Download - Depliant decanato2011
Preghiera dell’Ospite
Ti adoriamo, o Signore,
mentre guardiamo le montagne che hai creato per noi.
Ti ringraziamo per l’amore verso le cose belle e sante,
che ci hai donato insieme con la vita.
Al calare del sole Ti offriamo anche la quiete ed il ristoro
di questo giorno di vacanza.
Guida, o Signore, i nostri passi, custodisci le nostre vie,
elargisci la Tua benedizione sopra ogni ora del nostro soggiorno.
Concedici con la Tua grazia
di essere vittoriosi su tutti i pericoli della notte.
O Dio, da’ a noi un cuore semplice,
che non sia umiliato da nessuna passione;
un cuore fedele e generoso,
che non dimentica il bene e non si vendica del male;
un cuore nobile,
che non è indurito dalla ingratitudine
e non è stancato dall’indifferenza.
Concedi, o Signore, che sentiamo la nostalgia del Cielo
e nell’immensurabile maestosità delle montagne
vediamo un simbolo della Tua maestà e onnipotenza.
Fa’, o Signore, che noi restiamo memori di Te
nel silenzio della notte.
Amen.
Saluto dell’ArcivescovoMons. Luigi Bressan
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8).
Carissimi turisti, benvenuti in Trentino!Giunga a ciascuno di voi il mio cordiale augurio di trascorrere una bella vacanza serena; con voi saluto anche gli operatori locali del turismo e tutti i lavoratori di questo importante settore della nostra economia e cultura. Esso offre l’occasione d’incontro tra le persone, in una dinamica che si basa sulla reciprocità. Noi cristia-ni crediamo nell’importanza della relazione, in quanto Dio si è fatto uomo perché noi fossimo veramente uniti; Gesù Cristo, morto e risorto, ha donato sè stesso, nella totale gratuità dell’amore del Padre, per la Salvezza dell’umanità intera. Il farsi dono nella fraternità permette a ciascuno di amare e sentirsi persona amata, soggetto di relazione e non oggetto, in modo da contrastare la logica del consumo, non solo di cose, ma dell’essere umano stesso. Per realizzare ciò cerchiamo di guar-dare sempre alla persona in modo integrale: essa, infatti è costituita da realtà mate-riali, da desideri relazionali e dalla dimensione spirituale-trascendente.Il Trentino può vantare una vasta tradizione di servizio gratuito sia qui che all’este-ro, con centinaia di missionari e di organizzazioni per il progresso dei popoli, una generosità costante per lo sviluppo, numerose associazioni di volontariato in campo sociale, culturale, religioso, per la protezione dell’ambiente o in casi di emergenza. Sarà interessante per voi turisti prenderne visione e per noi trentini ascoltare le vo-stre proposte: potremo crescere e farlo insieme!Ci invitano a farlo il papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in Veritate e la Com-missione dell’Unione Europea che ha dichiarato il 2011 come “anno del volontaria-to” con lo slogan: “Volontari! Voi fate la differenza”.Auspico quindi che voi turisti sappiate cogliere i gesti e le realtà di volontariato che animano le nostre comunità nel servizio alla persona per una sua completa crescita ed educazione, per il sostegno a chi è in difficoltà interiore o relazionale, per chi si trova nel bisogno a causa di disgrazie o di incidenti. Anche la gente trentina sappia arricchirsi con le esperienze di volontariato dei turisti e sappia ringraziare il creato-re per il dono gratuito che Egli ha fatto della vita e della Creazione. Con lo spirito della gratuità sapremo continuare ad essere un dono reciproco di bene per una vita nella fraternità. + Luigi Bressan Arcivescovo di Trento
Chiesa di San Bar tolomeoCanal San Bovo
L ’attuale edificio sacro sostituisce la parrocchiale situata a Canal di sotto, travolta dalle acque del torrente Vanoi nel 1829.
Questa chiesa fu costruita in pochi anni e ultimata nel 1841, poi consacrata nel 1852 dal vescovo Giovanni Ne-pomuceno de Tschiderer. L’altar maggiore da poco restaurato risale al 1714 ed è opera di Fioravante e Antonio Costa di Agordo, così come l’altare laterale dedicato a Sant’Antonio. L’altro altare risale al 1652. La pala conservata nel coro presenta il martirio di San Bartolomeo (1647). L’organo settecentesco è del Callido, salvato all’alluvione del 1829 e restaurato a fine Ottocento su progetto del mu-sicista di Primiero Giuseppe Terrabugio.
Domenica 21 agosto Festa patronale
di San Bartolomeo
Chiesa parrocchialedi Caoria
L a prima grande chiesa della comunità, posta all’in-gresso del paese, risale al 1740, fu dedicata alla Tri-nità e fu costruita per volontà del conte Giuseppe
Bonaventura Welsperg. Nel 1958 fu consacrata l’attuale parrocchiale, in stile alpino, costruita con grandi blocchi di granito locale, progettata da Efrem Ferrari. È decora-ta con affreschi di Carlo Bonacina, sia ai lati dell’arco trionfale che sopra l’altar maggiore. Conserva un altare ligneo del Settecento, abbellito da una pala con la Ma-donna e San Giovanni Nepomuceno, che è il patrono di Caoria.
Domenica 14 agosto Santa Messa
alla chiesetta del Pront
Domenica 4 settembre Festa patronale a Ronco
Chiese parrocchialidi Prade e Zor tea
A Prade la chiesa è documentata a partire dal Set-tecento. Fu riedificata nel 1845 e consacrata alla Madonna di Caravaggio. La pala ottocentesca pre-
sente nell’abside rappresenta la patrona con la chiesa di Sant’Anna di Montagnaga di Piné. In linea ideale con la cappella laterale dedicata alla Madonna si è costruito per secoli il palco sulla piazza adiacente, dove si rappre-sentava in Quaresima il dramma sacro di Godimondo e Fortunato.
A Zortea la chiesa è stata realizzata dalla comunità tra il 1922 e il 1926 e consacrata al Sacro Cuore di Gesù. All’interno della chiesa le vetrate e le decorazioni ri-
costruiscono la storia del culto al Sacro Cuore a partire dall’apparizione di Gesù alla mistica francese del Seicen-to Marguerite d’Alacoque, canonizzata nel 1920.
Domenica 3 luglioFesta patronale Sacro Cuore a Zortea
Santa Messanella chiesa di Santa Romina
Chiesa della Natività di MariaRonco
L a cappella ottagonale settecentesca, che costituiva il primo nucleo della chiesa, è stata inglobata nell’at-tuale edificio e corrisponde all’abside e sacrestia
odierne. Ne restano tracce interne – stucchi ed altare in sacrestia – ed esterne – timpano affrescato del precedente portale d’ingresso e due statue di apostoli -.All’interno la chiesa si distende nell’ampliamento dei primi del Novecento. L’altare laterale di sinistra – riser-vato a San Giuseppe - con tanto di scudetto dei Welsperg è marmoreo e risale al Settecento, quello di destra – dedi-cato alla Madonna - sembra posteriore ed è ligneo.Decorano le vele dell’arco santo e l’abside affreschi dedi-cati a santi recenti: San Giovanni Bosco e Maria Goretti (1937 – 1938). In fondo all’abside un dipinto dedicato alla natività del-la Madonna.
Chiesa dei Ss. Pietroe PaoloImer
I l primo nucleo della chiesa risale almeno al Trecen-to, fu poi ampliata a metà del Cinquecento e ancora nel Settecento. Il campanile cinquecentesco si ingrandì
nel secolo XIX. Un affresco esterno settecentesco raffigura San Cristoforo, il protettore dei viaggiatori, che traspor-ta il bambin Gesù oltre un fiume. All’interno la chiesa è scandita da tre navate. L’altar maggiore ligneo del 1768 è consacrato alla Trinità, quello della navata a sx offre una pala con la Madonna del rosario, sotto la quale si raccolgono i santi Silvestro (patrono di Primiero), Anto-nio abate, Maria Maddalena e Francesco. Il tabernacolo del Seicento viene da Lamon. Nella navata a dx una pala rappresenta la Trinità, con ai piedi San Giovanni Nepo-muceno e San Bartolomeo, patroni della valle del Vanòi. Gli autori delle tele sono riconducibili alla scuola degli Unterpergher della Val di Fiemme. Gli altari laterali li-gnei risalgono al 1763.
Chiesa di San GiorgioMezzano
G ià documentata nel Trecento, la chiesa subì vari interventi di ampliamento nel 1518, nel Seicento e fu riconsacrata nel 1782. L’altar maggiore ba-
rocco ospita una statua del santo patrono che infilza il drago. Le pareti dell’abside ospitano cinque imponenti dipinti con scene tratte dall’antico e dal nuovo testa-mento, realizzate nel 1943 dal trentino Melchiori. Le vol-te dell’abside e della navata centrale sono decorate con tondi sa cui spiccano numerosi santi a mezzobusto. Le pale ospitate in altari secenteschi e disposte lungo le na-vate laterali sono di scuola veneta: la pala dedicata alla Madonna del Carmelo è stata rubata di recente.
Venerdì 24 giugnoSanta Messa a San Giovanni
Domenica 17 luglioFesta patronale
della Beata Vergine del Carmine
Domenica 29 giugnoFesta patronale dei Santi Pietro e PaoloLunedì 4 luglio, 1 agosto, 5 settembre
Santa Messa nella chiesa di San SilvestroDomenica 7 agostoMadonna della Neve
S. Messa alla chiesetta delle Vederne9-10-11 settembre
Celebrazioni per Suor Serafina Micheli
Chiesa di S. Antonio Frati Cappuccini
N el 1922 quattro frati cappuccini - originari di diver-se vallate del Trentino - giunsero a Primiero e furo-no ospitati a Imèr da don Giacobbe Loss. Dopo due
anni poterono entrare nel nuovo convento, costruito per loro in località Tressane a Tonadico. Nel 1930 arrivarono nella chiesa le statue di San Francesco, san Giuseppe e Sant’Antonio. Nel 1936 fu terminato il nuovo presbiterio della chiesa e l’imponente altare in legno venne costruito dai fratelli Alchini di Primiero. Nel 1938 si realizzò l’at-tuale strada d’accesso al convento e alla chiesa, perché fino al 1937 vi si accedeva per il passaggio esistente tra gli alberghi. Nel 1960 Titta Pederiva realizzò l’attuale Via Crucis in legno di cirmolo. I grandi dipinti del presbiterio risalgono agli anni Novanta.
Giovedì 7, Giovedì 14 e sabato 16 luglio“La montagna è meditazione
e spiritualità”, proposta in collaborazione con Fiera Incontri.
Da lunedì 18 luglio a lunedì 29 agosto “Lunedì culturali”; conferenze a tema
alle ore 20.30 presso l’oratorio di Pieve.Domenica 15 agosto
Festa patronale di Santa Maria Assunta
Chiesa di S. Maria AssuntaPieve
D opo gli scavi realizzati negli anni Novanta del No-vecento si è compreso che la chiesa matrice di Pri-miero è stata fondata nel V-VI secolo d. C. È la prima
chiesa della valle. Ora si presenta nelle forme tardogoti-che di fine Quattrocento; prima il suo aspetto era roma-nico. È scandita da tre navate e presenta numerosi altari secenteschi: in capo alla navata di sinistra l’altare dedi-cato a s. Caterina, a destra a S. Giacomo dei minatori, poco sotto quello dell’Assunta. Segue l’altare del rosario e all’opposto quello consacrato alla Madonna della cin-tura. Il grande dipinto gotico della mistica caccia all’u-nicorno è stata una delle scoperte maggiori del restauro. Oltre l’altar maggiore appare il gotico altare a portelle, denso di statue lignee dorate, prodotto dalla bottega di Narcirso di Bolzano a fine Quattrocento. Affreschi tardo-gotici sono sparsi sulle colonne o sulle pareti dell’aula della chiesa. Il grande affresco sulla parete dell’abside risale al 1555: è stato dedicato alla famiglia di Giangia-como Romer. Notevole pure nell’abside lo slanciato ta-bernacolo in pietra.
Tutti i venerdìdal 17 giugno al 30 settembre
Santa Messanella chiesa di San Vittore alle ore 18.30
Domenica 26 luglioSanta Messa con i bambini
per la festa dei santi Gioacchino ed Anna
Lunedì 13 giugnoSanta Messa
nella chiesa di Sant’Antonioda Padova a Passo Cereda
Chiesa di San SebastianoTonadico
La chiesa fu costruita nella seconda metà del Quat-trocento, ingrandita nel 1604 ed ampliata e deco-rata ad inizio Ottocento.
All’interno l’imponente altar maggiore ligneo con colon-ne tortili e baldacchino donato da don Pietro Fuganti. Sulla volta sopra l’altare un affresco che raffigura l’au-torità di Dio. Dietro l’altare una pala cinquecentesca con San Seba-stiano trafitto da frecce, attorniato dai santi Giacomo ed Antonio. In alto è rappresentato il martirio di santo Stefano. Gli altari laterali lignei del Seicento offrono a sinistra una pala con i santi Leonardo e Gottardo, men-tre a destra la Madonna con Sant’Anna ed un paliotto sottostante con San Francesco che riceve le stimmate. Sul-la volta Gesù presentato al tempio e il martirio di San Sebastiano.
Chiesa di San MarcoTransacqua
U na prima cappella era presente almeno dal XIV se-colo, poi fu ampliata secondo lo stile romanico. È degli anni Sessanta del Novecento l’ampliamento
dell’aula, funzionale per accogliere i fedeli di una comu-nità che oggi supera i 2000 abitanti.Dietro l’altar maggiore marmoreo s’impone una secen-tesca pala dedicata al patrono San Marco, riconducibile ad un pittore di area veneta, forse della famiglia Vecel-lio. La navata di sinistra è abbellita da un altare ligneo del Seicento riservato a Sant’Antonio abate, protettore dei contadini. Nella predella sottostante i santi invoca-ti per le pestilenze - Rocco e Sebastiano - ed un vescovo, Gottardo. Lì vicino c’è un dipinto ovale con lo Sposalizio della Vergine, commissionato dalla famiglia Althamer nel 1615. Sulla destra dell’arco santo spiccano frammenti di affre-schi cinquecenteschi che decoravano la precedente fac-ciata della chiesa, demolita nel 1863.
Chiesa di Sant’AndreaSiror
R icordata in documenti del Trecento in stile romani-co, nel 1498 la chiesa fu ricostruita in stile gotico ed affrescata internamente e all’esterno. Nel Settecento
fu portata alle forme attuali. L’altar maggiore in marmo risale al 1885 e dietro si erge l’altare ligneo a portelle, ri-salente al 1505. Le statue furono rubate nel 1980, al loro posto delle copie. Originali sono i dipinti di Sant’Andrea e Lucano all’esterno delle portelle. In testa alle navate a sinistra l’altare della Trinità e a destra quello con San Valentino e San Carlo sovrastati dalla Madonna con Bambino (la pala però è rovinata da un incendio). Nella cappella laterale c’è un altare set-tecentesco con la Madonna addolorata, accompagnata dai santi Francesco Saverio, Filippo Neri, Luigi Gonzaga e Pietro d’Alcàntara. Sulla volta numerosi affreschi settecenteschi: la Vergine e la Trinità, Sant’Andrea e San Valentino, Antonio e Fran-cesco e San Lucano con le sante Margherita e Giuliana.
Domenica 5 giugnoFesta patronale in località Mis.
Santa Messa alle ore 11
Domenica 4 settembreFesta patronale in località Sagron.
Santa Messa alle ore 11
Chiese di Mis e Sagron
D edicata alla Madonna delle Grazie, sorge a Mis di sotto la piccola chiesa neogotica, costruita ai primi del Novecento. Contiene un paio di tele del Seicento
(una pietà ed una sacra conversazione) di buona fattura.
S i staglia già da lontano a Sagrón al centro dei Sal-vadori la chiesa parrocchiale, costruita nel 1630 e ampliata più volte tra Settecento e Ottocento. È
intitolata alla Madonna di Loreto, che appare nell’affre-sco esterno forse secentesco sopra al portale d’ingresso e poi all’interno con una statua lignea sopra una mensola. Dietro il pregevole tabernacolo marmoreo una pala set-tecentesca offre la natività di Maria, che in alto riporta ancora un quadro con la Madonna di Loreto. Pregevole il pulpito ligneo del Settecento.
In iziative Decanal i
Martedì 19 luglio“Chi vuol mangiare mangi”,
iniziativa di beneficenza
Lunedì 15 agostoSanta Messa a Passo Rolle
con le guide Alpine
Chiesa di San Mar tinoSan Mar tino di Castrozza
L a chiesa sorse nel Duecento a servizio del priorato dei santi Martino e Giuliano. Con il tempo questa pia istituzione, che era nata con l’impegno di ga-
rantire vitto e alloggio gratuito per almeno tre giorni ai viandanti di passaggio da e verso Passo Rolle, si trasfor-mò in una solida azienda con proprietà sparse nel cir-condario. Il priorato fu gestito da una piccola comunità monastica fino al 1412. La chiesina mantenne l’aspetto originario fino al 1912, quando fu portata alle dimensio-ni attuali per esigenze turistiche.Nell’abside ospita una quadro del 1928 dedicato al pa-trono San Martino. Le vetrate sono decorate con imma-gini di profeti e santi. Fu l’unico edificio dell’abitato di San Martino a non essere incendiato durante la prima guerra mondiale. Si tratta della parrocchia più recente di Primiero: fu costituita nel 1954.
Le domeniche dell’Accoglienza3 Luglio - 7 Agosto - 4 Settembre
29 luglioFesta di Santa Marta, patrona di chi opera nell’accoglienza
Santa messa alle ore 17 a San Martino di Castrozza6 agosto
Camminata della Trasfigurazione - Da Passo Gobbera a San SilvestroSabato 24 settembre
Santa Messa di ringraziamento con gli allevatori - Chiesa Arcipretale ore 20
I t inerari guidatiSIROR - Tra fontane, iscrizioni e dipinti
FIERA DI PRIMIERO - Fieraincontri 2011 incontriamo la storiaTONADICO - Gli affreschi e la chiesetta di San VittoreMEZZANO - Il Centro storico e «Mezzano romantica»
ZORTEA - La stanza del Sacro con la mostra: «I Santi del lavoro, il lavoro dei Santi»
Allora si capisce il senso di molti segni, il primo dei quali è la grande croce che sovra-sta la valle. Questa croce immensa, come dicono ancor oggi i più anziani, protegge Primiero: essa vede ai suoi estremi San Silvestro (ovest), San Vittore (est), Santa
Romina (nord) e San Giovanni Battista (sud). È, dicono, una croce che realmente protegge i valligiani da qualsiasi evento futuro luttuoso, data la sua vastità. Graziano Cosner, Dopa fato Vicinato e colla licenza dei vesìni…, 1997.
L’antico cammino di Primiero “La Crosèra” propone un itinerario alla riscoperta di piccoli e grandi angoli di pace e di meditazione, seguendo le tracce dei pellegrini e
dei viandanti attraverso strade e sentieri del tempo passato. Un percorso a piedi che passa magicamente attraverso i paesi, custodi del patrimonio culturale del Primiero, nel ricordo di chi li ha vissuti nei secoli.
Maestose dall’alto le Dolomiti raccontano la storia e silenziosamente conducono a chiesette, capitelli e luoghi suggestivi nascosti ed immersi nella natura, Un prezio-
so patrimonio aritstico ed architettonico accompagnato dal sapore del tempo che si è fermato con i ritmi e le usanze delle genti di montagna.
Testimoni della memoria sono quattro chiesette, erette nelle sovrastanti vette e poste ai margini degli abitati, formando, se unite tra di loro con immaginarie linee, una
croce denominata “La Crosèra”, che nei tempi remoti fu motivi di protezione e devozio-ne. Nei secoli a seguire furono costruite delle edicole religiose dedicate alla Madonna, che formano anch’esse una croce, ma questa volta più vicina ai centri abitati, ulteriore necessità e conferma della religiosità.
I PARROCI DELLA VALLEdon Gianpietro Simion0439 67087333 9408610
don Giuseppe Lucian0439 68194333 4641001
don Costantino Malcotti 0439 719788
don Duccio Zeni0439 62360340 9286139
ORARIO SANTE MESSE (giugno - settembre 2011) SANTE MESSE FESTIVE sabato e vigilie16,00 Canal San Bovo (Casa di Riposo)18,00 Gobbera - Cappuccini San Martino di Castrozza 19,00 Fiera di Primiero20,00 Masi di Imèr (luglio ed agosto)
DOMENICA 7,00 Mezzano 9,00 Cappuccini 9,00 Mezzano 9,15 Ronco Chiesa - Tonadico Zortea (luglio ed agosto)10,00 San Martino di Castrozza - Fiera di Primiero Zortea - Prade (in alternanza giugno e settembre) Sagron - Mis (in alternanza giugno e settembre)10,30 Imèr - Transacqua 10,45 Caoria - Prade (luglio ed agosto)11,00 Cappuccini - Passo Cereda 17,00 San Martino di Castrozza18,00 Siror - Cappuccini 19,00 Fiera di Primiero - San Martino di Castrozza20,00 Imèr - Canal San Bovo
GRAFICA E STAMPA: TIPO - LITO LEONARDI -IMÈR (TN) - FOTO: SILVANO ANGELANI - ALDO MIELE - LUIGI VALLINE