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Centrale di Fiume SantoEMAS - Dichiarazione Ambientale aggiornamento annuale 2009
E.ON Produzione S.p.A.Località Fiume SantoCabu Aspru 07100 Sassariwww.eon.it
Indice
3 Presentazione
4 Il Gruppo E.ON
8 La Centrale di Fiume Santo
12 La politica integrata Ambiente e Sicurezza della Centrale di Fiume Santo
14 Gli aspetti ambientali della Centrale di Fiume Santo
24 Salute e sicurezza
27 I rapporti con l’esterno
28 Il programma ambientale
30 Il monitoraggio delle prestazioni ambientali
32 Il sistema di gestione ambientale
34 Effetto locale delle sostanze inquinanti emesse
36 Appendici
40 Glossario
43 Informazioni al pubblico
Centrale di Fiume Santo
Dichiarazione Ambientale 2009
E.ON Produzione S.p.A. - Centrale di Fiume Santo(Codice NACE 35.11: Produzione di energia elettrica) Questo sito è dotato di un sistema di gestione ambientale e i risultati raggiunti in questo settore sonocomunicati al pubblico conformemente al sistema comunitario di ecogestione ed audit.
GESTIONE AMBIENTALE VERIFICATAReg. n° IT-000403
EMS-2959/S
E.ON PRODUZIONE S.P.A.LOCALITA' FIUME SANTO, CABU ASPRU 07100 SASSARI (SS) ITALIA
LOCALITA' FIUME SANTO, CABU ASPRU 07100 SASSARI (SS) ITALIA
ELECTRIC POWER GENERATION THROUGH COAL, FUEL OIL AND DIESEL OIL COMBUSTION. RECEIPT BY SEAOF COAL AND FUEL OIL
PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA MEDIANTE COMBUSTIONE DI CARBONE, OLIO COMBUSTIBILE EGASOLIO. RICEZIONE VIA MARE DI CARBONE E OLIO COMBUSTIBILE
07.05.2010
01.06.2010
Per informazioni sulla validitàdel certificato, visitare il sito
www.rina.org
For information concerningvalidity of the certificate, you
can visit the sitewww.rina.org
CISQ è la Federazione Italiana diOrganismi di Certificazione dei
sistemi di gestione aziendale
CISQ is the ItalianFederation of managementsystem Certification Bodies
CERTIFICATE No.CERTIFICATO N.
SI CERTIFICA CHE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DIIT IS HEREBY CERTIFIED THAT THE ENVIRONMENTAL MANAGEMENT SYSTEM OF
PER I SEGUENTI CAMPI DI ATTIVITÀ / FOR THE FOLLOWING FIELD(S) OF ACTIVITIES
NELLE SEGUENTI UNITÀ OPERATIVE / IN THE FOLLOWING OPERATIONAL UNITS
L'uso e la validità del presente certificato sono soggetti al rispetto del documento RINA: Regolamento per la Certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale
Membro degli Accordi di MutuoRiconoscimento EA e IAF
Prima emissioneFirst IssueEmissione correnteCurrent Issue
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È CONFORME ALLA NORMAIS IN COMPLIANCE WITH THE STANDARD
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The use and the validity of this certificate are subject to compliance with the RINA document: Rules for the Certification of Environmental Management Systems
Dott. Roberto Cavanna(Direttore della Divisione Certificazione)
La validità del presente certificato è subordinata a sorveglianza periodica annuale / semestrale ed al riesame completo del sistema di gestione con periodicità triennaleThe validity of this certificate is dependent on an annual / six monthly audit and on a complete review, every three years, of the management system
ISO 14001:2004E AL DOCUMENTO SINCERT RT-09
Certificate printed on 15/06/2010
Il documento che segue rappresenta il secondo
aggiornamento della Dichiarazione Ambientale 2008-2011
della Centrale Termoelettrica di Fiume Santo
di E.ON Produzione.
Tale appuntamento è ormai divenuto una consuetudine,
potendo vantare l’appartenenza alle organizzazioni EMAS
da oltre cinque anni. In tale arco di tempo sono stati
raggiunti ambiziosi obiettivi di miglioramento da me
fortemente voluti e compiuti con la collaborazione di tutti
i dipendenti e del personale esterno.
Nell’anno appena trascorso meritano una menzione
speciale, tra i tanti, due obiettivi: il completo
raggiungimento dell’obiettivo riguardante la certificazione
del sistema di gestione della sicurezza sul lavoro secondo
lo standard OHSAS 18001 e l’inizio delle attività che
consentiranno l’utilizzo a partire dal prossimo anno delle
biomasse, in parziale sostituzione del carbone, sulla unità
n. 3 della Centrale.
D’altronde in questo continuo darsi obiettivi
di miglioramento e cercare in ogni modo di raggiungerli
sta l’essenza del Regolamento Comunitario EMAS,
Regolamento al quale tutto il personale che opera
quotidianamente nella Centrale si riferisce con
convinzione e rinnovato entusiasmo.
Colgo l’occasione per ringraziare quanti collaborano a
mantenere vivo il sistema e si rendono promotori di
comportamenti virtuosi per l’ambiente e la sicurezza
nell’anno a venire anch’esso ricco di traguardi .
Fiume Santo, dicembre 2009
Marco BertolinoCapo Centrale Fiume Santo
Presentazione
3
Il Gruppo E.ONIl Gruppo è attivo sull’intera catena del valore
dell’energia e del gas con attività integrate nell’upstream
(generazione elettrica e produzione di gas naturale),
nel midstream (importazione, trasmissione e trading
di energia) e nel downstream (fornitura al cliente finale).
La grande esperienza e il know-how di E.ON, nonché la
ricerca e lo sviluppo di tecnologie efficienti e compatibili
con l’ambiente e la sicurezza, permettono di fornire
ai clienti energia e servizi sempre più innovativi
e competitivi.
In questo modo, E.ON crea valore per gli azionisti
e contribuisce alla crescita professionale dei propri
dipendenti, trasferendo capacità e innovazione, nel
pieno rispetto dei propri valori principali: integrità,
coraggio, chiarezza, fiducia e responsabilità sociale.
Attualmente la capacità di generazione installata
del Gruppo è pari a 74 GW con un mix equilibrato
di fonti energetiche: carbone (31%), gas naturale
e lignite (35%), nucleare (24%), rinnovabili (10%).
Con l’obiettivo di garantire un approvvigionamento
energetico sicuro, prezzi competitivi e tutela
dell’ambiente, E.ON assicura un mix energetico sempre
più equilibrato. Inoltre, lavora continuamente per
migliorare l‘efficienza produttiva e l’eco-compatibilità,
investendo in nuove tecnologie e nelle fonti rinnovabili.
Per sviluppare questi obiettivi, E.ON ha pianificato per
il 2009-2011 investimenti a livello globale per 30 miliardi
di euro, di cui 21 destinati allo sviluppo della produzione
e della distribuzione di elettricità e 5 allo sviluppo delle
energie rinnovabili con l’obiettivo di diminuire del 50%
le emissioni di CO2 entro il 2030.
E.ON in ItaliaL’attività di E.ON, presente in Italia dal 2000, va dalla
produzione fino alla vendita di gas e di elettricità, con
più di 800.000 clienti finali. L’Azienda si posiziona oggi
tra i leader del mercato italiano dell’energia con una
capacità produttiva pari a circa 6,1 GW sul territorio
nazionale. Nell’arco dei prossimi anni E.ON prevede
di portare la quota di capacità di generazione
da rinnovabili in Italia al 36% e di sostituire le unità
produttive alimentate a olio combustibile con nuove
unità a gas o a carbone. Una volta completato,
E.ON è tra i più grandi gruppi energetici privati al mondo e opera con oltre 88 mila dipendenti in più di 30 Paesi. Nato nel 2000, oggi E.ON conta su oltre 30 milioni di clienti finali, una produzione di energia elettrica pari a 300,9 TWh e un fatturato annuo di 81,8 miliardi di euro.
Il Gruppo E.ON
4
il programma aumenterà del 50% l’efficienza termica
media del parco impianti, riducendo in maniera
significativa le emissioni di anidride carbonica
e aggiungendo una capacità di generazione
tecnologicamente avanzata di 1,4 GW.
E.ON Italia E.ON Italia è la management company della market unit
italiana. Definisce la strategia per il mercato italiano
e gestisce le attività di business.
E.ON ProduzioneE.ON Produzione è la generation company, la società
che produce energia a livello nazionale che ha come
obiettivo quello di generare energia sicura, a prezzi
accessibili e nel rispetto dell’ambiente.
E.ON Rete Dal 1° dicembre 2009 le cinque società di distribuzione
del gas, E.ON Rete Laghi, E.ON Rete Mediterranea, E.ON
Rete Orobica, E.ON Rete Padana, E.ON Rete Triveneto,
si sono fuse nella nuova società E.ON Rete. In base alla
normativa italiana, le attività di distribuzione sono
separate da quelle di vendita (“Unbundling”).
E.ON EnergiaÈ la società che gestisce i servizi per la fornitura
di energia elettrica e gas naturale in Italia a clienti
privati e aziende, fornendo loro prodotti e servizi
attraverso diversi canali. Con l’acquisizione e la
completa integrazione in E.ON Energia di MPE Energia,
avvenute nel corso del 2009, sono ora più di 800.000
i clienti serviti in Italia.
E.ON Energy Trading È la società del Gruppo E.ON per la compravendita
di energia a livello internazionale.
E.ON Climate & Renewables È la market unit del Gruppo E.ON responsabile delle
attività di generazione di energia attraverso fonti
rinnovabili.
Pan-European gasÈ la market unit che si occupa di assicurare la fornitura
di gas attraverso reti, contratti e infrastrutture.
E.ON Ruhrgas, la leading company della market unit,
partecipa con una quota superiore al 30% al consorzio
Olt Offshore LNG Toscana.
Insieme a partner austriaci, E.ON Ruhrgas sta lavorando
sul progetto “Tauerngas-Pipeline”, un gasdotto che
potrebbe connettere le reti di gas del nord e sud Europa
e trasportare il gas in entrambe le direzioni.
→ Per saperne di più www.eon.it
E.ON AG
E.ON Italia
VenditaE.ON Energia
DistribuzioneE.ON Rete
ProduzioneE.ON Produzione
TradingE.ON Energy Trading
RinnovabiliE.ON Climate& Renewables
GasPan-European gas
5
6
Struttura organizzativa della Direzione Generation Operations
Health, Safety & Environment (HSE)
Generation Operations
Centrale di Fiume Santo
Centrale di Livorno Ferraris
Centrale di Ostiglia
Centrale di Scandale
Centrale di Tavazzano e Montanaso
Nucleo Idroelettrico di Terni
Centrale di Trapani
Generation Asset ManagementGeneration ProjectsGeneration Economics and Support
E.ON Produzione
Generation
7
La Centrale sorge su di un’area di circa 153 ettari, situata
nei pressi della foce di Fiume Santo a Ovest di Porto
Torres, ed è collocata all’interno dell’A.S.I. (Area di
Sviluppo Industriale) di Sassari – Porto Torres – Alghero
ed in particolare nell’area definita “Area per impianti
termoelettrici” che ricade nei Comuni di Sassari e Porto
Torres. In direzione Nord Ovest sono presenti aree di
interesse turistico lungo la costa che si sviluppa di fronte
all’isola dell’Asinara che costituisce Parco naturale
protetto. Fra le aree di maggior interesse naturalistico
si segnalano gli Stagni di Pilo, Casaraccio, Platamona,
Capo Falcone, Porto Palmas-Punta Lu Caparrori, l’Isola
dell’Asinara.
La Centrale di Fiume Santo fa parte di E.ON Produzione
spa, società detenuta al 100% da E.ON Italia.
Funzionalmente E.ON Produzione è organizzata nella
Direzione Generation Italy che
sovraintende alle attività di produzione
elettrica delle centrali termoelettriche e idroelettriche
dislocate sul territorio italiano. La Direzione Generation
Italy riporta alla filiera di Gruppo denominata COO CCGT
ubicata all’estero.
La struttura organizzativa di CentraleL’organizzazione della Centrale conferisce al Direttore
di Centrale piena responsabilità, autorità e autonomia
per la definizione e attuazione della politica e del
programma ambientale del sito nonché per la gestione
di tutti gli aspetti ambientali. In particolare, ha l’autorità
per assicurare l’introduzione, l’applicazione e il riesame
del sistema di gestione ambientale e della sicurezza per
elaborare i percorsi formativi rivolti al personale.
La Centrale termoelettrica di Fiume Santo è situata nella parte nord-occidentale della Sardegna, sulla costa che si affaccia sul Golfo dell’Asinara all'estremo occidentale dell'area industriale di Porto Torres.
La Centrale diFiume Santo
8
Centrale di Fiume Santo1044 MW
Il Direttore di Centrale è coadiuvato da un Vice Direttore
di Centrale che ricopre le sue funzioni in caso
di impedimento.
Al Direttore afferiscono due Sezioni, la Sezione Esercizio
e la Sezione Manutenzione, responsabili della
conduzione in turno degli impianti e di alcune funzioni di
controllo.
A supporto del Direttore di Centrale si colloca la Linea
Personale e Servizi e la Linea Ambiente, Sicurezza e
Autorizzazioni nella quale è inserito il Rappresentante
della Direzione, come definito nel Regolamento EMAS,
il quale ha la responsabilità dell’attuazione, del
mantenimento e della revisione del Sistema di Gestione
Integrato Ambientale e della Sicurezza.
9
Figura 3: Organigramma della Centrale
Ambiente Sicurezzae Autorizzazioni
Personale e Servizi
Capo Sezione Esercizio
E.ON Produzione
Capo Centrale
Personaleconduzioneimpianto in turno
Linea controlloeconomico dati di esercizio
Laboratorio chimicoe ambientale
Reparto movimentocombustibili
Reparto manutenzione meccanica
Reparto manutenzione elettroregolazione
Repartoprogrammazionee logistica
Team di manutenzione
Capo Sezione Manutenzione
L’impianto e i processi produttiviLa Centrale si compone di 4 sezioni termoelettriche
convenzionali con ciclo a vapore surriscaldato (due
sezioni da 160 MWe alimentate ad olio combustibile
denso e due sezioni da 320 MWe alimentate a carbone) e
da due sezioni turbogas da 40 MWe ciascuna alimentate
a gasolio di recente installazione con finalità esclusiva di
stabilizzazione e sicurezza della rete di trasmissione in
alta tensione di competenza del Gestore Nazionale della
Rete. Le sezioni 3 e 4, oltre ai depolverizzatori presenti,
dispongono di moderni impianti di abbattimento degli
inquinanti: denitrificatori e desolforatori.
La Centrale dispone di un parco combustibili liquidi
interno situato presso le sezioni 1 e 2, costituito da 4
serbatoi, di cui 3 serbatoi da 50.000 m3 ed 1 da 100.000
m3 destinati a contenere olio combustibile denso, oltre a
una serie di serbatoi atti a contenere il gasolio per
l’avviamento delle caldaie dei gruppi 1, 2, 3, 4 e per
l'alimentazione dei gruppi turbogas 5 e 6 per un volume
complessivo pari a 2.862 m3 .
Tutti i serbatoi sono dotati di un adeguato bacino
di contenimento. L'approvvigionamento dell'olio
combustibile avviene mediante navi le quali attraccano
al pontile di proprietà di E.ON Produzione presso il porto
industriale di Porto Torres. Da qui il combustibile è
trasferito al deposito olio combustibile tramite
l’oleodotto, che consiste in una tubazione da 24”
per un tratto e una tubazione da 16” nel tratto finale.
La linea, coibentata e dotata di riscaldamento elettrico, si
sviluppa per una lunghezza di circa 8,1 km tutto fuori
terra, di cui 2,2 km sulla banchina e 2,4 km nell’area dello
stabilimento Polimeri Europa.
Il gasolio è approvvigionato tramite autobotti.
Il carbone, utilizzato in centrale dal giugno 2003
esclusivamente presso le sezioni 3 e 4, è approvvigionato
con navi carboniere, dalle quali, tramite due gru situate
in banchina e dotate di benne mobili, è caricato nelle
tramogge di alimentazione del nastro trasportatore e
da questi al parco.
Dal parco il carbone è prelevato da una macchina
combinata che lo deposita sul nastro trasportatore
che alimenta le tramogge delle sezioni 3 e 4.
La capacità del deposito carbone, situato nell'area
adiacente le sezioni 3 e 4, è di 300.000 t.
La storia e lo sviluppo futuro del sitoLa costruzione delle sezioni 1 e 2 è iniziata nel 1972.
La sezione 1 è entrata in servizio nell'aprile del 1983
e la sezione 2 nel gennaio 1984.
Agli inizi degli anni '80 è iniziata la costruzione delle
sezioni 3 e 4 situate ad un km di distanza delle prime
due sezioni; la 3 è entrata in servizio nel settembre
del 1992 e la sezione 4 nel novembre del 1993.
Nel corso del 1997 e del 1998 sono entrati in servizio
gli impianti ambientali, desolforatore e denitrificatore,
annessi alle sezioni 3 e 4. Tali impianti si sono resi
necessari per adeguare le emissioni degli ossidi di azoto
e dell’anidride solforosa ai limiti imposti dalla legge
per i grandi impianti di produzione dell’energia elettrica.
A novembre 2005 sono entrati in funzione i gruppi
turbogas alimentati a gasolio.
L’ambiente circostanteLa centrale è inserita in una zona esclusivamente
industriale a cavallo di due Comuni della Provincia
di Sassari: il Comune di Sassari ed il Comune di Porto
Torres. La zona industriale è ricompresa nel Consorzio
Industriale di Sassari-Porto Torres-Alghero di interesse
pubblico. L’area ricade in un ambito territoriale
sottoposto alla tutela del paesaggio da parte della
Regione Sardegna. Inoltre, l’affaccio a mare della
Centrale è prospiciente il Parco dell’Asinara, Area marina
protetta di particolare pregio ambientale e naturalistico.
Tutto ciò comporta una particolare sensibilita’ da parte
del personale operante e delle popolazioni residenti
verso le attività ed i progetti della Centrale.
10
Figura 5: Vista della Centrale dagli uffici
Figura 4: Vista del Parco Carbone
11
Scheda tecnica della Centrale termoelettrica di Fiume Santo
Tipo d’impianto
Indirizzo e ubicazione
Proprietà
Area Centrale
Potenza installata
Codice NACE
Energia netta annua prodotta
Date di primo parallelo
Numero di dipendenti al 31/12/2009
Elementi caratteristici:
Gruppo 1-2
Gruppo 3-4
Turbogas 5-6
Deposito costiero
Ciminiere
Figura 6
Centrale termoelettrica convenzionale, alimentata a carbone e olio combustibile denso, con annesso
deposito costiero
Impianti di produzione elettrica: Agro di Sassari
Scarico carbone e olio: banchina nel porto di Porto Torres
E.ON Produzione S.p.A.
152 ettari
1.044 MW
35.11
4.051 GWh (2008)
Gruppo 1 (160 MW): 1983 - Gruppo 2 (160 MW): 1984 - Gruppo 3 (320 MW): 1992
- Gruppo 4 (320 MW): 1993
290
Potenza elettrica max ciascuno: 160 MW
Alimentazione: olio combustibile
Tipo ciclo: Rankine, con surriscaldamento, risurriscald. e ciclo rigenerativo a 7 spillamenti da turbina
Generatore di vapore: Potenzialità: 509 t/h di vapore a p=140 bar e t=538 °C, a corpo cilindrico,
circolazione naturale, tiraggio bilanciato
Depurazione fumi: precipitatori elettrostatici – sistema BOOS per NOx
Gruppi attestati su montante elettrico a 150 kV
Potenza elettrica max ciascuno: 320 MW
Alimentazione: carbone – olio combustibile
Tipo ciclo: Rankine, con surriscaldamento, risurriscaldamento e ciclo rigenerativo a 8 spillamenti da
turbina
Generatore di vapore: potenzialità: 1.050 t/h di vapore a p=170 bar e t=538 °C, a circolazione assistita
Depurazione fumi: precipitatori elettrostatici – desolforatori – denitrificatori
Gruppi attestati su montante elettrico a 380 kV
Potenza elettrica: 40 MW ciascuno
Alimentazione: gasolio
Turbina a gas tipo avioderivata, prevista per funzionamento limitato per assistenza alla rete elettrica
nazionale e con finalità di riaccensione rete alta tensione in caso di black-out
Capacità deposito olio combustibile: 3 serbatoi da 50.000 m3, 1 serbatoio da 100.000 m3
Capacità carbonile: 300.000 t circa
Capacità stoccaggio gasolio: 2.500 t
Approvvigionamento combustibile: via mare, attraverso propria banchina di carico e via terra per
gasolio attraverso autobotti
2 ciminiere distinte, con fusto in cemento armato, alte rispettivamente 150 m per i gruppi 1, 2 e
200 m per i gruppi 3 e 4.
La politica ambientale della CentraleIl rispetto per l’ambiente e la tutela della salute e
della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini
costituiscono per E.ON Produzione S.p.A. elementi
di priorità nella gestione e nella conduzione della
Centrale di Fiume Santo.
È necessario pertanto l’impegno costante di tutti per
preservare l’ambiente con una progressiva riduzione
dell’impatto ambientale globale e locale e prevenire
gli incidenti e/o le malattie professionali, con l’obiettivo
della loro completa eliminazione agendo sui
comportamenti dei lavoratori per renderli tutti
costantemente sicuri e creare un clima di rispetto che
favorisca il coinvolgimento e la collaborazione di tutte
le persone.
Per questo la Direzione e tutto il personale della
Centrale di Fiume Santo, ciascuno per quanto gli
compete, si impegnano a:
• condurre le proprie attività in conformità alle leggi e
ai regolamenti locali, regionali e nazionali, agli standard
aziendali ed a qualsiasi impegno assunto in materia;
• accrescere la formazione, l’addestramento,
l’informazione e la consultazione di tutti i collaboratori
per l’identificazione e la riduzione degli impatti
sull’ambiente e dei rischi per la salute e sicurezza
dei lavoratori connessi con le attività della Centrale,
promuovendo a ogni livello un diffuso senso
di responsabilità e consapevolezza verso l’ambiente
e verso la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
• gestire la Centrale, progettare e realizzare le eventuali
modifiche o nuove attività considerando le
Nel corso del 2009, a seguito della decisione della Direzione di perseguire la via del sistema di gestione integrato Ambiente e Sicurezza (SGIAS), è stato riemesso il documento di Politica del Sito di seguito riportato.
La politica integrata Ambiente e Sicurezza della Centrale di Fiume Santo
12
caratteristiche dello specifico contesto territoriale e
le esigenze di sicurezza e salute, con l'obiettivo di
prevenire o eliminare i rischi e gli impatti ambientali
ovvero tenerli sotto controllo e minimizzarli.
• assicurare la sistematica valutazione delle prestazioni
ambientali e di salute e sicurezza della Centrale
attraverso un costante monitoraggio dei processi
finalizzato a fornire gli elementi per il continuo
miglioramento delle prestazioni stesse;
• ottimizzare l’uso delle risorse naturali attraverso un
impiego razionale ed efficiente delle risorse energetiche,
delle acque e delle materie prime favorendo il riutilizzo
dei rifiuti e l’utilizzo dei sottoprodotti;
• scegliere fornitori e appaltatori secondo i princípi di
qualità interni, attivando una continua cooperazione
e confronto con gli stessi al fine di elevare gli standard
delle prestazioni in materia di protezione dell’ambiente e
prevenzione degli incidenti, coerentemente con
gli obiettivi aziendali;
• promuovere e sostenere il dialogo aperto con la
popolazione e le autorità sui temi della sicurezza e
dell'ambiente, comunicando le informazioni necessarie
per comprendere i pericoli connessi con le attività della
Centrale e le misure attuate per prevenire gli incidenti,
condividendo i percorsi di miglioramento;
• comunicare e cooperare con le autorità pubbliche per
stabilire e aggiornare procedure di emergenza;
• migliorare continuamente la capacità di gestire
preventivamente e reattivamente le situazioni
di emergenza e gli incidenti, curando una sistematica
analisi per la ricerca delle cause e delle misure
di miglioramento da attuare;
La concreta attuazione dei princípi e degli obiettivi sopra
esposti è realizzata con l’introduzione e il mantenimento
di un Sistema di Gestione Ambientale e
di Salute e Sicurezza conforme alla norma UNI EN ISO
14001, allo standard BS OHSAS 18001 e con l’adesione
ai princípi del regolamento comunitario EMAS .
Marco BertolinoCapo Centrale Fiume Santo
13
La valutazione ha il fine di poter organizzare modalità
gestionali e operative per poter ridurre al minimo gli
impatti e poter lanciare obiettivi di miglioramento
coerenti alla realtà di lavoro.
L’organizzazione ha individuato i processi di base e
i luoghi di Centrale/Nucleo per effettuare un’analisi
sistematica di tutte le interazioni con l’ambiente che
si sviluppano nel sito, chiamate “aspetti ambientali”.
Dunque, gli aspetti ambientali sono stati valutati, con
un metodo quali-quantitativo, in base a specifici criteri
riconducibili a due parametri macroscopici:
la gravità dell’aspetto e il livello di gestione operato
sullo stesso.
La combinazione di tali fattori consente di stabilire
il livello di significatività dell’aspetto, ossia rende conto
della severità dell’impatto connesso.
In altre parole, la massima significatività avviene se
un aspetto è molto grave e poco gestito, la minima
significatività se un aspetto ha lieve importanza
ambientale ed è fortemente gestito.
La significatività ambientale è ordinata per priorità da
1 a 5 in cui 1 rappresenta la condizione peggiore, come
illustrato nella tabella sottostante.
Con significatività pari a 1, 2 e 3 gli aspetti ambientali
sono considerati significativi e rientrano in un registro
specifico (riportato in appendice) allo scopo di essere
tenuti sotto controllo. A partire dagli aspetti significativi,
dunque, sono messe in moto azioni di analisi, verifica,
sviluppo e miglioramento, finalizzate a ridurre l’impatto
delle specifiche attività che generano l’aspetto stesso.
La valutazione degli effetti ambientali dovuti alle attività svolte nella Centralecostituisce un elemento fondamentale per il sistema.
Gli aspetti ambientali della Centrale di Fiume Santo
14
Livelli di significatività ambientale
L5
L4
L3
L2
L1
Aspetto trascurabile o non significativo
Aspetto non significativo
Aspetto significativo
Aspetto molto significativo
Aspetto estremamente significativo
Livello Esplicitazione della significatività
Figura 7
Gli aspetti ambientali direttiDi seguito si riportano con maggiore dettaglio gli aspetti
ambientali significativi della Centrale.
Uso di combustibili e di energiaI combustibili utilizzati per la produzione di energia
elettrica sono l'olio combustibile denso e il carbone;
da dicembre 2005 è stato introdotto un altro tipo di
combustibile da produzione, il gasolio, a seguito della
entrata in servizio di due unità turbogas da 40 MWe
ciascuna previste in funzionamento limitato a 500 ore
annue complessive. Inoltre dal 2006 è terminato l’uso
dell’Orimulsion e si è iniziata la sperimentazione della
combustione mista biomasse-carbone. Nella figura 8
seguente è riportato il quantitativo di combustibili
adoperati negli ultimi anni:
La missione di E.ON Produzione è produrre energia
elettrica secondo le tecnologie più efficienti nel
rispetto di valori sociali tra i quali la tutela dell’ambiente.
L’energia elettrica prodotta da una centrale
termoelettrica si distingue in energia netta venduta, che
è quella che effettivamente viene immessa in rete, ed
energia lorda che comprende anche la quota di energia
necessaria per i consumi degli ausiliari elettrici interni
(ventilatori, pompe, riscaldamenti vari ecc.).
Il valore dell’energia elettrica prodotta è variabile ed
è regolato dalla richiesta del Gestore della rete elettrica
nazionale (GRTN) e dalla disponibilità degli impianti.
In figura 9 sono riassunti la produzione e i consumi
interni per gli ultimi 5 anni.
La produzione di energia elettrica risulta diminuita
rispetto all’anno precedente essenzialmente per
la diminuita richiesta di energia da parte della Rete
regionale.
15
207
207
210
210
171
171
159
159
1.45
6 1.
456 1.
726
1.72
6
1.57
9 1.
579
1.43
7 1.
437
0 0 6 6 1 1 0 0 2 2 4 4 3 3 3 3
245
245
1.37
31.
373
0 0 22
207
210
171
159
1.45
6 1.72
6
1.57
9
1.43
7
0 6 1 0 2 4 3 3
245
1.37
30 2
200 400 600 800
1.000 1.200 1.400 1.600 1.800 2.000
2005 2006 2007 2008 2009
Figura 8
Consumo combustibili kton OCD Carbone Biomasse Gasolio
Bilancio energia elettrica GWh Energia prodotta Energia venduta Autoconsumo
4.57
8 4.
578
4.80
8 4.
808
5.33
0 5.
330
4.81
2 4.
812
4.26
3 4.
263
4.05
1 4.
051
4.27
4 4.
274
4.75
9 4.
759
4.26
0 4.
260
3.76
0 3.
760
562
562
534
534
571
571
552
552
503
503 1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
2005 2006 2007 2008 2009
Figura 9
4.57
8
4.80
8
5.33
0
4.81
2
4.26
3
4.05
1
4.27
4
4.75
9
4.26
0
3.76
0
562
534
571
552
503
Uso di risorse idriche
• Le acque di processo
Per il suo funzionamento la Centrale preleva acqua
da diverse fonti.
Di seguito si riportano più dettagliatamente.
• Acqua di mare per il raffreddamento
La Centrale preleva l'acqua di mare per il raffreddamento
del vapore di scarico delle turbine e il raffreddamento
dei macchinari (acqua servizi).
• Sezioni 1 e 2
L'opera di presa dell'impianto è posta a circa 860 m dalla
linea di costa in asse al diffusore su un fondale di circa
8,50 m ed è collegata, tramite condotte incassate sul
fondo, alla vasca di calma. Il circuito acqua condensatrice
(A.C.) di ogni gruppo, dotato di una pompa A.C.,
è progettato per una portata nominale di 5,5 m3/s.
• Sezioni 3 e 4
L'opera di presa dell'impianto è posta a circa 970 m dalla
linea di costa su un fondale di circa 10 m; è collegata
tramite condotte incassate sul fondo alla vasca di calma.
Il circuito acqua condensatrice (A.C.) di ogni gruppo,
dotato di due pompe A.C., è progettato per una portata
nominale di 12,5 m3/s.
Nella figura 10 è riportato il prelievo di acqua di mare
per il raffreddamento del ciclo termico negli ultimi
cinque anni:
• Acqua di mare per uso industriale
L'acqua di mare, previo trattamento di filtrazione,
dissalazione e demineralizzazione, è utilizzata
principalmente per la fornitura e l’integrazione di acqua
al ciclo a vapore e per i lavaggi dei fumi nell’impianto
di desolforazione.
Nella figura 11 è riportato il prelievo di acqua di mare
per la produzione di acqua industriale negli ultimi cinque
anni:
• Acqua dolce
L'acqua dolce è approvvigionata attraverso diverse fonti,
a seconda dell’uso che necessita farne; l’acqua potabile
è prelevata dall’acquedotto dell’Ente distributore
regionale ed è utilizzata per gli usi igienici e i servizi
(mensa, uffici, docce). L’acqua prelevata dai pozzi,
a media salinità, è adoperata per usi industriali quali
pulizie e lavaggi; l’acqua desalinizzata con l’impianto
ad osmosi è adoperata per i lavaggi del gesso
nell’impianto di desolforazione; l’acqua demineralizzata
proveniente dagli evaporatori e in minore misura
acquistata, è utilizzata per le acque di alimento delle
caldaie.
Infine una quota qualificante è quella recuperata dagli
impianti di trattamento delle acque reflue adoperata
per usi industriali, lavaggi, ecc.
Si riporta di seguito la figura 12, esplicativa dei consumi
di acqua dolce nell’ultimo quinquennio:
16
1.10
1 1.
101
951
951 1.
075
1.07
5
974
974
1.11
91.
119
200
400
600
800
1.000
1.200
2005 2006 2007 2008 2009
Figura 10
1.10
1
951 1.
075
974
1.11
9
Acqua di mare per ra�reddamentox10^6 mc
13.4
0613
.406
10.3
60
10.3
60
11.5
54
11.5
54
13.1
84
13.1
84
13.4
06
13.4
06
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
2005 2006 2007 2008 2009
Figura 11
Acqua di mare a uso industriale x10^3 mc
13.6
97
10.3
60
11.5
54
13.1
84
13.4
06
L’utilizzo di acqua dolce risulta in linea con quello
dell’anno precedente.
Consumo e uso di materie primePer l’esercizio delle caldaie e per il trattamento delle
acque in ingresso e in uscita sono utilizzate diverse
sostanze chimiche. Riportiamo di seguito una sintesi
su utilizzo e consumi per le principali.
• Acido cloridrico in soluzione al 30% (Corrosivo):
utilizzato sia come agente per la correzione del pH
nel processo di trattamento delle acque reflue sia
come rigenerante delle resine cationiche a servizio
dell’impianto di demineralizzazione.
• Acqua ossigenata in soluzione al 30% (Corrosivo):
utilizzata come reagente ossidante nell'impianto
di trattamento spurghi desolforatore.
• Calce Idrata al 85-90% (Irritante): utilizzata come
agente alcalinizzante nel processo di trattamento delle
acque reflue.
• Calcare (Polvere non classificata): utilizzato
nell'impianto di desolforazione dei fumi per
l'abbattimento del diossido di zolfo. I consumi sono in
funzione del combustibile utilizzato; si sono mantenuti
stabili per la messa a punto degli impianti desox
in funzionamento a carbone.
• Cloruro ferrico in soluzione al 40% (Corrosivo): utilizzato
come coagulante nella formazione di fango all’impianto
di pretrattamento.
• Cloruro ferroso in soluzione al 25% (Irritante): utilizzato
come coagulante nella formazione di fango all’impianto
di trattamento spurghi desolforatore.
• Idrato di Ammonio in soluzione acquosa 24%
(Corrosivo): utilizzato in quantità minima, al 24%, come
agente alcalinizzante nelle acque di caldaie tradizionali,
è stato massivamente impiegato a seguito del
funzionamento a carbone come reagente nell'impianto
di denitrificazione dei fumi.
• Carboidrazide (Sostanza non classificata pericolosa):
utilizzata come agente deossigenante
e alcalinizzante nelle caldaie a vapore tradizionali.
Introdotta nel 2006 come sostanza chimica in
sostituzione dell’idrato di idrazina, sostanza tossica
e pericolosa per l’ambiente. Attualmente utilizzata nei
gruppi 1 e 2, mentre nei gruppi 3 e 4 è stata sostitutita,
nel 2009, dall’O2.
• Idrossido di sodio in soluzione al 50% (Corrosivo):
utilizzato sia come agente per la correzione del pH nel
processo di trattamento delle acque reflue sia come
rigenerante delle resine anioniche a servizio
dell’impianto di demineralizzazione.
• Solfuro di sodio (Corrosivo): utilizzato per
l’abbattimento dei metalli pesanti contenuti nelle acque
provenienti dagli spurghi del desolforatore;
il quantitativo utilizzato è in funzione dei microinquinanti
presenti nel combustibile e pertanto è variabile e
di difficile gestione.
• Polielettrolita (Polvere non classificata): utilizzato come
flocculante nei processi di pretrattamento e
di trattamento delle acque. Le variazioni nel consumo
sono dovute alla qualità dei reflui da trattare, di per sé,
assai variabili.
• Additivo alla combustione per i gruppi 1 e 2
(Infiammabile, nocivo e pericoloso per l’ambiente):
introdotto nel 2004 per contenere le emissioni di polveri
nei gruppi 1 e 2, il consumo è da considerarsi pressoché
costante in quanto eventuali scostamenti sono da
ricondurre alla produzione elettrica dei gruppi 1 e 2
non direttamente controllata dalla Centrale.
Il consumo di reagenti è legato alla produzione
di energia elettrica e pertanto si mantiene abbastanza
stabile e consolidato nel tempo. Può modificarsi
solamente per effetto del cambio di tecnologia, come
è stato per la sostituzione dell’idrato di idrazina con la
carboidrazide e la eliminazione dell’ossido di magnesio.
17
100
200
300
400
500
600
700
2005 2006 2007 2008 2009
Figura 12
636379
79
72
72
48
48
50
50
476
47648
8 48
8
626
626
462
462
383
383
542
54261
6 61
6
618
618
612
612
547
547
350
350
293
293
194
194
322
322 37
6 37
6
6379
72
48
50
47648
8
626
462
383
54261
6
618
612
547
350
293
194
322 37
6
Consumi acqua dolce x10^3 mc Potabile Da pozzi Demineralizzata Recuperata
Si riporta in figura 13 l’andamento del consumo di tali
sostanze chimiche.
Gestione del territorio e della biodiversitàLa Centrale dispone di circa 70 vasche nelle quali sono
contenuti reflui provenienti da lavaggi di
apparecchiature (caldaie, riscaldatori aria, precipitatori
elettrostatici, desolforatori, denitrificatori) di carattere
acido o alcalino; reflui biologici di natura organica
e reflui inquinati da oli o polveri di carbone.
Inoltre sono presenti vasche con funzione di
contenimento di serbatoi dell’olio combustibile e dell’olio
dei trasformatori. Vasche e serbatoi sono periodicamente
controllati al fine di prevenire contaminazioni del
sottosuolo. Anche i fondali marini antistanti la Centrale
vengono annualmente monitorati. Le indagini consistono
nella ricerca di inquinanti da idrocarburi leggeri, pesanti
e IPA, metalli pesanti quali Vanadio, Nichel, Rame,
Piombo, Arsenico, Cromo, Cadmio e Zinco. Inoltre viene
verificato lo stato di salute della prateria di Poseidonia.
Sono state mantenute le stesse superfici di aree
permeabili rispetto all’anno precedente.
Emissioni in atmosfera
Sostanze inquinanti gassoseSostanze emesse dalla Centrale che contribuisconoall'effetto serra e dannose per l’ozonoPer gas a effetto serra si intendono quelle sostanze
inquinanti presenti nell’atmosfera che tendono a
bloccare l’emissione di calore dalla superficie terrestre.
La loro concentrazione crescente nell’atmosfera produce
un effetto di riscaldamento della superficie terrestre
e della parte più bassa dell’atmosfera.
Qualora l’accumulazione progressiva e accelerante
di questi gas continui incontrollata, secondo molti
scienziati è probabile che si determini una tendenza
al surriscaldamento della superficie terrestre e alla
modificazione del clima. Tuttavia, permangono incertezze
sull’entità di tali effetti e sulla loro configurazione
geografica e stagionale. L’elenco dei gas serra è molto
ampio. Il Protocollo di Kyoto prende in considerazione
un paniere di 7 gas serra: l’anidride carbonica (CO2),
il metano (CH4), il protossido di azoto (N2O), i
clorofluorocarburi (CFC), gli idrofluorocarburi (HFC),
i perfluorocarburi (PFC) e l’esafluoruro di zolfo (SF6).
In Centrale si ha la presenza di quattro di questi gas:
l’anidride carbonica (CO2), l’esafluoruro di zolfo (SF6),
gli idrofluorocarburi (HFC) e gli idroclorofluorocarburi
(HCFC).
Tra questi gas, il principale è certamente l’anidride
carbonica per i volumi prodotti dalla combustione dei
combustibili fossili tradizionali come olio combustibile
e carbone. La quantità di anidride carbonica emessa è
dovuta essenzialmente alla tipologia del combustibile,
cioè al suo contenuto di carbonio, e al suo contenuto
energetico specifico.
Pertanto essa è direttamente proporzionale all’energia
elettrica prodotta come evidenziato dalla figura 14
che presenta un profilo simile a quello riportato in
precedenza nella figura 9.
18
Unità di misura 200720062005 2008Reagenti
Consumo reagenti
Acido cloridrico (HCL)
Idrossido di sodio (NaOH)
Calce idrata (Ca(OH)2)
Cloruro ferrico (FeCI3)
Acqua ossigenata (H2O2)
Solfuro di sodio (Na2S)
Polielettrolita
Cloruro ferroso (FeCI2)
Calcare (CaCO3)
Idrato di ammonio 25%
Idrato di idrazina
Carboidrazide
Additivo combustione gruppi 1 e 2
m3
m3
m3
m3
m3
kg
kg
m3
t
t
m3
m3
t
456
149
1.728
47
55
2.580
1.940
33
35.922
7.611
11
0
41
513
149
1.486
84
152
2.560
1.820
34
36.849
8.334
0
15
35
561
153
1.478
89
102
2.650
1.725
23
28.584
7.174
0
18
40
529
143
1.425
50
64
9.850(*)
7.000(*)
29
23.398
6.014
0
6
40
Figura 13
(*) Dal 2008 il consumo delle sostanze indicate è contabilizzato puntualmente, diversamente dai periodi precedenti in cui era solamente stimato.
2009
615
212
2.015
39
106
7.100
4.250
23
18.794
6.077
0
3
40
Dal 2005 la Centrale di Fiume Santo è autorizzata alla
emissione di CO2 ed è ricompresa nel Piano Nazionale
di assegnazione delle quote di emissione per tale gas
serra al n. 980. Un gas particolarmente negativo per la
problematica dei gas clima alteranti è certamente
l’esafluoruro di zolfo, adoperato per l’estinzione dell’arco
elettrico negli interruttori di alta tensione. Nel 2008 tale
gas è stato integrato nelle apparecchiature citate per un
quantitativo pari a 278 kg, valore in linea con quello degli
anni precedenti.
Infine è da considerare la presenza di HFC ed HCFC
nei circuiti di climatizzazione per un totale di 1.299 kg;
nel 2008 si sono avuti rabbocchi per complessivi 92 kg
di tali sostanze. Opportune azioni di controllo sono state
messe in essere per il loro monitoraggio di tali sostanze
in recepimento del Regolamento CE n. 842 e del DPR
147/06 che prevede il controllo e la registrazione delle
perdite di tali gas.
Inquinanti emessi dalla combustioneSono quegli inquinanti prodotti dalla combustione quali
il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto, le polveri, l’ossido
di carbonio e i microinquinanti.
• Il biossido di zolfo (SO2) prodotto è proporzionale allo
zolfo contenuto nel combustibile utilizzato nel processo
di combustione delle sezioni termoelettriche tradizionali.
Presso le sezioni 1 e 2 da 160 MW, l'emissione è ridotta
impiegando olio combustibile a basso tenore di zolfo
(S≤1%); il limite di emissione per queste sezioni è di
1.700 mg/Nm3. Presso le sezioni 3 e 4 da 320 MW, dove i
limiti di emissione da rispettare sono di 400 mg/Nm3,
sono stati costruiti gli impianti di desolforazione, entrati
in servizio alla fine del 1997. Il sistema di abbattimento
dell'anidride solforosa è basato sulla reazione chimica
che avviene tra il biossido di zolfo presente nei fumi e il
carbonato di calcio e la successiva ossidazione dei solfiti
e bisolfiti di calcio a solfato di calcio biidrato,
denominato comunemente gesso.
La formazione di ossidi di azoto (NO-NO2), legata alla
presenza di azoto nell’aria e nel combustibile, è funzione
della temperatura raggiunta dalla fiamma durante la
combustione. L’emissione di ossidi di azoto, presso le
sezioni 1 e 2 (i cui limiti fino al 31.12.2002 erano di 800
mg/Nm3, mentre dal 01.01.2003 sono passati a 650
mg/Nm3), viene contenuta mediante sistemi e modalità
di combustione che ne minimizzano la formazione
agendo sulla temperatura di combustione. Presso le
sezioni 3 e 4, i cui limiti sono di 200 mg/Nm3, l'emissione
degli ossidi di azoto è contenuta grazie agli impianti di
denitrificazione. Questi impianti sono entrati in funzione
alla fine del 2003 con l'utilizzo del carbone come
combustibile. Il sistema di abbattimento degli ossidi di
azoto è basato sulla riduzione catalitica degli ossidi
di azoto ad azoto elementare utilizzando l'ammoniaca
gassosa e un catalizzatore che ne favorisce la reazione.
• Le polveri derivano sia dalla combustione dell’olio
combustibile che dalla combustione del carbone.
La produzione di polveri viene controllata agendo sul
rapporto combustibile/aria comburente, sui combustibili
utilizzati e mediante l'utilizzo degli impianti di
abbattimento polveri ossia precipitatori elettrostatici.
Questi sistemi si basano sul principio che le particelle
muovendosi attraverso un campo elettrostatico ad alto
potenziale si caricano e, attraversando una zona di carica
opposta, sono captate da questa.
Il limite di emissione per le polveri, riferite alle sezioni 1
e 2 è di 40 mg/Nm3, mentre quello delle sezioni 3 e 4
è di 50 mg/Nm3.
• Il monossido di carbonio (CO) è un prodotto della
combustione incompleta, in particolare per difetto
di ossigeno, di un combustibile. L’ottimizzazione dei
parametri di combustione, quali temperatura, pressione
e portata di combustibile e comburente, consente il
contenimento della concentrazione nei fumi di questo
composto. Il monossido di carbonio è minimo in quanto
la combustione avviene in eccesso di ossigeno.
Dal 01.01.2003 il limite per il CO riferito ai gruppi 1, 2, 3 è
di 250 mg/Nm3. La ragguardevole diminuzione di CO
in concentrazione presso le sezioni 3 e 4 corrisponde
all'utilizzo del carbone.
19
Emissioni di CO2
kton
2009
4.06
2 4.
062
4.12
9 4.
129 4.
807
4.80
7
4.31
5 4.
315
3.92
8 3.
928
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
2005 2006 2007 2008
Figura 14
4.06
2
4.12
9 4.80
7
4.31
5
3.92
8
Per la gestione delle emissioni la Centrale di Fiume Santo
è dotata di strumentazioni analitiche funzionanti in
continuo (sistemi SME) installate nei camini dei gruppi
1, 2, 3 e 4 in ottemperanza al disposto del D.Lgs. 152/06
per i grandi impianti di combustione.
Dalle misure in continuo sono esonerati i Turbogas 5 e 6
per la limitazione nelle ore di funzionamento.
Le emissioni, in tale caso, sono verificate analiticamente
con una campagna di analisi da condursi annualmente
o al raggiungimento di 250 ore di funzionamento.
In figura 15 si riporta l’andamento delle emissioni
prodotte negli ultimi 5 anni.
Nel 2009 si è rilevato un incremento nelle emissioni
di SO2 ed NO2 per il diverso utilizzo dei gruppi
di generazione elettrica dettato da esigenze esterne
di Rete. Relativamente ai Turbogas TG5 e TG6, poiché
sono previsti in funzionamento limitato, i limiti alle
emissioni, con tenore di O2 del 15%, sono: NOx: 500
mg/Nm3; CO: 30 mg/Nm3; Polveri: 35 mg/Nm3; SO2:
86 mg/Nm3. Nel 2009 sono state condotte campagne di
misura di verifica da cui è emerso che si è ben al di sotto
di tali limiti.
Scarichi idrici La Centrale dispone di una rete fognaria separata
per trattare i diversi tipi di reflui in oportuni impianti
(acque acide e alcaline, acque con oli sospesi, acque
biologiche); una volta depurati i reflui raggiungono una
vasca finale munita di strumenti per il controllo in
continuo della qualità e infine scaricati a mare.
Dal grafico si nota una diminuzione media rispetto agli
anni precedenti dei reflui scaricati per il recupero dei
reflui trattati come acqua industriale.
La Centrale è autorizzata dalle Determinazioni n. 5 del
22.02.2007 e n. 65 del 18.05.2005 allo scarico in mare delle
acque reflue industriali provenienti dall’impianto di
produzione, rispettivamente dai gruppi 3 e 4 e dai gruppi
1 e 2. Tali autorizzazioni sono state rilasciate dalla
Provincia di Sassari ai sensi del D.Lgs. 152/06 e hanno
validità quadriennale. Attualmente si è in attesa della
Autorizzazione Integrata Ambientale.
Si riporta di seguito la figura 16, esplicativa
dei quantitativi scaricati nell’ultimo quinquennio.
Nella figura 17 viene riportato l’andamento tipico della
temperatura media mensile dell’acqua di raffreddamento
nel canale di scarico delle sezioni.
Opportune operazioni di esercizio garantiscono che
il limite di 35°C non venga superato agendo anche
sul carico delle sezioni.
Qualità delle acque di scaricoLa qualità delle acque scaricate, oltre a essere
analizzata sistematicamente per i parametri chimici
di pH, conducibilità, temperatura, torbidità e contenuto
di oli, è anche verificata tramite l'analisi dei parametri
chimici previsti dal D.Lgs. 152/06 dei quali si riportano
in figura 18 i valori tipici delle concentrazioni.
Contaminazione di matrici ambientaliA seguito della caratterizzazione del terreno su cui
insiste la Centrale, caratterizzazione effettuata ai sensi
del D.Lgs. 22/97 e del DM4 71/99, in alcuni dei 57 pozzi
di monitoraggio delle acque di falda sono stati riscontrati
superamenti delle concentrazioni limite nei composti
clorurati e inorganici e, in un piezometro, dei
superamenti nei parametri solfati e manganese.
20
Emissioni di inquinanti gassosi t
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
9.000
10.000
11.000
2005 2006 2007 2008 2009
SO2 NO2 equivalente Polveri CO
Figura 15
7.38
17.
381
7.49
0 7.
490 8.
842
8.84
2
7.48
1 7.
481
5.44
4 5.
444
3.69
4 3.
694
3.44
8 3.
448
4.01
3 4.
013
3.58
2 3.
582
3.09
4 3.
094
161
161
178
178
203
203
159
159
160
160
131
131
208
208
242
242
161
161
150
150
7.38
1
7.49
0 8.84
2
7.48
1
5.44
4
3.69
4
3.44
8
4.01
3
3.58
2
3.09
4
161
178
203
159
160
131
208
242
161
150
Acqua scaricata a mare x10^3 mc
953
953
924
924
894
894
838
838
834
834
780
800
820
840
860
880
900
920
940
960
980
2005 2006 2007 2008 2009
Figura 16
953
924
894
838
834
Pertanto il Ministero dell’Ambiente nella Conferenza
di Servizi Istruttoria, tenuta a marzo 2006, ha richiesto
la messa in sicurezza di emergenza (MISE) di quei
piezometri nei quali è stato rilevato il superamento.
La Centrale ha attivato quanto disposto dalla Autorità
sviluppando un programma di azioni che prevede
il monitoraggio periodico della qualità delle acque
sotterranee e lo spurgo con conseguente trattamento
del refluo dei piezometri anomali.
Tale programma è stato approvato nella Conferenza
di Servizi Decisoria tenutasi il 30 agosto 2006.
I monitoraggi fino a oggi effettuati hanno stabilito
che non vi è incremento nei parametri chimici rispetto
ai valori presi a riferimento iniziale.
21
Media mensile temperature allo scaricot °C
5
10
15
20
25
30
35
40
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Figura 17
gr 3 gr 4 lim. di Leggegr 1-2
Unità di misura Limiti D.Lgs. 152/06Valori 2008Parametro
Valori tipici delle concentrazioni
pH
Azoto ammoniacale (NH4)
Azoto Nitrico (N)
Azoto Nitroso (N)
C.O.D. (O2)
Idrocarburi totali
Solfiti come (SO3)
Solidi sospesi totali
Tensioattivi totali
Alluminio
Antimonio
Arsenico
Boro
Cadmio
Cloro
Cromo totale
Ferro
Manganese
Mercurio
Nichel
Piombo
Rame
Selenio
Vanadio
Zinco
pH
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
8,2
<0,5
1
<0,025
48
<0,05
<0,1
37
<0,05
0,1
<0,005
<0,02
4,9
<0,01
<0,05
<0,03
0,03
<0,01
<0,002
0,01
<0,05
<0,01
0,01
<0,01
<0,03
5,5-9,5
15
20
0,6
160
1
80
2
1
-
0,5
10
0,02
0,2
2 Cr3 - 0,2 Cr6
2
2
0,005
2
0,2
0,1
0,03
-
0,5
Figura 18
Pe
r H
SE
: in m
an
ca
nza
de
l file n
ativ
o e
xce
ll,
no
n p
ossia
mo
inse
rire i d
ati, a
sp
ettia
mo
l’invio
de
l file
RifiutiLa classificazione dei rifiuti è eseguita in conformità al
D.Lgs. 152/06 e successive integrazioni e modifiche sulla
base delle analisi effettuate da laboratori specializzati.
Le scelte inerenti alle modalità di smaltimento sono
operate privilegiando il recupero e il riutilizzo del rifiuto.
Le operazioni di deposito preliminare all’interno della
Centrale sono effettuate in forza all'autorizzazione
n. 115/IV del 11 febbraio 2003, rilasciata dell'Assessorato
Difesa Ambiente della Regione Sardegna e attualmente
valida in quanto ricompresa nel procedimento di
Autorizzazione Integrata Ambientale.
Tale autorizzazione individua apposite aree di deposito
preliminare e fissa un limite quantitativo massimo per i
rifiuti speciali non pericolosi (54.000 t.) e per i rifiuti
speciali pericolosi (6.193,30 t.); tali quantità sono sempre
rispettate. Si riporta in Appendice un elenco dei rifiuti
prodotti dalla Centrale.
Tutte le fasi di movimentazione dei rifiuti, dalla
produzione allo smaltimento, sono svolte nel rispetto
di regole interne che garantiscono la corretta
applicazione della normativa vigente; le quantità
prodotte sono smaltite in modo differenziato e sono
riportate su registri dedicati.
Di seguito si riporta l’andamento di produzioni,
smaltimenti e recupero dei rifiuti suddivisi per categoria,
negli ultimi cinque anni di gestione.
I rifiuti non pericolosi che la Centrale produce sono
essenzialmente le ceneri leggere da combustione
del carbone e il gesso della desolforazione.
I rifiuti pericolosi sono costituiti essenzialmente dalle
ceneri da olio combustibile provenienti dalle caldaie
delle unità 1 e 2 funzionanti a olio.
Rumore esternoNel 2008 si è provveduto a effettuare una campagna
di misure ambientali concernente il rumore emesso
dalla Centrale.
Tale campagna di indagini, condotta da una ditta
qualificata esterna, ha potuto accertare che
la Centrale è correttamente inquadrata come
classificazione acustica nel territorio in cui è localizzata.
I risultati delle misure sono riportati in un rapporto
tecnico e disponibili in visione presso l’archivio
ambientale della Centrale.
Rumore internoA seguito del D.Lgs. 81/08 è stata aggiornata la
valutazione dei rischi di esposizione al rumore per
il personale operante nella Centrale di Fiume Santo.
A livello operativo sono state elaborate le mappe con
zonizzazione delle aree e sono state delimitate le aree
maggiori di 85 dBA secondo quanto previsto dalla norma
citata.
Campi elettromagneticiIn adempimento a precisi disposti del D.Lgs. 81/08,
sono state aggiornate le misure riguardanti la
esposizione a campi elettromagnetici del personale
operante in centrale.
Dalle misure effettuate si è potuto verificare che
le emissioni sono al di sotto dei limiti raccomandati dalla
normativa e sono limitate alle immediate vicinanze delle
apparecchiature fonte delle radiazioni; sono invece
assolutamente trascurabili oltre i confini fisici della
Centrale.
RiÞuti non pericolosit Prodotti Recuperati
243.
623
243.
623
273.
748
273.
748
204.
956
204.
956
190.
119
190.
119
221.
096
221.
096
198.
007
198.
007
180.
288
180.
288
168.
981
168.
981
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
450.000
2005 2006 2007 2008 2009
177.
938
177.
938
152.
681
152.
681
Figura 19
243.
623
273.
748
204.
956
190.
119
221.
096
198.
007
180.
288
168.
981
177.
938
152.
681
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
2005 2006 2007 2008 2009
1.34
8 1.
348
1.35
6 1.
356
3.11
33.
113
811
811
1.45
7 1.
457
154
154
21
21
37
37
576
576
2424
Figura 20
RiÞuti pericolosit Prodotti Recuperati
1.34
8
1.35
6
3.11
3
811
1.45
7
154
21
37
576
24
22
Gli aspetti ambientali indirettiNel processo valutativo degli aspetti ambientali, sono
stati identificati gli aspetti ambientali indiretti.
Tra tutti il più rilevante è quello della gestione delle ditte
esterne appaltatrici di lavori.
In quanto tali i loro comportamenti potrebbero
ingenerare impatti di tipo ambientale; pertanto è stata
sviluppata all’interno del Sistema di Gestione ambientale
una metodologia che consente di tenere costantemente
sotto controllo il loro operato.
In ogni lavorazione a esse è affiancato un Assistente
Tecnico E.ON Produzione che ha il compito
di supervisionare le attività con particolare riferimento
agli aspetti ambientali e di sicurezza.
Gestione delle imprese esterneLa presenza continua di collaboratori interni ed esterni
comporta una specifica attenzione per quanto riguarda
le problematiche di sicurezza.
A tal fine è stato sviluppato un sistema dedicato che
in maniera automatica consente in tempo reale
di comprendere l’effettiva consistenza degli organici,
fattore indispensabile per la gestione di situazioni
di emergenza.
1723
Ai sensi del D.Lgs. 81/08, la Centrale si configura
come Unità Produttiva e, conseguentemente, sono
individuate le figure coinvolte in materia di Sicurezza.
Il datore di lavoro ai fini della sicurezza è il Capo
Centrale, il quale, a sua volta, organizza il Servizio
di Prevenzione e Protezione (SPP) e designa il relativo
Responsabile (RSPP), gli Addetti al Servizio (ASPP)
e il Medico Competente (MC). Inoltre sono eletti dai
lavoratori stessi i Rappresentanti per la Sicurezza (RLS)
al fine di assicurare la consultazione e la partecipazione
dei dipendenti nelle questioni relative alla sicurezza
sul posto di lavoro. Nella sede della Centrale è inoltre
conservato il Documento di Valutazione dei Rischi,
elaborato e aggiornato in ottemperanza alla legge
vigente. Nell'affidamento di lavori a imprese appaltatrici
è osservato scrupolosamente quanto previsto dal nuovo
D.Lgs. 81/08. In particolare, ogni attività è preceduta da
una riunione di coordinamento per la sicurezza,
formalizzata con apposito verbale sottoscritto dalle parti,
ai fini dell’adozione di adeguate misure di sicurezza nella
gestione di eventuali interferenze tra le varie attività
lavorative.
La costante attenzione prestata nei confronti della
sicurezza si traduce in un contenuto livello
di infortuni sul lavoro. Nel seguito sono esposti gli
andamenti degli indici infortunistici di frequenza (If)
e gravità (Ig) della Centrale e dell’intera società E.ON
Produzione. Nel periodo di osservazione riportato non
si sono verificati incidenti mortali o che abbiano
provocato invalidità permanenti. Il netto miglioramento
rispetto all’anno precedente è riconducibile alla
pressante attenzione posta alla questione.
I dati relativi alla Centrale sono riportati nella figura 21.
La Sicurezza e la Salute negli ambienti di lavoro rappresentano, insieme alla tutela dell’Ambiente, temi di interesse prioritario per la Centrale Termoelettrica di Fiume Santo e per E.ON Produzione.
Salute e Sicurezza
24
200720062005 2008 2009
Indici di frequenza e gravità della Centrale di Fiume Santo
Figura 21
If Centrale Fiume Santo
Ig Centrale Fiume Santo
8,67
0,67
11,35
0,23
19,57
0,50
2,07
0,25
2,11
0,01
I dati relativi al Gruppo sono invece riportati nella
figura 22.
Al fine di gestire le possibili situazioni di emergenza,
la Centrale si è dotata di un “Piano di Emergenza
Interno” in cui sono trattate situazioni critiche
correlabili agli aspetti ambientali significativi.
In particolare, sono presi in considerazione:
• incendio;
• esplosione;
• sversamenti di olio combustibile;
• sversamenti di reagenti chimici;
• fuoriuscita di gas di combustione e/o gas infiammabili;
• sviluppo di gas a seguito della rottura di serbatoi
di reagenti chimici.
Tutto il personale della Centrale è stato informato
dell'esistenza del Piano ed è stato addestrato, tramite un
programma annuale di esercitazioni, ad affrontare le
possibili situazioni di emergenza ambientale.
Nel 2009 la Centrale ha raggiunto l’importante obiettivo
della certificazione OHSAS 18001.
L’adozione dello standard OHSAS da parte di E.ON
Produzione esprime la volontà aziendale di eccellere non
solo nel proprio comportamento ambientale, ma anche
nella tutela della salute e della sicurezza dei propri
collaboratori.
Le radiazioni ionizzantiLa detenzione e l’uso di sostanze radioattive sono trattati
nell’ambito della valutazione del rischio effettuata ai
sensi del D.Lgs. 230/95 e in applicazione del D.Lgs. 81/08.
La procedura per la gestione delle sorgenti radioattive
è stata diffusa al personale con disposizione di servizio
a firma del Capo Centrale e inserita nella raccolta delle
disposizioni di sicurezza.
L’esperto qualificato ha effettuato la relazione sui rischi
per la salute dei lavoratori e della popolazione dovuti
all’impiego di radiazioni ionizzanti.
La Centrale gestisce cinque misuratori di polveri sospese
nelle rispettive cabine di monitoraggio della qualità
dell’aria dislocate nel territorio circostante.
Tali misuratori contengono all’interno una sorgente
radioattiva di C14. Dalla valutazione del rischio
effettuata non risulta nessuna esposizione per la
popolazione circostante neppure in condizioni
accidentali.
I materiali contenenti l’amiantoPresso la Centrale sono state censite tutte le parti
di impianto al fine di valutare la presenza dell'amianto;
dal censimento risulta che non esistono materiali
costituiti esclusivamente da amianto, ma che lo stesso
è presente allo stato completamente inglobato negli
elementi di alcuni manufatti strutturali o in elementi
di componenti meccanici tipo guarnizioni.
Il quantitativo di tali materiali si stima in una decina
di tonnellate.
La presenza di amianto non assume quindi un carattere
25
200720062005 2008 2009
Indici di frequenza e gravità del Gruppo E.ON Produzione
Figura 22
If E.ON Produzione
Ig E.ON Produzione
7,29
0,41
8,13
0,21
8,37
0,21
5,25
0,22
3,80
(*)
(*) L’indice Ig di Gruppo non viene piu’ calcolato a partire dal 2009.
diffuso, ma risulta ben definita, anche sotto l'aspetto
fisico, e circoscritta a determinate e note parti
d'impianto; in ogni modo lo stato di conservazione è
garantito secondo la metodologia Enel-Index adottata
dalla Centrale e validata a livello nazionale.
Nel 2009 sono stati prodotti e smaltiti 38 kg di rifiuti
contenenti amianto.
Ai primi del 2010 si completerà un importante intervento
di bonifica di un fabbricato adibito in passato a
spogliatoio per le ditte esterne, che contiene amianto
inglobato nella pannellatura perimetrale.
Il rischio da incendioLa Centrale di Fiume Santo è dotata del certificato
di prevenzione incendi ai sensi del DPR 37/98 in
conseguenza dei disposti del DPR 577/82 poiché la sua
attività rientra in quelle previste per tale adempimento.
Tale certificato, n°508, rilasciato dal Comando Provinciale
dei Vigili del Fuoco di Sassari in data 07.02.2006, è stato
rinnovato per tre anni alla scadenza del 07.02.2009,
portando il successivo rinnovo al 07.02.2012.
26
Le relazioni con il territorio Le relazioni intrattenute con il territorio sono buone per
la via scelta da E.ON Produzione dell’assoluta trasparenza
e condivisione delle scelte. Le Autorità rappresentative
del Territorio (Sindaci dei Comuni di Sassari e Porto
Torres, Presidente della Provincia, rappresentanti
dell’Arpas) sono costantemente mantenute informate
su ogni problematica ambientale, anche grazie alla
partecipazione stabilita nella Convenzione tra i Comuni
di Sassari e Porto Torres con E.ON Produzione tramite
la Commissione Ambiente.
Questa si riunisce con cadenza mensile per esaminare
i dati ambientali derivanti dal funzionamento della
Centrale.
Le visite in impiantoNel 2009 la Centrale di Fiume Santo è stata visitata
da numerosi studenti.
L’iniziativa, curata da un gruppo di tecnici della centrale,
ha soddisfatto le richieste pervenute dai diversi Istituti
del territorio (dalle scuole elementari agli atenei)
che hanno visitato gli impianti e svolto attività didattica
nell’apposita aula attrezzata, manifestando evidente
interesse e soddisfazione per le attività loro proposte.
Gli incidenti ambientaliNel 2009 non si sono registrati incidenti ambientali.
Ci piace pensare che ciò sia dovuto principalmente
all’elevato livello di attenzione e di risorse investite
al riguardo.
I rapporti con il Territorio e la Comunità
I rapporti con l’esterno
Figura 23 - Rappresentanza studentesca in Centrale
27
Gli obiettivi in campo ambientaleIn relazione alla Politica Ambientale e della Sicurezza
adottata dalla Centrale di Fiume Santo e agli impegni
assunti nei confronti delle Autorità locali, tenuto conto
delle risorse economiche e del piano industriale
complessivo di E.ON Produzione, si sono programmate
le azioni e predisposti i piani finalizzati al miglioramento
delle prestazioni ambientali, riassunti nel programma
ambientale di seguito riportato.
In coerenza con la Politica Ambientale adottata e con gli indirizzi del vertice aziendale, la Centrale si è dotata di chiari obiettivi di miglioramento ambientale.
Il programma ambientale
Stato avanzamento degli obiettivi del programma 2008-2011
Sostanze pericolose
Rifiuti
Sostituire una sostanza chimicacon un'altra menopericolosa per l’ambiente e l’igiene
Riduzione produzione rifiuti
Sostituire la carboidrazide adope-rata nei gr. 3-4 con ossigeno gassoso peril condizionamentodel ciclo termico
Diminuire la produzione di ceneri pesanti che vengonoconferite come rifiuti,mediante macina-zione delle stesse e reintroduzione in caldaia
Terminare l’opera entroil 31.12.2008
Riduzione del 30% delquantitativo di ceneripesanti rispetto all’anno precedente
Manutenzionedi Centrale
Reparto Combustibili di Centrale
31.12.2008
30.12.2009
Esternee interne
Risorseinterne
Comparto Obiettivi Interv. proposto Traguardi Respons. Risorse Scad. Stato avanzam.
Figura 24 - segue In corso Realizzato Rinviato o abrogato
28
29
Stato avanzamento degli obiettivi del programma 2008-2010
Energia
Risorse
Servizi Comuni/Rumore
Depositocombustibili/Sostanze pericolose
ITAA/Sostanze pericolose
Carbonile/Igiene e Ambiente
Nastri trasporto carbone eTorri travaso/Sicurezza
Fabbricatocontenenteamianto inglobato
Olio mineralelubrificantein macchinaria contattocon acqua
Recupero energia dabiomasse
Risparmio di risorsenaturali primarie
Ridurre la rumorositàdegli impianti acquademi
Ridurre la quantità di sostanze pericolose
Ridurre l’utilizzo disostanze chimichepericolose
Ridurre la polverositàal carbonile
Estinzione incendioin fase iniziale
Diminuire i quantita-tivi di amianto inglobato
Diminuire i quantita-tivi di sostanze pericolose in luoghisensibili
Recuperare l’energiacontenuta nelle biomasse vegetali
Recuperare l’acquaprocessata negli impianti di tratta-mento reflui acqueacide e alcaline
Insonorizzare gli impianti EV100-200con sostituzionedegli eiettori
Ridurre il quantitativo di gasolio stoccato
Recuperare l’ammoniaca dal ciclodi trattamento acque
Installare un sistemadi acqua nebulizzatain luogo del sistemaad acqua frazionata
Installare un sistemadi estinzione incen-dio ad acqua frazio-nata lungo i nastricarbone e le torri di travaso
Rimuovere il fabbricato adibito a spogliatoio dittepresso unità 1 e 2
Sostituzione olio lubrificante mineralecon olio biodegrada-bile
Processare un quantita-tivo di biomasse equiva-lente al 10% del calorefornito con il carbonesu base mensile
Incrementare la quan-tità di acqua recuperatafino a raggiungerel’80% dei volumi trattatisu base annua
Abbattere le emissionidi 10 dBa a 1 metrodalla sorgente
Limitare lo stoccaggiodi gasolio a 2.500 t
Recuperare almeno 2 m3 all’anno
Risparmio di consumodi acqua frazionata del 25% su base annua
Terminare l’opera entroil 31.12.2010
Termine attività
50% attività entro il2010 e 50% entro il 2011.
Manutenzione di Centrale
Esercizio di Centrale
Manutenzione di Centrale
Manutenzione di Centrale
Esercizio di Centrale
Manutenzione di Centrale
Manutenzione di Centrale
Manutenzione di Centrale
Manutenzione di Centrale
30.12.2009
31.12.2009
31.12.2010
30.07.2009
31.12.2009
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2011
Prorogato al 30.09.2010 inquanto l’impianto è in corso di realizzazione
Prorogato al31.12.2011 per ritardo nelle forniture
Sospeso in attesa dicostruz. nuovo car-bonile a seguito delnuovo gruppo FO7
Prorogato al31.03.2010 per ritardo nella consegna dei lavori
Esterne3 Ml di €
Interne
Esterne500.000 €
Interne
Interne
Esterne1 Ml di €
Esterne 250.000 €
Esterne 250.000 €
Esterne18.000 €
Comparto Obiettivi Interv. proposto Traguardi Respons. Risorse Scad. Stato avanzam.
In corso Realizzato Rinviato o abrogato
Il monitoraggio delle prestazioni ambientaliPrincipali indicatori di prestazione ambientale
Si riportano di seguito gli indicatori che consentono
di valutare le prestazioni ambientali della Centrale
nel medio periodo.
Gli indicatori sono rapportati alla produzione lorda di energia
espressa in GWh, ad eccezione del “consumo specifico” che è
rapportato al kWh per dare risalto immediato riguardo
l’efficienza energetica del processo di conversione da energia
termica del combustibile, usualmente valutata in kcal, ad
energia elettrica valutata usualmente in kWh.
L'indicatore relativo alla Biodiversità non è stato calcolato
nella modalità richiesta dal Regolamento Emas perchè
ritenuto poco significativo per la realtà in esame.
Il consumo specifico medio di centrale è risultato piu’ alto di
quello dell’anno precedente per effetto dell’utilizzo delle
sezioni a carbone ad una potenza piu’ bassa di quella
nominale per esigenze della Rete elettrica regionale
Le emissioni di SO2 ed NO2 equivalente sono aumentate per
effetto del maggiore utilizzo delle sezioni ad olio combustibile
determinato sempre da esigenze della Rete elettrica.
Tutti gli altri indicatori risultano in linea o in riduzione rispetto
l’anno precedente in conseguenza di migliori pratiche
operative adottate.
30
Figura 25 - La Centrale di Fiume Santo
31
2526
2496
2624
2642
2607
3,2
88
1,6
0,8
0,03
0,03
0,89
0,89
0
2,0
182
4,22
1,33
38
0,13
86
4
480.000
1.050.000
100.709
2.592
2.542
2.593
2.565
2.576
3,2
86
1,28
0,73
0,04
0,04
0,92
0,92
0
2,0
194
5,49
1,41
45
0,34
89
3
480.000
1.050.000
100.709
2.617
2.591
2.539
2.577
2.564
2,8
84
1,55
0,74
0,03
0,03
0,90
0,90
0
2,1
186
5,94
1,49
43
0,17
88
3
480.000
1.050.000
100.709
2.525
2.454
2.528
2.527
2.521
2,5
71
1,66
0,75
0,04
0,05
0,90
0,90
0
2,2
173
6,91
1,56
51
0,25
72
11
480.000
1.050.000
100.709
2.512
2.486
2.559
2.562
2.550
2,3
68
1,56
0,72
0,04
0,04
0,86
0,86
0
2,1
198
7,47
1,58
51
0,28
91
231
480.000
1.050.000
100.709
kcal/kWh
kcal/kWh
kcal/kWh
kcal/kWh
kcal/kWh
m3/GWh
%
t/GWh
t/GWh
t/GWh
t/GWh
kt/GWh
ktCO2eq/GWh
tCFC11/GWh
tSO2eq/GWh
m3/GWh
t/GWh
t/GWh
t/GWh
t/GWh
%
%
m2
m2
m2
Unità di misura 200720062005 2008 2009
Consumo specifico netto di combustibile
Gli indicatori
Figura 26
Gruppo 1
Gruppo 2
Gruppo 3
Gruppo 4
Medio netto di Centrale
Risorse idriche
Totale utilizzo risorse idriche
Recupero di acqua
Emissioni in atmosfera
SO2
NOx
Polveri
CO
CO2 da combustione
GWP100 Potere di riscaldamento globale
ODP potenziale di abbattimento dell’ozono
Potere di acidificazione
Scarichi idrici
Acque reflue scaricate
Reagenti esercizio
Calcare
Ammonio idrato
Rifiuti da attività ordinarie
Rifiuti non pericolosi prodotti
Rifiuti pericolosi prodotti
Recupero dei rifiuti non pericolosi
Recupero dei rifiuti pericolosi
Biodiversità
Superficie permeabile (a verde)
Superficie impermeabile
Superficie edificata
L’adesione a questo obiettivo implica alcuni passaggi
fondamentali, quali:
• l’adozione di un sistema di gestione ambientale
ISO:14001;
• la valutazione sistematica, obiettiva e periodica
dell’efficacia di tale sistema;
• l’informazione sulle prestazioni ambientali e il dialogo
aperto con il pubblico e gli altri soggetti interessati;
• la partecipazione attiva dei dipendenti, il loro
coinvolgimento e la loro solida formazione ambientale.
Il citato Sistema di Gestione Ambientale, a sua volta,
rappresenta lo strumento di base per perseguire
il miglioramento delle prestazioni ambientali e si basa
sulla “Ruota di Deming”: pianificazione, attuazione,
verifica e miglioramento.
Il sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) è fondato sul principio delmiglioramento continuo delle prestazioni ambientali dell’organizzazione.
Il sistema di gestione ambientale
32
Figura 27: La Centrale di Fiume Santo
Secondo quest’ottica, la Direzione ha adottato una
politica integrata ambiente e sicurezza nella quale sono
dichiarati i princípi, le intenzioni e gli obiettivi che si
propone di perseguire.
Da questo documento discende il programma di
miglioramento, che raccoglie gli obiettivi individuati non
solo in base agli impegni assunti dalla Direzione, ma
anche in base alle leggi ambientali di riferimento, agli
aspetti significativi dell’organizzazione e ad altri fattori
rilevanti.
Come strumento operativo la Centrale adotta un sistema
organico di procedure che regolano la gestione di tutte
le problematiche ambientali, in particolare la gestione
dei rifiuti, delle risorse idriche, delle emergenze da
contaminazione del suolo e acque in sottosuolo
e marine costiere.
In tali procedure sono individuati i compiti e le
responsabilità di carattere ambientale dei vari
collaboratori coinvolti.
Verso tutto il personale è inoltre effettuata una
formazione continua sugli aggiornamenti legislativi,
sull’individuazione di nuove criticità ambientali,
sugli obiettivi di miglioramento e su altri aspetti
ambientalmente rilevanti.
L’intero sistema di gestione è controllato mediante audit
interni e verifiche di terza parte.
33
34
Stazione
Tabella SO2
Stintino
P.S. Nicola
Campanedda
Li Punti
Platamona
DM 60/02 Limiti di legge: Media oraria = 350 µg/mc Media giornaliera = 125 µg/mc
Figura 28
*Media della concentrazione media oraria nell'arco del periodo **Numero medie giornaliere superiori ai valori limite ***Numero medie orarie superiori ai valori limite
Media* ** ***
2009
2
3
2
1
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Media* ** ***
2008
3
5
2
3
4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Media* ** ***
2007
4
4
3
4
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Media* ** ***
2006
4
2
2
2
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Media* ** ***
2005
4
0
2
2
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Il territorio circostante la Centrale di Fiume Santo è
sottoposto al monitoraggio dello stato di qualità dell’aria
mediante una rete costituita da 5 postazioni di tipo
chimico e due postazioni per l’acquisizione e la
registrazione dei principali parametri meteorologici; di
seguito si riportano i dati aggiornati;
Le immissioni inquinanti sul territorio circostante la centrale.
Effetto locale delle sostanze inquinanti emesse
35
Stazione
Tabella NO2
Stintino
P.S. Nicola
Campanedda
Li Punti
Platamona
DM 60/02 Limite di legge=200 µg/mc
Figura 29
*Media della concentrazione medie orarie nell'arco del periodo **Numero medie orarie superiori ai valori limite
**
3
8
4
10
6
0
0
0
0
0
Media*
2009
**
2
7
2
10
6
0
0
0
0
0
Media*
2008
**
4
7
3
12
6
0
0
0
0
0
Media*
2007
**
6
7
3
8
5
0
0
0
0
0
Media*
2006
**
3,1
7,2
2,6
7,5
5,9
0
0
0
0
0
Media*
2005
Stazione
Tabella - Polveri
Stintino
P.S. Nicola
Campanedda
Li Punti
Platamona
DM60/02 Limite di legge= 50 µg/mc
Figura 30
*Media della concentrazione media oraria nell'arco del periodo ** Dati periodo dal 01.08.2005 al 31.12.2005 ***Numero medie giornaliere superiori ai valori limite
***
11
7
9
14
16
0
0
0
2
1
Media*
2009
***
14
8
11
14
14
6
2
3
6
3
Media*
2008
***
18
19
14
22
17
9
3
2
7
3
Media*
2007
***
18
17
16
20
17
10
4
4
9
7
Media*
2006
***
15
17
15
20
15
1
1
1
1
0
Media*
2005**
36
Appendici
I rifiuti prodotti (kg)
Quantità conferita
per recupero (kg)
Quantità prodotta
nell'anno (kg)Descrizione del rifiuto CER
06 03 16
08 01 12
10 01 01
10 01 02
10 01 05
10 01 07
10 01 21
12 01 17
15 01 02
15 02 03
16 01 03
16 02 16
16 03 04
16 05 09
16 11 06
17 01 03
17 02 02
17 02 03
17 03 02
Ossidi metallici
Pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui alla voce 08 01 11
Ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia
Ceneri leggere di carbone
Rifiuti solidi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi
Rifiuti fangosi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei
fumi
Fanghi da trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce 10 01 20
Materiale abrasivo di scarto, diverso da quello di cui alla voce 12 01 16
Plastica a recupero
Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla
voce 15 02 02
Pneumatici fuori uso
Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce
16 02 15
Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce 16 03 03
Sostanze chimiche di scarto div. da quelle di cui alle voci 16 05 06, 16 05 07 e 16 05 08
Rivestimenti e refrattari inutilizzabili
Isolatori in porcellana e mattonelle in cemento
Vetro da demolizione
Plastica
Miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce 17 03 01
17.240
0
3.292.440
135.615.174
25.701.660
0
12.609.750
0
690
9.160
0
4.430
197.505
120
0
800
600
181.835
0
0
0
0
125.982.474
26.504.176
0
0
0
1.300
0
0
4.470
0
0
0
0
0
0
0
Figura 31
37
I rifiuti prodotti (kg)
Quantità conferita
per recupero (kg)
Quantità prodotta
nell'anno (kg)Descrizione del rifiuto CER
17 04 02
17 04 05
17 04 11
17 05 04
17 06 04
17 09 04
19 05 01
19 08 05
19 09 04
19 09 05
19 13 08
20 01 01
20 01 38
20 03 01
20 03 03
06 04 05
06 02 04
08 03 17
10 01 04
10 01 13
12 01 12
13 02 05
13 03 01
15 01 10
15 02 02
16 02 09
16 05 04
16 06 02
16 06 01
16 07 08
16 07 09
16 10 01
17 06 01
17 05 03
17 06 03
20 01 21
20 01 35
Alluminio
Ferro e acciaio
Cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10
Terra e rocce
Altri materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 17 06 01 e 17 06 03
Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci
17 09 01, 17 09 02 e 17 09 03
Parte di rifiuti urbani e simili non compostata
Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane
Carbone attivo esausto
Resine a scambio ionico saturate o esaurite
Rifiuti liquidi acquosi prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di falda
Carta e cartone
Legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37
Rifiuti urbani non differenziati
Residui della pulizia stradale
Rifiuti contenenti altri metalli pesanti
Idrossido di sodio e di potassio
Toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose
Ceneri leggere di olio combustibile e polveri di caldaia
Ceneri leggere prodotte da idrocarburi emulsionati usati come carburante
Cere e grassi esauriti
Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione
Oli isolanti e termoconduttori di scarto, contenenti PCB
Imballaggi contenenti residui di sostenze pericolose
Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e
indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose
Trasformatori e condensatori contenenti PCB
Gas in contenitori a pressione, contenenti sostanze pericolose
Accumulatori al nichel cadmio
Batterie al piombo
Rifiuti contenenti oli
Rifiuti contenenti altre sostanze pericolose
Soluzioni acquose di scarto, non contenenti sostanze pericolose
Materiali isolanti contenenti amianto
Terra e rocce, contenenti sostenze pericolose
Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose
Tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio
Computer fuori uso compresi i monitor
1.130
161.020
4.635
0
0
73.820
0
0
0
4.440
0
8.320
9.680
35.580
0
0
0
0
525.750
0
680
12.434
0
680
7.890
0
0
583
895
5.790
0
0
0
0
18.500
1.500
1.320
1.430
173.590
4.660
0
0
0
0
0
0
0
0
8.800
0
0
0
0
0
0
0
0
0
12.414
0
640
8.140
0
0
560
1.060
0
0
0
0
0
0
0
1.320
Figura 32
38
Gli aspetti ambientali significativiNella seguente tabella è riportata la lista degli aspetti
ambientali significativi emersi dalla valutazione
effettuata.
Descrizione aspetto CG C.ES SComparto
Uso di
Combustibili
ed Energia
Uso risorse idriche
Consumo e Uso
Materie Prime
Emissioni
in atmosfera
Scarichi idrici
Contam. matrici
ambientali
Rifiuti
Rumore esterno
Campi
Elettromagnetici
Impatto
paesaggistico
Mobilità e
Trasporti
Gestione Imprese
esterne e loro
operatività
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
I
I
I
N
A
N
N
N
N
N
N
N
A
N
A
N
N
E
E
E
N
N
N
N
N
N
N
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
2
3
3
3
3
3
3
3
Aspetti ambientali significativi
Utilizzo di combustibili per la produzione di vapore: OCD nei gruppi 1 e 2,
carbone e OCD nei gruppi 3 e 4 e gasolio nei gruppi 5 e 6
Utilizzo di combustibile gasolio per il funzionamento diesel di emergenza e per avviamento
gruppi termoelettrici
Dissipazione di energia termica contenuta nei fumi
Consumo di energia elettrica da parte delle utenze elettriche di convogliamento e trattamento
fumi: elettrofiltri per l'abbattimento delle polveri, scambiatori ljungstrom, ventilatori…
Consumo di energia elettrica da parte delle utenze di Centrale collegate alla rete a bassa
tensione (ITAR, DEMI, nastri di trasporto carbone, mulini, pompe, ventilatori…)
Prelievo di acqua di falda da 2 pozzi e prelievo di acqua potabile dall’acquedotto pubblico
Produzione e utilizzo di acqua demineralizzata per il reintegro del condensato a valle del
condensatore, nel ciclo del vapore
Utilizzo di acqua industriale (prelevata da pozzo – non trattata) per scopi produttivi: lavorazioni
nelle officine, lavaggi di parti di impianto e piazzali, raffreddamento di parti in temperatura e
altri attività
Consumo di sostanze chimiche come reagenti di impianto per processi di ambientalizzazione
(calcare, idrato di ammoniaca, ecc.)
Emissione in atmosfera di SO2, CO2, CO, NOx , polveri dalla ciminiera
Possibili emissioni dalla ciminiera in fase di avviamento di incombusti e polveri fuligginose
(fumate nere e smuts)
Emissioni fuggitive di vapori d'olio lubrificante in atmosfera per l'esercizio di tutti i macchinari
Emissioni fuggitive di SF6, HCFC, NH3 e di HCl da recipienti di contenimento
Scarico in mare di acque reflue trattate
Impatto termico allo scarico delle acque di raffreddamento del ciclo termico (condensatore) e
allo scarico delle acque di raffreddamento macchinari vari
Sversamenti incontrollati nella rete di raccolta acque reflue meteoriche e scarico accidentale nei
corpi recettori
Perdite accidentali di reagenti chimici dagli impianti
Spandimento e infiltrazione accidentale nel terreno di reagenti chimici o combustibili liquidi
Produzione di rifiuti dalle varie attività e processi (fanghi da depurazione, ceneri da combustione,
imballaggi da merci in entrata, parti di impianto obsolete, urbani)
Impatto acustico generale causato dalla Centrale
Impatto elettromagnetico dovuto all'esercizio dell'alternatore di gruppo (e dei condotti a sbarre
fino al trasformatore di gruppo)
Impatto sul paesaggio legato alla presenza delle ciminiere (altezza massima 200 m), degli edifici
che ospitano la sala macchine e delle caldaie dei gruppi
Flusso di automezzi provocato dai trasportatori di rifiuti, da e verso la Centrale
Flusso di automezzi da e verso la Centrale per movimentare materiali e personale
Produzione rifiuti dovuta alle attività delle Ditte Terze in Centrale
Figura 33
Legenda delle abbreviazioni: C.G. = controllo gestionale. D = aspetto diretto: il controllo dell’aspetto ambientale è completamente interno all’organizzazione.I = aspetto indiretto: il controllo dell’aspetto ambientale è condiviso tra l’organizzazione e terze parti, o completamente detenuto da terzi. C.ES. = condizioni di esercizioN = aspetto ambientale in condizioni di normale esercizio dell’impianto. A = aspetto ambientale in condizioni di esercizio non routinario. E = aspetto ambientale in condizioni di emergenza. S = signiÞcatività.
39
Il quadro autorizzativo della CentraleAttualmente la Centrale è in attesa della Autorizzazione
Integrata Ambientale, provvedimento sostitutivo delle
singole autorizzazioni relative agli scarichi idrici, alle
emissioni in atmosfera ed alla gestione dei rifiuti.
Il quadro autorizzativo della Centrale
Figura 34
Data scadenza
(gg/mm/aa)
Validità mesiData documentoIdentificazione
documentoAutorizzazione
Certificazione EMAS
Certificazione ISO 14001:04
Autorizzazione scarico acque reflue industriali gruppi 1, 2, 3 e 4 e
acque mare scarico termico gruppi 3 e 4
Autorizzazione scarico acque mare scarico termico gruppi 1 e 2
Voltura a E-On dell’Atto formale per mantenere e gestire
un carbondotto e un oleodotto
Licenza esercizio Oli Minerali
Notifica Azienda a rischio incidenti rilevanti (ex. DL334/99)
Licenza di officina elettrica
Certificato di prevenzione incendi
Autorizzazione alla costruzione e esercizio di due turbogas a gasolio
da 40 MWe cadauno
Autorizzazione alla emissione di gas serra
Autorizzazione svolgimento operazioni portuali
Autorizzazione all’uso di radioapparati
Autorizzazione prelievo acqua da pozzi
Autorizzazione alla costruzione ed esercizio di due gruppi
termoelettrici denominati FO1 e FO2
Autorizzazione alla costruzione ed esercizio di due gruppi
termoelettrici denominati FO3 e FO4
Autorizzazione alla costruzione ed esercizio di due desolforatori
e denitrificatori asserviti ai gruppi FO3 e FO4
Convenzione tra E-On Produzione e i Comuni di Sassari e Porto Torres
per il funzionamento a Carbone/gas dei gruppi 3 e 4
Convenzione tra Enel e il Comune di Sassari per la costruzione ed
esercizio dei gruppi 1 e 2 funzionanti ad olio denso
Protocollo intesa PMP Sassari su emissioni di gas inquinanti da
combustione
Protocollo intesa PMP Sassari su immissioni di gas inquinanti da
combustione
Autorizzazione al Deposito preliminare dei rifiuti. (Variazione)
Autorizzazione al progetto definitivo degli interventi sul terreno
contaminato da orimulsion
36
12
24
48
360
fino a nuova
fino a nuova
fino a nuova
36
fino a nuova
12
108
360
fino a nuova
fino a nuova
60 da originaria
115/IV del
11.02.2003
15.12.2005
29.04.2005
22.02.2007
18.05.2005
01.09.2005
14.02.2007
05.03.2007
14.02.2007
07.02.2006
22.07.2005
11.10.2005
18.11.2005
10.07.2003
15.07.2002
20.04.1972
20.07.1983
16.07.1990
04.03.2003
30.07.1979
27.06.1996
23.05.2000
11.12.2000
01.06.2006
16.04.2002
I-000403
8604
n. 5
n. 65
MIT n. 01/05
SSO00048V
n. 578
SSE00660J
n. 508
MAP 01/05
126763620 23-8
n. 2159
n. 1376
RAS 9568
MICA n. 181
MICA
MICA
1353
16975
n. 2743
n. 318
n. 970
738
n. 735/IV
26.07.2011
29.04.2011
31.03.2009
18.05.2009
31.05.2026
07.02.2012
31.05.2026
31.12.2011
14.07.2032
Rilascio AIA
40
AIA:Autorizzazione Integrata Ambientale: autorizzazioneunica sostitutiva delle singole autorizzazioni (scarichiidrici, scarichi in atmosfera, rifiuti).
ARPA:Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.
Aspetto ambientale: Elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di unaorganizzazione che può interagire con l’ambiente; unaspetto ambientale significativo è un aspetto ambientaleche ha o può avere un impatto ambientale significativo.
Audit Ambientale: Strumento di gestione comprendente una valutazionesistematica, documentata, periodica e obiettivadell’efficienza dell’organizzazione del sistema di gestionee dei processi destinati alla protezione dell’ambiente.
BTZ:Olio combustibile denso a basso tenore di zolfo (inferioreall’1%).
Centrale Elettrica:Impianto per la produzione di energia elettrica a partireda combustibili.
Centrale Termoelettrica Tradizionale: Impianto per la produzione di energia elettrica tramitevapore generato da combustibili.
COD: Domanda di ossigeno chimico. É la quantità di ossigenoutilizzata per ossidare le sostanze organiche einorganiche presenti.
Consumo specifico netto:Rapporto tra la quantità di calore sviluppata dalcombustibile impiegato in un gruppo termoelettrico in un determinato periodo di tempo e la corrispondentequantità di energia elettrica netta prodotta.
Convalida della Dichiarazione Ambientale: Atto con cui il Verificatore ambientale, accreditato da idoneo organismo competente, esamina laDichiarazione Ambientale con risultato positivo.
dB(A):Decibel acustici, unità di misura del livello del rumore.
Desolforatore (DeSOx): Ha lo scopo di ridurre il biossido di zolfo presente nei gasdi combustione prima di avviarli alla ciminiera.
GRTN: Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale dell’Energia.
Glossario
41
HALON: Sostanza organica alogenata utilizzata come mezzoestinguente degli incendi.
HFC – HCFC: Sostanze organiche contenente fluoro ed idrogeno,utilizzate all’interno di cicli frigorigeni (frigoriferi,condizionatori e pompe di calore).
Impatto ambientale: Qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o negativa,derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione.
ISPRA:Istituto Superiore per la Protezione e la RicercaAmbientale.
ITAR: Individua nel complesso l’Impianto Trattamento AcqueReflue della Centrale.
KP:Fattore di carico della produzione, espresso in % rispettoal carico nominale.
µT:Micro-Tesla, sottomultiplo dell’unità di misuradell’intensità del campo magnetico.
Nm3:Normal-metro cubo, misura del volume di effluentegassoso rapportato alle condizioni fisiche (0°C e 0,1013Mpa).
Norma UNI EN ISO 14001:Versione italiana della norma europea EN ISO 14001. La norma specifica i requisiti di un sistema di gestioneambientale che consente a una organizzazione diformulare una politica ambientale e stabilire degli
obiettivi, tenendo conto degli aspetti legislativi e delleinformazioni relative agli impatti ambientali significativi.
NOx:Ossidi di azoto.
OCD:Olio combustibile denso.
PCB:PoliCloroBifenili. Oli isolanti non infiammabili, usati inpassato nelle apparecchiature elettriche
PH: Indica il grado di acidità o alcalinità di una sostanza.
Politica ambientale:Dichiarazione, fatta da un’organizzazione, delle sueintenzioni e dei suoi princípi in relazione alla globaleprestazione ambientale, che fornisce uno schema diriferimento per l’attività da compiere e per la definizionedegli obiettivi e dei traguardi in campo ambientale.
Programma ambientale: Descrizione di obiettivi e di attività specifici dell’impresa,riguardanti una migliore protezione dell’ambiente e deisiti circostanti.
Regolamento EMAS:Regolamento del Parlamento e del Consiglio della CEEsull’adesione volontaria delle imprese del settoreindustriale ad un sistema comunitario di ecogestione ed audit (EMAS: Environmental Management and AuditScheme).
Rete elettrica:L’insieme delle linee, stazioni e cabine preposte allatrasmissione e distribuzione dell’energia elettrica.
RRQA:Rete Rilevamento Qualità dell’Aria composta dapostazioni di analisi degli inquinanti SO2, NO2 e polveridislocate nel territorio circostante la Centrale.
SF-6:Gas contenuto nelle apparecchiature di interruzione dellacorrente elettrica con notevole impatto sull’effetto serraglobale.
Sito: L’intera area in cui sono svolte, in un determinato luogo,le attività industriali sotto il controllo dell’impresa.Qualsiasi immobile, materia prima, prodotto finale orifiuti, fissi o meno, utilizzati nell’esercizio di questeattività.
SME:Sistema di Monitoraggio Emissioni. Sistema di misura in continuo costituito da un insieme di strumenti dedicatialla registrazione dei valori di concentrazione dellesostanze inquinanti nei fumi (biossido di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio, polveri).
SO2:Biossido di zolfo.
Solidi in sospensione: Sostanze presenti in un campione d’acqua da analizzaree che vengono trattenute da un filtro a membrana di determinata porosità.
STZ:Olio combustibile denso a bassissimo contenuto di zolfo(inferiore allo 0.25%).
Turbina a vapore:Macchina termica in grado di trasformare un salto dipressione di un fluido sotto forma di vapore in energiameccanica.
Turbogas:Macchina termica, in grado di trasformare un salto dipressione di un gas caldo in energia meccanica.
42
Per informazioni e approfondimenti è possibilecontattare:
Capo Centrale:Marco BertolinoTel. 079-5394522Fax 079-5394503E-mail: [email protected]
Vice Capo Centrale:Livio RussoTel. 079-5394880Fax 079-5394503E-mail: [email protected]
Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale:Roberto LoddoTel. 079-5394727Fax 079-5394503E-mail: [email protected]
Convalida n.401 del 27.05.2010 per conformità alRegolamento CE 1221/09. Verificatore ambientale accreditato IT-V-0002 RINAServices spa - via Corsica 12 - Genova
Il sito è stato registrato EMAS con il numero IT-000403
La Direzione della Centrale termoelettrica di Fiume Santo si impegna ad elaborare ad ogni triennio unaDichiarazione Ambientale così come previsto dalRegolamento EMAS, ed a renderla pubblica.
La Direzione della Centrale termoelettrica di Fiume Santosi impegna ad aggiornare annualmente le informazionicontenute nella presente Dichiarazione Ambientale, a far convalidare ciascuna modifica da un verificatoreambientale, a presentare le modifiche all’organismocompetente e a renderle pubbliche.
Informazioni al pubblico
43
A cura di:Linea Ambiente e Sicurezza della Centrale di:Fiume Santo
Revisione editoriale: postScriptum di Paola Urbani
Progetto grafico e impaginazione: VGR Studio - Gianluca Vitale, Marcello Rossi
www.eon.it
Centrale di Fiume SantoEMAS - Dichiarazione Ambientale aggiornamento annuale 2009
E.ON Produzione S.p.A.Località Fiume SantoCabu Aspru 07100 Sassariwww.eon.it