Culture e soggetti della nuova sussidiarietà
Acireale 28 marzo 2009
Vittorio FerlaCittadinanzattiva
Un po’ di storia/1
Fino agli anni ’90: Parlamento come “luogo di incontro del sistema per trattare” Lo scenario politico-istituzionale è però profondamente mutato:
Processo di integrazione europeo
Crisi di legittimazione della classe politica nazionale e locale dopo Tangentopoli
Fine del collateralismo fra organizzazioni degli interessi e partito di riferimento
Crisi delle forme di rappresentanza politica tradizionali
Riforme istituzionali dalla legge 142/90 alla riforma federale dello Stato
Un po’ di storia/2
•2000: la Campagna “Imputati per eccesso di cittadinanza”•Il paradigma bipolare della Pubblica amministrazione•L’emersione della cittadinanza attiva e il lungo processo costituente
Un po’ di storia/3
• Anni ’90: le riforme della P.A. • I referendum e l’elezione diretta del sindaco• L’esperienza di Parte Civile (Fuci, Legambiente,
MFD)• 2001: La riforma del Titolo V• 2002: Il Comitato Quelli del 118 (17
organizzazioni civiche e due anni di lavoro: seminari, conferenze, osservatorio, lobbying, campagne, premi, ecc.)
• 2006: Labsus.org
L’art.118, u.c. Cost.
“Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei
cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del
principio di sussidiarietà”
Le novità dell’articolo 118
In sintesi:
1)Il riconoscimento costituzionale della cittadinanza attiva
2) L’obbligo delle Istituzioni di favorire le iniziative civiche di interesse generale
Il riconoscimento costituzionale della cittadinanza attiva
L’interesse generale
I BENI COMUNI:
• Sono di proprietà di tutti• Ciascuno li può utilizzare• Ambiente, cultura, salute• Servizio sanitario nazionale, servizi di pubblica
utilità, servizi scolastici, servizio giustizia• Sono spesso minacciati• Il loro deperimento impoverisce la società
Le attività di interesse generale
•L’autonoma iniziativa per lo svolgimento di attività di interesse generale (v. legge 266/91)
•Attività di interesse generale sono le politiche pubbliche
•Politiche dei cittadini in una logica di governance
L’iniziativa autonoma
•La tutela dei diritti come modalità operativa generale della cittadinanza attiva (effettività)•Non è delega ma iniziativa con il concorso attivo dei diretti interessati•Non è supplenza ma azione diretta orientata a un fine•Non è assistenzialismo ma azione finalizzata alla trasformazione della realtà•Non è attività residuale ma provoca un cambiamento dei comportamenti istituzionali (regole, priorità, funzionamento)
Come si fa tutela
•Azione diretta: carte dei diritti, strutture di servizio, monitoraggio, azioni simboliche, a. di sensibilizzazione e informazione, gestione dei conflitti, organizzazione di nuovi servizi•Mobilitazione di risorse: addestramento e reclutamento, raccolta di firme e adesioni,
raccolta e diffusione di buone pratiche, formazione, uso civico di internet
• Interlocuzione: accordi e protocolli di intesa, tavoli di concertazione, conferenze dei servizi, partnership
• Attivazione delle istituzioni: attuazione istituti di tutela, intervento giudiziario, lobbying
Cittadini singoli e associati
•Premiare le azioni e le attività piuttosto che le “corporazioni”•Premiare i comportamenti responsabili degli individui•Individuare misure generali per le organizzazioni e per i singoli
Conclusioni sulla cittadinanza
Sovranità sostanziale: essere cittadini tutti i giorni per una politica della vita quotidiana
Un nuovo soggetto costituzionale: il cittadino come attore e interprete della
costituzione oltre il diritto al voto
L’obbligo delle Istituzioni
di favorire le iniziative civiche
di interesse generale
Che cosa significa ‘favorire’?
Valore prescrittivo: ‘devono favorire’
Quattro tipi di comportamenti attivi positivi:
A - accogliere, ospitare, incoraggiare
B - sostenere, aiutare, agevolare, assistere
C - facilitare, assecondare, accompagnare
D - promuovere, alimentare, suscitare
Perché conviene ‘favorire’?
Secondo D.Osborne, rispetto ai servizi gestiti da enti e professionisti, le comunità:
1- mostrano maggior impegno verso i propri membri;
2- capiscono meglio i problemi;
3- risolvono problemi;
4- offrono aiuto;
5- sono più flessibili e creative;
6- costano meno;
7- fanno rispettare più efficacemente le norme di comportamento;
8- si concentrano sulle capacità e non sulle carenze
Quali azioni per ‘favorire’?
Consultazione: es: tavoli, bandi di idee, ecc.Negoziazione: patti, accordi, convenzioni, ecc.Legittimazione: patrocinio moraleSponsorship: patrocinio economico, contributi stataliAccompagnamento: responsabile del procedimentoAssistenza e consulenza: strumenti per la progettazione e l’avvio di attività (L.266/91), ecc.Qualificazione: corsi di formazione, ecc.Agevolazione: esenzioni, riduzione delle spese postali, contributi per l’editoria (L.281/98), deducibilità delle erogazioni liberali, esenzione da Irpeg e IlorInformazione: sostegno per progetti di informatizzazione e banche dati (L.266/91), ecc.
Esistono Istituti della sussidiarietà?
Alcune ipotesi:
•I centri di servizio del volontariato (L.266/91)
•Il Difensore civico
•Gli Uffici Relazioni con il Pubblico
•Il Bilancio sociale
•Altri…
I centri di servizio del volontariato
•L.266/91•Mission: sostegno e qualificazione del volontariato (in particolare: strumenti e iniziative per favorire la cultura del volontariato, consulenza e assistenza, strumenti per la progettazione, formazione e qualificazione, offerta di informazioni e documentazione)•Gestione diretta•Compito degli enti locali di costituire•Obbligo di non sostituirsi al volontariato
Il paradigma sussidiario: un nuovo modello di governo con il concorso dei cittadini
I limiti per la PA
Limiti per l’amministrazione pubblica
Favorire non è:
1- programmazione dall’alto (pianificazione)
2- esternalizzazione dei servizi (outsourcing)
3- burocratizzazione della cittadinanza attiva
4- riduzione a braccio operativo (ruolo esecutivo)
Il paradigma sussidiario
Oltre il paradigma bipolare e l’interpretazione tradizionale della sussidiarietà:
1- non c’è separatezza tra società politica e società civile: non c’è abbandono o fuga dello stato, anzi è richiesto alle istituzioni un impegno nuovo
2- oltre il rapporto gerarchico tra istituzioni e cittadini: il doppio binario delle azioni sussidiarie e la questione della pari dignità
La sussidiarietà circolare
Un nome nuovo, obiettivo comune: la sussidiarietà circolareAzioni sussidiarie: top down, bottom up, reciprocheLe ‘direzioni’ possibili del processo:1.azioni amministrative ex post2.azioni amministrative ex ante3.azioni congiunteRealtà complessa = fenomeno circolare
Art.118: un modello di governo/1
• Il ciclo delle politiche pubbliche: messa in agenda di un pubblico problema, progettazione, decisione, implementazione, valutazione
• Le riforme sanitarie (art.14 Dlgs 502/92 – art.12 Legge 299/99): raccolta di analisi e segnalazioni, programmazione, controllo, valutazione
• La l.328 come paradigma: formulazione di proposte, programmazione, organizzazione e gestione, valutazione e verifica
• Due principi di integrazione: socio-sanitaria (welfare), civile-istituzionale (governance)
Art.118: un modello di governo/2
Il criterio operativo interno della sussidiarietà circolare: cooperazione e concertazioneI soggetti necessari della sussidiarietà circolare: cittadini e istituzioniLa mission costituzionale della sussidiarietà circolare (governance): prevalenza e promozione della cittadinanza attiva La governance: sistema allargato di governo
Government e governanceGovernment•Soggetti civili utili•Cittadini passivi•Rappresentanza monopolistica•Governo regolatore•Strutture gerarchiche e monolitiche•Federalismo verticale/centralistico•Policies seriali e standardizzate•Azioni assistenziali
• Governance• Sogg. civili necessari• Cittadini attivi• Rappresentanza diffusa• Gov. catalizzatore• Strutture decentrate e
segmentate• Federalismo sociale e
cooperativo• Policies innovative e
plastiche• Azioni sussidiarie
Cittadinanzattiva:un movimento di persone
nella storia d’Italia
La cittadinanza attiva: un fenomeno sociale
•La capacità dei cittadini di organizzarsi in modo multiforme •di mobilitare risorse umane, tecniche e finanziarie •di agire con modalità e strategie differenziate •per tutelare diritti •esercitando poteri e responsabilità •volti alla cura e allo sviluppo dei beni comuni (G.Moro)
La visione tradizionale della cittadinanza
Passività dei cittadiniRichieste dai cittadini, risposte dalla politicaCapacità di protesta, pressione e reclamo, senza capacità costruttivaCrea problemi ma non li risolveNon hanno poteri ma dipendono da quelli degli altriRuolo temporaneo di fronte alla crisi dello Stato sociale
Cittadinanzattiva: una storia italiana
Un’organizzazione civica fatta soprattutto di volontari: 92mila aderenti + 12 associazioni di malati cronici federate, 19 sedi regionali e 250 ass. terr.Fondata nel 1978 su base democraticaIndipendente dal potere politicoMission: promuovere la partecipazione dei cittadini e la tutela dei diritti
Alcuni slogan storici
Non più ospiti ma padroni di casa della Repubblica
Abbiamo un sogno: che gli ospedali italiani diventino degli ospedaliNoi ci guardiamo intorno
Fare i cittadini è il modo migliore di esserlo
Rete di reti
Tribunale per i diritti del malatoProcuratori dei cittadini
Giustizia per i dirittiScuola di cittadinanza attiva
Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici
Active Citizenship Network (ACN)
L’informazione civica
•PIT Salute, PIT Servizi, PIT Giustizia•I Rapporti nazionali•Altre indagini (Audit civico, ecc.)•La produzione di informazione civica per l’analisi delle politiche pubbliche e la trasformazione della realtà -> non solo emozioni•L’agenda dei cittadini
Politiche generali
La riforma delle istituzioni e della legge elettorale: Parte Civile, Referendum costituzionale, Referendum elettorali, le PrimarieLotta per la legalità: la legge anti-corruzione, la destinazione dei beni alla giustizia…Sussidiarietà/Cittadinanza d’impresaManifesto per una nuova classe dirigente, Programma dei cittadini
La tutela dei diritti
•E’ una modalità operativa generale della cittadinanza attiva (effettività)•Non è delega ma iniziativa con il concorso attivo dei diretti interessati•Non è supplenza ma azione diretta orientata a un fine•Non è assistenzialismo ma azione per la trasformazione della realtà•Non è attività residuale ma provoca un cambiamento dei comportamenti istituzionali (regole, priorità, funzionamento)
I principi della tutela
•Per iniziativa e con il concorso attivo dei diretti interessati•Con la collaborazione dei soggetti disponibili•Con la partecipazione dell’opinione pubblica e la collaborazione dei mezzi di comunicazione•Per difendere diritti riconosciuti dalle leggi e posizioni comunque meritevoli di protezione•Impegno comune per le soluzioni possibili (efficacia dell’azione)•In una molteplicità di forme•Per lo sviluppo di nuovi servizi
Le tecnologie di tutela
•Azione diretta
•Mobilitazione di risorse
•Interlocuzione
•Attivazione delle istituzioni
Grass-root lobbying
Una delle tecniche più diffuse di sensibilizzazione“Dalla radice dell’erba”: l’influenza sul decisore viene dal bassoLa forza: grande quantità di informazioni/pressioni che raggiunge il centro decisionaleMolto complessa se il soggetto leader ha il controllo degli altri attoriComunicazione interna deve essere veloce, gli effetti immediatiMolto uso di lettere, fax, email
L’uso civico di Internet
E’ uno dei principali facilitatori del grass-root lobbyingRivoluzione nel modo di fare lobbying (USA)Permette lo sviluppo di azioni locali sulla base di una strategia generaleFacilita la raccolta e la circolazione delle informazioniCrea gruppi di interesse ‘virtuali’Supera le mediazioni tradizionaliI costi sono molto bassiIl caso del decreto sicurezza: il diritto alla salute degli immigrati, l’uso di facebook, la lettera dei 101
Alcuni risultati ottenuti•Il principio di sussidiarietà orizzontale•La campagna sul dolore•La norma sulla confisca e l’uso sociale dei beni dei corrotti•L’Audit civico con il Ministero della Salute•Il comma 461 sulla valutazione dei servizi•Alcune norme del Decreto Bersani•Riconoscimento dell’invalidità civile•Fondi Cipe per la sicurezza delle scuole•Raccolta di 60mila firme per il referendum•Carta europea dei diritti del malato•Legge Brunetta-Ichino per la riforma della PA
Alcune sfide/1
•Rafforzare e promuovere la società civile attiva in Italia (Civil Society Index): nuove forme di partecipazione e di adesione, specie rivolte ai giovani; garantire a donne e soggetti marginalizzati pari opportunità nella leadership; codici di condotta per trasparenza e accountability; atteggiamento della politica (OSC come risorsa e non come minaccia); supporto e di collaborazione da parte delle amministrazioni pubbliche; rapporto con i media; rafforzare la struttura: più comunicazione e cooperazione; organizzazioni ombrello più efficaci•Lavorare sulla rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni civiche•Educare alla cittadinanza attiva
Alcune sfide/2•Trasparenza, sussidiarietà e valutazione: un Protocollo d’intesa con il Dipartimento della Funzione Pubblica•La sfida della valutazione in quattro ambiti: salute, servizi, giustizia, scuola•Attuare il comma 461 della Finanziaria: i cittadini possono valutare la qualità dei servizi pubblici locali (rifiuti, acqua, trasporti pubblici locali)•Rendere trasparenti e responsabili le amministrazioni pubbliche: l’iniziativa sui Bilanci comunali con la Fondazione Civicum
Anche in Sicilia…?
Lombardo: “Valutazione necessaria dei cittadini sull’operato dei dirigenti”
Quotidiano di Sicilia28 marzo 2009