Download - Appr.cooperativo (dopo cap.2)
IL
COOPERATIVE LEARNING
Un insieme di tecniche di conduzione della classe, grazie alle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento
al fine di raggiungere obiettivi comuni.
RENDIMENTO SCOLASTICO: superiorità, rispetto ai metodi tradizionali, in tutte le materie di studio. Promuove: motivazione, persistenza verso il compito, attribuzioni interne dei risultati (impegno), senso di autostima e di autoefficacia (Johnson e Johnson, 2002).
COMPETENZE SOCIALI: qualità delle relazioni interpersonali; rapporti inter-etnici (“spirito di squadra”).
Strumento preventivo contro: delinquenza, uso di droghe, bullismo (Mitchell, Johnson e Johnson, 2002).
ALUNNI CON “BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI”: difficoltà di apprendimento; autismo; disordini nella sfera affettiva e comportamentale (Johnson, 2003; McMaster e Fuchs, 2002).
FINALITÀ Fare in modo che tutti gli studenti lavorino di più e sviluppino
una maggiore motivazione intrinseca all'apprendimento. Creare uno spirito di squadra nella classe, legami di
solidarietà in cui si apprezzi la diversità. Ottenere un clima più disteso che porti ad una crescita dell’
autostima e dell’autoefficacia. Consentire il recupero di allievi problematici (poco motivati
allo studio; con problemi affettivi, sociali, cognitivi). Favorire l‘integrazione degli alunni in situazione di handicap. Favorire l’interiorizzazione di regole e norme sociali.
OBIETTIVI
Migliorare le abilità di RELAZIONE e di GESTIONE della classe ed eliminare i conflitti interpersonali.
Assicurare un buon livello di APPRENDIMENTO.
… si differenzia dai metodi tradizionali
METODO TRADIZIONALE
COOPERATIVE LEARNING
MEDIAZIONE Dell’insegnante Sociale
FONTE DI CONOSCENZA
L’insegnante Gli studenti
APPRENDIMENTO
Individualizzato dall’insegnante
Gli studenti ne sono corresponsabili
RITMO DEL LAVORO
Determinato dall’insegnante
Stabilito dagli studenti
MOTIVAZIONESuscitata
dall’insegnante Gli studenti si
motivano a vicenda
VALUTAZIONEEffettuata
dall’insegnante
Gli studenti si correggono e
valutano
Tecniche di educazione a “mediazione sociale” Peer Tutoring: uno studente più competente aiuta e guida un altro
fornendogli istruzioni Peer Collaboration: collaborazione tra due studenti che hanno lo stesso
livello di competenza nel compito Cooperative Learning: gli studenti vengono divisi in piccoli gruppi e devono
svolgere un compito collettivamente.
Procedura Relazione tra pari Composizione
Peer Tutoring- Asimmetrica
- Assegnazione ruoli: Tutor/Tutee
- Diade
- Gruppo: un Tutor/più Tutee
Peer Collaboration
- Simmetrica
- Leadership spontanea
- Diade
- Gruppo
Cooperative Learning
- Simmetrica
- Leadership programmata - Piccolo gruppo
….. Cooperazione vs. Competizione COOPERAZIONE COMPETIZIONE
- Scopi interdipendenti
- Il raggiungimento di un obiettivo da parte di un membro è il raggiungimento dell’obiettivo
da parte di tutti
- Gli individui lavorano l’uno contro l’altro
Punto cruciale: incoraggiare gli alunni a percepire gli scopi
di gruppo come funzionali anche al raggiungimento di obiettivi
personali.
Cosa spinge gli studenti a collaborare? L’azione di cooperazione può anche nascere dal bisogno di
riconoscimento, di mettersi alla prova, di affermare se stessi … La cooperazione nasce anche spontaneamente, in situazioni non
strutturate, se gli studenti coinvolti sono amici … Spesso l’interdipendenza degli obiettivi non è sufficiente; dovrà
essere integrata con l’interdipendenza di premi, ruoli, risorse o identità
Per il raggiungimento di un obiettivo comune, i soggetti dovranno imparare ad anteporre la meta del gruppo alla propria: l’obiettivo si potrà considerare raggiunto solo quando tutti i componenti del
gruppo avranno fornito il loro apporto essenziale al suo conseguimento. Se solo uno dei soggetti non porta a termine il
proprio compito, il traguardo finale non potrà essere conquistato.
Elementi costitutivi dell’apprendimento cooperativoINTERDIPENDENZA POSITIVA
(“Uno per tutti e tutti per uno” : fallimento del singolo=del gruppo).
di scopo di valutazione (risultati di ciascun membro o lavoro
complessivo) di ricompensa
di risorse (i membri condividono informazioni e materiali) di ruolo
di compito (ogni membro svolge una parte del lavoro) di identità
di ambiente (ogni gruppo deve avere uno spazio per lavorare) di fantasia (dare spazio alle proprie idee);
rispetto all’avversario (situazione di competizione tra gruppi) tra gruppi (per raggiungere un obiettivo sovraordinato)
• RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE e INTERAZIONE COSTRUTTIVA: ogni
membro svolge il proprio compito e sostiene gli sforzi degli altri.
• ABILITÀ SOCIALI: comunicazione efficace, problem-solving,
gestione dei conflitti, autoregolazione emotiva.
• VALUTAZIONE DI GRUPPO:
- raggiungimento degli obiettivi;
- efficacia delle relazioni interpersonali;
- identificazione delle azioni positive e negative dei singoli
individui;
- decisione su quali comportamenti mantenere e modificare.
Prendere decisioni
preliminari
Definire gli obiettivi
Decidere le dimensioni dei gruppi
Decidere la composizione del gruppo
Assegnare i ruoli
Sistemare l’aula
Organizzare i materiali
Spiegare il compito
e l’approccio cooperativo
Spiegare il compito
Spiegare i criteri di valutazione
Strutturare l’interdipendenza positiva
Strutturare la cooperazione intergruppo
Strutturare la responsabilità individuale
Insegnare le abilità sociali
Monitoraggio e intervento
Monitorare il comportamento degli alunni
Favorire l’interazione costruttiva diretta
Intervenire per migliorare il lavoro di gruppo
Chiudere la lezione
Verifica e valutazione
Valutare l’apprendimento e il funzionamento dei gruppi
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olo
dell’
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te
PRENDERE DECISIONI PRELIMINARIDEFINIRE GLI OBIETTIVI
- Abilità scolastiche- Abilità sociali
ASSEGNARE I RUOLI
DIMENSIONI DEI GRUPPINon più di 4 studenti per gruppo
COMPOSIZIONE DEI GRUPPI - Eterogenei (competenze, genere e
background culturale)-
SISTEMARE L’AULA - Uno di fronte all’altro
- In modo da vedere l’insegnante
ORGANIZZARE I MATERIALI
- Una copia a gruppo o una parte ad ogni studente.
- Fornire ad ogni membroinformazioni necessarie per svolgere il compito.
- Fornire materiale perorganizzare tornei di giochi a gruppi
Come organizzare l’ambiente di lavoro
• È necessario lasciare un certo spazio tra un gruppo e l’altro, quindi i tavoli vanno distanziati secondo il seguente schema:
• Per delimitare le aree di lavoro si possono usare: etichette,
frecce di segnalazione appese ai muri, nastro adesivo da
incollare sul pavimento e sulle pareti, poster o collage fatti
dai gruppi come contrassegno ed esposti nella loro area di
lavoro.
Abilità cooperative (ruoli)
Gestione (gestire un
gruppo)
Garantire la permanenza in gruppo di tutti i componenti, per il tempo necessario a portare a termine il compito Sollecitare i compagni ad allontanarsi silenziosamente Chiedere ai compagni di dialogare a bassa voce Fare rispettare i turni Rivolgersi agli altri con rispetto
Funzionamento (controllare le
attività e mantenere
l’efficienza dei rapporti di
lavoro)
Prestare aiuto su richiesta Prestare aiuto spontaneamente in situazioni adeguate Stimolare i compagni alla partecipazione al lavoro Chiedere aiuto e chiarimenti Dare informazioni e spiegazioni Esprimere le proprie idee sulle attività da realizzare
Abilità cooperative (ruoli)
Stimolo (riconcettualizzazione
del materiale, della discussione)
Criticare le idee, non le persone Complimentarsi per le prestazioni Porre domande chiarificatrici Invitare i compagni a porre domande di chiarimento Sviluppare opzioni Sviluppare le risposte degli altri Verificare periodicamente l’andamento delle attività
Apprendimento
(comprensione del materiale, strategie per
massimizzare la padronanza e la
ritenzione mnemonica)
Sintetizzare ed esporre il lavoro del gruppo Correggere e completare le sintesi degli altri Verificare che tutti i componenti abbiano completato la parte di lavoro assegnato Fornire una guida ai compagni per le correzioni al lavoro individuale Assemblare i prodotti individuali in un unico lavoro di gruppo Cercare metodi efficaci per ricordare idee e fatti Elaborare e approfondire
SPIEGARE IL COMPITO E L’APPROCCIO COOPERATIVO
SPIEGARE IL COMPITO(consegne, obiettivi della lezione, concetti da conoscere, procedure)
STRUTTURARE LA RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE
SPIEGARE I CRITERI DI VALUTAZIONE
STRUTTURARE L’INTERDIPENDENZA POSITIVA
STRUTTURARE LACOOPERAZIONE INTERGRUPPO
(i gruppi devono confrontarsi e aiutarsi a vicenda)
INSEGNARE LEABILITÀ SOCIALI
MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE
MONITORARE IL COMPORTAMENTO(supervisionare i gruppi, fornire sostegno, lodare il buon uso delle abilità di gruppo)
FAVORIRE L’INTERAZIONE DIRETTA(assicurarsi che gli studenti si aiutino reciprocamente)
INTERVENIRE DURANTE I LAVORI (fornire chiarimenti se gli alunni
sono in difficoltà)
CHIUDERE LA LEZIONE (ricapitolare e rivedere i punti importanti)
VALUTARE (coinvolgendo gli alunni):
- l’apprendimento- il funzionamento dei
gruppi
“Io, con il cooperative learning mi sono sentita una
parte del gruppo, sentivo che se non c’ero io o un
altro componente del gruppo le cose non andavano.
Ci siamo sempre aiutati a vicenda.
È stato bello lavorare con bambini con cui non avevo
mai lavorato.
Io in storia sono brava però ho sempre avuto paura
di sbagliare… però, con l’aiuto dei miei amici, sono
riuscita a combattere questa paura e a vincerla”
(Claudia, quarta elementare)