Donne e Salute: Nuove RealtàAspetti sanitario-assistenziali
Dr. Antonio CaninoU.O. Ostetricia e Ginecologia
Azienda Ospedaliera Niguarda Cà Granda
FENOMENO IMMIGRAZIONE
Rimescolamento della geografia umana delle nazioni
Viaggio verso terre che si credono propizie e accoglienti
Viaggio si accompagna sempre a pericoli e malattie
Miglioramento delle razze mediante fenomeno della panmixia
FENOMENO IMMIGRAZIONE
Fattori di espulsione (incremento demografico,
condizioni di vita, oppressione, guerra, dittatura)
Fattori d’attrazione (ricongiungimento
familiare, richiesta di lavoro, ricchezza, libertà)
Fattori di scelta (legislazione, norme, rispetto
delle norme, rischi legati alla trasgressione)
IMMIGRAZIONE E SALUTE
Immigrazione fonte di stress e pericolo per la salute psicofisica
Messa in crisi dell’ individuo e della sua identità storica e culturale
Prevenzione sanitaria trascurata
Ricorso ai servizi sanitari solo per urgenze e patologie
IMMIGRAZIONE E SALUTE
Effetto migrante sano (chi emigra è sano, con spirito d’iniziativa, stabile psicologicamente)
Selezione a rovescio nel paese ospite (ritorno al paese d’origine in seguito a malattie croniche invalidanti)
Rapido consumo patrimonio di salute (in dotazione al momento dell’arrivo)
Intervallo di benessere in media 8 mesi (periodo che intercorre tra arrivo in Italia e prima visita in un ambulatorio)
FATTORI CHE INCIDONO SU INTERVALLO DI SALUTE:
Malessere psicologico
Mancanza di lavoro e reddito
Lavori rischiosi e non tutelati
Degrado abitativo
Assenza supporto familiare
Clima e abitudini alimentari differenti
Malnutrizione
IMMIGRAZIONE E SALUTE
IMMIGRAZIONE E SALUTE
COMPARSA MALATTIE DA DISAGIO E DEGRADO:
Malattie da raffreddamento
Malnutrizione
Traumi accidentali o da aggressione
Malattie acute vie aeree, apparato digerente, genito-urinario
Malattie dermatologiche
IMMIGRAZIONE E SALUTE
COMPARSA MALATTIE DELLA POVERTA’ Tubercolosi
Scabbia
Pediculosi
Micosi cutanee e genitali
Condilomatosi
Malattie sessualmente trasmesse
IMMIGRAZIONE FEMMINILE NEL PASSATO
Donna come soggetto non autonomo
Non emigra per libera scelta
Figura collaterale a quella maschile
Di frequente sottoposta a violenze nel paese di origine
Strumento di riproduzione più che di lavoro
IMMIGRAZIONE FEMMINILE NEL PRESENTE
Cambio di ruolo
Mediatrice tra le differenti generazioni
Punto di passaggio tra tradizione e modernità
50% immigrazione costituita da donna
Alla ricerca di un lavoro e non di un ricongiungimento
IMMIGRAZIONE FEMMINILE NEL PRESENTE
Immigrazione giovane
Livello istruzione elevato
Molte diplomate e laureate tra donne immigrate dell’Est
Condizioni socio-economiche spesso critiche
IMMIGRAZIONE FEMMINILE NEL PRESENTE
260.000 donne presenti nel 1991
640.000 donne presenti nel 2001
2,1% popolazione femminile residente
65% età compresa tra 19 e 40 anni
27% Europa Est, 20% Asia, 19% Africa, 13% America Latina
MOTIVI DI SPINTA ALL’IMMIGRAZIONE
Miglioramento proprie condizioni di vita
Modelli sociali di benessere
Proposte di lavoro già nel loro paese
Futuro migliore per i loro figli
Ricongiungimento con il coniuge
Supporto psicologico al coniuge
IMPORTANZA DELLA DONNA
FIGURA FONDAMENTALE E CARDINE PER TRAGHETTARE LA FAMIGLIA A REALE INTEGRAZIONE CON LA VITA E LA CULTURA DEL NUOVO PAESE SENZA RINUNCIARE ALLE TRADIZIONI DEL PASSATO.
PUNTI DA CONSIDERARE
Maternità
Follow-up prenatale
Parto
Taglio cesareo
Puerperio
IVG
Mutilazioni Sessuali
MATERNITA’ E IMMIGRAZIONE
Donne provenienti da culture con numero elevato di figli e valore assoluto di maternità
Conflitto con cultura occidentale meno tendente alla maternità
Scelta tra lavoro e maternità
Ampio utilizzo di contraccettivi, dissociazione tra maternità e sessualità
Frattura con concezione di essere donna in base alla maternità
Talvolta separazione dai figli che rimangono in patria
MATERNITA’ E IMMIGRAZIONE
Tendenza aumentata all’interruzione di gravidanza
Diminuzione delle figure parentali presenti durante il parto
Impatto con parto medicalizzato
Solitudine
FOLLOW-UP PRENATALE
- Controlli periodici irregolari o tardivi
- Scarsa conoscenza dei servizi sanitari
- Problemi di trasporto
- Indisponibilità del marito
- Accesso tardivo prima visita
- Difficoltà datazione di gravidanza
- Scarso utilizzo diagnostica prenatale
FOLLOW-UP PRENATALE
Controtendenza rispetto alle gravide italiane
Ricovero ospedaliero precoce
Richiesta della presenza del marito da parte del personale ospedaliero
Richiesta presenza di personale medico e infermieristico
Dimissione tardiva
PARTO
INCREMENTO PARTI PREMATURI (15% contro il 10 % nelle gestanti italiane)
AUMENTO PERCENTUALE DI NEONATI CON BASSO PESO ALLA NASCITA (10% meno di 2500 grammi)
AUMENTO MORTALITA’ PERINATALE (16/1000 rispetto 7/100)
AUMENTO RAPPORTO MORTALITA’ FETALE TARDIVA/MORTALITA’ NEONATALE PRECOCE
NECESSARIO AUMENTO DI ATTENZIONE AL MOMENTO DELLA NASCITA
TAGLIO CESAREO
Minore frequenza rispetto alle italiane
Maggiore frequenza rispetto al paese di origine
Indicazioni prevalentemente legate all’urgenza
Cesarei da “gap comunicativo”
Cesareo ripetuto più difficoltoso tecnicamente
PUERPERIO
Maggior tendenza alla ospedalizzazione
Minore tendenza alla mobilizzazione nel post-partum
Importante allattamento precoce per cultura e tradizione, salute nascituro e problemi economici.
INTERRUZIONE VOLONTARIA GRAVIDANZA
Causa importante di mortalità materna nei paesi di origine
Aumento percentuale rispetto alle italiane (9/1000 nelle italiane, 32,5/1000 nelle straniere)
Rifiuto contraccezione
IVG come contraccezione
INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA
Desiderio riservatezza
Impazienza nell’effettuare l’intervento
Talvolta richiesta di prestazioni non conformi alla legge
Talvolta coercizione del coniuge
Carenza di informazioni e prevenzione
MUTILAZIONI GENITALI
Circoncisione del prepuzio del clitoride
Clitoridectomia, accompagnata dal taglio totale o parziale delle piccole labbra
Infibulazione, come clitoridectomia più cruentazione grandi labbra
MUTILAZIONI GENITALI
100 milioni di donne nel mondo con mutilazioni genitali
Complicanze immediate (dolore, ritenzione urinaria, infezioni, emorragie)
Complicanze tardive (cicatrici, cisti, ascessi, lacerazioni durante il parto)
MUTILAZIONI GENITALI
Rituale sessuale simbolico
Identificazione sociale del singolo individuo
Desiderio di dominio sulla donna
Riduzione piacere sessuale femminile
Iniziazione tribale
Prevenzione di queste pratiche mediante esclusivo rituale simbolico e non cruento