CONOSCERE PER MEGLIO GOVERNARE
Prato 15 Febbraio 2013
Ufficio di Censimento
Nonostante che i dati richiesti al cittadino siano elementari le informazioni che ne possiamo dedurre sono moltissime perché:
Si riferiscono all’intera popolazioneSi possono incrociare e confrontare tra loro dando luogo a infinite combinazioni con grande contenuto informativoSi possono collegare al territorio, rappresentando la loro intensità e la loro dislocazione in modo da comprendere meglio i fenomeni cui danno luogo
Il CENSIMENTO : dai dati elementari tante informazioni
CONOSCERE PER MEGLIO GOVERNARE
Quanti siamo? La popolazione legaleInformazione per niente scontata: ce lo dicono i disallineamenti emersi tra Anagrafe e Censimento che dovranno essere risolti entro la fine di quest’anno (circa 15.000 posizioni da verificare). La popolazione anagrafica è in questo momento probabilmente sovrastimata e soggetta a essere modificata dalla revisione in corso.La popolazione legale alla data del censimento 9 Ottobre 2011 ammonta a 185.456.
185.45628.518
172.4998.462
165.707
1.313
0 50.000 100.000 150.000 200.000
2011(1)
2001
1991
An
no
di
cen
sim
ento
Popolazione totale e straniera ai censimenti del 1991, 2001 e 2011(1)
Popolazione residente Popolazione residente straniera
(1) Dati definitivi 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
Come cambia la famiglia?
5.054
18.559
72.841
4.78412.470
63.816
8.9017.753
55.098
0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 80.000
2011(1)
2001
1991
An
no
di
cen
sim
ento
Numero di famiglie ai censimenti del 1991, 2001 e 2011(1)
Totale famiglie - di cui con un unico componente - di cui con 5 componenti e oltre
La famiglia si restringe: sempre più numerose le famiglie con un solo componente
(1) Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
Lo stato civile: sempre più “soli”
Più singlePiù separatiMeno sposati
Popolazione 18 anni e + : percentuale per stato civile
Confronto Censimento 2001 e 2011(1)(2)
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Celibe/nubile Coniugato/a Separato/a di fatto Separato/alegalmente
Divorziato/a Vedovo/a
2001
2011(1)(2)
(1) Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011(2) Dati calcolati sulla popolazione residente nelle famiglie
Cambia la struttura per età
La popolazione è meno vecchia ma più adulta: le nascite di bimbi stranieri contrastano l’aumento della popolazione anziana. La fascia di età più numerosa è salita dai 35-39 ai 40-44, risultato congiunto del nostro baby boom degli anni 60-70 e dell’arrivo di stranieri in età lavorativa i quali però sono strutturalmente più giovani
F Italiane F Straniere M Stranieri M Italiani
Censimento 2001
-9.000 -6.000 -3.000 0 3.000 6.000 9.000
0-4
5-9
10-14
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
50-54
55-59
60-64
65-69
70-74
75-79
80-84
85-89
90-94
95-99
100 e +
9.000 6.000 3.000
Censimento 2011(1)(2)
-9.000 -6.000 -3.000 0 3.000 6.000 9.000
0-4
5-9
10-14
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
50-54
55-59
60-64
65-69
70-74
75-79
80-84
85-89
90-94
95-99
100 e +
9.000 6.000 3.000
(1) Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011(2) Dati calcolati sulla popolazione residente nelle famiglie
Cambiano gli indicatori demografici
Indicatori demografici ai censimenti del 1991, 2001 e 2011(1)(2)
0
20
40
60
80
100
120
140
160
1991 2001 2011(1)(2)
Anno di censimento
Vecchiaia Dipendenza Ricambio Struttura
Indice di vecchiaia la popolazione è meno vecchiaIndice di dipendenza più giovani ma meno anziani dipendono
dalla popolazione in età lavorativa Indice di ricambio escono più persone dall’età lavorativa di
quelle che entranoIndice di struttura la metà più anziana della popolazione in età
lavorativa è maggiore della metà più giovane (40-64/15-39)
(1) Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011(2) Dati calcolati sulla popolazione residente nelle famiglie
Volendo fare una lettura positiva di questi dati, lo specchio ci dice che
Il più basso indice di vecchiaia
Il più basso indice di dipendenza degli anziani
Il più alto indice di dipendenza dei giovani
..rispetto alla media regionale
PRATO E’ GIOVANE!
Più proprietari, meno affittuari
A Prato vivono in abitazioni di proprietà:
l’ 83,1 % delle famiglie di cittadinanza italiana
il 28,1 % delle famiglie di cittadinanza straniera
Il totale delle famiglie pratesi che abitano case di proprietà è del 77, 16%A livello nazionale le famiglie che occupano abitazioni di proprietà sono il 72,4%
Le abitazioni: un’ulteriore connotazione positiva
Titolo di godimento ItalianaStraniera o
apolide Totale
N % N % N %Proprietà (totale o parziale), usufrutto o riscatto
52.545 83,09 2.146 28,08 54.691 77,16
Affitto7.211 11,40 4.807 62,90 12.018 16,96
Altro titolo (gratuito, prestazioni di servizio, ecc.)3.480 5,50 689 9,02 4.169 5,88
Totale63.236 100,00 7.642 100,00 70.878 100,00
Abitazioni per titolo di godimento e cittadinanza del capofamiglia – Censimento 2011
(1) Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
Gli stranieri: in parte una risorsa in parte anche problemi
La popolazione italiana diminuisce, quella straniera cresce
Popolazione italiana, straniera e totale ai censimenti del 1991, 2001, 2011(1)
164.394 164.037156.938
28.5188.4621.313 165.707
172.499
185.456
100.000
120.000
140.000
160.000
180.000
200.000
1991 2001 2011(1)
Stranieri
Italiani
Totale
(1) Dati definitivi 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
Popolazione in famiglia per sesso e area geografica
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
9.000
10.000
Asia UnioneEuropea
Altra Europa Africa America Sett.e Centrale
AmericaMeridionale
Maschi
Femmine
Lo straniero è soprattutto asiatico.. Lo straniero è giovane..
Età media per genere e area geografica di provenienza
0
5
10
15
20
2530
35
4045
50
Italia UnioneEuropea
AltraEuropa
Africa AmericaSett. e
Centrale
AmericaMeridionale
Asia
Maschi
Femmine
Lo straniero non è pensionatoStranieri per luogo di nascita e fascia di età
3,4%
63,4%
18,0%
11,5% 24,9%
99,2%
78,4%
0% 25% 50% 75% 100%
Totale
18 e +
0-17
Fas
ce d
i et
à
Nati a Prato Nati in un altro comune italiano Nati all'estero
Lo straniero nasce sempre di più a Prato
0%2%4%6%8%
10%12%
Pensionati, percettori redditi da capitale
Studenti Casalinghe/i In altra condizione
Percentuale di persone in condizione non professionale, italiani e stranieri in età 15-64 anni -
Censimento 2011
Italiani Stranieri
Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
IstruzioneLa percentuale di popolazione senza titolo di studio è notevolmente innalzata dalla presenza stranieraIl titolo di studio che ha la più alta frequenza è la licenza mediaIa percentuale di laureati al 2011 a Prato è inferiore a quella nazionale di 10 anni prima
Popolazione 6 anni e + : percentuale per titolo di studio
Confronto Censimento Italia 2001 e Prato al censimento 2011(1)(2)
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
Nessun titoloe non saleggere oscrivere
Nessun titoloma sa
leggere escrivere
Licenza discuola
elementare
Licenza discuolamedia
Diploma discuola
superiore(2-3 anni)
Diploma discuola
superiore(4-5 anni)
Diplomauniversitario(2-3 anni)vecchio
ordinamento
Laureatriennale
Laureaspecialistica
Prato 2011(1)(2)
italia 2001
(1) Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011(2) Dati calcolati sulla popolazione residente nelle famiglie
Naturalmente la componente straniera contribuisce a peggiorare la situazione con una ulteriore connotazione: gli stranieri residenti a Prato hanno un grado di istruzione inferiore a quello degli stranieri a livello nazionale
(1) Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011(2) Dati calcolati sulla popolazione residente nelle famiglie
Popolazione straniera 15 anni e più per titolo di studio, dati Prato(1)(2) e Italia 2011 a confronto
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
lic. elementare,nessun titolo
lic. media diploma laurea e post-laurea
stranieriPrato2011(1)(2)
stranieriItalia 2011
Le donne sono le più istruite anche tra gli stranieri
(1) Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
Percentuale di popolazione 30-34 anni con titolo di studio universitario
per genere e cittadinanza al Censimento 2011(1)
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
femmine maschi totale
italiani
stranieri
totalePrato
L’abbandono scolastico
Nella “Strategia Europa “2020” la Commissione Europea raccomanda la riduzione ad una quota inferiore al 10% dei giovani in età 18-24 anni che abbandonano gli studi dopo la terza media.
La media italiana è del 18,80% di giovani tra i 18 e 24 anni che non continuano a studiare dopo la terza media. Il valore per l’intera Toscana è del 17,60%
Il valore a Prato è del 27,41%, che si riduce al 17% per i soli italiani
Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
Percentuale di giovani in età 18-24 anni che non prosegue gli studi dopo aver conseguito, al massimo, la terza media
27,41%
17,0% 17,60% 18,80%
14,10%
10%
0%5%
10%15%20%25%30%
Prato 2011 Prato 2011Italiani
Toscana2010
Italia 2010 MediaEuropa
2010
ObiettivoEuropa
2020
Abbandono scolastico per cittadinanza e genere
Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
L’abbandono scolastico è altissimo tra gli stranieri ma anche tra i maschi italiani
Percentuale di popolazione 18-24 anni che non prosegue gli studi dopo la terza media per cittadinanza e genere
12,54%
55,07%
23,01%21,27%
66,14%
31,73%
16,99%
60,51%
27,41%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
italiani stranieri totale
femmine
maschi
totale
Condizione professionale e non professionalefra la popolazione tra i 15 e 64 anni
Il 65,37% di italiani è occupato
Il 66,49% di stranieri è occupato
Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
Percentuale di persone in condizione non professionale, italiani e stranieri in età 15-64 anni - Censimento 2011
7,68% 8,73% 7,51%9,83%
0,45%
11,58%
65,37%
7,06%
66,49%
5,61%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Occupati In cerca di occupazione Percettori pensione/redditi capitale
Studenti Casalinghe/I
Italiani Stranieri
Il 7,68% degli italiani è pensionato
Lo 0,45% degli stranieri è pensionato
Tasso di disoccupazione
Dati provvisori 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011
Tasso di disoccupazione per cittadinanza e genere - Censimento 2011
8,08%
11,74%
9,75%
12,30%
10,32%11,28%
14,71%
12,88%
8,66%
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
14%
16%
maschi femmine Totale
Italiani Stranieri Totale
La disoccupazione è soprattutto donna
Gli indici e le percentuali calcolate fin qui sono alivello comunale
Ma il territorio è grande e variegato e al suo interno ci sono zone dove questi stessi indici hanno valori molto bassi e zone dove invece hanno valori alti
Riuscire ad apprezzare queste differenze è essenziale per chi deve governare il territorio comunale
Come capire quali sono le zone del territorio più problematiche e quali meno rispetto ad un determinato fenomeno?
Come apprezzare questa differenza senza affogare in migliaia di numeri e centinaia di tabelle?
Come tutti sappiamo:
“la troppa informazione genera rumore”
.. se aggiungiamo la componente spaziale a tutte queste informazioni potremo collegarle alla cartografia del territorio e darne una rappresentazione visiva che ci permetterà di leggere, con un colpo d’occhio, in modo semplice e intuitivo, la distribuzione dei vari fenomeni sul nostro territorio..
Le zone più popolate dagli stranieri sono il Centro Storico, il Soccorso e via Pistoiese
Gli italiani popolano maggiormente le zone ad est e nord-estIl totale evidenzia che la zona più popolata non è il “Centro Storico” ma il “Soccorso”
Incidenza di stranieri su italiani: gli stranieri prevalgono solo in piccole zone molto concentrate, per il resto sono equamente distribuiti
Come abbiamo visto, dalla combinazione dei dati elementari si ottengono indici con grande valore informativo; dalla combinazione degli indici si possono ottenere ulteriori indici con un contenuto ancora più elevato.
Uno dei più interessanti è l’indice di “deprivazione” e cioè il disagio socio-economico di una certa zona.
Esso è composto da 4 indicatori:
Indice di bassa scolarizzazione
Indice di disoccupazione
Indice di affitto
Indice di occupazione delle abitazioni
Indice di bassa scolarizzazione
indice di disoccupazione
Indice di abitazioni in affitto
Indice di occupazione delle abitazioni
La combinazione di questi 4 indici produce una cartina tematica in grado di segnalarci le zone a maggior disagio socio-economico e quelle meno:
Le nostre conoscenze empiriche confermano questo risultato:
La zona della castellina è sicuramente la più agiata della città
La zona di Maliseti - S.Ippolito, la meno
La cartina ci dice che ci sono molte zone a forte disagio e da qui sarebbe necessario partire per indagare ulteriormente
indice di deprivazione
Come si collegano le informazioni al territorio?
Attraverso l’indirizzo: non è sufficiente la via, ma è indispensabile il numero civico
Se a monte abbiamo raccolto numeri civici corretti
Se tutti i numeri civici sono stati posizionati sulla cartografia associando a ciascuno le proprie coordinate geografiche
Allora anche i dati raccolti a quell’indirizzo potranno essere associati alle coordinate geografiche e colorare la porzione di territorio con il loro significato
Ed è per questo, (ma non solo per questo) che è estremamente importante che l’ISTAT codifichi tutti gli indirizzi sul territorio italiano
E affinché gli indici calcolati e le cartine tematiche prodotte siano veritiere occorre che i dati su cui si basano siano veritieri, cioè aggiornati costantemente
Lo sforzo per la loro raccolta è stato titanico e nell’epoca dell’informatica necessitano soluzioni più semplici.
La PA centrale e periferica, per la gestione dei propri servizi ha informatizzato tutti i suoi archivi ed il loro aggiornamento è quotidiano.
Se tutti questi archivi fossero disponibili in rete e accessibili, i dati del censimento potrebbero essere costantemente aggiornati o comunque potremmo limitarci ad effettuare indagini periodiche su campioni rappresentativi.