A cura della Scuola responsabili del MCC
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“Conto su di voi,
là dove siete,
il Vescovo vi è vicino.
Vi ringrazio perché ci siete”.
Il Cardinale Bagnasco alla chiusura dei Cursillos l’8/11/2014
“Conto su di voi, là dove siete, il Vescovo vi
è vicino. Vi ringrazio perché ci siete”. Con
queste parole il Cardinale Arcivescovo An-
gelo Bagnasco ha salutato alla fine della
messa le trenta persone che hanno parteci-
pato ai tre giorni di Cursillo di Cristianità e tutti noi che abbiamo partecipato alla chiusura. E’ stato un mo-
mento di festa grande, reso ancora più bello e completo dalla presenza per la prima volta del nostro Vesco-
vo.
Cursillo n°126 per gli uomini e n° 112 per le donne.
Come sempre per ogni chiusura di Cursillos, c’era tanta gente al Seminario maggiore, venuta ad accogliere
chi, su invito di un amico o parente, moglie, marito, figlio, per decisione personale e magari improvvisa o
presa dopo tanti rinvii, ha deciso di vivere tre giorni...diversi. Si dice di solito che il Cursillo è un Primo
Annuncio, l’occasione per porgere il kerigma e aiutare i fratelli al primo vero incontro personale con Cristo.
Definizione corretta, ma per ogni nuovo partecipante i tre giorni credo siano molto altro e molto di più.
Rappresentano senz’altro uno spartiacque per la propria vita, un’occasione se non unica certamente privile-
giata per guardare dentro se stessi senza veli o infingimenti, per “vedere” il volto di Gesù farsi così vicino
da poterlo quasi toccare, per rendersi conto che questa vicinanza, questa presenza lenisce il dolore, cura e
fascia le ferite, restituisce speranza, alleggerisce i pesi, dona pace. Ciascuno vive in modo del tutto persona-
le il suo Cursillo perché ciascuno di noi è unico, perché è diverso lo snodo della sua vita, perché è giovane
o è maturo, perché è stato tanto lontano dalla fede o perché ha una fede stanca…, ma alla fine dei tre gior-
ni la luce che brilla negli occhi di chi ritorna racconta molto di più di tante parole che si possono usare per
definire cosa sia accaduto. Del resto è stato proprio il fondatore dei Cursillos, Eduardo Bonnin, a rispondere
a chi gli chiedeva in cosa consistesse l’esperienza: ”Il Cursillo è talmente semplice che, appena lo vai a
spiegare lo complichi”.
Sapeva bene Eduardo che vero protagonista del Cursillo non è l’equipe che annuncia, non è la preparazio-
ne più o meno accurata dei tre giorni, la sede e il servizio che viene offerto, ma lo Spirito Santo.
Buona sarà la riuscita di un Cursillo dove l’equipe si lascia portare dallo Spirito, rinunciando a controllare
tutto e permettendo che sia lo Spirito ad illuminare, guidare, orientare e spingere le menti e i cuori come e
dove Lui desidera. Solo lo Spirito sa bene ciò di cui c’è bisogno in ogni momento.
Da più di cinquant’anni in Italia e dal 1968 nella nostra diocesi, il movimento dei Cursillos cerca di assol-
vere al compito che è suo proprio e specifico: annunciare che Dio è Amore e in Cristo ama l’uomo, ogni
uomo. E per questo annuncio così dirompente non si serve di una grande organizzazione che non ha mai
avuto e non si serve neppure di un’ abbondanza di mezzi. Nonostante siano più di quattromila le persone
che nella nostra diocesi hanno ricevuto l’annuncio attraverso il Cursillo, a portare avanti il movimento è
solo un gruppo di persone, la cosiddetta Scuola Responsabili e un coordinamento che rappresenta i diversi
gruppi in cui essa é suddivisa .
Una caratteristica che da sempre ha contraddistinto chi fa parte della Scuola è lo spirito di servizio e la pas-
sione per l’evangelizzazione; di solito chi ne fa parte, attraverso il Cursillo ha dato davvero una svolta alla
propria vita, ha” ricominciato” a vivere una vita rinnovata e a sentire dentro di sé il bisogno insopprimibile
di dare il suo contributo perché quest’avventura continui.
Ma anche coloro che, dopo aver fatto l’esperienza e dopo aver frequentato per un po’ di tempo l’Ultreja, si
sono allontanati dalla vita attiva nel movimento, sono in genere persone impegnate negli ambiti più diversi
della Chiesa: catechisti, operatori pastorali, volontari nella carità. Ma sono soprattutto negli ambienti della
società in cui vivono e lavorano, con la presenza discreta di chi sa ascoltare, condividere un po’ di tempo e
un po’ di cuore con il vicino, con il parente, l’amico, il collega. E’ proprio questa cerchia così vasta di per-
sone ad essere convinta che proporre ad un amico di fare il Cursillo sia fargli il regalo più bello e prezioso.
Per questi motivi ieri sera, al ricevimento dei nuovi fratelli, c’erano davvero tante persone che negli occhi
avevano l’ansia e la trepidazione di rivedere e abbracciare coloro che avevano mandato ai tre giorni.
Dalle brevi frasi di testimonianza, dette con emozione, si è colta ancora una volta la forza dirompente
dell’Annuncio, la sua profondità di penetrazione nel cuore e nella vita di questi nuovi fratelli. Il Cardinale
l’ha definita come una macchia d’olio che non solo si allarga inesorabilmente ma penetra in profondità.
Una forza che non può essere codificata o incanalata secondo schemi prefissati, una forza che è consegnata
alla libertà della persona. Al Cursillo spetta il Compito di provvedere affinché questa nuova linfa non si
prosciughi in fretta offrendo un cammino di accompagnamento e di vicinanza nell’amicizia che trovano la
loro realizzazione nell’Ultreja e nella Riunione di gruppo. E’ un cammino che ci trova in piena sintonia con
quanto viene espresso nell’Esortazione Apostolica di Papa Francesco ( Evangelii Gaudium n° 171), dove si
raccomanda proprio a noi che abbiamo il compito di accompagnare, di ”partire dalla nostra esperienza“, di
avere “capacità di comprensione”, di conoscere “l’arte di aspettare, la docilità allo Spirito, per proteggere
tutti insieme le pecore che si affidano a noi, dai lupi che cercano di disgregare il gregge”, con una pedago-
gia che introduca le persone, passo dopo passo alla piena appropriazione del mistero. Di qui la necessità di
”dare tempo, con immensa pazienza”, alle persone che ci sono state affidate affinché giungano “ad un pun-
to di maturità”, in cui si ha la capacità di prendere” decisioni veramente libere e responsabili “.
Il Cursillo è grato allo Spirito Santo per avergli trasmesso, dalle sue origini, questa pedagogia che è volta a
formare più che uomini di chiesa una “Chiesa di uomini”.
Così come il Papa, che ci fa il grande dono di ricevere i Cursillos italiano ed europeo in un grande incon-
tro il 1 maggio 2015, sembra volerci indicare.
Silvana Canepa
La prima comunicazione ufficiale del Coordinamento Nazionale Di seguito come dovrebbe svolgersi la giornata del 1° maggio 2015.
Alle ore 9.00 si aprono i cancelli per accedere alla Sala Nervi che può ospitare fino a 7.000
persone.
Per far entrare tutti occorrerà circa un’ora in considerazione dei controlli.
Alle 10.00 si resterà in attesa del Santo Padre previsto per le ore 11.30/12,00, ma
vista l’esperienza potrebbe pure anticipare. Nel frattempo ci saranno i saluti dei Re-
sponsabili Italiani e stranieri e i canti della Corale di Ragusa.
L’incontro sarà ripreso in streaming CTV e passerà a Telepace e a SAT 2000 - l’Osservatore
Romano tratterà dell’incontro.
Nel primo pomeriggio ci si trasferirà nella Basilica di San Paolo fuori le mura per l’Ultreya Eu-
ropea in un orario che potrebbe oscillare tra le 16.00 e le 20.00.
Ogni partecipante dovrà provvedere per proprio conto al viaggio mentre per l’alloggio e il tra-
sporto in città, la Diocesi potrà affidarsi in toto all’Organizzazione che è la scelta da preferire
in quanto saremmo ospitati insieme in un’unica Casa.
L’organizzazione è demandata ad un Gruppo operativo già costituito. Provvederanno a farci
avere le varie soluzioni proposte con i relativi costi comprensivi di tutto compreso un kit per
l’occasione.
Visto il numero ristretto di coloro che
potranno entrare in Sala Paolo VI, ogni
Territorio dispone di 750 posti che nel
caso del nostro corrispondono a circa
70 per Diocesi.
La precedenza naturalmente va ai cur-
sillisti e famigliari stretti.
Chi si dovrà prenotare, entro la fine di
novembre, dovrà versare una caparra
di 50 € a persona.
Le Diocesi che non potessero utilizzare
integralmente il numero previsto di par-
tecipanti lo metteranno a disposizione
delle altre e poi eventualmente agli al-
tri Territori. Ogni Coordinatore Diocesano sarà la persona a cui rivolgersi e prenotare.
prossimi Cursillos:
127° uomini e 113° donne
che si terranno da
giovedì 23 a domenica 26 aprile 2015
Rivista Nazionale
Rinnovo del contributo annuale = 15 euro Carissimi fratelli, è giunto un importante appuntamento: il rinnovo delle
sottoscrizioni alla nostra Rivista per l’anno 2015. É questo anche un fon-
damentale momento di verifica del nostro attaccamento, del nostro amore
verso il Movimento dei Cursillos di Cristianità di cui
siamo parte.
I contributi annuali per la Rivista rappresentano
infatti il mezzo di sostentamento principale per le attività di programma-
zione e gestione del Coordinamento nazionale, indispensabili per la vita
stessa del Movimento in Italia. Abbonarsi e contribuire a diffondere la
nostra Rivista è dunque un atto di Amore verso questo strumento meraviglioso che lo Spiritò Santo ha
donato al nostro amato Eduardo Bonnin 70 anni orsono; è un atto di riconoscenza verso tutti coloro che
hanno lavorato, pregato e studiato affinché, un giorno, ognuno di noi potesse sperimentare in un Cursil-
lo l’Amore di Dio, comunicato attraverso l’Amicizia. É un rispondere all’Amore con l’Amore. Per ver-
sare la quota, rivolgersi ale componenti del Gruppo operativo “Segreteria e Stampa”: Cristina
Alloisio, Ebe Leardi, Claudia Cioffi, Monica Cermignani, Cristina Oliveri.
Sabato 13 dicembre: Giornata dell’Amicizia al Monastero di San Prospero,
a Camogli - con Don Gianfranco Calabrese — I particolari in seguito...