Fabio Fantini, Simona Monesi, Stefano Piazzini
La Terra e il paesaggio
Dinamica dell’idrosfera e dell’atmosfera
F. Fantini, S. Monesi, S. Piazzini – La Terra e il paesaggio PLUS - © Italo Bovolenta editore 2011
§ 3.1 I corpi idrici e il ciclo dell’acqua
§ 3.2 La risalita di acqua dal sottosuolo
§ 3.3 Le acque sotterranee
§ 3.4 Le falde acquifere
Lezione 8 Le acque sotterranee
Capitolo 3 Idrosfera: la sfera acquea
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L’insieme di tutte le acque
del pianeta nei diversi stati
di aggregazione forma
l’idrosfera.
§ 3.1 I corpi idrici e il ciclo dell’acqua
Nel nostro pianeta l’acqua
è presente in tutti e tre gli
stati di aggregazione:
solido, liquido e aeriforme.
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Gli oceani e i mari costituiscono le acque oceaniche
o marine.
Ghiacciai, fiumi e laghi sono corpi idrici che nel loro
insieme rappresentano le acque superficiali.
I serbatoi di acqua presenti sui continenti costituiscono
le acque continentali.
Le acque presenti nel sottosuolo costituiscono le
acque sotterranee.
§ 3.1 I corpi idrici e il ciclo dell’acqua
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Nelle condizioni di temperatura e pressione esistenti
sulla superficie della Terra, l’acqua si trasferisce in
continuazione da un serbatoio all’altro seguendo un
percorso chiamato ciclo dell’acqua.
Il ciclo dell’acqua ha il suo motore nel Sole, che
fornisce l’energia necessaria perché possa avvenire.
§ 3.1 I corpi idrici e il ciclo dell’acqua
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L’acqua evapora dai corpi idrici, condensa nell’atmosfera, ricade sulla superficie sotto forma di
pioggia o neve e ritorna ad alimentare quegli stessi corpi idrici da cui era evaporata.
§ 3.1 I corpi idrici e il ciclo dell’acqua
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Il vapore acqueo che si raffredda, condensa in forma
di microscopiche goccioline nell’atmosfera.
Le goccioline che
formano le nubi sono
così piccole che
rimangono in
sospensione, fino a
quando non raggiungono
dimensioni tali da non
essere più sostenute .
§ 3.1 I corpi idrici e il ciclo dell’acqua
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Le acque sotterranee si muovono molto lentamente
e in modo non direttamente osservabile.
Le acque che cadono sulla Terra possono seguire
una grande varietà di percorsi alternativi.
Alla fine, le acque cadute sulle terre emerse
ritornano al mare sotto l’azione della forza di gravità.
Il movimento delle acque superficiali liquide verso i
bacini oceanici è veloce, quello delle acque solide è
lento, ma entrambi sono rilevabili.
§ 3.1 I corpi idrici e il ciclo dell’acqua
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Nella Pianura Padana, al confine tra l’alta e la bassa
pianura, si verifica la risalita in superficie di acqua
dal sottosuolo.
La risalita di acqua
spontanea prende il
nome di risorgiva.
L’affioramento di acqua
che avviene in seguito a
scavi artificiali prende il
nome di fontanile.
§ 3.2 La risalita di acqua dal sottosuolo
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Di tutta l’acqua che precipita sulla terraferma, la parte
che si infiltra nel terreno e viene trascinata verso il basso
dalla forza di gravità è chiamata acqua di infiltrazione.
Una parte dell’acqua
infiltrata viene trattenuta
negli spazi sottilissimi
presenti fra le particelle
che formano il suolo: è
l’acqua capillare.
§ 3.3 Le acque sotterranee
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L’infiltrazione dell’acqua è condizionata dalle
caratteristiche dei materiali attraversati.
La sabbia è
permeabile
perché gli
spazi vuoti
tra i suoi
granuli sono
ampi.
L’argilla è
impermeabile
perché i vuoti
tra le sue
particelle
sono molto
piccoli.
§ 3.3 Le acque sotterranee
La permeabilità esprime la capacità di una roccia di
essere attraversata da un fluido.
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L’acqua di infiltrazione
scende nel sottosuolo
finché non è arrestata
da uno strato
impermeabile.
La zona del sottosuolo impregnata dall’acqua
sotterranea libera di scorrere si chiama falda freatica
ed è limitata superiormente dalla superficie freatica.
§ 3.4 Le falde acquifere
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La superficie freatica non è fissa, ma si innalza e si
abbassa in relazione all’abbondanza delle
precipitazioni.
Dopo un prolungato periodo di pioggia la superficie freatica si spinge molto in alto
e può anche affiorare.
Dopo un periodo di siccità la superficie freatica si abbassa e la falda freatica si
riduce di spessore.
§ 3.4 Le falde acquifere
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La superficie freatica segue l’andamento della
superficie del suolo: è più alta sotto i rilievi e si
abbassa negli avvallamenti.
Se la superficie
freatica interseca la
superficie terrestre,
l’acqua di falda
emerge e si origina
così una sorgente.
§ 3.4 Le falde acquifere
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A volte l’acqua sotterranea è intrappolata tra due
strati impermeabili: si forma una falda imprigionata,
detta anche falda artesiana.
In un pozzo artesiano
l’acqua risale
spontaneamente fino
a raggiungere la
superficie
piezometrica.
§ 3.4 Le falde acquifere
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I pozzi sono perforazioni prodotte nel terreno che
arrivano al di sotto della superficie freatica.
I pozzi consentono di
giungere alla falda
freatica e di
prelevarne acqua per
portarla in superficie.
§ 3.4 Le falde acquifere
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Mettiti alla prova Quando le acque sotterranee giungono in prossimità della costa defluiscono in mare.
Se il flusso delle acque sotterranee verso il mare è ridotto a causa di un periodo di siccità
o per l’eccessivo sfruttamento della falda acquifera, le acque marine avanzano verso la
terraferma e gli acquiferi costieri sono invasi dalle acque salate.
Quali credete possano essere le conseguenze di questa situazione?
Il fenomeno descritto è chiamato
cuneo salino.
L’invasione di acque salate negli
acquiferi litoranei impedisce l’utilizzo
delle acque di falda per scopi irrigui.
Inoltre, le acque ricche di sali non
possono essere trattate dagli
impianti di potabilizzazione e questo
fatto fa diminuire la disponibilità di
acqua per uso civile.