Download - Brava Casa 201303
MARZO 2013
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24
EQUILIBRIO IN MOVIMENTO,COSÌ SI FAdi ROSANNA BRAMBILLA, DIRETTORE RESPONSABILE
foto di ADRIANO BRUSAFERRI
Bolle di sapone, bolle immobiliari,
bolle “adolescenziali” imbarazzanti
e fastidiose, bolle blu, le mille bolle
blu, l’ossessione di un segno che na-
sce da un sogno di leggerezza in musica, di
astrazione senza inquietudine. Non so mai
bene calcolarne il volume per via di quei 3,14
con raggi e circonferenze che nel cubo sono
una passeggiata e nelle sfere ci intralciano la
percezione perché non c’è il lato ma il raggio.
Di per sé un raggio è più luminoso di un
lato, se poi le bolle sono sinonimo di
agili rimbalzi come quelli del pom-
pon con cui si giocava, beh allora
non ci si ferma più. Alessandro in-
vece con la Tendenza li ha fermati
agli anni sessanta, quelli della moda
hanno questa mania... Con le anna-
te si semplifcano i segni, per cui se
siete in fase giovanilistica ed energetica
consideratevi fortunati perché c’è un mondo
di bolle e pois con cui realizzare pareti, alleg-
gerire arredi e giocarci un po’.
È una sfera divisa in due il simbolo
dello yin e dello yang, e Mauro Bertamè e
Alessandra Bramini da pag. 98 ci accom-
pagnano nel percorso in cui dal dualismo si
passa alla dialettica anche dell’abitare. Quando
ho visto la loro casa così orientale e così acco-
gliente ho pensato che aveva ragione Borges
a viaggiare con gli occhi interiori, e potendo
avere a disposizione spazio e competenza la
scelta di un arredo con questo stile e con la
priorità del benessere per ogni soluzione pare
proprio una buona idea. L’idea di un piccolo
specchio d’acqua che secondo il Feng Shui ha
un efetto benefco e della passerella sospesa al
posto del solito giardinetto statico e dimentica-
to. Mi piace. Equilibrio in movimento, così si fa.
Empatie è il titolo del racconto breve di
Marco Missiroli (pag. 126), e quella insana vo-
glia di collezionare, raccogliere, stivare del pro-
tagonista ci svela una delle possibili manie-fo-
bie rivelate da qualche casa. Linguaggio segreto
davvero quello delle case, a saperlo interpretare.
Intanto vi abbiamo svelato i segreti delle ante degli armadi nel servizio di Bar-
bara (pag. 166), che ci conforta sul fatto che
un guardaroba ben organizzato è ancora la
premessa di un ordine raggiungibile.
Simone Arcagni ha scritto Screen City
(Bulzoni editore) e mi ha fatto sprofonda-
re nella vertigine di un mondo digitalizzato.
Altro che skyline degli anni ottanta con la in-
trigante Kim Basinger e tra tapparelle e sotto-
vesti! Chi segue da tempo l’evoluzione dei di-
gital urban media sta alludendo a spazi nuovi,
ENERGETICI POIS
Fonte di ispirazione
per carte da parati
e arredi che
richiamano la Pop Art.
a pagina 66
L’ORIENTE A MILANO
Ricerche di armonia
nella casa di una
coppia appassionata di
Feng Shui.
a pagina 98
24 EDITORIALE
25
Questa fotografa appartiene alla serie “Architettura della densità”, realizzata a Hong Kong
dal tedesco Michael Wolf. Nato a Monaco 58 anni fa, si è dedicato alla documentazione della
vita nelle metropoli, ha pubblicato 13 libri, vinto diversi premi (www.photomichaelwolf.com)
L’OSPITE, MICHAEL WOLF
IL RACCONTO DI MICHELE NERI
Lei al citofono, voce velo-ce: “Sto arrivando”. Lui (in
cucina, accanto a una fnestra
stretta come le sue spalle, ap-
partamento a destra, 39esimo
piano, ingresso c2, scala gamma,
blocco VRV – rosa tra due verdi,
mentre sorveglia se l’acqua bolle
per gli spaghetti; sovrappensie-
ro): “Ti aspetto”.
Mentre lei s’incammina lungo
labirinti conosciuti, lui fa in tempo a:
-ricordare tutte le volte che
aveva pensato: basta, voglio tor-
nare a essere un uomo solo, e che
conosce bene alcune cose.
-pensare che, senza di lei, sa-
rebbe tornato a essere un rifesso
nella televisione che si specchiava
dentro la fnestra.
-sentire il tempo che ripeteva:
fai la scelta giusta, questa volta.
-pensare che l’importante,
forse, sarebbe stato avere la calma
per ritrovare quello che avevano
visto nell’altro.
Si apre la porta rosa: lui, la cucina, sono in faccia a lei. Troppo presto, non per la pasta,
per le decisioni. Lui l’abbraccia,
lei infla come sempre la testa sot-
to il suo mento. Chiudono en-
trambi gli occhi, forse per paura
di mostrare i propri pensieri. O
perché sono felici così.
25EDITORIALE
© Michael Wolf / Laif / Contrasto
foto Contrasto
26 EDITORIALE
SE IL GIARDINO
HA UN’ANIMA
Verde, acqua e pietre per
un’oasi di relax totale.
a pagina 110
COSA SI NASCONDE
DIETRO LE ANTE
Le soluzioni più attuali
per un ordine perfetto.
a pagina 166
computerizzazione di og-
getti e architetture, connes-
sioni e geolocalizzazioni...
E di vertigine in vertigine:
seguitemi ancora.
Ben più inquietante la vi-sione dell’immagine di Michael
Wolf trovata da Michele Neri, che
ha scritto il romantico micro-racconto
alla pagina precedente. Tutti noi abbiamo
avuto il vizio di spiare dietro le fnestre
magari illuminate (a proposito, non avete
idea della bellezza di un servizio sulle f-
nestre che ho appena visto realizzare nei
nostri teatri di posa e che sembra un re-
make di un flm di Hitchcock e Almodo-
var insieme, voi lo vedrete tra un po’) im-
maginando la vita e le abitudini di chi
abita, ma chi si azzarda a immaginare le
vite in quel palazzo verde e rosa?
C’è un’altra casa di cui vi voglio rac-contare che è lonta-na ma anche vicina. Noto sulla mia scriva-
nia una foto in bianco
e nero con due sorrisi belli un giorno in
cui gli argomenti che dovevo afrontare mi
sembravano gravosi.
Era il sorriso di Marta Anzani vicino
a quello di un bimbo dagli occhi ridenti
come solo in Africa si vedono. Scopro la
storia telefonando a lei che era proprio re-
duce da uno dei suoi viaggi lì e mi contagia
il suo racconto. Dimentichiamo i mobili
per un attimo. La Pediatria dell’Ospedale
di Tanguiéta in Benin è una struttura che
dal 1983, grazie a un giovanissimo Fra
Fiorenzo (insignito della Legion d’ono-
re in Francia), partendo da un semplice
dispensario e due stanze è diventata oggi
un complesso di due-
cento posti con reparti
di chirurgia, medicina
e pronto soccorso. A
trasformare il dolore
in bene si aggiunge
nel tempo l’attenzione
e la cura di una famiglia, nota a noi vete-
rani del design per avere un’azienda molto
bella che produce mobili eleganti, segnata
da una vicenda personale che commosse e
sconvolse le tranquille colline della Brian-
za. La perdita di un fglio ha trasformato un
dolore immenso nell’impegno di sostenere
un progetto che nel frattempo ha trovato
“amici” e ha consentito di curare migliaia
di neonati e bambini. Ma 30 anni sono tan-
ti e anche qui in questa “casa” c’è bisogno di
manutenzione, ristrutturazione, e le dona-
zioni scarseggiano perché si sa c’è la crisi.
Io sento però alcuni che mi dicono che se
sapessero di un progetto vero serio e con-
trollabile – beh allora sarebbe diverso –, e
anche di alcuni che dicono che farebbero
volentieri una pausa per schiarirsi le idee...
Credo quindi che un mattoncino nuovo
da quelle parti sarebbe un ottimo “investi-
mento” per cuori da imbiancare con pittu-
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marzo 2013
NOTIZIE
allegri, ironici, primaverili.Ispirazione per chi ama il pop.
energetIcI PoIs
IL PUNTO DI VISTA
II . rAccONTOI . AGENDA
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SOmmA DI STILE
fILO rOSSO
Matrice naturale
Vino a regola d’arte
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44
ITINErArIAmsterdam: la destinazione
top del 2013
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OLTrE LA cASAOspiti dell’Ariosto
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VETrINE42
52 IN STAmPA
cArTE DA GIOcO
cOSE DI qUESTO mONDO
Il potere degli arcani
Forme molto adattabili
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III . TENDENZA
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PArETI STOrIchELetture di culto
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TIPI NOTI
OGGETTO DEL DESIDErIO
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Uno sopra l’altro
La rivoluzione del vapore
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VISIONI D’AUTORE
REPORTAGE
Bianco nordico
Empatie
Il fascino del vintage
112
126
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MARZO 2013
VI. PASSIONI
IV . CASA V. PROSPETTIVE
APPROFONDIMENTO
Dichiarazione di colore
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APPROFONDIMENTO
APPROFONDIMENTO
APPROFONDIMENTO
Se il giardino ha un’anima
Multiuso e in progress
Ogni parete è una pagina
da scrivere
APPROFONDIMENTO
Regole antiche per
stare bene
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APPROFONDIMENTO
Segni particolari
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VIVERE IN COMUNITÀCohousing, una svolta
possibile
140
ANIMALIEIl lato oscuro della ricerca
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150 ARTE DEL CIBOAlta cucina prêt-à-porter
GIARDINICreatività contemporanea
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REPORTAGERifessi di una vita
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REPORTAGEL’Oriente
abita a Milano
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IL MONDO IN UNA STANZA
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30
Questo numero di Bravacasa è in edicola in ritardo a seguito di uno sciopero di quattro giorni
della redazione. L’astensione dal lavoro è stata proclamata dal Comitato di redazione della Divisione
Periodici di RCS MediaGroup contro l’annunciata decisione dell’azienda di svendere dieci testate
periodiche fra cui Bravacasa, per un totale di 110 giornalisti coinvolti, sui 253 dell’attuale organico.
Decisione assunta dall’azienda unilateralmente, senza quel confronto a più riprese chiesto
dai giornalisti. Ancora una volta il management di RCS MediaGroup sceglie scorciatoie dai tratti
poco chiari per affrontare la crisi di mercato e, soprattutto, coprire errori e deficit progettuali.
E lo fa con un piano industriale che sembra rispondere più a esigenze finanziarie, causate da
investimenti fallimentari del passato, che a una reale prospettiva di rilancio e sviluppo delle attività
editoriali. Un piano che, oltre alla soppressione delle dieci testate periodiche, prevede un taglio
straordinariamente violento di 800 persone tra Italia e Spagna.
Il Cdr della Divisione Periodici pretende l’avvio di un immediato tavolo di confronto su tutte le
testate, per conoscere e valutare se e quali progetti di investimento realmente l’azienda intende
mettere in campo e per confrontarsi su ogni possibile soluzione che faccia leva sul patrimonio
di professionalità dei giornalisti, in modo da condurre le riviste della casa editrice verso una
prospettiva di rilancio. Il Cdr diffida nel frattempo l’azienda dal proseguire le trattative con
qualsiasi eventuale acquirente. Il Comitato di redazione, in occasione dello sciopero, diffida
altresì i direttori dall’utilizzo di giornalisti non assunti, e annuncia sin da ora di essere pronto
a denunciare direttori e azienda per comportamento antisindacale.
Il Cdr della Divisione Periodici di RCS MediaGroup
COMUNICATO SINDACALE
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158
154
ELETTRODOMESTICI
CUCINE
Per piatti e bicchieri
che brillano
Senape & ketchup
166
162
ARMADI
BAGNO
Che cosa si nasconde
dietro le ante
Nell’antibagno
anche la lavanderia
INDIRIZZI174
INFOPer reclami o informazioni sui servizi pubblicati si può contattare BRAVACASA
scrivendo all’indirizzo postale via Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano; all’indirizzo
email [email protected]; oppure telefonando dal lunedì al venerdì,
dalle 10 alle 12, allo 02/25843323. Per info sugli abbonamenti tel. 02/62291.
DIRETTORE RESPONSABILERosanna Brambilla
ART DIRECTORBRH+ / Barbara Brondi e Marco Rainò
CAPOREDATTORISara Banti [email protected]
Cinzia Brunone Vecchiatto (Immagine)
REDAZIONEPaola Riva VICECAPOREDATTORE [email protected]
Barbara Gerosa CAPOSERVIZIO [email protected]
Federica Pedretti CAPOSERVIZIO [email protected]
Silvia Piermattei CAPOSERVIZIO [email protected]
Elena Papa [email protected]
Ivana Zambianchi [email protected]
REDAZIONE IMMAGINELaura Braggio [email protected]
Monica Rolandi [email protected]
PHOTO EDITORSimona Ongarelli [email protected]
Alessio Iubatti [email protected] (Ricerca iconografica)
SEGRETERIAFiorenza Di Biase [email protected]
Sabrina Monzardo [email protected]
COLLABORATORITea Bardi, Lorena Bassis, Marco Biagi, Cecilia Carmana, Micol Cerani, Jacopo Cirillo, Rita De Angelis (Editor Consultant), Cristina Dorsini, Alfred Drago, Alba Ferulli, Veronica Leali, Marco Missiroli, Michele Neri, Francesca Oddo, Marcello Oggioni (Coordinamento servizi fotografici), Ed Tyrell
STYLISTAnna Congiu (Decor & Scenography Consultant),
Alessandra Laudati (Style Reporter & Design Consultant),
Alessandro Pasinelli (Creative & Trend Consultant)
FOTOGRAFI E ILLUSTRATORIAP, Alamy/Milestone Media, Adriano Brusaferri, Raul Candales/Photofoyer, Centro Documentazione Rizzoli ([email protected], tel. 02/25843030), Enrico Colzani, Morisius Cosmonaut, Decabibò, Stefan Falke/Laif/Contrasto, Marco Fazio, Luigi Filetici, Sunghee Kim, Jill Leonardi, Ian Mehlich, Giorgio Missoni, Matteo Piazza, Andrea Resmini, Paolo Righi/Meridiana Immagini, Masayoshi Sukita/the David Bowie Archive 2012, Michael Wolf/Laif/Contrasto, Thijs Wolzak
EDITORE RCS MediaGroup S.p.A
PRODUCT MANAGER Susanna Nobili
ADVERTISING MANAGER Connie Chiaro
COORDINAMENTO TECNICO Allen Michi
INTERNATIONAL EDITIONS
Maria Francesca Sereni [email protected]
CONTENT SYNDICATION [email protected]
Testi, fotografie e disegni inviati in redazione non verranno restituiti
anche se non pubblicati.
VERDE
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VII. RASSEGNA VIII. ESPERTI
32 AGENDAI
NOTIZIE
L’ARTE DEL TAGLIO
a Parigi, fino al 30 marzo
Alla Galerie-Musée Baccarat (place des
Etats-Unis 11), l’esposizione di 300 pezzi
storici e contemporanei rende omaggio al
lavoro dei laboratori di taglio della Maison.
IL MAESTRO DEL BIANCO
a Catanzaro, fino al 30 marzo
Ovvero, Angelo Savelli (1911-1995), uno
degli innovatori della pittura italiana del
secondo dopoguerra. A lungo dimenticato,
viene “riscoperto” con questa retrospettiva
al MARCA (via A. Turco 63).
www.museomarca.info
LA PARIGI DI DOISNEAU
a Milano, fino al 5 maggio
Un ritratto della Ville Lumière nelle oltre 200
fotografe originali scattate dal celebre maestro
dell’obiettivo tra il 1934 e il 1991 e in mostra allo
Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2).
IL BEMBO RITROVATO
a Padova, fino al 19 maggio
Dipinti di Bellini, Rafaello, Tiziano, opere di
arte antica e altri capolavori nella mostra al
Palazzo del Monte di Pietà che ricostruisce la
ricchissima collezione di Pietro Bembo.
www.mostrabembo.it
IZ
consigliate da5 mostre
A MURANO
ARREDO URBANO
VICTORIA&ALBERT, LONDRA
IL VETRO DEGLI ALTRI
Il segreto del misterioso “legante” che uti-
lizzava per realizzare la pasta di vetro se lo è
portato nella tomba. Per fortuna, di Amalric
Walter (1870-1959), talentuoso maestro fran-
cese, restano le opere: una ricca produzione
di oggetti decorativi (sotto), ciotole, lampa-
de, 400 dei quali sono esposti fno al 12 mag-
gio al Museo del Vetro (Fondamenta Giusti-
nian 8), nella retrospettiva a lui dedicata. IZ
www.visitmuve.it
VIAGGIO AL CENTRO
DELLA TERRA
DAVID BOWIE
IS...
Per il britannico Daily Telegraph è in cima alla classifca delle più
belle stazioni della metropolitana d’Europa. Prima su 22. Merito del
genio dell’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca, che ha progettato
la fermata Toledo della Linea 1 di Napoli immaginandola come una
suggestiva discesa nel ventre della città: dalla superfcie terrestre fino
agli abissi sottomarini evocati dal mosaico blu-azzurro (Bisazza)
che ne riveste gli strati più profondi (sopra). Arricchiscono il pro-
getto installazioni di William Kendridge, Bob Wilson e Achille Cevoli.
Toledo, infatti, fa parte del circuito “Stazioni dell’arte”, nato alcuni anni
fa con l’obiettivo di rendere più attraenti i luoghi della mobilità, trasfor-
mandoli in spazi di un museo difuso di arte contemporanea. IZ
I suoi LP preferiti, i bozzetti per i costu-
mi di personaggi immaginari come Ziggy
Stardust e Aladdin Sane (in foto), le cover di
Space Oddity, Heroes e altri album leggendari.
In arrivo dalla casa newyorkese dell’artista
(e in mostra dal 23/3 al 28/7), foto, abiti e og-
getti raccontano l’evoluzione di un mito della
scena musicale. Autore di canzoni, cantante,
produttore, disegnatore. SB www.vam.ac.uk
foto Andrea Resmini
foto Masayoshi Sukita/David Bowie Archive 2012
34 AGENDAI NOTIZIE
FOOD DESIGN
LA FORMA DEL CIBOEsiste un’architettura del cibo? Ora che il food design ha assunto
quasi lo status di un’arte, la domanda è più che legittima. A porsela è
una invitante mostra al Mart di Rovereto (Tn, fno al 2 giugno) che
esplora i contenuti “progettuali” degli alimenti, da quelli per così
dire anonimi, come il sushi, le lasagne o i cioccolatini (a sinistra),
alle vere e proprie opere edibili, come per esempio la Cattedrale di
St Paul riprodotta in morbida gelatina da Bompas & Parr, il Golosi-
metro di Paolo Ulian e la Penna edibile di Marti Guixé. IZ
www.mart.trento.it/thefoodproject
ARTI DECORATIVE
IMPERO SENZA TEMPO
In un momento tanto drammatico della vita della storica manifattura Richard Ginori, suona
quasi come un afettuoso tributo al suo illustre passato la mostra allestita al Museo degli Argenti di
Firenze (piazza dei Pitti 1). “Lusso ed eleganza. La porcellana francese a corte e la manifat-
tura Ginori” presenta, dal 19 marzo al 23 giugno, 120 pezzi realizzati fra il 1800 e il 1830: un trionfo
dello stile Impero, arrivato in Toscana con la dominazione napoleonica, ma che qui assunse forme
specifche grazie all’incontro con la straordinaria tradizione artistica e artigianale locale. IZ
www.polomuseale.firenze.it
GREEN
Mostra mercato Giardini d’Autore,
a Villa Lodi Fè, Riccione.
15-17/3, www.giardinidautore.net
Giardino e prodotti naturali a VerdeFirenze,
Fortezza da Basso, Firenze.
15-17/3, www.verdefirenze.it
Dedicata al rapporto tra verde e città, Primavera
Siciliana: a Palermo, Catania, Caltagirone.
21-24/3, www.micropaesaggidicitta.
wordpress.com
FIERE
Arredamento e design a Expocasa, Lingotto
Fiere di Torino, 2-10/3, www.expocasa.it
Idee per costruire a Legno&Edilizia, Verona,
14-17/3, www.legnoeedilizia.com
Ci sarà anche l’abitazione-modello CasaBio alla
fera Acasa, a MalpensaFiere, 15-17/3 e
22-24/3, www.casabioclimatica.it/casabio
Tutto per ristrutturare a Expoedilizia, Roma,
21-24/3, www.expo-edilizia.it
CONCORSI
Intitolata Urban Living, l’undicesima edizione di
Electrolux Design Lab cerca idee giovani
per la cucina, l’aria pura e la pulizia facile.
Scadenza del bando: 15 marzo.
www.electrolux.com/electroluxdesignlab
SACRO & PROFANO
LE DUE ANIME
DEL CORALLOGioielli, naturalmente. Ma anche ogget-
ti votivi come calici, ostensori (a destra) e
reliquari. E poi accessori ed elementi di ar-
redo, dalle saliere ai centrotavola, dalle
specchiere ai tavoli da gioco intarsiati.
Sono alcuni degli straordinari e preziosi
manufatti che animano la mostra I Grandi
capolavori del corallo (alla Fondazione Pu-
glisi Cosentino di Catania, Palazzo Valle,
dal 3 marzo al 5 maggio). Testimonianze di
un artigianato artistico di altissimo livello
e di sfrenata fantasia forito in Sicilia, nel-
lo specifco dell’esposizione a Trapani, nel
XVII e XVIII secolo, utilizzando il corallo
locale, raccolto dai fondali delle Egadi. PR
www.fondazionepuglisicosentino.it
La vita prende il sapore del momento che
le mere parole non sanno descrivere.
Una sensazione di perfezione. Spesso deriva da piccoli dettagli,
come ad esempio un prodotto WMF. Tre lettere per qualitá,
design e innovazione. Per questo si trovano nei posti più belli del
mondo: nell‘Adlon Kempinski a Berlino come nella Queen Mary 2.
E naturalmente a casa vostra. www.wmf.it
somma di stiledi elena papa
36 agendaI
Una stanza dedicata al gioco e alla cre-
scita, che riporta al centro del progetto il
benessere. Un arredamento che stimola
la fantasia del bambino con modellini,
costruzioni e giocattoli eco, e ha in più
il vantaggio di essere totalmente atos-
sico, perché realizzato in legno trattato
con vernici naturali e finiture a cera. È
il programma Lanoo Ocean di Team7
(foto sopra), in massello di ontano, at-
trezzato con il letto a soppalco. Misure:
cm 209x104x132 h, e 1.390 (a Milano si
trova in vendita da Pedano Shop).
UN AMBIENTE SANO
E ACCOGLIENTE
1. modellInI
“apertI”
Ciascun veicolo
Brio Builder è fatto
di pezzi con cui
costruirne altri. Città
del Sole, e 35.
4. dondolo
ecologIco
È in multistrato di
betulla con sedile
in tessuto, Olga di
De Padova (cm 75x
27x40 h, e 157).
2. scrIttoIo
In bambÙ
Con profili azzurri,
rosa o neri, Geo table
di Sebastian Jørgensen
per We do wood (cm
70x39x45 h, e 225).
5. sI trasForma
senza attrezzI
Dondolo o triciclo,
Wishbone Flip
di Gigo ha altezza
regolabile (e 149).
3. Un HabItat
a Incastro
In legni differenti,
Barn Bricks,
design Rijada (da
Mia Stella, e 20).
Matrice naturale
Evoca il profumo di bosco e il fascino del passato la camera dei bambini in
tutto-legno: dagli arredi ai giocattoli.
2
3
4
5
1
design g.v. plazzogna
modello kalea | rovere taglio di sega
www.cesar.it
photo c
ontrattic
om
pany | a
d d
esig
nwork
spazio ai sensi
38 AGENDAI
ITINERARIdi IVANA ZAMBIANCHI
Una crociera sui canali, dal 2010
patrimonio dell’umanità tutelato
dall’Unesco, è una perfetta introduzione
alla città, alla sua anima e alla sua storia,
e ofre un punto di vista privilegiato sulle
facciate dei palazzi gioiello (1) che ne sono
la migliore testimonianza (www.canal.nl).
Per scoprire di più su questo capolavoro di
ingegneria e urbanistica, immancabile una
sosta al Het Grachtenhuis (2), il Museo dei
canali (Herengracht 386), in una dimora del
XVII secolo, dove nascita e sviluppo delle
vie d’acqua vengono raccontati in forme
spettacolari con strumenti multimediali e
interattivi. Fu, quello, il periodo di massimo
splendore della città, l’inizio di quel “secolo
d’oro”, oggi rievocato da due mostre: all’Am-
sterdam Museum (3) (Postbus 3302), dove
è esposta una magnifca selezione di oggetti
e opere d’arte del periodo (fno al 31 agosto),
mentre all’Archivio di Stato (Vijzelstraat 32)
la ricostruzione storica si nutre di preziosi,
e spesso inediti, documenti e testimonianze
Per il New York Times è una delle dieci
mete imperdibili del 2013; secondo Lo-
nely Planet, l’autorevole editrice di guide turi-
stiche, addirittura la principale destinazione
europea di quest’anno. Amsterdam si appresta
a vivere i prossimi mesi sugli scudi, sospinta
da un’eccezionale coincidenza di eventi, anni-
versari, ricorrenze – dalle attesissime riapertu-
re del Rijksmuseum e del Museo Van Gogh ai
festeggiamenti per i 400 anni della sua celebre
cerchia di canali – attorno ai quali ha allestito
un imperdibile calendario di iniziative dedica-
te alla rievocazione del Seicento, il suo “secolo
d’oro”. Il momento ideale per programmare
una visita, tanto più che, una volta pagato il
doveroso tributo a un glorioso passato, la città
ha molto altro da ofrire, dalle nuove architet-
ture nate attorno al vecchio porto agli hotel
di design, agli showroom d’avanguardia.
Per ulteriori informazioni: www.amsterdam.
info; www.iamsterdam.com/2013.
La destinazione top del 2013
AMSTERDAM
1
4
Arte & Storia
TRACCE DEL PASSATO
d’epoca, dalle carte topografche ai disegni
architettonici originali (fno al 26 mag-
gio). Qui, oltre all’esposizione, merita uno
sguardo l’edifcio che la ospita: uno stra-
ordinario esempio di “opera d’arte totale”
in stile Art Déco, disegnata all’inizio degli
anni Venti da Karel de Bazel.
Ma l’evento clou del 2013 è la riapertu-
ra del Rijksmuseum (4) (Jan Luijkenstraat
1). Qui è raccolto il meglio dell’arte olande-
se, dai dipinti di Rembrandt e Vermeer alle
preziose ceramiche di Delf: 8.000 opere che,
dal 13 aprile, saranno di nuovo esposte al
pubblico in uno spazio totalmente rinnovato
dallo studio spagnolo Cruz y Ortiz. Il nuovo
percorso espositivo si snoda lungo 80 sale, 30
delle quali interamente dedicate al Seicento.
Per chiudere il tour, irrinunciabile la vi-
sita al Museo Van Gogh (9) (Paulus Potter-
straat 7), anch’esso prossimo alla riapertura
2
3
foto Thijs Wolzak
39AGENDAI
dopo i lavori di ristrutturazione: dal primo
maggio, i 200 dipinti e i 500 disegni della star
della pittura olandese, fno ad allora esposti
all’Hermitage Amsterdam, torneranno “a
casa”, ovvero negli edifci disegnati da Gerrit
Rietveld e Kisho Kurokawa.
Architettura & Design
IL NUOVO CHE AVANZA
La nuova Amsterdam si concentra attor-
no all’Ijhaven, l’area del vecchio porto,
un tempo una giungla di edifci e magazzini in
abbandono, diventata laboratorio urbanistico.
Qui, persino il terminal che accoglie i passeg-
geri delle navi da crociera, frmato dall’archi-
tetto Larry Malcic, è un piccolo capolavoro: a
prima vista un edifcio in cristallo come tanti,
se non fosse per il dettaglio di quel corpo bas-
so dalla copertura sinuosa come un’onda a sot-
tolineare il legame fra la terraferma e il mare
(Piet Heinkade 27). Poco distante si trova la
Muziekgebouw (6) (Piet Heinkade 1), tempio
della musica ospitato in un parallelepipedo
trasparente, opera dei danesi di 3XN. Nella
culla del funzionalismo in versione calvinista
le parole d’ordine sono sobrietà e concretezza.
Poche le eccezioni, e fra queste il nuovissimo
Eye Film Instituut (5) degli architetti vienne-
si Delugan Meissl, uno scenografco origami
bianco afacciato sul fume (Ijpromenade 1).
Per tornare coi piedi per terra si percorre il
Pythonbrug (7), il ponte che si snoda come
un serpente sopra il canale, opera dello stu-
dio olandese West 8, per approdare a Borneo
5
8
6
7
9
10
Sporenburg, quartiere residenziale modello
che reinterpreta in chiave contemporanea le
storiche abitazioni del centro. Anche nella “cit-
tà vecchia” non tutto è rimasto immutato. Ma
attorno ai canali, dove si conserva la bellezza
di 8.000 monumenti, il rinnovamento passa
soprattutto dagli interni. Ne sono un esempio
gli hotel, che, racchiusi in impeccabili invo-
lucri d’antan, sfoggiano spazi ultramoderni,
modellati dai più noti designer olandesi come
Marcel Wanders e il collettivo Droog Design.
Il primo ha disegnato gli ambienti secenteschi
del lussuoso Andaz (8) (Prinsengracht 587),
facendone un omaggio postmoderno alla sto-
ria della città. I secondi hanno inaugurato da
poche settimane il loro superesclusivo “con-
cept hotel” (10), composto da una sola stanza
all’ultimo piano di un edifcio del XVII secolo.
Ai piani inferiori, un ristorante, un giardino
aperto al pubblico, una galleria per mostre ed
eventi e, ovviamente, uno showroom di pro-
dotti Droog (Staalstraat 7B).foto Thijs Wolzak
foto Morisius Cosmonaut
40
tipi noti
Celato,
di DeCastelli,
ha DIVERSE
PERSONALITÀ:
è un menhir,
una cassaforte,
un oggetto rivestito
in vari metalli
(da € 2.800).
1. Rame, ottone e Corten
Emmebi ha affidato
a Pietro Arosio
il compito
di reinterpretare
la cassettiera. E lui
L’HA NUMERATA.
Serie Toolbox, anche
in versione vintage
(da € 1.762).
2. Contenitore infnito
È rivestita in
PELLE FASHION
la cassettiera della
toeletta Condotti di
Flou: piano apribile
impiallacciato
in noce canaletto
e specchio
(da € 8.360).
3. Materialidi fascino
4. Tra arredo e opera d’arte
Design Christian
Piccolo per l’ironico
contenitore Outside
di Cuproom:
un insieme di
vani e cassetti
IN POSA DINAMICA
(cm 90x60x110 h,
da € 1.100).
5. Scala cromatica
6. Un totemdi legno
Ha 8 oppure 13
cassetti, il modello
Stack, di R. Edges/
S. Alkalay per
Established&Sons.
La versione in
foto, con PALETTE
ROSSA, alta 108
cm, costa € 3.300.
Nine, di Alessandro
Dubini per Lema,
ha nove cassetti di
differente altezza e
profondità. In ROVERE
TERMOTRATTATO,
misura cm 50x
50x130 h, e costa
€ 3.750.
Uno sopra l’altroCassetti, variazioni sul tema.
di BARBARA GEROSA
AGENDAI
1
4
2
3
5
6
VETRINE
42 AGENDAI
Si respira aria “di casa” nel primo negozio monomarca Wald,
da poco aperto a Milano. I circa 70 metri quadrati, afacciati su
strada con due grandi vetrine, sono stati infatti progettati per
creare piccoli angoli cucina e pranzo, dove le coloratissime
collezioni da tavola decorate a mano in Kergrès® e i recipien-
ti di cottura dell’azienda umbra si abbinano alla biancheria co-
ordinata, a mobili e complementi. Ricco anche l’assortimento di
bomboniere e di fantasiosi oggetti regalo. SP
WALD
STILE COUNTRY
COORDINATO
Torna di moda lo stile che ha reso celebre la Londra degli anni
’60, ma reinterpretato con pezzi attuali ideati da creativi italiani.
A sottolineare la tendenza, l’apertura nella capitale inglese di un
punto di riferimento del made in Italy come .it All About Design:
350 mq espositivi, incluso un frequentatissimo wine bar.
Progettato dall’architetto e art director Daniele Bedini, e situato
nel quartiere trendy di Clerkenwell, in un palazzo del 18° secolo,
il negozio plurimarca dà spazio alle produzioni di ambasciatori
dello stile italiano all’estero quali le aziende Edra e Fiam. La se-
conda, specialista in mobili in cristallo curvato, presenta i suoi
classici, tra cui il tavolino da salotto modello Neutra (foto sopra)
e il tavolo LLT Table (in alto a destra). BG
.IT ALL ABOUT DESIGN
SWINGING ITALY
Londra, 20-22 Rosebery Avenue,
tel. 0044/203/1191111
www.puntoit.co.uk
È online il nuovo sito di Geberit (www.geberit.it),
AZIENDA PIONIERISTICA DELLA SOSTENIBILITÀ. Cinque
suoi prodotti per il bagno hanno l’etichetta Well, che se-
gnala la più elevata categoria di efficienza idrica (analoga
a quella per l’efficienza energetica degli elettrodomesti-
ci). E la sua “flotta” di cassette di risciacquo a due tasti,
prodotta dal 1998, ha fatto risparmiare 12mila milioni di
m3 d’acqua, rispetto ai sistemi tradizionali. BG
IDRAULICA “ECO”
Milano, viale Murillo 33, tel. 02/40098104
www.wald.it
foto Marco Fazio
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44 agendaI
filo rossodi Ivana zambIanchI
Disegnato da
Giuseppe
Todeschini per
Artis, il cavatappi
Crick si distingue,
oltre che per la
linea insolita, per il
meccanismo
“a cricchetto” che
consente una
FacILe eSTRazIOne
deL TaPPO,
anche con una mano
sola (e 89).
FORma+
FUnzIOne
vInO a RegOLa d’aRTe
Dedicati a intenditori e appassionati di degustazione, quattro oggetti speciali. Per stappare, servire, conservare.
Ideale per servire vini invecchiati che
necessitano di ossigenazione, il decanter
Amadeo – in cRISTaLLO SOFFIaTO a bocca
– riesce con la sua elegante LInea a U
ad accogliere il contenuto di un’intera
bottiglia. Grazie alla particolare ampiezza
della parte inferiore (Riedel, e 235).
Consente di tenere aperte fino a quattro
bottiglie contemporaneamente, mantenendo
InaLTeRaTe Le caRaTTeRISTIche del vino per
quattro settimane. È Smart di Enomatic: per
dimensioni e facilità di utilizzo è adatta agli
ambienti domestici, la tecnologia è identica
a quella dei sistemi professionali (e 3.000).
Champagne e spumanti SemPRe FRIzzanTI
anche dopo l’apertura della bottiglia, grazie
a Epivac Duo di Peugeot, un’apposita
pompa che, insufflando aria, ImPedISce
L’evaPORazIOne dell’anidride carbonica,
mantenendo le bollicine per diversi giorni
(distr. Home&more, e 33).
Gustare con stile Sapori salvaguardati Per prolungare i brindisi
Ospiti dell’AriostoA Ferrara, un palazzo dove visse l’autore dell’Orlando Furioso,
trasformato in residenza di charme per viaggiatori colti.
servizio di ALESSANDRO PASINELLI foto di ADRIANO BRUSAFERRI
testi di MARCO BIAGI ha collaborato VERONICA LEALI
Ferrara è una città da visitare senza fret-
ta. Prendendosi il tempo di scoprire,
accanto ai monumenti storici, piazze segrete,
laboratori artigiani e piccoli negozi alla moda.
E per vivere pienamente lo spirito estense, al-
meno nell’arco di un weekend, si può scegliere
di soggiornare nelle Case Cavallini-Sgarbi.
Nel centro storico, sono un residence
per scrittori, attori, musicisti, artisti e studio-
si di passaggio da Ferrara, o semplicemente
viaggiatori alla ricerca di luoghi ricchi di storia
e cultura. Le ha inaugurate nel 2010 Elisabetta
Sgarbi, riconvertendo allo scopo un’antica casa
ereditata dalla famiglia della madre, Rina Ca-
vallini. Si tratta di un bell’edifcio medievale e
rinascimentale dai muri di cotto, in via Giuoco
del Pallone 31, dove all’inizio del Cinquecento
visse il giovane Ludovico Ariosto, che lì scrisse
ampi brani della prima versione dell’Orlando
Furioso. La dimora, disabitata da anni, è stata
trasformata in una foresteria di quattro minial-
loggi, battezzati con i nomi di famiglia – Elisa-
betta, Vittorio, Caterina e Giuseppe.
Negli appartamenti, gli ambienti con-
servano gli arredi e le atmosfere familiari di
un tempo, con piccole integrazioni. Fra i mobi-
li di antiquariato, che spaziano dal rustico del
Seicento al Rococò, al Biedermeier, compaio-
no riproduzioni fotografche di capolavori del
Guercino, Niccolò dell’Arca, Guido Mazzoni.
Ma anche opere di artisti contemporanei. Tra
i primi ospiti, Tullio Pericoli ha realizzato un
afresco all’interno di uno degli appartamenti.
Gli introiti delle case sono interamente desti-
nati alla Fondazione Elisabetta Sgarbi, che li in-
veste nella promozione dell’arte e della cultura
e nel mantenimento della storica dimora (per
informazioni: www.lecasecavallinisgarbi.eu).
OLTRE LA CASA
46 AGENDAI
Nel tondo, il
CASTELLO ESTENSE
di Ferrara. In alto,
una via del centro
storico, con gli edifici
dalle decorazioni
IN COTTO tipici
della città.
CAMERINO DBL’ARMADIO NEL QUALE SI ENTRADOVE TUTTO È A PORTATA DI MANO
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V I D E O
48 AGENDAI OLTRE LA CASA
A destra, una
CAMERA DA LETTO.
Nella pagina accanto,
la grande stanza al
pianterreno, arredata
con una PANCA
IN LEGNO creata dal
designer e scultore
Giuseppe Rivadossi
e destinata a ospitare
esposizioni di arte
contemporanea.
In questo ambiente,
secondo la tradizione,
Ludovico Ariosto
metteva in scena
le proprie commedie
davanti ai familiari,
come anteprima.
Anno dopo anno, analisi e verifiche
settoriali confermano Ferrara tra le
migliori città universitarie italiane. Tra
quelle, cioè, dov’è preferibile studiare,
considerando comparativamente
efficienza delle strutture accademiche
e qualità complessiva dell’ambiente
e della vita. Nella speciale classifica
ministeriale divulgata nel giugno
scorso, per esempio, attraverso la
quale il Miur valuta i livelli nazionali
della didattica e della ricerca al fine
di ripartire i finanziamenti ordinari
secondo il merito, l’ateneo emiliano
si è piazzato al sesto posto, primo
assoluto tra gli istituti di dimensioni
medio-piccole. E seppure spicchino
eccellenze come la Facoltà di
Architettura, giudicata l’anno scorso
dal Censis la migliore d’Italia, il vero
valore aggiunto dello “studium”
ferrarese sta nella città, autentico
campus universitario, vivibile e
accogliente, che conserva intatto
il suo centro storico medievale
e rinascimentale, cui l’Unesco,
nel 1995, ha conferito il titolo di
Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
E QUI C’È IL CAMPUS IDEALE
RIEVOCAZIONE STORICA
Festa rinascimentale
Sbandieratori in Piazza dei Martiri;
al centro svetta la Torre dei Ribelli, mentre
a destra c’è il Palazzo Ducale.
A sinistra, il GRAFFITO
nel soggiorno
dell’appartamento
Elisabetta delle
Case Cavallini-Sgarbi:
opera di TULLIO
PERICOLI, raffigura
Ludovico Ariosto in
un bosco dell’Orlando
Furioso. Gli ARREDI
sono in gran parte
originali d’epoca,
valorizzati da opere
d’arte antiche
e contemporanee.
49AGENDA OLTRE LA CASAI
Una panchina-scultura nella grande stanza al pianterreno, futura sede di mostre
50 AGENDAI OLTRE LA CASA
A destra,
lo SCALONE
d’onore del Palazzo
Municipale
di Ferrara, edificato
nel 1400.
Sotto, uno dei modi
più piacevoli
di visitare la città
è quello di farlo
in BICICLETTA, che
localmente viene
chiamata “biga”.
Sopra, la CORTE
INTERNA, coperta
da un soffitto di
vetro e circondata
da un porticato, del
Palazzo Ex Borsa.
In giro su due ruote tra i palazzi medievali e rinascimentali del centro
SIMBOLO CITTADINO
Circondato da un fossato
Uno scorcio del Castello Estense, costruito
a partire dal 1358; in origine fortezza, con
Ercole II divenne palazzo di corte.
Embrace Nature.Choose Cotton.www.scopricottonusa.it
52 AGENDAI
IN STAMPA
Dalle case prefabbricate alle masserie salentine. Dai cibi di stagione ai giardini d’autore. E una libreria romana per chi si interessa di scienza.
di PAOLA RIVA
testi di MARTA SERRATS
Logos, pp. 575, € 29,95
Una raccolta di soluzioni abitative prefabbricate
di tutto il mondo, che si distinguono
per creatività e sostenibilità dei progetti (tutti
illustrati e accompagnati dalle planimetrie).
Dall’Austria al Cile, queste case spesso
rielaborano modelli di architettura tradizionale
e scelgono il legno come materiale costruttivo.
PREFAB ARCHITECTURE
foto Decabibò
ABITARE IL SALENTO di PATRIZIA PICCIOLI e CRISTINA FIORENTINI
Idea Books, pp. 192, € 32
Case, botteghe e paesaggi di una terra capace
di sedurre profondamente i suoi (sempre più
numerosi) visitatori. Nelle pagine di questo
libro, un viaggio fra masserie dai soffitti a volta,
bianchi cortili con le palme, artigiani della
cartapesta che modellano le statue sacre.
ANNA SCARAVELLADAL PAESAGGIO AL GIARDINO di PAOLO COMPOSTRINI e DARIO FUSARO
Electa, pp. 200, € 45
La nuova cultura del verde raccontata
attraverso 13 giardini italiani eterogenei – dal
minimalista al neoromantico – creati da una
celebre progettista. Ogni suo intervento
è documentato in tutte le fasi di realizzazione.
L’ALMANACCO IN CUCINA
di GUALTIERO MARCHESI e FABIANO GUATTERI
Rizzoli, pp. 286, € 18
Frutta, ortaggi e cibi del mare presentati secondo natura, in base
cioè al periodo migliore in cui gustarli. A marzo, per esempio, è
il momento ideale per lattuga, cipollotti e acciughe. Per ciascuno
dei 143 prodotti elencati, ci sono i consigli per riconoscerne
la qualità e le note nutrizionali. Oltre a semplici ma preziosi
suggerimenti per il loro utilizzo forniti dallo chef autore del libro.
Si chiama “asSaggi”: è una nuova
libreria a San Lorenzo, Roma, specializ-
zata in testi scientifici, ma con ampi spa-
zi per la letteratura e libri ed esperimenti
per bambini. Nei suoi spazi, ridisegnati
dallo studio Sierra Garrone Architetti, si
tengono EVENTI, CONFERENZE E LABORA-
TORI PER IL PUBBLICO in collaborazione
con le maggiori istituzioni di ricerca.
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LA RIVOLUZIONE DEL VAPORE
Un ferro a caldaia mai visto: si attiva in pochi secondi, ha un serbatoio capientissimo che evita gli stop forzati. Ma, soprattutto, non ha rotelle da girare prima
di passare da un capo in lino a uno sintetico, non sgocciola e non brucia né i tessuti se vi resta appoggiato, né le mani se si tocca la piastra. E non fonde i disegni sulle magliette...
54 AGENDAI
Il ferro a caldaia
PerfectCare Aqua
di Philips utilizza
la NUOVA
TECNOLOGIA
OPTIMALTEMP,
che combina la
produzione di vapore
umido nella
SPECIALE CAMERA
CICLONICA interna e il
calore della piastra,
sempre costante
grazie al processore
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5656 RACCONTOII PARETI STORICHE
Genus Bononiae è un percorso cultu-
rale, artistico e museale creato alcuni
anni fa dalla Fondazione Carisbo per connet-
tere tra loro 8 palazzi del centro storico di Bo-
logna, restaurati all’uso pubblico con l’obietti-
vo di recuperare un patrimonio di grande
valore, e di mettere a fuoco la vocazione della
città come luogo di creazione e difusione di
idee, linguaggi, immagini e storia.
RIENTRA IN QUESTO PROGETTO SAN
GIORGIO IN POGGIALE, una chiesa eretta
nel 1237 su rovine longobarde e ricostruita
poi nella versione attuale alla fne del Cin-
quecento. Bombardata durante la seconda
guerra mondiale e in seguito spogliata dei
suoi arredi e delle opere sopravvissute al
confitto, viene infne chiusa al culto e poco
alla volta scompare anche dalla memoria dei
bolognesi. Negli anni Sessanta, la Cassa di
Risparmio di Bologna acquista tutto il com-
plesso e lo destina a sede delle proprie rac-
di ALESSANDRA LAUDATI
A Bologna, una chiesa del Cinquecento torna
a vivere, con una nuova vocazione. Oggi è una
biblioteca che custodisce volumi antichi e un archivio
fotografico della città.
LETTURE
DI CULTO
Di CLAUDIO PARMIGGIANI
l’installazione “Campo
dei fiori”, nell’abside di
San Giorgio in Poggiale.
colte d’arte. Nel 2003 si sviluppa infne l’i-
dea di Genus Bononiae, e all’interno del
suo itinerario si decide di trasformare San
Giorgio in Poggiale in una Biblioteca di
arte e storia. Il restauro e l’allestimento
sono affidati all’architetto Michele De
Lucchi, che con un intervento progettuale
discreto e l’impiego di legno grezzo crea
uno spazio silenzioso e accogliente.
IL DETTAGLIO
La torre di benvenuto
Vista dal basso, la bussola di ingresso
alla chiesa: è composta da tanti mattoni
in legno grezzo sovrapposti.
foto Paolo Righi/Meridiana Immagini
5858 RACCONTOII pareti storiche
In alto, lungo
la NAVATA,
la raccolta dei libri
in consultazione.
Qui sopra, i tavoli
e le sedie, in legno,
All’interno è custodito l’Am-
pio pAtrimonio librArio della Fon-
dazione Cassa di Risparmio di Bologna, in-
teramente consultabile da studiosi di
qualsiasi provenienza: volumi antichi e mo-
derni, di storia dell’arte e di storia locale,
manoscritti, incunaboli, editti e bandi,
oltre a un’importante emeroteca che
conserva periodici e quotidiani dalla fne
del secolo XVIII a oggi, e un articolato ar-
chivio fotografco, testimonianza della vita
cittadina dall’Ottocento in poi.
lA GrAnde sAlA di consultAZione e
letturA ospita opere dell’artista emiliano
Claudio Parmiggiani e il ciclo delle “Catte-
drali” di Piero Pizzi Cannella. Molto evoca-
tiva la creazione del primo, che nell’abside
riproduce l’impronta permanente lascia-
ta sulle pareti da tre grandi librerie per
l’azione del fumo e della polvere. Libri e me-
moria anche in un’altra installazione che
Parmiggiani ha collocato al centro dello spa-
zio: una campana posata su una base di libri
bruciati. (Info: www.genusbononiae.it)
CULTURA & COMFORT
C’è posto anche per il design
Le cappelle laterali sono luoghi di lettura
e di consultazione. Tra gli arredi, anche
una poltrona Vanity Fair di Poltrona Frau.
Opere d’arte contemporanea e installazioni sul tema dei libri e della memoria
sono disegnati da
MICHELE DE LUCCHI.
A destra, alle pareti,
il ciclo “Cattedrali”
di PIERO PIZZI
CANNELLA.
foto Paolo Righi/Meridiana Immagini
foto Paolo Righi/Meridiana Immagini
In collaborazione con
60 RACCONTOII carte da gioco
P ochi conoscono l’origine erudita
di quelli che noi oggi comune-
mente chiamiamo tarocchi. Con il
nome di “trionfi”, coniato da France-
sco Petrarca, essi nacquero per il dilet-
to delle corti italiane quattrocentesche,
riuscendo a fondere arte, letteratura, fi-
losofia e alchimia. Nei castelli e nelle
antiche dimore, infatti, dame e cavalieri
passavano il loro tempo dediti al gioco
dei trionfi, come viene raffigurato in un
affresco di Palazzo Borromeo, a Milano.
tra i fan, anche guttuso e dalÍTarocchi e ambienti domestici sono
quindi da sempre profondamente legati:
in casa queste carte permettono di vivere
momenti di benessere e di svago, ma an-
che di abbandonarsi alle riflessioni filo-
sofico-scientifiche che le loro immagini
e i loro simbolismi suscitano. Difficile
di CRIsTINA DORsINI
Due mostre alla Pinacoteca di Brera, a Milano, svelano
l’importanza artistica dei tarocchi. Elementi di svago e riflessione, ma anche piccoli protagonisti
degli interni domestici.
IL POTERE
DEGLI ARCANI
forse immaginare che delle semplici car-
te, alle quali oggi la cultura italiana attri-
buisce solo un significato divinatorio,
possano contenere tante conoscenze. Un
fatto noto tuttavia a molti grandi artisti,
che le hanno scelte per esprimere la loro
creatività, come Salvador Dalí e Renato
Guttuso, per citarne due tra i più cono-
sciuti. L’importanza dei tarocchi nella
storia dell’arte è dimostrata anche
dall’acquisizione che il ministero per i
Beni e le Attività Culturali ha fatto, per
la Pinacoteca di Brera a Milano, del fa-
moso mazzo Sola Busca. Si tratta del
più antico mazzo completo, realizzato
alla fine del Quattrocento e composto
da 78 pezzi: 22 trionfi e 56 carte dei
quattro semi tradizionali italiani. I Ta-
rocchi Sola Busca, che sono stati esposti
fino al 17 febbraio nella Pinacoteca in
una mostra dal titolo “Il segreto dei se-
opera rinascimentale
Ritratto di signora
olinpia, la regina di spade, appartiene
ai tarocchi sola Busca, il più antico
mazzo completo, realizzato da nicola
di maestro antonio intorno al 1490.
carte dal mazzo di
tarocchi sola Busca:
sopra, dall’alto, il
DEO TAURO e il dieci
di coppe; a sinistra,
il tre di spade.
6262 RACCONTOII CARTE DA GIOCO
greti” (catalogo Skira), sono una somma
delle conoscenze rinascimentali: storia ro-
mana e greca, perizia artistica, testimo-
nianze bibliografche, alchimia... Mentre
fno al 7 aprile, presso la Pinacoteca di Bre-
ra, è allestita una seconda mostra dedicata
all’altro prezioso mazzo del XV secolo ap-
partenente alle collezioni del museo: “I ta-
rocchi dei Bembo. Dal cuore del Ducato di
Milano alle corti padane” (catalogo Skira).
EFFETTO WUNDERKAMMER
I tarocchi, che sono nati in Italia e
che fanno parte della nostra cultura figu-
rativa, con il tempo sono stati adottati
dagli altri Paesi del mondo e sono pre-
senti nei musei delle carte da gioco dal
Giappone alla Nuova Zelanda, alla Fin-
INDIRIZZO PER COLLEZIONISTI
Artigianato da divinazione
Adottati in tutto il mondo, sono parte della cultura figurativa italiana
LA BOTTEGA DEL MAESTRO
Fondatore nel 1970 della CASA EDITRICE IL
MENEGHELLO, dedicata alla riproduzione di antiche
carte da gioco da collezione, il maestro Osvaldo
Menegazzi prima di appassionarsi ai tarocchi era un
pittore e ritraeva soprattutto conchiglie, coralli e mani,
elementi a lui cari, trasposti in un ambiente metafisico
e surreale. Nel corso di 43 anni di attività, come artista
ha creato egli stesso dei preziosi tarocchi, partendo da
soggetti a olio su tela e trasportandoli poi nei 22 arcani
maggiori. Così è nato per esempio il suo primo mazzo,
“Le conchiglie divinatorie”, del 1974. Il Meneghello è
oggi la principale casa editrice di carte e tarocchi da
collezione, alla quale si rivolgono appassionati e musei
di tutto il mondo. Ogni anno il catalogo si arricchisce
di nuove edizioni numerate, firmate da Menegazzi o
da altri artisti. Nel 2013 la casa editrice propone la
ristampa dei 22 arcani maggiori dei TAROCCHI SOLA
BUSCA (ad accompagnare quest’opera ci sarà anche
un piccolo libro). Particolarità delle edizioni è la loro
artigianalità: tutte vengono infatti REALIZZATE A MANO,
così come le loro confezioni (da segnalare le belle
scatole che il maestro crea per un particolare tipo
di carte, i Tarocchi dei Visconti del XV secolo).
La bottega del Meneghello, dove si possono
ammirare e acquistare queste preziose edizioni,
si trova a Milano, in via Gustavo Fara 12.
landia. Naturalmente vengono colleziona-
ti per il loro valore artistico, oltre che divi-
natorio. E proprio in quanto pezzi d’arte
possono entrare a far parte delle nostre li-
brerie domestiche, intervallandosi con i
libri e creando un efetto da “camera delle
meraviglie”. Nulla di strano, quindi, se tra
un volumetto di poesie e una guida turisti-
ca spunta un mazzo dei Tarocchi dei Vi-
sconti del XV secolo, con i suoi caratteri
tardogotici e la sua storia afascinante; op-
pure uno delle Minchiate Fiorentine,
acqueforti dipinte a mano a Firenze
nel 1725. Perché senza mai perdere il
loro signifcato profondo e quell’alone mi-
sterioso di rimando all’antico, i tarocchi
sono un modo perfetto per dare vita a se-
rate divertenti e originali con gli amici.
L’interno de Il Meneghello, a Milano,
casa editrice di carte e tarocchi fondata
dall’artista Osvaldo Menegazzi.
Create dal Meneghello,
SCATOLE dei Tarocchi
dei Visconti e delle
Minchiate Fiorentine.
64 RACCONTOII COSE DI QUESTO MONDO
UN DESIGN PIÙ FLESSIBILE
Scegliere online oggetti di design senza
sapere come si adatteranno nella propria
casa e nell’ambiente che avevamo pensato
per loro è sempre un rischio. E se poi non
stanno bene? Una soluzione innovativa è
quella di Designyouedit (www.designyou-
edit.com), un progetto lanciato il gennaio
scorso alla Fiera di Colonia* che propone
prodotti “editabili”, cioè da modifcare e
personalizzare a piacere, sia nella forma
che nella modalità di fruizione.
Con pochi gesti, una sedia diventa
tavolino, un pouf si trasforma in una pol-
trona e un pannello di metallo permette di
attaccare e staccare dei moduli per creare
librerie o mensole perfettamente integrate
nello spazio circostante. In più, il progetto
è “open”: chiunque abbia in mente un’idea
per un nuovo prodotto di design editabile
può contattare Designyouedit e, se fattibi-
le, realizzarla insieme a loro.
Un nuovo sito per modificare a piacere arredi e oggetti. La
propria stanza trasformata in un videogame. E un modo
green per ricaricare i dispositivi elettronici, anche in viaggio.
di JACOPO CIRILLO
FORME MOLTO
ADATTABILI
ENERGIA IN MOVIMENTO
Viaggiando in posti meravigliosi ma senza energia elettrica, come fare a
utilizzare la tecnologia diventata per noi ormai indispensabile? Una risposta
arriva dall’azienda E-Mission, che ha inserito pannelli fotovoltaici in zaini,
borse e porta tablet muniti di una presa caricabatterie. L’utilizzo è sempli-
cissimo: basta esporre lo zaino o la borsa alla luce, collegare la batteria da 2200
mAh (EM-B22) che viene data in dotazione e poi, una volta carica, collegarla
ai nostri dispositivi con un semplice cavo USB 5V. La batteria impiega sei ore a
ricaricarsi completamente e la tecnologia fotovoltaica integrata nel tessuto fun-
ziona con ogni tipo di luce, sia solare, sia artifciale. Un altro aspetto utilissimo
è che l’energia accumulata all’interno della batteria non si disperde: è infatti uti-
lizzabile anche dopo mesi (www.energy-mission.com). Anna Congiu
*Fiera di Colonia:
kermesse tedesca
di arredamento
e design
(www.koelnmesse.it
/imm).
VIRTUALITÀ REALE
Immaginate un videogioco
che mappa la stanza in cui vi trovate,
la vostra posizione e gli ostacoli archi-
tettonici che avete intorno, e che trasforma
le pareti in un unico schermo gigante! Non
esiste ancora, ma un prototipo molto simile è
stato appena presentato al Consumer Electronics
Show di Las Vegas: IllumiRoom (http://research.
microsof.com/en-us/projects/illumiroom/).
L’esperienza diventa totale – un videoproiet-
tore amplia l’area di gioco e la estende a tutto
l’ambiente circostante – e il giocatore può muo-
versi tra i vari livelli a 360 gradi, venendo di fatto
catapultato in una realtà virtuale che si può tocca-
re. Per adesso le applicazioni sono solo ludiche,
ma ci si può divertire ad anticipare le infnite
potenzialità di questa nuova tecnologia.
6666 TENDENZAIII
ENERGETICI POIS
E anche allegri, ironici, primaverili.
Fonte d’ispirazione per superfici e arredi
di questi ambienti, che sarebbero piaciuti
al pop artist Roy Lichtenstein.
foto di
ADRIANO BRUSAFERRI
servizio di
ALESSANDRO PASINELLI
hanno collaborato
VERONICA LEALI, CECILIA CARMANA
e MICOL CERANI
testi di
FEDERICA PEDRETTI
In apertura, il TESSUTO Bolle di C&C Milano
(collezione I giochi, 100% cotone jacquard, h
cm 270, E 303/m) fa da sfondo alla modella
vestita con un ABITO vintage di La Belle Hi-
stoire e SCARPE Women’s Dancing Shoes di
American Apparel (E 60). Sopra, da sinistra,
POUF Hollywood di Bonaldo, disegnato da Gino
Carollo in due dimensioni: Ø cm 65/85, h cm
36/45 (da E 1.570). La LAMPADA a led sulla
parete è l’orientabile Counterbalance di Lu-
ceplan, firmata da Daniel Rybakken (E 690).
PANNELLO DI TESSUTO Bollicine, di C&C Mi-
lano, collezione I giochi, e OROLOGIO Solari,
da Spazio 900 (prezzo su richiesta). Il pois
gigante – qui in color turchese – è il conteni-
tore Bon Bon Cabinet di Ex.t, design Hiroshi
Kawano (E 334). La VASCA è Pear Cut di Pa-
tricia Urquiola per Agape, con forme arroton-
date arricchite da un bordo importante a taglio
geometrico e lineare (cm 173,5x79,5x65,2 h,
prezzo su richiesta). Sul bordo, ASCIUGAMANO
Mille di Gabel, in puro cotone con cesello jac-
quard in 64 varianti colore (set asciugamano
+ ospite E 16,80). TAVOLINO in ferro Chele,
dipinto e lavorato a mano, di Antonino Scior-
tino (prezzo su richiesta). Sopra, Origins Of
The Drink, BOTTIGLIA vintage di Discipline,
design Lars Frideen (da E 65). Come in tutto
il servizio, PARQUET Tavole del Piave di Itlas,
in rovere finitura Cartizze; i listoni mantengono
uno spessore di 16 mm anche nelle grandi lar-
ghezze (fino a 38 cm), cosa che li rende adatti
anche alla posa su massetti riscaldati.
TENDENZAIII 67
68 TENDENZAIII
Sulla CARTA DA PARATI Pienet Kivet di Mari-
mekko by Sirpi, distribuita da Jannelli&Volpi,
E 79 a rullo, il POMELLO APPENDIABITI Tilt
di Anne Black, distribuito da Trend House
(da E 9,50; qui regge un modello di Moschi-
no). Da sinistra: BAULE in cuoio vintage di Lyda
Levi, da Spazio 900 (prezzo su richiesta). Bold
1, MOBILE di Ex.t Design, ideato da Mist-o con
grandi maniglie tonde in alluminio verniciato
bianco (cm 110x45x75 h, E 1.222); abbina-
bile a un lavabo tondo, è ideale per il bagno.
Sopra, Flag, PORTACANDELE di Normann Co-
penhagen, distr. da Trend House, design Jonas
Wagell, E 20; CARAFFA TERMICA di Stelton,
distr. da Shoenhuber, E 64,95; CONTENITO-
RE Tonale di Alessi, by David Chipperfield,
E 44; QUADRO Lavoro d’Artista di Lisa Ponti;
macchinina in legno di cedro, in vendita da
Jannelli & Volpi. LAMPADA da terra Angelina
di Penta, design Carlo Colombo, h cm 160,
da E 1.050. TAPPETO Jumbo color brown, di
Sitap, E 544,50. Lo SGABELLO è Last stool
di Discipline, in acciaio smaltato, design Lars
Beller, E 198. Scarpe di American Apparel.
Pallini, bolli, sfere: il rimando è alla cultura degli anni Sessanta
69TENDENZAIII
Domina la scena l’APPENDIABITI a colonna
AT16 di Tecno, disegnato da Osvaldo Borsa-
ni: un tubo esterno in alluminio rivestito in
pelle nera e due tubi concentrici scorrevoli
in alluminio anodizzato nero, reggono tubi
in acciaio inox spazzolato con sfere in legno
massello di faggio, tinto in quattro diverse to-
nalità. Girevole e regolabile in altezza (da cm
270 a 320), costa E 1.207. POUF Domino
di Molteni, design Nicola Gallizia, in pelle o
tessuto, in varie dimensioni: Ø cm 44, 89 e
120, altezza cm 37 (da E 567). TAPPETO
Style 277 di Sitap, in polipropilene heat-
set (fibra ultraresistente ideale per i tappeti
prodotti con telai meccanici; è anche detta
lana sintetica). Misura cm 200 di diametro
(E 271,04) ed è disponibile anche in altri
colori e misure.
7070 TENDENZAIII
Volano pois in camera da letto: sono quelli
della TENDA di RBHome, linea Purafibra in
cotone 100% (cm 135x280 h, E 29 la cop-
pia), sul LETTO Asha Baldaquin di Xam, fir-
mato da Studio Controdesign con Studio Pro-
getti Xam. In tubolare d’acciaio verniciato, ha
la struttura interamente smontabile e misura
cm 160x200x200 h (E 2.783). COPRIPIU-
MINO a pois con bottoni automatici nascosti,
Stenklover di Ikea (cm 240x220, E 29,99;
disponibile anche singolo). A sinistra, Cream,
SEDIA di Calligaris, design MrSmith Studio,
con struttura in legno di faggio sbiancato,
seduta e schienale in Restylon®, materia-
le plastico totalmente riciclabile, nei colori
bianco ottico opaco, tortora, senape e rosso
(E 149). A parete, LAMPADE Dioscuri di Arte-
mide, design Michele De Lucchi. Il supporto
– anche a soffitto – è in resina termoplastica,
il diffusore è in vetro soffiato acidato (Ø cm
14/25/35, h cm 13/23/34, prezzi da E 112).
Per ambienti pieni di vitalità, unagiocosa invasione di forme circolari
7171
Effetto ottico in black&white per Napton,
TAPPETO della collezione 85mq, in vendi-
ta da Tappeticontemporanei; misura cm
230x300 e costa E 4.600. Raggruppate al
centro, tre diverse tipologie di seduta. Alci-
de 43 è un POUF disegnato da Otto Moon
per Porada, con lavorazione capitonné re-
alizzabile in tutti i tessuti della collezione,
oppure con un tessuto fornito dal cliente; il
modello fotografato, cubico e in pelle, misu-
ra cm 43x43x39 h e costa E 1.570; esiste
anche la versione rettangolare. Dello Studio
Nitzan Cohen per Mattiazzi la SEDIA Solo
Chair, in rovere sbiancato (cm 49x55x48/74
h, E 453,75); sopra è appoggiata una SFE-
RA in ceramica smaltata multicolor Bosa
proposta da Galleria Luisa delle Piane in
due dimensioni (E 35 e 140). SGABELLO
italiano degli anni ’50 con gambe in metallo
cromato e seduta in ecopelle, in vendita da
Mauro Bolognesi a E 90.
TENDENZAIII
72 TENDENZAIII
Un nuovo BANCONE KITCHEN-OFFICE a giorno
offre una soluzione informale e funzionale per
consumare un lunch veloce: è Helsinki Kitchen
di Desalto, design Caronni & Bonanomi, con pia-
stra a induzione e cassetti, struttura in acciaio,
finitura bianco opaco, piani in stratificato o la-
minato bianco. In diverse dimensioni, qui da cm
180x78x85 h (E 2.852 esclusi piano cottura e
predisposizione per incasso). Sopra, BOLLITORE-
TEIERA di Zani & Zani, design C. Nencioni e A.
Moleri, E 178; PIASTRELLA Audrey, con deco-
ro Mentine, di Ceramiche Lea, E 50 il pezzo;
PORTAFRUTTA Mimma di Marsotto Edizioni, de-
sign James Irvine, in marmo bianco di Carrara,
E 1.379,40; appoggiato, Asteroidi di Antonino
Sciortino, scultura in filo di ferro cotto; set di
Rotondità piene di irriverenza creativa su oggetti, tappeti, tessuti e parati
due TAZZE DA TÈ in porcellana di Muuto (E 29),
da Jannelli & Volpi come il TAGLIERE a caset-
ta di Ferm Living (da E 27). LAMPADA Mochi
F07 A05 di Fabian, ideata da A. Saggia e V.
Sommella, E 160,80. OROLOGIO Tempo di Ma-
gis, design Naoto Fukasawa, E 80. Sulla sedia
Cream di Calligaris, TOVAGLIETTA di RBHome.
CARTA DA PARATI Pienet Kivet di Marimekko.
73TENDENZAIII
Base in legno laccato e top in massello di rovere
per il TAVOLO Cosimo di Cantori (cm 90x140x78
h, E 2.023), affiancato dallo SGABELLO imbotti-
to Bolle di Living Divani (E 496). In alto, PIAT-
TI in ceramica di Gubbio (E 28 cad.), da Nella
Longari come tutti i CUCCHIAINI da caffè colorati
(Charme di Sabre, E 4 cad.), e, in azzurro, PIAT-
TO DA DESSERT Mediterraneo di Novità Home
(E 5). Sul TESSUTO bianco e nero Biglie di C&C
Milano, TOVAGLIETTA IN RATTAN (Nella Longari,
E 24), uno dei tondi che compongono il TAPPE-
TO Recircle di Umlaute (distr. da Trend House,
E 99), e piatto Mediterraneo di Novità Home.
Sulla PIASTRELLA bianca Paillettes di Cerami-
che Lea, TEIERA a pois da Galleria Luisa delle
Piane (E 160), POMELLI in ceramica Tilt (Anne
Black, distr. Trend House, da E 9,50) e TAZZA
di Novità Home. Su un altro tondo del TAPPE-
TO Recircle ideato da Dea Simonsen, PIATTO
Tirli di Novità Home, in ceramica decorata
(E 5), e COPPETTA Pixel di Studio Potomak,
lavorata artigianalmente (E 35). In basso,
PIATTO Pixel (E 54) e COPPETTE in porcellana
Macchie di Studio Potomak (E 15 cad.).
74 TENDENZAIII
Nel pois, oltre l’accenno alle bolle di sapone, all’evanescenza
e alla consistenza insieme della sfera e del bollo che allude
alla tridimensione ma si esalta nella perfezione del cerchio, forma
perfetta autoconclusa, c’è l’allusione alla TOTALITÀ?
Leggerezza della voce di Mina, leggerezza della parola francese
con quell’accento fatto apposta per essere pronunciato divertendo i
bambini con la smorfa della guancia.
IO RICORDO I POIS dei cuscini di velluto che erano di Mon-
dellini – credo – con design di Colombo, poi diventati anche pia-
strelle di Gabbianelli negli anni Settanta e fniti in quasi tutte le
case o scenografe come segno di grande modernità ad azzerare ed
estirpare ogni accenno foreale.
BOLLO O POIS COME RESET dell’orpello fno a diventare
texture di Roy Lichtenstein o ossessione psichedelica. Sono pois an-
che alcuni magnifci vasi di Venini, certe scenografe di Antonello
Falqui quando fummo invasi dall’optical, e infne sono pois i tessuti
di alcune camicie della festa dei flm francesi degli anni Quaranta.
ENERGETICI POIS
IL PUNTO DI VISTA DEL DIRETTORE, ROSANNA BRAMBILLA
Pois dal TESSUTO (C&C)
alla TEIERA (Galleria
Luisa Delle Piane).
foto Centro documentazione Rizzoli
foto AP/Centro documentazione Rizzoli
Sopra, vasi Kyklos
Nero di VENINI,
design Emmanuel
Babled. Qui a lato,
MINA canta
“Le mille bolle
blu” al Festival di
Sanremo del 1961.
Sopra, “Blue
Nude” di ROY
LICHTENSTEIN,
dipinto nel 1995.
foto
by
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84 CASA REPORTAGEIV
servizio di
ALESSANDRO PASINELLI
foto di
ADRIANO BRUSAFERRI
testi di
FEDERICA PEDRETTI
ha collaborato
VERONICA LEALI
RIFLESSI
DI UNA VITAUn ampio e articolato lof milanese
esprime con chiarezza la flosofa di chi vi abita:
curiosità e passione per l’arte, il design
e tutto ciò che ha una storia da raccontare.
85CASA REPORTAGEIV
A sinistra, pennellate
di colore sulla parete
all’ingresso, con la
COLLEZIONE
NEGATIVO-POSITIVO di
Bruno Munari,
acquistata da
L’Affiche. In questa
pagina, due grandi
strutture IN LEGNO
D’ACERO GREZZO
creano una sequenza
di tre spazi distinti nel
living: zona pranzo,
soggiorno e cucina.
Sulla parete a destra,
MASCHERE AFRICANE
(quella bianca è di
Francesco Bocchini).
Sullo sfondo,
un’opera di Francesco
Santosuosso
e POLTRONCINE
comprate da
Understate (design
Patricia Urquiola,
fuori produzione). Tra
le due librerie, la
LOUNGE CHAIR con
poggiapiedi disegnata
da Charles & Ray
Eames (Vitra).
86 casa reportageIV
Se 435 metri quadrati vi sembran pochi... Ma
sono appena sufcienti per il proprietario di
questo appartamento milanese e centrale,
Alfred Drago, che qui risiede con la fami-
glia. Graphic designer d’eclettica creatività (www.
rumorebianco-db.com), ha dato la sua impronta ne-
gli arredi e nei decori, un vivace rifesso di sé, com-
plice la compagna architetto, senza mai perdere di
vista gli aspetti più legati alla vita in comune. Due gli
elementi che subito appaiono all’ingresso: l’utilizzo
delle pareti come pagine di vitale comunicazione e
l’attitudine per il collezionismo, che non disdegna
oggetti altrimenti descrivibili dai più come “paccotti-
glia” (si veda l’intervento di Drago a pag. 96). Tanto
spazio era quindi necessario, e la sua ampiezza, del
resto, corrisponde alla sua storia: in origine era un
laboratorio artigianale, poi divenne showroom di
moda, da qui le luci ancora montate su strutture a
binario che si allineavano alla passerella delle sflate.
I lavori di riconversione a uso abitativo sono stati
seguiti dagli architetti Marco Colombo (www.archi-
tetturastudio.it), Caterina Battistini e Giulio Pugno
Vanoni, Studio S27 (tel. 339/2754276).
L’elemento di criticità? Trasformare il tetto con superficie catramata in verde pensile con serra, il che ha comportato un delicato rinforzo strutturale. Sfida raccolta e operazione riuscita: ora il tet-to è un bel giardino di 215 mq.
87casa reportageIV
A lato, una sorta di
CALENDARIO con
ritagli fotografici
e piccoli oggetti.
Drago racconta:
«Il mio è un istinto
da “cabinet de
curiosité”, raccolgo
cose d’ogni tipo,
dalle ceramiche
alle clessidre. Ho
persino una corona
nuziale cinese,
un tripudio di
uccelli e draghi in
movimento». Sotto,
TAVOLO Minimo
di Porro, design
Piero Lissoni.
Nella zona giorno
il PARQUET è stato
recuperato, come
le luci sui BINARI
paralleli. Accanto
alla STUFA danese
in ghisa (di Rais),
POUF rigido Koishi,
di Naoto Fukasawa
per Driade. Su
ripiani e mensole,
tra i tanti oggetti,
VASO di Fornasetti,
LAMPADA Fato
(Artemide, design
Gio Ponti).
88 casa reportageIV
«I mobili e le luci sono scelti con riguardo al design storico e con viva curiosità per il nuovo»
89casa reportageIV
A sinistra, sulla
cassapanca in
legno LAMPADA
Loop di
FontanaArte,
design Voon
Wong+Benson Saw.
L’ARMATURA
SAMURAI
giapponese è stata
acquistata da
Giuseppe Piva.
LAMPADA DA TERRA
The Great JJ di Jac
Jacobsen per Itre.
DIVANI Maralunga,
di Vico Magistretti
per Cassina. Sulla
parete in fondo,
un’opera di Angelo
Cagnone (da
L’Affiche). Sopra,
dall’alto, le ELSE DI
KATANA appese alle
spalle dell’armatura;
la COLOMBA NERA
è Eames House
Bird di Vitra,
design Charles &
Ray Eames.
90 casa reportageIV
Sopra, una serie di
opere di Luigi Belli
(da L’affiche). Le
FINEsTRE sono
schermate solo
da TENDE a RULLO
in pvc bianco.
In alto, la cucina
con IsOLa centrale;
attorno al piano,
sEDIE di Spazio
Sumampa. Sulla
parete a destra,
sTaMPE DI FOTO
paradise portraits
di erwin olaf; sul
fondo e nella foto
qui a sinistra, il
PORTaBOTTIGLIE in
metallo Bubble di
Xera (da Understate).
«In cucina ho una zuppiera portoghese in ceramica, a forma di testa di bue. Quando la uso, il fumo del cibo esce dalle narici»
91casa reportageIV
«anche per i
bambini», dice
Drago, «una
piccola collezione
d’arte e di design.
Dai QUaDRETTI
DI OLINsKY alle
sculture gonfiabili
da appendere
di Niki de Saint
phalle. poi, libri da
leggere e sfogliare
insieme a noi...».
Sulle pareti, FOTO
E DIsEGNI.
92 casa reportageIV
Sopra, dall’alto, in
camera dei bimbi,
TAVOLINO TaTadini,
con piano in
Corian® colorato,
di Guido Fornaro e
Cristian Ricciardi.
Nel giardino sul
tetto, TAVOLO e
SEDIE Unopiù,
BOTTIGLIA di vetro
di Seletti, BICCHIERI
da High Tech.
Spazio Sumampa)
e, a parete,
un’opera di Gianni
Moretti. LETTO
Tasca di Orizzonti,
design Studio
Habits.
Sotto, il BAGNO,
con vasca
incassata. Alla base
della finestra, una
serie di CANDELE
colorate. Nell’altra
pagina, sulla parete
della CAMERA
DA LETTO scultura
di rami di legno
intrecciati. Accanto
alla finestra,
POGGIASELLE in
legno (entrambi da
93CASA RepORTAGeIV
«Ci piacciono le forme basic, tra il primitivo e l’astratto, come quelle in camera da letto»
Nella casa dell’artista milanese ogni cosa è
scelta e accostata secondo una filosofia di
vita e di lavoro, soprattutto quelle esposte
sulle pareti. Qui ve ne mostriamo di simili,
per dare carattere e intensità all’abitazione.
servizio a pagina 84
1. LE sTaNZE,
uno studio di
Enzo Mari sulla
percezione di spazi
tridimensionali
(1956); serigrafia
a 8 colori su carta,
edita da Danese.
2. NEO, placche
copri-interruttori
da usare in modo
creativo. Di Epic.
3. aLBERO RED,
orologio da parete
di Native (distr. da
Livellara).
4. BaLL cLOcK:
nelle forme tonde,
la circolarità
del tempo. Design
George Nelson
per Vitra.
94 casaIV
APPRofoNdimENTo
di fEDERIca PEDRETTI
Con la propria fantasia si può “dar voce ai muri”, dice il graphic designer Alfred Drago. In queste pagine vi proponiamo una selezione di oggetti – colorati o luminosi, tridimensionali oppure no – da usare come pennellate sulla tavolozza delle vostre stanze.
SEGNi PARTiColARi
3
4
SUPERfiCi CRomATiCHE
Una dinamicità instabile tra
fgura e sfondo, entrambi rac-
chiusi in un quadrato: è l’efet-
to della serie astratta Negativo-
Positivo di Bruno Munari
(studi degli anni ’40).
lA RUoTA dEl TEmPo
Un cerchio che ritorna su se stesso da
sempre, e per sempre. Ispirata al moto degli
astri che ne regolano il corso, questa è l’im-
magine del tempo nel pensiero classico pa-
gano. Da cui la forma dell’orologio.
2
84 CASA REPORTAGEIV 85CASA REPORTAGEIV
A sinistra, pennellate
di colore sulla parete
all’ingresso, con la
COLLEZIONE
NEGATIVO-POSITIVO di
Bruno Munari,
acquistata da
L’Affiche. In questa
pagina, due grandi
strutture IN LEGNO
D’ACERO GREZZO
creano una sequenza
di tre spazi distinti nel
living: zona pranzo,
soggiorno e cucina.
Sulla parete a destra,
MASCHERE AFRICANE
(quella bianca è di
Francesco Bocchini).
Sullo sfondo,
un’opera di Francesco
Santosuosso
e POLTRONCINE
comprate da
Understate (design
Patricia Urquiola,
fuori produzione). Tra
le due librerie, la
LOUNGE CHAIR con
poggiapiedi disegnata
da Charles & Ray
Eames (Vitra).
servizio di
ALESSANDRO PASINELLI
foto di
ADRIANO BRUSAFERRI
testi di
FEDERICA PEDRETTI
ha collaborato
VERONICA LEALI
RIFLESSI
DI UNA VITAUn ampio e articolato lof milanese
esprime con chiarezza la flosofa di chi vi abita:
curiosità e passione per l’arte, il design
e tutto ciò che ha una storia da raccontare.
1
95casaIV casaIV
Heads on the wall: un intreccio
bicolore di teste, disegnate a
mano libera dall’artista e designer
milanese Laura Zeni. È stato
riprodotto su una carta da parati
presentata lo scorso settembre
da Jannelli & Volpi, il noto
brand di rivestimenti d’arredo.
www.jannellievolpi.it
UNA CARTA PENSANTE
5. DaYLIGHT, del
canadese Philippe
Malouin: lampade
a led pensate come
finestre aperte sulle
pareti. 6. PIN UP, di
Paolo Rizzatto per
Danese, lavagna
magnetica in
lamiera verniciata ed
elemento decorativo.
7. HaNG LINE, in
acciaio, sempre
Rizzatto per Danese,
è un appendiabiti
che disegna sul muro
la silhouette di un
percorso a tappe.
8. cLOcHETTE, di
Massimo Spagnolo
per Lineasette:
sinuosi ganci da
muro realizzati in
grès porcellanato.
5
il moNdo iN UNA SCATolA
Opere modulari in cui lo spazio è l’e-
lemento portante. Sono le sculture di Lu-
igi Belli: piccoli teatri poetici creano un
abaco infnito, da disporre sulle pareti.
ComPoSiZioNi UTili
Un portabottiglie può esse-
re quasi una scultura. Lo dimo-
stra la parete attrezzata con
Bubble, design Daniele Lo Scal-
zo Moscheri per Xera.
8
6
7
CASAIV96
Alfred Drago ritratto davanti a una
parete dello studio che rappresenta
bene la sua professione: è graphic
designer, illustratore e artista (con lo
pseudonimo Drago Rens).
foto Sunghee Kim
In queste pagine,
alcuni scatti
dell’abitazione
dell’artista:
qui le pareti e
IL COLLEZIONISMO
sono al centro
del progetto.
C he occasione trovarsi di fronte un fo-
glio bianco che fnalmente prende tri-
dimensionalità. Il sogno di ogni grafco. La re-
lazione tra pareti, spazi, arredi e quadri mi è
sempre sembrata un gioco complicato ma di-
vertentissimo. Dar voce ai muri è entusiasman-
te. Ci sono pareti silenziose o timide, e altre ri-
dondanti e allegre. Pareti che meditano, altre
che urlano. E tutte possono stare sotto lo stesso
tetto, come stanno dentro di noi.
VIVE E VEGETE
L’equilibrio tra pieni e vuoti è fondamen-
tale. Da collezionista compulsivo, mi sono
dovuto confrontare da subito con l’argomen-
to, e il mio essere grafco in questo mi ha mol-
to aiutato. Riuscire a far stare tanti oggetti –
che siano quadri, libri o sculture – in poco
spazio o in spazi enormi, senza che questi si
diano fastidio reciprocamente o diano la sof-
focante sensazione di “troppo pieno”, è com-
plicato. Intanto bisogna avere buona fantasia
per immaginare “il posto” delle cose, e non
aver paura di provare e cambiare continua-
mente fnché l’equilibrio non sia soddisfacen-
te. Non bisogna nemmeno avere paura degli
abbinamenti impossibili, e del continuo evol-
vere di una parete, o mensola che sia. Cambia-
re, aggiungere, togliere... Una parete è viva,
come siamo vivi noi e i nostri gusti. Il grande
e il piccolo sono concetti relativi, è sempre e
ancora l’equilibrio che conta. Una cosa picco-
la ma con un forte impatto visivo può riempi-
re tranquillamente una grande parete, se non
addirittura una stanza. Al contrario, un gran-
de quadro può non vedersi o passare inosser-
vato per la sua banalità (o perché è stato illu-
minato male). I miei amici sono sempre
sorpresi nel vedere come certi oggetti presi nei
mercatini, da loro defniti “paccottiglia”, assu-
mano dignità e un’inaspettata bellezza una vol-
ta “impaginati” e abbinati in casa. Così come
certi quadri o grafche improbabili trovano una
loro armonia una volta appesi insieme. Sia
chiaro, questo si può fare anche con budget li-
mitatissimi. Anzi, così è ancora più stimolante.
MANIFESTI
Scelgo un quadro o un oggetto con il cuore.
Deve piacere, raccontare qualcosa di me. Che
sia un rigurgito della memoria o l’aspirazione a
un futuro diverso, questo si deve sentire, sem-
pre. C’è una bella diferenza tra una scelta vis-
suta e un mero e ineccepibile esercizio estetico.
Faccio alcuni esempi: nell’amore per il colore io
vivo la ribellione alla paura; la gente non si veste
di colori, ne è spesso terrorizzata (guardatevi
intorno in metropolitana). Prima l’ho appeso
alle pareti, poi l’ho indossato. I miei muri dan-
no energia, sempre. Mi ricordano le mie scelte,
OGNI PARETE È UNA PAGINA DA SCRIVERE
Servizio a pagina 84
APPROFONDIMENTO L’intervento dell’ospite, ALFRED DRAGO
97CASAIV
Come racconta
Alfred Drago,
accostando con
gusto e personalità
OGGETTI ANCHE
DI POCO VALORE,
si può dare nuova
vita alla casa.
le mie aspirazioni, le paure e il coraggio. Da qui
l’amore per autori come Bruno Munari o Julio
Le Parc. Nel vintage c’è tutto il mondo dell’in-
fanzia e dell’adolescenza, della formazione del
gusto. Un pezzo di una vecchia insegna dismes-
sa cita, per esempio, il mio lavoro di grafco. Se
volete fare esercizio, registratevi su Pinterest
(nuovo social network di cui sono appassiona-
to): qui la ricerca e gli stimoli non hanno limiti.
CAOS CALMO
Se ho un quadro o un’immagine che ritengo
abbia un signifcato forte (e non necessariamen-
te un valore alto, può anche essere una pagina
strappata da un giornale) allora lo isolo, gli creo
una sorta di altare. La parete nuda intorno a lui
diventa un enorme passepartout e, se posso, so-
pra gli punto anche una luce. Cosa che ti co-
stringe a fermarti e chiederti perché sia lì, non
puoi non notarlo. Deve comunque e sempre
colloquiare con quello che ha intorno, che sia
un tavolo o una poltrona. Cerco allineamenti,
corrispondenze cromatiche o calcolate disto-
nie di stile. Difcilmente seguo la simmetria,
anzi, al contrario, la evito. Mi permette di cer-
care e trovare l’equilibrio con altro. La sorpresa
diverte chi la sa cogliere. Se invece ho voglia di
abbinare cose diverse tra loro per forma e stile,
allora l’efetto quadreria o collage è l’ideale.
Parto da un nucleo originario appoggiato allo
spigolo di una parete o allineato allo stipite di
una porta e poi, a poco a poco, aggiungo nuovi
acquisti. L’alternanza tra spazio vuoto e zone
d’accumulo funziona. L’importante è che il
caos sia sempre contenuto in una forma ordi-
nata e rassicurante. L’ho imparato guardando i
vecchi kimono giapponesi, la forma perfetta e
rigorosa dell’abito contiene una quantità di
fantasie, colori e forme che non metteremmo
mai insieme. Eppure, l’efetto è armonioso e
stupefacente. Provare per credere. Regola fon-
damentale: quando trasloco o faccio una con-
sulenza, lascio sempre le pareti per ultime.
COMPROMESSO VINCENTE
Prima i mobili, poi le luci e infne i qua-
dri, a causa degli equilibri che cambiano
completamente. Sto ore a studiare i volumi
degli spazi, il peso dei muri vuoti e le rela-
zioni tra loro, la luce, la vivibilità dei luoghi
e la visuale da seduti, sdraiati o in piedi.
Poi, come preso da un raptus, comincio ad
appendere. Le mie case tendono sempre a
essere un involucro neutro, che non invec-
chia, per poter accogliere nel tempo mobi-
li, quadri o oggetti sempre diversi. Il convi-
vere con un’altra persona, e dei bambini,
ha dato un valore pratico, oltreché estetico,
alle scelte. E il necessario compromesso ha
dato risultati inaspettati.
98 CASA REPORTAGEIV
Architettura e natura, maschile e femminile, luce e om-
bra, Yin (negativo) e Yang (positivo). Dal dualismo e
dalla dialettica tra gli opposti può nascere l’armonia –
nella vita come nell’abitare – due ambiti che risultano
essere strettamente correlati, considerando che il corpo è il tempio
dell’anima e che la casa è come una seconda pelle.
A dimostrare la validità di questo approccio è una palazzina su tre piani situata a Milano, e modellata dal lavoro d’equipe tra un archi-tetto specializzato in bio e Feng Shui (in italia-no «vento» e «acqua») e la sua compagna, interior designer e insegnante di yoga.
Il segreto, spiegano i due esperti, sta nell’equilibrio dinamico tra noi
stessi e la nostra casa e di conseguenza, a una scala maggiore, con la
città e con il mondo in cui viviamo. Il Feng Shui, arte millenaria di
abitare in armonia con l’energia dell’universo, può diventare un poten-
te strumento riequilibratore, e progettare la propria casa può rivelarsi
terapeutico. Purtroppo non ci si può afdare a ricette precostituite e
pronte all’uso, ma è necessario uno studio profondo, anche flosofco,
della materia, meglio se con la guida di uno specialista come l’architetto
Mauro Bertamè, che abita in questa casa e che ha un approccio multi-
disciplinare (spazia infatti dalla fsica alla matematica, dalla storia alla
flosofa). Il suo lavoro si sviluppa in modo sinergico con quello della
compagna, Alessandra Bramini, molto vicina alla cultura indiana.
Per informazioni: www.maurobertame.it e www.braminiyoga.com.
L’ORIENTE
ABITA
A MILANOVivere in una città seguendo i ritmi
della natura e assecondandone le forme,
in un’armonia ottenuta anche attraverso
lo yoga. Così ha organizzato i propri spazi
una coppia appassionata di Feng Shui.
foto di
ADRIANO BRUSAFERRI
servizio di
ALESSANDRO PASINELLI
testi di
BARBARA GEROSA
99CASA REPORTAGEIV
A sinistra, il
GIARDINO orientale
della casa di
Mauro Bertamè
e Alessandra
Bramini, a Milano.
Architettura e
natura qui trovano
un perfetto
equilibrio, grazie
alle regole del
Feng Shui a
cui si è ispirato
l’architetto. Tra le
piante utilizzate
si annoverano le
NINFEE, la Sophora,
l’acero, il nespolo
e il BAMBÙ, che
in virtù della sua
flessibilità affronta
anche la tempesta
senza spezzarsi.
L’atmosfera
è mistica fin
dall’ingresso:
la figura sul
portone del garage
(pagina accanto)
rappresenta uno
YOGIN, colui che
pratica lo yoga.
100 CASA REPORTAGEIV
A destra, l’ANGOLO
RELAX: si affaccia
su uno stagno
con una piccola
fonte d’acqua, che
produce un rumore
rilassante. Sotto
il pergolato con la
vite del Canada,
che d’autunno
si tinge di rosso,
POLTRONCINE
di produzione
industriale che sono
state abbassate,
per renderle più
ergonomiche e
comode quando
si beve il tè. La
LANTERNA alla sera
crea una piacevole
atmosfera. Le
CAMPANE TIBETANE
sopra la testa del
Buddha producono
suoni in armonia
con le vibrazioni
delle sfere celesti.
101CASA REPORTAGEIV
L’ultima frontiera del benessere? «L’antico eppure sempre attuale potere taumaturgico delle piante, e dell’acqua»
A destra uno
scorcio dell’edificio,
con i balconi
schermati dal
RAMPICANTE. Il lato
a sud è isolato con
A sinistra, lo
STAGNO, che
secondo il Feng
Shui ha un effetto
benefico sull’uomo.
La PASSERELLA
sospesa, in
legno, trasmette
una gradevole
sensazione
di passaggio e
di cambiamento.
sughero e TAVOLE
DI LARICE trattato
a cera. Sotto, ha
funzione simbolica
la farfalla di metallo
posata tra i rami.
102 CASA REPORTAGEIV
È completamente
immerso nel verde
l’ambiente di casa
DEDICATO ALLA
MEDITAZIONE, e
usato anche per
i corsi di yoga.
Le VETRATE da
pavimento a soffitto
creano una perfetta
continuità tra interni
e giardino. Per
essere più elastico, il
PARQUET DI LARICE
a doghe lunghe
è inchiodato su
magatelli annegati
nel cemento.
Dietro la statua del
Buddha è stata
disposta una fila
verticale di mattoni
per “smussare” un
angolo troppo netto,
come suggerisce
il Feng Shui.
Sotto, lo SPECCHIO,
disposto ad arte
per riflettere una
benefica lanterna.
Ogni pezzo d’arredo, collegato idealmente ai cinque elementi naturali, ha una forte valenza simbolica
103CASA REPORTAGEIV
Piuttosto eclettico,
l’arredamento
degli interni
mescola pezzi di
stili e provenienze
diverse. A sinistra,
nel soggiorno,
l’antica PORTA
CON BATTACCHIO
in ottone è indiana,
ed è un objet
trouvé anche la
base della vecchia
MACCHINA PER
CUCIRE, qui usata
come tavolino, con
l’aggiunta di un
piano in cristallo.
Divano in pelle
bianca, pavimento
in PORFIROIDE NERO
A SPACCO.
104 CASA REPORTAGEIV
L’ordine? Secondo il Feng Shui
è una questione di “equilibrio
in movimento”
Qui accanto, la
collezione di PIATTI
DAI MOTIVI DORATI
è un abaco di
simboli ancestrali.
A sinistra, un
dettaglio del
lampadario di Ingo
Maurer, con il foglio
che riproduce
un BUDDHA.
A sinistra, è stato
personalizzato con
l’aggiunta di alcune
foto il LAMPADARIO
Zettel’z, di Ingo
Maurer. Il TAVOLO
in legno massiccio
è qui abbinato,
per contrasto,
alle evanescenti
SEDIE Louis
Ghost, di Philippe
Starck per Kartell.
Sotto, vista
ravvicinata del
CLASSIFICATORE
indiano, in stile
coloniale inglese.
CASA REPORTAGEIV 105CASA REPORTAGEIV
Ha più di cento anni ed è ancora in perfetto
stato il DIVANO Chesterfield inglese originale,
con il caratteristico schienale in pelle
capitonné, accostato al CONTENITORE con
cassetti in profumato legno di teak. Sul mobile,
un DIFFUSORE D’INCENSO a forma di pavone
e una testa di Buddha in cristallo di rocca.
La zona relax è collegata al soprastante angolo
studio. Pareti di un riposante color lilla.
106 casa reportageIV
Il baldacchino del letto e un’apposita rete servono a ridurre gli effetti degli eventuali campi elettromagnetici
Sotto, un angolo
dello studio: affisse
alla trave vi sono
delle BaNDIERINE
TIBETaNE in tessuto
con inserito un
mantra (espressione
sacra). Le pareti
sono foderate di
librerie IN LEGNO DI
PINO tinto a cera.
Sopra, nell’area
dinette della
cucina,
il lampadario
Campari Light
di Ingo Maurer.
Il pavimento in
PIETRa a sPaccO
(quarzite gialla del
Brasile), posata
a opus incertum,
forma proprio
sotto il tavolo una
spirale, con al
centro un’agata,
che ha la funzione
di facilitare l’attività
digestiva. Una
sedia impagliata
è abbinata a
uno sGaBELLO
Da PIaNIsTa.
107casa reportageIV
È un pezzo progettato dall’architetto
Mauro Bertamè per Feg e ora non più
in produzione il LETTO con speciali
schermature che attenuano le eventuali
onde elettromagnetiche.
108108 casaIV
APPROFONDIMENTO
di barbara gerosa
L’Oriente, con i suoi insegnamenti
millenari, può essere d’aiuto anche per
creare ambienti armonici in un habitat
contemporaneo e occidentale.
Con operazioni alla portata di tutti,
che qui ci illustra un progettista.
servizio a pagina 98
9998 casa reportageIV casa reportageIV
Architettura e natura, maschile e femminile, luce e om-
bra, Yin (negativo) e Yang (positivo). Dal dualismo e
dalla dialettica tra gli opposti può nascere l’armonia -
nella vita come nell’abitare - due ambiti che risultano
essere strettamente correlati, considerando che il corpo è il tempio
dell’anima e che la casa è come una seconda pelle.
A dimostrare la validità di questo approccio è una palazzina su tre piani situata a Milano, e modellata dal lavoro d’equipe tra un archi-tetto specializzato in bio e Feng Shui (in italia-no «vento» e «acqua») e la sua compagna, interior designer e insegnante di yoga.
Il segreto, spiegano i due esperti, sta nell’equilibrio dinamico tra noi
stessi e la nostra casa e di conseguenza, a una scala maggiore, con la
città e con il mondo in cui viviamo. Il Feng Shui, arte millenaria di
abitare in armonia con l’energia dell’universo, può diventare un poten-
te strumento riequilibratore, e progettare la propria casa può rivelarsi
terapeutico. Purtroppo non ci si può afdare a ricette precostituite e
pronte all’uso, ma è necessario uno studio profondo, anche flosofco,
della materia, meglio se con la guida di uno specialista come l’architetto
Mauro Bertamè, che abita in questa casa e che ha un approccio multi-
disciplinare (spazia infatti dalla fsica alla matematica, dalla storia alla
flosofa). Il suo lavoro si sviluppa in modo sinergico con quello della
compagna, Alessandra Bramini, molto vicina alla cultura indiana.
Per informazioni: www.maurobertame.it e www.braminiyoga.com.
l’orIenteabIta a mIlanoVivere in una città seguendo i ritmi
della natura e assecondandone le forme,
in un’armonia ottenuta anche attraverso
lo yoga. Così ha organizzato i propri spazi
una coppia appassionata di Feng Shui.
foto di
aDrIano brUsaFerrI
servizio di
alessanDro PasInellI
testi di
barbara Gerosa
a sinistra, il
GIarDIno orientale
della casa di
Mauro Bertamè
e alessandra
Bramini, a Milano.
architettura e
natura qui trovano
un perfetto
equilibrio, grazie
alle regole del
Feng Shui a
cui si è ispirato
l’architetto. tra le
piante utilizzate
si annoverano le
nInFee, la Sophora,
l’acero, il nespolo
e il bambÙ, che
in virtù della sua
flessibilità affronta
anche la tempesta
senza spezzarsi.
L’atmosfera
è mistica fin
dall’ingresso:
la figura sul
portone del garage
(pagina accanto)
rappresenta uno
YoGIn, colui che
pratica lo yoga.
Secondo l’antica arte cinese del Feng
Shui, nel progettare un apparta-
mento bisogna tenere conto dei cinque
elementi primari – legno, fuoco, terra, me-
tallo, acqua –, che corrispondono in qual-
che modo ai cinque sensi, e del Ba-gua,
ovvero la “bussola” (schema a sinistra).
Quest’ultimo è un complesso sistema di
orientamento della casa, delle stanze e de-
gli arredi, un principio ordinatore applica-
to e interpretato dal progettista, che trova
conferme nel buon senso e in altre discipli-
ne, come la bioarchitettura. Spiega l’archi-
tetto Mauro Bertamè che «nel disporre
funzioni e mobili è bene seguire il principio
della polarizzazione, ovvero la capacità di sta-
Nello schema a
destra del soggiorno
di casa Bertamè-
Bramini si notano
alcune PreseNZe
sIMboLIcHe:
1. l’analemma, una
specie di meridiana
che descrive la
posizione del sole
durante l’anno;
2. un bastoncino da
orientare a seconda
delle attività che si
stanno svolgendo;
3. il camino che
simboleggia il fuoco,
da posizionare a sud;
4. gli specchi che,
sempre secondo
la teoria della
polarizzazione dello
spazio, vanno invece
messi a nord.
Ristrutturare casa è un modo per imparare a conoscere meglio se stessi, oltre che l’occasione per eliminare fonti di inquinamento e di stress. Ce lo spiega l’architetto milanese Mauro Bertamè, cultore di Feng Shui.
REgOlE ANTIchE PER STARE bENE
Il baMbÙ è tra
i numerosi simboli
dell’arte del
Feng Shui. Secondo
questa disciplina,
si deve raggiungere
un equilibrio
tra Yin e Yang
(vedi box “Parole
chiave”), per
produrre un’energia
positiva capace di
reNDere DINaMIco
Lo sPaZIo.
Sopra, uno
schema grafico
dei cosiddetti
ba-gua: speciali
“bussole” che,
per il Feng Shui,
vanno sovrapposte
alla planimetria
di ogni stanza,
per determinarne
caratteristiche
e orientamento.
1
3
2
4
foto adriano brusaferri
109109casaIV
IL LegNo qui è
rappresentato dal
tavolo-archetipo
Zeus, di Vincent
Van Duysen per
Poliform.
L’acqua è
simboleggiata
dalla trasparenza
della sedia Louis
Ghost di Philippe
Starck per Kartell.
IL MetaLLo è
rappresentato dal
tessuto per tende in
lino dorato Aramis
(in alto) e dalla carta
da parati dai riflessi
iridescenti Wow
di Dedar (sopra).
PAROlE
chIAvE
L’arIa è l’elemento
primordiale evocato
dal lampadario
Zettel’z di Ingo
Maurer (foto sopra).
Sono i punti energetici
del corpo: i più
importanti sono 7 .
Anche la casa ha i suoi.
Arte di localizzare
gli edifci e di
sistemare gli arredi
interni agli ambienti
fnalizzandoli al
massimo benessere ed
eliminando le possibili
fonti inquinanti.
Usati in cosmologia,
corrispondono
ai cinque sensi e sono
legno, fuoco, terra,
metallo e acqua.
Sono gli eterni opposti
e letteralmente
signifcano il lato
in ombra (Yin)
e quello soleggiato
(Yang) della collina.
cHakra
cINque eLeMeNtI
geoMaNZIa
YIN e YaNg
bilire un “equilibrio dinamico” delle energie
prodotte dagli elementi primari». Il che si tra-
duce in una distribuzione attenta di alcuni
elementi in relazione tra loro. Come gli spec-
chi – considerati l’Aspirina del Feng Shui –,
oppure l’analemma solare, la forma di 8 che il
Feng Shui consiglia di inserire a pavimento e
che collega idealmente la casa al movimento
del sole nelle diverse stagioni e ore del giorno.
l’AbbINAMENTO TRA glI ARREDI
«Quando le combinazioni di arredi ci
appaiono gradevoli, tendiamo a spiegarlo
come una capacità soggettiva», continua
Bertamè. «Ma c’è dietro anche un signifcato
più profondo, legato alle forme ancestrali e
ai materiali primordiali». Ogni mobile e og-
getto, infatti, secondo il Feng Shui ha un va-
lore simbolico. E sono fondamentali anche
gli accostamenti, che non devono essere ca-
suali, ma studiati. Ne è un buon esempio la
casa dell’architetto, nelle pagine precedenti.
9998 casa reportageIV casa reportageIV
Architettura e natura, maschile e femminile, luce e om-
bra, Yin (negativo) e Yang (positivo). Dal dualismo e
dalla dialettica tra gli opposti può nascere l’armonia -
nella vita come nell’abitare - due ambiti che risultano
essere strettamente correlati, considerando che il corpo è il tempio
dell’anima e che la casa è come una seconda pelle.
A dimostrare la validità di questo approccio è una palazzina su tre piani situata a Milano, e modellata dal lavoro d’equipe tra un archi-tetto specializzato in bio e Feng Shui (in italia-no «vento» e «acqua») e la sua compagna, interior designer e insegnante di yoga.
Il segreto, spiegano i due esperti, sta nell’equilibrio dinamico tra noi
stessi e la nostra casa e di conseguenza, a una scala maggiore, con la
città e con il mondo in cui viviamo. Il Feng Shui, arte millenaria di
abitare in armonia con l’energia dell’universo, può diventare un poten-
te strumento riequilibratore, e progettare la propria casa può rivelarsi
terapeutico. Purtroppo non ci si può afdare a ricette precostituite e
pronte all’uso, ma è necessario uno studio profondo, anche flosofco,
della materia, meglio se con la guida di uno specialista come l’architetto
Mauro Bertamè, che abita in questa casa e che ha un approccio multi-
disciplinare (spazia infatti dalla fsica alla matematica, dalla storia alla
flosofa). Il suo lavoro si sviluppa in modo sinergico con quello della
compagna, Alessandra Bramini, molto vicina alla cultura indiana.
Per informazioni: www.maurobertame.it e www.braminiyoga.com.
l’orIenteabIta a mIlanoVivere in una città seguendo i ritmi
della natura e assecondandone le forme,
in un’armonia ottenuta anche attraverso
lo yoga. Così ha organizzato i propri spazi
una coppia appassionata di Feng Shui.
foto di
aDrIano brUsaFerrI
servizio di
alessanDro PasInellI
testi di
barbara Gerosa
a sinistra, il
GIarDIno orientale
della casa di
Mauro Bertamè
e alessandra
Bramini, a Milano.
architettura e
natura qui trovano
un perfetto
equilibrio, grazie
alle regole del
Feng Shui a
cui si è ispirato
l’architetto. tra le
piante utilizzate
si annoverano le
nInFee, la Sophora,
l’acero, il nespolo
e il bambÙ, che
in virtù della sua
flessibilità affronta
anche la tempesta
senza spezzarsi.
L’atmosfera
è mistica fin
dall’ingresso:
la figura sul
portone del garage
(pagina accanto)
rappresenta uno
YoGIn, colui che
pratica lo yoga.
110 CASAIV
Servizio a pagina 98
NOTA VERDE
Le componenti di un giardino
Feng Shui sono cariche di signi-
ficati simbolici. Il verde e l’acqua sono
gli elementi fondamentali, molto utili
per rivitalizzare interni ed esterni
dell’abitazione, che è bene siano tra
loro in stretta relazione visiva. Ne è un
perfetto esempio il piccolo giardino
studiato dall’architetto Mauro Ber-
tamè accanto alla sua abitazione, uno
spazio armonico ricco di punti visivi
forti, dove la natura infonde una sen-
sazione rilassante e piacevole, quasi di
estraniazione dal contesto urbano cir-
costante. «Oltre alle piante, consiglio
di inserire nella propria oasi altri ele-
menti naturali. Per esempio delle roc-
ce, oppure un laghetto, evitando però
l’acqua stagnante», spiega Bertamè. «È
importante poi creare una relazione
tra il bacino d’acqua e le pietre, for-
mando bordure e isolette. Può essere
di BARBARA GEROSA
Basta un piccolo angolo di verde per creare un microcosmo in armonia con i processi di crescita e di rinnovamento. Un luogo d’incontro tra natura e spiritualità.
SE IL GIARDINO
HA UN’ANIMA
foto Adriano Brusaferri
111CASAIV
Una PASSERELLA
collega due punti
focali. L’area più
“urbana”, a sinistra,
di grande soddisfazione sfruttare l’a-
spetto sonoro di una piccola fontana,
alla quale fa idealmente da contraltare
una campana tibetana. Se possibile, è
bene introdurre qualche animale, pesci,
tartarughe ecc.». Una presenza che si
può anche solo evocare, con sculture e
riproduzioni in pietra o in ferro battu-
to. Per il suo piccolo giardino, l’archi-
tetto ha scelto invece la solida e protet-
tiva fisicità di un Buddha in pietra.
LA SCELTA DELLE PIANTE
Quanto alla scelta delle specie, qui si è
optato per i sempreverdi a est (felci,
Rhyncospermum jasminoides, bambù e
nespolo) e per esemplari a foglie caduche
in prevalenza a sud e ovest (Sophora ja-
ponica, diverse varietà di acero della Cina
e del Giappone, sambuco e vari tipi di
Prunus ornamentali). Con un’accortezza:
formare boschetti dai colori che si alter-
nano al mutare delle stagioni.
Ogni specie verde ha la sua
collocazione ideale per il massimo
beneficio
rappresenta il
presente. Quella al
confine del giardino
simboleggia il futuro.
112 caSa reporTageiV
Stanze total white e lucide superfci che moltiplicano la luce,
in questa abitazione su due livelli in Danimarca. Allestita dalla
padrona di casa con mobili e oggetti dalle tonalità morbide.
bianco
nordico
Nel LiVinG e
nella zona pranzo
(sullo sfondo),
diversi mobili sono
disegnati da Tine
Kjeldsen: il diVano
grigio ferro e i
cUScini, i TaVoLini
(tranne quello
bianco vietnamita
accanto al camino),
le LaMPadE, il
PoUF. Il cuscino a
terra di fronte al
camino proviene
dalla Turchia.
113caSa reporTageiV
testi di
FEdErica PEdrETTi
foto di
raUL candaLES/PhoToFoyEr
114 casa reportageIV
115casa reportageIV
Il valore del bianco nel rifettere una
più intensa luminosità naturale lo si
apprezza soprattutto in luoghi e si-
tuazioni dove, per buona parte
dell’anno, le ore di luce sono poche, le
piogge sono abbondanti e l’atmosfera è
più grigia rispetto alle nostre latitudini.
Come in Danimarca. L’abitazione in que-
ste pagine è in un piccolo villaggio vicino
alla città di Odense, sull’isola di Fionia.
I padroni di casa – l’interior designer Tine Kjeldsen e il marito Jacob Fossum – hanno creato una sequenza di candide stanze.
Unica concessione al total white da parte
di Tine, che ha curato gli interni, sono i
contrappunti rappresentati dal legno, dai
tessuti per divani e pouf, da tappeti, stuoie
e paralumi delle lampade, caratterizzati
da nuances comunque neutre e lievi. Con-
ferma Tine: «Ho scelto arredi in differenti
tipi di legno per dare agli ambienti una
maggiore personalità e creare contrasti
con il bianco delle pareti e dei pavimenti,
uno sfondo perfetto per gli arredi e gli og-
getti che collezioniamo e che più amia-
mo». Questi, in gran parte, sono stati di-
segnati e realizzati da lei, e li trovate in
vendita anche on line (www.tinekhome.
com; per altre immagini http://pinterest.
com/tinekhome), alcuni sono ricordi di
viaggio, di famiglia, eredità dal passato.
La casa, che mantiene l’originale stile neo-
classico, è disposta su due livelli, per 380
mq complessivi, più un provvidenziale
ampio spazio all’aperto, arredato per la
migliore accoglienza (la coppia ha tre fgli
e numerosi amici). Al piano terra si susse-
guono living e zona pranzo; poi c’è la cuci-
na e una stanza per gli ospiti con bagno; al
piano superiore ci sono quattro camere da
letto con i rispettivi bagni. Prima c’erano
otto camere, ognuna dotata di stufa tradi-
zionale, ma «le piccole stanze, per quanto
graziose siano, non si possono accordare
al nostro stile di vita», conclude Tine.
a lato, la cUcINa
sU MIsURa, con
top in legno wengé
e FORNO Smeg. La
stuoia artigianale
arriva dal Marocco.
Nella pagina
accanto,
la zona pranzo:
il TaVOLO di legno
è cinese, le sEDIE
e gli sGaBELLI
provengono dai
mercatini. PIaTTI
e POsaTE di tine
Kjeldsen.
116 casa reportageIV
a lato e qui sotto,
ancora la cucina.
La POLTRONa
e il POUF sono di
tine Kjeldsen, il
TaVOLO è cinese
ma si trova in
vendita sul sito
della designer, così
come gli oggetti.
La DIsPENsa
è un vecchio
mobile francese
adattato, e accoglie
ordinatamente
Un décor delicato, né invadente né vistoso, che ai
contrasti netti preferisce la ricerca di armonia
gli accessori per
la tavola (tutti di
tine). In basso,
la collezione di
caNDELIERI sopra
uno scrittoio antico.
In tutta l’abitazione
il PaVIMENTO è
di legno di pino
danese, dipinto di
bianco per dare
più luminosità agli
ambienti. Nella
pagina accanto, la
zona relax all’aperto.
117casa reportageIV
118
In esterni, PaVIMENTO a listoni di legno
pressato e mordenzato color marrone
scuro. «Dobbiamo ridipingerlo ogni due
anni: da noi piove troppo!», si lamenta
tine. Suoi anche gli arredi outdoor.
casa reportageIV
119casa reportageIV
a lato, la caMERa
dei proprietari:
accanto al
LETTO di Ikea, la
cassaPaNca in
legno è un’eredità
di famiglia.
La confortevole
cHaIsE-LONGUE
è di Côté Bastide
(www.cotebastide.
com), LaMPaDa
da terra di Bestlite
(www.bestlite.
Candida anche la facciata dell’edificio, che conserva le sue
forme classiche
org.uk). Il TaVOLO
addossato alla
parete è di origine
vietnamita, mentre
lo sPEccHIO è
francese. Sopra, il
bagno: la sTUOIa
è marocchina,
lampade di
Bestlite. saNITaRI
di Kvik (www.kvik.
com) come i mobili,
identici a quelli
della cucina.
SCEGLIAMO LA QUALITÀ ITALIANAAIUTANDO LA NOSTRA ECONOMIA
SCOPRI SUL SITO I RIVENDITORI CHE ADERISCONO ALL’INIZIATIVA
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121casa reportageIV
servizio di
FRaNcEsca ODDO
allineati
nell’ingresso,
VETRI DEGLI
aNNI ’50 trovati
nei mercatini,
che attendono
di diventare
lampade colorate.
Sono oltre 200.
a ospitarli, vecchie
urne elettorali
del dopoguerra.
A Firenze un’antica falegnameria si
trasforma in abitazione. A darle forma,
objets trouvés e materiali riciclati:
dalle librerie ai cuscini decorati, ogni cosa
qui racconta una storia.
IL FascINO
DEL VINTaGE
foto di
LuIGI FILETIcI
122 CASA REPORTAGEIV
Abitare in una ex falegnameria:
è ciò che accade all’architetto
Alessandro Capellaro, titola-
re assieme a Sabrina Bigna-
mi dello studio di progettazione b-arch
(www.b-arch.it). A Firenze ha sistemato
per sé questo spazio aperto e fluido di
200 metri quadrati, in cui si conservano
l’ampia visuale e la memoria dell’attività
originaria. A eccezione dei pochi arredi
moderni e del parquet industriale di
nuova fattura, l’abitazione recupera in-
fatti tutto il fascino del passato, dalle vol-
te in muratura ai vecchi bancali. Ma le
vere protagoniste di questo originale
pied-à-terre sono le circa trecento urne
elettorali del dopoguerra, scovate per
caso da un rigattiere.
Senza essere state modifica-te in alcun modo, sono diventa-te la base dell’intero arreda-mento: creano pareti divisorie, scaffali, librerie, basi per tavo-li, scrivanie, letti e altro ancora.
«Sono sempre gli oggetti ad animare
le case, con la loro storia e il loro valore
simbolico», spiega Alessandro sorseg-
giando il caffè da una tazzina anni ’70:
vintage, come del resto tutta questa abi-
tazione. A base di materiali riciclati, og-
getti ritrovati nei mercatini, nella canti-
na di famiglia e nei vecchi magazzini di
una vicina struttura ospedaliera.
123CASA REPORTAGEIV
In queste foto
la ZONA GIORNO,
con pavimento in
parquet industriale
e soffitto voltato.
Il lungo TAVOLO
SMALTATO,
circondato dalle
Polypropylene
Chair (di Robin
e Lucienne Day),
proviene dal
deposito di una
Asl, così come la
lampada chirurgica
in ingresso.
Le vecchie urne,
con timbri e
nastro adesivo
di un tempo,
diventano MOBILI
PER LA CUCINA,
pareti divisorie,
contropareti dietro
le quali si celano
gli impianti.
oltre la parete,
composta da
“scatole elettorali”
e pensili degli
anni ’50, si trova
uno spazio per
la notte. poggiate
sul pavimento,
sTaMPE TROVaTE
NEI MERcaTINI, tra
cui quella di un
illustratore toscano
di riviste dedicate
all’aviazione.
124 casa reportageIV
125casa reportageIV
La zona più intima
della casa ospita il
bagno, l’angolo con
caMINO IN FERRO,
divani letto creati
con le urne (sotto)
e la “camera
matrimoniale” (a lato)
con lampade arancioni:
quella a sinistra è
Nesso di artemide.
Cuscini di Sabrina
Bignami, ideatrice
del brand Flanelle.
Divide gli ambienti
un aRMaDIO sU
ROTELLE, con quadro
di Silvia Cardini.
Accanto allo scrittoio costruito con le vecchie urne elettorali, la sedia è un classico degli Eames
Su ogni numero l’inedito racconto
di narratori che si divertono con
noi nel trarre ispirazioni dalle
storie non scritte degli oggetti
e degli arredi. Buona lettura!
MARCO MISSIROLI è nato a
Rimini, il 2 febbraio 1981. Con il
suo romanzo d’esordio ha ricevu-
to nel 2006 il Premio Campiello
Opera prima. Ha pubblicato “Il
buio addosso” e “Bianco”.
Il suo ultimo libro:
IL SENSO DELL’ELEFANTE,
edito da Guanda.
VISIONI D’AUTORE
126 CASAIV
Non ho alcun segreto nella vita, tranne uno. Sono un ladro. Per il resto non ho mai tradito la mia idea di onestà, lavoro da trentacinque anni nello stesso ufficio, pago le tasse, vado a messa la domenica, ho accudito due figli e una moglie. Poi lei
è morta, e i miei due bambini sono diventati adulti e hanno fatto fami-glia. È stato quel giorno, quando anche la mia secondogenita se n’è andata, che ho preso la chiave dal comodino e mi sono diretto dall’al-tra parte della città.
Lì ho un magazzino che nessuno conosce. Custodisce ruberie di mezzo secolo. Quel giorno l’ho aperto e ho iniziato a caricare il fur-gone. Ho fatto settanta viaggi in due settimane per portare tutto a casa. Ho buttato la roba che mi ricordava mia moglie e i miei figli, e ho messo la nuova. C’è anche la prima macchinina presa di nascosto all’oratorio. È poco, a dire la verità, ma ottenuto con l’arte di saper-lo fare. Come quando sono entrato in un robivecchi, vent’anni fa, e l’ho alleggerito di trecento urne elettorali appena restaurate.
Ho impiegato cinque notti per riuscirci.
Il proprietario era a casa malato, lo sapevano tutti, di lì a poco è morto. Non fu un gran reato. Più grave è stato innamorarsi di un dipinto in un museo abbastanza celebre. Ho dovuto studiare con cura la situazione prima di mettermi all’opera.
Comunque, lo faccio perché le cose degli altri sono di certo più interes-santi delle nuove. È una forma di empatia. Come i tredici vetri fatti spa-rire nei negozi del quartiere quando ero ragazzino, chissà quante perso-ne avevano visto prima di me. Per non parlare del tappeto adocchiato da un barbiere, ce l’ho fatta perché la porta sul retro era difettosa.
Sono invisibile, ho imparato a esserlo sul lavoro. Possiedo giacche e cravatte sobrie, una voce lieve, gesti cauti, la scrivania in ordine. La-vorare con i numeri insegna la leggerezza, e il rischio. In casa mia convivono seicento tra colori e forme. Non è azzardo, questo?
Dicono che un ragioniere non abbia fantasia, guar-dare per credere.
EMPATIEUn racconto breve di
MARCO MISSIROLI
per
128128 casaIV
APPROFONDIMENTO
Nuovissime le
luci MULTIcOLOR
Meltdown di
Johan Lindstén
per Cappellini. La
singola si acquista a
partire da € 385.
di BaRBaRa GEROsa
Bombate, sagomate, di proporzioni generose, le lampade con i paralumi colorati tornano di moda dopo anni di bianco assoluto. Forme e cromie che rievocano quelle originali degli anni ’30-70.
DIchIARAzIONE DI cOlORE
Il verde smeraldo è legato all’immagi-
nario dello scrittoio da ufcio, l’ambra
alla zona conversazione e le tinte pastello
alla cucina. Sono i toni delle luci – o solo
dei paralumi – collezionati nella casa alle
pagine precedenti da un architetto trendset-
ter. Prendendo spunto dalla sua selezione
abbiamo chiesto ad Alessandro Padoan del
negozio vintage Fragile Milano, che ha una
sede anche a Parigi (www.fragilemilano.
com), come va il mercato delle lampade de-
corative. L’esperto ci ha confermato che tor-
nano alla ribalta, specie quelle originali del
periodo ’30-70: «Naturalmente i prezzi va-
riano a seconda del materiale, del designer
e del produttore; pezzi ffies come quelli
pubblicati si possono trovare da noi a poche
centinaia di euro. Ci sono poi le lampade
storiche del Novecento italiano i cui prezzi,
come è facile immaginare, passano dalle po-
che centinaia a svariate migliaia di euro. Il
colorato Rimorchiatore di Gae Aulenti, per
fare un esempio, è la riedizione degli anni
’80 di una lampada uguale in alluminio del
’68 disegnata per l’azienda Candle, e il prez-
zo da noi proposto è di 1.000 euro».
MATERIA D’INVENzIONE
I vetri d’industrial design sono quasi
sempre stampati o sofati in stampo, quelli
sofati artistici caratterizzano invece esem-
plari prodotti a tiratura limitata o in pezzi
unici e possono quindi avere colori e “ma-
teria” molto vari. C’è poi una generazione
di luci con paralumi in materiale plastico
(plexiglas, metacrilato ecc.) che si trova-
no a costi abbordabili. Di grande moda al
momento sono i difusori in alluminio del-
le lampade anni ’50, nelle quali il colore è
molto richiesto e ricercato. In ogni caso, sia
le luci di modernariato sia quelle attuali che
ne rivisitano lo stile ofrono la possibilità di
muoversi tra le pagine della storia del de-
sign cogliendone gli aspetti più vivaci.
Evanescenti bolle di vetro dai toni fluo, forme
plastiche in resine dagli stampi elaborati,
paralumi metallici. Sono alcuni dei materiali
usati nelle lampade – in bella mostra
nella casa fiorentina – prodotte oggi con
linee d’epoca, da collezionare.
servizio a pagina 121
Sotto, PXL, design
Fredrik Mattson
per Zero Lighting,
è in aLLUMINIO
cOLORaTO
e costa € 1.165
(altezza cm 49,5).
129129casaIV
Contornata da PETaLI DI
VETRO, la sinuosa Marigold
di aMariaCriativa è alta
cm 38 e costa € 850.
Il corpo della lampada, in materiale plastico semitrasparente, può cambiare
colorazione grazie a sistemi led facilmente programmabili (ci vuole però un
software “dedicato” che miscela i toni e stabilisce i cambi di colore). La fonte
luminosa diventa così un elemento dinamico capace di animare gli interni.
Questo il segreto di Minerva di Disano che, con un diametro di cm 120, è in grado
di creare scenari differenti e catturare l’attenzione. Il prezzo? € 1.500 circa.
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In VETRO DI MURaNO
e disegnata da
Hilton McConnico
la lampada
Champignon (alta
cm 33 e 43,
€ 2.600, Formia).
Marzia Mosconi per Alt Luci
Alternative firma la morbida Charlie,
disponibile con i TUBETTI PLasTIcI
in vari colori (Ø cm 45, da € 345).
Righe variopinte
caratterizzano
Jacaranda di
Voltolina, qui nella
versione a 3 LUcI
con vetro lavorato
a mano (€ 559).
Digit, in vetro di
Murano sOFFIaTO a
BOcca (sotto), è
un’idea di Emmanuel
Babled prodotta
in edizione limitata.
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S I S T E M I E T E S S U T I
132 CASA TEATRO DI POSAIV
servizio di ALESSANDRA LAUDATI testi di BARBARA GEROSAfoto di ADRIANO BRUSAFERRI
IL MONDO
IN UNA STANZADormire, studiare, contenere, ricevere gli amici: tutto in un unico spazio. Sfruttando arredi ingegnosi e soluzioni décor, in accordo con la personalità di bambini e ragazzi.
Animo creativo o libero pensato-
re giramondo? Qualunque sia
l’attitudine, è importante che la
camera rispecchi l’indole di chi
la abita e risponda anche alle esigenze delle due
principali fasce d’età: pre-scolare e scolare.
DA 3 A 5 ANNI
Secondo gli architetti Alice Furioso e
Marta Di Vincenzo, fondatrici di Yellowba-
sket.it, il primo e-commerce in Italia a occu-
parsi interamente di design per bambini, l’ide-
ale è defnire due aree distinte: una destinata al
riposo, e l’altra, posta nella parte più luminosa
della camera, per il gioco e in seguito lo studio.
Quest’ultima dovrà prevedere una zona libera
da arredi ma identifcata da un tappeto adat-
to per le attività a terra, e una “situazione”
con tavolino e sedie per dare spazio alle pri-
me attività che i bimbi svolgono da seduti. In
questa fascia d’età, i bambini si abituano a te-
nere in ordine i loro oggetti, perciò è impor-
tante prevedere arredi dove possano riporre
da soli giocattoli, libri e capi d’abbigliamento.
Quanto ai colori, i due architetti consigliano
quelli complementari, da utilizzare anche per
riconoscere le diverse funzioni nella camera:
per esempio, verde e lilla o arancio e azzurro.
Dettaglio della TESTATA tricolore del letto
Discover, prodotto da Doimo Cityline,
come la libreria Orione sullo sfondo; in
nobilitato e in laccato (più di 20 colori).
133CASA TEATRO DI POSAIV
Sono di Doimo Cityline i PENSILI Club (composizio-
ne in foto, da € 1.190). Sui ripiani, PELUCHE di
Ikea, CAMION di legno da Yellowbasket.it (€ 37)
come il set per il PICNIC in tessuto (€ 39); CUSCINO
Octopus (Trend House, € 33), LIBRI da L’Affiche. La
parete di fondo è tinteggiata alla base con la VERNI-
CE EFFETTO LAVAGNA Metroblackboard (Metropolis,
da € 20/mq in opera). Si trovano da Jannelli&Volpi
la CARTA Puntini di Marimekko, adatta anche a pa-
vimento (il rollo da m 0,70x10 costa € 124,80), e
la CARTA DA PARATI Nuvole di Papier Peint usata
come scendiletto (m 0,53x10, € 65). A sinistra, di
Domodinamica il TAVOLINO Foglio (cm 91x40x51
h, € 690) completo di risme da colorare e le SEG-
GIOLINE Cuscino (€ 220 cad.). Sulla sedia, BAMBO-
LA Lekamrat di Ikea (€ 9,90); sul tavolo, PORTAMA-
TITE Furo (Pianoprimo, € 125). Il LETTO Discover di
Doimo Cityline (cm 203x90x88 h, da € 340) è
vestito con il SET COPRIPIUMINO Ikea PS 2012
(Ikea, € 55,90). La SEDIA Alma di Magis è in vendi-
ta anche da Yellowbasket.it (a € 38,50) come la
LUCE CONIGLIETTO di Egmont Toys (€ 54).
134 CASA TEATRO DI POSAIV
I muri sono superfici da interpretare, su cui i giovanissimi possono esprimere la loro fantasia La parete di fondo è rivestita con la CARTA
DA PARATI World di Wall&Decò (€ 101/mq).
La zona studio è risolta con lo SCRITTOIO
Boog di Zalf (€ 1.024). Sul tavolo, LAMPA-
DA Luxy T2 di Donegani&Lauda per Rota-
liana (€ 347); VOLUMI della Libreria dello
Sport. SEDIA Myto disegnata da Konstantin
Grcic per Plank Collezioni (€ 235,95). Il
LETTO imbottito e ricoperto con tessuto
sfoderabile Selà di Zalf (cm 106x211x70
h, € 827) è vestito con il COMPLETO COPRI-
PIUMINO singolo Rugiada di Bossi (cm
155x200, € 149). Accanto al letto, APPLI-
QUE bianca Bellevue AJ di &Tradition, de-
sign Arne Jacobsen (€ 269). A parete die-
tro il letto, nella parte bassa BOISERIE
Modus di Zalf in rovere bianco a poro aper-
to, attrezzata con mensole e basi sospese
G45 color selce. Sopra, PENSILI A GIORNO
Unoeotto e G45 di Zalf in melaminico, nel-
la finitura rovere bianco a poro aperto e
color selce. A parete, PICCOLI QUADRI Ve-
spa da L’Affiche. MODELLINI DI AEREI E JEEP
in vendita da Mind (da € 26 cad.). PAVI-
MENTO IN GOMMA Plansystem Granito di
Artigo, fornito in rotoli da cm 190x1400 o
in piastrelle da cm 61x61, spessore 2 mm
(da € 36,87 il metro quadrato).
135CASA TEATRO DI POSAIV
Sopra, la SCRIVANIA TUTTOFARE Boog
di Zalf, con gamba cilindrica in metallo
laccato bianco, completa di cestino
gettacarte e bicchieri portapenne e
portagraffette. Il piano è in melaminico
color selce, spesso 2,8 cm.
DA 6 A 14 ANNI
A partire dall’età scolare, diventa fonda-
mentale lo spazio per lo studio, da ricavare
nella zona più luminosa della camera. Nic-
chie e rientranze vanno sfruttate per crea-
re armadi a muro, che regolarizzano la forma
delle stanze nelle case d’epoca e riducono l’in-
gombro rispetto ai comuni contenitori. «An-
che se in un primo tempo i guardaroba posso-
no non servire», commentano gli architetti di
Yellowbasket.it, «va comunque prevista la
possibilità di aggiungerli in seguito, per soddi-
sfare le esigenze dell’adolescente». Attenzione,
in ogni caso, a lasciare lo spazio necessario per
l’apertura delle ante. Maxi pouf dove leggere e
rilassarsi sono infne molto apprezzati dai gio-
vanissimi. Se lo spazio è ridotto, il consiglio è
quello di arricchire il letto con cuscini colorati,
per utilizzarlo anche come divano.
di baRbaRa gEROsa
Compattano più funzioni in ambienti contenuti e rispondono alle esigenze dei più piccoli, evolvendosi per seguire quelle degli adolescenti. Sono i mobili “young”: dinamici e dalle finiture solari.
MULTIUSO e IN PROGReSSAPPROFONDIMeNTO
abbiamo preso spunto dalle due soluzioni
del servizio precedente per proporre cinque
diverse articolazioni degli ambienti
dedicati ai ragazzi. Dal letto “abbattibile”
ai due letti sfalsati, dal soppalco
old fashion a quello nei colori più attuali.
servizio a pagina 132
136 casa teatro DI posaIV
cabIna aRMaDIO
angOLaRE nella
composizione 773
tiramolla degli
architetti Marelli e
Molteni per tumidei.
In nobilitato bianco
inciso e con
particolari in laccato
Imola 10, misura
cm 503x298,8x263
h (da € 7.663).
Il letto si sposta
sU RUOTE.
Le esigenze di un bambino cambiano
in modo molto rapido: per questo è
bene progettare la sua camera con mobili
in progress. La scelta dovrebbe orientarsi
quindi verso arredi che rispondono a cri-
teri di fessibilità, quali scrivanie che si
evolvono, lettini trasformabili, sedute ad
altezza regolabile e librerie modulari. Sono
tipologie di mobili che rappresentano an-
che un buon investimento economico in
quanto, avendo caratteristiche che accom-
pagnano lo sviluppo psicofsico dei bambi-
ni, possono durare nel tempo. E quando si
allunga il ciclo di vita dei prodotti, questi
diventano più ecosostenibili.
In generale, soprattutto nella selezio-
ne degli elementi più importanti, è me-
glio evitare i colori tradizionali che iden-
tifcano il sesso (i classici rosa e azzurro).
E se si opta per la camera coordinata, il
consiglio è privilegiare i letti con lo spazio
sottostante il materasso attrezzato a cas-
settiere e contenitori. Si può sfruttare così
un volume altrimenti inutilizzato.
133CASA TEATRO DI POSAIV132 CASA TEATRO DI POSAIV
Sono di Doimo Cityline i PENSILI Club (composizio-
ne in foto, da € 1.190). Sui ripiani, PELUCHE di
Ikea, CAMION di legno da Yellowbasket.it (€ 37)
come il set per il PICNIC in tessuto (€ 39); CUSCINO
Octopus (Trend House, € 33), LIBRI da L’Affiche. La
parete di fondo è tinteggiata alla base con la VERNI-
CE EFFETTO LAVAGNA Metroblackboard (Metropolis,
da € 20/mq in opera). Si trovano da Jannelli&Volpi
la CARTA Puntini di Marimekko, adatta anche a pa-
vimento (il rollo da m 0,70x10 costa € 124,80), e
la CARTA DA PARATI Nuvole di Papier Peint usata
come scendiletto (m 0,53x10, € 65). A sinistra, di
Domodinamica il TAVOLINO Foglio (cm 91x40x51
h, € 690) completo di risme da colorare e le SEG-
GIOLINE Cuscino (€ 220 cad.). Sulla sedia, BAMBO-
LA Lekamrat di Ikea (€ 9,90); sul tavolo, PORTAMA-
TITE Furo (Pianoprimo, € 125). Il LETTO Discover di
Doimo Cityline (cm 203x90x88 h, da € 340) è
vestito con il SET COPRIPIUMINO Ikea PS 2012
(Ikea, € 55,90). La SEDIA Alma di Magis è in vendi-
ta anche da Yellowbasket.it (a € 38,50) come la
LUCE CONIGLIETTO di Egmont Toys (€ 54).
servizio di ALESSANDRA LAUDATI testi di BARBARA GEROSAfoto di ADRIANO BRUSAFERRI
IL MONDO
IN UNA STANZADormire, studiare, contenere, ricevere gli amici: tutto in un unico spazio. Sfruttando arredi ingegnosi e soluzioni décor, in accordo con la personalità di bambini e ragazzi.
Animo creativo o libero pensato-
re giramondo? Qualunque sia
l’attitudine, è importante che la
camera rispecchi l’indole di chi
la abita e risponda anche alle esigenze delle due
principali fasce d’età: pre-scolare e scolare.
DA 3 A 5 ANNI
Secondo gli architetti Alice Furioso e
Marta Di Vincenzo, fondatrici di Yellowba-
sket.it, il primo e-commerce in Italia a occu-
parsi interamente di design per bambini, l’ide-
ale è defnire due aree distinte: una destinata al
riposo, e l’altra, posta nella parte più luminosa
della camera, per il gioco e in seguito lo studio.
Quest’ultima dovrà prevedere una zona libera
da arredi ma identifcata da un tappeto adat-
to per le attività a terra, e una “situazione”
con tavolino e sedie per dare spazio alle pri-
me attività che i bimbi svolgono da seduti. In
questa fascia d’età, i bambini si abituano a te-
nere in ordine i loro oggetti, perciò è impor-
tante prevedere arredi dove possano riporre
da soli giocattoli, libri e capi d’abbigliamento.
Quanto ai colori, i due architetti consigliano
quelli complementari, da utilizzare anche per
riconoscere le diverse funzioni nella camera:
per esempio, verde e lilla o arancio e azzurro.
Dettaglio della TESTATA tricolore del letto
Discover, prodotto da Doimo Cityline,
come la libreria Orione sullo sfondo; in
nobilitato e in laccato (più di 20 colori).
137casa reportageIV casa reportageIV
Librerie a giorno e DUE LETTI sFaLsaTI,
completi di ampie armadiature,
compongono il sOPPaLcO nei toni bianco
e gardenia di giessegi. Larghezza cm 403,
altezza cm 295,2 (€ 4.562).
LETTO a scOMPaRsa nella parete Lollidesk
(cm 396x31-103,3x220 h) di Clei,
qui abbinata alla libreria e al letto free
standing. Include un ampio scRITTOIO e un
armadio a 4 ante. Il tutto costa € 11.648.
teatro DI posa
c’è anchE La scaLETTa
cOnTEnITORE nel soppalco
Level smart di Moretti Compact.
La composizione in foto (Ks15 Kids
nelle finiture larice, senape e oliva)
misura cm 417,5x97,6/111,3
x258 h, e costa € 4.200.
casaIV 137
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Una casa, tante vite
Perché cambiare? Di fronte a nuove esigenze, rivedere gli spazi e la luce è un bel modo per avere
una nuova casa senza cambiare indirizzo.
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Vuoi ristrutturare casa? Approfitta ora della detrazione fi-
scale del 50%. Guadagnerai in benessere e risparmierai
sui costi dell’intervento.
Se invece vuoi migliorare l’efficienza energetica della tua
casa, sostituisci le tue vecchie finestre beneficiando co-
munque della detrazione fiscale del 50%. La sostituzio-
ne è facile e non servono permessi.
TRASFORMARE SENZA CAMBIARESoddisfatti della scelta, Christian e Irina
raccontano la loro esperienza.
«Da quando abbiamo ristrutturato casa, la nostra vita è cambiata. Con un inter-vento di ampliamento e il recupero del sottotetto, abbiamo trasformato il no-
stro piccolo appartamento, guadagnando moltissimo spa-zio. Così la nostra vita ha fatto un salto di qualità. I primi testimoni di questa trasformazione sono i nostri fgli che hanno scoperto nuovi ambienti in cui giocare e dare libero sfogo alla loro creatività.
Non ci sembra vero che il nostro appartamento sia cambiato così tanto! È diventato molto più luminoso e accogliente. Ce ne accorgiamo ogni giorno, ma soprattutto nei mesi inver-nali, quando le giornate sono più corte. Prima della ristrut-turazione accendere la luce era un gesto automatico, mentre oggi abbiamo quasi dimenticato dove sono gli interruttori, perché anche quando è nuvoloso la luce naturale basta per svolgere tutte le nostre attività.
Non da ultimo abbiamo potuto afrontare la ristrutturazione grazie agli incentivi fscali del 50%. Abbiamo inserito nuove fnestre, migliorato l'isolamento e installato pannelli solari termici e fotovoltaici che ogni giorno ci consentono di rispar-miare energia. Questa nuova sensibilità, verso l’ambiente e l’efcienza energetica, ha contagiato anche i nostri fgli, che hanno una vera passione per i giocattoli a energia solare.»
NON CAMBIARE INDIRIZZO
Recupera gli spazi inutilizzati come soffitte
e sottotetti. Aumenterai così il valore del tuo
immobile senza acquistarne un nuovo
o affrontare un trasloco.
USA LA LUCE ZENITALE PER ILLUMINARE GLI SPAZI
In mansarda puoi beneficiare della luce che proviene
dall’alto, dalle finestre per tetti. Una luce meno
influenzata dall’orientamento della stanza,
che illumina più in profondità gli spazi e aumenta
il comfort abitativo.
RICAMBIA L’ARIA NEGLI AMBIENTI PER VIVERE MEGLIO
Finestre in facciata e finestre per tetti
in uno stesso ambiente attivano l’effetto camino:
l’aria calda, più leggera, esce dalle finestre per tetti,
richiamandone di fresca dall’esterno.
CONTROLLA LA TEMPERATURA E RISPARMIA ENERGIA
Dota le finestre per tetti di persiane o tende esterne:
puoi migliorare l’isolamento dal caldo in estate
e dal freddo in inverno, controllare in maniera efficace
la temperatura all’interno degli ambienti
e risparmiare energia.
Marco Imperadori
progettista
e docente presso
il Politecnico
di Milano.
La storia continua su www.velux.it
I consigli dell’architetto
pubbliredazionalein esclusiva per VELUX
140 PROSPETTIVEV
di ALBA FERULLI
Come alternativa al classico
condominio, si difonde una nuova
formula che abbina alle unità
abitative private più spazi e servizi
comuni. Caratterizzati da una
gestione solidale e condivisa.
COHOUSING, UNA SVOLTA
POSSIBILE
Nata negli anni Settanta in Dani-
marca, la scelta di abitare in co-
munità di vicinato “elettivo” – cioè con
persone che condividono la gestione di
spazi e servizi – si è difusa nel Centro e
Nord Europa, in Canada e negli Stati Uni-
ti. Negli ultimi tempi anche in Italia cresce
l’attenzione e la sensibilità verso quella che
può essere defnita una delle maggiori in-
novazioni in ambito abitativo degli ultimi
decenni. Si può costituire una comunità di
cohousing partendo da un progetto tecni-
co, da un edifcio da ristrutturare, da un
terreno disponibile o da un gruppo di per-
sone che desiderano raggiungere obiettivi
comuni che, in ultima analisi, tendono a
creare una migliore qualità di vita permea-
ta da forti valori sociali come amicizia,
mutualità, condivisione.
UNA SCELTA VANTAGGIOSA
Un progetto di cohousing è un per-
corso complesso, che dura in genere un
anno o anche più, e prevede un numero
di famiglie e singoli che definiscono in-
sieme, attraverso una forma di “proget-
tazione partecipata”, il luogo dell’inse-
diamento, il progetto edilizio (recupero
o nuova costruzione), quali servizi con-
dividere e come gestirli. Per non cadere
nella trappola del condominio litigioso
ci si può affidare a figure professionali
(“mediatori sociali” o “facilitatori”), che
aiutano le famiglie a trovare soluzioni
comuni. Alla fine del processo, il gruppo
diventa una comunità con regole e me-
todi di relazione reciproca precisi. I van-
taggi della condivisione nell’acquisto e
nella gestione di beni e servizi sono mol-
teplici. Impianti di autoproduzione
energetica e tecnologie ad alta efficienza,
per esempio, riducono i costi di riscalda-
mento e climatizzazione. E per rispar-
miare (o addirittura generare reddito da
spartire) si può puntare anche sulla rea-
lizzazione di orti e serre, cucina comune
e locali hobby, lavanderia, palestra e pi-
scina. Fino all’organizzazione di gruppi
d’acquisto solidale e di servizio di car-
sharing. Secondo Lega Ambiente, si
può spendere fino a 4.000 euro in
meno l’anno per nucleo familiare. Per
scoprire i progetti di cohousing attual-
mente in corso sul territorio nazionale, è
attiva la Rete Italiana Cohousing (www.
cohousingitalia.it), costituita da associa-
zioni e gruppi senza scopo di lucro. In-
formazioni utili anche su www.cohou-
sing.it, dove trovare le società che
offrono un servizio completo per la rea-
lizzazione di nuovi progetti.
Nella foto in
alto, TERRAZZA
SOLARIUM in un
edificio-comunità.
Sopra, un NIDO
condominiale e
uno spazio
attrezzato per il
BIKE SHARING.
VIVERE IN COMUNITÀ
PARTECIPAZIONE
Idee attorno a un tavolo
I soci della residenza in cohousing
TerraCielo, realizzata da NewCoh a Rodano
(Mi), in un momento di progettazione.
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142 prospettivev
a cura di federica pedretti
Un caso di sperimentazione
animale avvenuto di recente
negli Stati Uniti ha fatto molto
discutere, suscitando perplessità e
orrore. Qui il punto di vista di un
medico esperto di bioetica.
il lato oscuro della
ricerca
Il dibattito sulla sperimentazione ani-
male è, in questo periodo, molto sentito.
Così, alcune notizie che giungono dagli
Usa sono state in grado di sconvolgere
buona parte dell’opinione pubblica.
L’associazione statunitense Peta (People
for the Ethical Treatment of Animals) ha
recentemente ottenuto, dopo tre anni di
battaglia legale, la documentazione degli
esperimenti che erano stati condotti pres-
so l’Università del Wisconsin. La vittoria è
stata raggiunta perché queste ricerche era-
no state eseguite anche con un fnanzia-
mento pubblico e quindi i risultati poteva-
no essere resi pubblici.
il calvario di una micia
In uno degli esperimenti fotografati, i
ricercatori hanno immobilizzato la testa di
una gatta, chiamata Double Trouble, con
strumenti di acciaio e le hanno praticato
dei buchi nel cervello per inserirvi degli
elettrodi. Poi le hanno versato delle so-
stanze tossiche nelle orecchie per renderla
Sopra, una delle
tante campagne
organizzate
dall’associaZioNe
aMericaNa
peta contro la
sperimentazione
animale.
animalie
foto alamy/Milestone Media
avolte, quando si introduce l’argomento, la maggior parte delle persone dice: “Sì
lo so, ma non voglio vedere, non voglio approfondire, non voglio sapere di più”.
I medicinali li compriamo tutti, malati lo siamo tutti, prima o poi, e sulle crudezze della nostra
specie perpetrate in tempi di guerra e no, e sulla ferocia della specie umana, si fonda una gene-
rale indiferenza a tutto. Ovvero, laddove non posso intervenire direttamente cala l’oblio. È il
caso del tema della vivisezione, per il quale si formano due partiti: quelli che non sapendo di-
cono che serve tout-court a salvare il mondo perché lo ha detto Garattini (Silvio Garattini è un
medico, farmacologo e ricercatore italiano favorevole alla vivisezione) e poi, chi cura la nonna
dall’Alzheimer? E quelli che portano molta documentazione scientifca a supporto ma è “trop-
po scientifca” perché li si stia ad ascoltare, per cui ci vuole troppo tempo per capire.
Così le aziende farmaceutiche fanno quel che gli pare, in Italia e nel mondo, compia-
centi politici e governanti sono troppo inclini a comperare cagnetti ai pupi e a sorvolare sulle
responsabilità etiche e del diritto di specie. A Stefano Cagno (medico chirurgo, psichiatra, mem-
bro del Comitato Scientifco Antivivisezionista e della Lega Internazionale Medici per l’Abolizio-
ne della Vivisezione) ho chiesto di approfondire il caso americano che ha cambiato alcune
cose in questi tempi. Sa quel che scrive e lo documenta; lo dovremmo fare tutti, anche quando
si tratta “solo di un gatto” torturato e ucciso da un sistema. rB
l’iNterveNto di Stefano cagno
Maxdivani s.p.a. tel. 080 3165577 www.maxdivani.it [email protected]
dal 1956...artigianalità tutta Italiana
modello Habart: unico, inimitabile, l’originale è solo della Maxdivani.
144 prospettive animaliev
sorda, l’hanno deprivata di cibo per diversi
giorni per obbligarla a “cooperare”, quindi
ne hanno rinchiuso il corpo in una borsa
di plastica per impedirle di muoversi.
Quasi subito la gatta ha dato segni di pro-
blemi neurologici, e quindi è rimasta se-
miparalizzata. Tre mesi dopo l’inizio
dell’ultimo esperimento, la sua ferita alla
testa si presentava “aperta, purulenta, mo-
deratamente gonfa”, quindi è subentrata
un’infezione batterica resistente agli anti-
biotici e agli occhi dei ricercatori la gatta
appariva depressa; tuttavia l’hanno co-
stretta a sopravvivere per altri due mesi.
Infne è stata uccisa e decapitata.
l’orrore nasconde il business
Gli sperimentatori hanno giustifcato
l’utilizzo dei gatti senza citare presunti be-
nefci per il genere umano, ma limitandosi
ad afermare che essi avevano bisogno di
“mantenere un buon ritmo di pubblica-
zioni al fine di assicurarsi costanti finan-
ziamenti”. Il progetto pluriennale, di cui fa
parte l’esperimento sopra descritto, ha già
utilizzato oltre 3 milioni di dollari dei con-
tribuenti tramite i fondi del Nih (National
Institutes of Health). Riguardo a questo
tipo di ricerche, il dottor Lawrence Hansen,
considerato uno dei massimi esperti a livel-
lo mondiale sugli studi riguardanti il cervel-
lo, ha afermato che «qualsiasi ricerca sul
funzionamento dell’udito umano può esse-
re condotta eticamente con volontari uma-
ni e l’uso delle più sofsticate tecniche di
scansione di cui ormai disponiamo… Fi-
nanziare gli esperimenti straordinariamen-
te violenti e invasivi dell’Università Wi-
sconsin-Madison signifca sottrarre 3
Pratiche di inaudita crudeltà senza mai la certezza che servano realmente a qualcosa
a destra,
CAMpAGNA
ANtiviviseZioNe
dell’attrice inglese
Jenny Seagrove; e il
coniglietto
dell’associazione Peta
che invita ad
acquistare prodotti
cruelty-free.
Sotto, un’altra
iniziativa di Peta
iN DiFesA DeGLi
ANiMALi.
milioni di dollari a ricerche che possono
davvero migliorare la salute e il benessere
degli esseri umani». Parallelamente in Flo-
rida l’associazione Nio (Negotiation is
over!) ha reso pubbliche altre sconvolgenti
immagini riguardanti scimmie immobiliz-
zate, amputate e sottoposte a innumerevoli
condizioni di grave soferenza presso l’Uni-
versità locale. Anche in questo caso ciò è
stato reso possibile da una battaglia legale
durante la quale la fondatrice dell’associa-
zione, Camille Marino, nel giugno scorso è
stata persino rinchiusa in carcere per setti-
mane. Questi due casi gettano una sinistra
luce su alcune delle più frequenti e rassicu-
ranti afermazioni di quanti sono favorevoli
agli esperimenti sugli animali. Se compor-
tassero nulle o limitate soferenze, perché
chi compie queste ricerche non vuole che la
gente possa vedere come stanno realmente i
fatti?
Spesso viene detto che le sconvol-
genti immagini diffuse dagli antivivise-
zionisti sono superate, ma in questo caso
le ricerche sono appena terminate o anco-
ra in corso. Infne, se gli esperimenti sugli
animali fossero davvero condotti per il
bene dell’umanità, perché importanti ri-
cercatori come il dottor Lawrence Hansen,
si dichiarerebbero contrari?
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
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metro essenziale del benessere abitativo:
ecco perché Palazzetti, per primo, ha in-
ventato il silenzio.
Cosa vuol dire?
Palazzetti ha creato una gamma di stufe
ventilate che scaldano l’ambiente (o gli
ambienti nel caso di un’installazione ca-
nalizzata) molto velocemente regalandoti il
massimo comfort climatico in poco tem-
po. Ma appena lo desideri, puoi decidere
di escludere la ventilazione e di goderti
il calore della tua stufa nel silenzio più
totale: non utilizzando la ventola, infatti, la
stufa irradia calore per convezione natura-
le, senza fare rumore.
Ascoltare musica, riposare, parlare, legge-
re un libro: tutte attività che potrai goderti
nel piacevole silenzio della tua casa!
Come funziona? Funzionano per convezione e irraggiamento, possono esse-re canalizzabili, così da riscal-dare rapidamente anche gli ambienti attigui, e non richie-dono particolari interventi per l’installazione.
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147passioni giardiniVi
Un’aiuola
di GRaMinaCEE
oRnaMEnTaLi
e cipressi colonnari
di origine toscana.
i Vasi-sCULTURa
sono di ivano
Losa per ak47, in
collaborazione con
E.V.B. Piante Vivaio
Valfredda (www.
vivaiovalfredda.it).
di fEdERiCa pEdRETTi
Creatività contemporanea
Acqua, fuoco, legno e ferro: l’armonia dei quattro elementi come soggetto di un allestimento che unisce materia ed emozioni. È l’installazione di una giovane garden designer nel parco di Villa Erba a Cernobbio, una ex dimora d’inizio ’900.
foto Giorgio Missoni
giardini148 passioniVi
Ricco di spunti percettivi, il progetto enfatizza le sinuosità naturali
Nota bene: rispetto
Per il paesaggio esistente, il cosiddetto
“genius loci”: valorizzare la vegetazione
autoctona e l’uso di essenze meno note,
per diffonderne la conoscenza.
a sinistra, acqua
zampillante con
soTTiLi GETTi
VERTiCaLi ed effetto
nebbia, per questa
area dell’installazione
di Barbara negretti.
Lampade Salsola
Corten (www.
iconeluce.com).
a destra, la
facciata principale
di Villa Erba, a
Cernobbio, dove si
sviluppa parte del
progetto aRMoniE.
nel tondo, una
vasca per l’acqua in
FERRo GREZZo.
foto Giorgio Missoni
foto Enrico Colzani
foto Giorgio Missoni
149passioni giardiniVi
Cornice fastosa – e festosa – dei giochi d’infanzia di Luchino
Visconti, che qui visse i suoi primi anni, Villa Erba a Cernobbio,
sul lago di Como, ha saputo stare al passo con i tempi: da signo-
rile dimora dei primi del ’900 a poliedrica location per eventi pri-
vati e pubblici. Uno su tutti: presso il suo Centro Fieristico, pro-
gettato dall’architetto Mario Bellini, si svolge ogni anno
Orticolario, mostra di giardinaggio e forovivaismo di livello in-
ternazionale. Ultima edizione, lo scorso ottobre. Per l’occasione,
la garden designer Barbara Negretti (www.barbaranegretti.it) ha
progettato e realizzato un’installazione di armonico equilibrio
tra contesto naturale, piante e i quattro elementi acqua,
fuoco, legno e ferro. Non poteva che essere “Armonie” il nome
dell’opera, un saliscendi di forme sinuose, alberi slanciati, arbusti
prova (riuscita) d’autore
Nota bene: graminacee
abbinando specie tardive e precoci, con
queste piante si possono ottenere sugge-
stive scenografie tutto l’anno. animate
anche da suoni e fruscii.
tondeggianti ed essenze piantumate a disegnare onde verdi sul
terreno. In questo progetto convivono morbidezza e leggerezza
(zampilli d’acqua ed efetto nebbia, www.sisteminebbia.com), in-
sieme alla consistenza materica dell’acciaio e del cemento (i bra-
cieri di Ivano Losa per Ak47), della ghiaia e delle sedute (Le Bric-
cole di Riva 1920-Riva Industrie Mobili). Un allestimento ancora
più suggestivo di sera, grazie all’illuminazione di Luca Montrone
in collaborazione con Disano (www.disano.it).
Sopra, una VEDUTa
panoRaMiCa
dell’allestimento
armonie, nel parco
di Villa Erba. nel
tondo e a destra,
vasi-scultura e
BRaCiERE di ak47.
foto Giorgio Missoni
foto Jill Leonardi
foto Giorgio Missoni
150
Se vi trovate a passare da Milano e vole-
te cenare nel ristorante più di tendenza
del momento non avete che da incamminarvi
verso via Sant’Eufemia, una strada stretta a po-
chi passi dal Duomo, sulla quale si afacciano le
vetrine – e la cucina – di Al Mercato. Che co-
s’ha di speciale il locale di Beniamino Nespor
ed Eugenio Roncoroni, due giovani e promet-
tenti chef cresciuti nelle cucine di ristoranti stel-
lati internazionali? Che qui il piatto forte (anche
se non l’unico) è il cibo di strada. O street food,
per dirla con termine glamour. Nel tempo della
grande crisi, con i pasti al ristorante tornati a
essere un lusso per pochi, si fa di necessità virtù
riscoprendo il bello dell’understatement e del-
la sobrietà. E l’oferta si adegua. Così anche un
universo che sembrava immutabile e avviato a
un malinconico tramonto, conosce un inatteso
riscatto. In chiave gourmet, ovvio. Nel menù di
Al Mercato non cercate panzerotti e piadine. La
proposta vola alto, sia per ricette che per qualità
delle materie prime. Ma i prezzi restano abbor-
ARTE DEL CIBOpassioniVi
di iVana zambianchi
Alta cucina prêt-à-porter
Da cibo di strada a street food la traduzione non è letterale: esprime una
rivoluzione. Che trasforma il più popolare ed economico
dei cibi in pietanza per gourmet. Grazie a ingredienti
di prima scelta e alla creatività dell’alta cucina.
dabili. Come al Visconti
Street Food, del resto, un altro
locale milanese che la vocazione
alle “pietanze da marciapiede” ce
l’ha inscritta nel nome, dove il giova-
ne chef Matteo Torretta (già al Savini)
per 9 euro serve “kebab d’anatra” e “ham-
burger di fassona”.
Locali così stanno aprendo un po’ in
tutta Italia, ciascuno con un proprio sti-
le di cucina. E se alcuni si lanciano nel mare
aperto della creatività, altri preferiscono costeg-
giare la tradizione, rielaborando ricette radicate
nelle consuetudini, magari non solo italiane. I
menù spaziano fra riscoperte, come il lampre-
dotto, e gourmandise tipo i fritti di pesce ser-
viti in cartoccio; fra evergreen - dai panini agli
arancini - e invenzioni come il “trapizzino”, un
po’ pizza un po’ tramezzino, nato dalla mente
di Stefano Callegari, patron del 00100, la piz-
zeria più “in” di Roma. Il punto fermo, in tutti i
Fritto di pesce
servito in cartoccio,
una delle proposte
di strada dello chEF
sTELLaTo maURo
ULiassi, nel tondo
al comando del
suo ipertecnologico
chiosco mobile,
concepito insieme
al designer
Mirko Gabellini.
152 ARTE DEL CIBOpassioniVi
“polentina con vongole”, da consumare sul po-
sto o con la formula take away.
Dall’austerity, dunque, germogliano modi
creativi per soddisfare il piccolo vizio cui nes-
suno intende rinunciare: la gola. E l’elenco
degli indirizzi si allunga di giorno in giorno,
da nord a sud della penisola, confermando
che la ricetta è sempre più popolare. Al punto
che anche locali di impostazione tradiziona-
le si attrezzano per cavalcare l’onda. È il caso
della storica Pasticceria Staccoli di Cattolica,
che per il suo debutto milanese ha inaugurato
nel cuore del quadrilatero Corsia del Giardi-
no un moderno bistrot con un’ampia gamma
di proposte, dalla colazione all’aperitivo, tutte
disponibili anche per l’asporto.
A suggellare il nuovo trend ci ha pen-
sato l’ultima edizione di Le Grand Foo-
ding, raduno gastronomico per “foodies”
militanti, dove sette giovani team di cucina
arrivati da vari punti del pianeta, da Londra a
Los Angeles, a Malmö (Svezia), hanno oferto
un assaggio del cibo di strada 2.0: testina di
maiale croccante, lecca-lecca di polpo e pan-
cetta, sandwich di pastrami di lingua con
uova di trota e dragoncello. In sintesi, ingre-
dienti economici trasformati in arte. Con una
particolare attenzione all’esigenza di legge-
rezza. Perché se lo street food non è più cibo
per portuali, anche il contenuto calorico e le
porzioni devono adeguarsi. È quel che ha
pensato Cesare Battisti, patron del milanese
Ratanà, che al Dopolavoro, il nuovo locale
aperto da pochi mesi all’Hangar Bicocca, con
lo slogan “grande cucina, piccoli piatti”, ofre
la sua personale interpretazione del cibo prêt-
casi, è l’eccellenza degli ingredienti: solo materie
prime fresche e di grande qualità, quelle nor-
malmente riservate all’alta cucina. È per questa
via che anche il più banale dei cibi di strada, il
vecchio, caro panino, diventa d’autore. Come
sanno i forentini, che da ’Ino, una panineria,
si fa per dire, fra gli Ufzi e Ponte Vecchio, tro-
vano proposte come “schiacciata calda con bat-
tuto di guanciale, friggione di Amerigo, Parmi-
giano reggiano invecchiato 36 mesi” o “insalata
di fnocchi e arance siciliane di Ribera, soppres-
sata di cinta senese e gocce di aceto balsamico”.
Una ricetta sempre più popolare
Per degustare preparazioni soprafne, in-
somma, non è più indispensabile varcare la
soglia di un ristorante stellato. A volte basta
restare lungo la strada. Dove potrebbe capitare
di incontrare l’avveniristica “roulotte” di Mauro
Uliassi, blasonato chef di Senigallia (città nella
quale si trova il suo elegante locale), convertito
allo street food come il conterraneo e altret-
tanto celebre Moreno Cedroni, che nella sua
“salumeria ittica”, Anikò, propone “panino al
salmone marinato e vinaigrette balsamica” e
à-porter: i “rubitt”, robette nel dialetto locale,
ovvero una serie di pietanze tra innovazione
e tradizione – dalla “tartare di vitello, con bot-
targa di trota e topinambur croccanti”, al “pa-
nino con lampredotto scomposto con salsa
verde” – in taglie small.
potere di aggregazione
Solo una moda come le altre, destinata pri-
ma o poi al tramonto? Pare di no. Il cibo mordi
e fuggi avrà un futuro. Certamente a Milano:
nella città che ospiterà Expo 2015, dedicata al
tema dell’alimentazione, il cibo di strada è sta-
to al centro di un convegno, promosso dall’A-
DI, Associazione per il disegno industriale, che
ha riunito designer, giornalisti, ristoratori, ar-
chitetti, imprenditori. Tutti già al lavoro per
elaborare ricette, disegnare nuovi packaging,
progettare i chioschi del futuro. Convinti che
lo street food sia destinato a un luminoso avve-
nire. Non solo perché in sintonia con i ritmi
fessibili dello stile di vita contemporaneo, ma
soprattutto per il suo potere di aggregazione.
Se è così, chi potrà più farne a meno?
CLAssICI
Panino d’autore
solo materie prime fresche e di alta qualità:
così Cesare Battisti al Dopolavoro trasforma il
pane con hamburger in un piatto gourmand.
A sinistra
e in basso, l’ultima
edizione di
Le Grand Fooding,
dedicata al cibo
di strada. sopra,
l’interno di Corsia
del Giardino,
MoDERno BisTRoT
aperto a Milano.
foto MaTTEo piaZZa
Bravacasa Rassegna Soluzioni Prima Casa:Una guida completa per arredare e ristrutturare con un budget limitato. Soluzioni low cost dall’ingresso con mobili salvaspazio, al terrazzo che prolunga idealmente la casa. Consigli utili perché la spesa si riveli un investimento, e scelte d’arredo in due fasi: i “long seller” da acquistare subito e i mobili di completamento. E poi progetti chiavi in mano per monolocali, bagni e cucine, spiegati passo dopo passo. Non mancano i pavimenti, i materiali, i serramenti e i sanitari per un appartamento giovane.
In edicola dal 3 Aprile con
+
un grande formato, tante immagini.
cucine154 rassegnaVII
Sono in molti a sostenere che il rosso faci-
liti la concentrazione, anche mentre si cucina.
Nella soluzione in foto, che presenta una va-
riante di Board di Pietro Arosio per Snaidero,
le ante sono in laccato lucido rosso Italia, ac-
costato al nobilitato larice tabacco. Il modello
sfoggia una penisola multitasking in Corian,
originale ed ergonomica. Sul piano del
blocco brevettato e a sbalzo è infatti pos-
sibile preparare i cibi e consumare veloci
snack: ci sono il lavandino e i fornelli inte-
grati e studiati per facilitare tutte le operazio-
ni. Grazie alla componibilità, Board ha anche
la capacità di crescere a seconda delle esigen-
ze che mutano: per esempio, una giovane
coppia che si trova a cambiare casa per la na-
scita del primo fglio può completare in un
secondo tempo la dotazione di armadi di-
spensa. Ampiamente fessibile, questa cucina
è un vero e proprio work in progress.
la PENISOla Smart
SENAPE &
kEtchuP
Due colori decisi e allegri, di grande attualità,
“vestono” cucine fessibili, da personalizzare.
Completano gli ambienti gli utensili di design.
di barbara gerosa
Il lavello della cucina di questa pagina è in Corian e si con-
figura come cuore dell’isola operativa. Un risultato analogo lo si
può ottenere con le moderne vasche in acciaio complete di
ricchi set di accessori: dallo scolapasta incluso nell’appo-
sita vaschetta ai taglieri antibatterici, ai vassoi che scor-
rono lungo binari, ai porta-flûte per asciugare i calici in cristallo.
Appartiene per esempio a questa categoria Aton di Franke.
aCCESSOrI multItaSKING
A sinistra, alZata
con campana
Aqua, in materiale
acrilico declinato in
sei colori (Guzzini,
prezzo € 38).
A lato, l’elegante
contenitore con
6 utensili – dalla
spatola alle forbici
multiuso (€ 9,90) –
proposto da Guzzini.
Di Tescoma la
ciotola in melamina
Delicia, ideale
per amalgamare,
da € 9,90 l’una.
155rassegnaVII cucine
Linee moderne, colori naturali ed ele-
menti geometrici capaci di trasmettere una
nuova immagine di cucina contempora-
nea, che si integra nella zona giorno con
praticità e funzionalità. Sono questi i
punti di forza di Style, modello di Doimo-
cucine caratterizzato da una grande essen-
zialità. L’anta spessa ben 2,3 cm ha la strut-
tura in nobilitato bianco o in nobilitato
grigio sabbia idrorepellente ed è disponibile
in vari materiali tra cui: laminato olmo, ro-
vere e abete in molte versioni, impiallaccia-
to rovere Vertical e Termocotto – una fni-
tura molto trendy –, laccato opaco e lucido
in 32 tonalità; e la nuova fnitura cemento,
in 6 varianti materiche al tatto e alla vista.
mOdulI razIONalI
Il miscelatore del lavello si veste di nuovi colori, tra cui
il rosso fuoco, con Lillo che, come tutti i prodotti di Teore-
ma, garantisce un consumo idrico inferiore del 40 per cen-
to rispetto ai rubinetti tradizionali. Questo significa un
risparMio Medio a persona di 10 litri al giorno.
uN ruBINEttO ECOlOGICO
A destra, una
ironica mano
di vernice per le
festose posate di
Ladies&Gentleman
(€ 30 l’una).
Di Silikomart lo
staMpo per dolcetti
degno di un cake
designer. Della serie
Good Morning,
costa € 15,90.
Sotto, Macchina
per il caFFÈ
A Modo Mio Favola
nella versione
Love Red (Lavazza
Electrolux, € 149).
cucine156 rassegnaVII
una FRESCa nuanCE
Rievoca gli anni Sessanta e alla pa-
lette del bianco e del senape aggiunge
moderati tocchi di rovere chiaro, questa
composizione che crea un insieme vivace e
luminoso. È Young, di Arredo3.
Le ante sono realizzate in polimerico,
materiale di facile pulizia e manutenzione.
La cappa è integrata nei pensili, mentre il
bancone-snack, in rovere impiallacciato na-
turale spazzolato e con i nodi, movimenta la
composizione. Il top è in laminato spesso 2
cm, mentre lo zoccolo è in alluminio verni-
ciato. A ponte la maniglia per le basi, sistema
vasistas con push-pull per i pensili.
La cura per il dettaglio arriva al centro della cucina e ridi-
segna gli accessori interni ai cassetti. Elementi studiati per
tenere tutto in ordine, DAI COLTELLI AGLI UTENSILI DI USO PIÙ
FREQUENTE, vengono proposti con particolare minuzia da due
specialisti dei mobili per la cucina, Bulthaup e Dada.
La REGIa DEL CaSSETTOA sinistra, di
Brandani il
BARBECUE PORTATILE
(art. 55345), qui
in giallo metal, ma
disponibile anche
in verde (€ 55).
Forma organica
per il PELAPATATE
Peeler di Normann
Copenhagen,
disponibile in 6
colori (€ 14). In 6 cromie, tra
cui senape e grigio,
la SEDIA Masters
di Philippe Starck
ed Eugeni Quitlet
per Kartell (€ 144).
157rassegnaVII cucine
Un calibrato mix di colore e di venature
verticali molto disegnate, tipiche del legno
Dark Nut, caratterizza questa moderna propo-
sta angolare di Flame di Imab Group.
La composizione, che risolve brillante-
mente una cucina integrata nel living, è ca-
ratterizzata da colonne e pensili abbinati a
mensole in laccato opaco. Due i sistemi di
apertura: i pomoli con funzione anche de-
corativa e gli incavi a scomparsa totale. Le
parti in essenza possono essere chiare o scu-
re, le laccature di serie lucide e opache sono
quattro, ma a richiesta c’è la possibilità di
scegliere tra molti altri colori.
DOPPIO GIOCO
Salvia e mentuccia si coltivano tra basi e pensili, grazie
a Karoo, un nuovo SISTEMA MODULARE PER PARETI GREEN
costituito da piacevoli pannelli in stoffa dalle dimensioni di
40x40 cm. Ciascuno contiene nove piante e nasce dalla
collaborazione tra D&M e il designer Jiri Vermeulen.
L’ORTO In VERTICaLE
LAMPADARIO
personalizzabile
Favourite Things
di Chen Karlsson,
in vendita anche
su www.unlimited
matera.it a € 295.
Sono il risultato di
un fai da te floreale
i PERSONAGGI
“verdi” ottenuti con
i vasi di Usuals
(da € 95 cad.).
A sinistra, Duck
TIMER di Eero
Aarnio per Alessi
(€ 36). A destra,
SCHIUMAROLA
Mirko di Koziol
(€ 15,45).
158 rassegnaVII elettrodomestici
per piatti e bicchieri che brillano
Da incasso o free standing, di dimensioni standard o pensate per gli spazi ridotti, le lavastoviglie di nuova generazione ofrono prestazioni ormai ineccepibili, sia sul fronte della pulizia e dell’igiene, sia su quello del risparmio di acqua e di energia. Complici la tecnologia, che ha messo a punto metodi di lavaggio sempre più efcaci, e la progettazione, che si concentra sull’organizzazione ottimale dei volumi interni e sulla fessibilità di carico degli apparecchi.
di sILVIa PIerMaTTeI
A
della gamma geO DI
saMsUng, il modello
da incasso BG970 è
in classe energetica
A+++ e ha una
capacità di 14
COPerTI. Per piatti
di diametro fino a
36 cm, ha il cesto
superiore regolabile
in altezza. molto
silenziosa – 40
dB(A) –, ha sette
programmi (€ 1.153).
a
occhio ai consumi e alla rumorosità
Guida all’acquisto
• Valutare se esiste la possibilità di incassare la lavastoviglie nella base della cucina o instal-
larla liberamente tra i mobili, sempre in prossimità del lavello.
• Scegliere un apparecchio che per dimensioni e numero di coperti si adatti alle abitudini
e alle necessità della famiglia. È inutile dotarsi di un apparecchio per 14 coperti se si è in
due e si hanno ospiti solo raramente.
• Una volta nel punto vendita, leggere sempre attentamente l’etichetta energetica applicata
sull’elettrodomestico e, anche con la guida del rivenditore, optare per quello che fa rispar-
miare più energia e più acqua e offre migliori risultati di asciugatura.
• Per avere la sicurezza di un basso consumo di energia, privilegiare una macchina che
possa essere collegata direttamente alla rete domestica dell’acqua calda e non richieda
quindi troppa elettricità per il raggiungimento delle alte temperature.
• Tenere presente che, sempre più frequentemente, la lavastoviglie si fa funzionare di notte.
È quindi importantissimo sceglierne una di cui nell’etichetta sia dichiarata la silenziosità.
il rumore, espresso in dB(A), non dovrebbe superare la soglia dei 46/48.
d
completata dal
pannello decorativo
(€ 1.414) della linea
simplicity,
la lavastoviglie
gV 65324 XV
DI gOrenJe ha ciclo
di lavaggio eco,
selezione automatica
dei programmi
e funzione rapida
speedWash
(€ 1.264).
lava con soli 10 litri
d’acqua la nuova
lavastoviglie easY
TeCH g 4000
DI MIeLe, con
Autosensor, che
imposta il ciclo
in base ai dati che
individua nel carico.
collegandosi
all’aCQUa CaLDa di
rete, fa risparmiare
il 40% di energia
(€ 850).
la lavastoviglie FDW
614 DTs 3B a++ DI
FranKe in 60 cm di
larghezza ospita 14
coperti, utilizzando
una gamma di 9
PrOgraMMI, di cui
uno veloce e uno che
adatta in automatico
il ciclo al grado di
sporco (€ 1.693).
D
C
B
Una volta, il detersivo era solo in pol-
vere oppure fluido e bisognava inserire
nella lavastoviglie il sale e il brillan-
tante. oggi il panorama si è evoluto e
si può optare per prodotti che riunisco-
no tutte e tre le componenti necessarie
per un lavaggio efficace.
le TaVOLeTTe, come svelto 4 in 1 al
limone verde, uniscono al detersivo
sale e brillantante, eliminano i cattivi
odori e proteggono i cristalli.
Nelle CaPs (qui, Fairy Platinum), che
liberano dai grassi anche l’apparecchio,
una pellicola idrosolubile avvolge
polvere detergente e brillantante.
Anche i geL, come Pril Perfect Gel
express Power, con bottiglia a doppia
camera, hanno più componenti, si
sciolgono velocemente e permettono
lavaggi rapidi a basse temperature.
c
bQuale detersivo?
Modelli
Da InCassO
159rassegnaVII elettrodomestici
Alloggia 9 coperti in due cestelli tradizionali
e uno per le posate il modello g 4500 sC DI
MIeLe, largo 45 cm. Utilizza 6 programmi
di lavaggio ed è dotato di sensore per il
riconoscimento del tipo di carico (€ 950).
f
Formati “magri”, larghi appena 45 cm, o supercompatti,
con lo stesso ingombro di un forno a microonde. Chi ha
poco spazio in cucina o usa poco la lavastoviglie può
scegliere tra questi modelli, certo che l’efcienza non
abbia nulla da invidiare a quelli di dimensioni standard.
Pensati per un numero di coperti che varia da 6 a 10,
può semmai contare sulla praticità di un apparecchio
che all’occorrenza può essere anche trasportato altrove.
LaVaggI personaLIzzatI
trova spazio
ovunque e può
essere trasportata la
lavastoviglie da 6
coperti DaILY 4 tWo
DI eLeCtroLux rex,
che si può allacciare
all’acqua calda
di rete. Ha 6
programmi e sistema
di autoriduzione dei
consumi (€ 530).
g
e
Le “mini” CoMpatte
e sLIM
da incasso e a scomparsa totale, il
modello DIs 1520 DI beKo,
largo 45 cm, lava 10 coperti. Ha
5 programmi, il cestello superiore
regolabile e sistemi di sicurezza
antitrabocco e perdite (€ 700 circa).
sei programmi, le funzioni speciali Variospeed,
Asciugatura extra e un sistema che riconosce
il tipo di detersivo usato. In classe A+, è il
modello aCtIVe Water sMart sKs60e18eu DI
bosCh, che lava 6 coperti (€ 559).
D
usare il buon senso
Per risparmiare
• Come per la lavatrice, anche se la mac
china prevede programmi per piccoli cari
chi, fate in modo di farla funzionare solo
quando è veramente piena.
• Per avviarla, scegliete le fasce orarie
in cui l’energia costa meno. Quella not
turna è la più vantaggiosa, qualunque sia
l’azienda che la fornisce.
• Non impostate mai un programma lungo
e con l’acqua molto calda se le stoviglie
non sono particolarmente sporche.
e
g
f
161rassegnaVII eLettrodomestIcI
bagno162 rassegnaVII
nell'antibagno anCHe la lavanderia
Con poche opere murarie e una spesa contenuta, il classico
bagno stretto e lungo può essere ridimensionato. Per ricavare un
mini-locale di servizio in più.
di elena papa
laVaTOIO in resina
acrilica con piano
inclinato (cm
267x55x85 h,
e 3.112), integrato
al COnTenITOre per
lavatrice e asciugatrice
con serranDa
FOnOassOrbenTe
in alluminio (cm
133x76,8x105 h,
e 2.836): tutto
del programma
Laundry di Valcucine.
Per creare in casa un’area riservata
a lavanderia, attrezzata con con-
tenitori e stenditoio, non occorre avere
un’abitazione grande: il vano adatto può
essere ricavato anche in soli tre metri
quadrati. Se si dispone di un tipico ba-
gno lungo e stretto, la soluzione può es-
sere dividerlo in due parti, con una pare-
te che delimita l’antibagno (pianta a
sinistra). Ideale utilizzare il cartongesso,
in pannelli da posare a secco senza ac-
qua e cemento, per evitare i calcinacci. E
per non dover rifare la piastrellatura, nel
caso non si abbiano pezzi di scorta, si
possono rifinire le pareti con uno smalto
lavabile. Naturalmente si guadagna spa-
zio prezioso se invece di una porta a bat-
cm 170
QUANTO cOsTA: PARETI E ARREDI
Tramezzo in cartongesso di mq 4,6 (posa inclusa)
Controtelaio Scrigno gold base cm 80x210, di listino
Porta scorrevole interna Scrigno Pleiadi, di listino
Kit chiudiscrigno in cromo con serratura, di listino
Verniciatura parete su entrambi i lati con smalto lavabile
Mobile con lavatoio e vano lavatrice, Idrobox di birex
TOTale
€ 120
€ 322
€ 363
€ 78
€ 130
€ 760
€ 1.773
tente si installa uno scorrevole interno
muro. Come opere murarie servono solo
una presa elettrica e l’attacco di carico e
scarico dell’acqua, per i quali non ci
sono limitazioni nel posizionamento.
Si può evitare la formazione di
condensa prevedendo un aspiratore.
Prima di iniziare i lavori per la riorga-
nizzazione del bagno, occorre però fare
attenzione alle misure: infatti ai quattro
sanitari standard, se li si vuole mantene-
re, non si può dedicare meno di una de-
terminata superficie, che varia da comu-
ne a comune a seconda dei regolamenti
(a Milano per esempio è di 3,5 metri
quadrati). Una volta realizzato il vano,
su
bravacasa ipad
di marzo, una
selezione di prodotti
e accessori per la
lavanderia.
cm
340
www.nolte-kuechen.de
tecnologia
tedesca
stile italiano
consiglianolte kÜchen
Distribuzione in Italia curata da M●C Marketing & Commerce di Riccardo Colaprete
www.nolteitalia.it [email protected]
bagno164 rassegnaVII
non resta che allestirlo collocando in
modo razionale i diversi elementi. Dopo
aver posizionato la lavatrice, si può in-
stallare l’asciugatrice, anche in co-
lonna con l’apposito kit di montaggio,
accanto o di fronte a un lavabo-lavatoio.
La parete opposta può essere attrezzata
con elementi modulari a tutta altezza - o
in alternativa con mensole e pensili - per
contenere tutto ciò che occorre, dai de-
tersivi all’asse da stiro (sono sufficienti
anche solo cm 25 di profondità). Nei lo-
cali di servizio, in base al regolamento
edilizio del comune di appartenenza,
l’altezza può essere ridotta fino a cm
240. Quindi se il soffitto è alto tre metri
è possibile ribassarlo, per realizzare un
utile ripostiglio in quota.
a destra, lavatoio con
VasCa In CeraMICa,
profonda cm 34,
e mobile in rovere:
acquaceramica
di alessandro Paolelli
per Colavene
(cm 60x50x86 h,
e 690).
Sotto, composizione
modulare con
interni attrezzabili
a piacere,
Spazio Evoluzione
di Idea group. Il
BanCOne in laminato
HPL olmo misura
cm 222x60x80 h.
a sinistra, sistema
composto di
COlOnna MultIusO
Stirobox
(cm 72x40x200 h,
e 900), pensile
(cm 44x22x47 h,
e 160), base con
a lato, lavabiancheria
dotata di lavatoio
integrato e
COntrOPOrta
attreZZata con
ripiani: LbL14 di
Smeg, in classe a+
(capienza kg 7, oblò
cm 30). a sinistra,
sistema modulare
a profondità variabile,
qui con laVatOIO
asIMMetrICO e
colonna per lavatrice
e asciugatrice:
programma disegnato
da Franco bertoli per
Flexia (geromin).
duE In uno
Lavatrice + lavatoio
grazie al mobile Idrobox di birex, in diverse
finiture e colori (misure cm 124x60x87 h).
CestO Per
la BIanCHerIa
(cm 44x37x89 h,
e 275), mobile porta
lavatrice con lavatoio
(cm 127x65x93 h,
e 740): tutto della
serie Eko di Xilon.
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
LETTERA APERTA AL FUTURO GOVERNO
LA RIFORMA DI SETTORE
Noi editori consideriamo la tutela della libertà di stampa e la diffusione delle notizie una funzione pubblica e insieme un’attività d’impresa che va salvata perché essenziale alla vita democratica del Paese. Abbiamo una doppia responsabilità: offrire ai lettori un prodotto di qualità, vale a dire corretto, ben fatto, utile e adatto ai tempi che viviamo; e garantire un lavoro ai nostri collaboratori in condizioni di equità. Si tratta di un equilibrio difficile da mantenere, la cui ricerca richiede grande capacità di adattamento alle nuove sfide.
L’editoria italiana sta vivendo un passaggio epocale: agli effetti della congiuntura economica si aggiunge il rapido avanzare delle tecnologie digitali, con effetti rivoluzionari nelle abitudini delle persone e sul mercato.
In questo difficile contesto è urgente un ripensamento complessivo del settore editoriale come base per una politica industriale capace di frenare la flessione produttiva e di cogliere le occasioni di sviluppo attraverso una decisa modernizzazione.
NO A SOVVENZIONI, SÍ A INCENTIVI FISCALI
Gli editori italiani rifiutano interventi a pioggia e distribuzione indiscriminata di risorse. Pubblicamente e ripetutamente ci siamo detti favorevoli e abbiamo operato per una ventata di moralizzazione e trasparenza che privilegi l’innovazione e non perpetui rendite di posizione politiche.
In questo quadro e con questi limiti, un intervento pubblico sul fronte della domanda -circoscritto nel tempo e ben delineato nell’oggetto - è indispensabile per superare l’emergenza e tutelare davvero il pluralismo: ad esempio nella forma di incentivi fiscali per favorire la ripresa degli investimenti pubblicitari e per diffondere la lettura dei giornali tra i giovani. Sarebbe anche opportuno prevedere una specifica modulazione degli abbonamenti, in funzione della messa a disposizione dei giornali in esercizi pubblici o aperti al pubblico.
DIRITTO D’AUTORE
Le aziende editrici italiane hanno razionalizzato i costi, per riacquisire efficienza e frenare il declino della redditività, ed hanno diversificato le loro attività, confrontandosi con un ambiente sempre più multimediale. Ma non hanno mai trovato nelle politiche pubbliche sufficiente interesse per la protezione di chi produce contenuti editoriali di qualità e per la salvaguardia di tutte quelle risorse - economiche, umane e tecniche – indispensabili alla loro realizzazione e, più in generale, alla sopravvivenza di una informazione libera e credibile.
Libertà di stampa e pluralismo sono possibili solo con imprese editrici autonome ed economicamente sane, che operino in un contesto di regole di mercato. Rafforzare l’effettività della tutela del diritto d’autore in Internet rispetto ai molteplici fenomeni di sfruttamento parassitario dei contenuti editoriali significa rafforzare le imprese stesse, la loro economicità e la loro capacità di sviluppare e sperimentare nuove forme di comunicazione multimediale.
DISTRIBUZIONE
II processo di liberalizzazione e modernizzazione della distribuzione attua un disegno che potrà essere valutato al suo completarsi, e a cui gli editori hanno risposto con un preciso impegno per l’informatizzazione della distribuzione e delle edicole.
L’obiettivo è di offrire una nuova rete al Paese che si traduca in un servizio più efficiente per i cittadini – ad esempio garantendo loro una scelta più ampia in termini di orari di apertura delle rivendite - e in un elemento di chiarezza su vendite e rese nell’interesse dei mercati e dei suoi protagonisti.
LAVORO E FORMAZIONE
I nuovi prodotti editoriali e le mutate esigenze del mercato comportano la necessità di sviluppare la formazione di nuove figure professionali, di incentivare l’accesso dei giovani alla professione giornalistica, di intervenire a sostegno della trasformazione dell’organizzazione del lavoro.
BENE COMUNE
Sono oltre 22 milioni le persone che ogni giorno leggono quotidiani; quasi 33 milioni i lettori di periodici; circa sei milioni gli utenti dei siti web dei quotidiani, vale a dire la metà di coloro che in un giorno medio entrano in Internet. Sono loro i primi firmatari di questa lettera. Sono loro ad attendere e a meritare risposte concrete e lungimiranti dalla Politica.
Questi numeri ribadiscono una forza straordinaria. L’informazione è un bene comune, patrimonio di tutti coloro che sono interessati alla salute della democrazia liberale e sanno valutare l’importanza determinante di giornali liberi: per la vita civile e la crescita di una società.
CHE COSA SI NASCONDE
DIETRO LE ANTE
Non è un semplice restyling di facciata, quello che coinvolge le
più nuove proposte di guardaroba. I pannelli di chiusura creano giochi di pieni e di vuoti che
rendono più facile l’inserimento nei contesti più diversi.
E all’interno dei vani, la tecnologia ofre soluzioni d’avanguardia.
di BARBARA GEROSA
ARMADI166 RASSEGNAVII
SU MISURA
Parete autoportante
Perfetto per cabine o semplici nicchie, il
sistema Cover di Rimadesio offre ante vetrate
che sorreggono anche l’attrezzatura interna.
Le proporzioni dell’ambiente in cui inserire l’armadio sono de-
terminanti nella scelta delle ante, che una volta aperte devono
naturalmente consentire un comodo passaggio. Quelle scorrevoli,
per esempio, hanno un ingombro di apertura limitato e si dividono
in semplici (quelle che chiuse restano leggermente sovrapposte al
centro) e complanari (più costose ma di notevole impatto estetico:
quando sono chiuse si allineano perfettamente sullo stesso piano).
DA VALUTARE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO
È preferibile che la struttura di armadi e ante sia in tamburato,
cioè con un’“anima” a nido d’ape protetta da un telaio di legno
massiccio: si tratta infatti della soluzione di più lunga durata, per-
ché leggera e resistente, soprattutto nei punti di maggiore sforzo:
la maniglia e le cerniere, che per un’anta lunga è meglio siano
quattro. Indicate sono anche le guarnizioni antipolvere. L’attrez-
zatura va infne studiata nei minimi dettagli: l’oferta raggiunge
anche 300 varianti di “utilities” per una sola collezione.
Combi System
con ante a
battente, prodotto
da Zalf, risolve
brillantemente
l’angolo grazie
a un terminale
che lo rende più
slanciato. Qui è in
MELAMINICO COLOR
CANAPA, resistente
e di facile
manutenzione.
Vista dall’interno,
la struttura del
programma Cover
di Rimadesio,
COMPLETA DI
ILLUMINAZIONE. Per i
vetri di chiusura: 50
proposte in laccato
e 6 tinte reflex con
effetto metallizzato.
167RASSEGNAVII ARMADI
IDEALE PER SFRUTTARE LE NICCHIE
Il vero vantaggio di Cover Rimadesio, design Giuseppe
Bavuso, è la possibilità di attrezzare qualunque spazio SENZA
TOCCARE LA PARETE. Le ante a battente in vetro, infatti,
reggono tutte le mensole, e si fissano a soffitto e pavimento.
Il che consente tra l’altro di eliminare le soglie a terra.
Qui con funzionali ANTE COMPLANARI il modello
New Entry che Poliform produce in molte finiture.
E con un’ampia modularità: le colonne vengono
fornite in ben 10 altezze e 6 larghezze.
168 rassegnaVII ARMADI
LO SCHERMO ORiEntabiLE
Può trovare facile collocazione ANCHE AL DI FUORI DELLA
ZONA NOTTE, per esempio in un living giovane, il guardaroba
Grafik di Caccaro, movimentato da vani a giorno e dal
porta tv girevole (dettaglio in foto). I fianchi possono essere
attrezzati con ripiani a vista e un utile appendiabiti.
Sotto, l’armadio Maxi prodotto da Saber Mobili
ha la struttura in tamburato impiallacciato frassino
spazzolato bianco. ANTE CURVE IN MULTISTRATO
resistente; gli specchi fumé sono contornati da
cornici in acciaio lucido (cm 361x78x255 h).
Di Giessegi il
guardaroba tuttofare
che include una
CASSETTIERA
PORTA TELEVISORE
e un pratico angolo
spogliatoio.
Le dimensioni sono
cm 366,2x270,7
per 60 di profondità
e 262 di
altezza (€ 5.865).
Idee in più
Per camera e living
Sotto, TESSUTO
COORDINATO per
il letto Sommier
e l’armadio
Guardaroba 16.32,
tutto di Flou.
L’armadio, nella
variante anta Dress,
qui misura
cm 290x63x259
h e si acquista
a € 3.094, esclusa
l’attrezzatura.
A sinistra, un
elegante decoro
classico rivisitato
impreziosisce Iris 2
con ante complanari,
di Ferretti&Ferretti.
Al centro c’è un
vetro lavorato con
FOGLIA ARGENTO
effetto craquelé
(da € 8.090
con attrezzature
interne).
Sotto, Fiorentino
di Eurodesign
ha le ante scorrevoli
con pregiato decoro
eseguito a mano
PATINATO BIANCO
ANTICO. Le cornici
sono rivestite
in foglia argento,
la struttura
è in tamburato.
169RASSEGNAVII ARMADI
ARMADIO FASHION
Con l’anta sfoderabile
Il letto tessile, dal 1978 punto di forza di Flou,
si abbina ora al nuovo armadio da vestire
e svestire con facilità. In tessuto o ecopelle.
Finiture
Efetti
décor
di tea bardi170 esperti verdeViii
Tutti conoscono tulipani, giacinti e narcisi, che sbocciano in primavera. Altre specie, però, foriscono da giugno all’autunno. E questo è il momento di metterle a dimora.
bulbose d’estate
DALLE PIÙ NOTE A QUELLE DA RISCOPRIRE
Producono fioriture straordinarie, d’o-
gni forma, colore e dimensione, in cambio
di poco lavoro: una volta che se ne rispet-
tino le esigenze climatiche e di terreno, le
bulbose sono davvero le piante per tutti,
adatte ai giardinieri meno esperti come ai
più rafnati, ai giardini d’ogni genere e
stile come a terrazzi e davanzali. Anche
se, per praticità, le si defnisce in genere
tutte bulbose, soltanto una parte di loro è
dotata di un bulbo vero e proprio, mentre
altre sono caratterizzate da organi di ri-
serva diversi (cormi, tuberi, radici tube-
rose, rizomi), ma si comportano e si colti-
vano nello stesso modo.
Ce ne sono per ogni stagione, clima e
situazione, e soprattutto anche a fioritura
estiva: accanto agli emerocallidi e agli
agapanti, negli ultimi anni sempre più
presenti nei progetti dei garden designer,
Sopra, MusCari
blu e NarCisi
bianchi nel
magnifico Parco
Keukenhof
di Amsterdam,
in Olanda.
171espertiViii
Bulbose estive rustiche:
agapanti, Allium, alstroemeria,
Anemone coronaria, crocosmie,
Cyclamen africanum, C. purpurascens,
emerocallidi, gigli, Kniphofia, Liatris,
Lilium, Lycoris, Ophiopogon japonicus
e O. planiscapus, Tricyrtis.
Bulbose estive semirustiche
o delicate: begonie, belle di notte
(Mirabilis jalapa), calle (Zanthedeschia
aethiopica, Z. elliottiana), Canna indica,
Canna x hybrida, Curcuma roscoeana,
dalie, fresie, gladioli, Gloriosa superba,
ismene, Hedychium, Ixia, nerine,
Pancratium maritimum, ranunculus
asiaticus e ibridi, Smithiantha
zebrina, Tigridia pavonia, tuberosa
(Polyanthes tuberosa).
rustiche, si mettono a dimora da luglio
a settembre, per cui è consigliabile
ordinare i bulbi per tempo. Fioriranno
con l’abbassarsi della temperatura
e le prime piogge; alcune producono
le foglie contemporaneamente, altre
dopo. Tra le più belle e facili da trovare
in commercio:
• Colchici (Colchicum autmnale,
C. byzantinum, C. luteum,
C. speciosum).
• Crochi (Crocus banaticus,
cartwrihtianus, longiforus,
medius, niveus, nudiforus,
pulchellus, sativus, speciosus).
• Ciclamini (Cyclamen africanum,
hederifolium).
• Crinum asiaticum, sternbergia,
topinambur.
robuste o più “sensibili”
a fioritura autunnale
COME PIANTARLE
Anche quelle estive, come tutte le bul-
bose in genere, amano perlopiù i terreni
sciolti, fertili, ben drenati e soleggiati,
per quanto nelle zone meridionali più
calde sia spesso preferibile la mezz’om-
bra. Alcune specie, come le calle, predili-
gono invece i terreni umidi, se non addi-
rittura ben intrisi d’acqua.
Le si mette a dimora in marzo-aprile,
quando sono ancora in riposo: in realtà, le
specie rustiche, come gli Allium e molti
gigli, possono essere piantate anche pri-
ma dell’inverno, in ottobre-novembre,
ma, per ragioni di mercato, in genere le
si trova in vendita soltanto in primavera.
Alcune, come i gladioli, possono essere
piantate a scaglioni, ogni 15 giorni
circa, in modo da prolungare la sta-
gione della fioritura.
Prima di metterle a dimora, è buona
norma lavorare, o per lo meno smuovere,
il terreno che le ospiterà, e aggiungervi
almeno un 20% di sabbia di fume, per
migliorare il drenaggio.
La regola comune vuole che i bulbi si
interrino a una profondità pari al doppio
della loro altezza; nel caso delle bulbose
da far inselvatichire, è consigliabile una
profondità maggiore di qualche centime-
tro nei climi molto freddi e nei terreni
molto sciolti. I rizomi si dispongono oriz-
zontalmente: a seconda della specie, a flo
del terreno, emergenti per almeno un ter-
zo della loro altezza.
La distanza dipende dalla specie: sarà
maggiore per quelle con fogliame ampio
e disteso rispetto alle specie con foglie
filiformi ed erette, e per le rizomatose,
che si espandono sul terreno, allargando
il cespo originario.
Subito dopo la messa a dimora, è utile
distribuire sul terreno un concime or-
ganico, come cornunghia o stallatico di-
sidratato pellettato, o un concime chimi-
co completo a lenta cessione, e annafare.
vale la pena di riscoprire piante andate
quasi in disuso, come i gladioli (sia gli
ibridi vistosi sia le piccole specie selvati-
che, come Gladiolus callianthus, da insel-
vatichire nei prati), gli anemoni estivi
(Anemone coronaria), le dalie, le canne
indiane (Canna indica, C. x hybrida), le
fresie e le tuberose. Molte altre sono an-
cora poco difuse, ma meritevoli di una
maggiore attenzione: i ciclamini estivi
(Cyclamen africanum, C. purpurascens),
per esempio, le crocosmie, le alstromerie,
le nerine, le delicate tigridie, le sofci die-
rama, l’amarillide (Amaryllis belladon-
na), l’esotica curcuma. Tutte valide allea-
te per i davanzali, i terrazzi e i giardini
della bella stagione. Non solo: molte con-
tinuano a fiorire anche in autunno.
Alla base delle pareti
di un cottage, i
GiaCiNti in cassetta
danno colore
a tutto l’insieme.
172 esperti verdeViii
PER EsaltaRNE la bEllEzza
Poiché le bulbose estive delicate, come da-
lie, gladioli e tuberose, una volta sforite vanno
estratte dal terreno, è preferibile riservare loro
quelle parti del giardino destinate a coltivazio-
ni stagionali, piuttosto che inserirle nelle mac-
chie di arbusti e bordure di perenni, per evita-
re di disturbarne le radici. Un’aiuola
dedicata ai fiori da taglio, o alcuni filari
dell’orto, sono quindi le posizioni ideali.
Le dalie, la cui altezza varia da cm 30 a 150,
possono essere piantate tutte insieme in lun-
ghe bordure, giocando con le innumerevoli
forme e sfumature delle diverse varietà. I gla-
dioli, eretti e rigidi, alti da cm 70 a 160, stanno
meglio in fle ordinate e variopinte, piuttosto
che mescolati a foriture più fessuose. Anche
le fresie sono adatte all’orto, per raccoglierne i
fori, ma il loro portamento aggraziato e leg-
gero permette anche di inserirle con efcacia
in un prato, per esempio ai piedi di ulivi e
agrumi, nei giardini mediterranei, anche
perché si inselvatichiscono con facilità. Le ne-
rine, dai grandi mazzi di fori rosa, possono
essere utilizzate allo stesso modo, ma sono ri-
gogliose anche in vaso, avendo la possibilità di
portarle al riparo in inverno dove il clima è
più freddo; nelle zone temperate le si può in-
vece lasciare all’aperto tutto l’anno, piantan-
dole nelle tasche ricavate tra le pietre dei
giardini rocciosi o lasciandole spuntare in
mezzo alle tappezzanti. Più delicate ancora,
le tigridie: simili a iris tigrati, bianche, aran-
cioni, crema, violette, con varie sfumature,
si possono coltivare all’aperto, in giardini
rocciosi e terreni sabbiosi, soltanto nei luo-
ghi più caldi, mentre altrove vanno piantate
in vaso e riparate in inverno.
Le bulbose rustiche possono invece
rimanere indisturbate nel terreno per anni
anche nei climi a inverno rigido: tra queste,
le Tricyrtis, dalle corolle come piccoli gigli
maculati, che si inselvatichiscono al riparo
di un sottobosco. Emerocallidi e crocosmie,
a foriture gialle, arancioni e rosse, s’inseri-
scono invece perfettamente nelle bordure
miste al sole: i primi hanno fori grandi, a
imbuto, e foglie nastriformi, le seconde fo-
glie simili a spade e spighe elegantemente
arcuate. Altrettanto accattivanti, ancor più
se accostate alle graminacee ornamentali,
alle rudbeckie e agli aster estivi, le dierama,
che formano morbidi ciuf di foglie sottili,
alti cm 90-120, e campanellini rosa.
Grandi protagonisti, negli ultimi tem-
pi, in giardini e terrazzi estivi, gli agapanti,
che aprono le loro ombrelle, azzurre, bianche
o blu, su steli robusti. Decidui o sempreverdi,
li si può piantare in bordure di una sola va-
rietà, ai piedi di muri o siepi formali, oppu-
re mescolati alle piante mediterranee, alle
rose, alle graminacee ornamentali, alle er-
bacee perenni a fore minuto, come salvie e
veroniche, anche in vasi, vasche e orci, che
ne sottolineano il portamento svettante.
Una volta messe a dimora, le bulbose si annaf-
fano con regolarità, fno all’ingiallimento del
fogliame. Una concimazione quando
spuntano le foglie, con un prodotto a ra-
pido assorbimento ricco di fosforo e di
potassio, permette di ottenere fori più
grandi. Mentre una seconda concimazione
subito dopo la foritura arricchisce le riserve
dei bulbi, e di conseguenza la foritura
dell’anno successivo. Quando le foglie sono
appassite, si devono lasciare asciutte, per-
ché i bulbi e gli altri organi di riserva vanno
in riposo e se vengono bagnati marciscono.
Nei climi freddi è necessario estrarre
dal terreno le specie delicate: si ripuliscono
i bulbi da terra, steli, radici e foglie secche, li si
lascia asciugare per qualche giorno all’aria,
quindi li si cosparge con una polvere anticrit-
togamica, per evitare che durante la conser-
vazione si sviluppino mufe e marciumi sulla
loro superfcie, e li si ripone in una scatola
aperta di legno o cartone, in un luogo fre-
sco, buio e asciutto fno al momento di riu-
tilizzarli. I bulbi più fragili e facili a disidra-
tarsi, come quelli dei gigli, vanno immersi
in trucioli o sabbia di fume.
Le specie rustiche si possono lasciare
all’aperto, limitandosi a tagliare i fori appas-
siti e, nelle decidue, ciò che resta della vegeta-
zione; quelle sempreverdi, come alcuni aga-
panti, vanno invece annafati, se non piove.
gli specialisti online
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raziel, www.raziel.it
Il deTTAGlIO
Colchico
La forma del suo fiore è quella di
uno stretto calice allungato, che si apre
a ventaglio e poi sfiorisce.
Un aneMone
coronaria, qui
reciso, dai petali
leggeri,
blu-violetti.
foto ian Mehlich
INDIRIZZI
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SPAGNA: UNIDAD EDITORIAL S.A. - avenida de San Luis 25 E - 28033 MADRID - tel. 0034/914435522 - fax 0034/915864335. STATI UNITI: WORLD MEDIA INC. - 19 West 36th Street 7th floor - NEW YORK NY 10018 - tel. 001/2122445610 - fax 001/2122445321. SVEZIA: KARNIG4MEDIA - Fleminggatan 15 S 112 26 STOCKHOLM - tel. 0046/(0)84420870 - fax 0046/(0)84427179. SVIZZERA/LIECHTENSTEIN: ADNATIVE - 7, Chemin de Maisonneuve - CH-1219 CHATELAINE-GENEVE - tel. 0041/227964626 - fax 0041/227970270.
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Mensile di arredamentovia Angelo Rizzoli 8 - 20132 Milano - tel. 02/2584.1
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ENGLISH TEXT (abstract) translation by Ed Tyrrell
179
180180 TRENDIII
ENERGETIC POLKA-DOTS
Light, ironic and for spring, too. A source of
inspiration for the surfaces and furnishings
in these spaces, which the pop artist Roy
Lichtenstein would have liked.
photos by
ADRIANO BRUSAFERRI
feature by
ALESSANDRO PASINELLI
with
VERONICA LEALI, CECILIA CARMANA
and MICOL CERANI
texts by
FEDERICA PEDRETTI
181
Opening page, the MATERIAL Bolle by C&C
Milano (I Giochi collection, 100% cotton jac-
quard, h 270cm, € 303/m) is the background
for the model wearing a vintage dress from La
Belle Histoire and SHOES Women’s dancing
shoes from American Apparel (€ 60). Above,
from left, the POUF Hollywood by Bonaldo, de-
signed by Gino Carollo available in two sizes, Ø
cm 65/85, h cm 36/45 (from € 1.570). The
led swivel LAMP on the wall is Counterbalance
by Luceplan, designed by Daniel Rybakken (€
690). MATERIAL PANEL Bollicine, by C&C Mila-
no, I Giochi collection, and CLOCK Solari from
Spazio 900 (price on request). The gigantic
dot - here turquoise - is the container Bon Bon
Cabinet from Ex.t, design by Hiroshi Kawana
(€ 334). The BATHTUB is Pear Cut by Patricia
Urquiola for Agape, with rounded shape enri-
ched by a significant rim with a geometric and
linear cut (cm 173,5x79,5x65,2 h, price on re-
quest). On its rim, TOWEL Mille from Gabel, in
pure cotton with jacquard chasing available in
64 colour variants (towel set + guest € 16,80).
SIDE TABLE in iron Chele, hand-made and
hand-painted, by Antonino Sciortino (price on
request). Above, Origins of The Drink, vintage
BOTTLE from Discipline, design by Lars Frideen
(from € 65). As throughout the feature, WOOD
FLOORING Tavole del Piave from Itlas, in Dur-
mast with Cartizze finish; the boards maintain
a thickness of mm 16 even the wider ones (up
to cm 38), which even makes them suitable for
laying on heated floors.
TRENDIII 181
182 TRENDIII
On the WALLPAPER Pienet Kivet from Mari-
mekko by Sirpi, distributed by Jannelli & Volpi,
€ 79 per roll, the CLOTHES HANGER KNOB Tilt by
Anne Black, distributed by Trend House (from
€ 9,50; here holding a Moschino model). From
left: vintage leather TRUNK by Lyda Levi, from
Spazio 900 (price on request). Bold 1, CABINET
from Ex.t Design, designed by Mist-o, with lar-
ge round aluminium handles painted white (cm
110x45x75 h, € 1.222); matches with a round
sink and is ideal for the bathroom. Above, Flag,
CANDLE HOLDERS from Normann Copenhagen,
distributed by Trend House, design Jonas Wa-
gell, € 20; THERMAL FLASK from Stelton, di-
stributed by Shoenhuber, € 64,95; CONTAINER
Tonale from Alessi, by David Chipperfield, € 44;
PICTURE Lavoro d’Artista by Lisa Ponti; toy car
in cedar wood, on sale from Jannelli & Volpi.
Floor LAMP Angelina from Penta, design Carlo
Colombo, cm 160 h, from € 1.050. RUG Jumbo
colour brown, by Sitap, € 544,50. The STOOL is
Last stool from Discipline, in enamelled steel,
design Lars Beller, € 198. Shoes from Ameri-
can Apparel.
Dots, spots and spheres: the reference is to sixties culture
183TRENDIII
The column CLOTHES HANGER AT16
from Tecno dominates the scene, de-
signed by Osvaldo Borsani: an external
aluminium tube covered in black lea-
ther and two black concentric sliding
anodized aluminium tubes support
the brushed stainless steel tubes with
beech wood spheres, tinted with four
different tones. Revolving and adju-
stable for height (from cm 270-320),
€ 1.207. POUF Domino from Molteni,
design by Nicola Gallizia, in leather or
material and various sizes: Ø cm 44,89
and cm 120 height or 37 (from € 567).
RUG Style 277 from Sitap, in heat-set
polypropylene (ultra resistant fibres
ideal for rugs made with mechanic lo-
oms; also called synthetic wool). Size
cm 200 diameter (€ 271,04), also avai-
lable in different colours and sizes.
184184 TRENDIII
Polka-dots fly in the bedroom: they are from
the CURTAIN from RBHome, Purafibra line in
100% cotton (cm 135x280 h, € 29 for the
pair), on the BED Asha Baldaquin from Xam,
design Studio Controdesign with Studio Pro-
getti Xam. In painted tubular steel, the frame
can be completely dismantled and measures
cm 160x200x200 h (€ 2.783). Polka-dot
DUVET COVER with hidden snaps, Stenklover
from Ikea (cm 240x220, € 29,99; single
also available). From left, Cream, CHAIR from
Calligaris, design MrSmith Studio, with whi-
tened cedar wood frame, seat and backrest
in Restylon®, a totally recyclable plastic ma-
terial, in opaque optic white, dove-grey, mu-
stard, and red (€ 149). On the wall, LAMPS
Dioscuri from Artemide, design Michele De
Lucchi. The support - for ceilings too - is in
thermoplastic resin, the diffuser is in etched
blown glass (Ø cm 14/25/35, cm 13/23/34
h, price from € 112).
For spaces full of vitality, and playful invasion of circular shapes
185185
Optical effect in black & white for Nap-
ton, a RUG from the 85mq collection, on
sale from Tappeticontemporanei; size cm
230x300 price € 4.600. Gathered in the
centre, three different types of seat. Alcide
43 is a POUF designed by Otto Moon for Po-
rada, with capitonnè upholstery realizable
in all of the materials from the collection,
or with a material supplied by the client;
the photographed model, cubed and in le-
ather, measures cm 43x43x39 h and costs
€ 1.570; there is also a rectangular version.
From Studio Nitzan Cohen for Mattiazzi the
CHAIR Solo Chair, in whitened durmast (cm
49x55x48/74 h, € 453,75); resting on it
the SPHERE, in glazed multicolour ceramic,
Bosa from Galleria Luisa delle Piane in two
sizes (€ 35 and 140). Italian STOOL from
the 50s with chromed metal legs and seat
in faux leather, on sale from Mauro Bolo-
gnesi for € 90.
TRENDIII
186 TRENDIII
A new KITCHEN COUNTER-OFFICE by day offering
an informal and functional solution for a quick
lunch, even in the office: this is Helsinki Kitchen
from Desalto, design Caronni & Bonanomi, with
induction hob and drawers, it has a steel frame
and is finished in opaque white, with layered or
laminate worktop. Here, cm 180x78x75 h (avai-
lable in other dimensions), it costs € 2.852 hob
and built-in predisposition excluded. On it, KET-
TLE-TEAPOT from Zani & Zani, from the collection
Sabrina, design Carla Nencioni and Armando
Moleri, € 178. TILE Audrey, with Mentine decora-
tion, from Ceramiche Lea, design Research Dept,
€ 50 per piece. FRUIT BOWL Mimma from Mar-
sotto Edizioni, design James Irvine, in white Car-
rara marble, € 1.379,40, leaning on it, Asteroidi
from Antonino Sciortino, a piece in cooked iron
rod, hand-worked and painted (price on request).
Roundness full of creative irreverence of objects, carpets, fabrics and wallpapers
Set of two porcelain TEA CUPS by Muuto, from
Jannelli & Volpi at € 29. House-shaped CHOP-
PING BOARD by Ferm Living, from Jannelli & Vol-
pi, from € 27. Suspension LAMP Mochi F07 A05
from Fabian, created by A. Saggia and V. Som-
mella, € 160,80. CLOCK Tempo di Magis, design
Naoto Fukasawa, € 80. On the chair Cream by
Calligaris, TEA TOWEL by RBHome. WALLPAPER
Pienet Kivet by Marimekko.
187TRENDIII
Base in varnished wood and top in solid oak for
the TABLE Cosimo by Cantori (cm 90x140x78
h, € 2.023) accompanied by the upholstered
STOOL Bolle by Living Divani (€ 496). At the
top, ceramic PLATES of Gubbio (€ 28 ea.),
from Nella Longari as all the coloured coffee
SPOONS (Charme di Sabre, € 4 ea.) and in
blue, DESSERT PLATE Mediterraneo from No-
vità Home (€ 5). On the black and white MA-
TERIAL Biglie from C&C Milano, RATTAN
PLACEMAT (Nella Longari, € 24), one of
the circles that make up the CARPET Re-
circle from Umlaute (distributed by Trend
House, € 99) and Mediterraneo plate from
Novità Home. On the white TILE Paillet-
tes by Ceramiche Lea, polka-dot TEAPOT
from Galleria Luisa delle Piane (€ 160),
ceramic KNOBS Tilt (Anne Black, distrib.
by Trend House, from € 9,50) and CUP by
Novità Home. On another circle from the
CARPET Recircle designed by Dea Simon-
sen, PLATE Tirli from Novità Home in de-
corated ceramic (€ 5), and SMALL BOWL
Pixel by Studio Potomak, handmade (€
35). At the bottom, PLATE Pixel (€ 54)
and SMALL BOWLS in porcelain, Macchie,
by Studio Potomak (15 ea.)
188 REPORTAGEIV HOME
feature by
ALESSANDRO PASINELLI
photos by
ADRIANO BRUSAFERRI
texts by
FEDERICA PEDRETTI
with
VERONICA LEALI
REFLECTIONS
OF A LIFEAn ample Milanese home, on one single and articulated
level, it is the clear “manifest” of who lives there. A curious
family, passionate about design and everything that can
surprise, tell a story. Te house owner also explains it to us.
189HOME REPORTAGEIV
On the left, brush
strokes of colour on the
entrance hall wall, with
the COLLECTION
NEGATIVO-POSITIVO
by Bruno Munari,
purchased at L’Affiche.
On this page, two large
structures in
UNREFINED MAPLE
WOOD create a
sequence of three
distinct spaces in the
living room: dining area,
living area and kitchen.
On the wall on the
right, AFRICAN MASKS
(the white one is by
Francesco Bocchini).
In the background, a
piece by Francesco
Santosuosso and
CHAIRS with armrests
bought from Understate
(designed by Patricia
Urquiola, out of
production). Between
the two bookshelves,
LOUNGE CHAIR with foot
rest designed
by Charles & Ray
Eames (Vitra).
190 HOME REPORTAGEIV
If 435 square metres seems small to you… But it is
just big enough for the owner of this fat in central
Milan, Alfred Drago, who lives here with his fa-
mily. A graphic designer of eclectic creativity
(www.rumorebianco-db.com), he has given his imprint
in the furniture and decorations, a lively refection of
himself, with the architect studio as an accomplice, wi-
thout ever losing sight of the aspects that are associated
with sharing a living space. Two elements appear right
away in the hall: the use of the walls as pages of vital
communication and the aptitude for collecting, which
means not disdaining objects that by most would other-
wise be described as “junk” (see Drago’s contribution
on next pages). So a lot of space was necessary, and its
size also corresponds to its history: originally it was a
handicraf lab, then it became a fashion showroom,
from this the lights mounted on rails aligned with the
catwalk still remain. Te work with the conversion into
residential use was followed by the architects Marco
Colombo (www.architetturastudio.it), Caterina Batti-
stini and Giulio Pugno Vanoni, Studio S27 (ph.
339/2754276).
The critical element? Transforming the tarred roof into a roof garden with a greenhouse, which meant a tricky structural reinforcement. Challenge ta-ken and mission completed – now the roof is a beautiful 215-square-metre garden.
191HOME REPORTAGEIV
Left, a sort of
CALENDAR with
photograph clippings
and small objects.
Drago explains:
“My instinct is
a “chamber of
wonders” one, I
collect things of all
kinds, from ceramics
to hourglasses. I
even have a Chinese
wedding crown, a
triumph of birds
and dragons in
movement”. Below,
the TABLE Minimo by
Porro, designed by
Piero Lissoni.
In the living area
the PARQUET was
recovered, as
were the lights on
parallel TRACKS.
Beside the Danish
cast iron STOVE
(by Rais), the hard
POUF Koishi,
by Naoto Fukasawa
for Driade.
On the shelves,
among many
objects, a VASE
by Fornasetti,
the LAMP Fato
(Artemide, designed
by Gio Ponti).
192 HOME REPORTAGEIV
“The furniture and lighting were chosen with regard to the historical design and with a living curiosity for the new”
193HOME REPORTAGEIV
From left, on the
wooden with
storage, the LAMP
Loop by
FontanaArte,
designed by Voon
Wong+Benson
Saw. The
Japanese
SAMURAI ARMOUR
was purchased
from Giuseppe
Piva. The FLOOR
LAMP The Great JJ
by Jac Jacobsen
for Itre.
The SOFAS
Maralunga by Vico
Magistretti for
Cassina. On the
wall in the
background, a
piece by Angelo
Cagnone (from
L’Affiche). Above,
from the top,
KATANA HILTS
hanging behind
the armour; the
BLACK DOVE is
Eames House Bird
by Vitra, designed
by Charles & Ray
Eames.
194 HOME REPORTAGEIV
Above, a series of
pieces by Luigi Belli
(from L’Affiche).
The WINDOWS are
screened only with
ROLL-DOWN
CURTAINS in white
Pvc.
At the top, the
kitchen with central
ISLAND; around the
top, chairs from
Spazio Sumampa.
On the wall on the
right, the PHOTO
PRINTS Paradise
Portraits by Erwin
Olaf; in the
background and in
the photo here on
the left, the BOTTLE
RACK in metal
Bubble by Xera (from
Understate).
“In the kitchen I have a Portuguese tureen in ceramics that is shaped as an ox’s head. When I use it, the vapour from the food comes out of its nostrils”
195HOME REPORTAGEIV
“Also for the
children”, says
Drago, “a small
collection of art
and design. From
the PICTURES BY
OLINSKY to the
inflatable hanging
sculptures by Niki
de Saint Phalle.
And then, books
to read and leaf
through with
us…”. On the
walls, PHOTOS AND
DRAWINGS.
196 HOME REPORTAGEIV
Above, from the top,
in the children’s
room, the TABLE
TaTadini with top in
coloured Corian®, by
Cristian Ricciardi.
In the garden on the
roof, TABLE and
CHAIRS by Unopiù,
glass BOTTLE by
Seletti, GLASSES by
High Tech.
and, on the wall,
a piece by Gianni
Moretti.
The BED is Tasca
by Orizzonti,
designed by Studio
Habits.
Below, the
BATHROOM, with
built-in bath. On the
window sill, a series
of coloured CANDLES.
On the other page,
on the wall in the
BEDROOM, a sculpture
of interwoven wood
branches.
Next to the window,
a SADDLE HANGER
in wood (both from
Spazio Sumampa)
197HOME REPORTAGEIV
«We like basic shapes, from the primitive to the abstract, like the ones in the bedroom»
In the Milanese artist’s home everything
is chosen and combined according to a
philosophy of life and work, especially what’s
displayed on the walls. Here we show you
some counterparts, to give character and
intensity to your home.
1.THE ROOMS, a
study by Enzo
Mari on the
perception of
three dimensional
spaces (1956);
serigraphy in 8
colours on paper,
printed by Danese.
2.NEO, light switch
covers to be used
creatively. By Epic.
3.ALBERO RED, wall
clock by Native
(distributed by
Livellara).
4.BALL CLOCK:
with round shapes,
the circularity of
time. Designed by
George Nelson
for Vitra.
198 HOMEIV
A CLOSER LOOK
by FEDERICA PEDRETTI
With your own imagination you can “give a voice to the walls”, says graphic designer Alfred Drago. On these pages we offer you a selection of objects – colourful and bright, three dimensional or not – to use as brushstrokes on the palettes of your walls
DISTINCTIVE FEATURES
3
4
COLOURFUL SURFACES
An unstable dynamic betwe-
en fgure and background, both
enclosed in a square: this is the
efect in the abstract series Ne-
tativo-Positivo by Bruno Mu-
nari (studies from the 40s).
THE WHEEL OF TIME
A circle that turns around itself, always
has, always will. Inspired by the motion of
stars that regulate the course, this is the ima-
ge of time in classic pagan thinking. Tus
the shape of the clock.
2
1
199HOMEIVIV
Heads on the wall: a two-
coloured web of heads, freehand
drawing by the Milanese artist
and designer Laura Zeni. It was
reproduced on wallpaper that
was presented last September
by Jannelli&Volpi, the renowned
covering and furnishing brand.
www.jannellievolpi.it
THINKING PAPER
5.DAYLIGHT, by
Canadian Philippe
Macuin: led lamps
imagined as open
windows on the
walls. 6.PIN UP, by
Paolo Rizzatto for
Danese, magnetic
board in painted
sheet metal and
decorative element.
7.HANG LINE, in
steel, also Rizzatto
for Danese, is a
clothes rack which
draws the silhouette
of a route with
stops on the wall.
8.CLOCHETTE, by
Massimo Spagnolo
for Lineasette:
sinuous wall
pegs made in
porcelain grés.
5
THE WORLD IN A BOX
Modular works where space is the
supporting element - the sculptures by
Luigi Belli: small poetic theatres create an
infnite abacus to hang on the wall.
USEFUL COMPOSITIONS
A bottle rack can be almost
like a sculpture. Tis is demon-
strated by the wall unit with
Bubble, designed by Daniele Lo
Scalzo Moscheri for Xera.
8
6
7
HOMEIV200
In these pages,
some photos of
Drago’s home:
here the walls and
THE COLLECTIONS
are the heart
of the project.
What an opportunity it is standing in
front of a blank sheet that fnally
becomes three dimensional. Te dream of eve-
ry graphic artist. Te relation between walls,
rooms, furniture and pictures has always see-
med to me like a complicated game, but a really
fun one. Giving a voice to the walls is exciting.
Tere are walls that are silent and timid, and
others that are abundant and joyous. Walls that
meditate, others that shout. And all of them
can ft under the same roof, as they do inside us
ALIVE AND KICKING
Te balance between full and empty spa-
ces is fundamental. As a compulsive collector,
I had to deal with the issue from the start, and
my being a graphic artist has helped me a lot
with this. Managing to ft many objects – be
they pictures, books or sculptures – into a
small space, without their reciprocal distur-
bance of each other or giving the sufocating
feeling of “too full”, is complicated. Firstly,
you need a good imagination to imagine “the
place” of things, and not be afraid to make
changes continuously, until the balance is sa-
tisfying. Neither should you be afraid to
match the impossible, and of the continuous
evolution of the wall or shelf you are working
on. Change, add, remove… A wall is alive, as
we and our tastes are. Big and small are relati-
ve concepts, it is always and yet again the ba-
lance that counts. A small thing with a great
visual impact can easily fll a large wall, or
even a room. Conversely, a large painting
might not be seen or observed because of its
banality (or because it’s badly lit). My friends
are always surprised to see how certain objects
bought at markets, by them defned as “junk”,
assume dignity and unexpected beauty as soon
as they’ve been “laid out” and matched in the
house. Just like some improbable paintings or
graphic works fnd their harmony when they
are hung together. And you should know, this
can be done even with very limited budgets.
Tat way it’s actually more stimulating.
MANIFESTS
I choose pictures and objects with the heart.
I have to like it, it has to tell me something. Be it
a regurgitation from memory or the aspira-
tion for a diferent future, you must feel this,
always. Tere is a great diference between
an experienced choice and sheer, unexcep-
tionable aesthetic exercise. I’ll give you some
examples: loving colours, I live a rebellion
against fear; people don’t wear colours, they
are ofen terrifed of them (look around
yourselves on the tube). First I hung them on
the wall, then I wore them. My walls always
give energy. Tey remind me of my choices,
EVERY WALL IS A PAGE TO WRITE
Te guest’s contribution, ALFRED DRAGO
Alfred Drago portrayed in front of a
wall in the studio that represents his
profession: he is a graphic designer,
illustrator and artist (with the
pseudonym Drago Rens).
photo Sunghee Kim
A CLOSER LOOK
HOMEIV
As the artist says,
some SIMPLE AND
NOT EXPENSIVE
OBJECTS,
are enough
to change life
of your home.
my aspirations, fears and courage. From this
comes my love for artists like Bruno Munari
and Julio Le Parc. In vintage there’s the whole
world of childhood and adolescence, of the
formation of taste. A piece of a disused sign
cites, for example, my work as a graphic desi-
gner. If you want to train yourselves, sign up
on Pinterest (a new social network I like):
here research and stimuli have no limits.
CALM CHAOS
If a painting or an image that I think has a
strong meaning (and not necessarily a high va-
lue, it can even be a page torn out of a newspa-
per), then I isolate it, I make a sort of altar for
it. Te naked wall around it becomes an enor-
mous passepartout and, if I can, I point a light
at it from above. A thing that forces you to stop
to ask yourself why it’s there, you can’t avoid
noticing it. It must, however, always commu-
nicate with the things around it, be they tables
or chairs. I seek alignments, colour corre-
spondence or calculated dissonance of style.
I’m unlikely to use symmetry; rather, I avoid
it. Tis allows me to seek and fnd balance
with something else. Surprise is fun for those
who know how to use it. If, on the other hand,
I want to match things that are diferent from
each other with regard to shape and style, a
gallery or collage efect is the ideal solution. I
start with an original core, on the corner of a
wall or aligned with a door jamb and then, bit
by bit, I add new purchases. Te alternation
between empty spaces and accumulation are-
as works. Te important thing is that the cha-
os is always contained in a tidy and reassuring
form. I learned this looking at old Japanese
kimonos, the perfect and rigorous form of the
garment contains a quantity of patterns, co-
lours and shapes that we would never put to-
gether. And yet the efect is harmonious and
stupefying. Try it to believe it. Fundamental
rule: when I move or when I do consulting, I
always leave the walls for last.
A WINNING COMPROMISE
First the furniture, then the lights and
last the pictures, because of the balance that
changes completely. I spend hours studying
the volumes of the spaces, the weight of the
empty walls and the relations between
them, the light, the living comfort of the
places and the view when sitting, lying or
standing. Ten, as if in a ft of madness, I
start hanging. My houses always tend to be
neutral covers that don’t age, to be able to
receive diferent furniture, pictures and
objects over time. Living together with
another person, and children, has given a
practical, besides, aesthetic value, to the
choices. And the necessary compromise
has given unexpected results.
201
202 HOME REPORTAGEIV
A rchitecture and nature, male and female, light and sha-
de, Yin (negative) and Yang (positive). From dualism
and the dialectics of opposites, harmony can arise – in
life as in living – two areas that are strictly correlated,
considering that the body is the temple of the soul and the home is
like a second skin.
Demonstrating the validity of this approach is a small
building on three floors situated in Milan, and modelled
with the teamwork of an architect specialised in bio and
Feng Shui (in English “wind” and “water”) and his partner,
an interior designer and yoga instructor.
Te secret, the two experts explain, lies in the dynamic balance between
ourselves and our home and consequently, on a larger scale, with the
town and world we live in. Feng Shui, a many-thousand-year-old art of
living in harmony with the energy of the universe, can become a strong
re-balancing tool, and designing one’s own house can prove to be the-
rapeutic. Unfortunately you cannot rely on pre-established and ready-
to-use instructions; an in-depth study of the matter is necessary, also a
philosophical one, preferably guided by a specialist like Mauro Ber-
tamè, who lives in this house and who has a multidisciplinary approach
(it ranges from physics to mathematics, from history to philosophy).
His work is developed synergistically with that of his partner, Alessan-
dra Bramini, which is very close to Indian culture. For information:
www.maurobertame.it and www.braminiyoga.com
THE ORIENT
LIVES
IN MILANLiving in a city and following the rhythms
of nature, indulging its forms, in a harmony
that is also obtained through yoga. Tis is
how a Feng Shui enthusiast couple have
organised their own spaces.
photos by
ADRIANO BRUSAFERRI
feature by
ALESSANDRO PASINELLI
texts by
BARBARA GEROSA
On the left, the
oriental GARDEN
at Mauro Bertamè
and Alessandra
Bramini’s house in
Milan. Architecture
and nature find a
perfect balance
here, thanks to
Feng Shui, which
the architect
is inspired by.
Among the plants
used are WATER
LILIES, sophora,
maple, medlar and
BAMBOO, which
in virtue of its
flexibility can even
tackle a storm
without breaking.
The atmosphere is
mystic all the way
from the entrance:
the figure on
the garage door
(opposite page)
depicts a YOGIN -
he who does yoga.
HOME REPORTAGEIV 203
204 HOME REPORTAGEIV
On the right,
the RELAXATION
CORNER: it
overlooks a pond
with a small
source of water
that produces a
pleasant sound.
Under the arbour
with Canadian vines
that turn red in
autumn, industrially
produced CHAIRS
which have
been lowered
to make them
more ergonomic
and comfortable
for enjoying tea.
In the evening
the LANTERN
creates a pleasant
atmosphere. The
TIBETAN BELLS over
the Buddha’s head
produce sounds in
harmony with the
vibrations of the
celestial spheres.
HOME REPORTAGEIV 205
The last frontier in wellness? “The ancient yet contemporary miraculous power of plants and water”
On the right, a
glimpse of the
building, with
balconies that are
screened by the
CLIMBERS. The
south side is isolated
On the left, the
POND, which
according to
Feng Shui has
a beneficial
effect on man.
The suspended
BOARDWALK
transmits a
pleasant feeling
of passage and
change.
with cork and
wax-treated LARCH
BOARDS. Below,
the metal butterfly
sitting among the
branches has a
symbolic function.
206 HOME REPORTAGEIV
The area of the
house that is
DEDICATED TO
MEDITATION and
also used for yoga
courses is completely
surrounded by
greenery. The
floor-to-ceiling
WINDOWS create
perfect continuity
between interior
and garden. To be
more elastic, the
long board LARCH
PARQUET FLOORING
is nailed onto laths
that are immersed in
the cement. Behind
the Buddha statue a
vertical row of bricks
has been placed to
round off a corner
that was too neat,
as suggested in
Feng Shui. Below,
an skilfully displayed
MIRROR to reflect
a health bringing
lantern.
Every piece of furniture, ideally associated with the five natural elements, has a strong symbolic value
207HOME REPORTAGEIV
Rather eclecti,
the furniture of
the interior mixes
pieces of diverse
style and origin.
On the left, in the
living room, the
antique DOOR WITH
KNOCKER in brass
is Indian, and also
the old SEWING
MACHINE’s stand is
a found object, here
used as a table,
with an added glass
top. White leather
sofa, flooring in
ASHLARS BLACK
PORPHYROID.
208 HOME REPORTAGEIV
Order? According to
Feng Shui it is a question of
“balance in movement”
Here on the left,
a collection of
PLATES WITH
GILDED DESIGNS
is an abacus of
ancestral symbols.
Far left, a detail
of Ingo Maurer’s
lamp, with a leaf
depicting
a BUDDHA.
On the left, the
LAMP Zettel’z by
Ingo Maurer has
been personalised
with some photos.
The TABLE in
solid wood is here
combined, for
contrast, with the
ethereal CHAIRS
Louis Ghost, by
Philippe Starck
for Kartell. Below,
a close up of the
Indian FILING
CABINET
in English
colonial style.
HOME REPORTAGEIV 209
The original English Chesterfield SOFA, with
its characteristic backrest in quilted leather,
is more than a hundred years old and is still
in a perfect state, sitting next to a DRAWER
UNIT in scented teak. On the unit, an INCENSE
DIFFUSER in the shape of a peacock and a
Buddha head in rock crystal. The relaxation
area communicates with the study upstairs.
Soothing lilac walls.
HOME REPORTAGEIV
210 HOME REPORTAGEIV
The four poster’s canopy and a dedicated net service the purpose of reducing the effect of electromagnetic fields
Below, a corner in
the study: hanging
from the beams
there are TIBETAN
BANNERS in cloth
with mantras
(sacred expressions)
on them. The walls
are lined with
bookcases in wax-
dyed PINEWOOD.
Above, in the
kitchen dinette, the
LAMP Campari Light
by Ingo Maurer.
ASHLARS flooring
(in yellow Brazilian
quartzite), laid
“opus incertum”
that under the
table forms a spiral
with an agate in
the centre which
has the function
of facilitating
digestion. A wicker
chair is matched
with a PIANO
STOOL.
211HOME REPORTAGEIV
The BED with a special screen that
attenuate any electromagnetic waves is a
design by the architect Mauro Bertamè for
Feg which now is no longer in production.
212 HOMEIV
GREEN NOTE
The components of a Feng Shui
garden are full of symbolic me-
anings. The greenery and water are the
fundamental elements, very useful to
revitalise home interior and exterior,
which should preferably be in close vi-
sual relation to each other. A perfect
example of this is the small garden de-
veloped by the architect Mauro Ber-
tamè beside his home, a harmonious
space that is rich with powerful visual
spots, where nature instils a relaxing
and pleasant sensation, almost of
estrangement from the surrounding
urban context. “Besides the plants, I
recommend adding other natural ele-
ments to your oasis. For example sto-
nes, or a pond, but avoiding stagnant
water”, explains Bertamè. “It’s also im-
portant to create a relationship betwe-
en the basin and the rocks, creating
borders and islands. It can be greatly
by BARBARA GEROSA
A small, green corner is enough to create a microcosmos in harmony with processes of growth and renewal. A meeting place for nature and spirituality.
IF THE GARDEN
IS THERAPEUTIC
photo Adriano Brusaferri
213HOMEIV
A BOARDWALK
connects two focal
points. The more
“urban” area on
the left represents
satisfying to harness the sonar aspects
of a small fountain, to which a Tibetan
bell is the ideal counterbalance. If pos-
sible, it is useful to introduce some
animals, fish, tortoises etc…”. A pre-
sence that can also simply be evoked,
through sculptures and reproductions
in stone or wrought iron. For his small
garden, the architect has chosen the
solid and protective physicality of a
Buddha in stone.
THE PLANT CHOICES
As regards the choice of species, for the
areas facing east evergreens were chosen
(fern, rhyncospermum jasminoides, bam-
boo and medlar) and specimens with deci-
duous leaves dominate south and west (so-
phora japonica, several varieties of Chinese
and Japanese maple, elder and various types
of ornamental prunus). With some good
sense: making small woods with colours that
alternate with the change of the seasons.
Every green species has its ideal location for maximum
benefit
the present.
The one on the
confines of the
garden symbolises
the future.
214
215HOME REPORTAGEIV
feature by
FRANCESCA ODDO
Aligned in the
entrance hall,
GLASS OBJECTS
FROM THE 50s
found at markets,
waiting to become
colourful lamps.
There are over 200
of them. Old post-
war ballot boxes
house them.
In Florence, an old carpenter’s shop is
turned into a home. To shape it, objets
trouvés and recycled materials: from
bookshelves to decorated cushions, each
thing here tells a story.
THE CHARM
OF VINTAGE
photos by
LUIGI FILETICI
216 HOME REPORTAGEIV
Living in a former carpenter’s shop
is what happened to Alessandro
Capellaro, together with Sabrina
Bignami the owner of the desi-
gner studio b-arch (www.b-arch.it). In
Florence he has made this open and flu-
id space for himself, 200 square metres,
where its ample view and the memory
of its original purpose are preserved.
Except for a little modern furniture and
new, industrial parquet flooring, the
home actually salvages the charm of the
past, from the vaulted ceilings in ma-
sonry to the old workbenches. But the
true protagonists of this original pied-
a-terre are the approximately 300 ballot
boxes from the post-war period, disco-
vered by chance by a scrap merchant.
Without being modified in any way, they have become the basis for all the furniture; they create dividers, shelves, bookcases, bases for tables, desks, beds and more.
“It’s always objects that animate homes,
with their history and symbolic value”,
explains Alessandro Capellaro, sipping
his coffee from a 1970s cup; a vintage
piece, like the rest of the house. Created
with recycled materials, objects found at
markets, in a family-owned cellar and in
the old storerooms of a nearby hospital
building.
217HOME REPORTAGEIV
In this photo, the
LIVING AREA, with
industrial parquet
and vaulted
ceiling. The long
VARNISHED TABLE,
surrounded by
Polypropylene
Chairs (by Robin
and Lucienne Day),
comes from the
offices of the local
health authorities
(ASL), as does the
surgical lamp
in the hall.
The old ballot
boxes with stamps
and adhesive
tapes from the
old days, become
FURNITURE FOR
THE KITCHEN,
dividers, double
walls where wiring
is concealed.
Beyond the wall,
composed of ballot
boxes and cabinets
from the 50s, there
is a sleeping area.
Standing on the
floor, PRINTS FOUND
AT MARKETS,
among which is one
by a Tuscan aviation
magazine illustrator.
218 HOME REPORTAGEIV
219HOME REPORTAGEIV
The most intimate
area of the house
contains the
bathroom, a corner
with an IRON STOVE,
sofa beds made
with the ballot
boxes (below) and
the “master
bedroom” (left) with
orange lamps; the
one on the left is
Nesso by Artemide.
CUSHIONS by
Sabrina Bignami,
the woman behind
the brand Flanelle.
A WHEEL-EQUIPPED
WARDROBE divides
the spaces,
with a picture
by Silvia Cardini.
Beside the desk built with old ballot boxes, the chair is a classic by Eames
220220 HOMEIV
A CLOSER LOOK
The many COLOURED
LIGHTS Meltdown by
Johan Lindstén
for Cappellini.
A single lamp can
be purchased
from € 385.
by BARBARA GEROSA
Rounded, moulded, generously sized, lamps with colourful lampshades are back in fashion after years of absolute white. Shapes and colours evoke the originals from the 30s to the 70s.
DECLARATIONS OF COLOUR
Evanescent bubbles of bright tones, plastic
forms in resin from elaborate moulds, metal
lampshades. These are some of the materials
used in the lamps – beautifully displayed in the
Florentine home – produced today with lines of
yesteryear or period designs, for collections.
Below, PXL,
designed by
Fredrik Mattson
for Zero Lighting,
is in COLOURED
ALUMINIUM.
Costs € 1.165.
Emerald green is associated with the
image of the ofce desk, amber with
the conversation area and pastels with the
kitchen. Tese are the tones of the lights, or
just the lampshades – collected in the tren-
dsetting architect’s house on the previous
pages. Taking inspiration from his col-
lection we asked Alessandro Padua from
the vintage shop Fragile Milano, which is
also present in Paris (www.fragilemilano.
com), how the market of decorative lamps
is going. Te expert confrmed that they
are making a comeback, especially the ori-
ginals from the 30s to the 70s. “Naturally
the prices vary depending on the material,
designer and producer; 50s pieces as the
ones published can be found in our shop
for a few hundred euros. Ten there are
historic 20th century Italian lamps whose
prices, as you can easily imagine, go from a
few hundred to many thousand euros. Te
colourful Rimorchiatore by Gae Aulenti, to
give you an example, is the 80s reissue of
an identical lamp in aluminium from ’68
designed for the company Candle, and the
price we ofer is 1.000 euros”.
MATTER OF INVENTION
Industrial design glass is nearly always
blown in moulds; artistic blown ones,
though, characterise examples produced as
limited editions or unique pieces and can
therefore have various colours and “mat-
ters”. Ten there is a generation of lights
with shades in plastic materials (plexiglas,
methacrylic etc.) which can be found at
afordable prices. At the moment difusers
in aluminium from 1950s lamps are very
fashionable; here, colour is in great de-
mand. In any case, both vintage lamps and
modern ones that revisit their style ofer
the possibility to wander through the pages
of the history of design, gathering its most
vivacious aspects from it.
221221HOMEIV
The sinuous Marigold by
aMariaCreativa is framed with
GLASS PETALS. It is cm 38
high and costs € 850.
The body of the lamp, in semi-transparent plastic, can change colours thanks to
LED systems that are easily programmable (however, dedicated software which
mixes the tones and determines colour changes is needed). The light source thus
becomes a dynamic element that can animate the interior. This is the secret of
Minerva by Disano, which, with a diameter of 120 cm, is able to create diverse
settings and attract attention. The price? Approx. € 1.500.
THE NUANCES THAT COME FROM LIGHT
In MURANO GLASS
and designed by
Hilton McConnico,
the lamp
Champignon (33
and cm 43 high,
€ 2.600, Formia).
Digit, in MOUTH-
BLOWN Murano
glass (below), is an
idea of Emmanuel
Babled produced in
limited edition.Marzia Mosconi for Alt Luci Alternative
is behind the soft Charlie, available
with PLASTIC TUBES in various colours
(Ø 45 cm, from € 345).
Lines in various
colours characterise
Jacarand BY
Voltolina, here in
the 3 LAMP version
with HAND-WORKED
GLASS (€ 559).
222 HOMEIV A CLOSER LOOK
Above, Doll by
Ionna Vautrin for
Foscarini (€ 150)
is inspired by
JAPANESE DOLLS
and has bases in
many colours.
Designed by
portuguese Jorge
Lourenço for
Crisbase, Oxygene
is IN GLASS and
costs from € 21
each (cm 20 h).
Lampshade in
FIERY RED METAL
and in RAL colours;
vintage lines in the
model Diana by
Delightfull (€ 490).
• Lamps from the 30s to the
70s can be found in Florence at
Exnovo (www.exnovomodernariato.
com), but also at the antique
market in piazza Santo Spirito (the
2nd Sunday of the month) and
at Fortezza Antiquaria (the 3rd
Sunday of the month).
• In Rome: Lumieres a Trastevere,
tel. 06/5803614, and Lamps 60
in rione Monti (www.lamps60.
com). Rétro only deals with original
pieces (www.retrodesign.it).
• In Milan, besides Fragile,
which is cited in the text (www.
fragilemilano.com), we mention
Spazio 900 (www.spazio900.net).
USEFUL
ADDRESSES
Available in various colours and ALSO AS A
SUSPENSION LAMP, Flowerpot by &Tradition
can be purchased for € 309.
Lampshade in HAND PAINTED ALUMINIUM for
Mhy by Norway Says for Muuto, inspired by
children’s illustrations (cm 24,5 h, € 149).
After years of minimalism and absolute white, colour is back as a protagonist, sometimes pastel, sometimes bright