arch. Vanni Lenna, geom. Monica Menotti
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA
PROVINCIA DI UDINE
COMUNE DI AMARO
VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE N° 46
CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI/OPPOSIZIONI
COMUNE DI AMARO Controdeduzioni alle osservazioni/opposizioni
VARIANTE al PIANO REGOLATORE GENERALE N°46 Pagina 1 di 29
Nel periodo di deposito presso l’Ufficio Tecnico di via Roma n°36 ad Amaro della Variante
al P.R.G.C. n°46 dal 05/07/2017 al 16/08/2017, sono pervenute n°4 Osservazioni di privati,
nonché n°4 richieste di modifica dagll’Ufficio Tecnico Comunale, di seguito riportate:
OSSERVAZIONI PRIVATE
OSSERVAZIONE N°1
DATA: 11/08/2017, prot. 20450
RICHIEDENTE
Bellini Gianpietro, in qualità di Parroco Pro Tempore della Parrocchia di San Nicolò
Vescovo.
RICHIESTA
Chiede che, per l’immobile di proprietà della Parrocchia di San Nicolò Vescovo distinto nel
Catasto Terreni al F.8 MN.99 (ex 13) e nel Catasto Fabbricati al F.8 MN.99 cat. A/5, classe 1,
Vani 3 e classificato nel censimento dei rustici Edificio n°2, venga ammesso il cambio d’uso
in residenza.
SI PROPONE DI NON ACCOGLIERE tale osservazione, in quanto per l’edificio
specificato non sussistono le condizioni di urbanizzazione primaria ne’ tantomeno è possibile
un’agevole integrazione delle stesse.
L’Amministrazione Comunale a suo tempo ha ritenuto di poter “valorizzare” il comprensorio
di Lisagno oltre che per le sue caratteristiche paesaggistiche peculiari anche perché è
accessibile da viabilità comunale ed inoltre ha ritenuto coerente confermae la destinazione a
residenza per un rustico, posto in localita Mariane di sotto, se pur privo di viabilità di accesso
in quanto esso era già all’epoca dotato di numerazione civica e utilizzato come residenza
stabile.
Si precisa che dove è ammesso il cambio di destinazione in residenza i rustici sono serviti o è
presente nelle immediate vicinanze e quindi facilmente integrabile, la strada di accesso in
quanto la possibilità di cambio di destinazione verso la residenza non si riferisce alle
condizioni statiche e funzionali e di destinazione degli immobili allo stato attuale, ma alla
presenza o meno di opere infrastrutturali.
OSSERVAZIONE N°2
DATA: 11/08/2017, prot. 20452
RICHIEDENTE
Mainardis Fausto.
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RICHIESTA
Chiede che l’area di proprietà, costituita dai mappali n°123 e 125 del F.19 del Catasto Terreni
compresi nella “SOTTOZONA BC DI COMPLETAMENTO CONVEZIONATA” (Scheda
BC 6), non avendo alcun interesse a rendere edificabile tale zona, venga classificata in zona
E4.1.
SI PROPONE DI ACCOGLIERE tale osservazione, non avendo il proprietario alcun
interesse a rendere edificabile l’area, conseguentemente la Scheda BC 6 verrà rimpicciolita
stralciando le aree di proprietà del Sig. Mainardis Fausto.
OSSERVAZIONE N°3
DATA: 11/08/2017, prot. 20453
RICHIEDENTE
Pavona Marisa, Pavona Manuela e Pavona Loretta.
RICHIESTA
Chiedono che, per l’immobile di proprietà distinto nel Catasto Terreni al F.8 MN.4 e
classificato nel censimento dei rustici Edificio n°1, venga ammesso il cambio d’uso in
residenza.
SI PROPONE DI NON ACCOGLIERE tale osservazione, in quanto per l’edificio
specificato non sussistono le condizioni di urbanizzazione primaria ne’ tantomeno è possibile
un’agevole integrazione delle stesse.
L’Amministrazione Comunale a suo tempo ha ritenuto di poter “valorizzare” il comprensorio
di Lisagno oltre che per le sue caratteristiche paesaggistiche peculiari anche perché è
accessibile da viabilità comunale ed inoltre ha ritenuto coerente confermae la destinazione a
residenza per un rustico, posto in localita Mariane di sotto, se pur privo di viabilità di accesso
in quanto esso era già all’epoca dotato di numerazione civica e utilizzato come residenza
stabile.
Si precisa che dove è ammesso il cambio di destinazione in residenza i rustici sono serviti o è
presente nelle immediate vicinanze e quindi facilmente integrabile, la strada di accesso in
quanto la possibilità di cambio di destinazione verso la residenza non si riferisce alle
condizioni statiche e funzionali e di destinazione degli immobili allo stato attuale, ma alla
presenza o meno di opere infrastrutturali.
OSSERVAZIONE N°4
DATA: 16/08/2017, prot. 20689
RICHIEDENTE
Pozzi Lucio.
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RICHIESTA
Considerato che il proprio lotto di terreno F.18 MN. 495 ricade nella “SOTTOZONA BC DI
COMPLETAMENTO CONVEZIONATA”, Scheda BC 4, nella quale sono previsti n°5
parcheggi per complessivi mq 60,00 che impedirebbero l’accesso al proprio lotto, chiede di
diminuire il numero di parcheggi.
SI PROPONE DI ACCOGLIERE tale osservazione in quanto, per un mero errore di
trascrizione è stata erroneamente riportata in tutte le schede BC la stessa superficie di
parcheggi.
Verrà quindi corretto il n° dei parcheggi in tutte le Schede BC, per la Scheda BC 4 si prevede
una superficie di parcheggio pari a mq 25,00 (n°2 posti auto).
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MODIFICHE RICHIESTE DALL’ UFFICIO TECNICO COMUNALE
MODIFICA “A”
RICHIESTA
Si chiede di modificare la zona classificata in S-V e l’adicente E4.1 in zona S-Ve e integrare
la norma S-Ve con la possibilità di realizzare piccoli depositi.
SI PROPONE DI ACCOGLIERE tale modifica, in quanto c’è la necessità di realizzare un
parco tematico gestito da una Comunità di Disabili.
MODIFICA “B”
RICHIESTA
Si chiede di integrare la norma della SOTTOZONA "E4.1 AMBITI DI INTERESSE
AGRICOLO E PAESAGGISTICO DI RICONOSCIMENTO DI ATTIVITÀ AGRICOLE
ESISTENTI" e della SOTTOZONA "E4.2 AMBITI DI INTERESSE AGRICOLO E
PAESAGGISTICO DI ORDINARIO INTERESSE PAESAGGISTICO" specificando nelle
destinazioni d’uso, che si prevede l’attività agrituristica non in edifici esistenti ma come
previsto dalla L.R. n°25/1996.
SI PROPONE DI ACCOGLIERE tale modifica, in osservanza alla vigente normativa sugli
agriturismi: L.R. n°25/1996.
MODIFICA “C”
RICHIESTA
Si chiede di togliere il rispetto del depuratore previsto in zona D1 Zona omogenea industriale
ed artigianale di scala regionale, nell’area situata in prossimità dello svincolo autostradale.
SI PROPONE DI ACCOGLIERE tale osservazione, in quanto non c’è più la necessità della
realizzazione del depuratore a servizio della zona industriale da parte del CIP.
OSSERVAZIONE N°D
RICHIESTA
Si chiede di modificare l’art.8 delle Norme di Attuazione, aggiungendo anche le destinazioni
d’uso ammesse dalla L.R. 19/2009, specificandole poi in tutte le norme delle zone omogenee.
SI PROPONE DI ACCOGLIERE tale osservazione, per una migliore lettura delle
destinazioni d’uso ammesse per ogni singola zona. Verrà quindi integrato l’art.8 con l’elenco
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delle destinazioni d’uso ammesse e in ogni singola zona anziché il riferimento normativo sarà
specificata la destinazione d’uso ammessa per quella zona.
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MODIFICHE ALLA ZONIZZAZIONE
OSSERVAZIONE N°2
P.R.G.C. ADOTTATO
SCALA 1:2000
PROPOSTA APPROVAZIONE
SCALA 1:2000
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MODIFICA N°A
P.R.G.C. ADOTTATO
SCALA 1:2000
PROPOSTA APPROVAZIONE
SCALA 1:2000
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MODIFICA N°C
P.R.G.C. ADOTTATO
SCALA 1:2000
PROPOSTA APPROVAZIONE
SCALA 1:2000
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MODIFICHE ALLE NORME DI ATTUAZIONE
MODIFICA N°A
P.R.G.C. ADOTTATO
37.5.2 S-Ve NUCLEI ELEMENTARI DI VERDE
1. DEFINIZIONE
Aree verdi a diretto servizio delle abitazioni con presenza di attrezzature da destinare al
gioco e allo sport per un massimo del 30% della superficie complessiva.
2. STRUMENTI DI ATTUAZIONE
L’attività edificatoria si attua per intervento diretto.
3. GLI INTERVENTI AMMESSI
a) interventi di nuova realizzazione
4. DESTINAZIONI D’USO AMMESSE
a) sono ammesse le installazioni di piccole attrezzature per la sosta e la ricreazione,
come chioschi, ecc.;
5. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI
5.1 Interventi di nuova costruzione
- SC 12,00 mq
- H 3,50 ml
- La sistemazione delle aree deve prevedere piantumazioni di essenze alberate e
arbustive autoctone.
PROPOSTA APPROVAZIONE
37.5.2 S-Ve NUCLEI ELEMENTARI DI VERDE
1. DEFINIZIONE
Aree verdi a diretto servizio delle abitazioni con presenza di attrezzature da destinare al
gioco, allo sport e al tempo libero per un massimo del 30% della superficie
complessiva.
2. STRUMENTI DI ATTUAZIONE
L’attività edificatoria si attua per intervento diretto.
3. GLI INTERVENTI AMMESSI
a) interventi di nuova realizzazione
4. DESTINAZIONI D’USO AMMESSE
a) sono ammesse le installazioni di piccole attrezzature per la sosta e la ricreazione,
come chioschi, ecc.;
b) piccoli depositi seminterrati;
5. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI
5.1 Interventi di nuova costruzione
- SC per edifici di cui al comma 4 lett.a): 12,00 mq
- SC per edifici di cui al comma 4 lett.b): 25,00 mq
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- H 3,50 ml
- La sistemazione delle aree deve prevedere piantumazioni di essenze alberate e
arbustive autoctone.
MODIFICA N°B
P.R.G.C. ADOTTATO
ART.26 -SOTTOZONA "E4.1 AMBITI DI INTERESSE AGRICOLO PAESAGGISTICO
DI RICONOSCIMENTO DI ATTIVITÀ AGRICOLE ESISTENTI"
1. CARATTERISTICHE GENERALI
La zona comprende le aree poste in diretta connessione con le aree insediative storiche,
generalmente utilizzate ad orto, prato stabile o a spazi verdi scoperti, ovvero in contesti
ambientali di particolare rilevanza.
2. OBIETTIVI DI PROGETTO
Obiettivo per tale zona è la conservazione del paesaggio mediante il mantenimento e lo
sviluppo delle attività agricole in atto.
3. DESTINAZIONI D’USO
a) Attività agricola;
b) Attività agrituristica in edifici esistenti;
c) Attività escursionistica e ricreativa;
d) Attività di riqualificazione paesaggistico-ambientale;
4. STRUMENTI DI ATTUAZIONE
L’attività edificatoria si attua per intervento diretto.
5. INTERVENTI AMMESSI
a) Interventi di ampliamento e ristrutturazione edilizia di edifici rurali esistenti con
funzione di supporto e sviluppo alle iniziative agrituristiche e agricolo zootecniche;
b) Viabilità agricola e forestale;
c) Miglioramenti fondiari e interventi di rilevanza urbanistico-ambientale anche
comportanti movimenti di terra e trasformazioni di coltura con formazione di nuove
aree agricole, a prato e a pascolo;
d) Sentieristica e aree di sosta attrezzate;
e) Recupero ambientale di aree degradate per attività antropiche;
f) Realizzazione di serre per ortaggi e piccoli frutti;
g) Realizzazione di allevamenti senza strutture ad una distanza > di ml 150 dalle aree
residenziali.
6. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI
6.1 Interventi di ampliamenti e ristrutturazione di edifici rurali esistenti
- VU pari all’esistente, è consentito un aumento volumetrico "una tantum" pari al
20% del volume utile esistente alla data di adozione della presente Variante
n°46 al P.R.G.C.
- H 5,00 ml
- DC 5,00 ml
- DS 10,00 ml
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VARIANTE al PIANO REGOLATORE GENERALE N°46 Pagina 11 di 29
6.2 Viabilità agricola e forestale
- Manutenzione e ripristino della viabilità forestale esistente, anche con varianti ai
tracciati attuali al fine di adeguarla a standard tecnici previsti dalla normativa;
- Costruzione di nuova viabilità forestale principale e secondaria, come previsto dal
Piano Gestione Forestale del Comune (PGFC).
6.3 Miglioramenti fondiari e interventi di rilevanza urbanistico-ambientale
- Gli interventi di miglioramento fondiario non devono modificare sensibilmente la
morfologia attuale del sito, ammettendo variazioni non superiori a 0,50 ml della
quota attuale del terreno
6.4 Sono espressamente vietati:
- L’esecuzione di rimboschimenti su prati, pascoli e terreni agricoli.
7. ALTRI ELEMENTI NORMATIVI
Limitatamente agli insediamenti esistenti del tipo agricolo o agrituristico è consentita la
recinzione per un’altezza max di ml 1,50 secondo le seguenti modalità:
- montanti con elementi semplici e lineari in legno, poggianti direttamente sul terreno
o su uno zoccolo di muratura in pietrame o dallo stesso rivestito (di altezza massima
pari a cm 50) e rete metallica o plastificata con barriera arbustiva di mascheramento
secondo i seguenti criteri progettuali:
- impianto lineare 1 arbusto di specie vegetali indigene della flora spontanee o
specie vegetali entrate nel paesaggio per immissione in epoca storica ogni 0,70
ml.
La zona comprende le aree poste in diretta connessione con le aree insediative storiche,
generalmente utilizzate ad orto, prato stabile o a spazi verdi scoperti, ovvero in contesti
ambientali di particolare rilevanza.
ART.27 -SOTTOZONA "E4.2 AMBITI DI INTERESSE AGRICOLO E PAESAGGISTICO
DI ORDINARIO INTERESSE PAESAGGISTICO"
1. CARATTERISTICHE GENERALI
Sono le parti del territorio comunale dove esiste una caratterizzazione dovuta a
qualificanti valori ambientali e storico-culturali tali da richiedere un’azione di tutela
paesaggistica.
2. OBIETTIVI DI PROGETTO
Sono aree destinate allo sviluppo delle attività agricole e alla tutela del paesaggio rurale.
3. DESTINAZIONI D’USO
a) Attività agricola e zootecnica;
b) Attività agrituristica in edifici esistenti alla data di adozione della presente Variante
n°46 al P.R.G.C.;
c) Attività escursionistica e ricreativa;
d) Attività di riqualificazione paesaggistico-ambientale;
e) Attività di difesa da pericolosità naturali;
4. STRUMENTI DI ATTUAZIONE
L’attività edificatoria si attua per intervento diretto.
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L’area indicata come PIP Agricolo si attua in maniera indiretta attraverso Piano di
Settore.
5. INTERVENTI AMMESSI
a) Interventi di nuova costruzione per la realizzazione di edifici per la residenza
unicamente in funzione della conduzione del fondo e delle esigenze del conduttore
agricolo a titolo principale ai sensi della Legge Regionale 6/1996 con un massimo
di mc 500.
b) Interventi di nuova costruzione per la realizzazione di stalle, magazzini ed annessi
rustici, edifici per allevamenti di piccole dimensioni ed attrezzature al servizio
diretto della produzione agricola quali depositi, ricoveri ecc.
c) Interventi infrastrutturali a servizio degli immobili di cui sopra compreso il
ripristino ed il consolidamento delle carrarecce, dei sentieri e delle piazzole
esistenti, a condizione che si rispetti il delicato equilibrio idrogeologico esistente.
d) Viabilità agricola e forestale.
e) Miglioramenti fondiari e interventi di rilevanza urbanistico-ambientale anche
comportanti movimenti di terra e trasformazioni di coltura con formazione di nuove
aree agricole.
f) Sentieristica e aree di sosta attrezzate.
g) Recupero ambientale di aree degradate per attività antropiche;
h) Opere e interventi di sistemazione idraulica;
6. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI
6.1 Interventi di nuova costruzione per la realizzazione di edifici per la residenza in
funzione della conduzione del fondo
- IF 0,03 mc/mq
- H 8,00 ml
- DC 5,00 ml
- DS 10,00 ml
- È ammesso il commassamento di aree agricole E3, E4.1 e E4.2 in disponibilità del
richiedente, purché funzionalmente contigue, intendendo per tali quelle che si situano
nel territorio comunale ad una distanza non superiore a ml 1000 dall’area di
intervento.
6.2 Interventi su edifici esistenti
- Per gli edifici esistenti è consentito un aumento volumetrico "una tantum" pari al
20% del volume utile esistente alla data di adozione della presente Variante n°46 al
P.R.G.C.
6.3 Interventi di nuova costruzione per la realizzazione di stalle, magazzini ed annessi
rustici, edifici per allevamenti di piccole dimensioni ed attrezzature al servizio diretto
della produzione agricola quali depositi, ricoveri ecc.
- RC 25% del lotto
- H 5,00 ml salvo costruzioni particolari (esempio silos ecc.)
- DC 5,00 ml
- DE 5,00 ml o a contatto per stalle e fabbricati destinati a ricovero animali;
- DE 50,00 ml da fabbricati residenziali di altri proprietari;
- DE 10,00 da fabbricati residenziali e agrituristici della stessa proprietà;
- In corrispondenza dei centri aziendali dovranno venire attuati interventi volti al
mascheramento visivo delle strutture che presentino forme architettoniche diverse da
quelle tipiche della zona o altri elementi di degrado visivo.
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VARIANTE al PIANO REGOLATORE GENERALE N°46 Pagina 13 di 29
6.4 Viabilità agricola e forestale
- Manutenzione e ripristino della viabilità forestale esistente, anche con varianti ai
tracciati attuali al fine di adeguarla a standard tecnici previsti dalla normativa;
- Costruzione di nuova viabilità forestale principale e secondaria, come previsto dal
Piano Gestione Forestale del Comune (PGFC).
6.5 Miglioramenti fondiari e interventi di rilevanza urbanistico-ambientale
- Sono ammessi interventi di miglioramento fondiario anche con trasformazioni di
superfici boscate in agricole;
- Nella esecuzione di movimenti di terra, ai fini dell’esecuzione di miglioramenti
fondiari, sono ammesse per esigenze di raccordo, variazioni morfologiche delle
quote attuali dei terreni non superiori a ml 2,00.
7. ALTRI ELEMENTI NORMATIVI
7.1 All’interno dell’area perimetrata e indicata con *, denominata E4.2* soggetta a PIP
Agricolo, è fatto obbligo intervenire tramite un Piano di Settore finalizzato
all’organizzazione complessiva delle infrastrutture e all'ottenimento di produzioni di
qualità.
Il Piano si può attuare per lotti funzionalmente autonomi.
Eventuali recinzioni e materiali da costruzione dovranno essere specificati all’interno
del Piano di Settore tenendo conto dei vincoli di natura paesaggistica.
Le modalità di realizzazione di manufatti dovranno altresì essere specificati all’interno
del Piano di Settore tenendo conto dei vincoli di natura idraulica derivanti dal PAI; in
detta area è escluso qualsiasi intervento interrato o seminterrato. Eventuali strutture
coperte dovranno avere carattere di provvisorietà ed essere realizzate nel rispetto del
Parere geologico n.14/2015 di data 22/5/2015, del Servizio Geologico della Direzione
Centrale Ambiente ed Energia della Regione FVG.
Dovranno inoltre essere assicurati:
- il mantenimento dell’attuale rete di drenaggio a carattere temporaneo al fine di
raccogliere sia le acque di natura meteorica che quelle dovute all’innalzamento della
falda a seguito di abbondanti precipitazioni o per tracimazione a seguito
dell’innalzamento del livello del Fiume Tagliamento;
- l’ampliamento delle sezioni di deflusso delle tombinature in corrispondenza degli
attraversamenti stradali o ancor meglio la realizzazione di modesti guadi.
7.2 Per gli insediamenti del tipo agricolo, residenziale o agrituristico è consentita la
recinzione per un’altezza max di ml 1,50 secondo le seguenti modalità:
- montanti con elementi semplici e lineari in legno, poggianti direttamente sul terreno
o su uno zoccolo di muratura in pietrame o dallo stesso rivestito (di altezza
massima pari a cm 50) e rete metallica o plastificata con barriera arbustiva di
mascheramento secondo i seguenti criteri progettuali:
- impianto lineare 1 arbusto di specie vegetali indigene della flora spontanee o
specie vegetali entrate nel paesaggio per immissione in epoca storica ogni 0,70
ml.
7.3 Per tutti gli interventi è prescritta la formazione di uno studio specifico di dettaglio nel
quale devono essere evidenziati gli aspetti ambientali coinvolti dall’intervento ed
indicati i criteri da seguire per minimizzare eventuali impatti;
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PROPOSTA APPROVAZIONE
ART.26 -SOTTOZONA "E4.1 AMBITI DI INTERESSE AGRICOLO PAESAGGISTICO
DI RICONOSCIMENTO DI ATTIVITÀ AGRICOLE ESISTENTI"
1. CARATTERISTICHE GENERALI
La zona comprende le aree poste in diretta connessione con le aree insediative storiche,
generalmente utilizzate ad orto, prato stabile o a spazi verdi scoperti, ovvero in contesti
ambientali di particolare rilevanza.
2. OBIETTIVI DI PROGETTO
Obiettivo per tale zona è la conservazione del paesaggio mediante il mantenimento e lo
sviluppo delle attività agricole in atto.
3. DESTINAZIONI D’USO
a) Attività agricola;
b) Attività agrituristica come definita dalla L.R. n°25/1996;
c) Attività escursionistica e ricreativa;
d) Attività di riqualificazione paesaggistico-ambientale;
4. STRUMENTI DI ATTUAZIONE
L’attività edificatoria si attua per intervento diretto.
5. INTERVENTI AMMESSI
a) Interventi di ampliamento e ristrutturazione edilizia di edifici rurali esistenti con
funzione di supporto e sviluppo alle iniziative agrituristiche e agricolo zootecniche;
b) Viabilità agricola e forestale;
c) Miglioramenti fondiari e interventi di rilevanza urbanistico-ambientale anche
comportanti movimenti di terra e trasformazioni di coltura con formazione di nuove
aree agricole, a prato e a pascolo;
d) Sentieristica e aree di sosta attrezzate;
e) Recupero ambientale di aree degradate per attività antropiche;
f) Realizzazione di serre per ortaggi e piccoli frutti;
g) Realizzazione di allevamenti senza strutture ad una distanza > di ml 150 dalle aree
residenziali.
6. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI
6.1 Interventi di ampliamenti e ristrutturazione di edifici rurali esistenti
- VU pari all’esistente, è consentito un aumento volumetrico "una tantum" pari al
20% del volume utile esistente alla data di adozione della presente Variante
n°46 al P.R.G.C.
- H 5,00 ml
- DC 5,00 ml
- DS 10,00 ml
6.2 Viabilità agricola e forestale
- Manutenzione e ripristino della viabilità forestale esistente, anche con varianti ai
tracciati attuali al fine di adeguarla a standard tecnici previsti dalla normativa;
- Costruzione di nuova viabilità forestale principale e secondaria, come previsto dal
Piano Gestione Forestale del Comune (PGFC).
6.3 Miglioramenti fondiari e interventi di rilevanza urbanistico-ambientale
COMUNE DI AMARO Controdeduzioni alle osservazioni/opposizioni
VARIANTE al PIANO REGOLATORE GENERALE N°46 Pagina 15 di 29
- Gli interventi di miglioramento fondiario non devono modificare sensibilmente la
morfologia attuale del sito, ammettendo variazioni non superiori a 0,50 ml della
quota attuale del terreno
6.4 Sono espressamente vietati:
- L’esecuzione di rimboschimenti su prati, pascoli e terreni agricoli.
7. ALTRI ELEMENTI NORMATIVI
Limitatamente agli insediamenti esistenti del tipo agricolo o agrituristico è consentita la
recinzione per un’altezza max di ml 1,50 secondo le seguenti modalità:
- montanti con elementi semplici e lineari in legno, poggianti direttamente sul terreno
o su uno zoccolo di muratura in pietrame o dallo stesso rivestito (di altezza massima
pari a cm 50) e rete metallica o plastificata con barriera arbustiva di mascheramento
secondo i seguenti criteri progettuali:
- impianto lineare 1 arbusto di specie vegetali indigene della flora spontanee o
specie vegetali entrate nel paesaggio per immissione in epoca storica ogni 0,70
ml.
La zona comprende le aree poste in diretta connessione con le aree insediative storiche,
generalmente utilizzate ad orto, prato stabile o a spazi verdi scoperti, ovvero in contesti
ambientali di particolare rilevanza.
PROPOSTA APPROVAZIONE
ART.27 -SOTTOZONA "E4.2 AMBITI DI INTERESSE AGRICOLO E PAESAGGISTICO
DI ORDINARIO INTERESSE PAESAGGISTICO"
1. CARATTERISTICHE GENERALI
Sono le parti del territorio comunale dove esiste una caratterizzazione dovuta a
qualificanti valori ambientali e storico-culturali tali da richiedere un’azione di tutela
paesaggistica.
2. OBIETTIVI DI PROGETTO
Sono aree destinate allo sviluppo delle attività agricole e alla tutela del paesaggio rurale.
3. DESTINAZIONI D’USO
f) Attività agricola e zootecnica;
g) Attività agrituristica come definita dalla L.R. n°25/1996;
h) Attività escursionistica e ricreativa;
i) Attività di riqualificazione paesaggistico-ambientale;
j) Attività di difesa da pericolosità naturali;
4. STRUMENTI DI ATTUAZIONE
L’attività edificatoria si attua per intervento diretto.
L’area indicata come PIP Agricolo si attua in maniera indiretta attraverso Piano di
Settore.
5. INTERVENTI AMMESSI
i) Interventi di nuova costruzione per la realizzazione di edifici per la residenza
unicamente in funzione della conduzione del fondo e delle esigenze del conduttore
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VARIANTE al PIANO REGOLATORE GENERALE N°46 Pagina 16 di 29
agricolo a titolo principale ai sensi della Legge Regionale 6/1996 con un massimo
di mc 500.
j) Interventi di nuova costruzione per la realizzazione di stalle, magazzini ed annessi
rustici, edifici per allevamenti di piccole dimensioni ed attrezzature al servizio
diretto della produzione agricola quali depositi, ricoveri ecc.
k) Interventi infrastrutturali a servizio degli immobili di cui sopra compreso il
ripristino ed il consolidamento delle carrarecce, dei sentieri e delle piazzole
esistenti, a condizione che si rispetti il delicato equilibrio idrogeologico esistente.
l) Viabilità agricola e forestale.
m) Miglioramenti fondiari e interventi di rilevanza urbanistico-ambientale anche
comportanti movimenti di terra e trasformazioni di coltura con formazione di nuove
aree agricole.
n) Sentieristica e aree di sosta attrezzate.
o) Recupero ambientale di aree degradate per attività antropiche;
p) Opere e interventi di sistemazione idraulica;
6. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI
6.1 Interventi di nuova costruzione per la realizzazione di edifici per la residenza in
funzione della conduzione del fondo
- IF 0,03 mc/mq
- H 8,00 ml
- DC 5,00 ml
- DS 10,00 ml
- È ammesso il commassamento di aree agricole E3, E4.1 e E4.2 in disponibilità del
richiedente, purché funzionalmente contigue, intendendo per tali quelle che si situano
nel territorio comunale ad una distanza non superiore a ml 1000 dall’area di
intervento.
6.2 Interventi su edifici esistenti
- Per gli edifici esistenti è consentito un aumento volumetrico "una tantum" pari al
20% del volume utile esistente alla data di adozione della presente Variante n°46 al
P.R.G.C.
6.3 Interventi di nuova costruzione per la realizzazione di stalle, magazzini ed annessi
rustici, edifici per allevamenti di piccole dimensioni ed attrezzature al servizio diretto
della produzione agricola quali depositi, ricoveri ecc.
- RC 25% del lotto
- H 5,00 ml salvo costruzioni particolari (esempio silos ecc.)
- DC 5,00 ml
- DE 5,00 ml o a contatto per stalle e fabbricati destinati a ricovero animali;
- DE 50,00 ml da fabbricati residenziali di altri proprietari;
- DE 10,00 da fabbricati residenziali e agrituristici della stessa proprietà;
- In corrispondenza dei centri aziendali dovranno venire attuati interventi volti al
mascheramento visivo delle strutture che presentino forme architettoniche diverse da
quelle tipiche della zona o altri elementi di degrado visivo.
6.4 Viabilità agricola e forestale
- Manutenzione e ripristino della viabilità forestale esistente, anche con varianti ai
tracciati attuali al fine di adeguarla a standard tecnici previsti dalla normativa;
- Costruzione di nuova viabilità forestale principale e secondaria, come previsto dal
Piano Gestione Forestale del Comune (PGFC).
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6.5 Miglioramenti fondiari e interventi di rilevanza urbanistico-ambientale
- Sono ammessi interventi di miglioramento fondiario anche con trasformazioni di
superfici boscate in agricole;
- Nella esecuzione di movimenti di terra, ai fini dell’esecuzione di miglioramenti
fondiari, sono ammesse per esigenze di raccordo, variazioni morfologiche delle
quote attuali dei terreni non superiori a ml 2,00.
7 ALTRI ELEMENTI NORMATIVI
7.1 All’interno dell’area perimetrata e indicata con *, denominata E4.2* soggetta a PIP
Agricolo, è fatto obbligo intervenire tramite un Piano di Settore finalizzato
all’organizzazione complessiva delle infrastrutture e all'ottenimento di produzioni di
qualità.
Il Piano si può attuare per lotti funzionalmente autonomi.
Eventuali recinzioni e materiali da costruzione dovranno essere specificati all’interno
del Piano di Settore tenendo conto dei vincoli di natura paesaggistica.
Le modalità di realizzazione di manufatti dovranno altresì essere specificati all’interno
del Piano di Settore tenendo conto dei vincoli di natura idraulica derivanti dal PAI; in
detta area è escluso qualsiasi intervento interrato o seminterrato. Eventuali strutture
coperte dovranno avere carattere di provvisorietà ed essere realizzate nel rispetto del
Parere geologico n.14/2015 di data 22/5/2015, del Servizio Geologico della Direzione
Centrale Ambiente ed Energia della Regione FVG.
Dovranno inoltre essere assicurati:
- il mantenimento dell’attuale rete di drenaggio a carattere temporaneo al fine di
raccogliere sia le acque di natura meteorica che quelle dovute all’innalzamento della
falda a seguito di abbondanti precipitazioni o per tracimazione a seguito
dell’innalzamento del livello del Fiume Tagliamento;
- l’ampliamento delle sezioni di deflusso delle tombinature in corrispondenza degli
attraversamenti stradali o ancor meglio la realizzazione di modesti guadi.
7.2 Per gli insediamenti del tipo agricolo, residenziale o agrituristico è consentita la
recinzione per un’altezza max di ml 1,50 secondo le seguenti modalità:
- montanti con elementi semplici e lineari in legno, poggianti direttamente sul terreno
o su uno zoccolo di muratura in pietrame o dallo stesso rivestito (di altezza
massima pari a cm 50) e rete metallica o plastificata con barriera arbustiva di
mascheramento secondo i seguenti criteri progettuali:
- impianto lineare 1 arbusto di specie vegetali indigene della flora spontanee o
specie vegetali entrate nel paesaggio per immissione in epoca storica ogni 0,70
ml.
7.3 Per tutti gli interventi è prescritta la formazione di uno studio specifico di dettaglio nel
quale devono essere evidenziati gli aspetti ambientali coinvolti dall’intervento ed
indicati i criteri da seguire per minimizzare eventuali impatti;
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MODIFICHE ALLE SCHEDE BC
OSSERVAZIONE N°3
P.R.G.C. ADOTTATO
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PROPOSTA APPROVAZIONE
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OSSERVAZIONE N°4
P.R.G.C. ADOTTATO
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PROPOSTA APPROVAZIONE
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