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distretti, filiere, reti e credito | il network tra imprese e la relazione con gli istituti di credito
proposta di ricerca
roma, 8 gennaio 2015
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agendapremessa
perimetro del lavoro
osservazione del fenomeno
metodo
output
qualità e autori
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Format Research metterà a disposizione, a partire dal febbraio 2015, un’indagine
di campo presso un campione statisticamente rappresentativo delle imprese che
hanno scelto di organizzarsi sotto una qualche forma di aggregazione (rete
formale o rete informale).
Lo studio si pone, tra gli altri, tre principali obiettivi:
1) Demografia delle imprese (definizione del perimetro del fenomeno delle
imprese aggregate in rete);
2) Studio del rapporto con le Banche (come cambia il rapporto con la Banca
principale quando le imprese si aggregano in rete);
3) Analisi delle aspettative verso le Banche (in termini di servizi che queste
potrebbero offrire alle imprese aggregate).
Tutti le analisi saranno segmentate in funzione dei principali brand (gruppi
bancari).
Si mette in evidenza che il nostro Istituto di ricerca realizza già da cinque anni un’indagine
sulle imprese in rete per conto del Ministero dello Sviluppo Economico.
premessa |
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perimetro del lavoro | fenomeni posti sotto osservazione
reti formalinetwork tra due o più imprese in presenza di accordi formalizzati tramite contratti
L’universo di riferimento sarà costituito da tutte le imprese italiane (ad esclusione delle
attività agricole, finanziarie e degli studi professionali) che risultano aggregate tra loro
secondo una delle seguenti modalità…
Imprese legate in modo saltuario, o
abituale, da accordi non scritti
con altre imprese.
Il tipo di accordi più diffuso riguarda
lo scambio informativo su aspetti
tecnologici e commerciali.
reti informalinetwork tra due o più imprese in assenza di accordi formalizzati tramite contratti
consorzi: istituto giuridico che disciplina un'aggregazione volontaria legalmente riconosciuta che coordina e regola le iniziative comuni per lo svolgimento di determinate attività di impresa, sia da parte di enti privati che di enti pubblici.
distretti: agglomerazione di imprese, ubicate in un ambito territoriale circoscritto e storicamente determinato, specializzate in una o più fasi di un processo produttivo e integrate mediante una rete di interrelazioni di carattere economico e sociale.
filiere: aggregazione in cui gli attori concorrono alla trasformazione di un prodotto sino allo stato finale (da acquisto materie prime a tutte le fasi della lavorazione, fino al prodotto finito e attività di commercializzazione).
gruppi: insieme di imprese collegate tra loro sul piano finanziario ed organizzativo (unità autonome dal punto di vista giuridico, assoggettate ad un unico soggetto economico).
contratti di rete: Il contratto di rete è stipulato da più imprenditori con lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato(DL 179/2012 convertito in legge 221/2012).
Altre tipologie, quali associazioni temporanee di imprese (ATI o RTI), joint venture, etc.
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L’aggregazione tra imprese comporta, tra gli
altri, vantaggi non indifferenti…
Collaborazione efficacetra imprese
salvaguardando le
rispettive autonomie
Maggiori economie di scala (efficienza sui costi,
potere negoziale verso
clienti e fornitori)
Superamento del concetto
di territorialità e di soglia
dimensionale (con le
relative limitazioni)
Condivisione di rischi e
benefici negli investimentiper nuovi progetti e apertura
verso nuovi mercati
osservazione del fenomeno | il perimetro del fenomeno (1)
Il fenomeno dell’aggregazione tra
imprese (rete formale o rete informale)
sarà studiato in funzione dei seguenti
parametri:
• Incidenza del fenomeno
(quota di imprese aggregate in Italia)
• Struttura delle imprese in rete
(per dimensione, settore, territorio,
forma giuridica)
• Longevità delle imprese in rete
(natalità/mortalità delle imprese
aggregate e natalità/mortalità della
rete formale o informale)
• Altre tematiche di interesse
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osservazione del fenomeno | il rapporto con le banche (2)
Particolare attenzione sarà prestata al rapporto tra imprese in rete e istituti di credito…
1
2
3
Analisi delle forme di aggregazione in funzione del “decisore” in merito alle politiche per le Banche. (es. “chi decide” nell’ambito del gruppo?)
Analisi delle Banche utilizzate dalle imprese che appartengono ad una rete formale o informale. (es. le varie imprese in rete utilizzano le medesime
Banche o, al contrario, ognuna utilizza Banche
diverse? In un gruppo, le varie imprese utilizzano la
medesima Banca della capogruppo o, al contrario,
utilizzano Banche diverse?)
Analisi dei gestori utilizzati dalle imprese che appartengono ad una rete formale o informale.(es. le varie imprese utilizzano i medesimi gestori o, al
contrario, ognuna utilizza gestori diversi?
In un gruppo, le varie imprese utilizzano il medesimo
gestore della capogruppo o, al contrario, utilizzano
gestori diversi?)
4 Agevolazioni / limitazioni nell’accesso al credito per le imprese in rete, in gruppo, in un distretto o in una filiera.
L’analisi sarà effettuata
in funzione dei
principali brand bancari
in Italia
(gruppi bancari)
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osservazione del fenomeno | le aspettative delle imprese (3)
Supporto alla crescitasul territorio e/o
all’estero
Analisi delle aspettative e delle attese verso le Banche da parte delle imprese
aggregate in rete (formale o informale)…
Consulenza di tipo finanziario e tecnico
Supporto per gli aspetti di tipo normativo (es. nella stipula di un
contratto di rete)
Supporto nell'individuazione di
possibili partner industriali
Servizi agevolati(es. conto corrente dedicato,
incassi, pagamenti)
Offerta finanziariaad hoc rivolta alle
imprese in rete
Servizi dedicati a progetti di “innovazione e
ricerca”
Servizi per progetti di “internazionalizzazione”
Servizi di consulenza /
advisory dedicati
La Banca come “aggregatore” tra
imprese sul territorio
Le aspettative delle imprese in “network” sotto una qualche forma di aggregazione saranno analizzate in funzionedei reali “bisogni” che queste manifesteranno. L’analisi sarà segmentata per brand bancari.
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metodo | architettura dell’indagine…
Nell’ambito di ciascuna cella (a titolo di esempio
presso le micro imprese in rete del commercio
operative nel Nord Est), è effettuata l’analisi sui
tre livelli previsti:
1) Andamento economico
2) Rapporto con le Banche
3) Aspettative nei confronti delle Banche
Indagine presso le imprese italiane che saranno
risultate in rete, in gruppo, in un distretto o in una filiera.
Numerosità: n. 2.500 casi
Domini di studio:
• dimensione – micro imprese (1-9 addetti),
piccole imprese (10-49 addetti), medie
imprese (50-249 addetti), grandi imprese (oltre
249 addetti);
• settore di attività economica – manifattura,
costruzioni, commercio, turismo, servizi;
• macro area – nord ovest, nord est, centro,
sud e isole;
Margine fiduciario 95% (Errore +2,0% costante negli
strati, ovvero in ciascuno dei sette territori considerati).
625625
625
625
2.500
L’analisi sarà sempre effettuata in funzione dei principali brand bancari in Italia (gruppi bancari)
Per raggiungere gli obiettivi evidenziati, sarà effettuata un’indagine ad hoc…
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output | trasferimento dei risultati del lavoro
Saranno prodotti i seguenti documenti…
Risultati della ricerca rappresentati per mezzo di grafici e tavole
statistiche di sintesi.Formato: Ms PowerPoint
Risultati campionari riportati all’universo. I risultati di tutte le domande del questionario
sono incrociate con i domini di studio del campione: dimensione delle imprese, aree
geografiche, settore di attività economica, etc.Formato: SPSS, Ms Excel.
Database dei
macrodati
Rapporto di
ricerca
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qualità e autori | piano della qualità
Piano della qualità – Obiettivi prioritari
Garantire la sicurezza e la riservatezza
Accurate procedure interne per la sicurezza fisica e logica dei dati e dei deliverable
Garantire la continuità
Corretta allocazione e gestione delle risorse durante la realizzazione del progetto e costante trasferimento del know how
Verificare la soddisfazione del cliente
Monitoraggio periodico dei livelli di soddisfazione del cliente mediante l’utilizzo di strumenti standard (es. Questionari, interviste, …)
Assicurare la qualità dei deliverables
Analisi e revisione della documentazione prodotta a più livelli (es. Responsabile di progetto, Consulenti senior)
Pianificare il progetto
Pianificazione di dettaglio di attività, risorse, tempo, milestones, deliverables
Monitorare l’andamento del progetto
Indicatori quantitativi di performance sulle attivitàsvolte (es. APQ rilevati)
Consuntivare i risultati
Schede di avanzamento lavoro standard per tutta la durata del progetto
Comunicare e condividere i risultati
Riunioni di lavoro ed utilizzo di strumenti informatici per la condivisione dello stato del progetto e della base informativa disponibile
Piano della qualità
1
2
3
45
6
7
8
Il livello di complessità dello studio e l’esigenza della Committenza di esercitare un’attenta e puntuale azione di governo
delle attività del servizio richiedono un approccio rigoroso e sistematico al controllo di qualità. L’introduzione di puntuali
obiettivi di qualità, fin dall’avvio delle attività, assicura la piena trasparenza della relazione contrattuale e del “processo
produttivo” adottato per lo svolgimento delle attività previste. L’approccio al controllo di qualità proposto da Format Srl
(Istituto di ricerca certificato ISO9001 DNV) è semplice ma “strutturato”, in quanto imperniato su otto obiettivi prioritari (vedi
schema). Il controllo della qualità del servizio è garantito dalla realizzazione di procedure precise per quanto concerne i
“processi di erogazione del servizio” e dalla individuazione di precise responsabilità gestionali. La gestione, in team con la
Committenza, e le verifiche periodiche consentono un costante monitoraggio sia dell’avanzamento delle attività, sia della
rispondenza di tale avanzamento agli standard organizzativi, logistici, temporali, di qualità dei servizi prodotti, nonché la loro
rispondenza con il programma di attività condiviso con la Committenza. In caso di riscontro di non conformità, d’accordo con
la Committenza, verranno verificate le cause e intraprese azioni correttive che potranno assumere carattere sistemico.
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qualità e autori | codice deontologico e certificazione
• Codice deontologico dei ricercatori europei ESOMAR
• Codice deontologico Associazione Istituti di ricercaitaliani ASSIRM
• Codice della Società Italiana di Statistica
• Legge sulla privacy D.lgs 196/03
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qualità e autori |
Pierluigi AscaniPresidente del CDA
Filosofo. Ha fondato Format nel 1992, dove ricopre sia il ruolo di Presidente
che di Direttore Scientifico. Vanta una pluriennale esperienza nel campo delle
ricerche di marketing, delle ricerche di Customer Satisfaction e degli studi in
campo politico e sociale. Dal 2008 al 2010 ha insegnato Metodologia della
Ricerca Sociale e Politica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di
Roma La Sapienza.
Mobile +39 320 7489273
Daniele SerioRicercatore Project Leader
Statistico. Lavora in Format dal 2008. Si occupa dell’organizzazione e del
coordinamento delle ricerche, con una particolare esperienza negli studi
quantitativi su tematiche di ordine economico.
Mobile +39 345 3397685
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