05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 1
fornitura di informazioni sugli
alimenti ai consumatori
Regolamento UE 1169 del 25 ottobre 2011
e dintorni
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 2
INFORMAZIONI SUGLI ALIMENTI Si intendono tutte le informazioni concernenti
un alimento e messe a disposizione del CONSUMATORE FINALE
possono essere fornite con modalità diverse mediante
1 - un’etichetta2 - altri materiali di accompagnamento
3 - qualunque altro mezzo (cartellini, raccoglitori, cartello unico, ..), compresi gli strumenti della tecnologia moderna (software, fogli elettronici,
touchscreen,..) 4 - la comunicazione verbale
- NESSUN INTERVENTO DEL MiSE ???? -
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 3
EVVIVA IL CONSUMATORE FINALE
IL VERO PROTAGONISTA DEL REGOLAMENTO E’ IL
CONSUMATORE FINALE
Pertanto deve esserci un flusso di informazioni in tutte le fasi di produzione, trasformazione e
confezionamento degli alimenti per poter mettere a disposizione del
CONSUMATORE FINALE tutte le informazioni utili che lo conducano a
fare delle scelte consapevoli e acquisti motivati
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 4
RESPONSABILE DELLA CORRETTA FORNITURA DELLE
INFORMAZIONI SUGLI ALIMENTI 1
è l’OPERATORE DEL SETTORE ALIMENTARE
che con il NOME o la RAGIONE SOCIALE il prodotto è
COMMERCIALIZZATO
Se tale operatore non è stabilito nell’Unione, il responsabile è l’importatore
stabilito nel mercato dell’Unione
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RESPONSABILE DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI
è il PRODUTTORE o il CONFEZIONATORE o il SOMMINISTRATORE.
art.17 del Reg.CE 178/2002 che vigila sulla
CORRETTA APPLICAZIONE DEL SISTEMA HACCP implementato all’interno di ogni azienda come definito
dal Regolamento CE 178/2002 e dai 4 Regolamenti del 2004 che costituiscono il
cosiddetto “pacchetto igiene”.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 6
Art.9
INFORMAZIONI OBBLIGATORIE
a) la denominazione dell’alimentob) l’elenco degli ingredienti
c) qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico elencato nell’allegato II o derivato da una sostanza o un prodotto elencato in detto allegato che provochi
allergie o intolleranze usato nella fabbricazione o nella preparazione di un alimento e ancora presente nel
prodotto finito, anche se in forma alterata d) la quantità di taluni ingredienti o categorie di
ingredienti (QUID) e) la quantità netta dell’alimento
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 7
f) il termine minimo di conservazione o la data di scadenza (durabilità)
g) le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego
h) il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare responsabile della fornitura delle informazioni al consumatore
(art. 8, paragrafo 1)i) il paese d’origine o il luogo di provenienza ove
previsto all’articolo 26j) le istruzioni per l’uso, per i casi in cui la loro
omissione renderebbe difficile un uso adeguato dell’alimento
k) per le bevande che contengono più di 1,2 % di alcol in volume, il titolo alcolometrico volumico effettivo
l) una dichiarazione nutrizionale
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 8
SEDE DELLO STABILIMENTO DI PRODUZIONE
O DI CONFEZIONAMENTO
NON È PIÙ OBBLIGATORIA- Intervento del MiSE???? -
Il 109/1992 la pretendeva. Può essere messa volontariamente, ma
naturalmente NON sostituisce la sede del Responsabile, non deve occupare lo spazio delle informazioni obbligatorie e non deve
determinare confusione circa il vero “responsabile” del prodotto.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 9
NON PREVISTO IL LOTTONEI PRODOTI CONFEZIONATI
ll Regolamento non prevede l’indicazione del lotto. A questa mancanza ci viene incontro la Direttiva
2011/91/UE, che abroga la Direttiva 89/396/CEE ed è successiva al Reg. 1169, che obbliga, nel caso di alimenti
PREIMBALLATI la indicazione delle diciture o marche (lotto) che
consentano di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare.
Fa lotto anche la durabilità che riporta almeno l’indicazione del giorno e del mese.
Il MiSE conferma art.13.2 del 109
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 10
Art.10.
ULTERIORI INFORMAZIONI OBBLIGATORIE COMPLEMENTARI 1
per tipi singoli o categorie di alimenti all.III
conservato in atmosfera protettiva (in genere azoto al posto dell’aria)
con edulcoranti (che poi saranno specificatamente indicati tra gli ingredienti)
con zucchero e caramello (che saranno poi specificatamente menzionati nell’elenco
ingredienti)
contiene una fonte di fenilalanina La fenilalanina è un amminoacido essenziale componente, assieme all’acido aspartico, del
dolcificante aspartame)
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 11
Art.10
ULTERIORI INFORMAZIONI OBBLIGATORIE COMPLEMENTARI 2
un consumo eccessivo può avere effetti lassativi (nel caso di impiego a scopo edulcorante di polioli in conc.
superiore al 10% (sorbitolo, mannitolo, xilitolo, maltitolo, isomalto, …)
La carne, le preparazioni a base di carne ed i prodotti non trasformati di pesce congelati
devono riportare la DATA DI CONGELAMENTO
O DEL PRIMO CONGELAMENTO nel caso di prodotti congelati più di una volta (vedi
anche allegato X.3)
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 12
ACUNI TIPI DI COLORANTI ATTENZIONE!!!
Rimane in vigore il Reg.CE 1333/2008 (pacchetto additivi) che, all’allegato V, prevede la dizione
obbligatoriapuò influire negativamente sull’attività e sull’attenzione
dei bambininel caso di alimenti contenenti i seguenti coloranti:
giallo chinolina (E104)carmosina (E122)
rosso allura (E129) tartrazina (E102)
rosso ponceau 4R (E124)
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 13
Art.15
REQUISITI LINGUISTICI
DEVE ESSERE USATA UNA LINGUA facilmente comprensibile
negli Stati membri dove l’alimento è commercializzato.
MA CIÒ VALE SOLO PER LE INDICAZIONI OBBLIGATORIE!
Per le altre indicazioni questo obbligo viene a mancare.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 14
Art.17.
DENOMINAZIONE DELL’ALIMENTODENOMINAZIONE LEGALE
La denominazione di un alimento prescritta dalle disposizioni dell’Unione europea a esso applicabili
o, in mancanza di tali disposizioni, la denominazione prevista dalle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative
applicabili nello Stato membro nel quale l’alimento è venduto al consumatore finale o alle collettività.
olio extra vergine di oliva pane tipo “0” allo strutto, panettone, pandoro,….
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 15
Art.17
DENOMINAZIONE DELL’ALIMENTODENOMINAZIONE USUALE
una denominazione che è accettata quale nome dell’alimento dai consumatori dello Stato membro
nel quale tale alimento è venduto, senza che siano necessarie ulteriori spiegazioni.
pizzoccheri, würstel, mostarda, composta,…
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 16
Art.17
DENOMINAZIONE DELL’ALIMENTODENOMINAZIONE DESCRITTIVA
una denominazione che descrive l’alimento e se necessario, il suo uso e che è sufficientemente chiara affinché i consumatori determinino la sua
reale natura e lo distinguano da altri prodotti con i quali potrebbe essere confuso.
prodotto dolciario da forno, bevanda analcolica,…
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 17
DECONGELATO
Se l’alimento è stato scongelato nella FASE DI COMMERCIO
riportare la parola DECONGELATO
E’ possibile evitare di riportare il termine “decongelato” per gli alimenti sui quali lo
scongelamento non produce effetti negativi in termini di
sicurezza e o di qualità
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 18
Art.18
ELENCO DEGLI INGREDIENTI
Deve essere preceduto dalla parola: INGREDIENTI
Gli ingredienti devono essere elencati in ordine decrescente del peso così
come registrati al momento della loro fabbricazione cioè al
momento della loro miscelazione
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 19
Art.21.
SOSTANZE O PRODOTTI CHE PROVOCANO
ALLERGIE O INTOLLERANZE
IL CONSUMATORE FINALE DEVE ESSERE SEMPRE
INFORMATO DELLA EVENTUALE PRESENZA NEGLI ALIMENTI
di qualsiasi ingrediente o componente o coadiuvante tecnologico che possa creare
ALLERGIE o INTOLLERANZEDeve essere informato nel caso di acquisto di prodotti preimballati ma
anche nel caso di vendita di alimenti sfusi, nella somministrazione di alimenti, nei distributori
automatici, di spillatura di bevande e nella vendita a distanza L’allegato II riporta l’elencato di una lista positiva costituita di 14 tipologie
di sostanze o prodotti allergenici o intolleranti
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 20
L’art. 21 prosegue così
EVIDENZIAZIONE ALLERGIZZANTI E INTOLLERANTI
Se c’è un elenco ingredienti, la denominazione della sostanza o del prodotto figurante
nell’allegato II è riportata nell’elenco degli ingredienti ed
evidenziata attraverso un tipo di CARATTERE CHIARAMENTE DISTINTO
dagli altri ingredienti elencati, per esempio per dimensioni, stile, colore, colore di sfondo...
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 21
•INGREDIENTI
ALLERGENICI E INTOLLERANTI
In mancanza di un elenco ingredienti l’informazione della presenza di allergeni o
intolleranti 1. può essere compresa nella denominazione
dell’alimentocioccolato al latte e alle mandorle,
2. oppure la loro presenza deve essere menzionata dalla parola “contiene”
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 22
art.36
PUO’ CONTENERE TRACCE DI …
Se il produttore ipotizza e verifica che, per motivi tecnici non è possibile evitare la presenza, anche in
tracce, di qualche ingrediente allergizzante dovrà riportare la frase
“può contenere tracce di ….”
SOLFITI (ANIDRIDE SOLFOROSA)
Si fa notare che l’additivo solfiti, che è anche allergizzante non deve essere dichiarato se è presente
in quantità inferiore a 10mg/kg o 10mg/l
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art.23
QUANTITÀ NETTA La quantità netta di un alimento è espressa
utilizzando, a seconda dei casi, il litro, il centilitro, il millilitro, il chilogrammo o il grammo
a) in unità di volume per i prodotti liquidi
b) in unità di massa per gli altri prodotti (solidi e con liquido di copertura)
NB Nel caso di alimenti soggetti a notevoli perdite del loro volume o della loro massa e che sono venduti al pezzo o pesati davanti all’acquirente
la QUANTITÀ NETTA NON È RICHIESTA
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 24
Allegato IX,5
LIQUIDO DI COPERTURA E GLASSAQuando un alimento solido (sgocciolato) è immerso in un liquido di copertura, viene
indicato anche il peso netto sgocciolato di questo alimento. Quando l’alimento è stato glassato, il peso
netto indicato dell’alimento non include la glassa
liquido di copertura: si intendono i seguenti prodotti, eventualmente mescolati e anche quando si presentano congelati o surgelati, purché il liquido sia soltanto accessorio rispetto agli
elementi essenziali della preparazione in questione e non sia pertanto decisivo per l’acquisto: acqua, soluzioni acquose di sali, salamoia, soluzioni acquose di acidi alimentari, aceto, soluzioni
acquose di zuccheri, soluzioni acquose di altre sostanze o materie edulcoranti, succhi di frutta o ortaggi nei casi delle conserve di
frutta o ortaggi.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 25
Art. 22 e allegato VIII.
INDICAZIONE QUANTITATIVA DEGLI INGREDIENTI (QUID) (QUID - Quantitative Ingredient Declaration)
Il QUID richiesto quando un ingrediente o categoria di ingredienti figura nella denominazione dell’alimento o è generalmente associato (biscotti al cioccolato- succo di ananas) a tale denominazione dal consumatore, quando è evidenziato
nell’etichettatura mediante parole, immagini o una rappresentazione grafica (contiene farina di soia) ed infine quando
è essenziale per caratterizzare un alimento e distinguerlo dai prodotti con i quali potrebbe essere confuso a causa della sua
denominazione o del suo aspetto (ravioli agli spinaci)Il QUID è espresso in percentuale e corrisponde alla quantità
dell’ingrediente o degli ingredienti al momento della loro utilizzazione, figura nella denominazione dell’alimento o
immediatamente accanto a tale denominazione, o nella lista degli ingredienti in rapporto con l’ingrediente o la categoria di
ingredienti in questione.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 26
DEFINIZIONE DI DURABILITÀ
Per DURABILITÀ si intende
DATA DI SCADENZATERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE
La data di scadenza è prevista nel caso di alimenti molto deperibili dal punto di vista microbiologico
che potrebbero pertanto costituire, dopo un breve periodo, un pericolo immediato per la salute umana.
Successivamente alla data di scadenza un alimento è considerato a rischio
a norma dell’articolo 14, paragrafi da 2 a 5, del regolamento (CE) n. 178/2002.
Diversamente, nel caso di alimenti
palesemente non deperibili dal punto di vista microbiologico la durabilità è espressa con il
Termine minimo di conservazione (TMC).
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 27
MODALITÀ DI ESPRESSIONEDELLA SCADENZA
da consumarsi entro, seguita dalla menzione del
giorno, del mese ed eventualmente dell’anno.
E’ consentito il richiamo della datache è il punto dove è riportata la data stessa.
DEVONO anche essere indicate le modalità di conservazione.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 28
MODALITÀ DI ESPRESSIONE DEL TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE
(TMC)da consumarsi preferibilmente entro”…., se la data successiva
riporta anche il giorno oppure la frase “da consumarsi preferibilmente entro fine”…..negli altri casi.
La data da riportare è il giorno e il mese (l’anno è facoltativo) nel caso di alimenti che durano meno di 3 mesi,
MA CHE NON SONO DEPERIBILI DAL PUNTO DI VISTA MICROBIOLOGICO
E’ necessario invece riportare il mese e l’anno (il giorno è facoltativo) per alimenti che durano dai 3 ai 18 mesi.
Infine è obbligatorio indicare solo l’anno (il giorno ed il mese sono facoltativi) nel caso di alimenti di durata superiore ai 18 mesi.
Anche in questo caso è ammesso il richiamo della data.NON è obbligatorio (anche per quelli che durano meno di 3 mesi)
indicare le modalità di conservazione.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 29
art.25
CONDIZIONI DI USO
Le condizioni particolari d’uso adeguato dell’alimentodevono essere indicate quando è necessario informare
il consumatore del
corretto impiego per il CONSUMO IMMEDIATO
Ad esempio: lucanica fresca - consumare previa
cottura, formaggio - crosta non edibile, succo di frutta - agitare prima dell’uso.
E’ anche necessario indicare se il budello per insaccati è commestibile o non commestibile (all.VI, parte C)
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 30
art. 27
ISTRUZIONI PER L’USO
Le istruzioni per l’uso di un alimento sono indicate in modo da consentire un trattamento adeguato
DOPO L’APERTURA della confezione e riportano, ad esempio, le modalità
di preparazione e/o di cottura.
Zampone: bollire per 20 minuti nella sua confezione …..Pizza fatta in casa: impastare gli ingredienti con acqua. Stendere su un
tegame, cuocere in forno per 20minuti a 180°C
Può anche essere una questione di sicurezza come : “consumare dopo cottura” nel caso delle carni macinate. La cottura sanifica il prodotto per la eliminazione della eventuale presenza di
salmonella o della listeria
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 31
CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE PRIMA DELL’APERTURA
Conservare in luogo fresco e asciutto
Si evidenzia che i consigli di corretta conservazione non sono una esclusiva dei prodotti che riportano la scadenza ma dovrebbero essere indicate per tutti gli
alimenti che richiedono condizioni particolari di conservazione e/o d’uso. Ad esempio la frase
“conservare al riparo di fonti di calore e di luce” è un ottimo consiglio al consumatore finale da applicare
a molti alimenti per preservare al meglio i caratteri organolettici e il contenuto ottimale di nutrienti.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 32
CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE DOPO L’APERTURA
Per consentire una conservazione adeguata degli alimenti dopo l’apertura della confezione,
devono essere indicate le condizioni di conservazione e/o il periodo di consumo
se del caso.Una volta aperto chiudere il contenitore, riporlo in
frigorifero e consumare entro 3 gg.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 33
Art. 26 Paese d’origine o luogo di
provenienza dott. Borghi
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 34
allegato i DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE
E’ costituita dalle informazioni relative al valore energetico
oppure al valore energetico e una o più delle
sostanze nutritive seguenti grassi (saturi, monoinsaturi, polinsaturi), carboidrati (zuccheri, polioli, amido), sale,
fibre, proteine, vitamine o sali minerali
elencati all’allegato XIII, parte A, punto 1, quando sono presenti in quantità significative conformemente
all’allegato XIII, parte A, punto 2;
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 35
Art.30
PARAMETRI DA RIPORTARE NELLA DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE
OBBLIGATORIALa dichiarazione nutrizionale
OBBLIGATORIA reca le indicazioni relative al
valore energetico- quantità di grassi - - acidi grassi saturi - carboidrati - zuccheri -
- proteine - saleOve opportuno è necessario riportare una dicitura
indicante che il contenuto di sale è dovuto esclusivamente al sodio naturalmente presente.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 36
PARAMETRI DA RIPORTARE NELLADICHIARAZIONE NUTRIZIONALE INTEGRATA ALLA OBBLIGATORIA
in aggiunta al contenuto della dichiarazione nutrizionale obbligatoria riportata sopra
PUÒ essere integrata con l’indicazione delle quantità di
acidi grassi monoinsaturi - - acidi grassi polinsaturi -
- polioli – amido - fibre
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 37
DATA DI INIZIO DELL’OBBLIGO DICITURA DELLA
DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE
Gli alimenti immessi sul mercato o etichettati prima del
13 dicembre 2016 che non soddisfano il requisito stabilito all’articolo
9, paragrafo 1, lettera l) (dichiarazione nutrizionale), possono essere commercializzati
fino all’esaurimento delle scorte.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 38
art.16, All. V DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE DA NON
RIPORTARE
VENDITA DIRETTAgli alimenti, anche confezionati in maniera artigianale, forniti direttamente dal fabbricante di piccole quantità di prodotti al consumatore finale o a strutture locali di
vendita al dettaglio che forniscono direttamente al consumatore finale
NON sono obbligati a riportare la dichiarazione nutrizionale
i prodotti trasformati che sono stati sottoposti unicamente a maturazione NON
devono riportare la dichiarazione nutrizionale
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 39
il punto n°4 dell’art.16.4. II° par.) del Regolamento cheCONSENTE LA NON ELENCAZIONE DEGLI
INGREDIENTI E LA NON MENZIONE DELLA DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE
PER TUTTE LE BEVANDE ALCOLICHE a grado alcolico superiore a 1,2% vol.
lasciando agli Stati membri il compito di decidere in merito agli ingredienti
ciò diversamente da quanto era previsto dall’art.7,comma 2, lettera e) del 109/1992 che consentiva la non menzione degli
ingredienti solamente per le acquaviti, i distillati, i mosti, i vini, i vini spumanti, i vini frizzanti, i vini liquorosi e le birre con un
contenuto alcolico superiore a 1,2% vol.
- INTERVENTO DEL MiSE ??? -
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 40
Art. 41 BEVANDE ALCOLICHE E INGREDIENTI
In attesa dell’adozione delle disposizioni dell’Unione di cui all’articolo 16, paragrafo 4, gli Stati membri possono mantenere disposizioni
nazionali per quanto riguarda l’elencazione degli ingredienti delle bevande con contenuto alcolico
superiore all’1,2 % in volume, a parte gli ingredienti allergenici che comunque devono essere indicati
“CONTIENE” orzo e grano nelle birre ad esempio
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 41
Art.14.
VENDITA A DISTANZA ALIMENTI PREIMBALLATI:
è necessario dare le informazioni di etichettatura prima della conclusione dell’acquisto, a parte la durabilità che deve essere
fornita comunque al momento della consegna del prodottoassieme alle indicazioni obbligatorie
ALIMENTI NON PREIMBALLATIDa bozza DPCM
devono essere date le informazioni previste dall’art.44 per gli allergeni evidenziati e poi
denominazione di vendita, ingredienti, prezzo per unità di vendita, eventuale origine, eventuale modalità di conservazione e scadenza
per le paste fresche
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 42
Art.14.3.
DISTRIBUTORI AUTOMATICI DIVERSI DAGLI IMPIANTI DI SPILLATURA
I prodotti alimentari PRECONFEZIONATI posti in vendita attraverso i distributori automatici, o
semiautomatici o locali commerciali automatizzati, devono riportare sulle singole confezioni le indicazioni di cui agli articoli 9
(informazioni obbligatorie) e 10
(informazioni obbligatorie complementari)del regolamento (UE) n.1169/2011.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 43
DISTRIBUTORI AUTOMATICI DIVERSI DAGLI IMPIANTI DI SPILLATURA
Da bozza DPCM
Nel caso di distribuzione di alimenti NON PRECONFEZIONATI, posti in involucri protettivi, o di
bevande a preparazione estemporanea o ad erogazione istantanea, devono essere riportate
SUI DISTRIBUTORI e PER CIASCUN PRODOTTO:1. la denominazione di vendita del prodotto finito
2. l’elenco degli ingredienti3. il nome o ragione sociale e l’indirizzo dell'impresa
responsabile della gestione dell'impianto. 4. In tal caso il responsabile delle informazioni sugli alimenti è il titolare dell'impresa responsabile della
gestione dell'impianto.».
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 44
DISTRIBUTORI AUTOMATICI DIVERSI DAGLI IMPIANTI DI SPILLATURA
Da bozza DPCM
MA ATTENZIONE !!!!Nel caso di distribuzione di alimenti, sia
PRECONFEZIONATI CHE
NON PRECONFEZIONATIcontenenti sostanze ALLERGENICHE o
GENERATRICE DI INTOLLERANZE
TALI SOSTANZE O PRODOTTI DEVONO FIGURARE SUL DISTRIBUTORE PER CIASCUN
PRODOTTO.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 45
PRODOTTI ALIMENTARI NON PRECONFEZIONATI
Da bozza DPCM
1. offerti in vendita al consumatore finale o alle collettività senza confezione;
2. confezionati sui luoghi di vendita su richiesta del consumatore o generalmente venduti previo
frazionamento, anche se originariamente preconfezionati (sfusi);
3. preconfezionati sui luoghi di vendita ai fini della vendita a libero servizio, definiti “preincartati”
“assimilati allo sfuso” preparati all’interno dell’esercizio di vendita
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 46
PRODOTTI ALIMENTARI NON PRECONFEZIONATI (SFUSI)
Da bozza DPCM
devono essere muniti di apposito cartello o altro sistema equivalente, applicato ai recipienti o in altro punto bene in vista e a
disposizione dell'acquirente, che riporti, per ogni alimento:a) la denominazione dell’alimento
b) l'elenco degli ingredienti con evidenziati gli allergeni o intolleranti
c) le condizioni particolari di conservazione per i prodotti alimentari molto
deperibili dal punto di vista microbiologico, ove necessariod) la data di scadenza per le
paste fresche e le paste fresche con ripieno e) il titolo alcolometrico volumico
e) la percentuale di glassatura………..
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 47
PRODOTTI ALIMENTARI PREINCARTATI
Da bozza DPCM
PREINCARTATI ALL’INTERNO DEL PUNTO VENDITA.-assimilati allo sfuso- e acquistati anche nella forma self service
Dovranno essere riportati in etichetta o sul preincarto le seguenti informazioni:
a) la denominazione dell’alimento;b) la quantità netta;
c) la data in cui il prodotto è stato preincartato nel punto vendita;d) le indicazioni del termine minimo di conservazione o della data di scadenza per i prodotti che utilizzano tecnologie conservative
finalizzate a prolungarne la durata commerciale, quali il sottovuoto o l’atmosfera protettiva, purché realizzati nel punto
venditae) l’indicazione delle sostanze o prodotti che provocano allergie o
intolleranze, preceduti dalla parola “contiene”
…. E gli ingredienti?????
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 48
RICONFERMATO IL CARTELLO UNICO Da bozza DPCM
Per i prodotti della gelateria, della pasticceria, della panetteria e
della gastronomia, ivi comprese le preparazioni alimentari,
l'elenco degli ingredienti può essere riportato su un unico e apposito cartello tenuto ben in vista.
Nell’elenco ingredienti devono figurare le indicazioni delle sostanze o prodotti che provocano
allergie o intolleranze opportunamente evidenziate.
E’ possibile riportare l’avviso che il prodotto contiene allergeni da verificare in un nell’apposito libro o
registro allergeni.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 49
“INDICAZIONI OBBLIGATORIE NEGLI ALIMENTI NON PRECONFEZIONATI SERVITI
DALLE COLLETTIVITÀ”. Da bozza DPCM
COLLETTIVITA’: preparazione alimenti destinati al consumo immediato da parte del consumatore finale ristoranti, bar, mense, feste popolari (?),…
Deve essere riportata solamente l’indicazione della eventuale presenza di qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico che provochi allergie o intolleranze usato nella fabbricazione o nella
preparazione di un alimento
Tale indicazione deve essere apposta sul menù o sul registro allergeni o apposito cartello o altro sistema equivalente, da tenere bene in vista, prima che l’alimento venga servito al consumatore
finale dalle collettività
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 50
Art. 38 DISPOSIZIONI NAZIONALI GENERALI
1. Quanto alle materie espressamente armonizzate dal presente regolamento, gli Stati membri non possono
adottare né mantenere disposizioni nazionali salvo se il diritto dell’Unione lo autorizza. Tali disposizioni
nazionali non creano ostacoli alla libera circolazione delle merci, ivi compresa la discriminazione nei confronti degli alimenti provenienti da altri Stati
membri. 2. Fatto salvo l’articolo 39, gli Stati membri possono
adottare disposizioni nazionali concernenti materie non specificamente armonizzate dal presente regolamento
purché non vietino, ostacolino o limitino la libera circolazione delle merci conformi al presente
regolamento.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 51
Art.39 DISPOSIZIONI NAZIONALI SULLE INFORMAZIONI OBBLIGATORIE
COMPLEMENTARI (art.10, all.III)
Gli Stati membri, secondo la procedura di cui all’articolo 45, possono adottare disposizioni che richiedono
ulteriori indicazioni obbligatorie
per tipi o categorie specifici di alimenti per almeno uno dei seguenti motivi:
a) protezione della salute pubblica; b) protezione dei consumatori;
c) prevenzione delle frodi; d) protezione dei diritti di proprietà industriale e
commerciale, delle indicazioni di provenienza, delle denominazioni d’origine controllata e repressione della
concorrenza sleale.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 52
Art. 45
PROCEDURA DI NOTIFICA
1. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente articolo, gli Stati membri che ritengono necessario adottare nuova normativa in materia di informazioni sugli
alimenti notificano previamente alla Commissione e agli altri Stati membri le disposizioni previste,
precisando i motivi che le giustificano.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 53
-campo visivo- campo visivo principale
- possono essere ripetute le seguenti informazioni..- le informazioni sugli alimenti sono precise, chiare e
facilmente comprensibili per il consumatore- punto evidente
- formato chiaro e, se del caso, nell’ordine di presentazione di cui..
- formato tabulare in mancanza di spazio - dimensioni dei caratteri per garantire la chiara
leggibilita’- altre dimensioni per confezioni di ridotte dimensioni
- è pari ad almeno il 75 % di quella utilizzata per la denominazione del prodotto e comunque di dimensioni
non inferiori a quelle previste dall’articolo 13,
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 54
-QUID figura nella denominazione dell’alimento o immediatamente accanto
- le informazioni volontarie sugli alimenti non possono occupare lo spazio disponibile per le informazioni
obbligatorie sugli alimenti.- possono essere presentate in un formato diverso
- possono essere sostituite da una dicitura del tipo….
- infine se la Commissione avesse dimenticato qualche cosa in merito alla leggibilità (art. 13.4), allo scopo di conseguire gli obiettivi del presente regolamento la
Commissione stabilisce, mediante atti delegati ai sensi dell’articolo 51, norme in materia di leggibilità.
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 55
Io farei tanti auguri agli operatori del
settore alimentare di buona applicazione del
Regolamento UE 1169/2011.…
…. anche al consumatore finale
05 dicembre 2014 informazioni sugli alimenti 56
GRAZIE
e
BUONA CONTINUAZIONE