Download - 06 xx secolo
Il XX secoloSofia Venturoli
“Storia e Istituzioni dell’America Latina” 2013/14
Unibo
Gli stati americani rimanevano essenzialmente di stampo tradizionale: la
politica era gestita in maniera clientelare e personalistica. La terra e il
latifondo rimanevano il principale strumento di prestigio e veicolo di
potere economico e politico. La società rimaneva estremamente
patriarcale e stratificata su basi etniche ed econmiche.
La crescita economica non aveva prodotto o incrementato maggiore
accesso a libertà e i diritti civili. L’economia era ancora
fondamenatalmente basata sull’esportazione di beni primari e
l’importazione di manufatti da EU e USA.
Lenti cambiamenti 1900-1930
La formazione del proletariato urbano, prodotto dalle migrazioniinterne e dall’Europa iniziò a rompere le gerarchie rurali: formazionedei sindacati, di partiti dei lavoratori in agitazione per diritti politici ebenefit sociali.
Nuove idee politiche arrivarono con i migranti dall’Europa,l’anarchismo fu uno dei più influenti nella classe operaia ma fu unostrumento di espressione delle frustrazioni, più che una reale sfida peril potere costituito, perchè la classe operaia era comunque troppolimitata nei numeri per poter influire sulle politiche nazionali
Da un lato certi diritti sul lavoro vennero incorporati nelle costituzionie negli apparati statali, dall’altro lo strumento repressivo rimase laprincipale risposta agli scioperi e ai movimenti operai.
Nella prima metà del secolo anche la formazione della classe media
diventa una realtà in tutti i paesi latinoamericani più o meno numerosa
e predominante a seconda del livello di industrializzazione. La classe
media chiedeva maggiore accesso alle politiche, alle risorse, al potere
decisionale rompendo in diversa maniera i privilegi delle oligarchie, così
come maggiore intervento statale nella gestione delle risorse.
Dalla classe media nacquero anche cammini nazionalisti che talvolta
si richiamavano all’identità indigena fino a percorsi e xenofobici contro
gli immigrati
La Reforma Universitaria de Còrdoba
Dal 1918 si sviluppa a partire dall’Argentina un
movimento di studenti universitari, volto a
cambiare e rinnovare l’università.
Politicizzazione studenti, formazione nuovi
leaders politici.
Istruzione e ceti medi
Argentina: 1884, Ley de educación comun
Brasile: 1874, Scuola militare
Messico: 1867 Scuola Nazionale Preparatoria
Cile: 1884 Istituto Pedagogico
Istruzione femminile.1886 prima laureata in Cile. Durante la guerra del Pacifico le donne entrano negli uffici pubblici
USA-A.L.
Nel XX secolo gli Stati uniti rimpiazzarono l’Europa come principalepartner economico e politico dell’America Latina, in particolare dopola Prima Guerra Mondiale, quando la Gran Bretagna perse la suaegemonia internazionale
La sostituzione degli Usa come principale partner commercialemodificò anche le economie interne in base alle richieste del mercatoUsa differenti rispetto a quelle europee.
Anche la partecipazione statunitense alle economie latinoamericane simostrò diversa da quella inglese: le compagnie Usa investirono moltopiù direttamente nei paesi LA nei processi di produzione e diestrazione delle materie prime, entrando in maniera diretta anche nellagestione politica di molti paesi.
Manifest Destiny e la
Dottrina Monroe
La dottrina Monroe (1823) e il Corollario di Theodore Roosvelt (1904): gli Usa come
polizia internazionale la sicurezza collettiva e la cooperazione tra i paesi americani,
l’ingerenza Statunitense in America Latina e nei Caraibi: Cuba, Puerto Rico, Nicaragua,
Panama, Honduras, Guatemala, Chile , Argentina, Repubblica Dominicana
“speak softly and carry a big stick”
F. D. Roosvelt e il tentativo di invertire la rotta
dell’imperialismo statunitense con la “politica di buon
vicinato”, il Trattato di Montevideo 1933
OAS/OEA
• Patto regionale con organismi
permanenti e impegnato nei
conflitti internazionali.
• L’America latina entra nella
guerra fredda
• 1954 Caracas, l’insediamento di
un regime comunista in qualsiasi
stato americano costituisce una
minaccia al sistema
La rivoluzione cubana, la Guerra Fredda e il “cortile di casa”, la paura di
un’altra Cuba e la paura della penetrazione comunista nella regione, la
necessità di mantenere il predominio economico nell’area (il passaggio sul
canale di Panama, 1914).
L’Alleanza per il Progresso di Kennedy, 1961: aiuti e prestiti ai governi che si
prestavano alle volontà statunitensi, punizioni, ufficiali e ufficiose verso i paesi
che si mostravano restii all’imperialismo statunitense. Il programma statunitense
prevedeva un moderato nazionalismo, un sistema ISI guidato dallo stato
combinato con la riforma agraria e una parziale riduzione delle ineguaglianze
"En Honduras es más barato comprar un
diputado que una mula"
• L’appoggio alle dittature contro
le riforme agrarie
• il golpe in guatemala
• Anni ‘90 le Autodefensa Unidas
Colombianas
Cepal/Eclac 1948
Teoria della dipendenza
Il sistema ISI
Import Substitution Industrialization: rimpiazzare con prodottidomestici le importazioni da paesi esteri.
La necessità dell’appoggio statale, politico, economico e legislativo: lacreazioni di tasse sull’importazione, la protezione delle industrie localiattraverso prestiti e agevolazioni, controllo del mercato e dei prezzi,investimenti statali nelle infrastrutture di trasporto ed energia, e nelletecnologie necessarie alla crescita industriale.
I capitali però dovettero venire da fuori, cosi come le competenzetecniche, in particolare per la seconda fase di industria pesante
Il risultato fu l’estremo aumento del debito estero e altissime inflazionicroniche
Lo sviluppo industriale, l’urbanizzazione e la spaccatura con le zone
rurali: ISI provoca crisi nelle campagne
1950-1970 dalla fase “leggera” del processo ISI alla fase “pesante”:
l’aggravarsi della situazione economica
Formazione di una nuova classe imprenditoriale
Rafforzamento della classe operaia e dei sindacati
Il modello è adottato da Argentina, Brasile, Cile e Uruguay. Colombia e
Messico combinano ISI con la tradizionale promozione delle
esportazioni
Nazionalismo
Il nazionalismo risultò sia da destra che da sinistra come reazione alle ingerenze esterne, all’imperialismo statunitense in particolare, declinato su ideologie e modelli sociali differenti: dal rifiuto del materialismo capitalista alle esigenze delle classi oligarchiche di gestire internamente le ricchezze nazionali.
Dagli anni ‘20 fino alla fine della Guerra il nazionalismo prese la strada di movimenti filo-fascisti di stampo diverso: dal cattolicesimo sociale, alle ideologie autoritarie, passando per movimenti corporativisti
L’indigenismo e la costruzione di una identità nazionale
Mariategui e Haya de La Torre
Populismi Sia di destra che di sinistra
Manipolazione dei simboli: nazione, popolo
La retorica spesso sostituisce l’azione: mantenimento dell’egemonia
da parte dell’élite, soluzioni a breve termine
La mobilitazione però a volte non è controllabile dall’alto
Le dittature militari
L’apparizione di regimi militari repressivi in vari paesi dell’A.L. tra gli anni ‘60 e ‘70 significò la caduta dello stato e della politica sotto lo stress dello sviluppo industriale
L’entrata delle forze armate nella politica latinoamericana non era una novità: lo scopo era procedere alla modernizzazione economica attraverso la sospensione dei diritti democratici installando regimi burocratici-autoritari imponendo l’ordine con la forza, creando uno stato forte
In Brasile e in Argentina le giunte militari optarono per continuare con la politica ISI usando la forza per reprimere la domanda delle classi lavoratrici. In entrambi i paesi le dittature si trovarono a far fronte a una guerrilla interna costruita dalle opposizioni
In Chile, dopo il tentativo di Salvador Allende di riformare il paese in
base a precetti socialisti, con un golpe militare il Generale Pinochet
restaurò il libero mercato e distrusse, con una continua repressione,
ogni istanza di sinistra. La scissione tra capitale e lavoro aumentò
ampiamente e il governo venne tenuto in piedi al costo di forti
repressioni
Il Perù la “Revolución humanista”: rappresentò l’unica importante
eccezzione stabilendo un regime militare di sisnistra con il governo di
Juan Velasco Alvarado che attuò la riforma agraria, e mobilitò i
sindacati e la forza lavoro sotto l’organizazione del governo, tenendo
presente il modello cubano.
La sfida comunista
I partiti comunisti latinoamericani, nati nella decade dei ‘20, per lo più rimasero insignificanti fino agli anni ’40. Essendo prevalentemente agraria l’America Latina non aveva rappresentato una zona di particolare interesse per il blocco comunista dopo la guerra.
Dall’altro lato l’imperialismo statunitense che divagò in A.L. dopo la seconda guerra fece in modo di escludere i partiti comunisti dai governi e spesso di renderli illegali anche con interventi diretti, ufficiali e ufficiosi, e forti ingerenze nelle politiche latinoamericane. Spesso lo spauracchio comunista venne utilizzato dalla politica statunitense per legittimare i suoi interventi di gestione dei governi latinoamericani.
La vittoria della rivoluzione Cubana, paese agrario, nel 1959 trasformò le prospettive marxiste dell’America Latina. L’autoproclamazione di Castro comunista nel 1961 divenne di ispirazione per molti movimenti latinoamericani che spesso vedevano nella svolta comunista la possibilità di realizzare le aspirazioni nazionalistiche.
José Carlos Mariategui
Fondazione del PCP 1928
Amauta e il Grupo Resurgimiento: “hermanos menores en
desgracia”
Siete ensayos de interpretaciòn de la realidad peruana: Il problema
indigeno e il problema della terra, indigenismo e socialismo
Il problema economico indios e contadini: l’indio come
incarnazione della nazione
Il CGTP, Confederacion General de Trabajadores Peruanos
Haya de La torre
e l’APRA
1924 fondazione dell’APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana)
La sfida all’ordine civilista l’ampia alleanza popolare per sconfiggere
l’oligarchia le riforma ma non la rivoluzione
Contro l’imperialismo statunitense
La classe media e popolare
Il CTP, Confederacion de Trabajadores Peruanos
Sendero Luminoso in Perù