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1 Comune di Vedano Olona Documento Unico di Programmazione 2018 - 2020 Vedano Olona, luglio 2017 Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 97, del 20 luglio 2017 e presentato al Consiglio Comunale il 26 luglio 2017

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Comune di Vedano Olona

Documento Unico

di Programmazione

2018 - 2020

Vedano Olona, luglio 2017

Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 97, del 20 luglio 2017 e presentato al Consiglio Comunale il 26 luglio 2017

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Premessa

i - Il Documento Unico di Programmazione (DUP)

II D.U.P. (Documento Unico di Programmazione), è l’innovativo strumento di programmazione introdotto dalla legge di riforma del sistema di contabilità in vigore dal 1° gennaio 2015.

La sua struttura è declinata nel principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio “allegato 4/1” al D.Lgs. n. 118/2011.

Costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione economico finanziaria.

Il D.U.P. descrive gli obiettivi e le strategie di governo dell'amministrazione comunale, indica le misure economiche, finanziarie e gestionali con cui si potranno realizzare e prescrive gli obiettivi operativi dell'ente che dovranno essere tradotti nel Piano Esecutivo di Gestione assegnato ai Responsabili della gestione.

Precede l'elaborazione del bilancio di previsione e deve giustificare la coerenza delle politiche locali con la programmazione nazionale e regionale.

Il D.U.P. si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO).

La Sezione Strategica ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell'ente.

Tra i contenuti della sezione si sottolineano in particolare i seguenti ambiti: - analisi delle condizioni esterne: considera il contesto economico internazionale e nazionale, gli indirizzi contenuti nei documenti di programmazione comunitari, nazionali e regionali, nonché le condizioni e prospettive socio-economiche del territorio dell’Ente; - analisi delle condizioni interne: evoluzione della situazione finanziaria ed economico patrimoniale dell’ente, analisi degli impegni già assunti e investimenti in corso di realizzazione, quadro delle risorse umane disponibili, organizzazione e modalità di gestione dei servizi, situazione economica e finanziaria degli organismi partecipati.

La Sezione Operativa ha carattere generale e contenuto programmatico; costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici. Contiene la programmazione operativa dell'ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale.

Gli ulteriori contenuti della SeO concernono gli indirizzi e le valutazioni sui seguenti aspetti della gestione: valutazione dei mezzi finanziari e delle fonti di finanziamento, indirizzi in materia di tributi e tariffe dei servizi, ricorso all’indebitamento; obiettivi del saldo di finanza pubblica (pareggio di bilancio).

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ii - La procedura di approvazione e presentazione del DUP

L'art. 170 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) dispone che: "Entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta

presenta al Consiglio il Documento unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni. Entro

il 15 novembre di ciascun anno, con lo schema di delibera del bilancio di previsione finanziario, la

Giunta presenta al Consiglio la nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione."

La Conferenza Stato-città ed autonomie locali, organo collegiale con funzioni consultive e decisionali che opera per favorire la cooperazione fra lo Stato e gli Enti locali, presieduta dal Ministro dell'Interno, in sede di parere nella seduta del 18 febbraio 2016 ha definito non perentori i termini di presentazione e relativa approvazione del DUP. Pertanto, gli enti possono provvedere entro il termine di deliberazione del bilancio, di cui il DUP è necessario presupposto.

La nuova formulazione dell’art. 193, del TUEL ha soppresso l’obbligo effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi per i comuni con popolazione inferiore ai 15.000. Nel merito, il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio al punto 4.2, lett. a), raccomanda, per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, tenuti all’adempimento ai sensi dell’art. 147-ter TUEL, “ una verifica dello stato di attuazione dei programmi, contestualmente alla presentazione di del DUP”.

iii - Il DUP 2018-2020 di Vedano Olona

Tenuto conto dell’orientamento espresso dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali, la Giunta Comunale di Vedano Olona intende approvare entro il termine del 31 luglio 2017 il Documento Unico di Programmazione con riferimento alla sola Sezione Strategica 2018-2020, comprensiva anche della verifica dello stato di attuazione dei programmi, al fine di presentare il documento medesimo alla valutazione del Consiglio, preliminarmente, rispetto al percorso di approvazione del Bilancio Previsionale 2018-2020.

Con successiva deliberazione di Giunta, pertanto, in sede di approvazione della Nota di Aggiornamento al DUP e dello schema di bilancio previsionale, verrà approvata la Sezione operativa del DUP medesimo, alla luce del puntuale quadro finanziario per gli enti locali che sarà delineato dall’approvazione della Legge di Stabilità 2018 e del Piano triennale delle opere pubbliche, nel frattempo adottato.

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Sommario

SEZIONE STRATEGICA (2018 – 2020) .................................................................................................. 5

1.- Condizioni esterne ................................................................................................................................................. 6 1.1.- Obiettivi individuati dal Governo nazionale .......................................................................................................... 6 1.2.- Obiettivi individuati dalla Regione ....................................................................................................................... 13 1.3.- Parametri economici essenziali ........................................................................................................................... 16 1.4.- Fabbisogni standard ............................................................................................................................................. 18 1.5.- Valutazione della situazione socio economica di Vedano Olona ......................................................................... 21 1.6.- Consistenza e valore del patrimonio immobiliare territoriale ............................................................................. 32

2.- Condizioni interne ................................................................................................................................................33 2.1.- Evoluzione della domanda e modalità di gestione dei servizi pubblici locali ...................................................... 33 2.2.- Organismi, enti strumentali e società controllate e partecipate ......................................................................... 35 2.3.- Assetto organizzativo e dotazione organica ........................................................................................................ 37 2.4.- Patrimonio ........................................................................................................................................................... 41 2.5.- Indebitamento ..................................................................................................................................................... 46 2.6.- Parametri obiettivi di deficitarietà strutturale .................................................................................................... 52 2.7.- Indicatori sintetici di bilancio ............................................................................................................................... 52 2.8.- Indicatori di congruità dell'entrata ...................................................................................................................... 55 2.9.- Programmi e progetti di spesa in corso di realizzazione ..................................................................................... 57

3.- Risorse e impieghi e sostenibilità economico finanziaria ......................................................................................63 3.1.- La situazione finanziaria del Comune di Vedano nel periodo 2013-2017 ............................................................ 63 3.2.- Analisi delle necessità finanziarie e strutturali del triennio 2018-2020............................................................... 64 3.3.- Linee guida per la predisposizione del Bilancio 2018-2020 ................................................................................. 65

4.- Vincoli di finanza pubblica: il pareggio di bilancio .................................................................................................70 4.1.- Prospetto verifica rispetto dei vincoli 2017-2019 ................................................................................................ 71

5.- Indirizzi generali e obiettivi strategici ...................................................................................................................72 5.1.- Indirizzi generali di mandato ............................................................................................................................... 72 5.2.- Obiettivi strategici................................................................................................................................................ 73

6.- Strumenti di rendicontazione ai cittadini ..............................................................................................................74

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SEZIONE STRATEGICA (2018 – 2020)

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1.- Condizioni esterne

La programmazione delle attività e degli investimenti di un ente locale non può essere attuata senza il necessario raccordo con il contesto socio-economico e con la programmazione di altri enti costituenti la Pubblica Amministrazione: lo Stato Italiano e la Regione di appartenenza. Non va poi tralasciato il ruolo dell'UE volto a rafforzare il monitoraggio delle finanze pubbliche dei paesi dell'Area Euro.

Dall'analisi del Documento di Economia e Finanza 2017 approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 11 aprile, dei vari documenti di finanza pubblica e dei correlati provvedimenti legislativi, emergono gli obiettivi tracciati per gli enti locali.

1.1.- Obiettivi individuati dal Governo nazionale

1.1.1.- Documento Economia e Finanza 2017, Consiglio dei Ministri 11/04/2017 (Premessa)

IL PERCORSO COMPIUTO E I RISULTATI CONSEGUITI - Il Documento di Economia e Finanza 2017 (DEF) è il quinto elaborato nel corso della legislatura vigente; offre l’opportunità di valutare il percorso compiuto e i risultati finora conseguiti, in base ai quali orientare anche le future scelte di

politica economica. Dopo una crisi lunga e profonda, nel 2014 l’economia italiana si è avviata su un

sentiero di graduale ripresa andata via via rafforzandosi nel biennio successivo. Il livello del PIL del 2014 è stato rivisto al rialzo di quasi 10 miliardi in termini nominali, quello del 2015 di oltre 9 miliardi

rispetto alle stime di un anno fa. Diverse evidenze testimoniano anche il recupero di capacità competitiva dell’economia italiana, a lungo fiaccata dal ristagno della produttività che aveva caratterizzato in particolare il decennio precedente la crisi: nello scorso biennio l’avanzo

commerciale ha raggiunto livelli elevati nel confronto storico, ed è tra i più significativi dell’Unione

Europea. L’irrobustimento della crescita e della competitività ha beneficiato degli interventi di carattere espansivo adottati dal Governo, armonizzati con l’esigenza di proseguire nel

consolidamento dei conti pubblici. Il disavanzo è sceso dal 3,0 per cento del PIL nel 2014 al 2,7 nel

2015 fino al 2,4 nel 2016; l’avanzo primario (cioè la differenza tra le entrate e le spese al netto degli

interessi sul debito pubblico) è risultato pari all’1,5 per cento del PIL nel 2016. La politica di bilancio ha dato priorità agli interventi che favoriscono investimenti, produttività e coesione sociale. La

scelta di impiegare l'incremento di gettito prodotto dal contrasto all'evasione fiscale per la

riduzione di imposte ha consentito, insieme al rafforzamento della crescita, di ridurre significativamente la pressione fiscale. Anche l’evoluzione del rapporto debito/PIL riflette una

strategia orientata al sostegno della crescita e alla sostenibilità delle finanze pubbliche: dopo

essere aumentato di oltre 32 punti percentuali tra il 2007 e il 2014, l’indicatore negli ultimi due anni

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si è sostanzialmente stabilizzato, un risultato tanto più importante alla luce della limitata dinamica

dei prezzi nel periodo.

LE PROSPETTIVE DI CRESCITA E DELLE FINANZE PUBBLICHE, NEL SOLCO DELLA STRATEGIA FINORA ADOTTATA - L’obiettivo prioritario del Governo – e della politica di bilancio delineata nel

DEF – resta quello di innalzare stabilmente la crescita e l’occupazione, nel rispetto della

sostenibilità delle finanze pubbliche; in tal senso le previsioni formulate sono ispirate ai principi di prudenza che hanno caratterizzato l'elevata affidabilità di stime e proiezioni degli ultimi anni, al

fine di assicurare l’affidabilità della programmazione della finanza pubblica. L’evoluzione congiunturale dell’economia italiana è favorevole. Nella seconda metà del 2016 la crescita ha ripreso slancio, beneficiando del rapido aumento della produzione industriale e, dal lato della

domanda, di investimenti ed esportazioni. La fiducia delle imprese italiane sta aumentando

notevolmente in un contesto europeo che si fa via via più solido.

IL PROGRAMMA NAZIONALE DI RIFORMA - Le misure di impulso alla crescita, agli investimenti e all’occupazione si accompagnano agli sforzi promossi in questi anni per rimuovere gli impedimenti

strutturali alla crescita su molti fronti, quali ad esempio il mercato del lavoro, il settore bancario, il

mercato dei capitali, le regole fiscali, la scuola, la pubblica amministrazione, la giustizia civile. Il

Programma Nazionale di Riforma 2017 intende proseguire nell’ambiziosa azione riformatrice avviata nel 2014 per il cambiamento strutturale del tessuto economico e sociale del Paese; una parte

significativa del programma iniziale di interventi è stata realizzata, come riconosciuto anche dal

recente Rapporto sull’Italia redatto dalla Commissione Europea.

IL BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE - La crisi e prima ancora la globalizzazione hanno reso

evidenti i limiti di politiche economiche volte esclusivamente alla crescita del PIL. L’aumento delle diseguaglianze negli ultimi decenni in Italia e in gran parte dei Paesi avanzati, la perdurante

insufficiente attenzione alla sostenibilità ambientale richiedono un arricchimento del dibattito

pubblico e delle strategie di politica economica. In questa prospettiva, nell’agosto del 2016 il Parlamento con voto a larga maggioranza ha inserito nella riforma della legge di contabilità e finanza pubblica il benessere equo e sostenibile tra gli obiettivi della politica economica del Governo. Il DEF dovrà riportare l’evoluzione delle principali dimensioni del benessere nel triennio

passato e, per le stesse variabili, dovrà prevedere l’andamento futuro nonché l’impatto delle politiche. L’Italia è il primo Paese avanzato a darsi un compito del genere. In attesa delle conclusioni

del Comitato per gli indicatori di benessere equo e sostenibile al quale la legge dà il mandato di

selezionare e definire gli indicatori che i governi saranno tenuti ad usare per monitorare l’evoluzione del benessere e valutare l’impatto delle politiche, il Governo ha deciso di introdurre in via provvisoria

alcuni indicatori di benessere già in questo esercizio. Accanto agli obiettivi tradizionali – in primis

PIL e occupazione che continuano a essere indicatori cruciali al fine di stimare e promuovere il

benessere dei cittadini – il DEF illustra l’andamento del reddito medio disponibile, della diseguaglianza dei redditi, della mancata partecipazione al mercato del lavoro, delle emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti. Per le stesse variabili il DEF fissa anche gli obiettivi

programmatici. I dati mostrano, per il triennio 2014-2016, un sostanziale miglioramento degli indicatori considerati con l’eccezione delle emissioni che, ovviamente, risentono degli effetti della

ripresa economica. In particolare, la disuguaglianza mostra un calo significativo frutto della

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crescita dell’occupazione e dell’efficacia delle misure messe in campo in questi anni. Il Governo si

pone l’obiettivo di continuare a ridurre la diseguaglianza nel corso del prossimo triennio.

Allegato 6, al Documento di Economia e Finanza 2017 – PROGETTO BES

Il Benessere equo e sostenibile nel processo decisi onale - L’OCSE, nell’ambito della “Better Life Initiative” e del programma di lavoro su “Measuring Well-Being and Progress”, è attivamente impegnato nella definizione di misure adeguate del benessere. Nello specifico, nel 2011 l’OCSE ha proposto un proprio approccio per la misurazione del benessere articolato su undici dimensioni (salute, conciliazione vita-lavoro, istruzione e skills, relazioni sociali, partecipazione civica e governance, qualità dell’ambiente, sicurezza personale, benessere soggettivo, reddito e ricchezza, lavoro e salari, situazione abitativa) e quattro tipi di risorse che contribuiscono a rendere il benessere sostenibile nel tempo (capitale naturale, capitale economico, capitale umano e capitale sociale). Sulla base di tale framework, ogni due anni l’OCSE pubblica il rapporto “How is life?”, che fornisce una valutazione del benessere nei Paesi OCSE, analizzando come variano le diverse dimensioni nel tempo, tra Paesi e tra specifici gruppi della popolazione (ad esempio per età, per livelli di istruzione, ecc.).

Il progetto BES - Il progetto “Benessere equo e sostenibile in Italia” (BES) nasce nel 2010 su iniziativa dell’Istat e del CNEL e ha visto il coinvolgimento di esperti e di ampi settori della società civile. L’obiettivo del BES è misurare il livello di benessere dei cittadini italiani nelle sue diverse dimensioni, tenendo conto della distribuzione delle risorse che lo determinano (equità) e della possibilità di garantire il mantenimento degli stessi livelli di benessere alle generazioni future (sostenibilità). Il riferimento metodologico per la costruzione del BES è costituito dal framework indicato in una pubblicazione dell’OCSE6 del 2010: il progresso della società è misurato sulla base di domini e dimensioni del benessere, distinguendo due macro-dimensioni, il benessere umano e il benessere dell’ecosistema. Il benessere umano è a sua volta determinato dal benessere individuale (cui sono legati attributi come la salute, il livello di istruzione, ecc.) e dal benessere sociale (cui corrispondono attributi condivisi con altre persone, ovvero con la famiglia, gli amici, la società nel suo complesso). Inoltre, il benessere umano necessita di alcuni “pilastri di supporto” (la cultura, la governance, l’economia). In questo quadro teorico sono poi rilevanti gli scambi tra la sfera del benessere umano e il benessere dell’ecosistema.

L’inclusione degli indicatori di benessere equo e s ostenibile nel ciclo di bilancio - Il riconoscimento normativo del collegamento tra indicatori di benessere equo e sostenibile e programmazione economica e di bilancio è stato operato con la legge n. 163/2016 di riforma del bilancio dello Stato. La valutazione degli effetti delle politiche pubbliche sulle grandezze economiche, sociali e ambientali che concorrono a definire il concetto di benessere equo e sostenibile, ha richiesto alcune modifiche al Documento di economia e finanza. In particolare, il DEF è ora composto – oltre che dalle tre sezioni e dagli allegati precedentemente previsti – anche dal presente allegato, predisposto dal MEF, nel quale sono riportati partendo dai dati forniti dall’Istat: a) l’andamento, nell’ultimo triennio, degli indicatori di benessere equo e sostenibile; b) le previsioni sulla loro evoluzione nel periodo di riferimento del DEF, anche sulla base delle misure previste per il raggiungimento degli obiettivi di politica economica e dei contenuti del Programma Nazionale di Riforma.

1.1.2.- Documento Economia e Finanza 2017, Consiglio dei Ministri 11/04/2017 (Sez. /, Cap. V)

LE AZIONI INTRAPRESE E LINEE DI TENDENZA PER I PROSSIMI ANNI – Nel corso del 2016 il Governo ha approvato provvedimenti d’urgenza che hanno riguardato la riforma del sistema bancario

cooperativo, la tutela del risparmio e della stabilità finanziaria nel settore creditizio, il sostegno

sociale, la proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di Polizia e interventi a favore

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degli Enti territoriali. Inoltre, sono state disposte specifiche misure per la ricostruzione dei territori

interessati dagli eventi sismici del 2012 e da quelli verificatisi alla fine del 2016 e nel mese di gennaio

2017, nonché disposizioni per rafforzare la coesione sociale in alcune aree del Mezzogiorno.

I provvedimenti adottati sono sostanzialmente neutrali sull’indebitamento netto ad eccezione dell’anno 2018 per il quale si prevede un miglioramento del saldo di circa 200 milioni di euro. Per il

fabbisogno e il saldo del bilancio dello Stato si evidenzia un peggioramento di 20 miliardi nell’anno

2017, dovuto alle misure per la tutela della stabilità economico finanziaria del Paese, il rafforzamento del sistema bancario e la salvaguardia del risparmio (Tav. V.1).

La manovra di finanza pubblica per il 2017: le principali misure – La manovra di finanza pubblica

per il triennio 2017-2019 ha disposto interventi per la riduzione della pressione fiscale, il rilancio degli investimenti, il rafforzamento del welfare e il potenziamento del capitale umano.

La legge di bilancio 2017 ha prorogato le detrazioni e le agevolazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica ed antisismica, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e la ristrutturazione delle strutture ricettive turistico alberghiere (circa 0,14

miliardi nel 2017, 1,6 miliardi nel 2018, 1,8 miliardi nel 2019 e 1,7 miliardi nel 2020, corrispondenti in

termini netti a 0,04 miliardi nel 2017, 0,8 miliardi nel 2018, 1,6 miliardi nel 2019 e nel 2020).

In favore delle famiglie, sono state destinate risorse (0,6 miliardi nel 2017 e 0,7 miliardi circa per ciascun anno dal 2018 al 2020) per finanziare diverse misure tra le quali si ricordano, in particolare,

il riconoscimento di un assegno una tantum di 800 euro per i nuovi nati e l’attribuzione di un voucher

di 1000 euro per il pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati e per il supporto dei bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche. Inoltre, al fine di contrastare le

situazioni di grave disagio economico, è stato incrementato il fondo per la lotta alla povertà e

all’esclusione sociale (0,15 miliardi nel 2017 e 0,65 miliardi dal 2018). Per l’anno 2016 è stato rifinanziato il Fondo Sociale per l’Occupazione e la Formazione (circa 0,6 miliardi).

TAVOLA V.1: EFFETTI NETTI CUMULATI DEI PRINCIPALI P ROVVEDIMENTI VARATI NEL 2016SULL'INDEBITAMENTO NETTO DELLA PA (valori al lordo degli oneri riflessi; milioni di euro )

2016 2017 2018 2019 2020D.L. n. 18/2016 (convertito dalla L. n. 49/2016) 0 0 0 0 0D.L. n. 59/2016 (convertito dalla L. n. 119/2016) 1 0 0 0 0D.L. n. 67/2016 (convertito dalla L. n. 131/2016) 21 0 0 0 0L. n. 112/2016 0 0 0 0 0D.L. n. 113/2016 (convertito dalla L. n. 160/2016) 0 0 0 0 0D.L. n. 189/2016 (convertito dalla L. n. 229/2016) 5 19 11 1 1D.L. n. 237/2016 (convertito dalla L. n. 15/2017) 0 0 0 8 0D.L. n. 243/2016 (convertito dalla L. n. 18/2017) 0 0 0 0 0D.L. n. 244/2016 (convertito dalla L. n. 19/2017) 0 3 186 21 21

INDEBITAMENTO NETTO 26 22 196 30 21In % del PIL 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0SALDO NETTO DA FINANZIARE 0 -20.000 206 9 0In % del PIL 0,0 -1,2 0,0 0,0 0,0FABBISOGNO 25 -19.978 196 30 21In % del PIL 0,0 -1,2 0,0 0,0 0,0Nota: i totali possono non corrispondere alla somma delle componenti per gli arrotondamenti effettuati.

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Per il rilancio degli investimenti pubblici nel Paese è stato istituito un apposito fondo da ripartire

con successivi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e destinato a finanziare diverse

iniziative di settore con effetti in termini di indebitamento netto, di circa 0,6 miliardi nel 2017, 2

miliardi nel 2018, 3,5 miliardi nel 2019 e 3 miliardi nel 2020 (con una dotazione corrispondente di stanziamenti di bilancio pari a complessivi 47,5 miliardi dal 2017 al 2032). Per le medesime finalità

sono stati, inoltre, attribuiti spazi finanziari alle Regioni, agli Enti locali e alle Province autonome

di Trento e Bolzano con oneri in termini di indebitamento netto pari a circa 0,8 miliardi nel 2017, 1,1 miliardi nel 2018 e nel 2019 e 1 miliardo nel 2020.

LA REVISIONE DELLA SPESA - Da diversi anni l’attività di revisione della spesa ha contraddistinto la strategia della politica di bilancio, con l’obiettivo di migliorare il controllo della spesa pubblica e

consentire, attraverso il superamento della logica incrementale, una più efficiente ed efficace allocazione delle risorse pubbliche. In particolare, la legge di bilancio per il 2017 prevede misure di

razionalizzazione della spesa per un ammontare pari a circa 2,3 miliardi nel 2017, 2,8 miliardi nel 2018 e 4,7 miliardi nel 2019.

Un ulteriore contributo al processo di efficientamento della spesa potrà derivare dall’integrazione,

introdotta con la riforma della legge contabile, della spending review all’interno del ciclo di programmazione economico finanziaria. L’intento è quello di rafforzare l’approccio di tipo top

down della programmazione economico finanziaria e di ancorare le proposte allocative dei Ministeri

a specifici obiettivi assegnanti preventivamente a ciascuna Amministrazione. In questo modo si offre un incentivo ad operare la valutazione in termini alternativi tra il finanziamento delle attività “storiche” e le nuove esigenze di spesa, favorendo un meccanismo di riallocazione delle risorse

tra i diversi interventi in relazione alla loro efficacia e/o alle priorità politiche del Governo.

1.1.3.- Documento Economia e Finanza 2017, Consiglio dei Ministri 11/04/2017 (Sez. /, Cap. VI.2)

LA REGOLA DELL’EQUILIBRIO DI BILANCIO – Il Patto di Stabilità Interno ha definito per circa sedici

anni il contributo di regioni, province e comuni al conseguimento dell’obiettivo di indebitamento

netto perseguito a livello nazionale nel rispetto del Patto di Stabilità e Crescita. La disciplina del Patto ha subito revisioni molto significative nel tempo fino alla sua completa sostituzione e

all’entrata in vigore, a partire dal 2016, della regola dell’equilibrio di bilancio. Tale superamento

è conseguenza diretta dell’introduzione nell’ordinamento nazionale del principio del pareggio di bilancio e di regole che garantiscano una rapida convergenza verso tale obiettivo.

Il percorso di superamento del Patto avviato nel 2012 è stato consolidato con le nuove norme

introdotte nell’agosto del 2016 che individuano un unico saldo non negativo in termini di competenza tra entrate finali e spese finali, al netto delle voci attinenti all’accensione o al

rimborso di prestiti, sia nella fase di previsione che di rendiconto. La soppressione della pluralità di

vincoli previsti inizialmente nel 2012 segue l’entrata in vigore della riforma contabile degli enti territoriali la quale, a decorrere dal 1° gennaio 2015, garantisce: i) il rispetto dell’equilibrio di bilancio di parte corrente per tutte le Amministrazioni territoriali; ii) il passaggio ad una rilevazione

basata sulla competenza finanziaria potenziata, che rende meno rilevanti i dati di cassa per le

analisi di finanza pubblica.

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Al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica nazionali concorrono le regioni, le Province

Autonome di Trento e di Bolzano, le città metropolitane, le province e tutti i comuni, a prescindere

dal numero di abitanti. Rimangono fermi gli obblighi di comunicazione di certificazioni attestanti il

conseguimento degli obiettivi da parte degli enti nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze che effettua il monitoraggio sul rispetto della regola.

Le revisioni del 2016, oltre a semplificare i vincoli di finanza pubblica degli Enti territoriali, hanno

ampliato le possibilità di finanziamento degli investimenti sul territorio. In un’ottica di sostenibilità di medio-lungo periodo e di finalizzazione del ricorso al debito, da un lato sono mantenuti fermi i

principi generali, in particolare: i) il ricorso all’indebitamento da parte degli Enti territoriali è

consentito esclusivamente per finanziare spese di investimento, nei limiti previsti dalla legge dello Stato; ii) le operazioni di indebitamento devono essere accompagnate da piani di

ammortamento di durata non superiore alla vita utile dell’investimento, dove sono evidenziati

gli oneri da sostenere e le fonti di copertura nei singoli esercizi finanziari. Ciò al fine di assicurare la

sostenibilità dell’investimento nel medio-lungo periodo. Dall’altro, invece, le nuove regole consentono che gli investimenti pubblici locali siano finanziati, oltre che attraverso il ricorso al

debito, anche tramite l’utilizzo dei risultati d’amministrazione degli esercizi precedenti. Le

modifiche apportate all’articolo 10 della L. n. 243/2012 hanno demandato ad apposite intese regionali sia le operazioni di indebitamento sul rispettivo territorio, sia la possibilità di utilizzare gli

avanzi pregressi per operazioni di investimento. Le intese dovranno, comunque, assicurare il

rispetto degli obiettivi di finanza pubblica per il complesso degli Enti territoriali della regione interessata, compresa la regione stessa.

La normativa attuale prevede l’inclusione nel saldo-obiettivo del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV), sia nelle entrate sia nelle spese. Tale fondo è costituito da risorse già accertate nell’esercizio

in corso ma destinate al finanziamento di obbligazioni passive in esercizi successivi. Svolge pertanto una funzione di raccordo tra più esercizi finanziari. La considerazione del FPV tra le

poste utili alla determinazione dell’equilibrio complessivo è atteso generare effetti espansivi

soprattutto per la spesa in investimenti da parte dei comuni.

Il quadro normativo considera, infine, una diversificazione del rapporto Stato-Enti territoriali a

fronte delle diverse fasi del ciclo economico: nelle fasi avverse del ciclo o al verificarsi di eventi

eccezionali è previsto, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica, il concorso dello Stato al finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono

essere garantiti su tutto il territorio nazionale; nelle fasi favorevoli del ciclo economico è previsto il

concorso degli Enti territoriali alla riduzione del debito del complesso delle Amministrazioni

pubbliche attraverso versamenti al Fondo per l’ammortamento dello Stato.

La transizione dalla disciplina del Patto di Stabilità Interno alla nuova ha rafforzato il percorso di

contenimento dell’indebitamento netto e stabilizzazione del debito delle Amministrazioni locali,

osservabile già a partire dalla seconda metà del 2000: negli ultimi due anni il saldo del comparto permane in avanzo mentre il debito si riduce, in valore assoluto e in rapporto al PIL.

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La riforma del 2016 è stata completata dalla Legge di Bilancio 2017 che ha ridisegnato il sistema sanzionatorio-premiale. L’elemento innovatore riguarda la distinzione tra il mancato rispetto

dell’equilibrio di bilancio con uno sforamento inferiore oppure maggiore o uguale al 3 per cento

delle entrate finali accertate, che consente di rendere graduale l’impatto della sanzione. Mentre le sanzioni previste nel 2016 determinavano il blocco totale delle assunzioni, a tempo indeterminato e

determinato, in caso di mancato rispetto del pareggio di bilancio, dal 2017 uno sforamento inferiore

al 3 per cento delle entrate finali comporterà il blocco delle sole assunzioni a tempo indeterminato,

con la possibilità di assumere a tempo determinato nei limiti consentiti dalla normativa vigente. Nel caso di uno sforamento superiore o uguale al 3 per cento scatterà il blocco sia delle assunzioni a

tempo indeterminato sia determinato. Lo stesso principio di gradualità sarà applicato anche alle

sanzioni che prevedono un limite sugli impegni di spesa corrente e al versamento delle indennità di funzione e gettoni del Presidente, Sindaco e Giunta. Rimane invariato, in ogni caso, il divieto di

ricorrere all’indebitamento e la sanzione pecuniaria da comminare agli amministratori in caso di

accertamento del reato di elusione fiscale. Inoltre, la sanzione economica viene recuperata in un triennio.

Per favorire gli investimenti sul territorio, la Legge di Bilancio 2017 assegna spazi finanziari, nell’ambito dei Patti nazionali orizzontali e verticali, agli Enti locali fino a complessivi 700 milioni

annui, di cui 300 milioni destinati all’edilizia scolastica, ed alle regioni fino a 500 milioni annui.

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1.2.- Obiettivi individuati dalla Regione

Dall'analisi del Documento di Economia e Finanza Regionale 2016 - Aggiornamento PRS per il

triennio 2017 - 2019, vengono posti in evidenza gli ambiti di interesse e le misure rivolte agli enti locali lombardi.

DEFR - Documento di economia e finanza regionale 2016, Aggiornamento PRS per il triennio 2017 - 2019 (B.U.R.L. S.O. n. 52 - 28 dicembre 2016)

In un contesto nazionale ed europeo in graduale ripresa, la Lombardia, dove la crescita appare più robusta, si conferma uno dei punti in cui si concentrano le sfide e in cui si elaborano percorsi di ripresa sia a livello istituzionale sia a livello economico e sociale. Questo è certamente il frutto di una storia in cui si è affermata una capacità di cooperare nella pluralità e di un’eredità di sviluppo e buongoverno, ma è anche segno di un’apertura all’innovazione che si intende rilanciare, puntando sul rafforzamento della capacità del territorio di attrarre talenti e capitali di investimento, e sulla capacità di inserirsi in modo vincente sulle nuove opportunità che si aprono a livello europeo e internazionale, anche un contesto di post Brexit.

Il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2016 costituisce il riferimento per la programmazione regionale 2017-2019 e aggiorna il Programma Regionale di Sviluppo con le priorità indicate per la legislatura, adeguando la visione strategica dell’azione regionale alle novità del contesto. Nella sua forma intende garantire comunicabilità e trasparenza rispetto al raggiungimento dei risultati e alla loro rispondenza agli indirizzi condivisi dai cittadini. Le politiche investiranno in modo sempre più integrato e mirato sui punti di forza del sistema lombardo e sulle opportunità che - pur insieme a molte incertezze - il contesto internazionale presenta. L’azione istituzionale sarà ispirata al principio di sussidiarietà, come metodo di governo che coinvolge e valorizza le potenzialità e la creatività di tutti i soggetti e i corpi intermedi della società lombarda nella definizione di risposte sempre più adeguate ai bisogni. La Regione promuoverà una collaborazione sempre più rilevante con i corpi intermedi, con le realtà sociali ed economiche attive in Lombardia sia nella rilevazione dei bisogni che nella determinazione e attuazione delle risposte ad essi. Saranno difese e promosse quelle autonomie locali e funzionali che arricchiscono attualmente il panorama istituzionale e sociale del territorio – espressione di forti identità storiche e culturali – e che svolgono un’azione insostituibile sia tutelando la cultura locale sia fornendo fondamentali servizi di prossimità ai cittadini. In coerenza con questa impostazione, massima attenzione sarà riservata allo snellimento della burocrazia, semplificando leggi, regolamenti e controlli. La pubblica amministrazione sarà sempre più orientata, tutelando l’interesse pubblico, all’aiuto dei cittadini e in particolare di chi è impegnato nella solidarietà, nella cultura, nell’educazione e nella produzione di ricchezza e lavoro. Regione Lombardia intende riportare al centro della propria iniziativa amministrativa la persona, semplificando radicalmente tutte le procedure inutilmente onerose, in termini di tempo e di risorse, restituendo alla pubblica amministrazione il ruolo di servizio che le è proprio.

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Decisiva sarà anche l’intesa e la cooperazione con le altre Regioni del bacino padano per cogliere e rilanciare l’importanza delle vocazioni produttive, culturali, sociali e mobilitare il meglio delle esperienze e delle energie di fronte alle sfide più rilevanti. La costituzione della Macroregione del Nord – geograficamente connotata dalla presenza delle Alpi, dal bacino idrico del Po e quindi dalla grande pianura padana, che si configura come una realtà organica dal punto di vista socio-economico, produttivo e commerciale, omogenea per virtù civiche, attaccamento alle tradizioni storiche – è finalizzata a rendere più efficace il potere negoziale delle Regioni del Nord nei confronti dello Stato, per garantire quell’autonomia politica e amministrativa che fin dall’Ottocento viene riconosciuta quale percorso privilegiato per raggiungere il pieno sviluppo economico e produttivo, sociale e culturale, e che è pertanto necessaria per fronteggiare con successo la grave crisi economica in atto. Ma la collaborazione tra regioni e territori sarà più ampia e articolata, prevedendo forme diverse e innovative volte a diffondere buone pratiche e a migliorare la gestione dei territori di confine e dei temi più rilevanti con vantaggio reciproco dei territori e dello Stato. Inoltre l’attuazione della Strategia Europea per la Macroregione Alpina – EUSALP - promossa dal livello regionale e dalla Lombardia in particolare, avviata dal Consiglio dell’Unione Europea nel dicembre 2013, e il cui relativo Piano d’Azione è stato rilasciato dalla Commissione Europea il 28 luglio 2015 - rappresenterà un percorso significativo ed esemplare, in questo senso, coinvolgendo 49 regioni e 7 Paesi in un patto di solidarietà e di sviluppo. La capitalizzazione dei risultati di Expo 2015 sul territorio lombardo, la valorizzazione delle relazioni che ne sono scaturite e il rilancio dell’Area saranno le priorità per rinforzare ulteriormente le partnership e per cogliere tutte le migliori ricadute, soprattutto dal punto di vista dell’attrattività degli investimenti, dell’innovazione e della ricerca, oltre che del turismo e della cultura.

Una simile impostazione, nella prospettiva di una maggiore autonomia politica e amministrativa implica una riduzione della pressione fiscale con la richiesta di mantenere sul territorio almeno il 75% del gettito tributario, garantendo quindi, in accordo con altre Regioni, la permanenza sul territorio del residuo fiscale riferito a ciascuna Regione e l’introduzione di agevolazioni e esenzioni dell’IRAP.

Il DEFR conferma dunque le priorità strategiche per la Lombardia a partire dai temi più rilevanti nel contesto attuale:

- le politiche per l’impresa, con la promozione delle start-up di giovani imprenditori, il sostegno all'innovazione aperta e diffusa e all’industrializzazione dei risultati della ricerca, che genera nuovo valore sul territorio, la creazione di nuove forme di agevolazione del credito, il supporto all'export, il sostegno alla ricerca e la valorizzazione - anche in raccordo con il mondo economico-imprenditoriale - del capitale umano dedicato alla ricerca e all’innovazione;

- un mercato del lavoro più aperto ed inclusivo, rimuovendo gli ostacoli che separano la formazione dal lavoro e che impediscono un ingresso adeguato dei giovani e delle donne, oltre che sostenendo e promuovendo la riqualificazione dei lavoratori e il reinserimento lavorativo;

- un nuovo welfare lombardo che significa: evoluzione del sistema sociosanitario per rispondere alle nuove sfide e individuare nuove modalità di soddisfacimento dei bisogni sociali emergenti, in attuazione della L.R. 23/15; reddito di autonomia per una risposta integrata alle persone e famiglie a rischio di povertà con interventi di sostegno al reddito per i figli, la casa, l’accrescimento

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dell’occupabilità, la disabilità e non autosufficienza e accesso equo per il diritto alla salute anche in riferimento al reddito;

- una Pubblica Amministrazione più efficiente e meno costosa, che completi la rivoluzione digitale, e renda servizi più trasparenti, rapidi ed efficaci ai cittadini e alle imprese;

- una scuola e un’università che valorizzino il merito per una sempre maggiore garanzia di libertà di scelta e di autonomia degli istituti;

- la valorizzazione del ruolo del volontariato e del non profit;

- la tutela del territorio e dell’ambiente, a partire dall’attenzione alla qualità delle aree urbane, dal buon uso e il non consumo di suolo, dal riuso e recupero delle aree dismesse, dalla bonifica dei siti inquinati, dalla tutela del paesaggio, la valorizzazione del sistema delle aree protette fino alla sicurezza idrogeologica, alla qualità delle acque e dell’aria;

- politiche per la Montagna, quale risorsa strategica per l’intera regione Lombardia;

- la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale per garantirne l’accessibilità, la fruibilità e la promozione attraverso l’Abbonamento Musei Lombardia Milano, progetti integrati di messa 39 in rete di istituti e luoghi della cultura, iniziative di promozione dei siti UNESCO, nuovi allestimenti, realizzazione di percorsi turistico culturali ed eventi in grado di intercettare nuovi flussi di visitatori;

- l’edilizia residenziale sociale e lo sviluppo urbano sostenibile con la riforma del sistema di edilizia residenziale pubblica (e l’introduzione del concetto di “servizio abitativo”) e una nuova programmazione di settore, l’attuazione di programmi di intervento che integrino politiche di inclusione sociale e abitare sociale (anche attraverso la sperimentazione pilota nel quartiere Lorenteggio in Milano), lo sviluppo dell’offerta in risposta alle esigenze abitative temporanee di particolari tipologie di cittadini e lavoratori;

- il sostegno all’attrattività del territorio e delle sue componenti economiche, sia dal punto di vista dell’attrazione degli investimenti che da quello della valorizzazione delle risorse e della vocazione turistica, nonché del sistema della ricettività della Lombardia anche attraverso azioni volte al consolidamento del posizionamento turistico del territorio lombardo e dei flussi turistici nella fase post Expo;

- il commercio, con il consolidamento del modello distributivo lombardo;

- la moda e il design quali settori d’eccellenza del Made in Lombardy per il rilancio dell’economia lombarda e dell’occupazione in termini di indotto trasversale

- lo sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare;

- la tutela delle produzioni delle imprese lombarde, in particolare nel contrasto alla contraffazione alimentare, Italian Sounding e Look Alike;

- le infrastrutture per favorire sempre più la competitività e la mobilità nella regione;

- lo sport, anche come strumento di educazione e formazione, di tutela della salute, di trasferimento valoriale;

- l’ordine pubblico e la sicurezza, anche attraverso la promozione del coordinamento sovraregionale.

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1.3.- Parametri economici essenziali

1.3.1.- PIL, Indebitamento, Spending review e Inflazione

TABELLA 7Previsioni di crescita del PIL Italia

DEF 2017 - PREVISIONI TENDENZIALI (aprile 2017)

2016 Consuntivo

2017 2018 2019 2020

PIL 0,9 1,1 1,0 1,1 1,1

Fonte: Documentazione di finanza pubblica N. 17/2017

TAVOLA I.1Indebitamento netto e saldo primario dello Stato (in percentuale del PIL)

2015 2016 2017 2018 2019 2020Quadro programmaticoIndebitamento netto -2,7 -2,4 -2,1 -1,2 -0,2 0,0Saldo primario 1,5 1,5 1,7 2,5 3,5 3,8Interessi 4,1 4,0 3,9 3,7 3,7 3,8

Quadro tendenzialeIndebitamento netto -2,7 -2,4 -2,3 -1,3 -0,6 -0,5Saldo primario 1,5 1,5 1,5 2,4 3,1 3,4Interessi 4,1 4,0 3,9 3,7 3,7 3,8

Fonte: Documento Economia e Finanza 11/04/2017 Sez. I

Risparmi da spending review

(miliardi di euro)

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Risparmi da spending review 3,6 18 25 29,9 31,5 26,8

Fonte: Elaborazione Comune su dati DEF 2017

Inflazione

Nota di Aggiornamento al DEF 2016 (settembre 2016)

2013 2014 2015 2016 2017 2018

Tasso di inflazione programmato 1,5 0,2 0,2 0,2 1,2 1,7

Fonte: Per i tassi effettivi: elaborazioni su dati ISTAT. Per i tassi programmati: Dipartimento del Tesoro

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1.3.2.- PIL Lombardia e Tasso di crescita

Pressione fiscale Italia in percentuale del PILFonte: ISTAT

38,5

39

39,5

40

40,5

41

41,5

42

42,5

43

43,5

44

1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017

PIL in Lombardia 2015-2019 (var. % su valori concatenati 2010)

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Lombardia -0,9 0,9 1,3 1,1 1,2 1,0

Nord Ovest -0,8 0,8 1,1 1,0 1,1 0,9

Nord Est -0,2 0,7 1,2 1,0 1,1 1,0

Centro 0,4 0,3 0,7 0,6 0,8 0,7

Mezzogiorno -1,1 1,1 0,6 0,3 0,4 0,3

Italia -0,3 0,7 0,9 0,7 0,8 0,7

Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, gennaio 2017

Tasso di crescita del Pil in Italia e Lombardia(Fonte: DEFR 2016 - La situazione dell’economia della Lombardia)

-1,5

-1,0

-0,5

0,0

0,5

1,0

1,5

2014 2015 2016 2017 2018

italia lombardia

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1.4.- Fabbisogni standard

Cosa sono i fabbisogni standard - I fabbisogni standard esprimono il peso specifico di ogni Ente Locale in termini di fabbisogno finanziario, sintetizzando in un coefficiente di riparto i fattori di domanda e di offerta, il più possibile estranei alle scelte discrezionali degli amministratori locali, che meglio spiegano i differenziali di costo e di bisogno sul territorio nazionale. I fabbisogni standard sono stati calcolati con riferimento a ogni servizio e successivamente aggregati in un unico indicatore. Il fabbisogno standard complessivo di ogni Ente, quindi, non corrisponde a un valore in euro ma è un coefficiente di riparto.

A cosa servono i fabbisogni standard - A partire dal 2015 i fabbisogni standard dei Comuni, insieme alla stima della capacità fiscale, sono funzionali al riparto di una quota del fondo di solidarietà comunale, consentendo così il graduale superamento del criterio della spesa storica ritenuto una delle principali cause d’inefficienza nella gestione della spesa da parte dei governi locali e d’iniquità nella distribuzione delle risorse lungo il territorio. La determinazione dei fabbisogni standard ha prodotto un notevole ampliamento del patrimonio informativo di supporto al decisore politico sia per l’individuazione dei processi di gestione dei servizi pubblici locali più efficienti sia per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni.

Confronto tra il fabbisogno e la spesa storica - Il confronto tra il fabbisogno standard e la spesa storica non è sufficiente a valutare l’efficienza di un Ente. Il fabbisogno standard, infatti, non è un indice di virtuosità, in quanto identifica la spesa che in modo efficiente consente di finanziare un livello standard dei servizi. Un Comune, ad esempio, può presentare una spesa storica più alta del fabbisogno non necessariamente perché inefficiente, ma perché, a fronte di una spesa alta, offre maggiori servizi rispetto a quelli compatibili con il fabbisogno. Allo stesso modo un comune con una spesa storica più bassa del fabbisogno non è detto che eroghi i servizi in modo efficiente, in quanto può accadere che, a fronte di una spesa bassa, offra ai suoi cittadini pochi servizi rispetto al livello compatibile con la spesa standard. Un fabbisogno standard diverso dalla spesa storica, quindi, è il risultato sia dell’efficienza con cui i servizi locali vengono erogati sia della qualità e della quantità dei servizi offerti.

Come sono calcolati i Fabbisogni Standard – Il calcolo dei fabbisogni standard poggia sull'idea che le necessità finanziarie di un Ente Locale sono espressione dei servizi offerti, delle caratteristiche territoriali e degli aspetti sociali, economici e demografici della popolazione residente. Nel caso dei Comuni, ad esempio, in ordine di importanza è possibile individuare la seguente classifica delle determinanti dei fabbisogni standard: il numero della popolazione residente incide per il 20%; i servizi offerti per il 13,7%; la morfologia e il territorio incidono per l'8,7%; l'economia locale per 1'8%; i prezzi dei fattori produttivi (costo del lavoro e livello delle locazioni uso ufficio) per il 7,9%; i fattori esogeni di carico (ad esempio l'attività di front-office dell'anagrafe) per il 7,5%; gli immobili per il 6,8%; le scelte organizzative non modificabili nel breve periodo per il 5,8%; il disagio sociale per il 5,3%; i veicoli e il traffico stradale per il 5,2%; la struttura demografica della popolazione per il 4,9%; il turismo per il 4,8% e gli investimenti per l'1%. Con riferimento ai comuni per l'anno 2013, le determinanti del fabbisogno standard non subiscono variazioni significative in quanto l'aggiornamento è stato effettuato a metodologia invariata. L'ulteriore aggiornamento dei fabbisogni standard al 2015 verrà reso disponibile appena sarà terminata l'acquisizione dei dati raccolti per i comuni, le unioni di comuni e le comunità montane.

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OpenCivitas è lo strumento online di esplorazione e di confronto dei dati raccolti ed elaborati per la determinazione dei fabbisogni standard. A partire dal 18 novembre 2014 i cittadini e gli amministratori locali possono visualizzare il fabbisogno standard, la spesa storica e un insieme di indicatori per tutti i Comuni e le Province delle Regioni a statuto ordinario.

Per la prima volta in Italia, cittadini e amministratori hanno a disposizione uno strumento che permette di: CONOSCERE i dati raccolti per la determinazione dei fabbisogni standard, CONFRONTARE le prestazione degli enti, COMPRENDERE gli elementi socio-economici che concorrono a determinare il fabbisogno complessivo, VALUTARE la qualità e la quantità dei servizi erogati attraverso gli indicatori di gestione e i livelli quantitativi delle prestazioni, ACCEDERE ai dati in modalità open data, degli oltre 6.000 comuni appartenenti alle regioni a statuto ordinario.

Aggiornamento 2015 – Nel corso del mese di gennaio 2017 l’Ente ha regolarmente compilato ed inviato al SOSE le schede di rilevazione dei fabbisogni relativi all’anno 2015.

Confronto fabbisogni 2010 - 2013 - Alla data di stesura del presente Documento sul portale OpenCivitas è possibile raffrontare il dato dell’anno 2010 ed il dato dell’anno 2013. Vi è la possibilità, inoltre, di ottenere la valutazione sintetica dei servizi erogati dal Comune rispetto alla spesa sostenuta e di effettuare analisi di trend sulle annualità 2010 e 2013.

Confronto spesa storica 2010/2013 - La tabella seguente illustra i risultati conseguiti, elaborati dal SOSE, sulla base dei questionari compilati dal Comune.

9,6

Livello su scala da 1 a 10

SPESA MEDIA PER ABITANTE

SPESA STORICA VS FABBISOGNO

LIVELLO SERVIZI VS LIVELLI SERVIZI

STANDARD

406 € -21,53% 33,08%

ANNO 2013 IL LIVELLO QUANTITATIVO DELLE PRESTAZIONI DEL COMUNE DI

VEDANO OLONA' E’

Fabbisogno Standard : € 3.787.622 Fabbisogno Standard : € 3.934.113

Spesa storica 2013 : € 2.972.047 Spesa storica 2010 : € 3.234.956

Differenza EUR : 815.575 Differenza EUR : 699.157

Differenza % : -21,53% Differenza % : -17,77%

TUTTE LE FUNZIONI FONDAMENTALI

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Fabbisogno Standard : € 94.502 Fabbisogno Standard : € 81.779

Spesa storica 2013 : € 52.339 Spesa storica 2010 : € 43.994

Differenza EUR : 42.163 Differenza EUR : 37.785

Differenza % : -44,62% Differenza % : -46,20%

Fabbisogno Standard : € 213.193 Fabbisogno Standard : € 192.622

Spesa storica 2013 : € 241.880 Spesa storica 2010 : € 207.449

Differenza EUR : -28.687 Differenza EUR : -14.827

Differenza % : 13,46% Differenza % : 7,70%

Fabbisogno Standard : € 359.607 Fabbisogno Standard : € 450.963

Spesa storica 2013 : € 238.234 Spesa storica 2010 : € 344.383

Differenza EUR : 121.373 Differenza EUR : 106.580

Differenza % : -33,75% Differenza % : -23,63%

Fabbisogno Standard : € 88.378 Fabbisogno Standard : € 90.993

Spesa storica 2013 : € 78.276 Spesa storica 2010 : € 68.724

Differenza EUR : 10.102 Differenza EUR : 22.269

Differenza % : -11,43% Differenza % : -24,47%

Servizio di Gestione delle Entrate Tributarie e Servizi Fiscali

Funzioni di Polizia Locale

Funzioni di Istruzione Pubblica

Servizi di Anagrafe, Stato Civile, Elettorale, Leva

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1.5.- Valutazione della situazione socio economica di Vedano Olona

La conoscenza del territorio comunale e delle sue strutture, un’analisi approfondita della composizione della popolazione e delle tendenze demografiche e una valutazione della rete socio economica è fondamentale al fine di costruire una strategia e di programmare azioni da parte dell’Amministrazione Comunale o di stimolare azioni da parte degli enti pubblici superiori e delle altre realtà presenti nel territorio.

1.5.1.- La popolazione residente

Situazione demografica

Movimento naturale Movimento migratorio

Nati vivi MortiSaldo

naturaleImmigrati Emigrati

Saldo sociale

2006 72 58 14 258 266 -8 7.238 2.8792007 58 62 -4 293 246 47 7.281 2.9032008 89 78 11 238 237 1 7.293 2.9152009 88 62 26 227 173 54 7.373 2.9492010 51 60 -9 257 251 6 7.370 2.9632011 76 74 2 230 253 -23 7.349 2.9652012 56 77 -21 235 221 14 7.342 2.9952013 50 60 -10 283 293 -10 7.322 2.9892014 49 72 -23 283 210 73 7.372 3.0212015 62 84 -22 207 197 10 7.360 3.0312016 60 80 -20 305 230 75 7.415 3.039

AnnoResidenti al 31/12

Famiglie

7.220

7.240

7.260

7.280

7.300

7.320

7.340

7.360

7.380

7.400

7.420

7.440

2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017

Cittadini Residenti

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3.400

3.450

3.500

3.550

3.600

3.650

3.700

3.750

3.800

3.850

3.900

2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017

Cittadini e cittadine residenti

Maschi Femmine

72

70

2016

2008

2000

1992

1984

1976

1968

1960

1952

1944

1936

1928

1920

Piramide della popolazione vedanese al 31/12/2016

maschi femmine

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Chi sono i “millennial” ? - ISTAT, Rapporto annuale 2016 . Proseguendo con la lettura per generazione, si propone una classificazione di quelle accomunate dall’avere sperimentato l’ingresso nella vita adulta in corrispondenza di periodi storici che hanno rappresentato una “rottura” nel continuum della nostra storia La prima generazione considerata è la Generazione della ricostruzione , costituita dai nati dal 1926 al 1945, grande protagonista del secondo dopoguerra. Seguono le generazioni del baby boom, al cui interno si possono identificare due sottogruppi tra loro molto diversi: la Generazione dell’impegno , protagonista delle grandi battaglie sociali e trasformazioni culturali degli anni Settanta e la Generazione dell’identità per appartenenza politica o per una visione orientata alla realizzazione di obiettivi personali. La Generazione di transizione segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo millennio; i suoi membri sono cresciuti tra la fine del blocco sovietico e l’allargamento a Est dell’Unione europea. Sono entrati nel mondo del lavoro con più lauree e master dei propri genitori ma sono anche i primi a subire le conseguenze della recessione, con minori opportunità di lavoro sia in termini di quantità sia di qualità. Con il termine Millennial sono indicati in letteratura coloro che sono entrati nella vita adulta nei primi 15 anni del nuovo millennio, quindi orientativamente i nati negli anni Ottanta e fino alla metà degli anni Novanta. Sono la generazione dell’euro e della cittadinanza europea, ma anche quella che sta pagando più di ogni altra le conseguenze economiche e sociali della crisi. Infine, i più giovani, indicati come la Generazione delle reti , costituita da coloro che sono nati e cresciuti nel periodo in cui le nuove tecnologie informatiche si sono maggiormente diffuse e hanno quindi percorso tutto o buona parte del loro iter formativo nell’era di internet, il che li connota per essere sempre connessi con la rete.

1.5.2.- La popolazione straniera residente

716

565

792

540

449

486

713

536

838

555

481

640

82

Generazione

delle reti

"Millennial"

Generazione di

transizione

Generazione

dell'identità

Generazione

dell'impegno

Generazione della

ricostruzione

Centenari

1996-2016

1981-1995

1966-1980

1956-1965

1946-1955

1926-1945

1905-1925

Piramide della popolazione - Lettura per Generazioni

maschi femmine

n. % n. % n. % n. % n. % n. %Unione Europea 42 9,74 52 11,98 52 12,32 48 11,16 58 13,39 57 12,95Altri paesi europei 174 40,37 169 38,94 169 40,05 181 42,09 194 44,80 193 43,86Africa 118 27,38 123 28,34 112 26,54 109 25,35 85 19,63 96 21,82America 40 9,28 37 8,53 41 9,72 43 10,00 41 9,47 35 7,95Asia 57 13,23 53 12,21 48 11,37 49 11,40 55 12,70 59 13,41Oceania 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00Totale 431 100,00 434 100,00 422 100,00 430 100,00 433 100,00 440 100,00

2011 2012 2013 2014 2015 2016

Paesi di origine della popolazione straniera

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150

200

250

300

350

400

450

500

2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

Cittadini Stranieri residenti

2,50

3,50

4,50

5,50

6,50

7,50

8,50

9,50

10,50

11,50

12,50

Andamento della popolazione straniera 2004-2016

Italia Lombardia Provincia Vedano

2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016Albania 69 88 99 107 108 113 109 107 106 117 120Ucraina 17 24 27 37 39 36 34 34 42 47 50Romania 9 12 6 8 9 13 20 24 23 30 29Bangladesh 7 6 3 10 15 24 25 21 23 26 26Marocco 58 62 63 58 48 41 34 29 31 22 26Tunisia 35 42 46 39 30 27 34 32 31 22 23Moldavia 6 10 11 15 17 22 22 23 25 23 18Costa d'Avorio 10 10 12 20 23 15 19 21 16 15 16Sri Lanka 0 4 8 7 7 7 10 11 10 10 13Polonia 7 7 9 6 6 6 9 9 8 11 12

Cittadinanze straniere presenti a Vedano (prime 10)

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1.5.3.- Economia insediata

Dinamiche delle Imprese

n. % n. % n. % n. % n. %Ditte individuali 288 63,44 281 64,75 305 66,74 286 63,84 268 62,62Societa' di persone 85 18,72 82 18,89 80 17,51 86 19,20 84 19,63Societa' di capitali 78 17,18 68 15,67 69 15,10 73 16,29 72 16,82Enti non commerciali 3 0,66 3 0,69 3 0,66 3 0,67 4 0,93Totale 454 100,00 434 100,00 457 100,00 448 100,00 428 100,00

2012 2013 2014

Contribuenti IVA (Fonte: MEF, statistiche dichiarazioni IVA)

Tipo soggetto 2010 2011

n. % n. % n. % n. % n. %Agricoltura, silvicoltura e pesca 9 1,98 9 2,07 9 1,97 10 2,23 11 2,57Estrazione di minerali da cave e miniere 1 0,22 1 0,23 1 0,22 1 0,22 1 0,23Attività manifatturiere 58 12,78 52 11,98 55 12,04 57 12,72 50 11,68Fornitura di acqua; reti fognarie, gest. rifiuti 2 0,44 1 0,23 1 0,22 1 0,22 1 0,23Costruzioni 90 19,82 85 19,59 83 18,16 78 17,41 73 17,06Commercio e riparazione di autoveicoli 103 22,69 95 21,89 105 22,98 104 23,21 96 22,43Trasporto e magazzinaggio 12 2,64 9 2,07 8 1,75 8 1,79 8 1,87Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 22 4,85 20 4,61 21 4,60 21 4,69 20 4,67Servizi di informazione e comunicazione 13 2,86 13 3,00 12 2,63 10 2,23 10 2,34Attività finanziarie e assicurative 3 0,66 5 1,15 8 1,75 6 1,34 6 1,40Attività immobiliari 17 3,74 19 4,38 19 4,16 19 4,24 19 4,44Attività professionali, scientifiche e tecniche 68 14,98 64 14,75 70 15,32 70 15,63 69 16,12Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese 14 3,08 15 3,46 13 2,84 13 2,90 14 3,27Amministrazione pubblica e difesa 0 0,00 1 0,23 1 0,22 1 0,22 1 0,23Istruzione 2 0,44 2 0,46 4 0,88 2 0,45 2 0,47Sanità e assistenza sociale 12 2,64 15 3,46 15 3,28 15 3,35 15 3,50Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 8 1,76 7 1,61 8 1,75 6 1,34 5 1,17Altre attività di servizi 20 4,41 21 4,84 24 5,25 26 5,80 27 6,31Attività non classificabile 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00

454 100 434 100 457 100 448 100 428 100

Attività economiche presenti sul territorio

Attività

Contribuenti IVA (Fonte: MEF, statistiche dichiarazioni IVA)

2010 2011 2012 2013 2014

Volume di affari delle attività economiche presenti sul territorio

Volume d'affari Volume d'affari Volume d'affari Volume d'affari Volume d'affariAgricoltura, silvicoltura e pesca

Estrazione di minerali da cave e miniere

Attivita' manifatturiere

Fornitura di acqua; reti fognarie, gest. rifiuti

Costruzioni

Commercio all'ingrosso e al dettaglio

Trasporto e magazzinaggio

Attivita' dei servizi di alloggio e di ristorazione

Servizi di informazione e comunicazione

Attivita' finanziarie e assicurative

Attivita' immobiliari

Attivita' professionali, scientifiche e tecniche

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese

Amministrazione pubblica e difesa

Istruzione

Sanita' e assistenza sociale

Attivita' artistiche, sportive, di intrattenimento

Altre attivita' di servizi

Attività

Contribuenti IVA (Fonte: MEF, statistiche dichiarazioni IVA)

2010 2011 2012 2013 2014

1.295.75779.746

2.333.6375.214.413

1.135.9242.362.195

162.238.453457.950

15.461.51273.386.792

2.781.9491.512.003

145.4303.460.315

15.513.51772.787.238

980.6682.421.083

907.6082.607.171

157.715.055796.201

798.402

691.355267.715.683

289.742704.308

273.939.376

4.810.7951.502.878

55.9812.443.923

0 390.8241.685.268

52.4882.104.746

529.732

16.522.92848.164.712

645.2282.640.019

1.195.1732.355.570

156.053.031-1.688

40.714497.666

2.723.196167.369

956.904226.724

2.195.2914.926.310

691.025241.311.883

1.087.6241.314.678

196.358.8000

14.255.92950.834.369

622.058

1.311.7114.690.5711.509.387

24.3413.245.265

2.736.772897.142183.963

1.911.341

1.012.664 900.473

127.037773.975

281.585.916

21.9483.296.959

188.231

1.110.225190.328

1.834.8195.637.328

958.304270.125.711

15.269.35251.262.447

570.9232.771.872

1.150.8071.410.532

181.733.9530

1.817.210

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26

1.5.4.- I redditi della popolazione residente

Reddito complessivo IRPEF - Scaglioni di reddito

n. valore n. valore n. valore n. valore n. valorefino a zero 80 0 166 0 88 0 103 0 95 0da zero a 15.000 1.953 15.420.025 1.907 15.370.448 1.851 14.134.972 1.800 13.903.690 1.794 13.674.206da 15.000 a 28.000 2.019 42.049.833 2.005 41.846.976 1.974 41.264.580 1.949 40.734.394 1.904 39.924.843da 28.000 a 55.000 764 27.715.427 802 29.294.393 893 32.261.165 905 32.819.810 964 35.080.503da 55.000 a 75.000 104 6.634.206 112 7.112.489 111 7.034.959 114 7.332.935 116 7.396.184da 75.000 a 100.000 53 4.625.024 49 4.247.166 46 3.949.397 54 4.677.060 53 4.526.628da 100.000 a 150.000 30 3.493.158 25 3.008.507 32 3.824.927 31 3.767.039 39 4.600.643da 150.000 a 300.000 22 4.329.499 20 4.236.387 18 3.958.427 15 3.119.518 15 3.153.491oltre 300.000 3 1.311.299 2 653.335 1 333.971 1 335.880 2 933.468Totale 5.028 105.578.471 5.088 105.769.701 5.014 106.762.398 4.972 106.690.326 4.982 109.289.966

Classi di reddito

Dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Fonte: MEF, Statistiche)

2011 2012 2013 20152014

Reddito complessivo medio - Confronto su base provi nciale, regionale e nazionale

n. valore n. valore n. valore n. valore n. valoreinferiore a zero 19 -8.133,11 18 -12.703,48 20 -11.565,02 15 -5.794,07 8 -7.292,00 zero 61 0,00 148 0,00 68 0,00 88 0,00 87 0,00da zero a 15.000 1.953 7.895,56 1.907 8.060,01 1.851 7.636,40 1.800 7.724,27 1.794 7.622,18da 15.000 a 28.000 2.019 20.827,06 2.005 20.871,31 1.974 20.904,04 1.949 20.900,15 1.904 20.968,93da 28.000 a 55.000 764 36.276,74 802 36.526,67 893 36.126,72 905 36.264,98 964 36.390,56da 55.000 a 75.000 104 63.790,44 112 63.504,37 111 63.378,01 114 64.323,99 116 63.760,21da 75.000 a 100.000 53 87.264,60 49 86.676,86 46 85.856,46 54 86.612,22 53 85.408,08da 100.000 a 150.000 30 116.438,60 25 120.340,28 32 119.528,97 31 121.517,39 39 117.965,21da 150.000 a 300.000 22 196.795,41 20 211.819,35 18 219.912,61 15 207.967,87 15 210.232,73oltre 300.000 3 437.099,67 2 326.667,50 1 333.971,00 1 335.880,00 2 466.734,00

Reddito complessivo medio Vedano O. 21.227,37 21.382,97 21.547,35 21.827,07 22.314,94Reddito complessivo medio Provincia -3,39 21.972,93 -3,58 22.176,89 -4,33 22.521,88 -4,43 22.838,33 -4,26 23.307,47Reddito complessivo medio Regione -8,54 23.208,56 -8,30 23.317,38 -9,01 23.681,51 -9,13 24.021,22 -9,01 24.523,94Reddito complessivo medio Italia 8,00 19.655,19 8,28 19.747,26 7,37 20.068,32 7,41 20.320,73 7,83 20.694,01

Classi di reddito

Dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Fonte: MEF, Statistiche)

2011 2012 2013 2014 2015

Reddito complessivo IRPEF - Contribuenti per classe di età

n. valore n. valore n. valore n. valore n. valoreda zero a 14 2 4.147 6 4.512 6 4.490 6 8.381 3 1.938da 15 a 24 177 1.265.064 167 1.221.415 179 1.158.413 164 1.289.851 169 1.693.145da 25 a 44 1.503 29.807.551 1.478 28.661.728 1.355 26.532.958 1.300 25.180.528 1.292 25.199.877da 45 a 64 1.678 42.694.996 1.735 43.729.010 1.742 44.527.343 1.742 45.150.954 1.713 46.099.345oltre 64 1.668 31.664.567 1.702 32.015.212 1.732 34.350.004 1.760 34.973.701 1.805 36.237.325Totale 5.028 105.436.325 5.088 105.631.877 5.014 106.573.208 4.972 106.603.415 4.982 109.231.630

Classi di età

Dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Fonte: MEF, Statistiche)

2011 2012 2013 2014 2015

Reddito complessivo IRPEF - Valore medio per classe di età

n. valore n. valore n. valore n. valore n. valoreda zero a 14 2 2.073,50 6 752,00 6 748,33 6 1.396,83 3 646,00da 15 a 24 177 7.270,48 167 7.493,34 179 6.619,50 164 8.321,62 169 10.516,43da 25 a 44 1.503 20.304,87 1.478 20.370,81 1.355 20.192,51 1.300 20.048,19 1.292 20.192,21da 45 a 64 1.678 25.735,38 1.735 26.263,67 1.742 25.872,95 1.742 26.235,30 1.713 27.342,43oltre 64 1.668 19.029,19 1.702 18.843,56 1.732 19.855,49 1.760 20.030,76 1.805 20.165,46

Classi di età

Dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Fonte: MEF, Statistiche)

2011 2012 2013 2014 2015

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27

Rapporto Residenti/Percettori di reddito 2013 - 201 5

Resid. Contrib. % Resid. Contrib. % Resid. Contrib. %da zero a 14 999 6 0,60 999 6 0,60 936 3 0,32da 15 a 24 693 179 25,83 687 164 23,87 689 169 24,53da 25 a 44 1.861 1.355 72,81 1.808 1.300 71,90 1.728 1.292 74,77da 45 a 63 1.986 1.742 87,71 2.052 1.742 84,89 2.072 1.713 82,67oltre 64 1.781 1.732 97,25 1.822 1.760 96,60 1.935 1.805 93,28Totale 7.320 5.014 68,50 7.368 4.972 67,48 7.360 4.982 67,69

Classi di età

Dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e anagrafe co munale (Fonte: Ufficio comunale statistica)

2013 2014 2015

Reddito complessivo - Contribuenti maschi e femmine

n. valore n. valore n. valore n. valore n. valoreMaschi 2.557 65.773.981 2.590 65.682.093 2.536 65.824.373 2.501 65.485.977 2.515 67.516.014Femmine 2.471 39.662.344 2.498 39.949.784 2.478 40.748.835 2.471 41.117.438 2.467 41.715.616Totale 5.028 105.436.325 5.088 105.631.877 5.014 106.573.208 4.972 106.603.415 4.982 109.231.630

Contribuenti distinti per

sesso

Dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Fonte: MEF, Statistiche)

2011 2012 2013 2014 2015

Reddito complessivo medio - Contribuenti maschi e f emmine

n. valore n. valore n. valore n. valore n. valoreMaschi 2.557 26.049,10 2.590 26.105,76 2.536 26.329,75 2.501 26.587,89 2.515 27.279,20Femmine 2.471 16.241,75 2.498 16.480,93 2.478 16.659,38 2.471 16.983,66 2.467 17.237,86

Contribuenti distinti per

sesso

Dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Fonte: MEF, Statistiche)

2011 2012 2013 2014 2015

Rapporto Residenti/Percettori di reddito 2013 - 201 5

Resid. Contrib. % Resid. Contrib. % Resid. Contrib. %Maschi 3.534 2.536 71,76 3.536 2.501 70,73 3.523 2.515 71,39Femmine 3.786 2.478 65,45 3.832 2.471 64,48 3.837 2.467 64,30Totale 7.320 5.014 68,50 7.368 4.972 67,48 7.360 4.982 67,69

Classi di età

Dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche e anagrafe comunale (Fonte: Ufficio comunale statistica)

2013 2014 2015

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28

1.5.5.- “5 per mille” = BENE COMUNE

Cosa è il 5 per mille - Il 5 per mille permette ai contribuenti di destinare a favore di soggetti legati al non profit una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche prodotto nel corso dell’anno precedente. Il 5 per mille non è un’imposta aggiuntiva, lo Stato rinuncerà alla quota del 5 per mille per destinarla alla finalità indicata dal contribuente. Il 5 per mille al Comune - Per sostenere la spesa sociale, cioè quegli interventi per tutte le situazioni di disagio. Dare al Comune il 5 per mille, aiuta a recuperare una parte dei fondi per aiutare le fasce più deboli della popolazione di Vedano. Angelo civico - Con gli ultimi proventi del 5 per mille che i cittadini vedanesi hanno scelto di devolvere al Comune (2.014,36.= euro relativi all’anno finanziario 2014, corrispondente all’anno di imposta 2013) si è deciso di fare scegliere ai cittadini stessi tra una serie di progetti, e hanno scelto l’attivazione del progetto “Angelo civico”.

0,00 5.000,00 10.000,00 15.000,00 20.000,00 25.000,00 30.000,00

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

Reddito complessivo medio

Femmine Maschi

Beneficiario Tipologia 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20 13 2014 2015Varese basket Ass. Sportive 0 0 0 0 0 0 0 8 7 0F.C. Vedanese Ass. Sportive 0 0 0 0 0 0 0 4 5 1B.Plano Volontariato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1Elikya R.D.C. Volontariato 0 0 11 17 17 0 0 0 0 0Fondazione Poretti Volontariato 46 59 46 56 70 64 37 37 50 35L'Arca del Seprio Volontariato 90 90 107 86 101 112 21 133 132 133Comune Vedano Olona 241 0 0 95 116 0 79 72 79 80

Totali 377 149 164 254 304 176 137 254 273 250

Contribuenti n.d 4.109 4.100 5.018 4.997 5.028 5.088 5.014 4.972 4.982

Beneficiario Tipologia 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20 13 2014 2015Varese basket Ass. Sportive - - - - - - - 464,97 544,78 - F.C. Vedanese Ass. Sportive - - - - - - - 49,41 102,23 28,33 B.Plano Volontariato - - - - - - - - - 9,16 Elikya R.D.C. Volontariato - - 337,18 579,52 493,26 - 694,67 - - - Fondazione Poretti Volontariato 3.935,58 4.625,75 4.705,88 5.602,51 4.838,48 - 1.235,91 1.211,86 1.971,13 1.732,54 L'Arca del Seprio Volontariato 4.425,04 4.718,56 5.542,98 4.332,53 4.565,06 4.888,00 - 4.933,91 7.515,71 6.234,02 Comune Vedano Olona 6.768,33 - - 2.785,97 2.322,01 1.826,63 2.478,94 1.436,79 2.014,36 2.973,65

Totali 15.128,95 9.344,31 10.586,04 13.300,53 12.218,81 6.714,63 4.409,52 8.096,94 11.603,43 10.977,70

Beneficiario Tipologia 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20 13 2014 2015Varese basket Ass. Sportive - - - - - - - 58,12 77,83 - F.C. Vedanese Ass. Sportive - - - - - - - 12,35 20,45 28,33 B.Plano Volontariato - - - - - - - - - 9,16 Elikya R.D.C. Volontariato - - 30,65 34,09 29,02 - - - - - Fondazione Poretti Volontariato 85,56 78,40 102,30 100,04 69,12 - 33,40 32,75 39,42 49,50 L'Arca del Seprio Volontariato 49,17 52,43 51,80 50,38 45,20 43,64 - 37,10 56,94 46,87 Comune Vedano Olona 28,08 - - 29,33 20,02 - 31,38 19,96 25,50 37,17

Totali 40,13 62,71 64,55 52,36 40,19 38,15 32,19 31,88 42,50 43,91

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100

150

200

250

300

350

400

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Scelte a favore del 5 per mille (tutti i beneficiari)

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1.5.6.- Il 5 per mille a Vedano: cosa è stato fatto negli scorsi anni

Le quote del 5 per mille devolute al Comune, per gli anni di imposta dal 2006 al 2015, ammontano complessivamente ad € 22.607.=. Dell’importo totale assegnato, 19.633 euro sono stati spesi per le seguenti finalità sociali: acquisto condiviso automezzo da adibire al trasporto dei disabili ed alla distribuzione dei pasti a domicilio; acquisto e posa di un defibrillatore presso il parco Fara Forni; attivazione del servizio di telesoccorso e telecontrollo; istituzione delle borse lavoro; progetto “Angelo Civico”, mentre la quota relativa all’anno di imposta 2015, arrivata nelle casse del Comune lo scorso maggio, di € 2.973 sarà sottoposta, come l’anno passato, alla libera determinazione dei cittadini che potranno scegliere uno tra i seguenti progetti: 1) Arredi per il Centro di aggregazione giovanile; 2) Sportello Lavoro - Inserimento di disoccupati in percorsi di lavoro (borse lavoro); Prosecuzione del Progetto “Angelo Civico” in favore degli anziani

2.786

2.322

2.479

1.437

2.014

2.974

95

116

79

72

79 80

50

60

70

80

90

100

110

120

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.500

2010 2011 2013 2014 2015 2016

5 per mille = Bene Comune (solo Comune)

Irpef devoluta Numero scelte

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1.5.7.- Selezione di indicatori per il comune di Vedano Olona

Fonte

Indicatore 1991 2001 2011

Rapporto adulti con diploma o laurea/licenza media 89,5 119,1 162,8

Incidenza di analfabeti 0,8 1,0 0,5

Incidenza di adulti con diploma o laurea 28,1 41,8 55,4

Incidenza di giovani con istruzione universitaria 6,5 13,5 22,0

Livello di istruzione dei giovani 15-19 anni 95,7 98,9 98,3

Incidenza di adulti con la licenza media 31,4 35,1 34,0

Indicatore 1991 2001 2011

Partecipazione al mercato del lavoro maschile 68,4 64,8 61,4

Partecipazione al mercato del lavoro femminile 38,5 41,9 44,8

Partecipazione al mercato del lavoro 52,7 53,0 52,8

Incidenza giovani 15-29 anni che non studiano e non lavorano 29,3 11,8 18,3

Rapporto giovani attivi e non attivi 134,5 98,2 51,2

Indicatore 1991 2001 2011

Tasso di disoccupazione maschile 4,5 3,1 6,1

Tasso di disoccupazione femminile 8,5 6,2 9,3

Tasso di disoccupazione 6,0 4,4 7,5

Tasso di disoccupazione giovanile 19,7 14,4 30,9

Indicatore 1991 2001 2011

Posizione nella graduatoria dei comuni dell'indice di vulnerabilità 6.830 5.435 4.589

Incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico 1,2 0,3 1,1

Incidenza di giovani fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione 7,6 7,1 8,1

Indicatore 1991 2001 2011

Incidenza di minori stranieri 8,3 27,3 24,6

Incidenza di coppie miste 0,5 2,0 3,2

Tasso di occupazione straniera 69,7 54,7 57,3

Indice di frequenza scolastica straniera 37,5 16,0 39,7

INTE

GR

AZI

ON

E

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GLI

ST

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IALE

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1.6.- Consistenza e valore del patrimonio immobiliare territoriale

Intestatari, Fabbricati e Terreni

Intestatari 2015 2016 2017Intestatari n. 7.198 7.304 7.466- persone fisiche n. 6.896 6.996 7.153- persone giuridiche n. 302 308 313

Terreni 2015 2016 2017Particelle n. 6.210 6.178 6.206Superficie mq 7.152.549 7.122.744 7.122.484Valore € 3.486.337 3.478.637 3.451.455

Fabbricati 2015 2016 2017

Edifici n. 1.950 1.956 1.961Unità immobiliari n. 8.087 8.136 8.203Valore € 359.656.215 359.166.702 360.189.719

Valore del patrimonio immobiliare accatastato

Fabbricati in essere 2015 2016 2017

Categorie catastali n. valore n. valore n. valoreUnità immobiliari - Cat. A 3.643 232.734.483€ 3.649 233.989.769€ 3.652 235.808.217€ Unità immobiliari - Cat. B 18 7.433.972€ 18 7.433.972€ 18 7.433.972€ Unità immobiliari - Cat. C 3.528 33.498.316€ 3.536 33.568.046€ 3.564 33.852.777€ Unità immobiliari - Cat. D 194 85.989.444€ 197 84.174.887€ 200 83.094.753€ Unità immobiliari - Cat. E 22 -€ 22 -€ 23 -€ Unità immobiliari - Cat. F 271 -€ 289 -€ 308 -€

2014 2015 2016n. rendita n. rendita n. rendita

A2 Abitazioni di tipo civile 1.284 659.047 1.304 668.761 1.313 675.873A3 Abitazioni di tipo economico 1.596 435.189 1.594 436.434 1.588 438.222A4 Abitazioni di tipo popolare 438 59.605 434 59.589 435 60.603A6 Abitazioni di tipo ultrapopolare 18 1.832 17 1.766 14 1.370A7 Abitazioni in villini 254 190.469 254 192.257 254 193.747

Totale 3.590 1.346.142 3.603 1.358.807 3.604 1.369.815

A1 Abitazioni di tipo signorile 4 2.602 4 2.602 4 2.602A8 Abitazioni in ville 11 14.274 11 14.274 11 14.274

Totale 15 16.876 15 16.876 15 16.876

C Pertinenze (C2, C6, C7) 3.387 153.499 3.394 153.778 3.418 155.296

Totale patrimonio abitativo 6.992 1.516.517 7.012 1.529.461 7.037 1.541.987

2014 2015 2016n. rendita n. rendita n. rendita

A10 Uffici e studi privati 29 28.020 26 24.066 27 25.231C1 Negozi e botteghe 92 109.255 91 108.542 91 108.542C3 Laboratori per arti e mestieri 40 6.529 39 6.535 39 6.433D Fabbricati attività produttive 196 1.259.938 197 1.257.367 199 1.235.195

Totale patrimonio attività produttive 357 1.403.742 353 1.396.510 356 1.375.401

Consistenza e rendita del patrimonio immobiliare territoriale 2014 - 2016

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2.- Condizioni interne

Il punto 8.1 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, prevede, con riferimento alle condizioni interne, l’analisi dell’organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali e del ruolo degli organismi partecipati, anche con riferimento alla loro situazione economica e finanziaria ed agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire.

Prevede, altresì, la definizione dei principali contenuti della programmazione con espresso riferimento alle risorse e agli impieghi ed alla sostenibilità economico finanziaria; alla disponibilità e gestione delle risorse umane, alla coerenza e compatibilità presente e futura con i vincoli di finanza pubblica.

2.1.- Evoluzione della domanda e modalità di gestione dei servizi pubblici locali

I servizi pubblici locali sono gestiti, per la stragrande maggioranza dei casi, in economia mediante l’utilizzo del personale comunale e gli appalti di servizi secondo la normativa vigente.

In sede di aggiornamento dei dati per la determinazione dei fabbisogni standard, effettuata nel corso del 2016, sono state censite le funzioni fondamentali dell’ente e le forme di gestione dei servizi ad esse relative.

2.1.1.- Forme di gestione

Servizio Gestione Servizi di gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali DirettaServizi di ufficio tecnico DirettaServizi di anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico DirettaAltri servizi generali - Segretario Comunale AssociataFunzioni di polizia locale DirettaAsili nido DirettaServizi di viabilità, circolazione stradale e illuminazione pubblica DirettaServizio smaltimento rifiuti DirettaUrbanistica e gestione del territorio, parchi e servizi per la tutela ambientale Diretta

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2.1.2.- Servizi e prodotti offerti dall’Amministrazione

Servizio Gestione Funzioni di istruzione pubblica, di cui:- Altri ordini di scuola (Primaria e Secondaria di 1° e 2° grado) Diretta- Refezione Diretta- Assistenza /trasporto disabili Diretta- Altri servizi DirettaAltri servizi nel settore sociale di cui:- Accesso Diretta- Presa in carico Diretta- Assistenza domiciliare Diretta- Altri servizi per la prima infanzia Associata- Centri diurni Diretta- Comunità/residenze a favore dei minori e persone con fragilità Diretta- Interventi/misure per facilitare l'inclusione e autonomia Associata- Misure di sostegno al reddito Diretta- Servizio necroscopico Diretta

TABELLA PRODOTTI PER TALUNE AREE DI INTERVENTO

Codice Area operativa / intervento Progr. Prodotti/ Unità di misura 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

006

1 N. reversali di incasso 2.449 2.354 2.127 2.204 2.308 2.393 3.856

2 N. mandati di pagamento 3.211 3.098 3.116 3.116 3.305 3.016 3.245

1 N. contribuenti TARI 3.227 3.327 3.403 3.437 3.378 3.364 3.397

2 N. contribuenti ICI/IMU 1.376 1.248 3.155 1.755 2.073 2.081 2.247

3 N. contribuenti TASI == == == == 4.267 4.220 2.210

011

1 Tonnellate di rifiuti raccolti 3.467 3.108 2.947 2.994 2.994 3.196 3.231

2 Percentuale di raccolta differenziata di rifiuti 58 68 75 75 75 76 77

1 N. di impianti depuratori idrici in funzione al 31/12 1 1 1 1 1 1 1

2 Rete idrica: Km 38 40 46 46 46 46 46

012

001INTERVENTI PER L'INFANZIA E PER I MINORI

1 N. minori assistiti 65 63 70 78 78 80 78

002INTERVENTI PER I SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE SOCIALE

1 N. adulti in difficoltà assistiti 68 80 67 60 80 80 81

003 INTERVENTI PER GLI ANZIANI 1 N. anziani assistiti 50 61 86 85 88 86 86

004 INTERVENTI PER LA DISABILITA' 1 N. disabili assistiti 29 32 32 34 40 40 40

013

001 SCUOLA DELL'INFANZIA 1 N. bambini iscritti negli asili nido 28 34 31 36 29 22 30

1 N. alunni portatori di handicap assistiti 4 1 5 8 13 15 18

3 N. di pasti somministrati 52.377 52.957 57.051 55.325 56.896 58.234 57.989

005 DIRITTO ALLO STUDIO 1 Importi erogati per borse di studio, spese scolastiche e libri di testo € 9.500 € 9.200 € 9.744 € 9.718 € 10.703 € 11.960 € 12.229

014

1 N verbali di contravvenzioni 504 357 444 468 558 589 484

2 N. incidenti rilevati 19 16 17 21 18 24 20

3 N. notifiche effettuate 298 306 214 83 303 97 90

4 N. verbali di controllo redatti 134 210 183 284 284 14 35

017

1 N. libri prestati 15.504 16.538 17.337 15.513 16.948 16.997 15.403

2 N. biblioteche, mediateche ed emeroteche 1 1 1 1 1 1 1

002ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE

1 N. eventi culturali organizzati direttamente o patrocinati dall’ente 46 46 36 36 53 53 83

018

003 GIOVANI 1 N. strutture ricreative gestite per i giovani 1 1 1 1 1 1 1

GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE, PROVVEDITORATO E CONTROLLO DI GESTIONE

003GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI

001VALORIZZAZIONE DEI BENI DI INTERESSE STORICO E ARTISTICO

003 SERVIZIO IDIRICO INTEGRATO

PROGETTAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA LOCALE DEI SER VIZI SOCIALI ED EROGAZIONE DELLE RELATIVE PRESTAZIONI AI CITTADINI

EDILIZIA SCOLASTICA PER LA PARTE NON ATTRIBUITA ALL A COMPETENZA DELLE PROVINCE, ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI SCOLASTICI

004 SERVIZI AUSILIARI ALL'ISTRUZIONE

001 POLIZIA LOCALE

POLIZIA MUNICIPALE E POLIZIA AMMINISTRATIVA LOCALE

ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL'AMMINISTRAZIONE, GESTI ONE FINANZIARIA, CONTABILE E CONTROLLO

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI

POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI DI RACCOLTA, AVVIO A SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI URBANI E RISCOSSIONE DEI RELA TIVI TRIBUTI; PROMOZIONE E GESTIONE DELLA TUTELA AMBIENTALE

002 TRATTAMENTO DEI RIFIUTI

002

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2.2.- Organismi, enti strumentali e società controllate e partecipate

Gli organismi gestionali nei quali il Comune di Vedano Olona detiene una partecipazione societaria sono i seguenti:

L’ente ha adottato il piano di razionalizzazione delle società partecipate nel quale si prevede il mantenimento di tutte le società in elenco con la finalità di garantire la migliore gestione dei servizi pubblici affidati in un’ottica volta all’efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa.

L’ente ha approvato la relazione concernente i “Risultati conseguiti dal piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente

possedute.”

2.2.1.- Ricognizione del perimetro del gruppo amministrazione pubblica

Ai sensi del principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato, costituiscono componenti del “gruppo amministrazione pubblica” gli organismi strumentali, gli enti strumentali controllati, gli enti strumentali partecipati, le società controllate e le società partecipate.

Attività preliminare al consolidamento dei bilanci del gruppo è la individuazione degli enti da considerare per la predisposizione del bilancio consolidato, previa la formale definizione del “Gruppo amministrazione pubblica Vedano Olona”.

Il bilancio consolidato rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta dall’ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate.

Per rappresentare la consistenza patrimoniale e finanziaria il bilancio consolidato, predisposto sulla base della dimensione del controllo esercitato nei confronti dei componenti del gruppo, utilizza il metodo di consolidamento integrale o proporzionale.

Gli enti e le società del gruppo possono non essere consolidati nel caso di irrilevanza: quando, cioè, i bilanci presentano per il totale dell’attivo, il patrimonio netto ed il totale dei ricavi, una incidenza inferiore al 10 per cento rispetto alla posizione patrimoniale, economico e finanziaria del Comune.

Denominazione Forma giuridicaOggetto sociale/ attività

svolte

Tipologia

partecipazione

Tipo di

partecipazione

dell'ente

Quota

partecipazione

31.12.2015

Controllo/

Partecipazione

Inizio

partecipazione

Data fine

partecipazione

COINGER SRL

Società a

responsabilità

limitata

GESTIONE DEI RIFIUTI

Totalmente

pubblica con più

soci/partecipanti

Diretta 6,88 Partecipato

Delibera C.C.

n. 37 del

08/11/2010

31/12/2040

SOCIETA' PER LA TUTELA AMBIENTALE

DEL BACINO DEL FIUME OLONA IN

PROVINCIA DI VARESE S.P.A

Società per azioniGESTIONE DEPURATORE

CONSORTILE

Mista a prevalenza

pubblicaDiretta 2,5 Partecipato

Delibera

C.C.

n. 18/1966

31/12/2050

ALFA SRL

Società a

responsabilità

limitata

GESTIONE SISTEMA IDRICO

INTEGRATO

Totalmente

pubblica con più

soci/partecipanti

Diretta 0,67 Partecipato

Delibera C.C.

n. 28 del

25/07/2013

31/12/2050

Organismi, enti strumentali e società partecipate

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In ogni caso, sono considerate irrilevanti, e non oggetto di consolidamento, le quote di partecipazione inferiori all’1% del capitale della società partecipata.

2.2.2.- Determinazione delle soglie di irrilevanza

Parametri del Conto Economico e dello Stato patrimoniale dell’esercizio 2015 del Comune di Vedano Olona, ai fini della determinazione delle soglie di irrilevanza:

2.2.3.- Gruppo amministrazione pubblica Vedano Olona

Definizione del “Gruppo amministrazione pubblica Vedano Olona” sulla base del principio applicato 4/4, concernente il bilancio consolidato:

2.2.4.- Crediti e debiti reciproci (Comune/Organismi partecipati)

Dalla nota informativa allegata al rendiconto 2015, contenente gli esiti della verifica dei crediti e debiti reciproci con i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate, emerge l’assenza di discordanze contabili nonché il regolare pagamento delle somme dovute dall’Ente.

Voce Valori al 31/12/2016 Soglia 10%

Patrimonio netto 11.283.768,53 1.128.376,85

Totale dell'attivo 18.893.500,93 1.889.350,09

Totale dei proventi 4.923.681,19 492.368,12

GRUPPO AMMINISTRAZIONE PUBBLICA VEDANO OLONA 2018

DenominazioneCampo di attività/Servizio

pubblico

Percentuale di

partecipazione

(31/12/2016)

Patrimonio

netto

(31/12/2016)

Attivo

patrimoniale

(31/12/2016)

Valore

produzione

(31/12/2016)

Perimetro di

consolidamento

COINGER S.R.L. Gestione rifiuti 6,88% 1.511.877€ 4.613.984€ 7.106.660€ SI

Società per la Tutela

Ambientale del Bacino del

Fiume Olona in Provincia di

Varese S.p.A.

Gestione depuratore 2,50% 53.496.314€ 62.012.288€ 6.984.962€ SI

ALFA S.R.L. Gestione sistema idrico 0,67% 367.015€ 19.005.209€ 14.972.639€ NO

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2.3.- Assetto organizzativo e dotazione organica

2.3.1.- Struttura organizzativa

Organigramma: Area Amministrativa, Area Finanziaria, Area Servizi alla Persona, Area Polizia Locale, Area Servizi al Territorio

Direttore Generale: Assente

Segretario Generale: Margherita Taldone

Numero dirigenti: Assenti

Numero posizioni organizzative: cinque

Numero totale personale dipendente: 41

Organo di Revisione: Dr.ssa Giovanna Ceribelli

Popolazione residente al 31-12-2016 n. 7.415

2.3.2.- Dotazione organica

La dotazione organica del personale è stata configurata dal vecchio ordinamento come elemento strutturale correlato all’assetto organizzativo dell’ente per il quale è previsto l’obbligo di assumere un'adeguata programmazione diretta a conseguire obiettivi di efficienza ed economicità della gestione, prendendo a riferimento la composizione del personale in servizio al 31.12.2016, come desumibile dalla seguente tabella:

DATI AGGREGATI

Spese Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti

Sottoscrizioni di capitale - 14.953,10 - - - - Contratti di servizio 736.366,63 1.154.811,55 724.057,37 736.009,38 746.865,21 811.879,43 Contributi in conto esercizio 13.526,00 13.526,00 13.526,00 - 13.526,00 27.052,00 Contributi in conto capitale - - - - - - Concessioni di credito - - - - - - Coperture perdite - - - - - - Aumenti di capitale - - - - - -

DATI AGGREGATI

Entrate Accertamenti Riscossioni Accertamenti Riscossioni Accertamenti Riscossioni

Dividendi - - - - - - Rimborso crediti - - - - - - Altro - - - - - -

2014 2015 2016

2014 2015 2016

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2.3.3.- Risorse umane

La tabella che segue illustra i dati relativi al personale in servizio nel corso dell’anno 2016, sia con contratti a tempo indeterminato, sia con forme di lavoro flessibile.

Consistenza del personale dell'ente alla data del 31 /12/2014 31/12/2015 31/12/2016

Personale dell’EntePosti in

dotazione organica

Personale in servizio

Personale in servizio

Personale in servizio

Direttore generale 0,00 0,00 0,00 0,00

Segretario comunale 1,00 1,00 1,00 1,00

Dirigenti Tempo Indeterminato 0,00 0,00 0,00 0,00

Dirigenti Tempo Determinato 0,00 0,00 0,00 0,00

di cui all'art.90 del TUEL 0,00 0,00 0,00 0,00

di cui all'art.110 co.1, del TUEL 0,00 0,00 0,00 0,00

di cui all'art.110 co.2, del TUEL 0,00 0,00 0,00 0,00

Personale comparto Tempo Indeterminato 55,00 39,00 37,00 38,00

Personale comparto Tempo Determinato 0,00 6,00 6,00 4,00

TOTALE 56,00 46,00 44,00 43,00

Contratti a tempo indeterminato

N. Ore Numero Normal.

Contratti di lavoro flessibile

N. OreNumero Normal.

Full time 21 756 21,00 Full time 3 108 3,00

Part time 14 344 9,56 Part time 3 90 2,50

Unità in comando 2 72 Somministrazioni 0 0 0,00

Totale 37 1.172 30,56 Totale 6 198 5,50

Totale dipendenti in servizio (numero normalizzato) 36,06

Rapporto dipendenti/popolazione 1/206

Rapporto dipendenti/popolazione enti dissestati 1/159

Spesa complessiva sostenuta nell'anno 2016 € 1.191.328,34

Rapporto spesa personale/spesa corrente 26,24%

RAPPORTO DIPENDENTI / POPOLAZIONE ANNO 2016

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2.3.4.- Distribuzione delle risorse umane, sulla base dei servizi erogati

2.3.5.- Riforma delle leggi sul pubblico impiego

È giunto a conclusione con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in data 7 giugno 2017 l'iter per l'adozione di due dei più attesi decreti delegati sulla riforma della p.a.: il decreto che riscrive in più parti il Testo Unico sul pubblico impiego D.Lgs. n. 165/2001 e quello che interviene sulla disciplina della misurazione e valutazione della performance dei dipendenti pubblici dettata dal D.Lgs. n. 150 del 2009. Le disposizioni che valorizzano la centralità della riforma del testo unico delle leggi sul pubblico impiego discendono direttamente dalla legge delega n. 124/2015, “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.”

Il primo dei due Decreti – n. 74/2017 – contiene modifiche al D.Lgs. n. 150/2009, riguardo alla valutazione della performance dei lavoratori pubblici, con lo scopo di migliorarne la produttività, nonché di potenziare l’efficienza e la trasparenza in tutta la pubblica amministrazione.

I principali effetti determinati dalla entrata in vigore del secondo provvedimento di riforma, il D.Lgs. 25/05/2017 n. 75 “Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in

materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.”, attengono la valorizzazione del piano del fabbisogno e le procedure di stabilizzazione dei contratti a tempo determinato.

2.3.6.- Piano triennale dei fabbisogni di personale 2018-2020

Con le modifiche apportate all’articolo 6, del D.Lgs. 165/2001, l’assetto organizzativo delle pubbliche amministrazioni viene affidato non più ad uno strumento programmatico, ma

Area Servizio N. ContrattiIndeterminati

N. ContrattiFlessibili

Totale

Segreteria generale, personale e organizzazione 4,89 0,00 4,89

Anagrafe, stato civile, elettorale 2,42 1,00 3,42

Gestione economica, finanziaria, programmazione 2,83 0,00 2,83

Gestione delle entrate tributarie 0,00 2,00 2,00

Ufficio tecnico 5,67 0,83 6,50

Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 1,00 0,00 1,00

Polizia Locale Polizia municipale 4,83 0,00 4,83

Assistenza scolastica, trasporto, refezione 2,75 0,00 2,75

Biblioteche, musei, pinacoteche 1,00 0,00 1,00

Asili nido 3,00 0,00 3,00

Assistenza, beneficenza e servizi alla persona 2,17 1,67 3,84

Totali 30,56 5,50 36,06

Territorio

Servizi alla Persona

Amministrativa

Finanziaria

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necessariamente statico, ma ad un piano essenzialmente gestionale, di natura dinamica. Il nuovo sistema prevede che ogni singola amministrazione adotti un piano triennale dei fabbisogni di personale coerente non solo con le linee di indirizzo ministeriali, ma anche con l’organizzazione degli uffici e con la pianificazione pluriennale delle attività e delle performance per una programmatica copertura del fabbisogno di personale nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

La Giunta Comunale di Vedano Olona ha adottato il “Piano triennale dei fabbisogni di personale 2018-2020” con la delibera n. 93, del 13.07.2017.

2.3.7.- Stabilizzazioni 2018-2020

L’art. 20, del D.Lgs. 75/2017 “Superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni” reca la disciplina finalizzata a stabilizzare il personale assunto a tempo determinato presso gli enti locali con l’obiettivo di superare il precariato, ridurre il ricorso ai contratti a termine e valorizzare la professionalità acquisita dal personale con rapporto di lavoro flessibile. La facoltà è riservata ai comuni in regola con il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica ivi indicati. I commi 1, 3 e 4, di interesse per il comune di Vedano prevedono quanto segue:

Comma 1. Le amministrazioni (omissis), possono, nel triennio 2018-2020, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di cui all'articolo 6, comma 2, e con l'indicazione della relativa copertura

finanziaria, assumere a tempo indeterminato personale non dirigenziale che possegga tutti i

seguenti requisiti: a) risulti in servizio successivamente alla data di entrata in vigore della legge n. 124 del 2015

[28/08/2015] con contratti a tempo determinato presso l'amministrazione che procede

all'assunzione;

b) sia stato reclutato a tempo determinato, in relazione alle medesime attività svolte, con procedure concorsuali anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse (omissis);

c) abbia maturato, al 31 dicembre 2017, alle dipendenze dell'amministrazione che procede

all'assunzione almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.

Comma 3. Ferme restando le norme di contenimento della spesa di personale, le pubbliche

amministrazioni, nel triennio 2018-2020, ai soli fini di cui ai commi 1 e 2, possono elevare gli ordinari

limiti finanziari per le assunzioni a tempo indeterminato previsti dalle norme vigenti, (omissis), utilizzando a tal fine le risorse previste per i contratti di lavoro flessibile, (omissis), calcolate in

misura corrispondente al loro ammontare medio nel triennio 2015-2017 a condizione che le

medesime amministrazioni siano in grado di sostenere a regime la relativa spesa di personale

previa certificazione della sussistenza delle correlate risorse finanziarie da parte dell'organo di controllo interno di cui all'articolo 40-bis, comma 1, e che prevedano nei propri bilanci la contestuale

e definitiva riduzione di tale valore di spesa (omissis).

Comma 4. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 non possono essere applicate dai comuni che per l'intero quinquennio 2012-2016 non hanno rispettato i vincoli di finanza pubblica.”

I contratti di lavoro a tempo determinato stipulati, alla data di redazione del presente documento, ed in possesso di tutti i requisiti di stabilizzazione risultano essere n. 3 con un orario di servizio pari a n. 2,67.

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Il comune di Vedano Olona per l'intero quinquennio 2012-2016 ha rispettato tutti i vincoli di finanza pubblica.

2.4.- Patrimonio

2.4.1.- Avvio contabilità economico-patrimoniale armonizzata

L’articolo 2 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 prevede, per gli enti in contabilità finanziaria, l’adozione di un sistema contabile integrato che garantisca la rilevazione unitaria dei fatti gestionali nei loro profili finanziario ed economico-patrimoniale.

Gli effetti dell’applicazione del nuovo sistema di rilevazione ha trovato esplicita manifestazione nel corso dell’esercizio finanziario 2017 in sede di approvazione del rendiconto (11 aprile 2017) e, successivamente, del primo bilancio consolidato da approvarsi entro il 30 settembre 2017.

I valori complessivi del patrimonio dell’ente sono stati adeguati alle nuove regole come definite dal Principio contabile applicato concernente la contabilità economico-patrimoniale degli enti in contabilità finanziaria n. 4/3.

Nell’ambito di tale sistema integrato, la contabilità economico-patrimoniale affianca la contabilità finanziaria, per rilevare i costi/oneri e i ricavi/proventi derivanti dalle transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica al fine di:

- predisporre il conto economico per rappresentare le “utilità economiche” acquisite ed impiegate nel corso dell’esercizio, anche se non direttamente misurate dai relativi movimenti finanziari, e per alimentare il processo di programmazione;

- consentire la predisposizione dello Stato Patrimoniale (e rilevare, in particolare, le variazioni del patrimonio dell’ente che costituiscono un indicatore dei risultati della gestione);

Area In servizio al 15 luglio 2017 N. ContrattiIndeterminati

N. ContrattiFlessibili

Totale

Segreteria generale, personale e organizzazione 4,89 0,00 4,89

Anagrafe, stato civile, elettorale 2,42 0,00 2,42

Gestione economica, finanziaria, programmazione 2,83 0,00 2,83

Gestione delle entrate tributarie 0,00 1,00 1,00

Ufficio tecnico 5,67 0,84 6,51

Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 1,00 0,00 1,00

Polizia Locale Polizia municipale 4,83 0,00 4,83

Assistenza scolastica, trasporto, refezione 2,75 0,00 2,75

Biblioteche, musei, pinacoteche 1,00 0,00 1,00

Asili nido 3,00 0,00 3,00

Assistenza, beneficenza e servizi alla persona 2,17 0,84 3,01

Totali 30,56 2,67 33,23

Amministrativa

Finanziaria

Territorio

Servizi alla Persona

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- permettere l’elaborazione del bilancio consolidato di ciascuna amministrazione pubblica con i propri enti e organismi strumentali, aziende e società;

- predisporre la base informativa necessaria per la determinazione analitica dei costi;

- consentire la verifica nel corso dell'esercizio della situazione patrimoniale ed economica dell’ente e del processo di provvista e di impiego delle risorse;

- conseguire le altre finalità previste dalla legge e, in particolare, consentire ai vari portatori d’interesse di acquisire ulteriori informazioni concernenti la gestione delle singole amministrazioni pubbliche.

2.4.2.- La riclassificazione e la rivalutazione straordinaria del patrimonio

Il conto del patrimonio del 2016 è stato elaborato secondo il modello “Allegato 10” al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 che prevede una diversa classificazione dei dati economico-patrimoniali e una nuova valutazione delle voci del patrimonio attivo e passivo, applicando i criteri del principio contabile 4/3 concernente Contabilità Economico-Patrimoniale degli Enti in Contabilità Finanziaria.

In fase di prima applicazione della nuova disciplina si è proceduto allo svolgimento delle attività di riclassificazione delle singole voci dell’inventario secondo il nuovo piano dei conti patrimoniale e di applicazione dei nuovi criteri di valutazione.

Non sono emerse differenze di valore risultanti dalla riclassificazione. Il Consiglio Comunale ha approvato i prospetti di “Riclassificazione e di rivalutazione delle voci dello stato patrimoniale chiuso il 31 dicembre 2015”, con la delibera n. 8, del 11 aprile 2017.

Il confronto tra i valori patrimoniali pre e post rivalutazione ha fatto registrare un decremento del valore dell’attivo di complessivi € 69.857,11.= originato da:

Il patrimonio netto al 1 gennaio 2016 è stato rideterminato in € 11.477.937,24.=

RETTIFICHE DI RIVALUTAZIONE importo

Diritti reali di godimento (SP Attivo B III, 2.99) 516,00-

Crediti (SP Attivo C II) 76.006,42-

Altri depositi bancari e postali (SP Attivo C IV, 2) 5.899,71

Denaro e valori in cassa (SP Attivo C IV, 3) 765,60

Totale 69.857,11-

PATRIMONIO NETTO 31/12/2015 01/01/2016

Netto patrimoniale 316.026,36

Netto da beni demaniali 5.657.972,82

Fondo di dotazione 1.108.349,18

Riserve 10.369.588,06

da risultato economico di esercizi precedenti 38.835,92-

da capitale 4.300.167,80

da permessi di costruire 6.108.256,18

Risultato economico dell'esercizio -

Totale patrimonio netto 5.973.999,18 11.477.937,24

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2.4.3.- Risultati economici e patrimoniali dell'esercizio 2016

Le risultanze patrimoniali dell’Ente al 31 dicembre 2016 sono le seguenti:

ATTIVO importo

Crediti per la partecipazione al fondo di dotazione -

Immobilizzazioni 14.445.837,86

Attivo circolante 4.435.793,58

Ratei e risconti 11.869,49

Totale 18.893.500,93

PASSIVO importo

Patrimonio netto 11.283.768,53

Fondi per rischi e oneri 246.776,20

Debiti 3.253.727,47

Ratei e risconti e contributi agli investimenti 4.109.228,73

Totale 18.893.500,93

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2.4.4.- Patrimonio immobiliare pubblico

Il valore complessivo dei beni immobili di proprietà comunale è registrato nel conto del patrimonio attivo al 31/12/2016 in € 14.030.972,95.= e corrisponde al 97,71% delle immobilizzazioni.

Immobilizzazioni materiali Valore al 31/12/2016 Valore al 31/12/2016

Beni demaniali 5.784.889,05

Terreni 562.404,72

Fabbricati 7.450.054,26

Macchinari e attrezzature 233.624,92

Immobilizzazioni in corso ed acconti 329.214,10

Totale 13.797.348,03 14.360.187,05

13.797.348,03

Inventario 2016 Valore da Ammortizzare Importo Registrato

Infrastrutture 4.793.908,64 6.610.949,26

SORGENTE BARAGGIA 22.319,83 31.138,90

BACINO CELIDONIA - CABINA ENEL 326.386,34 477.351,95

BACINO RONCO - CABINA ENEL 18.078,98 23.479,20

POZZO FONTANELLE 216.275,65 257.817,97

POZZO N. 1 42.576,98 69.369,49

POZZO N. 2 29.408,30 40.517,98

POZZO N. 3 9.606,06 13.244,64

GIARDINO PUBBLICO - SPECH 125.496,00 167.926,00

SERBATOI DEL PELLA 14.060,15 19.128,97

AREA MERCATO 15.615,18 19.120,44

STRADE E PIAZZE COMUNALI 2.262.662,33 2.966.839,83

ILLUMINAZIONE PUBBLICA 206.083,76 303.372,71

ACQUEDOTTO COMUNALE 588.377,16 865.724,31

FOGNATURA COMUNALE 807.544,14 1.213.582,18

AREA LAMINAZIONE FOSSA ZOCCA 57.144,43 77.788,01

PARCO FARA FORNI 39.492,14 49.018,68

SERBATOIO PENSILE 12.781,20 15.528,00

Altri beni demaniali 990.980,41 1.396.351,34

OPERE TORRENTE QUADRONNA 32.402,33 33.404,46

OPERE DEMANIALI VARIE 111.892,68 136.819,34

GESTIONE BENI DEMANIALI 2.630,83 111.343,03

CIMITERO 844.054,57 1.114.784,51

Inventario 2016 Valore da Ammortizzare Importo Registrato

Fabbricati 7.450.054,26 14.536.596,89

IMMOBILI ERP - VIA DEI MARTIRI 245.879,75 593.706,05

PALAZZINA - VIA VOLTA 35.070,40 100.470,00

IMMOBILE BRUGNONI 945.737,77 1.000.457,44

ALLOGGI ERP - VIA GARIBALDI - 3 198.472,93 521.429,87

IMMOBILI ERP - VIA GARIBALDI - 13 184.794,57 485.705,52

IMMOBILI ERP - VIA PAPA INNOCENZO XI 189.577,06 498.887,00

IMMOBILI ERP - VIA ROMA 335.716,50 763.879,39

ALLOGGIO - QUADRONNA 7.595,06 19.987,00

IMMOBILI ERP - VIA VERDI 265.645,47 646.359,60

VILLA 'FARA FORNI' 181.174,78 411.367,25

VILLA ALIVERTI - UFFICI COMUNALI 784.746,18 1.271.851,80

PALAZZINA CIVICA 209.191,85 395.696,46

VILLA SPECH 302.372,60 702.972,04

PALAZZO MUNICIPALE 406.703,61 885.992,55

SCUOLA MEDIA "S. Pellico" - PALESTRA 782.202,31 1.448.294,54

SCUOLA ELEMENTARE "E. De Amicis" 426.314,23 862.172,52

SCUOLA MATERNA "Redaelli - Cortelezzi" 346.219,26 703.653,28

CAMPO SPORTIVO 11.326,64 24.676,20

CENTRO SPORTIVO "Mario Porta" 1.511.841,85 3.025.092,51

ASILO NIDO 51.226,79 113.709,62

PIATTAFORMA ECOLOGICA 24.520,66 50.436,25

FABBRICATO FORNO 3.724,00 9.800,00

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Viene confermato l’indirizzo generale volto a garantire l'azione di miglioramento funzionale del patrimonio immobiliare destinato ai servizi, con particolare riferimento ad interventi di efficientamento energetico, nonché linee di intervento concernenti:

- Regolamentazione e razionalizzazione dell'utilizzo del patrimonio comunale;

- Eventuale alienazione di immobili comunali;

- Innovazioni nella gestione del patrimonio in coerenza con quanto previsto dal D.lgs 118/2011;

- Valorizzazione dei beni immobili attraverso azioni di manutenzione straordinaria o varianti urbanistiche adottate ai sensi dell’art. 58 D.L. 112/2008;

- Rinegoziazione dei contratti di locazione.

Nel corso dell’anno 2016 è stata rinegoziata la convezione ALER per la gestione della totalità degli alloggi di proprietà comunale destinati all’edilizia resindenziale pubblica. Viene confermato anche in quest’ambito di intervento l’indirizzo di assicurare azioni volte a favorire soluzioni abitative praticabili attraverso forme di sostegno economico diretto, non tralasciando l’assunzione, da parte del Comune, di ruolo di facilitatore per l’incontro tra domanda e offerta abitativa.

Valore da Ammortizzare

Tipologia Fabbricato 2.408.489,51

Fabbricati ad uso abitativo IMMOBILI ERP - VIA DEI MARTIRI 245.879,75

Fabbricati ad uso abitativo PALAZZINA - VIA VOLTA 35.070,40

Fabbricati ad uso abitativo IMMOBILE BRUGNONI 945.737,77

Fabbricati ad uso abitativo ALLOGGI ERP - VIA GARIBALDI - 3 198.472,93

Fabbricati ad uso abitativo IMMOBILI ERP - VIA GARIBALDI - 13 184.794,57

Fabbricati ad uso abitativo IMMOBILI ERP - VIA PAPA INNOCENZO XI 189.577,06

Fabbricati ad uso abitativo IMMOBILI ERP - VIA ROMA 335.716,50

Fabbricati ad uso abitativo ALLOGGIO - QUADRONNA 7.595,06

Fabbricati ad uso abitativo IMMOBILI ERP - VIA VERDI 265.645,47

Inventario 2016

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2.5.- Indebitamento

2.5.1.- Estinzione anticipata prestiti 2016

L'indebitamento dell’Ente è stato ulteriormente ridotto nel corso del 2016 anche grazie all’operazione estinzione anticipata del debito deliberata dal Consiglio Comunale, atti n. 31 del 11 ottobre 2016, sfruttando l’opportunità messa a disposizione dei comuni dalla speciale normativa di settore prevista dall’art. 9-ter del D.L. 24/06/2016, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2016 n.160, che ha consentito, attingendo al fondo indennizzi, l’ottenimento di un contributo statale a fondo perduto di € 55.244,99.= per il pagamento alla Cassa Depositi e Prestiti delle penalità connesse all’estinzione anticipata dei prestiti.

Il Comune di Vedano, sulla base della propria disponibilità di avanzo e di liquidità di cassa, ha presentato al Ministero dell’Interno una richiesta di contributo in c/indennizzi di € 190.817,29.=. Con Decreto ministeriale 11 novembre 2016 è stato assegnato al Comune l’importo di € 57.657,29.=, pari al 30,22% della domanda originariamente presentata. In data 29 dicembre 2017 il Comune ha versato alla Cassa Depositi e Prestiti la complessiva somma di € 220.024,41.= corrispondente a € 164.779,42.= per rimborso capitale ed € 55.244,99.= per indennizzi.

Per l’anno 2017, e per tutte le annualità successive sino al 2040, l’equilibrio di bilancio di parte corrente migliora dell’importo corrispondente alla annualità garantita di € 12.471,62.=. Il risparmio conseguito per tutta la residua durata dell’ammortamento (dal 2017 al 2040) ammonta ad € 299.318,88.= di cui € 134.539,46.= per interessi.

Lo stock di debito, interessato dall’operazione di estinzione 2016, è riportato nella tabella seguente:

2.5.2.- Evoluzione indebitamento

L’indebitamento dell’Ente al 1 gennaio 2017 si attesta ad € 2.380.585.49.=. Migliora il parametro indebitamento pro-capite che scende ad € 321,05.= e l’ammontare della esposizione debitoria complessiva:

N.Investimento Finanziario

Istituto Mutuante Concessione Fine Tassoannualità

euroDebito residuo

estintoIndennizzo

Somma da versare

% Debito/Indenizzo

1 Scuola elementare CASSA DD.PP. 20/01/1965 2040 5,668 396,80 5.170,24 1.830,11 7.000,35 35,40%

2 Asilo nido CASSA DD.PP. 26/11/1979 2040 5,668 1.456,50 18.977,81 6.717,77 25.695,58 35,40%3 Cimitero CASSA DD.PP. 27/07/1988 2040 5,668 847,82 11.046,80 3.910,45 14.957,25 35,40%4 Impianti sportivi CASSA DD.PP. 01/06/1995 2040 5,668 4.149,58 54.067,62 19.139,30 73.206,92 35,40%5 Scuola media CASSA DD.PP. 24/05/2001 2040 5,344 2.517,34 33.820,48 10.590,45 44.410,93 31,31%6 Scuola materna CASSA DD.PP. 19/06/2001 2040 5,344 3.103,58 41.696,47 13.056,91 54.753,38 31,31%

12.471,62 164.779,42 55.244,99 220.024,41 33,53%

Estinzione 2016 - Finanziamenti con tasso fisso di interesse oltre il 5%

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Residuo debito iniziale 4.706.206,38 3.430.702,58 3.132.995,02 3.016.096,11 2.804.680,64 2.655.748,25 2.380.585,49

Popolazione residente 7370 7349 7342 7322 7372 7360 7415

Debito procapite 638,56 466,83 426,72 411,92 380,45 360,84 321,05

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Gli oneri finanziari per ammortamento e rimborso di capitale registrano la seguente evoluzione:

2.5.3.- Verifica della capacità di indebitamento e della sostenibilità finanziaria

La verifica del rispetto del limite di indebitamento disposto dall’art. 204 del TUEL registra la seguente evoluzione:

638,56

466,83

426,72 411,92

380,45 360,84

321,05

€ 250,00

€ 350,00

€ 450,00

€ 550,00

€ 650,00

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Debito procapite 2011-2016

Debito procapite Linea di tendenza

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Oneri finanziari 170.470,90 154.821,71 135.527,29 131.989,89 127.069,82 122.110,97 108.930,02

Quota capitale 153.921,01 147.320,88 116.898,91 120.578,77 108.846,19 111.997,83 112.707,16

Totale oneri servizio del debito

324.391,91 302.142,59 252.426,20 252.568,66 235.916,01 234.108,80 221.637,18

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2.5.4.- Indebitamento 2018-2022

L'indebitamento nel quinquennio è previsto in riduzione. Non è prevista né la contrazione di nuovi mutui né l'emissione di prestiti obbligazionari.

L’indebitamento nel periodo 2018-2022 è destinato a ridursi sino a poco meno di 1,7 milioni di euro per effetto dell’ordinaria attività di rimborso annuale e a condizione che non vengano accesi nuovi prestiti con oneri a carico del bilancio.

Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla evoluzione delle condizioni normative e di mercato concernenti l’estinzione anticipata dei mutui affinché siano praticabili senza oneri di indennizzo le operazioni di ulteriore riduzione del debito.

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Incidenza percentuale attuale degli interessi passivi sulle entrate correnti

2,560% 2,323% 2,137% 1,964% 1,921% 1,823% 1,480%

Limite interessi passivi 10,00% 10,00% 10,00% 10,00% 10,00% 10,00% 10,00%

DescrizioneEsercizio

precedente

2017 2018 2019 2020 2021 2022

Residuo debito 2.380.585,49 2.267.878,33 2.151.042,76 2.031.508,14 1.925.226,63 1.814.234,44 Nuovi prestitiPrestiti rimborsati 112.707,16 116.835,57 119.534,62 106.281,51 110.992,19 115.913,57 Estinzioni anticipateAltre variazioni +/- Totale fine anno 2.267.878,33 2.151.042,76 2.031.508,14 1.925.226,63 1.814.234,44 1.698.320,87

Esercizi del Bilancio di Previsione Finanziario Altri esercizi

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2.5.5.- Mutui del Sistema Idrico Integrato

Un’ulteriore fonte di riduzione del debito sarà rappresentata dal passaggio della gestione del Sistema Idrico Integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) alla Società Alfa Srl, come determinato dall’Ufficio d’Ambito della Provincia di Varese, con delibera n. 45 del 16/06/2015 e con delibera consigliare n. 28 del 29/06/2015 della Provincia di Varese.

Nel Contratto di Servizio stipulato tra l’Ufficio d’Ambito ed il nuovo Gestore Alfa srl è previsto infatti che “Con riferimento alle gestioni esistenti in economia il “valore di subentro” sarà invece valorizzato mediante il riconoscimento della componente tariffaria MTp, di cui al Metodo Tariffario

Idrico, a copertura dei mutui sottoscritti dagli enti locali, secondo quanto indicato nell’articolo

8.7 della deliberazione dell’Autorità 274/2015/IDR, fatte salve successive prescrizioni, anche modificative o integrative, disposte dall’Autorità medesima.”

Gli oneri complessivi per la copertura dei mutui relativi al sistema idrico stipulati dal comune di Vedano, risultano essere di € 863.703,13.= comprensivi di capitale ed interessi per il periodo dal 01/01/2018 al 31/12/2040:

2.5.6.- Estinzione anticipata prestiti 2018 – Stima dei costi

La normativa prevista dall’art. 9-ter del D.L. 24/06/2016, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2016 n.160, è confermata anche per l’anno 2018 con una dotazione per il fondo indennizzi di 48 milioni di euro. Il Comune, sulla base della propria disponibilità di avanzo e di liquidità di cassa, potrà presentare richiesta di assegnazione nel termine del 31 marzo 2018. La tabella che segue illustra le ipotesi di estinzione attuabili con la distinta indicazione di costi presunti e risparmi conseguibili.

Soggetto Finanziatore

Opera finanziataData

concessioneDebito residuo

31/12/2017Interessi Totale debito

Annualità garantita

Tasso

C.D.P.I lotto fognatura De Amicis

31/10/1983 25.838 20.719 46.558 2.024 5,67%

C.D.P.Tratto fognatura Via Virgilio

06/11/1984 24.165 19.377 43.542 1.893 5,67%

C.D.P.Fognatura Don Sturzo - II lotto

05/02/1985 7.686 6.163 13.849 602 5,67%

C.D.P.Fognatura Piave - Barlassina

05/02/1985 9.344 7.493 16.837 732 5,67%

C.D.P.Condotta idrica Volta - Cairoli

07/03/1985 5.784 4.638 10.423 453 5,67%

C.D.P. Opere idriche varie 29/07/1986 28.215 22.625 50.841 2.210 5,67%

C.D.P. Rete idrica 29/09/1987 27.944 22.408 50.351 2.189 5,67%

C.D.P.Fognatura I Maggio-Garibaldi

10/11/1987 31.575 25.319 56.895 2.474 5,67%

C.D.P. Fognatura Marone 26/11/1987 19.817 15.891 35.708 1.553 5,67%

C.D.P.Pozzo località Celidonia

04/05/1988 15.367 12.322 27.690 1.204 5,67%

B.I.I.S.Allacciamento collettore cons.

28/10/2011 314.174 196.837 511.011 22.218 4,57%

Totale debiti del sistema idrico integrato 509.910 353.793 863.703 37.552

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2.5.7.- Composizione del debito ed esposizione debitoria complessiva

Soggetto Finanziatore

Opere finanziataData fine

ammortamentoDebito residuo

01/01/2018Indennizzo

(C.D.P. 7/7/2017)%

IndennizzoAnnualità garantita

Minore spesa per interessi 2018-2040

C.D.P. Sistema idrico 2040 195.735,88 57.917,75 29,59 15.334,44 156.956,24

C.D.P. Prestiti con tasso > 4,6% 2029 -2033 248.380,60 45.724,42 18,41 25.471,22 97.237,48

C.D.P. Prestiti con tasso < 4,6% 2025 -2027 495.347,02 53.723,35 10,85 65.323,78 99.737,58

C.D.P. Edilizia residenz. pubblica 2039 623.108,46 119.119,32 19,12 1.012.514,36 389.405,90

1.562.571,96 276.484,84 17,69 1.118.643,80 743.337,20Totale debiti C.D.P. estinguibili

B.I.I.S.

29%

Leasing operativo

2%

Cassa

Depositi e

Prestiti

69%

Residuo debito al 01/01/2018 - Istituti mutuanti

B.I.I.S. Leasing operativo Cassa Depositi e Prestiti

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2.5.8.- Derivati e garanzie prestate

2.5.9.- Garanzie prestate

Il Consiglio Comunale, nella seduta del 11 ottobre 2016, con la delibera n. 32, sussistendone tutte le condizioni, ha autorizzato il rilascio di una fidejussione, ai sensi dell'art. 207, del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 a beneficio della Società Gestione Servizi Territoriali Socio-Sanitari S.C.P.A. a garanzia del mutuo di € 100.000,00.= per il finanziamento dei lavori di miglioria sulla struttura di proprietà comunale adibita a centro medico polifunzionale sita in vicolo Sirtori n. 3.

Nel rispetto del principio della prudenza, ai sensi del principio contabile della competenza finanziaria n. 5.5, nell’esercizio in cui è stata rilasciata la garanzia, anno 2016, l’ente ha accantonato un importo di € 27.095,00.= pari alla rata di ammortamento annuale del mutuo (quota capitale e quota interessi), che, in caso di escussione, consentirà di destinare una quota del risultato di amministrazione a copertura della spesa sostenuta per il pagamento del debito garantito. Nello schema di stato patrimoniale, tra i conti d’ordine, è stata data, inoltre, la indicazione della garanzia prestata a favore di terzi.

Utilizzo di strumenti derivati

L'Ente non ha in corso contratti relativi a strumenti derivati.

L'Ente non intende assumere, per il futuro, la gestione di strumenti derivati

Garanzie prestate nei confronti di terzi

L'Ente ha in corso garanzie prestate a terzi per un valore di € 108.379,20.=Capitale € 100.000,00.= Interessi € 8.379,20.= Scadenza 30 settembre 2020Soggetto beneficiario: Società Gestione Servizi Territoriali Socio-Sanitari S.C.P.A.

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2.6.- Parametri obiettivi di deficitarietà strutturale

I parametri di deficit strutturale, meglio individuati come indicatori di sospetta situazione di deficitarietà strutturale, sono dei particolari tipi di indice previsti dal legislatore e applicati nei confronti di tutti gli enti locali. Lo scopo di questi indici è fornire agli organi centrali un indizio, anche statistico, che riveli il grado di solidità della situazione finanziaria dell’ente, o per meglio dire, che indichi l’assenza di una condizione di pre-dissesto strutturale.

Secondo la norma, infatti, sono considerati in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi e incontrovertibili condizioni di squilibrio individuate dalla presenza di almeno la metà degli indicatori con un valore non coerente (fuori media) con il corrispondente dato di riferimento nazionale.

L’ente non è mai risultato essere in deficit strutturale.

2.7.- Indicatori sintetici di bilancio

1) Composizione del risultato di amministrazione

Parametri obiettivi per l'accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario ai

sensi dell'art. 242 del TUEL

2011 2012 2013 2014 2015 2016

Numero parametri 10 10 10 10 10 10

Parametri positivi 1 1 1 zero zero zero

Ente deficitario NO NO NO NO NO NO

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2) Qualità del risultato di amministrazione

Il risultato di amministrazione rappresenta la differenza tra entrate e spese sia in conto capitale sia in conto residui. L’indicatore individua quanta parte del risultato di amministrazione è rappresentato dai crediti vetusti di entrate proprie (residui attivi in conto residui di oltre 12 mesi), in quanto, residui inesigibili o comunque non riscuotibili mantenuti nel rendiconto incidono necessariamente sull’attendibilità dell’avanzo di amministrazione con possibili conseguenze negative sui futuri equilibri di bilancio. Il valore ottenuto è tanto migliore quanto più prossimo allo zero.

3) Rigidità strutturale di bilancio

Incidenza spese rigide (disavanzo, personale e debito) su entrate correnti. La spesa corrente provocata dal personale e dal debito è una componente rigida che può provocare problemi all'equilibrio strutturale di parte corrente; l'indicatore indica quanta parte delle entrate correnti accertate è destinata alla copertura delle spese del personale.

4) Smaltimento debiti commerciali nati nell’esercizio

L’indicatore individua la capacità dell'ente di provvedere al pagamento di debiti esigibili nel corso dell'esercizio nell'ambito del medesimo esercizio.

5) Smaltimento debiti commerciali nati nell’esercizio precedente

L’indicatore individua la capacità dell'ente di provvedere allo smaltimento dei residui relativi ad anni precedenti nel corso dell'esercizio oggetto di osservazione.

Qualità del risultato di amministrazione 2011 2012 201 3 2014 2015 2016

Residui attivi in conto residui delle entrate proprie [titoli I + III] / valore assoluto del risultato d'amministrazione

0,44 0,42 0,41 0,07 0,43 0,27

Rigidità strutturale di bilancio 2011 2012 2013 2014 201 5 2016

Impegni spese personale e interessi [titolo I macro 1, 2 e 7] / accertamenti entrate correnti [titoli I + II + III]

0,34 0,32 0,33 0,33 0,30 0,29

Smaltimento debiti commerciali nati nell’esercizio 2 011 2012 2013 2014 2015 2016

Pagamenti di competenza [titolo I macro e 3] / Impegni di competenza [titolo I macro 3]

0,64 0,72 0,70 0,82 0,81 0,81

Smaltimento debiti commerciali nati nell’esercizio precedente

2011 2012 2013 2014 2015 2016

Pagamenti c/residui [titolo I macro 3] / Stock residui al 1 gennaio [titolo I macro 3]

0,52 0,40 0,43 0,59 0,83 0,96

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6) Spesa corrente pro-capite

7) Debiti fuori bilancio

L’indicatore individua l’entità dello stock di debiti fuori bilancio riconosciuti e finanziati in relazione al totale degli impegni correnti e in c/ capitale.

8) Utilizzo anticipazioni di tesoreria

L’indicatore individua il livello delle anticipazioni rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente (3/12 degli accertamenti dei primi tre titoli delle entrate del penultimo anno precedente).

9) Risultato di cassa

Spesa corrente pro-capite 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Spesa corrente pro-capite [titoli I] / Abitanti 666,16 648,67 638,95 621,05 600,80 612,16

Debiti riconosciuti e finanziati 2010 2011 2012 2013 2014 20 15

Debiti riconosciuti e finanziati / Totale impegni [titoli I e II] 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Anticipazioni di tesoreria 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Anticipazione di tesoreria all'inizio dell'esercizio successivo / max previsto dalla norma

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

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10) Indicatore di virtuosità comuni lombardi

L'indice sintetico di virtuosità è stato introdotto dalla Giunta regionale, previa intesa con ANCI sottoscritta il 26 luglio 2011, con propria deliberazione n. 2098 del 04/08/2011, che specifica le procedure e le modalità per la definizione di un indicatore di virtuosità dei Comuni lombardi.

L’Indice Sintetico di Virtuosità viene calcolato per tutti i Comuni lombardi a eccezione di quelli che non hanno presentato il Certificato del Consuntivo in uno degli anni del triennio considerato. Sono inoltre esclusi dalla graduatoria i Comuni che sono in dissesto o che hanno attivato la procedura di riequilibrio pluriennale. Dal 2014 vengono anche esclusi dall’elaborazione dell’Indice Sintetico di Virtuosità i Comuni in cui è stato sciolto il Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 143 del TUEL. Analogo trattamento è riservato ai Comuni che presentano una situazione di deficit strutturale in tutti gli anni del triennio.

Annualmente vengono pubblicati gli Indici Sintetici di Virtuosità (ISV) elaborati da Regione Lombardia ed ANCI Lombardia. La Lombardia è l’unica regione in cui sono stati elaborati questi strumenti, prendendo come riferimento i certificati di Conto consuntivo dei Comuni lombardi dell’ultimo triennio disponibile.

Il grafico indica l’andamento dell’indice di virtuosità del comune di Vedano.

2.8.- Indicatori di congruità dell'entrata

Gli indicatori di congruità dell'entrata costituiscono una "batteria" di rapporti particolarmente significativi diretti a misurare la capacità accertativa dell'ente, permettendo da un lato di trarre

59,25

47,44

47,9950,96

54,08

100

300

500

700

900

1100

1300

150025,00

30,00

35,00

40,00

45,00

50,00

55,00

60,00

65,00

2012 2013 2014 2015 2016

Indicatore di virtuosità 2012-2016

Media comuni lombardi Vedano Olona

Vedano classifica Lineare (Media comuni lombardi)

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dei giudizi sull'efficacia dell'azione di gestione delle entrate posta in essere e, dall'altro, di monitorare l'equità della politica fiscale scelta dall’amministrazione.

Si riportano, nella tabella che segue, i valori registrati nel periodo precedente la nuova programmazione ed i relativi indirizzi programmatici di mandato.

2.8.1.- Pressione finanziaria e tributaria

Pressione finanziaria. La pressione finanziaria è costituita dal rapporto fra la somma delle entrate tributarie e delle entrate extra-tributarie divisa la popolazione.

Pressione tributaria. La pressione tributaria è costituita dal rapporto fra entrate tributarie e popolazione. L’indicatore segnala il prelievo dell’ente richiesto al singolo cittadino per il finanziamento dei servizi generali.

2.8.2.- Autonomia finanziaria e impositiva

Autonomia finanziaria. L'indice, ottenuto quale rapporto tra le entrate tributarie (Titolo I) ed extratributarie (Titolo III) con il totale delle entrate correnti (totali dei titoli I + II + III) correla le risorse proprie dell'ente con quelle complessive di parte corrente ed evidenzia la capacità di ciascun comune di acquisire autonomamente delle disponibilità necessarie per il finanziamento della spesa.

Autonomia impositiva. L'indice di autonomia impositiva può essere considerato un indicatore di II livello, che permette di comprendere ed approfondire il significato di quello precedente (indice di autonomia finanziaria), misurando quanta parte delle entrate correnti, diverse dai trasferimenti statali o di altri enti del settore pubblico allargato, sia determinata da entrate proprie di natura tributaria.

2015 2016 2017 (*)

Pressione finanziaria (€/ab) 665,58 618,69 624,44(Entrate tributarie+Entrate

extratributarie)/pop. Residente

Pressione tributaria (€/ab) 421,74 421,07 437,92 Entrate tributarie/pop. Residente

(*) = Previsione iniziale

IndicatoreEsercizi precedenti

Formula

2015 2016 2017 (*)

Autonomia finanziaria 0,94 0,93 0,95

(Entrate tributarie+Entrate

extratributarie)/(Entrate tributarie+

Trasferimenti + Entrate extratributarie)

Autonomia impositiva 0,60 0,63 0,67Entrate tributarie/(Entrate tributarie+

Trasferimenti + Entrate extratributarie)

(*) = Previsione iniziale

IndicatoreEsercizi precedenti

Formula

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2.8.3.- Intervento erariale e regionale

Intervento erariale. L'intervento erariale è costituito dal rapporto tra le entrate da trasferimenti statali (Titolo II, tipologia 1) e popolazione. L’indicatore segnala il contributo dello Stato per il finanziamento dei servizi. L’incremento dell’anno 2016 è originato dal ristoro TASI a seguito della abolizione della tassazione sulle abitazioni principali.

Intervento regionale. L'intervento regionale è costituito dal rapporto tra le entrate da trasferimenti regionali (Titolo II, tipologia 2) e popolazione. L’indicatore segnala il contributo della Regione per il finanziamento dei servizi, per lo più dell’area servizi alla persona.

2.9.- Programmi e progetti di spesa in corso di realizzazione

2.9.1.- Verifica dello stato di attuazione dei programmi

L’articolo 193 del TUEL, nella versione post-armonizzazione, non prevede la verifica dello stato di attuazione dei programmi da effettuare in sede di salvaguardia degli equilibri da effettuare entro il 31 luglio. L’obbligo di detta verifica permane, ai sensi dell’articolo 147-ter del TUEL, solo per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. L’Amministrazione comunale di Vedano Olona considera comunque necessario procedere ad una preliminare verifica dello stato di attuazione dei programmi in corso, ai fini della corretta elaborazione del presente documento di programmazione.

2.9.2.- Programmi di spesa corrente

Alla data di redazione del presente Documento di Programmazione lo stato di realizzazione dei programmi di spesa corrente, risulta essere il seguente:

- impegni: 79,77%

- pagamenti: 42,95%

2015 2016 2016 (*)

Intervento erariale (€/ab) 19,59 28,40 17,78(Entrate da trasferimenti statali /

popolazione)

Intervento regionale (€/ab) 18,97 19,12 14,53 (Entrate da trasferimenti regionali /

popolazione)

(*) = Previsione iniziale

IndicatoreEsercizi precedenti

Formula

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Spesa corrente 2017 (Missioni)

Stanziamento Totale Totale % %

Assestato impegni pagamenti Impegnato Pagato

MISSIONE 01 Servizi istituzionali generali di gestione 1.458.292,00 1.225.294,59 577.100,74 84,02% 47,10%

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 242.645,00 208.575,70 95.127,16 85,96% 45,61%

MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 416.581,00 306.158,82 157.578,89 73,49% 51,47%

MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione beni e attività culturali 105.892,00 78.894,18 39.375,58 74,50% 49,91%

MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 133.796,00 118.974,33 56.815,13 88,92% 47,75%

MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 58.839,00 19.470,46 19.291,58 33,09% 99,08%

MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile, territorio e ambiente 1.169.732,00 1.090.226,65 364.503,46 93,20% 33,43%

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 258.367,00 208.904,22 83.917,94 80,86% 40,17%

MISSIONE 11 Soccorso civile 14.145,00 9.261,96 6.862,83 65,48% 74,10%

MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 845.665,00 649.004,58 280.821,73 76,74% 43,27%

MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti 203.503,00 - - 0,00% 0,00%

4.907.457,00 3.914.765,49 1.681.395,04 79,77% 42,95%

Missioni Descrizione

Totali

Spesa corrente 2017 (Centri di Responsabilità)

Stanziamento Totale Totale % %

Assestato impegni pagamenti Impegnato Pagato

Area Amministrativa M. Martinelli 257.021,00 170.005,06 102.671,47 66,14% 60,39%

Area Finanziaria C. Donnarumma 1.996.358,00 1.818.858,58 760.293,93 91,11% 41,80%

Area Servizi alla Persona M. Masullo 826.140,00 537.817,91 232.974,43 65,10% 43,32%

Area Servizi al Territorio D. Aldegheri 1.563.024,00 1.373.092,60 579.962,11 87,85% 42,24%

Area Polizia Locale N. Ghiringhelli 62.411,00 14.991,34 5.493,10 24,02% 36,64%

Fondi e accantonamenti 202.503,00 0,00 0,00 0,00% 0,00%

4.907.457,00 3.914.765,49 1.681.395,04 79,77% 42,95%

Area Responsabile

Totali

Spesa corrente 2017 (Macroaggregati)

Stanziamento Totale Totale % %

Assestato impegni pagamenti Impegnato Pagato

101 Redditi da lavoro dipendente 1.473.821,00 1.359.001,91 633.391,90 92,21% 46,61%

102 Imposte e tasse a carico dell'ente 100.552,00 77.807,31 35.358,49 77,38% 45,44%

103 Acquisto di beni e servizi 2.533.416,00 2.134.167,40 821.652,69 84,24% 38,50%

104 Trasferimenti correnti 366.475,00 216.059,43 77.452,65 58,96% 35,85%

107 Interessi passivi 109.105,00 56.569,62 55.280,47 51,85% 97,72%

108 Altre spese per redditi da capitale - - - 0,00% 0,00%

109 Rimborsi e poste correttive delle entrate 10.300,00 2.742,00 2.742,00 0,00% 0,00%

110 Altre spese correnti 313.788,00 68.417,82 55.516,84 21,80% 81,14%

4.907.457,00 3.914.765,49 1.681.395,04 79,77% 42,95%

Codice Descrizione

Totali

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2.9.3.- Programmi di spesa in conto capitale (Missioni)

Alla data di redazione del presente Documento di Programmazione lo stato di realizzazione dei programmi di spesa in conto capitale, distinti per Missione, risulta essere il seguente:

- impegni: 67,64%

- pagamenti: 29,38%

2.9.4.- Spazi finanziari ex art. 1, commi da 485 a 494, Legge 11/12/2016, n. 232

In virtù della disciplina concernente l’attribuzione di spazi finanziari agli enti locali al fine di favorire gli investimenti, da realizzare attraverso l'utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti, il Comune di Vedano ha effettuato richiesta ai sensi dell’articolo 1, comma 485, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 entro la data del 15 febbraio 2017. La richiesta di 411.000.= euro è stata interamente soddisfatta. A seguito dell’attribuzione degli spazi è stata approvata la variazione di bilancio con applicazione dell’avanzo di amministrazione disponibile e vincolato di complessivi € 411.000.=

2.9.5.- Spesa in conto capitale 2017 in corso di realizzazione

Alla data di redazione del presente Documento di Programmazione lo stato di realizzazione dei programmi di spesa in conto capitale, distinti per singolo intervento, risulta essere il seguente:

- impegni (escluso opere FPV): 7,79%

- pagamenti (escluso opere FPV): 0,00%

Spesa c/capitale 2017 (Missioni)

Stanziamento Totale Totale % %

Assestato impegni pagamenti Impegnato Pagato

MISSIONE 01 Servizi istituzionali generali di gestione 10.000,00 - - 0,00% 0,00%

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 34.792,00 14.792,00 - 42,52% 0,00%

MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 652.990,00 541.195,14 131.033,83 82,88% 24,21%

MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione beni e attività culturali 60.000,00 23.697,02 - 39,50% 0,00%

MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 561.053,00 471.053,00 231.919,52 83,96% 49,23%

MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 65.000,00 14.591,20 - 22,45% 0,00%

MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile, territorio e ambiente 219.627,00 214.627,00 45.091,40 97,72% 21,01%

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 618.350,00 311.037,71 18.559,96 50,30% 5,97%

MISSIONE 11 Soccorso civile 10.000,00 - - 0,00% 0,00%

MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 295.519,00 145.519,00 83.556,81 49,24% 57,42%

MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività 40.000,00 - - 0,00% 0,00%

2.567.331,00 1.736.512,07 510.161,52 67,64% 29,38%

Missioni Descrizione

Totali

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2.9.6.- Programmi e progetti di investimento di anni precedenti in corso di realizzazione

2.9.6.1.- Fondo Pluriennale Vincolato 2017

L’impiego del fondo pluriennale vincolato, cosiddetto FPV, introdotto dalla riforma contabile a decorrere dall’esercizio 2015, ha lo scopo di fare convivere l’imputazione della spesa secondo il principio della competenza finanziaria potenziata con l’esigenza di evitare la formazione di componenti di avanzo o disavanzo artificiose a partire dalla nascita del finanziamento e fino all’esercizio in cui la prestazione connessa con l’obbligazione passiva avrà termine. Nel corso del 2016, sulla scorta di cronoprogrammi approvati, si è operata la stima dei tempi di realizzazione della spesa di investimento la cui esecuzione è stata attribuita al successivo esercizio 2017.

Spesa c/capitale 2017 - Stato attuazione

Iniziale Variazioni Assestata

01/01/2017 30/06/2017 30/06/2017

Opere diverse finanziate da FPV 2017 - 1.666.331,00 1.666.331,00 1.666.331,00 510.161,52

MISSIONE 1Servizi istituzionali

generali di gestioneOO.UU. - quote vincolate 10.000,00 - 10.000,00 - -

MISSIONE 3Ordine pubblico e

sicurezzaSicurezza stradale (varchi e semafori) 20.000,00 - 20.000,00 - -

Efficientamento energetico e messa in

sicurezza sc. primaria - 100.000,00 100.000,00 8.205,14 -

Spogliatoi scuola media 20.000,00 - 20.000,00 - -

Manutenzione straordinaria Villa Fara Forni 20.000,00 - 20.000,00 3.699,02 -

Attrezzature e scaffali biblioteca 20.000,00 - 20.000,00 19.998,00 -

Progetto ristrutturazione Villa Fara Forni 20.000,00 - 20.000,00 - -

MISSIONE 6Politiche giovanili,

sport e tempo liberoSistemazione Coperture centro sportivo - 90.000,00 90.000,00 - -

Spese redazione PGT 50.000,00 - 50.000,00 14.591,20 -

Manutenzione straordinaria immobile

quadronna 15.000,00 - 15.000,00 - -

MISSIONE 9 Sviluppo sostenibile, Realizzazione dog area 5.000,00 - 5.000,00 - -

Progetto consolidamento muro via Baracca - 23.000,00 23.000,00 16.780,68 -

Sistemazione marciapiedi - 7.000,00 7.000,00 6.907,03 -

Viabilità - barriere architettoniche - 81.000,00 81.000,00 - -

Opere a scomputo 70.000,00 - 70.000,00 - -

Interventi di viabilità 150.000,00 - 150.000,00 - -

MISSIONE 11 Soccorso civileAcquisto attrezzature progetto protezione

civile 10.000,00 - 10.000,00 - -

Impianto elettrico asilo nido - 25.000,00 25.000,00 - -

Efficientamento energetico asilo nido - 85.000,00 85.000,00 - -

Adeguamento impianto elettrico asilo nido 40.000,00 - 40.000,00 - -

Servizi igienici area mercato 10.000,00 - 10.000,00 - -

Bando start-up e/o ampliamenti esercizi

commerciali 30.000,00 - 30.000,00 - -

Totali 490.000,00 2.077.331,00 2.567.331,00 1.736.512,07 510.161,52

MISSIONE 4Istruzione e diritto

allo studio

Impegni Pagamenti

Trasporti e diritto alla

mobilitàMISSIONE 10

MISSIONE 14Sviluppo economico e

competitività

MISSIONE 12

Diritti sociali,

politiche sociali e

famiglia

MISSIONE 8Assetto del territorio

ed edilizia abitativa

Intervento

MISSIONE 5Tutela e valorizzazione

beni e attività culturali

Missioni Descrizione

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61

Con la delibera di Giunta Comunale n. 22 in data 16 marzo 2017, concernente il riaccertamento ordinario dei residui ex art. 3, comma 4, d.lgs. 118/2011, è stato costituito il fondo pluriennale vincolato per il finanziamento della spesa di investimento 2017. Il 64,91% della spesa di investimento prevista nel 2017 è finanziato dal FPV.

2.9.6.2.- Stato di realizzazione delle spese di investimento finanziate dal FPV 2017

Alla data di elaborazione del presente documento di programmazione lo stato di realizzazione delle opere di investimento finanziate dal Fondo pluriennale vincolato e dalle integrazioni di spesa autorizzate nell’esercizio 2017, evidenzia la seguente situazione:

Spesa c/capitale 2017 (Finanziata da FPV)

Stanziamento Totale di cui %

Assestato impegni FPV FPV

Tutte Spesa di investimento 2.567.331,00 1.736.512,07 1.666.331,00 64,91%

Missioni Descrizione

Spesa c/capitale 2017 (Destinazione FPV)

Bilancio 2017 Distribuz.

FPV 2017 FPV 2017

MISSIONE 03Ordine pubblico e

sicurezza14.792,00 0,89%

MISSIONE 04Istruzione e diritto allo

studio532.990,00 31,99%

MISSIONE 06Politiche giovanili,

sport e tempo libero471.053,00 28,27%

MISSIONE 09Sviluppo sostenibile,

territorio e ambiente214.627,00 12,88%

MISSIONE 10Trasporti e diritto alla

mobilità287.350,00 17,24%

MISSIONE 12Diritti sociali, politiche

sociali e famiglia145.519,00 8,73%

Totale 1.666.331,00 100,00%

Missioni Descrizione

Importo finanziato da FPV 2015 1.431.331,00

Importo finanziato da FPV 2016 235.000,00

Totale interventi 1.666.331,00

Pagamenti effettuati 510.161,52

% pagamenti effettuati 30,62%

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62

Spesa c/capitale 2017 (Interventi finanziati da FPV) - Stato attuazione

Bilancio 2017 Pagamenti %

FPV 2017 2017 pagamenti

MISSIONE 03Ordine pubblico e

sicurezza

Progetto miglioramento sistema

videosorveglianza14.792,00 - 0,00%

Adeguamento norme sicurezza plesso

scuola infanzia 218.529,00 11.636,08 5,32%

Lavori ricostruzione pensilina ingresso

scuola infanzia 557,00 203,00 36,45%

Adeguamento norme sicurezza scuola

media 289.395,00 107.046,05 36,99%

Efficientamento energetico impianto

riscaldamento scuola primaria 1.931,00 30,00 1,55%

Adeguamento impianti elettrici scuola

secondaria 22.578,00 12.118,70 53,67%

Efficientamento energetico impianto

riscaldamento palestra 239.312,00 224.506,35 93,81%

Adeguamento impianti elettrici palestra 31.741,00 7.413,17 23,36%

Lavori d riqualificazione centro sportivo 200.000,00 - 0,00%

Regimazione idraulica Fosso Zocca 54.703,00 45.061,40 82,37%

Realizzazione centro del riutilizzo in via

Boschina 159.924,00 30,00 0,02%

Rifacimento segnaletica 9.867,00 2.541,32 25,76%

Lavori sistemazione via Boschina 18.174,00 1.200,00 6,60%

Viabilità ed opere di messa in sicurezza

utenti deboli 101.851,00 7.864,23 7,72%

Ripristino argini torrente Quadronna 14.438,00 6.954,41 48,17%

Opere compensazione Pedemontana 143.020,00 - 0,00%

Realizzazione loculi cinerari prefabbricati 500,00 460,00 92,00%

Costruzione tombe cimiteriali 145.019,00 83.096,81 57,30%

Totali 1.666.331,00 510.161,52 30,62%

MISSIONE 12Diritti sociali, politiche

sociali e famiglia

MISSIONE 09Sviluppo sostenibile,

territorio e ambiente

Missioni Descrizione

MISSIONE 10Trasporti e diritto alla

mobilità

Intervento

MISSIONE 04Istruzione e diritto allo

studio

MISSIONE 06Politiche giovanili,

sport e tempo libero

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3.- Risorse e impieghi e sostenibilità economico finanziaria

Solo a seguito della approvazione da parte del Consiglio dei Ministri delle note di aggiornamento al DEF 2017, nonché dell’approvazione entro il 15 ottobre del ddl sulle Legge di stabilità 2018, sarà possibile prefigurare gli impatti della manovra sul bilancio 2018-2020, rispetto al pluriennale vigente 2017-2019.

In questa sede, pertanto, si riportano le principali grandezze finanziarie di riferimento, relative all’assestato 2017-2019, da assumersi anche come scenario tendenziale a normativa invariata ante legge stabilità 2018.

3.1.- La situazione finanziaria del Comune di Vedano nel periodo 2013-2017

Il totale delle entrate indica il valore delle risorse impiegate per finanziare i programmi di spesa. Allo stesso tempo, il totale delle spese riporta il volume generale delle risorse impiegate nei programmi.

Entrate (Risorse)

Rendiconto Rendiconto Rendiconto Rendiconto Previsione

2013 2014 2015 2016 2017

Fondo pluriennale vincolato spese

correnti0,00 0,00 0,00 0,00 52.231,00

Fondo pluriennale vincolato spese in

conto capitale0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Avanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00 220.349,20 0,00

TITOLO 1Entrate correnti di natura tributaria,

contributiva e perequativa2.865.241,14 3.160.598,84 3.103.971,41 3.122.243,18 3.247.193,00

TITOLO 2 Trasferimenti correnti 551.657,96 313.174,55 298.377,11 356.311,52 252.319,00

TITOLO 3 Entrate extratributarie 1.382.293,01 1.309.633,37 1.794.699,43 1.465.379,21 1.383.029,00

TITOLO 4 Entrate in conto capitale 532.225,92 474.464,35 403.438,94 508.697,57 490.000,00

TITOLO 5Entrate da riduzione di attività

finanziarie0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 6 Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 7 Anticipazione istituto tesoriere 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 9 Entrate per conto terzi e partite di giro 547.945,25 528.190,50 791.972,93 908.354,47 853.000,00

5.879.363,28 5.786.061,61 6.392.459,82 6.581.335,15 6.277.772,00

Titolo Descrizione

Totali

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3.2.- Analisi delle necessità finanziarie e strutturali del triennio 2018-2020

Sulla scorta dell’andamento delle entrate e delle spese registrate nel periodo 2013-2016, nonché tenuto conto del Bilancio di Previsione Finanziario in corso 2017-2019, si stimano le seguenti necessità finanziarie e strutturali per il Bilancio 2018-2020.

Spese (Impieghi)

Rendiconto Rendiconto Rendiconto Rendiconto Previsione

2013 2014 2015 2016 2016

TITOLO 1 Spese correnti 4.678.387,09 4.578.344,40 4.421.906,09 4.539.157,45 4.822.063,00

TITOLO 2 Spese in conto capitale 445.586,49 98.301,72 312.021,01 857.045,98 490.000,00

TITOLO 3Spese per incremento attività

finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 4 Rimborso Prestiti 116.898,91 211.415,47 108.846,19 276.777,25 112.709,00

TITOLO 5Chiusura Anticipazioni ricevute da

istituto tesoriere/cassiere0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 7 Uscite per conto terzi e partite di giro 547.945,25 528.190,50 791.972,93 908.354,47 853.000,00

5.788.817,74 5.416.252,09 5.634.746,22 6.581.335,15 6.277.772,00Totali

Titolo Descrizione

Fabbisogni di entrata (Risorse)

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Bilancio Previsione

Finanziario

2017 2018 2019 2018-2020

Fondo pluriennale vincolato spese

correnti109.215,00 52.231,00 52.231,00 71.000,00

Fondo pluriennale vincolato spese in

conto capitale1.491.922,00 0,00 0,00 0,00

Avanzo di amministrazione 439.410,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 1Entrate correnti di natura tributaria,

contributiva e perequativa3.247.193,00 3.234.193,00 3.247.193,00 3.243.000,00

TITOLO 2 Trasferimenti correnti 255.419,00 248.069,00 248.069,00 251.000,00

TITOLO 3 Entrate extratributarie 1.379.929,00 1.363.682,00 1.363.682,00 1.369.000,00

TITOLO 4 Entrate in conto capitale 664.409,00 751.493,00 4.440.000,00 708.000,00

TITOLO 5Entrate da riduzione di attività

finanziarie0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 6 Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 7 Anticipazione istituto tesoriere 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 9 Entrate per conto terzi e partite di giro 923.815,00 853.000,00 853.000,00 877.000,00

8.511.312,00 6.502.668,00 10.204.175,00 6.519.000,00

Titolo Descrizione

Totali

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3.3.- Linee guida per la predisposizione del Bilancio 2018-2020

3.3.1.- Tributi e tariffe dei servizi pubblici

La formazione degli stati previsionali delle entrate correnti per il mandato amministrativo 2014/2019 e la conseguente gestione sono orientate in base alle seguenti linee di azione:

- garantire un equo sistema di tassazione locale al fine di rendere meno gravoso il carico tributario sulle fasce meno abbienti;

- ottimizzare l’attività di accertamento e riscossione, anche coattiva, delle entrate tributarie ed extra-tributarie, al fine di eliminare o ridurre le eventuali sacche di evasione e di elusione e conseguentemente ridurre il complessivo livello di pressione fiscale;

- prevedere nel piano di riformulazione della tassazione locale la priorità del servizio di assistenza fiscale al cittadino da attuare anche attraverso la presenza costante, la comunicazione efficace e la trasparenza della gestione;

- tendere alla progressiva introduzione di tariffe rifiuti cosiddette “puntuali” basate sull’effettiva produzione di rifiuti;

- valutare con attenzione le opportunità offerte dalla legislazione volte al finanziamento, totale o parziale, dei servizi erogati dal Comune, al fine della riduzione dei costi e quindi delle tariffe.

3.3.2.- Aliquote dei tributi in vigore nel 2017

Il blocco della capacità impositiva riproposto dalla legge di stabilità 2017 ha reso necessaria la conferma delle azioni di politica tributaria comunale definite e applicate per i due anni precedenti.

Fabbisogni di spesa (Impieghi)

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Bilancio Previsione

Finanziario

2017 2018 2019 2018-2020

TITOLO 1 Spese correnti 4.907.457,00 4.781.339,00 4.791.638,00 4.827.000,00

TITOLO 2 Spese in conto capitale 2.567.331,00 751.493,00 4.440.000,00 699.000,00

TITOLO 3 Spese per incremento attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 4 Rimborso Prestiti 112.709,00 116.836,00 119.537,00 116.000,00

TITOLO 5Chiusura Anticipazioni ricevute da

istituto tesoriere/cassiere0,00 0,00 0,00 0,00

TITOLO 7 Uscite per conto terzi e partite di giro 923.815,00 853.000,00 853.000,00 877.000,00

8.511.312,00 6.502.668,00 10.204.175,00 6.519.000,00Totali

Titolo Descrizione

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Si avverte prioritaria la necessità che la politica locale delle entrate tributarie sia pienamente riportata nella disponibilità dei comuni, al fine di favorire la massima autonomia finanziaria dell’ente e collegare la spesa dei servizi alla capacità di reperire entrate, nella prospettiva della progressività e dell’equità della pressione tributaria, tenendo conto della capacità contributiva dei cittadini e delle imprese.

3.3.3.- Gettito di imposte e tasse 2014 -2017

Addizionale comunale IRPEF 2014 2015 2016 2017

Soglia di esenzione (Euro) € 10.000,00 € 10.000,00 € 10.000,00 € 10.000,00

Aliquota unica 0,70 0,70 0,70 0,70

IMU - Aliquote e detrazioni 2014 2015 2016 2017

Abitazione principale 0,00 0,00 0,00 0,00

Abitazione principale (A1-A8-A9) 4,00 4,00 4,00 4,00

Detrazione abitazione principale € 200,00 € 200,00 € 200,00 € 200,00

Altri immobili 7,60 7,60 7,60 7,60

Fabbricati D - quota stato 7,60 7,60 7,60 7,60

Aree fabbricabili 7,60 7,60 7,60 7,60

TASI - Aliquote e detrazioni 2014 2015 2016 2017

Abitazione principale 2,50 2,50 0,00 0,00

Abitazione principale (A1-A8-A9) 2,50 2,50 2,30 2,30

Detrazione abitazione principale € 50,00 € 50,00 € 50,00 € 50,00

Altri immobili 3,00 3,00 3,00 3,00

Altri immobili uso abitativo 2,50 2,50 2,50 2,50

Fabbricati rurali e strumentali 1,00 1,00 1,00 1,00

Aree fabbricabili 3,00 3,00 3,00 3,00

TARI - Aliquote e agevolazioni 2014 2015 2016 2017

Aliquota media (utenza domestica) €/mq 0,74 €/mq 0,77 €/mq 0,79 €/mq 0,83

Aliquota media (utenza non domestica) €/mq 3,97 €/mq 3,54 €/mq 3,47 €/mq 3,39

Detrazione compostaggio 20% 20% 20% 20%

Detrazione uso salturario 20% 20% 20% 20%

Detrazione NO-SLOT MACHINE === 10% 10% 10%

Tributi e tariffe 2014-2017

INCASSI EFFETTIVI ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF

esercizio reddito reddito imponibile aliquota gettito incassi rapporto

bilancio imponibile esente addizionale deliberata stimato effettivi redd/inc

2012 96.863.512,00 2.468.543,00 94.394.969,00 7,00 660.764,78 620.858,31 93,96%

2013 97.024.865,00 2.200.104,00 94.824.761,00 7,00 663.773,33 634.849,58 95,64%

2014 96.329.198,00 2.115.897,00 94.213.301,00 7,00 659.493,11 631.599,07 95,77%

2015 98.069.612,00 1.913.674,00 96.155.938,00 7,00 673.091,57 612.563,02 91,01%

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3.3.4.- Indirizzi programmatici di mandato

IMU - situazione contabile 2014 2015 2016 2017 (stima)

IMU versata dai cittadini 1.205.033 1.156.194 1.159.443 1.169.092

di cui:

IMU abitazione principale 3.921 3.717 3.333

IMU altri fabbricati 594.659 575.504 586.572

IMU aree fabbricabili 122.525 120.968 139.789

IMU fabbricati industriali 483.927 456.005 429.749

IMU spettante al Comune 465.031 396.899 551.318 560.717

IMU spettante allo Stato (Gruppo D) 483.927 456.005 429.749 430.000

IMU spettante allo Stato (FSC) 256.074 303.289 178.375 178.375

TASI - situazione contabile 2014 2015 2016 2017 (stima)

TASI versata dai cittadini 767.070 754.268 407.233 432.000

di cui:

TASI abitazione principale 316.081 315.808 3.229

TASI altri fabbricati 406.312 392.166 350.752

TASI aree fabbricabili 44.677 46.294 53.252

TASI spettante al Comune 767.070 754.268 407.233 432.000

TASI versata dallo Stato (abitaz. prin.) 0 0 316.631 316.631

TASI versata dallo Stato (comodati) 0 0 13.318 13.318

TARI - situazione contabile 2014 2015 2016 2017

Numero contribuenti 3.339 3.358 3.397 3.337

Numero contribuenti paganti 3.105 3.056 3.031

Numero contribuenti non paganti 234 302 366

Dovuto Comune (€) 690.115 672.655 681.293 € 676.922

Dovuto Provincia (€) 34.506 34.506 27.252 € 27.077

Dovuto Totale (€) 724.621 707.161 708.545 € 703.999

Pagato (€) 672.861 645.695 638.832

Rapporto pagato/dovuto 92,86% 91,31% 90,16%

% contribuenti paganti 92,99% 91,01% 89,23%

2014 2015 2016 2017 (stima)

Pressione tributaria (€/ab) 348,79 330,49 308,13 308,52 Riduzione

Autonomia impositiva (% sul

totale delle entrate corrrenti)0,53 0,47 0,46 0,47 Riduzione

Esercizi precedentiPrevisioni di mandato

Indicatore

(ricalcolato sulla base dei

versamenti dei cittadini)

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3.3.5.- Fabbisogni di spesa corrente

La spesa corrente, secondo l’analisi delle spese per natura, costituisce quella parte della spesa finalizzata ad assicurare i servizi ed all’acquisizione di beni di consumo.

L’azione amministrativa dovrà essere improntata ad un corretto utilizzo delle risorse e ad una razionalizzazione complessiva delle spese. Si dovranno prevedere pertanto azioni finalizzate alla ricerca di sinergie volte a ridurre i costi di acquisizione di beni e servizi, anche attraverso l’utilizzo dei prezzi di riferimento.

Le tabelle che seguono evidenziano, rispettivamente, l’andamento storico della spesa corrente risultante dai rendiconti approvati ed i fabbisogni stimati per il nuovo bilancio 2018-2020. Le spese sono ordinate secondo la classificazione funzionale per Missione.

Missioni di spesa corrente (Rendiconti approvati)

Rendiconto Rendiconto Rendiconto Rendiconto Rendiconto

2012 2013 2014 2015 2016

MISSIONE 01 Servizi istituzionali generali 1.326.415,15 1.292.697,43 1.337.944,96 1.207.035,59 1.307.781,27

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 238.225,30 244.981,90 239.432,70 224.740,94 218.591,69

MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 514.912,72 480.191,52 453.907,26 418.497,17 415.895,24

MISSIONE 05Tutela e valorizzazione dei beni e

delle attività culturali85.150,40 93.611,04 89.500,00 97.964,27 103.630,94

MISSIONE 06Politiche giovanili, sport e tempo

libero122.586,47 117.393,22 109.625,05 160.921,95 147.920,59

MISSIONE 08Assetto del territorio ed edilizia

abitativa47.981,59 41.675,13 40.832,35 139.799,14 55.974,84

MISSIONE 09Sviluppo sostenibile e tutela del

territorio e dell’ambiente1.200.808,55 1.128.369,17 1.122.939,53 1.069.943,82 1.159.286,78

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 288.544,15 321.728,63 313.448,81 286.091,92 240.197,28

MISSIONE 11 Soccorso civile 11.630,62 14.156,90 12.429,00 12.009,79 13.744,19

MISSIONE 12Diritti sociali, politiche sociali e

famiglia921.968,33 938.558,80 855.584,74 803.101,50 819.089,64

MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività 4.335,85 5.023,35 2.700,00 1.800,00 1.800,00

MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 50 Debito pubblico 0,00 0,00 0,00 0,00 55.244,99

4.762.559,13 4.678.387,09 4.578.344,40 4.421.906,09 4.539.157,45

Missioni Descrizione

Totali

Fabbisogni di spesa corrente 2018-2020

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Stanziamento

Assestato

Bilancio Previsione

Finanziario

2017 2018 2019 2018-2020

MISSIONE 01 Servizi istituzionali generali 1.458.292,00 1.375.195,00 1.363.495,00 1.399.000,00

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 242.645,00 238.765,00 238.765,00 240.000,00

MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 416.581,00 415.581,00 415.381,00 416.000,00

MISSIONE 05Tutela e valorizzazione dei beni e

delle attività culturali 105.892,00 102.112,00 102.112,00103.000,00

MISSIONE 06Politiche giovanili, sport e tempo

libero 133.796,00 133.027,00 132.228,00133.000,00

MISSIONE 08Assetto del territorio ed edilizia

abitativa 58.839,00 57.856,00 56.824,0058.000,00

MISSIONE 09Sviluppo sostenibile e tutela del

territorio e dell’ambiente 1.169.732,00 1.154.647,00 1.154.032,001.159.000,00

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 258.367,00 262.472,00 261.017,00 261.000,00

MISSIONE 11 Soccorso civile 14.145,00 11.145,00 11.145,00 12.000,00

MISSIONE 12Diritti sociali, politiche sociali e

famiglia 845.665,00 810.426,00 800.012,00819.000,00

MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività 0,00 0,00 0,00 0,00

MISSIONE 50 Debito pubblico 0 0 0 0,00

4.703.954,00 4.561.226,00 4.535.011,00 4.600.000,00

Missioni Descrizione

Totali

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3.3.6.- Acquisti verdi (green procurement)

L’azione amministrativa sarà inoltre improntata ad assicurare azioni volte ad orientare gli acquisti verso un uso più sostenibile delle risorse naturali ed un cambiamento dei comportamenti riguardanti la produzione ed il consumo sostenibili nonché per favorire l’innovazione e, nel complesso, la green economy. La Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (COM(2010)2020) individua infatti gli appalti pubblici verdi quale uno degli strumenti per incentivare tale crescita.

3.3.7.- Programma delle acquisizioni

Secondo l'articolo 21, del nuovo Codice degli appalti (Dlgs 50/2016), in vigore dal 19 aprile 2016, le amministrazioni pubbliche devono adottare il programma delle acquisizioni, che si compone del programma biennale degli acquisti di beni e servizi di importo unitario pari o superiore a 40 mila euro.

Al comma 1 la nuova disciplina prevede che “Le amministrazioni aggiudicatrici adottano il

programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale dei lavori pubblici,

nonché i relativi aggiornamenti annuali. I programmi sono approvati nel rispetto dei documenti

programmatori e in coerenza con il bilancio.”, mentre al comma 6 è stabilito che “Il programma biennale di forniture e servizi e i relativi aggiornamenti annuali contengono gli acquisti di beni e di

servizi di importo unitario stimato pari o superiore a 40.000 euro. Nell'ambito del programma, le

amministrazioni aggiudicatrici individuano i bisogni che possono essere soddisfatti con capitali privati.”. Al comma 7 viene regolata la modalità di pubblicazione del programma ed infine ai commi 8 e 9 sono stabilite le regole transitorie in attesa della emanazione del decreto attuativo in materia.

3.3.8.- Investimenti e Piano triennale delle opere pubbliche

Le spese in conto capitale si riferiscono a tutti quegli oneri necessari per l'acquisizione di beni a fecondità ripetuta indispensabili per l'esercizio delle funzioni di competenza dell'ente e diretti ad incrementarne il patrimonio. Rientrano in questa classificazione le opere pubbliche.

I nuovi investimenti, e le relative fonti di finanziamento, saranno individuate e comprese nel nuovo Programma degli investimenti 2018 – 2020, da approvarsi secondo la neo disciplina recata dall'articolo 21, del nuovo Codice degli appalti (Dlgs 50/2016). La norma transitoria prevista al comma 9, dell’art. 21, rimanda al comma 3, dell’art. 216 del Codice ove è previsto che: “Fino alla

data di entrata in vigore del decreto di cui all'articolo 21, comma 8, si applicano gli atti di programmazione già adottati ed efficaci, (omissis) tenendo comunque conto dei lavori necessari

alla realizzazione delle opere non completate e già avviate sulla base della programmazione

triennale precedente, dei progetti esecutivi già approvati e dei lavori di manutenzione e recupero del patrimonio esistente, nonché degli interventi suscettibili di essere realizzati attraverso contratti

di concessione o di partenariato pubblico privato. (omissis).”

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4.- Vincoli di finanza pubblica: il pareggio di bilancio

Il comune di Vedano Olona ha rispettato i vincoli di finanza pubblica per l’anno 2016 ed ha in corso una situazione di regolarità nei confronti degli adempimenti e dei vincoli previsti per l’esercizio 2017.

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4.1.- Prospetto verifica rispetto dei vincoli 2017-2019

PROSPETTO VERIFICA RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA(da allegare al bilancio di previsione e alle variazioni di bilancio - art. 1, comma 712 Legge di stabilità

2016)

EQUILIBRIO ENTRATE FINALI - SPESE FINALI (ART. 1, comma 711, Legge di stabilità 2016)

Competenza anno 2017

Previsioni

Preventivo 30/06/2017

A) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti (+) === 109.215,00

B) Fondo pluriennale di entrata in conto capitale al netto delle quote finanziate da debito

(+) === 1.491.922,00

C) Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

(+) 3.247.193,00 3.247.193,00

D) Titolo 2 - Trasferimenti correnti validi ai fini dei saldi finanza pubblica

(+) 252.319,00 252.319,00

E) Titolo 3 - Entrate extratributarie (+) 1.383.029,00 1.383.029,00

F) Titolo 4 - Entrate in c/capitale (+) 490.000,00 664.409,00

G) Spazi finanziari acquisiti (+) 0,00 411.000,00

Entrate finali valide ai fini dei saldi di finanza pubblica 5.372.541,00 5.957.950,00

H) Titolo 1 - Spese correnti valide ai fini dei saldi di finanza pubblica

(+) 4.600.079,00 4.737.704,00

I) Titolo 2 - Spese in c/capitale valide ai fini dei saldi di finanza pubblica

(+) 490.000,00 2.567.331,00

Spese finali valide ai fini dei saldi di finanza pubblica (-) 5.090.079,00 7.305.035,00

L) Saldo tra entrate e spese finali valide ai fini dei saldi di finanza pubblica (O=A+B+H-N)

282.462,00 254.052,00

Patto regionale orizzontale ai sensi del comma 141 dell'articolo 1 della legge n. 220/2010

=== ===

Equilibrio finale (compresi gli effetti dei patti regionali e nazionali)

282.462,00 254.052,00

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5.- Indirizzi generali e obiettivi strategici

5.1.- Indirizzi generali di mandato

Gli indirizzi generali di mandato del Comune di Vedano Olona, approvati dal Consiglio comunale ad inizio legislatura, sono organizzati secondo i temi chiave del governo dell’Ente; attraverso una classificazione di dettaglio sono tradotti in politiche (aree strategiche) e programmi, in corrispondenza con le missioni di bilancio.

Politiche Indirizzi generali di mandato Missioni di bilancio

1Servizi istituzionali, generali e di gestione

20 Fondi e accantonamenti

50 Debito pubblico

8Assetto del territorio ed edilizia abitativa

9 Tutela territorio e ambiente

10 Trasporti e diritto alla mobilità

12 Servizio necroscopico e cimiteriale

4 Istruzione e diritto allo studio

5Tutela e valorizzazione delle attività culturali

6 Politiche giovanili e sport

12 Diritti sociali e politiche sociali

11 Soccorso civile

Un progetto per il rilancio commerciale del paese nella consapevolezza che ciò incide fortemente sulla qualità della vita urbana della cittadinanza.

14 Sviluppo economico

Un paese che sia sicuro e nel quale si possa vivere in tranquillità sia per le strade che nelle case con la collaborazione attiva dei cittadini. Un territorio che viva di aggregazione, solidarietà, inclusività, rapporti di buon vicinato.

Sicurezza

Commercio e attività

produttive

3 Ordine pubblico e sicurezza

Un comune sempre in ascolto dei bisogni dei cittadini, che dialoga con loro, li rende partecipi delle decisioni, agisce in modo efficace, efficiente e trasparente e rende conto delle proprie scelte e dei risultati ottenuti.

Governance

Un territorio che si sviluppi in modo equilibrato ed armonico in tutte le sue componenti, con particolare attenzione al verde, alla valorizzazione degli spazi pubblici, al contenimento del consumo di suolo e alle buone pratiche di costruzione.

Territorio, ambiente e OO.PP.

Un sistema di welfare integrato e partecipato, molto attento alle fasce deboli e alle nuove povertà. Un sistema prescolastico e scolastico aperto ed integrato con la comunità locale. Sport e cultura come strumenti per l'inclusione e la creazione di una collettività coesa.

Solidarietà, istruzione, sport e

cultura

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5.2.- Obiettivi strategici

Nel corso del mandato 2014-2019 l’Amministrazione si impegna:

Missioni Politiche Obiettivi strategici

1Servizi istituzionali, generali e di gestione

Favorire l'efficace, efficiente e trasparente funzionamento della macchina comunale

20 Fondi e accantonamentiAttenta definizione dei fondi al fine di ottimizzare la corretta gestione delle risorse di bilancio

50 Debito pubblico Garantire una corretta strutturazione e gestione del debito

8Assetto del territorio ed edilizia abitativa

Garantire interventi urbanistici ed edilizi che partano da una approfondita conoscenza del territorio e si concretizzino in una programmazione realistica, sostenibile e partecipata e che privilegi il recupero del patrimonio esistente

9 Tutela territorio e ambienteAttuare nuove politiche in materia di energia sostenibile stimolando la creatività, l’impegno e la sensibilità dei cittadini

10 Trasporti e diritto alla mobilitàAccompagnare la cittadinanza, attraverso la partecipazione e il coinvolgimento, verso modelli di vita improntati alla mobilità dolce e sostenibile in sicurezza

12 Servizio necroscopico e cimiteriale Progettare ed attuare servizi cimiteriali nel rispetto del culto dei morti

4 Istruzione e diritto allo studioPromuovere il benessere a scuola e prevenire il disagio, permettendo un inserimento positivo di bambini e ragazzi nel contesto scolastico e sociale

5Tutela e valorizzazione delle attività culturali

Valorizzare le eccellenze vedanesi e le tradizioni locali aprendosi al nuovo

6 Politiche giovanili e sportPromuovere lo sport e l’incremento della pratica sportiva da parte dei cittadini come momento di socializzazione e di benessere fisico

12 Diritti sociali e politiche socialiFavorire l'incontro tra l'assistenza e il bisogno, con particolare riferimento alle fasce deboli della popolazione, puntando su forme innovative di gestione dei servizi in ottica di rete

14 Sviluppo economicoCommercio e

attività produttiveCreare una partnership tra amministrazione e commercianti per essere mediatori e collante tra le diverse realtà ed esigenze

3 Ordine pubblico e sicurezza

Promuovere il controllo del territorio favorendo anche momenti di condivisione e aggregazione per facilitarne lo sviluppo in termini di comunità. Una comunità dove la prevenzione e la sicurezza urbana ne siano caratteristiche distintive

11 Soccorso civilePresidiare le criticità territoriali ed ambientali con l'obiettivo di prevenire eventi calamitosi e puntando sulla tempestività degli interventi

Sicurezza

Solidarietà, istruzione, sport e

cultura

Governance

Territorio, ambiente e OO.PP.

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6.- Strumenti di rendicontazione ai cittadini

Nella Sezione Strategica devono essere indicati gli strumenti attraverso i quali l'ente locale intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa.

Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali. Esso:

• individua gli indirizzi strategici di mandato, in coerenza con il quadro normativo, gli obiettivi di finanza pubblica definiti a livello nazionale, la programmazione regionale e il programma di mandato;

• definisce, per ogni missione di bilancio, gli obiettivi strategici da realizzare entro la fine del mandato;

• esplicita gli obiettivi operativi collegati ai programmi all’interno delle singole missioni.

Gli strumenti di monitoraggio e rendicontazione permettono di comprendere se attraverso la pianificazione strategica e i programmi operativi l’ente è in grado di rispettare gli impegni previsti nel programma di mandato.

L’Amministrazione rendiconterà il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente attraverso i seguenti strumenti:

• il rendiconto della gestione;

• il rendiconto semplificato per il cittadino;

• la relazione della performance;

• le pubblicazioni sul sito web del bilancio e del rendiconto;

• la relazione di fine mandato.