco questo gruppo classe solo da ben cinque anni e l'interazione che ne è scaturita ha rivelato
risvolti nella maggior parte positivi, soprattutto nel dialogo scolastico e nelle relazioni con
l'insegnante costantemente orientate al rispetto dei ruoli ed alla collaborazione. Tuttavia una parte
della classe ha mantenuto un rapporto opportunistico con lo studio delle mie materie, finalizzando il
proprio sforzo al conseguimento della sola sufficienza senza approfondire ulteriormente quanto
appreso a lezione o nello studio personale. A ciò si è aggiunta una serie di assenze che, di certo, non
ha giovato alla preparazione complessiva. Detto ciò posso indicare un altro gruppo di alunne/i che
ha sempre lavorato con impegno, mostrando infine un livello di preparazione e di interesse
veramente apprezzabile; le stesse valutazioni del primo e del secondo quadrimestre indicano il
livello del loro impegno. Esse/i mi hanno seguito costantemente nel percorso storico-letterario che
ho loro proposto.
Dal punto di vista delle prove scritte, la classe ha affrontato una serie di verifiche improntate al
modello delle tracce d’esame, privilegiando i generi del saggio breve e dell’articolo di giornale. Ha
perciò svolto tre simulazioni della prima prova (nell'intero anno scolastico). La
competenza linguistica non risulta essere sempre adeguata e gran parte della classe non si è ancora
appropriata del modello di saggio breve e di articolo di giornale, mostrando ancora incertezze
stilistiche. Tuttavia i contenuti e la volontà di esporre un proprio punto di vista critico hanno
sopperito alle carenze della forma espositiva.
Le prove orali previste durante l’anno scolastico hanno rispecchiato il modello tradizionale
dell’interrogazione e solo in qualche caso ho utilizzato dei questionari scritti in Storia.
Metodologie didattiche e di verifica
Ogni argomento è stato introdotto da lezioni frontali con una contestualizzazione storico-letteraria
ed un'analisi dei testi finalizzata alla comprensione. Inoltre ad ogni candidato/a è stato consentito di
scegliere liberamente un argomento letterario e/o storico da elaborare nella tesina d’esame anche al
di fuori del programma svolto.
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Programma di Italiano:
Il Naturalismo (cenni)
E. Zola, “Il romanzo sperimentale” pag.41
Scapigliatura e Simbolismo pag.228-231
E. Praga, “Preludio” pag.269-270
C. Baudelaire, “L’albatro” pag.236
C. Baudelaire, “Spleen” pag.238-239
Introduzione a G. Verga pag.112-115
Verso il Verismo pag.117-118
Il metodo verista pag.123-125
“Rosso Malpelo” pag.130-141
Introduzione a “ I Malavoglia” pag.150-158
“La fiumana del progresso” pag.159-161
La seconda fase del Verismo pag.183-186
“La roba” pag. 189-195
“Libertà” pag.197-201
“L’addio alla roba e al morte” (M.d.G.) pag.211-216
Estetismo e Decadentismo pag.292-293
O. Wilde: biografia intellettuale
O. Wilde “ Il ritratto corrotto” ( da Dorian Gray) pag.302-304
G. D’Annunzio “L’esteta Andrea Sperelli” ( da Il Piacere) pag.386-389
G. Pascoli: biografia intellettuale pag.318-322
“E’ dentro di noi un fanciullino” pag.323-325
Introduzione a Myricae pag.327-330
Da Myricae: “Arano” (M ) pag.337
“Lavandare” (M) pag.338-339
“X Agosto” (M) pag.341
I Canti di Castelvecchio ( introduzione) pag.349
“Il gelsomino notturno” (CdC) pag.356-357
G. D’Annunzio (biografia intellettuale) pag. 372-374
La narrativa dannunziana pag.380-385
“Claudio Cantelmo” ( da Le vergini delle rocce) pag.390-391
Le Laudi e Alcyone pag.399-404
“La pioggia nel pineto” ( A) pag.411-413
L. Pirandello: biografia intellettuale pag.598-602
Ideologia e poetica pag. 603-608
“Vita e forma” ( da L’umorismo) pag.609-610
“Avvertimento e sentimento del contrario” pag.612
Novelle per un anno ( introduzione) pag.614-616
“La carriola” ( Npua) pag.625-630
Il fu Mattia Pascal: introduzione pag.634-641
“Il narratore inattendibile” ( da MP) pag.642-643
“Mattia Pascal dinanzi alla sua tomba” ( da MP) pag.651-652
Uno nessuno e centomila (introduzione) pag.657-658
“Il naso di Vitangelo Moscarda” (Unc) pag.666-668
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La produzione drammaturgica pag.670-675
“Lo scontro tra i personaggi e gli attori” da Sei personaggi in cerca d’autore pag.682-687
Italo Svevo: biografia intellettuale pag.694-698
I romanzi dell’inettitudine: Una vita e Senilità pag.701-705
“Quanto poco cervello occorre per pigliare pesce” (Uv) pag.706-709
“Emilio e Angiolina” (S) pag.711-713
La coscienza di Zeno (introduzione) pag.715-725
“Il dottor S.” (CdZ) pag.726-727
“La domanda di matrimonio” (CdZ) pag.733-739
“La vita è inquinata alle radici” (CdZ) pag. 741-743
Le Avanguardie storiche: Futurismo; Dadaismo; Surrealismo
Manifesto del Futurismo
Manifesto tecnico della letteratura futurista
L’Ermetismo pag.819-820; 822-823
S. Quasimodo: biografia intellettuale pag.824-825
“Vento a Tindari” pag.825-827
“Ed è subito sera” pag.828
“Alle fronde dei salici” pag.830-831
Giuseppe Ungaretti : biografia culturale pag.884-886
“Sulla poesia” pag.887
L’Allegria pag.888-891
“Stasera” pag.892
“Solitudine” pag.893
“Veglia” pag.899
“I fiumi” pag.901-904
“Mattina” pag.913
“Non gridate più” da Il dolore pag.924-925
Eugenio Montale . biografia culturale pag.934-936
Lo sviluppo dell’ideologia e della poetica pag.939-945
“I limoni” da Ossi di seppia pag.946-949
“Non chiederci la parola” (OdS) pag.952-953
“Piccolo testamento” da La Bufera e altro pag.956-958
“Spesso il male di vivere ho incontrato” (OdS) pag.965-966
“La casa dei doganieri” da Le Occasioni pag.978-979
“Ho sceso dandoti il braccio” da Satura pag.991-992
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
Candidato………………………………………………..
Descrittori Punteggio
I: rispondenza alla
traccia
1 Risponde pienamente alla traccia assegnata 3
2 Risponde alla traccia assegnata solo parzialmente 2
3 Tende ad allontanarsi dalla traccia 1
II: possesso di
adeguate conoscenze
relative all’argomento
scelto ed al quadro di
riferimento generale
in cui esso si inserisce
1 Padroneggia gli argomenti scelti e li svolge in modo
esauriente, individuandone gli elementi essenziali
3
2 Conosce gli argomenti trattati in modo parziale 2
3 Conosce gli argomenti trattati in modo frammentario e
superficiale
1
III: correttezza e
proprietà nell’uso
della lingua
1 È corretto, scorrevole e il linguaggio è appropriato 3
2 Presenta alcuni errori e qualche proprietà morfo-
sintattica
2
3 Presenta errori diffusi 1
IV: attitudini alla
costruzione di un
discorso organico e
coerente
1 Sa argomentare in modo logico e coerente 3
2 Sa argomentare in modo parzialmente coerente 2
3 Argomenta in modo incongruente 1
V: attitudini alla
rielaborazione critica
ed originalità delle
osservazioni
1 Rielabora in modo personale e documentato 3
2 Rielabora in modo accettabile 2
3 Ha scarsa originalità e rielabora in modo poco critico 1
Punteggio della prova 15
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PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA (PROF.SSA VIRGINIA MANCINI)
LIBRO DI TESTO IN USO
E.Clemente-R.Danieli-A.Como- Psicologia generale e applicata-Paravia
In relazione alla programmazione curricolare, sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE
COMPETENZE
Saper utilizzare la terminologia disciplinare essenziale
trattate nei testi proposti, in particolare
- saper enucleare le idee principali
- saper individuare i termini chiave
- saper riassumere le tesi fondamentali
CAPACITA’
articolato il pensiero di un autore
CONTENUTI
Le principali teorie psicologiche a disposizione dell’operatore socio-sanitario
Teorie della personalità
Teorie della relazione comunicativa
Teorie dei bisogni
La psicologia clinica e le psicoterapie
Metodi di analisi e di ricerca psicologica
Che cosa significa fare ricerca?
La ricerca in psicologia
La professionalità dell’operatore socio sanitario
Il lavoro in ambito socio-sanitario
La “cassetta degli attrezzi” dell’operatore socio-sanitario
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L’intervento sui nuclei familiari e sui minori
Il maltrattamento psicologico in famiglia
L’intervento sui minori vittime di maltrattamento
L’intervento sui minori:dove e come
L’interevento sugli anziani
1. Le diverse tipologie di demenze
2. I trattamenti delle demenze
3. L’intervento sugli anziani:dove e come
L’intervento sui soggetti diversamente abili
1. Le disabilità piu frequenti
2. Gli interventi sui comportamenti problema e i trattamenti dell’ADHD
3. Gli interventi sui soggetti diversamente abili:dove e come
L’intervento sui soggetti tossicodipendenti e alcol dipendenti
1. La dipendenza dalla droga
2. la dipendenza dall’alcol
3. L’intervento sui tossicodipendenti e sugli alcoldipendenti: dove e come
Gruppi, gruppi di lavoro,lavoro di gruppo
I gruppi sociali
In gruppo si lavora meglio
I gruppi tra formazione e terapia
L’integrazione sociale a scuola e nel lavoro
L’integrazione sociale
L’integrazione a scuola
L’integrazione nel lavoro
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METODOLOGIE E TIPOLOGIE DI VERIFICA,ELABORATI ED ESERCITAZIONI
Gli argomenti sono stai introdotti da lezioni frontali come orientamento per lo studio del
libro di testo talvolta supportato da fotocopie monografiche ed altro
Momenti determinanti per la conoscenza della materia, sono stati la lettura e l’analisi del testo.
Ogni argomento ha richiesto più lezioni, data la loro complessità concettuale
E’ stata privilegiata la discussione aperta e critica sui contenuti, gradualmente appresi e sulla loro
ricaduta nei vari centri, oggetto del tirocinio.
E’ stato sempre sostenuto e incoraggiato l’approfondimento interdisciplinare e pluridisciplinare, il
lavoro di gruppo per la ricerca e la sistemazione dei contenuti.
Ogni tappa di apprendimento ha avuto riscontro nelle verifiche orali e scritte.
- Verifiche orali: discussioni individuali tendenti a valutare l’acquisizione dei contenuti e della
loro rielaborazione, colloqui orali personali
- Verifiche scritte: trattazione sintetica di argomenti,lavori di schedatura, temi a soggetto,
questionari, relazioni
CRITERI PER LE VALUTAZIONI INTERMEDIE E FINALI
La valutazione finale ha tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi, ma anche dei livelli di
partenza, dei progressi conseguiti e dell’impegno dimostrato durante il percorso di apprendimento.
I livelli di sufficienza sono stati identificati sulla base di:
Criteri di valutazione:
- livello di conoscenza dei contenuti
- livello di comprensione degli argomenti trattati e della capacità di esporre e organizzare i
contenuti appresi facendo uso della terminologia disciplinare essenziale
- livello di disponibilità al dialogo
- livello di responsabilità e impegno dimostrati nella partecipazione all’attività didattica e
nella cura della preparazione personale
RISULTATI RAGGIUNTI
La classe ha partecipato alla vita scolastica mostrando doti di disponibilità umana, solidarietà e
collaborazione. Il comportamento, nelle linee generali, è stato sostanzialmente corretto per quanto
riguarda la partecipazione, l’impegno e il metodo di studio. Inoltre la disponibilità al dialogo di tutti
ha consentito di condurre un discorso scolastico sereno e proficuo.
Gli studenti hanno seguito il programma svolto con interesse e partecipazione, non quantificabile
per tutti allo stesso livello. Una buon numero di studenti ha raggiunto risultati decisamente positivi,
un gruppo ha conseguito risultati buoni ed un altro gruppo risultati sufficienti.
Comunque tutti gli obiettivi minimi sono stati raggiunti da tutti gli alunni, il lavoro svolto e il
processo di formazione quindi nel complesso si può ritenere soddisfacente .
Nelle attività di indirizzo tutti gli alunni hanno dimostrato interesse nelle problematiche affrontate
nella disciplina e, soprattutto, efficace si è rivelato il lavoro interdisciplinare fra colleghi.
I risultati sono stati ottimi per tutta la classe quando la teoria si è associata alla prassi nelle attività
di tirocinio presso i centri per gli anziani .
Nelle varie lezioni fuori sede va rilevato soprattutto il comportamento responsabile e di grande
interesse e partecipazione di tutti gli studenti.
- 31 -
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI PSICOLOGIA GENERALE E
APPLICATA:
Nella produzione dell’elaborato il candidato deve dimostrare:
A. Rispondenza alla traccia:
Risponde pienamente alla traccia Punti 3
Risponde alla traccia assegnata solo parzialmente Punti 2
Risponde alla traccia assegnata in modo indiretto Punti 1
Non risponde alla traccia assegnata Punti 0
B. Correttezza e proprietà nell’uso della lingua
E’ corretto, scorrevole e il linguaggio è appropriato Punti 3
Presenta qualche improprietà morfo-sintattica Punti 2
Presenta diffusi errori Punti 1
Presenta diffusi errori gravi Punti 0
C. Possesso di adeguate conoscenze relative all’argomento scelto
Padroneggia gli argomenti scelti Punti 5
Comprende gli argomenti affrontati, individuandone gli elementi essenziali Punti 4
Conosce in modo parziale gli argomenti trattati Punti 3
Conosce in modo frammentario e superficiale gli argomenti trattati Punti 2
D. Capacità di sviluppo critico
E’ capace di rielaborare in modo personale e documentato Punti 2
E’ capace di rielaborare in modo accettabile Punti 1
Non è capace di rielaborare criticamente Punti 0
E. Capacità di costruzione di un discorso organico e coerente
Sa argomentare in modo logico e coerente Punti 2
Sa argomentare in modo parzialmente coerente Punti 1
Argomenta in modo incongruente Punti 0
PUNTEGGIO DELLA PROVA /15
- 32 -
MATEMATICA ( PROF.SSA MARGHERITA MESSINA)
RELAZIONE FINALE A. S. 2014/15
Nome e cognome del docente
Margherita Messina
Disciplina/e insegnata
Matematica
Libro/i di testo in uso
Bergamini-Trifone-Barozzi : Matematica.bianco multimediale VOL 3° e Vol 4° Zanichelli
Classe e Sez .
5^I
Indirizzo di studio
Servizi socio sanitari
N. studenti
22
OBIETTIVI GENERALI
Sviluppo di un valido metodo di studio; stimolando gli allievi alla riflessione e al ragionamento,
incrementando e valorizzando le loro capacità d’intuizione, logiche e d’astrazione, abituandoli a
operare delle sintesi, a considerare criticamente informazioni e ipotesi.
Acquisizione del formalismo e del linguaggio proprio della matematica, di chiarezza e precisione
nei ragionamenti e nell’esposizione.
Sviluppo delle capacità di trasferire le nozioni apprese in situazioni e contesti diversi.
OBIETTIVI COGNITIVI SPECIFICI
Aver padronanza dell’operazione di passaggio al limite e consapevolezza della sua
importanza nello studio di una funzione reale a variabile reale.
Acquisire un linguaggio corretto e un uso appropriato della simbologia nella teoria
dei limiti.
Caratterizzare, riconoscere le funzioni continue e i vari tipi di discontinuità
Conoscere le proprietà delle funzioni continue in un intervallo.
Saper tracciare, in base alle informazioni analitiche ottenute, il grafico probabile di
una funzione reale.
Saper derivare una funzione e confrontare continuità e derivabilità
Interpretare geometricamente i casi di non derivabilità.
Determinare il legame tra la derivata di una funzione e la monotonia della funzione
stessa.
Riconoscere e determinare i massimi ed i minimi di una funzione.
Saper studiare una funzione e saperne tracciare il grafico.
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CONTENUTI DISCIPLINARI
Unità didattiche Periodo
Funzione reale di una variabile reale: dominio, codominio,
classificazione delle funzioni analitiche, funzioni monotone,
funzioni pari, funzioni dispari.
1°Quadrimestre
Introduzione al concetto di limite: intervalli, intorni.
Limiti di una funzione reale al finito e all’infinito: concetto
intuitivo e definizione formale; riconoscimento di un limite dal
grafico; teoremi fondamentali sui limiti; operazioni e calcolo di
limiti. Funzioni continue.
1°Quadrimestre
Concetto di derivata; derivate fondamentali e regole di
derivazione.
2° pentamestre
Punti di massimo e minimo di una funzione reale; studio della
derivata prima di una funzione; punti di flesso.
Studio del grafico di una funzione in riferimento a funzioni
razionali intere e fratte ed alcuni casi semplici di funzioni
irrazionali, logaritmiche.
2° pentamestre
METODI E STRUMENTI DIDATTICI
La lezione frontale è stata alternata alla lezione dialogica e all’esercitazione.
Si è cercato, il più possibile, di partire da situazioni problematiche, al fine di suscitare
maggiore interesse per gli argomenti da affrontare oltre che abituare gli allievi all’uso
corretto dello strumento logico induttivo.
Le esercitazioni hanno avuto un’estensione particolarmente significativa in ciascuna
lezione, proprio per le diverse funzioni didattiche che esse realizzano: di esemplificazione,
di riscontro, di chiarimento, di stimolo, di acquisizione di nuove abilità, nonché di
approfondimento e di consolidamento degli argomenti.
Durante l’intero anno si è cercato di svolgere in itinere un’azione di recupero per gli alunni
che evidenziavano difficoltà secondo le seguenti modalità:
- Proposte di chiarimento, esplicazione e supporto durante le ore di lezione;
- Correzione degli esercizi assegnati;
- Utilizzo delle verifiche orali come momenti di revisione e di ripetizione degli
argomenti trattati.
Gli strumenti, scelti di volta in volta con lo scopo di migliorare l’efficacia della
comunicazione, sono stati:
- Libro di testo, fotocopie fornite dall’insegnante, aula multimediale.
TEMPI
Il piano di lavoro prevedeva anche lo studio della derivata seconda di una funzione.
Purtroppo, i tempi previsti per lo sviluppo dei contenuti disciplinari non sono stati
rispettati in quanto la maggior parte degli alunni ha evidenziato la necessità di molto
esercizio in classe, e quindi di maggior tempo, per prendere dimestichezza con i contenuti
del programma e le loro applicazioni, inoltre, la frequenza saltuaria di alcuni alunni, le
entrate posticipate, unite alla mancanza di un lavoro personale continuo, hanno ostacolato
il normale svolgimento delle attività didattiche.
- 34 -
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Le verifiche dell’apprendimento sono state proposte al termine di ogni unità didattica, al
fine di controllare se gli obiettivi formativi di percorso erano stati raggiunti e a quale
livello. Gli strumenti utilizzati sono stati:
- le prove scritte;
- le verifiche orali;
- la rilevazione d’interventi costruttivi.
Criteri di valutazione
Per le prove scritte:
- acquisizione dei contenuti oggetto del compito;
- elaborazione delle conoscenze;
- abilità di calcolo;
- capacità logico-deduttive;
- proprietà di linguaggio.
Per le prove orali:
- pertinenza delle risposte;
- acquisizione dei contenuti;
- comprensione e uso della terminologia specifica;
- rielaborazione delle conoscenze.
Ciascun livello di valutazione ha inciso in modo diverso secondo la tipologia della prova
(conoscenza, comprensione, applicazione, analisi e sintesi).
Nella valutazione finale, si è tenuto conto non solo dei risultati delle prove di verifica, ma
anche della progressione dell’apprendimento, della continuità nel lavoro svolto,
dell’interesse e della partecipazione al dialogo educativo.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RAGGIUNTI
La classe, assegnatami lo scorso anno scolastico, presenta una fisionomia non omogenea: ad un
piccolo gruppo discretamente impegnato e dotato di buone capacità, si affiancano altri due gruppi
formati rispettivamente da allievi differenti per attitudine e diligenza e da allievi che evidenziano
una scarsa propensione nei confronti della disciplina dovuta anche a carenze di base che nel corso
degli anni hanno reso sempre più complessa l’acquisizione dei concetti.
In questa classe vari docenti di matematica si sono avvicendati nell’insegnamento; la mancata
continuità didattica ha indubbiamente influito sulla preparazione dei ragazzi e può, in parte,
motivarne le carenze metodologiche e di competenza.
La frequenza alle lezioni non è stata per tutti costante; diversi allievi, nonostante i ripetuti richiami,
sono stati poco puntuali e spesso ci sono state assenze di gruppi non esigui di studenti. Ciò ha
interferito con il produttivo svolgimento delle lezioni e del programma.
La partecipazione alle lezioni è stata attiva da parte di alcuni, particolarmente attenti e interessati, e
più passiva da parte di altri, che, consapevoli delle proprie incertezze di base, hanno seguito senza
esporsi in prima persona.
Il programma è stato sviluppato cercando, nei limiti del possibile, di compiere una certa opera
d’integrazione, di superamento delle difficoltà, riprendendo più volte regole e procedimenti
risolutivi anche di argomenti trattati negli anni scolastici precedenti, nonostante ciò, la maggior
parte degli alunni ha una preparazione di base lacunosa e una conoscenza poco esaustiva dei temi
svolti, le loro verifiche hanno avuto delle valutazioni insufficienti o gravemente insufficienti.
Gli obiettivi cognitivi e operativi previsti nella Programmazione iniziale sono stati pienamente
raggiunti solo da un esiguo numero di studenti, che si sono impegnati nel corso dell’intero anno
scolastico. Essi possiedono una conoscenza omogenea degli argomenti svolti e una certa autonomia
nella scelta delle strategie risolutive e nella rielaborazione personale dei contenuti.
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PROGRAMMA DI MATEMATICA SVOLTO CLASSE 5^I a.s. 2014/2015
Funzioni reali di variabile reale
Richiami sul concetto di funzione; classificazione delle funzioni; dominio di una funzione e studio
del segno; intersezioni della funzione con gli assi cartesiani; funzioni pari e dispari; funzioni
crescenti e decrescenti.
Limiti delle funzioni reali di variabile reale
Definizione di limite di una funzione reale di una variabile reale; limite finito ed infinito per una
funzione con x che tende ad un punto o all’infinito; limite destro e sinistro di una funzione.
Operazioni sui limiti e relativi teoremi (senza dimostrazioni).
Funzioni continue
Funzioni continue in un punto e in un intervallo.. Forme indeterminate nel calcolo di limiti di
funzioni razionali intere e fratte: tecniche fondamentali per risolverle. Punti di discontinuità per
una funzione: classificazione.
Derivata di una funzione
Rapporto incrementale e suo significato geometrico; derivate fondamentali. Derivabilità e
continuità di una funzione (senza dimostrazione). Teoremi sulle derivate: della somma, del
prodotto, del quoziente (senza dimostrazione). Punti di non derivabilità: punti angolosi, flessi
verticali, cuspidi.
Studio del grafico di una funzione
Asintoti orizzontali, verticali, obliqui. Crescenza e decrescenza, massimi e minimi relativi e assoluti
di una funzione. Studio del grafico di una funzione.
- 36 -
RELIGIONE (PROF. ANDREA SERENI )
Condotta, interesse e partecipazione
Gli studenti che si sono avvalsi dell' i.r.c., hanno partecipato attivamente alle lezioni
rispondendo con interesse alle tematiche proposte.
Il lavoro svolto ha voluto fornire alcuni elementi di riflessione su problematiche religiose
appartenenti alla sfera dell'attualità e della cultura contemporanea, ricercando le relazioni
ed i nessi più intimi finalizzati alla promozione dell’uomo nella sua specificità morale e
dialogica.
Obiettivi mediamente raggiunti
Conoscenze:
- Conoscenze generali sul confronto cristianesimo, ebraismo ed islam: il dialogo interreligioso.
- Conoscenze generali sul tema dell'orientamento, sulla progettualità e sul mondo del lavoro
con particolare attenzione al magistero della chiesa cattolica.
- Conoscenza del significato di cultura: differenze e specificità tra cultura cattolica e cultura
laica.
- Conoscenza generale sul significato di bioetica nel suo orizzonte culturale.
Competenze:
- Sanno confrontarsi con modelli culturali ed etici differenti applicando i contenuti
dell’esperienza cristiana alla trattazione delle principali problematiche culturali e sociali
dell’età contemporanea.
- Sanno individuare le modalità della scelta etica ed i valori fondamentali del cristianesimo.
- Sanno esporre le caratteristiche della visione antropologica e morale del cristianesimo in
modo corretto.
Capacità:
- Sono capaci di individuare i concetti chiave presenti nella concezione antropologica e morale
dell’insegnamento della Chiesa.
- Sono in grado di valutare le scelte etiche in rapporto ad un personale progetto di vita sulla
base di una obiettiva conoscenza della propria identità personale, delle proprie aspirazioni e
delle proprie attitudini.
- Sono capaci di fare gli opportuni collegamenti fra i concetti esposti e rielaborarli tenendo
conto della propria esperienza personale e sociale
Obiettivi educativi
- Atteggiamento di apertura e tolleranza nei confronti delle diverse opinioni.
- Passaggio dal piano della conoscenza a quello della consapevolezza e dell’approfondimento
dei principi e dei valori del cattolicesimo in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla
vita individuale e sociale.
- Sviluppo della dimensione sociale della persona.
- 37 -
Metodi adottati strumenti utilizzati nel percorso di insegnamento/apprendimento
- Dialogo educativo per una partecipazione attiva.
- Lezioni frontali.
- Documenti tematici con slides e visione di film
- Tutti i contenuti trattati hanno tenuto conto delle domande e delle esigenze degli studenti, del
loro particolare momento di vita e di formazione. Il criterio della relazione ha favorito il
dialogo interpersonale e la facoltà di intervento.
Verifiche e valutazione
La verifica dell’apprendimento è stata fatta con modalità differenziate, prendendo in
considerazione:
- le problematiche della classe, cioè la situazione di partenza, la disponibilità e l’interesse, le
dinamiche di partecipazione, l’impegno, il comportamento in classe in termini di attenzione,
il rispetto dimostrato per le regole di convivenza scolastica e il grado di socializzazione;
- il tipo di contenuti trattati, la loro modalità di esposizione ed il metodo generale di
insegnamento adottato;
- il grado di complessità degli argomenti e il loro progressivo approfondimento all’interno del
percorso scolastico;
- la collocazione oraria della materia e il calendario scolastico.
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti di verifica:
- giudizio sugli interventi spontanei (o sollecitati dall’insegnante) di partecipazione al dialogo
educativo (per chiarimenti e approfondimenti) e sulla presentazione orale dei contenuti da
parte dei ragazzi nel corso di dibattiti guidati;
- valutazione del modo con cui gli allievi hanno assistito alla lezione, secondo l’interesse, la
partecipazione attiva e/o passiva, il coinvolgimento e l’attenzione.
Programmazione didattica Il tema della tolleranza e del dialogo nella cultura odierna. Il significato della cultura laica e le sue prerogative. I vari modelli etici. Etica laica e cattolica a confronto. La specificità della cultura cattolica nelle linee più essenziali. Visione film "Scoprendo Forrester" ore 8 L’etica della solidarietà e la cultura dell’impegno. L'orizzonte culturale di alcune tematiche di ordine etico: il relativismo. La bioetica: problematiche generali. La cultura della vita: le sfide dell'età post moderna. L'eutanasia attiva e passiva. Visione film “ Million dollar baby” ore 9 L’etica della solidarietà e la cultura dell’impegno Le sfide del nostro tempo e la centralità dei diritti dell’uomo La figura e il pensiero di N. Mandela Visione film “ I colori della libertà” Ore 6 Il tema dell’ecologia e il rapporto con le religioni L’ aspetto della solidarietà e della sobrietà. ore 4 Gli ebrei dalla diaspora alla costituzione dello Stato di Israele Le varie forme di antisemitismo Le chiese cristiane e il nazismo Il tema della Shoah ore 4
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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE : PROF.SSA TANIA GHERARDUCCI
OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI
Il programma ha seguito in linea generale, le indicazioni fornite dai programmi ministeriali,
adattandoli alle caratteristiche socio culturali e alla disponibilità delle strutture. La classe risulta
disomogenea sia per impegno che per capacità fisiche. Nel complesso, però, gli alunni hanno
raggiunto uno sviluppo armonico del proprio corpo, mantenendo in buone condizioni il sistema
organico (cardio - circolatorio e respiratorio).
La maggior parte degli allievi mostra una discreta conoscenza del significato e delle motivazioni
delle esercitazioni pratiche ed ha evidenziato rispetto ai livelli di partenza, un miglioramento della
forza, della velocità e della resistenza; parallelamente gli alunni hanno appreso anche una
metodologia di allenamento così da poter conoscere, e in ogni momento attuare, le principali fasi
che caratterizzano una seduta di allenamento. Il profitto è generalmente discreto, in alcuni casi
sufficiente.
OBIETTIVI SPECIFICI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
CONOSCENZE:
La classe mostra di conoscere in modo abbastanza corretto:
la terminologia specifica della disciplina
il regolamento, la tecnica e la tattica individuale dei principali giochi sportivi
le qualità motorie di base e i movimenti fondamentali con alcune applicazioni sportive
la tecnica e la regolamentazione delle principali discipline dell'atletica leggera.
tecnica individuale e a coppie per l’effettuazione di un'attività mirata sulla mobilità articolare
le principali norme di pronto soccorso e di prevenzione degli infortuni
concetti basilari della struttura e del funzionamento degli apparati
cenni sulle modificazioni fisiologiche dell’allenamento
COMPETENZE:
Mediamente la classe ha raggiunto buone competenze nelle discipline affrontate e quasi tutti sono in
grado di:
- compiere movimenti semplici in forma economica
- compiere attività di forza, resistenza, velocità con buona escursione articolare
- gestire in modo autonomo le fasi di avviamento motorio in funzione dell’attività scelta
- ideare e realizzare progetti motori finalizzati
- praticare nei vari ruoli i principali giochi di squadra
- eseguire gesti tecnici specifici di alcune specialità della atletica leggera
- conoscere i regolamenti e saper arbitrare a livello scolastico l'attività sportiva appresa
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CAPACITA’:
Gli alunni, diversi per crescita personale, maturità, e bagaglio genetico nel corso dell’anno
scolastico hanno dimostrato di:
- aver raggiunto una buona padronanza dei movimenti semplici e complessi,
un discreto sviluppo delle capacità condizionali e coordinative
- essere coscienti delle principali modificazioni fisiologiche dell’allenamento e essere capaci di
riconoscere e distinguere i vari tipi di lavoro muscolare
organizzare il lavoro personale e raggiungere un buon grado di autonomia nel lavoro pratico
- affrontare compiti di giuria e di arbitraggio a livello scolastico
MODULI
1^ QUADRIMESTRE
- Attività basata sul miglioramento delle qualità condizionali e coordinative, utilizzo dei vari
attrezzi con esercizi semplici e codificati.
- Rielaborazione egli schemi motori più complessi.
- Pratica sportiva, fondamentali individuali della pallavolo, basket e calcetto
2^ QUADRIMESTRE
- Ripresa del modulo del 1^ quadrimestre
- consolidamento delle capacità condizionali
- affinamento del gesto sportivo
- tecnica e pratica di alcune specialità dell'atletica leggera
- tecnica e regolamento dei principali giochi di squadra
METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
(lezione frontale, lezione interattiva, lavori di gruppo, esercitazioni guidate, processi
individualizzati)
La metodologia di insegnamento è stata scelta di volta in volta a seconda dei contenuti e delle
dinamiche di gruppo; le lezioni sono state caratterizzate da momenti di lavoro comune.
Per facilitare l'apprendimento e per attivare procedure d’insegnamento coerenti con le finalità
educative approvate dal collegio dei docenti e dai consigli di classe nel corso dell'anno scolastico, si
è cercato di favorire un'atmosfera che:
- incoraggiasse ad essere attivi
- favorisse la natura personale dell'apprendimento
- riconoscesse il diritto all'errore
- incoraggiasse la fiducia in sé
- desse l'impressione di essere accettati e rispettati
- facilitasse la scoperta dello star bene con se stessi e con il proprio corpo
VERIFICHE E VALUTAZIONE
(composizioni, relazioni, analisi testuali, prove pratiche, esercitazioni )
Le verifiche in itinere, sono state effettuate attraverso una verifica costante, resa possibile tramite
un'osservazione attenta e sistematica degli alunni durante le attività, poiché, nell'educazione fisica
gli allievi sono impegnati in un processo continuo di fasi applicative.
La valutazione sommativa, non tiene conto solo conto della valutazione oggettiva ma anche del
livello iniziale e quindi dei miglioramenti conseguiti, delle capacità motorie individuali, nonché
dell'impegno e della volontà dimostrati nel corso dell'anno scolastico.
- 40 -
PARTE 6ª : CRITERI DI VALUTAZIONE DEI CREDITI FORMATIVI
Delibera del Collegio dei Docenti .
Premesso che il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente
documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce
l’esame di Stato; la coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti
tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta
attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai
consigli di classe e dalle commissioni d’esame. (cfr. Art. 12 DPR 323/98)
Le esperienze che danno luogo all’acquisizione dei crediti formativi sono acquisite, al di fuori
della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della
persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività
culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al
volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport. (cfr. Art. 2 DM 49/00)
La valutazione dei crediti formativi è effettuata, sulla base della rilevanza qualitativa delle
esperienze, dei criteri adottati preventivamente dal collegio dei docenti, nonché in relazione agli
obiettivi formativi ed educativi propri dell’indirizzo di studi al quale si riferisce l’esame. (cfr.
Art. 2 DM 49/00)
La documentazione relativa ai crediti formativi deve pervenire all’istituto sede di esame entro il
15 maggio 2010 (O.M. 44 Prot. 3446 del 05/05/2010) per consentirne l’esame e la valutazione
da parte degli organi competenti e deve rispondere a requisiti fissati dall’Art. 3 DM 49/00-
- La documentazione relativa all’esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve
comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni
presso i quali il candidato ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione
dell’esperienza stessa.
- Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati
versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che
escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo. (cfr. Art. 12 DPR 323/98)
- Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero sono convalidate dall’autorità
diplomatica o consolare.
- Le certificazioni concernenti le attività di formazione nel settore linguistico devono essere
rilasciate, o previamente convalidate, da enti legittimati a rilasciare certificazioni ufficiali e
riconosciute nel Paese di riferimento. Tali certificazioni devono recare l’indicazione del
livello di competenza linguistica previsto dall’ordinamento locale o da un sistema ufficiale
di standardizzazione. Le certificazioni rilasciate in Italia da Enti riconosciuti nel Paese di
riferimento non abbisognano di legalizzazione.
Il Collegio dei Docenti, come previsto dal D.M. 49 del 24/2/2000 e al fine di garantire
omogeneità nelle decisioni, individua i seguenti criteri relativi alla valutazione dei crediti
formativi:
Per i crediti formativi dei candidati interni si può arrivare all'attribuzione massima di 0,5 punti .
Le esperienze, da cui devono derivare competenze coerenti con gli obiettivi fondamentali
dell'indirizzo di studio, possono essere individuate negli ambiti di seguito elencati con i relativi
requisiti:
- 41 -
- Attività culturali, artistiche e ricreative (corsi vari, certificati da scuole pubbliche o
private, con attestazione di risultati positivi conseguiti nel corso stesso; partecipazione a
esposizioni e pubblicazioni organizzate da Enti e/o associazioni).
- Attività lavorativa (lavoro dipendente o autonomo, nel rispetto dei contratti, delle norme
assicurative e previdenziali vigenti, con possesso della qualifica professionale prevista).
- Formazione professionale (corsi di formazione professionale promossi da Enti e
associazioni ai sensi e nel rispetto della vigente normativa sulla formazione professionale).
- Attività nell'ambito del volontariato sociale, per l'ambiente e cooperazione (con
attività, compiti svolti e tempi di impegno certificati dall'Ente)
- Attività sportiva (partecipazione a gare e campionati non amatoriali, con attestazione
dell'Ente relativa all'effettiva partecipazione a gare ed allenamenti).
Tutte le esperienze e/o i corsi seguiti devono comunque essere debitamente documentati e dalla
documentazione devono chiaramente emergere:
- l'Ente (azienda, associazione, ....) presso il quale si è svolta l'attività;
- la durata (nª di ore) e periodo dell'attività;
- le ore effettivamente effettuate;
- una descrizione dell'attività (o il programma di un corso);
- le competenze acquisite dall'alunno (nel caso di corsi).
La durata complessiva di ogni esperienza deve essere consistente (rispetto ad esempio
all'impegno annuale scolastico degli allievi).
Ferma restando l'autonomia decisionale dei Consigli di Classe in riferimento
all'applicazione ai singoli casi e alla valutazione di rilevanza qualitativa e coerenza con gli
obiettivi del corso, i Consigli stessi procederanno pertanto alla valutazione dei crediti
formativi tenendo conto dei criteri sopra esposti, sempre nel rispetto della normativa
vigente (D.P.R. 323/98; I D.M. 49/00).
I criteri deliberati saranno infine trasmessi alle Commissioni per gli esami di Stato, per la
valutazione dei crediti formativi dei candidati esterni.
- 42 -
PARTE 7ª: CRITERI DI VALUTAZIONE PREVISTI DAL P.O.F.
Il Collegio segnala come indispensabili, ai fini del controllo del profitto, i seguenti passaggi:
1) verifica iniziale, nelle diverse forme possibili, all’inizio dell’anno scolastico
2) verifica all’inizio di una nuova attività didattica
3) controllo del progresso nel corso dell’attività didattica
4) verifica finale
La verifica iniziale di cui al punto 1) deve essere effettuata per ottenere informazioni sulle
conoscenze e le abilità di partenza necessarie per lo studio delle varie discipline e, se possibile, per
conoscere le condizioni socio-ambientali degli allievi.
Ha carattere formativo. Tende solo a conoscere la realtà in cui si opera per realizzare una corretta
definizione degli obiettivi e non certo per previsioni di successo o insuccesso dei giovani. È, allo
stesso tempo, operazione di controllo e di definizione di interventi di recupero di varia natura.
I passaggi di cui ai punti 2), 3) e 4) accompagnano lo svolgimento di ogni unità didattica o
modulo (parte omogenea di programma).
Il controllo del progresso in itinere ha carattere formativo e deve essere utilizzato per
valutare i risultati raggiunti dal singolo allievo in rapporto ai risultati medi della classe.
La verifica finale deve permettere di verificare il raggiungimento di obiettivi minimi
irrinunciabili. Ha carattere sommativo.
I criteri per la valutazione finale dovranno tenere conto dei due aspetti (minimo di conoscenza,
progresso compiuto). Dovranno fare riferimento ai risultati conseguiti dal singolo in rapporto ai
risultati medi della classe.
Circa gli strumenti da utilizzare per l’accertamento del profitto il Collegio sottolinea la necessità
del superamento di quelle situazioni in cui si è previsto il solo ricorso ai momenti classici compito-
interrogazione.
Il ricorso a prove oggettive deve trovare maggior spazio soprattutto nelle occasioni in cui sia
necessaria una verifica analitica in relazione alla acquisizione ed alla rielaborazione dei contenuti.
Tali prove, per la natura delle indicazioni che da esse provengono, possono essere utilizzate per
valutazioni orali soprattutto per quelle discipline per cui l’esiguità del tempo a disposizione spesso
non permette il numero di verifiche necessario per la valutazione finale.
È da ricordare poi, citando la circ. 01 del 71 (istruzioni programmatiche per l’a.s. 71/72)
significativamente richiamata da documenti normativi successivi sulla valutazione, che il voto di
profitto per ciascun alunno scaturisce dal maggior numero possibile di classificazioni assegnate
durante il trimestre, ciò che può avvenire traducendo in voto il “concetto” che dell’alunno il
professore si va facendo nel corso del trimestre, anche in occasione del “colloquio” che in ogni
lezione l’insegnante stabilisce con la scolaresca.
Il Collegio ritiene efficace l’indicazione normativa per più motivi:
- sposta il problema valutativo su un piano meno traumatico di quanto di solito avviene;
- evita, da parte degli studenti, deleteri atteggiamenti di carattere fiscale;
- può contribuire ad attenuare il fenomeno delle “assenze” strategiche.
Il Collegio dei Docenti ritiene inoltre che sia opportuno stabilire:
- la scala ed i livelli di misurazione delle prove di verifica e valutazione degli alunni;
- le prestazioni, in termini di abilità, corrispondenti a ciascun livello di tale scala.
Ciò permetterà di assumere le opportune decisioni al termine dei periodi in cui è diviso l’anno
scolastico, avendo ridotto al minimo il rischio di equivoci e permetterà ai giovani ed alle famiglie
una lettura chiara ed univoca dei risultati scolastici.
Per tutto ciò è opportuno fare riferimento ad una stessa scala di misurazione, per obiettivi di
complessità crescente, che può essere comunque adattata ed eventualmente semplificata all’interno
dei gruppi disciplinari.
- 43 -
CONOSCENZA: capacità di richiamare alla memoria dati, fatti particolari o generali, formule e
regole;
COMPRENSIONE: livello elementare del capire; consente di conoscere senza stabilire
necessariamente rapporti oppure senza coglierne tutto il significato. Capacità di trasposizione
(tradurre, dire con parole proprie, spiegare un grafico), di interpretazione (spiegare, dimostrare).
APPLICAZIONE: capacità di utilizzare idee generali, regole, principi e teorie in casi particolari e
concreti;
ANALISI: distinguere, scoprire, classificare gli elementi; organizzare i dati in riferimento agli
argomenti;
SINTESI: capacità di disporre o riunire gli elementi, le parti, in modo da formare una struttura
che non si distingueva chiaramente;
VALUTAZIONE: capacità di confrontare, giudicare, argomentare e decidere.
Le classi di obiettivi suddette, che costituiscono la nota tassonomia di Bloom, possono essere
raggruppate in una tassonomia semplificata su tre livelli:
ACQUISIZIONE DEI CONTENUTI CONOSCENZA
COMPRENSIONE
ELABORAZIONE DEI CONTENUTI APPLICAZIONE
ANALISI
AUTONOMIA CRITICA SINTESI
VALUTAZIONE
Nella pagina successiva è riportata una tabella in cui ogni classe di obiettivi è suddivisa in cinque
fasce ordinate che corrispondono ai voti in decimi riportati nella colonna livelli-voti. La tabella
tiene conto dei richiami operati dal Ministero all’utilizzo dell’intera gamma della valutazione
decimale, anche se si deve tener conto delle riflessioni più articolate che competono al docente in
fase di valutazione finale e di cui si parla nel capitolo successivo.
In relazione comunque alla novità introdotta anche dall’attribuzione dei crediti scolastici, viene
concordata una gamma di voti, da “1” a “10”, cui corrispondono, molto in sintesi, le situazioni
descritte nella tabella.
- 44 -
CLASSIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI E DEI LIVELLI
LIVELL
I
VOTI
CONOSCENZ
A
COMPRENSIO
NE
APPLICAZIO
NE
ANALISI
SINTESI
VALUTAZIO
NE
1-2
corrisponde alla situazione in cui l’allievo non svolge il lavoro domestico, consegna i compiti in
bianco e non partecipa al dialogo didattico
3-4
assente o molto
carente
commette gravi
errori
non riesce ad
applicare alcuna
conoscenza in
quanto ne è
privo o carente
non è in
grado di
effettuare
alcuna
analisi
non sa
sintetizzar
e
mostra
autonomia di
giudizio molto
limitata
5
frammentaria e
superficiale
commette errori
anche
nell'esecuzione di
compiti semplici
sa applicare le
conoscenze in
compiti semplici
ma commette
errori
è in grado
di
effettuare
analisi solo
parziali
è in grado
di
effettuare
solo una
sintesi
parziale e
imprecisa
solo se
sollecitato e
guidato sa
effettuare
valutazioni non
approfondite
6
completa, ma
non
approfondita
non commette
errori
nell'esecuzione di
compiti semplici
sa applicare le
conoscenze in
compiti semplici
senza errori
sa
effettuare
analisi
complete,
ma non
approfondi
te
sa
sintetizzar
e le
conoscenz
e solo se
guidato
se sollecitato e
guidato è in
grado di
effettuare
valutazioni
approfondite
7-8
completa e
approfondita
non commette
errori
nell'esecuzione di
compiti complessi
ma incorre in
imprecisioni
sa applicare i
contenuti e le
procedure
acquisite anche
in compiti
complessi, ma
con imprecisioni
analisi
complete e
approfondi
te ma con
aiuto
ha
acquistato
autonomia
nella
sintesi,
ma
restano
incertezze
è in grado di
effettuare
valutazioni
autonome, pur
se parziali e non
approfondite
9-10
completa,
coordinata e
approfondita
con apporti
personali
non commette
errori né
imprecisioni nella
esecuzione di
problemi
applica le
procedure e le
conoscenze in
problemi nuovi
senza errori e
imprecisioni
ha capacità
di cogliere
gli
elementi di
un insieme
e stabilire
le relazioni
tra essi
sa
organizzar
e in modo
autonomo
e
completo
le
conoscenz
e e le
procedure
acquisite
è capace di
valutazioni
autonome,
complete e
approfondite
- 45 -
LA VALUTAZIONE FINALE.
IL DIVERSO RUOLO DEL QUINQUENNIO
La valutazione di fine anno merita un discorso a parte.
Non richiamiamo qui per esteso le conseguenze dell’abolizione dell’esame di riparazione (D.L.
523/94), che ha introdotto la registrazione dei debiti formativi e la necessità di promuovere le
attività integrative che possano permetterne il superamento e di cui si parla in altra parte del
documento. Si ricorda però che si è aggiunta anche l’innovazione dei crediti scolastici per le classi
del triennio e la necessità di una sempre più puntuale certificazione in merito alla valutazione finale.
Si pongono quindi problemi nuovi e complessi su cui il Collegio dei Docenti deve dare un
orientamento all’azione dei Consigli di Classe, nel tentativo di uniformarne il comportamento.
È intanto da sottolineare ancora il fatto che la valutazione di fine periodo, soprattutto quella di
fine anno, deve tenere conto:
- dei livelli minimi di apprendimento;
- del percorso di apprendimento;
- del comportamento scolastico.
Si tratta quindi di una operazione certamente non riconducibile a soli calcoli aritmetici ed in cui
intervengono obiettivi di diversa natura e complessità.
È da sottolineare ancor più che il Consiglio di Classe, in ultima analisi, deve pronunciarsi in
merito alla possibilità di successo o di insuccesso del singolo studente se inserito nella classe
successiva. Questo lascia ben comprendere la necessità di far riferimento, per la promozione, ad
obiettivi di tipo cognitivo e di tipo comportamentale.
Se questa è la domanda ultima che deve porsi il Consiglio di Classe, è giusto osservare come sia
difficile predire il miglior rendimento successivo, scolastico o professionale, e come sia opportuno
ancorare le scelte da compiere ai risultati conseguiti nelle diverse discipline.
Occorre allora distinguere tra biennio e triennio in rapporto alle diverse funzioni che rivestono.
Il biennio è stato visto finora in termini unitari e all’interno dello stesso il primo anno è stato
considerato, tendenzialmente, come “anno di rispetto e di attesa”. La valutazione, coerentemente, è
sempre stata di tipo orientativo e finalizzata soprattutto alla individuazione delle difficoltà e dei
percorsi di recupero. Ora l’innalzamento dell’obbligo a 16 anni sposta sicuramente, almeno in parte,
i termini del problema e del resto la ormai prossima riforma dei cicli dovrà imporre un
ripensamento generale di tutta la materia. Di fronte alla complessità di questo problema, che
presuppone anche un lavoro di studio e di ricerca e delle indicazioni centrali per quanto riguarda la
certificazione, il Collegio si impegna all’approfondimento della questione e temporaneamente
ribadisce le linee di fondo del lavoro precedente, anche in considerazione del fatto che non risultano
attualmente alunni iscritti alle prime classi per il completamento dell’obbligo scolastico.
Il biennio, in generale, ha finora avuto come finalità specifica quella di formare, maturare,
sviluppare, orientare la personalità dei giovani e ciò lascia pensare che la valutazione debba ispirarsi
più al principio dell’orientamento che non a quello della selezione.
È pur vero comunque che per uno studente che si è dimostrato inadeguato (gravemente) in
numerose discipline non è difficile predire l’insuccesso. Questo a maggior ragione se si registra
l’accordo, nella grave negatività, tra gli obiettivi cognitivi e quelli comportamentali.
Sembra quindi opportuno indicare ai Consigli di classe come elemento di separazione tra
successo ed insuccesso la situazione in cui le gravi insufficienze riguardano 1/3 delle discipline ed
in cui emergono elementi negativi in merito alla partecipazione, all’impegno ed al metodo di studio.
Il quinquennio, in tutti gli indirizzi, ha sempre più una duplice finalità. È allo stesso tempo
scuola con finalità professionali e scuola ulteriormente “maturante”.
È però indubbio che non tutti gli insegnamenti hanno lo stesso peso (importanza) e che le
discipline che caratterizzano l’indirizzo hanno un ruolo, anche dal punto di vista quantitativo,
particolarissimo.
L’elemento separatore tra successo ed insuccesso deve pertanto far riferimento all’area di
indirizzo (1/3 delle discipline con gravi risultati), ma si devono trovare riscontri negativi nella parte
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più significativa dell’area comune sia per quanto riguarda gli obiettivi cognitivi che quelli
comportamentali.
In questo modo la decisione promuovere - non promuovere è rimessa all’accordo reciproco dei
risultati di più misurazioni.
Le considerazioni precedenti e quelle più generali riportate nella parte relativa alla valutazione
portano ad indicare che:
LA VALUTAZIONE DI FINE PERIODO DEVE TENERE CONTO:
1) DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO
2) DEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO
3) DEL COMPORTAMENTO SCOLASTICO
*PARTECIPAZIONE
*IMPEGNO
*METODO DI STUDIO
4) DELLE SITUAZIONI DOCUMENTATE DI VARIA ORIGINE CHE POSSONO
COSTITUIRE GRAVE OSTACOLO AL PERCORSO FORMATIVO DELLO
STUDENTE.
Dovranno evidentemente essere utilizzati strumenti per una rilevazione attendibile degli
obiettivi non cognitivi a partire dalle schede utilizzate nei precedenti anni scolastici ed annualmente
riviste.
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PARTE 5ª: LE VERIFICHE
MODALITÀ DI VERIFICA
Verifiche orali: prove orali formative, sommative, discussioni, interventi.
Prove scritte: temi, saggi brevi o articoli di giornale, relazioni, riassunti, analisi del testo,
questionari, ricerche. Prove scritte nelle varie discipline per la preparazione della terza prova.
Gli alunni si sono esercitati in varie simulazioni delle tre prove scritte dell’esame di stato. Le copie
delle prove scritte effettuate come simulazioni delle prove di esame verranno depositate, insieme al
presente Documento di classe, nella segreteria didattica della scuola.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per i criteri di misurazione delle tre prove scritte si rimanda alle rispettive griglie di correzione
allegate nel presente documento e riportate nell’indice. Tali griglie sono state utilizzate per valutare
le prove effettuate durante l’anno scolastico, comprese le simulazioni svolte nei mesi di marzo e
aprile.
Nella valutazione della terza prova, i risultati delle singole discipline sono state valutati in 15’, per
cui la valutazione globale corrisponde alla media dei punteggi conseguiti, i punteggi risultanti dalla
media sono stati approssimati all’unità più vicina ( 10,5 si approssima a 11)
Criteri di misurazione della prova orale designati su tre livelli:
a) capacità di esporre il nucleo essenziale dell’argomento richiesto
b) capacità di analisi e di sintesi degli aspetti più significativi dell’argomento
c) capacità di rielaborare e discutere i concetti specifici
L’ARGOMENTO A SCELTA DEL CANDIDATO
Il Consiglio di classe ritiene che a ciascun candidato sia consentito di riferire su argomenti
liberamente scelti e autonomamente elaborati, preferibilmente a carattere multidisciplinare, attinenti
ai programmi effettivamente svolti, ma anche integrati da ricerche e approfondimenti individuali.
La modalità di presentazione potrà anche utilizzare l’applicazione Power point
LA “TERZA PROVA”: IMPOSTAZIONE
Durante l’anno scolastico, la classe si è impegnata due volte nella simulazione della terza prova.
Sono state effettuate nei mesi di marzo e di aprile due prove, ambedue di tipologia B; le discipline
coinvolte sono le seguenti: Diritto e Legislazione socio-sanitaria, Francese, Igiene e cultura medico-
sanitaria, Inglese.
AVVERTENZE IMPORTANTI:
Il Consiglio di classe ritiene opportuno avvalersi della presenza degli insegnanti di sostegno
quali esperti durante lo svolgimento delle prove scritte e orali in considerazione di quanto
esposto nei documenti allegati al presente, riguardanti gli alunni diversamente abili e ai sensi
dell’Art.17 dell’O.M. 31 del 04/02/2000.
Il Consiglio di classe richiede – per gli alunni diversamente abili con programma curriculare
– una terza prova scritta con un maggior tempo assegnato per il suo svolgimento, in
conformità con la normativa vigente e con quanto effettuato durante l’anno (v. anche i
relativi documenti allegati).
Il Consiglio di classe richiede – per gli alunni con certificazione di D.S.A. – una terza prova
scritta con un maggior tempo assegnato per il suo svolgimento, in conformità con la
normativa vigente e con quanto effettuato durante l’anno (v. anche i relativi documenti
allegati).
Il Consiglio di classe fa presente che per lo svolgimento delle prove scritte degli alunni con
certificazione di D.S.A. e per quelli diversamente abili con programma curricolare sono
necessari n° 3 computer
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TERZA PROVA GRIGLIA
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE " E. SANTONI " - Sezione associata " C. Gambacorti "
Pisa - ESAMI DI STATO : Indirizzo SERVIZI SOCIO SANITARI - A.S. 2014/2015 - Classe 5°
sez. I
Parametri di valutazione delle singole discipline ( da applicare a conoscenze, competenze e
capacità)
conoscenze
punti
parametri di valutazione
8 ottimo conoscenze complete e approfondite
6 7 buono-discreto conoscenze complete
5 sufficiente conoscenze essenziali
4 3 mediocre-insufficiente conoscenze frammentarie
2 1 gravemente insufficiente conoscenze molto frammentarie o quasi nulle
0 nullo non risposta
competenze
punti
parametri di valutazione
5
buono-discreto argomenta in modo logico e coerente/uso corretto della
lingua
4 sufficiente
qualche incoerenza marginale in un testo
accettabile/alcuni errori non gravi
3 2 mediocre insufficiente
sa argomentare in modo parziale/numerosi errori non
gravi
1 0
gravemente isufficiente o
nullo
argomenta in modo incongruente/numerosi e gravi
errori
capacità
punti
parametri di valutazione
2 buono-discreto sa organizzare i contenuti e sintetizzare
1 sufficiente
sa trattare l'argomento anche se non in modo
approfondito
0 nullo non sa organizzare i contenuti
Scheda valida per la valutazione della prova di: Diritto e Legislazione socio-sanitaria, Igiene e
Cultura medico sanitaria, Lingua Francese, Lingua Inglese,
Valutazione complessiva della prova
domande conoscenze competenze capacità Totale
Diritto e legisl. socio-
sanit.
Igiene e cultura
m.sanitaria
Lingua Francese
Lingua Inglese
Totale generale
Punteggio in quindicesimi
Pisa, / / Candidata/o _______________________________
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PARTE 6°: ELENCO DEI CANDIDATI
Cognome nome lingua straniera
1 AIT EL FATMI BTISSAME (14/08/1995) Inglese-Francese
2 CIRAVEGNA CORSO (23/03/1994) Inglese-Francese
3 CIUTI MICHELE (26/12/95) Inglese-Francese
4 CORRENTI JAQUELINE (26/11/96) Inglese-Francese
5 D'AGOSTINO CARLOTTA (02/10/95) Inglese-Francese
6 DI GIOVANNI DENISE (22/09/96) Inglese-Francese
7 ESPOSITO CORCIONE WILLIAM (24/03/95) Inglese-Francese
8 FARESE NATALIA (04/02/96) Inglese-Francese
9 GIANNI NICOLAS (25/07/96) Inglese-Francese
10 GINI DENISE (10/09/95) Inglese-Francese
11 GODELLI MARIZA (30/08/94) Inglese-Francese
12 GONZALES PADILLA DAPHNE ANALI (20/05/91) Inglese-Francese
13 KALEMAJ STELA (28/02/96) Inglese-Francese
14 MASSEI GIULIA (17/12/95) Inglese-Francese
15 PERA RACHELE (19/09/96) Inglese-Francese
16 PETRIGNANI MARCO (27/07/95) Inglese-Francese
17 RAFFI MARTINA (30/10/94) Inglese-Francese
18 RENZONI ILARIA (27/11/94) Inglese-Francese
19 ROSETO ALESSIA (02/12/95) Inglese-Francese
20 SAMAIA ALESSIA (29/12/96) Inglese-Francese
21 SCATENA EMILY (11/11/95) Inglese-Francese
22 VIVIANI GIULIA (11/02/95) Inglese-Francese
Pisa, 15 maggio 2015
I sottoscritti studenti, rappresentanti la classe 5ª I Servizi Socio-sanitari, firmano per
l’approvazione dei programmi contenuti nel presente documento.
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PARTE 7°: ELENCO DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
COGNOME NOME MATERIA FIRMA
1 SALARDI MARCO
Dirigente scolastico
2 ALFANO MARIA TERESA
Diritto e Legislazione socio-
sanitaria
3 MESSINA MARGHERITA
Matematica
4 MENCHI MADDALENA
Inglese
5 MANCINI VIRGINIA
Psicologia generale e applicata
6 MATTEUCCI CRISTINA Igiene e cultura medico-sanitaria
7 BISARO FULVIO
Tecnica amministrativa e
economia sociale
9 GHERARDUCCI TANIA Scienze motorie e sportive
10 ANTONELLI MAURIZIO
Lingua e lettere italiane - Storia
11 SERENI ANDREA Religione
12 BARTOLI ANTONELLA
Francese
13 CARMIGNANI ANGELA Insegnante di sostegno
14 BOILINI MARIA LETIZIA Insegnante di sostegno
15 INCARDONA PAOLA Insegnante di sostegno
16 GHELARDI ALESSANDRA Insegnante di sostegno
Elenco commissari interni designati dal consiglio di classe:
BARTOLI Antonella Francese
ALFANO Maria Teresa Diritto e Legislazione socio-sanitaria