APPUNTI D’ARTISTABozzetti di Raffaello Locatelli
BergamoCentro Culturale San Bartolomeo28 settembre - 13 ottobre 2013
CuratoriAngelo Piazzol iPiero Marrucchi
Saggio criticoFlaminio Gualdoni
Progetto graficoDrive Promotion Design
Art Director Eleonora Valtolina
Bozzetti di Raffaello Locatelli
In collaborazione con:
APPUNTI D’ARTISTA
A P P U N T I D ’ A R T I S T ABozzetti di Raffaello Locatelli
Prefazione e saggio critico
La Fondazione Credito Bergamasco èprofondamente radicata nel suo territorio.Ciò significa che ha consapevolezzadella storia, passata e recente, di unaprecisa geografia.
Le istituzioni museali tendono, giusta-mente, a mettere sotto la lente d’ingran-dimento le vicende storiografiche piùlontane.
Noi abbiamo scelto di indagare tempipiù vicini a noi, ripercorrendo larga partedel secolo appena passato.
Il Novecento ha segnato una frattura,anche a livello critico, ridisegnando unanuova gerarchia di valori, fatta di capitaliartistiche e movimenti d’avanguardia.
In questa riscrittura della storia molti ter-ritori e molte storie sono rimasti senzavoce, ignorati o addirittura cancellati.
Pazientemente e caparbiamente abbiamosostenuto iniziative capaci di far rileggerecon passione episodi di storia figurativache rischiavano di rimanere sepolti. Eranoqui, vicino a noi, a portata di mano.
In tanti casi è proprio l’eccessiva vicinanzaa impedire una corretta lettura dei fenomeni.Tuttavia non è neanche ammissibile conti-nuare a fingere di non vedere, magari pereccesso di snobismo.
Saper storicizzare anche i tempi più vicinia noi non è una cosa facile.
La Fondazione ci ha provato conun’operazione che ha un suo preciso
disegno nel recupero sistematico deiprotagonisti del “Gruppo Bergamo” edegli artisti ad esso vicini. Mario Cornali,Trento Longaretti, Domenico Rossi, FrancoNormanni e Rinaldo Pigola sono già statioggetto dell’adeguata attenzione, tramitemostre personali o antologiche.
Tra poco toccherà a Erminio Maffiolettie Piero Cattaneo; ora è il turno di RaffaelloLocatelli (1915-1984), del quale presen-tiamo una deliziosa esposizione di piccoli,sorprendenti bozzetti.
Dopo aver sostenuto lo scorso anno lasplendida mostra dedicata alla stirpe deiLocatelli – che, come ben evidenziatodalla critica, ha documentato, per laprima volta con ampiezza e organicità,la consistenza e la ricchezza della lorobottega bergamasca – la Fondazione sisofferma ora su un particolare ambitodella produzione di Raffaello dando luogoad un’esposizione ricca di fascino e disuggestione, doveroso tributo ad un artistaraffinato e di eccellenti qualità.
Bergamo, maggio 2013
Angelo PiazzoliSegretario Generale
Credito Bergamasco eFondazione Creberg
Il fascino del talento
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Orio Vergani scrive, a proposito del fare diRaffaello Locatelli, di un’“ampia gioia narra-tiva e paesistica”: il che significa un rapportoschietto, emozionato, poeticamente into-nato con i dati della visione, prosecuzioneorgogliosa dei frutti migliori del naturaletardottocentesco e novecentesco.Che Locatelli abbia intrattenuto rapportiprofondi con la cultura pittorica dominante– a Bergamo assai ben incarnata e prati-cata – che l’ha preceduto, è fatto per certiversi congenito, inevitabile.Lo scorso anno la mostra “I Locatelli” hadocumentato, per la prima volta conampiezza e organicità, la consistenza e laricchezza della bottega bergamasca natada Giuseppe “Steenì”, artefice di solidissimomestiere e di profondo orgoglio disciplinare.Ebbene, il nostro è, con il fratello Romualdo,geniale e precoce girovago d’ascendenzatalloniana e dalle vocazioni esotiche, il piùsolido esponente della stirpe, per sapiditàespressiva e per continuità d’opera.
Proprio Romualdo, di dieci anni più anziano,è il primo modello del giovane Raffaello,nel mediare i l pragmatico approccioalto artigianale respirato nella bottega fa-miliare con l’attenzione curiosa verso lenovità del dibattito pittorico consapevole,verso le suggestioni della cultura alta. L’altro riferimento cruciale è ContardoBarbieri, nella cui aula alla Carrara il nostroapprende la sensibilità coloristica sottile escrutinante, un rapporto primariamenteaffettivo con il visibile di natura, che sempregli sarà tipico.Dunque Raffaello, cresciuto nella certezzasalda della pittura come mestiere, da subitosi pone in sintonia con il migliore climalombardo che ha per epicentri Brera e il
milieu artistico avveduto, di cui Barbieriè esponente non secondario. Il suo è untemperamento cauto, meditativo. Le oltranze stilistiche non appartengono alsuo carattere, e anche l’innamoramentocézanniano, che per altri artisti diventaverità di fede, si stempera in lui in un sentiremeno intellettualisticamente elaborato, epiù direttamente coinvolto nella visionediretta, dolcemente stupefatta.
Molte sono le esperienze che s’intreccianoin quelle stagioni milanesi, e che subito aBergamo si riverberano in informazioni diprima mano: per osmosi fisiologica tracentri così prossimi, e soprattutto in virtùd’una ricca stagione di mostre e premi sucui campeggia il Bergamo, cui il nostronon a caso partecipa sin dal 1939. Dal versante di ciò che allora era detto pri-mitivismo scaturisce la vicenda chiarista;dall’operosa comunità artistica di Burano– da Semeghini a Consadori – un modoluministico corsivo e poeticamente intenso:mentre una personalità come quella diTosi è circondata dal rispetto che tocca aigrandi, Carrà su tutti.
È a questo orizzonte che Locatelli fa pri-mariamente riferimento, soprattutto perchégli offre una chiave di accertata modernitàsenza che ciò comporti la rinuncia a unapproccio, il fare sul motivo, che egli ritienefondante. È paesista nel profondo, ecomunque accetta non problematicamentegli statuti di genere: anche il ritratto gli èpratica consueta, ma in una chiave maiufficializzante, bensì sempre legata a unastrategia affettiva, di immediatezza tra sé eil soggetto, ove si delucida la stessa ragionedel suo esprimere, del suo sentirsi artista.
Raffaello Locatelli
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Il lavorare en plein air è per Locatelli, inquesta prospettiva, una sorta di scelta eticadel dipingere. La determinazione del puntodi vista, la costruzione della visione, corri-sponde a un’interna logica di attenzioneemotiva.Il resto lo fa la pittura, il processo diimmedesimazione lirica che non il vedutoin quanto tale ha per protagonista, ma ilflusso sentimentale che esso innesca eche l’artista assapora facendo, nel tempoaltro e decisivo dell’esecuzione.Per tale ragione assumono un ruolocentrale, nella sua pittura, i bozzetti e ipiccoli studi. Essi non sono realizzazioniminori, ma il momento altissimo e giàpieno della flagranza della visione, quelloin cui essa si dà in tutta la sua potenza, esi scrive in pittura. Il gruppo che qui si presenta documentaquanto egli aveva deciso di conservare perse stesso, attribuendogli dignità primaria,ed è pienamente indicativo dell’importanzadi questi materiali in seno al suo operare. Non semplici sketches essi sono, bensì
momenti pieni dell’emozione sensibile chesi fa, per moti brevi e intensi, pittura.Opere dunque, generatrici d’altre più la-boriose opere.Venezia e Amsterdam, la Maremma e Bali,la Sicilia e Londra. Quello di Locatelli non èun andare per paesi in cerca di suggestionivisive eloquenti, e men che meno d’esotismi. È piuttosto un porsi di fronte allo spettacolonaturale in una sorta di complicità amo-revole, che si fa passo d’un dipingereabbreviato e intenso, capace di scavareun’essenzialità non descrittiva ma in gradodi cogliere e rendere la propria condizioneemotiva, quasi un autoritratto d’animadell’autore mentre ritrae il mondo.
Deliberatamente e programmaticamenteantintellettuale, alieno soprattutto dall’inten-dimento della pittura come dimostrazioned’assunti preventivi, Locatelli s’affida auna ben più nobile – anche se rischiosa –moralità del fare. In queste opere mai s’avverte il retrogustoequivoco dell’esibizione talentosa, men che
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meno il cedimento a un esercizio conso-latorio e privo di necessità.Locatelli sottopone ogni passaggio del suoprocesso espressivo, dalla scelta del motivoalla sua definizione per gesti brevi e turgidi,sempre precisi e antiretorici, a un vagliolucido, in cui ogni traccia strutturante, ognitemperatura tonale, risponde a un climad’insieme decantato e stabilito con padro-nanza ferma: e memore di Cézanne certoegli è, scrive Dino Buzzati, “quando risolvei paesaggi in blocchi plasticamente bendefiniti, e in genere dimostra una scioltezzaben lontana dal clima ottocentesco”.È ben più che mestiere, è immedesimazionedel proprio sentire negli atti tutti, nei modidel pittorico. È ben più che descrizione. È consonanza,è sentirsi quel paesaggio: come scriveFrancesco Arcangeli a proposito di EnnioMorlotti, con parole perfettamente riferibilianche al nostro, “se è ancora, dove èancora, ‘impressione’, dunque, sùbito èanche larghezza di sentimento, ampio patos,secondo il vecchio modo di Lombardia”.
Locatelli mai si spinge, certo, a saggiarela partecipazione autre al paesaggio,alla sua intima vitalità, in forme che rinun-cino alla referenza. Ma con il naturale instaura e coltiva unrapporto profondamente sensuale (siapure, ha notato Alfio Coccia, con una“sordina di malinconia”), che rivive tutto inquei tocchi pieni e netti, in quelle chiaritàdi tono, nelle accensioni improvvise enelle sprezzature agili.Avvince, seguendone il percorso operadopo opera, quel suo mondo antiesibizio-nistico di restituire la visione, quella pudi-cizia sentimentale, quella grazia nascostae come intravista.Queste operette si posson leggere,anche, come i fogli sparsi d’un diario,d’un vivere trepido tutto attraverso la pit-tura, ora dopo ora, giorno dopo giorno.
Milano, aprile 2013
Flaminio GualdoniStorico dell’arte
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Opere in mostra
Venezia, Canal Grande (1978), 25,7x20 cm
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Parigi (1976), 23,5x20,6 cm
Venezia, Redentore (s.d.), 23,5x20,8 cm
13
Paesi Bassi (s.d.), 23,5x21 cm
Amsterdam (s.d.), 23,7x21 cm
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S. Agostino sotto la neve (s.d.), 27,5x19,3 cm
Ponte di Amsterdam (s.d.), 27,5x19,3 cm
16
Maremma (1982), 29x21 cm
Parigi (1965 ca.), 28x20,5 cm
17
Londra (1967), 24x19,5 cm
Villaggio bretone (1965), 23,5x20,5 cm
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Bali, Indonesia (1972), 23,5x20,5 cm
Modella (1977), 19x24 cm
Dany (1962), 20,5x24 cm
20
Dany (1951), 21x28 cm
Dany (1965), 19x21 cm
21
Bali (1972), 24x21 cm
22
Poggio a Cavallo, Maremma (1982 ca.), 24x21 cm
Brasile (1981 ca.), 24x21 cm
23
Venezia, rimessa per barche (s.d.), 24x19 cm
Venezia (s.d.), 24x19 cm
24
Bali, barche (1972), 24x21 cm
Montemassi (1982 ca.), 24x21 cm
25
Sicilia, paesaggio (s.d.), 29x20 cm
Bali, mare in tempesta (1972), 27x20 cm
26
Villaggio del Sud (s.d.), 28x20 cm
Venezia, Cannaregio (s.d.), 24x19 cm
27
Caminino (1981), 25,7x20 cm
Londra (1967), 24x19,5 cm
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Maremma (1982), 28x20 cm
Sicilia (1976), 28x20 cm
Tella (1944), 19,5x26 cm
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Emiliano (1977), 14,2x19,6 cm
Donatella (1941), 18x23 cm
Lago di Endine (1975), 24x20,5 cm
32
Venezia (s.d.), 24x19 cm
Sicilia (1949), 24x19 cm
33
Venezia (1956), 23,5x19 cm
Venezia, Rialto (s.d.), 24x18 cm
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Donatella (1962), 20x28 cm
Venezia (1975), 33x24 cm
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Piazza delle Erbe, Verona (s.d.), 24x20 cm
Paesaggio (s.d.), 24x18 cm
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Portogallo (1975), 28x21 cm
Parigi (s.d.), 20x15 cm
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Sicilia, Pisciotto (1974), 33x23 cm
Sicilia (1943), 33x23 cm
39
Bali (1973), 24x20 cm
Bali (1972), 23x20,5 cm
40
Olanda (1971), 23x22 cm
Sicilia (s.d.), 24x19 cm
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Campagna siciliana (1974), 33x23,5 cm
Cascine siciliane (s.d.), 33x23,5 cm
42
Laguna (s.d.), 23x19 cm
Paesaggio (s.d.), 28,5x20,5 cm
43
Lillo (s.s.), 21x30 cm
Lillo (s.d.), 23x29,5 cm
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Lillo (1946), 24,5x30 cm
Parigi (s.d.), 27,5x20,5 cm
46
Parigi (s.d.), 24x19 cm
Venezia, canale (s.d.), 24x19 cm
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Paesaggio (s.d.), 27,5x20 cm
Paesaggio urbano (s.d.), 25,5x20 cm
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Rimessa per barche (s.d.), 24x19 cm
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Autoritratto (s.d.), 30x40 cm
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Lillo (s.d.), 30x40 cm
51
Trulli pugliesi (s.d.), 19,5x14,5 cm
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Trulli pugliesi (s.d.), 19,5x14,5 cm
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54
Lago d'Iseo (1975), 24x20 cm
Olanda (s.d.), 24x21 cm
55
Paesaggio siciliano (s.d.), 28x20 cm
Venezia (s.d.), 26x20 cm
Apparati
Raffaello Locatelli (1915-1984)
Nasce a Bergamo nel 1915, a distanza didieci anni dal fratello maggiore Romualdo. Dal padre Luigi (Steenì II) apprende già dagiovanissimo l’arte del disegno, alla qualesi appassiona più che alla pratica delrestauro e della decorazione parietale.Frequenta prima la Scuola d’Arte applicataAndrea Fantoni quindi l’Accademia Carrara.Il primo riconoscimento ufficiale Raffaellolo ottiene nel 1946 partecipando alla“Mostra d’Arte Sacra” di Bergamo con ilCristo deriso dove riceve il primo premioex aequo con Aligi Sassu.Ottiene numerosi riconoscimenti tra i qualiil “Premio Presidenza della Repubblica”, il“Premio Michetti” (1950), il Primo premio al“Premio Famiglia Artistica” Milano (1959),il Primo premio al “Concorso NazionaleNecchi” (1960). Partecipa al la VI e VII Quadriennaledi Roma del 1951-1955, ottenendo nu-merosi riconoscimenti. Il 9 giugno 1956 ècon il cugino Orfeo uno dei fondatori delGruppo Bergamo.Sul Notiziario d’Arte di Roma Nino Martininel 1953 ha scritto: “Il pittore RaffaelloLocatelli è uno dei più quotati artisti di
Bergamo, non tanto per la costante parte-cipazione alle più importanti manifestazionid’arte succedutesi in questi ultimi anni o pergli importanti premi conseguiti, ma perchèper emergere non ha avuto bisogno disventolare la bandiera di qualche nuovocredo artistico, nè farsi scudo come tantidella tradizione [...]”.Leonardo Borgese scrive: “Questo pittoresembra appartenere al la famigl ia deitiepoleschi, amante del colore dolce emalinconico…”.Raffaello spazia dalla figura al paesaggio,alla natura morta, osserva il suo soggettoe ci ragiona a lungo per poi risolverlo inpochi tratti con un linguaggio immediato.Soggiorna a lungo soprattutto in Franciae nei Paesi Bassi, in Indonesia e Brasile.Molte delle sue opere si trovano oggi incollezioni private in Italia, Francia, Danimarca,Belgio, Svizzera, Messico e nella Collezionedel Presidente Sukarno a Jakarta.Scrivono di lui noti critici come: LeonardoBorgese, Orio Vergani, Dino Villani, DinoBuzzati, Mario Monteverdi e tanti altri.Scompare precocemente a 69 anni,dedicandosi nell’ultimo periodo in parti-colare ai paesaggi della Maremma Toscanae del Brasile.
Biografia
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Giuseppe Locatellidetto Steenì
(XIX sec. - 1917)
Luigi Locatellidetto Steenì II
1883 - 1928
Romualdo Locatelli
1905 - 1943 (?)
Stefano Locatelli
1920 - 1989
Raffaello Locatelli
1915 - 1984
Giovan Battista Locatelli
1884 - 1923
Luigi Locatellidetto Bigì
1904 - 1983
Orfeo Locatelli
1919 - 2000
Ferruccio Locatelli
1906 - 1966
Mostra Sindacale d’Arte, Milano, 1936
IX Mostra Sindacale, Bergamo, 1938
Premio Bergamo Antica, Palazzodella Ragione, Bergamo, 3-26giugno 1939 (Premio per giovaniartisti promettenti ex aequo con F.Ghisleni)
Premio San Remo, 1939
X Mostra Sindacale, Bergamo, 1939
Premio Bergamo, Palazzo della Ra-gione, Bergamo, 1939, 1940, 1941
Mostra personale, Milano, 1942
Mostra personale, Bergamo, 1943
Mostra personale, Galleria Perma-nente, Bergamo, 1944
Premio Iseo, 1945
Premio Fra’ Galgario, Bergamo,1945
I Mostra Nazionale d’Arte Sacra,Palazzo Tre Passi, Bergamo, 15agosto-22 settembre 1946 (Primopremio ex aequo con Aligi Sassu,Natale Morzenti e Giorgio Oprandi)
Mostra personale, Bergamo, 1946
Premio del la Miniera, GalleriaTamanza, Bergamo, 1946
Mostra dell’autoritratto, Bergamo,1946
Mostra di pitture e sculture – pittoreRaffaello, scultore Stefano, GalleriaTamanza, Bergamo, 11-21 febbraio1946
Premio Pittura Iseo, 1947 (Premioacquisto)
I Mostra Nazionale Aprile Milanese,Milano, 1948
Premio dell’Autoritratto, GalleriaPermanente, Bergamo, 1948 (I Pre-
mio ex aequo con Luigi Scarpanti)
II Premio di pittura e scultura Cittàdi Bergamo, Galleria della Rotonda,1949 (Premio acquisto Rumi)
Mostra Personale, Galleria Cairola,Milano, 1949
Mostra dei pittori con la barba,Milano, 1949
Premio Michetti, 1949, 1950 (Pre-mio Presidenza della Repubblica),1951, 1952, 1953, 1954, 1955(Quarto Premio), 1956, 1957, 1958
Mostra degli artisti bergamaschi,Palazzo della Ragione, Bergamo,7 settembre-12 ottobre 1950
Mostra d’arte del Sindacato Regio-nale Lombardo, Palazzo dell’Arte,Milano, 14-28 maggio 1950
Giro d’Italia della Pittura Contem-poranea, Galleria Cairola, Milano,1950 (Primo Premio a San Remo)
Mostra Natale nell’Arte, Arengario,Milano, 1950
Premio Suzzara, 1950 (Premio sog-giorno), 1953, 1954, 1955, 1956
Concorso “La Bella Italiana”, Milano,1950 (Premio acquisto), 1951,1952, 1953, 1954
Premio Clusone, 26 agosto-16settembre 1951 (Primo premio)
Premio Gallarate, 1951
Premio Pittura Roma, 1951
Quadriennale di Roma, 1951-52,1955-56
Premio Pittura Maggio di Bari,1952, 1953, 1954
Premio Pittura Desio, 1952 (Se-condo premio), 1953
Premio Pittura Brescia, Palazzo
della Loggia, 1952, 1953
Prima Mostra Pittura artisti lom-bardi, Gallarate, 1952
Mostra di Pittura, Melzo, 1952
Concorso Piccolo quadro 8x10,Roma, 1952
Quadriennale, Roma, 1952
Primo Giro d’Italia della Pitturacontemporanea, 1952
Mostra degli artisti bergamaschi,1952
Premio Pittura Maggio di Bari,1952, 1953, 1954
Premio Pittura Capitini, Milano, 1953
Premio Pittura Burano, 1953
II Mostra Premio Famiglia Mene-ghina, 1953
Mostra di pittura e scultura TrescoreTerme, 1953, 1954
Mostra Artisti Bergamaschi Con-temporanei, Treviglio, 1953, 1954
Mostra personale, Galleria dellaTorre, Bergamo, 1953, 1954, 1955,1956
Premio Pittura La Spezia, 1953,1954, 1957
Premio Dalmine, 1953, 1954,1955, 1956, 1958 (II premio exaequo con Cornali e Sponziello)
Premio Pittura Marzotto, 1953,1954, 1955, 1956, 1957
Premio Diano Marina, 1954 (Premiosoggiorno)
Mostra del ritratto femminile,Bergamo, 1955
Mostra personale, Galleria Gassoni,Milano, 1955
Esposizioni e premi
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Biennale Nazionale di Brera,Milano, 1955, 1957, 1959
Mostra Internazionale di pittori escultori con barba, Milano, 1956
Premio Pittura Città di San Marino,1956
Premio Pittura “La Cucina italiana”,Milano, 1957
I Mostra dell’autoritratto, Circolodella Stampa, Milano, 1957
Mostra personale, Galleria delGruppo Bergamo, 1957
Premio Ramazzotti, 1957 (Primopremio ex aequo), 1958
Premio Pittura Spotorno, 1958(Premio acquisto), 1959 (Premioacquisto)
Mostra dell’autoritratto, Bergamo,1958 (Primo premio ex aequo conLuigi Scarpanti)
Premio Botticella, Pavia, 1959
Premio Pittura Isola d’Elba,1959 (Premio acquisto), 1960(Primo premio)
Premio Casalpusterlengo, 1959(Primo premio)
Premio Famiglia Artistica, Milano,1959 (Primo premio)
I Premio Nazionale Valle Camonica,Breno, 1959
Concorso nazionale Necchi, 1960(Primo premio)
Premio Tosi, 1961 (Premio Acquisto)
Premio Valli Bergamasche, Palazzodella Ragione, 1961
Premio Patriottica, Milano, 1962(Secondo premio)
Walter Pozzi, Franco Ferlenga,Raffaello Locatelli, Galleria dellaTorre, Bergamo, 1962
Mostra personale, Galleria dellaTorre, Bergamo, 1963
Lillo e Raffaello Locatelli, Galle-ria della Torre, Bergamo, 1964
Premio Gabriele D’Annunzio,Gardone, 1964 (Premio acquisto)
Mostra personale, Galleria Paolina,Roma, 1965
Premio Gabriele D’Annunzio, Gar-done, 1966 (Premio dell’Aziendaautonoma)
Concorso del ritratto estempora-neo “La più bella d’Italia nella pitturacontemporanea”, Castell’Arquato,1966 (targa d’oro)
Premio Ristorante Isola, Cassanod’Adda, 1966
Mostra personale, Galleria dellaTorre, Bergamo, 1967
Concorso di pittura contempo-ranea del Paesaggio Martano,Massa Martana, 1969 (Primopremio ex aequo con SilvioConsadori)
Mostra personale, Galleria dellaTorre, Bergamo, 1970
Mostra personale, Minigalleria diSerravalle, 1970
Premio Internazionale di pittura,Campione d’Italia, 1970 (Medagliad’oro)
Mostra personale, Galleria Bolzani,Milano, 1971
Concorso nazionale “Colonninad’oro Manlio Rho”, Como, 1972(Primo premio)
Mostra personale, Galleria dellaTorre, Bergamo, 1973
Mostra personale, Galleria PonteRosso, Milano, 1974
Mostra personale, Galleria d’arteBergamo, 1978
Rassegna Nazionale d’Arte Sacra,Santuario di San Patrizio, Bergamo,1978
Mostra personale, Centro CulturaleSan Bartolomeo, marzo 1985
Maestri e artisti, 200 anni del-l’Accademia Carrara, ex Monasterodi Sant’Agostino, Bergamo, 20settembre-1° dicembre 1996
Arte a Bergamo 1945-1959,Palazzo della Ragione, Bergamo,30 novembre 2001-3 marzo 2002
Pittori del Gruppo Bergamo 1940-1960, Casa dell’Arte e dell’Archi-tettura La Giardinera, SettimoTorinese, 6-25 giugno 2006
I Locatelli. Dalla bottega di fami-glia alle collezioni d’Oriente, Ber-gamo, Palazzo della Provincia,9 marzo-29 aprile 2012
Mostra personale, Centro Cul-turale San Bartolomeo, Bergamo,28 settembre -13 ottobre 2013Fondazione Credito Bergamasco
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Bibliografia
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V. Marini Lodola, Alla Mostra del IIPremio Bergamo, in “L’Eco diBergamo”, 9.10.1940, p. 3
PIA, Visione del lago Sebino allamostra del III Premio Bergamo, in“L’Eco di Bergamo”, 18.9.1941, p. 2
U. R., Opere di Raffaello Locatelli,in “Giornale del Popolo”, 25.1.1943
A.I. Pata P.I.A., La personale diRaffaello Locatelli, in “L’Eco diBergamo”, 26.1.1943
L. Galmozzi, Raffaello Locatelli eTrento Longaretti alla “Galleriadella Rotonda”, in “Emporium”,Vol. XCVII, No. 580, aprile 1943,pp. 179-181
S. A., Raffaello Locatelli e ManuelBordogna alla Permanente, in“Giornale del Popolo”, 7.11.1944
S. A., Alla “Permanente” RaffaelloLocatelli, in “Giornale del Popolo”,13.11.1944
S. A., Raffaello Locatelli alla Per-manente, in “L’Eco di Bergamo”,15.11.1944
S. A., Stefano e Raffaello Locatellialla “Tamanza”, in “Giornale delPopolo”, 9.2.1946
S. A., I due Locatelli alla “Tamanza”,in “La Rassegna”, 10.2.1946, p. 4
E. Castiglioni, La I Mostra Nazionaled’Arte Sacra, in “L’Eco di Bergamo”,10.8.1946
S. Asciamprener, Arte che rieducae consola – La mostra d’ArteSacra ha affratellato gli artisti inuna grande speranza, in “L’Eco diBergamo”, 14.9.1946
S. A., Una nota del “Messaggero”su Raffaello Locatelli, in “Giornaledel Popolo”, 8.9.1948
U. Galetti e E. Camesasca, Enci-clopedia della Pittura italiana, Vol.II, Garzanti, Milano, 1950
196 pittori al I Giro d’Italia dellaPittura Contemporanea, GalleriaCairola, Milano 1950, pp. 65-66
S. A., Primo Giro d’Italia per pit-tori, in “Giornale del Popolo”,10.8.1950
S. A., Cammina forte RaffaelloLocatelli, in “Giornale del Popolo”,31.8.1950
S. A., Raffaello Locatelli alla Galleriadella Torre, in “L’Eco di Bergamo”,25.3.1953
N. Martini, Il pittore Raffaello Locatelliè uno dei più quotati artisti diBergamo, in “Notiziario dell’Artedi Roma”, 1953
S. A., Raffaello Locatelli al Premio“Spezia”, in “Giornale del Popolo”,31.7.1954
T.S., Note d’Arte – 50 artisti allaMostra del ritratto femminile, in“L’Eco di Bergamo”, 31.05.1955, p. 3
T. Spini, Raffaello Locatelli allaGalleria della Torre, in “Giornale di
Bergamo”, 29.11.1955
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Finito di stampare nel mese di settembre 2013da GRAFICA & ARTE - Bergamo
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