Capitolo III.
Effetti distorsivi delle imposte
sulle scelte individuali
e di impresa
Gli effetti economici
delle imposte
1. Effetti distorsivi
2. Incidenza
Gli effetti distorsiviGli effetti distorsivi
delle imposte
Effetti sul benesseredei contribuenti
Tutte le imposte sottraggono risorse ai contribuenti, ma non tutte le imposte sono contribuenti, ma non tutte le imposte sono distorsive. In particolare, le imposte possono avere due effetti:
1. Effetto reddito
2. Effetto sostituzione
Effetto reddito
Le imposte sottraggono risorse al contribuente
trasferendole allo stato, sotto forma di gettito.trasferendole allo stato, sotto forma di gettito.
Ciò comporta un sacrificio (perdita di benessere,
utilità) per il contribuente, che a causa dell’imposta
dispone di minori risorse.
Effetto reddito
Al mero trasferimento di risorse dal contribuente
allo stato non si associaallo stato non si associa
nessuna perdita di efficienza:
- le scelte di consumo fra più beni (di lavoro, di
risparmio, ecc.) sono sempre compiute sulla base
dei prezzi relativi (salario, tasso di interesse, ecc.),
che si determinerebbero in assenza di imposta. che si determinerebbero in assenza di imposta.
Effetto sostituzione
Le imposte possono però alterare i prezzi Le imposte possono però alterare i prezzi
relativi (salario, tasso di interesse, ecc.), che si
determinerebbero in assenza di imposta
⇒ il contribuente è allora indotto a sostituire il
bene (l’attività) tassato con quello non tassato.
Effetto sostituzione
Ciò comporta un sacrificio (perdita di benessere) e Ciò comporta un sacrificio (perdita di benessere) e una perdita di efficienza del sistema:
•il bene (l’attività) tassato viene sostituito perché l’imposta inserisce un cuneo fra il prezzo lordo sopportato da chi compra e il prezzo netto ottenuto da chi vende (effetti allocativi).
Le imposte che determinano solo
Effetto reddito, sono efficienti (neutrali)Effetto reddito, sono efficienti (neutrali)
Le uniche imposte con questa caratteristica sono le imposte lump sum, che non distorcono le scelte
⇒ il debito di imposta non dipende in alcun modo dal comportamento del contribuente
Le imposte che determinano
Effetto sostituzione, sono inefficienti (non neutrali).Effetto sostituzione, sono inefficienti (non neutrali).
Le imposte sono generalmente inefficienti,
distorcono le scelte
⇒ il debito di imposta dipende dal comportamento
del contribuente
Il sacrificio di utilità imputabile all’esistenza di effetti di sostituzione è definito…
Eccesso di pressione
Individua il sacrificio di utilità per il contribuente in eccesso rispetto a quello,
inevitabile, imputabile al mero trasferimento di risorse dal contribuente allo stato
Lo studio degli effetti distorsivi delle imposte sarà svolto nell’ambito di un’analisi di equilibrio parziale relativa a:
1. Analisi delle scelte individuali di consumo, produzione del reddito e di risparmio.
2. Equilibrio di mercato di un bene (surplus del consumatore e del produttore).
Vedremo poi gli effetti distorsivi delle imposte nelle scelte di investimento e finanziamento delle imprese
Effetti distorsivi delle imposte sulle decisioni individuali
• Produzione del reddito• Produzione del reddito
• Destinazione del reddito prodotto al consumo o al risparmio
• Allocazione del consumo tra più beni (Teorema di Barone)
Produzione del reddito
(offerta di lavoro)
max U = U (R, L)max U = U (R, L)
s. t. R = (H-L)w = wH - wL
Inclinazione del ove:R=reddito
Inclinazione del vincolo di bilancio
ove:R=redditoH=tempoL=riposo (leisure)w=saggio di salario
Reddito
wH
Offerta di lavoro:assenza di imposteI1
B
PI
-w
OA
-w
U L (Riposo)lavoro
Studiamo gli effetti alternativi di:
i) un’imposta sul salario
ii) un’imposta fissa
Imposta sul salario (tw)
salario netto: w-tw = w (1-t)
Vincolo di bilancio
R = (H-L)w(1-t) = Hw(1-t) - w(1-t)L
L’inclinazione del vincolo di bilancio si è modificata
Reddito
wH
I1
B
Offerta di lavoro:imposta sul salarioI2
PI
-w
wH(1-t) NL
C
OA
-w
U -w(1-t)M L (Riposo)
Gettito dell’imposta
Se misurato in termini di redditoSe misurato in termini di reddito
è pari alla distanza verticale fra i due vincoli di bilancio, prima e dopo l’imposta, valutata nel punto di ottimo:
il segmento ZN
Reddito
wH
I1
B
Offerta di lavoro:imposta sul salarioI2
gettito
PI
-w
wH(1-t)N
Z
gettito
OA
-w
U -w(1-t)M L (Riposo)
Imposta fissa (r-t)
Vincolo di bilancioVincolo di bilancio
R=(H-L)w-T
R = (H-L)w - T = (wH - T) - wL
L’inclinazione del vincolo di bilancio non L’inclinazione del vincolo di bilancio non è mutata
Reddito
wH
I1
B
Offerta di lavoro:imposta fissa
I2
PI
-w
E
QG ..
O A
-w
U DF L (Riposo)
Reddito
wH
I1
B
Offerta di lavoro:imposta fissaI2
Gettito VQV.P
I
-w
E
G
Gettito VQV
.
.
Q
O A
-w
U DF L (Riposo)
Reddito
wH
I1
B
Offerta di lavoro:imposta sul salario
e imposta fissa
I2
V.P
I
-w
wH(1-t)N
ZE
S
Q
V.
..
..
ZS (=VQ) > ZN
O A
-w
U -w(1-t)M D
S
L (Riposo)
.
In termini grafici
Un’imposta che provochi
uno spostamento parallelo,
senza modificarne l’inclinazione, del vincolo di
bilancio
determina solo effetti reddito: non è distorsiva
Al contrario
In termini grafici
Un’imposta che provochi
una modificazione dell’inclinazione del vincolo di bilancio,
determina effetti sostituzione:
è distorsiva e comporta un eccesso di pressioneè distorsiva e comporta un eccesso di pressione
RedditoI1
B
I2
Effetto reddito
Scomposizione degli effetti reddito e sostituzione
PI
B
N
E
Q
Effetto reddito
Effetto sostituzione
O A
-w
-w(1-t)
N
D
Q
L (Riposo)
I due effetti sono di segno opposto
L’offerta di lavoro può aumentare o diminuire.Nell’esempio del grafico aumenta
Reddito I1
B
I2
PI
-wN
E
Q
O A
-w
-w(1-t)DF M U L (Riposo)
E’ più probabile che l’offerta di lavoro diminuisca quando gli effetti di sostituzione sono molto forti
Ciò avviene più facilmente:Ciò avviene più facilmente:1) in presenza di elevate aliquote marginali2) in assenza di vincoli alla variazione della propria
offerta di lavoro:2.1) per lavoro non dipendente2.2) per lavoro straordinario2.2) per lavoro straordinario2.3) per lavoro femminile
Supply -side economics
Amministrazione Reagan Usa inizio anni ‘80:grande importanza agli effetti disincentivanti grande importanza agli effetti disincentivanti della tassazione.Una minor pressione fiscale favorirebbe l’offerta dei fattori produttivifarebbe aumentare il reddito in misura tale da fare aumentare anziché diminuire il gettito
Entrate fiscali
Curva di Laffer
0100%
Aliquota
Variazione in punti percentuali della più elevata aliquota marginale
dell'imposta personale sul redditonel periodo 1986 -1997
Stati Uniti -10.4Giappone -20.0Francia -11.0Italia -11.0Regno Unito -20.0Regno Unito -20.0Canada -2.7
Media Ocse -12.4
Concludendo
Sulla base delle ipotesi fatte: l’imposta sul salario è più distorsiva rispetto all’imposta fissa salario è più distorsiva rispetto all’imposta fissa in quantoa parità di sacrificio di utilità per il contribuente comporta un minor gettito per lo stato
Scelta fra consumo e risparmio
Studiamo gli effetti
di un’imposta sul reddito edi un’imposta sul reddito e
di un’imposta sulla spesa
Scelte intertemporali di consumo
Individuo che vive in due periodi
t1 e t2
Nei quali percepisce, con certezza, redditi da lavoro Nei quali percepisce, con certezza, redditi da lavoro pari a
R1 e R2
Deve scegliere il consumo dei due periodi
C1 e C2
max U = U (C1, C2)
Con un vincolo rappresentato, in prima istanza, dal reddito da lavoro di ciascun periodo Con un vincolo rappresentato, in prima istanza, dal reddito da lavoro di ciascun periodo
L’individuo ha però la possibilità di trasferire reddito da un periodo all’altro tramite il mercato dei capitali (che si ipotizza perfetto)
Se
• risparmia guadagnerà
un reddito di capitale
si indebita dovrà pagare degli
interessi
Vincolo di bilancio del primo periodo: C1= R1 - S S = R1 - C1
Vincolo di bilancio del secondo periodo:C = R + S (1+r) C2= R2 + S (1+r)
Vincolo di bilancio intertemporale: C2= R1 (1+r) + R2 - (1+r) C1
Inclinazione del vincolo di bilancio
Vincolo di bilancio intertemporale:
C2= R1 (1+r)+ R2 - (1+r)C1
Può essere anche scritto:
R2 C2
R1 + —— = C1 + ——(1+r) (1+r)
Il valore attuale dei redditi, R e R , è Il valore attuale dei redditi, R1 e R2, è uguale al valore attuale dei consumi
Introduciamo le imposte
Avvertenza
consideriamo imposte che trattano consideriamo imposte che trattano simmetricamente interessi attivi e passivi:
- se tassano i primi, permettono la deducibilità dei secondi
- se non tassano i primi, non permettono la deducibilità dei secondi
Imposta proporzionale sul reddito
Questa imposta prende a riferimento le fonti di
reddito (le entrate) del contribuente.
La base imponibile
è rappresentata, in ogni periodo, dal reddito è rappresentata, in ogni periodo, dal reddito percepito dal soggetto:
- nel primo periodo: R1
- nel secondo periodo: R2 più il reddito di capitale derivante dal risparmio
Vincolo di bilancio del primo periodo:C1= R1(1-t) - S ⇒ S = R1(1-t) - C1
Vincolo di bilancio del secondo periodo:Vincolo di bilancio del secondo periodo:C2= (R2 + rS)(1-t) + S
Chiamiamo r’ il saggio di interesse al netto dell’imposta : r’ = r(1-t)
Vincolo di bilancio intertemporale: C2= [R1 (1+r’)+ R2](1-t) - (1+r’)C1
Vincolo di bilancio intertemporale
può essere anche scritto:
R2 C2
[R + —— ](1-t) = C + ——[R1 + —— ](1-t) = C1 + ——(1+r’) (1+r’)
Il valore attuale dei redditi R1 e R2, al netto delle imposte, è uguale al valore attuale dei
consumi (il tasso usato per l'attualizzazione è consumi (il tasso usato per l'attualizzazione è il tasso al netto delle imposte)
Ovvero:
C2= [R1 (1+r’)+ R2](1-t) - (1+r’)C1
Inclinazione del vincolo di bilancio
L’imposta sul reddito è distorsivaL’imposta sul reddito è distorsiva
Imposta proporzionalesulla spesa
Questa imposta prende a riferimento gli impieghi
del reddito del contribuente.
La base imponibile
E’ rappresentata, in ogni periodo, E’ rappresentata, in ogni periodo,
dalla spesa (consumo) del contribuente
pari al reddito meno il risparmio
Vincolo di bilancio del primo periodo:C1= (R1 - S) (1-t)⇒ S = R1 - C1/(1-t)
Vincolo di bilancio del secondo periodo:
C2= [R2 + S(1+r)](1-t)
Vincolo di bilancio intertemporale: Vincolo di bilancio intertemporale:
C2= [R1 (1+r)+ R2](1-t) - (1+r)C1
Vincolo di bilancio intertemporale
può essere anche scritto:
R CR2 C2
[R1 + ——](1-t) = C1 + ——(1+r) (1+r)
Il valore attuale dei redditi, R1 e R2, al netto Il valore attuale dei redditi, R1 e R2, al netto delle imposte, è uguale al valore attuale dei
consumi
Ovvero:
[C2= R1 (1+r)+ R2] (1-t) - (1+r)C1
Inclinazione del vincolo di bilancio
L’imposta sulla spesa non è distorsiva
Gli effetti sul risparmio
Dipendono dalla rilevanza degli effetti di Dipendono dalla rilevanza degli effetti di sostituzione e cioè dall’elasticità del risparmio rispetto al tasso di interesse.
Consumo e risparmio:imposta sulla spesa e imposta
sul redditoI1C2 I
PV
1
BC2 I2
E
Q N Z
C1O A
-(1+r)
D
S
N ZW
U-(1+r’)
M
Evidenza empirica
Non conclusiva:• gli studi si differenziano sensibilmente per • gli studi si differenziano sensibilmente per la metodologia seguita• ottenendo risultati molto differenziati (le stime dell’elasticità del risparmio rispetto al tasso di interesse variano da valori molto prossimi allo zero a valori significativamente diversi da zero)significativamente diversi da zero)
Imposta sul reddito che esenta i redditi di capitale
Questa imposta prende a riferimento le fonti
di reddito (le entrate) del contribuente,di reddito (le entrate) del contribuente,
ma discrimina a favore dei redditi di capitale,
esentandoli.
Si può dimostrare che
Un’imposta sui redditi che esenta i redditi di capitale è equivalente capitale è equivalente
(produce cioè gli stessi effetti economici)
a un’imposta sulla spesa
Vincolo di bilancio del primo periodo:C1= R1(1-t) - S⇒ S = R1(1-t)- C1
Vincolo di bilancio del secondo periodo:
C2= R2(1-t)+ S(1+r)
Vincolo di bilancio intertemporale: Vincolo di bilancio intertemporale:
C2= [R1 (1+r)+ R2](1-t) - (1+r)C1
Il prelievo complessivo e’ identico per le due imposte
La base imponibile è infatti sempre uguale alla somma dei redditi diversi da quelli di capitalesomma dei redditi diversi da quelli di capitale
Se valutata nel secondo periodo, l’imposta è quindi sempre uguale a
t[R1(1+r) + R2]
La distorsione nei consumiLa distorsione nei consumiIl teorema di Barone
Il problema di ottimo
Senza imposte
Max U (X1,X2)Max U (X1,X2)
X1,X2
s.t.
P1 X1 + P2 X2 = RP1 X1 + P2 X2 = R
Il vincolo di bilancio
Con imposta direttaCon imposta diretta
P1 X1 + P2 X2 =R-T
Con imposte indiretta sul bene X1
(P1 +T) X1 + P2 X2 =R
X2
B
I1I2
Teorema di Barone
Gettito=NZ
PI
-P1/P2
NGZ
Gettito=NZ
Q.S..
X1HO AC-(P1+T)/P2
M
F D
Conclusioni
• L’imposta sul reddito (Lump sum) non è distorsiva,• L’imposta sul reddito (Lump sum) non è distorsiva,
• E’ distorsiva l’imposta indiretta che grava su un solo
bene
Distorsioni nelle scelte di Distorsioni nelle scelte di
investimento e finanziamento delle
imprese
Efficienza di un’imposta sui profitti
L’imposizione sulle società di capitali può risultare non neutrale nei confronti delle loro sceltenon neutrale nei confronti delle loro scelte
- di investimento
- di finanziamento
Come si finanziano le imprese
debito interessi
capitale proprio:- nuove azioni- utili non distribuiti
interessi passivi
-dividendi-plusvalenze
Scelte di investimento
Le imprese investono fino al punto in cui il Le imprese investono fino al punto in cui il rendimento che ottengono dall’investimento (al netto dei costi variabili e degli ammortamenti) e che chiameremo Fk è sufficiente a ripagare il finanziatore (creditore o azionista) ad un tasso pari a quello di mercato che chiameremo r
Scelte di investimento
I finanziatori (creditori e azionisti) vogliono che il capitale che danno all’impresa frutti un tasso pari a quello di mercatoa quello di mercato
pari cioè a quello ottenibile da investimenti alternativi (ad esempio da investimenti finanziari)
Ipotizziamo che le imprese si finanzino mediante ricorso al debito
Fk ,r
Fk
Scelte di investimentoin assenza di imposte
(debito)
rB
K0 K
Scelte di investimento
Allo stesso risultato si arriva se le imprese si finanziano con capitale proprio nell’ipotesi che gli azionisti vogliano essere remunerati ad un tasso non azionisti vogliano essere remunerati ad un tasso non inferiore a quello di mercato (costo opportunità)
Investimenti che offrano un tasso di rendimento inferiore a quello di mercato non vengono intrapresi
Fk ,r
Fk
Scelte di investimentoin assenza di imposte
(capitale proprio)
rB
costo
K0 K
costo opportunità
Imposta sui profitti e scelte di investimento
L’imposta sui profitti è non neutrale se crea una discrepanza (cuneo fiscale) fra rendimento lordo dell’investimento marginale e remunerazione netta dell’investimento marginale e remunerazione netta garantita al finanziatore (azionista o creditore)
Caratteristiche dell’imposta
Imposta proporzionale sui profitti con deducibilità degli interessi passivi
Imposta proporzionale sui profitti con deducibilità degli interessi passivi
Ipotizziamo che le imprese si finanzino mediante ricorso al debitomediante ricorso al debito
Anche dopo l’introduzione dell’imposta l’impresa
continua ad investire fino al punto in cui il
rendimento lordo che ottiene dall’investimento rendimento lordo che ottiene dall’investimento
(al netto degli ammortamenti) è pari al tasso di
mercato
Non c’è cuneo fiscale
Fk ,r Scelte di investimentoin presenza di imposte
con deducibilità degli interessi
F (1-t )
rB
Fk(1-tK)Fk(1-tK) + tKr
K0 K
1) piena integrazione fra imposta societaria e personale
- l’imposta eventualmente pagata dalla società
Ipotizziamo che le imprese si finanzino mediante ricorso a capitale proprio
- l’imposta eventualmente pagata dalla società viene integralmente rimborsata al socio
- dividendi, plusvalenze maturate e interessi sono tassati nello stesso modo
� finanziamento con capitale proprio e con debito danno lo stesso risultatodanno lo stesso risultato
2) integrazione parziale, o assente (doppia
tassazione) l’imposta sui profitti risulta
non neutrale
influenza le scelte di investimento delle influenza le scelte di investimento delle imprese
Scelte di investimento
Gli azionisti vogliono essere remunerati a un tasso non
inferiore a quello di mercato (costo opportunità ) inferiore a quello di mercato (costo opportunità )
che però non è deducibile a fini fiscali
Investimenti che offrano un tasso di rendimento
inferiore a quello di mercato non vengono intrapresi
Fk ,r Scelte di investimentoin presenza di imposte
(capitale proprio )
F (1-t )
r C
Fk(1-tK)
B
Dcuneo fiscale
K0 KK1
Scelte di finanziamento
L’imposta risulta distorsiva anche nei confronti delle scelte di finanziamento
A parità di Fk
è più remunerativo l’investimento finanziato con debito
Fk ,r Scelte di finanziamentoin presenza di imposte
F netto con
r
Fk netto con capitale proprio
Fk netto con debito
K
Elusione di imposta
La tassazione preferenziale riconosciuta al finanziamento con debito può indurre a trasformare dividendi in interessi.I soci della società, invece di finanziarla con sottoscrizione di nuovo capitale (emissione di nuove azioni) remunerata con dividendi ) la finanziano con prestiti, es. prestiti con dividendi ) la finanziano con prestiti, es. prestiti obbligazionari, da cui ottengono interessi .
Questo fenomeno è noto come thin capitalization(capitalizzazione sottile) ed è diffuso nelle società con pochi soci.
Il fisco cerca di combatterlo ad esempio rendendo Il fisco cerca di combatterlo ad esempio rendendo indeducibili gli interessi passivi che corrispondano ad un indebitamento eccessivo della società nei confronti dei soci.