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Fondamenti di informatica 4Federica Baroni
Università degli Studi di Bergamo
Dipartimento di Scienze umane e sociali a.a.2016/2017
PARTE II
Evoluzione - rivoluzione
• Web 1.0
• Web 2.0
• Web 3.0 = web semantico: sistemi di intelligenza artificiale parole vs. categorie concettuali (significante - significato)
• Web 4.0 = web tridimensionale: interazione (avatar) in ambienti virtuali 3D es. EdMondo
Affidabilità delle fontiAutorialità
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Portali della cultura
• Europeana: Biblioteca digitale (online) multimediale (libri, quadri, mappe, disegni, audio, etc.) di opere europee (artistiche, musicali, etc.) esplorazione e percorsi tematici differenti, interdisciplinarità, nuove relazioni/interconnessioni tra contenuti culturali, unitarietà del sapere, conoscenza globale
• Culturaitalia: Percorsi nelle opere italiane. Sezione MuseiD-Italia: teca digitale del patrimonio museale, archeologico, ambientale, architettonico d’Italia
• Joconde: cataloghi online di musei francesi con schede di oggetti illustrati, sistema standard di schedatura, percorsi incrociati e tematici
• Cornucopia: schede illustrative del patrimonio artistico conservato nei musei inglesi
Necessità di adottare standard:Interoperabilità (compatibilità tra sistemi)
Vs. obsolescenza
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Musei online
• Icom (International council of museums): portale mondiale dedicato ai musei
• Web: opportunità di comunicazione culturale, spazio virtuale di memoria storica e collettiva, conservazione e comunicazione del patrimonio intangibile, communities per nuovo pubblico (es. social) e legami post-visita (commenti dei visitatori, etc..)
Siti web museali: tipologia
1. Web museali: schede descrittive, brochure, info e promozione
2. Museo nel mondo virtuale (+ museo-database): piante, mappe, immagini, etc. del museo + informazioni sui singoli oggetti del museo, ricerche su catalogo e collezioni. Uso di vocabolari controllati per ottimizzare le ricerche (es.elenchi di parole sinonimi)
3. Vera interattività: ricerche oltre la fisicità del museo (es.WebGalleries virtuali: informazioni e immagini di opere esposte in diversi musei e collezioni – es. WGA). Strumenti di ricerca e approfondimenti online
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Museo virtuale: definizione
• Collezione organizzata di risorse digitali di ambito artistico accessibile tramite strumenti telematici
• Interno al museo o su Web (museo virtuale online o Web Museum)
• Strumento di comunicazione e divulgazione del museo reale
• Opportunità nella:• Ricostruzione di musei distrutti (es.The virtual museum of Iraq)
• Contro il digital divide cognitivo, per attirare nuovo pubblico (es. applicazioni ludiche o didattiche per bambini o docenti)
Applicazioni 3D
• Ambienti di realtà virtuale: simulazione di contesti, oggetti e ambienti
• Consentono l’accessibilità ad opere non esposte; possibilità di inserimento dell’opera in contesto, ipotesi ricostruttive
• Non immersiva o immersiva
• Es. «Camposanto monumentale» di Pisa
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Standard
• Progetto Minerva: (2002-2005 UE, poi progetto Michael) analisi di standard, sistemi catalografici, multilinguismo, thesauri, vocabolari controllati, standard di accessibilità (WAI) interoperabilità e coordinamento di azioni di digitalizzazione in Europa, accessibilità, qualità dei siti web
Interoperabilità: scambio efficace di dati e servizi tra due applicazioni, indipendentemente dal tipo di hw o sw.
Tecnica e semantica (terminologia, relazioni tra concetti, metadati)
Catalogazione
• Italia (anni ‘70) Istituto centrale del catalogo e della documentazione(ICCD): documentazione e catalogazione del patrimonio culturale italiano
• Catalogazione: registrazione, descrizione e classificazione di tutte le tipologie di beni culturali Anagrafe dei beni culturali (inventariazione e catalogazione)
• Software per catalogazione online: SIGECweb possibilità di collegare oggetti – dati georeferenziati (coordinate geografiche per la collocazione dei beni)
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• Germania: Rete comune di dati tra musei, modello standard di schedatura + piattaforma hw e sw di compilazione e acquisizione dati. Musei in rete con il sistema informativo DISKUS
• Francia: Esempio di progetto nazionale, mappatura dei beni architettonici del territorio francese Architecture et Patrimonielavoro coordinato di standardizzazione; Progetto Gallica biblioteca digitale con anastatiche (digitali) di testi
• Regno Unito: standard di catalogazione anglosassone SPECTRUM basato su metadati e linguaggio XML, catalogazione e documentazione basati sul «ciclo di vita dell’oggetto» prospettiva gestionale
Vocabolari strutturati, thesauri, tassonomie
• Obiettivo: standardizzazione del linguaggio: terminologia uniforme per compilazione e ricerca, anche tra diverse lingue
• Vocabolari controllati: lista di termini organizzati in un sistema di relazioni. Es. «bassorilievo» = «basso rilievo»
• Thesauri: esplicitate le relazioni tra i concetti, sinonimie e rapporti gerarchici. Es. «rilievo» contiene «bassorilievo»
• Tassonomie: insieme strutturato di categorie concettuali sistemi di classificazione iconografica: es.standard del progetto Iconclassdescrizione di ogni iconografia attraverso sigle alfanumeriche
Es. 11D35 (Religione e Magia, Relig. Cristiana, Cristo, Cristo adulto, Cristo crocifisso)
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Conoscenze, sapere e supporti
• Conoscenze esplicite: sapere di una comunità
• Riuso delle conoscenze: continuo aggiornamento dalla comunità scientifica letteratura di riferimento
• Informazione fattuale: dati, osservazioni, rilevamenti
• Sapere dove/come accedere all’informazione
• Documento (o risorsa informativa): contenuto intellettuale + supporto
Documenti digitali
• Anni ’80 documenti da analogici a digitali (in locale o remoto): non più disponibilità in locale, ma autorizzazione all’accesso
• Sempre più multimediali
• Risorse integrative (vs.continuative): aggiornamento/modifica frequente, rapida e contestuale (vs. aggiunta a posteriori, es.piùvolumi)
• Ciclo di vita del documento: stato di aggiornamento e rilevanza (valore nel tempo)
• Web: difficile chiara identificazione dei limiti del documento (no rif.fisico finito, ma ipertestualità) riaggregazione dei contenuti
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Bisogno informativo
• Lacuna nella conoscenza bisogno informativo ricerca:• Chiedere a un esperto (tacit knowledge retrieval)
• Interrogare un catalogo o un motore di ricerca (IR)
• Consultare un documento (full text retrieval)
• Cercare fonti bibliografiche ulteriori da un documento (reference linking)
Information retrieval (IR)
• IR: attività di selezione di informazione rilevante all’interno di una collezione di documenti appositamente organizzataoQuery dell’utente (I) Result dal sistema (O) che raccoglie e indicizza
l’informazione (risultato dalla collezione delle risorse indicizzate in base a stringhe di testo) NO «tutto», NO semantica
o Indicizzazione: segnalazione di una risorsa informativa per il suo reperimento
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Metadati
• ʺUmberto Eco tesiʺ
• Se cerco in motore generalista
• Se cerco in motore specializzato non più parole generiche, ma valori qualificati strutturati in base alla coppia <attributo = ʺvaloreʺ>
<autore = ʺUmberto Ecoʺ >
<titolo = ʺtesiʺ >Metadato: attributo strutturato del documento per il suo
reperimento. Attribuzione manuale o automatica.Schema di matadati: dichiarazione del nome, del valore
e delle regole d’uso del metadato
Tipi di metadati
1. Descrittivi: documento in generale (titolo, autore, data di pubblicazione, lingua, identificatore univoco e persistente della risorsa es. ISBN, URL o DOI)
2. Semantici: contenuto intellettuale del documento (parole chiave, abstract..)
3. di localizzazione: esemplare fisico o copia del documento (segnatura o URL)
Segnatura: indicazione della collocazione fisica del documento a scaffale. Codice numerico secondo classificazione Dewey (per argomento) + stringa alfabetica per pubblicazioni con lo stesso codice
Es. 808.02 ECO COM
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Riportati dove?
• Documenti analogici: su documento surrogato (altro), es.schedacatalografica
• Documenti digitali locali: idem
• Documenti digitali remoti: in HTML, XML, MP3 etcc. appositi tagcontenenti metadati nel testo profondo (non appaiono nel documento, ma ottimizzano i risultati di ricerca nei motori specialistici)
• In database multimediali: metadati a documenti non testuali (es.img, video) sotto forma di annotazione testuale
Biblioteca
• Istituzione che rende liberamente accessibili le informazioni di interesse per il pubblico di riferimento
• Media tra informazioni e utenti
• Gestite collezioni fisiche e (oggi) numerose risorse digitali testuali e MM
• Nuovo pubblico
• Nuovi servizi: es.ebook, catalogo online (OPAC), reti di biblioteche (meta-OPAC)
• Necessità di protocolli di scambio di info tra sistemi
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IR nella biblioteca reale
• Browsing a scaffale in biblioteche a scaffale aperto
• Consultazione del catalogo schede catalografiche: surrogato che rappresenta un documento e contente intestazione, segnatura, descrizione• Catalogo autore/titolo
• Catalogo per soggettoOggi OPAC: catalogo
informatizzato e pubblicamente
accessibile in Rete
Catalogazione basata su principi internazionali e standard catalografici =
=schemi di metadati bibliotecari.ISBD standard per metadati descrittivi
Catalogatore: compiti
• Descrizione bibliografica
• Formulazione dei punti di accesso
• Definizione di relazioni bibliografiche
• Soggettazione: creazione di stringhe di testo che sintetizzano l’argomento principale del documento
• Classificazione
• Controllo del vocabolario: uso di vocabolari controllati e thesauri per i termini che costituiscono il linguaggio di indicizzazione
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OPAC: formato MARC
• Dati bibliografici (autore, titolo, edizione, etcc.) registrati tramite formato MARC informazioni codificate per essere lette dall’elaboratore
• MARC: tag dei metadati rappresentati da numeri di tre cifre
• Utile per scambio dati tra sistemi bibliotecari, oggi necessaria integrazione con altri servizi del web
Punti accesso
• Termini mediante i quali il record bibliografico può essere ricercato
• In OPAC tutti i metadati sono indicizzati, ma vengono individuati quelli più importanti (es.titolo, autore, soggetto)
• Gli altri termini sono punti di accesso aggiuntivi o filtri della ricerca
• In caso di varianti dei nomi, omonimia, diversioni diverse dello stesso documento: controllo di autorità individuazione di una versione come predominante che diviene punto di accesso
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Relazioni bibliografiche
• Ob: consentire la navigazione tra registrazioni di documenti correlati
• Es.per raggiungere la versione più aggiornata di un doc: uso di metadati di legame
Ottimizzazione dei risultati della
ricerca
Classificazione
• Basato su schema di classificazione bibliografica: si determina l’argomento del documento e lo si inserisce nella specifica area disciplinare di appartenenza
• Diffusa la classificazione decimale Dewey (CDD): sapere umano in 10 classi (es. conoscenza e organizzazione della conoscenza: 000 per l’area informatica). Codice di classificazione numerico, gerarchico per livelli di approfondimento all’interno di una specifica area disciplinare
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Barriere all’accesso
• Economiche: risorse a pagamento
• Legali (copyright): accesso limitato o uso di strumenti che ne inibiscono l’uso (es.DRM)
• Tecniche: necessità di sw aggiuntivo a pagamento per leggere la risorsa o mancata accessibilità
Vs barriere: Open Access
• Logica del libero scambio delle informazioni
• Accesso aperto alla conoscenza
• Movimento per la diffusione della letteratura scientifica in Rete
• Copyleft vs. copyright
• Es. Licenze Creative Commons (CC): rinuncia allo sfruttamento economico, libertà d’uso, ma riconoscimento intellettuale
• Es. libertà di accesso a risorse libere da copyright (di dominio pubblico)
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Ruolo delle biblioteche
• Non solo intermediari, ma produttori/promotori di:• Digital library (DL): collezione di documenti digitali accessibili in Rete. Spesso
digitalizzazione di documenti rari e fragili. Sapienza DL
• Archivi aperti: DL + autoarchiviazione dei documenti da parte degli autori. Aisberg
• Riviste scientifiche ad archivio aperto: riviste scientifiche a libero accesso. Form@re
Tecnologie (digitali) educative
• Sistemi informatici che possono supportare l’apprendimento:• Formale: in istituzioni scolastiche
• Non formale: pratiche organizzate, fuori dai contesti scolastici (es.aziende o gruppi)
• Informale: contesti più vari (famiglia, media, web, etc.)
• Diffusione (anni ‘80) per miniaturizzazione e sempre maggiore connettività
• Da calcolatore + comunicatore a comunicatore + elaboratore
• Utente medio Progettazione centrata sull’utente (user centred
design)
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• Miniaturizzazioneoportabilità (medesimi programmi sw in diversi ambienti operativi, tradizionali
o mobili uso di programmi in mobilità)
o trasparenza (discrezione)
MetodologiaQualità del
docente
Qualità delle interazioni
tra pari
Qualità delle interazioni docente-
alunni
Progettualità didattica
(Instructionaldesign)
Formazione
• In presenza: stesso spazio e tempo
• A distanza (FAD): diverso spazio; sincrona o asincrona
1. Servizi postali (metà ‘800)
2. Tecnologie audiovisive (XX Secolo)
3. Tecnologie telematiche (non necessariamente online learning)
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• E-learning: formazione a distanza (3) basata su rete strumenti e metodi per favorire l’apprendimento in situazione di separazione spaziale
• Lifelong learning: apprendimento lungo l’arco della vita
• Lifewide Learning: apprendimento ad ampio raggio (tempi e contesti)
Maggior risparmio (es.aziende)?
Migliori risultati di apprendimento? Qualità
Diverso pubblico (es.lavoratori, pp con disabilità, studenti lontani)?
• Approccio non comparativo presenza/distanza, ma uso integrato: blended learning
Gradi
• Distribuzione su rete di testi: No interazione docente-discente; no interattività (es.scaricamento materiali digitalizzati); modello 1 a molti
• Contenuti progettati per lo specifico ambiente (es.ipertestualità)
• Aggiunta di esercizi di verifica• Esercizi + soluzioni
• Esercizi + correzioni: comunicazione bidirezionale
• Svolgimento al calcolatore: interattività
• Comunicazione molti a molti: discente-studenti; tra studenti
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Tempi/ambienti
• FAD asincrona
• FAD sincrona
• Ambiente destrutturato: web
• Ambiente strutturato: piattaforme e-learning; Learning Management Systems (LMS) con possibilità di tracciamento (lato utente); Learning Content Management Systems (lato docente) es.Docebo, Moodle
Learning Object (LO)
• Unità didattica modulare autoconsistente e riusabile
• Concetto? Lezione? Corso?
• Standard SCORM: specifiche tecniche per interoperabilità dei LO
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Tutor
Facilitatore dell’apprendimento:
• Facilitatore tecnologico
• Facilitatore relazionale
• Facilitatore disciplinare
MOOCs
• Massive Open Online Courses: corsi online aperti «di massa»
• Università USA dal 2008 (es. Coursera): marketing?
• Massive: anche 100.000 iscritti, ma corsi completati da 1/10
• Open: facile iscrizione, gratuiti (o molto contenuti)
• Nessun riconoscimento formale o CFU
• Quale futuro? NOOCs: da massa a nicchia
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LIM
• Lavagna interattiva multimediale
• Tipologie hw: fissa non integrata, fissa integrata, mobile
• Sw: generico o programmi dedicati
• Salvataggio, archiviazione e distribuzione della lezione
• Sw proprietario (es Notebook per Smartboard) o open source (es.Ardesia): problema del riuso
• Sviluppo di standard interoperabili (es. iwb)
Podcasting
• Tecnologia push per la diffusione di materiale audio e video ricevuti tramite programmi aggregatori
• File: podcast (o episodio)
• Dal 2004, diffusione in università
• Studenti fruitori o produttori
• Lato utente: client aggregatore
• Lato produttore: hw, sw (registrazione, memorizzazione, post-produzione ed esportazione), piattaforme blog o sw specializzati (es.Podcast Generator)
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Qualità del podcasting
• Valutazione di contesti e utenza:• Utenti centrali
• Utenti prossimali
• Utenti distali
• Qualità dell’ambiente di produzione MM: registrazione e post-produzione
• Qualità del prodotto: contenuto e comunicazione del contenuto
• Qualità dell’ambiente di distribuzione: paratesto e gestione
Tecnologie assistive (AT)
• Ausilio: dispositivi, apparecchiature, strumenti, sw usati da e per persone con disabilità per migliorare la partecipazione alla vita quotidiana
• Tecnologie assistive: strumenti che consentono alle pp con disabilità l’uso di prodotti informatici prodotti di nicchia
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AT: tipologie (HW e SW)
• Testiere espanse o ridotte
• Puntatori alternativi
• Sensori
• Display, tastiere e stampanti braille
• Sintesi vocale (text-to-speech)
• Riconoscimento del parlato (speech-to-text)
• Lettori di schermo (screen reader)
• Ingranditori di schermo
DSA
• Editor di testi con oggetti MM (es.SuperQuaderno)
• Editor di testi con sintesi vocale (es.ALFaREADER3)
• Mappe (es.Cmap)
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Universal Design
• Progettazione Universale
• Universal Design for Learning (UDL)
• Abbattimento delle barriere (fisiche o di apprendimento)
• Partecipazione
• NO adattamenti a posteriori
Web 2.0 a scuola
• Social media: es. Facebook per gruppi, scambio di materiali didattici
• Wikipedia
• Forum: ruolo di novizi ed esperti scaffolding (mediazione) e fading (ritrarsi dell’esperto)
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Concetti correlati
• Attendibilità delle fonti
• Credibilità
• Reputazione (vedi SN: LinkedIn, Naymz, ResearchGateendorsements, metriche della reputazione, metriche accademiche)
Web: valutazione della qualità
• Costruzione di modelli con categorie e sottocategorie (es.architettura, comunicazione, funzionalità, contenuto, gestione, accessibilità, usabilità)
• Eterogeneità del campione di valutatori (! target utenti)
• Scala di valutazione, punteggi per caratteristiche, possibile uso di medie ponderate
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Risultati
• Visualizzazione tramite diagrammi di Kiviat (a stella) e grafici a barre
• Se più valutatori, calcolo della deviazione standard
Usabilità
• Definizione ISO: l’usabilità è il grado in cui un prodotto può essere usato dai suoi utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico contesto d’uso
• Esperienza d’uso = soddisfazione (≠ usabilità)
• ! Target e obiettivi
• Progettazione centrata sull’utente • Interfaccia trasparente
• Orientamento (es.sezioni riconoscibili, «briciole di pane»)
• Feedback
• Limitazione/correzione dell’errore
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Valutare l’usabilità
• Modello di sviluppo iterativo
• Valutazione euristica (Jakob Nielsen) 10 regole per la valutazione delle interfacce utente• Feedback dal sistema
• Linguaggio familiare
• Tolleranza all’errore/Prevenzione dell’errore/Supporto
• Coerenza
• Riconoscimento vs. ricordo
• Flessibilità d’uso
• Minimalismo
Test usabilità
• Questionari qualitativi• Lista di azioni da compiere
• Pensare ad alta voce
• Misure quantitative• Analisi dei log
• Sistemi di oculometria
• Metodi alternativi• «Persona»: personaggi e scenari
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Accessibilità dei siti web
• Formale: testo profondo chi progetta il sito
• Contenutistica: contenuti (es.img, testo) chi aggiorna il sito
• Standard internazionale: W3C WAI
• Italia: Legge Stanca 2004
Linee guida
• Canali multisensoriali, alternative non separate
• Più accessibilità = migliore indicizzazione
• Disabilità visive: contrasto testo/sfondo, testi ad alta leggibilità, buona strutturazione interna delle pagine, tutte le img con testi alternativi descrittivi, collegamenti ipertestuali semanticamente informativi
• Disabilità motorie: scorciatoie di tastiera
• Disabilità uditive: sottotitolazione, trascrizione
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Riferimenti
Lazzari, Marco (a cura di), Informatica umanistica, Milano, McGraw-Hill, 2014