2
3
4
5
A me viene sempre
in mente mio padre.
Quel temperino che
quasi scompariva,
nella sua mano. Il
profumo del legno
scaldato dal taglio,
la montagna di
trucioli sempre più
alta su quel suo
ritaglio di giornale, le
matite una in fila
all'altra. Quelle
punte perfette, quasi
irreali.
E nel ritrovarmi i
polpastrelli sporchi
di grafite, ricordo
mia madre che,
sorridendo sotto i
baffi (ops…), mi
dava la polverina
magica per colorare
'a nuvolette' o così
almeno mi
sembrava.
Disegnare con i trucioli delle matite
6
Penso a questo ogni
volta che, con
pazienza, mi prendo
cinque minuti per
temperare le matite
di mia figlia, seduta
alla sua piccola
scrivania, sulla sua
piccola sedia. Oltre
a sentirmi come
Biancaneve nella
casetta dei Sette
Nani, non posso
fare a meno di
chiedermi come
usare quei trucioli, e
intanto li metto da
parte.
Ed ora eccoci qui: è
arrivato il momento
di giocarci un po’!
Cominciamo dalla
mina: la polverina
prodotta tempe-
rando, se differen-
ziata per colore o
tonalità a monte,
permette ai bambini
di giocare con le
sfumature in modo
molto istintivo,
semplicemente
muovendo un dito.
Evitate il nero e il
blu scuro nelle
mescolanze.
7
Se le matite che
avete temperato
sono acquerellabili
ancora meglio,
potrete valorizzarle
al meglio con un
semplice pennellino
inumidito. Se vi
manca del colore
non è necessario
ritemperare la
matita: vi basterà
sfregare la punta
contro la lama del
temperino per
ottenere un po' di
polverina magica.
Con i trucioli poi,
non c’è che da
sbizzarrirsi: se usati
come punte
possono essere
aculei perfetti per un
riccio, come onde
diventano in un
attimo tutù o gonne
mosse dal vento, se
sbriciolati e
mescolati alla colla
(prima di applicarli
sul foglio) sanno
trasformarsi in
chiome
sorprendenti.
8
Dei piccoli
frammenti con una
riga in mezzo
diventano subito
una farfalla,
qualche punta con
i vertici concentrici
un fiore. E chi più
ne ha più ne
metta.
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative
da realizzare insieme ai
tuoi figli, per le più diverse
fasce d’età. Se cerchi altre
idee come questa, prova a
curiosare anche su
www.oltreverso.it
9
E’ inutile che vi
nascondiate! Vi
vediamo benissimo,
là, in mezzo a
coriandoli e stelle
filanti. Tu,
principessina con il
vestito rosa, attenta
a non inciamparti
nel vestito lungo e
tu, maghetto, non
mangiare le bugie
tenendo la
bacchetta in mano:
stavi per darla
nell’occhio del tuo
amichetto!
Sto brontolando
troppo? Forse è
colpa di
quest’influenza che
ci costringe a stare
in casa quando
invece avremmo
voglia di uscire per
strada insieme a voi,
travestiti, truccati e
saltellanti. Qualcosa
per passare il tempo
dovevamo pure
inventarcelo, no?
Da bicchiere a giostrina rotante
10
È stato allora che il
nonno ha deciso di
tirar fuori un gioco di
quando ero
bambina: a volte
basta prendere un
bicchiere di plastica
e sottoporlo al
giusto… ehm ehm
… trattamento, per
ritrovare un po’ di
magia.
Noi lo abbiamo
personalizzato con
costumi, coriandoli e
stelle filanti, ma voi
potete davvero
sbizzarrirvi! Per
disegnarlo e
colorarlo vi consiglio
di tenerne impilato
qualcuno sotto il
primo, per evitare
spiacevoli piegature.
11
Se non avete del filo
di ferro, cercate
qualcosa che sia
ugualmente
appuntito (anche un
ago fissato con dello
scotch andrà
benissimo, se i
vostri figli lo sanno
già maneggiare).
L’importante è che
la superficie di
appoggio con il
bicchiere sia
davvero minima
(quella dello
stuzzicadenti è
troppo grande).
Ecco ci siamo, il
trucco è questo! Se
non eseguite bene
questo e il prossimo
passaggio la
giostrina non girerà,
ma se succede non
disperatevi. Basterà
incidere un po’ di più
le pieghe già fatte.
12
Fatti anche i quattro
alettoni non vi resta
che scegliere il
termosifone giusto:
prima di inserire lo
stuzzicadenti da
spiedino controllate
che la sua
lunghezza sia
compatibile con il
vostro calorifero: noi
abbiamo sopra il
davanzale e
abbiamo dovuto
accorciarlo un po’.
Vedere l’aria non è
una magia che
capita spesso, per
cui buon
divertimento!
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
Se cerchi altre idee come
questa, prova a curiosare
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13
Giocare con i nostri
figli a 'facciamo che
io ero' porta sempre
in posti lontani.
Solo insieme a loro
ci nascondiamo a
piedi in su sotto le
coperte del lettone
immaginando di
costruire una
capanna nella
giungla più fitta e
misteriosa.
C'è però, nel gioco
di ognuno di loro,
anche un tempo più
domestico, in cui è
bello provare
semplicemente a
giocare a mamma e
papà, alla casetta, a
preparare la pappa
o il caffé, a mettere
a dormire le
bambole, a lavarsi e
lavare.
Un tè nel paese delle meraviglie
14
Il Paese delle
Meraviglie
si declina così in un
ambiente più
familiare in cui
l'immaginazione ti fa
guidare la macchina,
tagliare le cose dure
con il coltello,
scrivere o preparare
la colazione come
mamma e papà.
Ecco come sono
nate
queste piccole
bustine:
per un gioco da fare
insieme in cui non
siamo noi, ma loro,
a mettere la
tovaglietta…
15
… a far finta di
preparare il tè, a
chiederci a che
gusto lo vogliamo,
se possono darci
dello zucchero, del
latte o del limone, se
preferiamo un
pasticcino di didó
rosa o azzurro.
Vedrete, con poca
fatica otterrete
grandi entusiasmi
e potrete
approfittarne
quando, dopo una
giornata pesante al
lavoro, morirete solo
dalla voglia di farvi
coccolare un po'.
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nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
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16
È tempo di
cominciare a
pensare ai bagagli.
Le scuole stanno
per chiudere e le
valige che noi
genitori cerchiamo di
preparare - magari
solo per
consegnarle a nonni
volenterosi che ci
porteranno i cuccioli
a respirare un po' di
aria buona - mirano
sempre a ridurre
l'ingombro.
Già, ma se fuori
piove? Gli spunti per
trovare qualcosa da
fare insieme non
bastano mai,
soprattutto se si è in
vacanza. Suonata la
batteria con le
pentole e costruita
una capanna con la
coperta trovata nel
cassetto, cosa fare?
“Non possiamo mica
portarci dietro la
casa…”
Disegnare con le copertine adesive
17
Di solito i bambini
sanno da soli cosa
inventarsi, ma spero
che questo tutorial
possa costituire per
voi una fedele boa di
salvataggio in caso
di bisogno. Sarà
altrimenti un’idea
originale per
realizzare
all’occorrenza
biglietti d’auguri o
d’invito alla propria
festa di compleanno.
Vi basterà mettere in
valigia un pezzo
della copertina
adesiva per i libri
che avete avanzato
questo autunno -
venduta comunque
a metraggio in ogni
cartoleria - e che
ora giace nel
cassetto della
scrivania.
Aggiungete un
pennarello indelebile
nero all'immancabile
scatola di colori, e
cominciate a
giocare.
18
Il progetto è
davvero alla
portata di ogni età,
perchè diversi
possono essere gli
stili e i livelli di
realizzazione.
La prima volta
scegliete forme
grandi, semplici:
quando vi sarà
chiaro il
meccanismo
potrete poi
sbizzarrirvi.
Vedrete, per i
bambini sarà un
allenamento
percettivo, oltre
che un
divertimento,
perchè dovranno
pensare
continuamente...
alla rovescia.
19
Ricordatevi di
inserire inizialmente
gli elementi di primo
piano, poi quelli
sullo sfondo.
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sezione MAMMA un tutorial
per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
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20
Ogni anno nuovo
che si rispetti porta
con sé un po’ di
calzini selvaggi, di
quelli cioè spaiati
già da un po’ di
tempo, del cui
compagno sembra
non esservi più
traccia. Alcuni sono
lì da così tanto, che
si infilano solo sulla
punta del piede
di nostro figlio.
Infiniti sono i modi di
riciclarli, ma quello
che vi propongo
oggi si è ritagliato
nel mio cuore un
posto speciale,
perché sa di mondi
ormai altri, di giochi
fatti di niente, di
cortili vocianti.
Realizzarne uno con
i vostri bambini,
inoltre, sarà
l’occasione per fargli
notare come è
cresciuto, per
giocare con lui alle
sue differenze.
Da calzino selvaggio a cavallino
21
Se in casa non
avete materiale da
imbottitura non
preoccupatevi: un
tempo si usavano
stracci, che vanno
ancora benissimo.
Non sottovalutate
però l’idea di usare
l’interno di vecchi
cuscini o ritagli di
gommapiuma. Il
bastoncino noi lo
abbiamo trovato sul
prato, al parco
giochi: lì non
mancano mai.
Se avete una buona
manualità potete
anche creare un
cordone centrale
perpendicolare alla
criniera e cucirne le
estremità al calzino.
Successivamente
legherete ad esso le
ciocche – o perché
no – le trecce di
lana facendole
cascare un po’ da
un lato un po’
dall’altro.
22
Briglie e cavezza si
posso realizzare
facendo un giro di
lana intorno al muso
e legando le
estremità del filo in
fondo al calzino. Da
qui in poi potete
personalizzare il
vostro cavallino
come volete.
Noi abbiamo
incollato un pezzo di
carta velina
ripiegato su se
stesso tre volte, ma
vale tutto. Se vi
piacciono potete
aggiungere anche
narici, bocca e
orecchie.
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23
Ci sono mestieri
ormai desueti, che
capita di vedere solo
più alle sagre estive,
grazie alla buona
volontà di qualcuno
cui è stata
tramandata l’arte del
saper fare dalle
generazioni
precedenti. Uno di
questi è il
materassaio.
Un mio caro zio lo fa
a tempo perso, per
familiari e amici che
hanno la fortuna di
trovare un po’ di
lana. Con tanta
pazienza e un
grosso ago, porta a
nuova vita vecchi
materassi,
muovendo le sue
mani secondo gli
insegnamenti di una
sapienza antica.
Batte e cuce, cuce e
batte, ma visto fatto
da lui tutto sembra
così facile…
Cuscini e materassi per le bambole
24
Non è un caso,
dunque, che Mumù
– il dudù di mia figlia
- abbia ricevuto in
dono per Natale un
materasso in lana di
pecora, come quelli
di una volta, né che
io oggi vi proponga
questo tutorial
semplificato su
come realizzarne
uno anche per i
vostri pupazzi
preferiti.
Se vostro figlio è
alla prima
esperienza di cucito
per non scoraggiarlo
potete aiutarlo
cucendo voi due dei
tre lati, oppure usare
un taglio di stoffa
che abbia già due
lati cuciti (ad
esempio il pezzo di
una manica), ma
attenti a non tagliare
troppo vicino al
polso, per evitare
svasature.
25
Non vi arenate
sull’imbottitura. Se
non avete in casa il
materiale apposito,
potete usare un
ritaglio di
gommapiuma, un
pezzo di pile, dei
semini o riciclare un
vecchio cuscino
ormai senza forma.
Saper cucire è una
dote invidiabile, che
torna utile in tante
occasioni, e che
conviene imparare
fin da piccoli: quale
occasione migliore
di un cuscino e di un
materasso per la
propria bambola o
per quella della
sorellina minore? Di
sicuro non si
offenderà, né vi
prenderà in giro se
c’è qualche errore
qua e là, giusto?
26
E poi avete visto? Il
trucco è un semplice
punto da parte a
parte, fatto
inserendo sull’ago
una pallina di ovatta.
Facile no? Per i più
piccoli quest’ultimo
passaggio potrebbe
essere un po’
difficoltoso, perché
l’ovatta non fa
scorrere l’ago.
Aiutateli voi e, ai più
grandi, insegnate
l’uso del ditale: dopo
aver cucito il primo
cuscino, fare il
materasso sarà un
gioco da ragazzi (sul
mio blog trovate un
esempio). Buon
divertimento!
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27
Uffa, lo so, niente a
che vedere con le
piste del mare,
quelle che tuo
fratello più grande ti
prende per i piedi e
ti trascina per la
spiaggia,
disegnando sulla
sabbia curve a
gomito e a otto.
Niente a che vedere
nemmeno con le
piste di biglie 3D,
sospese nel vuoto,
quelle che sogni di
chiedere a Babbo
Natale, ma poi c'è
sempre qualcosa di
più importante a cui
non sai rinunciare.
Il velodromo per la gara di biglie
28
O con quelle che
costruisci impilando
libri e bottiglie di
plastica tagliate,
innalzando muretti
di cinta con le
costruzioni,
trafugando a
mamma il vassoio
per il rush finale.
Questa pista nasce
per andare incontro
Agli inquilini del
piano di sotto che si
lamentano per il
ticchettio sulla testa,
o per trascorrere
insieme parte di un
lungo pomeriggio
invernale.
29
Mamma e papà
scopriranno
lucentezze
dimenticate, e non
potranno sottrarsi ad
una gara di velocità
insieme ai loro
bambini ...
Attenti però, perché
per vincere ci vuole un
po’ di allenamento!
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realizzare insieme ai tuoi figli,
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30
31
Prima di diventare
mamma pensavo
che le mie borse
fossero sempre
troppo pesanti: dei
grandi o piccoli
buchi neri senza
fondo, capaci di
risucchiare nel loro
campo
gravitazionale
qualsiasi corpo
celeste transitasse
nelle vicinanze. Mi
sbagliavo, però.
Non avevo fatto i
conti con i bisogni di
un bambino piccolo.
Passata la fase
della borsa dedicata
al pupo, con tanto di
torta di pannolini
incorporata, scatta
infatti quella dello
“stretto necessario”.
Il portacolori per la borsa di mamma
32
A non mancare mai
sono la felpa "che
se poi fa fresco",
una bottiglietta
d'acqua, due taralli
contro quell'improv-
viso calo di zuccheri
anticamera del
capriccio, fazzolet-
tini vari e almeno un
gioco di emergenza,
da tirare fuori
mentre stiamo
facendo la coda per
pagare l'ultima
bollet… mmm… per
comprare il biglietto
dell’ultimo concerto.
Vi riconoscete
almeno un po’ in
questa descrizione?
Alzi la mano chi non
ha mai portato con
sé dei colori: più o
meno tutte ci
abbiamo provato,
perchè la magia del
disegno è un
evergreen nella
classifica dei loro
passatempi preferiti.
Solo che il pennarel-
lo perde il tappo e
poi ti macchia la
borsa, la matita non
ha mai la punta…
33
Il vecchio
portaocchiali,
decorato dai vostri
bambini, può essere
una soluzione
semplice ed
efficace, economica
e personalizzabile.
Le matite non vi
pungeranno più le
dita mentre siete
alla ricerca delle
chiavi, i piccoli
pennarelli tascabili
avranno un guscio
protettivo e i pastelli
non macchieranno
più la borsa.
La decorazione è
davvero
personalizzabile: i
vostri bambini
possono usare i
colori in rilievo come
proposto in questo
tutorial o altre
tecniche come il
découpage.
34
Non sottovalutate
nemmeno le
potenzialità del
nastro adesivo
colorato (googlate
“deco tapes”), ormai
disponibile in
tantissime fantasie e
colori.
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35
“Mamma, mamma,
cosa stai scriven-
do?” “Una lista” “E
qui cosa c’è scritto?”
“Un tubo di cartone,
degli stuzzicadenti,
una vecchia
calzamaglia, della
colla vinilica, due
piattini da dolce di
carta, un apribotti-
glie o un taglierino,
un pennello, una
penna, una cesoia
per i fiori o un paio
di forbici da elettrici-
sta, ago e filo di
lana…”
“E tutti questi semi
cosa sono?”
“Non sono solo
semi, guarda bene.
Anzi, aiutami a
cercare dei chicchi
di riso, dei legumi,
delle lenticchie, dei
gusci di nocciola,
del mais, della
sabbia, delle
conchiglie
sminuzzate, dei
sassolini”
“Perchée?”
Il bastone della pioggia
36
“Perché oggi
costruiamo un
bastone della
pioggia e non
avendo un cactus a
disposizione ne
creiamo uno noi, poi
suoniamo” “E lo
scotch?” “Giusto,
me lo dimentico ogni
volta! Un po’ di
scotch serve
sempre!”
Se mentre
lavoriamo cala il
silenzio, il tempo
necessario per far
asciugare la colla
porta con sé nuove
domande, e io a
spiegarle che tutti i
sonagli da lei
raccolti, con il
movimento, faranno
vibrare gli
stuzzicadenti
producendo una
cascata di suoni,
simile al rumore
dello scorrimento
dell'acqua.
37
Eccola, allora, più
attenta nell’ascolto,
a togliere e mettere
fagioli e pastina fino
a trovare il suono
giusto. Quello
magico, per
chiedere al cielo di
far piovere un po’.
Qualche consiglio:
1 - Non usate i
chiodi al posto degli
stuzzicadenti, anche
se vi sembra più
facile e veloce: il
bastone sarà più
pesante - forse
anche un po’ più
pericoloso in caso di
rottura - e avrà un
suono meno
delicato
(originariamente
venivano usate le
spine del cactus
stesso).
38
2 - Se siete un po’
falegnami usate una
canna di bambù
invece del rotolo di
cartone.
3 - Se non avete
della calze vecchie
potete decorarlo con
più strati di
cartapesta.
Ogni settimana troverai su
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39
Spaparanzato sul
cuscino, le lunghe
braccia accoglienti
adagiate su un
copriletto così
azzurro da farti
sognare il mare,
l’orso di pezza
aguzza le sue
orecchie fiorate: un
piccolo piede s’è
mosso,
guadagnando con
una parabola netta
l’altra sponda del
letto.
Una manina
annaspa nelle
vicinanze del suo
naso strizzato in
cerca del ciuccio,
l’altra assicura la
stretta intorno alla
sua zampa marrone.
Un ritratto al pupazzo preferito
40
L’orso sa che in quel
primo sfarfallio
mattutino di occhi
azzurri si infrange la
quiete notturna, ma
che per oggi il suo
lavoro non è finito:
un angelo custode
ha sempre molte
cose da fare…
La piccola Anna si è
svegliata, chiamerà
per avere un altro
abbraccio, dei
giochi, infine la
pappa. Quello che
l’orso ancora non sa
è che oggi lei gli
disegnerà un ritratto,
contando sugli
equilibri maldestri
dei due anni e su
tutto quell’amore
che c’è…
41
Il risultato sarà di
grande effetto per
tutti quanti.
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da realizzare insieme ai
tuoi figli, per le più diverse
fasce d’età. Se cerchi altre
idee come questa, prova a
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42
Ogni volta che il
flacone di un
prodotto si svuota,
non posso fare a
meno di provare un
po’ di dispiacere nel
buttarlo via,
soprattutto quando
ha forme e colori
che mi piacciono. A
consolarmi è solo
l’idea della raccolta
differenziata e dello
spazio in più che
avrò in casa.
Qualcosa, però,
ogni tanto, mi
rimane impigliato tra
le dita (come se non
mi conosceste, eh
eh).
Da tempo cercavo di
immaginare il
riutilizzo dei flaconi
di plastica morbida,
ma senza risultato. Il
vento della
montagna sembra,
però, aver portato
consiglio.
Da bagnoschiuma a girandola tra i vasi
43
Dopo avervi mostrato
come trasformare una
bottiglia di plastica in
una girandola (cercate
il tutorial tra i
Lavoretti, gira davvero
velocissima), torno
allora alla carica con
questo progetto,
ideale anche per
decorare i vasi di
casa.
Se il vostro trapano ha
in dotazione una
punta molto sottile vi
consiglio di vincere la
pigrizia e di tirarlo
fuori: ci metterete
meno tempo e il
lavoro verrà
sicuramente meglio.
Quella della puntina
da disegno resta
comunque
un’alternativa valida,
sebbene più laboriosa.
44
Se, dopo aver
seguito passo passo
il tutorial, la vostra
girandola non ruota
facilmente,
controllate che i
buchi siano tutti un
po’ più grandi dello
spillo, che le pale
della girandola
ruotando non
tocchino il bastone e
che non siano
troppo strette tra
loro (basterà
spostare il
distanziale).
Comunque sia, tutto
dipende dal peso
della plastica del
bagnoschiuma. Se
non girerà, avrete lo
stesso un nuovo
fiore da sistemare
sui vasi in balcone.
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45
La prima ombra che
scopri è sempre la
tua. È il tuo accento,
la tua miniatura.
Le altre giochi a
pestarle, ad abitarci
dentro, e la tua la
insegui, come la sua
coda il tuo cane.
La scopri più lunga
ogni sera che viene
e, quando in casa ti
manca, accendi una
piccola luce:
proiettato sul muro
diventi un gigante, le
tue mani un'aquila,
un coniglio, uno
zannuto elefante.
Le ombre cinesi dei vostri beniamini
46
Ed è così facile
tornare insieme
bambini, lasciare
che ogni gesto
disegni la luce,
inventare storie e
paesaggi di ombre
cinesi.
Se al guizzo di
un'ombra si
aggiungono poi il
piacere della
realizzazione e la
possibilità di usare
le sagome costruite
insieme anche
come burattini, i
personaggi scelti
non potranno che
essere quelli
preferiti da
sempre…
47
A seconda dell’età,
ognuno potrà dare
libero corso alla
propria fantasia, far
ritagliare la sagoma
da mamma e papà o
scegliere di renderla
snodabile o
accorpabile in
maniera differente a
seconda delle
esigenze di scena
(perché non provare
- per uno spettacolo
soltanto - a montare
il collo di una giraffa
sul corpo di un
gatto?).
A luci spente
saranno poi
l’improvvisazione e
la vena creativa di
ognuno a fare il
resto, ma non
preoccupatevi:
sarete bravissimi a
strappare un
applauso!
48
E prima dell’inizio
dello spettacolo
ricordatevi di
spegnere il
cellulare… hihihi
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49
Se chiedi a mia figlia
come fa la girandola
che abbiamo
costruito insieme,
comincia a far
vorticare il braccio
alla massima
velocità concessale.
Subito dopo a
muoversi sono i
piedi, che comincia-
no a disegnare nello
spazio degli 8
concentrici finché
"Voom..." non si
vola anche con la
voce..
Il lavoretto di questa
settimana è forse un
po' meno alla
portata di tutti,
perchè prevede
anche due buchi
con il trapano, ma
confidiamo nella
mano esperta di
papà e mamme: il
risultato, a giudicare
dal mulinello di
gambe e braccia
provocato, sembra
giustificare l'aiuto
richiesto.
Da bottiglia a veloce girandola
50
A partire da una
bottiglia di plastica che
avreste buttato e da
un bullone, seguendo
le istruzioni passo
passo, avrete la vostra
girandola, ma prima
dovete aver chiaro il
meccanismo.
La bottiglia tagliata e
sagomata come
indicato e il piccolo
distanziale ottenuto
tagliando il tutore per
le piante devono fare
corpo unico: sono
loro, insieme, a girare
intorno al bullone.
51
Avendo chiaro
questo concetto
potete variare le
misure che vi
abbiamo dato qui e
utilizzare altri
materiali di recupero
a vostra
disposizione, anche
di grandezze
differenti.
Il secondo consiglio
riguarda invece la
decorazione. Noi
abbiamo scelto di
riciclare una carta
regalo, ma voi
potete variare, a
seconda del
materiale che avete
a portata di mano.
Unico accorgimento:
non utilizzate stoffe
o carte pesanti:
impedirebbero alle
pale di prendere
velocità.
52
Potete rifinire il
découpage con una
vernice protettiva o
impermeabilizzante
finale (se la
girandola sarà
esposta alle
intemperie) e
sbizzarrirvi nella
scelta delle aste.
Una vecchia
racchetta da sci
privata
dell'impugnatura,
una canna di bambù
o un bastone trovato
in mezzo al bosco
sapranno dare
personalità diverse
ad ogni girandola.
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
Se cerchi altre idee come
questa, prova a curiosare
anche su www.oltreverso.it
53
Non ho nemmeno
bisogno di
chiedervelo: sono
sicura che prima o
poi avete ceduto
anche voi alla
tentazione di
giocare a pestarvi le
ombre, soprattutto in
spiaggia, quando il
sole della sera le
allunga a dismisura
e ci si può tuffare
senza farsi male.
Se siete in vacanza
in montagna o in
campagna, se siete
così fortunati da
avere un cortile
anche in città, o se
al parco che
frequentate di solito,
sotto i giochi, hanno
installato quei
tappetini antiurto
(perfetti per i
gessetti), potete
anche giocare a
disegnarvi le ombre
a vicenda.
Giocare a disegnarsi le ombre
54
Il gioco diventa
molto molto
divertente se fatto
coinvolgendo
mamma e papà,
perché le ombre
hanno anche
grandezze differenti
e il nostro bimbo si
diverte un mondo a
ripassare il nostro
contorno, soprattutto
in certi punti
(hihihihi).
Per decorarle vi
basterà guardarvi
intorno. Con l’erba
potete fare i capelli,
con dei sassi gli
occhietti, poi potete
continuare a giocare
entrando e uscendo
dal disegno con la
vostra ombra, o
inventando storie
mettendo in mano ai
vostri personaggi
pentolini,
macchinine, e
quanto la vostra
fantasia vi
suggerirà.
55
Solo la pioggia potrà
fermarvi!
Ogni venerdì troverai su
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56
Le migliori sono
quelle nate per
caso,
nell'invenzione
condivisa del gioco
spontaneo, distillate
dal loro immaginario
bambino. Spuntano
inaspettate in ogni
angolo della casa,
nutrendosi di
stendini, coperte,
mollette e di vecchie
lenzuola.
Ne ricordo alcune
nate a scavalco del
bracciolo del divano,
con architetture
complesse, di sedie
e ponti levatoi; altre
più semplici e
funzionali, io e mio
fratello acquattati
sotto la scrivania, le
coperte a fare da
spartiacque tra noi e
il mondo reale.
Casa mia fatti capanna
57
Siano esse nate con
la vocazione di
fortini o come
casetta per
preparare il the del
pomeriggio alle
bambole, le
capanne progettate
e costruite dai
bambini regalano al
loro gioco una
dimensione altra,
magica, preclusa a
noi adulti.
In un, altrimenti
lungo, pomeriggio di
pioggia, c'è però un
gioco che si può
fare tutti insieme in
famiglia, coinvol-
gendo altri amici e i
loro genitori:
costruire e dipingere
un tepee come
questo, dentro cui
rifugiarsi tra mille
cuscini.
58
Noi lo abbiamo fatto
con l'aiuto di
Davide, di sua
mamma Elisa e del
suo papà Andrea,
inaugurando
l'apertura finale
della porta con un
vero rullo di tamburi,
in un pomeriggio
che sarà difficile da
dimenticare.
Questo tutorial - me
lo permetterete - è
quindi dedicato a noi
sei, al tè bevuto
insieme, al nostro
concerto
improvvisato.
Ogni settimana troverai su
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nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
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anche sul blog
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59
Avete visto? A volte
per giocare con la
neve non servono i
guanti, ma un ferro
da stiro della
mamma hihihi. Il
procedimento è
semplice ed è simile
a quello delle Hama
Beads (quelle
perline di plastica
che in realtà non
sono che piccoli
tubetti tranciati, che
ultimamente
spopolano).
Se avete bambini
piccoli, ovviamente
sarete voi a
manovrare il ferro
da stiro, ma a loro
resteranno il piacere
di decidere il tipo di
composizione (il
pupazzo di neve è
solo una delle 1000
idee possibili) e la
decorazione finale,
nonché la soddisfa-
zione di aver utiliz-
zato i tappi della
bottiglia per creare
qualcosa di nuovo.
Gli HamaBeads stirando i tappi
60
Se non volete
provare questa
tecnica - a prova di
principianti e senza
sgradevoli odori -
potete comunque
giocare a creare
quadretti vari
utilizzando la colla a
caldo. In questo
caso ricordatevi di
rendere ruvide le
superfici lisce (con
della cartavetro o
facendo dei piccoli
solchi con il coltello)
per assicurarvi più
resistenza.
Un consiglio in fase
di stiratura che
raccomanda la mia
amica Gabi, cui
dovete le
suggestioni di oggi:
non conviene
assemblare troppi
tappi insieme, ma
procedere per
tappe. Qui sono stati
realizzati prima il
prato innevato e poi
il pupazzo di neve.
Solo in un secondo
momento sono stati
fusi insieme.
61
A questo punto
avete due
possibilità: la prima
è quella di riempire i
buchi dei tappi
incollandovi dentro
cotone, semi,
materiali che vi
piacciono
(soprattutto per i
piccoli questa parte
è molto divertente).
Potete altrimenti
girare la
composizione e
sbizzarrirvi nella
decorazione.
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62
In casa di mia
suocera ci sono
angoli in cui il tempo
si è fermato, come
la porta della
camera dei suoi figli,
ancora tempestata
di adesivi anni
settanta e ottanta:
una collezione da
bimbi intenditori, a
tratti scolorita dalla
luce, che mi
emoziona sempre.
Sono mille i ricordi
che riemergono
quando il mio
sguardo ci si
sofferma, e hanno
tutti a che fare con il
desiderio - cresciuto
con ognuno di noi -
di personalizzare in
modo sempre
diverso e originale
la cameretta.
La porta della cameretta
63
Appendere alla
porta d'ingresso del
proprio microcosmo
un proprio pupazzo
o una vecchia
locomotiva
giocattolo, un
vecchio vinile
piuttosto che una
propria opera d'arte
o un quadretto con il
proprio nome, può
essere un gioco
divertente a tutte le
età.
Trovare il modo di
farlo senza
interventi invasivi,
ma continuamente
e immediatamente
modificabili, può
essere una buona
strategia per
accontentare anche
mamma e papà.
64
Le calamite dei
vecchi hard-disk ci
vengono in aiuto per
il forte campo
magnetico che
generano e
contemporanea-
mente ci consen-
tono una sempre
positiva azione di
riciclo, ma se per
ora non ne avete in
commercio ne
esistono di tutte le
misure e con campi
di diversa intensità.
Sistemate in coppia,
una da una parte e
l’altra dall’altra della
porta, permettono di
personalizzare
anche le ante dei
pensili della cucina
o mobili in truciolare
di spessore simile,
perchè il campo
magnetico riesce ad
attraversarli.
65
Un’altra idea, con i
più piccoli, è quella
di incollare ad uno
dei due magneti un
nastro con cui
legare - facendo un
bel fiocco decorativo
- ogni volta un
pupazzo diverso.
Come avrete capito,
calamite così sono
un po’ sprecate sul
frigorifero: non vi
resta che sperimen-
tare, ricordandovi di
fare attenzione
perché vi scappe-
ranno quasi di
mano!
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66
Approfittiamo di
queste giornate in
cui si può ancora
dipingere in
giardino, sul
terrazzo o
comunque con le
finestre spalancate,
per sperimentare
tecniche meno
consuete.
Credo conosciate
già le proprietà
decoloranti della
candeggina, ma
forse le avete
sperimentate
facendo il bucato o
realizzando le
sempreverdi
magliette con i nodi.
Disegni seppiati con la candeggina
67
Questa volta il
suggerimento è
quello di utilizzare la
stessa tecnica sulla
carta, per ottenerne
disegni seppiati,
dalle luci molto
suggestive, di
grande effetto anche
realizzando forme
semplici ed
elementari.
Va da sé: per la
presenza della
candeggina questo
lavoretto è riservato
ai più grandi, che
con mamma e papà
hanno sempre meno
voglia di cimentarsi
in lavoretti. Ci vuole
qualcosa di insolito
per stimolare a
dovere la loro
curiosità.
68
Tenete presente che
i risultati che
otterrete
dipenderanno dal
tipo di cartoncino e
dalla qualità
dell'inchiostro:
lasciatevi
sorprendere da cosa
succederà! Più
denso sarà lo strato
d'inchiostro che
avrete steso,
maggiore sarà il
contrasto ottenuto;
più candeggina
userete, più
decolorato sarà il
risultato.
Ottimi risultati si
ottengono anche
con i timbri
(sciacquateli subito
dopo l’utilizzo) e
stendere l'inchiostro
su cartoncini colorati
fa variare l'effetto,
sempre e comunque
un po' magico.
69
Non cedete alla
tentazione di
versare la
candeggina in un
contenitore più
grande del tappo:
inalarla vi farebbe
venire mal di testa!
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70
Tutta colpa
dell'invasione degli
sticker: tanto
divertenti per i bimbi
più piccoli,
apprezzati anche da
noi genitori perché
capaci di stimolare
l’apprendimento su
fronti diversi, gli
album e i libri gioco
con gli adesivi si
sono guadagnati un
angolino tutto per
loro in ogni
cameretta.
Quando il gioco è
finito ogni bambino
ha tra le mani un
libricino - dedicato ai
rettili piuttosto che al
microcosmo del
bosco o al pupazzo
più amato del
momento - alla cui
realizzazione sente
con orgoglio di aver
contribuito e questo,
direte voi, potrebbe
bastare.
Giochi senza frontiere con gli sticker
71
Il rovescio della
medaglia è che
rimangono anche
delle intere pagine
adesive più o meno
decorate e colorate,
costellate da buchi
di forme e
dimensioni molto
diverse. Perché
buttarle?
Di solito io e mia
figlia le conserviamo
e le utilizziamo
come piccole cornici
per i nostri disegni,
ma una sera con
amici è capitato di
parlare di Giochi
senza Frontiere: ve
lo ricordate?
72
Il giorno dopo tutti
quei buchi nella
carta adesiva degli
sticker sono
diventati ideali
‘zone punto’ per le
bislacche e
improbabili gare dei
piccoli pupazzi.
Naturalmente potete
stampare le vostre
bandiere preferite e
incollarle a degli
stuzzicadenti per
assegnarne una ad
ogni pupazzo o
inventare mille altri
giochi balzani
utilizzando gli spazi
della vostra
cameretta e tutti gli
altri oggetti che vi
vengono in mente.
73
Questa piccola
scatola è solo
l'inizio: “Attention...
trois, deux, un...”
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74
Il gioco della posta
non smette di
calamitare l’attenzione
dei bambini di ogni età
anche nell’epoca dei
telefonini, sia in
famiglia - soprattutto
nell’età in cui
scoprono di poter fare
dei pacchettini con
tovaglioli e quant’altro
per mamma e papà -
che in contesti di
gruppo come la classe
o i centri estivi.
Di solito per costruirne
una si utilizza una
scatola decorata per
l’occasione, con una
fessura sulla sommità
per imbucare la lettera
e la possibilità per il
postino di turno di
aprirlo da sotto. La
soluzione con lo
sportellino di questo
tutorial ne costituisce
un po’ un’evoluzione,
ma resta solo una
delle molte possibili.
La cassetta della posta americana
75
Scegliere di riciclare
un contenitore in
plastica come questo
ha comunque alcuni
vantaggi:
l’impermeabilità, la
comodità di utilizzo, il
non dover progettare
e costruire uno
sportellino apposta,
ma il poter invece
riutilizzare il progetto
di qualcuno che ne ha
già ottimizzato le
funzionalità.
Prima di decorare la
vostra cassetta come
preferite, mettete a
bagno il contenitore
per ammorbidire le
etichette, poi
raschiatele via con
cura e lavate via ogni
traccia di detersivo.
Se la cassetta viene
posizionata all’aperto
conviene sostituire il
cartello decorato
proposto qui con una
scritta realizzata
direttamente con il
colore sullo
sportellino.
76
La vera novità della
vostra cassetta delle
lettere, potrebbe
essere l’introduzione
della bandierina di
segnalazione della
presenza della
posta.
L’idea è ovviamente
mutuata da quelle
oltreoceano, ma è
un’irresistibile
compagna di gioco:
a bandierina su c’è
posta, a bandierina
giù no.
77
Più bambini ci sono,
maggiore è il
divertimento!
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78
Quando hai un blog
creativo tutto tuo e
una rubrica
settimanale su
LaStampa.it
dedicata ai
Lavoretti, gli amici ti
regalano le cose più
strane. Questo
tutorial lo dobbiamo
a Carmen e al
piccolo Domenico,
che mi hanno
regalato una scatola
col buco: “Magari ti
inventi qualcosa,
magari un
televisore…”
C’è voluta la pausa
natalizia per trovare
il tempo di portare a
termine l’idea
iniziale, ma la
scatola magica per
vedere i propri
cartoni animati è
davvero semplice da
realizzare: più
difficile a dirsi che a
farsi!.
La scatola magica per cartoni animati
79
Dove potete trovare
una scatola col buco
(*)?
Di solito le usano
per confezionare i
giocattoli, ma se non
avete conservato
nemmeno uno degli
imballaggi natalizi,
basterà che vi
procuriate una
scatola qualsiasi,
poco profonda,
muniti di taglierino.
Le misure della mia
(tanto per avere un
riferimento) sono
20x18x5,5 cm
Se dovete ritagliare i
due tubolari da uno
lungo, tenete conto
che devono essere
un po’ più alti della
scatola.
Fatti girare intorno a
un perno, vi
permetteranno di
srotolare e
riavvolgere la
‘pellicola’.
80
Questo è un
passaggio semplice,
ma complicato da
spiegare: nel
leggere le istruzioni
tenete conto di
quello che sarà il
risultato finale. La
‘pellicola’ di carta,
opportunamente
disegnata con la
storia di vostra
invenzione, scorrerà
all’interno della
finestra.
Lo spessore inserito
deve tenere il foglio
sempre ben dritto e
vicino all’apertura,
anche quando è
meno in tensione tra
le due bobine..
81
L’idea del plateau è
nata solo per avere un
oggetto finale, rifinito il
più possibile, ma
potete utilizzare
qualsiasi altra base vi
venga in mente.
Ricordatevi solo, a
seconda del materiale
scelto, di adattare la
colla da utilizzare e di
seguire le istruzioni
del produttore per il
fissaggio. Scegliete,
se possibile, quelle a
presa forte, non
riposizionabili, in
modo che la scatola
magica resista alle
sollecitazioni di
qualsiasi piccolo
cartoonista.
82
Se vi aiuta papà
potete anche fissare
i due tubetti con una
vita: provate a
svitare quella!
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83
Come spesso
succede, questo
tutorial è dedicato a
mani grandi e
piccole che lavorano
insieme. In
particolare, uno dei
due progetti che
corrono paralleli, è
adatto anche a dita
molto piccole, in età
prescolare, in
quanto non richiede
specifiche
competenze
manuali.
Il trucco c'è, e si
chiama feltro
sagomato. È meno
conosciuto, ma
molto versatile e
interessante in
quanto permette
differenti utilizzi. Lo
potete acquistare in
fogli nei negozi di
hobbistica e nelle
mercerie più fornite.
Vasi di feltro sagomato
84
Potete decidere di
sfruttare la sua
rigidità in lavoretti
come quello della
copertina dell'album
fotografico (cercate
il tutorial nell’indice),
oppure divertirvi a
giocare con la sua
caratteristica
peculiare: una volta
intriso di acqua
diventa morbido
come un panno,
modellabile a
piacimento.
Stabilita la forma
desiderata, basterà
lasciarlo in posa fino
ad asciugatura
ultimata per scoprire
che non occorre fare
nient'altro: il vostro
manufatto è pronto!
Una tecnica davvero
a portata di tutti...
85
Due consigli:
ricordatevi che, ad
asciugatura
ultimata, dovrete
poter sfilare il feltro;
tenete presente
anche che,
seccandosi, perde
un po’ di volume.
Se, ad asciugatura
ultimata, faticherete
ad estrarre il vaso,
ruotatelo su se
stesso come se
fosse una vite.
Il modello di vaso
proposto è molto
semplice e lineare,
ma nella
frastagliatura
superiore vi ricorda
che prima di
seccare il feltro
sagomato puó
essere tagliato
proprio come una
stoffa, dando vita
alle forme più
diverse.
86
Se volete potete
appesantire il fondo
del vaso e rendere
più semplice
posizionare i vari
fiori, inserendo un
piccolo sacchetto da
freezer aperto,
contenente sabbia.
E poi perché
dovreste limitarvi
alla realizzazione di
un vaso? Una volta
scoperto il trucco
sarà la vostra
immaginazione a
portarvi lontano!
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
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questa, prova a curiosare
anche su www.oltreverso.it
87
Chi ha dei figli lo sa,
o perlomeno lo ha
imparato dopo aver
afferrato la ciotola
del cane un attimo
prima che
diventasse - ehm
ehm - esperienza
sensoriale: i bambini
imparano attraverso
la sperimentazione
diretta dei materiali,
usando soprattutto
la bocca e le mani.
Questo breve
tutorial, però, non è
solo adatto ai più
piccini: le vaschette
sensoriali (o sensory
tubs) possono
diventare un gioco
divertente anche per
i fratelli più grandi,
se inserite in un
contesto differente.
Da sensory tubs a gioco per le feste
88
Se al piccolo di casa
serviranno per
sperimentare i
concetti di peso,
dimensione, volume,
odore e onsistenza,
i più grandi potranno
invece divertirsi a
preparare vaschette
a tema (usando
biglie, animali,
perline…), asse-
gnando un
punteggio a ciascun
oggetto e tenendo
rigorosamente gli
occhi chiusi.
La proposta di
questo tutorial, di
usare pasta e farina
di mais, è solo un
esempio da cui
partire, adatto a
tutte le età, ma
lasciate correre la
fantasia. I giochi
sensoriali divertono
quanto più riescono
a stupirci: se, ad
esempio, sostituiste
la polenta con della
schiuma da barba e
la pasta con delle
monetine?
89
Scelto il materiale
base (trucioli di
legno, palline di
argilla, coriandoli,
chicchi di caffè,
sabbia, gusci di
frutta secca, terra,
cereali, acqua,
schiuma da
barba…) e
individuati gli oggetti
da cercare non vi
resta che decidere
se decorare o no la
vostra scatola. La
soluzione che vi
propongo è di
veloce attuazione.
Poiché vale tutto,
dalle viti ai cubetti di
ghiaccio, se avete
scelto un materiale
umido basterà
inserire un
sacchetto da freezer
all’interno della
scatola per avere un
divertimento
assicurato…
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90
Una sera torni dal
lavoro e basta un
biglietto nella buca
delle lettere per farti
scoppiare in
lacrime. In
ascensore. Come
non ti aspettavi che
sarebbe successo.
Forse è quel
disegno fatto da un
bimbo pronto per le
elementari che
campeggia nel
mezzo come un
saluto, o forse è che
tre anni sono volati
in un attimo, ma
l'invito alla prima
riunione della
Scuola dell'infanzia
(uffa, a me piaceva
di più la parola
asilo) ha reso tutto
più vero.
Sacchetti dell’asilo - 1
91
Preparare insieme il
sacco del cambio e
il sacco della nanna
credo possa essere
- per genitori e figli -
un buon ponte su
cui salire.
Le difficoltà: i colori
a stoffa vanno stesi
con cura, a meno
che non siano
specifici per effetti
rilievo. Vista l'età dei
piccoli artisti, i
genitori dovranno
tamponare l'eccesso
con un po' di carta
assorbente o -
soluzione migliore -
insegnare al
bambino a bagnare
il pennello nelle
bolle di colore.
92
Se i vostri bambini
non hanno per la
pittura molta
resistenza e
capacità di
concentrazione e si
stancano in fretta,
prevedete due
sessioni di lavoro o
un'unica sessione
con qualcosa di
facile e veloce da
realizzare
(ad esempio le
impronte delle
mani).
I colori che abbiamo
usato sono a base
d'acqua, quindi
spalmabili anche
con le dita, ma se
usate dei pennelli
quelli con le setole
dure sono i più
adatti. Seguite gli
altri consigli sulle
immagini e
ricordatevi: se
decidete di cucirlo
voi, troverete qui, la
prossima settimana,
altri consigli su
come fare.
93
E non abbiate paura
di provare: vostro
figlio non si
accorgerà dei vostri
errori, ma si
ricorderà del lavoro
fatto insieme a voi.
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94
Questo tutorial lo
scrive la mamma,
ma l'idea è davvero
tutta della sua
bimba. Quando è
rientrata in città
dopo le vacanze ha
trovato sul suo
tavolino azzurro la
lista delle cose che
avrebbe dovuto
portare con sé alla
Scuola dell'Infanzia.
Tra copertine,
pantofole e
quadernoni ad anelli
in effetti una cosa
davvero mancava:
un po' di bacetti di
cui fare scorta prima
di andare, con gli
altri bambini, a fare
la nanna.
È nata, allora, l’idea
del taschino.
Sacchetti asilo - 2
95
Cosa c’è? Non sapete
come si cuce un
taschino?
Lo ripeto anche qui:
non abbiate paura di
provare. Vostro figlio
non si accorgerà dei
vostri errori, ma si
ricorderà ogni mattina
di farvi lasciare un
bacetto fresco di
giornata.
Non sono una sarta e
spero che tutto in
questo tutorial sia
comprensibile. Se
avete dei dubbi non
esitate a scrivermi e a
contattarmi. Se siete
più brave di me a
cucire e avevate
pensato ad un
sacchetto più vezzoso
una breve ricerca su
internet vi aiuterà. Non
dimenticate, però, il
piccolo taschino!
96
L’idea in più: invece
di dipingere due
cuoricini potete
scrivere sul taschino
il nome del vostro
bambino con un
punto catenella o
usando i colori per
stoffa a rilievo. Si
usano come
pennarelli e basta
lasciarli asciugare.
Per il cordino di
chiusura se non
avete nulla da
riciclare in casa (per
questi sacchetti ad
esempio ho
utilizzato due lacci),
vi consiglio di
comprare della
corda per
arrampicata.
97
Oltre ad essere
colorata e robusta,
scorre molto
facilmente dentro la
stoffa agevolando
molto il bambino nelle
operazioni di apertura
e chiusura e vi
permette di incollare le
due estremità con il
calore.
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98
A volte, cercando di
riciclare quello che si
ha in casa per
costruire nuovi giochi,
vengon fuori le idee
più bislacche. Ma
ormai, se ogni tanto
passate di qua,
dovreste esserci
abituati…
Un amichetto di Anna
ogni tanto ci regala le
capsule per la
macchinetta del caffè,
proprio quelle che le
mamme amano
riciclare in collane. Per
questo progetto ve ne
servono solo 4, ma se
non le avete non
disperate: basterà
chiedere a colleghi e
amici per trovarne
molte di più. Se avete
anche delle gabbiette
dello spumante
saranno perfette per
decorare ogni sedile!
Da lattina a giostrina
99
La lattina, mi
raccomando, che sia
di quelle più alte, da
330 ml. Lavatela con
cura e tagliatela come
mostrato: sarà molto
più facile di quel che
pensate, ma magari
occupatevi voi di
questa prima fase,
spiegando a vostro
figlio cosa state
facendo. Basterà fare
un piccolo buco con la
forbice prima di
iniziare a tagliare.
Ovviamente sta a voi
la decisione sul lato
da piegare. Il risultato
è molto bello anche
argentato, e in più si
possono fare delle
decorazioni a sbalzo
appoggiando la lattina
sul tappetino del
mouse e premendo
con una semplice
matita. Fate delle
prove con gli scarti,
prima!
100
Ogni sedile può
essere decorato e
personalizzato con
l’aggiunta di scotch
colorati, pennarelli
indelebili, brillantini, fili
di lana attorcigliati e
fermati con la colla,
decoupage…
insomma,
sbizzarritevi!
E se avete in casa
quelle gabbiette che
tengono i tappi dello
spumante, inseriteci
dentro una capsula,
per avere un vero
effetto retrò.
La stessa cosa vale
per la cappelliera della
giostra: potete
aggiungerci trine e
merletti, pon pon, mini
ghirlande o qualche
semplice filo di lana
per amplificare l’effetto
luna park. Noi
abbiamo scelto di
lasciare a vista la
materia prima per
evidenziarne la
trasformazione.
101
Basteranno una
piccola spinta o un po’
di vento per mettere in
movimento la vostra
piccola giostra (trovate
un minivideo sul mio
youtube): tutti a bordo!
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
Se cerchi altre idee come
questa, prova a curiosare anche
su
www.oltreverso.it
102
Un maschiaccio
come me che si
cimenta – anche,
devo ammettere,
con grande
divertimento e
soddisfazione –
nella creazione di
casette per
uccellini? Chi mi
conosce stenterà a
crederlo, è vero, ma
quest’aria che a
tratti profuma già di
primavera ha
sedotto anche me.
In realtà credo
semplicemente di
non aver saputo
resistere ad una
tentazione: quella di
lasciarmi contagiare
dalla poesia delle
casette di Nina.
Chiunque passi sul
suo blog trova
rifugio, sollievo, un
riparo tra quei
dettagli che a volte
sono come una
mano sul cuore.
Un richiamo per la primavera
103
Ecco allora la mia
proposta di questa
settimana per
giocare un po’
insieme ai vostri figli
nei pomeriggi di
pioggia improvvisa:
queste casette sono
così facili e veloci da
realizzare e così
facilmente
personalizzabili che
ci prenderete gusto.
Se ne realizzate
alcune molto piccole
potete appenderle al
vostro albero di
Pasqua al posto
delle uova dipinte,
se ne ingrandite
una, potrete usarla
in sostituzione della
ghirlanda che
decora la vostra
porta d’ingresso. Noi
l’abbiamo appesa in
balcone, quasi che
quel suo sonaglio
possa essere un
richiamo per la
primavera.
104
Decorate la vostra
casetta come meglio
credete, divertitevi a
darle forme
bislacche. Se volete
fare degli inserti
(come nel caso di
questo rametto)
aggiungete un po’ di
colla vinilica. Prima
di dipingerla lasciate
asciugare bene la
pasta modellabile.
La stessa cosa vale
per l’uccellino: usate
le tempere o gli
acrilici se volete
colori coprenti, gli
acquerelli per effetti
più naturali e
sfumati. Qui ho
usato la tempera
bianca per la
casetta e
l’acquerello azzurro
per i bordi e per
l’uccellino.
105
Io ho lasciato i
rami ‘al naturale’
perché l’idea era
quella di costruire
un richiamo per la
primavera, ma se
la vostra vena è
più floreale e
colorata potete,
con la stessa
pasta modellabile,
realizzare fiori e
foglie da incollare
sulla fascina.
Buona Primavera
a tutti!
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative
da realizzare insieme ai
tuoi figli, per le più diverse
fasce d’età. Se cerchi altre
idee come questa, prova a
curiosare anche su
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106
In un cartone
animato noto
soprattutto ai
bambini più piccoli,
tutto grugniti e risate
finali a pancia
all’aria, ad un certo
punto è comparsa
una misteriosa
scatola dei segreti.
Da qui è partito il
lavoretto fatto con la
mia piccola Anna,
che vi ripropongo in
quanto ghiotta
occasione per
giocare insieme ai
vostri figli con i
concetti di fiducia,
furto e segreto. O
per giocare e basta.
La scatola dei segreti con allarme
107
Ecco il nostro
ingrediente magico:
qualche campanello
legato sotto il
coperchio per
sventare ogni
piccolo agguato!
La decorazione
della scatola sarà,
ovviamente, del
tutto
personalizzabile, ma
ci piace proporvi
questa tecnica
perché ha inondato
la nostra cucina di
profumi buonissimi,
trasformando un
lavoretto in
un’esperienza
sensoriale da rifare.
108
Per chi se lo stesse
chiedendo noi
abbiamo usato
lavanda, malva,
calendula, fiordaliso
e monarda da
fissare dopo
l’asciugatura anche
spruzzando colla
vinilica diluita in
acqua, lacca per
capelli o colla spray
per le fotografie
(qualche
sbriciolamento sarà
comunque
inevitabile).
I petali sono stati la
sua tavolozza di
colori e profumi, da
sfregare tra dita e
mischiare, ma vi
avviso: il silenzio
cala solo finché il
coperchio della
scatola ha lati da
ricoprire. Tenete a
portata di mano un
cartoncino (va
benissimo quello in
fondo agli album) da
offrire al nanetto
quando reclamerà
altro spazio per
continuare il gioco!
109
Resisteranno mamme
e papà alla tentazione
di una sbirciatina?
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110
Piccole mani
impastano, e piano
piano crescono.
Se, inizialmente, noi
genitori osavamo
intervenire e dare
qualche consiglio,
sentendoci
perfettamente in
grado di usare il loro
piccolo mattarello o
le loro formine di
lune e anatroccoli,
col tempo molti
battono in ritirata.
Senza nulla voler
togliere alla libera
espressione dei
nostri figli, sempre
molto sorprendente
e ricca di spunti
inediti anche per gli
adulti, noi mamme e
papà - passando
accanto a loro per
caso e, si capisce,
fischiettando - dopo
il “Non metterlo in
bocca!” possiamo
però dispensare
ancora qualche
piccolo consiglio.
Paste modellabili - texture
111
Ecco il perché di
questo tutorial,
pensato per tutti
coloro che -
dedicando il proprio
tempo libero ad altro
- davanti a un figlio
armato di pasta
modellabile e di un
irresistibile “Giochi
con me?” sentono di
poter accampare
solo scuse su
scuse.
Questi impasti
perlopiù non sono
tossici nemmeno se
ingeriti; perché non
coinvolgere i papà
nell’utilizzo di un
estrusore casalingo:
la siringa per
decorare i dolci. Se
non l’avete, la
troverete a poco in
tutti i supermercati.
Accertatevi che
abbia il corpo rigido
e ampio, facilmente
lavabile, e che i suoi
beccucci debbano
essere avvitati.
112
Approfittatene per
riciclare come timbri
piccoli oggetti
conservati qua e là:
vi sorprenderà
constatare,
soprattutto insieme
ai più piccoli, quante
sorprese riservino,
ad esempio, i tappi
spaiati dei
pennarelli…
Per i più grandi sarà
invece una buona
occasione per
personalizzare e
rifinire le proprie
creazioni.
Un solo consiglio:
divertitevi a
sperimentare. Il vero
gioco da fare
insieme è proprio
questo.
113
Lasciate che, questa
volta, la vostra
curiosità vi porti più
lontano della vostra
immaginazione, a
suon di: “Mamma
guadda quetto
com’èeee!”
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114
Ecco il secondo
capitolo pensato per
tutti quelli che
credono che il didò
sia un uccello
tropicale dai mille
colori: vi segnalo
qualche altro
trucchetto per le
paste modellabili,
utile per fronteggiare
in scioltezza un figlio
armato di formine
e di un irresistibile
“Giochi con me?”
I bambini hanno già
molte risorse e
instancabilmente
sperimentano, ma
se non
contribuiremo ad
allargare la loro
conoscenza con
giochi creativi – così
come ci insegnò
Munari – “essi non
potranno fare quelle
relazioni fra le cose
conosciute, o ne
potranno fare in
modo limitato, così
che la loro fantasia
non si svilupperà”.
Paste modellabili - inserti
115
Il gioco che vi
propongo è proprio
questo: cercate
insieme dei piccoli
oggetti da riciclare,
spiegando ai vostri
bambini a cosa
serviranno. Di solito
hanno un fiuto
infallibile e lo
svuotatasche,
il cassetto delle
posate, la scatola
del cucito e la
cassetta degli
attrezzi del papà
sono dei buoni posti
in cui cercare.
Queste sono alcune
suggestioni adatte
ad età differenti, ma
le possibilità che
avete sono davvero
infinite. Con gli
stuzzicadenti infilati
in una pallina potete
realizzare un riccio
d’eccezione, mentre
i bastoncini del
gelato possono
diventare le ali di un
aeroplano.
116
Le cannucce usate
possono diventare gli
steli di bellissimi fiori e
quattro vecchi bottoni
le ruote di un trattore o
di un camion, le
candeline una torta
per le bambole e osì
via…
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117
La scuola è finita,
ma scommetto che
la vostra cartella
giace ancora
abbandonata in un
angolo della stanza.
O avete una
mamma-procione
che ve l'ha già
lavata e stirata? In
caso contrario,
quando vi
deciderete a disfare
il bagaglio e vi
troverete in mano
qualche mozzicone
di matita, pensate a
questo tutorial.
So che i gioielli con
le matite sono già
quasi una moda
stemperata, ma vi
propongo la spilla
come puro esempio
di utilizzo delle
rondelle di matita:
sono un vero
esercizio di
pazienza e di
precisione, adatto
per impratichirsi un
po' con il seghetto e
la carta vetro. Voi
potrete usarle per
disegnare qualsiasi
altra cosa.
Giocare con i mozziconi delle matite
118
Non sottovalutate la
scelta della matita.
Fate prima un
progetto pensando
non solo alla forma
della sezione
orizzontale e a
come potrebbe
essere variamente
combinata, ma
anche alla pastosità
della graffite.
In questo tutorial, ad
esempio, ho scelto
di utilizzare i
matitoni dei bebè
perchè desideravo
ottenere un effetto
finale meno
uniforme e più
materico, che vi
offrisse un'ipotesi
alternativa rispetto
al risultato pulito e
molto squadrato che
siamo più abituati a
vedere in giro.
Ma è tutta una
questione di gusti
personali.
119
Se siete dei
maschietti e non vi
interessano i gioielli,
non scappate via
storcendo il naso.
Se usate un po' di
fantasia potete
disegnare, ad
esempio, un albero,
accostando tra loro
le fettine di matita
per realizzare la
chioma, mentre con
un altro mozzicone
tagliato
longitudinalmente
farete il tronco.
Dai dai dai, da
qualche parte
bisogna pur
cominciare!
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120
121
Uscite di casa,
annusate l’aria,
correte, giocate a
spruzzarvi,
conquistate la vetta,
crogiolatevi al sole,
fate il bagno o
assaporate l’ombra
di un bosco, ma ...
ovunque abbiate
deciso di trascorrere
le vacanze in
famiglia, guardatevi
intorno: ci sono dei
sassi per voi.
Frugate con lo
sguardo tra le loro
geometrie,
scalzateli,
sperimentate i primi
accostamenti: fate
infine tesoro di quelli
prescelti. Potrete
giocarci insieme il
primo pomeriggio di
pioggia.
Sculture di sassi
122
Portate con voi in
vacanza gli avanzi
di Das: non temete,
ve ne basteranno
davvero pochi
pezzettini e in più
avrete il piacere di
far risentire a
mamma e papà un
odore carico di
ricordi.
Ricordatevi che
asciuga all’aria
molto velocemente,
quindi non
dimenticate di
chiudere la
confezione con lo
scotch o con un
elastico anche
mentre lavorate.
123
Quando i vostri
sassi saranno ben
lavati, dissalati e
asciugati disponeteli
sul tavolo sopra uno
strofinaccio in tinta
unita, meglio se
bianco: questo
piccolo
accorgimento vi
faciliterà negli
accostamenti di
forme e colori.
Un ultimo consiglio:
non abbiate fretta di
incollare. Quando i
pezzi di una scultura
vi sembrano quelli
giusti accantonateli
e provate ad
assemblare la
seconda.
124
Smonterete e
rimonterete più volte
prima di essere
davvero soddisfatti:
l’occhio si deve
allenare un po’ per
ottenere risultati più
convincenti.
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125
Nonostante le
piogge battenti di
questa primavera
che stenta ad
arrivare, sono in
corso le prime
fioriture, e anche i
giardini e i parchi
cittadini sono
punteggiati di
papaveri. Quale
occasione migliore,
per farsi insegnare
dalle nonne il gioco
delle bamboline?
Questo tutorial è
dedicato a loro. Alla
sapienza antica di
cui sono portatrici,
che da sempre ci
insegna a fare
tesoro di tutto,
anche delle piante
infestanti. Ai loro
giochi di bambine,
ancora molto legati
all’ambiente
naturale in cui sono
cresciute.
Bambole con fiori di campo e di città
126
E per chi ha i nonni
lontani o non
conosce questo
gioco così semplice
e pieno di poesia,
ecco il mio piccolo
tutorial. Con un
consiglio: se, come
me, amate i
papaveri, tenete da
parte qualche frutto
e fatelo essiccare:
l’anno che verrà
potrete seminarli sul
vostro balcone.
Il frutto (la capsula
contenente i semi),
una volta essiccata,
sarà anche perfetta
per timbrare la
forma di un sole
sulle paste
modellabili.
127
Riassumendo: la
testa della bambola
sarà sempre un
frutto del papavero.
Il vestito varierà di
volta in volta, a
seconda della
corolla usata.
Con i bambini più
piccoli vi consiglio i
boccioli del
papavero, non solo
perché più facili da
maneggiare. La
cosa più bella è la
sorpresa finale, una
volta che si ‘apre la
gonna’: di che
colore sarà?
128
Nella versione
tradizionale del gioco
gli occhi e la bocca
non ci sono, ma viste
le previsioni del
weekend, se siete in
casa a far bamboline
potete divertirvi con un
semplice pennarello
indelebile. E buon
ballo!
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129
Nel caso in cui
trascorriate le vostre
estati quasi come
Heidi, scorazzando
in libertà tra boschi
e pascoli alpini, non
avrete di certo
bisogno di questo
tutorial.
Probabilmente
possedete già
anche un piccolo
coltellino da giovane
marmotta e ne avete
già sperimentato le
funzionalità.
Se invece di solito
trascorrete al mare
le vostre vacanze, e
in montagna ci siete
capitati per caso con
un amico, vi
consiglio di provare
l'emozione di
decorarvi da soli un
bastone per le
vostre passeggiate.
E sto parlando
anche con i più
piccolini!
Il bastone per le camminate
130
Non avete un
coltellino da dare a
vostro figlio e non
volete comprarne uno
‘tanto poi non lo usa?”
Non scoraggiatevi! Vi
basterà recuperare in
cucina quello con cui
di solito pulite la
verdura o un coltellino
di plastica di quelli con
cui si gioca alla cucina
per i più piccoli.
Ovviamente i risultati
saranno tra loro
diversi. Ai fratelli
maggiori il compito di
variare sul tema con
maggior precisione, ai
piccoli della famiglia il
puro piacere di spelare
il bastone. Per
entrambi non
mancheranno la
scoperta delle diverse
'pelli' del legno, il loro
odore particolare
nell'aria.
131
Anche se il gioco
non è intagliare, ma
scortecciare, non
allontanatevi, cari
genitori, state
comunque nei
paraggi: c’è ancora
tutto da imparare!
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132
Che non tutte le
foglie escono col
bruco lo sanno
anche i bambini,
ehm… cosa?
Mi dicono dalla regia
che il detto popolare
non recitava proprio
così, ma ci siamo
capiti lo stesso,
vero?
Laggiù in quarta fila
qualcuno sta
alzando la mano per
spiegarvi cosa
occorre al posto
mio: che gliel’abbia
già spifferato mia
figlia?
Lavoretto brucato lavoretto fortunato
133
Parliamoci chiaro,
qui il lavoro duro è
già stato fatto dal
bruco. Il vostro
compito è sceglie-re
la foglia rica-mata
dall’artista più
quotato e
aggiungervi un po’
di pazienza.
Ovviamente la
bomboletta è da
preferire alla
tempera o ai colori a
dita (con i più
piccini) anche solo
per la rapida
essicazione.
Chi avesse un po’
più di manualità e
un taglierino da
carta con la punta
fine, meglio se
basculante, in una
fase successiva a
quella della
colorazione
potrebbe asportare
tutte le parti vuote in
origine (qui in viola)
in modo da
riprodurre ancor più
fedelmente l’opera
d’arte originale.
134
Per i più pigri resta
comunque il piacere
di giocare con i
colori.
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135
Se amate i girasoli
probabilmente prima
o poi avete ceduto
alla tentazione di
comprarne uno, o di
coglierlo, o
addirittura di
piantarlo.
Se vi ha fatto
compagnia per
qualche giorno
facendo capolino dal
vaso, sul tavolo
della cucina, avete
anche imparato che
il suo polline è
particolarmente
invasivo e che tende
a macchiare il
centrino della
nonna.
Disegnare un girasole con un girasole
136
Avete mai pensato di
provare a raccoglierlo e
di usarlo per disegnare?
Ovviamente potete
giocare a intingervi
direttamente il dito, ma
avrete meno controllo
sulla quantità di
polline/colore da
prelevare.
È molto coprente - tanto
da poter essere usato
sul cartoncino nero - e
pastoso, e varia nelle
sfumature da fiore a
fiore. Se non avete a
portata di mano un
girasole provate con altri
tipi di fiori che hanno
proprietà similari
(chiedete al centrino
della nonna), come il
giglio.
137
Provate poi a
disegnare stelle, lune,
paesaggi… Buon
divertimento!
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138
È difficile, per i
bambini, accettare
le giornate di
maltempo quando
sono in vacanza. I
loro piccoli cuoricini
scalpitano,
sognando di poter
andare in spiaggia o
a fare un giro in bici,
così la casa o la
camera d’albergo
diventano strette,
vuote come sono
dei loro giochi
preferiti.
La noia che ne
deriva però, non è
tutta da buttare via,
credo anzi che sia
un grande stimolo
per la loro creatività.
I giochi nuovi
nascono spesso
così, com'è
successo con
questa chiocciola.
Vacanze da chiocciola
139
Dopo un bel
temporale, quando il
cielo è tutto una
giostra di luci che
cambiano ma ai
giardinetti è ancora
tutto bagnato, ad
uscire allo scoperto
sono proprio le
chiocciole. Basta
chiedere alla gente
del posto se sanno
dove se ne possono
vedere, per trovare
una scusa per una
passeggiata.
E dopo aver tanto
giocato a far
rientrare le
antennine, aver
osservato come
modellano il loro
piede al terreno
sottostante per
riuscire a spostarsi
protette dalla loro
scia argentea, o
come dormono
appese a testa in
giù, si puó dare
inizio alla caccia dei
gusci.
140
Attenti a non
sfrattare nessuno,
ma a guardar bene
troverete dei gusci
vuoti, ormai senza
più ospite. Potete
raccoglierli e giocare
a immaginare per
loro una nuova
destinazione: questa
è solo una di quelle
possibili,
interessante perchè
chiede ai bambini di
condensare in un
gioco tutto ció che
hanno osservato.
A prendere forma
saranno il piede su
cui striscia (a me
sembrano sempre
due ali), i colori
screziati della sua
pelle, le antenne
vigili come due
occhi e i due piccoli
tentacoli tattili che ci
dimentichiamo
sempre di
disegnare.
141
Questo lavoretto è
adatto anche ai
bambini più piccoli,
perché non è
necessaria la
precisione. La pasta
non deve risultare
troppo liscia e
uniforme, né esiste
una forma perfetta.
Il risultato finale sarà
comunque per tutti,
con poco sforzo,
una grande e molto
realistica
soddisfazione.
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142
Al sopraggiungere
dei primi tepori, la
città si svuota, tutti
noi in cerca di
ecosistemi diversi.
Che ad accogliervi
siano la montagna,
o più miti paesaggi
lacustri o marini, se
viaggiate con i
bambini il mio
consiglio è di portare
sempre con voi un
coltellino milleusi.
Se i tesori naturali
raccolti qua e là non
vi faranno venire
idee balzane,
potrete sempre
usarlo per sbucciare
una mela, altrimenti
frugate tra i ricordi
della vostra infanzia.
Zattere con i fili d’erba
143
Vi verranno in mente
tanti giochi da fare a
partire da qualche
legnetto. Oggi li
affideremo agli
specchi d'acqua
trovati, ricordando
come sia facile
assemblare un
pezzo di corteccia,
una foglia e un
rametto leggero, per
rimanere rapiti da
quel loro leggero
andar via.
Con i bambini più
grandi sarà
divertente scoprire
come non servano
necessariamente
cordini, colla o
chiodi per realizzare
una piccola zattera:
basterà rubare
qualche foglia dal
prato.
144
Lavorati o adattati,
appaiati
longitudinalmente o
assemblati in forme
più complesse, i
vostri legnetti
potranno arrivare ad
assomigliare a vere
e proprie
imbarcazioni munite
di prua, poppa e
fiancate.
E se deciderete di
portarvi a casa il
frutto di tanto lavoro,
avrete un gioco in
più per i lunghi
pomeriggi di pioggia.
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145
Riuscite a
immaginarne il
profumo? Dovreste
almeno cercarlo tra i
ricordi o trafugarne
una manciata al
primo campo con
l'erba tagliata.
Rigirare il fieno tra le
dita apre uno
scrigno di
fragranze sempre
diverse, mescolate
in una sapiente
alchimia naturale.
Giocarci un po' con i
vostri figli - a meno
che non soffrano di
allergie - è davvero
un'esperienza
sensoriale, oltre che
un simpatico
lavoretto.
Uno spaventapasseri tra i fiori
146
Noi ne abbiamo
chiesto un po’ al
coniglio Bisbiglio, e
abbiamo pensato
che avremmo potuto
realizzare due
spaventapasseri per
le nuove semenze
piantate dai nonni
nell'orto.
Alla fine però, erano
così simpatici, che
per ora vivono in un
vaso, tra i gerani in
fiore.
147
Chissà che non ci
venga voglia di
costruirne, prima o
poi, uno alto come il
nonno…
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148
149
Quando il tempo si
fa bislacco, come in
questo giugno di
temporali e
acquazzoni, anche i
giochi da fare al
mare, insieme ai
bambini, cambiano.
Perché non far
tesoro di quel che si
ha a disposizione,
per sperimentare
qualcosa di nuovo?
Se non avete
portato con voi la
colla vinilica per fare
le sculture di sassi
(cercate il tutorial tra
quelli proposti) non
disperate, la
troverete ovunque,
anche nei tabacchini
e nelle rivendite dei
paesi più piccoli.
Formine dai sassolini della battigia
150
Questo tutorial
comincia con le fasi
operative vere e
proprie, ma la vera
differenza tra una
formina e l’altra sta
nella scelta della
ghiaia. Dopo che ne
avrete portata a casa
un po’ (non esagerate,
non ne serve molta, ma
soprattutto verificate di
non essere in una zona
protetta), sciacquatela
bene dal sale e
lasciatela asciugare.
Fatto questo, perdete
un po’ di tempo a
selezionare la ghiaia
che userete. Eliminate
ad esempio i sassolini
fuori misura, o
sceglietene alcuni per
comporre sulla sommità
della formina dei
disegni o delle lettere.
Anche i colori possono
essere interessanti per
la creazione di intarsi
ed effetti speciali.
151
Se non avete le
formine per i pasticcini
o per i biscotti come
questa, usate quelle
della spiaggia:
andranno benissimo!
Se invece volete
realizzare dei piccoli
cuoricini tagliate una
fetta dall’anima di
cartone della carta
igienica, premete su
un lato e schiacciate
la punta sull’altro.
Ottenuta la forma,
foderatela di pellicola.
Un piccolo consiglio
sulla fase di
asciugatura: lasciate
riposare una notte, poi
verificate con
delicatezza. E’
possibile che si sia
asciugata solo la parte
superiore della
formina.
Capovolgetela su una
superficie piana
facendo attenzione a
non deformarla,
togliete la pellicola e
lasciate asciugare
altre 12/24 ore.
152
Il cuoricino finale deve
risultare duro e
compatto, perfetto per
essere appeso!
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
Se cerchi altre idee come
questa, prova a curiosare anche
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153
Capita forse ogni
estate:
a bucarsi - durante i
nostri scalmanati
giochi condivisi -
sono il salvagente
appena comprato,
braccioli e piccoli
canotti.
Che sia per un
piccolo buchino
invisibile all'occhio o
per uno sbrego
impossibile da
riparare, a finire nel
cassonetto sono
plastiche speciali,
trattate per risultare
particolarmente
morbide, che è
davvero un peccato
buttare via.
Collane dal salvagente bucato
154
Dopo esservi
assicurati - ma
probabilmente lo
avete già fatto al
momento
dell'acquisto - che i
vostri gonfiabili
siano stati realizzati
rispettando la
normativa europea,
potete armarvi di
forbicine e di un po'
di fantasia.
Seguendo queste
semplici tecniche vi
sarà possibile
realizzare divertenti
e coloratissime
collane resistenti
anche all'acqua di
mare: un’attività,
questa, che terrà
impegnate grandi e
piccine.
155
Nel vostro riciclo
creativo non
disdegnate
nemmeno le valvole
di sicurezza: come
vedete in questo
tutorial, riutilizzate in
contesti differenti
diventano elementi
decorativi originali.
Capita la tecnica
non fermatevi lì:
nello stesso modo
potete riciclare una
vecchia spilla
incollandovi sopra
un fiore, realizzare
un segnalibro, una
fusciacca per lo
zaino già pronto per
la scuola o
personalizzare la
vostra cuffia della
piscina.
156
Io ho scelto la rafia
sintetica perchè è
disponibile in colori
lucidi, vivaci e
luminosi, molto simili a
quelli utilizzati per i
gonfiabili, ma andrà
bene qualsiasi tipo di
nastro.
Intrecciandola la
renderete meno rigida
e più resistente. Se i
vostri bambini sono
molto piccoli vi
consiglio un filo
elastico, facile da
mettere e togliere e
più sicuro nei giochi
con gli altri bambini.
157
Scommetto che vi
state mordendo le
labbra per aver
buttato via il vecchio
canotto… su, su,
sarà per la prossima
volta!
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158
C'è un gioco da fare
insieme che è un po’
diventato un rito da
ripetere ad ogni
estate che viene: la
costruzione di un
vulcano.
Sia esso fatto in
spiaggia o nella
sabbiera del
paesino di
montagna, non è
solo la
sperimentazione di
una reazione
chimica.
Un vulcano da spiaggia
159
E’ una magia che si
rinnova negli occhi
sgranati dei
presenti, nei sorrisi
degli adulti che
assistono divertiti,
nei capannelli di
bambini che si
avvicinano curiosi e
condividono
l’entusiasmo per
questa avventura
tutta da raccontare.
I vari “Mamma,
mamma, oggi
abbiamo fatto il
vulcano!” e “Ma
proprio l’eruzione, e
io l’ho toccata!”
giungono a
conferma del
risultato:
mescolando insieme
aceto e bicarbonato
non si ottengono
solo sale (acetato di
sodio), acqua e
anidride carbonica,
ma alchimie ben più
effervescenti.
160
Con i più grandi,
comunque, questo
esperimento può
servire per
introdurre il concetto
di reazione chimica
e può far capire la
reazione tra
sostanze acide
(aceto) e basiche
(bicarbonato).
Dopo la prima
eruzione provate a
versare un altro po’
di aceto: la reazione
si ripeterà fino a
quando ci sarà
bicarbonato in fondo
alla bottiglia.
161
Mi raccomando,
ricordatevi di
riprendere la
bottiglia!
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162
Ogni volta che arriva
il solleone, a
qualsiasi latitudine si
stiano trascorrendo
le vacanze, si
scatenano i giochi
d’acqua, e ad ogni
estate che passa si
affinano tecniche e
strategie.
E se quest’anno la
sfida comprendesse
la scelta di un
nickname e la
personalizzazione
degli spruzzini?
Giochi d’acqua tatuati
163
Utilizzare i fogli
adesivi avanzati dopo
aver staccato tutti gli
sticker vi permette di
farlo molto
velocemente senza
aver bisogno di
materiali particolari, e
di cambiare spesso
stile. Se non ne avete
andrà bene della
comunissima carta
adesiva colorata.
Potrete, così, lanciare
delle vere e proprie
sfide tematiche,
organizzando ad
esempio, giochi
d’acqua pirateschi,
piuttosto che tra
extraterrestri. Non vi
resta che iniziare il
conto alla rovescia: 1,
2, 3 pronti, via… e che
vinca il migliore!
164
Allora pronti, partenza,
viaaaa…..
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165
Visto che il sole di
questa primavera
proprio non arriva,
noi ci inventiamo
piccoli giochi
d'acqua da fare in
casa, magari
durante il bagnetto:
tanto per tenerci in
allenamento.
In realtà il gioco non
l'abbiamo proprio
inventato, ma è solo
un'evoluzione della
classica canna da
pesca fatta con un
una calamita che
pesca i pesci-clips.
Ve la ricordate? Ci
giocavate da
piccoli?
A pesca di palloncini
166
Abbiamo pensato
che ci sarebbe
piaciuto giocare con
dei pesci che
potessero essere
messi davvero in
acqua, così ci sono
venuti in mente i
palloncini.
Con un piccolo
ovale di polistirolo
dentro che funzioni
come galleggiante, il
gioco è presto fatto.
167
Se volete potete
rendere il pesciolino
pescabile su entrambi
i lati: vi basterà
raddoppiare le
calamite! Altrimenti
decorate solo il lato
dalla parte della
calamita. Quando
giocherete non sarà
necessario chiedersi
ogni volta da che
parte girare il
pescetto.
Quando il gioco sarà
terminato potete
attaccare i vostri nuovi
amici al frigo e far
vivere loro nuove
avventure insieme a
tutte le altre calamite
(non so a casa vostra
come funzioni, ma per
mia figlia è uno dei
giochi preferiti).
168
In una delle nostre
recenti passeggiate al
lago avevamo
trafugato qualche
canna, ma potete
utilizzare qualsiasi
rametto.
Se non avete proprio
nulla a disposizione
andrà bene anche uno
stuzzicadenti da
spiedino.
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169
Il loro, comunque
sia andata, è stato
un lungo viaggio.
Che si siano staccati
dal loro ramo
durante un
temporale, o sia
stato un bambino a
lanciarli in acqua per
gioco, i legnetti
raccolti sulla battigia
o sugli argini di fiumi
e torrenti esercitano
sempre un fascino
particolare.
Creature dalle forme
più strane ed
evocative, spesso
accendono la nostra
fantasia senza
richiedere un nostro
intervento creativo.
In altre occasioni,
invece, ci sembra
che pochi dettagli
possano servire per
completare la
metamorfosi. Ecco
allora nascere storie
e personaggi perfetti
per animare i nostri
castelli di sabbia o
di sassi.
Burattini da spiaggia
170
Quello che vi
consigliamo, come
sempre, è di
perdere un po' di
tempo per osservare
ogni legnetto, e non
solo studiandone la
forma da ogni
prospettiva: anche
la rugosità o la
superficie ben
levigata, così come
il colore, sembrano
essere ottimi
consiglieri.
Noi li abbiamo
personalizzati
usando ritagli di
stoffa e di carta, ma
potete sbizzarrire in
tal senso la vostra
fantasia. Se i vostri
bambini sono
ancora piccini e
sapete che tali
manufatti non
resisterebbero
un'ora, osate
dipingerli.
171
Basteranno anche
due occhi, una
bocca e un po' di
colore per il vestito.
In questo caso
sarebbe meglio
usare pennarelli
indelebili o colori
acrilici, entrambi
resistenti all'acqua.
Se in spiaggia sarà
facile farli stare dritti
e giocarci infilandoli
nella sabbia, a casa
potranno essere
reinventati come
originali burattini per
i vostri spettacoli
invernali.
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172
Nel realizzare
questo piccolo faro
per giocare in
spiaggia ai pirati, me
ne veniva in mente
uno in particolare,
affacciato su un
mare color petrolio,
punta estrema di
una distesa di prati
gialli di arnica,
punteggiati da
mucche intente a
brucare.
E poi un altro,
raggiungibile solo
con la bassa marea,
particolare perché
sembrava il
giocattolo di un
bambino. Per non
parlare delle
suggestioni evocate
dal ricordo di quelli
fotografati o
rappresentati in
balia della tempesta,
che ormai fanno
parte del nostro
immaginario. Chissà
il vostro, come
sarà…
Un faro per giocare ai pirati
173
Comunque sia,
realizzarne uno è un
giochino semplice
che vi darà modo di
utilizzare uno dei
legnetti raccolti sul
bagnasciuga o nel
bosco, e di
aggiungere un
elemento di
interesse nei giochi
a tema piratesco e
marino.
Se non avete due
tappi simili a questi
potete usare un
grande rocchetto o
inserire due dischi di
cartoncino di
recupero tra due
pezzi di legno.
174
Se il faro alla fine del
lavoretto non starà in
piedi non
preoccupatevi: se lo
userete in spiaggia
basterà infilarlo nella
sabbia, se invece
desiderate proseguire
il gioco anche nella
vostra cameretta,
potete stabilizzarlo
aiutandovi con un po'
di das.
Nel dipingere il corpo
del faro ricordatevi
che, aldilà del colore
che deciderete di
usare, dovreste
cercare di rispettare
una caratteristica
presente ad ogni
latitudine: la vernice
non è quasi mai
uniforme, perchè
soggetta alle
intemperie e alla
corrosione della
salsedine.
175
Se siete così fortunati
da poter usare una
canna di un certo
diametro, non è
necessario costruire
questa cabina.
Basterà intagliare due
finestre e inserire
dentro la canna una
piccola pila, in modo
da rendere il faro
completo di effetto
speciale.
Ora non vi resta che
cominciare a scrutare
l’orizzonte in attesa
della prima nave da
avvistare.
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176
Avete mai pensato
che in ogni caccia al
tesoro che si rispetti
manca sempre una
cosa che dovrebbe
essere l'elemento
irrinunciabile?
A non venir quasi
mai soddisfatto è,
infatti, il desiderio di
dissotterrare
fisicamente il tesoro.
Sì sì, di fare proprio
come fanno i pirati,
con la pala e...
qualche litro di rum
(ehm ehm).
La mappa del tesoro cancellabile
177
Ecco come è nata
l'idea di questo
lavoretto: giocare
alla caccia al tesoro
in spiaggia vi
permetterà di
togliervi più e più
volte questa
soddisfazione.
La mappa
plastificata, una
volta realizzata,
resisterà a diverse
stagioni, e
permetterà ai vostri
bambini di inventare
paesaggi sempre
nuovi: per
cancellarla e
ricominciare basterà
un fazzoletto di
carta.
178
Un consiglio, peró:
spiegate ai vostri
figli che i veri pirati
quando sotterrano il
tesoro, segnano il
punto esatto con un
cerchio di pietre o
una croce di
bastoni... questo per
evitare di perdere
tutti i vostri giochi
sotterrati come
tesori!
In alternativa
scrivete su una
grossa pietra
TESORO: sarà lei
che dovranno
cercare!
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179
180
Non ce la facciamo
proprio a buttarli.
I cucchiaini del
gelato, intendo.
Da quando mia figlia
mangia quello nella
coppetta, abbiamo
cominciato a
collezionarli perchè
sembravano perfetti
per giocare al
ristorante con le
bambole.
Quello viola per
Mumù, quello rosa
per Mimì, quello
azzurro per…
Con quei loro colori
estivi, luminosi in
trasparenza, da
sempre ci
attraggono, quasi
fossimo piccole
gazze in cerca di un
luccichio, ma
qualche sera fa,
dopo un gelato
condiviso con gli
amici, ce ne siamo
ritrovati tra le mani
ben dieci
contemporanea-
mente.
Segnalibri o burattini da spiaggia?
181
Qualcosa dovevamo
pur farci... Tra le
idee che mi sono
venute c'è anche
questo lavoretto che
puó essere
interessante sia per
realizzare dei
pensierini per gli
amici con cui
abbiamo trascorso
l'estate, sia per
avere in spiaggia dei
personaggi con cui
giocare al castello
(piantandoli nella
sabbia staranno
dritti da soli).
Se siete a casa vi
basterà tirar fuori la
scatola dei ritagli, se
siete in vacanza
cercate bene tra le
cose che avete
intorno: la retina dei
limoni, il sacchetto
vuoto dei biscotti, la
pagina di una rivista,
un tovagliolo...
182
Non vi preoccupate
se non avete con voi
molti colori: vi
basteranno anche
solo un indelebile
nero e un pennarello
di colore acrilico per
lo sfondo del viso.
La tempera
mescolata con la
colla è l'alternativa
pensata per
utilizzare ció che
abbiamo in casa e
avere a disposizione
un maggior numero
di colori.
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183
Tutti prima o poi
abbiamo provato a
riciclare i flaconi
degli shampoo per
ricavarne gli esseri e
gli oggetti più
impensati.
Riprovarci in
vacanza, quando si
ha più tempo a
disposizione, puó
essere l'occasione
giusta per riscoprire
che costruirsene
uno è davvero
divertente.
Il nostro squalo è
nato in seguito al
gran caldo
improvviso di questo
agosto, che ci ha
spinte a inventare
un nuovo gioco
d'acqua, perfetto per
approfittare della
frescura della
fontana del paese,
ma questi pesci
sono degli ottimi
compagni di gioco in
qualsiasi specchio
d’acqua, anche
durante il bagnetto
della sera.
Dai flaconi ai giochi d’acqua
184
A voi bastano vecchi
flaconi di qualsiasi
prodotto,
opportunamente
puliti, colla e un po'
di fantasia. Le forme
possibili sono infinite
e non abbiate paura
di essere
stravaganti: i pesci
realmente esistenti
lo saranno sempre
più di voi!
Quello che
condivido qui, oggi,
è il trucchetto per
non farli stare a
galla rovesciati su
un fianco, come
altrimenti
succederebbe, ma
in posizione da…
vero squalo!. Tutto
chiaro no?
La zavorra va
infilata nella pancia.
185
Un ultimo consiglio:
utilizzate la colla in
gel anche come
sigillante nelle
microfessure, e non
disperate, tuttalpiù
dovrete riaprire la
bocca allo squalo
per svuotarlo della
zavorra in
eccedenza.
Attenzione quindi a
dove incollerete gli
occhi (se potete
prima scartavetrate
leggermente):
potrebbero impedirvi
questo passaggio.
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186
Di quella volta che
stesi sulla spiaggia
immaginavamo di
essere tra i ghiacci
con i pinguini; di
quando Giacomo ha
costruito un aereo di
carta e abbiamo
organizzato una
gara di volo; di
Laura e del suo
castello di sabbia
con il pozzo d'acqua
salata che dentro ci
si stava in tre.
O di quel boschetto
accanto al fiume
dove facevamo il
bagno e Antonio ha
acceso il fuoco con
il suo papà: di storie
e avventure vissute
durante le vacanze
ce ne sono sempre
tante. Ricordi
preziosi, quando si
ritorna alla
quotidianità.
Disegnamo le cartoline per gli amici
187
Perchè non
decidere, allora, di
fermarle su carta, di
raccontarle ad un
amico grazie ad un
disegno fatto da
voi? Per
mandarglielo potete
rispolverare la cara
e vecchia cartolina
postale, con tanto di
timbro a certificare
l'anno della
vacanza.
Come potete vedere
le istruzioni sono
semplici e la loro
realizzazione è alla
portata di tutti.
I bambini più piccoli
possono - oltre che
disegnare - anche
colorare disegni fatti
da mamma e papà
o attaccare qua e là
qualche adesivo
(anche se in questo
caso sarebbe
consigliabile mettere
la cartolina in una
busta).
188
Se in vacanza
siete soliti portare
molto di più che la
vostra personale
scorta di
pennarelli, potete
utilizzare le
tecniche più
disparate (la cosa
importante è che
le cartoline
rimangano piatte
per evitare che si
inceppino nello
smistamento
automatico).
Se avete con voi
solo una penna a
biro per le parole
crociate non
disperate: basta
giocarci un po’ per
realizzare
bellissimi disegni!
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fasce d’età. Se cerchi altre
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189
C'è qualcosa di
magico nel
trasformare gli
scatoloni del
supermercato in
altro, soprattutto ad
una
certa età.
Se anche a voi
vengono in mente le
astronavi e i
velocissimi bob di
Calvin e Hobbes -
che all'arrivo della
mamma si
trasformavano
repentinamente in
semplici e un po'
sgangherati
scatoloni - avete
compreso lo spirito
di questo tutorial.
Una cucina last minute per le vacanze
190
Il gioco è più o meno
lo stesso, basta
lasciar correre la
fantasia.
Chi ha già provato a
fare delle costruzioni
con gli scatoloni lo
sa: una volta
compreso il
meccanismo,
difficilmente si riesce
a resistere, e prima
o poi ci si cimenta in
una nuova impresa.
Il gioco che vi
propongo di fare
insieme oggi - la
costruzione di una
cucina per la casa
delle vacanze - è
una sorta di modello
base da cui partire,
che ai neofiti darà
modo di
sperimentare una
delle tecniche base,
quella dell'incastro.
191
I più esperti
abbrevieranno i
tempi di
realizzazione, grazie
al piano cottura
scaricabile nel PDF
finale.
Ovviamente quel
che spero è che,
insieme ai vostri
bambini, lasciate
correre la fantasia,
personalizzando la
piccola cucina come
più vi piacerà,
aggiungendo
pomelli, ganci e
ripiani.
192
Le coppette del
gelato serale, i
vasetti di yogurt e
gli imballaggi della
vostra spesa
saranno pentoline
d'eccezione.
Ciò che
raccoglierete
durante le vostre
passeggiate non
potrà che essere
ingrediente
perfetto per
deliziose cenette.
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193
194
Testimoni tangibili
della crescita dei
nostri bambini, delle
loro avventure, delle
persone che hanno
conosciuto e che
stanno loro da
sempre vicino, le
foto li aiutano a
ricordare, a mettere
a fuoco luoghi e
momenti, rinsaldano
sentimenti e legami.
Digitalizzati come
siamo, noi genitori
stampiamo sempre
meno foto,
affidandoci ai nostri
dvd e hard disk.
Perché non
spendere un po’ del
tempo creativo in
famiglia per
personalizzare
insieme i nostri
album, ma
soprattutto quei
piccoli raccoglitori
che il fotografo ci dà
in omaggio?
Personalizziamo gli album di foto
195
Vi propongo il feltro
come base da cui
partire perché non
necessita di orlo e
permette anche ai
meno esperti di
cimentarsi
facilmente
nell’impresa. Se
usate della stoffa,
prima di tagliare
ricordatevi sempre
di fare almeno un
lavaggio e di stirarla
con cura.
Il progetto si presta
davvero a mille
utilizzi e
decorazioni. Potete
personalizzare in
questo modo anche
agende, album da
disegno, quaderni o
pensare ad un
regalo per qualche
amico.
196
Ecco allora diversi
modi di arricchire la
copertina: inventare
fiori e decorazioni di
feltro e panno lenci
è solo una delle
soluzioni possibili.
Potete, ad esempio,
disegnare su un
rettangolo di stoffa e
poi incollarlo, in
modo da rendere
ancora più unico il
vostro progetto.
Con i disegni fatti
dai piccini di casa,
l’effetto finale è
garantito…
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197
I braccioli del
divano, i libri sul
comodino, le
bacinelle rovesciate,
il tappetino della
doccia, le piastrelle
della cucina: tutto il
mondo è una pista
delle macchinine!
Ben lo sanno i
genitori dei
maschietti - i più
appassionati del
genere, forse - ma
non i soli a
cimentarsi in corse
mirabolanti.
Le corsie su cui far
correre il proprio
parco macchine
sono perlopiù
invisibili e ignorano
qualsivoglia legge
della fisica:
immaginando di
avere telai a nido
d'ape con fibre di
carbonio, piuttosto
che ruote
accuratamente
costruite in
magnesio, sono
davvero infiniti i
giochi possibili.
Una pista 3D per le macchinine
198
I nostri piccoli piloti
sono dei
coraggiosissimi
stuntdriver e,
instancabilmente,
con auto, moto e
camion si
esibiscono in
inseguimenti
sincronizzati e
acrobatici
mozzafiato.
Le labbra viola a
forza di simulare il
rombo dei motori,
talvolta, però,
possono concedersi
un pit-stop da
cronometrare o più
semplicemente
decidere di fermarsi
per fare benzina.
Il gioco che vi
proponiamo parte
dai semplici disegni
che trovate nel pdf,
ma puó evolversi in
più direzioni: sta a
voi personalizzare
l'ambientazione!
199
Se siete amanti
della Formula Uno
con degli
stuzzicadenti e dei
piccoli pezzi di carta
potete costruirvi le
bandiere e il cartello
della Safety car; se
invece amate le
passeggiate in città,
con altre scatole
potete allestire
negozi e locali di
ogni tipo.
Per chi preferisce le
esibizioni
acrobatiche, vi
ricordo che vi
basterà incollare
ravvicinate le due
estremità di una
striscia di cartone
per ottenere un
semplice trampolino.
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
Se cerchi altre idee come
questa, prova a curiosare
anche su www.oltreverso.it
200
201
Ma che lavoretto è
questo? Sembra un
pasticcio?
Su, su, un po’ di
immaginazione e
qualche aiutino, nel
caso in cui la magia
non basti, vi
aiuteranno a
realizzare un cubo
magico con i ricordi
delle vacanze.
Non vi scoraggiate
lungo la strada, è
solo più difficile da
spiegare che da
fare. Se non fossi
riuscita a spiegarmi
scrivetemi una mail
o un messaggio su
Facebook e vi
risponderò, oppure
chiedete in famiglia,
qualcuno da piccolo
può darsi facesse
già un gioco
simile…
Il cubo magico delle vacanze
202
E poi, come
rinunciare
all’espressione della
vostra maestra
quando, invece del
solito disegno sulle
avventure delle
vostre vacanze, le
porterete in dono un
cubo magico da
rompicapo…hihihi
Vi siete spaventati?
Guardate bene,
sono le vecchie e
care piegature di
sempre, quelle degli
aeroplanini o di altri
giochi simili, non c’è
nulla di complicato!
Un consiglio:
verificate che le
piegature risultino
morbide; pigiate
bene e, piuttosto,
ripassatele anche
nel verso opposto.
203
Su su su, è l’ultimo
passaggio, poi
potrete divertirvi a
disegnare e a
ripensare ai
momenti più belli e
indimenticabili delle
vostre vacanze.
Capito il trucco?
Se volete essere
sicuri di aver ben
compreso come
girare il foglio,
scrivete con una
matita leggera le
lettere A e B come
ho fatto io
sull’esempio.
Nel quadrato che vi
uscirà seguendo
l’esempio, sarà solo
più visibile la B.
Facendolo poi in
senso inverso sarà
solo più visibile la A.
204
Se non capite subito
come si fa non vi
scoraggiate, ci siamo
passati tutti…
Per i vostri amici il
gioco avrà ancora
qualcosa di magico e,
vi avverto, sarà
contagioso! Non è
davvero un caso che
sia sopravvissuto tra i
banchi generazione
dopo generazione…
Adesso che avete
capito il trucco, tutto
vi sembra molto
facile, vero?
Ogni venerdì troverai su
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tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
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205
206
Lo ammetto: quando
ho scoperto questa
tecnica di trucco,
tanto adatta al
Carnevale e per
animare le feste di
compleanno dei
nostri bambini, non
ho pensato di farne
un tutorial per voi.
Credevo di essere
l'unica a non
conoscerla!
La sottoscritta non
va molto aldilà del
trucco acqua e
sapone, quindi
pensavo di essere
rimasta l'unica ad
usare ancora i
pastelloni colorati
per disegnare
farfalle, coccinelle e
baffi finti sulle
guance dei nostri
nanetti. I commenti
delle altre mamme
nel vedere il trucco
di mia figlia, però, mi
hanno fatto
cambiare idea!
Bambini al trucco con gli stencil
207
Eccomi allora qui a
condividere la
scoperta,
aggiungendoci
ovviamente un
ingrediente segreto:
l’autoproduzione di
stencil adesivi, facili
da realizzare grazie
ai perforatori
sempre più diffusi o
anche con l’aiuto di
un semplice
taglierino e di tanta
pazienza.
La cosa che
colpisce di più è la
precisione del
risultato, ottenuto
con una delle
tecniche decorative
più semplici e alla
portata di tutti: lo
stencil.
208
Mostrate ai vostri
bambini come si fa e
subito vi
chiederanno di
provare, rubandovi
la colla cosmetica
dalle mani per
l'entusiasmo.
In questo caso vi
consiglio di
sostituire il foglio
che vi permetterà di
recuperare i
brillantini con il
coperchio di una
scatola da scarpe: i
bordi rialzati
eviteranno la caduta
libera di brillantini.
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realizzare insieme ai tuoi figli,
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209
Eccoti, la penna in
mano, a meditare
sulla lista degli
invitati: è finalmente
arrivata la tua festa
di compleanno! Su
quel foglio rubato al
quaderno decidi
anche di scrivere
cosa vorresti in
regalo e cosa ti
piacerebbe
mangiare: non si sa
mai, la mamma e il
papà potrebbero
sempre decidere di
accontentarti.
Disegni gli inviti da
dare ai tuoi
amichetti, un
timbrino con il
teschio da pirata
qua, una stellina
glitterata là. È quasi
tutto pronto: hai
gonfiato anche
qualche palloncino a
cui hai disegnato
occhi e sorriso
insieme al tuo papà.
Bandierine per la torta di compleanno
210
Cerchi infine di
pensare a qualche
gioco da fare
insieme ai tuoi amici
di sempre per
rendere la giornata
speciale, poi pensi
alla tavola.
Vorresti darle un
tocco speciale,
contribuire con
qualcosa creato da
te per decorare la
ciotola delle patatine
o la torta preparata
apposta per la festa.
211
Con questo
semplice progetto,
scegliendo un
tovagliolo con le
decorazioni più
appropriate
all'occasione, potrai
divertirti a
personalizzare il
banchetto.
Anche i tovaglioli
bianchi possono
essere utilizzati al
meglio facendo
attenzione a
ritagliare 15
bandierine…
212
… scrivendo una
lettera con il
pennarello su ognuna
di esse potrai
comporre la
frase:"Buon
compleanno!"
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213
Una cassetta della
frutta, di quelle in
legno, a naso in giù
sulla strada. Una
tovaglietta trafugata
in cucina stesa sul
suo carapace;
sopra, una caraffa
brinata dal freddo,
cannucce, limoni a
volontà, un piattino
di fettine rotonde già
intagliate sul fianco.
Così avrei voluto
cominciare questo
tutorial, con quel
cartello scritto a
mano da noi
bambini, con il suo
"Vendesi limonata
fresca!". Con l'odore
di quelle strade di
paese soffocate dal
caldo, con quelle
monetine
guadagnate durante
la giornata e già
spese la sera per un
gelato condiviso.
Una limonata attacca e stacca
214
Banchetti come
questi, di giornalini
usati e di giochi
dismessi, di
limonate e dolcetti
fatti in casa, ormai
sono più unici che
rari:
per concedervi una
merenda speciale,
non dovrete
chiedere, peró,
nessuna
autorizzazione.
I segnabicchieri che
vi propongo sono
facili e veloci da
realizzare, adatti
anche a chi non sa
disegnare (potete
ricalcare i contorni
di qualunque
immagine vi
piaccia).
Una volta finita la
festa, potrete
staccarli e riusarli
come decorazioni
per lo specchio del
bagno o i vetri della
vostra cameretta.
215
Un ultimo consiglio:
per realizzare le
scritte vi consiglio di
fare delle prove su
un foglio fino a che
non sarete
soddisfatti, e di
scrivere
direttamente sul
vetro (dopo aver
fissato sul lato
interno, con lo
scotch, la scritta da
ricalcare): eviterete
così spiacevoli
deformazioni.
Quando laverete la
caraffa, tutto verrà
via facilmente.
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216
Compleanno in
arrivo? Festeggiate
anche in classe con
i vostri compagni
della scuola
materna?
Ci sono molte cose
a cui pensare, e la
prima che mi viene
sempre in mente è
che sarebbe bello
coinvolgere
attivamente anche il
piccolo interessato.
Questo è uno dei
modi per farlo senza
stress.
L’idea è quella di
realizzare una
cartolina che regali
ai compagni un
messaggio scelto
dal festeggiato e un
dolcetto.
Il procedimento è
molto semplice, e
probabilmente chi
tra voi ha maggior
confidenza con le
attività manuali ha
già capito tutto, ma
vediamo insieme
come fare.
La festa di compleanno all’asilo
217
Ovviamente la
proposta che vi
faccio è adatta alla
scuola materna, ma
può essere
variamente
declinata e ampliata
per le scuole
elementari.
Chiedere a vostro
figlio di realizzare 26
disegni diversi è un
po’ troppo non
credete? L’età è
quella giusta per
ricorrere alla
fotocopiatrice.
Se avete una
fustellatrice i
bambini si
divertiranno ad
aiutarvi a fare tutti i
buchi. Allo stesso
modo potrete
coinvolgerli nella
scelta di un nastrino
piuttosto che di un
altro.
218
Questa è la fase
preferita dai
bambini, soprattutto
se avrete acquistato
dei lecca lecca dai
gusti e colori diversi.
Scegliere quale
dolcetto attaccare al
bigliettino di quale
amico sarà per
vostro figlio come
‘prendersi cura’ di
lui, oltre che un
bell’esercizio con lo
scotch hihihi…
Non vi resta che
appenderli agli
armadietti e buona
festa!
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219
Siete già saliti sulla
giostra delle feste di
compleanno dei
compagni di classe?
E il vostro? Deve
ancora arrivare? C’è
ancora tempo per
darvi qualche idea
su come fare un
lavoretto insieme in
previsione della
festa?
Lo so, care mamme
e cari papà, c’è
sempre così tanto
da fare prima della
festa dei nostri figli,
che le decorazioni
fai-da-te sono
l’ultimo dei vostri
pensieri. Vi invito a
riflettere su una
cosa però: prepara-
re qualcosa insieme,
per gli amici che
verranno, è prender-
si cura di loro, è
vivere in modo più
attivo il cambiamen-
to in atto.
Decorazioni per le feste di compleanno
220
Se il tempo vi
permette di
realizzarne una
soltanto, mettetela
in un posto speciale,
appesa fuori dalla
porta piuttosto che
cucita alla tovaglia:
sarà comunque
d’effetto. Solo un
accorgimento, utile
se usate la carta
velina: ricordatevi
che se viene
bagnata lascia giù il
colore!
La tecnica della
sovrapposizione
degli strati è utile
anche quando usate
dei ritagli dalla
forma irregolare,
come ho fatto io, vi
basterà praticare un
taglio perimetrale
lungo tutti e quattro i
lati della strisciolina,
invece che nel solo
senso della
lunghezza.
221
In questa fase del
lavoro non lasciate
zone del palloncino
vuote, copritele tutte
con della carta
velina, in modo da
creare una
superficie
omogenea e priva di
buchi ad
asciugatura
avvenuta.
Quando il palloncino
sarà interamente
ricoperto di
striscioline e la colla
si sarà asciugata
tagliate con le forbici
la valvola di
sicurezza. Lasciate
che l’aria fuoriesca
da sola, senza
schiacciare, in modo
che la decorazione
prenda da sola la
sua forma finale.
222
Con le forbici date
gli ultimi ritocchi. E
voilà! Buon
compleanno!
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da realizzare insieme ai
tuoi figli, per le più diverse
fasce d’età. Se cerchi altre
idee come questa, prova a
curiosare anche su
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223
224
Farmi raccontare
dagli amici dei loro
calendari
dell'avvento è da
sempre una
tentazione: in ogni
risposta c'è come un
millefoglie di ricordi,
da guardare e non
toccare.
È un po' come
entrare in punta di
piedi nei loro Natali:
attorno al loro
racconto crescono
piano piano dei
mondi.
Calendario dell’avvento con il tè
225
Nella mia famiglia, ad
esempio, non si è mai
fatto; in altre ha il vero
e originale significato
dell'attesa dell'evento
religioso e dietro le
finestrelle racchiude
parole preziose,
mentre per molte
persone disegna una
sorta di via lattea di
cioccolatini che punta
dritta al Natale.
Per noi amanti
dell'handmade è -
aldilà di tutto - una
ghiotta occasione di
confronto su tecniche
e idee, un gioco da
fare insieme che si
amplifica
nell'atmosfera di festa.
226
Sul web le idee sono
davvero tantissime,
potete davvero
sbizzarrirvi, o provare
questa mia bislacca
versione a prova di
bambino che lascia - a
fine lavoretto - le mani
profumate di tè.
Ovviamente per la
scelta del colore del
cartoncino, del piatto e
del pennarello
lasciatevi ispirare dalle
bustine del tè che
bevete ogni mattina.
Se non avete un
piattino da dolce di
carta in casa potete
ricavare delle forme
simili a queste
disegnando il
perimetro di un piatto
sul cartoncino
avanzato e
ritagliandolo.
227
Se il calendario, una
volta appeso, sarà
visibile anche sul
retro, tagliate una
sagoma speculare a
questa su un altro
piatto e incollatela
sopra.
Nel disegnare volute e
spirali non esagerate.
Farete sempre in
tempo, una volta
incollate le bustine, ad
aggiungere segni e
ghirigori per
riequilibrare gli spazi.
228
L’idea in più: insieme
o al posto della
caramella potete far
trovare ai bambini un
biglietto del folletto
con una prova da
superare (fare un
disegno, preparare la
tavola, telefonare ai
nonni…)
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229
Tadààààà!
Mamme, papà, siete
pronti a stupire i
vostri bambini con
una tecnica che ha
qualcosa di magico?
Potrete sentirvi
supereroi e intanto
riciclare tutti quei
tovagliolini spaiati a
tema natalizio
accumulati nel
cassetto della
tovaglia di anno in
anno.
Ma come, la colla
dov’è?
Eh no, questa volta
non serve, grazie ad
un trucchetto da
crafter, usato nello
scrapbooking, che io
ho imparato da Sara
e che voi, oggi,
imparerete da me.
Stirare il biglietto d’auguri
230
Due accortezze.
La prima: la pellicola
trasparente non
deve essere di
quelle resistenti al
calore che vanno
bene anche per il
forno o il microonde,
ma una di quelle
normali.
La seconda: il ferro
da stiro non deve
mai toccare la
pellicola
trasparente, quindi
prima di procedere
con la fase
successiva
rimboccatela bene
sotto il tovagliolo.
231
Il ferro va usato alla
temperatura
massima.
Se non siete certi di
aver rimboccato
bene la pellicola o
avete il timore di
rovinare il ferro da
stiro, frapponete un
foglio di carta da
forno. Ci vorrà un
attimo di tempo, non
scoraggiatevi.
Muovetevi con
pazienza e
regolarità,
utilizzando i
movimenti anche
per stirare il
tovagliolo. Insistete
sui bordi. Il risultato
non mancherà di
stupirvi!
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232
Chi ogni tanto passa
di qua sa già che
con i trucioli delle
matite ci piace
disegnare, ma forse
non immagina che
possano tornare utili
anche per la tavola
di Natale.
Basta guardare gli
‘ingredienti’ di
questo nuovo
lavoretto da fare
insieme per capirlo:
sono proprio loro ad
essere i
protagonisti. Se
utilizzate i trucioli
delle matite in legno
l’effetto è ancora più
bello e lo stupore
dei vostri
commensali vi
ripagherà del lavoro
fatto.
Un mini albero come segnaposto
233
Se preparate i
segnaposto un po’
di tempo prima,
sostituite se potete
la colla stick con la
colla a caldo, che a
volte in luoghi
troppo riscaldati o
umidi tende a
cedere.
Se non avete i
fiammiferi in casa
potete sostituirli con
dei piccoli rametti
trafugati nel bosco
per rendere il vostro
alberello ancor più
shabby, o con tre
stuzzicadenti
incollati tra loro.
234
Per scrivere il nome,
se volete farlo,
usate il pennarello
indelebile sul
sughero.
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235
Rimarrete delusi
leggendo questo
tutorial fino in
fondo? Non
troverete, mi spiace,
la ricetta della
meringa perfetta.
Non disperate, però:
se non riuscirete a
districarvi tra le
infinite versioni
proposte su siti, blog
e forum, sarete
ancora in tempo per
chiederla a Babbo
Natale!
Una cosa è certa:
recuperate dosi e
procedimento dal
web o dal vecchio
quaderno della
nonna, prima di
cimentarvi in questa
insolita esperienza
decorativa con i
vostri figli, e non
abbiate fretta nella
cottura delle
meringhe.
Il segreto del tutorial
di oggi, sia
nell’esecuzione che
nell’asciugatura, è la
pazienza.
Meringhe da appendere all’albero
236
Il secondo segreto è
l’organizzazione. Il
composto è più
facile da utilizzare
appena fatto, perché
pian piano si
asciuga e
cristallizza,
complicandovi il
lavoro, quindi vi
consiglio di
preparare tutto
prima di cominciare.
Se userete tre tuorli
come ho fatto io, vi
serviranno più o
meno tre infornate
successive, e
siccome ognuna di
esse durerà circa 70
minuti, vi consiglio di
preparare sul tavolo
da lavoro (già
disegnati) tre fogli di
carta da forno,
ognuno grande
abbastanza da
coprire la vostra
leccarda.
237
Delineare il contorno
di ogni decorazione
prima di riempirne
l’area vi aiuterà a
essere più precisi e
migliorerà il risultato
finale: nessuno di
noi è pasticcere e
bisogna avere un
po’ di dimestichezza
con la sac à poche
per disegnare a
mano libera! Lo
strato di meringa
deve essere il più
possibile omogeneo
e non troppo sottile.
La decorazione
finale, come
sempre, è solo una
delle infinite
possibili. Potete
usare palline di
zucchero come
queste, codette, o
dipingere sulle
meringhe con del
cioccolato fuso a
cottura ultimata.
238
Riuscirete ad
appenderle
all’albero o finiranno
prima? Hihihi…
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239
Per realizzare
queste stelline da
appendere all’albero
dovrete bere prima
di dicembre un bel
po’ di succhi di frutta
o di bevande
confezionate in
bricchetti
monodose. O
chiedere a nonni,
maestre dell’asilo e
amici che vi tengano
da parte le loro
cannucce..
Mia figlia
stranamente
preferisce bere nella
tazza, quindi le
nostre cannucce
sono ancora intonse
e incellofanate, ma
se le avete usate
basta lavarle con un
po’ di acqua calda e
di detersivo.
Stelle di Natale con le cannucce
240
Questa stella può
essere realizzata
anche tagliando di
misura delle cannucce
più lunghe, ma l’effetto
finale sarà meno
proporzionato a causa
del loro maggior
diametro. Se tagliate
invece a metà una
cannuccia normale e
usate perline più
grandi, otterrete una
bella stella per
decorare la punta del
vostro albero di
Natale.
Giocando con i colori
delle perline o
tagliando le cannucce
in segmenti appena
un po’ più lunghi o più
corti (ricordate che ne
occorrono sempre sei
uguali per ogni stella),
potrete variare il
risultato finale e
utilizzare il vostro
piccolo firmamento
anche per abbellire la
tavola, i vostri
pacchetti o il vostro
presepe.
241
E se per caso avete
appena comprato la
pasta polimerica
fosforescente per
realizzare la spilla a
fantasmino (cercate
il tutorial)
e vi è avanzata
parte del panetto,
fate tante piccole
palline, cuocetele
infilandole in uno
stuzzicadenti e
utilizzatele come
perline:
contribuiranno a
illuminare il vostro
bellissimo albero.
Questo lavoretto è
adatto anche a
bambini molto
piccoli: se uno dei
genitori tiene in
mano il fil di ferro,
giocare a infilare
perline e cannucce
può essere davvero
divertente!
242
E se vorrete, potrete
usare le stelle come
originali
chiudipacco. Cosa
ne dite?
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243
Immaginereste mai
che questa pallina è
stata decorata
utilizzando uno dei
sacchetti di nylon che
si usano per fare la
spesa, uno di quelli
già un po’ usurati e
bucherellati?
L’effetto, trovo, è
sorprendente…
Ancor di più lo sarà
quando scoprirete la
facilità di realizzo. Con
poco, riciclando, i
vostri bambini
potranno creare dei
piccoli pensieri per gli
amici o i parenti,
stupendoli poi
con la rivelazione del
loro ingrediente
segreto.
Da sacchetto a neve sulla pallina
244
Il mio consiglio in
questa fase: più
ravvicinati sono i tagli,
migliore sarà il
risultato finale.
Provate anche ad
accostare bianchi e
colori diversi, per
creare altri effetti.
Per rendere le palline
più luminose
aggiungete un po’ di
coriandoli ottenuti da
un sacchetto
trasparente.
245
Altro da dirvi, questa
volta, non ho, se non
augurarvi un Natale
fatto di piccole cose,
create insieme, così
come piace a noi.
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246
Uno dei motivi per
cui fin da bambini
amiamo il Natale è
che con le sue luci
trasforma lo spazio
cui siamo abituati,
ritagliandone
nuovamente i vuoti
e i pieni come in un
origami,
ridisegnandone
come d’incanto ogni
quotidiana
geografia.
Le luci dell’albero
accompagnano i
nostri passi anche
nell’oscurità della
casa, ma non sono
le sole. Qualche
piccola lanterna qua
e là o sulla tavola
accontenta chi,
come i bambini,
ama immergersi
totalmente in un
mondo altro,
rendendo già
speciale l’atmosfera
in vista del Natale.
Da lattina a lanterna natalizia
247
Se i vostri bambini
sono ancora piccoli
potete pensare voi a
questa prima fase
del taglio, che vi
vede armati di
forbici e taglierino.
Se invece avete già
dei ragazzi grandi,
scoprirete che il
riciclo di una lattina
per loro ha sempre
stranamente
qualcosa di
coinvolgente.
Vi ho visti! Sì, nel
senso… ho letto nei
vostri pensieri!
Stavate già
progettando la Tour
Eiffel, hihihi. Non ve
lo consiglio! Meglio
optare per forme
semplici e poi
andare a dettagliare
con il pennarello
indelebile.
Di grande effetto, se
può servirvi, sono le
finestre.
248
Per la decorazione vi
lascio carta bianca,
ma con qualche
consiglio: usate i colori
acrilici o le tempere
mescolate con la colla
vinilica, per evitare
che il colore sfogli.
Lasciate asciugare e
date una seconda
mano. Se usate gli
scotch colorati date un
fondo leggerissimo di
colla vinilica per
evitare che si
stacchino con il
calore.
Se li avete, non fatevi
mancare glitter e
colori in rilievo!
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249
Un altro segnaposto?
Ebbene sì! Per me è
un’ottima scusa per
inventare sempre
nuovi alberelli di
Natale: se non volete
usarli per addobbare
la tavola, potete
sempre utilizzarli per
qualche simpatico
pensierino natalizio
low-cost.
Non avete le
cannucce corte dei
bricchetti? Non avete i
tappi da spumante?
Dai, su, non
scoraggiatevi così.
Vanno bene anche le
altre cannucce, e per
tenere in piedi
l’alberello saranno
perfetti anche i tappi di
sughero normale
(magari tagliati in due)
o un po’ di didò.
L’albero di Natale con le cannucce
250
Per realizzare il
segnaposto io ho
usato il ritaglio di
uno spartito
musicale, ma se vi
piace l’idea e non
avete niente del
genere a portata di
mano, potete
disegnare voi le
note musicali.
Un’altra idea è
usare una carta che
si abbini ai colori
della vostra tavola!
Nel preparare le
diverse misure
tenete conto del
fatto che una volta
che avrete montato
l’albero, potrete
sempre dare
un’aggiustatina con
le forbici,
accorciando qui e là,
in modo da dare un
senso ascendente
alla composizione.
251
Le cannucce
cedono facilmente
sotto la punta dello
stecchino, non c’è
bisogno di
preforarle. Fatele
poi scorrere con
delicatezza fino alla
loro posizione.
Tenete conto che il
tronco sarà la parte
appuntita.
Tagliate l’eccedenza
dell’altra estremità
dello stecchino con
le forbici e copritela
con un pezzo di
cannuccia.
Sbizzarritevi nelle
decorazioni!
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
Se cerchi altre idee come
questa, prova a curiosare
anche su www.oltreverso.it
252
Tutti i figli crescono,
e per molti di loro
fare lavoretti in vista
del Natale diventa
'una cosa da piccoli'.
Per fortuna non
capita sempre, ma
se è il vostro caso
ecco qualcosa che
potrebbe suscitare
anche un po' del
loro entusiasmo.
Mettersi a
tagliuzzare una
lattina (e soprattutto
tirarne fuori
qualcosa) non è da
tutti e poi potranno
sempre avere
un’esperienza
diversa da
raccontare agli
amici.
Da lattina a decorazione natalizia
253
Se pensate che non
abbiano tutta questa
pazienza, proponete
loro di arrivare
almeno fino alla
spirale. Già solo
quella, appesa, fa il
suo luccicante
effetto, e per
realizzarla non
servono né
fermacampioni, né
cartoncino, né
biadesivo.
Non buttate via la
lamierina che
avanza, vi servirà
più avanti. Se avete
in casa delle fustelle
potete tagliare
stelline e fiocchi di
neve dai piccoli
pezzi di lattina che
vi rimarranno alla
fine (non tutte
riescono, non
sforzate se sentite
troppo duro,
potebbe rompersi):
vi saranno utili per
decorare pacchi e
bigliettini!
254
Eccola qui la spirale!
Se vorrete fermarvi
qui praticate con la
punta delle forbici un
piccolo buco al centro,
fate passare un filo di
lana doppiato e
annodate nella parte
inferiore in modo da
ottenerne un gancio.
Vi basterà appendere
la decorazione perché
il peso della lamierina
la tirerà verso il basso
trasformandola in
un’originale (e
luminosa) spirale.
Scoprirete nella
prossima fotografia
come concludere il
vostro capolavoro, ma
intanto un consiglio:
quando decorerete la
base dell'albero per
nascondere il
biadesivo, potete
utilizzare anche una
striscia di lattina da
chiudere intorno alla
circonferenza
utilizzando un
fermacampioni (non
cedete alla tentazione
del biadesivo, non
terrebbe a lungo!).
255
Ecco fatto: il vostro
è un vero twist
natalizio!
Ogni venerdì troverai su
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tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
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256
Beccati! Questo è
proprio il nostro
albero di Natale!
Dopo averlo
decorato con i pop
corn, le cialde di
riso, i bucaneve, i
biscotti dipinti con il
bianchetto (e chi più
ne ha più ne
metta…) abbiamo
sperimentato i
fiocchi di polistirolo
degli imballaggi.
La cosa bella è che
questo lavoretto è
adatto anche ai più
piccoli, perché a
dover essere
utilizzato è un ago
da ricamo, di quelli
che non pungono.
Se poi dopo un po’ i
vostri figli si
stuferanno, sappiate
che trafugheranno
dei fiocchi per
inventare mille
giochi più divertenti,
come cucinare la
neve o trasportarla
con la gru.
Fiocchi di neve sull’albero
257
Questi fiocchi sono
candidi, leggeri,
lucidi e quindi
luminosi: perfetti per
l’albero di Natale!
Se non ne avete in
casa vorrà dire che
la prossima volta
che ne troverete in
un imballaggio, li
terrete da parte, ma
intanto potete
inanellare con lo
stesso sistema i
pop-corn.
L’effetto finale è
davvero molto simile
e originale.
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258
Vi vedo, vi vedo!
Appena potete vi
rifugiate in casa al
calduccio: quale
occasione migliore
per una merenda
tutti insieme e per
qualche lavoretto in
previsione del
Natale? Per
realizzare questi
biglietti d’auguri
recuperate
l’involucro che
contiene pacchi di
caffè multipli.
Di solito non è
differenziabile e il
suo interno
specchiato è molto
più adatto per il
lavoretto che
dobbiamo fare
insieme, di quanto
non lo sia la carta
stagnola -
soprattutto
lavorando con i
bambini - perché è
meno fragile e non
si stropiccia
facilmente.
Auguri scintillanti
259
Potrebbero andar
bene anche altri
sacchetti o
confezioni
salvafragranza:
l’importante è che
abbiano una
superficie argentata
riflettente, e che
siano senza pieghe
e non troppo spessi.
In questo tutorial ho
scelto di utilizzare la
formina di un
semplice albero di
Natale, ma potete
davvero sbizzarrirvi:
tra fiocchi di neve,
palline per l’albero,
slitte, campanelli e
pupazzi di neve c’è
solo l’imbarazzo
della scelta.
260
Se non siete
soddisfatti di come
avete ritagliato il
bordo non temete: a
lavoretto finito
potrete ripassare il
contorno con un
pennarello argentato
o con dell’altra colla
glitterata.
Qui non potete
sbagliare, ma se vi
spaventa dover
improvvisare motivi
ornamentali potete
fare anche solo tanti
puntini più o meno
grandi: l’effetto
finale sarà quello di
un cielo stellato!
261
Tutto chiaro? Allora
pronti a metter
mano alle formine…
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262
Puff puff, pant
pant…tutto pronto
per Natale? Se,
dopo tutti questi
tutorial, avete
ancora voglia di
cimentarvi in
qualche lavoretto a
tema, potete
sbizzarrirvi nella
costruzione di
queste palline di
carta.
Avete disegnato con
le meringhe, riciclato
il polistirolo per
realizzare alberelli
segnaposto e
involucri del caffè
per i bigliettini,
realizzato stelle con
le cannucce e
calendari
dell’avvento con le
bustine del the? E’
ora di riposarsi e di
giocare un po’…..
Palline d carte e campanelli
263
Il procedimento è
molto semplice ed è
alla base di più
articolate versioni
che ogni crafter che
si rispetti ha già
sperimentato e
rielaborato almeno
una volta,
aggiungendole se
non altro alla propria
lista dei buoni
propositi.
E’ così semplice da
essere adatto anche
i bambini più piccoli
(che possono
sempre spalmare la
colla), ma
soprattutto lascia
molto spazio alla
gioia della
realizzazione, e al
divertimento degli
accostamenti e degli
abbinamenti.
264
Rilassatevi e
lasciate spazio alla
fantasia,
permettendovi
anche di riciclare
ritagli, riviste, pagine
spaiate di vecchie
pubblicazioni,
disegni abbandonati
in un angolo della
cameretta perché
non vi sono venuti
proprio benissimo,
ma che in questa
occasione potranno
tornare utilissimi.
Il gioco è, come
sempre, più bello se
fatto in compagnia:
ci si scambia carte
colorate come
fossero figurine e il
tavolo della cucina
si trasforma per
qualche ora in un
arcobaleno di colori.
265
Proprio quello che ci
vuole in questi giorni
così frenetici che
precedono il Natale!
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266
A volte basta
riuscire a guardare
oltre il nostro piccolo
naso: ci può essere
un pizzico di magia
nascosta ovunque,
anche nei posti più
impensati.
Non vi chiedo quanti
di voi abbiano mai
pensato di riciclare i
vassoi di polistirolo
(in realtà polistirene
espanso) che i
supermercati
utilizzano per
preconfezionare
verdure e altro. Mi
basta pensare alla
faccia del mio
compagno quando
gli ho sottratto dalle
mani questi due,
prima che li buttasse
all'urlo di "Ma
puzzano ti tomino!"
Da vassoio a segnaposto
267
Bhe, ve lo confesso,
facendo la spesa al
mercato rionale di
vassoietti così in
casa per fortuna non
ne capitano quasi
mai: ero però
curiosa di
sperimentarne
l'utilizzo e
ve lo assicuro: è
stato sufficiente
lavarli con il
detersivo dei piatti e
una spugnetta per
eliminare ogni
sgradevole odore.
Visto che il Natale si
sta avvicinando ho
provato a realizzare
un piccolo alberello
segnaposto per la
mia bimba, che però
si presta anche ad
altri utilizzi.
268
Se lo realizzate
insieme a bambini
abbastanza piccoli
spiegate bene loro
che le palline di
zucchero una volta
incollate non sono
più commestibili: vi
sembrerà un
consiglio superfluo,
ma mia figlia
quando l'abbiamo
finito mi ha chiesto
se lo poteva
mangiare...eh eh,
del resto sembrava
quasi un biscotto!
La decorazione
finale, come
sempre, è solo una
delle infinite
possibili. Potete
usare come base
tutti i colori acrilici o
divertirvi con le colla
glitterata lasciando
che si intraveda il
bianco del
polistirolo: sembrerà
un albero innevato.
269
Un consiglio: ho
sperimentato che il
polistirolo espanso
in realtà, essendo
rigido, si spezza
piuttosto facilmente:
nel tagliarlo
procedete
sgrossando
prima i contorni,
solo
successivamente
rifinite la sagoma.
Questa operazione
eviterà spiacevoli
incidenti di percorso.
Non vi resta che
pensare al menù
della serata!
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270
Complice l’aria
gelida di queste
mattine, pungente
sulle guance un
poco arrossate,
nella nostra cucina è
spuntato un piccolo
alberello.
E’ ambasciatore di
cime innevate,
promessa di piccole
stelle ancora
nascoste, tributo a
quel girotondo di
creazioni handmade
che gravita attorno
al Natale.
Alberello da scrivania
271
Il suo piccolo
paesaggio in
miniatura è un invito
a entrare, ad
appendere palle e
palline, mentre in
giro per la città
appendono già le
luci e gli addobbi.
La magia vera è che
per realizzarlo non
c’è stato bisogno di
niente. E’ stato
sufficiente frugar nei
cassetti in un
pomeriggio di
pioggia e
acchiappare al volo
la vaschetta di
gelato che papà,
pulitosi i baffi dal
cioccolato, stava già
per buttare.
272
Ovviamente le
praline di zucchero
possono essere
sostituite da
qualsiasi cosa vi
venga in mente, e la
farina può essere
sostituita con dello
zucchero a velo.
L’albero, in questo
tutorial molto
semplice, può
essere riccamente
addobbato
utilizzando nastrini,
colori pop-up,
bottoni, e mille
meravigliose
cianfrusaglie.
273
Se non avete un
bastoncino per il
tronco e il brutto
tempo non vi
permette di fare una
bella passeggiata
per cercarne uno,
potete usare anche
un cono gelato
rovesciato, un
evidenziatore
scarico o un mazzo
di cannucce
incollate tra loro.
Date libero sfogo
alla vostra fantasia -
se avete più
pazienza di me -
anche nella
realizzazione dei
piccoli pacchetti.
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274
Lo ammetto: ogni
volta che apro il
cassetto in cui
riponiamo tovaglioli,
bicchieri e piatti di
carta spaiati,
avanzati dalle cene
con amici e parenti,
un po' mi prende lo
sconforto.
Vorrei buttarli per
fare un po' di ordine
e fare posto ai
nuovi, ma proprio
non ci riesco perchè
sono intonsi,
colorati, invitanti
come manciate di
caramelle.
Alberi chiudipacco per gli auguri
275
Se anche voi avete la
stessa strana malattia
potete utilizzarli per
realizzare dei
bigliettini di Natale un
po' insoliti, o degli
originali chiudipacco
(basterà fare un
piccolo buchino sul
bastoncino con l'aiuto
di un cavatappi per far
passare il nastro).
Qualche consiglio:
quando la colla sarà
asciutta rifilate i vostri
piccoli coni con l'aiuto
delle forbici in modo
che i due lati incollati
combacino
perfettamente.
276
Se vi sentite insicuri
nello scrivere nomi e
auguri in bella
calligrafia, fatelo prima
a matita, magari
tenendo davanti agli
occhi qualche scritta
trovata su internet.
I bastoncini del gelato
– se non li avete quelli
tenuti da parte durante
l’estate, poi lavati
accuratamente con il
detersivo dei piatti -
potete acquistarli in
comodi pacchetti nei
negozi di hobbistica.
Prima di incollare i
coni uno sull'altro fate
delle prove fino ad
ottenere l’alberello che
più vi piace: essendo
artigianali sono
imperfetti e calzano
diversamente.
277
Potete creare degli
alberelli anche con
due soli piccoli coni e
divertirvi ad addobbarli
come più vi piace
grazie ad un po' di
colla vinilica (nel caso
usiate piccole
paillettes o palline di
lana) o con della colla
a caldo (se volete
aggiungere materiali
più pesanti, ad
esempio un piccolo
campanellino).
Facile vero? Tutto
serve, anche i piattini
spaiati… hihihi
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278
Frugare tra i tanti
calzini dismessi,
insieme alla piccola
Anna, per scegliere
quelli da usare per i
lavoretti, è sempre
come tornare con lei
indietro nel tempo,
ascoltare le sue
mille domande,
guardarla mentre
gioca a misurarseli
tutti, ad uno ad uno,
come a volersi
assicurare di essere
cresciuta davvero.
Tasche della cintura
porta-attrezzi,
piuttosto che
bislacchi vestiti per
le bambole, i nostri
piccoli calzini
selvaggi sono
davvero multiuso,
ma questa volta
diventeranno un
caldo cappello per
Babbo Natale.
Quel vecchio calzino di Babbo Natale
279
Come dite? Non
avete calzini rossi
da usare? Non
credo che sia
importante! Anna mi
ha detto che Babbo
Natale aveva freddo
e si è messo il
golfino di
Armandone… è
sempre una
questione di punti di
vista!
E poi chissà, magari
frugando tra i calzini
dimessi vi verranno
altre mille bislacche
idee o troverete
quella giusta da
appendere al
caminetto, come
nelle fiabe di
quando ero
bambina.
280
Poche mosse e il
Pedalinus
Truculentus natalizio
è quasi pronto:
anche le gocce di
colla vinilica sul
cotone si asciugano
in fretta!
Vista l’estrema
difficoltà di questo
lavoretto (eh eh) vi
lascio con una
seconda versione
del Babbo Natale,
utile per riciclare
qualche vecchio
gomitolo ormai dato
per disperso.
281
Voi cosa ne dite?
Ma insieme quanto
sono carini…
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282
283
Gli alchechengi mi
affascinano da
sempre, perfetti in
quella loro divisa
arancione, come da
lanternina di carta
ricamata in
trasparenza, ma
qualcuno di voi forse
li conosce solo per
averne intinto le
bacche nel
cioccolato fuso.
La pianta, meno
aggraziata dei loro
calici, cresce
spontaneamente un
po’ come il
papavero,
fino a circa 1000
metri
di altitudine.
E’ frequente vederla
seminata negli orti,
e in estate, con i
suoi fiori bianchi, si
trova anche
nei vivai cittadini.
Una streghetta segnaposto
284
Con le sue
lanternine - che ad
Halloween sono di
un arancione vivo
perché sono giunte
a maturazione - ci si
può sbizzarrire in
tanti modi diversi.
Per scoprire come
farne delle zucche
dovete cercare il
post Dolcetto o
scherzetto sul mio
blog.
Per la streghetta,
ecco come fare.
Il gioco è molto
semplice e adatto
ad ogni età.
Un consiglio: se non
realizzate le
streghette all’ultimo
momento, ma
pensate di utilizzarle
uno o due giorni
dopo, preparatele e
appoggiate su ogni
‘petalo’ un piccolo
oggetto che gli
impedisca di
arricciarsi.
285
Spaventoso
Halloween
a tutti!
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286
Adoriamo i calzini
selvaggi, quelli che
si smarriscono
(o rifugiano,
chissà…) in ogni
angolo della casa
e poi rispuntano
fuori all’improvviso
chiedendo
di giocare con loro.
Con quelli a strisce,
colorati, dalle
fantasie più strane,
abbiamo cucito
pupazzi, creato
zainetti per le
bambole o
portacellulari, ma di
quelli bianchi, cosa
fare? Specie
sempre più rara, in
via di estinzione:
come si fa a buttarli
via?
Il fantasma calzino
287
Halloween è venuto
in
nostro soccorso:
con acqua,
zucchero
e un po’ di pazienza
sono diventati i
nostri fantasmini
preferiti.
Voi cosa state
aspettando?
Per dare loro la
forma che preferite
potete usare di tutto.
Ottimi compagni di
gioco sono i flaconi
dei prodotti per la
pulizia personale. I
tappi di sughero
possono diventare
ottimi alleati se
volete che il vostro
fantasmino abbia
anche le braccia
protese in avanti per
essere più
spaventoso.
288
Schierateli poi in
attesa del grande
giorno: dolcetto o
scherzetto?
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289
Ecco l’ultimo dei
lavoretti dedicati a
Halloween. Anche
questo è un
fantasmino veloce
da realizzare e di
sicuro effetto,
soprattutto perché
sa stare in piedi da
solo, stupendo così
parenti e amici
presenti.
L’ingrediente
fondamentale e
irrinunciabile è la
garza gessata: vi
toccherà proprio
andare a comprarne
un rotolino!
Se volete potete
utilizzare le anime di
cartone dei rotoli di
carta igienica,
invece di quelli della
carta assorbente, e
realizzare tanti
fantasmini più
piccoli, da usare
magari come
segnaposto.
Fantasmino 3D
290
La trasparenza della
garza gessata vi
permetterà di giocare
anche con la luce: vi
basterà appoggiare
il fantasmino su una
torcia a led dalla
giusta circonferenza
per provare a
spaventare tutti
alla festa.
Potete anche provare
a realizzarne alcuni
con cui imbandire la
tavola di Halloween, o
infilarne uno a
protezione della
bottiglia di vino
preferita da papà.
291
Come nel caso della
lanterna a
fantasmino (cercate
il tutorial!) non
disponete troppi
strati uno sull’altro,
per non
compromettere la
trasparenza del
fantasmino.
Due al massimo mi
raccomando!
Avete già deciso chi
spaventerete?
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292
Avete poco
tempo da
dedicare al
lavoretto di
Halloween e
siete alla ricerca
di qualcosa di
originale, veloce
da realizzare e di
sicuro effetto?
Provate a
cimentarvi nella
realizzazione di
questa lanterna:
è davvero
semplice
semplice.
Tornando a casa
dal lavoro
passate in
farmacia per
comprare un
pacchettino di
garza gessata: il
più è fatto. Se
non l’avete mai
usata non
spaventatevi,
questo lavoretto
è adatto anche ai
più piccini (state
attenti però che
non si mettano le
mani in bocca o
sugli occhi).
Lanterna a fantasmino
293
L’effetto finale non
sarà proprio lo
stesso, e la
realizzazione
richiederà un po’
più di manualità,
ma se volete
potete realizzare la
stessa lanterna
usando delle
vecchie garze
scadute che avete
a casa e della colla
vinilica.
In entrambi i casi
non disponete
troppi strati uno
sull’altro, per non
compromettere la
trasparenza della
lanterna.
Due (o tre al
massimo) saranno
più che sufficienti.
294
Con un rotolo di
garza gessata si
realizzano due
lanterne. Se invece
volete variare sul
tema, con gli
avanzi potrete
realizzare
fantasmini
tridimensionali
molto d’effetto.
Ecco il vostro
fantasmino!
E’ una lanterna
davvero d’effetto -
perfetta anche
come centrotavola
- e l’avete
realizzata con le
vostre mani…
…. state andando
via?
No, aspettate, qui
sotto trovate un
mio regalo per voi.
Trick or Treat?
295
Siete pronti? Viaaaa!
È già arrivato il
momento
di prepararsi per
Halloween. State
organizzando una
festa e dovete ancora
realizzare gli inviti?
Volete regalare ai
vostri amichetti degli
auguri spaventosi
coinvolgendo anche i
piccoli di casa?
Questa è l’idea giusta
per voi.
Il gioco è davvero
molto semplice. Unica
controindicazione?
Se non usate con
attenzione la farina
potreste trasformarvi
anche voi in fantasmi
(hihihi)…
Card del fantasma infarinato
296
Avete visto? Niente di
più semplice. E voi,
mamme e papà,
mentre i bambini
impastano, frugate tra
le spezie, non si sa
mai! Potrebbero
venirvi strane
ideuzze…
Come forse state
immaginando non
avete a disposizione
un colore soltanto, ma
due: il bianco della
farina e il nero del
cartoncino. Usate il
loro accostamento per
creare effetti diversi.
Sperimentate, ma non
bagnate troppo il
foglio o asciugandosi
si accartoccerà.
297
Volendo potete
fissarlo con puntine o
scotch di carta ad una
tavoletta di
compensato.
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298
Ormai si sa, i tempi
in cui il fantasma
formaggino
popolava le nostre
barzellette sono
lontani: Halloween e
la sua festa di
streghe e fantasmi
ha fatto proseliti
anche qua. Difficile
resistere alla
tentazione!
Il lavoretto che vi
propongo ha inoltre
bisogno di un
ingrediente segreto,
sempre un po'
magico per i
bambini, che vi
dovrete procurare in
un negozio di
hobbistica o in
cartolerie o colorifici
particolarmente
forniti. Si tratta delle
paste polimeriche
termoindurenti (tipo
fimo, cernit, kato
polyclay o sculpay)
... fosforescenti!
La spilla fosforescente
299
Vengono vendute in
comodi panetti da
pochi euro e,
sebbene sembrino
bianche, assorbono
la luce e la
rilasciano al buio:
sono cioè
fosforescenti.
Non sono adatte a
bambini piccoli
perchè potrebbero
ingerirne dei
pezzetti, ma anche
perchè meno
morbide e quindi
meno adatte alle
loro manine. La
pasta comunque si
ammorbidisce vi via
che la si manipola
(leggete sempre con
attenzione istruzioni
e avvertenze del
prodotto che avete
acquistato).
300
In famiglia siamo
pazzi per i pins ma
potete farlo
diventare una
calamita o con un
piccolo foro e
l'apposito gancetto,
un insolito orecchino
da sfoggiare alla
festa in maschera.
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301
Le mamme e i papà
con dei bimbi piccoli
hanno già
riconosciuto quello
sportellino: è lì
dentro che infilano
la mano quando
sono in giro e c’è da
cambiare un
pannolino! Hihihi…
quale migliore bocca
per un mostro di
Halloween?
Vediamo insieme
come fissarla sul
bigliettino.
Oltre a questo
materiale,
indispensabile,
tenetevi accanto la
solita scatola dei
ritagli, quella in cui
accumulate gli
avanzi e gli sfridi dei
vostri lavoretti: di
sicuro vi tornerà
molto utile per
personalizzare al
meglio il vostro
mostro.
Un invito mostruoso con sorpresa
302
Dopo aver fatto
questo, posizionate
lo sportellino su una
metà del cartoncino,
segnate il contorno
interno con una
matita e ritagliatelo
ottenendone un
buco perfettamente
coincidente con
l’apertura della
bocca.
Se avete figli già in
grado di maneggiare
la pistola della colla
a caldo usate quella,
ma anche la colla in
stick, con il
successivo rinforzo
dello scotch colorato
(step successivo)
dovrebbe tenere.
303
Lo scotch qui serve
per fissare al meglio
lo sportellino. Se
non avete nastri
adesivi colorati
piuttosto usate dello
scotch trasparente.
Ed ecco la parte
divertente!
Personalizzate il
vostro mostro come
più vi ispira la vostra
immaginazione.
304
Se potete usate la
colla a caldo
(garantisce un
risultato più
duraturo) e verificate
sempre che lo
spessore del
cartoncino che state
utilizzando regga il
peso dei vostri
accessori!
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
Se cerchi altre idee come
questa, prova a curiosare
anche su www.oltreverso.it
305
Chi mi segue sul
blog riconoscerà
questi
fantasmini: di
solito i lavoretti
che vi propongo
in questa rubrica
sono nuovi
anche per me,
ma trovo l’idea di
questi porta
dolcetti davvero
speciale. Non
potevo non
riproporla anche
qua, come gosth
tutorial.
Le idee migliori
nascono quasi
sempre
utilizzando le
cose che
abbiamo in casa:
questa volta oltre
ai piccoli dolcetti
non dovrete
aggiungere
molto. Se avete
a disposizione o
vi potete
procurare anche
un un piccolo
ramo, vedremo
poi come usarlo.
Trick or Treat? Tutorial fantasma
306
Mettete al centro di
ogni fazzoletto
qualche caramella
o qualche dolcetto.
Portate i lembi
verso il centro
formando un
fagotto.
In questa fase
lasciate davvero
libero sfogo alla
vostra fantasia, ma
sappiate che i
bambini sapranno
realizzare
fantasmini ben più
terribili e
spaventosi:
giocare con la
paura può essere
davvero molto
divertente!
307
Se, come noi,
avete l’abitudine di
decorare la porta
di casa ad ogni
festa, questi
fantasmini vi
verranno in aiuto e
conserveranno per
voi qualche
dolcetto per il
giorno dopo.
Vi basterà legarli
con lo spago ad un
rametto.
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative
da realizzare insieme ai
tuoi figli, per le più diverse
fasce d’età. Se cerchi altre
idee come questa, prova a
curiosare anche su
www.oltreverso.it
308
309
Puff puff, pant
pant…
È proprio il caso di
dire che non ci sono
più le Befane di una
volta! O forse,
chissà, sono solo
invecchiate.
Comunque sia, cosa
ne dite di dare loro
un piccolo aiutino?
Basta davvero poco,
questa volta, per
costruire una scopa
da corsa alla nostra
Befana preferita,
magari per
ringraziarla della
calza ricevuta in
dono, o come
ninnolo da
appendere
all’acchiappabefane
(se non sapete
cos’è cercate il
tutorial tra i lavoretti)
prima del suo
avvento.
La Nimbus per la Befana
310
Se nessuno in
famiglia utilizza i
rasoi usa e getta
potete cercarne uno
vecchio del papà e
convincerlo a
cedervelo in cambio
di un po’ delle
caramelle che
riceverete in dono.
Hihihi…
La lana che userete
può essere davvero
di qualsiasi colore,
ma più sarà vecchia
e un po’ cotonata o
infeltrita, migliore
sarà l’effetto scopa.
Può essere utile allo
scopo anche della
rafia, che magari
avete trovato in
qualche pacchetto
natalizio.
311
Questo è l’unico
passaggio che
richiede un po’ della
vostra attenzione.
Aprite un po’ con le
dita la matassa,
circa a metà, e
inseritevi dentro il
manico del rasoio.
Il nodo va eseguito
in modo da fissare
la lana al manico e
può anche essere
raddoppiato
eseguendolo sopra
e sotto il punto di
giunzione.
Un ultimo consiglio
nell’attesa di vedervi
volare via: prima di
tagliare la matassina
sistematela un po’
con le mani, tirando
i fili rimasti troppo
allentati nel corso
della legatura.
312
Non vi resta che
appendere la
Nimbus alla calza
della vostra Befana
preferita!
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313
Non lasciamoci
spaventare da
questi tempi di crisi.
Le Befane non
vanno in cassa
integrazione: forse
saranno un po’ più
povere o scorag-
giate, ma non
rinunceranno tanto
facilmente a questo
volo per il proprio
bimbo preferito. Se
avete timore che si
dimentichino di voi
appendete sopra la
calza, un irresistibile
Acchiappa-befane!
Si sa, tra scarpe
rotte e toppe alla
sottana, non ci
porterà doni ricchi
come quelli di
Babbo Natale, ma
saprà, come
sempre, tirarci su il
morale con qualche
dolcetto.
Acchiappa-Befane per tempi di crisi
314
Cosa appendere
all’Acchiappa-
befane? Nessuno
meglio di voi può
sapere cosa le
piace. Sbizzarritevi,
ma se - come noi -
sceglierete anche
un piccolo calzino
assicuratevi che non
sia più
puzzolentissimo!
Non vorrete mica
spaventarla…
Ogni tanto,
appendendo gli
oggetti scelti,
fermatevi e prendete
l’Acchiappa-befane
dal gancio per
verificare la
distribuzione dei
pesi ed evitare che
penda tutto da un
lato.
315
Quando avete finito
annodate al centro
la vostra calza
vuota: a questo
punto non vi resterà
che aspettare la
notte dell’Epifania!
E non mangiatevi
troppi dolcetti in una
volta, mi
raccomando…
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316
Ogni anno, di questi
tempi, sul web son
cuori a profusione. I
creativi si
sbizzarriscono
proponendo
materiali,
composizioni e
soluzioni tecniche
nuove, originali e
innovative. In questo
piccolo angolo
virtuale ne trovate
una davvero
bislacca… voi cosa
ne dite?
L’idea che vi
propongo è quella di
riciclare uno degli
spazzolini da denti
dei vostri bambini,
solitamente muniti di
ventosa, per usarlo
come supporto del
vostro cuore, ma
spero che la vostra
fantasia vi porti ben
oltre questa
ricorrenza. Fatta la
prima, le varianti
sono davvero
infinite…
Da spazzolino a San Valentino
317
Le setole sono più
dure di quel che
crediate. Non
basterà un’unica
sforbiciata. Vi
consiglio di tagliare
uno o due ciuffetti
alla volta.
Se avete bisogno di
aiuto per disegnare
la forma del cuore
potete sceglierne
una su internet che
vi piaccia e usarla
come traccia.
318
Tutto qui? Bhe,
ovviamente tocca a
voi personalizzare
ulteriormente il cuore
con fiocchi, messaggi
e tutto ciò che vi verrà
in mente. Una sola
accortezza: le ventose
dello spazzolino sono
calibrate per
sostenere solo il suo
peso: non potete
caricarle più di tanto,
fate delle prove!
E poi cosa volete che
vi dica, a me piace di
più così…
Buon San Valentino
anche a mamma e
papà!
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319
Lo so, lo so: lo
scambio di
valentine, i bigliettini
d'amore che da
sempre la
rappresentazione
popolare dedica
all'amore romantico,
ha origine
antichissime, ma
devo confessarvi
una cosa. Per me
San Valentino è da
sempre Charlie
Brown, con la sua
paura di non
ricevere nessuna
lettera d’amore.
Ecco perché,
nonostante per
carattere sia
refrattaria a
cuoricini, colombe e
cupidi con arco e
frecce, mi ritrovo a
proporvi un tutorial
per bigliettini
d'auguri dedicati a
questa ricorrenza.
So già che sarò
battuta anch’io dal
cane Snoopy, ma
magari voi avete
altri programmi…
Paper dry embossing per la valentina
320
I cuoricini, inoltre,
sono una forma
semplice, che si
presta a innumerevoli
declinazioni di genere
e stile. Potete
realizzarli davvero con
qualsiasi materiale,
dalla cerniera ai
rametti trafugati ai
giardini, dalla pasta
frolla al didò.
Ne approfitto, allora,
per raccontare una
tecnica meno
conosciuta di altre,
che amo molto, e che
di solito viene
realizzata utilizzando
apposite mascherine e
bulini, ma che si può
realizzare anche in
maniera più casalinga
con quel che abbiamo
in casa. Anche se
sembra molto facile,
occorre un po’ di
manualità, quindi
questo lavoretto non è
adatto ai più piccini.
321
Se decidete di
sperimentare questa
tecnica di
decorazione a
sbalzo o rilievo per
altre occasioni -
trovo sia molto
adatta anche ai
matrimoni, e alle
cerimonie in genere
- scegliete forme
molto semplici,
soprattutto facendo i
primi esperimenti.
Questo vi garantirà
un effetto finale
molto più
sorprendente.
Capovolgete il
lavoro sul retro del
tappetino del mouse
e ripassate, premete
e rifinite.
Potete usare il retro
del pennello anche
per disegnare la
carta: basteranno
dei semplici puntini
per creare un
bell’effetto.
322
Un ultimo consiglio:
fate una prova: la
carta a seconda della
grana e della
grammatura
risponderà in modo
diverso.
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323
Su, su… anche se
San Valentino non
lo festeggiate o
pensate che non sia
un affare da
bambini, non
scappate via: questo
porta bigliettino puoi
essere
personalizzato e
appeso in tante altre
occasioni, ogni volta
che vogliamo dare a
quello che abbiamo
scritto particolare
importanza.
Vi servono ago e
filo, ma dire che
dovrete cucire è
davvero esagerare.
Se proprio non vi va
di tenere l’ago e il
filo in mano potete
comunque sostituirli
con la colla a caldo
o con un po’ di colla
vinilica.
Un porta-biglietto da appendere
324
La scelta della
forma del bottone
personalizzerà
definitivamente il
vostro porta-
bigliettini. Attenti: i
bottoni non devono
essere troppo
spessi, per non
appesantire
l’oggetto finale. Se
non avete il das
potete usare una
qualsiasi altra pasta
modellabile o la
pasta di sale.
Per cucire l’asola vi
basteranno due
punti, uno a destra e
uno a sinistra del
nastro o un goccio
di colla. Se il nastro
scelto è trasparente,
il bigliettino che
verrà inserito
nell’asola si vedrà
completamente
anche quando
l’oggetto finale sarà
appeso,
valorizzandolo ancor
di più.
325
Seguite i consigli dei
bambini nella scelta
della forma dei
bottoni: in questo sono
speciali, sapranno
sicuramente cosa
fare.
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326
Care mamme, cari
papà, capita anche
a voi di sentirvi ogni
tanto dei grilli
parlanti? Anche i
vostri figli talvolta
sbuffano quando
sono rimbrottati o
avvisati delle
possibili
conseguenze di quel
che stanno per fare
da qualcuno che ne
sa più di loro?
Carnevale può
essere, per
entrambi,
l’occasione per
riderci un po’ su.
A voi basteranno
due antenne, e per
travestire vostro
figlio sarà
necessario
comprare soltanto
un cartoncino rosso,
e recuperare la
tettarella
di un biberon.
Un Carnevale da Pinocchio
327
La tettarella di un
biberon? Ebbene sì.
E’ morbida e leggera:
può diventare un naso
perfetto. Di solito
basta chiedere un po’
in giro per trovarne di
inutilizzate, altrimenti
in farmacia ne potete
acquistare due per
pochi euro. Se il
vostro bimbo è molto
piccolo e la tettarella
gli copre entrambe le
narici allargate il buco
in punta in modo da
permettergli di
respirare.
Quale Pinocchio vi
appartiene di più?
Personalizzate il
cappellino! Se siete
più affezionati alla
versione della Walt
Disney - ad esempio -
usate il cartoncino
giallo, aggiungeteci
una fascia decorativa
azzurra e una
piumetta fuxia. Per
noi, però, Pinocchio
ha il cappellino rosso,
cosa ci volete fare….
328
Una maglietta rossa vi
aiuterà a completare il
travestimento, ma se
siete particolarmente
creativi potete
foderare uno dei vostri
libri e scriverci sopra
Abbecedario.
E va bene, va bene,
chi vuole può
aggiungere al cappello
anche due belle
orecchie da asino…
Comunque sia buon
divertimento!
329
E la canzoncina di
Pinocchio ve la
ricordate?
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tuoi figli, per le più diverse
fasce d’età. Se cerchi altre
idee come questa, prova a
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330
Il Carnevale è lungo.
Magari la nonna si è
già data da fare per
cucirvi il costume che
avreste tanto voluto, o
ne avete appena
acquistato uno, ma
dove la mettiamo la
poesia di una
maschera a
bastoncino?
Per i bambini giocare a
fare bubusettete o
cucù da dietro una
maschera, a comparire
e scomparire, è ogni
volta un gran
divertimento.
Una maschera-origami a bastoncino
331
In più chi mi segue sul
blog l’avrà ormai
capito: andare a
vedere la mostra di
origami a Torino ci ha
davvero lasciato un
irresistibile desiderio di
sperimentare le prime
piegature a prova di
bambino
( e di mamma, sob!).
Potreste cimentarvi
nell’impresa già solo
per raccontarla agli
amici…
332
Se arrivati a questo
punto non siete ancora
scappati, sappiate che
avete un coraggio
superiore alla media:
sembra che in molti
prima o poi abbiano
affrontato il mondo
degli origami,
capitolando dopo i
primi fallimenti. Oggi
ho spianato l’orizzonte
per voi, è una
promessa!
Visto? Tutto molto
facile e di grande
soddisfazione anche
per i bambini. Un
consiglio: scegliete
bene la carta, non
tanto per lo spessore
perché in questo
origami non ci sono
problemi, ma
soprattutto per i colori:
a razze diverse,
fantasie diverse.
333
Per il bastoncino: vi ho
proposto il dorsalino
perché è piatto e
questo rende più
resistente la maschera
in mano ai bambini, ma
se vi guardate intorno
troverete sicuramente
di meglio! Oppure
decoratelo con del
washi tape!
Ogni venerdì troverai su
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insieme ai tuoi figli, per le più
diverse fasce d’età. Se cerchi
altre idee come questa, prova a
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334
Fiori meravigliosi,
vero? Fatti di niente,
eppure così
espressivi… Mi
sono stati regalati
da amiche speciali e
mi hanno colpito
molto, non solo per
una ragione
sentimen-ale.
Seppure siano molto
semplici da fare,
sono così d’impatto
da far presupporre
un grande lavoro e
particolari
competenze
artistiche.
Senza nulla togliere
al valore aggiunto
che l’esperienza
creativa, la maturata
capacità di abbinare
i colori, l’abilità nella
composizione e la
conoscenza dei
materiali possono
conferire ad una
tecnica del genere,
resta il fatto che è
davvero adatta
anche a dei
principianti e ai
bambini più piccoli.
Fiori per festeggiare le donne
335
Il secondo motivo
per cui questi fiori
mi stanno
particolarmente a
cuore è la
possibilità di
utilizzare i ritagli
collezionati
durante altri
lavoretti: mi
raccomando, non
buttateli mai, ma
raccoglieteli in una
scatola. Sono
grandi alleati dei
processi creativi!
Qualche consiglio
per questa prima
fase di lavoro:
scegliete i colori in
modo da abbinarli
ai vostri fiori e
state ben lontani
dai muri in fase di
spruzzo,
soprattutto
lavorando con i
bambini. Può
essere utile
appoggiare il
foglio in fondo alla
vasca da bagno,
così da evitare
incidenti.
336
Accidenti, svelato il
piccolo trucco,
sembra tutto troppo
semplice? Spero vi
serva a non avere
troppa paura di
sbagliare e
comunque ricordate:
fino a che la colla
non sarà secca
avrete la possibilità
di riposizionare i
petali, sia
staccandoli, sia
facendoli ruotare su
se stessi perché
scivoleranno sulla
colla!
Belli vero? Il valore
di questo progetto
penso siia proprio
insito nella sua
semplicità, foriera di
grandi soddisfazioni.
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337
Quando, mentre fate
colazione, il caffé
quasi ti va di
traverso per
quell’infilata di sette
papàpapàpapàpapà
papàpapàpapà che
squilla al di là delle
palpebre appena
socchiuse.
Quando tu lavi i
piatti e loro due
giocano di là, in
cameretta, e non
puoi che spegnere
radio e televisore
per ascoltare quella
musica che intonano
le loro voci, intente
ad inventare mondi.
Un distintivo da Superpapà
338
O quando, pur di
giocare a tombola
insieme al papà che
sta affettando i
carciofi, il nano
trasferisce armi e
bagagli sul tavolo
della cucina, gli
piazza davanti una
cartella di numeri e
si offre volontario
per l’estrazione.
E’ in momenti come
questi che il
distintivo del “Papà
migliore del mondo”
andrebbe indossato.
Ogni giorno, tutti i
giorni.
Preparargliene uno
con le proprie mani,
per la festa del
papà, è una scusa
per dirgli ancora una
volta quanto lui sia
speciale.
339
Come al solito, la
proposta è solo una
delle infinite versioni
di distintivo possibili,
interessante perché
ci permette di
riciclare quello che
abbiamo in casa:
sembra sia ormai
una moda quella di
realizzare ‘pins’
promozionali e noi
nel tempo ne
abbiamo
collezionate un bel
po’.
Potete altrimenti
acquistare il retro
delle spille in
qualsiasi negozio di
hobbistica, o
scegliere la
sempreverde spilla
da balia.
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340
Conosciamo una
signora che fa le
pulizie in una
grande azienda, di
quelle con uffici
open space e
un’infilata di cubicoli
e scrivanie: “Così
tante da sembrare
un mare”.
Dice che sembrano
tutte uguali solo se
guardate da lontano:
su ognuna ci sono
indizi delle abitudini
dei proprietari e
delle loro vite
private. Su molte ci
sono tracce di
bambini.
Un boccale da scrivania per papà
341
Quelle sono le
scrivanie che
preferisce
spolverare - ci ha
confidato -
soprattutto quando i
bambini sono piccoli
e le loro creazioni
risultano
particolarmente
bislacche.
Questo tutorial per
la festa del papà
nasce proprio
pensando alla sua
scrivania dell'ufficio,
ad un oggetto che lì
non ingombri, ma
serva, e nello stesso
tempo sia portavoce
quotidiano di un
legame speciale.
342
Questa è
ovviamente solo una
delle versioni
possibili: noi ci
siamo divertite a
riciclare il manico di
una vecchia
caffettiera per
realizzare un mini-
boccale adatto ad
un papà intenditore
di birre (quello delle
foto l’ho realizzato io
per spiegarvi tutto
passo passo, ma
l’originale è stato
fatto dalla piccola
Anna!)
Voi potete
sbizzarrirvi partendo
da una passione del
vostro papà,
soprattutto nel
decorarlo.
Ricordatevi che
nelle paste
modellabili, prima
che esse
induriscano, potete
infilare qualsiasi
oggetto (trovate qui,
tra gli altri Lavoretti
Insieme dei consigli
utili in tal senso).
343
Se, ad essiccazione
avvenuta, risulterà
troppo pesante,
potrete aiutare il
fissaggio con un po’
di colla vinilica.
Buona festa del
papà!
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344
Nell'approssimarsi
di ogni festa, in
quasi tutte le case
fervono i preparativi.
Fatte salve poche
eccezioni, sono
mamme e nonne a
pensare al menù e
ad essere
particolarmente
indaffarate in vista
della tavolata
familiare.
Ecco perchè il
tutorial che vi
propongo oggi è
particolarmente
adatto ai papà: loro
sono solitamente
degli specialisti
quando si tratta di
risolvere problemi
pratici.
Segnaposto per Pasqua
345
Se vostro figlio
decidesse di voler
travestire il suo
ovetto segnaposto
da pirata con la
bandiera, il papà
saprebbe
certamente correre
ai ripari cercando
uno stuzzicadenti e
un foglietto di carta
da disegnare.
E se volesse
costruire una
girandola sulla testa
dell'ovetto di turno,
saprebbe bucare la
plastica così da
permettere a suo
figlio di infilare un
fermacampioni e
delle piccole eliche
di cartoncino
riciclato sulla
sommità.
346
Scherzi a parte, il
gioco è bello da fare
insieme, cercando di
aggiungere
particolari che
ricordino ogni
commensale
(occhiali realizzati
con un piccolo fil di
ferro, capelloni con
la lana, barba
disegnata): solo così
non avrete bisogno
di aggiungere la
targhetta
segnaposto, ma…
potrete far giocare
ciascuno a
riconoscersi.
E voi, come vi
raffigurerete?
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realizzare insieme ai tuoi figli,
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347
In questa primavera
che stenta ad
arrivare, possiamo
approfittare dei primi
coraggiosissimi fiori
e usarne qualcuno
per decorare la
nostra tavola
pasquale.
Se volete realizzare
insieme ai vostri
bambini queste
campanelle vi
serviranno i vasetti
in fibra di torba, ma
se vi è difficile
reperirli potete
provare ad usare
anche i vasetti
bianchi dello yogurt.
Il risultato sarà
meno shabby, ma
loro si divertiranno
comunque.
Campanelle di Pasqua
348
Se volete colorare le
campane questo è il
momento giusto.
Per il fissaggio del
rametto che servirà
da manico, invece,
se i vostri bambini
sono già
abbastanza grandi,
potete utilizzare
anche della colla a
caldo: velocizzerà il
processo. Se state
usando i vasetti di
yogurt fate prima un
buco con la punta
incandescente delle
forbici.
Se non avete
rametti, potete
legare la
campanella con
dello spago, far
fuoriuscire i due capi
alla sommità del
vasetto attraverso
due buchi diversi, e
chiudere con un bel
fiocco.
349
Ancora un consiglio:
la colla asciugan-
dosi diventerà
trasparente, ma si
formeranno anche
dei piccoli rivoletti di
quella in esubero.
Ogni tanto passate
vicino alla campana
e con il dito o uno
scottex bagnato
ripulite per bene:
ove rimarranno dei
residui si vedranno
delle macchie
lucide. Buon
divertimento e
E se non festeggiate
la Pasqua, salutate
con gioia la
primavera…
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350
Ci sono degli oggetti
che ci passano
davanti quasi
quotidianamente,
ma che raramente
sappiamo
riutilizzare. La
vaschetta del gelato,
ad esempio, è una
di queste. A Torino
cominciano ad
esserci delle
gelaterie che ti
fanno lo sconto se la
riporti per fartela
riempire di nuovo,
ma sono ancora
poche.
Nel pensare a come
riutilizzarla, fino ad
oggi mi è solo
venuto in mente
l’albero di Natale
(cercatelo tra i
lavoretti se vi
interessa
l’argomento).
Nemmeno l’archetto
a caldo mi ha per
ora aperto nuove
possibilità. Lavando
la vaschetta, però,
mi sono resa conto
che c’era un’altra
soluzione, ed era
davvero a portata di
mano.
Una cornice gelato per la mamma
351
Il coperchio della
vaschetta, se
capovolto e incollato
alla base
sottostante, si regge
in piedi da solo,
diventando
inaspettatamente
una cornice. Ci
avevate già
pensato?
Basta quindi
rinforzare con un
cartoncino la base di
appoggio della
fotografia e
decorare il tutto: il
gioco è fatto!
352
Qualche avvertenza
per chi utilizza per la
prima volta il
polistirolo: vi
consiglio di usare
solo colori e colle
senza solventi, per
evitare corrosive
sorprese. Io ho
scelto colla vinilica e
acrilico.
Se desiderate
mascherare la
porosità della
vaschetta date
prima una mano di
gesso liquido.
Mi raccomando:
prima di cominciare
il lavoretto provate
ad accostare le due
parti della vaschetta.
Ne esistono di così
tante forme e
dimensioni che non
è detto che con
quella del vostro
gelataio di fiducia il
giochino funzioni.
353
Potete rifinire la
decorazione con
scotch colorati, colori
in rilievo, stoffe e
materiali vari:
scegliete quelli che
possono piacere di più
alla vostra mamma!
Ogni venerdì troverai su
www.lastampa.it
nella sezione MAMMA un
tutorial per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
Se cerchi altre idee come
questa, prova a curiosare anche
su www.oltreverso.it
354
Ho riscoperto la
festa della mamma
da quando ho anche
io una bimba. Sono
stati i suoi occhi
orgogliosi, nel
porgermi quel primo
lavoretto, a farmi
comprendere il suo
vero significato.
Gli aspetti
commerciali di
questa ricorrenza
che ho sempre tanto
criticato, sono
all'improvviso
scomparsi. C'era
solo più mia figlia,
con quel suo
regalino in mano,
realizzato con
amore, tenuto
segreto chissà
come, per non
rovinarmi la
sorpresa.
Un vaso speciale per la mamma
355
Anche e soprattutto i
più piccoli, i nanetti
in età prescolare,
possono realizzare
qualcosa per la loro
mamma. Lasciateli
giocare con le loro
paste modellabili e
realizzare una delle
forme bislacche in
cui sono già dei
campioni: la cosa
importante è che sia
panciuta.
Spiegate loro che
stanno costruendo
un vaso per la loro
mamma, adatto a
contenere quei
piccoli fiorellini
trafugati ai
giardinetti, portati in
dono con il braccio
teso e con quel
"Pettè!" racchiuso in
un sorriso.
356
Io non sapevo mai
dove metterli
perché, essendo
troppo piccoli, non
risultavano
valorizzati da
nessun vaso e alla
fine staccavo il
gambo e li lasciavo
galleggiare in un po'
d'acqua. Questo
vasetto adatto a
contenere quel
goccino di acqua
necessario, spero
possa risolvere il
problema anche ad
altre mamme…
… dando al piccolo
artista di casa il
merito di una grande
soddisfazione.
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357
“C’era una signora
che vendeva le
girandole e anche le
ruote. La signora è
caduta e le mettono
il cerotto”: ad
ascoltarla, questa
storia è inventata
tutta d’un fiato. Sotto
il cappellino con il
gufetto gli occhi di
mia figlia si
strizzano, il gioco
continua, il ritmo si
fa più incalzante.
“C’era una volta un
orso che voleva
salire sul becco di
un gabbiano. C’era
mamma foca che
diceva ‘NOOO
Orso!’”
Rapita dal suo
stesso racconto, qui
la piccola
affabulatrice si alza
in piedi, la mano
tesa verso quell’orso
in volo, come a
volerlo fermare.
Buoni per la festa della mamma
358
Nel farlo mi ruba
una risata, e mentre
continua a inventare
per me mondi altri,
io per un attimo ci
vedo da fuori.
E intanto penso che
solo di questo, ogni
mamma, ha in fondo
bisogno: di tempo
per stare davvero
con loro. Senza
lavatrici, compiti da
fare, pannolini da
cambiare. La mente
sgombra di cose da
fare.
Ecco il perchè di
questo blocchetto di
buoni inventati e
realizzati dai vostri
figli: tante cose da
fare insieme, un
gioco, un pretesto,
un diritto da
accampare.
359
Allacciate le cinture
però, con loro non si
sa mai: potrebbero
portarvi davvero
lontano...
Ogni settimana troverai su
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nella sezione
MAMMA/lavoretti un tutorial
per attività creative da
realizzare insieme ai tuoi figli,
per le più diverse fasce d’età.
Se cerchi altre idee come
questa, prova a curiosare
anche sul blog
www.oltreverso.it
360
361
Se questo lavoretto
vi sembra un po'
fuori stagione,
ripensateci! Anche
se a noi è servito
per piantare i semi
di fiori irlandesi che
una cara amica ci
ha portato dalle
vacanze estive, a
voi potrebbe essere
utile per piantare
bulbi di narcisi o
muscari, o dei fiori
speciali per la festa
dei nonni.
In effetti se avete
conservato alcune
delle vaschette di
gelato con cui vi
siete rinfrescati i
pensieri
quest'estate, e le
altre idee proposte
(come la cornice o
l'alberello di Natale)
le avete già
sperimentate,
potreste provare a
realizzare anche
con questa.
Un vaso gelato per la festa dei nonni
362
È a Claudia che devo
lo spunto: il primo
vaso ricicloso,
che ebbi modo di
vedere anni fa, ben
prima che il fenomeno
dei blog creativi e del
giardinaggio up-
recycling esplodesse,
era proprio opera sua.
La decorazione
proposta in questo
tutorial è ovviamente
declinabile in mille
modi diversi, a
seconda del gusto
personale, delle
competenze e delle
occasioni, ma vi
ricordo due cose.
363
Quando colorate il
polistirolo dovete
impiegare prodotti a
base d'acqua per
evitare spiacevoli
corrosioni. Qualunque
sia la tinta che
decidiate di dare,
tenete presente che
se volete coprire la
grana del polistirolo (in
alcuni casi molto
grossa e un po'
fastidiosa) l'unico
modo è quello di dare
una prima mano con
un primer all'acqua.
Mi raccomando, ogni
tanto ricordatevi di
innaffiare!
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364
Dedicato a chi ama
giocare a fare la
lista dei desideri la
sera di Capodanno,
a chi ne esprime
almeno uno,
sperando che si
avveri, o gioca con i
biscotti della fortuna.
A chi ama arricchire
la tavola del cenone
anche con l’aiuto dei
bambini, e pensare
ad un gioco che li
aiuti a passare il
tempo tra una
portata e l’altra, fino
a mezzanotte.
Come vedete non
serve molto e
potrete riciclare
molti dei nastri, dei
fiocchi e delle carte
dei pacchi natalizi.
Unico elemento
davvero
indispensabile è
l’ovetto porta-
sorpresa, ma se non
ne avete in casa
chiedete agli
amichetti: di solito
non tardano ad
arrivare…
I fiori della fortuna per il cenone
365
Il vostro fiore può
essere decorato in
molti modi differenti,
a seconda di quello
che avete in casa.
Tenete a mente due
cose però. La prima:
decorando anche la
parte interna,
quando l’ovetto
verrà aperto per
inserirvi il bigliettino
apparrà più rifinito e
per il destinatario ci
sarà un ulteriore
elemento di
sorpresa.
La seconda: fate
attenzione nel
decorare la parte
esterna e
nell’avvolgerla nei
ritagli di carta e
stoffa. Qualsiasi
materiale voi
abbiate deciso di
usare, verificate che
l’ovetto sia sempre
apribile
agevolmente.
366
Fatto! Visto? Tutto qui!
Se non volete
chiedere ad ogni
commensale di
giocare con voi, potete
– al contrario – far
trovare all’interno del
fiore un vostro
bigliettino di auguri
personalizzato da
aprire alla fine della
serata, come fosse un
biscotto della fortuna.
Comunque vada,
grazie per questo altro
anno trascorso
insieme e tanti auguri
a tutti!
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367
Quando ero
bambina
festeggiavamo il
Capodanno in
montagna, dai
nonni, e mio zio era
l’addetto allo
spettacolo
pirotecnico finale. La
casa era lontana dal
centro abitato e il
grande prato
innevato che aveva
davanti permetteva
bizzarie di ogni tipo.
Tra cascate di stelle
e piogge
scoppiettanti,
razzetti, bengala e
vulcani, devo però
confessarvi che nei
miei ricordi i preferiti
rimangono i
bastoncini di scintille
argentate.
Segnaposto scintillanti per il veglione
368
Che si chiamino
stelle filanti, candele
magiche o stelline
scintillanti la loro è
sempre una magia:
c’è davvero una
gran differenza tra
ammirare uno
spettacolo di luci
lontano nel cielo e
tenerne un pezzetto
stretto tra le dita,
non credete?
Se anche per voi, a
Capodanno, questi
piccoli fuochi
d’artificio per interno
- che si possono
tenere in mano dall'
apposita estremità -
non possono
mancare, potete
prepararne uno per
ogni commensale
(valutate caso per
caso l’opportunità di
farlo, a seconda
della sua età).
369
Inserito in una
confezione regalo
impermeabile e
colorata può essere
il vostro augurio e
una gradita
promessa della
festa che verrà, o un
segnaposto a cui
aggiungere il
bigliettino con il
nome.
Non vi resta che
cominciare il conto
alla rovescia…
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