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Diritto alla salute: accesso ai servizi sanitari per la
popolazione migranteAntonio Chiarenza
Azienda USL di Reggio EmiliaRICERCA E INNOVAZIONE
Il Centro per la salute delle donne straniere e dei loro bambinicompie 20 anni
Bologna, 21.09.2011
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“Esistono concrete evidenze
di iniquitàsia nello stato di
salute dei migranti e sia nella
accessibilità e qualità
dell’assistenza sanitaria ” .
How health systems can address health inequalities linked to migration and ethnicity. Copenhagen, WHO Regional Office for Europe
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I concetti di equità e salute
•• EquitEquitàà in salutein salute•• avere le stesse opportunitavere le stesse opportunitàà di raggiungere il di raggiungere il
medesimo livello potenziale di salute.medesimo livello potenziale di salute.
•• EquitEquitàà nellnell’’assistenza sanitariaassistenza sanitaria•• EquitEquitàà nellnell’’accesso alle cureaccesso alle cure
•• EquitEquitàà nellnell’’utilizzo dei servizi di cura utilizzo dei servizi di cura
•• EquitEquitàà nella qualitnella qualitàà delle cure per tutti.delle cure per tutti.
M. Whitehead, (2000) The concepts and principles of equity M. Whitehead, (2000) The concepts and principles of equity and health, WHOand health, WHO--CopenhagenCopenhagen
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Disuguaglianze di salute e iniquità nei servizi
Disuguaglianze di salute
• Salute e sicurezza occupazionale • Salute materno infantile• Salute mentale (Depressione, PTSD,…)
• Diabete, MCV, … (alimentazione, fumo, alcol..)
• Malattie infettive (TB, epatite, HIV)
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Iniquitànei servizi
• Difficoltà di Accesso ai servizi• Utilizzo improprio dei servizi• Livelli di qualità delle cure più bassi• Organizzazione e offerta dei servizi
inadeguate
condizioni socioeconomiche
• Condizioni di lavoro• Condizioni di vita fisica e sociale• Condizioni abitative• Stili di vita, carenze nutrizionali• Povertà
Ostacoli nell’accesso equalità delle cure
• Barriere di tipo giuridico• Barriere linguistiche• Barriere socio-culturali• Barriere informative (Health literacy)• Barriere organizzative
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Le politiche d’intervento necessarie per ridurre le disuguaglianze e affrontare i determinanti socioeconom ici
Misure per aumentare la conoscenza della popolazione immigrata (Health literacy) sui rischi di salute e sull’uso appropriato dei servizi. Incoraggiare stili di vita salutari. Coinvolgere le comunità.
Rafforzare le reti sociali dei migranti e minoranze etniche; combattere la segregazione, marginalizzazione, Favorire la partecipazione.
Politiche educative inclusive : attenzione alle barriere linguistiche e culturali, bambini problematic i, abbandoni e segregazione.
Promozione della salute e benessere
Alimentazione adeguata e disponibilità di cibi sani.
Migliorare la sicurezza e ridurre i rischi di salute negli ambienti di lavoro
Politiche della casa. Abitazioni migliori e piùsane, riduzione dei rischi ambientali.
Migliorare l’accesso, utilizzoe l’appropriatezza delle cure e dell’assistenza. Raccogliere dati su stato di salute
Politiche del lavoro . Ridurre le barriere di accesso al mercato del lavoro e la disoccupazione; migliorare la connessione fra domanda e offerta
Politiche per combattere la discriminazioneindividuale e istituzionale. Combattere l’esclusione sociale , migliorare i diritti di chi non ha la cittadinanza.
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Il ruolo del servizio sanitario
� Migliorare la conoscenza sullo stato di salute, accesso e utilizzo dei servizi della popolazione migrante (sorveglianza, valutazione e ricerca ).
� Garantire equità di accesso e qualità di assistenza per la popolazione migrante e altri gruppi vulnerabili (superare le barriere formali ed informali).
� Aumentare la Health Literacy della popolazione immigrata (educazione sanitaria e coinvolgimento delle comunità)
� Affrontare le disuguaglianze di salute mediante interventi di promozione della salute intersettoriali e migliorando l’accesso ai servizi di prevenzione (Tallin charter).
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MIGLIORARE LA CONOSCENZA SULLA SALUTE E MIGLIORARE LA CONOSCENZA SULLA SALUTE E CONDIZIONI DI VITA DEI MIGRANTICONDIZIONI DI VITA DEI MIGRANTI
�Monitoraggio dello stato di salute dei migranti ed accesso ai servizi (Profili di salute)
�Dati sulle condizioni di vita dei migranti che hanno un impatto sulla salute (Profili socio-demografici)
�Analisi qualitative su bisogni e priorità a livello locale
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EQUITEQUITÀÀ DI ACCESSO E QUALITDI ACCESSO E QUALIT ÀÀ NEI SERVIZI NEI SERVIZI (Whole organisational approach)(Whole organisational approach)
� Garantire il diritto alla salute (assistenza STP, rifugiati, informazione sui diritti)
� Garantire equitànell’accesso alle cure (mediazione interculturale)
� Garantire equitànell’utilizzo dei servizi (informazione e health literacy)
� Garantire equità nella qualità delle cure (formazione degli operatori e sviluppo organizzativo)
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AFFRONTARE LE DISUGUAGLIANZE DI SALUTE AFFRONTARE LE DISUGUAGLIANZE DI SALUTE (Health system approach)(Health system approach)
� Sviluppare interventi di promozione della salute(affrontare i determinanti di salute)
� Facilitare l’accesso ai servizi di prevenzione (vaccinazioni, screening..)
� Aumentare la Health Literacye (Area materno infantile, malattie croniche, malattie infettive, sicurezza sul lavoro).
� favorire il coinvolgimento dei migranti e sviluppare sinergie con il territorio. (Comunitàimmigrate, Enti locali, Rete di servizi, Volontariato)
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-Migrant-friendly
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APPROCCIO DI SISTEMA NEL TERRITORIO
Politica aziendale Coordinamento interdisciplinare
Adattamento organizzativo
Direzione Aziendale
Mediazione Linguistico Culturale
Interventi informativi ed educativi rivolti
ai pazienti/comunità
Formazione delpersonale sulle
competenzeinterculturali
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MIGRANT-FRIENDLY HOSPITAL
Interventi di Promozione della
salute
Interventi diprevenzione
Coinvolgimento delle comunità
immigrate
Collaborazioni con il terzo settore
Monitoraggio datiepidemiologici
socio demografici
Politiche integrate Responsabilità
sociale condivisa
MIGRANT-FRIENDLY COMMUNITY
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Criticità
• Inefficace implementazione della legge
• Mancanza di informazioni sui diritti per i pazienti e gli operatori
• Atteggiamenti discriminatori
• Paura di denuncia alle autorità
• Eccessiva delega alle ONG
• Barriere linguistico-culturali
Possibili soluzioni
• Implementazione della legge (Approccio Diritti Umani)
• Migliorare l’informazione e l’empowerment sia per gli immigrati sia per il personale sui diritti
• Lavorare con le organizzazioni non governative in maniera integrata
• Sviluppare collaborazioni con gli altri soggetti del territorio su specifici progetti (Enti locali, carceri, polizia, servizi sociali, …)
• Garantire il servizio di mediazione interculturale negli ambulatori STP
Assistenza immigrati irregolari (STP)
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Criticità
• Mancanza di fondi per la mediazione culturale
• Difficoltà ad integrare la mediazione culturale nelle routine organizzative
• Utilizzo di parenti ed amici per la traduzione anche quando èdisponibile la mediazione
• Mancanza di standard di competenza per i mediatori culturali
Possibili soluzioni
• Mandato regionale per l’attivazione sistematica della mediazione come diritto del paziente
• Migliorare l’informazione sul servizio di mediazione per i pazienti
• Migliorare il modo di lavorare degli operatori con i mediatori culturali
• Fare monitoraggio e ricerca sulla mediazione e sul suo impatto sul percorso assistenziale.
• Migliorare la formazione (anche specialistica) dei mediatori interculturali
Servizi di mediazione interculturale
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Criticità
• Difficoltà da parte dei migranti a capire l’informazione sanitaria.
• Poca efficacia del materiale esistente tradotto nelle varie lingue
• Mancanza di informazioni sull’accesso e l’utilizzo appropriato dei servizi (segnaletica multilingue).
• Difficoltà ad accedere ai programmi di prevenzione e di promozione della salute (vaccinazioni, screening, stili di vita,..)
Possibili soluzioni
• Fornire informazioni sanitarie adeguate alla cultura e alla health literacy dei migranti.
• Aumentare la Health Literacy dei migranti mediante iniziative di empowerment dei pazienti e delle comunità.
• Fornire materiale tradotto condiviso con i destinatari dei messaggi.
• Lavorare nelle comunità e con le comunità per garantire l’accesso a programmi di prevenzione e promozione salute (Educatore di comunità)
Educazione ed empowerment dei migranti
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Cricità
• Mancanza di evidenze sull’efficacia dei corsi di formazione esistenti.
• Il contenuto dei corsi si basa spesso sulle conoscenze delle diverse culture e credenze
• Rappresentazioni statiche e semplicistiche delle culture e differenze culturali possono rafforzare stereotipi.
• Troppa enfasi sulle differenze culturali ha distolto l’attenzione dal ruolo dei fattori socio-economici nel determinare lo stato di salute dei migranti.
Possibili soluzioni
• I migranti sono diversi anche all’interno dello stesso gruppo etnico, e i loro bisogni sono espressi dalla intersezione di più diversità
• Imparare a lavorare attraverso le differenze, e non solo sulla diversitàculturale (es. Donna marocchina divorziata).
• Mettere al centro la persona piuttosto che la cultura, imparando dal paziente
• Sviluppare consapevolezza rispetto all’asimmetria informativa nella comunicazione medico paziente.
Formazione degli operatori sanitari
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Per concludere: cosa vuol dire mettere al centro la persona nel contesto di cura
� Considerare il paziente prima come individuo, poi come appartenente a un gruppo di minoranza e infine come un rappresentante di uno specifico gruppo etnico.
� Non dare mai per scontato che l’identità etnica di una persona possa dirti con sicurezza quali sono i suoi valori di riferimento e i modelli di comportamento.
� Considerare le conoscenze sulle culture diverse come ipotesi da verificare su ogni nuovo paziente.
� Tenere in mente che un atteggiamento empatico, aperto all’altro scevro da pregiudizi è la garanzia di buoni risultati di cura.
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Informazioni e documenti
http://www.ausl.re.it
Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio EmiliaStaff Ricerca e InnovazioneVia Amendola, 242100 Reggio Emilia
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