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POR SARDEGNA 2000-2006
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO
VERSIONE CONSOLIDATA 2007
UNIONE EUROPEA
REPUBBLICA ITALIANA
FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI
PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
INDICE
1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO................................................................................ 3
2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO ................................................................. 6
3. PARTENARIATO DI PROGETTO ...................................................................................................... 8
3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto ............................. 8
3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto........................................................ 13
4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO............................................................ 26
4.1. Analisi di contesto................................................................................................... 26
4.2. Analisi SWOT ............................................................................................................. 41
5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................................... 47
5.1. Costruzione dell’albero dei problemi ................................................................. 47
5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari 49
5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la
Predisposizione dei Progetti Integrati”................................................................ 53
6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO............................................................ 54
6.1. Definizione della strategia..................................................................................... 54
6.2. Definizione delle operazioni........................Errore. Il segnalibro non è definito.
6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità ....................................... 72
6.4. Analisi della sostenibilità ambientale.................................................................. 76
6.5. Definizione degli indicatori.................................................................................... 77
7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO .......................................................... 78
7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni .......... 78
7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per
l’attuazione dell’operazione. ............................................................................... 88
7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di
Sviluppo..................................................................................................................... 91
8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................................ 92
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1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO
A. Titolo del Progetto Integrato
PATTO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI
B. Classificazione del Progetto Integrato
Tipologia del Progetto Integrato
X Progetto Integrato di Sviluppo Regionale
Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale
Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato
(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)
Tipologia di Partenariato di Progetto
Barrare la Casella di Interesse
Industria, Artigianato e Servizi Regionale �
Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale �
Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale �
Rete Ecologica Regionale. Regionale �
Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale �
Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale �
Inclusione, Sociale Regionale ⌧⌧⌧⌧
Sicurezza e Legalità. Regionale �
Industria, Artigianato e Servizi Territoriale �
Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale �
Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale �
Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale.
Territoriale �
Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale �
Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato
(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)
Cagliari ⌧⌧⌧⌧ Carbonia Iglesias � Medio Campidano � Oristano �
Nuoro � Ogliastra � Olbia Tempio � Sassari �
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C. Partenariato di Progetto
Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto
(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero
Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 64 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa 14 Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.)
Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico 1 Associazione di Categoria e/o Datoriali Organizzazione Sindacale 2 Associazione Ambientalista Associazione Culturale 5 Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) 70 Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso Pubblico)
Altro
Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)
Cognome Nome Organismo Posta Elettronica D’Angelo Annamaria Provincia di
Cagliari [email protected]
Girau Maria Associazione Culturale Spaziando
Grillo Annalisa Comune di Selargius
Putzolu Monica Comune di Pula
Sechi Pier Gavino Passaparola Società Cooperativa sociale
Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)
Data 19 dicembre 2006
Luogo Cagliari
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D. Approvazione del Progetto Integrato
Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto
Data 19 dicembre 2006
Luogo Cagliari
Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale
Data
Luogo
E. Presentazione del Progetto Integrato
Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)
Cognome Nome Firma
D’Angelo Annamaria
Girau Maria
Grillo Annalisa
Putzolu Monica
Sechi Pier Gavino
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2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO
Il territorio della provincia di Cagliari possiede delle carenze nel campo dei servizi sociali offerti alla popolazione: infatti gli enti, pubblici e privati, che operano nel settore dell’inclusione sociale sono presenti in maniera preponderante nel capoluogo e nel suo hinterland, ma sono quasi assenti dal restante territorio provinciale. Inoltre le problematiche si differenziano a seconda del territorio: mentre Cagliari e l’area vasta soffrono dei problemi specifici delle città, come il degrado delle periferie, la dispersione scolastica e la standardizzazione dei servizi sociali offerti, le aree più interne vedono i propri comuni spopolarsi, i tassi d’occupazione precipitare, innalzarsi i fenomeni di disagio giovanile e prendere corpo problematiche (Prima infanzia, terza età), fino ad oggi affrontate dal contesto familiare, non solo nei centri maggiori ma anche nelle aree rurali più distanti.
Dato il contesto, per riuscire a ridurre il rischio dell’esclusione sociale di fasce della popolazione più ampie, il territorio necessita di iniziative promosse da attori locali (pubblici e privati) che mirino sia all’implementazione dei servizi alle persone che allo sviluppo di politiche sociali innovative le quali permettano di sperimentare e sostenere modelli innovativi e funzionali per sostenere l’integrazione tra la popolazione. Una vera e propria condivisione di tutti gli attori del terzo settore, cittadinanza compresa è alla base del Patto territoriale Provincia Solidale e solo tramite la condivisione si può puntare alla reale soddisfazione degli utenti.
Da questa disamina è nata forte nella Provincia di Cagliari quale istituzione pubblica e soprattutto nell’Assessorato alle Politiche Sociali e della Famiglia, con Pro.Gentes prima e con Provincia Solidale adesso, la necessità di definire un sistema integrato di servizi alla persona pensati appositamente per: dare continuità all’assistenza medica, aiutare la famiglia, le donne, i minori, la prima infanzia, la terza età e le persone con disabilità, aiutare i detenuti, i soggetti con sofferenze mentali e quelli vulnerabili in genere, per lottare contro la povertà e le dipendenze, per permettere uno sviluppo maggiore del volontariato, per garantire l’inserimento lavorativo dei soggetti più deboli. Inoltre, tutti gli interventi proposti dai soggetti del partenariato di progetto arricchiscono i servizi e aggiungono valore ai concetti di integrazione e inclusione e, miglioramento delle condizioni di vita, che Provincia Solidale intende contribuire a raggiungere.
In questo quadro, attraverso la creazione di una fitta rete di servizi si vuole dare una risposta concreta ai bisogni ed alle problematiche del territorio, nell’hinterland così come nelle aree decentrate. L’obiettivo, che era presente già in Pro.Gentes, viene ora rimarcato da un più definito e strutturato processo di condivisione partenariale che beneficia soprattutto dei risultati della messa a punti dei PLUS.
Le parti della società più bisognose di aiuto risultano quindi essere, a livello provinciale, le donne, gli anziani, i bambini e le persone disabili. Infatti, tutte queste categorie soffrono di una mancanza di strutture che le possano aiutare e sostenere nella loro vita sociale.
Si è scelto di proporre un Patto, denominato Provincia Solidale che funga da ombrello per tutti e sette i distretti sanitari e che proponga delle operazioni infra-distrettuali, che possano poi essere un traino per altre future collaborazioni.
All’interno degli ambiti di riferimento sono state individuate delle specifiche aree di bisogno territoriali, corrispondenti a bisogni reali emersi nella fase di animazione territoriale:
- Anziani (servizi per la terza età)
- Famiglia (Donne, Prima infanzia, Famiglia e Minori);
- Soggetti svantaggiati (disabili, detenuti, dipendenze, povertà, immigrazione e rifugiati politici, donne nella tratta)
Per gli anziani sono previste delle azioni specifiche volte al migliorarne la qualità della vita, prevenire la depressione, aiutarli nella vita quotidiana e fare in modo che essi siano parte integrante della società e possano godere di servizi determinati che aiutino le famiglie a gestire la presenza della persona anziana.
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Sempre a favore delle famiglie sono previste delle azioni di aiuto alla genitorialità, per il sostegno ai figli dei tossicodipendenti e per riuscire a mediare i conflitti. Nello stesso ambito, ma con particolare riferimento ai minori, verranno attuate delle operazioni riguardanti l’affido dei minori, l’educazione alla sessualità, la pet-therapy, il gioco come momento di crescita. Per la prima infanzia invece sono pianificati degli interventi di riqualificazione per gli asili nido e la creazione di micronidi a livello intercomunale e di nidi aziendali.
Per gli adolescenti sono previste azioni di sensibilizzazione sulle tematiche del disagio, delle dipendenze, azioni contro la dispersione scolastica, creazione di centri di aggregazione innovativi.
Interventi a sostegno di soggetti svantaggiati quali detenuti, tossicodipendenti, persone che vivono sotto la soglia di povertà, donne della tratta e rifugiati politici; sono stati anche predisposti interventi quali la continuità dell’assistenza particolare fasce di malati, quali i cardiopatici, i malati oncologici, e azioni di ludoterapia che mirano a migliorare la loro vita nella malattia.
Molti interventi sono a sostegno di persone con disabilità varie, in modo da creare una rete che permetta loro di vivere serenamente nella propria città, con i servizi adeguati quali la patente per il computer o l’impiego di nuove tecnologie per il miglioramento della loro vita. Inoltre attraverso percorsi formativi adeguati gli si garantisce un’adeguata preparazione per l’inserimento lavorativo.
Diversi interventi di inserimento lavorativo sono stati pensati e proposti per specifiche categorie di soggetti quali disabili mentali, minori in casa di correzione.
A corollario delle azioni finora menzionate, di carattere puntuale, se ne inseriscono altre denominate “azioni di sistema”, le quali fungeranno da trama per la costituzione, il monitoraggio e la diffusione delle attività svolte. Le azioni sono nel dettaglio: le azioni di valutazione e monitoraggio del Patto, la creazione di un gruppo interno alla Provincia che assista e offra informazioni sulle possibilità di finanziamenti sul terzo settore.
È stata inoltre proposta, quale azione trasversale, la formazione dei volontari, esigenza sentita da tutto il terzo settore.
La forza della Provincia Solidale è la condivisione e partecipazione dei pubblici e dei privati in tutte le azioni, come dimostrato dal numero di azioni e di partner che hanno aderito. Tutti i soggetti hanno partecipato attivamente alla scrittura del Patto, mettendo in pratica la condivisione di metodologie e contenuti dei PLUS.
La pluralità dei soggetti partecipanti rappresenta la forza del Patto, in quanto ogni azione è stata condivisa già in fase di predisposizione della manifestazione di interesse, a dimostrazione della adeguatezza dell’azione stessa rispetto ai bisogni. Inoltre, la circostanza per cui ogni singola azione presenti fin da ora una struttura di partenariato pubblico privato definita, è la prova del fatto che nessuna azione proposta è solo un atto meramente politico. Dal momento che il Distretto Socio-sanitario costituisce il vero cuore della nuova programmazione socio-sanitaria, si è deciso, in seguito alla ripartizione tra nuove province, di presentare un unico Patto per il Sociale che comprenda i 7 Ambiti Territoriali di Pianificazione, in modo che i nuovi siano seguiti e affiancati dai vecchi, come, peraltro, suggerito nelle stesse linee guida per i PLUS.
Il fatto che i diversi Ambiti abbiano deciso di partecipare uniti e non come singoli, denota una comunione di intenti e di obiettivi già chiara prima del processo di cooperazione che porterà alla fase di attuazione di Provincia Solidale.
I comuni capofila degli Ambiti hanno manifestato, quindi, la necessità di un “ombrello” protettivo da parte della Provincia almeno a livello politico, dal momento che il periodo dell’elaborazione del progetto integrato ha coinciso con la prima predisposizione dei PLUS.
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3. PARTENARIATO DI PROGETTO
3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto
Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto
Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione
Provincia di Cagliari Pro.Gentes E204 Provincia di Cagliari Benessere del cittadino E201 Provincia di Cagliari Osservatorio scolarità e edilizia
scolastica B158
Provincia di Cagliari Formazione professionale per un lavoro “Senza Barriere”
E574
Comune di Armungia Pro.Gentes E204 Comune di Assemini Pro.Gentes E204 Comune di Ballao Pro.Gentes E204 Comune di Barrali Pro.Gentes E204 Comune di Burcei Pro.Gentes E204 Comune di Cagliari Pro.Gentes E204 Comune di Capoterra Pro.Gentes E204 Comune di Castiadas Pro.Gentes E204 Comune di Decimomannu Pro.Gentes E204 Comune di Decimoputzu Pro.Gentes E204 Comune di Dolianova Pro.Gentes E204 Comune di Domus De Maria Pro.Gentes E204 Comune di Donori Pro.Gentes E204 Comune di Elmas Pro.Gentes E204 Comune di Escalaplano Pro.Gentes E204 Comune di Escolca Pro.Gentes E204 Comune di Esterzili Pro.Gentes E204 Comune di Gergei Pro.Gentes E204 Comune di Goni Pro.Gentes E204 Comune di Guasila Pro.Gentes E204 Comune di Isili Pro.Gentes E204 / H559 (stessa
operazione) Comune di Mandas Pro.Gentes E204 Comune di Monastir Pro.Gentes E204 / B163 Comune di Monserrato Pro.Gentes E204 Comune di Muravera Pro.Gentes E204 Comune di Nuragus Pro.Gentes E204 Comune di Nurallao Pro.Gentes E204 Comune di Nurri Pro.Gentes E204 Comune di Orroli Pro.Gentes E204 Comune di Ortacesus Pro.Gentes E204 Comune di Pula Pro.Gentes E204 Comune di Quartu Sant’Elena Pro.Gentes E204 Comune di Quartucciu Pro.Gentes E204 Comune di S. Andrea Frius Pro.Gentes E204
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Comune di Sadali Pro.Gentes E204 Comune di Samatzai Pro.Gentes E204 Comune di San Basilio Pro.Gentes E204 Comune di San Nicolò Gerrei Pro.Gentes E204 Comune di San Sperate Pro.Gentes E204 Comune di San Vito Pro.Gentes E204 Comune di Sarroch Pro.Gentes E204 Comune di Selargius Pro.Gentes E204 Comune di Selegas Pro.Gentes E204 Comune di Senorbì Pro.Gentes E204 Comune di Serdiana Pro.Gentes E204 Comune di Serri Pro.Gentes E204 Comune di Sestu Pro.Gentes E204 Comune di Settimo San Pietro Pro.Gentes E204 Comune di Seulo Pro.Gentes E204 Comune di Siliqua Pro.Gentes E204 Comune di Silius Pro.Gentes E204 Comune di Sinnai Pro.Gentes E204 Comune di Siurgus Donigala Pro.Gentes E204 Comune di Soleminis Pro.Gentes E204 Comune di Teulada Pro.Gentes E204 Comune di Uta Pro.Gentes E204 Comune di Vallermosa Pro.Gentes E204 Comune di Villa San Pietro Pro.Gentes E204 Comune di Villanovatulo Pro.Gentes E204 Comune di Villaputzu Pro.Gentes E204 Comune di Villasalto Pro.Gentes E204 Comune di Villasimius Pro.Gentes E204 Comune di Villaspeciosa Pro.Gentes E204
Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto.
Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione
Autolinee Baire Srl Pro.Gentes E204 Eurocontact Srl Pro.Gentes E204 GECOS Srl Pro.Gentes E204 I pini Srl ProGenteS E204 Interforum Sas di D’Angelo Annamaria & C.
Pro.Gentes E204
La piccola accademia Srl Pro.Gentes E204 Scuola Laetitia sas Pro.Gentes E204 Pro.Techno Service Srl Pro.Gentes E204 TourBaire Snc Pro.Gentes E204 P.A.C. Srl Formazione professionale per un
lavoro “Senza Barriere” E574
Softfobia Srl Strumenti e tecnologie a favore dell’infanzia
H29, H28, H22
Tiscali Srl Strumenti e tecnologie a favore dell’infanzia
H29, H28, H22
Domus Q Sas Strumenti e tecnologie a favore H29, H28, H22
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dell’infanzia Ditta individuale Teresa Pilichi - Capoterra
Prospettive. La consulenza psicologica e filosofica al servizio del disagio
G77
Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.
Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione
ACAT ONLUS Pro.Gentes E204 Cooperativa Aitia Pro.Gentes E204 ALBESSEDE Cooperativa Sociale ONLUS
Pro.Gentes E204
All friends Cooperativa Pro.Gentes E204 Alfa e omega Cooperativa Sociale Pro.Gentes E204 ANFFAS ONLUS Pro.Gentes E204 ANFFAS ONLUS Istituto conservatorio della divina
providenza D774
ARCI della Provincia di Cagliari Pro.Gentes E204 A.S.L. 8 Pro.Gentes E204 A.S.L. 8 S.E.R.T. Pro.Gentes E204 Associazione Solidarietà e Servizio ONLUS
Pro.Gentes E204
Associazione Cooperazione e Confronto ONLUS
Pro.Gentes E204
Associazione EUPOROS Pro.Gentes E204 Associazione G.R.E.C.A.M. Sardegna ONLUS
Pro.Gentes E204
Associazione “Ichnusa” Pro.Gentes E204 Associazione “Mamma Margherita” Pro.Gentes E204 Associazione ONLUS Obiettivo Sanità Sardegna
Pro.Gentes E204
Associazione Regionale Età Evolutiva - Aree ONLUS
Pro.Gentes E204
Associazione RP Sardegna ONLUS Pro.Gentes E204 Associazione Lavoratori Cattolici ONLUS
Pro.Gentes E204
Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna
Pro.Gentes E204
Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna
Formazione professionale per un lavoro “Senza Barriere”
E574
Caritas San Saturnino Fondazione ONLUS
Pro.Gentes E204
CE.RI.UM ONLUS Pro.Gentes E204 Centro di aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia in crisi ONLUS
Pro.Gentes E204
Centro di cultura Psicoanalitica “Cesare Musatti”
Pro.Gentes E204
Centro per la giustizia minorile Pro.Gentes E204 Centro Studi Atlantide - L’isola dei bambini
Pro.Gentes E204
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Centro studi sociali Pro.Gentes E204 CGIL Camera del Lavoro Metropolitana di Cagliari
Pro.Gentes E204
CGIL Camera del Lavoro Metropolitana di Cagliari
Sportello Mobbing H54
CISL Pro.Gentes E204 CISMAI Pro.Gentes E204 CNOS-FAP Pro.Gentes E204 Conservatorio Statale di Musica “G. Pierluigi da Palestrina” - Cagliari
Pro.Gentes E204
Cooperativa Salus Pro.Gentes E204 Cooperativa Sirio Pro.Gentes E204 Cooperativa Sociale Madrugada Pro.Gentes E204 Cooperativa Sociale Madrugada Azione di sostegno alla genitorialità -
Orientamento ai giovani. Azioni di informazione e sensibilizzazione alle donne sulla cultura dell’accoglienza
H209/ E204
Coordinamento Volontario Giustizia ONLUS
Pro.Gentes E204
Cras Pro.Gentes E204 Croce Rossa Italiana di Cagliari Pro.Gentes E204 Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Cagliari
Pro.Gentes E204
Educanza Società Cooperativa Sociale ONLUS
Pro.Gentes E204
Fondazione Teatro Lirico di Cagliari Pro.Gentes E204 IEF COSTRE - Istituto Europeo di Formazione e Consulenza Sistematica e Terapia Relazionale
Pro.Gentes E204
Associazione Il portico Pro.Gentes E204 Istituto dei ciechi - Cagliari Pro.Gentes E204 Istituto Salesiano S. Domenico Savio Pro.Gentes E204 Società Cooperativa “La Carovana” Pro.Gentes E204 Società Cooperativa “La Carovana” Servizio integrato di tutoraggio e
orientamento H513
Carovana SMI Pro.Gentes E204
KOINOS Società Coop. Soc. a r.l. Pro.Gentes E204 Ministero della Pubblica Istruzione - Ufficio Scolastico Provinciale di Cagliari
Pro.Gentes E204
Paideia - Centro Studi Sociali Pro.Gentes E204 Passaparola - Società Cooperativa Sociale
Pro.Gentes E204
Planusanguini - Centro Studi Sociali - Cagliari
Pro.Gentes E204
Prefettura UTG Pro.Gentes E204 PGS Oratorio centro giovanile San Paolo
Pro.Gentes E204
Società Sarda di Pedagogia Pro.Gentes E204 Tribunale per i minorenni presso la Corte d’Appello di Cagliari
Pro.Gentes E204
Chatterbox English school An English start H287 Associazione “L’Arco in cielo” ONLUS Niente paura, qui si ride sul serio! D471 Istituti riuniti di ricovero minorile Istituto conservatorio della divina D774
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providenza Cooperativa BIOS Istituto conservatorio della divina
providenza D774
Cooperativa Sociale “La Torre” Centro Dog - Centro riabilitativo per animali domestici
E117
Associazione Istituto di Psicoanalisi Laboratorio dell’identità e del benessere psicosociale
E34 / E 201
Obiettivo formazione Società Cooperativa Sociale
Formazione professionale per un lavoro “Senza Barriere”
E574
Associazione culturale “Spaziando” Laboratorio pedagogico intergenerazionale
F152
Associazione culturale “Sahaja Yoga” Sahaja Yoga strumento di benessere e di equilibrio
F153
CIOFS Oriones F66 Associazione Polisportiva FERRINI - Cagliari
Il Museo del Bambino, in forma stabile e itinerante
G196
Cooperativa Sociale “Il mio mondo” ProGenteS E204 Cooperativa sociale Domus Donna ONLUS
Casa del sole H23
Cooperativa sociale Domus Donna ONLUS
Centro di assistenza e recupero di genitori dipendenti da droga, alcool, e nuovi stupefacenti con alloggio della famiglia e dei figli
H24
Fondazione Domus de Luna ONLUS Progetto "Prevenzione contro gli abusi ed i maltrattamenti sui minori in Sardegna”
H25
Associazione Arcoiris ONLUS V.I.S. (Valorizzare l’inclusione sociale)
H467
Associazione Darwin ONLUS Orientamento e inserimento lavorativo
H52
Associazione Darwin ONLUS Sportello Mobbing H54 Fondazione L’albero della vita ONLUS La Rondine - Comunità educativa
per mamme e bambini O151
L’albero della vita Cooperativa Sociale ONLUS
La Rondine - Comunità educativa per mamme e bambini
O151
Associazione CreAttivaMente La Rondine - Comunità educativa per mamme e bambini
O151
Ente Morale Vergine Assunta - Selargius
Ristrutturazione di uno stabile da adibire a servizio dei minori e delle loro famiglie
F250
Ente morale Oratorio S. Luigi - Selargius
Ristrutturazione dei locali dell’oratorio da adibire ad attività sociale
G141
Costituenda Cooperativa Sociale Lumaca
Lumaca. Percorsi socioeducativi per l’inserimento lavorativo.
G198
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3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto
Il Partenariato vede coinvolti n. 64 organismi pubblici (si tratta di tutti i comuni del vasto territorio della Provincia di Cagliari, della A.S.L. 8, il S.E.R.T. e la stessa Provincia di Cagliari) e di 92 soggetti privati (di cui circa 93 sono cooperative, associazioni, enti morali ed ONLUS e 18 imprese).
Il partenariato di progetto è chiamato a svolgere funzioni e compiti in relazione agli specifici ambiti di intervento che sono stati individuati ed attraverso i quali il progetto intende operare. Pertanto, i soggetti partecipanti lavoreranno nel modo che segue:
- Le funzioni svolte dalle amministrazioni locali coinvolte (la Provincia di Cagliari ed i Comuni) oltre all’attivazione dei propri progetti funzionali al progetto integrato si adopereranno per agevolare il percorso di attuazione dei progetti del partenariato al fine di agevolare il percorso delle autorizzazioni, nei casi in cui fosse necessario, e di accelerare l’implementazione delle azioni stesse.. Tutti i comuni partecipanti al progetto metteranno a disposizione i rispettivi uffici di appartenenza e si adopereranno per facilitare i rapporti con le imprese del territorio.
- Le imprese e gli altri soggetti del partenariato insieme con le amministrazioni locali, avranno il compito di contribuire al processo di attuazione del progetto integrato fornendo un supporto attivo nella definizione delle priorità territoriali e settoriali, di partecipare alla valutazione in itinere e finale dei risultati del progetto integrato e di sostenere le attività strategiche dello stesso.
I compiti sono quelli propri dell’attuazione, della promozione e del coordinamento dell’azione comune di progetto e delle singole attività previste dai soggetti che hanno firmato il Protocollo di Intesa e l’Accordo di cooperazione per la gestione del PI, analizzando il contesto territoriale in ragione delle strategie di sviluppo condivise, della programmazione territoriale. Gli ambiti di intervento saranno concordati sulla base delle priorità d’intervento per l’attuazione del progetto integrato. Sarà necessario mantenere un continuo raccordo con tutti i partecipanti attraverso una forte attività di coordinamento e sensibilizzazione a cura dell’Assemblea del partenariato e del Comitato di Coordinamento.
Il Comitato sarà affiancato da altri componenti del partenariato ogni volta che ciò sarà necessario per affrontare problemi specifici e tecnici. A questo fine ciascun componente si impegna a mettere a disposizione le risorse professionali di cui dispone nei casi in cui si rendesse necessario. L’Assemblea resta l’organo supremo che dovrà dare indirizzi al Comitato e approvarne l’operato.
Le azioni per l’attuazione e implementazione previste nell’Accordo di cooperazione per la gestione del PI potranno in fase operativa, eventualmente, prevedere l’identificazione di un nucleo tecnico per la verifica e l’attuazione delle attività singole e comuni. Tale gruppo di lavoro assumerà anche le attività di segreteria operativa.
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Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto
Soggetto del Partenariato Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno
Specifico
Provincia di Cagliari presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Armungia presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Assemini presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Ballao presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Barrali presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Burcei presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Cagliari presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Capoterra presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Castiadas presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Decimomannu presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Decimoputzu presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Dolianova presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Dolianova presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Domus De Maria presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Donori presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le
Indispensabili
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specifiche domande di finanziamento
Comune di Elmas presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Escalaplano presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Escolca presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Esterzili presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Gergei presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Goni presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Guasila presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Isili presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Mandas presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Monastir presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Monserrato presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Muravera presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Nuragus presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Nurallao presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Nurri presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Orroli presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le
Indispensabili
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
specifiche domande di finanziamento
Comune di Ortacesus presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Pula presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Quartu Sant’Elena presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Quartucciu presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di S. Andrea Frius presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Sadali presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Samatzai presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di San Basilio presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di San Nicolò Gerrei presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di San Sperate presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di San Vito presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Sarroch presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Selargius presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Selegas presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Senorbì presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Serdiana presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le
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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
specifiche domande di finanziamento
Comune di Serri presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Sestu presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Settimo San Pietro presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Seulo presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Siliqua presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Silius presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Sinnai presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Siurgus Donigala presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Soleminis presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Teulada presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Uta presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Vallermosa presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Villa San Pietro presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Villanovatulo presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Villaputzu presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Comune di Villasalto presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le
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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
specifiche domande di finanziamento
Comune di Villasimius presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Comune di Villaspeciosa presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Al ricambio presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Autolinee Baire Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Eurocontact Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
GECOS Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
I pini Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Interforum Sas di D’Angelo Annamaria & C.
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
La piccola accademia Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Scuola Letizia sas presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
La svolta Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
PARTACO Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Pro.Techno Service Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
TourBaire Snc presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Databank Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
P.A.C. Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le
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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
specifiche domande di finanziamento
Softfobia Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Tiscali Srl presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Domus Q Sas presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Ditta individuale Teresa Pilichi - Capoterra
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
ACAT ONLUS presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cooperativa Aitia presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
ALBESSEDE Cooperativa Sociale ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
All friends Cooperativa presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Alfa e omega Cooperativa Sociale
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
ANFFASS presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
ARCI della Provincia di Cagliari presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
A.S.L. 8 presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
A.S.L. 8 S.E.R.T. presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione Solidarietà e Servizio ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione Cooperazione e Confronto ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
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Associazione EUPOROS presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le
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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
specifiche domande di finanziamento
Associazione G.R.E.C.A.M. Sardegna ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione “Ichnusa” presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione “Mamma Margherita”
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione ONLUS Obiettivo Sanità Sardegna
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione Regionale Età Evolutiva - Aree ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione rete per l’ecologia sociale
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione RP Sardegna ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione Lavoratori Cattolici ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Caritas San Saturnino Fondazione ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
CE.RI.UM ONLUS presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Centro di aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia in crisi ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Centro di cultura Psicoanalitica “Cesare Musatti”
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Centro per la Giustizia Minorile presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Centro Studi Atlantide - L’isola dei bambini
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Centro studi sociali presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le
Indispensabili
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
specifiche domande di finanziamento
CGIL Camera del Lavoro Metropolitana di Cagliari
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
CISL presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
CISMAI presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
CNOS-FAP presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cada die presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Conservatorio Statale di Musica “G. Pierluigi da Palestrina” - Cagliari
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cooperativa Salus presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cooperativa Sirio presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cooperativa Sociale Madrugada presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cooperativa Yo Yo presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Coordinamento Volontario Giustizia ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cras presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Croce Rossa Italiana di Cagliari presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Cagliari
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Cagliari
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Dipartimento di Cardiologia presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le
Indispensabili
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
dell’Università degli Studi di Cagliari
specifiche domande di finanziamento
Educanza Società Cooperativa Sociale ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Fondazione Teatro Lirico di Cagliari
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
IEF COSTRE - Istituto Europeo di Formazione e Consulenza Sistematica e Terapia Relazionale
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Il portico presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Istituto dei ciechi - Cagliari presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Istituto Salesiano S. Domenico Savio
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Società Cooperativa “La Carovana”
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
La Carovana SMI presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
KOINOS Società Coop. Soc. a r.l.
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
La Croce Verde presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Ministero della Pubblica Istruzione - Ufficio Scolastico Provinciale di Cagliari
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Paideia - Centro Studi Sociali presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Passaparola - Società Cooperativa Sociale
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Planusanguini - Centro Studi Sociali - Cagliari
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Prefettura UTG presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
PGS Oratorio centro giovanile San Paolo
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Procura della Repubblica presso il tribunale dei minorenni
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria - Istituto penitenziario - Casa di reclusione di Isili - Cagliari
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Società Sarda di Pedagogia presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Tribunale per i minorenni presso la Corte d’Appello di Cagliari
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Ufficio Esecuzione Penale Esterna - Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
UIL presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Chatterbox English school presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione “L’Arco in cielo” ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Istituti riuniti di ricovero minorile presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cooperativa BIOS presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cooperativa Sociale “La Torre” presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Società di Psicanalisi presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione Istituto di Psicoanalisi
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Obiettivo formazione Società Cooperativa Sociale
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Dipartimento di psicologia presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le
Indispensabili
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
dell’handicap dell’Università degli Studi di Cagliari
specifiche domande di finanziamento
Associazione culturale “Spaziando”
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione culturale “Sahaja Yoga”
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
CIOFS presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione Polisportiva FERRINI - Cagliari
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cooperativa Sociale “Il mio mondo”
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Cooperativa sociale Domus Donna ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Fondazione Domus de Luna ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione Arcoiris ONLUS presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione Darwin ONLUS presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Fondazione L’albero della vita ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
L’albero della vita Cooperativa Sociale ONLUS
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Associazione CreAttivaMente presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Ente Morale Vergine Assunta - Selargius
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Ente morale Oratorio S. Luigi - Selargius
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
Costituenda Cooperativa Sociale Lumaca
presentare secondo le procedure previste dai Bandi di Gara, le specifiche domande di finanziamento
Indispensabili
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Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto
Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno Specifico
Puntuale e corretta attuazione del presente Protocollo d’Intesa
Indispensabile
Rendere operativo l’Accordo di cooperazione per la gestione del progetto integrato
Indispensabile
Contribuire a realizzare azioni tese a sollecitare l’interesse e la partecipazione di soggetti capaci di contribuire con capitali propri ai nuovi progetti di sviluppo territoriale
Importante
Avviare una collaborazione fattiva con altre realtà progettuali del territorio e in particolare con altri Progetti Integrati
Importante
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4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO
4.1. Analisi di contesto
A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo
Il contesto territoriale interessato dal progetto è la provincia di Cagliari, territorio con un’estensione di circa 4.500 Kmq, popolato da 548.465 abitanti, di cui 280.599 donne (dati Istat 2004), che, con il capoluogo, l’area vasta ed i comuni più lontani presenta situazioni non omogenee. La provincia è suddivisa in base all’organizzazione dei PLUS (Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona) in sette ambiti territoriali, come rappresentato in tabella 1.
Ambito 7Provincia di Cagliari
Ambiti territoriali
Ambito 1 - Area urbana Cagliari (1)
Ambito 2 - Ex USL 20 (16)
Ambito 3 - Ex USL 21 (7)
Ambito 4 - Ex USL 22 (9)
Ambito 5 - Area Sarrabus-Gerrei (9)
Ambito 6 - Area Trexenta (16)
Ambito 7 - Area sarcidano (13)
V illa San Pietro
Sarroch
Capoterra
Assemini
Elmas
Selargius
Settimo San Pietro
Quartu s.Elena
V illaspeciosa
Soleminis
SerdianaDolianov a
Ussana
Monastir
Villasor
Muravera
San Nicolo Gerrei
San Basilio
Villasalto
SiurgusDonigala
SuelliGuamaggiore
OrtacesusSenorbi
GoniGuasila
EscolcaGergei
NurriSerri
Isili
Villaputzu
Nuragus
Seulo
Villanovatulo
Sadali
Orroli
Esterzili
EscalaplanoGesico
Selegas
Pimentel
Barrali
Nuraminis
Vallermosa
Decimoputzu
Mandas
Donori
San sperate
Sestu
Uta
Decimomannu
Ballao
ArmungiaSilius
Sant'andreaFrius
Burcei
Maracalagonis
Quartucciu
San V ito
Castiadas
Villasimius
Sinnai
Pula
Teulada DomusDe Maria
Nurallao
Monserrato
Cagliari
Siliqua
Samtzai
Cartogramma dei comuni al 1° gennaio 2006
Tab. 1 Ambiti territoriali Plus (Fonte: profilo ambito Sarcidano Barbagia Seulo)
L'area nel suo complesso, ed in modo particolare l’insieme dei Comuni a diretto contatto con il capoluogo, presenta una concentrazione insediativa che si è sviluppata già dai primi anni settanta, con dinamiche più accelerate nell'ultimo periodo. Infatti, il ruolo di città-regione e di polo di attrazione giornaliera di tutta la provincia svolto da Cagliari ha prodotto un forte inurbamento prima nei confronti del capoluogo stesso e, nell'ultimo decennio, verso quella fascia territoriale che più di altre presenta i caratteri dell'insediamento urbano (Capoterra, Elmas, Assemini, Quartu S.E.).
Il capoluogo ha progressivamente ceduto la funzione residenziale “a vantaggio” di una forte terziarizzazione del suo patrimonio immobiliare, con forte aumento del valore economico dello stesso.
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Gli intensi processi di gravitazione hanno determinato una forte crescita nel numero di residenti, in particolare nei comuni di Quartu S. Elena e Selargius, mentre Cagliari, dopo avere subito una crescita costante nei decenni fin al 1981, ha registrato un calo negli ultimi vent’anni (-12,1% dal 1991 al 2004). Anche i Comuni immediatamente a ridosso della conurbazione cagliaritana hanno registrato alti valori nel complesso degli indicatori demografici che hanno portato ad una forte crescita della popolazione residente, oltre ad alte densità territoriali e a delle forti relazioni con il capoluogo, in atto per motivi di lavoro, in particolare, e di studio, con caratteri di minore intensità. L’Istat ha registrato, nel periodo 1991-2004, un aumento di popolazione del 13,5% nel territorio di Quartu, del 16,3% nell’area del Plus 21 e del 13,7% nell’estensione Cagliari Ovest, ed una concomitante diminuzione dello 0,7% nel Sarrabus Gerrei, del 2,9% in Trexenta e del 10,1% nel territorio del Sarcidano-Barbagia di Seulo.
L'analisi dell'età della popolazione presenta una evidente predominanza, nell'area intorno al capoluogo, delle classi di età più giovani: tale fatto può essere messo in relazione, principalmente, con la prospettiva di maggiore offerta di posti di lavoro del capoluogo, rispetto alle aree interne.
Di fatto, tale concentrazione demografica ha portato all’emersione di problematiche evidenti nell’area urbana (dispersione scolastica, disoccupazione, povertà, criminalità) con conseguenti fenomeni di emarginazione ed esclusione sociale.
Se da un lato l’area cittadina presenta maggiori opportunità (attività d’eccellenza, formazione ad alto livello, assistenza sanitaria), d’altra parte si nota come carenze informative ed organizzative portino ad interventi fortemente frammentati, con la conseguente difficoltà di affrontare in modo sistemico problematiche fortemente correlate tra loro.
Per ciò che riguarda l’ambito lavorativo, sebbene l’offerta nel capoluogo sia maggiore rispetto ai territori più interni, è comunque ancora lontana dal soddisfare la domanda: è diffusa sull’intero territorio una forma di disagio sociale, attestata dai dati Istat, che evidenzia come fattore primario delle difficoltà la condizione di disoccupazione, con un tasso alto e preoccupante per la nostra regione: la disoccupazione giovanile nella provincia di Cagliari è risultata del 56,11% (censimento Istat 2001). L’indagine sulle forze di lavoro condotta dall’Istat nell’ultimo trimestre del 2005 registra in Sardegna un calo dell’occupazione di quattromila unità rispetto al trimestre precedente. Allo stesso modo, le persone in cerca di occupazione registrano una variazione di pari misura, ma di segno opposto. Permane nell’area la differenza di genere: le donne con un’occupazione stabile e a tempo pieno risultano in percentuale decisamente inferiore rispetto agli uomini, disparità che aumenta per ciò che riguarda la presenza delle donne nei luoghi decisionali, nelle carriere direttive e nelle possibilità di accesso ai ruoli dirigenziali. Nel 2003 il tasso di disoccupazione rilevato dall’Istat in Sardegna è stato del 16,8%, che diventa però 13% e 23,3% se si distinguono le percentuali di uomini e donne senza lavoro. La differenza è ancora più marcata se si osserva il tasso di occupazione totale e per genere: 38,8% è il totale di occupati nella provincia, che diventa 50,9% e 27,5% se si considera la percentuale di uomini e di donne occupate. Nelle fasce di età 30-44 e 15-29 anni la causa di morte più frequente nei maschi è quella dei traumatismi e avvelenamenti, rispettivamente del 2.64% e 8,0%. In questa categoria rientrano anche le morti violente per incidenti sul lavoro, causati da stanchezza, distrazione o anche da un tono dell’umore depresso, che comporta una minore attivazione di fronte ai pericoli. Tra le fonti di distrazione e disagio sul lavoro particolare peso riveste la qualità delle relazioni ed il livello di integrazione del lavoratore in un determinato contesto: in alcuni ambienti sono attuate modalità di comunicazione ostili e non etiche dirette in maniera sistematica verso uno o più individui, situazione che nel tempo è fonte di sofferenza mentale, psicosomatica e disagio sociale per chi la subisce. Considerazioni ad hoc vanno fatte per i lavoratori disabili: nel territorio della provincia di Cagliari così come in ambito nazionale, le stime sui livelli di disoccupazione delle persone disabili parlano di cifre comprese tra il 65% e l’80%. Agli elevati livelli di disoccupazione, inoltre, tende ad affiancarsi una diffusa sottoccupazione delle persone disabili, che in molti casi si traduce in vera e propria de-qualificazione. Occorre tener presente che una porzione molto elevata di persone disabili (tra il 70% e l’80%) è formata da soggetti che hanno acquisito un fattore di disabilità dopo i 16 anni di età. Di questi oltre il 90% aveva avviato una carriera lavorativa che in almeno 1 caso su 6, è stata successivamente interrotta. Questi pochi dati sono sufficienti per comprendere quanto la disabilità, oltre a incidere dolorosamente sulla biografia delle persone direttamente interessate, rappresenti anche un elemento che danneggia la collettività, producendo uno spreco di capacità e di competenze spesso preziose. In
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aggiunta bisogna considerare che una percentuale significativa di disabili appartiene alla fascia d’età 30-49 anni (quindi possibili risorse per il mondo del lavoro), che raccoglie il 23,4% degli invalidi civili.
Nel campo dei servizi socioassistenziali e sanitari emerge il tema della quantità e della qualità dei servizi offerti: Il rapporto fra persone bisognose di cura e adulti in grado di farsene carico rivela che su ogni coppia adulta grava la responsabilità di almeno un’altra persona bisognosa di sostegno, dato che evidenzia la necessità di supporto per le famiglie con soggetti deboli (bambini, anziani, disabili, persone con disturbo mentale) che presentano maggiori problematiche e carichi di cura.
Per quanto riguarda la rete di servizi per l’infanzia, l’area si caratterizza per una forte carenza di strutture a servizio per i più piccoli; in ugual misura sono poco presenti strutture a servizio per i minori. È esiguo, infatti, il numero dei comuni che hanno attivato servizi orientati alla prevenzione del disagio infantile e adolescenziale o realizzato in questi ultimi anni strutture a servizio per l’infanzia. Il rapporto Istat 2004 mostra come le strutture al momento presenti nel territorio regionale siano in grado di soddisfare l’offerta di appena il 12% dei bambini al di sotto dei 3 anni. Tale dato andrebbe sottoposto ad attenta valutazione, in considerazione del numero di famiglie monoparentali presenti in Sardegna, che dai dati risulta superiore alla media nazionale (13,4% vs. 11,9%).
Gli interventi sui minori si indirizzano generalmente all’assistenza e al recupero piuttosto che alla prevenzione degli abusi e del verificarsi di condizioni scatenanti maltrattamenti, quali ad esempio la depressione post partum. È carente, inoltre, lo scambio di informazioni tra i vari attori pubblici e privati che si occupano di tutela di bambini vittime di violenze o abbandonati.
In ambito sanitario, un aspetto scarsamente curato è l’attenzione al disagio psicofisico dei piccoli pazienti durante l’ospedalizzazione, e la ricerca di adeguate modalità relazionali e di strutture alternative per le degenze di lungo periodo, allo scopo di alleviare il disagio.
Appare necessario anche un potenziamento degli interventi di sostegno alla genitorialità: se si considerano i dati del ministero di giustizia ci si accorge che i provvedimenti adottati dalle autorità sarde sono in grande maggioranza decreti di allontanamento del minore dalla famiglia (nella provincia di Cagliari per il 2002 si è registrato il 33,9% di tali provvedimenti, a fronte di un 16,4% di dato nazionale).
Relativamente ai bisogni del territorio, accanto alla carenza dei servizi per l’infanzia, occorre parimenti sottolineare l’inadeguatezza dell’offerta di servizi di assistenza agli anziani e di servizi sostitutivi che svolgano il lavoro di cura. Allo stato attuale risultano assolutamente insufficienti i servizi di assistenza domiciliare e semiresidenziale e sono in aumento le richieste di istituzionalizzazione riferibili ad anziani non autosufficienti. Se si osservano i dati sulle tipologie delle famiglie nel territorio emergono alcune riflessioni, ossia che l’anziano tende sempre più spesso a vivere da solo gli ultimi anni della sua vita poiché la famiglia ha sempre meno componenti che sono spesso inseriti nel mercato del lavoro e quindi impossibilitati ad offrire supporto quotidiano ai componenti anziani; l’allungamento della prospettiva di vita comporta, inoltre, sempre maggiori richieste d’assistenza.
Anche le persone affette da disturbi mentali dispongono complessivamente di servizi insufficienti, dal momento che i servizi territoriali si presentano come poliambulatori, privi di spazi per l’accoglienza anche diurna dei pazienti, con habitat anonimi, quando non degradati, un lavoro territoriale/domiciliare carente e rapporti con le famiglie degli assistiti limitati o conflittuali.
Le aree interne della provincia presentano problemi simili, anche se originati talvolta da fenomeni opposti. In particolare, elevati tassi di spopolamento (il saldo migratorio nel triennio 2002-2004 è -192 per la Trexenta e -366 per il Sarcidano- fonte Istat) determinano una progressiva diminuzione dei servizi offerti a livello locale, la quale, a sua volta, innesca una caduta dell’occupazione locale, ma anche ulteriori fenomeni di emigrazione, in particolare dei giovani (che rappresentano la principale utenza dei servizi relativi al tempo libero). Solo in alcuni comuni sono presenti scuole secondarie di secondo grado, il che comporta fenomeni di pendolarismo studentesco e un crescente abbandono scolastico: il censimento Istat 2001 ha individuato nel territorio del comune di Cagliari un’incidenza di laureati e diplomati del 52,8%, a fronte del 24,4% della Trexenta, del 27% di Sarcidano-barbagia-seulo e del 28,4% del sarrabus-gerrei. Nonostante nel corso degli ultimi anni il fenomeno della dispersione scolastica sia in leggero calo, la provincia di cagliari presenta ancora valori altissimi, con un 24,29% degli studenti che escono dal circuito formativo e dell’istruzione senza l’acquisizione di un titolo di studio. L’indice di non
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conseguimento della scuola dell’obbligo è nell’Isola del 12,44% con punte, in alcuni comuni, del 25,37%, a fronte di un dato nazionale pari al 10,44% (dati ISTAT 2001). La tipologia di prestazioni e servizi offerti è disomogenea tra i comuni della provincia, e gli scarsi collegamenti offerti dal servizio pubblico costituiscono un ulteriore elemento di criticità: il tempo medio di percorrenza della distanza dei comuni del Sarcidano Barbagia di Seulo con Cagliari varia dai 55 ai 135 minuti Le zone interne rurali poco popolate sono spesso fonte di produzioni tipiche e specifiche di alta qualità, che non vengono valorizzate all’interno dello stesso territorio regionale e per tale motivo vengono interrotte col conseguente spopolamento dovuto ad un aumento della disoccupazione. È in aumento l’utilizzo di sostanze che inducono dipendenza spesso associate a difficoltà sociali e psicologiche, che possono determinare gravi problemi di salute e fenomeni di criminalità e violenza, per non parlare dei disagi delle famiglie coinvolte, che spesso si sentono sole nella presa in carico del proprio familiare o delegano completamente l’affidamento a strutture esterne, senza essere preparate adeguatamente al momento del raccoglimento del proprio familiare. Accanto a queste forme “storiche”, inoltre, si vanno diffondendo altre forme di dipendenza: da chat, da videogiochi, da giochi d’azzardo, che evidenziano lo sconcerto verso un ambiente che non offre con evidenza adeguata punti di riferimento sociali e motivazionali. Altre situazioni determinate da bullismo, disagio familiare derivante da separazione e divorzi e nuove povertà sono attualmente difficilmente quantificabili e pertanto meritevoli di approfondimento. Tali tipologie di fenomeni tendono a dare luogo ad un circolo vizioso che può essere interrotto esclusivamente attraverso serie politiche di sistema, volte a favorire la crescita della qualità della vita, con relativo incremento dei servizi legati anche ad una altrettanto seria politica per l’occupazione. Dato il contesto, per riuscire a ridurre il rischio dell’esclusione sociale di fasce della popolazione più ampie, è necessario un approccio di tipo multidimensionale basato sull’integrazione dei legami tra gli attori sociali locali istituzionali e non che concorrano alla definizione di un’idea comune di valorizzazione del capitale sociale locale integrando insieme risorse e strumenti per il raggiungimento di obiettivi comuni. Attraverso la creazione di reti sociali tra le istituzioni comunali e il terzo settore si vuole costituire una dimensione comunitaria all’interno della quale collocare il disagio delle fasce deboli della popolazione, integrando la pluralità di interlocutori pubblici e privati, i quali, ognuno nella specificità del proprio ruolo, ma in modo integrato, portano avanti delle azioni complesse di intervento per favorire l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati.
B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo
Il contesto di riferimento del progetto integrato impone che, rispetto alle risorse materiali e immateriali, si proceda, in primo luogo ad una loro ottimizzazione e razionalizzazione. Partendo da tale assunto, quindi, la rete partenariale intende agire sfruttando veramente il valore aggiunto del concetto di rete e, quindi, mettendo a sistema tutte le risorse a disposizione e facendo in modo, d’altra parte, di colmare le eventuali lacune in maniera funzionale alle esigenze reali. Pertanto, il presente Progetto Integrato di Sviluppo vuole valorizzare le risorse materiali (ambientali e culturali, infrastrutturali, aziendali, etc ) e, in particolare, le strutture già esistenti sul territorio di riferimento. Infatti, appare che tali strutture, da destinare a diverse tipologie di utenza (anziani, Famiglia e Minori, soggetti svantaggiati, sofferenti mentali) presentino delle criticità in quanto spesso risultano inutilizzate o sottoutilizzate a causa di inadeguatezze strutturali. D’altro canto i bisogni che esprime il contesto di riferimento impongono che a tale proposito si compiano degli interventi al fine ricolmare tali lacune. Analogo discorso deve essere fatto per quanto attiene alle risorse immateriali (capitale umano, competenze specifiche, brevetti, etc.). In questo senso il Progetto prevede la valorizzazione di tutti i servizi alla persona attraverso la sensibilizzazione, la formazione, l’aggiornamento e la riqualificazione degli operatori sociali degli Enti Locali, Scuola, Imprese Sociali, Volontariato, etc..oltre che l’attivazione di tutte le competenze necessarie per lo svolgimento di quelle attività di servizio a supporto delle categorie dello svantaggio che rappresentano i beneficiari del progetto stesso. È importante sottolineare come, anzitutto, sia necessaria una valorizzazione generale dei processi di informazione e comunicazione relativi alle politiche sociali, il monitoraggio e la valutazione dei servizi offerti alla persona, da ultimo l’aggiornamento degli operatori che lavorano nell’ambito di riferimento risulta fondamentale al fine di raggiungere gli obiettivi.
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Per quanto attiene l’ambito della salute mentale, le risorse materiali da sviluppare riguardano principalmente le azioni di valorizzazione delle strutture d’accoglienza e la riabilitazione per i sofferenti mentali. Le risorse immateriali sulle quali occorre investire sono, anzitutto, le risorse umane partendo dalla formazione, la riqualificazione e l’aggiornamento degli operatori del settore, che appartengano agli EE.PP.LL e/o alle associazioni del terzo settore e del volontariato, al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi offerti. Risulta fondamentale, in questo ambito, anche la valorizzazione della qualità della vita, della dignità personale e dell’autonomia dei soggetti che necessitano di cure nonché la valorizzazione di terapie di sostegno. La cura agli anziani è un altro settore nel quale è importante intervenire. Per ciò che attiene le risorse materiali, occorre allestire delle strutture residenziali e semiresidenziali che forniscano un servizio sia diurno che notturno di assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Questo tipo di struttura materiale è possibile che venga utilizzata anche per la ricettività di turisti o adulti non autosufficienti. Le risorse immateriali da impegnare in questo ambito sono tese alla valorizzazione del volontariato, della terza età, al miglioramento della qualità della vita degli anziani attraverso delle azioni sia di formazione dei volontari, sia attraverso servizi per gli anziani stessi. Un altro settore che risulta critico all’interno del territorio è quello dei servizi alla famiglia. Per esempio risulta importante procedere a creare strutture di accoglienza dove la famiglia può risiedere insieme ai suoi ammalati. A titolo esemplificativo si può pensare a case di accoglienza per famiglie con parenti oncologici appartenenti sia al territorio che provenienti da paesi stranieri, o anche un centro servizi per soggetti in situazioni critiche, quali famiglie in cui siano presenti minori con problematiche psichiatriche. Dal punto di vista delle risorse immateriali, si intende agire sulla prevenzione del disagio attraverso una rete capillare di servizi tesi ad agevolare la vita quotidiana delle famiglie. La valorizzazione degli operatori di settore rimane sempre un punto fondamentale per la realizzazione delle azioni. Per il settore dell’infanzia, le risorse materiali nelle quali si intende investire sono centri per bambini (3-10 anni) e genitori; interventi di ristrutturazione di stabili con funzione di asilo nido e o allestimento di luoghi in cui realizzare attività per bambini, ovvero centri culturali per i bambini che promuovano l’apprendimento attraverso il gioco e l’esperienza diretta. La prevenzione del disagio, del maltrattamento neonatale, la valorizzazione delle politiche del lavoro e di conciliazione dei tempi delle famiglie, delle risorse autorganizzative delle famiglie, della qualità della vita negli ospedali, degli operatori del settore e del volontariato passa attraverso la creazione di strutture adatte a dare risposte concrete alle necessità delle famiglie e la formazione, la riqualificazione e l’aggiornamento delle risorse umane destinate ad operare nel settore. Relativamente alle donne, le risorse materiali che si intende valorizzare riguardano la possibilità di poter fruire di luoghi / centri di accoglienza per donne sole con minori, rifugiati e titolari di permessi di soggiorno per motivi umanitari, vittime di torture. Il capitale umano operante nel settore ed il volontariato saranno quindi formati, riqualificati ed aggiornati. Il mondo dei giovani e dei minori lo si vuole sostenere attraverso l’allestimento di strutture di accoglienza per minori, anche stranieri, soggetti, per esempio, in attesa di trapianto e che devono sottoporsi a terapie e interventi oncologici; è necessario intervenire dal punto di vista delle infrastrutture per l’accoglienza dei minori temporaneamente allontanati dal nucleo d’origine per disposizione del Tribunale dei Minori o dei Servizi Sociali territoriali; l’allestimento di una comunità per minori e madri in difficoltà e l’allestimento di un centro Polivalente di aggregazione e riabilitazione rivolto a minori, giovani, disabili fisici e psichici. Le risorse immateriali che si intende valorizzare riguardano l’inserimento lavorativo, la formazione, l’animazione, l’orientamento, la prevenzione del disagio attraverso osservatori, sportelli ed attività di animazione, passando anche attraverso la formazione, riqualificazione e l’aggiornamento del volontariato e degli operatori del settore. Per la fascia delle disabilità sono necessarie strutture anche di tipo Polivalente sia per l’aggregazione che per la riabilitazione rivolte a minori, giovani disabili fisici e psichici. Le risorse immateriali impegnate riguardano: la valorizzazione dell’autonomia e delle competenze educative dei genitori con figli diversamente abili, servizio pedagogico di aiuto; la valorizzazione del tempo libero dei disabili, attraverso attività di socializzazione ed animazione; la valorizzazione e l’adeguamento del sistema di trasporti per i disabili; la valorizzazione delle competenze dei disabili psichici e sensoriali ed il loro inserimento lavorativo; infine la formazione e l’aggiornamento degli operatori del settore e del volontariato. Per i soggetti svantaggiati è necessario intervenire attraverso la realizzazione, ristrutturazione e allestimento dei luoghi di accoglienza rivolti principalmente alle persone con problemi d’inserimento
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sociale e a rischio di esclusione. Per i disoccupati e/o gli inoccupati, si intendono valorizzare le loro competenze attraverso l’acquisizione di una qualifica professionale per un idoneo inserimento lavorativo. I detenuti, invece, necessitano di un sistema di valorizzazione che mira al loro reinserimento sociale attraverso percorsi di orientamento e di accompagnamento. Le risorse immateriali da valorizzare risultano essere anche gli operatori ed i volontari attraverso la formazione e l’aggiornamento. Le risorse materiali sulle quali si intende puntare per la lotta alle dipendenze sono: l’allestimento di un Centro di Assistenza e recupero dei genitori dipendenti da droga, alcol e nuovi stupefacenti con alloggio della famiglia e dei bambini, ed attraverso l’allestimento di una comunità per utenti con doppia diagnosi. Le risorse materiali da valorizzare in questo ambito riguardano la prevenzione primaria e secondaria delle dipendenze e di nuove forme di dipendenza attraverso la sensibilizzazione e la formazione di docenti, famiglie, associazioni studenti e giovani in genere. Si intende inoltre procedere attraverso la valorizzazione del reinserimento nel circuito familiare degli alcolisti ed ex, dei tossicodipendenti ed ex e dei poliassuntori attraverso uno sportello d’ascolto. I gruppi di aiuto, la formazione a genitori e affidatari intende sostenere i familiari dei figli dei tossicodipendenti. La valorizzazione delle sole risorse immateriali riguarda gli ambiti della povertà, degli immigrati e dei soggetti inseriti nel circuito della prostituzione. Per i primi si intende lavorare soprattutto sulla solidarietà sociale e sul volontariato, attraverso la distribuzione di prodotti alimentari e la formazione per i volontari. Le azioni di inclusione sociale per gli immigrati riguardano interventi mirati come lo screening delle famiglie con minori in condizioni di disagio socioeconomico, il contatto con le agenzie educative e le attività di counselling e sostegno; il tutto di pari passo con la formazione, riqualificazione ed aggiornamento delle competenze degli operatori del volontariato. La valorizzazione delle risorse immateriali per i soggetti inseriti nel circuito della prostituzione riguarda la qualità della vita dei soggetti sopra citati (attraverso la divulgazione di materiale informativo e sanitario, la consulenza e la formazione per l’inserimento lavorativo e/o la creazione di reti) e la formazione - aggiornamento degli operatori del settore Come si evince, il contesto mostra la presenza di servizi e strutture già operanti. Il progetto integrato, quindi, intende mettere a sistema quanto già esistente, colmare le lacune attraverso interventi (materiali e attività di servizio alla persona) mirati ai bisogni specifici e, infine, fare in modo che vi sia una rete tra tutti gli operatori al fine di ottimizzare tutte le risorse a disposizione.
C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo Il principio delle pari opportunità e, quindi, l’analisi in ottica di genere trova oramai una rilevanza sempre più consistente all’interno dei processi di pianificazione e programmazione di politiche, programmi e progetti. Tale rilevanza si constata in modo preponderante all’interno delle politiche dell’Unione Europea dalla Piattaforma Globale di azione adottata a Pechino, al Trattato di Amsterdam alla programmazione dei fondi strutturali 2000 – 2006 fino alla prossima programmazione prevista per il periodo 2007 – 2013. Tale inquadramento lascia intendere, senza ombra di dubbio, la necessità e l’importanza di compiere anche in questa sede di progetto integrato una analisi in ottica di genere in relazione ai temi ed alle problematiche poste dall’inclusione sociale. Le politiche di sviluppo possono essere tanto più incisive solo quando si interviene sui principali aspetti della vita economica, sociale, culturale ed ambientale, ma per poter andare in tale direzione non si può più prescindere da una visione che preveda un’integrazione di una prospettiva di genere che tenga nella giusta considerazione i bisogni rispettivi di uomini e donne. Ciò perché uomini e donne hanno esigenze e bisogni differenti e tale differenza, che costituisce peraltro un arricchimento, influenza il modo in cui si accede, usufruisce, e si vivono diverse situazioni lavorative, familiari, sociali, personali, ecc.. A dimostrazione dell’importanza assunta dalle politiche di pari opportunità e della necessità della loro considerazione al momento della identificazione di politiche, programmi, progetti o attività il 2007 è stato dichiarato Anno Europeo per le Pari Opportunità. L’osservazione e la comprensione del fenomeno del disagio sociale in Sardegna può essere
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osservata attraverso l’analisi dei dati sull’incidenza della povertà secondo la definizione data dall’ISTAT1. Nel 2005, a fronte di un dato nazionale che vede l’11,1% delle famiglie al di sotto della soglia di povertà, la Sardegna si colloca al 15,9%, contro un valore del Mezzogiorno pari al 24%. Tali elementi sono ancor più aggravati se si considera la presenza di elevati indici di vecchiaia, in particolare nelle aree dei comuni interni della Provincia, e il fenomeno della elevata disoccupazione che afferisce in particolare le fasce giovanili della popolazione. Il reddito insufficiente e il periodo di disoccupazione sono i fattori che esercitano il peso più rilevante, anche se in misura differente per maschi e femmine. Per le donne la condizione di disagio è causata principalmente da livelli di reddito insufficiente, segno della accentuata vulnerabilità femminile; mentre per i maschi è la perdita del lavoro a costituire la discriminante primaria. I rischi di esclusione più gravi ricadono prevalentemente sulle madri sole che in passato hanno beneficiato di quote rilevanti degli interventi pubblici. Queste rappresentano numericamente una entità non marginale: le famiglie monoparentali in Sardegna rappresentano il 13,4%, valore ben al di sopra sia della media nazionale, 11,9%, sia di quella del Mezzogiorno, 11,2% (media 2001/2001). Quindi, migliorare le politiche, in particolare quelle dello sviluppo locale, ponendo attenzione agli obiettivi / azioni di pari opportunità significa valorizzare al meglio tutte le risorse umane del territorio, migliorare la qualità della vita, migliorare la competitività del territorio e, quindi, dei servizi e opportunità offerti in risposta a specifici bisogni che tengono conto dell’ottica di genere. Il progetto integrato rappresenta, in questo senso, un’opportunità di rilievo in quanto può costituire un valido strumento per promuovere azioni che adottano risposte specifiche, dirette e indirette, in relazione alle questioni di genere. In particolare, sarà posta attenzione verso iniziative che sono in grado di migliorare il tasso di partecipazione delle donne al lavoro, la presenza di servizi, azioni che favoriscano la conciliazione fra lavoro e famiglia, il supporto alla famiglia in genere, il miglioramento dell’occupabilità e l’imprenditorialità femminile. La strategia di sviluppo che tale analisi contribuisce a disegnare, pertanto, tende verso una forte integrazione tra le politiche di pari opportunità e l’inclusione sociale. A tale proposito è bene sottolineare che la presente analisi, proprio perché relativa ad un progetto integrato che si fonda sulle tematiche dell’inclusione sociale, volutamente va oltre il concetto di parità tra uomini e donne per osservare il fenomeno della parità anche dal punto di vista delle fasce deboli e delle categorie dello svantaggio. Nonostante si parli sempre con maggior forza di pari opportunità e politiche di genere, tuttavia vi è ancora molto lavoro da fare per poter contare su condizioni generali che supportino davvero il concetto di parità. E’ necessario, quindi, individuare quegli elementi che possono incidere direttamente o indirettamente sulle pari opportunità o anche le esigenze, criticità e problemi che devono essere affrontati per conseguire l’obiettivo della parità e mantenerlo nel tempo in quanto diritto acquisito. Le aree del bisogno sulle quali è necessario intervenire per colmare lacune o per migliorare le situazioni presenti in termini di pari opportunità possono così essere riassunte:
• necessità di potenziare i servizi alla persona in genere e alle comunità per promuovere la partecipazione femminile al lavoro;
• migliorare l’integrazione sociale e lavorativa delle fasce deboli; • sviluppare e potenziare i servizi rivolti agli anziani e alle fasce deboli; • valorizzare e sostenere le capacità genitoriali; • rafforzare i diritti dei minori (infanzia, adolescenza); • valorizzare le politiche e le attività volte al sostegno delle persone non autosufficienti; • contrastare il fenomeno della povertà.
Ciò che incide direttamente per la promozione delle pari opportunità è rappresentato dalla presenza di azioni dirette a favore delle donne, delle categorie dello svantaggio e delle fasce deboli. Sarà quindi necessario colmare alcune lacune sia in termini di carattere infrastrutturale (vi è una carenza di luoghi per l’assistenza, il ricovero, la socialità, ecc.,), ed è necessario implementare tutte quelle attività preposte a creare condizioni migliori di vita per tali categorie di persone come anche attività dirette a supportare le donne nella e per la loro realizzazione sociale e lavorativa. A tutto ciò è necessario aggiungere azioni che indirettamente creano degli impatti sulle condizioni sociali e lavorative di tali categorie quali migliori servizi alla popolazione, azioni trasversali di sistema, monitoraggio e valutazione, ecc..
1 Si definisce povera una famiglia di due persone la cui spesa media mensile è inferiore alla spesa media del singolo individuo (linea di povertà).
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Infine, i punti di forza del contesto relativo alle pari opportunità sono rappresentati dalla capacità numerica che i gruppi così detti dello svantaggio sono in grado di rappresentare sul territorio, una vera e propria forza. Le debolezze sono rappresentate, invece, dalle difficoltà del sistema territoriale di esprimere servizi di qualità e quantità necessari tali da rispondere al principio di parità. Le opportunità, invece, sono rappresentate dal valore aggiunto che i soggetti per cui si rendono necessarie politiche di pari opportunità sono in grado di apportare al sistema socio economico per capacità, sensibilità, e conoscenze dei bisogni reali sui quali è necessario costruire azioni. Infine, le minacce risiedono nella possibilità che le politiche per le pari opportunità siano considerate dei meri corollari e non trovino, invece, quella applicazione necessaria per renderle operative.
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D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo
L’ambito territoriale presenta una serie di analogie e disomogeneità: disomogeneità per quanto riguarda sopratutto gli aspetti morfologici del territorio (Comuni situati in pianura, in prossimità della montagna, lungo la costa), analogie, relativamente al patrimonio naturalistico ed ambientale. L’intero territorio si caratterizza, infatti, per una notevole ricchezza del patrimonio ambientale, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo: sono presenti numerose aree tutelate, tra cui: 26 aree SIC, 3 Zone di Protezione Speciale (stagno di Molentargius, stagno di Cagliari e foresta di Monte Arcosu), l’Area Marina Protetta Capo Carbonara, tre parchi naturali Regionali. Nel territorio sono, inoltre, in fase di attuazione sei progetti di avvio del processo di Agenda 21 Locale che coinvolgono 38 Enti Locali, l’area Marina Protetta di Capo Carbonara, l’Ecomuseo di Seulo. Nell’analisi dettagliata del contesto su cui andrà ad insistere il progetto integrato, si porrà particolare attenzione alla descrizione degli elementi conoscitivi e alla ricognizione delle infrastrutture ambientali e dei servizi presenti nei diversi Ambiti territoriali. Relativamente al territorio del Plus 21, si sottolinea che è parte integrante dell’area vasta cagliaritana, di cui costituisce una porzione rilevante in termini di estensione, di dotazione insediativa e infrastrutturale, nonché di consistenza delle risorse ambientali e agricole. L’ambito territoriale di interesse si estende lungo la direttrice NO-SE da Monastir a Quartucciu e si articola in due vasti sistemi: a Nord verso il Parteolla e il Campidano e a Sud verso l’area urbana cagliaritana e il sistema ambientale del Molentargius. I centri abitati individuano sistemi insediativi articolati: Monastir e Ussana, verso Nord, definiscono i limiti del campo urbano di Cagliari; Monserrato, Selargius e Quartucciu costituiscono una parte rilevante della conurbazione interna alla SS 554 tra Cagliari e Quartu; Settimo San Pietro e Sestu definiscono importanti sistemi di relazione tra l’area urbana e i territori del Parteolla del Sarrabus-Gerrei e del Campidano. Nel territorio d'interesse si individuano due sistemi insediativi distinti:
1. Il sistema legato alla SS 554 (Monserrato, Selargius, Settimo San Pietro, Quartucciu); 2. Il sistema legato al corridoio della SS 131 (Monastir, Sestu, Ussana).
Rappresentano delle specificità locali il centro di Sestu, che si pone tra i due sistemi come luogo di cerniera, stabilendo da un lato relazioni con gli insediamenti del Policlinico universitario e la Cittadella universitaria di Monserrato verso la SS 554 e, dall’altro con gli insediamenti commerciali sviluppati lungo il corridoio viario della SS 131 e verso Monastir. Il centro di Settimo San Pietro che stabilisce da un lato relazioni di prossimità con i centri di Sinnai e Maracalagonis e d'altra parte è proiettato verso la conurbazione cagliaritana con i propri insediamenti produttivi lungo la direttrice per Selargius. Il quartiere di Su Planu del Comune di Selargius che, con le aree limitrofe di Is Corrias, istituisce rapporti di contiguità con la città di Cagliari, rappresentando una enclave amministrativa all'interno del tessuto urbano di Cagliari. La dimensione infrastrutturale rappresenta un elemento portante del territorio del Plus 21, che pone questioni rilevanti in ordine alle prospettive di sviluppo del territorio e allo stesso tempo di qualità ambientale. Si tratta di alcune questioni che attengono la mobilità nell’area vasta e l’accessibilità territoriale, che si associano a problemi legati al rapporto tra assetto infrastrutturale e insediamenti residenziali. Le infrastrutture principali di attraversamento (SS 554 e 131) rappresentano elementi di cesura territoriale (in particolare a Monserrato, Selargius e Quartucciu). Le infrastrutture presenti nell’ambito e la localizzazione degli impianti produttivi costituiscono una maglia infrastrutturale che interseca i sistemi idrografici di alimentazione delle zone umide di Molentargius e Santa Gilla sovrapponendosi, con modalità non coerenti, ai processi ambientali e allo stesso tempo inducono, a causa dei grandi flussi di traffico, fenomeni di congestione che interessano anche i centri abitati di Sestu, Monserrato, Selargius, Settimo San Pietro, Quartucciu, inducendo degrado ambientale per emissioni inquinanti. Nel territorio cagliaritano, l’estensione della città ha alterato e obliterato gran parte delle forme originarie del paesaggio e dei processi naturali, anche se è ancora possibile riconoscere i tratti salienti delle forme del rilievo che hanno guidato l’espansione urbana dalle origini fino ad oggi. La tendenza alla saldatura dei centri urbani contribuisce a chiudere i residui corridoi ecologici di comunicazione tra le zone umide e i propri bacini di alimentazione, definendo condizioni di "assedio urbano" per gli ecosistemi e gli habitat interclusi. Nell’area di Quartu, morfologicamente distinguibile in tre grandi zone: montana, collinare e costiera, sono presenti aree di interesse naturalistico e ambientale come il sistema montano dei “Sette Fratelli”,
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lo Stagno di “Molentargius” e ancora la fascia costiera che da tempo è conosciuta per la sua bellezza a livello internazionale. In tale ambito, benché il raggio del territorio non superi i quaranta chilometri, gli spostamenti presentano degli aspetti di criticità determinati dalla scarsità ed inadeguatezza delle vie di comunicazione, rendendo difficoltoso anche il collegamento fra paesi vicini. L’ambito territoriale dell’area ad ovest e nord-ovest della città di Cagliari comprende 16 Comuni, distribuiti su una superficie vasta e variegata, (si tratta dell’ambito più complesso della Provincia). I Comuni compresi nell’area presentano caratteristiche differenti per quanto riguarda gli aspetti morfologici del territorio (Comuni situati in pianura, in prossimità della montagna, lungo la costa), demografici, economici e sociali. Si possono individuare due grandi ambiti: il sistema costiero e il sistema territoriale interno. Il sistema costiero della Costa del Sud, che si estende da Capo Spartivento fino al Promontorio di Capo Teulada a ovest e a quello di Capo Malfatano a est, ha uno sviluppo prevalentemente roccioso ed il suo profilo è caratterizzato da profonde insenature, piccoli archi di spiaggia ubicati nel fondo di baie poco pronunciate.Le aree interne facenti parte dell’ecologia individuata sono caratterizzate da un articolato complesso orografico che vede le sue culminazioni principali nel Monte di Chia (803 m s.l.m.) e nel Monte Perdosu (615 m s.l.m.), situati nella parte nord-orientale. Da qui i rilievi, sempre con morfologie movimentate e strette incisioni fluviali, degradano progressivamente verso il settore costiero. In particolare, l’estensione di alcuni bacini idrografici, il manifestarsi di eventi meteorici rilevanti ed eccezionali, l’elevata energia del rilievo ed il degrado del manto vegetale, rappresentano fattori predisponenti l’attivazione di fenomeni di dissesto idrogeologico sia nel settore costiero, sia in quello continentale. L’ambito “Trexenta”, presenta una morfologia sub-pianeggiante, i suoli predominanti presentano tipiche caratteristiche “vertiche”, dalla tessitura argillosa, profondi ed elevata capacità di ritenzione idrica che consentono un ampia scelta delle colture e una idoneità medio-elevata all’irrigazione. La copertura vegetale che in generale risulta fortemente degradata, è costituita in prevalenza da coltivi e pascoli frequentemente in stato di abbandono, locali rimboschimenti di eucaliptus, con sporadica presenza di macchia mediterranea. L’ambito territoriale Sarcidano Barbagia di Seulo può essere suddiviso in due sub-aree: la Barbagia di Seulo che rappresenta la zona montana dell’ambito e il Sarcidano, più collinosa. Altri dati a conferma della disomogeneità delle due aree sono: le caratteristiche geomorfologiche, le risorse disponibili e le differenti capacità di sviluppo socio economico. Tale distinzione geo-morfologica implica, nel settore delle comunicazioni e dei trasporti, grosse carenze: strade strette, tortuose e poco agevoli collegano i vari paesi. I mezzi di trasporto pubblici sono mal organizzati, si rilevano grossi disagi anche per i collegamenti brevi all’interno dell’ambito. I collegamenti con Cagliari risultano ancora più disagevoli, occorrono mediamente, dai Comuni montani, circa due ore. Nell’Ambito possono essere individuate due aree: Area del Sarrabus e Area del Gerrei, le quali presentano una serie di analogie e disomogeneità relative sia alla struttura del territorio che alle caratteristiche socio-economiche. Nel Gerrei, i centri urbani sono di piccola dimensione e distribuiti a maglia rada, nel Sarrabus, risultano prevalentemente concentrati nella foce del Flumendosa e hanno una densità di popolazione più alta. Altri dati a conferma della disomogeneità delle due aree sono: le caratteristiche geomorfologiche, le risorse disponibili e le differenti capacità di sviluppo socio economico.
Relativamente alla adeguatezza, sensibilità ed efficienza delle infrastrutture ambientali e dei servizi, si segnalano le peculiarità problematiche di seguito indicate:
- le periferie urbane soffrono problemi di omologazione del paesaggio e di perdita di chiari riferimenti spaziali, morfologici e tipologici. La saldatura tra i centri dell'area urbana istituisce condizioni di perifericità di zone intercluse e rende inestricabile, anche dal punto di vista percettivo, la lettura dei segni della stratificazione storica dell'insediamento, finendo per offuscare il sistema delle differenze costituito dai centri storici dei Comuni;
- i nuovi paesaggi metropolitani: grandi centri commerciali, cinema multisala, “strade mercato” da percorrere in auto, fatte di concessionarie d'automobili, capannoni commerciali e artigianali, depositi e rivendite di materiali edili, svincoli e parcheggi, guard-rail, cartelloni pubblicitari e grandi insegne luminose. Ai fini della qualità ambientale del costruito, si evidenzia la criticità costitutiva di questi luoghi (o non-luoghi) deprivati dello spazio pubblico, di questi spazi non progettati, derivati dalla sommatoria di azioni individuali scoordinate e dalla banalizzazione delle regole edilizie;
- tra i processi che regolano le dinamiche del settore costiero grande rilevanza riveste il
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progressivo arretramento della linea di costa evidenziato dall’erosione nei litorali sabbiosi e dal rapido scalzamento dei tratti costieri a sviluppo roccioso;
- nell’ambito PLUS 21 le infrastrutture presenti e la localizzazione degli impianti produttivi costituiscono una maglia infrastrutturale che interseca i sistemi idrografici di alimentazione delle zone umide di Molentargius e Santa Gilla sovrapponendosi, con modalità non coerenti, ai processi ambientali e allo stesso tempo inducono, a causa dei grandi flussi di traffico, fenomeni di congestione e conseguentemente di degrado ambientale;
- la presenza di aree dichiarate con provvedimento ministeriale ad alto rischio ambientale e a tutt’oggi non adeguatamente bonificate costituisce un fattore che mette a rischio l ’intera strategia di sviluppo del territorio;
- il territorio della piana di Pula e del settore costiero di Nora è soggetto ad un forte sfruttamento delle risorse naturali conseguenti le due più importanti attività economiche che in esso si esplicano: quella agricola e quella turistica;
- scarsità ed inadeguatezza delle vie di comunicazione. Tale situazione costituisce una peculiarità particolarmente problematica nell’ambito Sarrabus - Barbagia di Seulo, ambito in cui la scarsa accessibilità, la viabilità tortuosa e la insufficienza se non assenza della rete di trasporto pubblico non solo tra le due aree, ma anche all’interno di ciascuna area determina una forte e generalizzata situazione di disagio e scarso sviluppo economico. E’ inevitabile, quindi, che in questo territorio caratterizzato dall’isolamento e fortemente deprivato dal punto di vista economico e socio-culturale, sia presente un malessere sommerso e diffuso che genera situazioni problematiche di disagio psico-sociale.
Ai fini di una adeguata valorizzazione delle risorse presenti nel contesto territoriale di riferimento si rende, pertanto, a nostro avviso, necessario:
- attivare politiche di coordinamento intercomunale per la riqualificazione degli insediamenti, in particolare per le aree urbanizzate di confine tra i diversi comuni e di margine in prossimità delle infrastrutture principali con l'obiettivo di conservare i “cunei agricoli” e gli spazi aperti ancora esistenti per contrastare la tendenziale saldatura delle periferie urbane, attraverso la costruzione di aree verdi o altre tipologie di spazi aperti pubblici extraurbani, anche al fine di riconfigurare i limiti dell’edificato e di riqualificare i confini delle aree urbane in rapporto alle aree marginali agricole, per la creazione di una fascia a verde che offra l’occasione per una riqualificazione complessiva degli insediamenti;
- attivare politiche per la riqualificazione di spazi pubblici urbani a tutto vantaggio della qualità ambientale degli insediamenti;
- adottare strategie di progettazione e gestione unitaria e condivisa, per una adeguata valorizzazione del notevole patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale (aree archeologiche, Siti naturalistici di Interesse Comunitario (SIC), Zone di Protezione Speciale (ZPS), paesaggi rurali, sistemi forestali, siti speleologici, e vaste aree riconosciute Patrimonio dell’Unesco).
In merito alla sostenibilità ambientale del progetto integrato di sviluppo, è da sottolineare che il progetto non solo non determina un aggravio fisico sul contesto territoriale di riferimento, ma anzi rappresenta un’opportunità in quanto costituisce uno strumento per promuovere azioni volte a favorire l'uso sostenibile e la valorizzazione delle risorse materiali e immateriali presenti nel territorio, nell’ottica di un miglioramento complessivo della qualità della vita.
Fonti - Rapporto d’Area Provincia di Cagliari - 2006 - Piani d’Ambito – Gruppi Tecnici Plus – dicembre 2006
E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo La Provincia di Cagliari, come Ente territoriale intermedio, sta vivendo una fase di radicale rinnovamento. Si tratta di un cambiamento che si articola su due livelli, territoriale e normativo. La formazione delle due province del Medio Campidano e del Sulcis-Iglesiente, infatti, unitamente all’ingresso della zona del Sarcidano-Barbagia di Seulo, ha spostato in modo consistente l’articolazione della programmazione territoriale ed imposto la complessiva riorganizzazione delle
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attività. L’Assessorato alle Politiche Sociali, in attesa di completare il trasferimento delle competenze attive, ha proseguito nell’attività assistenziale storica nei confronti dell’infanzia abbandonata e dei minorati sensoriali, attivando nel contempo nuove iniziative, espressione del nuovo ruolo di programmazione che caratterizzerà, in maniera sempre più marcata, l’attività istituzionale. Con l’istituzione delle nuove Province il territorio Sarcidano – Barbagia di Seulo è transitato dalla Provincia di Nuoro alla Provincia di Cagliari pertanto i servizi erogati per tutto il 2005 fanno riferimento alla Provincia di Nuoro. I servizi attivati dalla Provincia di Nuoro si sono concretizzati con l’attivazione di progetti e interventi economici di sostegno in favore di minorati sensoriali (udito – vista), madri nubili e problematiche inerenti le carenze presenti nell’area minorile e della famiglia in senso più ampio. Vista la presenza, nel nostro ambito e nello specifico nel Comune di Sadali, di una consistente comunità magrebina, sono stati attivati sportelli multiculturali per l’integrazione di tale comunità e l’inserimento di un mediatore culturale che si è attivato in modo integrato con gli altri Enti istituzionali (vedasi progetto di alfabetizzazione, legislazione sanitaria e sociale attivato nell’anno scolastico 2004/2005). Attualmente l’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari presenta una organizzazione finalizzata sia all’assolvimento della domanda assistenziale proveniente dalle categorie rientranti nella tradizionale competenza dell’Ente, sia allo svolgimento di diverse attività di promozione di sistemi di rete con gli enti locali presenti nel proprio territorio, in attuazione del ruolo di ente intermedio che viene attribuito alla Provincia dal vigente Testo Unico delle leggi sull’Orientamento degli Enti Locali 18.08.2000 n. 267 e dalle nuove responsabilità attribuitale dalla L.R.23 del 23 dicembre 2005 sul sistema dei servizi integrati alla persona. La legge ha comportato una profonda trasformazione della concezione stessa dei servizi che la Provincia dovrà erogare nel campo delle Politiche sociali. Tale norma impone infatti il passaggio, graduale ma deciso, dall’erogazione diretta dei servizi all’assunzione di un ruolo di promozione di sistemi di azione in rete. Questa nuova concezione trova compiuta espressione nel ruolo di impulso e coordinamento che la Provincia di Cagliari sta svolgendo nel procedimento di adozione dei Piani Locali Unitari per i Servizi alla Persona (PLUS), in conformità a quanto previsto nella succitata normativa regionale e nelle Linee Guida approvate con la Delibera del Giunta Regionale n. 23/30 del 30/5/2006. Le provincia ha comunque sempre sostenuto attivamente alcune attività dirette ai soggetti a rischio di esclusione sociale, come minori, donne e famiglia. Prima dell’entrata in vigore della legge 184/83, come modificata dalla L. 149/01, erano diffuse nel nostro paese forme di affidamento denominate «baliatico» e «collocamento». Il baliatico era previsto dal Regio Decreto 27 luglio 1934 n. 1265 (T.U. delle leggi sanitarie) in alternativa all’inserimento in istituti e brefotrofi. Nel corso del tempo la Provincia, per la competenza dell’assistenza ai fanciulli illegittimi abbandonati o esposti all’abbandono, i Comuni e il Tribunale dei Minori hanno maturato una lunga esperienza di affidamento familiare, spesso tuttavia il lavoro dei singoli Enti è stato rallentato o reso difficile dalla mancanza di un lavoro integrato tra i Servizi che permettesse, con puntualità e coordinamento la presa in carico del minore, della sua famiglia di origine e della nuova famiglia affidataria, sotto il profilo non solo socio-assistenziale, ma anche sanitario, psicologico e legale. La Provincia di Cagliari fin dalla fine degli anni ‘70 ha previsto, alla chiusura dell’IPAI (Istituti per minori), una serie di alternative alla degenza in Istituto, predisponendo forme di semiconvitto per minori, di sussidio economico e servizi alle madri nubili per la crescita dei figli, di comunità alloggio (SAPE –struttura accoglienza prima età) e Case Famiglia per minori e, soprattutto, attivando procedure di affido per minori con famiglie di origine consenzienti e supportando la nascita e l’impegno di una delle prime Associazioni territoriali di famiglie affidatarie impegnate nell’accoglienza ai minori. Sul versante delle politiche per la donna e la famiglia l’ Assessorato Politiche Sociali ha scelto di supportare, in seno alle proprie competenze storiche, vincolate al sostegno economico alle madri e gestanti nubili e agli interventi in favore dei minorati sensoriali, anche servizi a carattere innovativo quali l'Informadonna o il servizio di Mediazione familiare. Nel settore delle politiche per i minori la Provincia ha gestito, dal 1988, il Numero Blu, a seguito di un accordo con il Tribunale e la Procura per i Minorenni di Cagliari. Tale servizio, unitamente al Bambin Gesù di Roma, al C.B.M. (centro per i bambini maltrattati) di Milano e al C.A.F (centro di Aiuto alla famiglia) di Milano, è tra i fondatori del CISMAI (Centro Italiano Servizi per il Maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia) al quale aderiscono attualmente un centinaio di servizi pubblici e del privato sociale operanti in tutto il territorio nazionale, a livello di prevenzione e intervento nei casi di abuso in
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danno dei minori. Il CISMAI è firmatario del Patto. Anche l'Ufficio Interventi Civili, attivo dal 15 Novembre 2002, nasce grazie ad un protocollo d'intesa stipulato tra la Procura, presso il Tribunale dei Minorenni di Cagliari, l'Amministrazione Provinciale, il Comune di Cagliari e il Centro Giustizia Minorile. Tale Ufficio risponde all'esigenza di assicurare maggiore funzionalità ed efficienza alle iniziative di competenza del Pubblico Ministero minorile in sede civile, attraverso l'integrazione di competenze e professionalità attinenti all'area socio-psicologica, che offrano un ascolto attento e qualificato ai cittadini. Il servizio si articola in una equipe interdisciplinare costituita dagli operatori indicati dalle istituzioni coinvolte nel protocollo d'intesa. La Provincia partecipa, inoltre, alla Commissione costituita presso la Prefettura per contrastare il problema degli abusi verso i minori. Il tavolo tecnico ha l’obiettivo di formalizzare protocolli che permettano un approccio omogeneo da parte di tutti gli operatori competenti. E’ altresì da segnalare l’adesione all’ELSAD, Coordinamento Enti Locali per il sostegno a distanza. Si tratta di un coordinamento, proposto dalla Provincia di Roma, che si propone di promuovere la cultura della solidarietà internazionale, di mettere in contatto domanda ed offerta di solidarietà, avvicinando famiglie, istituzioni scolastiche, imprese e singoli cittadini e di sostenere gruppi che già operano sul campo, quali ONG, Onlus, Associazioni, Missionari, Parrocchie, Scuole. Servizi erogati: - Il Servizio Minori cura le procedure per l’erogazione degli interventi previsti, in base al
vigente Regolamento per l’assistenza, a favore di: minori illegittimi; minori legittimi figli di madri nubili in situazione di difficoltà economica;gestanti nubili.
- Il Servizio Minorati sensoriali riceve direttamente la sua utenza, data la peculiarità delle competenze possedute dagli operatori, fornendo le seguenti prestazioni:
- Consulenza dell’equipe psico-pedagogica a favore del minorato e della sua famiglia; - Sostegno didattico-educativo extrascolastico, tramite educatori convenzionati, i cui nominativi
vengono tratti da un apposito Albo aggiornato annualmente, che gestiscono un progetto educativo elaborato con l’equipe;
- Inserimento in convitti annessi a scuole speciali, per l’acquisizione di competenze utili per l’inserimento lavorativo;
- borse di studio. - Servizio Nidi. La Provincia di Cagliari, nell'esercizio delle funzioni socio assistenziali di cui
alla L.18/03/1993 n. 67, gestisce, tramite personale dipendente, due semiconvitti pedagogici, rivolti alla fascia d'età dai tre mesi a tre anni, situati in Cagliari, nello stabile di Via Cadello n. 9/b. Ai fine dell’ammissione al Nido è data priorità ai minori che appartengono alle categorie assistenziali la cui tutela é di competenza della Provincia ed ai minori portatori di handicap. Inoltre, poiché tale struttura funge anche da Nido Aziendale, viene data priorità nell’accoglienza anche ai figli dei dipendenti. Esaurita tale domanda, poiché tale servizio ha carattere sovracomunale, vengono ammessi ulteriori minori, in possesso dei requisiti indicati nel Regolamento Nidi, strutturati in modo da dare priorità di accesso alle famiglie monoparentali ed a quelle in cui è presente un Handicap o una grave situazione di malattia invalidante ed, in subordine, alle famiglie in cui i genitori svolgono entrambi attività lavorativa con priorità per le situazioni di pendolarità o di lavoro disagiato.
- L’Osservatorio alle Politiche Sociali - Servizio istituito nel secondo semestre dell’anno ‘05, sotto la supervisione di un professionista esterno, dotato di specifica professionalità in ambito organizzativo e statistico. Scopo primario dell’Osservatorio è quello di effettuare una rilevazione dei bisogni espressi dal territorio ed una mappatura dei servizi, raccogliendo ed elaborando le proprie informazioni direttamente, attraverso l’attività di rilevazione sul campo, ed indirettamente, attraverso la raccolta delle informazioni, fornite dagli altri servizi della Provincia di Cagliari che interfacciano l’utenza. L’elaborazione di tali informazioni consente di fornire un valido supporto informativo e linee di orientamento utili per l’elaborazione, in un ottica di programmazione partecipata, di attività funzionali alle esigenze del territorio da parte della Provincia stessa e degli Enti Locali. I dati elaborati dall’Osservatorio hanno permesso di velocizzare la messa a punti dei profili d’ambito di tutti e 7 i distretti sanitari della provincia
- Il Centro Handicap - Sportello polivalente, gestito da un’ Associazione specializzata, in regime di Convenzione, che si propone come Centro di informazione per utenti portatori di disabilità, in grado di rispondere a differenti bisogni che possono essere espressi dal cittadino disabile o dalla sua famiglia. Il Centro fornisce servizi di informazione, consulenza e consultazione di banche dati per ausili e programmi informatici per la disabilità e pubblicistica
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di Settore. E’ altresì possibile visionare materiali software e hardware di più comune utilizzo, consultare la normativa nazionale e regionale relativa all’handicap e progetti e iniziative di varie regioni italiane e paesi esteri.
- L’attuale Protocollo di Intesa e di Partenariato cerca di affrontare la complessità dell’intervento Affidi proponendo un Tavolo comune di lavoro dove gli operatori di tutti gli Enti Istituzionali si confrontino sulle strategie e metodologie da utilizzare ed intervengano in modo congiunto sul singolo caso, realizzando un servizio efficace sul piano dell’intervento e della rete.
- Progetto Rete Donna – Dal gennaio '06 lo Sportello Informadonna, in ottemperanza all'applicazione della L.R. 23/05, ha chiuso i servizi all'utenza ed ha attivato un progetto territoriale di ricerca, studio e animazione sulle politiche e le iniziative di genere
- Lo sviluppo del progetto rappresenta il naturale evolversi, in direzione di un approfondimento e proposizione di nuove metodologie di intervento, della filosofia sottesa ai vari servizi che l'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Cagliari ha fino ad oggi erogato, cercando dove possibile di inserirsi in un quadro di riferimenti e collaborazioni di area nazionale.
Sono infine stati presentati per il finanziamento con fondi regionali e comunitari diversi progetti che prevedono significative partnership a livello nazionale ed europeo. Nel dettaglio: - Richiesta di finanziamento nell’ambito del Programma Comunitario Daphne II del progetto
denominato “VI.VI - Violating the violence” che vede le donne vittime di violenza che diventano maltrattanti verso i propri figli protagoniste di interventi di recupero verso altre donne con le stesse problematiche, da realizzarsi con i seguenti partners: Centro Studi Sociali Studi e Ricerche Sociali; Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari; WIIC Women’s Information Issue Centre (Lithuania);Institute of child health Centre for the study and prevention of child abuse and neglect (Greece); Regional Social Welfare Resource Centre Budapest (BSZF) (Hungary). La prima valutazione è stata superata ed è in corso la seconda.
- Richiesta di finanziamento nell’ambito del Programma d'azione comunitaria nel settore della Sanità pubblica (2003-2008) di un progetto, denominato “SARA Supporting instruments to protect families and children by domestic Alcohol Related Abuses” - protezione delle famiglie e dei bambini dagli abusi domestici connessi all’alcool, da realizzarsi con i seguenti partners: contea di ILFOV Romania; IMPEFE Instituto Municipal de Promoción Empresaral, Formación y Empleo – Ciudad Real, Spagna; Centro di recupero MariaBeroendeCentrum AB, Svezia; centro studi DOYK, Grecia; Regione di Kuwiasko Pomorskie, Polonia; comune di Tukums, Lettonia; Provincia di Arezzo; comune di Isili. In fase di seconda valutazione.
Sono stati attivati inoltre in tutto il territorio della provincia, i CESIL, finanziati dalla misura 3.4 del POR Sardegna. Nei distretti sanitari più lontani dal capoluogo, hanno come obiettivo quello di diffondere la cultura dell'inclusione sociale dei soggetti svantaggiati, migliorarne le capacità di inserimento professionale e rafforzare i canali di incontro tra domanda e offerta di lavoro in aree caratterizzate da povertà economica ed emarginazione sociale. Essi sono ospitati presso gli Enti Locali e prevedono la presenza di almeno due operatori esperti in materia di leggi di incentivazione e politiche attive del lavoro, disponibili a svolgere azione di supporto per l'inclusione lavorativa. Si riporta di seguito l’elenco dei CESIL operanti in Provincia di Cagliari: - Cesil Samatzai (Comuni associati: Guasila, Nuraminis, Piementel, Serrenti) - Cesil Monserrato - Cesil Orroli (Comuni associati: Escolca - Serri - Gergei - Nurri - Sadali - Seulo – Esterzili) - Cesil Sinnai - Cesil Selargius - Cesil San Sperate - Cesil San Basilio (Comuni associati: Armungia, Ballao, Goni, San Basilio, San Nicolò Gerrei,
Sant’Andrea Frius e Villasalto); - Cesil Unione dei Comuni del Parteolla e Basso Campidano (Comuni associati: Dolianova,
Barrali, Donori, Serdiana, Settimo San Pietro, Soleminis). - Cesil Capoterra (Comune associato: Sarroch) - Cesil Quartu Sant'Elena - Cesil Cagliari - Cesil Assemini (Comuni associati: Elmas, Decimomannu)
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F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo
Tutta l’Assemblea del Partenariato è coinvolta direttamente nella definizione ed attuazione del Progetto Integrato. A tali fini concorrono, ciascuno secondo i propri ruoli, capacità e funzioni, i soggetti pubblici e privati che formano l’Assemblea. Naturalmente, ciascuno degli attori coinvolti ha il compito trasversale di contribuire all’attuazione, alla promozione e al coordinamento dell’azione comune di progetto nonché delle singole attività previste all’interno del progetto e statuite dal Protocollo di Intesa e dagli accordi siglati sempre nell’ottica dello sviluppo del contesto territoriale in funzione delle strategie di sviluppo condivise che rappresentano il fondamento del progetto integrato.
Oltre al partenariato coinvolto nell’azione di progetto, è importante verificare il ruolo che altri soggetti, pubblici e privati, possono essere chiamati a svolgere nella fase di definizione ed attuazione del Progetto, quali cooperative sociali, ministero della giustizia, CESIL, dipartimenti universitari di volta in volta individuati, al fine di aumentare il valore aggiunto del progetto.
Si è proceduto anche alla firma di un accordo specifico che lega tutti i progetti integrati del territorio all’atto dell’attuazione per una migliore attività di gestione.
Il confronto, lo scambio e le sinergie che tra questi soggetti ed il partenariato di Progetto si deve creare è presupposto indispensabile per creare sul territorio azioni veramente integrate che condividono, seppur da punti di vista differenti, la medesima visione di inclusione sociale.
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Analisi SWOT
Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT
Punti di Forza Punti di Debolezza
Ambito A Situazione attuale analisi di contesto
A.1 Presenza di attività d'eccellenza e di formazione ad alto livello (centri di ricerca, università, assistenza sanitaria)
A.2 Presenza di strutture sanitarie e socioassistenziali diversificate per bambini, adulti, anziani
A.3 Forte crescita della popolazione residente nella conurbazione del capoluogo e nei comuni limitrofi
A.4 Forte relazionalità dell’area vasta con il capoluogo (lavoro, studio, attività culturali)
A.5 Presenza di alcuni servizi di eccellenza per l’assistenza ed il recupero degli abusi “intra moenia”
A.1 Carenze informative e organizzative che portano a interventi frammentati su problematiche strettamente correlate
A.2 Carenza di attività preventive sulle fasce a rischio di esclusione (minori, anziani, depressione post partum)
A.3 Bassa offerta lavorativa rispetto alla domanda (elevata disoccupazione, soprattutto giovanile)
A.4 Incremento della mortalità per incidenti sul lavoro a causa di cali di attenzione dovuti a situazioni di disagio psichico
A.5 Elevato tasso di disoccupazione dei disabili in età lavorativa e dequalificazione
A.6 Concentrazione dei servizi per lo più nell’area vasta e aree periferiche scoperte (Gerrei, Sarcidano)
A.7 Insufficienza dei servizi di assistenza domiciliare e semiresidenziale, in aumento le richieste di istituzionalizzazione riferibili ad anziani non autosufficienti.
A.8 Presenza di strutture sanitarie limitata in certe zone a poliambulatori, privi di spazi per l’accoglienza anche diurna dei pazienti
A.9 Aumento dell’utilizzo di sostanze che inducono dipendenza
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Punti di Forza Punti di Debolezza
Ambito B Risorse materiali e immateriali di riferimento
B.1 Presenza di numerosi servizi alla persona rivolti a diversificate fasce di popolazione.
B.2 Presenza di strutture pubbliche in disuso utilizzabili per finalità socio-assistenziali.
B.3 Disponibilità di capitale umano e competenze professionali di alto livello presenti nel territorio.
B.1 Necessità di riadattamento di strutture a fini socio-assistenziali
B.2 Scarsa delocalizzazione di alcune strutture per servizi specifici (consultorio familiare)
Punti di Forza Punti di Debolezza
Ambito C Analisi in ottica di genere
C.1 Elevata rappresentatività dei gruppi così detti dello svantaggio.
C.2 Alti tassi di scolarità delle donne correlati a bassi livelli di abbandono e ad alti tassi di riuscita.
C.1 Difficoltà del sistema territoriale di esprimere servizi di qualità e quantità necessari tali da rispondere al principio di parità
C.2 Scarsa diffusione di reti e di servizi di assistenza alle donne
C.3 Scarsa diffusione di regimi di orario flessibili
C.4 Inadeguatezza del numero dei posti letto per i bambini in età di asili nido
C.5 Carico familiare e lavorativo elevato per mancanza di strutture adeguate (asili nido, centri anziani)
Punti di Forza Punti di Debolezza
Ambito D Analisi della sostenibilità ambientale
D.1 Notevole ricchezza del patrimonio ambientale, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo (aree SIC, Zone di Protezione Speciale, stagno di Molentargius, stagno di Cagliari e foresta di Monte Arcosu), l’Area Marina Protetta Capo Carbonara, tre parchi naturali Regionali.
D.1 Carenza di sensibilizzazione in materia ambientale
D.2 Disomogeneità per quanto riguarda sopratutto gli aspetti morfologici del territorio
D.3 Zone a rischio idrogeologico
D.4 Mobilità nell’area vasta e accessibilità
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D.2 I centri abitati individuano sistemi insediativi articolati
D.3 Varietà del paesaggio: costiero, lagunare, collinare e montano.
territoriale difficile per i nuovi insediamenti residenziali
D.5 Fenomeni di congestione che interessano anche i centri abitati di Sestu, Monserrato, Selargius, Settimo San Pietro, Quartucciu, inducendo degrado ambientale per emissioni inquinanti su Molentargius
Punti di Forza Punti di Debolezza
Ambito E Progetti in atto correlati
E.1 Forte presenza di progettualità in campo sociale con fondi nazionali e comunitari.
E.2 Presenza di progetti pilota su immigrazione, prostituzione, tossicodipendenze e sullo svantaggio e l’inclusione.
E3 Stesso periodo dell’attuazione della L.R.23/2005 che istituisce i Piani d’ambito dei Plus
E4 Istituzione dell’osservatorio delle Politiche Sociali.
E.1 Progetti concentrati nelle zone più vicine alla città
E.2 Progetti presentati per lo più dal pubblico e non dal privato sociale
E.3 Microprogettualità del privato sociale legato a convenzioni annuali con EE.LL e scuole
Punti di Forza Punti di Debolezza
Ambito F Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione
F.1 Partenariato strutturato e coeso
F.2 Competenze professionali specifiche in tutti i settori dell’inclusione
F.1 Tendenza ad avere visione parziale e non di sistema da parte dei soggetti
Opportunità Minacce
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Ambito A Situazione attuale analisi di contesto
A.1 Disponibilità di finanziamenti pubblici per favorire l'integrazione tra le politiche di sviluppo locale, integrazione sociale e inserimento lavorativo
A.2 Nuove modalità di collaborazione definite nel processo di programmazione dei PLUS (Provincia, Comuni, ASL).
A.1 Rischio di mancata integrazione tra progettazione integrata e programmazione dei servizi alla persona (PLUS)
A.2 Concentrazione di interventi solo su certe aree o su determinati ambiti d'azione a discapito del resto.
Opportunità Minacce
Ambito B Risorse materiali e immateriali di riferimento
B.1 Opportunità di integrazione di nuove risorse con quelle esistenti.
B.2 Mettere a sistema le risorse materiali ed immateriali presenti
B.3 Disponibilità alla cooperazione di tutti i soggetti pubblici e privati generata dalla nuova programmazione sociale.
B.1 Concentrazione interventi su alcune zone
B.2 Creazione di nuove strutture anziché impieghi di strutture esistenti per mancanza di autorizzazione
Opportunità Minacce
Ambito C Analisi in ottica di genere
C.1 Valore aggiunto che i soggetti per cui si rendono necessarie politiche di pari opportunità sono in grado di apportare al sistema socio economico per capacità, sensibilità, e conoscenze dei bisogni reali sui quali è necessario costruire azioni (nuova progettualità)
C.2 Opportunità di lavoro create dallo sviluppo dell’economia del sociale
C.1 Possibilità che le politiche per le pari opportunità siano considerate dei meri corollari e non trovino, invece, quella applicazione necessaria per renderle operative
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Opportunità Minacce
Ambito D Analisi della sostenibilità ambientale
D.1 Disponibilità di risorse pubbliche finalizzata alla diffusione di mezzi di trasporto pubblico a basso impatto ambientale.
D.2 Attivare politiche di coordinamento intercomunale per Possibilità di riqualificazione degli insediamenti, in particolare per le aree urbanizzate di confine tra i diversi comuni e di margine nella nuova programmazione nazionale
D.3 Politiche urbane per la riqualificazione di spazi pubblici mirate al miglioramento della qualità ambientale degli insediamenti
D.4 Strategie in atto di progettazione e gestione unitaria e condivisa, per una adeguata valorizzazione del notevole patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale (aree archeologiche, Siti naturalistici di Interesse Comunitario (SIC), Zone di Protezione Speciale (ZPS), paesaggi rurali, sistemi forestali, siti speleologici, e vaste aree riconosciute Patrimonio dell’Unesco).
D.1 Congestione del traffico
D.2 Problema di presenza di rifuti non smaltiti
D.3 Non utilizzo di materiali eco compatibili
Opportunità Minacce
Ambito E Progetti in atto correlati
E.1 Integrazione della progettazione e condivisione risultati raggiunti
E.2 Nuova programmazione basata su progetti che rispondono a bisogni espressi dalla popolazione
E.3 Disponibilità di dati aggiornati sulle tematiche
dell’inclusione sociale
E.1 Rischio di mancata integrazione tra Patti per il sociale e PLUS
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Opportunità Minacce
Ambito F Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione
F.1 Opportunità di inserire altri soggetti con
competenze specifiche per l’esecuzione del
progetto
F.1 Difficoltà a fare sistema focalizzandosi su propri progetti
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5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO
5.1. Costruzione dell’albero dei problemi
Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi
Problema Generale Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2 Problema 1.1Sistema dell’accoglienza e integrazione frammentato Problema 1.2 Servizi per la famiglia e la genitorialità non adeguati
Problema 1 Integrazione sociale e politica accoglienza non adeguata Problema 1.3 Condizioni di vita anziani,
disabili e sofferenti mentali non adeguate
Problema 2 Inserimento e reinserimento lavorativo frammentato
Problema 2.1 Servizi e azioni a supporto delle fasce lavorative deboli sporadici Problema 3.1 Il sistema delle risorse esistenti disorganizzato
Servizi alla persona per soggetti svantaggiati e a
rischio di esclusione destrutturati e frammentati
Problema 3 Sistema formativo, informativo di prevenzione e sensibilizzazione carente
Problema 3.2 Attività di formazione, informazione e sensibilizzazione operatori e utenti insufficienti e non strutturate
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A. Descrizione dei singoli problemi (max 5 righe per problema).
Problema Generale: Il problema generale che deve essere affrontato all’interno del contesto di inclusione sociale è quello relativo alla frammentarietà e destrutturazione dei servizi alla persona. In particolare, le persone, motore della società, e tra queste i soggetti a rischio di esclusione e tutte le categorie dello svantaggio riscontrano il bisogno di poter contare su tali servizi attraverso azioni che siano tese ad invertire la situazione presente, da questo punto di vista insufficiente.
PROBLEMA 1 L’integrazione sociale e le politiche per l’accoglienza appaiono insufficienti e risultano, in particolare, frammentate. Ciò nasce, probabilmente, dal fatto che le stesse devono dare risposta a molteplici problematiche provenienti da categorie di soggetti diversi e da bisogni di natura diversa. La frammentarietà di tali politiche come pure quella del sistema di integrazione è, pertanto, il risultato di un non completo soddisfacimento dei bisogni espressi in proposito sul territorio.
Problema 1.1 Il sistema dell’accoglienza e dell’integrazione risulta frammentato. In particolare, si riscontra la seguente situazione: le azioni per l’accoglienza, il supporto e l’assistenza per tutte le categorie dello svantaggio e a rischio di esclusione (donne, bambini, anziani, disabili, immigrati, ecc.,) risulta carente; il supporto per le dipendenze non risulta adeguato e, in generale, l‘infrastrutturazione per lo svantaggio è insufficiente.
Problema 1.2 I servizi a supporto della famiglia e le politiche a sostegno della genitorialità risultano inadeguate. Si riscontra, infatti, una sostanziale carenza di tutte le possibili azioni supporto verso la famiglia sia per quanto riguarda i rapporti genitori figli, sia per ciò che attiene il coinvolgimento attivo dei giovani nella società. Si riscontra, infine un problema proprio rispetto alla possibilità di usufruire di azioni di sostegno e di conciliazione. L’infratrutturazione del sistema è in generale insufficiente.
Problema 1.3 Le condizioni di vita degli anziani, dei disabili e dei sofferenti mentali non sono adeguate. Ciò significa principalmente che: le azioni di supporto per la promozione di una vita attiva per gli anziani sono carenti/insufficienti, le azioni a supporto della integrazione sociale e per la promozione di una vita indipendente sono assenti/frammentate, le azioni a supporto della riqualificazione vita post lavorativa anziani sono frammentate, l’infrastrutturazione è generalmente insufficiente.
PROBLEMA 2 Le politiche tese all’inserimento e/o al reinserimento lavorativo presenti sul territorio svolgono un ruolo di fondamentale importanza. Tuttavia si riscontra una complessiva frammentarietà di tale servizio soprattutto con riferimento ad alcune categorie dovuta principalmente ad una carenza di visione di insieme e ad una mancanza di azioni di sistema tese ad ottimizzare i servizi esistenti.
Problema 2.1 I servizi e le azioni a supporto delle fasce lavorative sono deboli sporadici nel senso che nonostante la loro presenza e attività sul territorio esiste ancora una situazione di sporadicità piuttosto che di organicità. In particolare, le azioni di supporto e di sostegno ai disabili per l’inserimento lavorativo è di difficile e complessa attuazione, la riqualificazione dei soggetti in misura pensale risulta ancora inadatta/inadeguata/scarsa.
PROBLEMA 3 Tra le difficoltà di poter offrire servizi alla persona strutturati si riscontra l’assenza di un sistema riconosciuto che provveda alla prevenzione, formazione, sensibilizzazione e informazione non solo del personale addetto ai servizi ma anche dell’utenza oramai sempre più consapevole dei propri bisogni. Tale sistema appare, infatti carente e necessita di interventi tesi a fare in modo che i servizi possano realmente migliorare.
Problema 3.1 Una delle cause da cui deriva l’insufficienza del sistema di formazione, formazione, prevenzione e sensibilizzazione è dato dal fatto che la complessità e vastità delle risorse esistenti di cui si dispone risulta allo stato disorganizzata.
Problema 3.2 La consapevolezza dei soggetti coinvolti nel sistema dell’integrazione e dell’inclusione sociale non è tuttavia seguita e assecondata da un costrutto di attività di formazione, informazione e sensibilizzazione operatori e utenti sufficiente. Inoltre, le azioni esistenti in tal senso non sono sufficientemente strutturate.
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5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari
Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale
Obiettivo Generale Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Operazioni
Obiettivo Operativo1.1 Accoglienza e integrazione soggetti svantaggiati
D471, E131, H29, H28, H22, H24, H25, H467, E204/2.1, E204/2.2, E204/4.1, E204/4.3, E204/5.2, E204/6.2, E204/6.6, E204/7.1, E204/7.2, E204/7.3, E204/7.4, E204/7.6, E204/7.7, E204/8.4, E204/9.1, E204/12.1, E204/13.3, E204/15.1, E204/15.2
Obiettivo Operativo 1.2 Servizi per la famiglia e la genitorialità adeguati
E34, E201, F152, F250, G141, H23, H24, H287, H559, G196, O151, E204/6.1, E204/6.2, E204/6.3, E204/6.4, E204/6.7, E204/7.1, E204/7.2, E204/10.1, E204/10.2, E204/10.3, E204/10.4
Obiettivo Specifico 1 Promozione e inclusione sociale migliorata
Obiettivo Operativo 1.3 Condizioni di vita anziani disabili e sofferenti mentali migliorate
B 163, D774, E204/8.1, E204/8.2, E204/8.3, E204/8.4, E204/8.10, E204/11.1, E204/13.1, E204/13.2, E204/13.3, E204/13.4, E204/13.5
Obiettivo Specifico 2 Inserimento e reinserimento lavorativo promosso
Obiettivo Operativo 2.1 Servizi e azioni a supporto delle fasce lavorative deboli avviati
E 117, E 574, F66, H52, H54, G198, E204/3.1, E204/3.2, E204/3.3, E204/4.4, E204/7.8, E204/8.6
Obiettivo Operativo 3.1 Risorse materiali e immateriali esistenti messe a sistema
B158, E574, 204/1.4, E204/4.1, E204/6.4
Servizi alla persona per soggetti svantaggiati e a rischio di esclusione migliorati
Obiettivo Specifico 3 Sistema formativo, informativo e sensibilizzazione strutturato
Obiettivo Operativo 3.2 Attività di formazione, informazione e sensibilizzazione operatori e utenti strutturate
D471, D774, E34, E201, E117, E574, F66, G77, G196, H54, H513, H25, H52, H467, G198, E204/1.3, E204/1.5, E204/4.2, E204/7.6, E204/7.7, E204/7.8, E204/14.1
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A. Descrizione dei singoli obiettivi (max 5 righe per problema)
Obiettivo Generale L’obiettivo generale del Progetto Integrato è teso a fare in modo che le attività realizzate da ciascuno dei soggetti implicati nell’attuazione del progetto sia orientata a fornire servizi alla persona per soggetti svantaggiati e per le categorie a rischio di esclusione sociale che risultino sono migliorati/armonizzati rispetto alla situazione attuale. Ciò implica la risposta ad una molteplicità di bisogni espressi dalle categorie di soggetti che a vario titolo sono coinvolte nel progetto dai promotori, ai beneficiari. Obiettivo Specifico 1 Perché si possa costruire una società fondata sul concetto di integrazione è necessario lavorare affinché la promozione e l’inclusione sociale possa godere di condizioni migliori rispetto a quelle di partenza che sono quelle affrontate dal presente progetto. Tale obiettivo si realizza solo se si lavora in un’ottica di integrazione e sinergia tra le diverse operazioni che concorrono al conseguimento dei singoli obiettivi operativi la cui implementazione aiuta il perseguimento del più specifico obiettivo di integrazione e inclusione. Obiettivo Operativo 1.1 Le politiche di accoglienza e integrazione a vantaggio dei soggetti che appartengono alle categorie dello svantaggio risultano migliorate grazie all’azione del progetto. In particolare sono realizzare le azioni di accoglienza, di supporto e di assistenza per tutte le categorie dello svantaggio, le azioni a favore del supporto per le dipendenze sono strutturate, il sistema di infrastrutturazione per lo svantaggio è migliorato Operazioni: D 471 Niente paura qui si ride sul serio, E 131 Senza titolo, H 22 - H 28 – H 29 Strumenti e tecnologie a favore dell’infanzia, H24 Centro di assistenza e recupero di genitori dipendenti da droga, alcool e nuovi stupefacenti con alloggio della famiglia e dei figli, H 25 Prevenzione contro gli abusi ed i maltrattamenti sui minori in Sardegna, H 467 VIS Valorizzare l’inclusione sociale, E204/2.1 Telecardiologia, E204/2.2 Casa di accoglienza per malati oncologici, 204/4.1 Prevenzione delle alcool-tossicodipendenze, E204/4.3 Dipendenze, E204/5.2 Casa Segreta, E204/6.2 Sostegno ai figli di tossicodipendenti, E204/6.6 Laboratorio Teatrale Musicale - danza e arte visiva: disagio e creatività, E204/7.1 Progetto centro affidi, E204/7.2 Diritto di giocare, E204/7.3 Educare alla sessualita’, E204/7.4 Pet Therapy, E204/7.6 Educativa di strada - Open Space Young, E204/7.7 Prevenzione maltrattamento e abuso in danno di minori, E204/8.4 Sostegno alle famiglie con figli insufficienti mentali, E204/9.1 Solidarietà per diritti negati, E204/12.1 Centro di accoglienza per richiedenti asilo, E204/13.3 Progetto anziani “finalmente in famiglia” Affidi Anziani, E204/15.1 Servizi Educativi di Recupero e Accoglienza fasce deboli: minori e adulti Rom , E204/15.2 La casa delle differenze. Obiettivo Operativo 1.2 Il progetto rende adeguati i Servizi per la famiglia e a sostegno della genitorialità. Più specificamente si provvede a realizzare quelle azioni necessarie di supporto alla famiglia e di sostegno alla genitorialità e all’inserimento attivo dei giovani nella società. Inoltre l’infrastrutturazione di supporto a tali azioni, grazie all’intervento sinergico delle varie azioni di progetto, risulta MIGLIORATA Operazioni: E 34 Laboratorio dell’identità e del benessere psicosociale, E 201 Benessere del cittadino, F 152 Laboratorio pedagogico intergenerazionale, F 250 Ristrutturazione di uno stabile da adibire a servizio dei minori e delle loro famiglie, G 141 Ristrutturazione dei locali dell’oratorio da adibire ad attività sociale, H 23 Casa del sole, H 24 Centro di assistenza e recupero di genitori dipendenti da droga, alcool e nuovi stupefacenti con alloggio della famiglia e dei figli, H 287 An English start, H 559 Pro.Gentes, G 196 Il museo del bambino in forma stabile e itinerante, O 151 La Rondine – Comunità educativa per mamme e bambini, E204/6.1 Sostegno alla genitorialità, E204/6.2 Sostegno ai figli dei tossicodipendenti, E204/6.3 Mediazione dei Conflitti, E204/6.4 Banca del Tempo, E204/6.7 La Pedagogia della genitorialità, E204/7.1 Progetto Centro Affidi, E204/7.2 Diritto di giocare, E204/10.1 Progetto Nidi, E204/10.2 Progetto (micro) nidi intercomunali, E204/10.3 Sistema Micronidi, E204/10.4 Nido Intercomunale di Orroli,.
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Obiettivo Operativo 1.3 Le condizioni di vita degli anziani, dei disabili e dei sofferenti mentali sono migliorate. Questo è possibile grazie al fatto che: le azioni di supporto per promuovere la vita attiva degli anziani sono realizzate, le azioni a supporto della integrazione sociale e della vita indipendente sono avviate, le azioni a supporto della riqualificazione della vita post lavorativa per gli anziani sono realizzate, l’infrastrutturazione di supporto per l’erogazione di tali servizi e la realizzazione delle azioni è migliorata. Operazioni: B 163 D 774 Istituto conservatorio della divina provvidenza, E204/8.1 Spazio Acca, E204/8.2 Divertiamoci insieme, E204/8.3 Orientamento, mobilità e mentoring sociale, E204/8.4 Sostegno alle famiglie con figli insufficienti mentali, E204/8.10 Abitare assistito, E204/11.1 Gruppi Famiglia, E204/13.1 Prevenzione della depressione nei soggetti anziani, E204/13.2 Zona Argento, E204/13.3 Progetto Anziani “Finalmente in Famiglia”. Affidi Anziani, E204/13.4 Atelier di Arteterapia e Counseling espressivo rivolto agli anziani, E204/13.5 Casa Residenziale Accoglienza. Obiettivo Specifico 2 Le politiche e le azioni conseguenti di inserimento e reinserimento lavorativo risultano promosse. Contribuendo a strutturare un sistema che, nonostante la forte esigenza di dare risposte concrete, risulta sul territorio ancora frammentato. Il progetto, pertanto, grazie alla molteplicità degli interventi promuove e struttura il sistema fornendo risposte , in particolare, a quei soggetti che più di altri necessitano di risposte concrete e di assistenza in tal senso. Obiettivo Operativo 2.1 I servizi e le azioni a supporto delle fasce lavorative deboli sono avviati. Ciò è reso possibile grazie a due aspetti in particolare. Il progetto, infatti, fa in modo di costruire in ottica armonica le attività e azioni di supporto e di sostegno ai disabili per l’inserimento lavorativo. Inoltre, si interviene sulla riqualificazione dei soggetti in misura penale in modo che la stessa risulti sensibilmente migliorata rispetto alle condizioni da cui prende le mosse il progetto. Operazioni: E 117 Centro Dog, E 574 Formazione professionale per un lavoro “Senza Barriere”, F66 Oriones, H 52 Orientamento e inserimento lavorativo, H 54 Sportello Mobbing, G198 Percorsi socio-educativi per l’inserimento lavorativo, E204/3.1 Centro per il recupero dei condannati in esecuzione penale esterna, E204/3.2 Miglioramento della vita nelle carceri, E204/3.3 Inserimento lavorativo minori inseriti nel circuito penale, E204/4.4 Persone tossicodipendenti, E204/7.8 Alternanza scuola-lavoro, E204/8.6 Inserimento lavorativo insufficienti mentali. Obiettivo Specifico 3 Gli interventi del progetto integrato sono tali che il sistema formativo, informativo, le azioni di sensibilizzazione e prevenzione risultano strutturate. Il miglioramento della qualità della vita derivante dal miglioramento dei servizi alla persona, infatti, nasce anche da un buon intervento a livello di formazione e di prevenzione dell’utenza ed anche degli operatori. Obiettivo Operativo 3.1 Il complesso delle risorse materiali e immateriali esistenti risulta, grazie all’attività progettuale, messo a sistema. Il vasto partenariato di progetto agisce infatti nell’ottica di costruire un vero e proprio sistema teso al soddisfacimento dei bisogni e, pertanto, mette a disposizione le proprie risorse in raccordo con i soggetti che lo compongono evitando duplicazioni e sovrapposizioni e lavorando, quindi, per l’integrazione e l’ottimizzazione delle risorse presenti. Operazioni: B 158 Osservatorio scolarità e edilizia scolastica, E 574 Formazione professionale per un lavoro “Senza Barriere”, E204/1.4 Monitoraggio e valutazione dei servizi alla persona, E204/4.1 Prevenzione delle alcool-tossicodipendenze, E204/6.4 Banca del Tempo. Obiettivo Operativo 3.2 Le attività di formazione, informazione e sensibilizzazione operatori e utenti risultano strutturate. Gli interventi progettuali, infatti, sono costruiti in modo da creare sinergie, attività di sensibilizzazione e prevenzione affinché tutta la popolazione ne giovi e attività formative e di informazione rispettose dei differenti fabbisogni espressi. Operazioni: D 471 Niente paura qui si ride sul serio, D 774 Istituto conservativo della divina provvidenza, E 34/ E 201 Laboratorio dell’identità e del benessere psicosociale, E 117 Centro Dog, E
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574 Formazione professionale per un lavoro “Senza Barriere”, F66 Oriones, G 77 Prospettive. La consulenza psicologica e filosofica al servizio del disagio, G 196 Il museo del bambino in forma stabile e itinerante, H 54 Sportello Mobbing, H 513 Servizio integrato di tutoraggio e orientamento, H 25 Prevenzione contro gli abusi ed i maltrattamenti sui minori in Sardegna, H 52 Orientamento e inserimento lavorativo, H 467 VIS Valorizzare l’inclusione sociale, G198 Percorsi socio-educativi per l’inserimento lavorativo, E204/1.3 Informazione, comunicazione e promozione delle politiche sociali, E204/1.5 S.IN.A.P.S.I. (Servizi Interattivi alla progettazione sociale integrata), E204/4.2 Prevenzione delle nuove dipendenze, E204/7.6 Educativa di strada-Open Space Young, E204/7.7 Prevenzione maltrattamento e abuso in danno di minori, E204/7.8 Alternanza scuola-lavoro, E204/14.1 Formazione Aggiornamento e Riqualificazione degli Operatori del Volontariato.
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Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”
Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”
Obiettivi Specifici
(Elementi per la Predisposizione dei Progetti
Integrati)
Obiettivi Specifici
(Albero degli Obiettivi) Note
Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione
Promozione e inclusione sociale migliorata
Promuovere azioni di inserimento e reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati
Inserimento e reinserimento lavorativo promosso
Sistema formativo, informativo e sensibilizzazione strutturato
L’obiettivo specifico, che si è ritenuto specificare considerata la sua trasversalità, trova una corrispondenza in entrambi gli obiettivi specifici degli “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati” elencati nella presente tabella.
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6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO
6.1. Definizione della strategia
Obiettivo Specifico N° 1 – Promozione e inclusione sociale migliorata
Punti di Forza:
− N° A2 - Presenza di strutture sanitarie e socioassistenziali diversificate per bambini, adulti, anziani
− N° A3 - Forte crescita della popolazione residente nella conurbazione del capuologo e nei comuni
limitrofi
− N° A.4 - Forte relazionalità dell’area vasta con il capoluogo (lavoro, studio, attività culturali)
− N° B1 - Presenza di numerosi servizi alla persona rivolti a diversificate fasce di popolazione
− N° B2 - Presenza di strutture pubbliche in disuso utilizzabili per finalità socio-assistenziali.
Descrizione
Sul territorio provinciale sono presenti strutture e servizi d’eccellenza nel campo dell’accoglienza dei
soggetti più deboli (anziani, minori, adulti con disabilità). La localizzazione di tali servizi, attualmente
ancora fortemente concentrata nel capoluogo, ha subito negli ultimi anni, conseguentemente ad uno
spopolamento della città di Cagliari, un’inversione di tendenza determinando una migliore
distribuzione verso i territori limitrofi ove c’era una carenza di strutture e servizi finalizzati all’inclusione
sociale.
Strategia di Valorizzazione
Il progetto intende replicare e potenziare le strutture di qualità nel territorio provinciale per rispondere
ai reali bisogni dello stesso, attraverso un miglioramento di quelle esistenti ed un riutilizzo di strutture
attualmente in disuso, al fine di aumentare l’offerta di strutture per fasce particolari della popolazione,
donne, anziani e minori e degenti ospedalieri (extracomunitari in attesa di trapianto, malati oncologici).
L’obiettivo, attraverso la realizzazione delle operazioni previste all’interno del progetto, è quello di
giungere ad una distribuzione di tali strutture in tutto il territorio che soddisfi parte delle necessità delle
zone attualmente non servite (asili nido e centri d’accoglienza per anziani), poiché l’offerta è ancora
decisamente inferiore alla domanda. Inoltre si cerca di fornire servizi di accompagnamento alla vita in
famiglia e che consentano alla stessa di crescere in serenità nella società. Prevenzione e supporto e
non solo strutture primarie sono la forza della strategia, che avvolge il nucleo familiare in tutto il suo
percorso di vita.
Operazioni
B 163 D 471 Niente paura qui si ride sul serio, E 131, H 22 - H 28 – H 29 Strumenti e tecnologie a
favore dell’infanzia, H 467 VIS Valorizzare l’inclusione sociale, E204/2.1 Telecardiologia, E204/2.2
Casa di accoglienza per malati oncologici, E204/6.1 Sostegno alla genitorialità, E204/6.3 Mediazione
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dei Conflitti, E204/6.4 Banca del Tempo, E204/6.6 Laboratorio Teatrale Musicale - danza e arte
visiva: disagio e creatività, E204/6.7 La Pedagogia della genitorialità, E204/7.1 Progetto centro affidi,
E204/7.2 Diritto di giocare, E204/7.3 Educare alla sessualita’, E204/7.4 Pet Therapy, E204/7.6
Educativa di strada - Open Space Young, E204/9.1 Solidarietà per diritti negati, E204/13.3 Progetto
anziani “finalmente in famiglia” Affidi Anziani. Operazioni: E 34 /E 201 Laboratorio dell’identità e del
benessere psicosociale, F 152 Laboratorio pedagogico intergenerazionale, F 250 Ristrutturazione di
uno stabile da adibire a servizio dei minori e delle loro famiglie, G 141 Ristrutturazione dei locali
dell’oratorio da adibire ad attività sociale, H 287 An English start, G 196 Il museo del bambino in forma
stabile e itinerante, O 151 La Rondine – Comunità educativa per mamme e bambini, E204/10.1
Progetto Nidi, E204/10.2 Progetto (micro) nidi intercomunali, E204/10.3 Sistema Micronidi, E204/10.4
Nido Intercomunale di Orroli.
Punti di Forza
− N° A5 - Presenza di alcuni servizi di eccellenza per l’assistenza ed il recupero degli abusi “intra
moenia”
− N° C1 - Elevata rappresentatività dei gruppi così detti dello svantaggio
− N° E.2 Presenza di progetti pilota su immigrazione, prostituzione, tossicodipendenze e sullo
svantaggio e l’inclusione.
Descrizione
Sul territorio esiste una forte attenzione dell’associazionismo sulle tematiche relative ai gruppi dello
svantaggio che ha determinato lo sviluppo di numerosi progetti pilota su immigrazione, prostituzione,
tossicodipendenze. Grazie a queste operazioni, realizzate spesso con pochi finanziamenti ma con
elevata professionalità, i numerosi gruppi dello svantaggio presenti sul territorio hanno acquistato un
“potere sociale” e sono stati in minima parte inclusi nella popolazione.
Strategia di Valorizzazione
La pluralità di persone facenti parte della cosiddetta fascia dei soggetti svantaggiati (donne vittime di
violenza domestica, immigrati, malati, soggetti al mobbing ecc.) necessita di complessi e numerosi
interventi atti a costruire una infrastrutturazione sociale capace di accoglierli ed aiutarli a essere parte
attiva ed integrata della popolazione. La replicabilità dei progetti pilota, realizzati precedentemente con
poche risorse finanziarie, con risorse più ingenti e con la collaborazione attiva di soggetti pubblici e
privati, consente di creare una rete di servizi e strutture sociali per l’inclusione di tali categorie, al fine
di migliore la loro condizione di vita.
Operazioni
H 23 Casa del sole, H24 Centro di assistenza e recupero di genitori dipendenti da droga, alcool e
nuovi stupefacenti con alloggio della famiglia e dei figli, H 25 Prevenzione contro gli abusi ed i
maltrattamenti sui minori in Sardegna, 204/4.1 Prevenzione delle alcool-tossicodipendenze, E204/4.3
Dipendenze, E204/5.2 Casa Segreta, E204/6.2 Sostegno ai figli di tossicodipendenti, E204/7.7
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Prevenzione maltrattamento e abuso in danno di minori, E204/8.4 Sostegno alle famiglie con figli
insufficienti mentali, E204/9.1 Solidarietà per diritti negati, E204/12.1 Centro di accoglienza per
richiedenti asilo, E204/15.1 Servizi Educativi di Recupero e Accoglienza fasce deboli: minori e adulti
Rom , E204/15.2 La casa delle differenze,
Punti di Forza
− F.1 Partenariato strutturato e coeso
− F.2 Competenze professionali specifiche in tutti i settori dell’inclusione
Descrizione
Il partenariato è il punto di forza stesso del progetto in quanto è costituito da EELL, associazioni,
cooperative sociali, università, imprese ed enti di formazione, che condividono la visione
dell’inclusione sociale come “mission” di vita.
Strategia di Valorizzazione
Gli interventi di inclusione sociale proposti dal Patto sono il frutto di un intenso processo di
condivisione che era alla base delle manifestazioni di interesse. Un’ampia platea del terzo settore ha
infatti interagito positivamente con le amministrazioni locali, suggerendo interventi mirati alle loro
specifiche necessità ma dimostrando un grande capacità all’integrazione di interventi differenti, per
differenti destinatari.
Operazioni
Tutte le operazioni previste nel Patto si costruiscono sulla base delle opportunità sopra menzionate e
descritte.
Opportunità
− N° A.1 - Disponibilità di finanziamenti pubblici per favorire l'integrazione tra le politiche di sviluppo
locale, integrazione sociale e inserimento lavorativo
− N° E.1 - Integrazione della progettazione e condivisione risultati raggiunti
− N° E.2 - Nuova programmazione basata su progetti che rispondono a bisogni espressi dalla
popolazione.
− N° A.2 - Nuove modalità di collaborazione definite nel processo di programmazione dei PLUS
(Provincia, Comuni, ASL).
− N° C.1 - Valore aggiunto che i soggetti per cui si rendono necessarie politiche di pari opportunità
sono in grado di apportare al sistema socio economico per capacità, sensibilità, e conoscenze dei
bisogni reali sui quali è necessario costruire azioni
Descrizione
Il contesto della programmazione in cui si inserisce il progetto è maturo per la collaborazione tra
soggetti pubblici e privati nell’attuare progetti a valere su finanziamenti pubblici, come dimostrato dalla
pianificazione dei PLUS a livello distrettuale, che ha visto in soli sei mesi il coinvolgimento di tutti i
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soggetti territoriali coinvolti (ASL, EELL, Provincia, privato sociale). Inoltre, la fine della vecchia
programmazione e la contestuale definizione della nuova fa sì che anche nel Documento Strategico
Regionale l’inclusione sociale sia una strategia prioritaria.
Strategia di Valorizzazione
Gli interventi di inclusione sociale proposti dal Patto sono il frutto di un intenso processo di
condivisione che era alla base delle manifestazioni di interesse. Un’ampia platea del terzo settore ha
infatti interagito positivamente con le amministrazioni locali, suggerendo interventi mirati alle loro
specifiche necessità ma dimostrando un grande capacità all’integrazione di interventi differenti, per
differenti destinatari.
Operazioni
Tutte le operazioni previste nel Patto si costruiscono sulla base delle opportunità sopra menzionate e
descritte.
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Obiettivo Specifico N° 2 – Inserimento e reinserimento lavorativo promosso
Punti di Forza
− N° A.1 - Presenza di attività d'eccellenza e di formazione ad alto livello (centri di ricerca, università,
assistenza sanitaria);
− N° B.3 - Disponibilità di capitale umano e competenze professionali di alto livello presenti nel
territorio;
− N° F.1 - Rete dei Cesil molto attiva nel territorio e punto di riferimento sociale in zone rurali.
Descrizione
Nel territorio sono presenti competenze professionali di alto livello e radicate esclusivamente in alcuni
contesti territoriali (capoluogo e i centri urbani maggiori). Risulta invece capillarmente diffusa per ciò
che riguarda l’inserimento e il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, la rete del Cesil, attiva
anche negli isolati contesti rurali, dove spesso sopperisce anche alle carenze dei servizi sociali e
funge da collante con essi, fornendo servizi di elevata professionalità.
Strategia di Valorizzazione
Il patto intende proporre azioni innovative per il reinserimento lavorativo di soggetti con disabilità
motorie e psichiche attraverso percorsi formativi che puntano ad un’immediata spendita degli stessi
sul mercato, che mettano rimedio alle loro difficoltà attraverso tecnologie innovative, che permettano
loro di sentirsi liberi di muoversi nell’ambito lavorativo. Inoltre la rete dei Cesil è parte integrante del
percorso per i disabili mentali. Per i minori e i soggetti in misura penale sono stati progettati interventi
che mirano al contestuale miglioramento della pena, attraverso l’orientamento e la formazione
specifica, come il lavoro in un’azienda agricola, in un centro per la cura di animali attraverso la pet-
therapy.
Operazioni
E 117 Centro Dog, E 574 Formazione professionale per un lavoro “Senza Barriere”, F66 Oriones, H
52 Orientamento e inserimento lavorativo, H 54 Sportello Mobbing, E204/3.1 Centro per il recupero
dei condannati in esecuzione penale esterna, E204/3.2 Miglioramento della vita nelle carceri,
E204/3.3 Inserimento lavorativo minori inseriti nel circuito penale, E204/4.4 Persone
tossicodipendenti, E204/7.8 Alternanza scuola-lavoro, E204/8.6 Inserimento lavorativo insufficienti
mentali.
Opportunità
− N° C.2 - Opportunità di lavoro create dallo sviluppo dell’economia del sociale
Descrizione
L’economia del sociale per la sua innata sensibilità e apertura alla “diversità” è il substrato ideale per
l’imprenditorialità dei soggetti dello svantaggio.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Strategia di Valorizzazione
Attraverso incentivi all’imprenditoria del sociale e perscorsi di inserimento mirati, si intende aiutare la
creazione di piccole realtà produttive a conduzione diretta di soggetti tipici dello svantaggio, in modo
da dare un chiaro segnale della possibilità data a loro di migliorare la propria condizione, non
isolandosi ma invece creandosi un posto nel contesto sociale che fornisca delle opportunità anche ai
cosiddetti normodotati.
Operazioni
G198 Percorsi socio-educativi per l’inserimento lavorativo, E 117 Centro Dog, E204/3.1 Centro per il
recupero dei condannati in esecuzione penale esterna
Obiettivo Specifico N° 3 – Sistema formativo, informativo e sensibilizzazione strutturato
Punti di Forza
- N° E.1 - Forte presenza di progettualità in campo sociale con fondi nazionali e comunitari.
- N° E.3 - Stesso periodo dell’attuazione della L.R.23/2005 che istituisce i Piani d’ambito dei Plus
- N° E.4 - Istituzione dell’Osservatorio delle Politiche Sociali
Descrizione
Il nuovo percorso di programmazione dei PLUS ha portato all’istituzione dell’Osservatorio per le
Politiche Sociali, che in provincia di Cagliari era in via di sperimentazione presso i comuni del
Sarcidano – Barbagia di Seulo. Il suo ruolo, come da L.R.23/2005, è quello di aiutare i distretti e la
provincia ad avere il quadro dettagliato del profilo socio-sanitario del territorio.
Strategia di Valorizzazione
I risultati raggiunti dall’elaborazione dei PLUS hanno già rafforzato la coesione dei soggetti
componenti il partenariato e hanno migliorato la percezione dell’importanza del terzo settore nella
cittadinanza. Quindi il monitoraggio di tutte le operazioni del Patto, la comunicazione delle stesse e le
attività di prevenzione e sensibilizzazione mirate, aumenteranno la condivisione nei confronti di
Provincia Solidale da parte di tutti i cittadini. Inoltre, le azioni di sistema previste renderanno il lavoro
dell’Osservatorio delle Politiche Sociali più semplice e più puntuale, permettendo alla programmazione
sociale di essere realmente tarata sui bisogni della collettività.
Operazioni
B 158 Osservatorio scolarità e edilizia scolastica, E 574 Formazione professionale per un lavoro
“Senza Barriere”, E204/1.3 Informazione, comunicazione e promozione delle politiche sociali,
E204/1.4 Monitoraggio e valutazione dei servizi alla persona, E204/1.5 S.IN.A.P.S.I. (Servizi Interattivi
alla progettazione sociale integrata), E204/4.1 Prevenzione delle alcool-tossicodipendenze, E204/6.4
Banca del Tempo
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Opportunità
− N° A.1 - Disponibilità di finanziamenti pubblici per favorire l'integrazione tra le politiche di sviluppo
locale, integrazione sociale e inserimento lavorativo
− N° B.3 - Disponibilità alla cooperazione di tutti i soggetti pubblici e privati generata dalla nuova
programmazione sociale
− N° C.1 - Valore aggiunto che i soggetti per cui si rendono necessarie politiche di pari opportunità
sono in grado di apportare al sistema socio economico per capacità, sensibilità, e conoscenze dei
bisogni reali sui quali è necessario costruire azioni (nuova progettualità)
− N° E.1 - Integrazione della progettazione e condivisione risultati raggiunti
− N° E.3 - Disponibilità di dati aggiornati sulle tematiche dell’inclusione sociale
Descrizione
Le opportunità finanziarie della nuova programmazione, le risorse residue della programmazione
2000-2006, consentono di poter usufruire di un enorme ventaglio di possibilità per la cooperazione in
campo sociale. La collaborazione dimostrata in fase di PLUS adesso è il punto di partenza per una
progettazione migliore.
Strategia di Valorizzazione
Il progetto integrato è in sé lo strumento per la valorizzazione di tali opportunità
Operazioni (titolo)
B 158 Osservatorio scolarità e edilizia scolastica, E 574 Formazione professionale per un lavoro “Senza Barriere”, , E204/4.1 Prevenzione delle alcool-tossicodipendenze, E204/6.4 Banca del Tempo, D 471 Niente paura qui si ride sul serio, D 774 Istituto conservativo della divina provvidenza, E 34/ E 201 Laboratorio dell’identità e del benessere psicosociale, E 117 Centro Dog, E 574 Formazione professionale per un lavoro “Senza Barriere”, F66 Oriones, G 77 Prospettive. La consulenza psicologica e filosofica al servizio del disagio, G 196 Il museo del bambino in forma stabile e itinerante, H 54 Sportello Mobbing, H 513 Servizio integrato di tutoraggio e orientamento, H 25 Prevenzione contro gli abusi ed i maltrattamenti sui minori in Sardegna, H 52 Orientamento e inserimento lavorativo, H 467 VIS Valorizzare l’inclusione sociale, G198 Percorsi socio-educativi per l’inserimento lavorativo, , E204/4.2 Prevenzione delle nuove dipendenze, E204/7.6 Educativa di strada-Open Space Young, E204/7.7 Prevenzione maltrattamento e abuso in danno di minori, E204/7.8 Alternanza scuola-lavoro, E204/14.1 Formazione Aggiornamento e Riqualificazione degli Operatori del Volontariato.
61
6.2. Definizione delle operazioni
Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di Sviluppo.
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Ass. L’Arco in
cielo Onlus
Niente paura, qui
si ride sul serio! D471 Puntuale
Produzione
di servizi Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Softfobia srl
Strumenti e
tecnologie a
favore
dell’infanzia
H29, H28,
H22 Sistema Produzione
di servizi Rilevante
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Coop. sociale
Domus Donna
Onlus
Centro di
assistenza e
recupero di
genitori
dipendenti da
droga, alcool e
nuovi
stupefacenti con
alloggi della
famiglia e dei figli.
H24 Puntuale Produzione di servizi
Rilevante
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Fondazione
Domus de Luna
Onlus
Prevenzione
contro gli abusi
ed i
maltrattamenti sui
minori in
Sardegna
H25 Puntuale Produzione
di servizi Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Ass. Arcoiris
Onlus
V.I.S.
(Valorizzare
l’inclusione
sociale)
H467 Puntuale Produzione di servizi Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Provincia di
Cagliari Telecardiologia E204/2.1 Puntuale
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Ass. Solidarietà
e Servizio Onlus
Casa di
accoglienza per
malati oncologici
E204/2.2 Puntuale Produzione di servizi Indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Prov. di Cagliari
Prevenzione delle
alcool-
tossicodipendenz
e
E204/4.1 Puntuale
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
ACAT Dipendenze E204/4.3 Puntuale Produzione di servizi
Rilevante
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Prov. di Cagliari Casa segreta E204/5.2 Puntuale
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Ass. Ichnusa
Sostegno ai figli
di
tossicodipendenti
E204/6.2 Puntuale Produzione di servizi
Rilevante
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Comune di
Selargius
Laboratorio
teatrale musicale
– danza e arte
visiva – disagio e
creatività
E204/6.6 Puntuale
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Prov. di Cagliari Progetto Centro
Affidi E204/7.1 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Passaparola Diritto di giocare E204/7.2 Puntuale Produzione
di servizi Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Prov. di Cagliari Educare alla
sessualità E204/7.3 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Rilevante
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Prov. di Cagliari Pet-Therapy E204/7.4 Puntuale
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Koinos
Educativa di
strada –open
space young
E204/7.6 Puntuale Produzione di servizi Indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Fondazione
Domus de Luna
Prevenzione
maltrattamento e
abuso in danno di
minori
E204/7.7 Puntuale Produzione
di servizi
Rilevante
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
ANFFAS
Sostegno alle
famiglie con figli
insufficienti
mentali
E204/8.4 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Prov di Cagliari Solidarietà per
diritti negati E204/9.1 Puntuale
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Associazione
Cooperazione e
confronto
Centro di
Accoglienza per
richiedenti asilo
E204/12.1 Puntuale
Produzione
di servizi
Rilevante
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Comune di Serri
Progetto Anziani
“Finalmente in
Famiglia”. Affidi
Anziani
E204/13.3 Puntuale
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Comune di
Selargius
Servizi Educativi
di Recupero e
Accoglienza
fasce deboli:
minori e adulti
Rom
E204/15.1 Puntuale
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
1.1
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Carovana SMI La Casa delle
Differenze E204/15.2
Puntuale
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/ produzione di servizi
Rilevante
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Ass. Istituto di
psicanalisi
Laboratorio
dell’identità e del
benessere psico-
sociale
E34/ E201 Sistema
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Rilevante
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Ass. culturale
Spaziando
Laboratorio
pedagogico
intergenerazional
e
F152 Puntuale Produzione
di servizi Indispensabile
1.2 Servizi per la
famiglia e la
Ente Morale
Vergine Assunta
Ristrutturazione
di uno stabile da F250 Puntuale
Realizzazione di opere e
Indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
genitorialità
adeguati
adibire a servizio
dei minori e delle
loro famiglie
infrastrutture sociali/ produzione di servizi
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Ente Morale
Oratorio S. Luigi
Ristrutturazione
dei locali
dell’oratorio da
adibire ad attività
sociale
G141 Puntuale
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/ produzione di servizi
Rilevante
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Coop. sociale
Domus Donna
Onlus
Casa del Sole H23 Puntuale Produzione di servizi Indispensabile
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Coop. sociale
Domus Donna
Onlus
Centro di
assistenza e
recupero di
genitori
dipendenti da
droga, alcool e
nuovi
stupefacenti con
alloggi della
famiglia e dei figli.
H24 Puntuale Produzione di servizi
Rilevante
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Chatterbox
English School An english start H287 Puntuale Produzione
di servizi Rilevante
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Comune di Isili Pro Gentes H559 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Ass. Polisportiva
Ferrini
Il Museo del
Bambino in forma
stabile e
itinerante
G196 Puntuale Produzione di servizi Importante
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Fondazione
L’albero della
vita Onlus
La Rondine –
Comunità
educativa per
mamme e
bambini
O151 Puntuale Produzione di servizi
Rilevante
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Comune di
Selergius
Sostegno alla
genitorialità E204/6.1 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Ass. Ichnusa
Sostegno ai figli
dei
tossicodipendenti
E204/6.2 Puntuale Produzione di servizi
Rilevante
1.2 Servizi per la Prov. di Cagliari Mediazione dei E204/6.3 Acquisizion Indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Conflitti Puntuale e e produzione di servizi
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Prov. di Cagliari Banca del Tempo E204/6.4 Sistema
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Società Sarda di
Pedagogia
La Pedagogia
della genitorialità E204/6.7 Puntuale Produzione
di servizi Indispensabile
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Prov. di Cagliari Progetto Centro
Affidi E204/7.1 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
1.2
Servizi per la
famiglia e la
genitorialità
adeguati
Passaparola Diritto di giocare E204/7.2 Puntuale Produzione di servizi Indispensabile
1.2
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Prov di Cagliari Progetto Nidi E204/10.1 Puntuale
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
1.2 Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Comune di Isili Progetto (micro)
nidi intercomunali E204/10.2 Puntuale
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
1.2 Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Cooperativa il
Mio Mondo Sistema micronidi E204/10.3 Puntuale
Produzione
di servizi Indispensabile
1.2
Accoglienza e
integrazione
soggetti
svantaggiati
Comune di Orroli
Nido
intercomunale di
Orroli
E204/10.4 Puntuale
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
Istituti Riuniti di
Ricovero
Minorile
Istituto
Conservatorio
della Divina
Provvidenza
D774 Puntuale
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/ produzione di servizi
Indispensabile
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
Società Sarda di
Pedagogia Spazio Acca E204/8.1 Puntuale Produzione
di servizi Indispensabile
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
Società Sarda di
Pedagogia
Divertiamoci
insieme E204/8.2 Puntuale Produzione
di servizi Indispensabile
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
Istituto Ciechi
Orientamento,
mobilità e
mentoring
sociale,
E204/8.3 Puntuale
Produzione di servizi/Formazione
Rilevante
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
ANFFAS
Sostegno alle
famiglie con figli
insufficienti
mentali
E204/8.4 Puntuale Formazione Indispensabile
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
Provincia di
Cagliari Abitare assistito E204/8.10 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
Prov. di Cagliari Gruppi Famiglia E204/11.1 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
Prov. di Cagliari
Prevenzione della
depressione nei
soggetti anziani
E204/13.1 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
1.3 Condizioni di
vita anziani, Prov. di Cagliari Zona Argento E204/13.2 Puntuale
Acquisizione e produzione
Rilevante
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
di servizi
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
Comune di Serri
Progetto Anziani
“Finalmente in
Famiglia”. Affidi
Anziani
E204/13.3 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
Associazione
EUPOROS
Atelier di
Arteterapia e
Counseling
espressivo rivolto
agli anziani
E204/13.4 Puntuale Produzione di servizi Importante
1.3
Condizioni di
vita anziani,
disabili e
sofferenti
mentali
migliorate
Comune di San
Vito
Casa
Residenziale
Accoglienza
E204/13.5 Puntuale
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Indispensabile
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
La torre
Centro dog E 117 Puntuale
Creazione d’impresa /formazione
Rilevante
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
Obiettivo
formazione
Società
Cooperativa
Formazione
professionale per
un lavoro “Senza
Barriere”
E 574 Puntuale Formazione Rilevante
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
CIOFS Oriones F66 Puntuale Formazione Indispensabile
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
Ass. Darwin
Onlus
Orientamento e
inserimento
lavorativo
H52 Puntuale Formazione Indispensabile
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
Ass. Darwin
Onlus
Sportello
Mobbing H54 Puntuale Produzione
di servizi Indispensabile
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
La Lumaca
costituenda Soc.
Coop. Sociale
Percorsi socio-
educativi per
l’inserimento
lavorativo
G198 Puntuale Creazione d’impresa /formazione
Indispensabile
2.1 Servizi e azioni Coordinamento Centro per il E204/3.1 Puntuale Realizzazione di opere Indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
Volontariato
Giustizia Onlus
recupero dei
condannati in
esecuzione
penale esterna
e infrastrutture sociali/ formazione
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
Provveditorato
Regionale
Amm.ne
Penitenziaria di
Cagliari
Miglioramento
della vita nelle
carceri
E204/3.2 Puntuale Formazione Rilevante
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
Albessede Coop.
Soc. ONLUS
Inserimento
lavorativo minori
inseriti nel circuito
penale
E204/3.3 Puntuale Creazione d’impresa /formazione
Indispensabile
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
AITIA Persone
tossicodipendenti E204/4.4 Puntuale Formazione Indispensabile
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
Prov. di Cagliari Alternanza
scuola-lavoro E204/7.8 Puntuale Formazione Rilevante
2.1
Servizi e azioni
a supporto delle
fasce lavorative
deboli avviati
ANFFAS
Inserimento
lavorativo
insufficienti
mentali
E204/8.6 Puntuale Formazione Rilevante
3.1
Risorse materiali
e immateriali
esistenti messe
a sistema
Prov. di Cagliari
Osservatorio
scolarità e edilizia
scolastica
B158 Sistema
Acquisizione e produzione di servizi
Rilevante
3.1
Risorse materiali
e immateriali
esistenti messe
a sistema
Prov. di Cagliari
Monitoraggio e
valutazione dei
servizi alla
persona
E204/1.4 Sistema
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Rilevante
3.1
Risorse materiali
e immateriali
esistenti messe
a sistema
Prov. di Cagliari
Prevenzione delle
alcool-
tossicodipendenz
e
E204/4.1 Puntuale
Acquisizione e produzione di servizi
Rilevante
3.1
Risorse materiali
e immateriali
esistenti messe
a sistema
Prov. di Cagliari
Banca del Tempo
E204/6.4 Sistema
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Rilevante
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Ass. L’Arco in
cielo Onlus
Niente paura, qui
si ride sul serio! D471 Puntuale Produzione
di servizi Indispensabile
3.2 Attività di Istituti Riuniti di Istituto D774 Rilevante
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Ricovero
Minorile
Conservatorio
della Divina
Provvidenza
Puntuale Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/ produzione di servizi
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Prov. Di Cagliari
Laboratorio
dell’identità e del
benessere psico-
sociale
E34/E201
Sistema Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/ formazione
Rilevante
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
La torre
Centro dog
E117
Puntuale Formazione
Rilevante
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Obiettivo
formazione
Società
Cooperativa
Formazione
professionale per
un lavoro “Senza
Barriere”
E574
Puntuale Formazione
Rilevante
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
CIOFS Oriones F66
Puntuale Formazione
Rilevante
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Ditta individuale
Teresa Pilichi
Prospettive: la
consulenza
psicologica e
filosofica al
servizio del
disagio
G77
Puntuale Produzione di servizi
Rilevante
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Ass. Polisportiva
Ferrini
Il Museo del
Bambino in forma
stabile e
itinerante
G196
Puntuale Produzione di servizi
Rilevante
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Ass. Darwin
Onlus
Sportello
Mobbing H54
Puntuale Produzione di servizi
Indispensabile
3.2 Attività di Società Coop. Servizio integrato H513 Puntuale Formazione Rilevante
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
La Carovana di tutoraggio e
orientamento
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Fondazione
Domus de Luna
Onlus
Prevenzione
contro gli abusi
ed i
maltrattamenti sui
minori in
Sardegna
H25 Puntuale Produzione di servizi
Rilevante
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Ass. Darwin
Onlus
Orientamento e
inserimento
lavorativo
H52 Puntuale Formazione Indispensabile
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Ass. Arcoiris
Onlus
V.I.S.
(Valorizzare
l’inclusione
sociale)
H467 Puntuale Produzione di servizi Indispensabile
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
La Lumaca
costituenda Soc.
Coop. Sociale
Percorsi socio-
educativi per
l’inserimento
lavorativo
G198 Puntuale Formazione Indispensabile
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Prov. di Cagliari
Informazione,
comunicazione e
promozione delle
politiche sociali
E204/1.3 Sistema Formazione Indispensabile
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Prov. di Cagliari
S.IN.A.P.S.I.
(Servizi Interattivi
alla progettazione
sociale integrata)
E204/1.5 Sistema
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Rilevante
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Prov. di Cagliari
Prevenzione delle
nuove
dipendenze
E204/4.2 Puntuale
Acquisizion
e e
produzione
di servizi
Indispensabile
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
Koinos
Educativa di
strada-Open
Space Young
E204/7.6 Puntuale Formazione Indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione
Operazione
Rilevanza
Operazione
Numero Titolo Soggetto
Proponente Titolo
Codice
Operazione
Proposta
Puntuale /
Sistema Tipologia
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Fondazione
Domus de Luna
Prevenzione
maltrattamento e
abuso in danno di
minori
E204/7.7 Puntuale Produzione
di servizi Indispensabile
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Prov. di Cagliari Alternanza
scuola-lavoro E204/7.8 Puntuale
Formazione
Rilevante
3.2
Attività di
formazione,
informazione e
sensibilizzazion
e operatori e
utenti strutturate
Prov. di Cagliari
Formazione
Aggiornamento e
Riqualificazione
degli Operatori
del Volontariato
E204/14.1 Puntuale Formazione Indispensabile
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità
Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità
Codice Operazione
Contesto di Vita Accesso al Mercato del Lavoro
Situazione Occupazionale
Partecipazione alla Creazione di
Attività Socio-Economiche
B158 Impatto non significativo Impatto non significativo Impatto non significativo
Impatto non significativo
D471 Impatto non significativo Impatto non significativo Impatto non significativo Impatto non significativo
D774 Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
E117 Impatto non significativo Impatto diretto significativo nel breve periodo
Impatto diretto significativo nel breve periodo
Impatto diretto significativo nel breve periodo
E201 - E34 Impatto diretto significativo nel medio periodo Impatto non significativo Impatto non
significativo Impatto non significativo
E574 Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
F152 Impatto diretto significativo nel breve periodo Impatto non significativo Impatto non
significativo Impatto non significativo
F153 Impatto poco significativo Impatto poco significativo Impatto poco significativo
Impatto poco significativo
F250 Impatto diretto significativo nel breve periodo Impatto non significativo Impatto non
significativo Impatto non significativo
F39 Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
G141 Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto poco significativo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
G196 Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto poco significativo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
G77 Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto non significativo Impatto non significativo
Impatto non significativo
H23 Impatto non significativo Impatto non significativo Impatto non significativo Impatto non significativo
H24 Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto non significativo Impatto non significativo
Impatto non significativo
H25 Impatto non significativo Impatto non significativo Impatto non significativo Impatto non significativo
H287 Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto poco significativo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
H29,H28,H22 Impatto non significativo Impatto non significativo Impatto non significativo
Impatto non significativo
H467 Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
H513 Impatto non significativo Impatto non significativo Impatto non significativo Impatto non significativo
H52 Impatto poco significativo Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
H54 Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
H559 Impatto diretto significativo nel medio periodo Impatto non significativo Impatto non
significativo Impatto non significativo
O151 Impatto diretto significativo nel breve periodo
impatto diretto significativo nel breve periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Codice Operazione Contesto di Vita Accesso al Mercato
del Lavoro Situazione
Occupazionale
Partecipazione alla Creazione di
Attività Socio-Economiche
F66 Impatto poco significativo Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
G198 Impatto diretto significativo nel breve periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel breve periodo
Impatto diretto significativo nel breve periodo
E 204 Impatto diretto significativo nel breve periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
Impatto diretto significativo nel medio periodo
La complessità delle operazioni che compongono il Progetto Integrato è in grado di generare un
impatto notevole in termini di pari opportunità. Per quanto riguarda il rispetto di tale principio, le azioni
previste dal patto della provincia di Cagliari prevedono molti interventi finalizzati al miglioramento del
contesto di vita e della situazione occupazionale delle donne.
Il contesto socioeconomico in cui si inserisce questa iniziativa, infatti, è quello di una società dei
servizi che, non conoscendo i ritmi sincronizzati delle città industriali di matrice fordista, presenta un
orario lavorativo irregolare e disarticolato (si pensi agli orari di apertura degli uffici pubblici, dei negozi,
delle strutture erogatrici dei servizi, di quelle per l’infanzia, delle scuole, nonché gli orari dei trasporti
pubblici). In questo scenario la conciliazione delle diverse sfere di vita delle persone diventa
problematica a tutto discapito dei tempi della vita familiare e delle attività sociali, civiche e culturali.
Alcune iniziative agevolano indirettamente il genere femminile, anche se rivelano un impatto diretto
significativo nel medio e nel lungo termine: sono diversi i progetti all’interno dell’E204 che intendono
istituire spazi e attività ricreative per bambini, attività di cura per anziani anche non autosufficienti, per
disabili fisici e insufficienti mentali, tutti soggetti che nell’ambito familiare finiscono per risultare
prevalentemente a carico della donna.
Altre iniziative ampliano l’offerta di lavoro sul mercato, in quanto richiedono l’assunzione di nuovo
personale, facendo in alcuni casi un esplicito riferimento all’impiego femminile e quindi ottenendo un
impatto diretto. Anche nei casi in cui non si prevede necessariamente l’inserimento od il reinserimento
di donne si ha comunque un impatto, dal momento che l’ampliamento generale dell’offerta di lavoro
migliora di conseguenza le prospettive di impiego delle donne.
L’impatto che il progetto integrato nel suo complesso è capace di spiegare rispetto alle politiche di pari
opportunità può essere valutato sicuramente in maniera positiva in quanto nel complesso tende a
migliorare le condizioni di della vita dei soggetti che operano sul territorio e, come abbiamo avuto
modo di verificare, delle donne. I progetti sugli asili nido e sulle residenze per anziani, che prevedono
l’aiuto ai disabili in termini di miglioramento della loro autonomia possono trasformarsi nel medio
periodo in impatto diretto sulla condizione della donna e realizzare quelle condizioni significative di
pari opportunità importanti per lo sviluppo delle risorse del territorio:
- fornendo alle madri delle risposte al bisogno e diritto di rientro al lavoro,
- sostenendole nella loro funzione genitoriale
- allievando il carico degli anziani
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
- creando strutture per l’accoglienza dell’intera famiglia se un parente è in degenza ospedaliera
- supportandole nel compito educativo e di cura dei figli.
Infine, il progetto integrato proposto, considerando l’insieme delle operazioni che lo compongono, nel
migliorare la qualità della vita e la competitività del territorio, passa per la valorizzazione delle risorse
umane, uomini e donne, ed anche grazie alla partecipazione attiva della componente femminile del
territorio sarà in grado di meglio conseguire gli obiettivi che stanno alla base della sua realizzazione.
Per quanto riguarda le madri, il servizio consentirà di agevolare il rientro al lavoro e d conciliare la vita
lavorativa con la vita familiare e di cura dei figli piu’ piccoli. in generale, l’implementazione dei posti al
nido e il consolidamento/ampliamento del servizio nel territorio, può costituire una misura atta a:
- conciliare la vita lavorativa e familiare
- di agevolare l’ingresso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro;
- rafforzare l’imprenditoria al femminile;
- rendere il servizio piu’ flessibile alle esigenze delle madri lavoratrici.
L’operazione intende garantire un servizio accessibile da parte della cittadinanza, ponendo l’accento
da un lato sul diritto all’educazione ed all’armonico sviluppo psico-fisico dei bambini, e dall’altro sulla
promozione dei diritti di cittadinanza nella piena realizzazione del principio delle pari opportunità,
favorendo un migliore equilibrio tra le esigenze della vita lavorativa e quelle della vita familiare.
Questo fenomeno si traduce in una pesante barriera all’equilibrio tra vita lavorativa e familiare
tendente a limitare fortemente le risorse di cura del nucleo familiare, rendendolo meno autosufficiente
e di conseguenza maggiormente dipendente dai servizi, causando in ultima istanza una situazione di
svantaggio per la donna lavoratrice, che subisce la maggior parte dell’onere del lavoro domestico non
retribuito.
Nell’area urbana normalmente la rete di cooperazione informale dei supporti parentali e di vicinato è
più debole e incontra difficoltà a operare come surrogato dei servizi. A fronte di questa domanda di
servizi per la famiglia non si riscontra una politica sociale mirata all’accrescimento delle possibilità di
conciliare il carico degli impegni lavorativi con quelli di cura all’interno della famiglia.
Nell’area considerata si riscontra una scarsa dotazione di strutture per l’infanzia, posto che la
provincia di Cagliari ha a disposizione il 17,6% degli asili nido presenti nel territorio regionale, e
appena il 15,9% dei posti autorizzati, nonostante catalizzi un terzo (il 33,33%) della popolazione sarda
complessiva (Elaborazione dei dati ISTAT relativi alla popolazione residente in Sardegna risultanti
dalle registrazioni anagrafiche nei 377 Comuni al 31 dicembre 2004, incrociati con quelli presentati
dall’atlante della competitività delle province dell’Unioncamere e dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne)
Questi dati sono ancora più significativi se si tiene conto che nell’area urbana la mobilità territoriale del
mercato del lavoro rende i supporti parentali e di vicinato più deboli rispetto ad altre zone della
Sardegna.
Il progetto si inserisce pertanto nella proposta programmatica e organizzativa tesa a diversificare e
ampliare l’offerta attraverso la realizzazione di servizi integrativi all’asilo nido tradizionale, in modo che
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
siano più rispondenti alle esigenze di flessibilità. La contiguità non fa riferimento solo all’obiettivo di
favorire la diffusione dei servizi educativi per l’infanzia, anche tramite l’incremento dei micronidi e degli
asili nido, ma più in generale alla necessità di prevenire forme di abbandono e di dispersione
scolastica che minano nelle fondamenta qualunque aspirazione alla crescita culturale della società
sarda.
L’incontro tra l’idea progettuale dell’iniziativa e le linee programmatiche della Regione fa sì che il
progetto sia rivolto a un modello di Welfare propriamente detto, incentrato cioè sulla creazione di
servizi sociali piuttosto che su interventi di integrazione del reddito come avviene con i trasferimenti
meramente monetari alle famiglie.
Provincia Solidale prevede inoltre operazioni che, sebbene rivolte indistintamente a uomini e donne, si
possono considerare finalizzate soprattutto al miglioramento della qualità della vita di queste ultime:
nel caso ad esempio del mobbing. La Risoluzione del Parlamento Europeo del 20.9.2001 in merito a
questo tema richiama l’attenzione sul fatto che, secondo alcune inchieste, le donne sono più
frequentemente vittime che non gli uomini del mobbing, sia che si tratti di molestie verticali discendenti
(dal superiore al subordinato), ascendenti (dal subordinato al superiore), o di molestie orizzontali (tra
colleghi di pari livello) o miste. Secondo il rapporto annuale Eurispes 2003 sono le donne, con una
percentuale pari al 52% del campione statistico analizzato, le vittime privilegiate delle “persecuzioni”
in ambito lavorativo. Tale percentuale è da considerasi però tenendo presente che la maggior parte
dei lavoratori è di sesso maschile e dunque è un forte indicatore di come siano appunto le donne ad
essere maggiormente interessate al fenomeno. Lo stesso rapporto evidenzia come per le donne le
molestie morali e le pressioni psicologiche assumono aspetti peculiari, spesso molto più gravi rispetto
a quelli denunciati dagli uomini.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
6.4. Analisi della sostenibilità ambientale
Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.
Obiettivi ambientali
Codice
Operazione A B C D E
Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo economico o sociale
Obiettivi ambientali
Codice
Operazione A B C D E
TUTTE neutro neutro neutro neutro neutro
Le operazioni del Patto La Provincia Solidale non hanno alcuna diretta finalità ambientale in
quanto trattasi di servizi sociali.
Trattandosi di un progetto di servizi applicabile in qualsiasi contesto lavorativo, l'impatto ambientale di
tale progetto è neutro su tutti gli obiettivi ambientali esaminati.
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
6.5. Definizione degli indicatori
Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili
Obiettivo Generale
Obiettivi Specifici
Obiettivi Operativi
Indicatori di Realizzazione Target Note
Obiettivo Operativo1.1 Accoglienza e integrazione soggetti svantaggiati
Aumento delle strutture d’accoglienza
Aumento posti letto del 5%
Potenziamento delle strutture Incremento del 5%
Obiettivo Operativo 1.2 Servizi per la famiglia e la genitorialità adeguati
Potenziamento dei servizi alla famiglia
Crescita dei servizi pari almeno al 10%
Potenziamento delle strutture di supporto
Incremento del 5%
OS 1 Promozione e inclusione sociale migliorata
Obiettivo Operativo 1.3 Condizioni di vita anziani disabili e sofferenti mentali migliorate
Creazione di nuovi servizi innovativi
6
Crescita delle strutture di supporto alle fasce deboli
2 OS 2 Inserimento e reinserimento lavorativo promosso
Obiettivo Operativo 2.1 Servizi e azioni a supporto delle fasce lavorative deboli avviati
Sviluppo servizi per inserimento lavorativo miroato
3 percorsi professionali
Obiettivo Operativo 3.1 Risorse materiali e immateriali esistenti messe a sistema
Potenziamento e sviluppo di servizi innovativi e progetti pilota
5
Servizi alla persona per soggetti svantaggiati e a rischio di esclusione migliorati
Obiettivo Specifico 3 Sistema formativo, informativo e sensibilizzazione strutturato Obiettivo
Operativo 3.2 Potenziamento delle attività di formazione
Incremento del 10%
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Attività di formazione, informazione e sensibilizzazione operatori e utenti strutturate
Sviluppo di azioni di prevenzione
7
7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO
7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni
Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.
Codice Operazione tipologia di operazione Stato
della progettazione Note
B158 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
D471 Acquisizione e produzione di servizi Progetto preliminare
D774
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E117 Acquisizione e produzione di servizi Progetto preliminare
E201 e E34 Acquisizione e produzione di servizi/Formazione
E574 Formazione Idea Progettuale
F152 Acquisizione e produzione di servizi Progetto preliminare
F153 Acquisizione e produzione di servizi
Idea Progettuale
F250
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Progetto preliminare Si allega documentazione integrativa (ristrutturazione di un edificio da adibire all’accoglienza di minori in età pre-scolare).
G141
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Progetto preliminare Si allega documentazione integrativa
G196
Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizio avviata
Nel dettaglio: il Piano strategico è concluso, la definizione del target e l’ndividuazione dei partnership è stata avviata ed infine il Piano di azione e l’implementazione del piano di avviamento sono ancora da avviare.
G77
Acquisizione e produzione di servizi
Progetto preliminare L’analisi iniziale dei bisogni del territorio di riferimento è stata fatta sulla base dei Rapporti d’Area. Non attivati al momento contatti diretti con il territorio.
H23 Acquisizione e produzione di Idea progettuale Centro per bambini ospedalizzati
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Codice Operazione tipologia di operazione Stato
della progettazione Note servizi
H24 Acquisizione e produzione di servizi
Idea progettuale
H25
Acquisizione e produzione di servizi
Idea progettuale Tale progetto, realizzabile in collaborazione con il CAF ONLUS di Milano, è strettamente connesso con il Centro Anti Abuso, la Casa del Mare.
H287 Acquisizione e produzione di servizi
Progetto definitivo
H29,H28,H22
Acquisizione e produzione di servizi
Idea progettuale Rete protetta di interscambio di informazioni relative ai bambini abbandonati e vittime di violenze.
H467 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
H513 Acquisizione e produzione di servizi /Formazione
Progettazione servizi avviata
H52
Orientamento e inserimento lavorativo
Progettazione servizio avviata
Rimangono da costruire e formalizzare i rapporti tra il consorzio di scuole con Darwin Onlus e Larus Onlus capofila e le realtà istituzionali e locali individuate.
H54 Acquisizione e produzione di servizi
Progetto preliminare
O151 Acquisizione e produzione di servizi
F66
Acquisizione e produzione di servizi/Formazione
Progetto preliminare Progetto preliminare strutturato in riferimento alla sperimentazione realizzata in Sardegna dal CIOFS-FP Sardegna nell’ambito del progetto Equal Reset Asse 1 Mis. 1.1 IT-S MDL 262. Il progetto è supportato da uno studio di fattibilità.
G198 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/1.3 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/1.4 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/1.5 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/2.1 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/2.2 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/3.1
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Progetto preliminare -approvato in linea tecnica dall’Ufficio Tecnico del Comune di Donori con nota del 10/08/2006 dal R.U.T. geom. Roberto Erriu; - approvato in linea amministrativa con Deliberazione C.D. “Coordinamento volontariato giustizia ONLUS” del 08/08/2006 e Deliberazione Giunta Provinciale di Cagliari n. 230 del 08/08/2006.
E 204/3.2
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/3.3 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/4.1 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/4.2 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Codice Operazione tipologia di operazione Stato
della progettazione Note
E 204/4.3 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/4.4 Acquisizione e produzione di servizi
Progetto definitivo
E 204/5.2 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/6.1 come H209
Acquisizione e produzione di servizi
Idea progettuale
E 204/6.2
Acquisizione e produzione di servizi
Progetto definitivo Il Progetto è stato finanziato (anni 2004/2006) dall’ Assessorato dell’Igiene Sanità e dell’Assistenza Sociale - Servizio dell’Assistenza Socio Sanitaria della Regione Autonoma della Sardegna. Fondo nazionale d’intervento per la lotta alla droga (art. 127 del D.P.R. n. 309 del 1999).
E 204/6.3 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/6.4 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/6.6 Acquisizione e produzione di servizi
Idea progettuale
E 204/6.7 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/7.1 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/7.2 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/7.3 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/7.4 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/7.6 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizio avviata
E204/7.7 Acquisizione e produzione di servizi
Progetto Preliminare
E204/7.8 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/8.1 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/8.2 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/8.3 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/8.4 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/8.6 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/8.10 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/9.1
Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizio avviata
E 204/10.1
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Progetto preliminare
E 204/10.2 come H559
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Progetto preliminare
E 204/10.3 Realizzazione di opere e infrastrutture
Idea Progettuale
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Codice Operazione tipologia di operazione Stato
della progettazione Note sociali/Acquisizione e produzione di servizi
E 204/10.4
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Progetto preliminare
E 204/11.1 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/12.1 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/13.1 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/13.2 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/13.3 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/13.4
Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizio avviata
Il progetto prevede il coinvolgimento di 6 Comuni firmatari del Patto per il Sociale
E 204/13.5
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Idea Progettuale
E 204/14.1 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
E 204/15.1 Acquisizione e produzione di servizi
Idea progettuale
E 204/15.2
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Idea Progettuale
E 34 come E 201 Acquisizione e produzione di servizi
Progettazione servizi avviata
Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la realizzazione delle operazioni.
Codice Operazione Adempimento Soggetto Responsabile Stato Adempimento Data di Conclusione Prevista
B158 - - - -
D471 - - - -
D774 - - - -
E117 - - - -
E201 - - - -
E34 come E 201 - - - -
E574
Accordi tra i Patners per l'espletamento del progetto
Società Cooperativa Obbiettivo Formazione
Accordi tra i Patners per l'espletamento del progetto
Concessione in uso di beni immobili
Maggio 2007 F152
Certificazione, da parte della ASL competente, della
Maggio 2007
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Codice Operazione Adempimento Soggetto Responsabile Stato Adempimento Data di Conclusione Prevista
idoneità dei locali nei quali si intende svolgere l’attività Formalizzazione degli accordi tra i partners
Maggio 2007
F153 - - - -
F250 Concessione edilizia Comune di Selargius Maggio 2007
G141 Concessione edilizia Comune di Selargius Maggio 2007
Ricerca sul targeting Azienda privata incaricata
Iniziato 31Gennaio 2007
G196 Accordi di partnership
Museo del Bambino di Milano; Explora di Roma Hands on Europe
Iniziato
30 Aprile 2007
G77 - - - -
H23 Individuazione immobile
Cooperativa Sociale Domus Donna Onlus
Avviato 31.03.06
H24 Individuazione immobile
Cooperativa sociale domus donna onlus
Avviato 31.05.06
H25 Organizzazione attività
Fondazione Domus de Luna Onlus Avviato 31.03.06
H287 Autorizzazioni Comune di Cagliari Aprile 2007
H29,H28,H22
Definizione accordi con i soggetti coinvolti
Tribunale dei minori, Asl, Comuni, ospedali
Avviato 30 Settembre 2007
H467 - - - -
H513 - - - -
H52 - - - -
H54
Accordi tra i Patners per l'espletamento del progetto
CGIL – Associazione Darwin Onlus
3 Marzo 2007
O151 - - - -
F66 - - - -
G198 - - - -
E 204/1.3 - - - -
E 204/1.4 - - - -
E 204/1.5 - - - -
E 204/2.1 - - - -
E 204/2.2
E 204/3.1
Approvazione progetto esecutivo del Comune di Donori, dell’Ufficio Tutela del Paesaggio e della Soprintendenza B.A.A.A.S. e approvazione in linea amministrativa dei partner di progetto. Comune di Donori
Entro 7 mesi dalla eventuale concessione del finanziamento
E 204/3.2 - - - -
E 204/3.3 - - - -
E 204/4.1 - - - -
E 204/4.2 - - - -
E 204/4.3 - - - -
E 204/4.4 - - - -
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Codice Operazione Adempimento Soggetto Responsabile Stato Adempimento Data di Conclusione Prevista
E 204/5.2 - - - -
Progettazione Comune Da avviare Giugno 2007
Selezione soggetto attuatore Comune Da avviare Agosto 2007 E 204/6.1 come H209
Realizzazione Soggetto privato Da avviare Settembre 2007
E 204/6.2 - - - -
E 204/6.3 - - - -
E 204/6.4 - - - -
Progettazione Comune Da avviare Aprile 2007
Selezione soggetto attuatore
Comune Da avviare Luglio 2007
Realizzazione Soggetto privato Da avviare Settembre 2007 E 204/6.6
Collaudo
E 204/6.7 - - - -
E 204/7.1 - - - -
E 204/7.2 - - - -
E 204/7.3 - - - -
E 204/7.4 - - - -
E 204/7.6 - - - -
E204/7.7 Autorizzazione Comune di Quartu Sant’Elena
Avviato 31 Marzo 2007
E204/7.8 - - - -
E 204/8.1 - - - -
E 204/8.2 - - - -
E 204/8.3 - - - -
E 204/8.4 - - - -
E 204/8.6 - - - -
E 204/8.10 - - - -
E 204/9.1 - - - - Accordo Provincia di Cagliari
Provincia di Cagliari - 01 Marzo 2007
Concessione Comune di Cagliari
Comune di Cagliari -
31 Marzo 2007
Nulla Osta Sopraintendenza
Sopraintendenza beni ambientali servizio tutela paesaggio RAS
Da avviare 31 Marzo 2007
E 204/10.1
Autorizzazioni ASL ASL -
31 Marzo 2007
E 204/10.2 come H559
Parere A.S.L. Predisposizione richiesta 1 mese presentazione
richiesta
E 204/10.3 Da avviare la progettazione Marzo 2007
Accordo Provincia di Cagliari
Provincia di Cagliari - 01 Marzo 2007
Concessione Comune di Cagliari Comune di Orroli - 31 Marzo 2007 E 204/10.4
Autorizzazioni ASL ASL - 31 Marzo 2007
E 204/11.1 - - - -
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Codice Operazione Adempimento Soggetto Responsabile Stato Adempimento Data di Conclusione Prevista
E 204/12.1 - - - -
E 204/13.1 - - - -
E 204/13.2 - - - -
E 204/13.3 - - - -
E 204/13.4 - - - - Concessione edilizia
Comune di San Vito 01/05/2007
Parere Asl Comune di San Vito
01/05/2007
Parere Vigili del Fuoco
Comune di San Vito
01/05/2007
Parere Genio Civile Comune di San Vito
01/05/2007
Accatastamento fabbricato
Comune di San Vito
30/11/2008
Certificato di agibilità Comune di San Vito
31/12/2008
E 204/13.5
Autorizzazione sanitaria
Comune di San Vito
31/12/2008
E 204/14.1 - - - -
Progettazione Comune Da avviare Luglio 2007
Selezione soggetto attuatore Comune Da avviare Settembre 2007 E 204/15.1
Realizzazione Soggetto privato Da avviare Ottobre 2007
E 204/15.2 - - - -
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni.
Codice Operazione Progettazione Selezione Soggetto Attuatore Realizzazione Collaudo
B158
D471 01 Marzo 2007 – 31 Marzo 2007
01 Aprile 2007 – 31 Marzo 2009
D774
E117
01 Marzo 2007 –16 Marzo 2007
02 Marzo 2007 01 Marzo 2007 – 31 Marzo 2007
*la struttura verrà consegnata già collaudata
E201 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008 Marzo 2007
E34 come E 201 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008 Marzo 2007
E574 30 Marzo2007 - - -
F152 Maggio 2007 Marzo 2007 Settembre 2007
F153 01 Marzo 2007 - Maggio 2007 -
F250 Marzo 2007 Maggio 2007 Maggio 2008 Settembre 2008
G141 Marzo 2007 Maggio 2007 Maggio 2008 Settembre 2008
G196 01 Marzo 2007 -31Maggio 2007
01 Giugno - 31Agosto 2007
01Settembre 2007 – 31Dicembre 2007
01Gennaio 2008 -31Gennaio 2008
G77 Marzo 2007 -Settembre 2007
Dicembre 2007 Marzo 2009
H23 31 Marzo 2007 30 Maggio 2007 30 Ottobre 2007 31Dicembre 2007
H24 31Maggio 2007 30 Luglio 2007 30 Ottobre 2007 31Dicembre 2007
H25 31 Marzo 2007 30 Giugno 2007 30 Settembre 2007 30 Novembre 2007
H287 - 11 Marzo 2007 11 Marzo 2008 11 Marzo 2008
H29,H28,H22 31 Marzo 2007 30 Maggio 2007 30 Settembre 2007 31 Dicembre 2007
H467 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008 Marzo 2007
H513 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008 Marzo 2007
H52 - - Settembre 2008
H54 01 Marzo 2007 -31Marzo 2007
01 Aprile 2007 – 31Marzo 2008
Non previsto
O151 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008 Marzo 2007
F66 - - 1 marzo 2007 –
1 marzo 2009 -
G198 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008 Marzo 2007
E 204/1.3
1 mese dalla pubblicazione del bando
E 204/1.4 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/1.5 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/2.1 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/2.2 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/3.1 Ottobre 2007 Gennaio 2008 Luglio 2008 Agosto 2008
E 204/3.2 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/3.3 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Codice Operazione Progettazione Selezione Soggetto Attuatore
Realizzazione Collaudo
E 204/4.1 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/4.2 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/4.3 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/4.4 01 Marzo 2007 01 Maggio 2007 01 Maggio 2008
E 204/5.2 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008 Marzo 2007
E 204/6.1 come H209
Giugno 2007 Agosto 2007 Settembre 2007
Counseling e supporto alle famiglie con problemi di tossicodipendenza
1 marzo 2007- 31 marzo 2007
Equipe psico-pedagogica Associazione Ichnusa Selezione già effettuata
22 mesi
Sostegno alla genitorialità nei tossicodipendenti
1 marzo 2007- 31 marzo 2007
Equipe psico-pedagogica Associazione Ichnusa Selezione già effettuata
22 mesi
Sostegno psico-educativo ai minori figli di tossicodipendenti
1 marzo 2007- 31 marzo 2007
Equipe psico-pedagogica Associazione Ichnusa Selezione già effettuata
22 mesi E 204/6.2
Pubblicazione dei risultati e organizzazione di una Tavola Rotonda
1 febbraio 2009-28 febbraio 2009
Equipe psico-pedagogica Associazione Ichnusa Selezione già effettuata
1 mese
E 204/6.3 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/6.4 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/6.6 Aprile 2007 Luglio 2007 Settembre 2007
E 204/6.7 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/7.1 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/7.2 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/7.3 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/7.4 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/7.6 01 Marzo 2007 – 01
Marzo 2008
E204/7.7 31 Marzo 2007 30 Aprile 2007 31Maggio 2007 30 Giugno 2007
E204/7.8 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/8.1 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/8.2 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/8.3 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/8.4 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/8.6 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Codice Operazione Progettazione Selezione Soggetto Attuatore
Realizzazione Collaudo
E 204/8.10 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/9.1 01 Marzo 2007 Marzo 2007 10 Marzo 2007
E 204/10.1 01.Marzo 2007 - 31 Marzo 2007
01 Aprile 2007 – 30 Aprile 2007
01 Maggio 2007 – 30 Giugno 2007
01 Luglio 2007
E 204/10.2 come H559
01 Maggio 2007
Comune di Isili
30 Aprile 2008 31Agosto 2008
E 204/10.3 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/10.4 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/11.1 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/12.1 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/13.1 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/13.2 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/13.3 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/13.4 01 Marzo 2007 - 01 Marzo 2008 -
E 204/13.5 01 Marzo 2007 01 Settembre 2007 30 Novembre 2008 31 Dicembre 2008
E 204/14.1 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
E 204/15.1 Luglio 2007 Settembre 2007 Ottobre 2007
E 204/15.2 Marzo 2007 Aprile 2007 – Marzo
2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione.
Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc). In tutto il territorio della provincia sono operativi i seguenti servizi a scala intercomunale:
• CESIL che hanno come obiettivo quello di diffondere la cultura dei soggetti svantaggiati, migliorarne le capacità di inserimento professionale e rafforzare i canali di incontro tra domanda e offerta di lavoro in aree caratterizzate da povertà economica ed emarginazione sociale;
• CENTRO HANDICAP- Sportello Polivalente: si propone come centro di informazione, consulenza e consultazione di banche dati per utenti portatori di disabilità.
• SERVIZIO MINORI: cura le procedure per l’erogazione degli interventi previsti dal vigente regolamento per l’assistenza a favore di minori illegittimi, minori legittimi figli di madri nubili in situazione di difficoltà economica, gestanti nubili (competenza che nel 2007
• SERVIZIO MINORATI SENSORIALI: fornisce consulenza psico-pedagogica a favore del minorato e della sua famiglia, sostegno didattico-educativo extrascolastico, inserimento in convitti annessi a scuole speciali, borse di studio.
• OSSERVATORIO ALLE POLITICHE SOCIALI: ha come scopo primario effettuare una rilevazione dei bisogni espressi dal territorio e una mappatura dei servizi.
• CENTRO GIOVANI: il Comune di Cagliari ha creato nell’anno 2003 il Centro Giovani. Tale centro polifunzionale è un punto di riferimento per i giovani e meno giovani non solo per la città. Al suo interno sono stati realizzati diversi servizi e attività fra i quali: Sportello di consulenza informativa e di orientamento; Servizio internet; Attività ludiche; Sala prove e di registrazione; Conferenze tematiche; Corsi di alfabetizzazione informatica; Bilancio di competenze, sala lettura quotidiani e periodici, spazio associazioni.
Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione.
Nel territorio della provincia di Cagliari numerosi comuni collaborano in forma associata per la realizzazione di diverse progettualità e interventi di politica sociale finalizzati a favorire l’inclusione sociale.
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Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21).
La Regione Sardegna ha negli anni elaborato un ampio e ricco sistema normativo e regolatorio relativo al Sistema regionale integrato dei servizi sociali di cui la più recente Legge Regionale 23/2005 sul Sistema integrato dei servizi alla persona costituisce il principale pilastro.
La L.R. 23/2005, in attuazione della 328/2000 Legge quadro nazionale, non si limita ad un formale recepimento di questa, ma contiene un importante aspetto innovativo quello di mettere in rete e armonizzare gli interventi e i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari.
Lo strumento di programmazione previsto dalla nuova legge regionale di riordino dei servizi alla persona è il Piano Locale Unitario dei Servizi (PLUS) . In virtù di tale strumento, i diversi soggetti che concorrono a costruire la rete dei servizi alle persone (Azienda USL, Comuni, Provincia, attori professionali, soggetti sociali e solidali, ecc.) insieme determinano obiettivi e priorità, programmano e dispongono in modo integrato gli interventi sociali , sanitari e sociosanitari, anche con il contributo diretto dei cittadini. Il fine di tale processo è costruire una rete di interventi e di servizi che risponda ai reali bisogni dei cittadini in modo coordinato ed armonico. Il Plus promuove infatti a livello locale il sistema integrato dei servizi e degli interventi, valorizza le risorse di solidarietà e di autoaiuto, la condivisione delle responsabilità, individua le risorse e le potenzialità di sviluppo della comunità.
In Sardegna l’esperienza di elaborazione dei Plus si è appena conclusa ed ha interessato i seguenti ambiti territoriali:
• Ambito 1 – area urbana Cagliari
• Ambito 2 - ex USL 20 (16 Comuni: ELmas, Assemini, Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro, Pula, Domus De Maria, Teulada, Uta, Siliqua, Villaspeciosa, Decimomannu, San Sperate, Decimoputzu, Vallermosa, Villasor );
• Ambito 3 – ex USL 21 (7 Comuni: Monserrato, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Monastir, Ussana, Quartucciu);
• Ambito 4 – ex USL 22 (9 Comuni: Quartu Sant’Elena, Maracalagonis, Villasimius, Sinnai, Burcei, Dolianova, Soleminis, Serdiana, Donori);
• Ambito 5 – area Sarrabus-Gerrei (9 Comuni: Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu, Villasalto, Armungia, Ballao, Silius, San Nicolò Gerrei);
• Ambito 6 – area Trexenta (16 Comuni: Nuraminis, Samatzai, Barrali, Pimentel, Ortacesus, Senorbì, San Basilio, Sant’Andrea Frius, Guasila, Guamaggiore, Selegas, Suelli, Siurgus Donigala, Goni, Mandas, Genico);
• Ambito 7 – area Sarcidano (13 Comuni: Escalaplano, Orroli, Esterzili, Nurri, Escolca, Gergei, Serri, Isili, Villanovatulo, Sadali, Seulo, Nurallao, Nuragus).
Il processo di elaborazione dei Plus si è articolato su tre livelli di responsabilità:
• Il livello politico, per la concertazione degli indirizzi e delle strategie e per la pianificazione dell’integrazione istituzionale (i comuni dell’ambito, la provincia, l’azienda USL, la conferenza di programmazione);
• Il livello tecnico-operativo, per la definizione tecnica delle scelte, delle condizioni di realizzabilità, di definizione delle condizioni organizzative necessarie, delle modalità di valutazione dell’efficacia (gruppo tecnico di Plus, uffici dei servizi sociali dei comuni, uffici competenti dell’azienda USL e della provincia);
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• Il livello comunitario, per promuovere la conoscenza, la valorizzazione e la condivisione dei diversi apporti presenti nella comunità locale, tenendo conto delle specificità degli attori e del territorio (conferenza di programmazione, istruttorie per la co-progettazione).
Tali livelli di responsabilità hanno consentito la realizzazione di un sistema integrato e la messa in atto di modalità di lavoro basate sulla collaborazione e l’integrazione. Contestualmente alla progettazione del PLUS si è avviata la costituzione dei Patti per il Sociale nell’ambito della Progettazione Integrata che rappresenta lo strumento di attuazione del PLUS.
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7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo
Oggetto dell’accordo sottoscritto.
Gestione, attuazione e implementazione del Progetto Integrato successivamente alla valutazione dello
stesso da parte della Regione.
Soggetti sottoscrittori dell’accordo.
L’Accordo è stato sottoscritto da tutti i soggetti, pubblici e privati, sottoscrittori il Protocollo di Intesa
Soggetti non sottoscrittori dall’accordo.
Data di sottoscrizione dell’accordo. 19 Dicembre 2006
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8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO
Tabella 18 - Quadro Finanziario.
Codice
Operazione Tipologia Titolo Operazione Costo Totale Contributo richiesto
B158 Acquisizione e produzione servizi
Osservatori oscolarità e edilizia scolastica
522.320,00 € 522.320,00 €
D471 Acquisizione e produzione servizi
Niente paure qui si ride sul serio
158.000,00 € 158.000,00 €
D774
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Istituto conservatorio della divina provvidenza
5.540.000,00 € 5.240.000,00 €
E117 Acquisizione e produzione servizi
Centro dog 802.500,00 € 802.500,00 €
E204/1.3 Acquisizione e produzione servizi
Informazine comunicazione e promozione delle politiche sociali
250.000,00 € 225.000,00 €
E 204/1.4 Acquisizione e produzione servizi
Monitoraggio e valutazione dei servizi alla persona
750.000,00 € 675.000,00 €
E 204/1.5 Acquisizione e produzione servizi
SINAPSI 187.000,00 € 168.300,00 €
E 204/2.1 Acquisizione e produzione servizi
Telecardiologia 60.000,00 € 60.000,00 €
E 204/2.2 Acquisizione e produzione servizi
Casa d iaccoglienza per malati oncologici
100.000,00 € 100.000,00 €
E 204/3.1
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Centro per il recupero dei condannati in esecuzione penale
606.000,00 € 600.000,00 €
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esterna
E 204/3.2
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Miglioramento della vita nelle carceri
300.000,00 € 300.000,00 €
E 204/3.3 Acquisizione e produzione servizi
Inserimento lavorativo minori inseriti nel circuito penale
300.000,00 € 300.000,00 €
E 204/4.1 Acquisizione e produzione servizi
Prevenzione delle alcotossico dipendenze
143.640,00 € 129.276,00 €
E 204/4.2 Acquisizione e produzione servizi
Prevenzione delle nuove dipendenze
129.000,00 € 116.100,00 €
E 204/4.3 Acquisizione e produzione servizi
Dipendenze 87.747,00 € 87.747,00 €
E 204/4.4 Acquisizione e produzione servizi
Persone tossicodipendenti
500.000,00 € 500.000,00 €
E 204/5.2 Acquisizione e produzione servizi
Casa segreta 330.000,00 € 297.000,00 €
E 204/6.1, H209 Acquisizione e produzione servizi
Sostegno alla genitorialità
120.000,00 € 120.000,00 €
E 204/6.2 Acquisizione e produzione servizi
Sostegno ai figli di tossicodipendenti
205.992,00 € 205.992,00 €
E 204/6.3 Acquisizione e produzione servizi
Mediazione dei conflitti
229.280,00 € 206.352,00 €
E 204/6.4 Acquisizione e produzione servizi
Banca del tempo 185.000,00 € 166.500,00 €
E 204/6.6 Acquisizione e produzione servizi
Laboratorio teatrale musicale – danza e a rte visiva – disagio e creatività
200.000,00 € 200.000,00 €
E 204/6.7 Acquisizione e produzione servizi
La pedagogia della genitorialità
127.750,00 € 127.750,00 €
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
E 204/7.1 Acquisizione e produzione servizi
Progetto centro affidi 111.000,00 € 99.900,00 €
E 204/7.2 Acquisizione e produzione servizi
Diritto di giocare 689.000,00 € 689.000,00 €
E 204/7.3 Acquisizione e produzione servizi
Educare alla sessualità
290.000,00 € 261.000,00 €
E 204/7.4 Acquisizione e produzione servizi
Pet therapy 150.000,00 € 135.000,00 €
E 204/7.6 Acquisizione e produzione servizi
Educativa di strada – open space young
160.000,00 € 160.000,00 €
E204/7.7 Acquisizione e produzione servizi
Prevenzione maltrattamento e abuso in danno di minori
210.000,00 € 210.000,00 €
E204/7.8 Acquisizione e produzione servizi
Alternanza scuola lavoro
390.000,00 € 351.000,00 €
E 204/8.1 Acquisizione e produzione servizi
Spazio H 88.200,00 € 88.200,00 €
E 204/8.2 Acquisizione e produzione servizi
Divertiamoci insieme 69.350,00 € 69.350,00 €
E 204/8.3 Acquisizione e produzione servizi
Orientamento e mobilità e mentoring sociale
1.850.000,00 € 1.850.000,00 €
E 204/8.4 Acquisizione e produzione servizi
Sostegno alle famiglie con figli insufficienti mentali
315.000,00 € 315.000,00 €
E 204/8.6 Acquisizione e produzione servizi
Inserimento lavorativo insufficienti mentali
16.000,00 € 16.000,00 €
E 204/8.10 Acquisizione e produzione servizi
Abitare assistito 2.500.000,00 € 2.295.000,00 €
E 204/9.1 Acquisizione e produzione servizi
Solidarietà per diritti negati
180.324,00 € 162.291,60 €
E 204/10.1 Realizzazione di Progetto nidi 3.520.373,00 € 3.025.373,00 €
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
E 204/10.2, H559
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Pro Gentes 640.000,00 € 640.000,00 €
E 204/10.3
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Sistema micro nidi 488.468,00 € 488.468,00 €
E 204/10.4
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Nido intercomunale di Orroli
986.280,00 € 986.280,00 €
E 204/11.1 Acquisizione e produzione servizi
Gruppi famiglia 278.000,00 € 250.200,00 €
E 204/12.1 Acquisizione e produzione servizi
Centro di accoglienza per richiedenti asilo
150.000,00 € 150.000,00 €
E 204/13.1 Acquisizione e produzione servizi
Prevenzione della depressione nei soggetti anziani
163.200,00 € 146.880,00 €
E 204/13.2 Acquisizione e produzione servizi
Zona Argento 138.500,00 € 124.650,00 €
E 204/13.3 Acquisizione e produzione servizi
Progetto anziani finalmente in famiglia affidi anziani
157.200,00 € 157.200,00 €
E 204/13.4 Acquisizione e produzione servizi
Atelier di arte terapia e councelling espressivo rivolto agl ianziani
39.192,00 € 39.192,00 €
E 204/13.5
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Casa residenziale accoglienza
2.550.000,00 € 2.550.000,00 €
E 204/14.1 Acquisizione e Formazione aggiornamento e
17.500,00 € 15.750,00 €
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
produzione servizi riqualificazione degli operatori del volontariato
E 204/15.1 Acquisizione e produzione servizi
Servizi educativi di recupero e accoglienza fasce deboli minori adulti rom
40.500,00 € 40.500,00 €
E 204/15.2
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
La casa delle differenze
500.000,00 € 500.000,00 €
E34 come E 201 Acquisizione e produzione servizi
Laboratorio dell’identità e del benessere psicosociale
1.000.000,00 € 1.000.000,00 €
E574 Formazione Formazione professionale per un lavoro senza barriere
1.000.000,00 € 1.000.000,00 €
F152 Acquisizione e produzione servizi
Laboratorio pesdagocico intergenerazionale
1.500.000,00 € 1.500.000,00 €
F153 Acquisizione e produzione servizi
120.000,00 € 120.000,00 €
F250
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Ristrutturazione di uno stabile da adibire a servizio dei minori e delle loro famiglie
169.762,00 € 169.762,00 €
G141
Realizzazione di opere e infrastrutture sociali/Acquisizione e produzione di servizi
Ristrutturazione dei locali dell’oeratorio da adibire ad attività sociale
190.033,00 € 190.033,00 €
G196 Acquisizione e produzione servizi
Museo del bambino 400.000,00 € 400.000,00 €
G77 Acquisizione e produzione servizi
Prospettive: la consulenza psicologica e filosofica al servizio
1.850.000,00 € 1.850.000,00 €
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
del disagio
H23 Acquisizione e
produzione servizi Casa del sole 258.077,00 € 129.039,00 €
H24
Acquisizione e
produzione servizi
Centro di assistenza e recupero di genitori dipendenti da droga alcool e nuovi stupefacenti con alloggi della famiglia e dei figli
485.000,00 € 485.000,00 €
H25
Acquisizione e
produzione servizi
Prevenzione contro gli abusi ed i maltrattamenti sui minori in sardegna
1.265.000,00 € 1.265.000,00 €
H287 Acquisizione e produzione servizi
An englishstart 316.923,00 € 316.923,00 €
H29,H28,H22 Acquisizione e produzione servizi
Strumenti e tecnmologie a favore dell’infazia
720.000,00 € 720.000,00 €
H467 Acquisizione e produzione servizi
VIS 1.475.000,00 € 1.475.000,00 €
H513 Acquisizione e produzione servizi
Servizio integrato di tutoraggio e orientamento
163.000,00 € 163.000,00 €
H52
Orientamento e inserimento lavorativo
Orientamento e inserimento lavorativo
320.000,00 € 320.000,00 €
H54 Acquisizione e
produzione servizi Sportello mobbing 240.000.00 € 240.000.00 €
O151 Acquisizione e
produzione servizi La rondine 467.200,00 € 467.200,00 €
F66
Acquisizione e produzione servizi/Formazione
Oriones 797.654,00 € 797.654,00 €
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
G198 Acquisizione e produzione servizi
Percorsi socio educativi per l’inserimento lavorativo
140.000,00 € 140.000,00 €
Totali 40.953.973,00 € 39.276.691,00 €