Attività 2009
InterconfidiMed - Soc. Coop. P. A di Garanzia Collettiva dei FidiRegistro delle Imprese di Palermo n. 00730360823
C.C.I.A.A. di Palermo n.148691Codice fiscale e Partita iva 00730360823
Palermo - Via Catania, 20 Albo Cooperative n. 145393 - U.I.C. n. 27323
Intermediario Finanziario Vigilato ex art. 107 T.U.B. Codice identificativo 19542.0tel. 091 34 18 89 - fax 091 30 97 00
e-mail certificata: [email protected]
Attività 2010
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INTERCONFIDI MED SOC. COOP. P. A DI GARANZIA COLLETTIVA DEI FIDI
Registro Imprese di Palermo N. 00730360823 C.C.I.A.A. DI PALERMO N.148691
CODICE FISCALE E PARTITA IVA 00730360823 PALERMO ‐ VIA CATANIA, 20
Albo Cooperative n. 145393 – U.I.C. n. 27323 INTERMEDIARIO FINANZIARIO VIGILATO EX ART. 107 T.U.B.
Codice Identificativo 19542.0
• Relazione sulla gestione pag. 003
• Stato Patrimoniale Attivo / Stato Patrimoniale Passivo pag. 023
• Conto Economico pag. 024
• Prospetto della redditività complessiva pag. 025
• Prospetto della variazione del Patrimonio netto pag. 026
• Rendiconto finanziario pag. 028
• Nota integrativa pag. 031
Parte A – Politiche contabili pag. 033
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale pag. 051
Parte C – Informazioni sul Conto Economico pag. 063
Parte D – Altre Informazioni pag. 075
• Allegati al Bilancio pag. 095
• Relazione del Collegio Sindacale pag. 113
• Relazione Società di Revisione pag. 119
• Appendice statistica pag. 123
CARICHE SOCIALI
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
GAETANO LICATA (Presidente) AUGUSTO LODETTI (Vice Presidente) ITALO CANDIDO (Amministratore Delegato) EMANUELE PLUCHINO (Consigliere) MARIA GIUSEPPA POLLARA (Consigliere) ANTONINO SALERNO (Consigliere) MARCELLO TRAPANI (Consigliere)
IL COLLEGIO SINDACALE
ENRICO ARNULFO (Presidente) SAVERIO DI TRAPANI (Sindaco effettivo) MARIO SCIUME’ (Sindaco effettivo) TIZIANA DI BARTOLO (Sindaco supplente) MARCELLO AMATO (Sindaco supplente)
***** SOCIETA’ DI REVISIONE DELOITTE & TOUCHE S.P.A.
INTERCONFIDI MED SOC. COOP. P. A DI GARANZIA COLLETTIVA DEI FIDI
Registro Imprese di Palermo N. 00730360823 C.C.I.A.A. DI PALERMO N.148691
CODICE FISCALE E PARTITA IVA 00730360823 PALERMO ‐ VIA CATANIA, 20
Albo Cooperative n. 145393 – U.I.C. n. 27323 INTERMEDIARIO FINANZIARIO VIGILATO EX ART. 107 T.U.B.
Codice Identificativo 19542.0
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2010
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Signori Soci, nel ringraziarVi per la partecipazione all’assemblea e nell’esprimere riconoscenza agli
invitati per la loro presenza, desideriamo relazionare sui punti salienti della vita della nostra cooperativa, relativi all’anno scorso nonché sulle prospettive future.
La presente relazione sulla gestione contiene un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della Cooperativa, dell’andamento e del risultato della gestione, nonché una descrizione dei principali rischi ed incertezze cui il confidi è esposto; risulta inoltre essere coerente con l’entità e la complessità dei compiti del confidi e contiene gli indicatori di risultato sia finanziari che non finanziari pertinenti alle attività specifiche, comprese le informazioni attinenti all’ambiente e al personale.
L’analisi contiene, ove opportuno, riferimenti agli importi riportati nel bilancio della Cooperativa e chiarimenti aggiuntivi su di essi.
Il Provvedimento della Banca d'Italia del 23 dicembre 2010, che ha portato all’iscrizione nell'elenco speciale previsto dall'art. 107 del D.Lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (Testo Unico Bancario), ha determinato la necessità di procedere a importanti innovazioni organizzative in considerazione del mutato contesto normativo che, anche a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa prudenziale conseguente al recepimento nel nostro ordinamento della Direttiva UE in materia di requisiti patrimoniali (Direttiva 2006/48/CE), ha comportato la necessità di adeguare procedure e sistemi interni per renderli idonei ai nuovi obblighi introdotti dalla recente normativa.
È grande motivo di orgoglio comunicare che il Provvedimento di Banca d’Italia, che ci ha iscritto nell’elenco degli intermediari vigilati, ci vede, allo stato, unico confidi di matrice Confindustriale del Meridione e fra i pochissimi iscritti entro 120 giorni.
Il bilancio che sottoponiamo alla vostra attenzione è il primo ad essere redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. 1. ASPETTI ECONOMICI E FINANZIARI DI RILIEVO NEL CORSO DEL 2010
1.1 Situazione generale
Nella prima metà del 2010 è proseguita la ripresa dell’attività economica, a ritmi più accentuati nelle regioni del Centro Nord dove più forte era stato l’effetto della crisi, soprattutto grazie alle esportazioni che hanno registrato una robusta espansione.
In tutte le macroaree si è arrestato l’irrigidimento delle condizioni di offerta del credito avviatosi a partire dalla seconda metà del 2007.
Nel terzo trimestre del 2010 il Prodotto Interno Lordo (PIL) Nazionale è cresciuto dello 0,3% rispetto al periodo precedente, registrando un rallentamento rispetto alla prima metà dell’anno.
Il fatturato dell’industria, rispetto all’anno precedente, risulta cresciuto dell’8%, in linea con le previsioni effettuate da Bankitalia.
Il contributo più ampio alla crescita del fatturato viene dalla componente relativa ai beni intermedi, sia per il mercato interno sia per quello estero. I settori di attività economica per i quali si rileva, rispetto a gennaio 2010, la crescita più accentuata del fatturato totale sono quelli della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, della
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fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, di misurazioni e orologi.
Nel terzo trimestre del 2010 la ripresa del comparto manifatturiero, pur proseguendo, ha perso vigore.
Il passo della ripresa italiana è rallentato dalla forte dicotomia venutasi a creare fra andamenti della produzione e dei consumi. La prima registra incrementi consistenti, seguendo il traino della domanda estera; i secondi segnano incrementi ma al disotto delle medie storiche, penalizzati dall’arretramento del reddito disponibile e dall’aumento della disoccupazione.
Segnali di un possibile indebolimento della domanda provengono dall’indagine trimestrale svolta in dicembre dalla Banca d’Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore presso un campione di imprese dell’industria e dei servizi: la percentuale di aziende che ha segnalato un peggioramento delle condizioni della domanda rispetto ai tre mesi precedenti è fortemente aumentata, superando di nuovo la quota dei giudizi di miglioramento; le imprese esportatrici hanno anche espresso indicazioni di minore vivacità della domanda estera.
Nel terzo trimestre del 2010 è continuato il recupero della produttività oraria del lavoro, che nel settore privato è cresciuta di quasi il 2% sul periodo corrispondente. I guadagni di produttività sono stati più accentuati nell’industria in senso stretto che nei servizi privati.
Nella media dei primi nove mesi del 2010 l’occupazione è scesa di poco meno dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2009.
La contrazione è stata superiore nel Mezzogiorno e, a livello settoriale, nell’industria in senso stretto.
Le inchieste dell’ISAE (Istituto di Studi e Analisi Economica) evidenziano nel settore manifatturiero una progressiva riduzione del tasso di disoccupazione e un aumento, di quest’ultimo, nel comparto delle costruzioni.
Nel corso dell’autunno la dinamica del credito bancario ha continuato a rafforzarsi, pur rimanendo su valori modesti. L’accelerazione è risultata maggiore per le imprese manifatturiere rispetto a quelle operanti nel settore dei servizi e delle costruzioni.
La ripresa del credito alle imprese è in larga parte spiegabile con l’andamento della domanda, che risulta sostenuta dalla modesta espansione dell’attività produttiva. Rispetto allo scorso agosto, i tassi medi praticati sui nuovi prestiti a imprese e famiglie sono rimasti pressoché stabili.
Nel Mezzogiorno, a giugno 2010, la rischiosità dei prestiti al settore produttivo, misurata dal flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti, risulta essere aumentata di circa mezzo punto rispetto al valore di fine 2009. L’indicatore è invece risultato pressoché stazionario al Centro e in lieve riduzione, la prima volta dall’avvio della crisi, nelle Regioni Settentrionali. 1.2 Situazione regionale
Nel primo semestre del 2010 si è attenuata la fase negativa dell’economia che aveva
caratterizzato l’anno precedente. Nell’industria si sono manifestati i primi segnali di miglioramento a partire da marzo 2010.
Dopo la forte contrazione dell’economia, registrata tra il 2008 e il 2009, il settore industriale ha mostrato qualche segnale di recupero ed infatti nei primi tre trimestri del
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2010 lo stesso ha registrato un aumento del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tuttavia, in base ai dati dell’Istat, l’occupazione nel primo semestre del 2010 è diminuita del 2,6%. Il dato è peggiore di quello nazionale e di quello meridionale (rispettivamente ‐0,9 e ‐1,8%).
La ripresa della domanda di finanziamenti e l’allentamento delle condizioni dell’offerta hanno favorito un recupero della dinamica dei prestiti bancari.
Il fenomeno si è concentrato nel credito erogato dalle banche più grandi ed ha riguardato in particolare le famiglie consumatrici.
In base alle evidenze emerse dall’indagine Bankitalia, la contrazione della domanda di credito delle imprese, che si era già manifestata nel 2009, si è attenuata nel primo semestre dell’anno e nel secondo semestre vi è stata una ripresa delle richieste di finanziamenti.
Seppur la domanda di credito risulta in netta ripresa, la qualità del credito alla clientela siciliana ha continuato a peggiorare.
L’incremento dei passaggi a sofferenza ha interessato sia le famiglie consumatrici sia le imprese. Nello stesso periodo, il rapporto tra i finanziamenti alla clientela in temporanea difficoltà (incagli) e il credito complessivo è rimasto sostanzialmente stabile, attestandosi al 4,7%.
L’incidenza delle altre partite anomale, costituite dai crediti che presentano ritardi superiori ai 90 giorni nei rimborsi o che sono stati ristrutturati, si è ridotta complessivamente da 0,2 punti all’1,2%.
Si è verificato un incremento delle disponibilità liquide detenute nei conti correnti (5,9%) a scapito delle altre forme di deposito. I depositi riconducibili alle imprese si sono ridotti del 2,0%; questo fenomeno ha riguardato in misura più marcata le imprese di minore dimensione.
2. SIGNIFICATIVI INTERVENTI DEI CONSORZI FIDI
In passato la garanzia rilasciata dai Confidi era funzionale soprattutto all'ottenimento
di migliori condizioni contrattuali ma, nell'attuale congiuntura di crisi, i Confidi hanno assunto una funzione fondamentale nel consentire l'accesso al credito.
Gli Istituti bancari ritengono sempre più indispensabile instaurare veri e propri accordi strategici con i Confidi, per la profonda conoscenza del territorio che questi ultimi dimostrano di avere, ottenendo così una maggiore qualità nella valutazione del rischio.
Sempre più importante è divenuto il ruolo dei Confidi nello sfruttare la stretta vicinanza e la diretta conoscenza delle imprese, riuscendo a fornire un efficace strumento di screening, di valutazione e di monitoring costante degli aderenti.
Le imprese "assistite" sono localizzate prevalentemente nel Nord (49% del totale), seguite da quelle del Mezzogiorno (37%) e del Centro (14%).
Tra i settori, invece, le richieste più consistenti arrivano da industria (41% del totale) e commercio (40%), mentre le imprese dei servizi rappresentano il 18% .
Quest'anno la partita più difficile per il sistema dei Confidi italiani si è disputata su due campi diversi: da un lato, proseguire nel sostegno alle imprese ancora in crisi; dall'altro, supportare le aziende sulla strada della ripresa.
Lo scenario nel quale i Confidi, oggi, si trovano ad operare è delineato dall’entrata in vigore di nuove regole inerenti i controlli sul patrimonio, dettati da Banca d’Italia in attuazione delle direttive riguardanti Basilea II, e chi è già sottoposto alla vigilanza della
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Banca d'Italia dovrà trovare il denaro con cui rispettare i coefficienti patrimoniali indicati dalla normativa vigente.
Si rileva un maggior peso delle politiche pubbliche regionali a sostegno delle PMI ed infatti le iniezioni volte ad irrobustire i Confidi vanno sempre più aumentando, tranne che in Sicilia.
Far crescere i Confidi è una esigenza condivisa da tutti allo scopo di rendere competitivo il mercato del credito in Italia.
La crisi del 2008, i cui effetti si sono ripercossi nel 2009, ha messo sotto pressione il sistema dei Confidi. Le imprese hanno faticato a restituire i finanziamenti alle banche e i consorzi di garanzia hanno ritrovato il loro ruolo di intermediari tra banca ed impresa seppur con difficoltà organizzative e strutturali. La strategia di trasformazione in intermediario vigilato, così, è diventata una strada obbligatoria.
I Confidi siciliani, negli ultimi tre anni, hanno quadruplicato il numero dei soci, e per fare fronte alla crescita esponenziale delle domande di garanzie si è chiesto alla regione un sostegno alla patrimonializzazione.
L'associazione dei Confidi dell'Isola (AssoConfidi Sicilia) ha chiesto ancora una volta alla regione misure per il rafforzamento patrimoniale e dei fondi rischi, così come hanno fatto altre regioni italiane. Le parti hanno aperto un tavolo, che ha proposto un testo da inserire nella legge finanziaria regionale, con la speranza che anche questa volta non rimanga lettera morta.
La tramatura del settore Confidi in Sicilia è una delle più eccellenti di tutta la Nazione: su 66 Confidi, 6 sono “Confidi 107”, al pari della regione Lombardia (anch’essa 6 “Confidi 107” su 84 ex art 155 c.4) e il Veneto con i suoi 40 Confidi di cui 7 “Confidi 107”.
Le Regioni senza alcun Confidi vigilato sono: Umbria, Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Puglia.
3. PROFILO AZIENDALE
Nel corso del 2010 il Consiglio di Amministrazione ha varato un assetto normativo‐
regolamentare teso a disciplinare le attività dei processi rilevanti del Sistema aziendale e volto a gestire i rischi (politica, assunzione, misurazione, controllo) ai quali è esposto il Confidi secondo quanto disciplinato dalle disposizioni di legge e di Vigilanza.
In sintesi, per recepire nel continuo le predette disposizioni il Confidi ha adottato un modello organizzativo articolato per processi. Per ogni processo sono indicati i criteri da seguire (sintesi delle complessive disposizioni di legge e di vigilanza che interessano il processo stesso) e le attività da svolgere per applicare concretamente i citati criteri.
Sia i criteri che le attività dei singoli processi vengono approvati dagli Organi aziendali competenti e sono recepiti nelle fonti normative interne (regolamenti, procedimenti, circolari, ecc.).
Le predette disposizioni interne vengono poi diffuse alle unità organizzative deputate allo svolgimento di uno o più processi.
In particolare sono stati definiti ed approvati i regolamenti e procedure di seguito indicati:
1) Regolamento sulla struttura organizzativa che individua ruoli e responsabilità delle diverse strutture organizzative del Confidi;
2) Regolamento Soci che disciplina l’acquisizione di nuovi soci e l’iter di concessione delle garanzie;
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3) Regolamento delle garanzie che definisce le fasi operative connesse al rilascio e alla gestione delle garanzie collettive dei fidi a favore delle imprese socie; stabilisce i limiti e le autonomie deliberative degli organi coinvolti nella concessione e nel rinnovo della garanzia a favore delle imprese socie e fissa i principi generali in materia di controlli sul processo menzionato;
4) Regolamento rete commerciale che disciplina il reclutamento, la gestione ed il monitoraggio dei soggetti che formano la Rete Commerciale del Confidi;
5) Regolamento Sistema dei controlli interni che risponde all’esigenza di garantire una sana e prudente gestione delle attività svolte dal confidi conciliando nel contempo il raggiungimento degli obiettivi aziendali, il corretto e puntuale monitoraggio dei rischi e lo svolgimento di un’operatività improntata a criteri di correttezza e conformità normativa (compliance);
6) Regolamento Antiriciclaggio che intende fornire una sintesi dei principali adempimenti operativi richiesti dal d.lgs 231/2007 e successive modifiche ed integrazioni e definire conseguentemente la procedura interna ai fini della corretta applicazione della Normativa Antiriciclaggio da parte del Confidi;
7) Procedura di recupero crediti disciplina le attività ed i comportamenti da adottare al manifestarsi di ritardi nel pagamento o di situazioni di sofferenza di aziende socie, le azioni da intraprendere dal punto di vista operativo e amministrativo, nonché la comunicazione tra il Confidi e il debitore;
8) Procedura contestazioni si riferisce alla gestione dei reclami che possono insorgere nei confronti di banche convenzionate per inadempimenti verso le aziende socie, in relazione alla normativa sulla privacy (d.lgs. 196/03), in relazione alla normativa sull’Arbitro bancario finanziario.
9) Procedura di monitoraggio e classificazione delle garanzie che disciplina i processi di controllo andamentale delle garanzie nonché le attività connesse al trattamento delle garanzie deteriorate;
10) Procedura antiusura si intende fornire una sintesi dei principali adempimenti operativi richiesti dalla Legge 7 marzo 1996 n. 108 e successive modifiche ed integrazioni e definire conseguentemente la procedura interna ai fini della corretta applicazione della Normativa Antiusura da parte del Confidi.
11) Procedura beni informatici, Procedura fornitori e Procedura omaggi disciplinano il processo di acquisto e di selezione dei fornitori.
12) Modello di organizzazione, gestione e controllo ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231; Codice di condotta e Regolamento dell’Organismo di Vigilanza.
Per la concreta attuazione del predetto modello normativo è stato necessario: a) formare il personale in merito alle modalità per consentire una concreta e corretta
applicazione delle disposizioni di legge e di Vigilanza a seguito dell’iscrizione del Confidi nell’elenco speciale tenuto dalla Banca d’Italia;
b) acquisire procedure informatiche per supportare lo svolgimento delle attività o dei processi cosiddetti complessi (ad esempio misurazione dei rischi, redazione del bilancio di esercizio, verifica della conformità normativa ed operativa dei processi, ecc.), nonché per effettuare le segnalazioni periodiche alla Banca d’Italia ed alla Centrale dei Rischi in merito alla situazione finanziaria, economica, patrimoniale e di rischiosità del Confidi;
c) immettere nel contesto aziendale risorse con elevate professionalità per effettuare i controlli sui processi ovvero le tipologie di verifica previste dalle disposizioni di Vigilanza.
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Tali controlli hanno ad oggetto la verifica dell’efficacia e dell’efficienza dei processi, svolta mediante:
‐ i controlli di linea (controlli di primo livello, costituiti dalle attività da svolgere dalle singole unità operative e di supporto al fine di verificare le attività dalle stesse effettuate nei processi di propria competenza rispetto alle attività previste per i medesimi processi dalla normativa interna (autocontrolli e controlli gerarchici);
‐ i controlli di Compliance (controlli di secondo livello, conferiti in outsourcing), volti a rilevare, misurare o valutare i rischi dei singoli processi secondo i parametri di Vigilanza. Nell’ambito dei controlli di Compliance, viene verificata costantemente la conformità normativa, ovvero la piena rispondenza delle norme interne alle norme esterne (disposizioni di legge e di Vigilanza) nonché la conformità operativa ovvero l’eventuale scostamento tra le attività svolte dalle singole unità organizzative e le disposizioni regolamentari interne ed esterne. Alla luce di ciò il mese di Aprile 2011 è stato presentato, condiviso e approvato dal CdA il Piano dei controlli di Compliance e il mandato per il Responsabile della funzione e, sulla base di ciò, saranno verificate le unità organizzative e tempestivamente portati appositi report sull’attività all’attenzione degli Organi Sociali. Al fine di consentire un collegamento costante e continuo tra l’outsourcer e la società, il Consiglio di Amministrazione ha designato un amministratore delegato ai rapporti con la Compliance.
‐ i controlli sulla gestione dei rischi (controlli di secondo livello) attribuiti alla Funzione Risk Management. Tali controlli accertano la corretta misurazione dei rischi, il corretto esercizio dei poteri esercitati in sede di assunzione di rischio e la capacità del capitale di coprire i rischi tempo per tempo in essere. I risultati delle citate verifiche sono trasmesse dal Risk Manager agli Organi Sociali, unitamente alle proposte degli interventi da adottare per eliminare eventuali carenze riscontrate;
‐ l’attività di Revisione Interna (controlli di terzo livello) attribuita alla Funzione di Internal Audit (incarico conferito in cosourcing). Tali attività riguardano sia la verifica dell’adeguatezza dei controlli svolti di primo e di secondo livello, sia l’adeguatezza dei processi sulla base dei risultati dei predetti controlli. Con questi obiettivi, lo scorso mese di maggio è stato presentato, condiviso e approvato il Piano dei controlli di Internal Audit e, conseguentemente, saranno verificate le unità organizzative e tempestivamente portati appositi report all’attenzione degli Organi Sociali. Al fine di consentire un collegamento costante e continuo tra il cosourcer e la società, il Consiglio di Amministrazione ha designato un amministratore delegato ai rapporti con l’Internal Audit.
Le predette Funzioni di controllo trasmettono i risultati direttamente al Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale ed all’Alta Direzione che assumono le competenti decisioni per garantire l’efficacia e l’efficienza dei processi e quindi una sana e prudente gestione.
L’organigramma aziendale, varato secondo lo spirito e nel rispetto dei principi organizzativi sopra richiamati e conformemente alle Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nell’Elenco Speciale ex art. 107 TUB, è stato aggiornato nel corso del 2010. In particolare la Responsabilità della Funzione Antiriciclaggio è stata attribuita al Responsabile dei Controlli di 2° livello (Controllo Rischi e Compliance) così come previsto dal Provvedimento della Banca d’Italia che entrerà in vigore il prossimo mese di settembre.
Allo scopo di rafforzare il legame con i soci distribuiti nell’intero territorio regionale e far fronte con continuità e prontezza alle diverse istanze che pervengono dagli associati e
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dai partner bancari, il Consiglio di amministrazione ha deliberato di sviluppare la propria rete commerciale.
Oggi Interconfidimed conta 3 capi rete e 42 promotori, e ulteriori richieste di collaborazione sono continuamente al vaglio dei Responsabili della rete commerciale.
Una presenza capillare, che preannuncia scenari di grande sviluppo in tutto il territorio regionale.
4. ANDAMENTO DELLA GESTIONE E PRINCIPALI INDICATORI
Il bilancio di esercizio 2010 è redatto in conformità ai principi contabili internazionali
IAS/IFRS e secondo le “Istruzioni per la redazione dei bilanci degli Intermediari finanziari iscritti nell’Elenco speciale, degli Istituti di moneta elettronica (IMEL), delle Società di gestione del risparmio (SGR) e delle Società di intermediazione mobiliare (SIM)” emanate dalla Banca d’Italia con provvedimento del 16 dicembre 2009. Il risultato di esercizio 2010 riporta un utile netto di Euro 167.598.
Per quanto concerne la gestione ordinaria si mettono in evidenza le principali voci che hanno determinato il risultato del 2010.
Principali Risultati dell’esercizio 2010 e confronto con analoghe voci dell’esercizio 2009
Bilancio IAS/IFRS 31/12/2010 % 31/12/2009 %
Attivo Liquidità 9.908 0,10% 26 0,00%Crediti e altre attività 6.466.636 63% 5.399.025 59,72%Titoli, Azioni, OICR, Partecipazioni 3.693.772 36% 3.523.772 38,98%Immobilizz. mat. e immat, 64.825 0,63% 82.017 0,91%Attività fiscali (correnti/anticipate) 32.102 0,31% 36.252 0,40%Totale Attivo 10.267.243 100,00% 9.041.092 100,00%Passivo Debiti di funz. e altre passività 3.034.675 29,56% 2.069.527 22,89%Passività fiscali (correnti/differite) 16.627 0,16% 14.476 0,16%TFR 91.631 0,89% 74.913 0,83%Patrimonio netto 7.124.310 69,39% 6.882.176 76,12%Totale Passivo 10.267.243 100,00% 9.041.092 100,00%Ricavi Interessi attivi e proventi attività finanziaria 107.983 4,69% 105.601 5,03%Attività di garanzia (commissioni attive) 1.225.757 53,23% 1.016.184 48,36%Altri ricavi e proventi di gestione 968.478 42,05% 979.290 46,61%Dividendi e proventi simili 750 0,03% ‐ Totale Ricavi 2.302.968 100,00% 2.101.075 100,00%Costi Interessi passivi ed oneri assimilati 9.552 0,45% 7.852 0,50%Commissioni e oneri passivi di garanzia 17.771 0,83% 16.767 1,07%Spese per il personale 432.319 20,25% 367.638 23,39%Altre spese amministrative 704.557 32,99% 573.101 36,46%Altri oneri di gestione 160.752 7,53% 322.988 20,55%Rettifiche di valore nette per deterioramento 761.274 35,65% 242.248 15,41%Rettifiche/riprese su Immobilizzazioni mat. e immat. 32.519 1,52% 26.987 1,72%Imposte sul reddito dell'esercizio 16.627 0,78% 14.476 0,92%Totale Costi 2.135.371 100,00% 1.572.057 100,00%Utile/(Perdita) dell'esercizio 167.598 529.018 Totale a Pareggio 2.302.968 2.101.075
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Principali Indicatori Patrimoniali ed Economici Indicatore patrimoniale Garanzie rilasciate/Patrimonio netto
anno Garanzie (a) PN (b) (a)/(b)
2010 76.707.975 7.124.310 10,77
2009 67.799.246 6.882.175 9,85 Indicatore patrimoniale Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate
anno Patrimonio di vigilanza (a) A (b) (a)/(b)
2010 7.092.115 68.976.340 10,28%
2009 6.851.187 63.655.033 10,76% Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate
anno Patrimonio di base (a) A (b) (a)/(b)
2010 7.092.115 68.976.340 10,28%
2009 6.851.187 63.655.033 10,76%
Il coefficiente è stato calcolato con riferimento al 2009 e al 2010 nonostante la Società non fosse tenuta a calcolare l’esposizione al rischio di credito e operativa per il 2009 in quanto non era un Intermediario Vigilato. Indicatore copertura rischiosità Fondo Rischi garanzie prestate (bonis)/Totale garanzie in bonis
anno Fondo rischi per garanzie
prestate (bonis) (a) Totale Garanzie in bonis (b) (a)/(b)
2010 204.666 69.540.275 0,29%
2009 210.605 63.315.063 0,33% Fondo Rischi garanzie prestate deteriorate /Totale garanzie deteriorate
anno Fondo rischi per garanzie prestate deteriorate (a) Totale Garanzie deteriorate (b) (a)/(b)
2010 1.237.055 7.167.700 17,26%
2009 479.574 4.484.183 10,70%
Indicatore rischiosità Sofferenze/Totale garanzie in essere
anno Sofferenze (a) Garanzie (b) (a)/(b)
2010 246.546 76.707.975 0,32%
2009 66.762 67.799.246 0,10%
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Indicatori economici Spese del personale + spese generali /Margine di intermediazione
anno Costi di struttura (a) MI (b) (a)/(b)
2010 1.136.876 1.307.167 0,87
2009 940.739 1.097.166 0,86
Spese del personale /Margine di intermediazione
anno Costi del personale (a) MI (b) (a)/(b)
2010 432.319 1.307.167 0,33
2009 367.638 1.097.166 0,34
Dinamica degli aggregati economici Il margine d’interesse ammonta a Euro 98.431 ed è costituito principalmente dai proventi
rivenienti dai titoli di debito presenti nel portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita, da quelli relativi ai depositi conto corrente detenuti presso gli istituti di credito.
Il margine di intermediazione porta un saldo positivo di Euro 1.307.167 registrando un aumento di Euro 197.291 rispetto all’esercizio precedente determinato dall’incremento delle commissioni attive.
In generale il risultato della gestione operativa, che ammonta ad Euro 184.225, segna un decremento rispetto all’esercizio precedente di Euro 359.269 per effetto delle rettifiche di valore specifiche e di portafoglio relative alle garanzie deteriorate ed in bonis.
Dinamica degli aggregati patrimoniali Il Capitale sociale, che ammonta ad 2.562.498 Euro, è formato da contributi portati a
Capitale sociale in quanto ad € 1.767.599 a norma dell’art. 1, comma 881, legge 296/2006 con assemblea straordinaria del 28/06/2007, e in quanto ad € 601.648 a norma dell’art. 1, comma 134, legge 244/2007 come da verbale di Consiglio di Amministrazione del 30/04/2008, e per la restante parte da azioni di euro 250 ciascuna.
Di seguito riportiamo le variazioni intervenute nell’esercizio: - Incremento di Euro 42.500 per l’ingresso di nuovi soci; - Decremento per uscita soci Euro 7.750.
Il Sovrapprezzo capitale sociale, che ammonta ad Euro 328.904, registra un incremento di Euro 1.750 per quote sociali di aziende escluse non rimborsate.
La Riserva legale è stata incrementata per Euro 64.918 per effetto dell'accantonamento dell'utile dell’esercizio 2009, mentre la Riserva straordinaria è rimasta invariata.
Il Fondo rischi indisponibile è variato per effetto dell’incremento di Euro 151.476 relativo all’accantonamento dell'utile 2009.
Il Fondo rischi per garanzie prestate rappresenta l’accantonamento a fronte delle esposizioni garantite sia in bonis che deteriorate ed ammonta ad Euro 1.441.721, in aumento rispetto all’esercizio precedente per Euro 751.542.
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In particolare il fondo con riferimento alle garanzie deteriorate è stato determinato sulla base di una stima analitica delle previsioni di perdita, mentre per quanto riguarda le garanzie in bonis si è provveduto ad effettuare una valutazione collettiva forfettaria basata sulla serie storica delle probabilità di perdita del consorzio.
Per quanto riguarda gli Strumenti Finanziari detenuti nel proprio portafoglio titoli, con riferimento al 31 dicembre 2010, la Società ha effettuato investimenti finanziari tramite la sottoscrizione di obbligazioni nei confronti di primari istituti nazionali che non presentano rischi di insolvenza.
Per maggiori dettagli in merito alla composizione di tali strumenti finanziari si rimanda a quanto descritto in nota integrativa.
Patrimonio aziendale: composizione ed evoluzione
Al 31/12/2010 il numero dei soci era di 786 di cui : 303 imprese industriali, 267
imprese commerciali, 146 imprese di servizi, 54 imprese artigiane e 16 imprese varie. Nell’esercizio 2010 il Consiglio di amministrazione ha deliberato l’ammissione di 170
nuovi soci previa verifica della sussistenza dei requisiti previsti dallo statuto. E’ stata deliberata anche l’esclusione di 31 soci, di cui 5 falliti o in liquidazione, 11
dimissionari e 15 non in regola con il versamento della quota sociale. Sono state respinte 5 richieste di ammissione per insufficiente merito del credito. Garanzie rilasciate: composizione e dinamica
L’attività tipica svolta dal Confidi è quella di garanzia collettiva dei fidi, che consiste nella utilizzazione delle risorse provenienti in tutto o in parte dalle imprese socie per la prestazione mutualistica e imprenditoriale di garanzie alle imprese stesse, onde favorirne il finanziamento da parte delle banche e degli altri intermediari finanziari. I crediti di firma (garanzie) rilasciati dalla società costituiscono pertanto il prodotto finanziario principale figurante nel suo bilancio.
Nel loro complesso i crediti di firma sono aumentati rispetto all’esercizio precedente di 26 milioni di euro. Tale dinamica riflette lo sviluppo operativo e il crescente sostegno alle imprese socie fatti registrare dal Confidi, pur in un non favorevole contesto economico, nel corso del 2010.
La gestione delle garanzie accordate alle imprese associate evidenzia che a fine esercizio lo stock di affidamenti era pari a 178 milioni di Euro; le pratiche deliberate nel 2010 sono state 368 per un totale complessivo di circa 74 milioni di euro.
Il montante di garanzie offerte complessivamente ammonta a circa 89 milioni di euro, suddiviso in:
- Garanzie a breve termine per 31 milioni di Euro circa; - Garanzie a medio e lungo termine per 58 milioni di Euro circa. Nel corso dell’esercizio abbiamo subito due escussioni per Euro 185.000 relative ad
aziende in default su affidamenti presso la Banca Nazionale del Lavoro. Riteniamo comunque che le stesse saranno interamente recuperate, avendo concordato con le aziende un piano di rientro.
Dalla costituzione ad oggi, gli interventi a garanzia sono stati n. 31 ed hanno comportato un esborso netto per complessivi Euro 1.286.194.
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L’aumento fatto registrare dalle esposizioni di firma deteriorate, che alla data del 31 dicembre 2010 presentava un saldo relativo all’importo garantito pari ad 7.167.700 Euro, ha determinato anche un aumento dell’ammontare complessivo delle perdite attese su tali esposizioni ed ha, quindi, comportato anche l’aumento per 755.000 Euro circa delle pertinenti rettifiche di valore iscritte in bilancio (passate da 479.000 a 1.234.051 Euro). In particolare alla data del 31 dicembre 2010 risultano n.39 posizioni insolventi o incagliate presso le banche, per le quali è stato ipotizzato un possibile intervento futuro.
I criteri adottati per la quantificazione delle previsioni di perdita e delle conseguenti delle rettifiche di valore sono disciplinati nei regolamenti interni e illustrati nella parte A "Politiche Contabili" (A.2 "Parte relativa ai principali aggregati di bilancio", paragrafo "Garanzie Rilasciate") della nota integrativa.
In relazione al Fondo centrale di garanzia dal 10 dicembre 2009 siamo stati autorizzati dal gestore del fondo di garanzia di cui alla legge 662/96, a rilasciare il merito del credito alle nostre aziende socie per conto di Medio Credito Centrale.
Questo ha permesso una mitigazione del rischio assunto tramite le controgaranzie ricevute che al 31 dicembre ammontavano ad 14.159.982 Euro segnando un incremento del rispetto all’esercizio precedente di 2.956.127 Euro.
Il fondo antiusura di competenza del Ministero dell’Economia (L. 108/96) , ammonta al 31 dicembre 2010 ad 621.415 Euro. Nel corso dell’anno sono state deliberate 4 pratiche per un importo totale di 255.000 Euro. Il totale delle pratiche in essere ammonta ad 665.822 Euro. Non sono state imputate perdite al Fondo.
Con riferimento ai Contributi regionali, siamo creditori verso la Regione, alla data del 31 dicembre 2010, per le integrazioni dei fondi rischi per le istanze presentate, relative a diversi anni passati, per circa Euro 738.706. Abbiamo presentato, inoltre, richiesta del contributo in conto interessi dell’anno 2008 alla Regione Sicilia – Assessorato Bilancio e Finanze per un totale di Euro 2.234.000,00. Si precisa che tale importo potrà essere suscettibile di variazioni in quanto alcuni istituti bancari hanno fornito certificazioni errate e/o incomplete. Relativamente all’anno 2009 pur essendo stato pubblicato il bando non è stato ancora possibile accedere alla piattaforma di riferimento poiché l’Assessorato sta ultimando dei lavori di modifica della stessa.
Per quanto riguarda l’anno 2007 la situazione resta immutata poiché la Regione non ha ancora riaperto il bando per la presentazione delle istanze che ammontano ad oltre 1.930.000 Euro.
5. RISCHI ED ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
Nel corso del 2010 i Confidi hanno confermato il ruolo fondamentale, già
evidenziato nel 2009, nel sostegno alle imprese anche e soprattutto nei momenti di crisi, agevolando l’accesso al credito.
Confermiamo che l’attuale situazione economico‐finanziaria e patrimoniale della nostra Cooperativa possiede ottime caratteristiche di stabilità tali da garantire i migliori presupposti di continuità aziendale.
I rischi cui è esposto il nostro confidi sono principalmente: - rischio di credito - rischio operativo
Il rischio di credito è il rischio che nell’ambito di un’operazione creditizia il debitore non assolva, anche solo in parte agli obblighi di rimborso del capitale.
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Per la gestione di tale rischio il consiglio di amministrazione ha adottato il regolamento delle garanzie e la procedura di monitoraggio e classificazione delle garanzie.
Le disposizioni interne che disciplinano il processo del credito definiscono le attività di controllo, gestione e attenuazione del rischio medesimo sviluppando un sistema strutturato che coinvolge diverse funzioni organizzative ed in particolare, l’esercizio della loro responsabilità attinente l’istituzione e il mantenimento di un efficace sistema di gestione e controllo del rischio di credito.
Il consiglio di amministrazione individua ed approva gli orientamenti strategici, le politiche creditizie e di gestione del rischio, relativamente alle quali provvede ad un riesame periodico al fine di assicurare l’efficacia nel tempo.
L’alta direzione predispone le misure necessarie ad assicurare l’istituzione, il mantenimento ed il corretto funzionamento del sistema di gestione e controllo del rischio di credito, in coerenza con il grado di rischio definito dal Consiglio di amministrazione.
Il collegio sindacale, nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali di sorveglianza, vigila sul grado di adeguatezza del sistema di gestione e controllo del rischio di credito adottato, sul suo concreto funzionamento e sulla rispondenza ai requisiti stabiliti dalla normativa.
Per rischio operativo si intende invece il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi.
Per il contenimento di tale rischio il Consiglio ha definito, in un apposito regolamento, una struttura organizzativa con linee di responsabilità ben definite e funzionali al raggiungimento dei risultati attesi.
Tra i presidi a mitigazione di tale rischio assumono particolare rilevanza i controlli di primo livello con riferimento soprattutto alle prevenzione di errori umani e i controlli di secondo livello con riferimento al presidio e al controllo del rispetto delle norme, fornendo un supporto nella prevenzione e gestione del rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, di riportare perdite rilevanti conseguenti alla violazione di normativa esterna (leggi o regolamenti) o interna (statuto, codici di condotta, etc.).
Con riferimento alla sicurezza, l’infrastruttura tecnologica è caratterizzata da un basso livello di rischio di perdita dei dati aziendali prevedendo, tra l’altro un sistema di Disaster recovery e Business continuity.
6. ALTRE INFORMAZIONI
6.1 Azioni proprie ed azioni di società controllanti Il Confidi non detiene azioni proprie ovvero azioni di società controllanti,
controllate o collegate e, ai sensi dell’art.2497 del codice civile, si segnala che non è soggetto alla direzione e coordinamento di alcun soggetto.
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6.2 Attività di ricerca e sviluppo Nell’esercizio non è stata svolta alcuna attività di ricerca e sviluppo, avendo il
Confidi adempiuto ai consueti obblighi istituzionali mirati alla ricerca di nuovi strumenti finanziari, anche agevolativi, utili ad un sempre più efficace sostegno alle imprese.
6.3 Risorse Umane Il personale dipendente della nostra coooperativa risulta composto da n. 4 uomini
e n. 7 donne, (n. 1 quadro e n. 10 impiegati amministrativi e tecnici), assunti tutti con contratto a tempo indeterminato;
‐ l’età media dei lavoratori è di 35,82 anni; ‐ la retribuzione media lorda è pari ad 24.558 Euro; ‐ il costo orario medio annuo lordo del personale risulta pari ad 15 Euro.
6.4 Documento Programmatico per la sicurezza Si porta a conoscenza dei Signori Soci che la nostra Cooperativa ha adempiuto agli
obblighi previsti dal D.Lgs 196/2003 in termini di misure di sicurezza ed ha aggiornato il previsto Documento Programmatico in data 19 Gennaio 2010 e che tale documento, come richiesto dal richiamato Decreto, è stato sottoposto ad ulteriore revisione a febbraio 2011.
6.5 Strumenti Finanziari derivati La Società non fa uso di strumenti finanziari derivati.
6.6 Operazioni Atipiche e/o inusuali La Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali. 6.7 Sedi secondarie La Società non ha sedi secondarie.
6.8 Parti Correlate Tutte le operazioni con parti correlate sono state effettuate a normali condizioni di
mercato. Ulteriori informazioni sono fornite più dettagliatamente nella parte D del presente
bilancio. Non sono state poste in essere altre transazioni con parti correlate. 6.9 Trattamento e Gestione Reclami Si da notizia che il Consiglio di Amministrazione, aderendo al sistema di risoluzione
stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari,
18
Arbitro bancario finanziario, così come disposto dall’art. 128‐bis T.U.B. , ha individuato come ufficio preposto ai reclami l’Area contenzioso e segreteria societaria.
6.10 Mutualità prevalente
Ai sensi degli artt. 2512 e 2513 del codice civile si conferma che la Società ha scopo mutualistico e ha per oggetto sociale, ai sensi dell'articolo 13, della Legge 24 novembre 2003 numero 326, l’esercizio in via prevalente a favore dei soci, dell'attività di garanzia collettiva dei fidi ed i servizi ad essa connessi o strumentali nel rispetto delle riserve di attività previste dalla legge. 7. PRINCIPALI FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO 2010
Come fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio si segnala: - La proroga del termine di approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010 oltre i
centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio stesso ed entro il termine lungo previsto dall’art. 2364 comma 2 c.c.. Tale proroga è espressamente prevista dall’art. 20 comma 3 dello statuto sociale.
Le motivazioni che consentono il differimento del termine di approvazione del bilancio da parte dell’assemblea si riferiscono a particolari esigenze relative alla struttura della società. In particolare, si ricorda che, a seguito dell’iscrizione della società all’elenco speciale degli Intermediari Finanziari ex articolo 107 del T.U.B., avvenuta il 23 dicembre 2010, la società ha provveduto all’acquisto di un nuovo software gestionale (Pratico Web, Mago).
La transizione al nuovo programma gestionale e di contabilità e le attività di recupero e controllo dei dati e di formazione a esso correlate, hanno richiesto alla struttura organizzativa della società, ed in particolare al settore amministrativo‐contabile, un impegno straordinario per l’attività di formazione e controllo dei dati, che si è aggiunto all’attività necessaria per la predisposizione della documentazione necessaria alla prima adozione dei principi contabili internazionali IAS – IFRS, dovendo presentare il bilancio 2010 e quello comparativo per l’esercizio 2009 in base ai nuovi principi.
‐ Altro fatto di rilievo è costituito dalla convocazione, contestualmente all’assemblea
ordinaria per l’approvazione del bilancio, dell’Assemblea straordinaria dei soci per le modifiche statutarie resesi necessarie a seguito dell’avvenuta iscrizione all’ex art. 107 TUB e delle inerenti e conseguenti richieste di Banca d’Italia in merito.
8. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Per ciò che attiene alla evoluzione prevedibile della gestione, si sottolinea che la stessa sarà improntata al conseguimento degli scopi statutari in conformità con la natura del Confidi.
La presenza sul territorio ed il conseguente adeguamento della struttura commerciale rappresentano i primi segnali di una nuova politica di sviluppo.
Interconfidimed ha infatti accresciuto le azioni di espansione del confidi sul territorio attraverso una maggiore attenzione ai rapporti istituzionali a livello nazionale, alle relazioni
19
con gli istituti di credito tramite la stipula di nuove convenzioni e alla crescente presenza sulle altre province regionali nelle quali il confidi era meno attivo.
In coerenza con il nuovo status di Intermediario Finanziario vigilato dalla Banca d’Italia, il Confidi sta in più attuando una politica commerciale tesa a diversificare i rischi evitando inopportune concentrazioni per singola controparte e ad attivare proficue sinergie dirette alla condivisione del rischio con altri qualificati garanti (operazioni di cogaranzia o operazioni in pool). Inoltre Interconfidimed sta avviando accordi di collaborazione con altri confidi del Mezzogiorno tesi a fare fronte comune per assolvere con efficienza ed efficacia ai nuovi e più impegnativi oneri richiesti dalla nuova condizione di intermediario vigilato.
Le attuali condizioni dei mercati finanziari e dell’economia reale e le negative previsioni formulate con riferimento al breve/medio periodo hanno richiesto al Confidi di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale conformemente alle previsioni contenute nel principio contabile IAS 1 in un’ottica di continuità aziendale. In particolare, la continuità aziendale è connessa alla capacità del patrimonio di coprire in maniera più che adeguata i complessivi rischi ai quali è esposto il Confidi nonché alla capacità di reddito dello stesso. Ciò assicura e consente di sviluppare l’operatività a favore dei soci e di rispettare citati principi di sana e prudente gestione. Al riguardo, esaminati i rischi e le incertezze connessi all’attuale contesto macroeconomico, anche in considerazione della liquidità complessiva del Confidi, si ritiene ragionevole l’aspettativa che il Confidi continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il bilancio d’esercizio 2010 è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale.
9. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE D’ESERCIZIO
Signori Soci, nel ringraziare i collaboratori interni ed esterni per la preziosa e
costruttiva opera prestata, Vi invitiamo ad approvare il bilancio d’esercizio 2010 che presenta un utile di € 167.598 proponendo di destinare il 30% dell’utile d’esercizio al Fondo di Riserva legale e la restante parte al Fondo rischi indisponibile.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Gaetano Licata Augusto Lodetti
Italo Candido Emanuele Pluchino
Maria Giuseppa Pollara Antonino Salerno Marcello Trapani
21
Prospetti di Bilancio
• Stato Patrimoniale Attivo
• Stato Patrimoniale Passivo
• Conto Economico
23
PATRIMONIALE ATTIVO
Voci dell'attivo 2010 2009
10 Cassa e disponibilità liquide 9.908 2640 Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.693.772 3.523.77260 Crediti 5.924.632 4.828.691100 Attività materiali 32.630 51.029110 Attività immateriali 32.195 30.988120 Attività fiscali 32.102 36.252 a) correnti 32.102 36.252 b) anticipate
140 Altre attività 542.004 570.334
TOTALE ATTIVO 10.267.243 9.041.092
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
Voci del passivo e del patrimonio netto 2010 2009
10 Debiti 525 70 Passività fiscali: 16.627 14.476 a) correnti 16.627 14.476 b) differite
90 Altre passività 3.034.150 2.069.527100 Trattamento di fine rapporto del personale 91.631 74.913120 Capitale 2.562.498 2.525.998150 Sovrapprezzi di emissione 328.904 327.154160 Riserve 4.069.543 3.503.565170 Riserve da valutazione (4.233) (3.559)180 Utile (Perdita) d'esercizio (+/‐) 167.598 529.018
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 10.267.243 9.041.092
24
CONTO ECONOMICO
Voci 2010 2009
10 Interessi attivi e proventi assimilati 107.983 105.60120 Interessi passivi e oneri assimilati (‐) (9.552) (7.852)
Margine di Interesse 98.431 97.749
30 Commissioni attive 1.225.757 1.028.89440 Commissioni passive (‐) (17.771) (16.767)
Commissioni nette 1.207.986 1.012.127
50 Dividendi e proventi simili 750 ‐
Margine di intermediazione 1.307.167 1.109.876
100 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (761.274) (242.248) a) attività finanziarie (+/‐) (9.732) 1.945 b) altre operazioni finanziarie (+/‐) (751.542) (244.194)
110 Spese amministrative: (1.136.876) (940.739) a) spese per il personale (‐) (432.319) (367.638) b) altre spese amministrative (‐) (704.557) (573.101)
120 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (+/‐) (19.182) (13.776)130 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (+/‐) (13.337) (13.211)160 Altri proventi e altri oneri di gestione (+/‐) 807.727 643.592
Risultato della gestione operativa 184.225 543.494
Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 184.225 543.494190 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (+/‐) (16.627) (14.476) Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte 167.598 529.018 Utile (Perdita) d'esercizio 167.598 529.018
25
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA Voci 2010 2009
10 Utile (Perdita) dell'esercizio 167.598 529.018
Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20 Attività finanziarie disponibili per la vendita (674) 4.356
110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (674) 4.356
120 Redditività complessiva (Voce 10+110) 166.924 533.374
PROSPETTO
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8
2.52
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(6.000
)
2.56
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4
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Riserve:
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5 ‐
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‐
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2
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7
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8
b) altre
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71.234
36.960
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4
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(3.559
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26
PROSPETTO
DELLE VARIAZIONI D
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(2009)
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variazioni
Redd
itività
complessiva
esercizio
2009
Patrim
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Capitale:
2.47
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2.47
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)
2.52
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Riserve:
2.84
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)2.73
1.44
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2.87
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(335.328
)44.800
‐
(224
)
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a) di utili
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valutazione
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)
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Strumen
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)
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8
Patrim
onio netto
6.71
5.91
2 (124.325
) 6.591
.587
‐
‐
(335.328
)97.517
‐
‐
‐
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3.37
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27
28
RENDICONTO FINANZIARIO
Metodo indiretto
Importo Importo A. ATTIVITA' OPERATIVA ‐ (Importi in unità di euro)
31 DICEMBRE 2010 31 DICEMBRE 2009
1. Gestione (214.944) 511.849
‐ risultato d'esercizio (+/‐) 167.598 529.018 ‐ plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (‐/+) ‐ ‐ ‐ plus/minusvalenze su attività di copertura (‐/+) ‐ ‐ ‐ rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/‐) 5.216 1.945 ‐ rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/‐) 27.516 27.516 ‐ accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/‐) 15.316 15.316 ‐ imposte e tasse non liquidate (+) 16.627 14.476 ‐ rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al ‐ ‐ netto dell'effetto fiscale (+/‐) ‐ ‐ ‐ altri aggiustamenti (+/‐) (447.217) (76.422)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (797.804) (1.091.525)
‐ attività finanziarie detenute per la negoziazione ‐ ‐ ‐ attività finanziarie valutate al fair value ‐ ‐ ‐ attività finanziarie disponibili per la vendita 270.872 (1.819.798) ‐ crediti verso banche: a vista (156.571) (313.635) ‐ crediti verso banche: altri crediti (759.586) 435.905 ‐ crediti verso clientela (185.000) (3.890) ‐ altre attività 32.481 609.893
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 984.380 531.660 ‐ debiti verso banche: a vista 525,00 ‐ ‐ debiti verso banche: altri debiti ‐ ‐ ‐ debiti verso clientela ‐ ‐ ‐ titoli in circolazione ‐ ‐ ‐ passività finanziarie di negoziazione ‐ ‐ ‐ passività finanziarie valutate al fair value ‐ ‐ ‐ altre passività 983.855 531.660
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (28.368) (48.016)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da ‐ ‐
‐ vendite di partecipazioni ‐ ‐ ‐ dividendi incassati su partecipazioni ‐ ‐ ‐ vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza ‐ ‐ ‐ vendite di attività materiali ‐ ‐ ‐ vendite di attività immateriali ‐ ‐ ‐ vendite di rami d'azienda ‐ ‐
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2. Liquidità assorbita da ‐ ‐
‐ acquisti di partecipazioni ‐ ‐ ‐ acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza ‐ ‐ ‐ acquisti di attività materiali ‐ ‐ ‐ acquisti di attività immateriali ‐ ‐ ‐ acquisti di rami d'azienda ‐ ‐
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento ‐ ‐
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
‐ emissioni/acquisti di azioni proprie 38.250 47.967 ‐ emissioni/acquisti di strumenti di capitale ‐ ‐ ‐ distribuzione dividendi e altre finalità ‐ ‐
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista 38.250 47.967
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 9.882 (49)
LEGENDA (+) generata (‐) assorbita
RICONCILIAZIONE
Importo Importo Voci di bilancio
31 DICEMBRE 2010 31/12/2009
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 26 75
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 9.882 (49)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi ‐ ‐
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 9.908 26
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NOTA INTEGRATIVA
Parte A ‐ Politiche contabili
• A.1 Parte generale
• A.2 Parte relative ai principali aggregate di bilancio
• A.3 Informativa sul “ fair value “
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale • Attivo
• Passivo
Parte C – Informazioni sul Conto economico Parte D – Altre informazioni
• Riferimenti specifici sulle attività svolte
• Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
• Informazioni sul Patrimonio
• Prospetto analitico della redditività complessiva
• Operazioni con parti correlate
I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi in euro
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Parte A – Politiche Contabili
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A.1 ‐ PARTE GENERALE
Sezione 1 ‐ Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali In conformità dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 le società finanziarie, quali InterconfidiMed S.c., iscritte nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 TUB devono redigere il bilancio di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Pertanto il presente bilancio d’esercizio è redatto secondo i principi contabili internazionali (IAS) e degli International Financial Reporting Standard (IFRS) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 e dai successivi Regolamenti Comunitari omologati dalla Commissione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del D.Lgs. 38/2005. Per l’interpretazione e l’applicazione dei nuovi principi contabili si è fatto riferimento ai seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea: –Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell’International Accounting Standard Board (IASB) –Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall’IFRIC a completamento dei principi emanati. Sul piano interpretativo si sono inoltre tenuti in considerazione i documenti sull’applicazione in Italia degli IAS/IFRS predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (O.I.C.) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Ai fini della redazione dei prospetti contabili sono stati espletati tutti gli specifici adempimenti richiesti dal principio contabile IFRS 1, predisposto appositamente per la prima applicazione delle nuove norme internazionali. Nel rispetto dell’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, se in casi eccezionali l’applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali risulta incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico della Società, la disposizione stessa non deve essere applicata. Nella nota integrativa sono spiegati i motivi della deroga, ove presente, e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. In particolare il presente bilancio è il primo ad essere redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS; in ossequio all’esigenza di presentare a fini comparativi il bilancio dell’esercizio precedente, come disposto dal § 6 del principio IFRS 1, si è reso necessario esprimere i valori del bilancio 2009 secondo i principi contabili internazionali. In allegato verranno descritti i criteri di valutazione propri delle poste patrimoniali della società ed i riflessi che l’adozione dei principi contabili internazionali produce sui valori di bilancio determinati secondo i principi contabili italiani attraverso le riconciliazioni dei valori presenti negli schemi di stato patrimoniale (riferito alla data del 1 gennaio 2009 e del 31 dicembre 2009), di conto economico (riferito alla data del 31 dicembre 2009) e di patrimonio netto predisposti secondo il dettato del D.Lgs. 87/1992, preliminarmente riclassificati secondo gli schemi di bilancio di cui al provvedimento del 16 dicembre 2009 della Banca d’Italia.
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Sezione 2 ‐ Principi generali di redazione Nella redazione del bilancio sono stati seguiti, oltre ai principi contabili internazionali emanati dallo IASB e alle relative interpretazioni emanate dall’IFRIC, anche il provvedimento della Banca d’Italia emanato in data 16 dicembre 2009 “Istruzioni per la redazione dei bilanci degli Intermediari Finanziari iscritti nell’Elenco speciale degli Istituti di Moneta Elettronica (IMEL), delle Società di gestione del risparmio (SGR) e delle Società di intermediazione mobiliare (SIM)”. Il bilancio è costituito da:
• Stato patrimoniale; • Conto economico; • Prospetto della redditività complessiva; • Prospetto delle variazioni del patrimonio netto; • Rendiconto finanziario; • Nota integrativa.
Il bilancio è altresì corredato di una relazione degli amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione della Società. Il bilancio è redatto in euro e si basa sui seguenti principi generali di redazione stabiliti dallo IAS 1:
• Continuità aziendale. Le valutazioni delle attività, delle passività e delle operazioni “fuori bilancio” vengono effettuate nella prospettiva della continuità aziendale della Società. I presupposti alla base della redazione del bilancio in continuità di funzionamento sono oggetto di illustrazione nella relazione sulla gestione;
• Competenza economica. Salvo che nel rendiconto finanziario, la rilevazione dei costi e
dei ricavi avviene secondo i principi di maturazione economica e di correlazione.
• Coerenza di presentazione. I criteri di presentazione e di classificazione delle voci del bilancio vengono tenuti costanti da un periodo all’altro, salvo che il loro mutamento sia prescritto da un principio contabile internazionale o da un’ interpretazione oppure si renda necessario per accrescere la significatività e l’affidabilità della rappresentazione contabile. Nel caso di cambiamento il nuovo criterio viene adottato ‐ nei limiti del possibile ‐ retroattivamente e sono indicati la natura, la ragione e l’importo delle voci interessate dal mutamento. La presentazione e la classificazione delle voci è conforme alle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia sui bilanci degli intermediari finanziari.
• Rilevanza ed aggregazione. Conformemente alle disposizioni impartite dalla Banca d’Italia in tema di bilanci degli intermediari finanziari, gli elementi simili sono aggregati nella medesima classe e le varie classi – tra loro differenti – sono presentate, se significative, in modo separato.
• Divieto di compensazione. Eccetto quanto disposto o consentito da un principio
contabile internazionale o da una interpretazione oppure dalle disposizioni impartite
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dalla Banca d’Italia sui bilanci degli intermediari finanziari, le attività e le passività nonché i costi e i ricavi non formano oggetto di compensazione.
• Informativa comparativa. Relativamente a tutte le informazioni del bilancio – anche di carattere qualitativo quando utili per la comprensione della situazione della Società – vengono riportati i corrispondenti dati dell’esercizio precedente, a meno che non sia diversamente stabilito o permesso da un principio contabile internazionale o da una interpretazione.
Sezione 3 ‐ Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Come anche rappresentato nella relazione sulla gestione, successivamente alla chiusura dell’esercizio e sino al 19 maggio 2011, data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, non si sono verificati fatti di gestione degni di particolare rilievo tali da richiedere un’integrazione dell’informativa fornita. Con riferimento alle prospettive di continuità aziendale sulla base delle quali è stato predisposto il progetto di bilancio, si segnala, anche alla luce della specifica richiesta di informativa formulata nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e Isvap n°2 del 6 febbraio 2009, che, nonostante l’attuale contesto di crisi economica e finanziaria e le strategie poste in atto dalla Società, consentono di rilevare che non sussistono dubbi o incertezze in merito al presupposto della continuità aziendale. Sezione 4 ‐ Altri aspetti Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio La redazione del bilancio d'esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. La principale fattispecie per la quale è stato maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale è quella relativa all’utilizzo di modelli valutativi per la quantificazione delle rettifiche e delle riprese di valore delle esposizioni di rischio ("deteriorate" ed "in bonis") rappresentate dai crediti per cassa e dalle garanzie rilasciate nonché, più in generale, per la determinazione del valore delle altre attività finanziarie esposte in bilancio. La presentazione delle politiche contabili applicate ai principali aggregati del bilancio illustra le più importanti assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio stesso. Per le ulteriori informazioni di dettaglio relative alla composizione ed ai valori dei predetti aggregati si fa invece rinvio alle successive sezioni della nota integrativa.
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A.2 – PARTE RELATIVA AI PRINCIPALI AGGREGATI DI BILANCIO Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio. L’esposizione dei principi adottati è effettuata con riferimento alle fasi di iscrizione, classificazione, valutazione, cancellazione delle principali poste dell’attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi. ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE Attualmente la Società non ha attività finanziarie detenute per la negoziazione. ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevate al fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione di “Attività finanziarie detenute sino a scadenza”, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value dell’attività al momento del trasferimento. Criteri di classificazione Sono classificate nella presente voce le attività finanziarie non derivate che non sono classificate tra le “attività detenute per la negoziazione” o “valutate al fair value”, tra le attività finanziarie “detenute fino a scadenza” o tra i “crediti e finanziamenti”. Si tratta, pertanto, di una categoria residuale di attività finanziarie, nella quale sono stati classificati titoli in precedenza compresi fra i titoli non immobilizzati e quelli per i quali esiste un vincolo di destinazione a favore degli istituti di credito a fronte delle garanzie rilasciate. Si tratta pertanto di attività finanziarie che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere vendute per esigenze di liquidità, variazioni nei tassi d’interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi di mercato. Essa accoglie:
• titoli di debito quotati e non quotati; • titoli azionari quotati e non quotati; • quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento).
Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value con imputazione delle variazioni in una specifica riserva del Patrimonio Netto. Gli investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati attivi e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile sono mantenuti al costo e svalutati, con
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imputazione a conto economico, nell’eventualità in cui siano riscontrate perdite durevoli di valore. Nel caso in cui i titoli di debito presenti in questa categoria non siano quotati in mercati attivi è fatto ricorso alle quotazioni direttamente fornite dalle banche depositarie o, in mancanza, a quanto previsto dallo IAS 39 in merito alle tecniche valutative di stima. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale le attività vengono sottoposte a verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore (impairment test). Qualora, in un periodo successivo, i motivi che hanno determinato la rilevazione della perdita di valore siano stati rimossi, sono effettuate corrispondenti riprese di valore. Con riferimento ai titoli di capitale, le informazioni che si ritengono rilevanti ai fini dell’evidenziazione di perdite durevoli di valore includono la verifica dei cambiamenti intervenuti nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera. Per tali attività non si è ritenuto di identificare soglie di obiettiva riduzione di valore considerando la natura degli investimenti ad oggi effettuati dalla Società. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse, o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali La rilevazione a conto economico tra gli interessi attivi del rendimento dello strumento calcolato in base alla metodologia del tasso effettivo di rendimento è effettuata per competenza, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di fair value sono rilevati in una specifica “Riserva di valutazione” del patrimonio netto sino a che l’attività finanziaria non è cancellata o non è rilevata una perdita di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita di valore, gli effetti derivanti dall’utile o dalla perdita cumulati nella riserva relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita vengono riversati a conto economico nella voce “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie”. L’eventuale ripresa di valore è imputata a Conto economico (stessa voce ma con segno positivo), nel caso si tratti di crediti o titoli di debito, o a patrimonio, se trattasi di strumenti rappresentativi di capitale. I dividendi su uno strumento rappresentativo di capitale disponibile per la vendita sono rilevati a Conto economico quando sorge il diritto dell’entità a ricevere il pagamento (IAS 18). ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA Attualmente la Società non ha attività finanziarie detenute sino alla scadenza. CREDITI Criteri di iscrizione La prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione quando il creditore acquisisce un diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite.
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Nel caso di titoli di debito l’iscrizione iniziale avviene alla data di regolamento. I crediti sono rilevati inizialmente al loro fair value che, normalmente, corrisponde all’importo erogato comprensivo dei costi di transazione e delle commissioni direttamente imputabili. I crediti relativi ad operazioni effettuate con fondi di terzi in amministrazione non fanno parte della presente voce in quanto non destinato a formare oggetto di rilevazione nelle voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale. Criteri di classificazione I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate e non quotate in un mercato attivo che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili. Essi includono impieghi con enti creditizi, crediti verso la clientela, compresi i crediti per servizi prestati, e titoli di debito acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi, in precedenza classificati tra i titoli immobilizzati e non vincolati con volontà di mantenimento fino alla scadenza. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono rilevati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato di rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti sono valorizzati al valore nominale erogato. I proventi e gli oneri agli stessi riferibili sono attribuiti direttamente a conto economico. Il metodo del costo ammortizzato non è inoltre utilizzato per i crediti senza una scadenza definita. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito anche i crediti nei confronti della clientela per le escussioni effettuate o richieste dalle banche garantite a seguito dell’insolvenza dei soci. Detti crediti sono oggetto di un processo di valutazione analitica. Il valore originario dei crediti è ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. Criteri di cancellazione I crediti sono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui diritti finanziari dagli stessi derivati o quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà. I crediti nei confronti della clientela per le escussioni effettuate dalle banche garantite sono cancellati, nel momento in cui, generalmente a seguito comunicazione della stessa banca cui sono demandate le azioni di recupero, viene ritenuta la probabile infruttuosità di qualsiasi ulteriore azione nei confronti del debitore.
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Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi derivanti da crediti verso banche e clientela sono iscritti tra gli “Interessi attivi e proventi assimilati” del conto economico in base al principio della competenza temporale sulla base del tasso di interesse effettivo. Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a conto economico nella voce “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie” relativamente alle escussioni a seguito di insolvenza dei soci, così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL “ FAIR VALUE “ Attualmente la Società non ha attività finanziarie valutate al “fair value”. OPERAZIONI DI COPERTURA Attualmente la Società non ha in essere operazioni di copertura dei rischi. PARTECIPAZIONI Attualmente la Società non detiene partecipazioni di controllo e di collegamento. ATTIVITA’ MATERIALI Criteri d’iscrizione Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto, comprensivo di tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria ed i costi aventi natura incrementativa che comportano un incremento dei benefici futuri generati dal bene, sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi. Le spese per riparazioni, manutenzioni o altri interventi per garantire l’ordinario funzionamento dei beni sono invece imputate al conto economico dell’esercizio in cui sono sostenute. Criteri di classificazione La voce include principalmente gli immobili ad uso funzionale e quelli detenuti a scopo di investimento, gli impianti, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si definiscono “Immobili ad uso funzionale” quelli posseduti per essere impiegati nella fornitura di servizi oppure per scopi amministrativi. Rientrano invece tra gli immobili da investimento le proprietà possedute al fine di percepire canoni di locazione e/o per l’apprezzamento del capitale investito. Al valore delle immobilizzazioni materiali concorrono anche gli acconti versati per l’acquisizione di beni non ancora entrati nel processo produttivo, e quindi non ancora oggetto di ammortamento.
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Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base della loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Non è soggetto ad ammortamento il valore residuo attribuito, alla data di transizione ai principi contabili IAS/IFRS e sulla base della valutazione di un perito indipendente, agli immobili posseduti a tale data, inteso quale stima dell’ammontare in denaro che la società ritiene di poter ottenere dalla cessione di tali beni, al termine della sua vita utile e al netto dei costi di cessione. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso. Le attività soggette ad ammortamento sono rettificate per possibili perdite di valore ogniqualvolta eventi o cambiamenti di situazioni indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. Le eventuali rettifiche sono imputate a conto economico alla voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, è rilevata una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Criteri di cancellazione Le attività materiali sono eliminate dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando sono ritirate permanentemente dall’uso e, di conseguenza, non sono attesi benefici economici futuri che derivino dalla loro cessione o dal loro utilizzo. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene; esse sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali L’ammortamento sistematico è contabilizzato al conto economico alla voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”. Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettivo utilizzo del bene. Per i beni ceduti e/o dimessi nel corso dell’esercizio l’ammortamento è conteggiato su base giornaliera fino alla data di cessione o dismissione. Nella voce di conto economico “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” sono oggetto di rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti materiali. ATTIVITA’ IMMATERIALI Criteri di iscrizione Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori, sostenuti per predisporre l’utilizzo dell’attività, solo se è probabile che i benefici economici
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futuri attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. Criteri di classificazione Il principio contabile IAS 38 definisce attività immateriali quelle attività non monetarie prive di consistenza fisica possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito che soddisfano le seguenti caratteristiche:
- identificabilità; - l’azienda ne detiene il controllo; - è probabile che i benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività affluiranno all’azienda;
- il costo dell’attività può essere valutato attendibilmente. In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa internamente è rilevata come costo nell’esercizio in cui è stata sostenuta. Le attività immateriali includono, in particolare, il software applicativo ad utilizzazione pluriennale. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali a vita “definita” sono iscritte al costo, al netto dell’ammontare complessivo degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso, ovvero quando si trova nel luogo e nelle condizioni adatte per poter operare nel modo stabilito e cessa nel momento in cui l’attività è eliminata contabilmente. L’ammortamento è effettuato a quote costanti, di modo da riflettere l’utilizzo pluriennale dei beni in base alla vita utile stimata. Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettivo utilizzo del bene. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, alla presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell’attività. L’ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il suo valore recuperabile. Criteri di cancellazione Le attività immateriali sono eliminate dallo stato patrimoniale dal momento della dismissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione di un’attività immateriale sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene ed iscritte al conto economico.
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Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Sia gli ammortamenti che eventuali rettifiche/riprese di valore per deterioramento di attività immateriali sono rilevati a conto economico nella voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”. Nella voce “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”, formano oggetto di rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti.
ATTIVITA’ NON CORRENTI IN VIA DI DISMISSIONE Attualmente la Società non detiene attività non correnti in via di dismissione. FISCALITA’ CORRENTE E DIFFERITA In applicazione del “balance sheet liability method” le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
a. attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
b. passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
c. attività fiscali differite, ossia risparmi di imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa);
d. passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento nella tassazione di ricavi o dall’anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa).
Non è stata calcolata alcuna fiscalità differita attiva o passiva in virtù del regime di sostanziale esenzione fiscale previsto per i Confidi ai sensi dell’art. 13 della legge 329/2003.
Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione Alla chiusura di ogni bilancio o situazione infrannuale, sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate, nel rispetto della legislazione fiscale nazionale, in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e dei ricavi che le hanno generate ed applicando le aliquote d’imposta vigenti. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una ragionevole previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. Le imposte anticipate e quelle differite vengono calcolate se vengono individuate differenze temporanee tra risultato economico civilistico ed imponibile fiscale. Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base delle capacità della Finanziaria di generare con continuità redditi imponibili positivi.
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Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio in ogni caso. Le attività e le passività della fiscalità corrente e quelle della fiscalità differita sono compensate tra loro unicamente quando la Società ha diritto, in base al vigente ordinamento tributario, di compensarle e ha deciso di utilizzare tale possibilità. Criteri di rilevazione delle componenti economiche La contropartita contabile delle attività e delle passività fiscali (sia correnti sia differite) è costituita di regola dal conto economico (voce “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”). Quando invece la fiscalità (corrente o differita) da contabilizzare attiene ad operazioni i cui risultati devono essere attribuiti direttamente al patrimonio netto, le conseguenti attività e passività fiscali sono imputate al patrimonio netto. FONDI PER RISCHI E ONERI Attualmente la Società non detiene fondi per rischi ed oneri. DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE Attualmente la Società non ha titoli di propria emissione in circolazione. PASSIVITA’ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE Attualmente la Società non ha passività finanziarie di negoziazione. PASSIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL “ FAIR VALUE “ Attualmente la Società non ha passività finanziarie valutate al "fair value". TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE
Lo IAS 19 tratta dei benefici ai dipendenti, intendendo per tali tutte le forme di remunerazione riconosciute da un’impresa in contropartita ad una prestazione lavorativa. Il principio cardine dello IAS 19 è che il costo dei benefici ai dipendenti sia rilevato nel periodo in cui il beneficio diventa diritto dei dipendenti (principio di competenza), anziché quando esso sia pagato o reso pagabile.
Per la voce in oggetto è stata verificata la congruità del valore iscritto in bilancio rispetto ai criteri previsti dallo IAS 19. Dall’esame si è ritenuto opportuno effettuare le opportune modifiche rilevate dalla valutazione attuariale del TFR. La suddetta valutazione è stata realizzata in base alla metodologia dei “benefici maturati” utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” come previsto ai paragrafi 64‐66 dello IAS 19.
I profitti e le perdite attuariali (actuarial gains & losses) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le spese del personale nell’esercizio in cui si verificano.
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COSTI E RICAVI Gli interessi, le commissioni attive e passive nonché tutti gli altri costi e ricavi sono rilevati ed esposti in bilancio secondo il principio della competenza temporale con la correlativa rilevazione dei ratei e risconti attivi e passivi. COMMISSIONI ATTIVE SU GARANZIE RILASCIATE Secondo lo IAS 18 (principio contabile internazionale che disciplina il procedimento di rilevazione contabile dei ricavi) i ricavi da servizi devono essere registrati in proporzione della “quantità erogata” dei servizi stessi, misurandola eventualmente anche come percentuale del servizio complessivo oppure dei costi sostenuti per la prestazione già eseguita di una determinata quota parte di servizio rispetto ai costi totali necessari per la sua esecuzione complessiva. E' necessario inoltre considerare anche il principio generale della “competenza economica” ed il suo corollario del “matching” (correlazione) fra costi e ricavi. Pertanto, con riferimento alle commissioni di garanzia percepite anticipatamente in un’unica soluzione rispetto all’intera durata del contratto (finanziamenti a medio/lungo termine), le stesse devono essere riscontate per l’intera durata del contratto. GARANZIE RILASCIATE Criteri di iscrizione Le garanzie rilasciate vengono iscritte in quanto rischio del Confidi connesso alle garanzie rilasciate a fronte delle linee di credito concesse dalle banche ai soci, con indicazione separata di quelle riferite alle linee deteriorate, iscritte nella voce e) al valore dell’esposizione aggiornata, rispetto a quelle in bonis (affidamenti in essere), iscritte al valore contrattuale dell'impegno assunto nei confronti del beneficiario, aggiornato al corrispondente importo del debito residuo per le linee a medio/lungo termine. Il Confidi valuta se è necessario effettuare degli accantonamenti (come previsto dallo IAS 37) e, in caso positivo, l'importo iscritto tra le passività viene adeguato all'importo dell'accantonamento, con contropartita a conto economico. Il valore degli impegni per garanzie rilasciate a Istituti di credito a fronte di obbligazioni dei soci è stato determinato sulla base delle dichiarazioni dei creditori garantiti. Criteri di classificazione Il contratto di garanzia finanziaria nella definizione di IAS 39 è un contratto che:
• impegna il Confidi ad eseguire specifici pagamenti • comporta il rimborso al creditore, detentore del contratto di garanzia, della perdita nella quale è incorso a seguito del mancato pagamento da parte di uno specifico debitore (a favore del quale il Confidi ha prestato la garanzia), di uno strumento finanziario.
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Criteri di valutazione In occasione della predisposizione del bilancio d’esercizio, le garanzie rilasciate sono sottoposte alla valutazione di impairment, per porre in evidenza eventuali perdite di valore e, di conseguenza, dare luogo a rettifiche di valore da imputare a conto economico. Il principio contabile internazionale n. 37 definisce i criteri contabili per la rilevazione e l'informativa relativa agli accantonamenti.
Gli elementi fondamentali considerati ai fini della valutazione di un accantonamento sono la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione attuale, intesa quale ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe alla data di chiusura di bilancio per estinguere l'obbligazione o per una delle seguenti motivazioni:
• trasferirla a terzi; • i rischi e le incertezze; • il valore attuale, qualora i tempi previsti per l'esborso siano lunghi; • gli eventi futuri, se esiste una sufficiente evidenza oggettiva che questi si
verificheranno.
Conseguentemente, la valutazione è stata effettuata in modo analitico, laddove vi fosse una elevata probabilità di default sul singolo credito di firma connessa al deterioramento del merito creditizio del cliente, e collettivamente negli altri casi.
La valutazione analitica è stata utilizzata per le posizioni in incaglio, in sofferenza e rappresenta di fatto la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione alla data di chiusura del bilancio, come richiesto dallo IAS 37. Essa tiene conto di considerazioni sulla prevedibilità dell’escussione e sulla probabilità di mancato recupero del credito conseguente all’escussione della garanzia. Viene inoltre presa in considerazione, come richiesto dallo IAS 37, la tempistica degli eventuali esborsi al fine di calcolare il valore attuale degli stessi.
Le garanzie che non hanno evidenze di impairment, e cioè, di norma, le garanzie “in bonis”, sono sottoposte alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Le percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente per tale categoria di garanzie.
In particolare si provvede a tenere in considerazione il tasso medio di migrazione verso posizioni deteriorate nonché la percentuale di perdita in caso di "default" stimata sulla base delle perdite storicamente registrate. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le perdite di valore da “impairment” e le eventuali successive riprese di valore vendono rilevate nella voce 110 del conto economico nella voce “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” in contropartita a passività iscritte nella voce del passivo “Altre passività”.
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CONTRIBUTI PUBBLICI
La Società contabilizza i contributi pubblici in conformità a quanto previsto dallo IAS 20 e comunque nel rispetto delle leggi e/o altre norme o regolamenti che ne disciplinano l’erogazione e il trattamento contabile. I contributi pubblici sono imputati come provento nell’esercizio in cui sono contrapposti ai costi che il contributo va a compensare.
Il contributo relativo alla Legge 108/1996 “Antiusura”, viene contabilizzate rilevando in contropartita un debito nel passivo patrimoniale, con successiva imputazione a conto economico nelle modalità e nei tempi indicate dalle specifiche normative.
A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Modalità di determinazione del Fair value
Il valore equo (fair value) è il corrispettivo al quale un’attività (o una passività) potrebbe essere scambiata in una libera transazione tra parti consapevoli ed indipendenti. Nella determinazione del fair value si assume che la transazione avvenga in ipotesi di continuità aziendale e di sostanziale simmetria informativa tra le parti. Il fair value riflette la qualità creditizia dello strumento in quanto incorpora il rischio di controparte.
Per i rapporti creditizi attivi e passivi rilevati in bilancio al costo o al costo ammortizzato il fair value riportato in nota integrativa è stato determinato con i seguenti criteri:
- per le attività e passività a vista, con scadenza a breve termine o indeterminata o a tasso indicizzato (per le attività al netto della svalutazione collettiva o analitica), il valore di iscrizione, è stato assunto come buona approssimazione del fair value;
- per le attività e passività a medio a lungo termine, la valutazione è stata determinata (per le attività al netto della svalutazione collettiva o analitica), mediante l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri.
A.3.1 – Trasferimenti tra portafogli Nell’esercizio non sono state effettuate riclassificazioni di attività finanziarie. A.3.2 Gerarchia del fair value Il principio IFRS 7 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si distinguono i seguenti livelli:
livello 1: quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IAS 39 – per le attività o passività oggetto di valutazione;
livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili. La tabella che segue riporta pertanto la ripartizione dei portafogli di attività e passività finanziarie valutate al fair value in base ai menzionati livelli.
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I suddetti approcci valutativi sono stati applicati in ordine gerarchico (fair value hierarchy‐ FVH). Le tecniche valutative adottate devono massimizzare l’utilizzo di fattori osservabili sul mercato e, di conseguenza, affidarsi il meno possibile a parametri di tipo soggettivo. Nel caso di strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, la collocazione all’interno della FVH è stata definita considerando tra gli input significativi utilizzati per la determinazione del fair value quello che assume il livello più basso nella gerarchia. Si rileva altresì come la FVH sia stata introdotta nell’IFRS 7 esclusivamente ai fini di informativa e non anche per le valutazioni di bilancio. Queste ultime, quindi, risultano effettuate sulla base di quanto previsto dai contenuti dello IAS 39. A.3.2 Gerarchia del fair value A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione ‐ ‐ ‐ ‐ 2. Attività finanziarie valutate al fair value ‐ ‐ ‐ ‐ 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.205.607 2.479.099 9.066 3.693.7724. Derivati di copertura ‐ ‐ ‐ ‐
Totale 1.205.607 2.479.099 9.066 3.693.772
1.Passività finanziarie detenute per la negoziazione ‐ ‐ ‐ ‐ 2. Passività finanziarie valutate al fair value ‐ ‐ ‐ ‐ 3. Derivati di copertura ‐ ‐ ‐ ‐
Totale ‐ ‐ ‐ ‐
A.3.2 Gerarchia del fair value A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3
ATTIVITA' FINANZIARIE detenute per la negoziazione
valutate al fair value
disponibili per la vendita
di copertura
1. Esistenze iniziali ‐ ‐ 12.582 ‐
2. Aumenti ‐ ‐ 1.000 ‐ 2.1 Acquisti ‐ ‐ 1.000 ‐ 2.2 Profitti imputati a: ‐ ‐ ‐ ‐ 2.2.1 Conto economico ‐ ‐ ‐ ‐
di cui: plusvalenze ‐ ‐ ‐ ‐ 2.2.2 Patrimonio netto ‐ ‐ ‐ ‐ 2.3 Trasferimenti da altri livelli ‐ ‐ ‐ ‐ 2.4 Altre variazioni in aumento ‐ ‐ ‐ ‐
3. Diminuzioni ‐ ‐ (4.516) ‐ 3.1 Vendite ‐ ‐ ‐ ‐ 3.2 Rimborsi ‐ ‐ ‐ ‐ 3.3 Perdite imputate a: ‐ ‐ (4.516) ‐ 3.3.1 Conto economico ‐ ‐ (4.516) ‐
di cui: minusvalenze ‐ ‐ ‐ ‐ 3.3.2 Patrimonio netto ‐ ‐ ‐ ‐ 3.4 Trasferimenti ad altri livelli ‐ ‐ ‐ ‐ 3.5 Altre variazioni in diminuzione ‐ ‐ ‐ ‐
4. Rimanenze finali ‐ ‐ 9.066 ‐
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Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale
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ATTIVO Sezione 1 ‐ Cassa e disponiblità liquide ‐ Voce 10 1.1 ‐ Composizione della voce 10 "Cassa e disponiblità liquide"
Composizione 2010 2009
Cassa contanti 708 26Assegni bancari in cassa 9.200 ‐ Totale 9.908 26
Sezione 4 ‐ Attività finanziarie disponibili per la vendita ‐ Voce 40
4.1 ‐ Composizione della voce 40 "Attività finanziarie disponibili per la vendita"
2010 2009 Voci/valori
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito ‐ 2.479.099 ‐ ‐ 2.745.030 ‐
‐ titoli strutturati ‐ ‐
‐ ‐ ‐
‐
‐ altri titoli di debito
‐ 2.479.099 ‐ 2.745.030 ‐
2. Titoli di capitale e quote di OICR
1.205.607 ‐
9.066 766.160 ‐
12.582
3. Finanziamenti ‐
‐
‐
‐
‐
‐
Totale 1.205.607 2.479.099 9.066 766.160 2.745.030 12.582
4.2 ‐ Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci/valori 2010 2009
Attività finanziarie 3.693.772 3.523.772 a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche 2.479.099 2.745.029 d) Enti finanziari e) Altri emittenti 1.214.673 778.742
Totale 3.693.772 3.523.772
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4.3 ‐ Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Variazioni/Tipologie Titoli di debito Titoli di capitale e
quote di OICR Finanziamenti Totale
A. Esistenze iniziali 2.745.029 778.742 ‐ 3.523.772
B. Aumenti 888.271 456.934 ‐ 1.345.205
B1. Acquisti 823.494 441.975 ‐ 1.265.468
B2. Variazioni positive di fair value 38.043 14.959 ‐ 53.002
B3. Riprese di valore ‐ ‐ ‐ ‐
‐ imputate al conto economico ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ imputate al patrimonio netto ‐ ‐ ‐ ‐ B4. Trasferimenti da altri portafogli ‐ ‐ ‐ B5. Altre variazioni 26.734 ‐ ‐ 26.734 C. Diminuzioni (1.163.943) (11.262) ‐ (1.175.205)C1. Vendite (434.667) ‐ ‐ (434.667)C2. Rimborsi (659.697) ‐ ‐ (659.697)C3. Variazioni negative di fair value (34.114) (6.746) ‐ (40.860)C4. Rettifiche di valore ‐ (4.516) ‐ (4.516)C5. Trasferimenti ad altri portafogli ‐ ‐ ‐ ‐ C5. Altre variazioni (35.465) ‐ ‐ (35.465)D. Rimanenze finali 2.469.358 1.224.414 ‐ 3.693.772 Sezione 6 ‐ Crediti ‐ Voce 60
6.1 ‐ Crediti verso banche
Composizione 2010 2009
1. Depositi e conti correnti 5.678.086 4.761.929
2. Finanziamenti: ‐ ‐
2.1 Pronti contro termine ‐ ‐
2.2 Leasing finanziario ‐ ‐
2.3 Factoring ‐ ‐
‐ pro‐solvendo ‐ ‐
‐ pro‐soluto ‐ ‐
2.4 Altri finanziamenti ‐ ‐
3. Titoli di debito ‐ ‐
‐ titoli strutturati ‐ ‐
‐ altri titoli di debito ‐ ‐
4. Altre attività ‐ ‐ Totale valore di bilancio 5.678.086 4.761.929
Totale fair value 5.678.086 4.761.929
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6.5 ‐ Crediti verso clientela
2010 2009 Composizione
Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate 1. Leasing finanziario ‐ ‐ ‐ ‐
di cui: senza opzione finale di acquisto ‐ ‐ ‐ ‐
2. Factoring ‐ ‐ ‐ ‐
‐ pro‐solvendo ‐ ‐ ‐ ‐
‐ pro‐soluto ‐ ‐ ‐ ‐
3. Credito al consumo (incluse carte revolving) ‐ ‐ ‐ ‐
4. Carte di credito ‐ ‐ ‐ ‐
5. Altri finanziamenti 246.546 ‐ 66.762di cui: da escussione di garanzie e impegni 246.546 ‐ 66.762
6. Titoli di debito ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ titoli strutturati ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ altri titoli di debito ‐ ‐ ‐ ‐
7. Altre attività ‐ ‐ ‐ ‐
Totale valore di bilancio ‐ 246.546 ‐ 66.762
Totale fair value ‐ 246.546 ‐ 66.762
Gli altri finanziamenti per intervenuta escussione di garanzie ed impegni sono rappresentati dalle somme versate dal Confidi agli enti finanziatori a titolo di pegno irregolare per effetto delle insolvenze dei soci. Detti crediti sono esposti al netto delle relative rettifiche di valore determinate in modo analitico per tener conto delle reali prospettive di recupero degli importi pagati.
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Sezione 10 ‐ Attività materiali ‐ Voce 100
10.1 Composizione della voce 100 "Attività materiali"
Voci/valutazioni 2010 2009 Attività
valutate al costo
Attività valutate al fair
value o rivalutate
Attività valutate al
costo
Attività valutate al fair
value o rivalutate
1. Attività ad uso funzionale
1. 1 di proprietà 32.630 ‐ 51.029 ‐
a) terreni ‐ ‐ ‐ ‐ b) fabbricati ‐ ‐ ‐ ‐ c) mobili 12.500 ‐ 14.928 ‐ d) strumentali ‐ ‐ ‐ ‐ e) altri 20.130 ‐ 36.101 ‐ 1. 2 acquisite in locazione finanziaria ‐ ‐ ‐ ‐
a) terreni ‐ ‐ ‐ ‐ b) fabbricati ‐ ‐ ‐ ‐ c) mobili ‐ ‐ ‐ ‐ d) strumentali ‐ ‐ ‐ ‐ e) altri ‐ ‐ ‐ ‐ Totale 1 32.630 ‐ 51.029 ‐
2. Attività riferibili al leasing finanziario
2. 1 beni inoptati ‐ ‐ ‐ ‐
2. 2 beni ritirati a seguito di risoluzione ‐ ‐ ‐ ‐ 2. 3 altri beni ‐ ‐ ‐ ‐ Totale 2 ‐ ‐ ‐ ‐
3. Attività detenute a scopo di investimento
di cui concesse in leasing operativo ‐ ‐ ‐ ‐ Totale 3 ‐ ‐ ‐ ‐
Totale (1+2+3) 32.630 ‐ 51.029 ‐
Totale attività al costo e rivalutate 32.630 51.029
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Sezione 10 ‐ Attività materiali ‐ Voce 100
10.2 Attività materiali: variazioni annue
Terreni Fabbricati Mobili Strumentali Altre Totale
A. Esistenze iniziali ‐ ‐ 14.928 ‐ 36.101 51.029
B. Aumenti ‐ ‐ 324 ‐ 1.736 2.060
B.1 Acquisti ‐ ‐ 324 ‐ 1.736 2.060
B.2 Riprese di valore ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
B.3 Variazioni positive di fair value imputate a: ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
a) patrimonio netto ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
b) conto economico ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
B.4 Altre variazioni ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
C. Diminuzioni ‐ ‐ (2.752) ‐ (17.706) (20.459)
C.1 Vendite ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
C.2 Ammortamenti ‐ ‐ (2.752) ‐ (16.430) (19.182)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
a) patrimonio netto ‐
b) conto economico ‐
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
a) patrimonio netto ‐
b) conto economico ‐
C.5 Altre variazioni (1.277) (1.277)
D. Rimanenze finali ‐ ‐ 12.500 ‐ 20.131 32.630
Sezione 11 ‐ Attività immateriali ‐ Voce 110
11.1 Composizione della voce 110 "Attività immateriali"
2010 2009
Attività valutate al
costo
Attività valutate al fair
value
Attività valutate al costo
Attività valutate al fair value
1 Avviamento ‐ ‐ ‐ ‐ 2 Altre attività immateriali 2.1 di proprietà 32.195 ‐ 30.988 ‐ ‐ generate internamente ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ altre 32.195 ‐ 30.988 ‐ 2.2 Acquisite in leasing finanziario ‐ ‐ ‐ ‐ Totale 2 32.195 ‐ 30.988 ‐ 3 Attività riferibili al leasing finanziario: 3.1 beni inoptati ‐ ‐ ‐ ‐ 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione ‐ ‐ ‐ ‐ 3.3 altri beni ‐ ‐ ‐ ‐ Totale 3 ‐ ‐ ‐ ‐ 4 Attività concesse in leasing operativo ‐ ‐ ‐ ‐ Totale (1+2+3+4) 32.195 ‐ 30.988 ‐ Totale (Attività al costo + attività al fair value) 32.195 30.988
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Sezione 11 ‐ Attività immateriali ‐ Voce 110 11.2 Attività immateriali: variazioni annue
Totale
A. Esistenze iniziali 30.988B. Aumenti 14.545 B.1 Acquisti 14.545 B.2 Riprese di valore ‐ B.3 Variazioni positive di fair value ‐ ‐ a patrimonio netto ‐ ‐ a conto economico ‐ B.4 Altre variazioni ‐ C. Diminuzioni (13.338)
C.1 Vendite ‐ C.2 Ammortamenti (13.338)
C.3 Rettifiche di valore ‐ ‐ a patrimonio netto ‐ ‐ a conto economico ‐ C.4 Variazioni negative di fair value ‐ ‐ a patrimonio netto ‐ ‐ a conto economico ‐ C.5 Altre variazioni ‐ D. Rimanenze finali nette 32.195 Sezione 12 ‐ Le attività fiscali e le passività fiscali ‐ Voce 120 dell'attivo e voce 70 del passivo 12.1 Composizione della voce 120 ‐ Attvità fiscali: correnti
Composizione 2010 2009
Credito IRAP esercizio in corso 11.353 12.131
Credito IRES esercizio in corso 10.183 12.602
Crediti per ritenute subite 10.566 11.518
Totale 32.102 36.252
12.2 Composizione della voce 70 ‐ Passività fiscali: correnti
Composizione 2010 2009
Debito IRAP esercizio in corso 13.040 11.353
Debito IRES esercizio in corso 3.586 3.122
Totale 16.627 14.476
Sezione 14 ‐ Altre attività ‐ Voce 140
14.1‐ Composizione della voce 140 "Altre attività".
Composizione 2010 2009 Depositi cauzionali 97 77Crediti verso soci 531.317 502.331Risconti attivi 10.438 11.167Altre attività 152 56.759
Totale 542.004 570.334
La voce relativa ai Crediti verso soci è rappresentata dai crediti relativi alle spese di gestione relative agli affidamenti concessi.
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PASSIVO Sezione 1 ‐ Debiti ‐ Voce 10 1.1 ‐ Debiti
2010 2009
Voci Verso banche
Verso enti finanziari
Verso clientela
Verso banche
Verso enti finanziari
Verso clientela
1. Finanziamenti ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 1.1 Pronti contro termine ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 1.2 Altri finanziamenti ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
2. Altri debiti 525 ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
Totale 525 ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
Fair value 525 ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
Sezione 9 ‐ Altre passività ‐ Voce 90 9.1 Composizione della voce 90 "Altre passività"
Composizione 2010 2009
Fornitori 27.334 37.101Fatture da ricevere 44.493 22.905Debiti verso IGI 14.684 15.278Debiti verso soci 18.282 20.673Debiti tributari diversi 26.088 Istituti previdenziali 18.572 30.805Debiti verso dipendenti 22.975 23.635Risconti passivi su commissioni attive 357.213 309.751Fondo rischi per garanzie prestate in bonis 204.666 210.605Fondo rischi per garanzie prestate deteriorate 1.237.055 479.574Fondo rischi "Integrazione Fondo Rischi Regione Sicilia" 441.373 335.328Debiti verso MEF ‐ Fondo Antiusura lg.108/96 621.415 583.872
Totale 3.034.150 2.069.527
I conti “Fondi rischi per garanzie prestate in bonis " Fondi rischi per garanzie prestate deteriorare” si riferiscono alla migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione di garanzia sulle posizioni con evidenze di impairment (incaglio, sofferenza o ristrutturato) alla data di chiusura del bilancio di esercizio e comprende anche la stima della perdita di valore sulle garanzie in bonis. Il “Fondo antiusura l. 108/96” (Quota Ministero), pari a euro 621.415, rappresenta l'ammontare versato al Confidi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per la concessione delle garanzie sulle pratiche antiusura ed è comprensivo sia dei relativi proventi maturati che dell'adeguamento dell’adeguamento positivo al fair value derivante dall’applicazione ai principi IAS (Titoli AFS) pari a euro 13 mila circa.
60
Sezione 10 ‐ Trattamento di fine rapporto del personale ‐ Voce 100
10.1 ‐ Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
2010 2009
A. Esistenze iniziali 74.913 60.755
B. Aumenti 16.983 14.316
B.1 Accantonamento dell'esercizio 21.365 17.757 B.1.1 Utile(perdita) attuariale (4.382) (3.441) B.2 Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni (266) (158)
C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione C.2.1 Imposta sostitutiv su rivalutazione TFR (266) (158)
D. Esistenze finali 91.631 74.913
Sezione 10 ‐ Trattamento di fine rapporto del personale ‐ Voce 100 10.2 Altre informazioni (da specificare)
Anno di riferimento 2010
Valore attuale dell'obbligazione (Past Service Liability) al 1° gennaio 2010 74.913
Interessi passivi (oneri finanziari ‐ Interest Cost) 1.014
Costo relativo alle prestazioni correnti ‐ costo previdenziale (Service Cost) 13.172
Valore attuale dell'obbligazione (Past Service Liability) dei neoassunti
Utilizzi
(Utile) o perdita attuariale (Actuarial (Gain) or Loss) 2.532
Valore attuale dell'obbligazione (Past Service Liability) al 31 dicembre 2010
Valore del TFR iscritto in bilancio al 31 dicembre 2010 91.631
Come indicato dal principio contabile Ias 19, le ipotesi relative ai fenomeni che determinano l’entità dei futuri costi devono rappresentare la migliore stima possibile dell’andamento futuro dei fenomeni in questione. Il modello attuariale di riferimento per la valutazione del TFR poggia su “Ipotesi Demografiche” e “Ipotesi Economico‐Finanziarie”. Per quanto riguarda le Ipotesi Demografiche, le analisi effettuate sono state rivolte ad osservare il trend delle seguenti cause di eliminazione: • Decessi: è stata adottata la tavola di sopravvivenza ISTAT distinta per età e sesso del 2006;
• Pensionamento, dimissioni/licenziamenti, scadenza del contratto: è stata adottata un percentuale d’uscita annua pari allo 0,5%. Nelle valutazioni attuariali è stato considerato un orizzonte temporale di sviluppo pari a 60 anni di età per le donne e 65 per gli uomini;
• Anticipazioni di TFR: i parametri adottati sono il 2% con riferimento alla probabilità annua di richiedere un anticipo di TFR ed il 70% del TFR maturato, quale percentuale di TFR media
61
richiedibile a titolo di anticipo.
Per quanto riguarda le Ipotesi Economico‐Finanziarie, le analisi effettuate nella valutazione del Fondo TFR sono: • Inflazione: è stato adottato un indice del costo della vita pari all’1,6% per il 2010 ed
all’1,5% costante per gli anni successivi. • Tassi di attualizzazione: è stata adottata la curva dei tassi d’interesse fornita da Bloonberg.
In particolare alla chiusura dell'esercizio 2010 si è fatto riferimento alla curva dei tassi d’interesse “ Composite”.
• Incrementi retributivi: è stata adottata una percentuale pari all’1% annuo, al netto dell’inflazione, per tutti i dipendenti.
Sezione 12 ‐ Patrimonio ‐ Voci 120,130,140 e 150 12.1 ‐ Composizione della voce 120 "Capitale"
Voci/Valori 2010 2009
1. Capitale 2.562.498 2.525.998
1.1 Azioni ordinarie 2.565.748 2.530.998
1.2 Capitale sottoscritto non versato (3.250) (5.000)
Comprende le somme portate a Capitale sociale in quanto ad € 1.767.599 a norma dell’art. 1, comma 881, legge 296/2006 con assemblea straordinaria del 28/06/2007, e in quanto ad € 601.648 a norma dell’art. 1, comma 134, legge 244/2007 come da verbale di Consiglio di Amministrazione del 30/04/2008. 12.5 ‐ Altre informazioni: Composizione della voce 160 ‐ Riserve
Riserve Lgale Statutaria Riserve da
FTA Alte Riserve Totale
A. Esistenze iniziali 1.461.927 75.056 (116.410) 2.082.992 3.503.565
B. Aumenti
158.705 ‐ ‐
572.815
731.520
B.1 Attribuzioni di utili
158.705 ‐ ‐
370.313
529.018
B.2 Altre Variazioni ‐ ‐ ‐
202.502
202.502 C. Diminuzioni ‐ ‐ ‐ (165.542) (165.542)C.1 Copertura perdite ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ C.2 Rimborsi ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ C.3 Rettifiche di Valore ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ C.4 Altre Variazioni ‐ ‐ ‐ (165.542) (165.542)
D. Rimanenze Finali 1.620.632 75.056 (116.410) 2.490.265 4.069.543
Il risultato del bilancio d’esercizio 2009, a seguito dell’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS, si è ridotto passando da Euro 745.412 ad Euro 529.018, pertanto si è provveduto ad imputare percentualmente tale differenza alle due riserve. Le altre riserve sono così composte:
62
∙ Riserva Fondo Rischi Indisponibile 2.175.175 ∙ Riserva Ex art.2525 U.C/CC 149.548
∙ Riserva Art.3 Comma 2 L.R. 11/2005 165.542
TOTALE 2.490.265 12.5 ‐ Altre informazioni: Composizione della voce 170 ‐ Riserve da Valutazione
Riserve da Valutazione Leggi speciali di rivalutazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Utili/perdite attuariali su
piani prev. Ben. Dip.
Partecipazioni valutate al patrimonio
netto
Totale
A. Esistenze iniziali (3.559) (3.559)B. Aumenti 27.777 27.777B.1 Variazioni positive di fair value 27.777 27.777B.2 Altre Variazioni C. Diminuzioni (28.451) (28.451)C.1 Variazioni negative di fair value (28.451) (28.451)C.2 Altre Variazioni D. Rimanenze Finali (4.233) (4.233)
Nella presente voce figurano le riserve da valutazione relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita. In sede di prima applicazione al 01.01.2009 degli IAS/IFRS, per la valorizzazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita è stato adottato il fair value. Nella tabella seguente, come richiesto dall'art. 2427 C.C., comma 7 bis, sono illustrate in modo analitico le voci di Patrimonio netto, con l'indicazione relativa alla loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità.
Descrizione Importo Possibilità d'utilizzo
Utilizzazioni eff. nei 3 es.prec. per copert. perdite
Utilizzazioni eff.nei 3 es.
prec. per altre ragioni
Sovrapprezzo di emissione 328.904 A, B Totale voce 150 328.904 Riserva legale 1.620.632 B Riserva statutaria 75.056 B 14.765 Riserva Ex art.2525 U.C/CC 149.548 B Riserva Fondo Rischi Indisponibile 2.175.175 C Riserva Art.3 Comma 2 L.R. 11/2005 165.542 B Riserva Fondo FTA (116.410) B Totale Voce 160 4.069.543 Riserve da valutazione (4.233) ‐ Totale Voce 170 (4.233) Totale Riserve 4.065.310 ‐ A: PER AUMENTO CAPITALE SOCIALE B: PER COPERTURA PERDITE D'ESERCIZIO C: PER COPERTURA PERDITE SU GARANZIE
63
Parte C – Informazioni sul Conto Economico
65
Conto economico 1.1 ‐ Composizione della voce 10 "Interessi attivi e proventi assimilati"
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni
2010 2009
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
‐ ‐ ‐ ‐ ‐
2. Attività finanziarie valutate al fair value ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
65.547 ‐ ‐ 65.547 64.828
4. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
‐ ‐ ‐ ‐
5. Crediti ‐ ‐ 42.436 42.436 40.7735.1 ‐ Crediti verso banche ‐ ‐ 39.500 39.500 40.7735.2 ‐ Crediti verso enti finanziari ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 5.3 ‐ Crediti verso clientela ‐ ‐ 2.936 2.936 ‐ 6. Altre attività ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 7. Derivati di copertura ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
Totale 65.547 ‐ 42.436 107.983 105.601
1.3 ‐ Composizione della voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”
Voci/Forme tecniche Finanziamenti Titoli Altro 2010 2009
1. Debiti verso banche ‐ ‐ (9.552) (9.552) (7.852)
2. Debiti verso enti finanziari ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
3. Debiti verso clientela ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
4. Titoli in circolazione ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 5. Passività finanziarie di negoziazione
‐ ‐ ‐ ‐ ‐
6. Passività finanziarie valutate al fair value
‐ ‐ ‐ ‐ ‐
7. Altre passività ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
8. Derivati di copertura ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
Totale ‐ ‐ (9.552) (9.552) (7.852)
66
Sezione 2 ‐ Le commissioni ‐ voci 30 e 40 2.1 ‐ Composizione della voce 30 "Commissioni attive"
Dettaglio 2010 2009
1. operazioni di leasing finanziario ‐ ‐ 2. operazioni di factoring ‐ ‐ 3. credito al consumo ‐ ‐ 4. attività di merchant banking ‐ ‐ 5. garanzie rilasciate 1.065.005 1.016.1846. servizi di: ‐ ‐ ‐ gestione fondi per conto terzi ‐ ‐ ‐ intermediazione in cambi ‐ ‐ ‐ distribuzione prodotti ‐ ‐ ‐ altri ‐ ‐ 7. serzivi di incasso e pagamento ‐ ‐ 8. servicing in operazioni di cartolarizzazione ‐ ‐ 9. altre commissioni 160.752 12.710
Totale 1.225.757 1.028.894
La sottovoce “Garanzie rilasciate” si riferisce alla quota di competenza dell’esercizio delle commissioni per le garanzie concesse sugli affidamenti a favore dei soci. La sottovoce “altre commissioni diverse” si riferisce a commissioni relative a spese di istruttoria e impianto pratica connesse all'attività di rilascio della garanzia. Sezione 2 ‐ Le commissioni ‐ voci 30 e 40 2.2 ‐ Composizione della voce 40 "Commissioni passive"
Dettaglio/Settori 2010 2009
1. garanzie ricevute ‐ ‐
2. distribuzione di servizi da terzi ‐ ‐
3. servizi di incasso e pagamento ‐ ‐
4. altre commissioni ‐ ‐ ‐
‐ Commissioni su titoli (3.996) (2.319)
‐ Fideiussione a favore Regione Sicilia (13.775) (14.448)
Totale (17.771) (16.767)
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Sezione 3 – Dividendi e Proventi simili ‐ Voce 50 3.1 Composizione della voce 50 “Dividendi e proventi simili”
Voci/Proventi 2010 2009
Dividendi Proventi da
quote di O.I.C.R. Dividendi
Proventi da quote di O.I.C.R.
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
‐ ‐ ‐ ‐
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 750 ‐ ‐ ‐
3. Attività finanziarie al fair value ‐ ‐ ‐ ‐
4. Partecipazioni: ‐ ‐ ‐ ‐
4.1 per attività di merchant banking ‐ ‐ ‐ ‐
4.2 per altre attività ‐ ‐ ‐ ‐
Totale 750 ‐ ‐ ‐
Sezione 8 ‐ Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento ‐ voce 100 8.1 ‐ "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti"
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2) Voci/rettifiche
Specifiche Di
portafoglio Specifiche
Di portafoglio
2010 2009
1 ‐ Crediti verso banche
‐ per leasing ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ per factoring ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ per altri crediti ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
2 ‐ Crediti verso enti finanziari
‐ per leasing
‐
‐
‐
‐
‐
‐
‐ per factoring ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ per altri crediti
‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
3 ‐ Crediti verso clientela (7.219) ‐ 2.003 ‐ (5.2169) 1.945
‐ per leasing
‐
‐
‐
‐
‐
‐
‐ per factoring ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ per credito al consumo ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ per altri crediti (7.219) ‐ 2.003 ‐ (5.216) 1.945Totale (7.219) ‐ 2.003 ‐ (5.216) 1.945
Riprese di valore da interessi
68
Sezione 8 ‐Rettifiche di valore nette per deterioramento ‐ voce 100
8.2 ‐ "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita"
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Voci/Rettifiche
Specifiche Di portafoglio Specifiche Di portafoglio
2010 2009
1. Titoli di debito ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
2. Titoli di capitale e quote di OICR
(4.516) ‐ ‐ ‐ (4.516) ‐
3. Finanziamenti ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
Totale (4.516) ‐ ‐ ‐ (4.516) ‐ Sezione 8 ‐Rettifiche di valore nette per deterioramento ‐ voce 100 8.4 ‐ "Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie"
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2) Voci/Rettifiche
Specifiche Di portafoglio Specifiche Di portafoglio 2010 2009
1. Garanzie rilasciate (757.481) ‐ ‐ 5.939 (751.542) (244.194)
2. Derivati su crediti ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
3. Impegni ad erogare fondi ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
4. Altre operazioni ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
Totale (757.481) ‐ ‐ 5.939 (751.542) (244.194)
In tale sottovoce sono indicate le rettifiche di valore specifiche relative alle esposizioni garantite deteriorate e le rettifiche di valore di portafoglio relative alla esposizioni garantite in bonis.
69
Sezione 9 ‐Le spese amministrative ‐ voce 110
9.1 ‐ Composizione della voce 110.a "Spese per il personale"
Voci/Settori 2010 2009
1) Personale dipendente (363.760) (295.531)
a) salari e stipendi (271.088) (220.816)
b) oneri sociali (73.910) (54.905)
c) indennità di fine rapporto ‐ ‐
d) spese previdenziali ‐ ‐
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (16.983) (14.316)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
‐ ‐
‐ a contribuzione definita ‐ ‐
‐ a benefici definiti ‐ ‐
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: ‐ ‐
‐ a contribuzione definita ‐ ‐
‐ a benefici definiti ‐ ‐
h) altre spese (1.779) (5.494)
2) Altro personale in attività ‐ ‐
3) Amministratori e sindaci (68.560) (72.107)
4) Personale collocato a riposo ‐ ‐
5) Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende ‐ ‐
6) Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società ‐ ‐
Totale (432.319) (367.638)
La voce "accantonamento al trattamento di fine rapporto" comprende l'utile/perdita dell'adeguamento attuariale, così come previsto dal principio contabile internazionale IAS 19. 9.2 ‐ Numero medio dei dipendenti ripartito per categoria
2010 2009
dirigenti 1 1
quadri direttivi 1 1
restante personale 10 8
Totale 12 10
70
Sezione 9 ‐Le spese amministrative ‐ voce 110
9.3 ‐ Composizione della voce 110.b "Altre spese amministrative"
Composizione 2010 2009 Spese postali (5.480) (4.172)Compensi a terzi per servizi (46.483) (20.631)Provvigioni (244.056) (265.520)Contributi Associativi (9.228) (7.027)Professionali e Consulenze (210.570) (90.250)Spese di rappresentanza (3.807) (2.430)Assicurazioni (9.753) (9.823)Spese Energia elettrica (3.345) (2.905)Fitti passivi (29.923) (30.622)Spese condominiali (862) (638)Viaggi e trasferte (10.982) (6.586)Spese telefoniche (6.865) (5.618)Informazioni commerciali (36.849) (32.690)Spese amministrative varie (6.483) (10.132)Spese diverse (2.977) (2.730)Spese manutenzione (3.458) (4.432)Convegni (300) ‐ Spese pulizia locali (5.244) (5.159)Abbonamenti (360) (360)Omaggi e regalie (7.996) (5.288)Cancelleria (8.802) (11.485)Pubblicità (12.334) (21.508)Costi indeducibili ‐ (543)Altri canoni (36.883) (31.115)Raccolta rifiuti solidi urbani (678) ‐ Spese di riscaldamento (839) (1.437)
Totale (704.557) (573.101)
71
Sezione 10 ‐ Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali ‐Voce 120
10.1 ‐ Composizione della voce 120 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali"
Voci/rettifiche e riprese di valore Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore per
deterioramento (b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
(a + b ‐ c)
1. Attività ad uso funzionale (19.182) ‐ ‐ (19.182) 1. 1 di proprietà (19.182) ‐ ‐ (19.182) a) terreni ‐ ‐ ‐ ‐ b) fabbricati ‐ ‐ ‐ ‐ c) mobili (2.752) ‐ ‐ (2.752) d) strumentali (6.990) ‐ ‐ (6.990) e) altri (9.440) ‐ ‐ (9.440) 1. 2 acquisite in locazione finanziaria ‐ ‐ ‐ ‐ a) terreni ‐ ‐ ‐ ‐ b) fabbricati ‐ ‐ ‐ ‐ c) mobili ‐ ‐ ‐ ‐ d) strumentali ‐ ‐ ‐ ‐ e) altri ‐ ‐ ‐ ‐ 2. Attività riferibili al leasing finanziario ‐ ‐ ‐ ‐ 3. Attività detenute a scopo di investimento
‐ ‐ ‐ ‐
di cui concesse in leasing operativo (da specificare) ‐ ‐ ‐ ‐
Totale (19.182) ‐ ‐ (19.182)
Sezione 11 ‐ Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali ‐ Voce 130 11.1 ‐ Composizione della voce 130 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali" (2010)
Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore per
deterioramento (b)
Riprese di valore (c)
Risultato netto
(a + b ‐ c)
1. Avviamento ‐ ‐ ‐
2. Altre attività immateriali (13.337) ‐ ‐ (13.337)
2.1 Di proprietà (13.337) ‐ ‐ (13.337)
2.2 Acquisite in locazione finanziaria ‐ ‐ ‐ ‐
3. Attività riferibili al leasing finanziario ‐ ‐ ‐ ‐
4. Attività concesse in leasing operativo ‐ ‐ ‐ ‐
Totale (13.337) ‐ ‐ (13.337)
72
Sezione 14‐ Altri proventi ed oneri di gestione ‐ Voce 160 14 ‐ Composizione della voce 160 "Altri proventi ed oneri di gestione"
Voci/Valori 2010 2009
Versamento soci a copertura rischi 894.087 758.118
Contributo Ministero dell' Economia Antiusura ‐ 181.711
Contributo Camera di Commercio 10.000 ‐
Tassa di Ammissione 4.290 5.200
Arrotondamenti attivi 79 97
Arrotondamenti passivi (4.650) (85)
Altri proventi diversi 518 21.353
Sopravvenienze attive 44.553 ‐
Sopravvenienze passive (60.230) (73.768)
Penale riaccredito ‐ 101
Valori bollati e marche (518) (296)
Altre imposte e tasse (240) (233)
Contributo art.13 D.L. 269/2003 (11.684) (12.278)
Acc.to fondo rischi Antiusura ‐ (188.011)
Rettifiche di valore su crediti verso soci (68.112) (47.763)
Altri oneri di gestione (365) (554)
Totale 807.727 643.592
Sezione 17 ‐ Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente ‐ voce 190
17.1 ‐ Composizione della voce 190 "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"
Componente/Valori 2010 2009
1. Imposte correnti (‐) 16.627 14.476 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/‐) ‐ ‐ 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) ‐ ‐ 4. Variazioni delle imposte anticipate (+/‐) ‐ ‐ 5. Variazioni delle imposte differite (+/‐) ‐ ‐
6. Imposte di competenza dell'esercizio (‐) (‐1+/‐2+3+/‐4+/‐5) 16.627 14.476
Le imposte correnti si riferiscono all'IRAP per Euro 13.040 e all'IRES per Euro 3.586 e sono state calcolate senza apportare al risultato netto del conto economico le eventuali variazioni in aumento conseguenti all'applicazione dei criteri indicati dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi di cui al D.P.R. del 22 dicembre 1986 n.917 e successive modifiche, come previsto dal comma 46 dell'art. 13 del D.L. 30 settembre 2003 n. 269 convertito nella Legge 24 novembre 2003 n. 326.
73
Sezione 17 ‐ Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente ‐ voce 190 17.2 ‐ Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
2010 2009
UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE Tasso teorico applicabile 27,5% 27,5% Imposte teoriche ‐ ‐ 1. IRES trasferita ai soci per "trasparenza fiscale" 2. Adeguamento aliquota IRES 3.586 3.122 3. IRAP 13.040 11.353 4. Differenze permanenti 5. Altre differenze
Imposte sul reddito registrate in conto economico (voce 210) 16.627 14.476
Sezione 19 ‐ Altre informazioni
19.1 ‐ Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive
Interessi attivi Commissioni attive
Voci/controparte Banche Enti finanziari
Clientela Banche Enti finanziari
Clientela
Totale (2010)
Totale (2009)
1. Leasing finanziario ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ beni immobili ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ beni mobili ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ beni strumentali ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ beni immateriali ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
2. Factoring ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ su crediti correnti ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ su crediti futuri ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ su crediti acquistati a titolo definitivo ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ su crediti acquistati al di sotto del valore originario
‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ per altri finanziamenti ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 3. Credito al consumo ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ prestiti personali ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ prestiti finalizzati ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ cessioni del quinto ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 4. Garanzia ed impegni ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 1.225.757 1.225.757 1.028.894
‐ di natura commerciale 1.225.757 1.225.757 1.028.894
‐ di natura finanziaria ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
Totale ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 1.225.757 1.225.757 1.028.894
75
Parte D – Altre Informazioni
76
77
SEZIONE 1 ‐ Riferimenti specifici sulle attività svolte
D. GARANZIE ED IMPEGNI D.1 ‐ Valore delle garanzie rilasciate e degli impegni
Operazioni 2010 2009
1. Garanzie rilasciate di natura finanziaria 89.911.240 77.468.437
‐ Banche
Valore nominale 89.911.240 77.468.437
Valore residuo 76.707.975 67.799.246
‐ Enti finanziari
‐ Clientela
2. Garanzie rilasciate di natura commerciale ‐ ‐
‐ Banche
‐ Enti finanziari
‐ Clientela
3. Impegni irrevocabili a erogare fondi ‐ ‐ a) Banche ‐ ‐
i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto
b) Enti finanziari ‐ ‐ i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto
c) Clientela ‐ ‐ i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4. Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5. Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6. Altri impegni irrevocabili
Totale 89.911.240 77.468.437
D.2 ‐ Finanziamenti iscritti in bilancio per intervenuta escussione
2010 2009
Voce Valore lordo
Rettifiche di valore
Valore netto Valore lordo Rettifiche di
valore Valore netto
1. Attività in bonis ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
‐ da garanzie
‐ di natura commerciale
‐ di natura finanziaria
2. Attività deteriorate 262.395 (15.849) 246.546 77.395 (10.633) 66.762
‐ da garanzie
‐ di natura commerciale
‐ di natura finanziaria 262.395 (15.849) 246.546 77.395 (10.633) 66.762
Totale 262.395 (15.849) 246.546 77.395 (10.633) 66.762
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H. OPERATIVITA' CON FONDI DI TERZI
H.1 ‐ Natura dei fondi e forme di impiego
2010 2009
Fondi pubblici Fondi pubblici Voci/Fondi
di cui: a rischio
proprio
di cui: a rischio proprio
1. Attività in bonis 229.500 25.500 270.000 30.000
‐ leasing finanziario
‐ factoring
‐ altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
‐ partecipazioni
di cui: per merchant banking
‐ garanzie e impegni 229.500 25.500 270.000 30.000
2. Attività deteriorate
2.1 Sofferenze 369.741 41.082 122.241 13.582
‐ leasing finanziario
‐ factoring
‐ altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
‐ garanzie e impegni 369.741 41.082 122.241 13.582
2.2 Incagli ‐ ‐ ‐ ‐
‐ leasing finanziario
‐ factoring
‐ altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
‐ garanzie e impegni
2.3 Esposizioni ristrutturate ‐ ‐ ‐ ‐
‐ leasing finanziario
‐ factoring
‐ altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
‐ garanzie e impegni
2.4 Esposizioni scadute ‐ ‐ ‐ ‐
‐ leasing finanziario
‐ factoring
‐ altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
‐ garanzie e impegni
Totale 599.241 66.582 392.241 43.582
79
H.2 ‐Valori lordi e netti delle attività a rischio proprio
2010
Fondi pubblici Voce
Valore lordo Rettifiche di
valore Valore netto
1. Attività in bonis 25.500 86 25.414
‐ leasing finanziario
‐ factoring
‐ altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
‐ partecipazioni
di cui: per merchant banking
‐ garanzie e impegni 25.500 86 25.414
2. Attività deteriorate
2.1 Sofferenze 41.082 24.197 16.885
‐ leasing finanziario
‐ factoring
‐ altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
‐ garanzie e impegni 41.082 24.197 16.885
2.2 Incagli ‐ ‐ ‐
‐ leasing finanziario
‐ factoring
‐ altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
‐ garanzie e impegni
2.3 Esposizioni ristrutturate ‐ ‐ ‐
‐ leasing finanziario
‐ factoring
‐ altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
‐ garanzie e impegni
2.4 Esposizioni scadute ‐ ‐ ‐
‐ leasing finanziario
‐ factoring
‐ altri finanziamenti
di cui: per escussione di garanzie e impegni
‐ garanzie e impegni
Totale 66.582 24.283 42.299
I dati relativi all’operatività dei fondi di terzi si riferiscono allo speciale fondo antiusura
gestito dal Confidi per conto del Ministero dell’Economia e delle finanze ai sensi della legge 7 Marzo 1996 n. 108.
Nel corso del 2009 la società ha provveduto a gestire il Contributo interessi art. 15 L.R. 11/2005 per conto della Regione Sicilia – Assessorato Regionale dell’Economia – per un
80
ammontare di € 433.249. La gestione di tali fondi riveste una natura di mero servizio pertanto il loro valore non è stato indicato nello Stato Patrimoniale in quanto sono da ritenersi “Fondi di terzi in amministrazione a valersi su risorse pubbliche”.
SEZIONE 3 INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA SEZIONE 3.1 RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
INTERCONFIDI MED ha come ruolo istituzionale quello di intermediario specializzato nelle relazioni tra banca ed impresa finalizzato ad agevolare l’accesso al credito alle PMI socie. Offre sostegno alle imprese socie mediante la concessione della garanzia cercando al contempo di perseguire una logica di diversificazione e mitigazione del rischio di portafoglio (attraverso il frazionamento dei rischi e le copertura con forme di “riassicurazione” siano essi eligibili o meno ai sensi della disciplina di vigilanza prudenziale).Nell’ambito della sana e prudente gestione del Confidi e di un equilibrato rapporto rischio‐rendimento del portafoglio garanzie, sia attuale che prospettico, le politiche creditizie fissate dal Consiglio di Amministrazione sono orientate: a) allo sviluppo del portafoglio garanzie, mirando alla diversificazione geo‐settoriale e alla
riduzione del rischio di concentrazione verso singole controparti; b) all’ottimizzazione della qualità del portafoglio al fine di minimizzare il costo complessivo
del rischio di credito assunto. In linea con i contenuti della propria missione operativa, nel corso degli ultimi anni il
confidi ha ampliato la configurazione dimensionale e la platea degli associati incrementando il numero e l’ammontare degli interventi creditizi mantenendo un accettabile tasso d’insolvenza grazie ad una rigorosa istruttoria tesa ad una politica di contenimento del rischio pur tenendo presente gli obiettivi di natura mutualistica.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Il processo creditizio della società, disciplinato dal “Regolamento delle garanzie” approvato dal Consiglio di Amministrazione nel corso del 2010, è articolato come segue:
1. Attivazione richiesta di garanzia, istruttoria ed attribuzione del rating 2. Concessione della garanzia 3. Richiesta di controgaranzia 4. Monitoraggio delle posizioni garantite 5. Gestione del contenzioso 6. Esponenti aziendali o soggetti collegati
Il suddetto regolamento descrive le fasi operative connesse al rilascio e alla gestione delle
garanzie individuando ruoli e responsabilità delle diverse strutture organizzative del confidi, stabilendo i limiti e le autonomie deliberative degli organi coinvolti nella concessione e nel
81
rinnovo della garanzia e fissando i principi generali in materia di controlli sul processo menzionato.
Il regolamento si integra con la “Procedura di monitoraggio e classificazione delle garanzie” che regola il processo di controllo dell’andamento delle esposizioni e la loro classificazione in base ai risultati del monitoraggio.
Nell’organizzazione sono presenti diverse figura preposte alla sorveglianza sul regolare
andamento dei rapporti creditizi tra il soggetto garantito e gli enti finanziatori convenzionati (Area credito, Area contenzioso, Risk manager e Alta direzione).
L’area credito si occupa del periodico monitoraggio del portafoglio e del passaggio di competenza , nel caso di andamento anomalo, della posizione all’area contenzioso.
L’area Contenzioso è responsabile della tempestiva rilevazione delle anomalie segnalate, del monitoraggio delle posizioni deteriorate, della formulazione di proposte di classificazione da sottoporre al Consiglio di Amministrazione e della relativa annotazione della classe di rischio da esso determinata, anche al fine di garantire che le rilevazioni contabili consentano la corretta produzione delle Segnalazioni di vigilanza.
Il Risk manager ha il compito di controllare il livello di rischiosità dell’intero portafoglio e di informare periodicamente la direzione e il Consiglio di Amministrazione.
L’alta direzione si occupa di attuare le politiche creditizie fissate dal Consiglio di Amministrazione, garantire un’efficace gestione dei processi creditizi e dei connessi rischi di credito cui l’intermediario è esposto. Nell’ambito del mantenimento dei rapporti istituzionali con l’esterno, adotta specifici accordi con gli istituti di credito per definire modalità, tempistica e strumenti per una sollecita comunicazione di eventuali sintomi di aggravamento del livello di rischio.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio adottati
Di seguito si riportano le linee guida delle attività di gestione e controllo del rischio di credito:
• fasi del processo creditizio e valutazione del merito creditizio delle PMI • misurazione del rischio di portafoglio • determinazione del requisito patrimoniale.
Il primo momento di analisi e valutazione del merito creditizio è rappresentato dalla fase di istruttoria durante la quale :
• Si effettua una adeguata valutazione del merito creditizio del socio sotto il profilo finanziario, patrimoniale e reddituale nonché degli scopi del finanziamento e del progetto che il richiedente la garanzia intende farsi finanziare;
• Si assicura una corretta remunerazione in termini commissionali del rischio assunto in base al rating interno stabilito.
Con riferimento alla valutazione del merito creditizio Interconfidimed prevede:
1) analisi quantitative, tendenti a valutare la capacità dell’impresa di generare nel tempo flussi di cassa positivi ed adeguati, mantenendo un’equilibrata struttura patrimoniale e finanziaria e congrui livelli di redditività prospettica. Le valutazioni, basate sui bilanci dell’impresa, sono sintetizzate nel rating interno e nel rating ottenuto dalla procedura Medio Credito Centrale.
82
2) analisi delle banche dati forniti da partner esterni specializzati finalizzate ad evidenziare le caratteristiche di rischiosità sia storiche che attuali del richiedente la garanzia (presenza di protesti, insoluti, ecc.): le analisi sono sintetizzate in un rating on demand.
Il secondo momento di controllo è rappresentato dal monitoraggio delle garanzie concesse, inteso come attività di verifica andamentale delle posizioni per la rilevazione e la gestione tempestiva dei fenomeni di rischiosità attraverso un monitoraggio sistematico che, cercando di anticipare il manifestarsi dei casi problematici, consenta una corretta valutazione e classificazione dello stato del portafoglio.
Parallelamente a tali attività l’Ufficio Risk Management procede ad elaborare analisi – sia di sintesi (interno portafoglio garantito) sia di dettaglio (analisi per settori, tipo di garanzia, provincia, ecc.) – relativamente ai fattori di rischio Probabilità di Default e LossGiven Default, monitora inoltre periodicamente l’andamento del rating per il flusso di pratiche garantite verificando il trend della rischiosità del portafoglio acquisito rispetto a quello dello stock in essere e procede ad elaborare le simulazioni sull’assorbimento patrimoniale del Patrimonio di Vigilanza determinando le attività ponderate per il rischio di credito secondo il metodo Standard.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Per quanto concerne la mitigazione del rischio di credito assunto tramite il rilascio di
garanzie alle imprese socie, Interconfidimed si avvale della controgaranzia rilasciata dal Fondo centrale di Garanzia.
Dal dicembre 2009 Interconfidimed è certificatore del merito creditizio delle imprese. Il processo di gestione delle controgaranzie è di competenza dell’area credito ed è descritto nel regolamento delle garanzie.
Inoltre, nel processo di erogazione delle garanzie vengono valutate le forme di protezione del rischio, la garanzie personali eventualmente legate all’operazione principale e le garanzie ipotecarie.
2.4 Procedure seguite e le metodologie utilizzate nella gestione e nel controllo delle attività finanziarie deteriorate
Le attività deteriorate in base alla tipologia di criticità manifestata vengono classificate
come scadute, incagliate e a sofferenza. La metodologia valutativa delle posizioni segue un approccio analitico commisurato
all’intensità degli approfondimenti e alle risultanze che emergono dal continuo processo di monitoraggio.
La gestione e il controllo delle attività deteriorate è affidato all’Area contenzioso che agisce in rispetto ai processi elencati nella “Procedura di monitoraggio e classificazione delle garanzie” approvata dal Consiglio di amministrazione.
La procedura della gestione del credito anomalo prevede - una segmentazione del portafoglio dei crediti di firma in funzione delle informazioni
andamentali delle posizioni, desumibili dalle piattaforme, dai tabulati o dalle comunicazioni bancarie
- le proposte di intervento necessarie
83
In tal senso, l’area contenzioso raccoglie tutta la documentazione necessaria all’analisi della posizione al fine di valutare, la possibilità del ripristino delle condizioni di normalità ( nel caso di incagli) o la legittimità della richiesta e la regolarità formale della procedura in relazione alla tipologia di garanzia rilasciata e agli accordi di convenzione ( in caso di sofferenza).
Le posizioni classificate a sofferenza vengono poi gestite all’interno della medesima area che, nell’ottica costi‐benefici, propone ogni azione giudiziale possibile per il recupero del relativo credito e in collaborazione con l’area crediti stabilisce le modalità di recupero o di attivazione delle eventuali controgaranzie; cura i rapporti con i legali esterni incaricati, al fine di ottenere un costante aggiornamento sullo stato delle azioni legali intraprese per poter adeguare la valutazione del dubbio esito da imputare ad ogni posizione.
Tutte le decisioni in merito alla evoluzione del rapporto in sofferenza,salvo attribuzioni di specifiche deleghe, sono di spettanza del Consiglio di Amministrazione tra cui:
- La determinazione dei passaggi a perdita - La decisione sulle possibili azioni finalizzate al recupero del credito - La definizione dei piani di rientro
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. ‐ Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia
Portafogli /Qualità Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate
Esposizioni scadute
Altre attività
Totale
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
‐
2. Attività finanziarie valutate al fair value
‐
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.693.772 3.693.772
4. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
‐
5. Crediti verso banche 5.678.086 5.678.086
6. Crediti verso enti finanziari ‐
7. Crediti verso clientela 246.546 246.546
8. Derivati di copertura ‐
Totale (2010) 246.546 ‐ ‐ ‐ 9.371.858 9.618.404
Totale (2009) 66.762 ‐ ‐ ‐ 8.285.701 8.352.463
84
2.‐ Esposizioni creditizie
2.1‐ Esposizioni creditizie verso clientela: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/Valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche
Rettifiche di valore di portafoglio
Esposizione Netta
A. ATTIVITA' DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA 262.395 15.849 ‐ 246.546
‐ Sofferenze 262.395 15.849 246.546
‐ Incagli ‐
‐ Esposizioni ristrutturate ‐
‐ Esposizioni scadute deteriorate ‐
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO 7.167.700 1.237.054 ‐ 5.930.646
‐ Sofferenze 6.977.700 1.237.054 5.740.646
‐ Incagli 190.000 190.000
‐ Esposizioni ristrutturate ‐
‐ Esposizioni scadute deteriorate ‐
TOTALE A 7.430.095 1.252.903 ‐ 6.177.192
B. ESPOSIZIONI IN BONIS
‐ Esposizioni scadute non deteriorate ‐
‐ Altre esposizioni 69.540.275 204.667 69.335.608
TOTALE B 69.540.275 ‐ 204.667 69.335.608
TOTALE A + B 76.970.370 1.252.903 204.667 75.512.799
85
2.2‐ Esposizioni creditizie verso banche ed enti finanziari: valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/Valori Esposizione
lorda
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di portafoglio
Esposizione Netta
A. ATTIVITA' DETERIORATE
ESPOSIZIONI PER CASSA ‐ ‐ ‐ ‐
‐ Sofferenze ‐
‐ Incagli ‐
‐ Esposizioni ristrutturate ‐
‐ Esposizioni scadute deteriorate ‐
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO ‐ ‐ ‐ ‐
‐ Sofferenze ‐
‐ Incagli ‐
‐ Esposizioni ristrutturate ‐
‐ Esposizioni scadute deteriorate ‐
TOTALE A ‐ ‐ ‐ ‐
B. ESPOSIZIONI IN BONIS
‐ Esposizioni scadute non deteriorate ‐
‐ Altre esposizioni 5.678.086 ‐ ‐ 5.678.086
TOTALE B 5.678.086 ‐ ‐ 5.678.086
TOTALE A + B 5.678.086 ‐ ‐ 5.678.086
86
3.Concentrazione del credito 3.1 Distribuzione dei finanziamenti verso clientela per settore di attività economica della controparte:
Stock finanziamenti per settore merceologico N.Fin. Importo Fin. % su totale
Abbigliamento, tessili e maglieria 35 € 2.168.500,00 1%Alimentari 160 € 31.431.276,11 18%Arredamento 48 € 4.281.222,84 2%Autoveicoli vendita e riparazione 24 € 3.239.053,68 2%Chimici e parachimici 43 € 8.151.079,32 5%Computer, Hardware e Software 7 € 1.240.000,00 1%Edilizia, materiali edili, calce e laterizi 181 € 29.451.577,13 17%Editoria /Grafici, cartotecnici 21 € 6.105.593,97 3%Industria estrattiva e lapidei 15 € 1.613.000,00 1%Installatori, impiantistica 99 € 11.508.537,07 6%Intermediari del commercio 9 € 446.000,00 0%Legno 4 € 1.940.000,00 1%Materie plastiche 26 € 8.395.000,00 5%Metalmeccanici 119 € 16.052.444,90 9%Ottica e fotografia 6 € 240.000,00 0%Servizi 105 € 14.807.937,06 8%Trasporti 40 € 4.271.245,69 2%Turismo alberghiero 34 € 18.482.233,00 10%Varie 84 € 14.210.000,00 8%
Totale complessivo 1060 € 178.034.700,77 100%
3.3 Grandi rischi
La normativa di vigilanza per gli intermediari finanziari prevede alcuni limiti relativi alle
singole posizioni‐ che non possono eccedere il 40% del patrimonio di vigilanza – e al totale dei c.d. “grandi rischi”, intesi come le posizioni di rischio che superano il 15% del patrimonio di vigilanza, che non può eccedere un limite pari ad 8 volte il patrimonio di vigilanza.
Interconfidimed rileva 8 posizioni che rientrano nella categoria di grande rischio secondo la definizione della normativa di vigilanza.
3.3 Grandi rischi
2010 2009
Ammontare (valore ponderato) 4.273.074 1.215.862
Numero 8 5
87
3.2 RISCHIO DI MERCATO 3.2.1 Rischio di tasso di interesse INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Aspetti generali
Non sono stati considerati requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato, in considerazione del fatto che Interconfidimed non svolge alcuna attività di negoziazione in titoli e pertanto rientra nella soglia di esclusione prevista dalle istruzioni di vigilanza.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. ‐ Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Nm Valuta di denominazione: Euro
Voci/Durata residua Fino a 3 mesi
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno
Da oltre 1 anno fino a 5
anni
Da oltre 5 anni fino a 10 anni
Oltre 10 anni
Durata indeterminata
1. Attività ‐ 705.304 101.228 1.672.566 ‐ ‐ ‐
1.1 Titoli di debito 705.304 101.228 1.672.566 1.2 Crediti 1.3 Altre attività
2. Passività ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
2.1 Debiti 2.2 Titoli in circolazione
2.3 Altre passività
3. Derivati finanziari
Opzioni
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte
Altri derivati
3.3 Posizioni lunghe
3.4 Posizioni corte
88
3.2.2 Rischio di cambio e di prezzo Interconfidimed non detiene posizioni finanziaria esposte ai rischi di prezzo e di cambio. 3.3 RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Il rischio operativo esprime il rischio che la disfunzione di sistemi, procedure e direttive
influenzi negativamente l’equilibrio economico e patrimoniale della società. A tale scopo InterconfidiMed si è dotata di una struttura organizzativa con linee di
responsabilità ben definite e funzionali al raggiungimento dei risultati attesi, nonché di adeguati meccanismi di controllo interno.
1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo In base alla Circolare n. 216 del 05/08/1996 – 7° aggiornamento Luglio 2007 – Cap.V, Sez.
IX, pag. 1, InterconfidiMed per la valutazione dei rischi operativi utilizza il metodo base. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Voce di bilancio IAS/IFRS 31.12.2008 31.12.2009 31.12.2010 Interessi attivi e proventi assimilati 241.214 105.601 107.983Interessi passivi ed oneri assimilati (8.405) (7.852) (9.552)Commissioni attive 621.983 1.028.894 1.225.757Commissioni passive (1.681) (16.767) (17.771)Dividendi e proventi assimilati 750Risultato netto dell'attività di negoziazione Risultato netto dell'attività di copertura Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Utile/perdita da cessione o riacquisto di attività finanziarie/passività finanziarie
Margine di Intermediazione 853.111 1.109.876 1.307.167
Indicatore rilevante 1.090.051
Requisito patrimoniale regolamentare 163.508
SEZIONE 4 INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 4.1 Il Patrimonio dell’impresa INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Una delle priorità strategiche del confidi è rappresentata dalla consistenza e dalla dinamica
dei mezzi patrimoniali: l’evoluzione del patrimonio aziendale non solo accompagna puntualmente la crescita dimensionale ma rappresenta un elemento decisivo nelle fasi di sviluppo.
89
Il patrimonio di vigilanza viene determinato sulla base delle regole emanate da Banca d’Italia (Circ 216 del 05/08/1996 – 7° aggiornamento del 09/07/2007) e costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale, in quanto risorsa finanziaria in grado di assorbire le possibili perdite prodotte dall’esposizione del confidi ai rischi tipici della propria attività.
Il patrimonio di Interconfidimed è calcolato sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico determinato con l’applicazione delle regole contabili previste dai principi contabili internazionali, tenendo conto dei “filtri prudenziali”, ed è determinato dalla somma del capitale sociale, delle riserve di capitale e di utili.
Interconfidimed si pone il duplice obiettivo di incrementare e preservare il suo patrimonio attraverso un forte impegno a intercettare risorse pubbliche a ciò dedicate, all’incremento della capacità di autofinanziamento per mezzo della creazione di risultati positivi di gestione e all’attenzione al controllo dei rischi, soprattutto di credito.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 4.1.2.1 Patrimonio dell'impresa: composizione
Voci/Valori 2010 2009
1. Capitale 2.562.498 2.525.998
2. Sovrapprezzi di emissione 328.904 327.154
3. Riserve 4.069.543 3.503.565
‐ di utili 4.185.953 3.619.975
a) legale 1.620.632 1.461.927
b) statutaria 75.056 75.056
c) azioni proprie
d) altre 2.490.265 2.082.992
‐ altre (116.410) (116.410)
5. (Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione (4.233) (3.559)
‐ Attività finanziarie disponibili per la vendita (4.233) (3.559)
‐ Attività materiali
‐ Attività immateriali
‐ Copertura di investimenti esteri
‐ Copertura dei flussi finanziari
‐ Differenze di cambio
‐ Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
‐ Leggi speciali di rivalutazione
‐ Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
‐ Quota delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto
6. Strumenti di capitale
7. Utile (perdita) d'esercizio 167.598 529.018
Totale 7.124.310 6.882.175
90
4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione .
2010 2009 Attività/Valori
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito 10.687 (18.654) 3.075 (15.274)
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R 4.712 (978) 8.639 ‐
4. Finanziamenti
Totale 15.399 (19.632) 11.714 (15.274)
4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito Titoli di Capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (12.198) ‐ 8.639 ‐
2. Variazioni positive 22.410 ‐ (3.928) ‐
2.1 Incrementi di fair value 22.410 ‐ 1.840 ‐ 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
‐ ‐ ‐ ‐
‐ da deterioramento ‐ ‐ ‐ ‐
‐ da realizzo ‐ ‐ (5.768) ‐
2.3 Altre variazioni ‐ ‐ ‐ ‐
3. Variazioni negative (18.177) ‐ (978) ‐
3.1 Riduzioni di fair value (18.480) ‐ (978) ‐
3.2 Rettifiche da deterioramento ‐ ‐ ‐ ‐ 3.2 Rigiro a conto economico di riserve
positive: da realizzo 302 ‐ ‐ ‐
3.4 Altre variazioni ‐ ‐ ‐ ‐
4. Rimanenze finali (7.966) ‐ 3.733 ‐
4.2 PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 4.2.1 Patrimonio di Vigilanza INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Non rientrano nella composizione del patrimonio di vigilanza di Interconfidimed strumenti
ibridi di patrimonializzazione e strumenti innovativi di capitale. Esso è costituito dal Patrimonio di base (Tier 1) composto principalmente da capitale
sociale, riserve e utili del periodo.
91
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
2010 2009
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 7.096.348 6.854.746
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: (4.233) (3.559)
B1 ‐ filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
B2 ‐ filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (‐) (4.233) (3.559)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 7.092.115 6.851.187
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
E. Totale patrimonio di base (TIER1) (C‐D) 7.092.115 6.851.187
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: ‐ ‐
G1‐ filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
G2‐ filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (‐)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) ‐ ‐
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER2) (H‐I) ‐ ‐
M. Elementi da dedurre dal totale del patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E + L ‐ M) 7.092.115 6.851.187
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER3 (N + O) 7.092.115 6.851.187
4.2.2 Adeguatezza patrimoniale INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Ai fini del calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito Interconfidimed
ha stabilito di avvalersi del metodo “standardizzato semplificato”. Esso consiste nella determinazione dei requisiti patrimoniali relativi alle esposizioni
creditizie attraverso l’utilizzo di fattori di ponderazione prestabiliti, assegnati a ciascuna posizione in funzione al portafoglio di appartenenza.
92
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Nella presente tabella figura l’ammontare dei requisiti minimi patrimoniali necessari al
confidi per la copertura del rischio di credito e del rischio operativo.
Importi non ponderati Importi ponderati
requisiti Categorie/Valori 2010 2009 2010 2009
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE
1. Metodologia standardizzata 86.890.529 86.917.610 66.251.207 61.536.550
2. Metodologia basata su rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE 3.975.072 3.692.193
B.2 RISCHI DI MERCATO ‐ ‐
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 RISCHIO OPERATIVO 163.508 127.109
1. Metodo base 163.508 127.109
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI
B.5 ALTRI ELEMENTI DI CALCOLO
B.6 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI 4.138.580 3.819.302
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate 68.976.340 63.655.033 C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
10,28% 10,76%
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
10,28% 10,76%
93
SEZIONE 5 ‐ PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
Voci Importo lordo Imposta sul reddito
Importo netto
10. Utile (Perdita) d'esercizio 184.225 16.627 167.598
Altre componenti reddituali 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: (674) ‐ (674) a) variazioni di fair value (674) ‐ (674) b) rigiro a conto economico ‐ rettifiche da deterioramento ‐ utili/perdite da realizzo c) altre variazioni ‐ 30 Attività materiali 40. Attività immateriali 50. Copertura di investimenti esteri: ‐ ‐ ‐ a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni
60. Copertura dei flussi finanziari: ‐ ‐ ‐ a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni
70. Differenze di cambio: ‐ ‐ ‐ a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni
80. Attività non correnti in via di dismissione: ‐ ‐ ‐ a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni
90. Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserva da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
‐ ‐ ‐
a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico ‐ rettifiche da deterioramento ‐ utili/perdite da realizzo c) altre variazioni
110. Totale altre componenti reddituali (674) ‐ (674)
120 Redditività complessiva (10+110) 183.551 ‐ 166.924
94
SEZIONE 6 ‐ OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 6.1 Informazioni sui compensi degli amministratori e sindaci Come da delibera dell’assemblea del 12/05/2009 si specifica che l’ammontare del rimborso spese spettanti agli amministratori per il lavoro svolto è di € 68.560. 6.2 Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori o sindaci Valore nominale Valore residuo Amministratori 2.888.900 2.464.237 Valore nominale Valore residuo Sindaci 105.000 105.000
95
Allegati al bilancio
97
PRIMA APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS Premessa A seguito dell’avvenuta iscrizione della società, nel corso del 2010, nell’elenco speciale degli intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia di cui all’art. 107 del TUB, InterconfidiMed S.c. è tenuta a redigere il bilancio relativo all’esercizio 2010 non più nel rispetto della previgente normativa contabile rappresentata dal Decreto Legislativo 29 gennaio 1992 n. 87, ma secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Pertanto, in ossequio all’esigenza di presentare a fini comparativi il bilancio dell’esercizio precedente, come disposto dal § 6 del principio IFRS 1, si rende necessario esprimere i valori del bilancio 2009 secondo i principi contabili internazionali. Tale esigenza ha comportato l’applicazione degli IAS/IFRS anche alla situazione patrimoniale riferita al 1° gennaio 2009 (rilevata nel bilancio al 31 dicembre 2008), in termini di riclassifica e rettifica dei saldi patrimoniali di apertura. Le rettifiche che ne conseguono derivano da fatti e operazioni riferite a periodi precedenti rispetto alla data di prima applicazione, pertanto le stesse dovranno essere imputate direttamente ad una specifica voce del patrimonio netto, denominata Riserva FTA, quale indiretta rettifica degli utili dei precedenti esercizi. La data di adozione dei principi contabili IAS/IFRS, comunemente definita come “data di transizione” (First Time Adoption ‐ FTA) è dunque rappresentata per la Società dal 1° gennaio 2009. Di seguito si illustrano i criteri di valutazione propri delle poste patrimoniali della società e i riflessi che l’adozione dei principi contabili internazionali produce sui valori di bilancio determinati secondo i principi contabili italiani attraverso le riconciliazioni dei valori presenti negli schemi di stato patrimoniale (riferito alla data del 1° gennaio 2009 e del 31 dicembre 2009) e di conto economico (riferito alla data del 31 dicembre 2009), preliminarmente riclassificati secondo gli schemi di bilancio di cui al provvedimento del 16 dicembre 2009 della Banca d’Italia. Inoltre, secondo le prescrizioni dei paragrafi 23 e 24 dell’IFRS 1, si riportano i seguenti prospetti:
• riconciliazione del patrimonio netto redatto secondo i principi contabili nazionali, con il patrimonio netto rilevato in conformità ai principi contabili IAS/IFRS per le seguenti date:
‐ data di passaggio ai principi contabili IAS/IFRS (1 gennaio 2009); ‐ data di chiusura dell’ultimo esercizio per il quale è stato redatto il bilancio in
conformità ai precedenti principi contabili (31 dicembre 2009); • riconciliazione del risultato economico riportato nell’ultimo bilancio d’esercizio redatto
in base ai principi contabili nazionali, con il risultato economico e la redditività complessiva derivanti dall’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS per il medesimo esercizio (2009).
98
Adozione degli IAS/IFRS Con riferimento alle risultanze del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009 ed all’ordinaria attività della Società, i principali Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS di riferimento sono:
• IAS 1 ‐ Presentazione del bilancio
• IAS 16 ‐ Immobili, impianti e macchinari
• IAS 18 ‐ Ricavi
• IAS 19 ‐ Benefici per i dipendenti
• IAS 24 ‐ Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate
• IAS 37 ‐ Accantonamenti, passività e attività potenziali
• IAS 38 ‐ Attività immateriali
• IAS 39 ‐ Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione
• IFRS 1 ‐ Prima adozione degli International Financial Reporting Standard
• IFRS 7 ‐ Strumenti finanziari: informazioni integrative Transizione agli IFRS Principi generali I principi contabili internazionali IAS/IFRS devono essere applicati in modo retrospettivo a tutti i periodi chiusi antecedentemente la data di transizione, come se da sempre si fosse fatto riferimento a tali principi per la predisposizione di tutti i propri bilanci, ma con alcune eccezioni, alcune facoltative e altre obbligatorie (esenzioni); in particolare con riferimento ai “piani a benefici definiti” a norma dello IAS 19 (TFR) non ci si è avvalsi della facoltà di rilevare gli utili e le perdite attuariali cumulati alla data di passaggio ai principi contabili IAS/IFRS (IFRS 1 §20) a patrimonio netto. Inoltre la Società si è avvalsa della facoltà di designare gli strumenti finanziari, già presenti in bilancio alla data di passaggio agli IAS/IFRS, come disponibili per la vendita (IFRS 1 §25).
Modalità di presentazione degli schemi di bilancio Le voci di bilancio utilizzate fanno riferimento agli schemi ed alle regole di compilazione di cui al provvedimento, in materia di bilanci degli intermediari non bancari, della Banca d’Italia del 16 dicembre 2009, che sostituisce integralmente le istruzioni allegate al Regolamento del 14 febbraio 2006 “Istruzioni per la redazione dei bilanci degli Intermediari finanziari iscritti nell’Elenco speciale, degli Istituti di moneta elettronica (IMEL), delle Società di gestione del risparmio (SGR) e delle Società di intermediazione mobiliare (SIM).
99
Prospetti di riconciliazione Si riportano di seguito gli schemi di bilancio riclassificati secondo quanto disposto dal provvedimento della Banca d’Italia del 16 dicembre 2009 e successivamente gli impatti che l’adozione dei principi contabili internazionali produce sugli stessi, determinati secondo i principi contabili italiani, attraverso le riconciliazioni dei valori presenti negli schemi di stato patrimoniale (riferito alla data del 1° gennaio 2009 e del 31 dicembre 2009) e di conto economico (riferito alla data del 31 dicembre 2009). Verrà quindi presentato un prospetto del risultato dell’esercizio 2009 e del patrimonio netto (riferito alla data del 1° gennaio 2009 e del 31 dicembre 2009).
100
PROSPETTO DI RICONCILIAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto 01.01.2009
Patrimonio netto 31.12.2009
IMPORTI ex d.lgs. n. 87/1992 6.715.912 7.558.867
IMPATTI IAS/IFRS:
Rettifiche in contropartita Riserva FTA (116.410) (116.410)
1. Crediti
‐ Valutazione (attualizzazione) dei crediti deteriorati (12.578) (12.578)
2. Attività immateriali:
‐ Cancellazione attività non capitalizzabili (11.233) (11.233)
3. Altre passività:
‐ Valutazione delle garanzie rilasciate deteriorate 29.748 29.748
‐ Valutazione delle garanzie rilasciate "in bonis" (126.194) (126.194)
4. Trattamento di fine rapporto del personale:
‐ Valutazione attuariale del TFR 3.848 3.848
Rettifiche in contropartita della riserva AFS (7.915) (3.559)
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
‐ Valutazione al "fair value" dei titoli in portafoglio (7.915) (3.559)
Riclassifiche (340.328)
‐ Riclassificazione adeguamento capitale sociale quote sottoscritte non versate (5.000)
‐ Riclassificazione Fondi regionali (335.328)
Rettifica risultato d'esercizio 2009 per adozione principi contabili IAS/IFRS (216.394)
Totale Riclassifiche/Rettifiche IAS (124.325) (676.691)
PATRIMONIO NETTO principi contabili internazionali IAS/IFRS 6.591.587 6.882.175
101
RICONCILIAZIONE STATO PATRIMONIALE EX D.LGS. 87/92 E IAS/IFRS AL 01/01/2009
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
SALDI PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI RICLASSIFICHE E RETTIFICHE IAS SALDI IAS
N° Voci di stato Patrimoniale ex D.lgs.87/92
2008 Riclassifiche IAS Rettifiche
IAS 01/01/2009
Saldo al
01/01/2009 N°
VOCI DI STATO PATRIMONIALE IAS
10 Cassa e disponibilità 75 75 10 Cassa e disponibilità
liquide
51 Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso indisponibili
1.670.000
(1.670.000)
1.687.037
(7.915)
1.679.122 40
Attività finanziarie disp.li per la vendita
20 Crediti disponibili verso enti creditizi
429.098
(429.098)
21 Crediti indisponibili verso enti creditizi
4.455.101
(4.455.101)
40 Crediti verso clientela
538.414
(538.414)
41 Crediti per interventi a garanzia
77.395
4.884.199
(12.578)
4.949.016 60
Crediti
70 Partecipazioni
11.582
(11.582) ‐ 90
Partecipazioni
100 Immobilizzazioni materiali
52.339
52.339 100
Attività Materiali
90 Immobilizzazioni immateriali
36.906
(11.233)
25.673 110
Attività Immateriali
110 Capitale sottoscritto e non versato
3.250
(3.250)
120 Attività Fiscali
32.759
32.759 a)
correnti
b) differite
130 Altre attività
633.019
550.701
1.183.720 140 Altre attività
140 Ratei e Risconti attivi
50.501
(50.501)
TOTALE ATTIVO 7.957.680 (3.250) (31.726) 7.922.704 TOTALE ATTIVO
102
RICONCILIAZIONE STATO PATRIMONIALE EX D.LGS. 87/92 E IAS/IFRS AL 01/01/2009
STATO PATRIMONIALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
SALDI PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI
RICLASSIFICHE E RETTIFICHE IAS
SALDI IAS
N° Voci di stato Patrimoniale ex
D.lgs.87/92 2008
Riclassifiche IAS
Rettifiche IAS
01/01/2009
Saldo al 01/01/2009
N° VOCI DI STATO
PATRIMONIALE IAS
10 Debiti v/enti creditzi 10 Debiti
30 Debiti v/clientela 13.198 (13.198)
70 Passività Fiscali
7.612 7.612 a) correnti
b) differite
50 Altre passività 85.460 1.080.843 96.447 1.262.750 90 Altre passività
60 Ratei e risconti passivi 272.501 (272.501)
81 Fondo rischi per garanzie prestate 802.756 (802.756)
70 Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
64.603 (3.848) 60.755 100 Trattamento di fine rapporto del personale
120 Capitale 2.480.248 (3.250) 2.476.998 120 Capitale
130 Sovrapprezzo di emissione 328.187 328.187 150 Sovrapprezzo di emissione
131 Riserva ex c.3 art.2525 c.c. 68.012 (68.012)
140 Riserve 1.318.718 1.529.133 2.731.441 160 Riserve
141 Riserva Fondi rischi indisponibili 1.461.121 (1.461.121) (116.410) (116.410) Riserve FTA
150 Riserve di rivalutazione
160 Utili (Perdite) portati a nuovo
(7.915) 170 Riserve da valutazione
(7.915) (7.915) ‐ Riserve AFS ‐ titoli
170 Utile (perdita) d'esercizio 1.062.876 1.062.876 180 Utile (perdita) d'esercizio
TOTALE PASSIVO 7.957.680 (3.250) (31.726) 7.922.704 TOTALE PASSIVO
103
RICONCILIAZIONE STATO PATRIMONIALE EX D.LGS. 87/92 E IAS/IFRS AL 31/12/2009
STATO PATRIMONIALE ATTIVO SALDI PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI RICLASSIFICHE E RETTIFICHE IAS SALDI IAS
Rettifiche IAS N°
Voci di stato Patrimoniale ex D.lgs.87/92
2009
Riclassifiche IAS 01/01/2009 31/12/2009 Totale
Saldo al 31/12/2009
N° VOCI DI STATO PATRIMONIALE
IAS 10 Cassa e
disponibilità
26
26 10 Cassa e
disponibilità liquide
51 Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso indisponibili
3.509.667
(3.509.667)
3.542.663
(7.915)
(10.976)
(18.891)
3.523.772
40 Attività finanziarie deten. Per la vendita
20 Crediti disponibili verso enti creditizi
1.175.982
(1.175.982)
21 Crediti indisponibili verso enti creditizi
4.019.196
(4.019.196)
40 Crediti verso clientela
502.331
(502.331)
41 Crediti per interventi a garanzia
77.395
4.761.929
(12.578)
1.945
(10.633)
4.828.691
60 Crediti
70 Partecipazioni 12.582
(12.582)
90 Partecipazioni
100 Immobilizzazioni materiali
51.029
51.029
100 Attività Materiali
90 Immobilizzazioni immateriali
43.117
(11.233)
(896)
(12.129)
30.988
110 Attività Immateriali
110 Capitale sottoscritto e non versato
5.000
(5.000)
120 Attività Fiscali
36.252 36.252 a) correnti
b) anticipate
130 Altre attività 93.088 477.246 570.334 140 Altre attività
140 Ratei e Risconti attivi
31.581 (31.581)
TOTALE ATTIVO 9.520.994 (438.249) (31.726) (9.927) (41.653) 9.041.092 TOTALE ATTIVO
104
RICONCILIAZIONE STATO PATRIMONIALE EX D.LGS. 87/92 E IAS/IFRS AL 31/12/2009
STATO PATRIMONIALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
SALDI PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI RICLASSIFICHE E RETTIFICHE IAS SALDI IAS
Rettifiche IAS N°
Voci di stato Patrimoniale ex D.lgs.87/92
2009
Riclassifiche IAS 01/01/2009 Totale
Saldo al 31/12/2009
N° VOCI DI STATO PATRIMONIALE
IAS 10 Debiti v/enti creditzi
30 Debiti v/clientela 453.922 (453.922) 70 Passività Fiscali
14.476 14.476 a) correnti
b) differite
50 Altre passività 146.206 1.285.995 96.447 540.879 1.923.321 2.069.527 90 Altre passività
60 Ratei e risconti passivi
309.751 (309.751)
81 Fondo rischi per garanzie prestate
970.046 (970.046)
70 Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
82.202 (3.848) (3.441) (7.289) 74.913 100 Trattamento di fine rapporto del personale
120 Capitale 2.530.998 (5.000) (5.000) 2.525.998 120 Capitale
130 Sovrapprezzo di emissione
327.154 327.154 150 Sovrapprezzo di emissione
131 Riserva ex c.3 art.2525 c.c.
112.588 (112.588)
140 Riserve 1.637.581 2.317.722 (116.410) (335.328) 3.503.565 160 Riserve
141 Riserva Fondi rischi indisponibili
2.205.134 (2.205.134) (116.410) Riserve FTA
150 Riserve di rivalutazione
160 Utili (Perdite) portati a nuovo
(7.915) 4.356 (3.559) (3.559) 170 Riserve da valutazione
(3.559) Riserve AFS ‐ titoli
170 Utile (perdita) d'esercizio
745.412 (31.726) (216.394) 529.018 180 Utile (perdita) d'esercizio
TOTALE PASSIVO (438.248) 1.907.474 9.041.092 TOTALE PASSIVO
105
RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO 2009 E DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA EX D.LGS. 87/92 E IAS/IFRS AL 31/12/2009
SALDI IAS
N° Voci di Conto Economico ex
D.lgs.87/92 Saldo
Riclassifiche IAS
Rettifiche IAS
Saldo N° Voci di Conto Economico
IAS
10 Interessi attivi e proventi assimilati
105.601 105.601 10 Interessi attivi e proventi assimilati
20 Interessi passivi e oneri assimilati
(7.852) (7.852) 20 Interessi passivi e oneri assimilati
97.749 Margine di interesse
30 Commissioni Attive
31 Corrispettivi dalle prestazioni di garanzia
1.016.184 (1.016.184)
1.028.894 1.028.894 30 Commissioni Attive
20 Commissioni Passive (16.767) (16.767) 40 Commissioni Passive
Commissioni Nette
1.109.876 Margine di
Intermediazione
80 Accantonamenti per fondi rischi su crediti
(34.961) 34.961 (242.249) 100 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
1.945 1.945 a) attività finanziarie
90 Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni
(224.123) 200.813 (220.884) (244.194) b) altre operazioni finanziarie
40 Spese Amministrative (1.012.633) (940.739) 110 Spese Amministrative
a) Personale dipendente (297.712) (73.366) 3.441 (367.637) 110.a Personale dipendente
b) Altre spese amministrative (714.921) 147.219 (5.400) (573.102) 110.b Altre spese
amministrative
50 Rettifiche di valore Immobilizz.ni materiali e immateriali
(31.491) 17.715 (13.776) 120 Rettifiche/ripresa di valore su immob.materiali
(17.715) 4.504 (13.211) 130 Rettifiche/ripresa di
valore su immob. immateriali
60 Altri oneri di gestione (13.361) (309.627) 643.592 160 Altri proventi e oneri di
gestione
110 Oneri Straordinari
70 Altri proventi di gestione 979.290 (12.710)
80 Proventi straordinari 543.493 Risultato della gestione
operativa
543.493 Utile/perdita dell'attività
corrente al lordo delle imposte
130 Imposte sul reddito dell'esercizio
(14.476) (14.476) 190 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
529.018 Utile/perdita dell'attività
corrente al netto delle imposte
140 Utile/perdita d'esercizio 745.412 ‐ (216.394) 529.018 Utile/perdita d'esercizio
106
RICONCILIAZIONE DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA
Redditività Complessiva Saldo EX D.LGS. 87/92
31.12.2009 Riclassifiche
IAS
Valori IAS/IFRS 31.12.2009
10 Utile (Perdita di esercizio)
745.412
(216.394)
529.018
20 Attività finanziarie disponibili per la vendita
4.356
4.356
110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
4.356
4.356
120 Redditività complessiva (Voce 10+110)
745.412
(212.038)
533.374
107
Principali scelte contabili e relativi effetti derivanti dall’applicazione dei Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS, con evidenza delle voci di bilancio oggetto di riclassifica Con riferimento alle principali voci di bilancio della Società, di seguito vengono riepilogate le principali scelte contabili e i relativi effetti:
Attività immateriali Il principio IAS 38 consente la patrimonializzazione di attività immateriali solo se sono identificabili, se è probabile che tali attività possano generare benefici economici futuri per il Confidi, e se il costo è misurabilein modo attendibile. Le immobilizzazioni immateriali del Confidi che rispettavano i requisiti per l’iscrizione, previsti dal principio IAS 38, sono state mantenute al loro valore di bilancio al 31 dicembre 2008, ritenuto rappresentativo del costo presunto ai fini IAS/IFRS. Le immobilizzazioni immateriali iscritte in bilancio al 31 dicembre 2008 che non rispondevano ai criteri di rilevazione stabiliti dal principio contabile internazionale IAS 38, relative a costi d’impianto per 4.026 euro e relative a costi sostenuti realizzazione del sito web per 7.207, sono state rettificate, con imputazione all’apposita riserva di prima applicazione. L’effetto sul risultato economico dell’esercizio 2009 di tali rettifiche è stato positivo per 3.964 euro in conseguenza di minori ammortamenti. Inoltre il Confidi con riferimento ai valori di bilancio al 31 dicembre 2009 ha provveduto a rettificare i costi relativi alla realizzazione del proprio logo aziendale, sostenuti integralmente nell’esercizio 2009, imputandoli a conto economico; l’effetto sul risultato economico dell’esercizio 2009 di tali rettifiche è stato negativo per 4.860 euro in conseguenza di maggiori costi e minori ammortamenti. Altre passività Come previsto dal principio contabile internazionale IAS 37 il Confidi ha provveduto ad effettuare una valutazione analitica, laddove vi fosse una elevata probabilità di default sul singolo credito di firma connessa al deterioramento del merito creditizio del cliente, e collettivamente negli altri casi. In particolare la valutazione analitica è stata utilizzata per le posizioni in incaglio, in sofferenza o ristrutturate e rappresenta la migliore stima dell’ammontare richiesto per adempiere all'obbligazione alla data di chiusura del bilancio, come richiesto dallo IAS 37. Tale valutazione tiene in considerazione sia la prevedibilità dell’escussione sia la probabilità di mancato recupero del credito conseguente all’escussione della garanzia. Viene inoltre presa in considerazione, come richiesto dallo IAS 37, la tempistica degli eventuali esborsi al fine di calcolare il valore attuale degli stessi. Le garanzie che non hanno evidenze di impairment, e cioè, di norma, le garanzie “in bonis”, sono state sottoposte alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Le percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente per tale categoria di garanzie. L’ammontare delle garanzie in bonis iscritte in bilancio alla data del 31 dicembre 2008 ha portato alla determinazione di un fondo rettificative delle stesse per 153.792 euro, con
108
imputazione all’apposita riserva di prima applicazione per 126.194 euro. L’effetto sul risultato economico dell’esercizio 2009 di tali rettifiche è stato negativo per 52.942 euro. Per quanto riguarda invece le garanzie deteriorate iscritte in bilancio alla data del 31 dicembre 2008, il Confidi ha provveduto a stimare gli effetti dell’attualizzazione relativi alle passività oggetto di accantonamento come da bilancio 2008; l’effetto positivo ha determinato un decremento dei fondi per garanzie deteriorate per 29.747 euro, con imputazione all’apposita riserva di prima applicazione. L’effetto netto sul conto economico dell’esercizio 2009 riferito alle rettifiche analitiche è stato negativo per 167.662. Titoli in portafoglio L’allocazione dei titoli di portafoglio al1° gennaio 2009, nelle categorie previste dal principio contabile IAS n. 39 (attività finanziarie detenute per la negoziazione, attività finanziarie valutate al fair value, attività finanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, crediti) è stata effettuata classificando i titoli precedentemente iscritti tra le Obbligazioni e altri titoli a reddito fisso indisponibili nella categoria “ Attività finanziarie disponibili per la vendita”; si è inoltre provveduto a classificare nel medesimo portafoglio le partecipazioni azionarie non qualificabili di controllo, di collegamento o di controllo congiunto (c.d. partecipazioni di minoranza) per 11.582 euro. I titoli appartenenti alla categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita” sono stati valutati al fair value al 1° gennaio 2009 rilevando a patrimonio netto la differenza rispetto al loro valore di bilancio al 31 dicembre 2008. La valutazione al fair value dei titoli in portafoglio è stata effettuata secondo le modalità successivamente descritte. Le rettifiche descritte hanno comportato un incremento del patrimonio alla data della prima applicazione degli IAS pari a 7.915 euro (riserva da valutazione per i titoli “disponibili per la vendita”). Alla data del 31 dicembre 2009 l’adeguamento al fair‐value ha comportato un incremento della riserva AFS per 4.356 così da adeguare la riserva da valutazione per i titoli “disponibili per la vendita” a ‐3.559 euro. Con riferimento agli strumenti finanziari inclusi nella categoria in oggetto ed acquistati impiegando fondi erogati da parte nel Ministero del Tesoro in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 15 della Legge Antiusura 108/96 e alla Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 aprile 2007, il Confidi ha proceduto alla rilevazione di un debito nel passivo patrimoniale per i proventi ottenuti da tali investimenti e in contropartita alla variazione positiva del fair value degli stessi. Crediti I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili. In tale voce rientrano i crediti relativi alle escussioni operate dagli istituti di credito per effetto delle insolvenze dei soci. Per tali crediti le previsioni di perdita sono state determinate assumendo le stime di riduzione di valore determinate in sede di bilancio al 31 dicembre 2008 e 2009 ed il Confidi ha provveduto ad effettuare le previsioni di realizzo per le posizioni oltre i 12 mesi.
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Trattamento di fine rapporto In questa voce sono iscritti gli stanziamenti per la costituzione delle somme necessarie per l’erogazione del trattamento di fine rapporto così come regolato dal codice civile e dal contratto nazionale di categoria. L’impegno all’erogazione di tali somme è considerato assimilabile ad un piano a benefici definiti. Secondo lo IAS 19 la rilevazione dell’obbligazione e del costo connesso ad un piano a benefici definiti, richiede una stima attuariale dell’importo che l’impresa dovrà corrispondere al dipendente al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. Il principio contabile internazionale di riferimento richiede in particolare la proiezione futura dell’ammontare dei benefici già maturati a favore dei dipendenti, sulla base di una stima delle variabili demografiche e finanziarie al fine di determinare l’ammontare che dovrà essere presumibilmente pagato al momento della risoluzione del rapporto di lavoro. L’obbligazione così calcolata deve inoltre essere assoggettata ad attualizzazione per tenere conto del tempo che presumibilmente intercorrerà prima dell’effettivo pagamento ai dipendenti. Tali stanziamenti sono stati determinati sulla base della perizia di un attuario indipendente adottando le metodologie previste dallo IAS 19. Successivamente alla FTA, la contabilizzazione degli utili e delle perdite attuariali connesse alla stima suddetta è imputata al conto economico. L’applicazione della metodologia prevista dallo IAS 19 per il trattamento di fine rapporto ha generato in sede di prima applicazione agli IAS (1.1.2009), un impatto patrimoniale positivo di 3.848 euro. L’effetto sul risultato economico dell’esercizio 2009 è positivo per 3.441 euro.
Attività fiscali e passività fiscali
L’iscrizione delle attività e passività fiscali è stata effettuata in conformità al principio IAS 12.
Il valore fiscale di un’attività o di una passività è il valore attribuito a quella attività o passività secondo la normativa fiscale vigente.
In relazione alla specifica disciplina tributaria dei Confidi contenuta nell’art. 13 del D.L. 30 settembre 2003, n. 269 convertito, con modificazioni, dalla Legge 24 novembre 2003, n. 326, non sono rilevabili differenze temporanee imponibili o deducibili che diano luogo, rispettivamente, a passività o attività fiscali differite.
Fondi di terzi in amministrazione Con riferimento ai fondi di terzi in amministrazione, come previsto dalla legge n. 32 del 2000, che sono stati messi a disposizione dell’ Assessorato Regionale all’Industria, il Confidi, così come previsto dalla circolare della Banca d’Italia n. 217 del 5 agosto 1996 – 9° aggiornamento del 2 febbraio 2011, ha provveduto non includere i fondi in oggetto nelle voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale. In particolare, infatti, la gestione di tali fondi riveste una natura di mero servizio il cui fine è esclusivamente l’erogazione dei crediti relativi ai fondi stessi. L’effetto sul bilancio al 31 dicembre 2009, anno in cui sono stati erogati tali contributi, è rappresentato da una diminuzione dello stato patrimoniale attivo e passivo per 433.249 euro.
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Riserve L’effetto complessivo positivo sulle riserve alla data di prima applicazione dei principi contabili IAS/IFRS è rappresentato nell’ambito della voce “Riserve da valutazione” (voce 170 Passivo dello Stato Patrimoniale) per ‐7.915 euro e della voce “Riserve” (voce 160 Passivo dello Stato Patrimoniale) per ‐116.410 euro. Alla data del 31 dicembre 2009 l’effetto positivo patrimoniale si riferisce alla voce “Riserve da valutazione” (voce 170 Passivo dello Stato Patrimoniale), che si incrementa per 4.356 euro e alla voce “Riserve” (voce 160 Passivo dello Stato Patrimoniale), che si decrementa per 1.107.452 euro. Per effetto dell’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, nel corso dell’esercizio 2009 si sono generati effetti negativi rispetto al risultato dell’esercizio determinato ai sensi del D.Lgs. n. 87/92 per 216.394 euro.
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Tabelle a norma dell'allegato A al D.A. n. 80 del 18/06/2010 ‐ Assessorato regionale dell'Economia
Tabella 1 2009 2010 Differenza
richiesto finanziato 152.586.676 178.034.700 + 25.448.024 garantito 77.486.437 89.911.239 + 12.424.802
controgarantito 25.101.507 30.465.132 + 5.363.625
Tabella 2
2009
2010
Differenza
numero pratiche deliberate 482 484 + 02 concesse 362 368 + 06 ritirate
controgarantite 30 92 + 62
Tabella 3
2009
2010
Differenza
Garanzie rilasciate su finanziamenti a medio e lungo termine sul totale (euro) 49.721.913 57.442.876 + 7.720.963
Tabella 4
2009
2010
Differenza
numero pratiche garantite numero pratiche controgarantite
643 81
802 155
+ 159 + 74
Tabella 5
(Voce 10 ‐ Garanzie ed impegni) 2009
2010
Differenza
Importo totale garantito Importo totale controgarantito
77.486.437 11.203.855
89.911.239 14.159.982
+ 12.424.802 + 2.956.127
Tabella 6
(voce 20 ‐ Garanzie ed impegni) 2009
2010
Differenza
ammontare fondo rischi escussioni
7.574.095 ‐23.310
8.427.868 ‐185.000
+ 853.773 +161.690
Tabella 7
2009
2010
Differenza
numero imprese Artigianato
647 31
786 54
+ 139 + 23
Commercio Industria
219 397
267 465
+ 48 + 68
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Tabella 8 ‐ Movimenti Fondi indisponibili / c Banche
Fondi indisponibili al 31/12/2009 Movimenti anno 2010 Fondi indisponibili al 31/12/2010
Banche Per rischi in garanzia
Per rischi in sofferenza
trasferimenti a sofferenza
Prelievi definitivi recuperi incrementi
Rischi in garanzia
Rischi in sofferenza Totale
Unicredit Integrazione F.R. ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 106.032 106.032 ‐ 106.032BPL Integrazione regionale ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 335.984 335.984 ‐ 335.984
TOTALE * ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ 442.016 442.016 ‐ 442.016
Tabella 9 ‐ Movimenti Fondi rischi di garanzia
Origine Saldo 31/12/2009 Incrementi Utilizzi Saldo 31/12/2010
Contributi Regione Siciliana Contributi Po Fesr
335.328‐
‐ 106.045
‐ ‐
335.328 106.045
‐ ‐
Interessi maturati sulla quota di competenza regionale ‐ 643 ‐ 643 ‐
TOTALE* 335.328 106.688 ‐ 442.016 ‐
Tabella 10 ‐ Movimenti Monte Fideiussioni
Origine Saldo 31/12/2009 Incrementi Utilizzi Saldo 31/12/2010
Contributi dei consorziati Contributi di altri
5.684.437‐
1.602.608‐
‐ ‐
7.287.044 ‐
‐ ‐
Tabella 11 ‐‐ Dettaglio credito verso soci o consorziati
Origine Totale al
31/12/2009
Importi scadenza da 3 mesi a 1 anno
Importi scadenza > 1 anno a 5 anni
> 5 anni Totale al
31/12/2009
Crediti per prestazioni Crediti per contributi annuali
502.331‐
531.317‐
‐
531.317‐
Altri crediti Crediti per prestiti Crediti per interventi in garanzia
124.669‐
77.395‐
‐ 262.395
‐ ‐ ‐ ‐
‐ ‐ 262.395
TOTALE* 704.395 ‐ ‐ ‐ 793.712
*Per adempiere agli obblighi informativi di rendicontazione richiesti dall’Assessorato regionale dell’Economia, i suddetti saldi non contengono rettifiche di valore secondo i Principi IAS, ma rappresentano gli effettivi importi riscontrabili dai relativi e/c al 31/12/2010.
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INTERCONFIDI MED SOC. COOP. P. A DI GARANZIA COLLETTIVA DEI FIDI
Registro Imprese di Palermo N. 00730360823 C.C.I.A.A. DI PALERMO N.148691
CODICE FISCALE E PARTITA IVA 00730360823 PALERMO ‐ VIA CATANIA, 20
Albo Cooperative n. 145393 – U.I.C. n. 27323 INTERMEDIARIO FINANZIARIO VIGILATO EX ART. 107 T.U.B.
Codice Identificativo 19542.0
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31/12/2010
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RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31/12/2010
All’Assemblea dei soci della Società “InterconfidiMed soc. coop. per azioni”
Parte prima – Relazione ex art. 2429, comma 2, del codice civile Signori Soci,
ai sensi dell’art. 2429 del codice civile, Vi riferiamo sull’attività di vigilanza svolta nel corso dell’esercizio chiuso il 31/12/2010.
Nel corso dell’esercizio 2010 abbiamo svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, tenuto conto dei principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Per lo svolgimento della nostra attività abbiamo tenuto una serie di riunioni con la Direzione e con i Responsabili degli Uffici, prendendo conoscenza delle problematiche inerenti la società; dell’attività svolta il Collegio ha informato costantemente il Presidente e l’Amministratore delegato.
Vi esponiamo, pertanto, i risultati dell’attività svolta nell’ambito dei nostri compiti istituzionali, così come definiti dall’art. 2403, primo comma, del codice civile.
Vigilanza sul rispetto dell’osservanza della legge, dello statuto e dei principi di corretta amministrazione
Nel corso dell’esercizio abbiamo partecipato alle assemblee dei soci ed alle adunanze del Consiglio di Amministrazione; le predette riunioni si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento.
Mediante la partecipazione alle riunioni dei predetti organi sociali, lo scambio di informazioni con gli amministratori della società, l’acquisizione periodica di informazioni dai responsabili delegati, nonché attraverso l’espletamento di operazioni di ispezione e controllo, possiamo ragionevolmente assicurare che le predette riunioni si sono svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento e che le azioni deliberate sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale.
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Nel corso dell’esercizio non sono pervenute al Collegio Sindacale denuncie ai sensi dell’art. 2408 del codice civile. Il Collegio non ha altresì rilasciato pareri ai sensi di legge.
Vigilanza sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo
Il Collegio Sindacale, nel corso dell’esercizio 2010, ha proseguito la sua azione di monitoraggio della struttura organizzativa della Società, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni.
Allo stato attuale la struttura organizzativa della Società appare adeguata alle dimensioni ed alle complessità aziendali; in particolare il modello organizzativo adottato appare conforme alle dimensioni aziendali, con i regolamenti approvati ed applicati definisce ed identifica chiaramente le linee di responsabilità, ed assicura che la direzione dell’azienda sia effettivamente esercitata dagli amministratori.
Vigilanza sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile
Il Collegio Sindacale, nel corso dell’esercizio 2010, ha proseguito nella sua azione di conoscenza e vigilanza sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione.
Al riguardo possiamo ragionevolmente assicurare che il sistema amministrativo contabile permette la completa, tempestiva ed attendibile rilevazione contabile e rappresentazione dei fatti di gestione, la produzione di informazioni utili per le scelte di gestione e per la salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché la produzione di dati attendibili per la formazione del bilancio d’esercizio.
Controlli sul bilancio di esercizio Rileviamo preliminarmente che il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 è stato redatto per la prima volta in conformità ai principi contabili emanati dal’International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1606 / 2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, fino al 31 dicembre 2009. La Società ha adottato i principi contabili internazionali con data di transizione al primo gennaio 2009.
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Negli allegati al bilancio il Vostro Consiglio di Amministrazione ha ampiamente illustrato i motivi che hanno obbligato la Società ad adottare i nuovi principi contabili per la rappresentazione del bilancio di esercizio, i riferimenti normativi ed i principi contabili generali seguiti. Nel rinviare alla seconda parte della presente relazione in ordine al giudizio sul bilancio di esercizio, in esecuzione dello svolgimento delle funzioni di controllo contabile ex art. 2409‐ter, Vi informiamo che per quanto a nostra conoscenza gli Amministratori, nella redazione dello stesso, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell’art. 2423, comma 4, codice civile; abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell’espletamento dei nostri doveri ed anche a tale riguardo non abbiamo osservazioni da formulare. Ai sensi dell’art. 2426 codice civile, punto 5 e punto 6, il Collegio Sindacale ha espresso il proprio consenso all’iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale di costi pluriennali immateriali per €. 14.545.
Parte seconda – Relazione ex art. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39
1. Abbiamo svolto il controllo contabile del bilancio d’esercizio della InterconfidiMed soc. coop. al 31 dicembre 2010. La responsabilità della redazione del bilancio d’esercizio in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione compete agli amministratori della InterconfidiMed soc. coop. E’ invece nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio d’esercizio e basato sul controllo contabile.
2. Il nostro esame é stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione. In conformità ai
predetti principi, la revisione é stata svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di controllo contabile è stato svolto in modo coerente con la dimensione della società e con il suo assetto organizzativo. Esso comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale. Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati a fini comparativi, secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione emessa dal collegio sindacale in data 16/04/2010 ed alla relazione della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A..
3. A nostro giudizio, il soprammenzionato bilancio d’esercizio è conforme alle norme che ne
disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto é stato redatto con chiarezza e
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rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico della InterconfidiMed soc. coop. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010. Sono state inoltre rispettate le direttive regionali in materia di consorzi fidi contenute nel D.A. n. 80 del 18 giugno 2010 che prevede al paragrafo n. 9 la compilazione di specifici dettagli e tabelle contenute nella nota integrativa.
4. La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione, in conformità a quanto
previsto dalle norme di legge, compete agli amministratori della InterconfidiMed soc. coop.. E’ di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio, come richiesto dall’art. 2409‐ter, comma 2, lettera e), del Codice Civile. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione n. PR 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla Consob. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d’esercizio della InterconfidiMed soc. coop. al 31 dicembre 2010.
Valutazioni conclusive
Sulla base dei controlli effettuati e delle informazioni ottenute esprimiamo pertanto parere favorevole all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010 così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione e condividiamo la proposta formulata dall’organo amministrativo in ordine alla destinazione dell’utile di esercizio di euro 167.598.
Palermo, 06/06/2011 Del chè il presente verbale, letto, confermato e sottoscritto come segue:
Enrico Arnulfo Presidente
Saverio Di Trapani Sindaco effettivo
Mario Sciumè Sindaco Effettivo
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INTERCONFIDI MED SOC. COOP. P. A DI GARANZIA COLLETTIVA DEI FIDI
Registro Imprese di Palermo N. 00730360823 C.C.I.A.A. DI PALERMO N.148691
CODICE FISCALE E PARTITA IVA 00730360823 PALERMO ‐ VIA CATANIA, 20
Albo Cooperative n. 145393 – U.I.C. n. 27323 INTERMEDIARIO FINANZIARIO VIGILATO EX ART. 107 T.U.B.
Codice Identificativo 19542.0
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE
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INTERCONFIDI MED SOC. COOP. P. A DI GARANZIA COLLETTIVA DEI FIDI
Registro Imprese di Palermo N. 00730360823 C.C.I.A.A. DI PALERMO N.148691
CODICE FISCALE E PARTITA IVA 00730360823 PALERMO ‐ VIA CATANIA, 20
Albo Cooperative n. 145393 – U.I.C. n. 27323 INTERMEDIARIO FINANZIARIO VIGILATO EX ART. 107 T.U.B.
Codice Identificativo 19542.0
APPENDICE STATISTICA
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© copyright by InterconfidiMed ‐ Soc. Coop. P. A di Garanzia Collettiva dei Fidi Finito di stampare nel giugno duemilaundici
da Fotograf ‐ Palermo