![Page 1: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/1.jpg)
1
INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E
UROLITIASI
Nicasio Mancini
3 giugno 2009
![Page 2: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/2.jpg)
2
UTI E CALCOLI
• Già Ippocrate notò l’associazione tra patologie urinarie ricorrenti e calcoli
• Nel 1817 Alexander Marcet notò l’associazione tra alcalinizzazione delle urine e formazione di calcoli di fosfato
• Nel 1901 T.R. Brown suggerì che l’alcalinizzazione era dovuta alla produzione di ammoniaca dall’urea, ad opera di batteri
• Nel 1926 J.B. Sumner isolò in forma pura l’enzima batterico coinvolto, cosa che gli fruttò nel 1946 il Premio Nobel per la Chimica
![Page 3: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/3.jpg)
3
BATTERI E CALCOLI DI STRUVITE
• Le ureasi batteriche favoriscono la produzione di ammoniaca dall’urea, con un’efficienza 104 volte superiore rispetto all’idrolisi spontanea
• L’innalzamento del pH, dovuto alla produzione di ammoniaca, determina la produzione di ioni fosfato trivalenti (PO4
3-)
• Questo favorisce la formazione e la precipitazione di cristalli di “STRUVITE” (MgNH4PO4) o di fosfato di calcio
• Il danneggiamento dei glicosaminoglicani che rivestono l’urotelio può favorire la ritenzione dei cristalli
![Page 4: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/4.jpg)
4
![Page 5: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/5.jpg)
5
![Page 6: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/6.jpg)
![Page 7: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/7.jpg)
7
POSSIBILI APPROCCI TERAPEUTICI• INIBITORI DELL’UREASI
– Acido acetoidroxamico– Buona attività sul rallentamento della formazione di calcoli – Pesanti effetti collaterali
• ANTIBIOTICI– Non sufficienti a sterilizzare le porzioni di calcoli contenenti batteri– Necessità di associare trattamenti litolitici
• GLICOSAMINOGLICANI SINTETICI– Il danneggiamento dei glicosaminoglicani che rivestono l’urotelio può
favorire la ritenzione dei cristalli che rappresentano il nucleo dei calcoli– Possibile effetto competitore di GAG sintetici
![Page 8: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/8.jpg)
8
BATTERI E CALCOLI DI OSSALATO DI CALCIO
• L’uomo non possiede enzimi in grado di degradare l’ossalato endogeno (prodotto dal metabolismo della glicina e dell’acido ascorbico) o introdotto con la dieta
• Sembra importante il ruolo di una specie batterica (Oxalobacter formigenes) che colonizza normalmente il nostro intestino e degrada l’ossalato, limitandone la quota assorbita
• Alcune condizioni possono impedire questo meccanismo regolatorio favorendo la formazione di calcoli di ossalato di calcio (resezione del tenue; by-pass digiuno-ileali; patologie con prolungate terapie antibiotiche – fibrosi cistica)
![Page 9: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/9.jpg)
9
POSSIBILI APPROCCI TERAPEUTICI
• Favorire la colonizzazione intestinale con specie batteriche in grado di degradare l’ossalato (utilizzo di probiotici)
![Page 10: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/10.jpg)
10
LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI)
RAPPRESENTANO LA PIÙ COMUNE FORMA DI
INFEZIONE BATTERICA
- CIRCA 200.000 DI CASI ALL’ANNO NEL MONDO
- FREQUENTI RECIDIVE (UTI RICORRENTI): 25 - 44% DI DONNE
SVILUPPA ENTRO SEI MESI DA UN PRIMO EPISODIO UNA NUOVA UTI
![Page 11: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/11.jpg)
11
QUADRO CLINICO DELLE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI)
• CISTITE: disuria; pollachiuria; minzione imperiosa; dolore sovrapubico; ematuria (30%)
• URETRITE: disuria; pollachiuria
• PROSTATITE: febbre; brividi; disuria; prostata tesa e dolente
• PIELONEFRITE ACUTA: febbre; brividi; nausea; vomito; dolorabilità all’angolo costovertebrale
• ASCESSO RENALE: febbre; brividi; dolore; dolorabilità costovertebrale; spiccata leucocitosi
![Page 12: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/12.jpg)
12
INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI)
INFEZIONE ACUTA NON COMPLICATA
- Solitamente acquisita in comunità;
- Etiologia più facilmente prevedibile;
- Terapia empirica soprattutto nei primi episodi.
ATTENZIONE ALL’EMERGERE DI NUOVE RESISTENZE
SOPRATTUTTO IN CASO DI RECIDIVE
UTI COMPLICATA
- Spesso nosocomiale;- Etiologia più varia;- Presenza di fattori
predisponenti;- Necessità di
confermare laboratoristicamente la terapia.
![Page 13: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/13.jpg)
13
ETIOLOGIA
Possibile riscontro dello S. aureus soprattutto nelle forme ad origine ematogena
![Page 14: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/14.jpg)
14
CONDIZIONI PREDISPONENTI ALLE FORME RICORRENTI E/O
COMPLICATE
• Cateterismo vescicale (rischio giornaliero 3-5 %)
• Ostruzioni meccaniche al deflusso
• Vescica “neurologica”
• Diabete
• Età
![Page 15: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/15.jpg)
15
ESEMPIO DI FATTORI LEGATI ALL’OSPITE
![Page 16: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/16.jpg)
16
ESEMPIO DI FATTORI LEGATI AL PATOGENO
![Page 17: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/17.jpg)
17
MODELLO FISIOPATOLOGICO DI UTI RICORRENTE
Lancet Infect Dis 2004; 4: 631-35
![Page 18: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/18.jpg)
18
UPEC: uropathogenic Escherichia coli
• Patogeno più frequentemente isolato da UTI
• Migliore comprensione dei fattori di patogenicità
• Elevata capacità di adesione uroteliale– Pilo di Tipo 1/ Adesina
FimH– Pilo P/ Adesina PapG
![Page 19: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/19.jpg)
19
Un’analisi fenotipica e genotipica in bambini ha
dimostrato come 2/3 delle ricorrenze di UTI sono dovute allo stesso isolato della prima infezione (J Infect Dis 2002; 185: 375-79):
REINFEZIONI ENDOGENE
- Reinfezione dalla flora fecale e/o vaginale ?
- Altri meccanismi ?
![Page 20: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/20.jpg)
20
COLONIZZAZIONE INTRACELLULARE DELL’EPITELIO VESCICALE
- L’adesione alle cellule dell’urotelio attiva una serie di meccanismi della risposta innata
- Secrezione di citochine pro-infiammatorie
- Massiccio afflusso di neutrofili
- Esfoliazione
- Uptake forzato (FimH-mediato) dei batteri e formazione delle cosiddette IBC (intracellular bacterial communities) in un modello di vescica murina ed in colture cellulari umane
Science 2003; 301: 105-107
PNAS 2004; 101: 1333-1338
![Page 21: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/21.jpg)
21
RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA
![Page 22: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/22.jpg)
22
FATTORI DI PATOGENICITÀ E PATHOGENICITY ISLANDS (PAI)
UPEC PAI I536
ORGANIZZAZIONE GENERALE DI UNA PAI
UPEC: FATTORI DI PATOGENICITÀ
![Page 23: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/23.jpg)
23
ASPETTI PRATICI
![Page 24: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/24.jpg)
24
Le urine a livello vescicale e nel primo tratto dell’uretra sono normalmente sterili.
MINIMIZZARE L’INQUINAMENTO CON LA
FLORA PRESENTE A LIVELLO URETRALE E/O
PERIURETRALE.
![Page 25: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/25.jpg)
25
MODALITÀ DI PRELIEVO (1) MITTO INTERMEDIO
• Detergere bene le mani ed i genitali esterni;
• Divaricare le grandi labbra ed urinare;• Eliminare il primo getto* e, senza
interrompere la minzione, raccogliere il mitto intermedio in un contenitore sterile.
• Adottare misure analoghe anche per i maschi.
![Page 26: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/26.jpg)
26
MODALITÀ ERRATA DI LAVAGGIO
![Page 27: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/27.jpg)
27
MODALITÀ DI PRELIEVO (2) URINE DA CATETERE
- IL CATETERE È FREQUENTEMENTE COLONIZZATO DA FLORA URETRALE;
- Adottare le opportune misure per minimizzare il rischio di forte contaminazione delle urine raccolte;
- NON HA ALCUN SENSO ESEGUIRE LA COLTURA DELLA PUNTA DEL CATETERE VESCICALE!!!
![Page 28: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/28.jpg)
28
URINE DA CATETERE
SOSTITUIRE IL CATETERE IN
CASO DI SOSPETTA UTI!!!
MISURATERAPEUTICA
![Page 29: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/29.jpg)
29
MODALITÀ DI PRELIEVO (3) PUNTURA SOVRAPUBICA
• Pazienti non collaboranti (pz.pediatrici, paraplegici, psichiatrici);
• Nei casi in cui, in presenza di un quadro clinico suggestivo, non si sia identificato il patogeno;
• Detergere correttamente la cute nella zona interessata (linea mediana tra l’ombelico e la sinfisi pubica);
• Prelievo effettuato 2 cm al di sopra della sinfisi.
![Page 30: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/30.jpg)
30
CONSERVAZIONE
• Le urine raccolte vanno consegnate entro 30’ al laboratorio;
• In caso contrario refrigerare a 4°C per un massimo di 24 h.
• Piastrare su terreni selettivi e differenziali (almeno AS e MC).
![Page 31: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/31.jpg)
31
INTERPRETAZIONE
• Conta batterica: 104- 105 il numero magico
• Numero di specie presenti
• Tipo di microrganismi presenti
• Metodo di raccolta delle urine
![Page 32: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/32.jpg)
32
Per una corretta interpretazione di un urinocoltura devono essere presi in
considerazione vari fattori:
- Flora cresciuta su piastra e relativa conta- Altri parametri di laboratorio (leucociti urinari; ematuria)- Dati anamnestici- Possibile origine dell’infezione- Terapie in atto- Tipo di raccolta
CON L’APPROCCIO ATTUALE NON ESISTONO PATOGENI URINARI CERTI!
![Page 33: 1 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (UTI) E UROLITIASI Nicasio Mancini 3 giugno 2009](https://reader035.vdocuments.pub/reader035/viewer/2022062319/5542eb67497959361e8d29d1/html5/thumbnails/33.jpg)
33