Download - Corso Interno Allestimento Di Una Tendopoli
Gruppo Comunale VolontariGruppo Comunale Volontari
di Protezione Civiledi Protezione Civile
Comune di Ponte San Nicolò Comune di Ponte San Nicolò -- PadovaPadova
ALLESTIMENTO DI UNA ALLESTIMENTO DI UNA TENDOPOLITENDOPOLI
Relatore: Antonella OngaroRelatore: Antonella Ongaro
Le attività assistenziali
• Le attività assistenziali post-calamità sono finalizzate ad assicurare alle popolazioni colpite le funzioni urbane e sociali preesistenti all’evento calamitoso , preferibilmente nelle località di abituale residenza, in attesa della ricostruzione.
• Oltre al primo soccorso ed agli aspetti sanitari d'emergenza è di fondamentale importanza l'allestimento di strutture in grado di assicurare un ricovero a coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione.
Questo si realizza attraverso:
• strutture improprie, ma idonee ad accogliere la popolazione (alberghi, centri sportivi, strutture militari, campeggi, ecc.);
• tendopoli e/o roulottopoli;• insediamenti abitativi d'emergenza.• La scelta di tende e roulotte costituisce la migliore e più veloce risposta
possibile ai tempi imposti dall'emergenza, pur essendo all'ultimo posto in quanto a comfort.Tende e roulotte non rispondono però all'esigenza di ripresa dell'attività socio-economiche che si può invece realizzare attraverso insediamenti abitativi d'emergenza.
• Questi consentono di mantenere la popolazione nei propri territori, necessità molto sentita dalle persone psicologicamente colpite dalla perdita della "casa" intesa come luogo della memoria e della vita familiare. Consente inoltre di mantenere le popolazioni interessate come "soggetti attivi", in grado cioè di partecipare alla ripresa delle proprie attività, contribuendo in questo modo ad una più rapida ripresa sociale ed economica dell'area interessata dall'evento.
STRUTTURE IMPROPRIE DI ACCOGLIENZA
• Nell’ambito della pianificazione è importante conoscere le informazioni inerenti strutture ricettive pubbliche e/o private in grado di soddisfare esigenze di alloggiamento temporaneo.
Nel caso si presenti la necessità di ricovero della popolazione colpita dalle calamità e dei soccorritori, è pressochè automatico l’uso sistematico di tende o roulotte quale prima risoluzione dei problemi.
Ogni Comune dovrebbe prevedere:
Siti idonei a collocare queste strutture e dare così la prima assitenza. I piani di emergenza devono individuare le aree di emergenza chepossono essere distinte in:
• aree di ammassamento, ossia le zone in cui convogliare le attrezzature, i mezzi e le risorse di protezione civile;
• aree di attesa, in cui raccogliere la popolazione a seguito di un evento calamitoso;
• aree di ricovero o accoglienza, in cui realizzare l’installazione di materiali e strutture idonee as assicurare l’assistenza e il ricovero della popolazione.
TENDOPOLI E/O ROULOTTOPOLI
AREE DI AMMASSAMENTO
Tali aree dovranno ottemperare a delle caratteristiche tecniche specifiche quali:
• Dimensioni sufficienti per accogliere almeno una tendopoli di XXX persone e servizi campali;
• Collocazione in prossimità di vie di comunicazione facilmente raggiungibili da mezzi di grandi dimensioni;
• Disponibilità nelle vicinanze di risorse idriche ed elettriche facilmente raggiungibili;
• Accertamento della sicurezza delle aree stesse in riferimento ai possibili rischi di inondazione, dissesti idrogeologici o interruzione dei servizi e delle infrastrutture primarie.
AREE DI ATTESA
Chiamate anche aree di primo soccorso o “meeting point”
• Deve essere indicato agli abitanti il luogo “sicuro” dove recarsi con urgenza al momento dell’allertamento o nella fase in cui l’evento calamitoso si sia verificato. Lo scopo di tale operazione è quello di indirizzare la popolazione, attraverso percorsi individuati in sicurezza, in aree dove potrà essere tempestivamente assistita dalle strutture di protezione civile e quello di evitare situazioni caotiche e pericolose conseguenti a comportamenti sbagliati (come ad esempio sostare sotto i cornicioni o intralciare le vie di comunicazione), che creano difficoltà alle funzioni preposte al soccorso
AREE DI RICOVERO
• Aree facilmente raggiungibili dalle vie di comunicazione, che consentano facilmente la fornitura di acqua e luce e gli allacci alla rete fognaria, che siano sub -pianeggianti e sicure dai rischi di esondazione e
dai dissesti idrogeologici.
Ogni calamità ha delle peculiarità diverse, il terremoto è diverso
dall’alluvione o dall’esondazione, da frane e smottamenti. I siti individuati
pertanto, devono tener conto SOPRATTUTTO di questo
TENDOPOLI E CALAMITA’
Si realizzano tendopoli senza seguire schemi ferrei. Ne viene realizzata una
per gli evacuati ed una per i soccorritori. Vengono per lo più
utilizzati terreni liberi senza opere di urbanizzazione (fogne, allacciamenti
per l’acqua etc...)
PRIMA FASE
CAMPI
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO
In caso di campo destinato alla lunga permanenza degli sfollati, è necessario seguire alcuni accorgimenti:
•Il terreno su cui piantare le tende deve essere possibilmente piano. In caso di pendii il sito va livellato in modo da predisporre piazzole pianeggianti
•• Possibilmente deve
essere accessibile da
strade asfaltate o
selciate, per agevolare
il traffico
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO
• E’ necessario accertarsi che siano previsti adeguati scoli per eliminare il pericolo di ristagno di acqua, per evitare che in caso di pioggie, l’ara venga sommersa creando
ulteriori disagi
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO
• Vanno curati con attenzione i percorsi di collegamento tra le tende ed i luoghi di uso collettivo, soprattutto perchè spesso sono utilizzati da persone anziane con
difficoltà di deambulazione
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO
ESEMPIO DI CAMPO DA CALCIO 90MX45M
• Spesso i campi sportivi si rivelano i terreni più adatti a questo scopo. Di solito sono dotati di spogliatoi con acqua e servizi igienici.
• Altre precauzioni riguardano la vicinanza di zone a rischio frane o di edifici a rischio crollo. Soprattutto in caso si sisma queste zone presentano gravi rischi per gli sfollati
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO
• Sarà poi opportuno collocare sottovento rispetto al resto del campo alcuni dei servizi collettivi quali cucina, refettorio e, se possibile i servizi igienici. Questo al fine di evitare la propagazione di fumi e odori verso le aree abitative del campo stesso
SCELTA DI DISTRIBUIRE LE TENDE
LA TENDOPOLI
• Attualmente il Dipartimento
di Protezione Civile ha
approntato una serie di
attrezzature standard,
conservate e trasportate in
appositi container, che
possono essere trasportate
celermente nelle zone
colpite da calamità
•• A seguito delle calamità il Ministero degli Interni (struttura che ha il compito dello stoccaggio dei materiali di Pronto Intervento) ha individuato nella tenda MPI 88 lo standard negli interventi nazionali ed internazionali.
LA TENDOPOLI
PRIMO INSEDIAMENTO
•• Segreteria provvisoria
• Censimento persone
• Definizione disposizione campo
• Telecomunicazioni
• Organizzazione attivazione servizi primari provvisori (acqua, corrente WC)
• Installazione strutture di accoglienza
• Ricognizione e contatto con strutture limitrofe
URBANIZZAZIONE PRIMARIA
•• Acqua
• Elettricità
• Scarichi fogne
• Fondo stradale
• Illuminazione
• Recinzione
LA TENDOPOLI
Parcheggio Auto
Docce
Bagni
Ba
gni
135 tende2 Tende 12x15 1 Tenda 12x5
G.E.
Rete 380
Richiesti metri 170 x 120
IPOTESI: Evento tendopoli per 800 persone
MATERIALI RICHIESTI PER TENDOPOLI DI CUI SOPRA
•Tende P.I. 88 135 (800:6=133,3333)
•Letti completi 1000
•Tende Sociali uso mensa/riunioni 2 da 12x15 (Catering)
•Tenda Uso piccola chiesa 1 da 12x5
•Padiglioni Igienici C.A.P.I. NO non esiste rete fognaria acque scure
•Bagni chimici tipo “sebach” 40 + 10 per disabili (1 x 16 persone)
•Docce (esiste rete fognaria acque chiare) 50 (1 x 16)
•Fontanelle a 4 uscite 8 (32 uscite)
•Idrovora 1
•Generatore di corrente 150 KVA 1
•Muletto per movimentare i minibox 1
•Impianti Elettrici esterni 5
•Impianti elettrici interni 5 (escluse stufe)
•Gruppo fari 1 da 2 lampade da 2000 w
•Autobotte acqua potabile 1
•Modulo sociale da 12 mt. Per SEGRETERIA TENDOPOLI
•Minibox che rimangono sul campo 46
LA TENDOPOLI TIPO
• Tendopoli-tipo
• In tutti i casi è bene ricordare che l’installazione di una tendopoli prevede la predisposizione di moduli tenda standard secondo uno schema denominato “raggruppamento di secondo livello” o “modulo 32” del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Secondo tale schema, riportato in allegato, una tendopoli tipo prevede:
• 32 tende mod. P.I. 88
• Rettangolo di 55 mt x 55 mt (circa 3000 mq)
• 192 persone circa (mediamente 6 persone per tenda)
• 2 moduli bagno (lunghezza 6,56 mt x larghezza 2,80 mt x altezza 2,50 mt, peso 2700 Kg) ciascuno contenente 3 lavabo, 3 water, 1 doccia lato donna e 3 lavabo, 3 water, 1 doccia lato uomo, 2 scaldabagni e 3 lampadine (ingombro totale dei due moduli bagni circa 36 mq)
LA TENDOPOLI TIPO• Almeno una tenda modulare roder per mensa, attività sociali, riunioni,
chiesa, ecc…di dimensioni 12 x 15 mt (circa 180 mq) eventualmente espandibile in moduli da 12 x 20, 12 x 25 e fino a 12 x 30 (due tende complete con ingombro di 360 mq).
• Segreteria e gestione del campo in moduli container per attività sociali (modulo sociale sogeco) di dimensioni larghezza 2,50 mt x lunghezza 12,00 mt x altezza 2,50 mt e peso 4.000 Kg (ingombro per modulo 30 mq)
• Containers di risulta dei materiali utilizzati 9 container (ciascun mini box misura lunghezza 2,99 mt x larghezza 2,44 mt x altezza 2,44 mt e peso 1.160 Kg) ingombro totale circa 70 mq (se impilati uno sopra l’altro considerando 3 file da 3 mini box ciascuna l’ingombro si riduce a circa 25 mq).
• Quindi considerando il modulo base di una tendopoli tipo per l’alloggio di circa 200 persone si dovrà disporre di uno spazio utile di circa 3500 mq senza considerare spazi esterni alla tendopoli adibiti a parcheggi, magazzini, deposito merci, ecc…
• Da sottolineare come lo schema di tendopoli proposto può essere modificato in fase di progettazione facendo però riferimento al modulo base di 4 tende che per ovvi motivi di cablaggi di cavi e servizi dovrebbe rimanere come unità minima di progetto pur cambiando la disposizione dei restanti moduli per esempio a causa di necessità di spazi
LA TENDOPOLI TIPO
GeneratoreDa 150 KW
Rete 380 V
Modulo Bagno
Modulo Bagno
LA TENDOPOLI
15 Mt. DI CAVO
QUADRO DI ZONA CON LAMPIONE DA 120 WATT
TENDA
Quadro Tenda
TermosifoneAd olioDa 2000 watt
LampadaDa 18 watt Cavo Mt. 10
LA TENDOPOLI
LAMPIONE DA 120 WATT
QUADRO GENERALE CAVO DA 30 Mt.
CAVO DA 60 Mt.
I SERVIZI IGIENICI
Il padiglione igienico mobile (P.I.M.) è suddiviso in due spazi separati ognuno dei quali è dotato di:
•N. 3 lavabi
•N. 3 WC
•N. 1 piatto doccia
•N. 1 scaldabagno
•N. 1 termoconvettore
I SERVIZI IGIENICI
• Il rifornimento idrico può essere garantito sia tramite l’allacciamento diretto alla rete, sia attraverso il serbatoio in dotazione, della capacità di 400 lt.
• Dotazioni minime: un lavabo ogni 10 persone e una doccia ogni 30/50 persone
• Il sistema di scarico prevede l’allacciamento alla rete fognaria. In mancanza dovranno essere predisposte apposite fosse biologiche.
• Può essere alimentato sia tramite collegamento diretto alla rete elettrica, oppure tramite il generatore della tendopoli
I WC CHIMICI “SEBACH”
• Rapido impiego
• Nessuna urbanizzazione
necessaria
• Necessario svuotamento
I SERVIZI DA ATTIVARE IN UN CAMPO
• Controllo accessi
• Segreteria/Direzione
• Infermeria/PMA
• Cucina/Mensa
• Punti ed iniziative di ritrovo/culto
• Servizi igienici e doccie
• Lavanderia
• Magazzini
CONTROLLO ACCESSI
• Controllo ingresso del personale autorizzato e degli sfollati
• Sorveglianza perimetro ed area interna
• Punto di informazioni per esterni
LA SEGRETERIA
La segreteria cura:
• Le turnazioni del personale
• L’anagrafica del campo
• Le pratiche amministrative
• La corrispondenza del campo
SERVIZI PMA DEL CAMPO/INFERMERIA
• Pronto soccorso
• Assistenza sanitaria
• Contatto con farmacie
CUCINA/MENSA
• Rispetto HACCP
• Gestione scorte alimentari
• Pasti per il campo
e da asporto
SPAZI COMUNI
• Mensa
• Sala riunioni
• Scuola/asilo
• Attività ricreative
• Ludoteca
• Biblioteca
• Chiesa
• Punti di ritrovo
MAGAZZINI
• Materie prime
• Alimenti
• Medicinali
• Beni di prima necessità
• Ricambi e utensili
PARTECIPAZIONE DEI RESIDENTI
Al fine di una ottimale gestione del campo è utile prevedere la partecipazione attiva dei residenti che possono essere occupati in turni di pulizie, cucina, sorveglianza e attività ricreative
RUOLO DEL CAPO CAMPO
In ogni tendopoli deve essere individuato un Capo Campo scelto tra i soccorritori. E’ il RESPONSABILE di tutte le attività nel campo, del coordinamento del personale e dei servizi.
E’ utile individuare un rappresentante della popolazione sfollata per interfacciarsi
RUOLI NEL CAMPO
• Responsabile di segreteria/ gestione del personale
• Responsabile magazzini/ inventario
• Responsabile automezzi
• Responsabile cucine
• Responsabile logistico/ manutenzione
• Responsabile sicurezza
SCHEMA RIASSUNTIVO ALLESTIMENTO DI UN CAMPO
1. Scelta del sito
2. Primo insediamento
3. Urbanizzazione primaria
4. Allestimento alloggi
5. Servizi
6. Manutenzione
7. …. E soprattutto …. SMONTAGGIO
Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione