CONVEGNO su:QUALITÀ & SICUREZZA IN PISCINA
le nuove regole regionali
22 Ottobre 2010Vittoria Centro Congressi – Viale Baccelli, 2 – Montecatini Terme (PT)
contributo di Alberto VerardoSettore Prevenzione – Igiene e Sanità Pubblica
IL CONTESTO NORMATIVODI LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
contributo di Alberto VerardoSettore Prevenzione – Igiene e Sanità Pubblica
IL CONTESTO NORMATIVODI LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
Contributo di Alberto Verardo – Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica
Regio Decreto numero 773 del 18.6.1931 Testo Unico delle Leggi di Pubblica
Sicurezza
QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
Regio Decreto numero 1265 del 1934 Testo Unico delle Leggi Sanitarie
Capo VII … servizi di vigilanza igienica … Sezione I, artt. 40 e seguenti
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Circolare 16 Ministero Interni del 15.2.1951 (sicurezza, agibilità piscine – installazioni, impianti, capienza, percorsi, servizi,
salvataggi, trattamento acqua in vasca)
Circolare 128 Ministero Sanità del 16.2.1971 (trattamento acqua – aspetti fisico-chimici e requisiti chimico-batteriologici richiesti
per l’acqua in vasca)
Circolare 86 Ministero Sanità del 15.6.1972 (obbligo vidimazione registro controlli cloro
libero dell’acqua di vasca; alcune precisazioni rispetto alla Circolare 128)
Legge 13.3.1958 n.296Istituzione
Ministero della Sanità
QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTOQUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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L. 833/78
tutela igienico sanitaria attività sportive e ricreative
Istituzione del SSN
funzioni disciplinate
da REGIONI e
PROVINCE AUTONOME
funzioni attuate
da ORGANI LOCALI di
VIGILANZA
VIGILANZA su ASPETTI SPECIFICI diIGIENE
TUTELA SANITARIAFUNZIONAMENTO
……delle PISCINE ad USO NATATORIO
QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
Con Legge 23 agosto 1988 numero 400è istituita la
Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni
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ATTO di INTESASTATO – REGIONI – PROVINCE AUTONOMEdell’11 LUGLIO 1991 (Decreto Ministero Sanità)
……
Aspetti igienico sanitari concernenti la costruzione,la manutenzione e la vigilanza delle piscine
ad uso natatorio
QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
RECEPIMENTO
ATTO LEGISLATIVOCIRCOLARE 128
INDICAZIONIPARTICOLARI
Nota del 21 LUGLIO 1993 del MINISTRO della SANITÀ che riporta“L’intero complesso articolato … potrebbe essere semplificato per una più agile lettura da parte degli addetti ai lavori … Poiché dall’Atto possono
scaturire leggi regionali attuative … non venga adottato alcun provvedimento… in attesa della revisione dell’Atto.”
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Decreto Legislativo 28 agosto 1997 numero 281“Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra loStato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle Regioni, delle Province e dei Comuni, con la Conferenza Stato –
Città ed autonomie locali”
Articolo 3 – InteseLe disposizioni del presente articolo si applicano atutti i procedimenti in cui la legislazione vigente
prevede un’intesa nella Conferenza Stato - Regioni
Articolo 4 – AccordiGoverno, Regioni e Province autonome, in attuazione del principio di leale collaborazione, con obiettivi di funzionalità, efficacia della azioneamministrativa possono concludere Accordi per coordinare l’eserciziodelle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune
QUADRO NORMATIVOdi RIFERIMENTO
Norma UNI 10637 editata nel 1997 UNI approvazione Decreto Ministeriale 6.9.1991 (emana, promuove la diffusione
e l’adozione di norme tecniche)
Decreto Ministero Interni 18.3.1996 (norme di sicurezza per costruzione ed esercizio impianti sportivi, omologabili per manifestazioni sportive CONI)
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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Legge Costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3(Modifiche al Titolo V° parte seconda della Costituzione - G.U. n. 248 del 24 ottobre 2001)
All’articolo 3, che sostituisce il precedente articolo 117 della Costituzione, la tuteladella salute viene inserita nelle materie di legislazione concorrente per le qualispetta alle Regioni la potestà legislativa salvo che per la determinazione dei principifondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.Lo stesso articolo 3 recita altresì che la Legge Regionale ratifica le intese dellaRegione con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche conl’individuazione di organi comuni.
Le modifiche alla norma costituzionale hanno determinato l’esigenza di recepimento dellestesse all’interno degli Statuti Regionali in essi viene anche ad essere prevista la possibilecollaborazione interregionale anche per volontariamente armonizzare le regole e sviluppare iprincipi fondamentali della legislazione statale nelle materia a competenza concorrente; ciò costituendo organismi comuni e conferendo ad essi funzioni e risorse.
QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
La modifica al TITOLO V° della COSTITUZIONELeggi Costituzionali 1 del 1999 e 3 del 2001; Referendum confermativo del 7 ottobre 2001
determina un
NUOVO ASSETTO DI COMPETENZE
La SANITÀ è materia concorrente
Lo STATO Rinuncia a parte della potestà legislativain materia non fissa più una disciplina unicama solamente i suoi principi fondamentali
Le REGIONI Acquisiscono potestà legislativa in materiacon il vincolo alla osservanza dei principifondamentali dello Stato
STATO e REGIONI esercitano le rispettive autonomie ma sono tenute a COLLABORARE per realizzare sistemi
efficaci ed efficienti di tutela di cittadino e pubblico interesse
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QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
Atti di riferimento NORMATIVI
TECNICI
INDIRIZZO
ACCORDO S/R/PA 16 gennaio 2003 n. 1605
Aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio
ACCORDO R/PA 16 dicembre 2004 Disciplina interregionale sulle piscine
NORMA UNI 10637 (25 maggio 2006) Requisiti degli impianti di circolazione, trattamento,disinfezione e qualità dell’acqua di piscina
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
semplificazione
amministrativa
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QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
ACCORDO S/R/PA 16 gennaio 2003
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
DISPOSITIVO – contiene solamente principi generali e le definizioni vannoconsiderate tenendo conto che sono il frutto di una mediazione tra le stesse Regioni
e tra Regioni e Ministero della Salute
ALLEGATO 1 e annessa TABELLA A – fanno parte dei livelli essenziali fissati dalMinistero della Salute e sono modificabili solo con un nuovo accordo Stato Regioni
Province autonome in quanto già oggetto di accordo
PREAMBOLO – non è stato oggetto di accordo tecnico ma formulato nella stesuradecretata dalla Segreteria della conferenza Stato Regioni
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QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
DISPOSIZIONI TECNICHE o REGOLAMENTI – per la definizione dei dettaglitecnici che, per quanto possano essere articolati e complessi, costituiscono sviluppo
dei principi già definiti dalla legge
NON ATTO NORMATIVO – ma politico istituzionale che impegna i Presidenti delleregioni a sviluppare le discipline regionali sulla scorta dei contenuti dell’Accordo
Stato Regioni Province Autonome sottoscritto il 16 gennaio 2003
DISCIPLINA COMUNE – per raccogliere e sviluppare in modo organico i principienunciati dall’Accordo Stato Regioni Province autonome del 16 gennaio 2003
ACCORDO R/PA 16 dicembre 2004
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Regionidefiniscono le caratteristiche strutturali e gestionali impianti
QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTO
formulano indicazioni tecniche regolamentari che definiscano aspetti tecnici già normati o da normare in relazione a peculiari modalità applicative (pieno rispetto esigenze di sicurezza, igiene, salute pubblica)
definiscono aspetti comuni da condividereperché comunque univoci
Statofissa in modo cogente la qualità delle acque
ACCORDO S/R/PA 16 gennaio 2003
ACCORDO R/PA 16 dicembre 2004
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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QUADRO NORMATIVO di RIFERIMENTOELEMENTI di CERTEZZA
ACCORDO S/R/PA 16 gennaio 2003
ACCORDO R/PA 16 dicembre 2004
Controlli internia carico del Gestore
Requisiti all. 1tabella A dell’Accordo S/R/PA
Controlli esternia carico delle ASL
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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CONTESTO delle NORME cui RAPPORTARSI
con analogia senza equiparazioneDLgs. 155/1997
H A C C P
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
DLgs. 81/2008DLgs. 106/2009 (*)
(*) alla stesura dell’Accordo vigeva il DPR 24 luglio 1977 numero 616
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Istituto Superiore per la Prevenzionee la Sicurezza del Lavoro
Quaderno per la salute e la sicurezza nelle PISCINE
(dicembre 2005)
ORIENTAMENTI NAZIONALI
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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ORIENTAMENTI SOVRANAZIONALI
Insieme di norme che proteggano gli utenti dai rischi collegati all’uso dell’impianto-piscina
Modello organizzativo che indichi le diverse attività per la corretta gestione e manutenzione
Obiettivo di assicurare e proteggere gli utenti dai rischiassociati alla frequentazione degli impianti-piscina al finedi far trarre loro beneficio
LINEE GUIDA27.06.2006
Organizzazione Mondiale della Sanità(EN) World Health Organization
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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LINEE GUIDA27.06.2006
Organizzazione Mondiale della Sanità(EN) World Health Organization
prevenzione del rischio annegamento
prevenzione del rischio infortuni
pericoli di natura mirobica
pericoli di natura chimica
gestione della qualità dell’acqua
attuazione delle linee guidaprogettazione e realizzazione
funzionamento e gestione
educazione ed informazione del pubblico
requisiti normativi
gestione della qualità dell’aria
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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La DISCIPLINA INTERREGIONALE
ACCORDO R/PA 16 dicembre 2004
atto non normativo ma accordo politico istituzionale che impegna le Regioni a
produrre atti coerenti con la disciplina concordata
risultato di convergenza di obiettivi
risultato di convergenza di obiettivi
le Regioni e Province autonomehanno prodotto atti specificicon peculiarità locali ineludibili
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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Obiettivo
• Consentire una autonoma regolamentazione della disciplina sulle piscine in modo che la stessa possa essere adeguata, sviluppata e resa coerente con le esigenze e le caratteristiche dello sviluppo locale.
• In presenza di una manifesta e condivisa consapevolezza circa la necessità di minimizzare le diversificazioni comportamentaliattraverso la condivisione di principi ed orientamenti piuttosto che dell’operatività gestionale.
La DISCIPLINA INTERREGIONALE
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requisiti strutturali
definizione e classificazione piscine
regolamenti di gestionerapporti Gestori/Utenti
controlliinterni ed esterni
dotazioni di personale
procedimentiautoritativi
definizione e qualificazione degli
utenti
disposizioni tecniche
Deliberato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome il 16 dicembre 2004
ACCORDO R/PA 16 dicembre 2004Disciplina Interregionale Piscine
… altro …
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sanzioni
puntuale definizione elementi da tutelare
accessorie
Deliberato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome il 16 dicembre 2004
ACCORDO R/PA 16 dicembre 2004Disciplina Interregionale Piscine
amministrativepecuniarie
comportamenti illeciti o irregolari
insufficiente azione di
prevenzione
recidiva nellatipologia di violazione
superamento numero
frequentatori sospensiva
(attuazione prescrizioni)
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
Contributo di Alberto Verardo – Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica
Sanzioni
• Lo spettro sanzionatorio contenuto nelle Leggi o nei DDL si indirizza verso i Titolari dell’impianto (per la mancanza di personale, per la mancanza dei requisiti e per l’omessa comunicazione riguardante l’attività) e verso i Responsabilidella piscina (per il mancato rispetto dei parametri, per le mancate registrazioni, per il superamento del numero dei bagnanti, per l’omessa pubblicizzazione del regolamento, …) per importi variabili sia come base minima che tetto massimo applicabile; maggiore uniformità circa le sospensioni di attività connesse all’applicazione di sanzioni accessorie.
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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Deliberato dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome il 16 dicembre 2004
ACCORDO R/PA 16 dicembre 2004Disciplina Interregionale Piscine
sanzioni
mancata registrazione o aggiornamento delle procedure di autocontrollo
mancato rispetto dei parametri (microbiologici, chimici, microclimatici)
mancata comunicazione di inizio attività o di intervenuta variazione
mancato rispetto delle disposizioni tecniche regionali
mancato applicazione delle prescrizioni imposte dall’organi di vigilanza
superamento del numero massimo di frequentatori ammissibili
mancanza di personale e mancata esposizione regolamento interno
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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Accordo recepito
Accordo in via di recepimento
Normativa cogente Legge
Delibera di Giunta o Consiglio Regionale
Circolare
Decreto
Accordo tradotto in norma regionale
Recepimento Accordo Interregionale
Attuazione disposizioni ed indirizzi
Norma UNI 10637
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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• Entrata in vigore e campo di applicazione• Classificazione delle piscine• Regolamento interno • Numero di bagnanti /capienza vasche • Dotazioni di personale e qualificazione• Requisiti strutturali e igienico-ambientali • Controlli interni e controlli esterni• Pronto soccorso• Registrazioni • Aspetti sanzionatoriPer i requisiti degli impianti di circolazione,
trattamento, disinfezione e qualità dell’acqua di piscinarinvio generalizzato alla norma tecnica
UNI 10637 (25 maggio 2006)
Le DISPOSIZIONI OPERATIVE
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Allegato 1:requisiti igienico ambientali, requisiti dell’acqua diapprovvigionamento, immissione, in vasca, sostanzeutilizzabili per il trattamento dell’acqua, punti di
prelievo, requisiti termoigrometrici e di ventilazione,requisiti di illuminazione, requisiti acustici,
Tabella A
Le DISPOSIZIONI OPERATIVE
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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SEMPRE NEL RISPETTO DELLE ESIGENZE DISICUREZZA E DI IGIENE A TUTELA DELLA
SALUTE DEGLI OSPITI
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
Le DISPOSIZIONI OPERATIVE
Le piscine degli insediamenti turistico ricettivi,dei campeggi e dei villaggi turistici,
delle aziende agrituristiche, ad uso esclusivo degli ospiti,
sono spesso normate dalle Regionicon atti specifici che individuano modalità
operative peculiaria volte anche in via transitoria
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Disposizioni finali
Regolamenti Regolamento interno
Caratteristiche igienico sanitarie Requisiti strutturali
Requisiti igienico ambientali Requisiti igienico ambientali
Regolamenti
Gestione dell’utenzaUtenti
Autorizzazioni Procedimenti autorizzativi
Regime transitorio Regime transitorio
Sospensione e revoca dell’autorizzazione Provvedimenti d’autorità
Sanzioni
Prelievo ed analisi dei campioniPrelievo ed analisi dei campioni
Controlli esterniControlli esterni
Controlli interniControlli interni
Dotazione di personale Dotazione di personale
Campo di applicazione Campo di applicazione
Classificazione delle piscine Classificazione delle piscine
Definizione delle piscine Definizione delle piscine
Le DISPOSIZIONI OPERATIVE
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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VALLE D’AOSTA Nessun atto formale;entro il corrente anno indirizzi generali
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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PIEMONTE DDL ritirato; è in approvazione il Regolamento“Requisiti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio” (entro il 2010)Corredato di tre allegati che normano le piscine pubbliche, i parchi acquatici e le piscine ad uso collettivo; nonché l’accessibilità e le barriere architettoniche.
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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LIGURIA - dgr. 877/2003 – recepimento Accordo S/R/PPAA- dgr. 235/2006 – recepimento Accordo R/PPAA- dgr. 400/2007 - linee di indirizzo comportamentale strutture condominiali- circolare 2 del 30.4.08 e integrazione del 5.6.08 criteri controllo acqua in piscina - dgr. 1235/2009 – posticipazione di un anno scadenza fissata con dgr. 400/2007- dgr. 905/2010 - linee di indirizzo comportamentale strutture turistico ricettive (già dgr. 852/2006) - l.r. 24/202 – impianti aeraulici- dgr. 326/2002 – linee guida sorveglianza legionellosi- dpgr 8/reg./2003 – regolamento attuazione l.r. 24/02- dgr. 236/2006 – recepimento linee guida contro legionellosi strutture turistico ricettive e termali- l.r. agriturismi n.37 del 21.11.07 art.10- Regolamento Regionale Agriturismi 23.9.08 n.4
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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LOMBARDIADeliberazione della Giunta Regionale8-2552 del 17 maggio 2006 “Requisiti per la costruzione, la gestione, il controllo e la sicurezza ai fini igienico-sanitari, delle piscine natatorie”Recepisce l’Accordo S/R/PPAA e fornisce indirizzi specifici regionali Circolari del 4.4.2007 e del 19.2.2007
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EMILIA ROMAGNADeliberazione della Giunta Regionale numero 1092del 18 luglio 2005 “Disciplina regionale: Aspetti igienico sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio”Recepisce l’Accordo S/R/PPAA – Recepisce l’Accordo R/PPAA e fornisce indirizzi specifici regionali
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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TRENTINO ALTO ADIGEDeliberazioni Giunte Provinciali
TRENTO2135/2003 – recepimento Accordo S/R/PPAA480/2007 – direttive sugli aspetti igienico sanitari complessivi
BOLZANO 2360/2004 - recepimento Accordo S/R/PPAA ed indirizzi applicativi
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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VENETODeliberazione della Giunta Regionale- 1173/2003 – recepimento Accordo S/R/PPAA- 3583/2003 – progetto regionale piscine - DDL non ha completato l’iter
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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FRIULI VENEZIA GIULIAIn attesa di adottare con Deliberazione della Giunta Regionaleil recepimento Accordo S/R/PPAAe l’applicazione della tabella A di cui all’allegato 1Nella l.r. numero 25/2007 sugli agriturismi compare riferimento alle piscine
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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CALABRIADeliberazione della Giunta Regionale 770/2007recepimento Accordo S/R/PPAA recepimento Accordo R/PPAAindirizzi regionali
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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UMBRIALegge Regionale 4/2007– Disciplina in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine ad uso natatorio - recepimento Accordo S/R/PPAA ed Accordo R/PPAA con integrazione di indirizzi regionaliRegolamento 2/2008 - applicativo degli indirizzi legislativi
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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LAZIODDL in predisposizione che recepisce Accordo S/R/PPAA ed Accordo R/PPAA con l’integrazione di indirizzi regionali;dovrà seguire un Regolamento di attuazione
Risulta il contenuto di una dgr. “Requisiti igienico ambientali per le piscinead uso natatorio” senza numero e data Pubblicato il testo integrale dell’Accordo Interregionale circa la “Disciplina interregionale delle piscine”
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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MARCHE Deliberazioni della Giunta Regionale- 874/2006 – recepimento Accordo S/R/PPAA con adattamenti regionali- 525/2007 – integrazioni alla precedente deliberazione- 785/2008 – integrazioni con modifica alle precedenti deliberazioni- 1307/2009 – Linee Guida “Aspetti igienico sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad usonatatorio”
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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ABRUZZO Pubblicato il testo integrale dell’Accordo Interregionale circa la “Disciplina interregionale delle piscine”
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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MOLISE- Legge Regionale numero 33 del 21 novembre 2008 “Disciplina in materia di requisiti igienico-sanitaridelle piscine ad uso natatorio”
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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PUGLIA- dgr. Numero 909/2004 - Requisiti igienico ambientaliper le piscine ad uso natatorio
- Legge Regionale 15 dicembre 2008 numero 35“Disciplina igienico sanitaria delle piscine ad uso natatorio”
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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BASILICATA- Deliberazione della Giunta Regionale 22.XI. 2004 numero 2711“Recepimento Accordo 126 gennaio 2003 S/R/PPAA sugli aspettiIgienico-sanitari per la costruzione e la vigilanza delle piscinead uso natatorio
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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CAMPANIADeliberazioni della Giunta Regionale- 20 luglio 2001 numero 3530 (recepimento Atto di Intesa)- 17 novembre 2004 numero 2088 di modifica, adattamentoed integrazione alla precedente deliberazione
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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TOSCANA
Legge Regionale 9 marzo 2006 numero 8 “Norme in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine ad uso natatorio”Contenente il recepimento degli Accordi S/R/PPAA e R/PPAA con integrazione di indirizzi regionali
Regolamento di attuazione della Legge Regionale adottato con Decreto del Presidente della G. R. numero 23/R del 26 febbraio 2010
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SARDEGNA - SICILIANessun elemento di riferimento
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REPUBBLICA di SAN MARINO Decreto della Repubblicanumero 50 del 2 marzo 2006 – recepisce e per taluni aspetti norma in modo simile l’Accordo S/R/PPAA
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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VigilanzaQualitàdell’acqua
Benessere degli ospiti in
vasca
QUALI I RISULTATI DA PERSEGUIRE
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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Promuove l’imprenditorialialità
Promuove una attività di rilevante importanza
Effettuare controlli finalizzati sugli aspetti igienico sanitari
A QUALI OBIETTIVI SUI QUALI PUNTARE
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
Contributo di Alberto Verardo – Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica
Fissare con la norma i requisiti igienico sanitari
Stabilire le modalità di gestioneper mantenere i requisiti (controlli interni)
Attribuire all’Autorità di Controllola verifica sui controlli interni (rispetta la norma?)
QUALI I CRITERI ISPIRATORI
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
Contributo di Alberto Verardo – Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica
• Le PISCINE devono essere dotate di specifiche FIGURE PROFESSIONALI per assicurare l’IGIENE, la SICUREZZA e laFUNZIONALITÀ degli impianti
• Tali funzioni possono essere svolte anche da una stessa persona• Il Gestore è il responsabile giuridico dell’impianto
• RESPONSABILE DELLA PISCINA E DELL’IGIENEindividuato dalla persona che ha la responsabilità giuridica della
struttura; risponde del funzionamento della stessa per gli aspetti igienico sanitari delle vasche e dei servizi e della sicurezza dei frequentatori; assicura il rispetto dei requisiti igienico ambientali; partecipa alla valutazione dei rischi chimici fisici e microbiologici ed alla definizioni delle conseguenti azioni correttive se ed in quanto necessarie; cura l’aggiornamento dell’autocontrollo; in un condominio è l’Amministratore; deve avere comprovata esperienza nel settore ed essere in possesso di adeguata professionalità
DOTAZIONI di PERSONALE (1)
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
Contributo di Alberto Verardo – Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica
• RESPONSABILE DELLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTIindividuato da chi ha la responsabilità giuridica della struttura e
garantisce il corretto funzionamento degli impianti tecnologici (tutti quelli presenti compresi sicurezza ed allarme); può essere personale esterno (ditte individuali o società) che garantisce oltre l’incarico ordinario anche il pronto intervento; deve essere persona di comprovata esperienza nel settore ed essere in possesso di adeguata professionalità
• RESPONSABILE DELLA SICUREZZA DEI BAGNANTIincaricato da chi ha la responsabilità giuridica della struttura e vigila ai
fini della sicurezza sulle attività in vasca e negli spazi perimetrali oltre al rispetto del regolamento; deve essere abilitato alle operazioni di salvataggio e di primo soccorso ovvero in possesso di brevetto di idoneità per i salvataggi riconosciuto a livello nazionale; la presenza è assicurata durante l’intero orario di apertura della struttura indicato nel regolamento
DOTAZIONI di PERSONALE (2)
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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• POSSIBILE CASISTICA DI COINVOLGIMENTO DELLE DIVERSE FIGURE (RESPONSABILE IMPIANTI, ASSISTENTE BAGNANTI)
- il titolare e/o responsabile della piscina svolge anche le mansioni di addetto agli impianti tecnologici per la manutenzione ordinaria; affida ad un professionista o ditta esterna la manutenzione straordinaria
- l’assistente bagnanti svolge anche mansioni di addetto agli impianti tecnologici per la manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria è affidata e svolta da un professionista o ditta esterna
- il personale della piscina svolge le mansioni di addetto agli impianti tecnologici per la manutenzione ordinaria, la manutenzione straordinaria è affidata e viene eseguita da un professionista o da una ditta esterna
- il personale della piscina in possesso di patente per generatori di vapore svolge anche le mansioni di addetto agli impianti tecnologici, mentre la manutenzione straordinaria è svolta da professionista o ditta esterni
- il titolare e/o responsabile della piscina affida la manutenzione ordinaria e straordinaria a professionista o ditta esterna
DOTAZIONI di PERSONALE (3)
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
Contributo di Alberto Verardo – Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica
• Disciplina il rapporto gestore – utente per gli aspetti igienico sanitari e comportamentali
• Esposto in modo visibile e portato a conoscenza di ciascun utente• Parte integrante e sostanziale sono di norma: utili elementi di
educazione sanitaria; indicazione della profondità dell’acqua e di eventuali punti della vasca a profondità ridotta; divieto di tuffi in assenza di strutture adeguate; raccomandazione di non bagnarsi subito dopo aver consumato il pasto; obbligo di doccia e pediluvio prima di bagnarsi; uso obbligatorio della cuffia in vasca; per iminori di 3 anni o comunque per chi è fisiologicamente incontinente obbligatorio l’uso di costumi contenitivi; ubicazione dei più vicini servizi igienici; orari di accesso alla piscina; divieto di ingresso ai minori di anni 12 non accompagnati da persona maggiorenne; modalità di segnalazione presenza/assenza servizio assistenza bagnanti
REGOLAMENTO INTERNO
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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• Documenti di registrazione:
• Registro tecnico-funzionale – dettaglia tutte le caratteristiche dell’impianto, vasca, impianto di ricircolo e di filtrazione acqua, apparecchiature, prodotti, punti critici ed eventuali interventi di manutenzione e/o di migliorativi programmati
• Registro di piscina (controlli giornalieri dell’acqua) – dettaglio e valore dei campionamenti, anomalie e provvedimenti, letture dei contatori, numero frequentatori – esiti accertamenti fisico-chimico-batteriologico indicando periodicità e tipologia di intervento prevista per la soluzione delle eventuali anomalie
Documento di valutazione del rischioper la sicurezza e la salute dell’utente
finalizzato al controllo interno
REGISTRAZIONI (documenti di piscina)
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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• Redazione di un Piano di Controllo interno riferito ai processi operativi attuati nelle fasi di gestione ed ai punti critici evidenziati, che preveda interventi correttivi rapidi ed efficaci
• Elementi caratterizzanti (tra gli altri): analisi potenziali pericoli igienico-sanitari; punti o fasi nei quali si possono manifestare detti pericoli; misure da adottare per prevenirli; limiti di soglia dei punti critici individuati; sistema di monitoraggio adottato
• Aggiornamento della documentazione e registrazione delle attività compiute a seguito delle operazioni di controllo interno; modalità organizzative della vigilanza e relative procedure di intervento
CONTROLLO INTERNO
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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- assicurare la corretta gestione sotto il profilo igienico sanitario- assicurare l’applicazione e l’aggiornamento delle procedure di
valutazione del rischio- redigere e puntualmente osservare in piano di CONTROLLO INTERNO- dare la disponibilità dei documenti di controllo- assicurare la possibilità di controllare la quantità di acqua di reintegro ed il
prelievo dei campioni da parte dell’organo di vigilanza- registrare l’uso di prodotti chimici assicurando l’informativa al personale, la
disponibilità delle schede tecniche e la loro coerenza- mettere a disposizione della vigilanza le documentazioni (registri, esiti
controlli) ed il personale- svolgere l’autocontrollo e ad intervenire se e quando necessario interessando
l’ASL in caso di rischio per la salute- assicurare la presenza di personale abilitato al salvataggio e l’efficienza delle
attrezzature- predisporre, comunicare e far rispettare il REGOLAMENTO- rinnovare l’acqua di vasca ogni anno e comunque ogni inizio
stagione - comunicazione di inizio attività / riattivazione impianto
RIEPILOGO delle AZIONI del GESTORE
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO
REGOLAMENTO
PIANO DI CONTROLLI INTERNIREGISTRAZIONI
Memento per il GESTORE
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO
= SICUREZZA !
COMPONENTISTICA
ELETTRICITÀ
APPARECCHIATURE
LOCALI
DOTAZIONI
BAGNANTI
MANUTENTORI
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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Sono molte le componenti che concorrono alla sicurezza in piscina.Tutte coinvolgono, in modo globale o specifico, i soggetti interessati:
Committente - Costruttore - Gestore
I soggetti interessati spesso però si riducono a due sole figure
il Committente–Gestore ed il Costruttore
In caso di contenzioso penale le responsabilità sono individuali e vanno poste a carico del/i soggetto/i responsabile/i della negligenza.
In caso di contenzioso civile l’attribuzione delle responsabilità avviene tra le due figure sopra individuate
il Committente–Gestore ed il Costruttore
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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In termini percentuali la statistica segnala questi valori di responsabilità: Committente 15% - Costruttore 85%
� velocità di filtrazione � altezza delle masse filtranti� sezioni delle tubazioni� portata delle pompe � pompa di riserva� perdite di acqua� lunghezza dello sfioro
Imputabili a queste tipologie di incongruenze
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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� norma UNI 10637 – costruzione impianti� norma EN 13451 – attrezzature inadatte� norma CEI 64-8 – messa a terra impianti� decreto legislativo 37/08 (ex L. 46/90) –
installazione impianti
� Leggi – Delibere – Decreti ragionali
Riferiti alle seguenti normative non rispettate
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
In termini percentuali la statistica segnala questi valori di responsabilità: Committente 15% - Costruttore 85%
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- legge 46/1990 - adeguamento impianti- legge 447/1995 – inquinamento acustico- dlgs. 31/2001 acque destinate al consumo umano e s.m.i. - accordo S/R/PPAA del 16 dicembre2003- accordo R/PPAA del 16 dicembre 2004- norma UNI 10637 (ed. 2006 e seguenti) - aspetti tecnico esecutivi e gestionali non confliggenti con gli accordi S/R/PA ed interregionale
- dlgs 152/1999 - immissioni acque reflue- dlgs. 37/2008 – regolamento riordino installazione impianti interni ad edifici
- dlgs. 81/2008 – tutela salute e sicurezza nei luoghi di lavoro- Dlgs. 106/2009 – m. e i. al dlgs. 81/2008- ……… (dlgs. 155/1997 autocontrollo)
RIEPILOGO NORMATIVO
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale
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SVILUPPO di una LINEA di INDIRIZZO CONDIVISAattraverso le attività di un gruppo tecnico di lavoro (numericamente ristretto ma
rappresentativo delle realtà del nord, centro e sud) che avanza proposte alCoordinamento Interregionale della Prevenzione
INIZIATIVE al vaglio delle REGIONI
TEMATICHE� applicabilità di taluni contenuti della “tabella A” � riesame degli elenchi di sostanze per il trattamento delle acque (disinfettanti, flocculanti, correttori di ph, antialghe)
� formazione delle figure che assicurano il regolare funzionamento di un impianto(ruoli e preparazione)
� modulistica indicativa per la registrazione� approfondimenti sugli aspetti sanzionatòri in funzione di macroaree omogenee� possibili atipicità all’interno delle categorie di classificazionedelle piscine (iniziative conseguenti)
Il contesto normativo di livello nazionale e regionale