ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
A.S. 2018/2019
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE 5ASS
INDIRIZZO: SERVIZI SOCIO SANITARI
Il Dirigente Scolastico
Pubblicato sul sito internet
dell’Istituto
1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Docente Materia Ore
settimanali
AIELLO FEDERICA SOSTEGNO 6
BABBO GIANANTONIO RELIGIONE 1
BUDICIN FABIO ITALIANO, STORIA 4+2
CORETTI MARIA
ANTONIETTA
MATEMATICA 3
LIZZIO MARIA PSICOLOGIA GEN.LE E APPLICATA 5
MALISAN FRANCESCA IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA 4
MICHELAZZI ANTONELLA LINGUA STRANIERA INGLESE 3
MICHELIZZA ORNELLA DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA 3
SEGAT CLAUDIO TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA
SOCIALE
2
VENDETTUOLI ANTONELLA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2
VIRGILIO MARGHERITA SECONDA LINGUA STRANIERA (SPAGNOLO) 3
CONTINUITA' DIDATTICA
Il triennio è stato caratterizzato dalla continuità didattica per la maggioranza dei docenti,
interrotta nel passaggio dalla 4^ alla 5^ e dalla 3^ alla 4^ classe solo per le seguenti discipline:
PSICOLOGIA GEN. LE APPLICATA e SCIENZE MOTORIE. Si precisa tuttavia che non si è
trattato di vera discontinuità in quanto le docenti Vendettuoli e Lizzio, facenti parte del CdC della
5ASS erano membri dello stesso anche nel 3^anno. In 4^ titolare di Psicologia risultava la prof.ssa
Tonin, mentre di Scienze Motorie il prof. Iuliano.
INDICE
Indagine curricolare e presentazione della classe
Allegato A: Piano di lavoro dei singoli docenti
Allegato B: Simulazione prove scritte d'esame
Allegato C: Griglie di valutazione Simulazione prove scritte d'esame
Allegato D: Valutazione
Allegato E: Libri di testo
Allegato F: Alternanza scuola lavoro : Relazione finale Tutor
ALLEGATI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE IN FORMA CARTACEA
DOCUMENTI RELATIVI AGLI ALLIEVI CERTIFICATI CON RIFERIMENTI AGLI
ESAMI DI STATO;
VALUTAZIONI STAGE/ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO;
ELENCO ALUNNI CON CURRICULUM SCOLASTICO.
PROFILO CULTURALE E PROFESSIONALE DELLO STUDENTE
Il Diplomato di istruzione professionale dell'indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le
competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di
persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico sociale. E' in grado di:
partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l'interazione
con soggetti istituzionali e professionali;
rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l'utenza verso idonee
strutture;
intervenire nella gestione dell'impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio
per attività di assistenza e di animazione sociale;
applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;
organizzare interventi a sostegno dell'inclusione sociale di persone, comunità e fasce
deboli;
interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;
individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della
vita quotidiana;
utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del sevizio erogato
nell'ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi socio-sanitari”consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-
sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di
comunità.
2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell'utente, per facilitare l'accessibilità e
la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.
3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell'impresa sociale ed utilizzare strumenti
idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.
4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.
5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.
6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela
della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l'integrazione e migliorare la qualità
della vita.
7. Facilitare la comunicazione fra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,
attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.
8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.
9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del
monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.
RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE
Composizione della classe La classe risulta così composta nel corrente anno scolastico
Alunni
Maschi Femmine Totale
Numero 1 14 15
Provenienti da altra scuola /
Abbandoni/ ritiri durante l’anno 1
Studenti non italofoni
Studenti BES, D.S.A., L104/92 N 3 allievi ( si veda allegato riservato)
Storia della classe e Profitto
3ASS 20 allievi 19Allievi scrutinati
( 1 allievo ritirato)
1 Allieva respinta 17 Allievi ammessi alla
classe successiva
4ASS 17 allievi 16 allievi scrutinati 1 allieva passa ad altra
sezione in ottobre
2 non scrutinabili in base a DPR122/09
15 allievi ammessi a classe successiva
5ASS 15 allievi 15 allievi scrutinati
Regolarità degli studi
Numero
studenti Regolari In ritardo di un anno In ritardo maggiore di un anno
15 3 8 4
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E RISULTATI RAGGIUNTI
Candidato
Cognome nome Luogo di nascita Data di nascita
BESHE ALESIA KENYA 20\12\1998
CAPALIKU MARGERI LECCE 11\11\1999
CARVALHO ESTEVAO ALLEF KEVEN RIO DE JANEIRO 12\07\1997
CHIANDONE ANNA UDINE 15\05\1998
COPPINI LODOVICA VERONA , 03\02\1999
DE FAZIO MARTA UDINE 09\01\1999
EL MSATFI KHOULOUD MAROCCO 15\03\1999
ELETTO ALESSIA UDINE 16\03\2000
FALCHI SABRINA PALMANOVA 28\05\1998
MARTINIG GRETA UDINE 14\07\1999
PEROJ MIKAELA TRENTO 22\11\2000
POLISI NICOLE UDINE 06\09\1999
PRESSACCO RITA SAN DANIELE 15\08\2000
VASSALINI LAURA PALMANOVA 09\09\1999
VENCHIARUTTI GIULIA SAN DANIELE 21\08\1998
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E RISULTATI RAGGIUNTI
La classe 5^A del Corso dei Servizi Socio Sanitari è costituita da 15 alunni, di cui 14 femmine
e un solo maschio. Un’allieva é certificata ai sensi della L.104 art.1 comma 1 e segue una
programmazione semplificata in alcune discipline e differenziata in altre ( vedi Allegati). Nel
gruppo classe vi sono, inoltre, due allieve DSA per le quali sono stati redatti gli appositi P.D.P.
Un’allieva infine, non frequenta più le lezioni dal mese di novembre. Gli studenti provengono da
esperienze culturali ed umane molto diverse che in alcuni casi hanno rallentato il loro percorso
scolastico ( vedi tabella sopra). La formazione della classe ha subito inoltre, nel corso del triennio,
varie modifiche dovute a inserimenti per ripetenze o a causa di allievi provenienti da altri istituti,
successivi abbandoni o passaggi al corso serale ed, in un caso passaggio ad altra sezione in cl4^ a
causa di forti contrasti con il gruppo classe. Tutto questo ha determinato una certa divisione
all’interno del gruppo con difficoltà di relazione sia tra pari che, in alcuni frangenti, con i docenti.
Pur tuttavia, con la crescita e la maturazione, ciascuno di loro ha saputo accettare i propri limiti e
riconoscere i propri punti di forza e cercato di coltivarli superando le iniziali difficoltà. Punto
debole della classe è sicuramente stata l’insoddisfacente motivazione allo studio ed una certa
passività rispetto al dialogo educativo che nel corso del triennio non è andata migliorando,
nonostante le continue sollecitazioni dei docenti. L'interesse è sempre stato da sostenere, così come
l'impegno, soprattutto domestico, che per gran parte della classe risulta ancora inadeguato o
fortemente settoriale. Alcune allieve, al contrario, hanno mantenuto un atteggiamento serio e
responsabile dimostrando di aver acquisito una metodologia di studio sufficientemente proficua,
grazie anche ad un livello di attenzione e partecipazione in classe positivo, e ad una certa capacità di
rielaborazione personale. Accanto ad alunni che hanno trovato nell'interesse delle diverse tematiche
affrontate uno stimolo per migliorarsi, e che hanno conseguito un livello mediamente sufficiente , vi
sono altri che non sono riusciti a raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati in alcune discipline
e per i quali il metodo di studio elaborato in questi anni non è ancora del tutto efficace e
l'apprendimento dei contenuti è meccanico e mnemonico, senza una rielaborazione personale. In
vista dell'Esame di Stato, quasi tutti si sono impegnati maggiormente per colmare lacune ancora
presenti ed incertezze pregresse. Per un'analisi particolareggiata, si rinvia alla lettura delle relazioni
finali dei singoli docenti.
Si fa presente inoltre che buona parte della classe ha mantenuto un frequenza piuttosto
irregolare con percentuali di assenza alte che, in alcuni casi, hanno quasi compromesso, allo
scrutinio finale la validità dell’anno scolastico.
I risultati sono stati segnalati alle famiglie anche attraverso comunicazioni infraquadrimestrali
rilevabili dal registro elettronico; nel secondo quadrimestre sono stati effettuati degli interventi di
recupero e consolidamento, nei limiti delle risorse disponibili. I programmi sono stati svolti secondo
quanto previsto nella programmazione educativa e didattica di ogni insegnante.
PIANI EDUCATIVI PERSONALIZZATI
Si segnala, infine, che per l’ allieva che usufruisce dei benefici della L. 104 del 1992 si
richiede la presenza della docente di sostegno alle prove d'esame. Per ulteriori informazioni si
fa riferimento ai documenti elaborati, che per motivi di privacy, sono presenti in busta chiusa
riservata.
In forma cartacea è allegato il curriculum scolastico degli allievi.
COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE DA PARTE
DEGLI INSEGNANTI
Attraverso il contratto formativo il docente si è assunto i seguenti impegni:
· Rispettare gli alunni e tutti gli operatori della scuola.
· Rimuovere gli ostacoli educativi e di apprendimento che impediscono il successo
scolastico (deficit, recupero, saper scegliere)
· Mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di valutazione (il
docente deve rendere sempre partecipe-protagonista l'alunno di quello che egli sta facendo e di
come vengano valutati il lavoro ed i risultati raggiunti):
1. comunicare agli alunni gli obiettivi intermedi e finali di ogni disciplina, tempi e modi di
svolgimento delle unità didattiche;
2. comunicare gli obiettivi trasversali educativi, didattici, cognitivi, comportamentali,
formativi, disciplinari fissati dal C.d.C.;
3. illustrare i criteri di misurazione e di valutazione delle prove e i criteri di valutazione
finale;
4. stabilire una comunicazione collaborativa;
5. favorire le capacità di comunicare e di realizzare;
6. ricercare un metodo di lavoro individuale;
7. favorire l’aiuto metodologico;
8. verificare l’acquisizione delle competenze e organizzare i recuperi;
9. dimostrare sensibilità per i problemi di tutti gli alunni;
10. indurre gli alunni al senso di responsabilità;
11. non creare ansietà, ma fiducia;
12. non creare ansietà, ma fiducia;
13. riconoscere i progressi;
14. aiutare gli studenti ad apprezzare le proprie capacità (autostima).
Favorire la partecipazione attiva degli alunni ed incoraggiare la fiducia nelle proprie
possibilità, rispettando la specificità individuale del modo di apprendere.
Non demonizzare l'errore, ma accettarlo ed utilizzarlo per rendere l'alunno capace di
capire le cause prossime o remote del suo errore e, conseguentemente, modificare e
migliorare i propri comportamenti nell'apprendere.
Utilizzare metodologie e strumenti diversificati e funzionali agli obiettivi da
raggiungere.
Correggere gli elaborati scritti con rapidità, per utilizzare la correzione come momento
formativo.
Favorire l'autovalutazione.
Esigere la puntualità nell'esecuzione dei compiti per casa:
1. non far pesare troppo questa fase delle attività domestiche (gli alunni devono anche
dedicarsi anche ad altre attività come il tempo libero e lo sport;
2. salvo casi eccezionali, non si assegnano attività domestiche per il lunedì, né prove
scritte (test);
3. il Consiglio di Classe fissa una giornata nel corso della settimana in cui non
interrogazioni ne compiti in classe, avendo riguardo delle materie con limitato numero
di ore di lezione settimanale. Nello specifico, si tengano in considerazione, per
l’assegnazione di attività domestiche e impegni di studio ai fini delle interrogazioni
del giorno seguente e per la fissazione dei compiti in classe,le giornate di rientro
pomeridiano, le attività integrate di progetto per le classi del triennio, le attività di
area di professionalizzazione.
Pretendere rispetto nei confronti dei docenti, del personale A.T.A., dell'ambiente
interno e dei beni comuni (attrezzature, suppellettili, strutture, ecc.);
Far capire l’importanza degli interventi didattici integrativi, sia in itinere che quelli
eventualmente programmati in avvio delle lezioni dell’anno scolastico e l’impegno
individuale del recupero dei debiti formativi.
Offrire la propria disponibilità alla spiegazione di argomenti poco chiari o mal/non
compresi.
Non contribuire a creare situazioni di conflittualità con altri docenti da parte degli
alunni, adottando atteggiamenti comuni ed unitari in ogni occasione.
Uso del libretto personale:
1. controllarne il buon utilizzo;
2. notificare voti (sia scritti che orali) e verificarne la presa visione da parte dei
genitori ;
3. spiegare le modalità d’uso di parti specifiche.
Puntualità in classe e pretendere l’educazione; il docente, nella 1a ora di lezione, dovrà
essere presente in aula cinque minuti prima dell’avvio delle lezioni.
Il docente al termine delle lezioni della classe, dovrà lasciare per ultimo l’aula e, se
non impegnato in altre lezioni, dovrà trasferire il registro di classe in segreteria. Se
impegnato consegnerà il registro ad un collaboratore scolastico per il trasferimento.
Fare buon uso del registro di classe, indicando con chiarezza le attività svolte e le note
riportate.
Eventuali adozioni di provvedimenti disciplinari, prima di essere trascritti sul registro
di classe, andranno concordati con il Collaboratore del Dirigente Scolastico.
Gli insegnanti del C. di C. hanno coordinato e uniformato la loro azione
didatticoeducativa ai summenzionati principi generali, facendo salve le prerogative
inerenti la libertà di insegnamento e i vari specifici percorsi ritenuti più validi da
ciascun docente.
Obiettivi educativi-formativi e cognitivi
Obiettivi formativi generali e trasversali
In sede di programmazione collegiale dell’attività didattica per l’a.s.2018-2019 il consiglio di classe
ha elaborato i seguenti obiettivi educativo-formativi, generali, comuni alle varie discipline come di seguito
riportati. L’allievo alla fine della quinta è in grado di:
CT 1 Applicare le regole concordate per la convivenza democratica
1.1 Riconosce e rispetta la diversità ( di opinione, di svantaggio, di status, di ruolo)
1.2 Rispetta gli orari e le regole previsti nei contesti scolastici e di stage e partecipa alle attività
proposte in modo responsabile e critico
CT 2 Individuare e utilizzare le proprie conoscenze, competenze e capacità sia in ambito
professionale che culturale
2.1 Conosce le sue attitudini
2.2 Conosce le caratteristiche del profilo professionale del suo indirizzo di studi e sa delineare un
proprio percorso formativo
2.3 Analizza le proprie esperienze scolastiche e di stage in forma critica e redige una relazione
sulla propria esperienza
2.4 Dimostra spirito d’iniziativa e si rende disponibile per attività in ambito professionale e
culturale.
2.5 Utilizza griglie di auto correzione e auto valutazione.
CT 3 Comunicare e relazionare efficacemente nel contesto scolastico e di tirocinio
3.1 Sa porsi in un atteggiamento di ascolto attivo
3.2 Riconosce stili comunicativi diversi e li utilizza correttamente in relazione all’interlocutore,
allo scopo ed al contesto
3.3 Partecipa in modo autonomo e nel rispetto delle regole alle attività di gruppo scolastiche ed
extrascolastiche.
CT 4 Utilizzare processi di induzione e di deduzione e di soluzione sistematica di problemi
4.1 E’ in grado di motivare e argomentare le sue scelte
4.2 Seleziona e organizza informazioni per costruire rappresentazioni efficaci di un problema
4.3 Da una serie di esperienze singole ipotizza un principio generale e formula relazioni coerenti e
logiche
4.4 Utilizza l’analisi e la sintesi per individuare il problema
4.5 Ipotizza soluzioni possibili e confronta criticamente ipotesi diverse operando scelte
adeguatamente motivate
4.6 Utilizza informazioni di diverse discipline finalizzate ad un unico scopo
CT 5 Utilizzare metodi, strumenti e tecniche per conoscere ed apprendere
5.1 Utilizza materiali e strumenti in modo appropriato
5.2 Ricerca ed utilizza in modo appropriato e autonomo dati ed informazioni da diversi canali in
relazione ad uno scopo
5.3 Produce elaborati di sintesi e di approfondimento
5.4 Documenta e organizza il lavoro individuale e di gruppo e collabora attivamente
5.5 Sa consultare e utilizzare fonti e documenti di diversa natura
CT 6 Assumere un ruolo propositivo nel contesto scolastico e nelle attività sul territorio e
di tirocinio
6.1 Si impegna assumendosi le proprie responsabilità e rispetta i tempi di realizzazione di un
lavoro
6.2 Rielabora le proprie esperienze, propone soluzioni alternative e le confronta
6.3 Trasferisce ed adegua un metodo appreso in contesti e situazioni nuovi
6.4 Formula un progetto, lo confronta con gli altri e lo valuta
6.5 Trova soluzioni a problemi usuali
Obiettivi specifici di apprendimento didattici e disciplinari
Il Consiglio di Classe indica, qui di seguito, gli obiettivi didattici comuni alle varie
discipline:
Obiettivi generali del PTOF
Obiettivi educativi:
Promuovere lo sviluppo di un'educazione basata sui valori della solidarietà, della
tolleranza.
Condurre gli studenti a collaborare e confrontarsi con gli altri; a intervenire nel
dibattito scolastico al momento opportuno ed in modo pertinente, anche attraverso
proposte e contributi derivanti dall'esperienza personale.
Favorire negli studenti l'acquisizione di un metodo di studio autonomo, efficace e
razionale, che stimoli gli alunni ad essere attenti durante le lezioni, a prendere appunti,
a rispettare i termini di consegna dei compiti assegnati.
Sviluppare le capacità critiche indispensabili per operare scelte consapevoli e mettere
in atto comportamenti responsabili.
Obiettivi didattici generali.
Insegnare agli studenti ad esprimersi e a comunicare nei linguaggi specifici delle diverse
discipline, esponendo i contenuti delle stesse in modo ordinato, articolato e chiaro.
Sviluppare negli alunni le capacità rielaborative di connessione tra argomenti studiati in
fasi successive e saper utilizzare ed elaborare le conoscenze finalizzandole alle attività
pratiche previste nel profilo professionale.
Guidare gli studenti a migliorare la propria situazione cognitiva di partenza, attraverso un
progressivo sviluppo delle capacità logiche, di analisi e di sintesi, fino a giungere a una
valida competenza professionale.
Avviare gli alunni ad una proficua partecipazione in classe, utilizzando un linguaggio
appropriato e corretto e imparando ad ascoltare e rispettare le idee altrui
Dotare gli studenti di strumenti critici, che permettano loro di analizzare e comprendere la
realtà che li circonda per acquisire gli opportuni orientamenti nel proseguire gli studi ed
immettersi nella società come lavoratori professionalmente preparati e come cittadini
consapevoli dei propri diritti e doveri.
Gli obiettivi disciplinari, proposti dai singoli docenti nella loro programmazione, in generale
attengono alle conoscenze e competenze che gli alunni devono acquisire nel corso dell’anno
scolastico.
CONTENUTI DISCIPLINARI I contenuti disciplinari sono desumibili dai piani di lavoro dei singoli docenti ed allegati al
documento (vedi allegato A).
METODOLOGIA La misurazione dei livelli di partenza, effettuata dai docenti nella prima fase dell'anno scolastico
attraverso verifiche orali e scritte, ha rilevato lacune in alcune materie. I docenti hanno
sistematicamente ripetuto gli argomenti, riproposto i contenuti, dopo aver effettuato i necessari
approfondimenti. Accanto a quelli tradizionali (testi e dispense) sono stati utilizzati strumenti che
potevano risultare idonei a suscitare l'interesse ed a stimolare la partecipazione degli alunni:
audiovisivi, articoli da quotidiani e settimanali, riviste specialistiche, fotocopie, proiezioni
cinematografiche previa preparazione adeguata, conferenze, incontri con esperti.
Dal PTOF: la metodologia d'insegnamento potrà avvalersi di lezioni frontali, lezioni dialogate,
lavoro per gruppi, esercitazioni, test, compiti in classe ed esercizi scritti, uso di strumenti
tecnologici, interrogazioni con esposizioni orali, lezioni atte a favorire il recupero degli studenti che
incontrano difficoltà nel conseguimento degli obiettivi, lezioni con l'uso di strumenti di
visualizzazione, del linguaggio informatico, degli strumenti multimediali.
STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI
OBIETTIVI
Il C.d.C. ha individuato i seguenti principi comuni su cui fondare la collegialità:
Lo studio, più che mnemonico, è significativo, organizzato come scoperta e rivolto a
cambiamenti positivi di comportamento ed atteggiamento mentale.
L'insegnamento-apprendimento è un processo di interazione docenti-allievi ed è fondato
sulla comunicazione aperta e disponibile.
Gli obiettivi didattici sono conosciuti dagli allievi.
Il modello generale, applicabile in ogni occasione didattica, comprende le fasi di
presentazione del problema a livello induttivo (dal particolare al generale) e di sintesi,
verifica e valutazione del prodotto.
Il C.d.C. ha concordato anche sulla libertà di condurre la lezione, utilizzando varie tecniche:
la lezione frontale.
il lavoro di coppia.
il lavoro di gruppo.
l'attività collettiva in classe (esposizione problematiche collettive).
STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA
Il C.d.C. ha adottato i seguenti strumenti:
Colloquio quotidiano con l’alunno
Forme di discussione guidata ed interventi spontanei
Eventuali verifiche di autovalutazione ( area professionalizzante)
Correzione in classe, in comune, di esercizi ed elaborati domestici
Test
STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA
Il C.d.C. ha adottato i seguenti strumenti:
Compito in classe
Interrogazioni
Interventi spontanei
Relazioni
Elaborati domestici
Test strutturati o semistrutturati
Prove di laboratorio
Prove pratiche
Problem solving
Prove interdisciplinari
ATTIVITA’ DIDATTICHE COMUNI PROGRAMMATE
Per ciò che concerne l’interdisciplinarietà della proposta formativa rivolta agli allievi dell’ultimo
anno di corso, si rimanda agli obiettivi didattici per aree disciplinari. In linea di massima si può
affermare che tutti i percorsi disciplinari, e non solo quelli di materie affini, si sono continuamente e
sistematicamente intersecati durante tutta l’attività curriculare, perché unico è stato il progetto
didattico e formativo alla cui riuscita tutti i docenti hanno concorso con strumenti e contenuti
diversificati ma funzionali agli obiettivi da raggiungere, anche a livello interdisciplinare.
Percorsi e i progetti svolti nell'ambito di “Cittadinanza e Costituzione”
Nel corso del corrente anno scolastico, le discipline dell’area giuridico economica hanno sviluppato
moduli attinenti ai seguenti nuclei concettuali:
- Terzo settore dell’economia e la partecipazione dei cittadini all’economia sociale
- Obiettivi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
- Volontariato e cittadinanza attiva
La classe ha inoltre partecipato alle seguenti attività integrative, di carattere culturale e
professionale utili a concorre allo sviluppo di tali competenze ed ascrivibili all’ambito “Cittadinanza e
Costituzione”
- Visita guidata alla Casa circondariale di Udine (13/12/2018);
- Progetto “ Il piacere della legalità - Mondi a confronto” ( Conferenza presso Teatro G. da
Udine in occasione del la manifestazione Vicino-Lontano- Premio Terzani
- Progetto ADMO: incontro informartivo e formativo volto a sollecitare la collaborazione degli
allievi con lì associazione anche tramite la donazione attiva.
Metodologia e strategie didattiche per il recupero e per il potenziamento
Per gli allievi che hanno incontrato nel corso dell'anno scolastico difficoltà nell'assimilazione dei contenuti/
competenze sviluppati nelle diverse discipline e/o che presentavano insufficienze al termine del primo
quadrimestre, si è provveduto ad attivare i seguenti interventi che hanno interessato le discipline di Inglese e
Matematica:
- corsi di recupero
- studio assistito
- sportello didattico.
Per tutte le altre discipline si è proceduto con recuperi in itinere, sia attraverso interventi individualizzati
che per l’intera classe qualora fosse necessario.
Metodologia CLIL
Nella classe NON è stato attivato l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL)
in lingua straniera.
Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ASL)
Tutte attività connesse alle Competenze Trasversali e l’orientamento (ASL) son state parte integrate
del percorso formativo delle classi durante il triennio e sono state così articolate:
- moduli teorici con l’intervento di docenti interni nelle attività di formazione sulla sicurezza negli
ambienti di lavoro e nella presentazione delle attività di alternanza,
- testimonianze, conferenze, dibattiti a cura di esperti esterni,
- visite aziendali ed altri interventi significativi in ambito scio-assistenziale,
- stage presso associazioni per l’assistenza di anziani e/o disabili, residenze per anziani pubbliche e
private. Tale esperienza ha rappresentato una preziosa occasione di qualificazione e perfezionamento
delle competenze professionali acquisite a livello teorico ed ha offerto agli allievi l’opportunità di
conoscere l’ambiente di lavoro e le sue regole, con conseguente acquisizione di comportamenti idonei
all’ambiente stesso, agevolando inoltre eventuali opportunità di lavoro.
Per quanto riguarda le attività di Alternanza scuola lavoro ( si veda Allegato E) per la valutazione
dei moduli professionalizzanti, si prendono in considerazione le schede di valutazione degli alunni compilate
dagli esperti esterni e dalle aziende ove si sono svolti gli stages; i periodi di apprendimento mediante
esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati.
Nel corrente anno scolastico inoltre sono stati presentati alla classe, le seguenti attività
professionalizzanti e pianificate per l’Alternanza scuola/lavoro:
Ambito Socio-Sanitario:
- Partecipazione alla manifestazione per celebrare il 60° anniversario dell'AFDS del Friuli Venezia
Giulia, presso il Teatro “Giovanni da Udine” (già svolta il 19/09/2018).
- In occasione della 24^ Giornata mondiale per la lotta contro l'Alzheimer, partecipazione alla
conferenza - dibattito “Far mind”, presso il cinema “Visionario” di Udine (già svolta il 22/09/2018). - Conferenza LILT “Ai confini della vita: gli stati avanzati della malattia, coma e stati vegetativi”. - Incontro TAM ( Telefono anziani maltrattati- Associazione Solimai.
Ambito Orientamento:
- Conferenza “ManPower”.
- Orientamento presso l'Università di Trieste.
- Orientamento Università di Udine.
- Progetto Young 2019
- Orientamento in uscita: incontro con rappresentanti delle Forze Armate - Progetto “IL PUNTO D'ASCOLTO”, attività di sportello per studenti tenuta dall’associazione di counselors
che collaborano con il nostro istituto.
La classe ha partecipato inoltre alla proiezione, presso il cinema Visionario,del film
“Il sergente di ferro” per celebrazioni della Giornata della Memoria.
Si Segnalano infine, con scansione annuale le attività più significative svolte dall’intera classe.
Classe 3^
Formazione sicurezza di base 4 ore – Formazione sicurezza specifica 8 ore
Stage in strutture: 128 ore mediamente
Formazione in aula ed interventi di esperti esterni : 50 ore
ATTIVITÁ SOGGETTI COINVOLTI TEMPI
1) Incontri con operatori dei
servizi; visite guidate in strutture operanti
nell’ambito disabili incontri sulle
tematiche relative a disabili e sui servizi
ad essi dedicati
2) Progetto LILT
3) Progetto infermiera /
Fisioterapisti/ animazione
- Cooperative
- TAM 7SOLIMAI
- Esperti esterni
- Esperti esterni
4 ore
2 ore
30
Classe 4^
Formazione sicurezza: 4 ore Formazione specifica
Stage in strutture: 128 ore mediamente
Formazione in aula ed interventi di esperti esterni : 40 ore
Da segnalare tra le attività più significative:
ATTIVITÁ SOGGETTI COINVOLTI TEMPI
1) Incontri con operatori dei
servizi; visite guidate in strutture operanti
nell’ambito disabili incontri sulle
tematiche relative a disabili e sui servizi
ad essi dedicati
2) Progetto LILT
3) Viaggio d’Istruzione ad Osimo
/ Ancona con visita Lega del Filo d’oro
- Cooperative TAM -SOLIMAI
- Esperto esterno
2 ore
2 ore
Classe 5^
ATTIVITÁ SOGGETTI COINVOLTI TEMPI
1) Incontri con operatori dei
servizi; visite guidate in strutture operanti
nell’ambito anziani/disabili incontri sulle
tematiche relative agli anziani e disabili e
sui servizi ad essi dedicati
3) Film: “Una Sconfinata
Giovinezza;
- AFDS
- ManPower
- SOLIMAI
12ore
4) Visita Casa Circondariale;
5)Visita Istituto Superiore
“Volta”-Trieste;
Ciascun allievo ha effettuato percorsi personalizzati come specificato negli allegati
Esperienze didattiche e formative interdisciplinari di particolare rilievo
Si segnala inoltre la partecipazione della classe (in alcuni casi limitatamente a singoli allievi, su base
volontaria) ai progetti o attività di seguito descritte:
- Partecipazione al Corso certificazione linguistica Lingua Inglese B2
- Partecipazione al Corso “Primo Soccorso”;
Partecipazione al Corso “BLSD”.
Attività integrative ed extracurriculari
Tutti gli allievi hanno inoltre partecipato alla seguente attività organizzata dall’Istituto nell’ambito dei
Progetti :
- Corso PON: Statistics for fun 2
RELAZIONI FINALI PER DISCIPLINA
Per ciascuna materia vengono di seguito inserire i Piani di Lavoro dei singoli docenti ( comprensivi di
Relazione finale e Programma svolto, dove sono riportati i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi
del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti.
Sono stati inoltre evidenziati i nodi concettuali caratterizzanti le discipline.
ALLEGATO A
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA : ITALIANO
N° di ore svolte
Numero di ore settimanali di lezione: 4
Libro di testo adottato:
Sambugar – Sala, Letteratura viva, vol 3, La Nuova Italia
L’insegnante ha fatto largamente uso di materiale didattico messo a disposizione degli allievi
Brevi note sul profitto A conclusione delle attività didattiche
N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto elevato
N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto buono
N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto discreto
N° 8 allievi hanno raggiunto un profitto sufficiente
N° 0 allievi hanno raggiunto un profitto insufficiente
Brevi note sulla motivazione In merito all’apprendimento disciplinare
N° 2 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento elevata
N° 1 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento buona
N° 8 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento discreta
N° 3 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento sufficiente
N° 0 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento scarsa
Brevi note sulla partecipazione Nell’ambito delle attività svolte
N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione costantemente attiva e propositiva
N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva e propositiva
N° 12 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva
N° 2 allievi hanno dimostrato una partecipazione regolare
N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione tendenzialmente passiva
Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Rispetto agli obiettivi posti in sede di programmazione delle attività didattiche
N° 2 allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati
N° 9 allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati
N° 3 allievi hanno sostanzialmente raggiunto gli obiettivi prefissati
N° 0 allievi non hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati
Nodi concettuali caratterizzanti la disciplina
Nuclei fondanti di Italiano della Classe quinta
NUCLEI
FONDANTI
COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE
Il sistema
letteratura: testi, autori,
contesto
Valore della lettura
come autonomo
interesse
Saper costruire
quadri di civiltà in base
ad indicatori di tipo
letterario-storico,
sociale, economico,
tecnologico e scientifico
Contestualizzare
l’evoluzione della civiltà
artistica e letteraria
italiana dall’Unità
d’Italia ad oggi in
rapporto ai principali
processi sociali,
culturali, politici e
Linee di
evoluzione della cultura
e del sistema letterario
italiano dal secondo
Ottocento ad oggi con
riferimenti alle
scientifici di
riferimento;
ricavare da testi le
idee e i principi di
poetica dei vari autori;
riconoscere i
rapporti tra cultura
italiana ed europea;
collegare i testi
letterari con altri ambiti
disciplinari
letterature di altri paesi
Conoscenza e
produzione di diverse
tipologie testuali
Organizzare e motivare
un ragionamento e una
tesi finale
Analizzare e
produrre testi di vario
tipo in relazione ai
differenti scopi
comunicativi
Riconoscere gli
elementi distintivi delle
varie tipologie testuali
Tecniche
compositive per diverse
tipologie di produzione
scritta (saggio breve e
articolo di giornale,
tema di ordine generale
e tema storico, analisi
del testo)
Lingua Utilizzare ed
incrementare il
patrimonio lessicale ed
espressivo della lingua
italiana secondo le
esigenze comunicative
nei vari contesti: sociali,
culturali, scientifici,
economici,
tecnologici..
Riassumere, parafrasare,
interpretare con
precisione
Saper utilizzare
differenti registri
comunicativi in ambiti
anche specialistici
Esprimersi in forma
scritta ed orale
utilizzando diversi
registri comunicativi
Funzioni e livelli della
costruzione del discorso
a livello lessicale-
semantico, ortografico e
morfosintattico.
Processo storico e
tendenze evolutive della
lingua italiana
dall’Unità
nazionale ad oggi;
Lingua letteraria e
linguaggi della scienza e
della tecnologia
Metodologie didattiche utilizzate
Non si sono utilizzati laboratori, mentre ci si è avvalsi dell’uso di internet per consultazioni di vario tipo e
video. Visione di film didattici.
Verifiche e valutazione Durante l’anno scolastico sono state effettuate.
N° 3 verifiche orali
N° 1 verifiche scritte
N°. 4 compiti in classe di italiano
Le griglie di valutazione saranno riportate nel documento stesso unitamente ai testi dei compiti. La verifica
scritta è stata di tipo semistrutturato. E’ stato adottato il sistema delle interrogazioni programmate.
Programma svolto
PERCORSO DI POETI E POESIE ( Ungaretti: Commiato, Porto sepolto, Veglia, Sono una creatura, I fiumi. Montale:
Spesso il male di vivere, I limoni, Falsetto, Non chiederci la parola, La casa dei doganieri. Saba: Amai, Città vecchia,
La capra, Trieste, Ulisse, Mio padre è stato per me l’assassino. Quasimodo: Alle fronde dei salici, Uomo del mio
tempo). Alle poesie è stato aggiunto un approfondimento delle ideologie poetiche negli aspetti più significativi.
ITALO SVEVO: Elementi biografici e contesto socio-culturale. Schopenhauer, Freud e Darwin come
referenti culturali. Una vita e Senilità: la figura dell’inetto. La Coscienza di Zeno: il rapporto salute/malattia.
L’orizzonte della catastrofe.
ELIO VITTORINI: I primi romanzi e il “fascismo di sinistra”. Il viaggio come dimensione plurale.
Conversazione in Sicilia. Uomini e no.
IL PRIMO ITALO CALVINO: introduzione all’autore. I nostri antenati.
ALBERTO MORAVIA: Temi fondamentali della narrativa moraviana. Gli Indifferenti, il Disprezzo, La
romana, La ciociara.
GUIDO MORSELLI: introduzione all’autore. Analisi di Un dramma borghese e Contro passato prossimo
PRIMO LEVI: introduzione all’autore. Analisi di Se questo è un uomo e de I sommersi e i salvati.
Esempi di materiali, problemi, progetti utilizzati in classe per simulare l’avvio del
colloquio
Il docente ha utilizzato, nello svolgimento dell’attività didattica:
Scene particolarmente significative di film
Articoli di giornale
Fotografie
Citazioni significative tratte da romanzi trattati
Citazioni significative da poesie lette ed analizzate
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA DI STORIA
N° di ore svolte
Numero di ore settimanali di lezione: 2
Libro di testo adottato: Alberto Banti, Frontiere della storia, Laterza scolastica.
L’insegnante ha fatto largamente uso di materiale didattico messo a disposizione degli allievi
Brevi note sul profitto A conclusione delle attività didattiche
N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto elevato
N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto buono
N° 2 allievi hanno raggiunto un profitto discreto
N° 8 allievi hanno raggiunto un profitto sufficiente
N° 0allievi hanno raggiunto un profitto insufficiente
Brevi note sulla motivazione In merito all’apprendimento disciplinare
N° 2 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento elevata
N° 1 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento buona
N° 8 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento discreta
N° 3 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento sufficiente
N° 0 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento scarsa
Brevi note sulla partecipazione Nell’ambito delle attività svolte
N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione costantemente attiva e propositiva
N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva e propositiva
N° 12 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva
N° 2 allievi hanno dimostrato una partecipazione regolare
N° 0 allievi hanno dimostrato una partecipazione tendenzialmente passiva
Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Rispetto agli obiettivi posti in sede di programmazione delle attività didattiche
N° 2 allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati
N° 9 allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati
N° 3 allievi hanno sostanzialmente raggiunto gli obiettivi prefissati
N° 0 allievi non hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati
Nodi concettuali caratterizzanti la disciplina
Nuclei fondanti di Storia Classe quinta
NUCLEI
FONDANTI
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
I fatti, declinati nelle
sequenze evenemenziali Le categorizzazioni:
storia degli eventi, storia
sociale, economica,
materiale, macrostoria,
microstoria,
memorialistica, ecc. Gli Ordinatori: tempo,
spazio, soggetti,
relazioni, dinamiche. Le fonti: primarie,
secondarie Il contesto e la capacità
di contestualizzazione.
Interpretazione in
termini essenziali di un
fatto storico
Integrazione di
prospettive sincroniche e
diacroniche
Comprendere il cambiamento e
la diversità dei tempi storici in
una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra
epoche e in una dimensione
sincronica attraverso il
confronto fra aree geografiche e
culturali. Collocare l’esperienza personale
in un sistema di regole fondato
sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della
persona, della collettività e
dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche
essenziali del sistema socio
economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio
territorio.
Ricostruire processi di
trasformazione
individuando elementi di
persistenza e discontinuità.
Riconoscere la varietà e lo
sviluppo storico dei sistemi
economici e politici e
individuarne i nessi con i
contesti internazionali e gli
intrecci con alcune
variabili. Individuare i
cambiamenti culturali,
socio-economici e politico-
istituzionali. Leggere ed
interpretare gli aspetti della
storia locale in relazione
alla storia generale.
Utilizzare il lessico delle
scienze storico-sociali.
utilizzare ed applicare
categorie, metodi e
strumenti della ricerca
storica in contesti
laboratoriali ed operativi.
Utilizzare fonti storiche di
diversa tipologia (es.:
visive, multimediali e siti
web dedicati) per produrre
ricerche su tematiche
storiche.
Principali persistenze e
processi di trasformazione
tra la fine del secolo XIX
e il secolo XXI, in Italia,
in Europa e nel mondo.
Aspetti caratterizzanti la
storia del Novecento ed il
mondo attuale.
Metodologie didattiche utilizzate
Non si sono utilizzati laboratori, mentre ci si è avvalsi dell’uso di internet per consultazioni di vario tipo e
video. Visione di film didattici
Verifiche e valutazione Durante l’anno scolastico sono state effettuate
N° 0 verifiche orali
N° 4 verifiche scritte
Programma svolto
Panoramica essenziale: La prima guerra mondiale, caratteri comuni dei totalitarismi del primo novecento, la
seconda guerra mondiale, la Resistenza.
La divisione del mondo in blocchi e la guerra fredda
La nascita della Repubblica Italiana e le elezioni del ‘48
Gli anni del centrismo e il miracolo economico. Il Concilio Vaticano II. Verso il Centrosinistra
Il terrorismo di estrema Destra e le Stragi
Noam Chomsky: Le dieci strategie di manipolazione di massa
Il 1968; lo Statuto dei lavoratori
Le Brigate rosee e il terrorismo di estrema sinistra
La solidarietà nazionale
Il Pentapartito
Esempi di materiali, problemi, progetti utilizzati in classe per simulare l’avvio del colloquio
Il docente ha utilizzato, nello svolgimento dell’attività didattica:
Scene particolarmente significative di film
Articoli di giornale
Fotografie
Citazioni significative tratte da romanzi trattati
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA: MATEMATICA
MATERIA: MATEMATICA
DOCENTE: MARIA ANTONIETTA CORETTI
LIBRO DI TESTO: “ELEMENTI DI MATEMATICA A”- BAROZZI, BERGAMINI, TRIFONE
EDIZIONI ZANICHELLI
1. Metodi
La realtà della classe è estremamente eterogenea. Sono presenti alunne con una spiccata
predisposizione e preparazione interessate a tutto.
Nell’ambito delle conoscenze la situazione è accettabile, la capacità di collegare i vari
argomenti studiati e di saperli sviluppare in modo critico è stata sempre acquisita; questo è
evidente soprattutto nelle prove scritte.
Le allieve hanno dimostrato un vivo interesse per la materia e partecipato attivamente
alle lezioni, anche fornendo spunti personali.
Il metodo utilizzato è stato principalmente quello della lezione frontale, facendo talvolta
ricorso all’intuizione degli allievi per introdurre contenuti di non facile apprendimento. Gli
argomenti sono stati trattati secondo un’impostazione “pratica”, dando maggior importanza
all’applicazione dei teoremi piuttosto che alla loro dimostrazione, cercando comunque di
sviluppare il senso logico – deduttivo degli studenti. Alcune definizioni sono state date
intuitivamente per motivi di semplificazione, altre sono state presentate in maniera rigorosa
per consolidare l’utilizzo del linguaggio matematico. Sono state costruite schematizzazioni
riassuntive onde facilitare l’applicazione delle conoscenze nello svolgimento degli esercizi in
classe e a casa.
L’attività didattica è iniziata con un modulo di ripasso dei principali contenuti affrontati
nel corso del precedente anno scolastico.
2. Valutazione
Le verifiche effettuate, sia scritte che orali, hanno riguardato la risoluzione di problemi ed
esercizi settoriali mirati oppure volti allo studio completo di una funzione.
Sono stati valutati: la conoscenza e l’utilizzo del linguaggio specifico della disciplina, la
conoscenza degli argomenti, la capacità di collegamento tra gli argomenti, la competenza di
utilizzo di definizioni, procedimenti e calcoli, la capacità di deduzione e di induzione.
Il gruppo classe si è dimostrato motivato ed interessato, dimostrando un impegno
costante.
3. PROGHRAMMA SVOLTO
Modulo 1 – Equazioni-disequazioni (ripasso)
Equazioni e disequazioni intere e fratte di primo, secondo grado. Sistemi di disequazioni.
Modulo 2 – Funzioni reali di variabile reale
Concetto di funzione. Rappresentazione grafica di una funzione. Insieme di esistenza,
dominio e codominio di una funzione.
Classificazione delle funzioni. Studio del dominio di funzioni razionali intere e fratte ed
irrazionali.
Calcolo di: dominio, codominio, segno, intersezioni con gli assi.
Modulo 3 – Elementi di topologia in R
Intervalli limitati, illimitati. Estremo inferiore o superiore di un insieme di numeri reali.
Modulo 4 – Limiti delle funzioni numeriche reali
Limiti finiti ed infiniti di una funzione in un punto ed all’infinito.
Calcolo di limiti di funzioni razionali intere e fratte. Forme indeterminate: ∞/∞; 0/0.
Applicazione dei limiti: calcolo degli asintoti (verticali, orizzontali ed obliqui) di una
funzione.
Modulo 5 - Continuità delle funzioni di una variabile
Continuità di una funzione in un punto e in un intervallo (solo definizione).
Punti di discontinuità discontinuità di prima, seconda e terza specie (solo definizione)
Modulo 6 – Derivate delle funzioni di una variabile
Rapporto incrementale. Definizione della derivata di una funzione in un punto. Calcolo
della derivata in un punto.
Derivata della funzione somma, derivata della funzione prodotto, derivata della funzione
quoziente, derivata di una funzione composta.
Punti stazionari (massimo, minimo e flesso a tangente orizzontale
Modulo 7 – Studio di funzione
Studio del grafico di una funzione (funzioni razionali intere e fratte)
Utilizzo dei seguenti passaggi: dominio, segno, intersezioni con gli assi, eventuali
simmetrie, calcolo degli asintoti. Studio del segno della derivata prima: crescenza e
decrescenza.
NB: L’indicazione dei moduli in questo elenco non rispetta esattamente la successione
temporale secondo la quale sono stati trattati.
Udine 08/05/2019 prof.ssa MARIA ANTONIETTA CORETTI
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5^A del Corso Servizi Socio Sanitari è costituita da 15 allievi, di cui 14 ragazze e un ragazzo. Il gruppo classe ha manifestato, nel corso dell’anno scolastico, un comportamento generalmente corretto;
sono apparsi collaborativi e disposti al dialogo educativo, anche se lo studio individuale non è stato sempre
costante per tutti gli allievi. L’interesse per la disciplina è stato discreto, la partecipazione sufficiente, le
relazioni tra insegnante e allievi positive, la frequenza nel complesso regolare. Si evidenzia una crescita sia riguardo all’aspetto educativo-formativo che riguardo all’apprendimento
dei contenuti disciplinari.
Per gli allievi BES, DSA o seguiti dall’insegnante di sostegno sono stati predisposti percorsi
personalizzati (per ulteriori informazioni si fa riferimento ai documenti che per motivi di privacy non
vengono allegati).
Il raggiungimento degli obiettivi si attesta su un livello in media più che discreto.
Ore di lezione settimanali: 5
Ore di lezione fino al 15 maggio: 117
Ore di lezione dopo il 15 maggio: presumibilmente 17
METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE
Ho ritenuto di attuare una didattica che valorizzi le caratteristiche e le potenzialità di ogni allievo,
attraverso le seguenti strategie di intervento:
4) rispettare i diversi tempi di apprendimento
5) prestare attenzione ai rapporti esistenti sia tra loro, sia nei confronti degli insegnanti
6) promuovere capacità di relazione e di autonomia
7) non creare ansia ma incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità
8) riconoscere i vari progressi
9) lezione frontale (esposizione di un argomento mediante definizioni, concetti, schematizzazioni)
10) lezione dialogata (stimolare la partecipazione attiva mediante la tecnica del brainstorming per favorire
intuizioni e riflessioni personali)
11) lettura di testi tratti da internet ,da giornali e da riviste
12) Svolgimento di esercitazioni guidate e non, individuali, a coppie o in piccoli gruppi
13) Analisi di casi, documenti e video
14) Working group e apprendimento collaborativo
Ho fatto spesso ricorso alla lezione frontale cercando di coinvolgere gli allievi in discussioni e
sollecitando frequenti collegamenti con argomenti già trattati. L’attività didattica è stata costantemente
attuata con percorsi specifici atti a recuperare le difficoltà emerse durante le verifiche.
STRUMENTI E SUSSIDI Libro di testo: Titolo: Corso di psicologia generale ed applicata Volume 2 Autori: L. D'Isa, F. Foschini, F.
D'Isa - Casa Editrice: Hoepli Appunti, schematizzazioni, fotocopie di schede di lavoro Articoli di giornale, riviste, documenti, libri, video
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Il controllo in itinere del processo di apprendimento è avvenuto tramite: 1. interventi “dal posto”, utili per puntualizzare volta per volta l’acquisizione dell’argomento trattato 2. colloqui utili a verificare conoscenze, competenze, capacità espositive 3. verifiche scritte parzialmente strutturate effettuate durante lo svolgimento di ogni modulo.
Sono state così valutate le capacità acquisite da ogni singolo allievo in itinere, in relazione al suo
livello di partenza e sono state conseguentemente definite le attività di recupero e rinforzo.
I voti sono stati notificati puntualmente sul registro elettronico e sul libretto personale; la trasparenza
dei criteri di misurazione e valutazione ha favorito l’esercizio di autocritica e di autovalutazione.
Per la corrispondenza tra voti e competenze, ho fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel
PTOF e riportati nel documento del 15 maggio.
Hanno rappresentato elementi di valutazione non solo gli esiti delle verifiche, ma anche il livello di
competenze raggiunto, l’acquisizione del metodo di lavoro, l’uso del linguaggio specifico della disciplina, le
modalità di relazione con compagni ed insegnanti, la partecipazione al dialogo educativo e l’impegno
dimostrato durante l’esperienza di stage.
MATERIALI PER IL COLLOQUIO
Ho privilegiato, nello svolgimento dell’attività didattica, articoli di giornale, video, film e
simulazione di casi problematici. I materiali utilizzati hanno consentito la trattazione dei nodi
concettuali caratterizzanti la disciplina:
- la metodologia di ricerca psicologica e gli influssi sui servizi sociosanitari
- le professioni di aiuto e le modalità d’intervento
- le modalità d’intervento su minori, anziani e i disabili
- la psicologia dei gruppi, il lavoro di gruppo e i gruppi di lavoro
- i problemi e gli interventi relativi all’integrazione
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE
L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi ha consentito, seppure a
diversi livelli, l’acquisizione delle seguenti competenze prefissate: 4. C1: utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento
permanente;
5. C2: facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso
linguaggi e sistemi di relazione adeguati;
6. C3: realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della
persona e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita;
7. C4: collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei
per promuovere reti territoriali formali ed informali;
8. C5: gestire azioni di informazione ed orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la
fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio
Nel percorso di alternanza scuola-lavoro, la psicologia concorre al raggiungimento delle seguenti
competenze, conoscenze, abilità:
Competenze Conoscenze Abilità A) Imparare ad
imparare
Organizzazione del proprio apprendimento anche in situazioni diverse dalla
realtà scolastica
Saper organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità
di informazione e di formazione (formale, non formale ed
Conoscenza delle proprie strategie e del
proprio metodo di lavoro informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie
strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. B) Progettare,
individuando
collegamenti e relazioni
Individuazione dei limiti e risorse esistenti, definizione di ipotesi, strategie, progetti
e verifica dei risultati Approccio a situazioni
problematiche, ricorrendo a quanto appreso in contesti pluridisciplinari
Saper valutare in modo appropriato le situazioni problematiche per definire progetti e attività di soluzione
finalizzate al benessere dell’utente
C) Agire in modo
autonomo e responsabile Consapevolezza del valore delle regole,
assunzione delle proprie responsabilità e rispetto
degli impegni assunti
Essere consapevole dell’importanza delle regole vigenti
all’interno di un contesto lavorativo
D) Individuare e
utilizzare gli strumenti di
comunicazione e di team
working più appropriati
per intervenire nei
contesti argomentativi e
professionali di
riferimento
Consapevolezza del valore dell’empatia
nelle relazioni d’aiuto e conoscenza delle tecniche
di comunicazione e di lavoro di gruppo necessarie per migliorare la relazione all’interno dei gruppi
di lavoro, riducendone la conflittualità
Riconoscere e utilizzare tecniche di comunicazione e di
lavoro di gruppo necessarie per migliorare la relazione all’interno
dei gruppi di lavoro, riducendone la conflittualità e valorizzando le diverse capacità
Sapersi rapportare in modo empatico
E) Redigere
relazioni tecniche e
documentare le attività
individuali e di gruppo
Conoscenza di strumenti e codici della comunicazione e loro connessioni in contesti
formali, organizzativi e professionali
Raccogliere, selezionare e utilizzare informazioni utili, in un linguaggio tecnico specifico anche della lingua straniera
F) Riconoscere la
salute come benessere
bio-psico-sociale
Conoscenza dei principali bisogni psico-fisici del soggetto minore, anziano e disabile e dei
fattori che incidono sul suo benessere
Adottare comportamenti finalizzati alla tutela dell’utente e dell’operatore
Affrontare le problematiche più frequenti
Brevi note sul profitto A conclusione delle attività didattiche:
N° 3 allievi hanno raggiunto un profitto buono
N° 8 allievi hanno raggiunto un profitto sufficiente
N° 3 allievi hanno raggiunto un profitto non pienamente sufficiente
Brevi note sulla motivazione In merito all’apprendimento disciplinare:
N° 11 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento discreta
N° 3 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento sufficiente
Brevi note sulla partecipazione Nell’ambito delle attività svolte:
N° 5 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva
N° 9 allievi hanno dimostrato una partecipazione tendenzialmente ricettiva
Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze Rispetto agli obiettivi posti in sede di programmazione delle attività didattiche:
N° 3 allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati
N° 8 allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati
N° 3 allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati con attività di supporto
Udine, 15 maggio 2019 Prof.ssa Maria Lizzio
Programma di
PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
IL METODO CLINICO E L'OSSERVAZIONE DIRETTA
Il metodo clinico e il suo influsso sui servizi sociosanitari (cenni sulla teoria dell'attaccamento di Bowlby, sulla formazione dell'Io e sulla depressione
anaclitica di Spitz e sull'oggetto transizionale di Winnicott)
I metodi osservativi diretti e il loro influsso sui servizi sociosanitari
L'osservazione partecipante e il suo influsso sui servizi sociosanitari
L'OSSERVAZIONE INDIRETTA, LA RICERCA-AZIONE E IL LORO INFLUSSO
SUI SERVIZI SOCIOSANITARI
4. Il metodo sperimentale e il suo influsso sui servizi sociosanitari 5. L'inchiesta, la ricerca documentaria e il loro influsso sui servizi sociosanitari
6. La ricerca-azione e il suo influsso sui servizi socio-sanitari
IL PROFILO PROFESSIONALE E I COMPITI DEGLI OPERATORI IN
AMBITO SOCIOSANITARIO 7. Le funzioni e le competenze delle professioni sanitarie e socioassistenziali 8. La “cassetta degli attrezzi” dell'OSS: la relazione d'aiuto, il counseling
9. La pragmatica della comunicazione umana e la terapia centrata sul cliente di Rogers
10. I principi caratterizzanti della legge 328/2000
LE PRINCIPALI MODALITA' D'INTERVENTO SUI NUCLEI FAMILIARI
9. Le scienze sociali e le politiche a sostegno della famiglia
10. Tendenze contemporanee nelle unità familiari 11. Le famiglie fragili
12. Le famiglie multiproblematiche
LE PRINCIPALI MODALITA' D'INTERVENTO SUI MINORI I diritti dei minori e l'articolo 4 della legge 285/1997
Le problematiche dei minori e degli adolescenti Le modalità d'intervento a favore dei minori
LE PRINCIPALI MODALITA' D'INTERVENTO SUGLI ANZIANI
15) La condizione dell'anziano in Italia e le politiche di prevenzione
16) Gli anziani, la famiglia e i servizi (cenni sulle teorie di Erikson e di Jung)
17) L'anziano fragile
18) Gli anziani affetti da demenza e Alzheimer: le terapie
LE PRINCIPALI MODALITA' D'INTERVENTO SUL DISAGIO PSICHICO E SUI DISABILI
- I problemi sociali e sanitari dei disabili fisici e psichici (cenni sul sentimento di
inferiorità di Adler)
- Le modalità d'intervento sulla disabilità
- Le modalità d'intervento sul disagio psichiatrico
PSICOLOGIA DEI GRUPPI SOCIALI Psicologia dei gruppi la leadership
La dinamica di gruppo
TEORIE CLASSICHE DEL GRUPPO
Lewin e i gruppi di apprendimento
Moreno e la sociometria
L'OPERATORE AL LAVORO NEL GRUPPO
Il gruppo di lavoro
Il gruppo di animazione
Il gruppo terapeutico
LA PROGETTAZIONE IN AMBITO SOCIOSANITARIO
lavorare per progetti Le fasi della progettazione
PROBLEMI E INTERVENTI RELATIVI ALL’INTEGRAZIONE
Vecchie e nuove povertà e politiche di sostegno
I migranti e le politiche dell’integrazione scolastica dei minori migranti
L’integrazione scolastica dei disabili e la didattica inclusiva
PROBLEMI RELATIVI ALL’INTEGRAZIONE LAVORATIVA
Le problematiche economiche e sociali del lavoro
la sindrome del burnout
Udine, 15 maggio 2019 LA DOCENTE Maria Lizzio
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA:
IGIENE E CULTURA MEDICOSANITARIA
Insegnante: Malisan Francesca FINALITA’
L’insegnamento di Igiene e Cultura medico-sanitaria contribuisce a sviluppare negli allievi:
- la consapevolezza dei fattori personali, comunitari e ambientali che condizionano la salute psico-fisica-sociale
e dei metodi adatti per tutelarla e promuoverla;
- la capacità di lettura dei contesti sociali in cui andrà a operare;
- le competenze tecnico-professionali di aiuto alla persona in situazione di disagio;
- la capacità di rapportarsi con altre figure professionali in rapporto al proprio specifico operativo; - l’educazione al vivere in comunità, con spirito di solidarietà, soprattutto nei confronti di coloro che sono in
situazioni di disagio;
- la consapevolezza della continua evoluzione delle problematiche sociali.
NUCLEI TEMATICI FONDAMENTALI (Sono i contenuti ineludibili per il perseguimento dei risultati di
apprendimento, non si riferiscono solo all’ultimo anno di corso):
Percorso riabilitativo delle principali patologie della popolazione anziana (Parkinson, Alzheimer, diabete e
malattie cardiovascolari, demenze e così via).
Le principali patologie e disabilità dei bambini (Down, PCI, Malattie enzimatiche e cosi via).
Figure professionali che operano nei servizi socio-sanitari, qualifiche e competenze.
I servizi socio-sanitari per anziani disabili e persone con disagio psichico (AD-ADI-Ospedali a domicilio-
RSA-e così via).
I bisogni dell’uomo e i bisogni socio-sanitari.
MODULI DISCIPLINARI (fino al 15 maggio 2019)
Modulo 1. Problematiche specifiche del minore, dell’anziano e delle persone con disabilità.
Competenza
di indirizzo
Riconoscere la salute come benessere bio-psico-sociale. Contribuire a promuovere stili
di
vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a
tutela del diritto alla salute e del
benessere delle persone.
Comprendere-interpretare e soddisfare i principali bisogni delle persone in difficoltà.
Competenze
disciplinari
-riconoscere i bisogni degli individui con disabilità, degli anziani fragili, delle persone in
difficoltà.
-individuare le principali problematiche sociosanitarie connesse all’infanzia, senescenza
e disabilità.
-elaborare progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e
risorse delle situazioni proposte considerate (anziani fragili, persone con disabilità e in
situazione di disagio).
Abilità
Individuare i fattori di rischio che favoriscono l’insorgenza delle malattie cronico-
degenerative.
ricercare, nell’ambito delle proprie conoscenze, le possibili cause di una malattia.
riconoscere i bisogni sociosanitari degli utenti (anziani fragili, persone con disabilità e in
situazione di disagio)
individuare le tecniche più idonee per l’assistenza sanitaria alle persone in difficoltà
Saper organizzare le conoscenze per l’elaborazione di progetti mirati al soddisfacimento
dei bisogni socio-sanitari assistenziali dei minori, dei disabili e degli anziani, in situazioni
simulate.
Conoscenze
La senescenza: il processo di invecchiamento e le principali teorie; modificazioni anatomiche
e fisiologiche dell’organismo con l’età (aspetti generali). L’anziano fragile.
L’invecchiamento cerebrale patologico: significato e classificazione delle demenze; la demenza
di Alzheimer. Problemi assistenziali nella m. di Alzheimer e riabilitazione. Il morbo di
Parkinson. Problemi assistenziali nella m. di Parkinson e riabilitazione. La sindrome ipocinetica
e le sue conseguenze. La BPCO.
Le Malattie genetiche: classificazione (cromosomiche, monogeniche, multifattoriali). La
sindrome dell’X-fragile; la Fibrosi cistica, la Fenilchetonuria, la Distrofia muscolare di
Duchenne.
La Disabilità: concetti generali; cause; classificazione internazionale delle disabilità
(I.C.F.).
La disabilità fisica: la Sclerosi multipla. Le malattie cerebrovascolari: cause e fattori di
rischio (Ictus cerebrale e T.I.A.). Emiplegia (assistenza al paziente emiplegico).
La disabilità psichica. Le disabilità intellettive. La sindrome di Down.
Le Epilessie: classificazione; Epilessie generalizzate: il grande e il piccolo male. L’Autismo
infantile.
Le Paralisi cerebrali infantili (aspetti generali; cause; trattamento).
Modulo 2. Principali bisogni socio-sanitari dell’utenza e della comunita’
Competenza
di indirizzo
Riconoscere la salute come benessere bio-psico-sociale. Contribuire a promuovere stili
di
vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a
tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.
Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-
sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di
comunità
Competenze
disciplinari
-riconoscere i bisogni degli individui con disabilità, degli anziani fragili, delle persone in
difficoltà.
-individuare le principali problematiche sociosanitarie connesse all’infanzia, senescenza
e disabilità.
- sviluppare capacità di intervento
Abilità
Riconoscere i molteplici bisogni dell’uomo in difficoltà
rielaborare in maniera autonoma il concetto di bisogno socio-sanitario
Individuare le finalità dei diversi servizi socio-sanitari assistenziali rivolti ai disabili e
agli anziani
Conoscenze
Il concetto di bisogno. I bisogni socio-sanitari dei malati cronici; il concetto di autosufficienza e
di non autosufficienza. Le scale di valutazione in geriatria (generalità). L’assistenza e i servizi
socio-sanitari per gli anziani: concetto di anziano fragile, significato di VDM e UVG.
Modulo 3. Elaborazione di progetti d’intervento rivolti a minori, anziani, disabili e persone in situazione di
disagio
Competenza
di indirizzo
Riconoscere la salute come benessere bio-psico-sociale. Contribuire a promuovere stili
di
vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a
tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. Individuare soluzioni corrette ai
problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana
Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-
sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di
comunità
Competenze
disciplinari
-riconoscere i bisogni degli individui con disabilità, degli anziani fragili, delle persone in
difficoltà.
-analizzare, raccogliere e confrontare i dati
-individuare le principali problematiche sociosanitarie connesse all’infanzia, senescenza
e disabilità.
sviluppare capacità di intervento
Abilità
Raccogliere le informazioni, i bisogni e le attese delle persone in difficoltà.
Individuare gli interventi e i servizi socio assistenziali congrui ai bisogni e alle
aspettative degli utenti, in relazione a quelli esistenti sul territorio.
Organizzare le conoscenze per l’elaborazione di progetti mirati al soddisfacimento dei
bisogni socio-sanitari assistenziali dei minori, dei disabili e degli anziani, utilizzando le
conoscenze apprese e valutando limiti e risorse delle situazioni.
Conoscenze
Lavorare per progetti. Elaborazione di un progetto: le fasi di un progetto.
La Riabilitazione: definizione; l’equipe interdisciplinare; esempi di riabilitazione (pazienti con
il morbo di Parkinson; pazienti affetti da demenza).
Modulo 4. Organizzazione dei servizi sociosanitari e delle reti informali
Competenza
di indirizzo
Riconoscere la salute come benessere bio-psico-sociale. Contribuire a promuovere stili
di
vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a
tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.
Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-
sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di
comunità
Competenze
disciplinari
Individuare gli interventi atti a guidare i pazienti e le loro famiglie nella scelta dei
servizio socio-sanitario pubblico o privato, congruo ai loro bisogni e alle loro aspettative
Abilità
descrivere i Servizi socio-assistenziali e il concetto di rete.
Distinguere le strutture per l’assistenza degli anziani, dei disabili e delle persone con
disagio psichico.
Conoscenze
Generalità e obiettivi del SSN. Servizi socio-assistenziali di base e servizi socio-sanitari: ambiti
di intervento. Servizi socio-sanitari per anziani, per disabili e per persone con disagio psichico.
Modulo 5. Le figure professionali che operano nei servizi
Competenza
di indirizzo
Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.
Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-
sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di
comunità
Competenze
disciplinari
Raccogliere informazioni sui professionisti che operano in rete nell’assistenza alle
persone in difficoltà.
Orientare l’utenza in ambito sanitario (geriatrico, fisioterapico, infermieristico,
assistenziale).
Abilità
Riconoscere i compiti, le attività, le responsabilità dei diversi ruoli professionali in
ambito sociosanitario.
Conoscenze
Generalità sulle figure professionali: qualifiche, competenze e ambiti di intervento
Moduli da trattare DOPO il 15 maggio 2019
Modulo 6. Principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti e ai loro familiari
Competenza
di indirizzo
Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.
Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-
sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di
comunità
Competenze
disciplinari
riconoscere l’importanza di comportamenti sani e improntati alla salvaguardia della
propria e altrui salute.
Abilità
Individuare le problematiche legate ad una errata alimentazione o al consumo di
sostanze psicotrope.
Individuare interventi di prevenzione da attuarsi attraverso una comunicazione efficace.
Conoscenze
Aspetti riguardanti l’adozione di comportamenti improntati alla salvaguardia della
salute: comportamenti a rischio, malattie e disagio sociale.
LIVELLI MINIMI NECESSARI PER RAGGIUNGERE LA SUFFICIENZA
Competenze
Le varie
competenze
programmate
sono
manifestate
con relativa
autonomia e in
forma
essenziale
Riconoscere i bisogni sociosanitari di base degli utenti
Individuare le principali problematiche socio-sanitarie connesse all’infanzia, senescenza,
diversamente abili.
Attuare principali interventi di educazione alla salute rivolti agli utenti e ai loro familiari.
Riconoscere le principali modalità e procedure d'intervento su persone con disabilità e con
disagio psichico
Comprendere -interpretare e soddisfare i principali bisogni delle persone in difficoltà
Progettare: elaborare dei progetti di intervento, utilizzando le conoscenze apprese
e valutando limiti e risorse delle situazioni.
Abilità
L’allievo:
sa individuare i bisogni essenziali associati alla patologia in esame;
sa indicare semplici interventi per soddisfare i più evidenti bisogni dell’utente;
sa individuare almeno un Servizio Socio-Sanitario in grado di soddisfare le
esigenze dell’utente;
riesce ad esprimere il concetto in maniera sufficientemente chiara ed utilizza la
terminologia specifica essenziale;
dimostra una sufficiente padronanza d’uso di strumenti, di procedure in situazioni
di studio e/o di sviluppo professionale.
Conoscenze
L’allievo:
definisce le patologie in modo essenziale;
conosce l’eziologia, il quadro clinico generale delle patologie e i principali
problemi ad esse correlati;
conosce alcune modalità di intervento e i servizi assistenziali più idonei da
attivare in situazioni problematiche simulate;
conosce i principali trattamenti riabilitativi per le disabilità, le malattie cronico-
degenerative considerate;
conosce i principali Servizi Socio-Sanitari presenti sul territorio e alcune delle
figure professionali che vi operano.
METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE
Le lezioni sono state sia frontali sia interattive, favorendo il dialogo e le discussioni in classe, ponendo
attenzione ai collegamenti interdisciplinari e all’utilizzo di una terminologia scientifica adeguata. Si sono coinvolti gli
alunni in lavori di gruppo inerenti all’analisi di situazioni problematiche simulate (i cosiddetti “casi”), con proposte di
intervento, cercando di renderli consapevoli delle loro risorse, collegando gli aspetti disciplinari teorici con le
esperienze personali e quelle di alternanza scuola-lavoro.
All’inizio dell’anno, è stato necessario procedere a un ripasso delle conoscenze e delle abilità relative al 4°
anno per recuperare alcuni contenuti utili per lo studio o per colmare lacune pregresse (aterosclerosi; diabete; tumori).
Oltre al libro di testo, si è fatto ricorso ad appunti esplicativi, mappe concettuali forniti dall’insegnante, alla
lettura/discussione di articoli scientifici, alla visione di video reperiti in rete, ecc.
Per quanto riguarda gli allievi in situazione BES/ L.104/ 92 si rimanda alla documentazione allegata.
In merito agli allievi DSA, si rimanda al relativo P.D.P. e si evidenzia che gli obiettivi formativi e di
contenuto disciplinare come pure le competenze perseguite nell’intero arco dell’anno scolastico 2018/2019 coincidono
con quelli previsti per l’intera classe. Durante l’anno, sono state adottate le misure compensative e gli strumenti e/o gli
interventi dispensativi previsti per il regolare e proficuo svolgimento delle varie attività didattico-educative. Le modalità
di verifica hanno previsto prove con esercizi di completamento, a scelta multipla con pochi distrattori, quesiti a risposta
aperta formulati in forma semplice, interrogazioni programmate, possibilità di usufruire di tempi più dilatati e, a volte,
di consultare appunti personali.
Il frequente dialogo con gli alunni ha permesso di individuare e permettere un recupero in itinere degli
argomenti in cui erano emerse incertezze e difficoltà, spesso dovute a carenza di studio e/o di impegno oppure ad
effettive difficoltà di comprensione o logiche tali da compromettere il processo di apprendimento. A tal proposito, le
strategie utilizzate sono consistite nell’individuazione dei principali nodi concettuali degli argomenti considerati, nella
semplificazione dei contenuti trattati (proposti agli alunni sotto forma di brevi sintesi o di schemi o di mappe
concettuali) e del lessico medico-scientifico utilizzato.
ATTIVITA’ DIDATTICHE INTERDISCIPLINARI PER OBIETTIVI TRASVERSALI
Sono stati trattati argomenti in parallelo con le discipline di indirizzo (Psicologia) e lingue straniere (Inglese;
Spagnolo). Nell’ambito del Progetto PTCO (ex- Alternanza scuola-lavoro) si sono approfondite tematiche inerenti ai Servizi
socio-sanitari per gli anziani, l’analisi dei bisogni e l’utilizzo delle Scale di valutazione in età geriatrica, oltre alle
indicazioni/revisione e correzione della relazione finale di stage.
MATERIALI PER IL COLLOQUIO
La docente ha utilizzato, nello svolgimento dell’attività didattica, gli argomenti qui elencati. Essi consentono la
trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti la disciplina.
- Analisi di casi problematici simulati (tratti dai testi o da internet) e modalità d’intervento per possibili
soluzioni;
- Articoli di giornale o testi o video tratti da internet sulle diverse patologie trattate o alle problematiche
inerenti alle tipologie di utenti considerate (anziani, disabili, persone in situazione di disagio).
ORE DI LEZIONE SETTIMANALI: n. 4
Ore di lezione fino al 15 maggio: 96
Ore di lezione dopo il 15 maggio: presumibilmente 13
STRUMENTI E SUSSIDI
- Libri di testo: Riccardo Tortora - Competenze di igiene e cultura medico-sanitaria; volume 3°- 4° anno e
volume 5°anno. Casa Editrice CLITT.
- Schede redatte dalla docente riguardanti mappe, riassunti e approfondimenti su argomenti del programma e
scambio di materiale didattico utilizzando la posta elettronica.
- Articoli inerenti agli argomenti trattati.
- Video tratti dalla rete e presentazioni in ppt.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Il processo di apprendimento è stato costantemente monitorato considerando gli interventi personali, le
domande emersi durante le lezioni; le prove orali hanno permesso di verificare la padronanza dei contenuti, il lessico
specifico acquisito, la coerenza e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti trattati; le prove scritte con
domande prevalentemente aperte e risposte chiuse (a scelta multipla) sui contenuti dei moduli trattati hanno permesso di
accertare le conoscenze e le abilità acquisite.
Sono state somministrate tre verifiche scritte e due verifiche orali nel primo periodo; due verifiche
scritte, e due verifiche orali nel secondo periodo. Tipologie di verifiche: prove semi-strutturate;
interventi in classe; esercizi, colloqui. Nel 2° quadrimestre, sono state effettuate due simulazioni della SECONDA Prova dell’Esame di Stato,
secondo quando previsto dalla recente normativa (D.Lgs.62/2017; Nota MIUR n. 3050 del 4 ottobre 2018; Nota MIUR
n. 17676 del 10 ottobre 2018; Decreto Ministeriale n. 769 del 26 novembre 2018.); la seconda parte di ciascuna prova è
stata concordata e predisposta dalle docenti di Igiene e Psicologia generale delle tre sezioni dell’indirizzo sociosanitario.
La griglia di valutazione ministeriale è stata elaborata e integrata con opportuni sottoindicatori; anche se la
prova è composta di due parti, essa si riferisce alla valutazione complessiva (perché tutte le parti mirano a verificare le
competenze, abilità e conoscenze del profilo professionale).
Obiettivi della seconda prova
Individuare e descrivere sintomi e conseguenze delle malattie cronico - degenerative, genetiche, traumatiche
e i loro fattori di rischio.
Descrivere e analizzare i percorsi riabilitativi, i test e le scale valutative delle patologie.
Conoscere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, di una corretta alimentazione, della sicurezza, e a
tutela del diritto alla salute e al benessere delle persone.
Saper descrivere e distinguere le competenze delle principali figure professionali in ambito socio-sanitario,
nella differenziazione di ruoli e responsabilità.
L’esito delle prove di simulazione è stato nel complesso accettabile per una gran parte degli allievi; un piccolo
gruppo non ha conseguito risultati sufficienti.
Riguardo al Percorso per il raggiungimento delle competenze trasversali e l’orientamento (PTCO) ogni
studente ha elaborato una Relazione finale inerente all’esperienza di Stage nell’ ambito di servizi per Anziani, Disabili o
per il Disagio psichico, la cui valutazione ha contribuito a determinare le competenze raggiunte dal singolo alunno.
Competenze Abilità Conoscenze
Redigere
relazioni tecniche e
documentare le attività
individuali e di gruppo
L’allievo:
- sa raccogliere i dati necessari per
documentare le attività, utilizzando i documenti
preparati, rispettando la privacy e le indicazioni
dei tutor.
- sa utilizzare in modo efficace gli
strumenti più idonei per documentare le attività
concernenti situazioni professionali.
- sa riferire le attività assistenziali svolte in
autonomia o in affiancamento o osservate.
- sa distinguere ruoli e mansioni delle
diverse figure professionali
Conoscenza degli strumenti
più idonei per documentare le attività
relative a situazioni professionali.
Conoscenza di alcune tecniche
di intervento per supportare,
migliorare le condizioni dell’utente.
Conoscenza dei ruoli e
mansioni delle diverse figure
professionali incontrate.
Hanno rappresentato elementi di valutazione gli indicatori di competenze conseguiti dagli alunni,
l’acquisizione di un adeguato metodo di lavoro e l’uso del linguaggio specifico della disciplina, ma anche la
partecipazione al dialogo educativo, l’interesse per la disciplina, la motivazione e l’impegno profuso nello studio, il
rispetto delle consegne, la qualità dei lavori individuali e degli interventi personali.
Per la corrispondenza tra voti e competenze, si è fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel PTOF.
Gli studenti, al fine del raggiungimento di una migliore consapevolezza, sono stati sempre informati sul percorso
didattico disciplinare, sugli strumenti di verifica e sui criteri di valutazione utilizzati.
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE
Gli argomenti previsti all’inizio dell’anno non sono stati svolti completamente, perché si è reso necessario un
ridimensionamento di ciò che era stato preventivato per la necessità di recuperare contenuti pregressi e per le evidenti
difficoltà di analisi, rielaborazione dei contenuti o di organizzazione/ pianificazione del lavoro di studio rivelati da
alcuni allievi. Nel corso dell’anno si sono nel complesso registrati dei miglioramenti nell’acquisizione dei
contenuti, ma permangono, in alcuni alunni, difficoltà nell’esposizione orale e nella produzione scritta (coerenza,
organicità, uso del lessico specifico).
I risultati finali del gruppo-classe rispecchiano il diverso impegno, le diverse capacità e il diverso grado di
maturità: alcuni alunni hanno ottenuto risultati buoni o discreti, altri sufficienti, altri ancora sono migliorati rispetto
all’inizio dell’anno, ma il loro rendimento risulta ancora modesto.
Nel complesso è possibile affermare che la classe rivela di aver raggiunto sufficienti o più che sufficienti livelli
di preparazione in riferimento ai seguenti obiettivi generali disciplinari e indicatori di competenza:
- illustrare i quadri patologici delle malattie più comuni nell’infanzia, nella disabilità, nell’età anziana.
- indicare situazioni di rischio e relative forme di prevenzione nelle patologie considerate.
- individuare le principali problematiche assistenziali e sanitarie connesse all’infanzia, senescenza e disabilità.
- conoscere l’organizzazione e gli ambiti di intervento delle principali strutture socio-sanitarie.
- conoscere le competenze, gli ambiti di intervento di alcune figure professionali che operano nel settore socio-
sanitario.
- identificare elementi e fasi della progettazione e gestione di un piano di intervento.
- indicare adeguate ipotesi di intervento e riabilitazione, utilizzando le conoscenze apprese e valutando limiti e
risorse delle situazioni problematiche considerate (anziani fragili, persone con disabilità).
- utilizzare in modo adeguato il lessico scientifico e tecnico specifico correlato ai contenuti trattati.
Udine, 15 maggio 2019 prof.ssa Francesca Malisan
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA:
TECNICA AMMINISTARTIVA E ECONOMIA SOCIALE
1. Competenze, conoscenze, abilità.
Modulo 1. Il sistema azienda. Il patrimonio e il reddito. Bilancio d’esercizio e bilancio
sociale.
Competenze: Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, alla gestione
aziendale, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi. Intervenire e collaborare nella
gestione dell’azienda. Contribuire all’efficacia e all’efficienza dell’attività aziendale. Acquisire
consapevolezza della funzione del bilancio d’esercizio e del bilancio sociale.
Conoscenze: sistema azienda e tipologie aziendali; stakeholders; gestione aziendale; fonti di
finanziamento; finanziamenti pubblici; il patrimonio dell’azienda; reddito; situazione patrimoniale
ed economica; bilancio di esercizio; sviluppo sostenibile; responsabilità sociale d’impresa (RSI);
bilancio sociale.
Abilità: Riconoscere gli elementi costitutivi dell’azienda e distinguere le principali tipologie
aziendali. Vedere l’azienda come un insieme di risorse e come sistema aperto e dinamico. Mission e
vision. Definire le relazioni tra azienda e stakeholders. Riconoscere le caratteristiche delle
operazioni di gestione e i flussi generati. Individuare le differenze tra finanziamenti di capitale
proprio e di debito. Individuare le tipologie di finanziamenti pubblici cui si può ricorrere.
Analizzare la composizione del patrimonio e dei finanziamenti e determinare il grado di
capitalizzazione dell’impresa. Determinare il reddito e analizzare il processo di formazione dello
stesso attraverso il confronto costi-ricavi. Riconoscere la funzione del bilancio, analizzare i
documenti che lo compongono, leggere e interpretare gli schemi di bilancio. Individuare la funzione
informativa dei bilanci delle aziende non profit e delle imprese sociali nei confronti degli
stakeholders. Delineare la struttura del bilancio sociale e riconoscere la sua funzione; individuare gli
aspetti positivi della RSI; individuare gli aspetti positivi dello sviluppo sostenibile e i suoi obiettivi.
Modulo 2. L’economia sociale: principi, teorie e soggetti.
Competenze: Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Collocare l’esperienza personale all’interno
delle varie attività economiche a tutela della persona e della collettività. Comprendere e utilizzare i
principali concetti relativi all’economia, alla gestione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei
servizi. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale. Operare nel sistema
socio-economico utilizzando gli opportuni strumenti operativi. Contribuire all’efficacia e
all’efficienza dell’attività aziendale.
Conoscenze: il sistema economico e i suoi mutamenti; settori del sistema economico; il
welfare;il welfare aziendale; le aziende dell’economia sociale; tipologie di organizzazioni non
profit; redditività e solidarietà nell’economia sociale; economia sociale e responsabile.
Abilità: Individuare gli operatori del sistema economico, le finalità della loro attività e le
interrelazioni; analizzare il concetto di welfare e il suo sistema di interventi e obiettivi; individuare le
caratteristiche del nuovo welfare (welfare mix);individuare le caratteristiche e gli aspetti positivi del welfare
aziendale; individuare le aziende non profit; riconoscere le caratteristiche delle aziende non profit;
comprendere gli effetti dell’essere ONLUS; analizzare il concetto di bene relazionale; individuare le attività
ispirate a criteri di solidarietà; mettere in relazione redditività e solidarietà; analizzare il fenomeno del fund
raising.
Le parti in corsivo sono da intendere come “obiettivi minimi”.
Competenze trasversali su cui si è lavorato:
imparare a imparare
progettare
comunicare e comprendere
collaborare e partecipare
agire in modo autonomo e responsabile
risolvere problemi
individuare collegamenti e relazioni
acquisire e interpretare l’informazione
Riguardo all’ASL da svolgere in classe, è stato trattato il seguente argomento:
Le informazioni agli stakeholders. Tempi: 2 ore. Competenze perseguite: C1, C4, C6
(rispettivamente: Agire in modo autonomo e responsabile; Imparare a imparare; Valutare in modo
appropriato le situazioni problematiche individuando i principali bisogni).
Per ciò che riguarda gli obiettivi trasversali si è fatto riferimento a quanto previsto dal PTOF.
2. Metodologie didattiche.
Lezione frontale (esposizione di un argomento mediante definizioni, concetti,
schematizzazioni, esempi del vissuto economico-sociale)
Lezione dialogata (stimolo di comportamenti partecipativi, di intuizioni, di
riflessioni personali, ampliamento e approfondimento delle conoscenze)
Lettura di testi tratti da internet o da giornali, riviste ecc., riflessioni relative
Svolgimento di esercitazioni guidate e non, individuali e a coppie
Analisi di casi/documenti tratti dalla realtà locale e nazionale.
Lavori di gruppo
Controllo in itinere della comprensione e dell’apprendimento (esercizi,
interrogazioni brevi, interventi flash)
3. Strumenti.
Libro di testo: Tecnica amministrativa e economia sociale, Ghigini, Rebecchi,
Dal Carobbo, ed. Scuola e azienda.
Appunti, schematizzazioni, percorsi costruiti in classe, fotocopie di schede di
lavoro
Internet
Articoli di giornale, riviste, documenti, libri.
4. Verifiche e criteri di valutazione.
Le verifiche sono state fatte in congruo numero. Per i criteri di valutazione, ci si è attenuti a
quanto risulta dal PTOF dell’istituto. La valutazione conclusiva o finale è stata effettuata
considerando:
Esiti delle verifiche
Impegno
Partecipazione all’attività didattica
Capacità di recupero delle lacune evidenziate
Lavoro domestico
Situazione personale
Capacità relazionali e di cooperazione
Evoluzione rispetto alla situazione di partenza
Tipologie di verifiche: prove strutturate e semistrutturate; interventi dal banco; esercizi.
5. Risultati globalmente conseguiti Gli allievi hanno avuto un comportamento corretto, manifestando in classe un
impegno sufficiente. L’interesse per la disciplina è stato sufficiente, la partecipazione poco
attiva, le relazioni tra insegnante e allievi positive. C’è stata una crescita sia riguardo
all’aspetto educativo-formativo che riguardo all’apprendimento dei contenuti disciplinari. Il
raggiungimento degli obiettivi si attesta su un livello in media quasi discreto.
Ore di lezione settimanali: 2
Ore di lezione fino al 15 maggio: 54
Ore di lezione dopo il 15 maggio: presumibilmente 7
6. Materiali per il colloquio Il docente ha utilizzato, nello svolgimento di parti dell’attività didattica, i materiali qui
elencati. I materiali utilizzati consentono la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti la
disciplina.
- Lo stato patrimoniale e il conto economico di una cooperativa sociale
- Il bilancio sociale di una cooperativa sociale
- Il bilancio di sostenibilità di ENEL
- Video-conferenza di Enrico Giovannini sullo sviluppo sostenibile
- L’immagine che simboleggia gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030
- Articoli di riviste sulla responsabilità sociale d’impresa (RSI)
- Documento sul welfare aziendale di ENI
- Articoli di riviste o testi tratti da internet sugli enti del terzo settore.
- Le tisane e gli infusi prodotti da una cooperativa sociale
- Libro sul fundraising della fundraiser E. Zanella.
Brevi note sul profitto
A conclusione delle attività didattiche:
N° 7 allievi hanno raggiunto un profitto discreto/buono
N° 8 allievi hanno raggiunto un profitto sufficiente/discreto
Brevi note sulla motivazione:
In merito all’apprendimento disciplinare
N° 6 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento discreta
N° 9 allievi hanno espresso una motivazione all’apprendimento sufficiente
Brevi note sulla partecipazione
Nell’ambito delle attività svolte:
N° 4 allievi hanno dimostrato una partecipazione attiva
N° 11 allievi hanno dimostrato una partecipazione tendenzialmente passiva
Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze
Rispetto agli obiettivi posti in sede di programmazione delle attività didattiche:
N° 7 allievi hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati
N° 8 allievi hanno raggiunto gli obiettivi prefissati
Nodi concettuali caratterizzanti la disciplina
L’azienda e la sua gestione. Il patrimonio e il reddito. Le informazioni agli
stakeholders: bilancio d’esercizio e bilancio sociale. Lo sviluppo sostenibile. La
responsabilità sociale d’impresa. Il sistema economico e i settori dell’economia. Il terzo
settore.
Udine, 15 maggio 2019 Claudio Segat
Programma di Tecnica amministrativa e economia sociale
Classe 5A SS
Anno scolastico 2018-19 L’azienda
L’azienda. Principali classificazioni dell’azienda. Mission e vision. Stakeholders. La gestione
aziendale: finanziamenti, investimenti, produzione, disinvestimenti. I finanziamenti pubblici. Il
patrimonio e la situazione patrimoniale. Analisi di due aziende con attivo uguale e diversa struttura
dei finanziamenti. Rapporti di composizione dell’attivo e del passivo. Il reddito. La situazione
economica. La competenza economica. L’ammortamento.
Il bilancio d’esercizio e il bilancio sociale
Il sistema informativo aziendale. Il processo contabile che porta alla formazione del bilancio
d’esercizio. Definizione, funzione e fondamenti giuridici del bilancio d’esercizio. Lo stato
patrimoniale. Il conto economico. La nota integrativa(cenni). Esame dello stato patrimoniale e del
conto economico della cooperativa sociale Itaca. Il bilancio sociale. Esame del bilancio sociale di
cooperative sociali della Regione. Confronto tra bilancio d’esercizio e bilancio sociale.
Il sistema economico e i settori dell’economia
Il sistema economico e i suoi mutamenti nel corso del tempo. Il primo settore dell’economia.
Il secondo settore dell’economia (privato for profit). Il terzo settore dell’economia (privato non
profit o privato sociale). La responsabilità sociale d’impresa. Lo sviluppo sostenibile. L’economia
sociale. Il welfare state: concetto e cenni storici. Dal welfare state al nuovo welfare: il welfare mix.
I beni relazionali. Il welfare aziendale. Il caso ENI di welfare aziendale.
Le aziende del terzo settore
Differenza tra azienda di erogazione e azienda di produzione. Caratteristiche economico-
aziendali delle aziende non profit. Tipologie di aziende non profit e relativi riferimenti normativi.
Le associazioni. Le fondazioni. I comitati. Le cooperative sociali. Esempi reali di cooperative
sociali. Le organizzazioni di volontariato. L’impresa sociale. Differenze principali tra l’impresa for
profit e l’impresa sociale. Fundraising (raccolta fondi)
Udine, maggio 2019 Claudio Segat
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA: INGLESE
Testo in uso : Caring for people D.Bellomarì/ L.Valgiusti ed Zanichelli
Docente MICHELAZZI ANTONELLA
4.1 N° di ore svolte alla data del 15 maggio
Numero di ore settimanali di lezione : 3
Numero di ore svolte fino al 15 maggio : 85
4.2 Brevi note sul profitto
La classe nella quale insegno dalla prima, ha sempre evidenziato una certa difficoltà
nell’apprendimento organico della lingua inglese . Un ristretto gruppo di allievi, nonostante i vari
corsi di recupero tenuti durante gli anni scolastici, è riuscito solo in parte a raggiungere un livello
accettabile sia nell’espressione scritta che in quella orale.
Alla fine del percorso tutti sono in grado di comprendere testi scritti di varia tipologia
attraverso esercizi differenti (domande , esercizi di completamento,risposte multiple ,vero/falso).
Sanno produrre testi semplici ma sufficientemente corretti.
Si esprimono in modo semplice e abbastanza corretto su argomenti conosciuti. Le domande
devono essere poste in modo semplice e chiaro. La preparazione di base è accettabile anche se a
livello strutturale alcuni evidenziano ancora lacune.
4.3 Brevi note sulla motivazione
Gli allievi hanno seguito le lezioni con sufficiente interesse ma l’applicazione domestica
discontinua ha spesso rallentato lo svolgimento del programma. Lo studio dei contenuti si è rivelato
talvolta superficiale ed ha richiesto ulteriori spiegazioni.
Non ci sono stati problemi disciplinari.
4.4 Brevi note sulla partecipazione
La partecipazione al dialogo didattico-educativo è stata generalmente passiva in alcuni casi
dovuta anche alla consapevolezza della proprie lacune.
4.5 Obiettivi relativi ai contenuti, alle abilità e competenze
Durante l’anno scolastico è stata necessaria una rapida revisione grammaticale per
permettere a tutti gli studenti di poter affrontare la prova invalsi di lingua Inglese.Sono state
somministrate quindi diverse prove formative e sommative. Il programma di indirizzo specifico è
stato piuttosto impegnativo e si è reso necessario un lavoro di rielaborazione anche in classe. In
questo ultimo periodo verranno somministrate ancora delle prove scritte e gli studenti saranno
interrogati più volte per permettere loro di affrontare l’esame con sufficiente preparazione e
sicurezza
4.6 Nodi concettuali caratterizzanti la disciplina
- Comprendere messaggi orali di argomento comune e professionale via via più complessi,
cogliendo gli elementi fondamentali del discorso
- Esprimersi su argomenti di carattere generale e professionale in modo adeguato al contesto e alla
situazione
- Cogliere le informazioni principali e specifiche contenute in un testo di argomento quotidiano e
soprattutto professionale (terminologia tecnica di indirizzo), applicando le tecniche di lettura
intensiva ed estensiva.
- Produrre brevi testi di carattere sia generale che tecnico - professionale. Redigere relazioni
tecniche e documentare attività relative a situazioni professionali.
4.7 Metodologie didattiche utilizzate
La produzione orale è stata finalizzata soprattutto alla comunicazione di informazioni in modo
autonomo ed è stata sviluppata durante le normali attività didattiche in aula.
La produzione scritta ha riguardato prevalentemente il completamento di testi, svolgimento di
questionari, creazione di questionari, esercizi di “vero-falso”, esercizi di scelta multipla, esercizi di
traduzione dalla lingua straniera e nella lingua straniera, brevi composizioni.
Tali attività didattiche hanno riguardato per la maggior parte testi relativi all’indirizzo
specifico.
La riflessione sulla lingua è stata effettuata attraverso il metodo induttivo, realizzata su base
comparativa con la lingua italiana.
Il lavoro scolastico è stato organizzato in unità didattiche, ciascuna articolata in varie lezioni.
4.8 Verifiche e valutazione
Le verifiche sono state in numero di tre /quattro per quadrimestre e sono state uguali per tutti
gli studenti, lasciando un tempo di esecuzione più lungo per gli allievi DSA e BES . La valutazione
delle stesse ha tenuto conto degli obiettivi minimi.
I° quadrimestre = 4
II° quadrimestre = 4
4.9 Programma svolto alla data del 15 maggio
Il programma è stato completamente svolto
4.10 Esempi di materiali, problemi, progetti utilizzati in classe per simulare l’avvio del
colloquio
Il materiale presente nel libro di testo ha fornito lo spunto per l’avvio del colloquio.
PROGRAMMA DI INGLESE
Testo in adozione:
Caring for people English for social services D.Bellomarì/l.Valgiusti Ed. Zanichelli
Unit 5 Care Facilities : Nursing Homes
The description of a nursing home
pag.82
Daily activities p.89
Equipment p.95
Staff p.97
Unit 6 Facilities and Services
Social Centres and Day Care Centres in Italy p.101
Residential Facilities :
Casa albergo ( Residential Home )
p.103
Comunità alloggio ( Group Home )
p.104
Casa protetta (Protected Home )
p.105
RSA-Residenza sanitaria assistita
(Health Care Home )
Home Care Services in Italy p.107
Staff p.110
Care for the Elderly in the U.K.:
Cambridge City Council Social Services Department p.111,
Respite Care p.112, Supported Housing p.113
Unit 7 Health and Old Age
Ageing and Ailments p.117 Body
Parts p.118
Diseases p.121
Hearth diseases p.121
Stroke 122
Alzheimer’s disease p.125
Parkinson’s disease p.125
Arthrosis p.128
Osteoporosis p.128
Healthy Eating p.131
Physical Activity p.133
Staff p.134
Unit 8 Growing Old: A Psychological Approach
View on old age : Jung and Erikson. P.117
The father of analytic psychology : Carl Gustav Jung p.136
The father of psychosocial development : Erik Erikson p.138
Old age : Past and Present p.141
Elderly People Living Alone and in a Care Setting p.144
Elderly people living alone p.145
Elderly people living in a care setting p.147
Keeping your brain young p.149 ( Ageing with a young brain )
Staff p.151
Unit 10 Disabilities
Down’s Syndrome da pag 179
Autism da pag 186
Other Physical and Mental Disabilities :
Cerebral palsy p.192
Epilepsy p.193
Mental Retardation p.194
Duchenne muscular dystrophy p.195
Unit 11 Mental Health
Anxity Disorders and Somatoform Disorders p.197
Anxiety Disorders or neurosis (1 )
p.199
Anxiety Disorders or neurosis ( 2 )
p.201
Somatoform disorders ( 3 ) p.206
Schizophrenia p.208
Schizophrenia ( 1 ) p.208
Schizophrenia (2) p.210
Depression p.212
Staff p.214
Programma svolto fino 15 maggio 2019
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA: SPAGNOLO
OBIETTIVI RELATIVI AI CONTENUTI, ALLE ABILITÁ E COMPETENZE e NODI
CONCETTUALI CARATTERIZZANTI
Si rimanda al P.O.F, alla Programmazione di Dipartimento, alla programmazione del Consiglio di
Classe e a quanto previsto per la lingua straniera nelle Linee Guida per il passaggio al nuovo
ordinamento (Allegato A.1, Linee Guida, DPR 15/3/2010 N 87, art.8, c.6)
PROFILO D’USCITA
Lo studente al termine del percorso quinquennale deve essere in grado di:
padroneggiare la lingua spagnola per scopi comunicativi;
utilizzare i linguaggi settoriali relativi al percorso di studio, per interagire in diversi ambiti e
contesti di studio e/o professionali, al livello B2 del Quadro comune di riferimento delle lingue
( QCER);
stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare.
In particolare, il docente di Lingua Spagnola, ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento
sopra riportati in esito al percorso quinquennale, in prosecuzione con quanto attuato nel primo biennio,
persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le
competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione.
L’articolazione dell’insegnamento di “Seconda lingua straniera“ in conoscenze e abilità, riconducibili,
in linea generale, al livello B1-B1+ del QCER, è di seguito indicata,in reazione alle scelte compiute
nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe, con particolare raccordo con le
programmazioni di Cultura Medico-Sanitaria e Psicologia,al fine di concorre al raggiungimento dei
seguenti risultati di apprendimento in termini di competenze di indirizzo da parte degli allievi delle classi
quinte, secondo quanto previsto dalla normativa in corso.
COMPETENZE DI BASE IN USCITA ( secondo biennio e quinto anno)
13. padroneggiare una seconda lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare linguaggi settoriali
relativi ai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del
QCER;
14. facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso
linguaggi e sistemi di relazione adeguati;
15. gestire azioni di informazione e orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione
autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territori;
16. collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale e utilizzare strumenti idonei per
promuovere reti territoriali formali e informali;
17. redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali
Lo studio della lingua straniera concorre inoltre allo sviluppo e consolidamento delle competenze chiave di cittadinanza:
Imparare ad imparare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Gli standard minimi di apprendimento in termini di sapere e di saper fare da conseguire al termine
dell’anno scolastico comprendono le seguenti competenze e abilità in linea con Linee guida Ministeri e la
programmazione del Dipartimento di lingue d’Istituto:
COMPRENSIONE
ORALE
Comprendere messaggi orali in lingua standard,di argomento
comune e professionale via via più complessi, cogliendone la
situazione, l’argomento e gli elementi del discorso (atteggiamenti, ruoli
e intenzioni degli interlocutori, informazioni generali e specifiche).
Comprendere, utilizzando appropriate strategie, messaggi radio-
televisivi e filmati divulgativi riguardanti l’attualità, argomenti di
studio e di lavoro.
PRODUZIONE ORALE Esprimersi su argomenti di carattere generale e professionale in
modo adeguato al contesto e alla situazione.
Produrre, in forma orale, testi generali e tecnico-professionali
coerenti e coesi, riguardanti esperienze, processi e situazioni relative al
settore socio-sanitario.
COMPRENSIONE
SCRITTA
Cogliere le informazioni principali e specifiche contenute in un
testo di argomento quotidiano e professionale ( terminologia tecnica di
indirizzo), applicando le tecniche di lettura intensiva ed estensiva.
Utilizzare il dizionario bilingue generale e tecnico
competentemente per apprendere parole nuove (con particolare
riferimento alla terminologia tecnica).
PRODUZIONE SCRITTA Utilizzare le tipologie testuali comuni e di settore, rispettando le
costanti che le caratterizzano.
Produrre, in forma scritta, testi generali e tecnico-professionali
coerenti e coesi, riguardanti esperienze, processi e situazioni relative al
settore socio-sanitario.
RIFLESSIONE SULLA
LINGUA
Utilizzare il lessico di settore socio-sanitario e utilizzare in modo
efficace i dizionari, compresi quelli multimediali ai fini di una scelta
lessicale appropriata.
Individuare, sistematizzare e usare consapevolmente strutture
linguistiche e funzioni comunicative, sapendo anche operare confronti
con strutture e funzioni della lingua italiana.
METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE
Le scelte metodologiche proposte sono condivise all’interno del Dipartimento e sono il risultato
delle strategie d’insegnamento adottate. L’approccio didattico e metodologico privilegiato è quello
comunicativo, nella convinzione che la scuola non deve solo tenere in considerazione la conoscenza
dichiarativa, ma anche quella dell’abilità del fare al fine di portare l’allievo alla competenza
consapevole. La lingua straniera è stata usata il più possibile in classe al fine di stimolare ed esercitare
gli allievi nelle abilità di ricezione, guidandoli inoltre alla produzione orale con attività che hanno
previsto via via un uso più autonomo della lingua supportato da una riflessione sull’uso delle strutture e
della sintassi.
Secondo quanto precisato nel Piano di Lavoro iniziale, le metodologie utilizzate nel corso
dell’anno sono state prevalentemente le seguenti:
- Lezione frontale e/o dialogata
- lezione interattiva
- lavoro cooperativo ( a coppie o in piccoli gruppi)
- problem solving e ricerca guidata su strumenti di comunicazione digitale e/o multimediale
- clase al revés.
Si precisa inoltre che Attività di potenziamento, recupero, sostegno e di studio guidato. Per gli allievi
maggiormente in difficoltà sono stati effettuati interventi di differenziazione di obbiettivi e percorsi, studio
guidato , reiterazione continua dei contenuti proposti con esemplificazioni ed esercizi esplicativi di supporto,
tutoring tra compagni, lavori a coppie e a piccoli gruppi. Si é proceduto inoltre al controllo puntuale delle
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
attività svolte ed alla riesecuzione domestica di esercizi e piccole produzioni guidate assegnate in classe,
secondo schemi forniti dall'insegnante.
Dopo ogni verifica sommativa sono state inoltre effettuate in classe attività di rinforzo per permettere a tutti
gli allievi di raggiungere obbiettivi e competenze adeguate all'eventuale prova d'esame, sia scritta che orale.
VERIFICHE e VALUTAZIONE
Le verifiche sono state in numero di tre /quattro per quadrimestre e sono state uguali per tipologia per tutti
gli studenti ma ridotte nelle richieste o fortemente semplificate per l’ allieva che beneficia della L104 e
lasciando eventuale tempo di esecuzione supplementare e uso di strumenti dispensativi e compensativi alle
due allieve DSA. La valutazione delle stesse ha tenuto conto degli obiettivi minimi.
Sono state utilizzate verifiche di diversa tipologia:
- prove strutturate e semistrutturate
- test oggettivi su elementi lessicali, grammaticali e/o funzionali ( esercizi di completamento e di
trasformazione; scelta multipla; vero/falso; questionari)
- test di comprensione orale/scritta
- composizioni su traccia
- tecnica e composizione di riassunti
- esposizione di argomenti trattati.
Gli accertamenti orali sono stati fatti costantemente durante le lezioni sotto forma di Interazione o
esposizione di argomenti trattati in ambito specifico, seguendo le modalità previste per le prove di
certificazione linguistica DELE nivel B1 /B2( Tarea de presentación breve y Conversación sobre tema
propuesto) dopo aver fornito agli studenti nel corso dei primi mesi di lezione adeguate informazioni e
semplificazione degli stessi. Oltre alle verifiche di tipo sommativo ( sia orali che scritte), sono state
effettuate anche verifiche informali di tipo formativo ( sondaggio dal posto, controllo lavoro domestico, ecc)
che hanno concorso, sistematicamente, alla valutazione permettendo inoltre all’insegnante di accertare sia i
progressi in itinere che eventuali problematiche o fragilità. Alcune valutazioni orali sono derivate quindi
anche da correzione dei compiti assegnati per casa e/o attività di lettura e comprensione globale testi
esaminati in classe e da simulazioni, soprattutto l'ultimo periodo, di colloqui d'esame. I criteri di
valutazione, conformi a quanto stabilito dal PTOF, sono sempre stati esplicitati , fornendo agli allievi
copia degli stessi sia per le prove sommative che per i lavori di gruppo svolti per la valutazione del modulo
relativo a Alternanza Scuola Lavoro la correzione e la successiva consegna di prove e valutazioni agli allievi
é stata il più tempestiva possibile e non ha mai superato la settimana/10 giorni di scarto tra la
somministarzione della prova e la riconsegna con valutazione espressa. Riguardo ai Criteri di valutazione , si precisa inoltre che sono stati considerati, oltre alla conoscenza
dei contenuti disciplinari e alle competenze e abilità specifiche, anche elementi quali:
- qualità della partecipazione al lavoro didattico
- proprietà e precisione espositiva
- autonomia nello studio
- creatività nell’approfondimento e nell’elaborazione
- impiego regolare ed efficace del tempo-studio
- progressivo miglioramento dell’apprendimento
PROGRAMMA SVOLTO
STRUMENTI
Testi in adozione:
- M. d'Ascanio, A. Fasoli ATENCION SOCIOSANITARIA, CLITT, CD audio, DVD, Multirom,
dizionario bilingue per gli allievi DSA, materiale in fotocopia per l’approfondimento di argomenti specifici,
risorse online (laboratorio linguistico).
- A.Romanacce Guerra, A.Moreno Aguilera, M.D.Corchado Rubio, GRAMATICA ACTIVA, DEA
Scuola Petrini
- Materiali Online segnalati o in fotocopia forniti dalla docente.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CONTENUTI DISCIPLINARI
La programmazione è stata modulare con collegamenti interdisciplinari e UNITÀ DI
APPRENDIMENTO trasversali ( Psicologia- Cultura Medica)
Lo studio e/o l’approfondimento delle strutture grammaticali è stato svolto nel corso dell’interno anno
scolastico tramite materiale tratto dal testo in adozione o fornito dall'insegnante.
I contenuti sono sstati proposti utilizzando il libro di testo in adozione e materiale in lingua spagnola
reperito in altri testi di microlingua, in rete e/o fornito in fotocopia dall’insegnante.
STRUTTURE GRAMMATICALI (RIPASSO) TEMPI
- Tiempos del pasado
- Futuro y condicionalp resente y compuesto (morfologia y uso)
- algunas perifrasis verbales
- subjuntivo presente (verbos regulares e irregulares)
- Revisón Charla 1 : Salud y alimentación
SETTEMBRE/
OTTOBRE
LOS ANCIANOS (MODULO INTERDISCIPLINARE)
y en correlación con ASL
Charla 6”La vejez”
Los ancianos de ayer y de hoy, Los ancianos en la sociedad moderna; Cómo
van cambiando las personas mayores en España; IMSERSO (Instituto de Mayores y
Servicios Sociales); Cómo elegir un buen cuidador; El Alzheimer: un problema
social; El Parkinson; Las residencias de ancianos; Las viviendas tuteladas
Artículos sobre actividades de ocio ofrecidads por el IMSERSO
Visione film in lingua originale : ARRUGAS ( + actividades en grupo)
NOVEMBRE-
DICEMBRE
CHARLA 4. ASISTENCIA SOCIOSANITARIA
Revisión y completamento con particular referencia a :
- Centros de recuperación de minusválidos físicos
- Miniresidencias y Centros de rehabilitación psicosocial
- Servicio de rehabilitación de la ONCE
- Entrevista y Reportaje emisión “21 días”
TERTULIA 2: LA DIVERSIDAD
- Técnica del Resumen
- Relatar una biografía : Ana Maria Matute
- Lectura y comentario cuento :” Los chicos”
DICEMBRE
CHARLA 2: PSICOLOGÍA Y COMUNICACÍON
( MODULO INTERDISCIPLINARE) Revisón
- La psicología
- La inteligencia emocional- El cociente intelectual
- La comunicación
- La dinámicas de grupo
- La lengua de los signos y el CNLSE
- Reportajes y documentos en la red
GENNAIO
FEBBRAIO
- CHARLA 3: TRASTORNOS Y ENFERMEDADES MENTALES
- Clasificación de algunos trastornos mentales
- Ansiedad patológica; ataques de pánico y fobias
- Trastorno bipolar
- Esquizofrenia
MARZO
APRILE
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
- Trastornos alimentarios-
- Trastornos del aprendizaje
- Trastornos del espectro autista
- Tertulia 2: Lectura y comentario cuento “ La felicidad”
- Acitividad : Los estereótipos en la sociedad y en los medios de
comunicación sobre Trastornos mentales ( Reperaje, lectura, comentario y
exposición artículos- visión capítulo serie “ La que se avecina” y lectura y
comentario carta de FEAFES
- Actividad con peli: TOC-TOC
CHARLA 4. ASISTENCIA SOCIOSANITARIA Revisón
Revisión y completamento con particular referencia a :
- Centros de recuperación de minusválidos físicos
- Miniresidencias y Centros de rehabilitación psicosocial
- Servicio de rehabilitación de la ONCE
- Entrevista y Reportaje emisión “21 días”
APRILE
MAGGIO
ACTIVIDAD DE ANIMACIÓN
(PROGETTO PER ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO)
Visione film in lingua originale : ARRUGAS ( + actividades en grupo)
COMPETENZE e descrittori CONTENUTI/LESSICO
Riconoscere la salute come benessere
bio-psico-sociale
Conoscenza dei fattori che
incidono sul benessere di un soggetto e
della sua famiglia
Utilizzare la lingua straniera per i
principali scopi comunicativi e per
interagire in diversi ambiti e contesti
professionali
Conoscere strutture ed enti che si
occupano di diverse tipologie di
utenti ( in particolare disabili e
anziani), facendo debiti confronti
con ambito ispanico.
Progettazione e realizzazione di
materiali multimediali illustrativi sui
temi trattati utilizzando anche
canzoni, video, film , ecc)
TRASVERSALE
nel corso di tutto
l'anno scolastico
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
REPASO
- Consolidamento delle abilità e delle conoscenze acquisite nel corso dell’anno con
attività di recupero/potenziamento dei contenuti proposti.
- Esercitazioni su simulazione per eventuale Colloquio d’esame
MAGGIO/
GIUGNO
“SAPERI MINIMI” IN USCITA DALLE CLASSI QUINTE
STRUTTURE
GRAMMATICALI
presente e tempi passati e futuri dell’indicativo; Uso corretto anche in contrasto
passati; Futuro e Condizionale; alcuni usi basici di contrasto indicativo/ congiuntivo; Uso
dei principali connettori di coordinazione e subordinazione.
FUNZIONI
COMUNICATIVE
Raccontare esperienze passate collegate al presente; confrontare il presente con il
passato; formulare raccomandazioni, suggerimenti, consigli; esprimere semplici opinioni,
desideri, dubbi; fare semplici previsioni; saper esprimere giudizi e opinioni personali
motivandoli semplicemente.
LESSICO Lessico specifico degli argomenti trattati nel corso dell’anno legati all’ambito
professionalizzante.
MATERIALI PER IL COLLOQUIO
La docente ha utilizzato, nello svolgimento dell’attività didattica e per gli argomenti sopra elencati, al
fine di consentire agli allievi la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti la disciplina, materiali vari (
sia tratti da siti istituzionali o di particolare interesse, da altri testi) quali articoli di attualità inerenti l’ambito
professionale ( lettura e commento), video, episodi tratti da serie televisive, film in lingua originale; sono
state inoltre svolte nel corso del triennio esercitazioni orali secondo la tipologia MCRE : Describir fotos.
Ore di lezione settimanali: n. 3
Ore di lezione fino al 15 maggio: 75
Ore di lezione dopo il 15 maggio: presumibilmente 9
Udine, 5 maggio 2019 L’Insegnante
prof.ssa Margherita Virgilio
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA:
DIRITTO e LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA
prof.ssa ORNELLA MICHELIZZA
ore settimanali: 3
RELAZIONE FINALE
OBIETTIVI RELATIVI AI CONTENUTI, ALLE ABILITÁ E COMPETENZE
Richiamati i verbali delle riunioni di dipartimento ed il piano di lavoro collegiale del consiglio di classe per
l’individuazione dei fondamentali obiettivi e delle competenze trasversali e disciplinari da perseguire in materia di
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
educazione alla legalità, cittadinanza e costituzione, si indicano, di seguito, le competenze specifiche, relative
all’apprendimento della disciplina nell’anno in corso: avere consapevolezza dell’importanza del diritto, come supporto
logico alle discipline sociali, far acquisire agli allievi una particolare forma mentis, atta ad affrontare l’analisi di ogni
fenomeno giuridico, far capire l’importanza del diritto nel regolare i rapporti pubblici e privati, far acquisire le
competenze elementari d’utilizzo del linguaggio specifico, rendere gli allievi in grado di applicare la normativa basilare
del loro settore lavorativo, renderli capaci di consultare, anche se in modo guidato, i testi e le fonti giuridiche e di
applicare le norme astratte alla realtà concreta. Si rinvia, comunque alle competenze di seguito indicate e al contenuto
del PTOF.
MODULO 1: IMPRENDITORE ED IMPRESA Conoscenze
Conoscere gli aspetti dell’organizzazione e dell’esercizio dell’attività d’impresa
Conoscere le diverse categorie di imprenditori
Conoscere la particolare disciplina riservata all’imprenditore commerciale
Conoscere le caratteristiche dell’azienda e la disciplina del suo trasferimento
Conoscere i segni distintivi e le loro caratteristiche
Conoscere le opere dell’ingegno e le invenzioni industriali
Conoscere i principi della libertà di concorrenza e le sue limitazioni
Tipologie di comportamenti corrispondenti a concorrenza sleale
Acquisire la nozione di società e le caratteristiche del contratto societario
Conoscere il principio di tipicità delle società
Conoscere gli elementi essenziali del contratto di società
Conoscere i possibili scopi perseguibili dalla società
Conoscere le caratteristiche delle società di persone
Conoscere le caratteristiche delle società di capitali
Conoscere il funzionamento delle diverse tipologie di società
Abilità
Saper individuare i requisiti necessari per l’attività di imprenditore
Saper individuare il piccolo imprenditore dall’imprenditore non piccolo
Saper individuare la disciplina applicabile alle diverse categorie di imprenditori
Cogliere il significato giuridico dell’azienda, distinguendolo da quello prettamente economico
Esaminare la funzione dei segni distintivi dell’azienda
Riconoscere l’importanza dell’avviamento
Conoscere la libertà di concorrenza e le limitazioni per essa prevista
Identificare gli atti di concorrenza sleale e le forme di tutela contro di essi previste dal legislatore
Individuare la funzione della normativa antitrust
Saper distinguere tra capitale sociale e patrimonio sociale.
Sapere distinguere una società da un’associazione
Cogliere le differenze tra autonomia patrimoniale perfetta e autonomia patrimoniale imperfetta
Saper individuare le differenze tra scopo lucrativo e mutualistico
Saper individuare le possibili distinzioni delle società in base al ruolo, allo scopo e all’oggetto
Saper individuare le differenze tra società di persone e di capitali
Competenze
Riconoscere l’importanza dell’attività dell’imprenditore e dell’impresa nel mondo socio-economico
contemporaneo
Comprendere la distinzione tra piccolo imprenditore ed imprenditore non piccolo
Comprendere le ragioni e la funzione dello “Statuto dell’imprenditore commerciale
Comprendere la funzione dell’azienda
Comprendere la funzione dei segni distintivi dell’azienda
Cogliere la rilevanza della concorrenza per il funzionamento del sistema economico, collegandola con la
tutela della libertà d’iniziativa economica prevista dalla Costituzione e inquadrando in tale contesto le
limitazioni agli atti di concorrenza sleale
Cogliere il fondamento della tutela dei diritti d’autore e dei diritti di brevetto, anche nell’ambito dei
contratti informatici
Essere consapevoli della complessità del fenomeno societario
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Comprendere la funzione dei conferimenti
Esaminare le motivazioni economiche che spingono più persone a costituire una società, individuando le
opportunità, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche che possono essere adottate
Comprendere l’importanza di distinguere tra società di persone e società di capitali
Essere consapevoli del valore che il socio riveste all’interno delle società di persone
Comprendere le conseguenze del diverso regime di responsabilità per le obbligazioni sociali, all’interno
delle società di persone e delle società di capitali
MODULO 2: LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE
Conoscenze
Conoscere la normativa che disciplina il fenomeno cooperativo
Conoscere la funzione e le tipologie di cooperative
Conoscere la disciplina giuridica delle società cooperative
Conoscere la società cooperativa europea ( SCE)
Conoscere il ruolo del terzo settore e la sua evoluzione
Conoscere lo scopo mutualistico e la costituzione delle cooperative sociali
Conoscere le cooperative di Tipo”A” e di Tipo “B” e il loro oggetto sociale
Conoscere gli strumenti giuridici per l’affidamento dei servizi pubblici alle cooperative sociali
Abilità
Saper riconoscere gli elementi caratterizzanti le società cooperative
Saper individuare la cooperativa a mutualità prevalente
Saper distinguere i tipi di soci
Saper individuare il sistema integrato di interventi e servizi sociali
Saper distinguere gli interventi delle cooperative di Tipo”A” e di Tipo “B”
Saper distinguere i soci cooperatori dai finanziatori e da quelli volontari
Competenze
Comprendere la differenza tra utili e ristorni
Riconoscere gli organi sociali
Essere in grado di individuare le società mutualistiche
Identificare il ruolo svolto dalle società cooperative nel tessuto economico italiano, cogliendo il
significato della tutela costituzionale del movimento cooperativo
Comprendere lo scopo delle cooperative sociali
Riconoscere l’importanza della cooperazione sociale in Italia.
Competenze trasversali su cui si è lavorato:
imparare a imparare
progettare
comunicare e comprendere
collaborare e partecipare
agire in modo autonomo e responsabile
risolvere problemi
individuare collegamenti e relazioni
acquisire e interpretare l’informazione
OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE
Il programma predisposto all’inizio dell’anno ha subito un rallentamento, dovuto alla partecipazione
della classe a numerose attività formative nel corso del secondo quadrimestre e alla necessità di recuperare
contenuti pregressi o di concedere tempi più lunghi di quelli preventivati per la rielaborazione dei contenuti
o l’ organizzazione / pianificazione del lavoro di studio.
Nel corso dell’anno si sono registrati miglioramenti nell’acquisizione dei contenuti anche se alcuni
allievi incontrano ancora delle difficoltà sia nell’esposizione orale che nella produzione scritta.
La classe, nel complesso, ha raggiunto un livello di preparazione più che sufficiente, dal punto di vista
dei contenuti; in generale è possibile affermare che, seppure a diversi livelli, gli allievi hanno acquisito le
competenze ed abilità prefissate.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA IN RIFERIMENTO ALL’ASL Riguardo all’ASL da svolgere in classe, è stato trattato il seguente argomento:
Le cooperative sociali. Tempi: 2 ore. Competenze perseguite: C1,C2, C4, C6 (rispettivamente: Agire
in modo autonomo e responsabile; Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working
più appropriati, Imparare a imparare; Valutare in modo appropriato le situazioni problematiche individuando
i principali bisogni).
Uscita didattica: Visita alla Casa circondariale di Udine.
Per ciò che riguarda gli obiettivi trasversali si è fatto riferimento a quanto previsto dal PTOF.
NODI CONCETTUALI DELLA DISCIPLINA: l’imprenditore e l’impresa, l’azienda, l’impresa
individuale e collettiva, le società di persone e di capitali, le società mutualistiche.
METOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE
Il processo di apprendimento è stato organizzato in unità didattiche, disposte in sequenza logica, alternando:
- lezione frontale ( esposizione di un argomento, spiegazione delle definizioni e dei concetti,
schematizzazioni, riferimenti al vissuto quotidiano e a tematiche collegate al carattere specifico
dell’indirizzo)
- lezione partecipata (coinvolgimento degli allievi nella comprensione dei problemi e
nell’elaborazione di soluzioni, promozione di comportamenti partecipativi tramite riflessioni ed analisi
personali, collegamenti tra argomenti e discipline, ampliamento ed approfondimento delle conoscenze)
- svolgimento di esercitazioni guidate
- controllo in itinere della comprensione e dell’apprendimento ( esercizi, domande, interrogazioni,
colloqui)
- attività di recupero
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Il processo di apprendimento è stato monitorato tramite: interventi personali, verifiche orali, prove
scritte con domande aperte e questionari strutturati.
Hanno rappresentato elementi di valutazione anche le competenze raggiunte, l’acquisizione di un
metodo di lavoro, l’uso del linguaggio specifico della disciplina, l’impegno profuso, l’evoluzione rispetto
alla situazione di partenza, la capacità di recupero delle lacune evidenziate e gli interventi personali durante
le lezioni.
Per la corrispondenza tra voti e competenze si è fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel
POF. Gli studenti sono sempre stati informati circa i criteri di valutazione delle verifiche.
ESEMPI DI MATERIALI, PROBLEMI, PROGETTI, UTILIZZATI IN CLASSE PER
SIMULARE L’AVVIO DEL COLLOQUIO
Solo in corso d’anno, acquisita notizia di come potersi orientare nella preparazione del colloquio, si
sono proposti agli allievi alcuni esempi di materiali per l’avvio del colloquio orale quali: un’immagine, una
frase, un documento.
Udine, 15 maggio 2019
La docente
Ornella Michelizza
PROGRAMMA FINALE
Libro di testo adottato: autori: Maria Messori – Mariacristina Razzoli; titolo: Percorsi di Diritto
e Legislazione Socio-sanitaria; editore: CLITT
DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA
Imprenditore ed impresa
L’imprenditore
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
L’impresa
Classificazione delle imprese ( Il piccolo imprenditore, l’imprenditore agricolo, l’imprenditore
commerciale ed il suo statuto )
L’azienda
Nozione di azienda
I beni aziendali e l’avviamento
I segni distintivi ( la ditta, l’insegna, il marchio)
Le opere dell’ingegno e le invenzioni industriali
La libertà di concorrenza e la concorrenza sleale
Il trasferimento dell’azienda
Le società
Il contratto di società e i suoi elementi ( La pluralità dei soci, conferimenti di beni e servizi,
l’esercizio in comune di un’attività economica, la divisione degli utili)
Capitale e patrimonio sociale
Tipi di società ( società lucrative e mutualistiche, società commerciali e non commerciali, società di
persone e di capitali)
Vari tipi di società di persone ( La società semplice, la società in nome collettivo, la società in
accomandita semplice)
Vari tipi di società di capitali ( la società per azioni, la società a responsabilità limitata, la società in
accomandita per azioni)
Le società mutualistiche ed il terzo settore
Le società mutualistiche in generale
Le società cooperative ( La costituzione, i principi generali, gli utili e i ristorni, la cooperativa a
mutualità prevalente, caratteristiche e responsabilità dei soci, gli organi sociali)
Le cooperative sociali ( Il terzo settore, lo scopo mutualistico e la costituzione delle cooperative
sociali, le cooperative di tipo A e di tipo B, caratteristiche e ruolo dei soci, modalità di affidamento dei
servizi pubblici ai soggetti del terzo settore)
Udine, 15 maggio 2019
La docente
Ornella Michelizza
Gli allievi
_________________________
_________________________
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA:
SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE
Il programma è stato svolto secondo la traccia elaborata all'inizio dell'anno scolastico: attività fondamentali
di sviluppo generale, integrate da esercitazioni applicative graduali secondo le possibilità fisiche e la
predisposizione degli allievi.
Nuclei tematici fondamentali:
A) Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita.
B) Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso
il miglioramento delle qualità fisiche e delle funzioni neuromuscolari.
C) Acquisizione di stili di vita corretti e salutari.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
D) Arricchimento della coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l'acquisizione
della capacità critica dello sport.
É stato organizzato lavoro di gruppo nell'ambito del quale ogni allievo ha potuto operare in modo
attivo. L'agonismo è stato inteso come impegno a dare il meglio di se stessi nei confronti con gli
altri.
A conclusione di ogni fase di lavoro c'è stata la verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi
proposti.
Nella valutazione ho tenuto conto dello stretto collegamento che deve stabilirsi tra la situazione di
partenza, l'identificazione degli obiettivi generali, l'utilizzazione dei contenuti nonché delle attività e
delle esigenze educative-didattiche.
La programmazione ha subito, nel corso dell'anno scolastico, un lieve rallentamento a causa
dell'impegno degli allievi nell'A.S.L.
Durante le lezioni la classe ha dimostrato limitata volontà ed interesse per la materia ad esclusione
di pochi allievi ed il profitto medio raggiunto discreto.
PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO 2018/2019
MATERIA: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE: 5 ^ASS
Potenziamento fisiologico: mantenimento delle qualità aerobiche-anaerobiche mediante breve corsa,
corsa a ritmo variabile, andature coordinative, esercitazioni a corpo libero anche in circuito e con
l’utilizzazione di piccoli attrezzi (palla e funicella), partecipazione a fasi prolungate di grandi giochi di
squadra e a giochi propedeutici.
Mantenimento del tono muscolare generale mediante esercitazione con l’utilizzo di piccoli attrezzi.
Esercitazioni a coppie, a gruppi ed al suolo. Esercizi con palle mediche (3 Kg). Stretching.
Conoscenza pratica attività sportive: partecipazione a prolungate fasi di gioco della pallavolo ed a
giochi propedeutici alla pallavolo. Analisi e rispetto delle regole principali e dei fondamentali; principi
tecnici e di organizzazione del gioco di squadra. Pallavolo: esercitazioni a coppie, a gruppi ed individuali sul
palleggio, bagher, battuta dall’alto tipo tennis e di sicurezza dal basso. Conoscenza teorica delle regole
fondamentali della pallavolo. Il campo da gioco della pallavolo.
Badminton e Tennis Tavolo.
Attività ludica libera.
Sviluppo del carattere, della socialità e del senso civico: partecipazione ad esercitazioni a coppie ed in
gruppi al fine di affinare: le capacità di autocontrollo, di autodisciplina, di organizzazione sia del tempo che
dello spazio, l’attitudine all’impegno e all’attenzione costante, il rispetto, la lealtà e il gioco di squadra.
Torneo d’Istituto di Pallavolo. Corso di autodifesa
Igiene e tutela della salute per il benessere: interventi limitati all’inizio delle lezioni e durante l’attività
pratica sui principi fondamentali che guidano: la prevenzione degli infortuni durante l’attività scolastica, gli
interventi di primo soccorso per infortuni di limitata entità, il mantenimento del benessere personale ed il
conseguimento di un’abitudine all’attività fisica regolare. L’importanza del riscaldamento nella pratica
sportiva.
Udine, 07/05/2019
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
RELAZIONE FINALE PER LA DISCIPLINA: IRC
INSEGNANTE: Gianantonio Babbo
La classe, che è composta di tutti allievi avvalentesi dell’IRC, è sempre stata disponibile al dialogo
educativo manifestando curiosità intellettuale e interesse per la disciplina incrementando
progressivamente la capacità di formulare interventi pertinenti.
La classe nel complesso ha acquisito, inoltre, attitudine all'ascolto e alla valutazione critica con
l'apporto di qualche riflessione personale, interagendo con una certa logica e una discreta capacità
di individuazione delle varie problematiche e delle rispettive ricadute sui contesti vitali sia personali
che sociali.
Il positivo senso critico si è talvolta espresso attraverso dibattiti affrontati ponendosi domande di
senso, mostrando apertura per l'arricchimento reciproco nel rispetto delle diverse posizioni.
L'esposizione orale è abbastanza autonoma l'analisi e l'interpretazi
Il gruppo classe è in grado di riconoscere il valore etico della vita umana come dignità della
persona, libertà di coscienza, responsabilità verso se stessi, gli altri e il mondo;
Riesce a cogliere le azioni attuabili per un intervento personale e responsabile volto alla ricerca
della giustizia sociale, all'impegno per il bene comune e la promozione della pace;
Utilizza in maniera abbastanza corretta le fonti della fede cristiana e i Documenti del Magistero
della Chiesa in un confronto aperto, talvolta declinando anche i contributi delle altre discipline;
conosce il contributo apportato dal Cristianesimo nella storia dell'umanità;
Conosce le linee fondamentali del discorso sociale della Chiesa, in particolar modo per quanto
riguarda le problematiche legate alla globalizzazione;
Conosce l'apertura della Chiesa al mondo contemporaneo, espressa in vari modi negli ultimi tempi.
LIBRO DI TESTO: “Religione, religioni” (di S. Bocchini EDB) METODI: i percorsi didattici sono stati svolti attraverso lezioni frontali, discussioni guidate,
visione e commento filmati e Presentazioni, letture e riflessioni critiche su materiale scelto. STRUMENTI: materiale fornito dall’insegnante, impianto di riproduzione video e PC. CRITERI DI VALUTAZIONE: la valutazione ha tenuto conto degli esiti formativi in termini di
conoscenze, competenze e abilità. L’apprendimento delle conoscenze è stato valutato attraverso lo scambio dialogico considerando la qualità delle informazioni acquisite e la conseguente capacità di sintesi, si è dato inoltre la opportuna importanza all’interesse e alla partecipazione.
INIZIATIVE REALIZZATE IN PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO: Esercitazioni, effettuate in forma dialogica, volte all’acquisizione di una maggiore capacità di sintesi sistematica.
ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE AL 15 MAGGIO: 28 ORE DI LEZIONE PREVENTIVATE L’ 8 GIUGNO: 4
PROGRAMMA CONSUNTIVO IRC Dall’inizio dell’anno scolastico fino ad oggi sono stati svolti i seguenti contenuti: - le problematiche della religione di fronte alle emergenze del pianeta, come la distribuzione dei beni tra Nord e Sud del mondo, il rispetto dell’ambiente ecc.; - le opportunità e le problematiche legate alla globalizzazione: aspetti sociali, politici, economici, culturali ed etici;
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
- la proposta cristiana nella società contemporanea: problemi sociali trattati in alcune encicliche e punti salienti della dottrina sociale della Chiesa. - Concilio Ecumenico Vaticano II: l’apertura della Chiesa al mondo, il dialogo, l’impegno cristiano al servizio della persona. - L’enciclica “Laudato sii” e l’ecologia. - Il perdono come risorsa. Contenuti da svolgere dal 15 maggio in poi: - Gli interrogativi che l’uomo di oggi si pone su Dio.
ALLEGATO B
SIMULAZIONE PROVE SCRITTE D’ESAME
5.1 Prima prova scritta d’esame
La classe ha partecipato alle due simulazioni nazionali di prima prova scritta unitamente alle altre cl 5e
dell’Istituto.
Per la valutazione delle prove è stata utilizzata una griglia di correzione comune coerente con quanto
previsto dal D.M. 769 del 26/11/2018.
In allegato è riportata la griglia di correzione utilizzata
PRIMA E SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia,
Mondadori, Milano, 1973
Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con
quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo
trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo,
nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini,
solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me.
Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle.
Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono1 su l’ombra del mio corpo, e rimasi
un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla,
l’ombra mia.
Chi era più ombra di noi due? io o lei?
Due ombre!
Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io,
zitto; l’ombra, zitta.
L’ombra d’un morto: ecco la mia vita...
Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro.
– Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca!
Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a
guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi2. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i
piedi de’ viandanti, voluttuosamente3. Una smania mala4 mi aveva preso, quasi adunghiandomi5 il ventre;
alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma
ecco; la avevo dietro, ora.
“E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!”
Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì!
così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi
altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa6: la sua ombra per le vie di Roma.
Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva
rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una
testa. Proprio così!
Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi
de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un
tram, e vi montai.
Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato
per la prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.
Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in
casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della
1 mi s’affisarono: mi si fissarono.
2 meco, dinanzi: era con me, davanti a me.
3 voluttuosamente: con morboso desiderio.
4 smania mala: malvagia irrequietezza.
5 adunghiandomi: afferrandomi con le unghie
6 alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere
dell’uomo
che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe
denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente,
impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di
casa e vaga per le strade di Roma.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto del brano.
2. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più
significative presenti nel testo.
3. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di
discorso (indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su
ripetizioni o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del
protagonista.
4. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare;
aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e
comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo
organico le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto
storico di riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue
eventuali letture e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo
riconducibili a quelle proposte nel testo.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia,
Mondadori, Milano, 1973
Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con
quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo
trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo,
nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini,
solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me.
Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle.
Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono7 su l’ombra del mio corpo, e rimasi
un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla,
l’ombra mia.
Chi era più ombra di noi due? io o lei?
Due ombre!
Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io,
zitto; l’ombra, zitta.
L’ombra d’un morto: ecco la mia vita...
Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro.
– Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca!
Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a
guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi8. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i
piedi de’ viandanti, voluttuosamente9. Una smania mala10 mi aveva preso, quasi adunghiandomi11 il ventre;
alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma
ecco; la avevo dietro, ora.
“E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!”
Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì!
così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi
altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa12: la sua ombra per le vie di Roma.
Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva
rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una
testa. Proprio così!
Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi
de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un
tram, e vi montai.
Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato
per la prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.
Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in
casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della
7 mi s’affisarono: mi si fissarono.
8 meco, dinanzi: era con me, davanti a me.
9 voluttuosamente: con morboso desiderio.
10 smania mala: malvagia irrequietezza.
11 adunghiandomi: afferrandomi con le unghie
12 alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere
dell’uomo
che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe
denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente,
impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di
casa e vaga per le strade di Roma.
Comprensione e analisi
5. Riassumi il contenuto del brano.
6. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più
significative presenti nel testo.
7. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di
discorso (indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su
ripetizioni o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del
protagonista.
8. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare;
aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e
comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo
organico le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto
storico di riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue
eventuali letture e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo
riconducibili a quelle proposte nel testo.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando
Editore, Roma, 2016, pp. 28-30.
L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti
italiani, e la percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo
il Made in Italy. Il quadro fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che
il Made in Italy sembra tuttora competitivo, ma la domanda è la seguente: la
competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da altro? Se consideriamo il “fare” nel
senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati in Italia e
realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non esclusivamente ai
costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e la
situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i
prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso know-how o
conoscenza implicita dei designer italiani, il risultato di secoli di perizia, talenti
artigianali, tradizione estetica e abilità pratica che fanno dell’Italia un Paese unico.
Potremmo aspettarci quindi che la condizione necessaria per identificare l’italianità
di un prodotto è che sia pensato in Italia. […]
A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una
condizione veramente necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni
[…] perché il consumatore si rappresenti un prodotto come italiano e ne venga
attratto?
La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo
che nel mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né
pensati in Italia. In molti Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre
un marchio dal nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa.
Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di marketing che
colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita quotidiana, territorio,
patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […]
Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare
una rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della
concezione, ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un
atteggiamento, al popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia.
Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una
trappola simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato
all’Italia, sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né
ideato in Italia.
La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito
assiomatico e aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai
superato dalla nuova teoria del consumatore emotivo.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Comprensione e analisi
1. Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.
2. Analizza l’aspetto formale e stilistico del testo.
3. A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come
rappresentazione mentale dell’italianità?
4. In cosa consiste la differenza tra “consumatore razionale” e “consumatore
emotivo”?
Produzione
Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla
questione del “made in Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai
confrontarti con la tesi dell'autrice del testo, confermandola o confutandola, sulla
base delle conoscenze, acquisite, delle tue letture e delle tue esperienze personali.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la
parola, «Panorama», 14 novembre 2018.
Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per
padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come
maneggiare una tastiera e un mouse, come districarsi tra le cartelline di un computer,
le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la
tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le
diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi
che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle
interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più
semplificata e immediata perché funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È
impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore.
Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal
capitano Kirk in Star trek che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza
onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un
appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in realtà: Siri è stata
lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft è arrivata poco dopo.
Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono
migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la
colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame
reale con le cose. […]
Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip
stanno sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando
manopole e telecomandi, rotelline da girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a
bordo delle automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le
vetture del futuro quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a
destinazione da sola. Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […]
Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove
l’intelligenza artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e
in fabbrica. […]
Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi
dispositivi, alla loro necessità di essere sempre vigili per captare quando li
interpelliamo pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle
società l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto notare di recente un articolo di
Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci
prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i
banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe
l’ennesimo annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana.
Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano
questa eventualità, eppure pare una frontiera verosimile, la naturale evoluzione del
concetto di pubblicità personalizzata. […]
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per
comandare le luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo
rock a tutto volume o da una tapparella che si solleva nel cuore della notte. «Ma non
riesco a convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una
porta» spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum, società di
analisi americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la
propria vita a un assistente domestico».
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto essenziale del testo, mettendone in evidenza gli snodi
argomentativi.
2. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di
virtualità, il loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli
assistenti vocali?
3. Che cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?
4. Nell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”:
commenta tale affermazione.
Produzione
Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture
ed esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema
della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana.
Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso
che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Paolo Rumiz13, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la vittoria,
La Repubblica, 2 Novembre 2018
Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918.
Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...]
Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in preda
all'anarchia e alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra interminabile e un
milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia cinque secoli di
dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza dell'Unità, dedicata alle diverse
genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità d'Italia, simbolo di un risorgimento
compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo ha vinto in una terra etnicamente "plurale",
con tutte le conseguenze che si vedranno.
Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre dopo
cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in grado di
leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede scricchiolare di nuovo
l'equilibrio continentale? È arrivato o no il tempo di dare a quella guerra un significato europeo
capace di affratellarci? [...]
Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati, Greci,
Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia aveva incamerato
terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il Tarvisiano, e per
giustificarne il possesso davanti agli Alleati dopo la Grande Ecatombe, essa aveva dovuto
imporre ai popoli "alloglotti"14 l'appartenenza alla nuova nazione. E così, quando l'Italia
divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e a centinaia di migliaia di
famiglie i cognomi furono cambiati per decreto.
Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani a
capire la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest ha reso
politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...]
Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione
degli Sloveni, italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei,
guerra alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera,
Governo militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi
a non finire. Con certe verità storiche non ancora digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali,
proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38 [...].
Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre.
Storia oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la divisa
"sbagliata", quelli che hanno perso la guerra.
Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De
13 P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della commemorazione
del 4 Novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia. 14 "alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Gasperi, insignito di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta consegnò
all'Italia la lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila), indicandone i luoghi di
sepoltura, il documento fu fatto sparire e i parenti lasciati all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al
fronte di Redipuglia, trentamila morti senza un fiore. Morti di seconda classe.
Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente Mattarella ha saputo
fare qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di fiori a un
monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le verità
scomode, per esempio che la guerra è stata fatta per Trieste, ma anche in un certo senso contro
Trieste e i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena mandati con le buone o
le cattive a "rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri italiani restituiti dall'Austria
furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come disertori e spesso lasciati morire di stenti.
Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la
memoria anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e la
geopolitica a una playstation. Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se non
nell'indifferenza, soprattutto dei più giovani.
Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre.
Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come accade
oggi — la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si rimette
implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].
Comprensione e analisi
11. Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome
della principale piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici
lo conferma?
12. In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne
affrontata nel dopoguerra?
13. Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo
la Prima Guerra mondiale?
14. Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Modiale oggi, un
secolo dopo la sua conclusione?
15. Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella
conclusione dell’articolo?
Produzione
Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia
italiana ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle ferite
non ancora completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo nella regione di
confine della Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa il rischio, oggi, di uno
«sprofondamento nell'amnesia»?
Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze
personali.
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Durata massima della prova: 6 ore.
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i candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a
chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere?
Fu leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e aneddoti
potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una profonda
affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e viaggio.
Entrambi vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la possibilità di
un incontro inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo. Sorvoli il
deserto, lo percorri, ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura circoscritta. Lo
stesso vale per il libro: un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma
difficilmente causerà grossi danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e clima, il
viaggiatore acquisirà una più acuta consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io. Quanto
siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci
aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno per
San Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità
del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si trovano in
viaggio. […]
Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto dal numero 1599 del
Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71.
La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una
riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di
incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure,
senza essere costretto a farne esperienza diretta.
Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la
tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali,
alla tua sensibilità.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre
sulla scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che
non possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle
sue emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la
letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita.
Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica
testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle
emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della
nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano
essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e
infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è
frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel
passato, e di quello che siamo ora.
La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è
incrinata, o lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai
possibile riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla
memoria vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla
memoria dei nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che
intende riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle
Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.
Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69
Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età
si può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o
dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute»,
testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della
nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati.
Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che
ci aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale?
Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo
l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal
destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici
in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".
Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo
per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi
in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un
clamore d’orchestra metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”15. E
in quel momento l’aria fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle
loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la
vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante.
Essa lo prese in collo16 […].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava
verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava.
Verso il fondo, essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla
sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i
colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in
frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe,
prese a palparlo febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume17. Poi gli
sistemò sulla testolina la sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato
contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e
soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva
perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti,
lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto18 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto
il tempo che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a
guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si
era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube
pulverulenta19 che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso
15 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.
16 in collo: in braccio.
17 incolume: non ferito.
18 accosto: accanto.
19 pulverulenta: piena di polvere.
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questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente,
di là da un casamento semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte20, fra il solito
polverone di rovina, Ida ravvisò21, intatto, il casamento22 con l’osteria, dove andavano a
rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a
svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una
nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 23
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i
mobili sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto
dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo
idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno
o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a
chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!”
Comprensione e analisi
1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle
reazioni dei personaggi.
2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa
descrizione sonora? Quale effetto produce?
3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo
sguardo innocente del bambino?
4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi
di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni,
ipotizzandone il significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte
alle domande proposte.
Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle
opere di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato
individuando diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo
innocente e infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa
una di queste piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri
esempi studiati nel percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema
novecentesco e contemporaneo.
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Durata massima della prova: 6 ore.
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20 divelte: strappate via.
21 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.
22 il casamento: il palazzo, il caseggiato.
23 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello
storico l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti
nuovi riguardanti l’umanità24. È una definizione che implica uno stretto legame fra
presente e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi
vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra
presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel
rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che
sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni25. In questo ambito
prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della
giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di
senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti
laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di
curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E
possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione
dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il
passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive
che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di
due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis
(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora
mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)26.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità
particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si
può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere
la rena e l’erba che coprono corti e palagi27; ricostruire, per compiacercene o
dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le
difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella
storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una
sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In
secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e
sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso.
24 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.
25 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour
l’histoire ou métier d’historien, Colin, Paris 1949).
26 Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio
Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano
1991, p. XLVIII.
27 Corti e palagi: cortili e palazzi.
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La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un
legame con Cartagine28.
Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007,
pp. 3-4
Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia
contemporanea.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano
(1908- 1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e
del medioevo?
3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da
Ovidio e Tacito?
4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo
dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?
5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del
messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.
Produzione
A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci
si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e
togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che
oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i
successi», rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella
contemporanea in particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla
tua esperienza e alle tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano
organizzati in un discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere
in paragrafi.
28 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin
nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi,
Torino 1962, p. 75.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione.
Le forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari,
strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la
violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la
volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro
tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.
Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere
chiaro in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis
sull’homo biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean
Hamburger, niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono
«diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà,
egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare
l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e
dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo,
l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo
naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la
ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una
vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri
impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge
naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale».
Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre
termine alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io
biologico non prevalga sull’io sociale.
Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si
consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La
tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti
tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente,
in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di
generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei
fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di
persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti,
ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà,
ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato
che vi sono ancora molte più colline da scalare».
Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005),
pp, 230-231
Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto
internazionale.
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Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.
3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean
Hamburger?
4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti
umani e i fenomeni naturali impercettibili.
5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?
Produzione
Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani,
recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in
cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo
ritieni utile, suddividere in paragrafi.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del
paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più
significativa degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del
Villaggio Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei
sistemi neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è
intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di
interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della
fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora.
L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un
elemento essenziale nella catalisi della produttività.
La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot”
su scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso
percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal
momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso
con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che
tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.
Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una
inevitabile tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente
alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio,
la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della
ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha
creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra
individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere
raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme
sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti
negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee
respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi
assunti dalle loro nicchie.
Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo
dell'apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e
tecnico, ma che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose
attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze
culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”.
A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si
tratta però solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario,
credo che saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di
un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro
diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare
la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi
addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è
sinonimo di esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un
potente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che
si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta
a noi identificarli e conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se
l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione
dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio.
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Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È
chiaro che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento,
dominato da tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a
margine di questo processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici”
raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il
problema dell'emarginazione.
Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità.
Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle
indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo
contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare
alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica,
nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi
più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe
invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal
potere accumulato nel tempo. […]
(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione
anno accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)
Comprensione e analisi
1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di
fondo e lo sviluppo argomentativo.
2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata
all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il
melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale
esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione?
3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della
comunità scientifica?
4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?
Produzione
La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà
problematica dei nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello
tecnologico e a livello culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo
percorso formativo, esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia,
globalizzazione, diversità.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o
dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come
possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in
godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente,
senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo
immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali
fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli
come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha
bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,
Firenze 1988, p. 4518,3
La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”:
secondo Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci
immaginiamo possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza
a “nuda vita” fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine
alla sensibilità giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze,
conoscenze e letture personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e
presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo
aiutare ed essere aiutati.
Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si
trattasse di una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e
semmai sulle sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.
Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute
sociale che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su
cui si possono inserire momenti persino di ebbrezza.
La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è
l'altro da sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la
vita propria e quella dell'insieme sociale.
Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008
La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la
consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella
condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e
letture personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e
presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Giovanni Pascoli, Patria
Sogno d'un dí d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose:
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse29:
due bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice30,
il palpito lontano
d'una trebbïatrice,
l'angelus argentino31...
dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
che andava a capo chino.
Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo
nell'edizione di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di
Romagna, luogo sempre rimpianto dal poeta.
Comprensione e analisi
1. Individua brevemente i temi della poesia.
29 corrose
30 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice)
31 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse
prodotto dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).
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2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi
riassuntivi dell'intero componimento?
3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali
soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa
specchio del suo sentire.
4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?
5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.
Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una
parola densa di significato.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte
alle domande proposte.
Interpretazione
Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un
disagio esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale.
Molti testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della
perdita, dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a
integrarsi nella realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un
"forestiero". Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo
l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal
destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici
in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".
Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo
per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi
in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un
clamore d’orchestra metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”32. E
in quel momento l’aria fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle
loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la
vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante.
Essa lo prese in collo33 […].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava
verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava.
Verso il fondo, essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla
sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i
colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in
frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe,
prese a palparlo febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume34. Poi gli
sistemò sulla testolina la sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato
contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e
soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva
perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti,
lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto35 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto
il tempo che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a
guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si
era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
32 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino.
33 in collo: in braccio.
34 incolume: non ferito.
35 accosto: accanto.
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Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube
pulverulenta36 che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso
questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente,
di là da un casamento semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte37, fra il solito
polverone di rovina, Ida ravvisò38, intatto, il casamento39 con l’osteria, dove andavano a
rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a
svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una
nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 40
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i
mobili sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto
dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo
idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno
o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a
chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!”
Comprensione e analisi
1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle
reazioni dei personaggi.
2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa
descrizione sonora? Quale effetto produce?
3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo
sguardo innocente del bambino?
4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi
di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni,
ipotizzandone il significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte
alle domande proposte.
Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle
opere di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato
individuando diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo
innocente e infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa
una di queste piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri
esempi studiati nel percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema
novecentesco e contemporaneo.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
36 pulverulenta: piena di polvere.
37 divelte: strappate via.
38 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere.
39 il casamento: il palazzo, il caseggiato.
40 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello
storico l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti
nuovi riguardanti l’umanità41. È una definizione che implica uno stretto legame fra
presente e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi
vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra
presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel
rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che
sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni42. In questo ambito
prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della
giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di
senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti
laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di
curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E
possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione
dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il
passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive
che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di
due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis
(«Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora
mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)43.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità
particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si
può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere
la rena e l’erba che coprono corti e palagi44; ricostruire, per compiacercene o
dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le
difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella
storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una
sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In
secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e
sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso.
41 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456.
42 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour
l’histoire ou métier d’historien, Colin, Paris 1949).
43 Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio
Tacito, Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano
1991, p. XLVIII.
44 Corti e palagi: cortili e palazzi.
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La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un
legame con Cartagine45.
Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007,
pp. 3-4
Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia
contemporanea.
Comprensione e analisi
6. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
7. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano
(1908- 1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e
del medioevo?
8. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da
Ovidio e Tacito?
9. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo
dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?
10. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del
messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.
Produzione
A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci
si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e
togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che
oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i
successi», rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella
contemporanea in particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla
tua esperienza e alle tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano
organizzati in un discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere
in paragrafi.
45 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin
nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi,
Torino 1962, p. 75.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del
paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione.
Le forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari,
strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la
violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la
volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro
tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.
Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere
chiaro in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis
sull’homo biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean
Hamburger, niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono
«diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà,
egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare
l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e
dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo,
l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo
naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la
ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una
vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri
impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge
naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale».
Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre
termine alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io
biologico non prevalga sull’io sociale.
Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si
consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La
tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti
tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente,
in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di
generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei
fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di
persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un
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processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti,
ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà,
ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato
che vi sono ancora molte più colline da scalare».
Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005),
pp, 230-231
Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto
internazionale.
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Comprensione e analisi
6. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
7. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.
8. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean
Hamburger?
9. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti
umani e i fenomeni naturali impercettibili.
10. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?
Produzione
Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani,
recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in
cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo
ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del
paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più
significativa degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del
Villaggio Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei
sistemi neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è
intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di
interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della
fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora.
L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un
elemento essenziale nella catalisi della produttività.
La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot”
su scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso
percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal
momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso
con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che
tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.
Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una
inevitabile tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente
alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio,
la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della
ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha
creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra
individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere
raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme
sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti
negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee
respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi
assunti dalle loro nicchie.
Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo
dell'apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e
tecnico, ma che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose
attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze
culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”.
A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si
tratta però solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario,
credo che saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di
un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro
diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare
la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi
addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è
sinonimo di esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un
potente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che
si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta
a noi identificarli e conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se
l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione
dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio.
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Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È
chiaro che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento,
dominato da tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a
margine di questo processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici”
raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il
problema dell'emarginazione.
Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità.
Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle
indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo
contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare
alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica,
nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi
più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe
invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal
potere accumulato nel tempo. […]
(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione
anno accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)
Comprensione e analisi
5. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di
fondo e lo sviluppo argomentativo.
6. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata
all'interconnessione” e che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il
melting pot, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività”? Quale
esempio cita lo scienziato a sostegno di questa affermazione?
7. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della
comunità scientifica?
8. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?
Produzione
La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà
problematica dei nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello
tecnologico e a livello culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo
percorso formativo, esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia,
globalizzazione, diversità.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o
dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come
possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in
godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente,
senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo
immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali
fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli
come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha
bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,
Firenze 1988, p. 4518,3
La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”:
secondo Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci
immaginiamo possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza
a “nuda vita” fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine
alla sensibilità giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze,
conoscenze e letture personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e
presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo
aiutare ed essere aiutati.
Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si
trattasse di una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e
semmai sulle sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.
Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute
sociale che vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su
cui si possono inserire momenti persino di ebbrezza.
La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è
l'altro da sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la
vita propria e quella dell'insieme sociale.
Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008
La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la
consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella
condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e
letture personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e
presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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Durata massima della prova: 6 ore.
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5.2 Seconda prova scritta d’esame
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IP02 – SERVIZI SOCIO-SANITARI
a.s. 2018/2019
SIMULAZIONE di SECONDA PROVA di
IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA e
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
Classe 5^ ___ SS
ALUNNO: _______________________________________ DATA:
_________________________
Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda
parte.
I bambini che per qualsiasi ragione hanno difficoltà nella comprensione, presentano
spesso (ma non sempre) dei problemi emotivi ai quali genitori ed educatori devono prestare
attenzione. Il livello di intelligenza non può essere considerato come un aspetto separato
dalla personalità: quanto meno grave è il ritardo, tanto più l’individuo si rende conto dei suoi
limiti; egli non può fare a meno di constatare la sua incapacità a risolvere problemi che i
suoi amici o fratelli, magari più giovani di lui, risolvono senza difficoltà; può sentirsi
escluso dai loro giochi oppure relegato ad un ruolo marginale. Questo stato di cose può
finire per deprimerlo e, a mano a mano che cresce, renderlo sempre più apatico e dipendente
da quegli adulti da cui si sente protetto.
Anna Oliviero Ferraris, Alberto Oliviero, Psicologia. I motivi del comportamento umano,
Zanichelli,
Bologna, 2013
Giulio, è un ragazzo di diciotto anni, affetto dalla sindrome di Down, ha terminato il
corso di studi dopo aver frequentato regolarmente la scuola fino al quinto anno della
secondaria superiore. I genitori descrivono Giulio apatico, privo di iniziativa e chiuso
verso il mondo esterno. Se in età precedenti aveva acquisito una certa autonomia, ora vuole
restare in casa ed evita ogni compagnia che non sia quella dei genitori. L’involuzione di
Giulio è da ricondursi al venir meno – per raggiunti limiti di età – della frequenza
scolastica che lo stimolava ad uscire di casa, avere contatti quotidiani con coetanei e adulti
e svolgere una serie di attività che cadenzavano le sue giornate. I genitori si rivolgono ai
servizi socio-sanitari per progettare insieme un intervento specifico per l’attuale condizione
del figlio.
Prendendo spunto dalle riflessioni scaturite dalla lettura del brano sopra riportato e
dalla descrizione del caso, il candidato tratti l’argomento della disabilità e dei problemi che
incontrano le famiglie dei soggetti in difficoltà nel gestire la quotidianità e le relazioni
interpersonali e illustri le fasi dell'intervento che gli operatori dei servizi socio-sanitari
potrebbero mettere concretamente in atto per aiutare Giulio e la sua famiglia.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
II PARTE
Il candidato, dopo aver letto attentamente i quesiti, sulla scorta delle sue conoscenze,
risponda a due tra i seguenti quesiti:
1) Definisci gli aspetti più significativi della L. 104/92 in merito all’integrazione degli allievi
disabili.
2) Illustra il concetto di “Fragilità” e “vulnerabilità”, specificando il periodo di vita.
3) Descrivi le cause della sindrome di Down.
4) In riferimento alla tua esperienza di stage per l’ASL nei diversi ambiti (minori, disabili,
anziani), illustra un’attività di riabilitazione (cognitiva, motoria, relazionale, occupazionale,
ecc.) a cui hai assistito e/o partecipato.
____________________________ Durata massima della prova – prima parte: 3 ore; seconda parte: 2 ore
La prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è predisposta dal MIUR,
mentre la seconda è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta
formativa dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto.
È consentito l’uso dei dizionari di italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di
madrelingua non italiana.
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SIMULAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IP02 – SERVIZI SOCIO-SANITARI
Tema di: IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA e
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
Le persone con demenza preservano il senso della propria identità fino a stadi
relativamente avanzati della malattia. Possono essere in grado di svolgere il loro normale lavoro
e di condurre le loro abituali attività sociali abbastanza bene.
“Il paziente può inizialmente notare dei problemi con la memoria recente. La più comune
alterazione della personalità nelle prime fasi è una progressiva indifferenza o apatia. Via via che
la malattia progredisce, il paziente può facilmente esperire una crescente difficoltà nel calcolo,
nello svolgimento di compiti complessi e nella scioltezza del linguaggio. A questo punto della
malattia, quando i pazienti si rendono conto di non essere in grado di svolgere i compiti che erano
in precedenza in grado di fare, possono emergere delle reazioni catastrofiche simili a quelle dei
pazienti con lesione cerebrale. In maniera simile, scoppi di rabbia e anche combattività possono
svilupparsi con il progredire della malattia.”
Glen O. Gabbard, Psichiatria psicodinamica, Milano, Raffaello Cortina Ed., 1995
“Ho conosciuto mia moglie quando eravamo ragazzi e siamo ormai sposati felicemente da
57 anni, con figli, nuore e nipoti.
I primi segnali della malattia comparvero nell'estate di 4 anni fa e furono all'inizio
certamente sottovalutati, anche perché ero completamente impreparato.
Adriana, donna coraggiosa, attiva, vivace per carattere sempre sorridente e cordiale con
chiunque, cominciò a diventare sospettosa, diffidente, paurosa: soffriva di allucinazioni e vedeva
intrusi dappertutto, era in continuo affaccendamento, aveva paura di tutto e di tutti e cercava di
ovviare nascondendo le sue cose ed il denaro in posti dove poi non si riuscivano più a
trovare; divenne aggressiva. Certamente fu una fase iniziale molto dolorosa non solo per me ed i
miei familiari, ma soprattutto per lei che nelle fasi di lucidità dimostrava di essere ancora
consapevole delle "stranezze" che commetteva.
La malattia purtroppo fece il suo corso con una perdita progressiva della memoria, della
funzione motoria, della parola e della capacità di ragionamento. Questo stato di cose rese assai
arduo il compito dell'assistenza, che mia moglie respingeva, dichiarandosi ancora in grado di
gestire le faccende di casa. Io, peraltro, avevo escluso fin dall'inizio l'ipotesi di un suo ricovero,
perché mi avrebbe privato del suo affetto e della sua presenza.”
Tratto da: http://www.alzheimer.it/gallo.html
Il candidato esamini il caso, effettuando una disamina della patologia e dell’esito,
formulando anche un piano di assistenza che tenga conto delle complicazioni a livello fisico e
mentale.
________________________________________________
Durata massima della prova – prima parte: 4 ore.
La prova si compone di due parti. La prima è riportata nel presente documento ed è predisposta dal MIUR
mentre la seconda è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta
formativa dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto.
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ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: IP02 – SERVIZI SOCIO-SANITARI
Tema di: IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA e
PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA
II parte
Il candidato alla luce delle sue conoscenze e competenze risponda a tutti i seguenti
quesiti.
1) Ictus: il candidato illustri i principali fattori di rischio e il probabile quadro clinico di
presentazione.
2) Il candidato illustri la patogenesi e i segni clinici tipici della malattia di Parkinson.
3) Il benessere bio-psico-sociale alla luce delle nuove politiche sulla prevenzione.
Il candidato illustri quali sono le situazioni delle famiglie alla luce delle nuove realtà, tenendo
conto delle nuove difficoltà che le stesse sono costrette ad affrontare.
Le famiglie hanno il compito di costruire un equilibrio non rigido tra i loro componenti,
ma questa condizione viene sempre più messa a disagio in seguito alle continue variazioni
dell'ambiente circostante, dove non sempre gli adulti sono in grado di essere validi punti di
riferimento.
Durata massima della prova: 2 ore.
È consentito l’uso dei dizionari di italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di
madrelingua non italiana.
La classe ha partecipato alle due simulazioni nazionali di seconda prova scritta in data 28
febbraio e 2 aprile.
Per la valutazione delle prove è stata utilizzata una griglia di correzione comune coerente con quanto
previsto dal D.M. 769 del 26/11/2018.
In allegato è riportata la griglia di correzione utilizzata
5.3 Colloquio
Il Consiglio di Classe non ha svolto simulazionI del colloquio d’esame. Ogni docente ha tuttavia
proceduto, nelle ore disciplinari e nel corso dell’ultimo mese di lezione, ad esercitazioni orali finalizzate alla
preparazione degli allievi a sostenere parte del colloquio, secondo indicazioni ministeriali.
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ALLEGATO C: GRIGLIE DI CORREZIONE
Griglia di correzione della prima prova scritta
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” Via Manzoni n. 6 – 33100 UDINE – Tel. 0432/502241 –Fax
www.gceconi.eu – E mail: [email protected] – PEC: [email protected]
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
ANNO SCOLASTICO 2018-2019
TIPOLOGIA A –ANALISI TESTUALE
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Alunno/a …………………………………………………………….. Classe …………………………………………………….
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE- INDICATORI GENERALI
Indicatori Descrittori 1
00
At
tribuito
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.
Coesione e coerenza testuale.
Completa ed esauriente-Ottimo. 1
8-20
Completa ed appropriata-Buono. 1
4-17
In parte pertinente alla traccia-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa ed incompleta-Insufficiente 8
-11
Completamente disorganizzata, priva di
pianificazione-Gravemente insufficiente.
1
-7
Ricchezza e padronanza lessicale.
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura
Adeguata-Ottimo. 1
8-20
Esposizione chiara e correttezza grammaticale-
Buono.
1
4-17
Semplice, ma corretta-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e con diversi errori-Insufficiente. 8
-11
Scorretta, con gravi e numerosi errori-
Gravemente insufficiente.
1
-7
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti
culturali.
Espressione di giudizi critici e di valutazioni personali.
Esauriente e originale-Ottimo. 1
8-20
Logica e coerente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente 8
-11
Nulla o quasi de tutto assente-Gravemente
insufficiente.
1
-7
Indicatori specifici tipologia A
Rispetto dei vincoli posti nella consegna (ad esempio,
indicazioni di massima circa la lunghezza del testo – se presenti
– o indicazioni circa la forma sintetica o parafrasata della
rielaborazione). Capacità di comprendere il testo nel suo senso
complessivo e nei suoi snodi tematici e stilistici.
Esauriente ed originale-Ottimo. 1
8-20
Completa e attinente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8
-11
Scorretta e del tutto inadeguata-Gravemente
insufficiente.
1
-7
Puntualità nell’analisi lessicale, sintattica, stilistica e
retorica (se richiesta).
Interpretazione corretta e articolata del testo.
Esaustiva e precisa-Ottimo. 1
8-20
Completa e attinente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8
-11
Scorretta e del tutto inadeguata-Gravemente
insufficiente.
1
-7
Punteggio assegnato in centesimi ……….. / 100
Punteggio assegnato in ventesimi ………….. / 20
GRIGLIA DI VALUTAZIONE- INDICATORI GENERALI
Indicatori Descrittori 1
00
At
tribuito
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.
Coesione e coerenza testuale.
Completa ed esauriente-Ottimo. 1
8-20
Completa ed appropriata-Buono. 1
4-17
In parte pertinente alla traccia-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa ed incompleta-Insufficiente 8
-11
Completamente disorganizzata, priva di
pianificazione-Gravemente insufficiente.
1
-7
Ricchezza e padronanza lessicale.
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.
Adeguata-Ottimo. 1
8-20
Esposizione chiara e correttezza grammaticale-
Buono.
1
4-17
Semplice, ma corretta-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e con diversi errori-Insufficiente. 8
-11
Scorretta, con gravi e numerosi errori-
Gravemente insufficiente.
1
-7
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti
culturali.
Espressione di giudizi critici e di valutazioni personali.
Esauriente e originale-Ottimo. 1
8-20
Logica e coerente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente 8
-11
Nulla o quasi de tutto assente-Gravemente
insufficiente.
1
-7
Indicatori specifici tipologia B
Individuazione corretta di tesi e argomentazioni
presenti nel testo proposto.
Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali
utilizzati per sostenere l’argomentazione.
Esauriente ed originale-Ottimo. 1
8-20
Completa e attinente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8
-11
Scorretta e del tutto inadeguata-Gravemente
insufficiente.
1
-7
Capacità di sostenere con coerenza un percorso
ragionativo adoperando connettivi pertinenti.
Esaustiva e precisa-Ottimo. 1
8-20
Completa e attinente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8
-11
Scorretta, del tutto inadeguata o assente-
Gravemente insufficiente.
1
-7
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Alunno/a …………………………………………………………….. Classe …………………………………………………….
TIPOLOGIA B – ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Punteggio assegnato in centesimi ……….. / 100
Punteggio assegnato in ventesimi ………….. / 20
GRIGLIA DI VALUTAZIONE- INDICATORI GENERALI
Indicatori Descrittori 1
00
At
tribuito
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.
Coesione e coerenza testuale.
Completa ed esauriente-Ottimo. 1
8-20
Completa ed appropriata-Buono. 1
4-17
In parte pertinente alla traccia-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa ed incompleta-Insufficiente 8
-11
Completamente disorganizzata, priva di
pianificazione-Gravemente insufficiente.
1
-7
Ricchezza e padronanza lessicale.
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura.
Adeguata-Ottimo. 1
8-20
Esposizione chiara e correttezza grammaticale-
Buono.
1
4-17
Semplice, ma corretta-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e con diversi errori-Insufficiente. 8
-11
Scorretta, con gravi e numerosi errori-
Gravemente insufficiente.
1
-7
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti
culturali.
Espressione di giudizi critici e di valutazioni personali.
Esauriente e originale-Ottimo. 1
8-20
Logica e coerente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente 8
-11
Nulla o quasi de tutto assente-Gravemente
insufficiente.
1
-7
Indicatori specifici tipologia B
Individuazione corretta di tesi e argomentazioni
presenti nel testo proposto.
Correttezza e congruenza dei riferimenti culturali
utilizzati per sostenere l’argomentazione.
Esauriente ed originale-Ottimo. 1
8-20
Completa e attinente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8
-11
Scorretta e del tutto inadeguata-Gravemente
insufficiente.
1
-7
Capacità di sostenere con coerenza un percorso
ragionativo adoperando connettivi pertinenti.
Esaustiva e precisa-Ottimo. 1
8-20
Completa e attinente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8
-11
Scorretta, del tutto inadeguata o assente-
Gravemente insufficiente.
1
-7
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Alunno/a …………………………………………………………….. Classe …………………………………………………….
Punteggio assegnato in centesimi ……….. / 100
Punteggio assegnato in ventesimi ………….. / 20
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
ANNO SCOLASTICO 2018-2019
TIPOLOGIA C –RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI
ATTUALITA’
GRIGLIA DI VALUTAZIONE- INDICATORI GENERALI
Indicatori Descrittori 1
00
At
tribuito
Ideazione, pianificazione e organizzazione del testo.
Coesione e coerenza testuale.
Completa ed esauriente-Ottimo. 1
8-20
Completa ed appropriata-Buono. 1
4-17
In parte pertinente alla traccia-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa ed incompleta-Insufficiente 8
-11
Completamente disorganizzata, priva di
pianificazione-Gravemente insufficiente.
1
-7
Ricchezza e padronanza lessicale.
Correttezza grammaticale (ortografia, morfologia,
sintassi); uso corretto ed efficace della punteggiatura
Adeguata-Ottimo. 1
8-20
Esposizione chiara e correttezza grammaticale-
Buono.
1
4-17
Semplice, ma corretta-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e con diversi errori-Insufficiente. 8
-11
Scorretta, con gravi e numerosi errori-
Gravemente insufficiente.
1
-7
Ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti
culturali.
Espressione di giudizi critici e di valutazioni personali.
Esauriente e originale-Ottimo. 1
8-20
Logica e coerente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente 8
-11
Nulla o quasi de tutto assente-Gravemente
insufficiente.
1
-7
Indicatori specifici tipologia C
Pertinenza del testo rispetto alla traccia e coerenza
nella formulazione del titolo e dell’eventuale paragrafazione .
Sviluppo ordinato e lineare dell’esposizione.
Esauriente ed originale-Ottimo. 1
8-20
Completa e attinente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8
-11
Scorretta e del tutto inadeguata-Gravemente
insufficiente.
1
-7
Correttezza e articolazione delle conoscenze e dei
riferimenti culturali.
Esaustiva e precisa-Ottimo. 1
8-20
Completa e attinente-Buono. 1
4-17
Semplice e lineare-Sufficiente. 1
2-13
Imprecisa e frammentaria-Insufficiente. 8
-11
Scorretta, del tutto inadeguata o assente-
Gravemente insufficiente.
1
-7
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Alunno/a …………………………………………………………….. Classe …………………………………………………….
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Griglia di correzione della seconda prova scritta
SECONDA PROVA D’ESAME DI STATO 2019
Tema di: Igiene e cultura medico sanitaria e
Psicologia generale ed applicata
Griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi
INDICATORE (correlato agli obiettivi
della prova)
Pun
teggio
massimo
per ogni
indicatore
Descrittori
1. Padronanza delle conoscenze disciplinari
relative ai nuclei fondanti delle discipline
caratterizzanti l’indirizzo di studi
5
Completa e approfondita 5
Adeguata 4
Essenziale, ma
accettabile
3
Parziale, con qualche
errore
2
Scarsa 1
2. Padronanza delle competenze
professionali specifiche di indirizzo rispetto agli
obiettivi della prova, con particolare riferimento
all’analisi e comprensione dei casi e/o delle
situazioni problematiche proposte e alle
metodologie teorico-pratiche utilizzate nella loro
risoluzione.
7
Completa e approfondita 7
Adeguata 5-6
Essenziale, ma
accettabile
4
Parziale, con qualche
errore
2-3
Scarsa 1
3. Completezza nello svolgimento della
traccia, coerenza/ correttezza nell’elaborazione. 4 Appropriata 4
Complessivamente
corretta
3
Parzialmente corretta 2
Inappropriata o scorretta 1
4. Capacità di argomentare, di collegare e
di sintetizzare le informazioni in modo chiaro ed
esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi
linguaggi specifici.
4
Approfondita 4
Accurata 3
Semplice 2
Limitata o inadeguata 1
Punteggio totale
20
Punteggio realizzato
Punteggio assegnato in centesimi ……….. / 100
Punteggio assegnato in ventesimi ………….. / 20
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ALLEGATO D : VALUTAZIONE
Tabella di corrispondenza voti/giudizi
Il C.di C. ha concordato nell’utilizzo di una griglia, che definisce una corrispondenza tra
giudizi, formulati dai singoli docenti, e un voto in decimi; tenendo presente la seguente scala di
valutazione:
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
eccellente
ottimo
buono
discreto
sufficiente
insufficiente - mediocre
gravemente insufficiente
nettamente insufficiente
negativo
nullo
VOTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’
LOGICHE
1-2
L’allievo ha conoscenze
nulle e/o rifiuto a sottoporsi
alle verifiche
3
L’allievo ha conoscenze
scarse o limitate dei contenuti
della materia
Pur continuamente
sollecitato, non riesce a correggere
una produzione verbale
frammentaria e priva di
terminologia specifica
Non riesce ad operare
analisi e sintesi né a riconoscere
relazioni di causa-effetto
4
L’allievo ha una
conoscenza scarsa e
frammentaria dei contenuti
della materia
Formula un discorso
frammentario ed inesatto nella
terminologia
Non riesce ad operare,
oppure se guidato lo fa nel modo
del tutto occasionale, analisi e
sintesi e riconoscere relazioni di
causa-effetto
5
L’allievo ha una
conoscenza parziale e
superficiale dei contenuti della
materia
Formula un discorso
semplificato, non privo di errori,
impreciso nella terminologia
Solo saltuariamente, se
guidato, riesce ad operare analisi
e sintesi ed a riconoscere
relazioni di causa-effetto: coglie
solo semplici informazioni
6
L’allievo conosce i
contenuti irrinunciabili della
materia, relativamente al
programma svolto
Organizza in modo
autonomo, o con limitati
suggerimenti, un discorso semplice,
ma corretto con uso della proprietà
linguistica essenziale per la
materia. Applica correttamente le
conoscenze
Con l’aiuto modesto
dell’insegnante, sa operare
analisi e sintesi e riconoscere le
relazioni di causa-effetto. Coglie,
analizza semplici informazioni
7
L’allievo conosce il
complesso dei contenuti della
materia
Organizza un discorso
strutturato e sostanzialmente
corretto ed appropriato: applica
correttamente le conoscenze
Opera in modo autonomo
analisi e sintesi; riconosce le
relazioni di causa-effetto; con la
guida dell’insegnante le
individua all’interno della
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
materia
8
L’allievo ha una
conoscenza completa e sicura
dei contenuti della materia
Organizza in modo
autonomo un discorso logicamente
strutturato e corretto, con l’uso
appropriato della terminologia
specifica. Applica correttamente le
conoscenze
Opera in modo autonomo
analisi e sintesi; riconosce le
relazioni causa-effetto; individua
relazioni all’interno della materia
9
L’allievo ha una
conoscenza completa e
approfondita dei contenuti
della materia
Organizza in modo autonomo un
discorso logicamente strutturato e
corretto, con l’uso rigoroso della
terminologia specifica
Opera in modo autonomo
analisi e sintesi; riconosce le
relazioni causa-effetto; individua
relazioni all’interno della materia.
Applica le conoscenze a situazioni
nuove.
10
L’allievo ha padronanza
dei contenuti della materia e li
integra con conoscenze
personali
Organizza in modo
autonomo un discorso logicamente
strutturato, corretto e fluente con
l’uso appropriato e rigoroso della
terminologia specifica
Opera in modo autonomo
analisi e sintesi; riconosce le
relazioni di causa-effetto;
individua relazioni all’interno della
materia. Applica le conoscenze a
situazioni nuove. Sa esprimere
giudizi personali opportunamente
argomentati
● “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro;
le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
● “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e
creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
● “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.
Tabella per l’attribuzione del voto di condotta
Per quanto riguarda il voto di condotta, si è fatto riferimento alla tabella riportata nel PTOF:
Comportamento Rispetto del regolamento
di Istituto, del materiale
scolastico e delle strutture
Frequenza e puntualità Note disciplinari Voto
Maturo per responsabilità e
collaborazione
scrupoloso assidua 10
Comportamento irreprensibile
per responsabilità e
collaborazione
scrupoloso assidua 9
Comportamento corretto per
responsabilità e
collaborazione
sostanziale regolare 8
Comportamento accettabile
per responsabilità e
collaborazione
sostanziale non sempre regolare con
alcune assenze strategiche
sporadiche
ammonizioni verbali
e/o scritte non superiori
a due nell'arco del
quadrimestre
7
Comportamento incostante per
responsabilità e
collaborazione
saltuarie violazioni irregolare con assidue
assenze strategiche in una
o più discipline
ripetute ma non gravi 6
Comportamento spesso
scorretto per responsabilità e
collaborazione
violazione/violazioni gravi irregolare con assenze
strategiche in più
discipline
gravi 5
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Criteri di attribuzione dei crediti scolastici e formativi
Credito scolastico
Il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, ai sensi delle vigenti disposizioni, procede
all'attribuzione del credito scolastico ad ogni candidato sulla base delle seguenti tabelle approvate dal
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 (Norme in materia di valutazione e certificazione
delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera
i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00070) e della nota in calce alla medesima. In
considerazione dell'incidenza che hanno le votazioni assegnate per le singole discipline sul punteggio
da attribuire quale credito scolastico e, di conseguenza, sul voto finale, i docenti, ai fini
dell'attribuzione dei voti sia in corso d'anno sia nello scrutinio finale, utilizzano l'intera scala decimale
di valutazione.
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del
secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o
gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del
secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di
comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla
determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche
l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e
alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali
crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione
corrispondente alla media M dei voti.
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Credito formativo
I criteri di valutazione delle esperienze citate devono essere conformi a quanto previsto dall’art.
12 del DPR 23.7.1998, n.323, tenuto conto della rilevanza qualitativa delle esperienze, anche riguardo
a quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei candidati. I Consigli di classe
procedono alla valutazione dei crediti formativi dei candidati interni, sulla base di indicazioni e
parametri preventivamente individuati dal collegio docenti al fine di assicurare omogeneità nelle
decisioni dei consigli di classe medesimi e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri
dell’indirizzo di studi e dei corsi interessati. Per i candidati esterni la valutazione dei crediti formativi
è effettuata dalle commissioni esaminatrici.
DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALL’ESPERIENZA
La documentazione relativa all’esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in
ogni caso una attestazione proveniente da enti, associazione, istituzioni presso i quali il candidato ha
realizzato l’esperienza. L’attestazione deve contenere una sintetica descrizione dell’esperienza stessa,
che consenta all’organo che dovrà valutarla di individuarne l’importanza, l’ampiezza e l’esito.
Possono essere autocertificate le attività complementari all’attività didattica (partecipazione a gare
nazionali scambi culturali ed altro) che non danno luogo a credito formativo, ma che ai sensi del
secondo comma del Regolamento rientrano nella valutazione del grado di preparazione complessiva
raggiunta al termine dell’anno scolastico.
CLASSI TERZE, QUARTE E QUINTE
Il termine fissato nel presenta anno scolastico per la presentazione della documentazione
relativa ai crediti formativi è stato l’11 maggio, per consentire l’esame e la valutazione da parte degli
organi competenti.
VALUTAZIONE CREDITO FORMATIVO DOCUMENTATO
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ALLEGATO E:
Elenco dei libri di testo adottati nel quinto anno
MATERIA CODICE DEL
VOLUME
AUTORE TITOLO DELL'OPERA V
O
L
EDITORE PREZ
ZO
ANATOMIA
FISIOLOGIA IGIENE
9788808273024 TORTORA RICCARDO COMPETENZE DI IGIENE E CULTURA-MEDICO
SANITARIA (LIBRO MISTO SCARICABILE) VOLUME
PER IL QUINTO ANNO + EBOOK SCUOLABOOK
1 CLITT 23,00
DIRITTO E
LEGISLAZIONE
SOCIO-SANITARIA
9788808616371 RAZZOLI MARIACRISTINA
MESSORI MARIA
PERCORSI DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-
SANITARIA 2ED (LDM) VOLUME PER IL QUINTO
ANNO
2 CLITT 19,40
INGLESE 9788808077134 BELLOMARI' DONATELLA
VALGIUSTI LORETTA
CARING FOR PEOPLE ENGLISH FOR SOCIAL
SERVICES
ZANICHELLI 26,90
INGLESE 9788853012715 KENNEDY CLARE MAXWELL
CLARE GREGSON ELIZABETH
MOVING UP - PRE-INTERMEDIATE STUDENT'S
BOOK/WORKBOOK + EBOOK
CIDEB-BLACK-
KAT
29,40
ITALIANO
LETTERATURA
9788822187918 SAMBUGAR MARTA SALA
GABRIELLA
LETTERATURA VIVA CLASSE 3 - LIBRO MISTO CON
OPENBOOK DAL POSITIVISMO ALLA LETTERATURA
CONTEMPORANEA + STUDIARE PER ESAME DI
STATO
3 LA NUOVA
ITALIA
33,60
MATEMATICA 9788808337009 BERGAMINI MASSIMO TRIFONE
ANNA BAROZZI GRAZIELLA
ELEMENTI DI MATEMATICA - VOLUME A (LD)
DISEQUAZIONI, CONICHE, STATISTICA, ESPON. E
LOG., LIM., DER.
ZANICHELLI 29,00
PSICOLOGIA 9788820351441 D'ISA LUIGI FOSCHINI FRANCA
D'ISA FRANCESCO
CORSO DI PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA I
FONDAMENTI TEORICI - LE TECNICHE - IL LAVORO
NEI SERVIZI SOCIOSANITARI
2 HOEPLI 17,40
SPAGNOLO 9788808160614 D'ASCANIO MARIA FASOLI
ANTONELLA
ATENCION SANITARIA - VOL U (LD CLITT 22,60
STORIA 9788842110330 BANTI ALBERTO MARIO FRONTIERE DELLA STORIA VOL. III NUOVI
PROGRAMMI
3 LATERZA
SCOLASTICA
29,90
TECNICA
AMMINISTRATIVA
ED ECONOMIA
SOCIALE
9788824758161 GHIGINI PIETRO ROBECCHI
CLARA DAL CAROBBO
FRANCESCA
TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE
VOLUME UNICO - 2° EDIZIONE
SCUOLA E
AZIENDA
25,85
INGLESE 9788883393341 INGLESEGALLAGHER GALUZZI MASTERING GRAMMAR PEARSON
LONGMAN
28,00
ITALIANO 9788868894245 ITALIANOGUELI AGATA LETTURE SCRITTURE RISCRITTURE PERCORSI E
MATERIALI PER LE PROVE INVALSI E IL NUOVO
ESAME DI STATO
PALUMBO 8,50
RELIGIONE
CATTOLICA
9788810612866 BOCCHINI SERGIO NUOVO RELIGIONE E RELIGIONI VOL. UNICO MISTO
VOLUME UNICO
EDB
EDIZ.DEHONIA
NE BO (CED)
17,20
SPAGNOLO 9788849420654 ROMANACCE GUERRA A
MORENO AGUILERA A
CORCHADO RUBIO M
GRAMÃTICA ACTIVA - VOLUME + EBOOK (ANCHE SU
DVD)
PETRINI 21,20
ALLEGATO F
RELAZIONE FINALE PER L’ATTIVITÁ:
ALTERNZA SCUOLA LAVORO
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI”
Via Manzoni n. 6 - 33100 UDINE - Tel. 0432/502241 - Fax 0432/510685 - C.F. 80011650308
www.gceconi.eu - E mail: [email protected] - PEC: [email protected]
RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ DI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
a.s. 2018/ 2019
Periodo: 14/01/2019 AL 26/01/2019
Classe V^ ASS
L’attività di alternanza scuola-lavoro svolta dai ragazzi della classe V^ASS nel corrente Anno
Scolastico si pone in stretta continuità con l’esperienza maturata nel precedente anno scolastico (a.s.
2017/2018). Sulla base delle linee guida ministeriali e dell’analisi delle competenze professionali richieste
dal mondo del lavoro, il Consiglio di Classe ha ritenuto opportuno coinvolgere le diverse discipline per la
formazione, la realizzazione e la valutazione del percorso, strutturandolo in fasi di apprendimento in aula e in
fasi di apprendimento all’interno di un contesto lavorativo.
Nella formazione in aula hanno concorso a vario titolo le discipline curricolari, in particolare quelle
tecnico-professionali
Riguardo al percorso in un contesto lavorativo, gli allievi svolto l’attività per due settimane
consecutive nel periodo 05 febbraio-03 marzo 2018, con una media di 32 ore settimanali, all’interno di un
ente socio-sanitario.
L’esperienza è stata svolta all’interno di diverse realtà aziendali, con sede a Udine o in provincia; tali
sedi sono state selezionate in base agli orientamenti espressi dai ragazzi e hanno riguardato l’ambito della
disabilità e degli anziani.
Durante lo svolgimento del tirocinio, la sottoscritta in qualità di tutor scolastico, ha supervisionato e
monitorato lo svolgimento dell’attività prendendo contatto con i tutor aziendali, visitando tutte le strutture
accoglienti e mantenendo frequenti contatti con gli allievi, al fine di avviare un confronto diretto con tutte le
componenti coinvolte.
Per la documentazione dell’esperienza è stato utilizzato un “Quaderno dello stage” appositamente
strutturato con la descrizione dell’azienda ospitante, del personale, dell’orario e delle attività svolte dagli
allievi, l’osservazione di un utente; all’interno di tale documento è stata riportata anche la valutazione finale
del tutor aziendale.
Agli allievi è stato inoltre richiesto di compilare una relazione finale, inserendo valutazioni e
considerazioni personali, oltre ad opportuni collegamenti con le discipline curricolari, in particolare con
quelle tecnico-professionali.
Le competenze individuate nel Progetto Formativo di ogni allievo sono state declinate in base
all’ambito in cui il ragazzo ha svolto l’attività e sono articolate in quattro principali indirizzi:
Anno scolastico 2018-2019 5ASS - DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
▪ competenze tecnico professionali
▪ competenze sociali
▪ competenze organizzative ed operative
▪ competenze linguistiche
Nella tabella che segue esse vengono illustrate con i relativi descrittori.
AMBITO DISABILITÀ
Competenze Tecnico Professionali Conoscere i servizi per disabili psichici in cui in futuro potrebbe lavorare
Conoscere le principali attrezzature e i dispositivi utilizzati;
Riconoscere una situazione problematica e applicare alcune strategie (problem solving) per risolverla;
Saper chiedere ed ottenere le informazioni necessarie, relazionandosi con l’operatore e con le
altre figure professionali scegliendo i momenti appropriati per farlo Conoscere e utilizzare le principali tecniche principali di rilevazione e analisi dei dati;
Confrontare le conoscenze apprese a scuola e concernenti il soggetto disabile , le sue caratteristiche fisiche e
psichiche, i suoi bisogni.
Competenze Sociali Dimostrare impegno e responsabilità;
Dimostrare rispetto per i diversi ruoli ed agire nel rispetto della privacy;
Sapere collaborare e lavorare in gruppo;
Saper ascoltare
Conoscere tecniche di comunicazione e di lavoro di gruppo necessarie per migliorare la relazione all’interno dei
gruppi di lavoro, riducendone la conflittualità.
Competenze organizzative ed operative Eseguire, nei tempi stabiliti, le attività proposte dall’operatore, con un certo grado di autonomia e puntualità;
Saper applicare quanto appreso nel contesto scolastico, rispettando sempre quanto concordato con gli
operatori ed educatori;
Conoscere e rispettare le principali norme di igiene e sicurezza.
Competenze linguistiche Saper relazionare e comunicare in modo opportuno, individuando gli strumenti comunicativi più appropriati
per intervenire in contesti professionali, modulando registro e toni a seconda dell'interlocutore;
Saper documentare le attività relative a situazioni professionali
Conoscere strumenti e codici della comunicazione e loro connessioni in contesti formali, organizzativi e
professionali;
Conoscere tecniche compositive per diverse tipologie di produzione scritta anche professionale;
Conoscere strumenti e metodi di documentazione per l’informazione.
AMBITO ANZIANI
Competenze Tecnico Professionali Conoscere i servizi per anziani in cui in futuro potrebbe lavorare
Conoscere le principali attrezzature e i dispositivi utilizzati;
Riconoscere una situazione problematica e applicare alcune strategie (problem solving) per risolverla;
Saper chiedere ed ottenere le informazioni necessarie, relazionandosi con l’operatore e con le
altre figure professionali scegliendo i momenti appropriati per farlo Conoscere e utilizzare le principali tecniche principali di rilevazione e analisi dei dati;
Confrontare le conoscenze apprese a scuola e concernenti il soggetto , le sue caratteristiche fisiche e
psichiche, i suoi bisogni
Competenze Sociali Dimostrare impegno e responsabilità;
Dimostrare rispetto per i diversi ruoli ed agire nel rispetto della privacy;
Sapere collaborare e lavorare in gruppo;
Saper ascoltare
Conoscere tecniche di comunicazione e di lavoro di gruppo necessarie per migliorare la relazione all’interno
dei gruppi di lavoro, riducendone la conflittualità.
Competenze organizzative ed operative
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Eseguire, nei tempi stabiliti, le attività proposte dall’operatore, con un certo grado di autonomia e puntualità;
Saper applicare quanto appreso nel contesto scolastico, rispettando sempre quanto concordato con gli
operatori ed educatori;
Conoscere e rispettare le principali norme di igiene e sicurezza.
Competenze linguistiche Saper relazionare e comunicare in modo opportuno, individuando gli strumenti comunicativi più appropriati
per intervenire in contesti professionali, modulando registro e toni a seconda dell'interlocutore;
Saper documentare le attività relative a situazioni professionali
Conoscere strumenti e codici della comunicazione e loro connessioni in contesti formali, organizzativi e
professionali;
Conoscere tecniche compositive per diverse tipologie di produzione scritta anche professionale;
Conoscere strumenti e metodi di documentazione per l’informazione
Riguardo alle modalità di valutazione, il Consiglio di Classe ha utilizzato anche nel corrente a.s. per la
valutazione finale il sistema in EQF (European Qualification Framework) che consente di far riferimento a
un quadro utilizzato nel diversi Paesi dell’Unione Europea.
1 Svolgere compiti semplici sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato
2 Svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici sotto la supervisione con un certo
grado di autonomia
3 Svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo ed applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni.
Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio. Adeguare il proprio
comportamento alle circostanze nella soluzione di problemi
4 Risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio. Sapersi gestire autonomamente, nel quadro delle
istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine
di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione ed il miglioramento di attività lavorative o di studio
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Per la valutazione, i livelli di padronanza (EQF) valutati dal tutor aziendale hanno riguardato le
seguenti attività:
1. Svolgere compiti semplici sotto la diretta supervisione, in un contesto strutturato
2. Svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici sotto la
supervisione con un certo grado di autonomia
3. Svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo ed applicando metodi di base, strumenti, materiali
ed informazioni. Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o
dello studio. Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione di problemi
4. Risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio. Sapersi gestire autonomamente, nel
quadro delle istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a
cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la
valutazione ed il miglioramento di attività lavorative o di studio.
Le competenze, gli indicatori e descrittori individuati dal consiglio di classe sono posti nella tabella
che segue.
COMPET
ENZE DESCRIZIONE S
CALA VAL. INDICATORI
C1 Agire in modo autonomo e
responsabile: sapersi inserire in modo
attivo e consapevole nella vita sociale e far
valere al suo interno i propri diritti e
bisogni riconoscendo al contempo quelli
altrui, le opportunità comuni, i limiti, le
regole, le responsabilità.
4 I comportamenti ed il linguaggio dell’allievo esprimono grande rilevanza circa il
rispetto delle persone, delle regole, dell’ambiente
3 L’allievo è generalmente responsabile e corretto
2 L’allievo concepisce le regole ed i tempi in senso “elastico”
1 L’allievo dimostra un limitato senso di responsabilità
C2 Individuare ed utilizzare gli
strumenti di comunicazione e di team
working più appropriati per intervenire nei
contesti argomentativi e professionali di
riferimento
4 L’allievo conosce e utilizza in modo appropriato gli strumenti comunicativi a
disposizione e possiede buone capacità di relazionarsi e disponibilità a collaborare e partecipare
3 L’allievo conosce e utilizza con discreta precisione gli strumenti comunicativi a
disposizione ed è capace di relazionarsi dimostrando disponibilità a collaborare e partecipare
2 L’allievo conosce e utilizza alcuni strumenti comunicativi adeguati e, in genere, si
relaziona positivamente, collaborando
1 L’allievo conosce solo in parte l’utilizzo di strumenti comunicativi adeguati e non
sempre collabora e partecipa in modo propositivo
C3 Orientare i propri
comportamenti in base al rispetto delle
norme vigenti
4 Conosce le principali norme a contenuto socio educativo e le sa applicare nelle
situazioni esaminate
3 Conosce con discreta precisione le principali norme a contenuto socio educativo e le sa
applicare in alcune situazioni esaminate
2 Conosce in modo approssimato le principali norme a contenuto socio educativo
1 Conosce le principali norme a contenuto socio educativo in modo assolutamente
inadeguato
Organizzative / operative / linguistiche
C4 Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento,
individuando, scegliendo ed utilizzando
4 L’allievo è completamente autonomo nello svolgere il compito che gli è stato affidato,
nella scelta degli strumenti e/o delle informazioni, anche in situazione nuove; ha utilizzato in modo
efficace il tempo a disposizione
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varie fonti e varie modalità di informazione
e di formazione (formale, non formale ed
informale), anche in funzione dei tempi
disponibili, delle proprie strategie e del
proprio metodo di studio e di lavoro.
3 L’allievo è abbastanza autonomo nello svolgere il compito affidato dal preposto, nella
scelta degli strumenti e/o delle informazioni; ha utilizzato per l’esecuzione delle consegne un tempo
di poco superiore a quello indicato
2 L’allievo ha un’autonomia limitata nello svolgere il compito affidato dal preposto e
necessita spesso di spiegazioni integrative; ha utilizzato per l’esecuzione delle consegne un tempo
decisamente superiore a quello indicato.
1 L’allievo non è autonomo e necessita sempre di una guida; non è sempre stato in grado
di rispettare le consegne.
C5 Redigere relazioni tecniche e
documentare le attività individuali e di
gruppo relative a situazioni professionali
4 L’allievo sa individuare in modo efficace gli strumenti più idonei per documentare le
attività relative a situazioni professionali
3 L’allievo sa individuare in modo adeguato gli strumenti più idonei per documentare le
attività relative a situazioni professionali
2 L’allievo sa individuare in modo adeguato gli strumenti più idonei per documentare le
attività relative a situazioni professionali solo se parzialmente guidato
1 L’alunno non è in grado di individuare autonomamente ed adeguatamente gli strumenti
più idonei per documentare le attività relative a situazioni professionali, necessitando di una guida
costante
Tecnico – professionali
C6 Gestire azioni di informazione
e di orientamento dell’utente per facilitare
l’accessibilità e la fruizione autonoma dei
servizi pubblici e privati presenti sul
territorio, valutando situazioni
problematiche
4 L’allievo collega in modo efficace quanto appreso nei diversi contesti formativi,
valutando situazioni problematiche ed applicando con successo nuove strategie
3 L’allievo sa effettuare collegamenti tra quanto appreso nei diversi contesti formativi,
valutando situazioni problematiche
2 L’allievo collega con una certa difficoltà quanto appreso nei diversi contesti formativi e
fatica ad applicare ciò che sa nelle situazioni problematiche
1 L’allievo deve essere guidato per individuare relazioni tra quanto appreso e per valutare
situazioni problematiche
C7 Riconoscere la salute come
benessere bio-psico-sociale: 4 L’allievo conosce le principali situazioni cliniche e i fattori che incidono sul benessere
del soggetto.
3 L’allievo conosce con discreta precisione le principali situazioni cliniche e i fattori che
incidono sul benessere del soggetto
2 L’allievo conosce in modo approssimativo le principali situazioni cliniche e i fattori che
incidono sul benessere del soggetto
1 L’allievo conosce solo in parte le principali situazioni cliniche e i fattori che incidono
sul benessere del soggetto
C8 Rispetto delle norme di
sicurezza 4 L’allievo conosce e rispetta le principali norme di sicurezza
3 L’allievo conosce e rispetta con discreta precisione le principali norme di sicurezza
2 L’allievo conosce in modo approssimato le principali norme di sicurezza
1 L’allievo conosce le principali norme di sicurezza in modo parziale
La tabella che segue riassume le aziende ospitanti, la quantità di ore svolta dai ragazzi. La
valutazione in EQF segue corrispondenze stabilite a livello d’Istituto e riportate sul PTOF.
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PROSPETTO FINALE STAGE – AZIENDE OSPITANTI
Cognome Nome Ore
effettuate Azienda
BESHE Alesia /
CAPALIKU Margeri 66 SOLIMAI
CARVALHO ESTEVAO Allef 64 SERENI ORIZZONTI
CHIANDONE Anna 73 “ROVERE BIANCHI”
COPPINI Lodovica 66 SOLIMAI
DE FAZIO Marta 60 CSM
EL MSATFI Khouloud CSM
ELETTO Alessia 41 RESIDENZA SANT’ANNA
FALCHI Sabrina
RESIDENZA PER ANZIANI
“M.NIGRIS”
MARTINIG Greta 64 CASA DI RIPOSO “G.SIRCH”
PERNOJ Mikaela 51 CARIIS
POLISI Nicole 56 SERENI ORIZZONTI
PRESSACCO Rita 61 ASP " Daniele Moro"
VASSALINI Laura 63 SERENI ORIZZONTI
VENCHIARUTTI Giulia 58 RESIDENZA “RODINO”
Come da indicazioni approvate, le valutazioni relative all’Alternanza scuola lavoro concorrono a
determinare la valutazione disciplinare delle materie di ambito professionale (Psicologia, Igiene e cultura
medica, Diritto) nonché alla determinazione del voto di condotta e alla valutazione per Competenze di ogni
singolo allievo.
L’esperienza è stata svolta con continuità, impegno ed entusiasmo dalla maggior parte dei ragazzi e ha
dato loro modo di affinare le competenze apprese nei precedenti anni e nell’anno in corso all’interno delle
varie discipline, arricchendo il loro percorso formativo.
Udine, 10 maggio 2019 Tutor scolastico
Prof.ssa Maria Antonietta Coretti
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ALLEGATI RIPORTATI SU FASCICOLO CARTACEO
RISERVATO ED ESTERNO AL PRESENTE DOCUMENTO.
Tutti i documenti che riportano i nomi degli allievi, significativi per la commissione agli esami di
stato, saranno messi a disposizione della commissione su un fascicolo cartaceo distinto dal documento del
consiglio di classe pubblicato.
Verranno pertanto allegati in cartaceo e messi a disposizione della commissione i seguenti documenti:
- Documentazione riservata per allievi BES – DSA – H
- Percorsi individualizzati di PCTO (ASL)con relativa valutazione
- Valutazioni riportate dagli allievi nelle simulazioni delle prove d’esame
(facoltativo)
- Scheda criteri attribuzione Crediti scolastici – classe quinta
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2. FIRME DEI DOCENTI DELLA CLASSE
N° DISCIPLINA DOCENTE FIRMA
1 SOSTEGNO AIELLO FEDERICA
2 RELIGIONE BABBO GIANANTONIO
3 ITALIANO, STORIA BUDICIN FABIO
4 MATEMATICA CORETTI MARIA
ANTONIETTA
5 PSICOLOGIA GEN.LE E
APPLICATA LIZZIO MARIA
6 IGIENE E CULTURA MEDICO
SANITARIA MALISAN FRANCESCA
7 INGLESE MICHELAZZI ANTONELLA
8 DIRITTO E LEGISLAZIONE
SOCIO-SANITARIA MICHELIZZA ORNELLA
9 TECNICA AMMINISTRATIVA
ED ECONOMIA SOCIALE SEGAT CLAUDIO
10 SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
VENDETTUOLI ANTONELLA
Sostituto: SPECOGNA MATTIA
11 SECONDA LINGUA
STRANIERA (SPAGNOLO)
VIRGILIO MARGHERITA
Udine , 15 maggio 2019
Il Coordinatore della classe Il Dirigente Scolastico
prof.ssa Virgilio Margherita prof. Francois Giovanni