Crisi dello Stato nazionale
Diritto interno
federalizzazione verso il basso
Diritto internazionale
federalizzazione verso l’alto
DAL PUNTO DI VISTA DELLE FONTI
FONTI INTRAORDINAMENTALI:
Fonti regionali
FONTI EXTRAORDINAMENTALI
Fonti di altri ordinamenti esterni a quello italiano
Processo di federalizzazione: verso l’alto verso il basso
L’UNIONE EUROPEA
“Nel giro di 10 anni l’80% della legislazione in materia economica, tributaria e sociale sarà di origine comunitaria” (J. Delors, 1998)
DIRITTO INTERNAZIONALE PUBBLICO
FONTI
DI NATURA
INTERNAZIONALE
1. Fonti (fatto) consuetudinarie
2. Diritto dei Trattati
3. Tutela internazionale dei diritti fondamentali
Norme internazionali generalmente riconosciute
Norme internazionali pattizie
ART. 10 COST. adattamento automatico
L’ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO SI CONFORMA ALLE NORME DI DIRITTO INTERNAZIONALE GENERALMENTE
RICONOSCIUTE
(pacta sunt servanda)
DIRITTO “EUROPEO”
DIRITTO EUROPEO IN SENSO STRETTO
DIRITTO DELLE COMUNITA’ EUROPEE:
TRATTATI DIRITTO SECONDARIO
DIRITTO EUROPEO IN SENSO AMPIO
DIRITTO DELLE COMUNITA’ EUROPEE
DIRITTO DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI EUROPEE
UN UNICO FINE:GLI STATI UNITI D’EUROPA
All’indomani della seconda guerra mondiale:
1. Idea confederalista (Churchill, De Gaulle)
2. Idea federalista (Spinelli)
Idea funzionalista (Schuman, Monnet)
Zurigo, 1946: WINSTON CHURCHILL
Vi lancio ora una proposta che forse vi sorprenderà. Il primo passo verso la costituzione della famiglia europea deve essere un’unione tra la Francia e la Germania. Solo in tal modo la Francia potrà riprendere il suo ruolo di guida dell’Europa. Non si può immaginare una rinascita dell’Europa senza una Francia e una Germania spiritualmente grandi. Se si vuole realizzare sinceramente l’opera di costruzione degli Stati Uniti d’Europa, la loro struttura dovrà essere tale da rendere meno importante la potenza materiale di ogni singolo Stato. Le nazioni piccole avranno lo stesso valore di quelle grandi e ne verrà rispettato il prestigio per il loro contributo alla causa comune.
Se vogliamo creare gli Stati Uniti d’Europa – sotto questa o qualunque altra denominazione – dobbiamo cominciare subito. Occorre che Francia e Germania uniscano i loro sforzi in quest’opera d’impellente necessità. La Gran Bretagna, il suo Commonwealth, la potente America e, confido, anche la Russia (e in questo caso tutto andrebbe per il meglio) devono essere amici e sostenitori della nuova Europa, difendendone i diritti, gli interessi e l’esistenza. Ed è in tale prospettiva che vi dico: facciamo rinascere l’Europa!
Dichiarazione Schuman – il fine
La pace nel mondo non può essere salvaguardata se non facendo sforzi costruttivi proporzionati ai pericoli che la minacciano.
L’apporto che un’Europa unita può dare alla civiltà è indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche.
Dichiarazione Schuman – il metodo
L’Europa non si farà d’un tratto, né secondo un unico piano generale: essa si farà attraverso delle realizzazioni concrete, creando innanzitutto una solidarietà di fatto. L’Unione delle nazioni europee richiede il superamento dell’antico contrasto tra Francia e Germania. In ogni azione intrapresa il primo pensiero deve essere rivolto a questo.
Dichiarazione Schuman – gli strumenti
La gestione comune di carbone ed acciaio permetterà subito di elaborare le basi per lo sviluppo economico, primo passo nel processo europeo di federazione. Il vincolo di solidarietà così istituito nell’ambito produttivo renderà chiaro che qualsiasi guerra tra Francia e Germania diviene non solo impensabile ma effettivamente impossibile.
ART. 11 e 117 COST.
L’Italia … consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni;
promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo
ART. 117: La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto (…) dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario
ART. 11 COST. ART. 117 COST.
TRATTATI DI ROMA, 25 MARZO 1957
Le tre comunita’ Le tre comunita’
cecaceca EURATOEURATO
MMceecee
MERCATO COMUNE/UNICO
QUATTRO LIBERTA’ FONDAMENTALI
1. LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI
2. LIBERA CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI
3. LIBERA CIRCOLAZIONE DEI SERVIZI
4. LIBERA CIRCOLAZIONE DEI CAPITALI
Due concetti chiave
Integrazione negativa La logica iniziale è
quella della cd. integrazione negativa: l’abolizione di tutti gli ostacoli che potevano frapporsi allo sviluppo
di un mercato transnazionale
Integrazione positiva costruzione di un assetto regolativo
comune per evitare distorsioni della
concorrenza
UNIONE EUROPEA(Trattato di Maastricht, 1992)
TRE PILASTRI:
1. Le Comunità europee (CE)2. La Politica Estera e di Sicurezza Comune
(PESC)3. Giustizia e Affari Interni (GAI)
•Asilo•Regole sui confini interni ed esterni•Politiche di immigrazionee politiche riguardanti i cittadini di paesi terzi•Combattere il traffico di droga•Combattere contro le frodi internazionali•Cooperazione giudiziaria in materia civile •Cooperazione giudiziaria in materia penale•Cooperazione doganale e poliziaria per la prevenzione e la lotta al terrorismo (…)
UNIONE EUROPEAPRIMO PILASTRO:PRIMO PILASTRO: SECONDO PILASTRO:SECONDO PILASTRO: TERZO TERZO PILASTROPILASTROCE, EURATOM, CECA PESCCE, EURATOM, CECA PESC GAIGAI
TUTTO QUANTOSI E’ ACQUISITOIN 40 ANNI DI INTEGRAZIONE COMUNITARIA
Gli obiettivi sono:• La salvaguardia di valori comuni,• Principi fondamentali,• Indipendenza e integrità dell’UE• Rafforzare la sicurezza dell’UE in tutti i modi • Preservare la pace e rafforzare lasicurezza internazionale• Promuovere la cooperazioneinternazionale• Sviluppare e consolidare la democrazia e lo stato di diritto • Rispetto dei diritti umani e dellelibertà fondamentali
per l’adesione all’UE….
GLI STATI RICHIEDENTI DEVONO RISPETTARE:
Criterio politico: devono avere istituzioni politiche stabili che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, il rispetto dei diritti umani e la protezione delle minoranze
Criterio economico: devono avere una sana economia di mercato ed essere in grado di competere con le forze di mercato dell’UE.
Criterio di essere in grado di… Devono essere in grado di adottare l’intero comrpo giuridico comunitario (acquis communautaire). Esso (più di 26.000 atti) deve non solo essere adottato ma anche applicato nei fatti.
La Comunità (Unione) europea: gli scopi originari e quelli attuali
Il TCE – nelle versione originaria del 1957 la Comunità perseguiva lo scopo di “promuovere (…) uno sviluppo armonioso delle attività economiche” (art. 2 TCE)
compiti attuali, ai sensi dell’attuale art. 2 TCE (oltre al mercato comune e all’unione economica e monetaria, uno sviluppo sostenibile delle attività economiche; un “elevato livello di occupazione e di protezione sociale”; la “coesione economica e sociale”)
originaria asimmetria tra politica economica e sociale
della Comunità
Di che si tratta?
L’UNIONE EUROPEA E’UNA ORGANIZZAZIONE
INTERNAZIONALEO
UNO “STATO”
?
Van Gend & Loos (1963)
(LO SCOPO DEL TRATTATO) VA AL DI LA’ DI UN ACCORDO CHE SI LIMITASSE A CREARE DEGLI OBBLIGHI RECIPROCI FRA GLI STATI CONTRAENTI .
CIO' E CONFERMATO DAL PREAMBOLO IL QUALE, OLTRE A MENZIONARE I GOVERNI, FA RICHIAMO AI POPOLI E, PIU CONCRETAMENTE ANCORA, DALLA INSTAURAZIONE DI ORGANI INVESTITI ISTITUZIONALMENTE DI POTERI SOVRANI DA ESERCITARSI NEI CONFRONTI SIA DEGLI STATI MEMBRI SIA DEI LORO CITTADINI . VA POI RILEVATO CHE I CITTADINI DEGLI STATI MEMBRI DELLA COMUNITA’ COLLABORANO, ATTRAVERSO IL PARLAMENTO EUROPEO E IL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE, ALLE ATTIVITA’ DELLA COMUNITA’ STESSA
LA COMUNITA’ COSTITUISCE UN ORDINAMENTO GIURIDICO DI NUOVO GENERE NEL CAMPO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE, A FAVORE DEL QUALE GLI STATI HANNO RINUNZIATO, ANCHE SE IN SETTORI LIMITATI, AI LORO POTERI SOVRANI, ORDINAMENTO CHE RICONOSCE COME SOGGETTI, NON SOLTANTO GLI STATI MEMBRI MA ANCHE I LORO CITTADINI.
1. Ordinamento giuridico autonomo
2. In rapporto diretto con i popoli d’Europa Con autorità politica indipendente
Van Gend & Loos (1963)
Novità dell’ord. comunitario
NATURA NON ANCORA STATUALE
MA NEPPURE PIU’ SOLO INTERNAZIONALE
IL RUOLO DEI CITTADINI NEL SISTEMA
ORDINAMENTO SUI GENERIS
NATURA SOVRANAZIONALE
FONTI COMUNITARIE
FONTI PRIMARIE
Trattati
(Principi generali del diritto comunitario di fonte giurisprudenziale)
FONTI DERIVATE O SECONDARIE
Atti che trovano il loro fondamento nel trattato:
Regolamenti Direttive Decisioni,
Raccomandazioni e Pareri
Art. 249 CE
“Per l’assolvimento dei loro compiti e alle condizioni contemplate dal presente Trattato, il Parlamento Europeo congiuntamente con il Consiglio e la Commissione adottano regolamenti, direttive e decisioni e formulano raccomandazioni e pareri.”
Atti giuridici non vincolantiRivolte solo a destinatari specifici
REGOLAMENTO COMUNITARIO
Art. 288:
“Il regolamento ha portata generale. Esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati memebri”
CARATTERISTICHE:
GeneralitàObbligatorioDirettamente
applicabile
Obblighi non solo in capoagli stati ma direttamente in capo ai cittadini come sefosse un atto di diritto interno
DIRETTIVE
Art. 288:“La direttiva vincola lo Stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi”
Vincolano rispetto all’obbiettivo da raggiungere
Lasciano libero lo Stato di scegliere lo strumento più opportuno
Entro un certo termine
Fine di armonizzazione
Principio del primato del diritto comunitario
Diretta applicabilità
implica il primato
Rapporto diretto con i cittadini
IL LIMITE DEI “CONTROLIMITI”
DIRITTO COMUNITARIO
VINCE SUL DIRITTO INTERNO, DI QUALSIASI GRADO
AD ECCEZIONE DEI PRINCIPI SUPREMIE DEI DIRITTI INVIOLABILI
CONTROLIMITIPRIMATO CON RISERVA
Art. 4 Tr. Lisbona: L’UE rispetta l’uguaglianza degli Stati membri davanti ai Trattati e la loro identità nazionale insita nella struttura Fondamentale politica e costituzionale….
COME “GOVERNARE” 500 milioni di abitanti, 27 paesi?
La popolazione dell’UE e del resto del mondo
Popolazione in milioni, 2009
500
1339
128 142
307
UE Cina Giappone Russia Stati Uniti
Parlamento europeo
Le istituzioni dell’UE
Corte di giustizia
Consiglio dei ministri (Consiglio
dell’UE)
Consiglio europeo (vertice)
Commissione europea
Ungheria
Il Parlamento europeo- direttamente eletto dal popolo
8
12
99
12
72
Lituania
Lettonia
72Italia
Irlanda
22Grecia
Germania
Francia
13Finlandia
6Estonia
13Danimarca
6Cipro
17Bulgaria
22Belgio
17Austria
- Vota gli atti e il bilancio dell’UE insieme al Consiglio dei ministri - Controllo democratico di tutto il lavoro dell’UE
Totale 736
22
18Svezia
50Spagna
7Slovenia
13Slovacchia
33Romania
22Repubblica ceca
72Regno Unito
22Portogallo
50Polonia
25Paesi Bassi
5Malta
6Lussemburgo
Numero di parlamentari eletti in ciascun paese (gennaio 2010)
I partiti politici europei
Verdi/Alleanza libera europea55
Conservatori e Riformisti europei 54
Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa84 Partito popolare europeo
(Democratici cristiani) 265
Non iscritti 27
Totale : 736
Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici
184
Sinistra unitaria europea –Sinistra verde nordica
35
Europa della libertà e della democrazia32
Numero di seggi nel Parlamento europeo per gruppo politico (gennaio 2010)
Il processo legislativo nell’UE
Commissione: prepara una proposta formale
Parlamento e Consiglio dei ministri: decidono insieme
Commissione e Corte di giustizia: controllano l’attuazione
Autorità nazionali o locali: attuazione
La Commissione europea – l’interesse comune
27 membri indipendenti, uno per ogni paese(legittimazione nazionale e comunitaria)Propone la nuova legislazione Organo esecutivo Guardiana dei trattatiRappresenta l’UE sulla scena internazionale
Il Consiglio dei ministri – la voce degli Stati membri
Un ministro per ciascun paese dell’UE
Presidenza: a rotazione ogni sei mesi
Vota gli atti dell’UE e il bilancio,
insieme al Parlamento
Gestisce la Politica estera e
di sicurezza comune
Consiglio dei ministri – numero di voti per paese
345Totale:
3Malta
4Estonia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo e Slovenia
7Danimarca, Irlanda, Lituania, Slovacchia e Finlandia
10Austria, Bulgaria e Svezia
12Belgio, Repubblica ceca, Grecia, Ungheria e Portogallo
13Paesi Bassi
14Romania
27Spagna e Polonia
29Germania, Francia, Italia e Regno Unito
Per molte decisioni occorre la “maggioranza qualificata”:
255 voti e la maggioranza degli Stati membri
A partire dal 2014: il 55% degli Stati membri con il 65% della popolazione
Il vertice del Consiglio europeo
Vertice dei capi di Stato e di governo di tutti i paesi UE
Si tiene almeno 4 volte l’anno Definisce le linee generali delle politiche dell’UnionePiù: alto rappresentante degli affari esteri per l’UE
La Corte di giustizia – la tutela del diritto
27 giudici indipendenti, uno per ogni paese
Norme sull’interpretazione del diritto comunitarioGarantisce l’applicazione uniforme del diritto comunitario in tutti i paesi
LA FORMA DI GOVERNO EUROPEAPOTERE LEGISLATIVOCommissione-Consiglio (ev. Parlamento)
POTERE ESECUTIVOCommissione-Consiglio
POTERE GIUDIZIARIOGiudici nazionali e Corte di giustizia
Una forma di governo sui generis
STATI MEMBRI CONSIGLIO
COMUNITA’ EUROPEA COMMISSIONE
POPOLI D’EUROPA PARLAMENTO
(SOTTO IL CONTROLLO DELLA CORTE)
ORDINAMENTO ITALIANO E ORDINAMENTO COMUNITARIO
FASE ASCENDENTE
Partecipazione del Governo e dei Parlamenti al sistema comunitario
FASE DISCENDENTE
Legge comunitaria