Emergenze Ostetriche - PARTO PRECIPITOSO -
Pescara 22/03/2016 Infermiere: Sagazio Alessia
IL PARTO E LA MATERNITA’
Per “parto” si intende l’espulsione o l’estrazione del feto e degli annessi fetali dall’organismo materno.
La maternità ha una durata di 40 settimane di gestazione ovvero 280 giorni, NON E’ UNA MALATTIA bensì uno stato di benessere ed un evento fisiologico.
In relazione alla durata della gravidanza viene definito:
Abortivo, entro il 180° giorno di amenorrea
Pre-termine, 259° giorno di amenorrea (37 sett.)
A termine, quando avviene fra il 260° giorno (inizio della 38°sett.) ed il 294° giorno (42 sett. Compiute) di amenorrea.
Post-termine, dal 295° giorno (inizio della 43°sett.) di amenorrea in poi.
CENNI ANATOMICI
IL PARTO
Il parto, se fisiologico, è un evento del tutto naturale che non necessita nessun tipo di
aiuto se non il sostegno psicologico e morale alla donna.
È però fondamentale sorvegliare affinchè non sopraggiungano complicazioni.
QUANDO IL PARTO NON E’ PIU’ FISIOLOGICO?
• Se si verificano DISTOCIE
- meccaniche
- dinamiche
• Se vi è sofferenza fetale acuta
• Se si tratta di un PARTO PRECIPITOSO, perché spesso avviene in un luogo non idoneo (ambulanza, ascensore, casa o luogo di lavoro) e/o in assenza di personale qualificato.
6-7% delle gravidanze potrebbero subire:
• Incidenti automobilistici
• Cadute
• Colpi diretti all’addome
• Ferite penetranti (traumi aperti)
• Altri (ustioni, folgorazioni…)
ABC VALUTAZIONE DEL TRAUMA
IL TRAUMA IN GRAVIDANZA
LE POSSIBILI CONSEGUENZE DI UN TRAUMA:
• PARTO PRECIPITOSO
• ABORTO
• DISTACCO DI PLACENTA
• TRAVAGLIO-PARTO PREMATURO
• ROTTURA D’UTERO
• EMORRAGIA FETO-MATERNA
• LESIONI DIRETTE AL FETO/MORTE DEL FETO
LE CONTRAZIONI
• Mani a piatto sull’addome (senza massaggiare) sentiremo tutto l’addome indurito, non una sola parte (movimento fetale)
• Occhio all’orologio… ma anche alle espressioni della donna
IL PARTO PRECIPTOSO
• Il travaglio-parto dura dai 60 ai 120 minuti,
contro le 6-12 ore di un parto normale
• Quando può più facilmente avvenire:
- a volte, quando la donna ha già partorito (ha altri figli)
- spesso se i suoi parti precedenti sono stati anch’essi precipitosi (chiedere quante ore sono durati)
- quando si tratta di un parto prematuro o il feto è molto piccolo (anche se a termine)
- a volte, quando la donna ha un bacino particolarmente ampio.
IL PARTO PRECIPITOSO
• Non vi è espulsione del tappo mucoso
• Spesso le acque non si rompono
• Le contrazioni sono molto intense e dolorose, ma hanno intervalli irregolari
ATTENZIONE
DURANTE IL PARTO SI HA UN’ELEVATA DISPERSIONE DI
LIQUIDI BIOLOGICI POTENZIALMENTE INFETTI
Quindi indosseremo sempre:
- Guanti sterili
- Camice monouso
- Mascherina
- Occhiali protettivi
A.B.C. PV
In caso di arresto cardiaco la gestante va rianimata secondo le normali procedure BLS… l’unica speranza di vita per il feto dipende, in questo caso, dalla sopravvivenza della madre.
Parametri vitali
• FREQUENZA CARDIACA 70-80 bpm
• Spo2 (saturazione dell’ossigeno) 90-100%
• PRESSIONE ARTERIOSA diastolica <90
sistolica <140
• FREQUENZA RESPIRATORIA 12-20 atti/min
ACQUISIZIONE DI DATI SULLA GESTANTE (da riferire alla C.O.)
CHIEDERE:
• Età gestazionale e data presunta del parto
• Parità
• Se la gravidanza è stata fisiologica o patologica
• Se vi è un sanguinamento vaginale
• Se si sono rotte le “acque” (colore del liquido amniotico)
• Se sente dolore dove
intermittente o continuo
da quanto tempo
• Se vi è stato un trauma
• Se vi sono altri sintomi o se assume farmaci
TRASPORTO DELLA GESTANTE IN AMBULANZA:
• Sempre in decubito laterale sinistro
• Se le “acque” sono rotte sempre distesa, mai in piedi o seduta
Assistenza al parto precipitoso
Kit Parto • D.P.I. • guanti chirurgici sterili; • teli sterili per coprire la madre; • garze, telini sterili; • aspiratore per neonati; • cord-clamp; • forbici chirurgiche; • telo per avvolgere neonato; • sacchetto per placenta; • sacca graduata da porre sotto la madre per valutare
quanto perso; • utile: lenzuola e teli puliti
Per presentazione del feto si intende:
la parte del feto visibile attraverso l'orifizio vaginale durante il travaglio di
parto.
•CEFALICA 95% (il feto si presenta con la testa).
•PODALICA 4% (la presentazione del feto e' con uno o due piedini).
•TRASVERSA O DI SPALLA 1% (il feto e' posizionato trasversalmente, cause principali: malformazioni dell'utero o bimbo piccolo).
• Assistenza psicologica e informazioni alla madre.
• Sostenere la testa del bimbo durante l' uscita.
• Aspirare bocca e naso.
• Aiutare nella fase d'uscita delle spalle (non girare, non tirare).
• Sostenere il tronco e i piedi durante l'uscita.
• Posizionare il neonato per il drenaggio sotto la vagina.
CLAMPAGGIO DEL CORDONE
• Applicare le clamp al cordone ad una distanza di 15 cm l' una dall'altra. Il cordone deve essere tagliato solo se e' troppo corto o bisogna iniziare la R.C.P.
• In ambulanza ci si può limitare a chiudere il flusso con una clamp, senza tagliare il cordone (non ci sono forbici e pinze sterili adatte):
• IL CORDONE VA TAGLIATO SE:
- è molto corto
- c’è bisogno di rianimare il neonato
• Asciugare il neonato e dare assistenza (PBLS se necessario).
• Chiedere alla madre se lo possiamo adagiare sul suo grembo.
• Seguire con attenzione il periodo del secondamento. – Massaggiare l 'addome della madre con lo scopo di
contrarre l'utero ed impedire emorragie post-partum.
• Raccogliere la placenta e perdite nell' apposite sacche.
• Collaborazione con A.L.S. e trasporto in ospedale, valutazione A-B-C.
NON DIMENTICARE ORA E DATA DELLA NASCITA dati
fondamentali per le denunce di nascita!!!!!!)
Quando il neonato sta “bene”:
• Ha un pianto vigoroso
• Ha una F.C. compresa fra 100-150 b.p.m. se a termine, 140-160 se pretermine (polso brachiale o femorale)
• sPO2 vicina al 100%
• È di colorito roseo
• Ha tono muscolare (compie movimenti attivi)
• Ha riflessi (tosse o starnuto all’aspirazione)
• Accompagniamo l’espulsione della placenta (SECONDAMENTO) facendola pesare su se stesso ruotandola per non staccare bruscamente le membrane dalla cavità uterina (ciò potrebbe provocare un’emorragia)
• Conserviamo la placenta fino all’arrivo in ospedale dove la consegneremo all’ostetrica
• Dovremo redigere, con l’aiuto dell’ostetrica alla quale affidiamo la donna all’arrivo all’ospedale l’attestato di nascita e il certificato di assistenza al parto.
DOPO IL PARTO E DOPO ESSERCI OCCUPATI DEL NEONATO:
Una volta nato se vi dovesse guardare così
non demoralizzatevi sta prendendo confidenza con le sue espressioni
facciali, se così non fosse spero non vi stia
imitando!!!
…grazie per l’attenzione…