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Comunicazione e persuasione:l’influenza pubblicitaria sui bambini.
Comunicazione e persuasione:l’influenza pubblicitaria sui bambini.
Tesi di Laurea di Alessia De MichelisRelatore: prof. Natale Bonfiglio
Tesi di Laurea di Alessia De MichelisRelatore: prof. Natale Bonfiglio
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1. La persuasione1. La persuasione
2. L’influenza pubblicitaria sui bambini
2. L’influenza pubblicitaria sui bambini
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La persuasioneLa persuasione
messaggio fonte ricevente
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Il messaggioIl messaggio
La mera esposizionebambini all’aumento delnumero delle esposizionil’oggetto viene giudicatoin modo sempre piùnegativo.
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un messaggio persuasivo deve favorire il processo di
apprendimento del contenuto.
la conclusione esplicita slogan• maggiore efficacia (casi di minore efficacia).
l’argomentazione:• bilaterale più efficace per i riceventi contrari;• unilaterale più efficace per i riceventi favorevoli.
Il messaggioIl messaggio
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il canale di comunicazione:• messaggio semplice maggiore efficacia per la forma video/audio;
• messaggio complesso maggiore efficacia per la forma scritta;
mediazione di comprensione e piacevolezza.
Il messaggioIl messaggio
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l’aspetto esteriore:• le persone attraenti,
• le scelte nei confronti dei modelli culturali dominanti,• i tratti somatici particolari.
il contatto fisico:• formazione di un’impressione positiva (variazioni culturali).
La fonte La fonte
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deve stabilire se la posizione contenuta in un messaggio è accettabile.
analisi di due teorie riguardanti il processo cognitivo di elaborazione di un messaggio:
• il Paradigma dell’elaborazione dell’informazione;• l’approccio della risposta cognitiva.
Il ricevente Il ricevente
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il Paradigma dell’elaborazione dell’informazione:• 6 fasi:
1. presentazione del messaggio;2. attenzione;3. comprensione dei contenuti;4. accettazione della posizione sostenuta nel messaggio;5. memorizzazione della nuova opinione;6. comportamento.
• non devono presentarsi interruzioni.
Il ricevente Il ricevente
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l’approccio della risposta cognitiva:• interpretazione del contenuto in base alle credenze che
il ricevente possiede;
gli atteggiamenti pre-esitenti.
Il ricevente Il ricevente
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L’influenza pubblicitaria sui bambini
L’influenza pubblicitaria sui bambini
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
la percezione della realtà:• primissima infanzia il bambino crede che ciò che vede sia tangibile;• fase successiva il bambino comprende di non poter interagire;• 3 anni fase del realismo percettivo o “finestra magica”;• 4 anni il bambino comprende che la rappresentazione della realtà è fittizia.
la television literacy.
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
solo a partire dagli 8 anni:• il bambino acquista la capacità di distinguere la la pubblicità dagli altri programmi;
non comprende necessariamente le finalità persuasive.
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
l’evoluzione della pubblicità rivolta ai bambini:• il ritmo,• il bambino testimonial,• la voce fuori campo.
l’uso della magia:• gli elementi della fiaba,• l’aiutante magico.
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
preferenze dei bambini:• formula del cartone animato;• bambini al centro di avventure emozionanti,• in un contesto famigliare armonioso.
soddisfare esigenze cognitive o affettive.
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
presenza di animali;
personificazioni;
inesperienza e ingenuità;
l’attenzione ai piccolissimi:il “nag factor”.
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
la socializzazione ai consumi;
fidelizzazione alla marca;
trasferimento dell’attaccamento per i genitori sul prodotto;
trasformazione del prodotto in oggetto transizionale.
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
la stereotipizzazione di genere.
l’apprendimento dal modello; contrasto con il mondo degli adulti.
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
l’obesità infantile:• stile di vita sedentario,• aumento del consumo calorico,• rallentamento del metabolismo.
elementi affettivi e razionali:• clima famigliare e coinvolgente,• la bontà e la genuinità.
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Conclusioni Conclusioni
i dati mostrano una quantità massiccia di spot rivolti ai bambini.
l’influenza della pubblicità:• l’incapacità dei bambini al di sotto dei 7-8 anni di
riconoscere l’intento persuasivo della pubblicità.
la possibile mediazione della famiglia.
evitare la fruizione solitaria.
riferimenti normativi.
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Grazie dell’attenzioneGrazie dell’attenzione
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gli effetti a breve termine:• la teoria della dipedendenza dal sistema dei media.
gli effetti a lungo termine:• l’effetto “agenda setting”;• i processi di omogeneizzazione culturale:
• il modello della spirale del silenzio;• la teoria della coltivazione.
• la prospettiva della differenziazione.
La comunicazione di massaLa comunicazione di massa
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la normativa comunitaria:• la Direttiva n. 84/450,• la Direttiva “TV senza frontiere” n. 89/552,• il Libro verde della Commissione europea.
la normativa nazionale:• la legge Mammì n. 223/1990;• la legge Gasparri n. 112/2004.
Le normativeLe normative
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le autoregolamentazioni:• la Carta di Treviso;• il Codice di autoregolamentazione TV e minori;• forme di controllo preventivo alla messa in
onda di spot da parte i RAI e Mediaset;• il Codice di Autodisciplina Pubblicitaria.
Le normativeLe normative
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l’effetto di primacy e l’effetto di recency.
la vividezza:• messaggio pallido generalmente più persuasivo;• messaggio vivido efficace se esiste congruità tra gli elementi vividi e la posizione sostenuta nel messaggio. (controindicazioni).
Il messaggioIl messaggio
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gli atteggiamenti:• La durevolezza;• l’impatto esercitato.
gli attributi che contribuiscono a rafforzare l’atteggiamento:• atteggiamenti estremi o ambivalenti;• accessibilità della memoria;• credenze soggettive;• modalità di formazione dell’atteggiamento.
Il ricevente Il ricevente
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il ruolo dell’umore:• Influenza la motivazione a elaborare il contenuto del
messaggio;
il “matching effect” :• corrispondenza funzionale maggiore efficacia se il
messaggio fa leva sulla funzione assolta daun dato atteggiamento;
• corrispondenza strutturale:• a base emotiva;• a base cognitiva.
Il ricevente Il ricevente
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
1983: 93 spot occasionalmente ripetuti. (dati Sacis).
2006: 1.000 spot rilevazione basata su una settimana campione. (dati OCP Università degli Studi di Roma “La Sapienza”).
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
l’influenza dello stile di fruizione della famiglia.
stili di mediazione della fruizione:• mediazione restrittiva;• co-visione;• mediazione istruttiva funzione assolta da fratelli o sorelle maggiori
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Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
fruizione solitaria TV tappabuchi.
![Page 33: De michelis](https://reader033.vdocuments.pub/reader033/viewer/2022061206/54828386b47959050d8b4806/html5/thumbnails/33.jpg)
Pubblicità e bambiniPubblicità e bambini
problemi:• nel rapporto con i genitori:
• disadattamento,• pericolo;
• nel rapporto con il gruppo dei pari:
• inferiorità,• inadeguatezza,• insodisfazione;
• per il bambino:• delusione.