EVOLUZIONE STORICA DELLA NORMATIVA NAZIONALE
Scuola Superiore di Radioprotezione dell’AIRP «Carlo Polvani» - 51° CorsoIL CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL
NUOVO QUADRO NORMATIVOCertosa di Calci (Pisa), 4 e 5 novembre 2015
Martino GrandolfoSocio onorario dell’AIRP
Già Direttore del Laboratorio di Fisica dell’Istituto Superiore di Sanità
LA PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL TEMPO (1)
1953 Prima base razionale (insulto termico) per il limite di
sicurezza di 100 W/m2 (10 mW/cm2) adottato negli USA,dovuta a Herman Schwan.
1957/1960 Negli USA il Ministero della Difesa dà vita al Programma
Tri-Service, che organizza 4 importanti convegni. I primi standard di sicurezza emanati in Unione Sovietica,
Polonia e Cecoslovacchia risultano molto conservativi(0.1 W/m2 per l'intera giornata lavorativa).
5
LA PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL TEMPO (2)
1970 I servizi segreti della Difesa USA cominciano a interessarsi
agli effetti biologici delle microonde a causa delTemporarily Unidentified Moscow Signal (ProgettoPandora).
Il Bureau of Radiological Health pubblica lo standardd’emissione per i forni a microonde per uso domestico.
1971 L’International Commission on Radiological Protection
(ICRP) decide di non estendere la propria ragione socialealle NIR.
A novembre, prima riunione a L'Aia di un Gruppo di lavoroad hoc dell’OMS.
L’ISS inizia a occuparsi degli aspetti sanitari delleesposizioni a campi elettromagnetici e partecipa allariunione OMS a L’Aia. 6
PRIMO QUESITO AL LABORATORIO DI FISICA DELL’ISS
Nell'ottobre del 1971 giunge all‘ISS, da parte delMinistero della Sanità (oggi Ministero della Salute), laprima richiesta ufficiale di consulenza nei riguardi deipossibili effetti sanitari dei livelli d'esposizione a campi aradiofrequenza presenti in un'area urbana prospicienteun ripetitore radio.
Della risposta a questa richiesta fu incaricato ilLaboratorio di Fisica e ciò può storicamente essereinteso come l'inizio di un dibattito scientifico e sociale dicui, in quel momento, nessuno di noi poteva prevederegli ampi sviluppi che avrebbe poi avuto, e non solo nelnostro Paese.
7
LA PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL TEMPO (3)
1972 L’Associazione Italiana di Fisica Sanitaria e Protezione
dalle Radiazioni Ionizzanti (AIFSPR, oggi AIRP) inizia ainteressarsi alle NIR.
Argeo Benco incontra al BRH John Villforth e, di ritorno inItalia, ne parla con Piero Caldirola, allora presidentedell’AIFSPR, e la Sezione Fisici sanitari operativi svolge unaprima analisi della problematica.
9
LA PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL TEMPO (4)
1973 L’International Radiation Protection Association (IRPA) dedica per
la prima volta alle NIR una sessione del suo congresso(Washington), con una relazione generale tenuta da Henry Jammet.
OMS, USA e Polonia organizzano a Varsavia un simposio cherappresentò un momento culturale molto importante dal punto divista del confronto fra due scuole di pensiero completamentediverse (Zinaida Gordon, Herman Schwan e Przemyslaw Czerski).
1974 Carlo Polvani, Presidente dell’IRPA, lavora a un possibile ruolo
dell’IRPA nel settore delle NIR e dà vita a un Gruppo di lavoro(Henry Jammet, Przemyslaw Czerski, Mogens Faber, ZinaidaGordon, John Villforth e George Wilkening) per le radiazioni nonionizzanti.
12
LA PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL TEMPO (5)1975 Il Gruppo di lavoro IRPA si trasforma in Gruppo di studio. Carlo Polvani propone a Francesco Pocchiari, allora Direttore dell'ISS,
di svolgere proprio a Roma, presso l’ISS, la prima riunione (27-31ottobre 1975) del Gruppo di studio.
14
LA PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL TEMPO (6)
1977 L’Assemblea Generale dell’IRPA estende il campo di interesse
dell’Associazione alle radiazioni non ionizzanti e costituiscel’International Non-Ionizing Radiation Committee (IRPA/INIRC).
1978 L’AIRP dà vita al suo Comitato permanente per le radiazioni non
ionizzanti, coordinato dall'ISS (Martino Grandolfo) e costituitoda rappresentanti delle Università di Roma (Paolo Bernardi) ePalermo (Carmelo Tamburello), della RAI (Mario Boggio),dell'Istituto di Ricerca sulle Onde Elettromagnetiche (IROE, oggiIFAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (AlessandroCheccucci), dell'INFN (Enzo Righi) e dell'Ospedale S. Orsola diBologna (Romano Zannoli).
15
PRIME MISURE D’ESPOSIZIONE IN UN’AREA URBANA (2)CAMPALTO (VE)
Frequenze RAI: 654 kHz, 1034 kHz e 1370 kHz
17
GAMMA DI FREQUENZE RACCOMANDATE NELLA PRIMA IPOTESI DI NORMATIVA NAZIONALE
22
100 kHz – 30 MHz
30 MHz – 300 MHz
300 MHz – 300 GHz
COMPITI E COMPOSIZIONE DELLA PRIMA COMMISSIONE NAZIONALE
COMPITIFormulare una normativa nel campo della protezione della popolazione e deilavoratori dalle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, con particolareriguardo alla problematica connessa ai possibili rischi sanitari collegabili ad unaincontrollata esposizione ad essi e di stabilire i livelli di esposizione limite,nonché le condizioni di lavoro che ottimizzino il livello di sicurezza delpersonale professionalmente esposto.
COMPOSIZIONE
Gloria Campos Venuti (ISS, Presidente) Paolo Bernardi e Franco Giannini (Università di Roma) Federico Bragoni (Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale) Alessandro Checcucci e Nicola Rubino (Istituto di Ricerca sulle Onde EM del
CNR – IROE oggi IFAC) Emilio Federici (Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato) Martino Grandolfo e Gianni Francesco Mariutti (Istituto Superiore di Sanità) Renato Maini, Ennio Prozzo e Leoluca Crescimanno (Ministero della Sanità) Giuseppe Migliaccio (Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni)
28
LA PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL TEMPO (7)
1982 Primo Convegno nazionale dell’AIRP (Genova) esclusivamente
dedicato all'intera gamma delle radiazioni non ionizzanti (NIR).
1983 Le proposte contenute nel documento finale redatto dalla
Commissione nazionale si trasformano in una bozza didisegno di legge sulla protezione dalle esposizioni a campielettromagnetici di frequenza compresa fra 10 kHz e 300 GHz.Su questa proposta, approvata all'unanimità dai membri dellaCommissione, non si raggiunse però mai quel concertointerministeriale necessario a trasformare un elaborato tecnicoin un disegno di legge.
• L'AIRP costituisce, all'interno dell'Associazione, la SezioneRadiazioni Non Ionizzanti.
29
GAMME DI FREQUENZA RACCOMANDATE DALLA PRIMA COMMISSIONE NAZIONALE (1983)
31
10 kHz – 3 MHz
3 MHz – 300 GHz
GAMME DI FREQUENZA RACCOMANDATE DALLA SECONDA COMMISSIONE NAZIONALE (1988)
36
300 kHz – 3 MHz
3 MHz – 3 GHz
3 GHz – 300 GHz
LA PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL TEMPO (8)
1992Il DPCM 23 aprile 1992 Limiti massimi d’esposizione aicampi elettrico e magnetico generati alla frequenzaindustriale nominale (50 Hz) negli ambienti abitativi enell'ambiente è il primo decreto in Italia esplicitamenterivolto alla protezione della popolazione da campi elettrici emagnetici.
43
Durata dell’esposizione E (kV/m)
B (mT)
- Per una parte significativa della giornataRecepimento delle linee guida INIRC/IRPA del 1990 (Gli stessi valori che saranno adottati nel 1999 anche dall’UE)
5 0.1
- Limitata a poche ore al giorno 10 1
LA PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL TEMPO (9)
1992• L’IRPA decide di sciogliere l’INIRC e nasce la nuova
Commissione Internazionale per la Protezione dalleRadiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP), organizzazioneinternazionale autonoma e indipendente.
44
DUE ULTERIORI COMMISSIONI INDIPENDENTI
Tra il 1990 e il 1995, due altre Commissioniinterministeriali lavorarono indipendentementealla stesura di due normative distinte, volte alimitare i livelli d’esposizione a campielettromagnetici non ionizzanti sia dellapopolazione (Ministero dell’Ambiente) che deilavoratori (Ministero della Sanità), ma anche inquesto caso non si raggiunse alcunaconclusione operativa.
45
N O R M A T I V E R E G I O N A L I ( 1 )In assenza di una normativa nazionale, diverse Regioni decisero didotarsi di propri strumenti legislativi.
1986 – La Regione Piemonte è la pr ima a legiferare facendo propriesplicitamente i limiti suggeriti dalla I Commissione interministerialenel 1983.
1989 - La Regione Lazio si ri fà alla bozza di normativa nazionalepubblicata nel 1988, anche se limitatamente all’intervallo di frequenzecomprese fra 3 MHz e 1.5 GHz, essendo dichiaratamente rivolta allaprotezione della popolazione dalle emissioni radiotelevisive.
1989 - In Emilia-Romagna una Circolare fa proprie le conclusioni diun Gruppo di lavoro appositamente costituito e raccomandalimitazioni delle esposizioni di lavoratori e individui dellapopolazione, per frequenze comprese f ra 3 MHz e 300 GHz, malimitatamente alle appl icazioni i n diatermia (marconiterapia eradarterapia).
46
N O R M A T I V E R E G I O N A L I ( 2 )
1990 - La Regione Toscana accoglie le raccomandazionidella Commissione regionale per la prevenzione dei rischi daesposizione a campi elettromagnetici non ionizzanti e adotta ilimiti dell 'IRPA/INIRC, portando però l’estremo inferiore infrequenza a 10 kHz.
1991 - La Regione Abruzzo si dota di una Normativa inmateria di prevenzione dall’inquinamento da ondeelettromagnetiche.
1993 - La Regione Veneto promulga una Legge regionale perla tutela igienico-sanitaria della popolazione dallaesposizione a radiazioni non ionizzanti generate da impiantiper le teleradiocomunicazioni.
47
IL GRUPPO DI LAVORO INTERMINISTERIALE (1)
Nel 1997 il Ministro dell’Ambiente, di concerto con ilMinistro della Sanità, costituisce un Gruppo di lavorointerministeriale con il compito di predisporre unaproposta di testo normativo organico per la tutela dellasalute della popolazione e dell’ambientedall’inquinamento elettromagnetico. Entrano nelGruppo di lavoro rappresentanti dei Ministeridell’Ambiente e della Sanità, nonché, per le tematichedi rispettiva competenza, rappresentanti dei Ministeridelle Poste e Telecomunicazioni e dell’Industria.
48
IL GRUPPO DI LAVORO INTERMINISTERIALE (2) Il Gruppo di lavoro, coordinato dai Sottosegretari di Stato On.
Valerio Calzolaio, Sen. Monica Bettoni e On. Vincenzo Maria Vita,oltre a quello di predisporre una proposta di testo normativo, haanche il compito di prestare attività d i consulenza in sede diapprovazione e attuazione del testo normativo stesso, nonché insede di predisposizione di ulteriori provvedimenti.
49
LA PROTEZIONE DAI CAMPI ELETTROMAGNETICI NEL TEMPO (10)
1999 Si svolge a Napoli un Convegno nazionale AIRP rivolto
agli Aspetti scientifici e normativi delle radiazioni nonionizzanti, presieduto da Paolo Vecchia e organizzato dallaSezione NIR, il cui Segretario era Giovanni d’Amore.
Il Convegno ebbe la prerogativa di coinvolgere a livellonazionale tutti i tecnici che si occupavano di NIR e generòinteressanti momenti di dibattito in una fase storica in cuiin Italia si iniziava a innescare la polemica sui possibilieffetti dovuti a bassi livelli di esposizione e sulleconseguenti scelte politiche e sociali in termini di utilizzodi nuove tecnologie per le telecomunicazioni.
50
5151
Legge quadro n. 36/2001 sulla protezione dalleesposizioni a campi elettrici, magnetici edelettromagnetici
(G.U. n. 55 del 7 marzo 2001)
La Legge prevede la protezione sia dei lavoratori che della popolazione
LA NORMATIVA ITALIANALA NORMATIVA ITALIANA
5252
LIMITE D’ESPOSIZIONE
È il valore di campo elettrico, magnetico edelettromagnetico, considerato come valored’immissione, definito ai fini di tutela della saluteda effetti acuti, che non deve essere superato inalcuna condizione d’esposizione dellapopolazione e dei lavoratori
5353
VALORE D’ATTENZIONE
È il valore d’immissione che non deve essere superatonegli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti apermanenze prolungate. Esso costituisce misura di cautelaai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine edeve essere raggiunto nei tempi e nei modi previsti dallalegge.
5454
OBIETTIVI DI QUALITÀ
Criteri localizzativi, standard urbanistici, prescrizioni e
incentivazioni per l’utilizzo delle migliori tecnologie
disponibili, indicati dalle leggi regionali e valori dei campi
definiti dallo Stato ai fini della progressiva minimizzazione
dell’esposizione ai campi medesimi.
5656
Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori diattenzione e degli obiettivi di qualità per la protezionedella popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici emagnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati daglielettrodotti
(DPCM 8 luglio 2003 - G.U. n. 200 del 29 agosto 2003)
In realtà, copre l’intera gamma di frequenze 0 Hz - 100kHz, applicando l’insieme completo delle restrizionistabilite nella Raccomandazione dell’UE (in pratica lelinee guida ICNIRP), per tutte le sorgenti nonriconducibili agli elettrodotti.
Solo per il campo magnetico generato dagli elettrodotti Limite d’esposizione: 100 T (Raccom. UE = INIRC = ICNIRP) Valore d’attenzione: 10 T Obiettivo di qualità: 3 T
5858
Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori diattenzione e degli obiettivi di qualità per la protezionedella popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici,magnetici ed elettromagnetici generati a frequenzecomprese tra 100 kHz e 300 GHz
(DPCM 8 luglio 2003 - G.U. n. 199 del 28 agosto 2003)
Per tutte le sorgenti non riconducibili ai sistemi fissidelle telecomunicazioni e radiotelevisivi si applical’insieme completo delle restrizioni stabilite nellaRaccomandazione dell’UE (in pratica le linee guidaICNIRP)
6060
Limiti d’esposizione
Frequenza Campo elettrico (V/m)
Campo magnetico (A/m)
Densità di potenza (W/m2)
0.1 MHz < f 300 GHz 6 0.016 0.10 (f>3 MHz)
Frequenza Campo elettrico (V/m)
Campo magnetico (A/m)
Densità di potenza (W/m2)
0.1 < f 3 MHz 60 0.2 ----
3 MHz < f 3 GHz 20 0.05 1
3 < f 300 GHz 40 0.1 4
Valori d’attenzione e obiettivi di qualità
Sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi
LA NORMATIVA NAZIONALE (POPOLAZIONE, 2003) PER LE ALTE FREQUENZE E LE PRECEDENTI PROPOSTE
L’estremo inferiore in frequenza (100 kHz) è quelloipotizzato dall’ISS nel 1979.
I limiti d’esposizione coincidono con quelli proposti nel1988 dalla II Commissione nazionale.
I valori d’attenzione e gli obiettivi di qualità sono quellicorrispondenti, in approssimazione d’onda piana, a unvalore di densità di potenza pari a un decimo del limiteprevisto per questa grandezza nel 1988 dalla IICommissione nazionale fra 3 MHz e 3 GHz (1 W/m2), la cuivalidità è stata però estesa a tutto l’intervallo di frequenzeprevisto, cioè da 100 kHz a 300 GHz.
62