RESOCONTO DELLA SETTIMANA E ARGOMENTI TRATTATI
1. Incontri con la Dirigente del Provveditorato tedesco Frau Kersten
2. Conferenza sulle “Tendenze emergenti sul tema dell’Inklusion” con Frau Bonaker
3. Presentazione del dvd sulle esperienze di bilinguismo nella scuola primaria di
Francoforte con Frau Streb (Universitat Frankfurt)
4. Visita al Gymnasium Freherr-vom Strein, V Classe
5. Presentazione “Metodo Terzi” da parte delle insegnanti Mapelli Tiziana e Anna
Santambrogio
6. Presentazione esperienza di inclusione nella scuola Romerstadtschule, Frau Schley
7. Visita al museo “Angewandte Kunst” (museo delle applicazioni e incontro con
presidente associazione italiani a Francoforte).
8. Conferenza stampa a Radio Colonia con interviste insegnanti italiane e tedesche
9. Visita nelle classi delle scuole Holzausenschule e Mühlberschule
10. Aspetti culturali della città di Frankfurt
1. Incontro con la Dirigente del Provveditorato tedesco Frau Kersten
La Direttrice del provveditorato di Francoforte Frau Kersen ha presentato l’organ
izzazione delle scuole dell’Assia con i seguenti dati:
-180 scuole primarie (comprese quelle private)
-1.778 insegnanti
Due scuole elementari con classi bilingue: Holzausenschule e Mühlberschule.
-Si attuano progetti di insegnamento della lingua tedesca per le mamma degli alunni
stranieri.
-Da circa quindici anni vengono realizzati progetti di inclusione di alunni
diversamente abili. Inizialmente sono stati inclusi gli alunni ciechi, poi quelli con
disabilità motorie e infine quelli con difficoltà comportamentali. A Francoforte
partirà un progetto pilota per l’integrazione scolastica dei bambini diversamente abili.
A Francoforte ogni anno vi sono migliaia di persone che si stabiliscono nella città e
che hanno dei figli da inserire nelle scuole, pertanto le problematiche sono molto
importanti anche dal punto di vista finanziario. Il problema che sta più a cuore al
Provveditorato è l’inclusione dei bambini diversamente abili e l’auspicio è che si
possa arrivare alla situazione italiana. Attualmente ci sono dei primi esempi di
inclusione, ma molte ancora sono le scuole dove vengono indirizzati sia gli alunni
diversamente abili che gli alunni stranieri che non conoscono la lingua tedesca,
chiamate Forderschule (scuole speciali).
2. Conferenza sulle “Tendenze emergenti sul tema dell’Inklusion” con Frau
Bonaker
-Ci è stata posta la seguente domanda:
“Come insegnanti prediligete la Conformità o la Diversità?”
In Italia prediligiamo entrambe: la conformità nei comportamenti, nelle regole e nei
valori nei quali crediamo, a diversità nell’apprendimento, nell’insegnamento
individualizzato verso ogni alunni, abili o diversamente abili. Viene poi presentata la
seguente organizzazione scolastica tedesca:
Il sistema scolastico in Germania
L'intero sistema scolastico della Germania è sottoposto al controllo dello stato, ma
allo stesso tempo si possono registrare anche notevolissime differenze fra i diversi
Lönder (regioni), cioè ogni regione ha il potere di modificare, in parte, o di applicare
differentemente il sistema scolastico. Un esempio molto evidente consiste nella
diversa durata delle varie fasi dell'istruzione obbligatoria. Allo scopo, comunque, di
trovare accordi comuni ed evitare di adottare provvedimenti che possono essere in
conflitto o di ostacolarsi a vicenda, i ministri dell'educazione dei Lönder collaborano
non solo con il governo centrale ma anche fra di loro. Come abbiamo già detto,
Lönder ha una propria organizzazione e un proprio sistema educativo. Tuttavia,
grazie agli accordi raggiunti fra i ministri dell'Educazione di non Lönder, molti sono i
tratti comuni.
Il ciclo delle scuole in Germania è obbligatorio dai 6 ai 18 anni ed è così strutturato:
- Kindergarten (asilo): pur essendo alquanto diffusa, la scuola dell'infanzia non
è obbligatoria in Germnia; in alcuni Lönder possono esistere, per i bambini di
cinque anni, delle classi di pre-scuola, chiamate Vorklassen collegate alle suole
elementari, con lo scopo di introdurre agli apprendimenti successivi.
- Grundschule (scuola elementare): Con essa comincia a sei anni l'obbligo
scolastico vero e proprio. Si possono iscrivere alla classe prima quei bambini
che compuiono i 6 anni entro giugno, gli altri si iscriveranno l’anno successivo.
I programmi sono uguali per tutti gli allievi. Questa ha una durata di quattro
anni, dove i bambini imparano a leggere e a scrivere e ricevono le basi
fondamentali di ogni materia scolastica. Imparano il tedesco, la matematica,
l’inglese, la religione, sport e musica. I bambini vanno a scuola per 20-28 ore
alla settimana; cominciano alle 8 e finiscono alle 13. Ogni giorno fanno dalle
quattro alle 6 ore di scuola, intervallate da pause di 20 minuti. Ogni ora ha la
durata di 45 minuti. Alla fine di questi primi 4 anni comuni, non sono previsti
né esami né dimestichezza per il rilascio di titoli: tuttavia la scuola consiglia il
tipo di istruzione secondaria che ritiene appropriato per le capacità del
bambino, e comunque, per poter accedere alla scuola di livello superiore a
quella consigliata, deve l'allievo superare un esame di ammissione.
- Dopo la Grundschule è possibile scegliere tra diversi tipi di istruzione
secondaria inferiore.
- Hamptschule: si tratta di una scuola poco selettiva che prepara ad avviarsi
verso la formazione professionale. Dura cinque anni ed è sempre una scuola
obbligatoria. Qui si impara a prendere dimestichezza in un lavoro, cioè ad
imparare come si svolge. In questa scuola è molto importante l'insegnamento
delle lingue, soprattutto dell'inglese e del francese. Finiti i cinque anni, si può
procedere al Ginnasio.
- Realschule: è più specializzata della Hamptschule e dura sei anni, e dopo di
essa si possono fare altri tre anni di specializzazione. Le materie sono le stesse
della Hamptschule dedicate soprattutto alle lingue.
- Gymnasium: è la scuola tradizionalmente elitaria in Germania, destinata alla
selezione di chi dovrà accedere agli studi universitari. Oggi continua ad essere
una scuola considerata selettiva, scelta però da numerosissimi studenti, molti
dei quali frequentano solo il ciclo inferiore, per poi dirigersi verso una scuola
professionale. Il Gymnasium dura dai dieci anni dello studente fino ai diciotto.
Vengono studiate: italiano, inglese, francese e latino. I voti sono: 1 = ottimo; 2
= buono; 3 = discreto; 4 = sufficiente; 5 = insufficiente; 6 = gravemente
insufficiente.
Se uno studente ha due materie insufficienti deve ripetere l'anno. La scansione
scolastica compiti, quadrimestri e interrogazione è uguale a quella italiana.
- Gesamtschule: è un allungamento della Realschule con le caratteristiche delle
tre scuole fondamentali. Dura sei anni. Entrambe le due scuole, Gymnasium e
Gesamtschule, finiscono a diciotto anni con un esame "Abiture" richiesto per
l'accesso all'istruzione universitaria.
-Le Scuole Speciali sono state istituite dopo il 1945 (sappiamo bene come
venivano “gestiti” i bambini diversamente abili nel periodo precedente , dal
governo nazista!). Nel 1991 si hanno le prime classi con alunni diversamente
abili. Nel 2009 ogni genitore può mandare il proprio figlio in qualsiasi classe;
in realtà raramente i bambini diversamente abili vengono accettati nelle scuole
“normali” perché mancano gli insegnanti di sostegno, i quali, essendo
specializzati, hanno delle retribuzioni molto più alte dei loro colleghi, così che
risulta difficile economicamente la loro assunzione. Inizialmente erano 17 le
scuole con l’Inclusione, ora sono 50, ma l’insegnante di sostegno lavora per
poche ore in ogni classe. Anche gli insegnanti tedeschi seguono le teorie degli
specialisti dell’inclusione: Andrea Canevaro e Dario Ianes. Prima di iscrivere
un bambino diversamente abile in classe prima si fa un incontro col Dirigente
scolastico, l’insegnante di classe, l’insegnante specializzato e i genitori. Poi si
procede all’accettazione della domanda di iscrizione o la si respinge.
3. Presentazione del dvd sulle esperienze di bilinguismo nella scuola primaria di
Francoforte con Frau Streb (Universitat Frankfurt)
Sin dall’inizio del progetto “bilinguismo” nel 2002, si è sentita l’esigenza di uno
stretto rapporto tra Holzhausenschule e Università Goethe, per un’assistenza
scientifica che accompagnasse e supportasse il progetto stesso. Dal 2003 al 2008 si è
realizzato il primo ciclo di una classe bilingue. In questo periodo si sono fatte
registrazioni, interviste, sondaggi che hanno coinvolto via via sempre più persone
diverse: genitori, insegnanti, specialisti…. .Questo progetto bilingue è stato realizzato
anche in Inghilterra.
Modelli di scuola nel mondo per l’apprendimento delle lingue
Esistono sostanzialmente tre scuole di pensiero per l’apprendimento delle lingue:
1. MODELLO ASSIMILATORE: si apprende la lingua spagnola per facilitare
l’apprendimento dell’inglese. È utilizzato negli Stati Uniti.
2. MODELLO DEL DOPPIO CANALE: (a Francoforte!) le lingue utilizzate sono
due con due insegnanti sempre presenti, i bambini che compongono la classe sono
per il 50% italofoni e 50% germanofoni. Non si dà la prevalenza o la priorità ad una o
all’altra lingua, che sono così paritarie. Si attuano questi modelli anche ad Amburgo,
Berlino (anche per il portoghese, spagnolo, turco), Colonia….
3. MODELLI DI SCUOLA DI LINGUA D’ORIGINE: con questi modelli si
insegna la lingua d’origine separatamente dalla lingua locale.
Osservazioni sul progetto bilingue
Con questo progetto i bambini imparano contemporaneamente a scrivere, leggere,
parlare correntemente due lingue: l’italiano e il tedesco. Per entrambi gli alunni, il
luogo principe per l’apprendimento della lingua italiana rimane la scuola.
Le insegnanti di lingua tedesca e italiana insegnano in coppia, con uguale tempo
orario e forniscono il materiale in due lingue. I bambini, contrariamente a quanto si
pensi, imparano facilmente le due lingue, senza confusioni o fraintendimenti, con
qualche difficoltà sulle doppie. Le difficoltà di apprendimento che emergono durante
il percorso scolastico non sono legate al bilinguismo, ma emergerebbero anche in una
classe monolingua. Anzi, il bilinguismo sviluppa le capacità di analisi, la
memorizzazione, la capacità di induzione, le abilità trasversali di ogni alunno.
L’avvicinamento alla lingua avviene in maniera più strutturale fin dall’inizio
dell’esperienza scolastica e tutto diventa più facile e naturale. Ci sono interferenze fra
le due lingue, ma i bambini conoscono le regole di entrambe, si rendono conto delle
differenze, fanno domande e queste diventano la base dell’insegnamento e
dell’apprendimento.
LE CONCLUSIONI INCORAGGIANO A DIFFONDERE QUESTO
PROGETTO.
Strumenti per l’alfabetizzazione bilingue
1. L’ARCOBALENO (Regenbogen): è una tabella delle iniziali (alfabetiere) dove la
priorità è lo scrivere. Il bambino cerca il grafema che corrisponde al fonema .
L’arcobaleno è diviso in due colori con le lettere appaiate (italiano e tedesco). Per
esempio la lettera “U” ha il disegno dell’ “uno” per l’italiano e dell’orologio
(Uhrmacher) per il tedesco.
2. QUADERNO DELLE LETTERE (Tinto) dove si scrivono le lettere e si disegnano
gli oggetti riferiti alle stesse.
3. PAROLE DI STUDIO: è un elenco di parole, che vanno memorizzate nelle due
lingue riferite ad un argomento.
4. DIZIONARIO: ogni bambino fin dalla prima classe ne redige uno individualmente,
che arricchisce durante tutta la Grundschule.
Introduzione di una lettera (classe prima)
Ecco come concretamente si presenta una lettera in una classe prima bilingue.
I bambini sono seduti in cerchio e alzano a turno degli oggetti portati da casa, che
erano stati richiesti precedentemente, con la seguente consegna: “Portare degli
oggetti che inizino, contengano o finiscano con la lettera zeta”. Al centro del cerchio
ci sono tre spazi per gli oggetti che contengono quella lettera in Italiano, in Tedesco o
in entrambe le lingue. Così loro mettono in questi spazi il loro oggetto,
pronunciandolo nelle due lingue e identificando la loro destinazione. È l’occasione
per apprendere il suono presentato nelle due lingue, riconoscendolo e acquisendo
vocaboli nuovi. I bambini apprendono il significato dell’oggetto nel giusto contesto e
apprendono le differenze semantiche dello stesso (es: “zaino” e “cartella” sono quasi
sinonimi, ma “A scuola si usa la cartella!”). In questo modo si possono anche
collegare i due mondi culturali del bambino: casa e scuola (gli oggetti vengono
dall’ambiente familiare o sono anche costruiti dagli stessi bambini). Questo lavoro si
presta per l’acquisizione delle diverse lingue, ma anche per l’alfabetizzazione nelle
nostre classi prime.
Compito di scrittura: scrivere con “l’arcobaleno”: i bambini scrivono una frase, es:
“Pietro ha un gatto”. I bambini si aiutano l’un l’altro, sia per la comprensione sia per
la memorizzazione (tutoraggio ed educazione peer to peer). Si ha quindi un
apprendimento interattivo sociale e fra pari. Un esercizio è stato lo scrivere delle
storie legate a ciò in cui si identificano: per esempio cosa hanno trovato facile,
difficile, bello….. trovano una parola “preferita” e su questa inventano una storia. In
questo modo si condividono i diversi mondi dell’esperienza che passa poi
nell’apprendimento del bilinguismo perché le storie vengono lette agli altri bambini,
comprese e commentate.
Conclusioni:I bambini del progetto hanno consapevolezza delle difficoltà
linguistiche del loro percorso come pure di quelle culturali, ma la loro forza sta
proprio in questa capacità di affrontarle, riconoscerle e trovare delle soluzioni
opportune.
4. Visita al Gymnasium Freherr-vom Strein, 5^ Classe
La visita al Gymnasium ci ha rivelato alcune peculiarità di questa scuola, sempre
rapportate alle nostre scuole secondarie di primo e secondo grado.
Qui gli alunni frequentano la scuola dalla quinta alla decima classe.
I voti sono espressi dall’1 al 6 e sono rarissimi i casi di esami di riparazione
(quest’anno 9 casi su 500 alunni). Gli scrutini durano pochi minuti, in quanto i
professori inseriscono le loro valutazioni numeriche nel pc e un software matematico
calcola la media ed evidenzia i casi di bocciatura. La promozione è avere il 3 in tutte
le materie, si è promossi anche nei casi in cui si ha un’insufficienza ma con 3 in tre
materie oppure due in 2 materie. In sede di scrutinio, se un alunno presenta delle
insufficienze, gli insegnanti possono votare una “promozione pedagogica”
dell’alunno in situazioni particolarmente gravi o delicate.
Ogni ora i ragazzi cambiano aula in base alla lezione da seguire. L’organizzazione
oraria scolastica è scandita da un monitor, al quale devono far riferimento ragazzi e
professori.
Gli alunni della classe 5^ hanno come tutor i ragazzi di classe 10^. Durante gli ultimi
tre anni i ragazzi scelgono il loro percorso culturale e le materie che intendono
frequentare. Le comunicazioni tra scuola-famiglia avvengono via mail e i colloqui
vengono concordati su appuntamento.
Bacheca con Nome e Cognome
dei professori e loro fotografia. Classe quinta del Gymnasium
6. Presentazione esperienza di inclusione nella scuola Römerstadtschule, Frau Schley
Questo è un esempio di inclusione in una Grundschule di Francoforte. Nel 2008 la
scuola Römerstadtschule ha predisposto un progetto che prevede la sua realizzazione
fino al 2020 con una collaborazione tra classi di livello diverso (pluriclassi).
I bambini non vengono bocciati o emarginati, ma vengono inseriti in un gruppo di
livello inferiore senza discriminazione. Ogni bambino segue una programmazione
individualizzata. Quando è partita l’esperienza, nel 2008 c’era un team di
collaboratori (insegnante di sostegno, insegnanti di classe , terapeuti ed assistenti
educatori), ma ciò comportava un impegno finanziario notevole. Lo stato ha quindi
spostato gli insegnanti di sostegno in altre zone della città, dove era stata richiesta la
loro presenza, su pressione di genitori. Il problema era mantenere la qualità con meno
insegnanti. Hanno scoperto così, analizzando diverse scuole, la pluriclasse e i suoi
vantaggi. Hanno proposto tale soluzione ad insegnanti e genitori, i quali si sono
dimostrati d’accordo sul progetto, pur con delle perplessità visto che in tutta l’Assia
non c’è alcun esempio di pluriclasse. In ogni classe ci sono bambini diversamente
abili, seguiti dalle insegnanti di sostegno, le quali hanno un monte ore dimezzato
rispetto a prima e con più bambini da seguire. Una condizione importante per
effettuare un’inclusione soddisfacente è il tempo pieno. Analizziamo nel dettaglio la
scuola Römer.
La scuola è divisa in 3 settori (case) denominati: “Acqua”, “Terra”, “Aria”. In ogni
“casa” ci sono circa 90 bambini divisi in due gruppi che collaborano molto
strettamente (prima e seconda – terza e quarta) denominati con nomi vari:
“conchiglia, delfino, gufo, tigre…”.
Due insegnanti sono responsabili di una classe con 25 bambini, ma non sono sempre
insieme.
L’ORARIO SCOLASTICO: dalle ore 8.10 alle 15.20 con alcune pause:
Le pause sono utili per favorire la concentrazione. Nella scuola vengono eletti dei
bambini, che sono i rappresentanti di classe! Tutti i rappresentanti formano il
Parlamento. I bambini a loro volta eleggono i rappresentanti delle tre “case” che
hanno il compito di proporre con l’aiuto di un insegnante e discutere problemi ai
dirigenti e al bidello senza alcuna soggezione. Lavoro dei bambini: all’inizio della
settimana ogni bambino riceve il suo piano di lavoro individualizzato, al quale deve
lavorare per due ore al giorno, per due settimane, quando e come vuole.
Le insegnanti si incontrano ogni settimana per stabilire quali competenze devono
raggiungere i bambini, la progettazione avviene ogni lunedì dalle 12 alle 13.
Per i bambini diversamente abili il piano individualizzato viene stilato dallo
specialista. L’organizzazione è molto complessa e impegnativa, richiede molto
lavoro, ma gli insegnanti sono motivati a continuare questo progetto, visti i risultati
positivi. IN QUESTA SCUOLA I BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI SONO
INSERITI, ACCETTATI E SI “CONFONDONO” CON GLI ALTRI (raro esempio
di inclusione in Germania!)
7. Visita al museo “Angewandte Kunst” (museo delle applicazioni e incontro con
presidente associazione italiani a Francoforte).
Il 26 settembre abbiamo incontrato la Presidente dell’Associazione Italiani a
Francoforte che ci ha accolti nella struttura museale.
All’interno di essa abbiamo avuto la possibilità di seguire un percorso museale,
grazie ad una guida esperta e competente, che ci ha presentato le diverse collezioni
artistiche e ci ha fatto scoprire diversi oggetti d’arte: suppellettili, stoviglie, oggetti di
design moderno (sedie, poltrone, librerie, specchi, lampade, ecc.).
8. Conferenza stampa a Radio Colonia con interviste insegnanti italiane e tedesche
“Radio Colonia”, è la finestra italiana nel panorama radiofonico tedesco, va in onda
tutti i giorni dal lunedì al venerdì per gli italiani in Germania e per tutti gli amanti del
Belpaese. Al centro del programma c’è anche l'attualità dal mondo politico, culturale
e sociale tedesco, il tutto con un occhio di riguardo per la comunità italiana in
Germania, per le sue storie e i suoi problemi. Ma “Radio Colonia” è anche il nome
della redazione italiana del Westdeutscher Rundfunk, nata proprio per gli italiani di
Germania nel 1961. Come Italiani in Germania, noi insegnanti del gemellaggio siamo
stai intervistati da questa radio famosa e seguitissima dai nostri connazionali.
Ognuna di noi, come anche le nostre colleghe tedesche e il D.S. Ulrich Reyher e
Mario Berardino del Consolato Italiano, abbiamo risposto alle domande della
giornalista che vertevano sulle problematiche dell’inclusione, sui confronti tra la
scuola italiana e tedesca, sulle prospettive per il futuro…
Ho riassunto i vari interventi e queste sono le considerazioni così sintetizzate; molte
sono le differenze tra scuola italiana e tedesca: i bambini tedeschi dimostrano
un’elevata autonomia rispetto ai nostri alunni: entrano ed escono da soli dalla scuola
e dalle aule, si spostano da soli o a piccoli gruppi verso la mensa o la palestra, escono
in cortile con qualsiasi tempo e a qualsiasi temperatura; nella maggior parte dei casi
vanno a casa da soli; gestiscono il proprio materiale scolastico con ordine; in classe
hanno autocontrollo e disciplina senza che gli insegnanti alzino la voce; per
richiamare l’attenzione alcune insegnanti utilizzano la mano col mimo della “volpe”
muta e attenta.
Nelle scuole tedesche bilingue le insegnanti prediligono il metodo orale, con
conversazioni continue e con lavori scritti meno intensivi. Il programma tedesco non
prevede lo studio delle singole materie (storia, geografia e scienze), ma ogni
argomento viene affrontato in modo interdisciplinare; il calcolo orale prevale su
quello scritto; sono molto utilizzate le schede fotocopiate rispetto al lavoro sul
quaderno. Le classi, se pur numerose, presentano un livello medio-alto che facilita il
lavoro delle insegnanti, sono rarissimi i casi di bambini difficili. In classe prima
utilizzano un quadernetto senza righe e la maggioranza del lavoro è orale; pertanto, si
evita lo stress del quaderno ordinato e voluminoso.
La scuola è sempre aperta, come pure il cortile, perciò circolano nei corridoi e negli
spazi all’aperto molti adulti. Il bilinguismo è un’ottima opportunità sia per i bambini
italofoni che germanofoni e ciò è pure da stimolo per l’apprendimento della terza
lingua, l’inglese, che tutti i bambini conoscono in modo più che sufficiente.
Alle insegnanti italiane risulta poco comprensibile l’inserimento degli alunni
stranieri, nelle scuole speciali, poiché comparati ai nostri, potrebbero essere di un
livello più che sufficiente. Alle insegnanti italiane sembra precoce fare una selezione
dei bambini subito dopo il termine della classe quarta, indirizzandole in questo modo
verso un nuovo contesto scolastico. Già in quarta classe gli alunni vengano
selezionati e indirizzati verso le diverse scuole, compromettendo e decidendo così il
loro futuro che difficilmente potrà essere cambiato. Questo per il nostro di vivere e di
pensare “la scuola” è un aspetto considerato negativo e discriminante.
La comparazione tra retribuzione degli insegnanti tedeschi con quella delle colleghe
italiane è un altro motivo di disagio e di ingiusta realtà. Nelle scuole tedesche non
esiste il bidello, vi è solo un custode che sommariamente pulisce e controlla la scuola;
sono gli alunni che a turno puliscono l’aula, le lavagne e i tavoli della mensa.
Il preside Berardino auspica che lo scambio tra insegnanti cominciato lo scorso
maggio possa continuare e coinvolgere altre scuole; riferisce che è stato contattato
dalle scuole di Norimberga per un gemellaggio con la provincia di Como. Comunica
di voler programmare uno scambio di visite di alunni di Francoforte delle scuole
bilingue con gli alunni italiani degli istituti interessati. Il preside Reyher rileva che vi
sono aspetti negativi e positivi in entrambe le organizzazioni scolastiche, italiane e
tedesche, ma che l’incontro tra insegnanti, lo scambio di vedute e di proposte,
l’impegno nell’ascoltarsi, nel porsi in modo disponibile ad accettare il cambiamento
non può che portare ad un miglioramento sia a livello personale che istituzionale.
9. Visita nelle classi delle scuole Holzausenschule e Mühlberschule
Abbiamo avuto la possibilità di entrare nelle classi della Grundschule
Holzausenschule e Mühlberschule.
La disponibilità dei dirigenti e delle insegnanti
è stata totale e l’accoglienza dei bambini è
stata entusiasta. Abbiamo assistito alle lezioni,
abbiamo vissuto con loro i vari momenti di
scuola, oltre che in classe, anche in palestra e
in mensa. Tutti i bambini comprendono e
parlano italiano, quindi non abbiamo avuto difficoltà nel comunicare con loro e
abbiamo potuto testimoniare il loro lavoro fotografandoli. Abbiamo promesso di
scambiare lettere ed altro materiale via mail o via posta tra loro e le classi italiane,
così da gettare le basi di una collaborazione fattiva e di una relazione continua, tale
che possa anche sfociare in una reciproca visita in futuro. Questi sono alcuni ricordi
che porteremo con noi nel cuore!!!!
10. Aspetti culturali della città di Frankfurt
Ed ora qualche immagine della bellissima Frankfurt…
Ebbene sì, abbiamo fatto pure le turiste!!!!
Stiamo arrivando!!!!
Römemberg, centro storico
Röme (municipio)
La Borsa
Il toro e l’orso: i simboli della Borsa
Torre della fiera,
detta “Matitone”
Grattacielo sede di banche
Casa di Gothe
(Alte Oper) L’Opera
Ringraziamo chi ci ha dato la possibilità di partecipare a questa spedizione “tedesca”
e di vivere un’esperienza indimenticabile dal punto di vista sia professionale che
umano: la Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Inverigo e reggente dell’Istituto
Comprensivo di Asso, la nostra Frau Serratore, la Dirigente dell’Istituto Comprensivo
di Lurago d’Erba e reggente dell’Istituto Comprensivo di Bellagio, Frau Selva, il
Dirigente Scolastico Dott. Berardino, il gentilissimo Preside Dott. Reyher e la vice
preside Dott.ssa Doris. Ringraziamo le nostre colleghe italiane Anna, Arianna,
Chiara, Marianna, MariaRosa, Marilena, Tiziana e le colleghe “tedesche” Kerstin,
Ulriche, Giovanna, Thea, Sandra, Hanna, che consideriamo ormai facenti parte, tutte,
di una bellissima “famiglia” internazionale! Ringraziamo chi, gentilmente, per tutta la
settimana, si è occupato dei nostri alunni a scuola: i nostri colleghi!!!
Ringraziamo anche i bambini che abbiamo incontrato, bambini italiani e tedeschi i
quali hanno dimostrano di essere simpatici, allegri, vivaci, birichini, furbi,
intelligenti e ……ADORABILI!!!!!
Le insegnanti degli Istituti Comprensivi
di Inverigo e di Asso