domenica 23 settembre 2018 - santiapostolibusto.it · il termine ebraico indica la gloria, il...

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dall’Udienza di Papa Francesco di mercoledì 19 settembre Nel viaggio all’interno delle Dieci Parole arriviamo oggi al comandamen- to sul padre e la madre. Si parla dell’onore dovuto ai genitori. Che cos’è questo “onore”? Il termine ebraico indica la gloria, il valore, alla lettera il “peso”, la consistenza di una realtà. Non è questione di forme esteriori ma di verità. Onorare Dio, nelle Scritture, vuol dire riconoscere la sua realtà, fare i conti con la sua presenza; ciò si esprime anche con i riti, ma implica soprattutto il dare a Dio il giusto posto nell'esistenza. Onorare il padre e la madre vuol dire riconoscere la loro importanza anche con atti concreti, che esprimono dedizione, affetto e cura. Ma non si tratta solo di questo. La Quarta Parola ha una sua caratteristica: è il comandamento che contie- ne un esito. Dice infatti: «Onora tuo padre e tua madre, come il Signore, tuo Dio, ti ha comandato, perché si prolunghino i tuoi giorni e tu sia felice nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà». Onorare i genitori porta ad una lunga vita felice. La parola “felicità” nel Decalogo compare solo legata alla relazione con i genitori. Questa sapienza pluri-millenaria dichiara ciò che le scienze umane hanno saputo elaborare solo da poco più di un secolo: che cioè l’impronta dell’infanzia segna tutta la vita. Può essere facile, spesso, capire se qualcu- no è cresciuto in un ambiente sano ed equilibrato. Ma altrettanto percepire se una persona viene da esperienze di abbandono o di violenza. La nostra infanzia è un po’ come un inchiostro indelebile, si esprime nei gusti, nei modi di essere, anche se alcuni tentano di nascondere le ferite delle pro- prie origini. Ma il quarto comandamento dice di più ancora. Non parla della bontà dei genitori, non richiede che i padri e le madri siano perfetti. Parla di un atto dei figli, a prescindere dai meriti dei genitori, e dice una cosa straordinaria e liberante: anche se non tutti i genitori sono buoni e non tutte le infanzie sono serene, tutti i figli possono essere felici, perché il raggiungimento di una vita piena e felice dipende dalla giusta riconoscen- za verso chi ci ha messo al mondo. … … Onorare i genitori: ci hanno dato la vita! Se tu ti sei allontanato dai tuoi genitori, fa’ uno sforzo e torna, torna da loro; forse sono vecchi… Ti han- no dato la vita. E poi, fra noi c’è l’abitudine di dire cose brutte, anche pa- rolacce... Per favore, mai, mai, mai insultare i genitori altrui. Mai! Mai si insulta la mamma, mai insultare il papà. Mai! Mai! Prendete voi stessi questa decisione interiore: da oggi in poi mai insulterò la mamma o il papà di qualcuno. Gli hanno dato la vita! Non devono essere insultati. domenica 23 settembre 2018 IV dopo il martirio di S. Giovanni il precursore domenica 23-09: IV dopo il martirio di S. Giovanni il precursore 1Re 19,4-8; Sal 33; 1Cor 11,23-26; Gv 6,41-51 9,00 : 11,00 : nella festa dell’Oratorio 18,00 : lunedì 24-09: santa Tecla Gc 2,14-26; Sal 111; Lc 18,28-30 8,30 : Sanzo Nicola martedì 25-09: san Anatalo e tutti i santi vescovi milanesi Ger 33,17-22; Sal 8; Eb 13,7-17; Mt 7,24-27 8,30 : mercoledì 26-09: santi Cosma e Damiano Gc 3,13-18; Sal 36; Lc 19,11-27 8,30 : Bonizzoni Carla e Bonizzoni Giulio giovedì 27-09: san Vincenzo de’ Paoli Gc 4,1-10; Sal 50; Lc 19,37-40 18,30 : confratelli della S.Vincenzo; Romano Stefania e Giuseppe, fam. Gambertoglio; Rigon Gianfranco Gagliardi Carlo, Cortellezzi Rinaldo, Morelli Gabriele; Nerys Barros, Bernabé Aparizio Chavez Martinez Donelli Renzo e Zambelli Livia venerdì 28-09: beato Luigi Monza Gc 4,13-5,6; Sal 61; Lc 20,1-8 8,30 : Veronelli Luigi e Carla sabato 29-09: santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele Tb 12,6-15; Sal 90; Col 1,13-20; Gv 1,47-51 18,00 : domenica 30-08: V dopo il martirio di S. Giovanni il precursore Dt 6,1-9; Sal 118; Rm 13,8-14; Lc 10,25-37 9,00 : 11,00 : 18,00 : per la Comunità Parrocchiale Parrocchia Santi Apostoli Pietro e Paolo P.za don Paolo Cairoli, 2 - 21052 Busto Arsizio (VA) - tel. 0331.639515 don Maurizio: 338.3538600 - asilo parrocchiale: 0331.638568 www.santiapostolibusto.it - mail: [email protected]

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dall’Udienza di Papa Francesco di mercoledì 19 settembre

Nel viaggio all’interno delle Dieci Parole arriviamo oggi al comandamen-

to sul padre e la madre. Si parla dell’onore dovuto ai genitori. Che cos’è

questo “onore”? Il termine ebraico indica la gloria, il valore, alla lettera il

“peso”, la consistenza di una realtà. Non è questione di forme esteriori ma

di verità. Onorare Dio, nelle Scritture, vuol dire riconoscere la sua realtà,

fare i conti con la sua presenza; ciò si esprime anche con i riti, ma implica

soprattutto il dare a Dio il giusto posto nell'esistenza. Onorare il padre e la

madre vuol dire riconoscere la loro importanza anche con atti concreti, che

esprimono dedizione, affetto e cura. Ma non si tratta solo di questo.

La Quarta Parola ha una sua caratteristica: è il comandamento che contie-

ne un esito. Dice infatti: «Onora tuo padre e tua madre, come il Signore,

tuo Dio, ti ha comandato, perché si prolunghino i tuoi giorni e tu sia felice

nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà». Onorare i genitori porta ad una

lunga vita felice. La parola “felicità” nel Decalogo compare solo legata

alla relazione con i genitori.

Questa sapienza pluri-millenaria dichiara ciò che le scienze umane hanno

saputo elaborare solo da poco più di un secolo: che cioè l’impronta

dell’infanzia segna tutta la vita. Può essere facile, spesso, capire se qualcu-

no è cresciuto in un ambiente sano ed equilibrato. Ma altrettanto percepire

se una persona viene da esperienze di abbandono o di violenza. La nostra

infanzia è un po’ come un inchiostro indelebile, si esprime nei gusti, nei

modi di essere, anche se alcuni tentano di nascondere le ferite delle pro-

prie origini. Ma il quarto comandamento dice di più ancora. Non parla

della bontà dei genitori, non richiede che i padri e le madri siano perfetti.

Parla di un atto dei figli, a prescindere dai meriti dei genitori, e dice una

cosa straordinaria e liberante: anche se non tutti i genitori sono buoni e

non tutte le infanzie sono serene, tutti i figli possono essere felici, perché il

raggiungimento di una vita piena e felice dipende dalla giusta riconoscen-

za verso chi ci ha messo al mondo. … …

Onorare i genitori: ci hanno dato la vita! Se tu ti sei allontanato dai tuoi

genitori, fa’ uno sforzo e torna, torna da loro; forse sono vecchi… Ti han-

no dato la vita. E poi, fra noi c’è l’abitudine di dire cose brutte, anche pa-

rolacce... Per favore, mai, mai, mai insultare i genitori altrui. Mai! Mai si

insulta la mamma, mai insultare il papà. Mai! Mai! Prendete voi stessi

questa decisione interiore: da oggi in poi mai insulterò la mamma o il papà

di qualcuno. Gli hanno dato la vita! Non devono essere insultati.

domenica 23 settembre 2018 IV dopo il martirio di S. Giovanni il precursore

domenica 23-09: IV dopo il martirio di S. Giovanni il precursore

1Re 19,4-8; Sal 33; 1Cor 11,23-26; Gv 6,41-51

9,00:

11,00: nella festa dell’Oratorio

18,00:

lunedì 24-09: santa Tecla

Gc 2,14-26; Sal 111; Lc 18,28-30

8,30: Sanzo Nicola

martedì 25-09: san Anatalo e tutti i santi vescovi milanesi

Ger 33,17-22; Sal 8; Eb 13,7-17; Mt 7,24-27

8,30:

mercoledì 26-09: santi Cosma e Damiano

Gc 3,13-18; Sal 36; Lc 19,11-27

8,30: Bonizzoni Carla e Bonizzoni Giulio

giovedì 27-09: san Vincenzo de’ Paoli

Gc 4,1-10; Sal 50; Lc 19,37-40

18,30: confratelli della S.Vincenzo;

Romano Stefania e Giuseppe,

fam. Gambertoglio; Rigon Gianfranco

Gagliardi Carlo, Cortellezzi Rinaldo,

Morelli Gabriele; Nerys Barros,

Bernabé Aparizio Chavez Martinez

Donelli Renzo e Zambelli Livia

venerdì 28-09: beato Luigi Monza

Gc 4,13-5,6; Sal 61; Lc 20,1-8

8,30: Veronelli Luigi e Carla

sabato 29-09: santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele

Tb 12,6-15; Sal 90; Col 1,13-20; Gv 1,47-51

18,00:

domenica 30-08: V dopo il martirio di S. Giovanni il precursore

Dt 6,1-9; Sal 118; Rm 13,8-14; Lc 10,25-37

9,00:

11,00:

18,00: per la Comunità Parrocchiale

Parrocchia

Santi Apostoli Pietro e Paolo

P.za don Paolo Cairoli, 2 - 21052 Busto Arsizio (VA) - tel. 0331.639515

don Maurizio: 338.3538600 - asilo parrocchiale: 0331.638568

www.santiapostolibusto.it - mail: [email protected]

domenica 23: FESTA dell’ORATORIO

lunedì 24: ore 21,00: Adorazione Eucaristica comunitaria

nel rinnovamento nello Spirito, in cripta

martedì 25: ore 21,00: Incontro partecipanti al pellegrinaggio in Polonia

mercoledì 26: ore 15,00: Ritrovo della Terza Età in Oratorio

sabato 29: ore 15,00: Battesimi: Grgic Nina, Portale Rebecca

e Scala Francesco

ore 15,45: Confessioni

ore 16,15: Rosario animato dal gruppo Padre Pio

ore 19,00: CATECHESI GRUPPO FAMIGLIE!

domenica 30: ore 11,00: Messa con presentazione ragazzi 3° elementare

e consegna del Vangelo

Calendario settimanale

per camminare insieme e essere informati:

- Matrimonio, Battesimi, Anniversario matrimonio, Offerte varie: €. 955,00

- Offerta alla memoria di una defunta: €. 1000,00

- Verniciatura portoni, acconto lavori cripta: - €. 3000,00

sabato 29 e domenica 30: GIORNATA NAZIONALE della S.VINCENZO

Il mese scorso siamo andate a salutare Suor Agostina che ritornava a Goundi (Ciad). Nel salutarla le abbiamo consegnato una busta con 300 euro. (Una parte del ricavato del mercatino di Natale). Ha detto di ringraziarvi con tutto il cuore.

Un abbraccio. Luisa e Rita

dal Messaggio per la Festa degli Oratori dell’arcivescovo Mario

L’inizio dell’anno oratoriano è la “festa degli oratori”. Infatti è la festa della

partenza: partire è festa perché c’è una meta da raggiungere, c’è una compa-

gnia che condivide, c’è la fierezza di non stare fermi.

La meta da raggiungere, il traguardo desiderabile è la gioia di Dio, il suo

Regno, la vita di Dio in noi. Si può anche chiamarla santità: quella vissuta

da molti, come per esempio Papa Paolo VI che è stato nostro Arcivescovo...

Nel 1957 l’Arcivescovo Montini per l’apertura degli oratori ha scritto un

apprezzato messaggio e ha inserito un “decalogo degli oratori”. Mi sono

detto: chi sa se anch’io sono capace di scrivere un decalogo. Ho tentato:

1. L’oratorio accoglie tutti, per insegnare a tutti la via della vita.

2. L’oratorio è la casa dove la Comunità educante accompagna le giovani

generazioni sui cammini della fede, della speranza, della carità.

3. L’oratorio organizza il tempo, per celebrare le feste e per vivere lieti i

giorni feriali.

4. L’oratorio non basta a se stesso: accoglie le proposte che la Diocesi offre

tramite la FOM, vive un rapporto necessario con la Parrocchia, la Comunità

Pastorale, le proposte diocesane e il Decanato.

5. L’oratorio è per rivelare che la vita è una vocazione. Tutti sono in cam-

mino verso la stessa meta, ma non tutti percorrono la stessa strada.

6. Tutti sono chiamati alla felicità e alla santità, ma diversa è la via dei pic-

coli e quella dei grandi, diversa la via dei ragazzi e quella delle ragazze.

L’oratorio offre per ciascuno una proposta adatta.

7. L’oratorio insegna che si possiede veramente solo quello che veramente

si dona.

8. L’oratorio è scuola di verità: tu non sei tutto, tu non sei il centro del mon-

do, tu non sei fatto per morire, tu non vivi solo per te stesso.

9. L’oratorio è per tutti, ma non è tutto. In oratorio si favorisce il convergere

di tutte le forme di attenzione educativa presenti nel territorio: i gruppi cri-

stiani, la scuola, le associazioni sportive, i gruppi culturali, musicali, teatra-

li, per l’unità nella pluralità.

10. L’oratorio è per tutti, ma non per sempre. L’oratorio educa ragazzi, ado-

lescenti per introdurre alla giovinezza cristiana, tempo di responsabilità da

vivere negli ambienti adulti, portando a compimento la propria vocazione.