Download - Frutteto 2011 Bassa
-
Attrezzi pag. 4Scelta delle variet pag. 5Messa a dimora pag. 6Innesto pag. 7Terreno pag. 8Allevamento e potatura pag. 9Nutrizione pag. 14Concimazione pag. 15
PomaceeMelo pag. 16Pero pag. 22
DrupaceePesco e nettarino pag. 27Albicocco pag. 34Susino o prugno pag. 37
Ciliegio pag. 40Vite pag. 43Olivo pag. 49Agrumi pag. 52Kiwi pag. 57
MANUALE PER COLTIVARE CON SUCCESSOdi Loredano Lazzarini
il mio frutteto 2011La protezione delle piantepu essere effettuata conprodotti tradizionali e/o conprodotti di origine naturale;la prima stata indicatacome Convenzionale e laseconda come Agricolturabiologica
Disegni di Nicoletta Montanari
Ringraziamo i Vivai F.lli Zanzi di Fer-rara e Stocker srl di Lana (BZ) per ilmateriale fotografico fornitociEdizione marzo 2011. = marchio registratoCopyright 2011 by Bayer CropScience S.r.l -Testi e foto: copyright 2011 degli autori.
Bayer perlambiente:questa pubblicazione stampatasu carta riciclata
In generale
Fruttiferi 16
Protezione 59
-
Il frutteto in giardino
Il Paradiso raffigurato nellim-maginario collettivo come un im-menso giardino con alberi da fruttodi ogni specie, in grado di offrire iloro succulenti prodotti.Bayer Garden ha realizzato il manuale Il miofrutteto per tutti coloro che voglionoche il loro giardino si trasformi in unpiccolo Paradiso con meli, peschi, ci-liegi, albicocchi e altro.Coltivare alberi da frutto non sem-plice, ma le soddisfazioni sono grandi; un modo per riavvicinarsi alla naturae rilassarsi in un luogo dove i ritmi sonoquelli lenti delle stagioni.Le piante da frutto, come tutte lepiante, sono esseri viventi con caratte-ristiche e necessit proprie e nella loroscelta dobbiamo tener conto delleloro necessit: esposizione al sole,tipo di terreno, media delle piogge etemperature minime invernali.Certo coltivare gli alberi da frutto unhobby complesso perch queste piante richiedono tanteattenzioni: vanno concimate, potate, diradate e curatecon agrofarmaci, ma alla fine ci allietano e ci inorgogli-scono coi loro preziosi doni.
Foto
L.La
zza
rini
Foto
L.La
zza
rini
Foto S. Palella
-
AttrezziPer coltivare un piccolo frutteto familiare
necessario disporre di un certonumero di attrezzi, gli stessi neces-sari per lorto, ed altri specifici per
la potatura e per la raccolta. E consi-gliabile disporre anche di quelli che ren-dono meno faticoso il lavoro: un esem-pio, la motosega.Gli attrezzi devono essere sempre di qua-lit e, per quanto possibile, leggeri. In ge-nere quelli qualitativamente migliori duranopi a lungo e rendono pi facile il lavoro. Provatela differenza tra potare con forbici scadenti e di buona qualit!Vediamo alcuni degli attrezzi indispensabili per il frutteto. Prima fra tutti lavanga, per le pi importanti operazioni di lavorazione del terreno. Per leoperazioni di potatura sono neces-sarie le forbici, che devono essereleggere e con manici ergonomici;vanno tenute sempre affilate. Poivi il troncarami, grosse forbicicon i manici lunghi per tagliare i
rami di spessore pi grosso.Per potare occorre anche
un seghetto a lama ri-curva e lo svettatoio,un attrezzo manuale
o a motore per arrivare ai rami pilontani. Per tagliare i rami pigrossi molto utile la motosega. Irami asportati vanno eliminati e a questo scopo pu tornare utile un tritura-tore o cippatrice. Per legare i rami ai tutori vi la legatrice, checonsente di farlo con la massima facilit.Le piante da frutto sono attaccate da molti parassiti. Perdifenderle occorre disporre di una pompa che nebu-lizzi le soluzioni insetticide o fungicide. Le pompein genere contengono da 5 a 20 litri di soluzionee dispongono di una lancia per la distribuzione.
Esistono anche dei modelli a motore.Per raggiungere e raccogliere i frutti vi il co-glifrutta, un sacchetto applicato a una pertica.Per tenere sempre irrigato il giardino, anchequando si in vacanza, vi sono le centralineper irrigazione che lo fanno automaticamente,come programmato.
4
Foto
Sto
ker
-
Scelta delle varietUna scelta ragionata dobbligo prima dimettere a dimora una pianta da frutto. Dob-biamo innanzitutto valutare bene il nostrogiardino e la sua esposizione e considerareche le variet da piantare sono destinate a ri-manervi per decine di anni, aumentando pro-gressivamente le loro dimensioni. E benedecidere in anticipo la forma di allevamentoche vogliamo adottate e quale sar la nostradisponibilit di tempo durante tutto lanno; al-cune piante, come il melo e la vite, hanno bi-sogno di cure continue, mentre il pesco molto meno esigente.Nella scelta si pu privilegiare labbondanzadi frutti o la bellezza delle piante; a titolo diesempio sono piante molto belle il melogranoe il nespolo mentre lalbicocco si apprezzaper la fioritura.In fatto di variet, ricordiamoci che quelle pirecenti, selezionate per ottenere una produ-zione abbondante, spesso sono delicate e ri-chiedono molte cure. Quelle pi vecchieinvece sono pi rustiche e pi resistenti alle malattie, hanno produzioni in-feriori, ma i frutti sono molto saporiti.Le piante da frutto si possono acquistare nei garden center, nei vivai eanche nella grande distribuzione. E sempre consigliabile comprarle neicentri/reparti specializzati avendo cura di scegliere piante con il cartellinodi identificazione della variet, la foto del frutto e un minimo di guida coltu-rale. E bene anche controllare che linnesto sia ben cicatrizzato e sano.Sulla scelta delle variet pi adatte alla zona pu essere utile chiedereconsigli al rivenditore. Le piante da frutto sono poste in vendita in vaso op-pure a radice nuda o in zolla.Le piante si trapiantano preferibilmente ad inizio primavera oin tardo autunno, quando le temperature sono abbastanza fre-sche; quelle in vaso in realt sono adatte al trapianto in ognimomento dellanno, esclusi i periodi di gelo o di grande caldo.Prima di acquistarle bene estrarle dal vaso per verificareche le radici non siano arrotolate sul fondo del pane di terra ofuoriescano dai fori del vaso stesso perch in questi casi lat-tecchimento sar meno facile.Le piante a radice nuda o in zolla sono quelle che hanno le ra-dici coperte da torba o da terriccio e inserite in un sacchetto diplastica o in una retina. Sono disponibili dal tardo autunno allaprimavera e vanno trapiantate subito dopo lacquisto. Bisognacontrollare che il pane di terra sia umido e che le radici nonabbiano tracce di muffa.
5
Il pane di terranon devepresentareradici arrotolate
Innesto ottima-mente riuscito
Foto
L.La
zza
rini
Foto
L.La
zza
rini
Foto
Sto
ker
Foto
Sto
ker
-
La prima cosa da fare quando simettono a dimora le piante pre-parare con un certo anticipo, qual-che settimana, le buche: devonoessere piuttosto grandi, con undiametro di 70-80 cm e una pro-fondit di circa 60 cm; ci penseril tempo a rendere morbido il ter-reno ai lati della buca.Per piantare gli esemplari in vasosi procede nel modo seguente: sidepone sul fondo della buca laghiaia, sopra si mette del letamematuro (se non lavete a disposi-zione va bene anche del composto del concime granulare a ces-sione programmata) e quindi delterriccio di buona qualit misce-lato a concime granulare. Si togliela pianta dal vaso e la si ponesopra il terriccio cercando di sten-dere le radici e facendo atten-zione a non rompere la zolla diterra che avvolge le radici; taleterra deve essere umida, ma nonfradicia, e nel contempo non parti-colarmente compatta. La buca vapoi riempita con la terra tolta ini-zialmente facendo attenzione cheil punto dinnesto rimanga sopra lasuperficie del terreno.La pianta va legata a un tutore in-fisso profondamente nel terreno; illegaccio deve essere morbido: vene sono di sintetici o di naturali infibra di cocco.Per gli esemplari a radice nuda siprocede nel medesimo modoavendo cura di bagnare le radiciprima della messa a dimora.
Le buche vannopreparate in anti-cipo, anche unmese prima, edevono essereabbastanzaampie
Sul fondo dellabuca mettere delconcime e dellaghiaia e quindi lapianta con lin-tero pane diterra disten-dendo le radiciesterne
Chiudere labuca con il ter-riccio facendoattenzione a noncoprire linnesto
Il pane di terranon deve essererotto ma op-portuno liberarele radici pi su-perficiali
6
Messa a dimora
-
InnestoLinnesto una pratica agronomica antichissima per la moltiplica-zione di piante, senza modificarne le caratteristiche. E noto, infatti,che se si pianta un seme, ad esempio proveniente da una cultivar dimelo, la pianta che ne deriva ha caratteristiche diverse da quelledella madre. Con linnesto si stabilizzano le caratteristiche che ci in-teressano moltiplicandole anche allinfinito. E lunico modo per supe-rare le barriere imposte dalle leggi della natura.Linnesto consiste nel saldare sullapparato radicale di una pianta,detta portainnesto, una porzione di ramo, detta marza o nesto o gen-tile, o anche una gemma, detta scudetto, proveniente dalla cultivarche ci interessa, purch della stessa specie o di una specie affine.Il portainnesto in grado di regolare lo sviluppo della parte aerea ri-ducendola (portainnesti nanizzanti) o rafforzandola, di influire sullaprecocit della produzione e anche sulla longevit della cultivar.Sempre con la scelta del portainnesto si pu adattare una cultivar aun particolare tipo di terreno e alle diverse condizioni climatiche.Anche la resistenza ai parassiti pu essere indotta dai portainnesti.Un portainnesto si dice franco quando nasce dal seme di una pianta col-tivata mentre definito "selvatico" se una piantina nata spontanea-mente: le piante che ne derivano sono vigorose. Spesso i portainnestiprovengono da talea e sono stati selezionati per disporre di piante con ca-ratteristiche specifiche.In commercio le piante da frutto vengono di regola vendute gi innestate.Se si vuole effettuare da soli linnesto per ringiovanire una pianta vecchiao per cambiare cultivar ci si dovr attenere alle semplici regole delloschema riportato sotto.
7
Innesto di vite
Innesto a gemma o a occhioSi preleva una gemma da un ramo vigoroso di una cultivar e la si inserisce nel portain-nesto su cui si fa una incisione a T, si sollevano i due lembi di corteccia, vi si inserisce loscudetto contenente la gemma e si lega il tutto con rafia; consigliabile coprire con unmastice apposito.Innesto a marzaSi utilizzano 2-3 porzioni di rami di un anno, con 2-3 gemme. Si pu procedere in diversi
modi. Per realizzare quello a spacco si tagliaverticalmente il ramo per alcuni centimetri (dopoaverlo ben legato subito sotto) e vi si inseri-scono le marze tagliate appuntite verso ilbasso. Quello a corona invece prevede di faredelle incisioni verticali sulla corteccia del por-tainnesto e inserirvi le marze tagliata a V. E fon-damentale che marza e portainnesto venganoperfettamente in contatto, quindi necessariauna legatura ben stretta ed consigliabile co-prire con un mastice apposito.
INNESTO A CORONAINNESTO ASPACCO
Foto
L.La
zza
rini
-
TerrenoLe piante da frutto necessitano di un suolo profondo, permeabile, fertile,
senza umidit stagnante. Nei fruttiferiil grosso delle radici non supera i 60cm di profondit per cui questo lostrato di terreno cui siamo interes-sati.Il fattore determinante di cui tenerconto per la riuscita della coltiva-zione la qualit del terreno anchese, pi o meno, tutti i terreni agricoliconsentono buoni risultati, comun-que migliorabili con opportuni accor-gimenti.Teoricamente sono tre le categorie diterreno: leggeri, a medio impasto epesanti ma in natura il suolo costi-tuito da una miscela dei tre con per-centuali molto variabili.Brevemente diremo che:- i terreni leggeri sono quelli sabbiosio ghiaiosi: lacqua viene assorbita eeliminata nelle falde con grande faci-lit; si ha spesso perdita di sostanzenutritive. Sono adatti per le piante dafrutto meno resistenti come pesco ealbicocco.- i terreni di medio impasto sono ric-chi di humus, fertili, facili da lavoraree adatti a coltivare ogni tipo dipianta. Assorbono bene lacqua.- i terreni pesanti sono quelli ar-gillosi, cio formati da finissimeparticelle anche 1000 volte pipiccole della sabbia che sicompattano fra di loro; in periodidi siccit sono molto duri, spessoscrepolati; dopo una pioggia pro-lungata diventano collosi e im-
piegano anche giorni ad asciugare. Sono poco adatti per le piante dafrutto.I terreni leggeri e pesanti possono essere migliorati con tecniche agro-nomiche incorporandovi annualmente il materiale organico di cui si di-spone, oltre a terriccio da giardino e torba: per i primi consigliabileeffettuare questa operazione a fine inverno-inizio primavera mentreper quelli pesanti, in autunno-inverno.
8
I terreni leggerisono granulosi altatto e non si rie-sce a compattarlie a dargli unaforma.
I terreni di medioimpasto sonosoffici, difficil-mente manten-gono una formae trattengonobene lumidit
I terreni pesantisono quelli che,quando sonoumidi, permet-tono di ottenereuna palla seschiacciati fra lemani
-
Allevamento e potaturaLa potatura unarte. Il potatore opera sulle pianteper allevarle mantenendo la chioma equilibrata se-condo determinate regole, sin dal primo anno di vita.Se le potature sono corrette e ben studiate la rea-zione positiva si vede in termini di vegetazione e difruttificazione. Su diverse specie, come melo e cilie-gio, ha valore di accompagnamento e di attivazionedello sforzo produttivo mentre altre, come la vite e ilkiwi, hanno bisogno di interventi energici. Ma non tutto: la necessit di interventi cambia non solo con laspecie, ma anche con le variet, il sistema di alleva-mento, il tipo di terreno e la disponibilit di acqua.Quando si acquista un esemplare di piante da frutto siacquista un astone gi innestato da 1 o 2 anni,pronto per essere trapiantato, cui va impostata laforma che si vuole ottenere quando la pianta saradulta; dopo limpianto la pianta va tagliata allaltezzadella prima ramificazione, detta anche impalcatura,che si vuole ottenere; tale altezza va, a seconda dellaforma desiderata ottenere, da 40 cm a un metro emezzo.Normalmente le piante in commercio sono gi provvi-ste dei rami principali della prima impalcatura gia definiti: queste sono pifacili da gestire per lhobbista poich basta mantenerne la forma.Ogni trattato di frutticoltura descrive decine di forme di allevamento. In unfrutteto realizzato nellorto o in un piccolo appezzamento tre sono le formeconsigliabili, quelle appiattite, quelle a vaso e quelle a piramide.
Le forme appiattite,come la palmetta,sono quelle in cui lepiante sono allevatesostenute da pali e filiorizzontali e sono in-dicate se vi pocospazio, infatti hannouno spessore di unmetro o poco pi.Sono adatte per moltifruttiferi, fra cui melo,pero, susino e cachi.Lastone si pianta afine inverno, si cima aunaltezza minima di30 cm da terra e suc-cessivamente, in ge-
9
Pianta gi impal-cata pronta per iltrapianto e conimpostata laforma a vaso
Palmetta a bran-che orizzontalipiegate a 90 ri-spetto al fusto elegate a dei fili disostegno. Lan-golazione con cuifissare le branchepu essere anchedi 45
Foto
L.La
zza
rini
-
nere nella primavera successiva, si scelgono tre branche vigorose che di-venteranno la prima impalcatura di rami principali; di questi due possonoessere fissate ai fili sia orizzontali che obliqui e una, verticale, serve perfar proseguire il fusto. In seguito si dovranno creare ogni 50 cm nuove im-palcature fino ad ottenere, in 5-6 anni, la forma definitiva di allevamento ela pianta avr un fusto verticale dal quale partiranno le branche. I rami didiverse piante che si trovano sulla medesima fila possono anche intrec-ciarsi.La forma a vaso quella in cui le piante si allevano cercando di ottenereuna forma simile a quella naturale. Si procede come per le forme appiattite
ma si scelgono 3-5 branche che sono destinate a diventare i rami e si alle-vano in modo da formare un cono rovesciato; si possono anche fissarecon dei tutori. E adatta a specie di ridotta vigoria ma anche per melo, ficoe susino.E facile da realizzare: per prima cosa si definisce laltezza a cui far partirelimpalcatura dei rami dal fusto, tagliandolo dopo il trapianto. Questa al-tezza pu variare da 30 cm a oltre un metro.Lallevamento a piramide, quello in cui lastone viene lasciato ramificarenaturalmente, ha i minori problemi di potatura e di governo. E adatto permelo, pero e pesco.
PotaturaPer potatura si intendono quelle pratiche atte a determinare la forma dellepiante e il loro modo di vegetare, di fiorire e di fruttificare. Si effettuano me-diante tagli ai rami in periodi ben definiti e caratteristici di ogni specie.Consente di massimizzare la resa produttiva e, nella frutticoltura indu-striale, effettuata da agricoltori esperti, dei veri artisti con le forbici. Ingiardino tutto pi semplice in quanto non vi la necessit di ottenereproduzioni molto elevate, ma si vogliono produrre buoni frutti con piantepiacevoli da guardare, in pratica si cerca un utile compromesso.Potare vuol dire tagliare determinati rami, tenere sotto controllo i suc-chioni, effettuare la spollonatura eliminando i germogli basali superflui e in-
10
Lallevamento apiramide (a de-stra) quello incui la piantaviene lasciata ra-mificare natural-mente. In alcunicasi (sopra), perevitare strutturedi sostegno, lepiante si lascianocrescere libera-mente ma sipiantano ravvici-nate. Si tratta delcosiddetto fu-setto
Allevamento avaso; dal troncopartono 3 o pibranche chevengono dispo-ste a forma dicono rovesciato.Linterno va la-sciato privo dirami per far pas-sare la luce.
-
fine diradare i frutti.La potatura pu avvenire durante il riposo ve-getativo ed detta potatura secca oppure,quando la pianta ha le foglie, potatura verde.Nei primi 3-4 anni dimpianto la potatura servesoprattutto per impostare la forma della piantamentre in seguito ha lo scopo di mantenerla,regolandone lo sviluppo e di ottenere unequili-brata fruttificazione senza incorrere nel feno-meno dellalternanza. Ogni specie necessita di
una potatura appropriataed necessario cono-scere quali rami fruttifiche-ranno; nella parte dedicataalle diverse piante sono ri-portate queste informa-zioni.Normalmente con la pota-tura si eliminano o si ac-corciano dei rametti
inseriti sulle branche e presenti in numeroeccessivo; anche i succhioni e i pollonivanno soppressi.I rami pi grossi difficilmente vanno tagliatise non per motivi di forma della pianta, dirinnovamento e di risanamento mentre lebranche vanno accorciate periodicamenteper mantenere la pianta nelle dimensionivolute o possibili nel giardino. Alcune setti-mane dopo la fioritura, se vi stata una ab-bondante allegagione, occorre eliminarealcuni frutti scegliendoli fra quelli malformatie pi piccoli. Pi avanti si avr una cascolanaturale e in seguito si dovr fare un ulte-riore diradamento che, ad esempio, nelmelo consiste nel lasciare al massimo unfrutto ogni 8-10 cm.
pollone
succhioni
11
Succhioni e pol-loni, cio i ramidritti verso lalto,vanno eliminati
I frutti vanno di-radati: occorretogliere quelli insovrappi dopounallegagioneabbondante edopo la cascola
DIRADAMENTO
Quando potareGennaio: meli, peri e kiwiFebbraio: meli, peri, kiwi, albicocchi, susini
e vitiMarzo: peschi, viti e agrumiAprile: si interviene sulle piante dannegiate
dallinvernoMaggio: si eseguono operazioni correttive
sulle brancheGiugno: si effettua la potatura verdeLuglio/Set.: potatura dopo raccolta per eli-minare i rami esauriti e le zone dombraOttobre: non effettuare potatureNovembre/Dicembre: meli, peri, albicocchi e
susini; meglio rimandare a inizio anno
-
a legno a fiore a legno e a fiore
Come potare
Le grosse branche vannopotate tagliandole ad an-golo retto con una sega,senza provocare scoscia-menti, in altre parole la-cerazioni della corteccianella parte inferiore. Siprocede eseguendo un taglio iniziale nella parte inferiore del ramo, a circa mezzo metrodal punto dinserzione, quindi si esegue il taglio dalla parte superiore e infine si elimina il
moncherino vicino al tronco.Le potature dei rami pi pic-coli, quelli con le gemme, con-sente di concentrare la forzadella pianta nel rinnovo dellachioma e nella produzione difrutti. Il taglio deve esserefatto poco sopra ad unagemma e inclinato in sensoparallelo alla sua posizione.
1 taglio nellaparte inferiore 3 taglio
50 cm.
2 taglio
Come riconoscere le formazioni fruttifere?Abbiamo tre tipi di gemme, a legno (da cui derivano rami), a fiore (dove siformeranno i fiori e quindi i frutti) e miste; sono presenti su rami di diversotipo, variabili da specie a specie. I pi comuni rami con gemme a fioresono i rami misti, i dardi, le lamburde, i brindelli e i mazzetti di maggio.I rami misti sono rami con gemme a legno e a fiore, sono presenti sullaquasi totalit dei fruttiferi e sono quelli pi produttivi.I brindelli sono rametti di 15-30 cm di lunghezza che producono, sulle po-macee, una gemma mista allapice e gemme a legno che danno origine a
12
TIPI DI GEMME
-
13
Il problema dellalternanzaLalternanza consiste nel fatto che a unannata di carica, cio di produzione abbon-dante, ne segue una di scarica, ossia con produzione scarsa. Con una potatura idoneasi riesce a contenere questo fenomeno in quanto si mantiene la pianta giovane; lascian-dola a se stessa invecchierebbe pi rapidamente.
LAMBURDA ZAMPA DI GALLO
drupacee
BRINDILLO
LAMBURDA E DARDOSU BORSA
drupaceepomacee
pomacee
foglie sullasse; sulle drupacee producono solo gemme a fiore.I dardi sono gemme a legno appuntite che danno origine a un ramo cortis-simo, di 1-2 cm, con una gemma a legno. Il secondo anno si allunga di unaltro paio di cm e il terzo da origine a una gemma a fiore e prende il nomedi lamburda. Sono caratteristici delle pomacee e possono produrre peruna decina danni. Sempre sulle pomacee si trovano ingrossamenti allat-tacco delle gemme a fiore, le borse, molto corte e in grado di dare ori-gine a dardi e a brindelli. Raggruppamenti di borse e di lamburde sonodetti zampe di gallo.I mazzetti di maggio sono invece propri delle drupacee, sono tozzi e corti,non superano i 6 cm di lunghezza. Come i dardi diventano produttivi dopo2-3 anni. Vanno conservati perch possono produrre per molti anni, nel ci-liegio anche 40.
RAMO MISTO
BORSA
-
14
Clorosi ferricaLe clorosi, dovute a carenza di ferro, si curano intervenendocon un prodotto speciale a base di chelati di ferro.Una delle cause della clorosi ferrica pu essere una frequenteirrigazione con acqua dura (calcarea) che determina laumentodel pH del substrato.
Foto
G.R
am
pin
ini
NutrizioneLa nutrizione appropriata fondamentale se sivuole una pianta equilibrata e una fioritura abbon-dante.In generale va detto che le piante devono trarredal terreno tutti gli elementi necessari per potervivere. Gli specialisti dividono questi elementi indue categorie, i principali, che sono azoto (N), fo-sforo (P), potassio (K), calcio (Ca), magnesio(Mg) e zolfo (S) e quelli secondari, ma necessariin piccole quantit, come ad esempio manga-nese, ferro, boro e rame. Sono tutti elementi pre-senti nel terreno ma per ottenere buoni risultatibisogna integrare, in particolar modo quelli princi-pali, con la concimazione perch siano sufficientied equilibrati.I concimi si dividono in organici ed inorganici. Dif-
feriscono nel modo in cui vengono incorporati. I fertilizzanti organici, cioquelli di origine naturale (letame, sangue di animali, foglie morte ecc.) ne-cessitano di una lunga trasformazione da parte dei microrganismi del ter-reno e vengono resi disponibili molto lentamente. Quelli inorganici, quellichimici, sono invece immediatamente e totalmente utilizzabili per la pianta,a meno che non si tratti di prodotti con particolari formulazioni a lento rila-scio.Ogni buon giardiniere li impiega entrambi, anche se procurarsi del letame oggi impresa ardua.Azoto - E uno degli elementi indispensabili per la crescita degli esseri vi-venti in quanto componente fondamentale delle proteine. La concimazioneazotata aumenta lattivit vegetativa procurando foglie pi grandi e di co-
lore verde intenso, aumenta il numero delle gemme a fiore, dimi-nuisce la cascola, migliora la pezzatura dei frutti e infinedetermina un aumento della produzione.Leccesso di azoto causa minore colorazione dei frutti, ritardonella maturazione, ridotta resistenza agli attacchi dei parassiti eagli stress dovuti a cause ambientali.Fosforo Il suo ruolo per la crescita della pianta e per la produ-
zione di fiori quello di partecipare a molti processi vitali come la fotosin-
Zona daconcimare
30cm
30cm
Zona daconcimare
Le radici si tro-vano sotto lachioma e neifruttiferi in ge-nere arrivano acirca 60 cm diprofondit. Laconcimazione vafatta in questazona, senza inte-ressare i primi 30cm intorno altronco
Foto
L.La
zza
rini
Carenza di azoto
-
15
tesi e il metabolismo degli zuccheri. La sua carenza si evidenzia dap-prima sulle foglie vecchie che diventano verde scuro e poi sulla crescitache viene rallentata. Leccesso di fosforo non causa danni particolari.Potassio - Agisce indirettamente come regolatore del bilancio idrico e in-fluenza favorevolmente la fotosintesi e alcune caratteristiche qualitativedei frutti come colorazione e contenuto in zuccheri; riveste un ruolo po-sitivo sulla fioritura. La pianta, con carenza di potassio, tende ad appas-sire. Leccesso di potassio non causa danni particolari.Ferro - Interviene nei processi di ossido-riduzione legati alla fotosintesi.La carenza di ferro si manifesta spesso su terreni con pH superiori a 8 ocon elevato contenuto in calcare attivo: sulle foglie giovani si hanno carat-teristiche clorosi, le nervature restano verdi e il lembo si decolora progres-sivamente fino a diventare bianco.Manganese - Interviene nella fotosintesi e la sua carenza causa una ridu-zione della sintesi della clorofilla e si manifesta come una clorosi interner-vale delle foglie giovani che poi evolve con la formazione di macchienecrotiche.
ConcimazioneLa concimazione delle piante da frutto si effettua conBayfolan Multi Orti & Giardini. E un prodotto a cessioneprogrammata, per una nutrizione di circa 4 mesi, che per-mette la formazione di una riserva di elementi nutritivi nellevicinanze delle radici; nell'anno successivo all'impianto, fa-cilita sia la crescita della pianta e, negli anni seguenti, sod-disfa il fabbisogno di elementi nutritivi. In alternativa si puutilizzare Bayfolan PRO Universale ogni 2 3 mesi.Concimazione d'impiantoAll'impianto distribuire Bayfolan Multi Orti & Giardini sul fondodella buca e Bayfolan PRO Universale mescolato con la terra diriempimento della buca stessa.Concimazione di coperturaSi impiega Bayfolan Multi Orti & Giardini distribuendolosu una superficie leggermente pi grande di quella corri-spondente alla proiezione al suolo della chioma della pianta,badando di mantenersi ad almeno 30 cm dal tronco. Gli in-terventi con Bayfolan Multi Orti & Giardini vanno dosatisecondo le esigenze della specie riportate pi avanti. Du-rante la stagione successiva all'impianto normalmente nonsono necessarie concimazioni di copertura. Al secondo ed alterzo anno concimare rispettivamente con met e tre quarti deiquantitativi consigliati per le piante in produzione. Le concimazioni di co-pertura risultano pi efficaci se vengano interrate con una leggera lavora-zione del terreno e devono essere seguite da un'irrigazione. Se il terreno tenuto a prato, non superare la dose unitaria di 50 g/m effettuando la con-cimazione quando il prato non in vegetazione o dopo il taglio e irrigareabbondantemente; in alternativa utilizzare Bayfolan PRO Universale.
Carenzadi potassio
Foto
L.La
zza
rini
-
MeloPianta proveniente dalle regioni transcaucasiche e co-nosciuta fin dallantichit, la sua coltivazione si pensarisalga allet paleolitica. Il melo citato nella Bibbia,se ne fa menzione in testi greci del VI secolo a.C. e sisa che i suoi frutti erano apprezzati dai romani. Oggi diffuso in moltissime aree del mondo. Il melo un al-bero simbolico e rappresenta la conoscenza che con-duce allimmortalit. Nel medioevo i cristiani consi-deravano il melo come lalbero il cui frutto il peccatooriginale.Propriet La mela contiene zuccheri semplici, vita-mine, acidi organici e tannini. Una mela sbucciata hasolo 53 Kcalorie/100 g. E consigliata nelle diete per-ch contiene pectine che hanno un effetto saziante enel contempo protettivo sulle mucose. La mela ingrado di dare un prezioso apporto di carotenoidi (20g/100 g). Contrariamente a quanto si crede la bucciacontiene una quantit trascurabile di nutrienti che in-vece si trovano abbondanti nella polpa.Botanica - Il melo un albero vigoroso che pu rag-giungere i 10 m di altezza, con forma eretta, chioma
globosa e apparato radicale piuttosto superficiale. La corteccia del tronco liscia e le foglie, di forma ovale e appuntita, sono di color verde scurocon il margine seghettato; i fiori, ermafroditi, sono composti da cinque pe-
tali di colore bianco rosato e sono riuniti in corimbi. Fiorisce inaprile. Le gemme sono a legno e miste, portatedai rami fruttiferi.La sottospecie pi conosciuta il Malus commu-nis pumila, da cui si sono ottenute gran parte dellevariet di melo presenti sul nostro mercato.Piantagione Le piante (gli astoni innestati) vannomesse a dimora in autunno o in primavera, distan-ziate di 3-4 metri luna dallaltra; la migliore espo-sizione in pieno sole.Il fatto che i meli siano autosterili obbliga a piantarealmeno due variet per ottenere una buona fruttifica-zione.Il melo si pu coltivare ovunque ma predilige i climi fre-schi e le zone montane tra i 600 e i 1000 metri; nel no-stro paese si adatta in tutte le regioni. Non ha particolariesigenze di terreno purch non sia troppo umido o argil-loso. Teme la siccit, i ristagni dacqua, leccesso di cal-care ed sensibile a temperature inferiori a -20C.Portainnesti Il portainnesto attualmente pi usato
Malus spp.Fam. Rosaceae
Le piante di melosi prestano adessere decora-tive nei giardini
16
Foto
L.La
zza
rini
Foto
L.La
zzar
ini
-
lM9, selezionato nel 1914 da una popolazione di Paradiso Giallo diMetz. Induce scarsa vigoria e alta produttivit. Linnesto su franco conferi-sce grande sviluppo e rende la pianta molto longeva. Entra per in produ-zione pi tardi.Cure colturaliIrrigazione Durante i periodi siccitosi, soprattutto dopo la fioritura, il melonecessita di frequenti ma moderate irrigazioni, che favoriscono lingrossa-mento dei frutti; tali irrigazioni vanno sospese un mese prima della rac-colta. E sempre consigliabile impiegare un impianto di irrigazione agoccia.Concimazione - Ogni anno, a partire dal 3 anno dimpianto, consiglia-bile concimare con Bayfolan Multi Orti & Giardini alla dose di 30 g/mprima della fioritura, un mese prima della raccolta e a fine inverno. Al mo-mento dellimpianto si distribuisce Bayfolan Multi Orti & Giardini alladose di 50 g per piante di 1 anno o di 100 g per piante di 2 anni, mesco-landolo con la terra di riempimento della buca.Potatura I meli producono su dardi, lamburde, brindilli e rami misti di unanno. La potatura va fatta durante il riposo vegetativo diradando e sfol-tendo i rami vigorosi nella parte apicale. Occorre anche eliminare le lam-burde che hanno fruttificato per alcuni anni. La potatura verde si effettua ingiugno e in agosto sulle piante con eccessivo vigore, per eliminare i suc-chioni.
POTATURA TRATTAMENTI RACCOLTA
Dicembre-Marzo Marzo-Agosto Luglio-Ottobre
Foto
L.La
zza
rini Le grandi bran-
che del meloproducono mol-tissimi frutti chespesso hanno unpeso tale dadover esseresorrette da so-stegni
17
-
Diradamento Quando si ha unelevata allegagione bisogna praticare unprimo diradamento tre settimane dopo la fioritura eliminando i frutti malfor-mati; successivamente, in giugno, dopo la cascola, si interviene lasciando1-2 frutti per lamburda.Frutti La mela un falso fruttodetto pomo. Ha forma tondeg-giante, pi o meno allungata oappiattita. Le dimensioni varianosecondo le variet e il colorepu essere giallo, verde, rossocupo ecc. La polpa bianca o gial-lina. La maggior parte delle varietsono autosterili. Limpollinazione entomofila.Variet Sono migliaia le cultivar di melo; le pi conosciute sono:- Annurca, antica variet campana con frutti medio-piccoli e schiacciati,
dal colore rosso vinaccia e dalla polpa croc-cante, profumata e asciutta. Si raccoglie a metottobre.- Delicious rosse (gruppo) Frutti dal colorerosso intenso brillante con polpa bianco cremazuccherina e aromatica. Si raccoglie in settem-bre e matura dopo 15-20 giorni.- Fuji Cultivar giapponese con frutti medio-grossi di colore giallo aranciato striato di rosso;polpa soda, croccante e dolce. Maturazione tar-diva verso fine ottobre.- Gala (gruppo) Variet neozelandese confrutti di media pezzatura striati di rosso-aranciosu met della superficie. Polpa soda, croccantee sugosa. Si raccoglie a fine agosto.- Golden delicious (gruppo) Adattabile ai pidiversi ambienti, queste variet hanno fruttimolto grossi di un bel colore giallo, a volte sfu-
18
Foto
L.La
zza
rini
Foto
L.La
zza
rini
Foto
Viva
iF.lli
Zan
zi
Foto
Viva
iF.lli
Zan
zi
Un ramo caricodi frutti. Al cen-tro variet Jero-nime
La piccola va-riet Annurca
Variet FujiZhen Aztec
-
mato di rosso o con rugginosit; la polpa succosa. Si raccoglie tra metsettembre e inizio ottobre.- Gold Pink Nuova variet italiana con frutti medio-grandi dalla caratteri-stica colorazione giallo-rosata e polpa succosa, di buon sapore che mi-
gliora seconservata infrigorifero.- Granny Smith Vecchia va-riet australianacon frutti di co-lore verde epolpa croccantedal saporelegger-
mente acidulo. Si raccoglie a fine ottobre, maturadopo un mese e pu essere conservata fino al-lestate successiva.- Imperatore (gruppo) Variet rinvenuta inOhio a met del secolo scorso; ha frutti grandie leggermente schiacciati dal colore giallo ver-dastro estesamente ricoperto di rosso vivo;molto profumata, ha la polpa farinosa. Si rac-coglie in ottobre, matura a novembre e si puconservare fino ad aprile.- Renetta del Canada Probabilmente di originefrancese, caratterizzata da frutti di colore giallo-verdastro pi o meno rugginosi e dal sapore caratte-ristico. Raccolta tra fine settembre e met ottobre.
19
Foto
Viva
iF.lli
Zan
zi
Foto
Viva
iF.lli
Zan
zi
Variet GalaAnnaglo
Variet GoldPink. Sotto va-riet CrimsonCrisp, resistentealla ticchiolatura
Foto
Viva
iF.lli
Zan
zi
-
- Stark delicious Frutti dal colore rosso vivo edalla polpa profumata e succosa.- Stayman (gruppo) Variet americana con fruttimedio grossi e asimmetrici, di colore verde gialla-stro striato di rosso; polpa molto succosa e pocozuccherina. Si raccoglie tra fine settembre e metottobre e matura a partire da novembre.- Variet resistenti alla ticchiolatura: la ticchiolatura un patogeno molto pericoloso che necessita dicontinui trattamenti fungicidi. Alcune variet sonoresistenti ai suoi attacchi per cui sono adatte al-lorto familiare; fra queste vanno ricordate GoldRush, Summerfree, Primiera e Crimson Crips.Esistono variet di melo ornamentale che si pos-sono coltivare anche in vaso, sul terrazzo. La fiori-tura abbondante e i piccoli frutti maturano inottobre.Raccolta Le mele si raccolgono da giugno ad ot-tobre, secondo le variet.Conservazione Lemele vanno tenute alfresco. Alcune variet
invernali, per essere conservate, devono es-sere raccolte prima della maturazione fisiolo-gica e messe in cantina.Conservazione - Le mele, oltre che per ilconsumo fresco, sono un ottimo ingredienteper le torte e sono anche adatte per ricavaresucchi di frutta. Sono utilizzate dallindustriaper la produzione di marmellate, succhi, gela-tine e per lessiccazione.Avversit Afidi, cocciniglie, carpocapsa,cidia, tentredini, larve minatrici, ricamatori,ragno rosso.Ticchiolatura, mal bianco.
20
Curiosit - La mela-globo, su cui a volte campeggiava la vittoria alata, il simbolo del potere assoluto; ci dovuto alla rotondit del frutto che haispirato il simbolo del globo terrestre e della sovranit.La citt di New York, che ha come simbolo una mela, soprannominatala grande mela.Proverbio - Mangia una mela al giorno per toglierti il medico di torno
Foto
L.La
zza
rini
Foto
Viva
iF.lli
Zan
zi
Variet Pri-miera, resi-stente allaticchiolatura
Piccole mele or-namentali.Spesso sonousate per lim-pollinazione neifrutteti familiari
-
21
Para
ssiti
anim
ali
Co
ccin
iglie
Afid
iM
inat
ori
fog
liari
Dife
saco
nve
nzi
on
ale
Ag
rico
ltura
bio
log
ica
Pato
log
iefu
ng
ine
Can
crir
amea
liTi
cch
iola
tura
Ticc
hio
latu
raO
idio
Dife
saco
nve
nzi
on
ale
Ag
rico
ltura
bio
log
ica
Car
po
cap
saRi
cam
ato
riCo
ccin
iglie
Ticc
hio
latu
raO
idio
Ticc
hio
latu
ra
Ore
cch
iett
ed
ito
po
maz
zett
idiv
aric
ati
Afid
iC
occ
inig
lieC
arp
oca
psa
Can
crir
amea
liO
idio
Ticc
hio
latu
ra
Pre
ep
ost
fiori
tura
Fru
tto
dim
ensi
on
en
oce
Fru
ttis
vilu
pp
ati
Cad
uta
fog
lie
MMaa
rrzzoo
-- AA
pprrii
lleeAA
pprrii
llee --
MMaa
gggg
iiooM M
a ag gg g
i io o - -
G Gi iu u
g gn n
o oGG
iiuugg
nnoo
-- SS
eettttee
mmbb
rreeOO
ttttoo
bbrree
-- NN
oovvee
mmbb
rree
MMEE
LLOO --
ccaall
eenndd
aarriioo
ddeeii
ttrraa
ttttaamm
eennttii
CCoo
nnffii
ddoo
rr OO
iillRR
eelldd
aann 22
22RR
eelldd
aann 22
22
SSuucccc
eessss
PPrroo
ccllaaii
mm CC
oomm
bbii
op
pu
reSSyy
lllliitt
FFlloo
FFoolliicc
uurr
SSEE
CCuu
pprraa
vviitt
bblluu
WWGG
ZZoo
llffoo
BBaagg
nnaabb
iillee
BBaayy
eerr So
lo o
idio
Min
ato
riFo
glia
riC
arp
oca
psa
Rica
mat
ori
RRee
llddaa
nn 22
22CC
oonn
ddiidd
oorr
2200
00 OO
--TTEE
QQ
SSuucccc
eessss
NNeeee
mmaazz
aall
TT//SS
RRee
llddaann
2222
CCoo
nndd
iiddoo
rr22
0000
OO--TT
EEQQ
SSuucccc
eessss
NNeeee
mmaazz
aall
TT//SS
Afid
iC
arp
oca
psa
Rica
mat
ori
Afid
i
Pat
ologie
fungin
ePar
assiti
anim
ali
CCoo
nnffii
ddoo
rr OO
iill
PPiirree
ttrroo
AAcctt
iiGGrree
eennOO
lliiooccii
nn
Segu
ire a
tten
tam
en
te le
is
truzi
on
i rip
orta
te in
e
tiche
tta
-
PeroPianta di cui non si conoscono esattamente le ori-gini, che potrebbero essere asiatiche, della zonadel Mar Caspio. Alcuni distinguono P. communisda P. pyrifolia considerando il primo di origine occi-dentale e il secondo cinese. Il pero conosciuto findallantichit ed menzionato, assieme al melo-grano, da Omero, nellOdissea; Plinio ne ha elen-cate 40 specie. Nel XVI e XVII secolo i suoi fruttifurono molto apprezzati dai re di Francia.Propriet La pera ricca di vitamina C e di zuc-cheri naturali fra cui il levulosio ed ideale per ladieta avendo solo 65 calorie per 100 g. La vitaminaC aiuta ad ottenere una pelle levigata e giovane edaumenta le difese immunitarie contro le pi comuniinfezioni. Le pere sono ricche di fibra e contribui-scono a limitare il livello di zucchero nel sangue,aiutano il funziona mento dellapparato digerente ea tenere a bada il colesterolo. Botanica - Il pero un albero vigoroso, con formainizialmente conica e poi globosa; pu superare,se lasciato libero di crescere, i 15 m di altezza. Lacorteccia del tronco grigiastra e le foglie sono
glabre, ovali, con lunghi piccioli e di colore verde brillante nella pagina su-periore, pi chiare in quella inferiore. I fiori sono generalmente bianchi,con cinque petali, riuniti in corimbi. La fioritura inizia a fine marzo e durauna ventina di giorni.Piantagione Le piante (gli astoni innestati) vanno messe a dimora in au-
Pyrus communisFam. Rosaceae
Foto
L.
La
zza
rini
Le piante dafrutto sono moltoutili anche perstabilizzare il ter-reno
Grappolo di perein un giardino fa-miliare del tren-tino
22
-
tunno, distanziate di 3-4 metri luna dallaltra.Anche se certe variet, come Conference, sono autofertili, la maggiorparte sono autosterili, per cui necessario piantare almeno due varietper ottenere una buona fruttificazione.Il pero adatto a climi temperati e nel nostro paese si adatta bene intutte le regioni; le variet pi precoci preferiscono le zone pi calde.Non ha particolari esigenze di terreno anche se non ama quelli sabbiosie argillosi; teme la siccit e i ristagni dacqua. Innestato su cotogno molto sensibile ai terreni calcarei.Portainnesti Il portainnesto attualmente pi usato il Cotogno di cuiesistono diverse selezioni. Conferisce alla pianta sviluppo ridotto e unaprecoce e abbondante fruttificazione, con frutti di ottima qualit. Si puavere disaffinit con alcune variet come William e Kaiser.Sono disponibili anche piante su franco o su selezioni dello stesso e suselvatico: questi soggetti danno alla pianta vigoria, grande sviluppo elongevit ma ritardano lentrata in produzione e i frutti sono di qualit in-feriore; resistono bene anche in caso di lunghi periodi di siccit per illoro apparato radicale molto profondo. Non presentano disaffinit.Cure colturali - Irrigazione Durante i periodi siccitosi il pero necessita difrequenti irrigazioni che non devono essere abbondanti, in particolare du-rante la crescita vegetativa e in post-raccolt. E sempre consigliabile im-piegare un impianto di irrigazione a goccia.Concimazione - Ogni anno, a partire dal 3 anno dimpianto, consiglia-bile concimare con Bayfolan Multi Orti & Giardini alla dose di 40 g/mprima della fioritura, un mese prima della raccolta e a fine inverno. Al mo-mento dellimpianto si distribuisce Bayfolan Multi Orti & Giardini alladose di 50 g per piante di 1 anno o di 100 g per piante di 2anni, mescolandolo con la terra di riempimento della buca.Potatura Diversi sono i rami fruttiferi (dardi, lamburde, brin-dilli e rami misti) e portano gemme a legno e miste. La pota-tura dei peri coltivati nei giardini va fatta rinnovando i ramia frutto e le lamburde, diradando e sfoltendo i rami in so-prannumero o la chioma fruttificante; in genere occorreasportarne il 30-40%. Sulle variet Abate Fetel ePassa Crassana anche necessario accorciare legiovani branche molto ricche di gemme a fiore. La potatura verde va effettuata in estate solo sulle
POTATURA CIMATURA RACCOLTA
Dicembre-Marzo Giugno-Luglio Luglio-Ottobre
DIRADAMENTO
Giugno, se necessario
23
Foto
L.
La
zza
rini
Peri e meli incoltivazioni in-tensive sonopiantati moltoravvicinati
-
piante pi vigorose per arieggiare la chioma. Diradamento - Per ottenere frutti belli, grossi
e abbondanti bisogna praticare il dirada-mento dopo la cascola di giugno, lascian-done solamente uno o due allesterno delcorimbo. Frutti La pera un falso frutto dettopomo. Ha forma da tondeggiante a allun-gata secondo la variet; il colore va dal
verde, al giallo, al rosso, al ruggine.Limpollinazione entomofila.
Variet Fra le variet pi diffuse vanno ricor-date:
Carmen Variet precoce con frutto di grossa pezza-tura color giallo verde con macchie rosse, polpa succosa e aromatica.Frutti molto serbevoli.Coscia - Ha pezzatura medio-piccola, colore verde chiaro e sapore moltodolce. Matura a fine luglio. Santa Maria - variet estiva diffusa nellItalia centro-meridionale, abba-stanza succosa e con elevata produttivit. Si consuma da met luglio afine ottobre.William e William Rossa - Frutti grossi, giallo-dorato punteggiati di rossola prima e rosso intenso la seconda. Polpa succosa, dolce e profumata.Maturano in agosto.Butirra Hardy - Frutti ovoidali di grosse dimensioni, rugosi, verde-bronzo.Polpa bianca e dolce. Maturazione da fine agosto a met settembre. Conference - Frutti allungati di grosse dimensioni di un colore giallo-verda-stro-arancio. Polpa profumata e succosa. Matura a ottobre; per conser-
24
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
William, anticacultivar moltoapprezzata eadatta allinsca-tolamento
Variet Car-men, di recenteintroduzione
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
-
varla la raccolta va antici-pata.Abate Fetel E caratteriz-zata dal lungo collo edalla buccia verde-gialla-stra. Polpa molto succosa egradevole, leggermenteacidula. Matura a iniziosettembre. Decana del Comizio Euna delle migliori va-riet, caratterizzata dafrutti tozzi e moltogrossi, giallo-rossastri,macchiati di bruno. Ma-tura a fine ottobre ma, perconservarla, va raccolta in set-tembre. Kaiser - Frutto grosso e allungato con polpabianco-giallastra, succosa e zuccherina. E di colorruggine su sottofondo giallo-bronzeo. Matura tra ot-tobre e novembre ma, per conservarla, va raccolta insettembre. Passa Crassana - Frutti ovoidali di grosse dimen-sioni, verde-giallognoli e rugginosi. Polpa dolce esuccosa. Maturazione da fine settembre a ottobre. Esiste una variet di pero nano a crescita moltolenta, adatto alla coltivazione in vaso e sul terrazzo. I frutti maturano in ottobre. Raccolta La raccolta va da giugno ad ottobre, se-condo le variet. Conservazione Le pere dopo la raccolta vannoconservate al fresco. Alcune variet invernali, per es-sere conservate, vanno raccolte in anticipo rispettoalla maturazione: in cantina possono durare fino al-linizio della primavera raggiungendo gradatamente lamaturazione fisiologica.Avversit Afidi, cocciniglie, carpocapsa, cidia, ten-tredini, psilla, larve minatrici, ricamatori e ragnorosso.Ticchiolatura, mal bianco e maculatura bruna.
25
Curiosit Il legno del pero, che ha un bel colore bianco rosato,la grana fine e notevole durezza, usato in ebanisteria.
Proverbio Al contadino non far sapere quanto buono il caciocon le pere
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Variet Confe-rence, cultivaringlese moltodiffusa in Europa
A sinistra, dal-lalto in basso:Kaiser,Wil-liam e AbateFetel
-
26
Para
ssiti
an
imal
iC
occ
inig
lieA
fidi
Ten
dre
din
i
Dife
sa
Ag
rico
ltura
bio
log
ica
Pato
log
ie f
un
gin
eTi
cch
iola
tura
Can
cri R
amea
li
Ticc
hio
latu
raM
acu
latu
ra
bru
na
Ticc
hio
latu
raM
acu
latu
ra
bru
na
Dife
sa
Ag
rico
ltura
bio
log
ica
Car
po
cap
saC
arp
oca
psa
Co
ccin
iglie
Psill
a
Ticc
hio
latu
raM
acu
latu
ra
bru
na
Ticc
hio
latu
raM
acu
latu
ra
bru
na
CCoo
nnffii
ddoo
rr OO
iillCC
oonn
ffiidd
oorr
2200
00 OO
--TTEE
QQ
PPrroo
ccllaaii
mm CC
oomm
bbii
op
pu
reSSyy
lllliitt
FFlloo
CCoo
nnffii
ddoo
rr OO
iillRR
eelldd
aann 22
22
SSuucccc
eessss
CCuu
pprraa
vviitt
BBlluu
WWGG
OOlliioo
cciinn
OOlliioo
cciinn
solo
cocc
inig
lie
OOlliioo
cciinn
PPiirr
eettrroo
AAcctt
iiGGrree
eenno
pp
ure
NNeeee
mmaa
zzaall
TT//SS
Psill
aC
arp
oca
psa
Co
ccin
iglie
Olio
cin
+D
ecis
Jet
Psill
aTe
ntr
edin
iA
fidi
Car
po
cap
saC
occ
inig
lieC
ancr
i ram
eali
Ticc
hio
latu
raM
acul
atur
a br
una
Pat
ologie
fungin
ePar
assiti
anim
ali
Maz
zett
id
ivar
icat
iPo
st f
iori
tura
Alle
gag
ion
eA
ccre
scim
ento
fru
tti
Fru
tti s
vilu
pp
ati
Pre-
racc
olta
Cad
uta
fo
glie
MMaa
rrzzoo
AApp
rriillee
MMaa
gggg
iioo --
GGiiuu
ggnn
ooGG
iiuugg
nnoo
--LLuu
gglliioo
LLuugg
lliioo--AA
ggoo
ssttoo
OOtttt
oobb
rree--NN
oovvee
mmbb
..AA
ggoo
ssttoo
--OOtttt
oobb
rree
PPEERR
OO --
ccaall
eenndd
aarriioo
ddeeii
ttrraa
ttttaamm
eennttii
FFoolliicc
uurr
SSEE
Segu
ire a
tten
tam
en
te le
is
truzi
on
i rip
orta
te in
e
tiche
tta
-
Pesco e nettarinoIl pesco una pianta di origine cinese, dove presente anche selvatica.Alessandro Magno lha introdotta nel mondo greco dalla Persia (da qui ilnome di P. persica), e successivamente i romani, a partire dal 1 secolo,lhanno diffusa in tutta Europa. Al genere Prunus appartengono, oltre allespecie coltivate, di-verse specie orna-mentali. Propriet La pescacontiene zucchero (inprevalenza saccaro-sio) e solo 28 calo-rie/100 grammi; riccadi vitamina A, B1, B2,C e PP, di pectina e dicarotenoidi; contienesali minerali quali po-tassio, fosforo, magne-sio, zolfo e ferro. Edepurativa, ha unim-portante azione diure-tica, energetica,leggermente lassativae sedativa. In cosmesiil succo fresco un eccellente tonico per la pelle, mentre la polpa usataper la preparazione di maschere rinfrescanti per il viso per la sua azioneidratante.Botanica - Il pesco un albero da frutto di dimensioni medio-piccole, altoin genere 4-5 m, ma pu raggiungere anche gli 8 m. Ha corteccia bruno-cenerina, rami radi, divaricati, dapprima verdi e poi rossastri e apparato ra-dicale superficiale.
Le foglie sono lanceo-late, strette, seghettatee con un corto picciolo.I fiori, ermafroditi, sonorosa, con cinque petali,riuniti in gruppi di 3 o 4.La fioritura, che pre-cede la comparsa dellefoglie, inizia a finemarzo. La maggiorparte dei fiori autofer-tile.Piantagione Lamessa a dimora si ef-fettua in autunno con
Prunus sp. =Persica sp. -Fam. Rosaceae
Un pesco nocealle porte di Mi-lano
Pesco di varietMaura
Foto
L.
La
zza
rini
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
27
-
astoni di due anni di innestoche vanno distanziati di 5-6metri luno dallaltro se sonoinnestati su franco o coltivati avaso. Se si allevano a pal-metta le distanze possonoscendere anche a 3-4 metri.Le piante di pesco, a causadelle tossine che lasciano,non possono essere piantateper almeno 2 anni dove vi erano altri peschi. Il pesco adatto ai climi miti e nel nostro paese si adatta bene. Sonopiante che amano estati abbastanza calde ed inverni piuttosto freschi: perfiorire necessitano di un certo periodo con temperature inferiori a 7C. Ininverno il pesco resiste anche a temperature di 15C. I freddi tardivi inprossimit della fioritura provocano gravi danni e il vento, prima della ma-turazione, causa un distacco anticipato dei frutti.Non ha particolari esigenze di terreno; ama quelli sciolti e profondi mateme quelli umidi e pesanti. Innestato su mandorlo resiste ai terreni calca-rei. Portainnesti La riuscita di una coltivazione di pesco dipende dalla giu-
sta scelta del portainnestorispetto al tipo di terreno.Attualmente il pi impiegato un ibrido di pesco x man-dorlo (GF677) che inducevigoria ma anche frutti pipiccoli rispetto al FrancoSlavo (P. silvestris), moltoutilizzato in passato ma oradifficilmente reperibile.Sono disponibili anchepiante su selezioni difranco Montclar indicateper terreni freschi. Altri por-tainnesti sono derivati dasusino, ma sono pocousati.Cure colturali - Irrigazione Prima della raccolta, perun mese, un mese emezzo, occorrono irriga-zioni abbondanti ogni 10giorni. E sempre consiglia-bile impiegare un impiantodi irrigazione a goccia.Concimazione - Ogni annooccorre concimare con
POTATURA SCELTA DEI GERMOGLI
Marzo Aprile-maggio
LA CURA DELLA PIANTA DURANTE IL PERIODO VEGETATIVO Ad aprile alla base dei rami fruttiferi si lasciano solo 1-2 germogliche serviranno lanno successivo; gli altri vanno cimati a una foglia.A maggio si diradano i frutti e si tolgono i rametti dorsali in ec-cesso. A giugno vanno cimati i germogli apicali pi vigorosi 5 fogliesopra lultimo frutto. In estate, dopo la raccolta, tagliare il ramo cheha fruttificato al di sopra del germoglio allevato a primavera.
28
-
Bayfolan Multi Orti & Giardini alla dose di 30 g/m prima della fioritura,a inizio estate e a fine inverno. In primavera consigliabile effettuareanche una concimazione azotata. Al momento dellimpianto si distribuisceBayfolan Multi Orti & Giardini alla dose di 100 g per piante di 2 anni,mescolandolo con la terra di riempimento della buca.Potatura Il pesco produce su rami misti di un anno, brindilli e mazzetti dimaggio.La potatura ha lo scopo di regolare la produzione e migliorare la qualitdei frutti. In linea di massima va fatta energicamente diradando e sfoltendoe, per mantenere in equilibrio vegetazione e produzione, deve essereman mano maggiore col passare degli anni fino a eliminare anche il 50%
DIRADAMENTO RACCOLTA POTATURA ESTIVA
Maggio Giugno-Agosto Dopo la raccolta
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
ziFo
to Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Diverse variet dipesco Royal.Sotto da sinistrain senso orario:RoyalJim,RoyalEstate,RoyalMayestic eRoyal Time
29
-
dei rami a frutto quando la pianta adulta. Bisogna sempre ricor-dare che il fiore e, quindi, il frutto si sviluppa soltanto su legnodellanno precedente e che i rami misti vanno diradati e quelliche hanno fruttificato vanno tolti.La potatura verde va effettuata in aprile lasciando solo 1-2 ger-mogli alla base dei rami fioriferi; in maggio si effettua il dirada-mento dei germogli dorsali; in giugno vengono cimati anche igermogli apicali, se vigorosi, e in estate, dopo la raccolta, si tolgonoi rami che hanno fruttificato sopra i germogli basali.Diradamento - Per ottenere frutti belli e grossi utile praticare il dirada-mento che va eseguito 4-6 settimane dopo la fioritura.Frutti La pesca un frutto carnoso, detto drupa, dalla forma tendenzial-mente tondeggiante, solcato longitudinalmente. Ricordiamo: - la comune pesca, con frutti dalla buccia rivestita da una fitta peluria. Lapolpa bianca o gialla e si pu staccare dal nocciolo o rimanervi ade-rente;- la pesca noce o nettarina, che produce frutti glabri e lucenti con caratteri-
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Pesche di va-riet RoyalPride
Nettarine NBRoyal Queen eal centro BigTop NG
30
-
stiche della polpa del tutto simili alle precedenti;- la percoca o pesca cotogna ha polpa gialla e soda ed adatta alla cot-tura e alla conservazione in scatola, sia in pezzi che come confetture. Le pesche maturano da fine maggio, le pi precoci nelle aree del sud, finoa settembre per quelle pi tardive. La maturazione scalare e pu durareun paio di settimane.
Variet La facilit con cui si riescono ad ottenere nuovecultivar di pesco fa si che ne siano disponibili un
gran numero e che sia difficile orientarsi inesse.
Le cultivar di pesco vengono distinte incultivar da consumo fresco, nettarine e
percoche, in variet a polpa gialla obianca e infine in base allepoca dimaturazione.- pesche precocissime: maturanoin giugno; la prima a maturare laTasti Red a polpa gialla e laAmanda a polpa bianca. Hannofrutti di media grossezza, con buc-cia rossa e qualit organolettiche
buone.- pesche di media maturazione: ma-
turano in luglio; fra quelle a polpagialla vi sono Redhaven, la pi diffusa
al mondo, e Flavorcrest. A polpa biancaricordiamo Maria Bianca, Francy e Maura.
Consigliabili le nuove generazioni del gruppoRoyal con frutti dolci, grossi e consistenti.
- pesche tardive: maturano in settembre; fra quelle a polpa gialla Fair-time, Red Fall, Tardibelle e Red Star. A polpa bianca ricordiamoDouceur e la Gladys con frutti grandi. - nettarine: hanno un calendario simile a quello delle pesche normali e
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Pesca di varietRoyal Summer
Nettarine BigBang
31
-
sono quasi tutte a polpa gialla. Matura ingiugno Big Bang, in luglio Big Top, inagosto Venus e Orion e in settembre leFair. Fra le poche a polpa bianca ricordoMagique (luglio), Silver Star e RoyalQueen (Agosto).- percoche: un tempo impiegate quasiesclusivamente per uso industriale, oraalcune variet vengono apprezzate anchedal pubblico per il consumo fresco (Car-son, Androse e Baby Gold 9). Matu-rano, secondo le cultivar, tra inizio luglio efine agosto. - platicarpa: sono le nuove pesche e net-tarine schiacciate di origine orientale, ca-ratterizzate da sapore e aroma eccellenti.Ricordiamo le Ufo e Sweet Cap.Raccolta Le pesche si raccolgono dagiugno a settembre, quando sono mature.Vanno prese con il palmo della mano estaccate delicatamente per non danneg-giarle.Conservazione Le pesche precoci equelle a polpa bianca si conservano pochigiorni. Le altre possono essere conser-vate in frigorifero anche per un mese, seraccolte ancora dure. Sono anche adattead essere essiccate o per marmellate.Avversit Afidi, cocciniglie, cydia, anarsia, tignola,mosca della frutta, ricamatori, tripidi e ra-gnetto rosso.Bolla del pesco, oidio, monilia.Seccume delle foglie: malattia battericacausa di macchie brune sulle foglie di cuipu causarne la totale caduta. Si pu cu-rare concimando abbondantemente.
32
Curiosit Il nocciolo di pesco contiene un solo seme, detto man-dorla, con elevato contenuto di amigdalina, un glucoside cianogene-tico caratteristico di alcune drupacee. Il sapore amaro ed velenoso anche se mangiato in quantit modeste.
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
ziFo
to Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Nettarine Nec-tamagie e, inalto, Late Fair
-
33
Para
ssiti
an
imal
iA
fidi
Co
ccin
iglie
Dife
sa
con
ven
zio
nal
e
Ag
rico
ltura
bio
log
ica
Pato
log
ie f
un
gin
eB
olla
Bo
llaM
al b
ian
coM
on
ilia
Dife
sa
con
ven
zio
nal
e
Ag
rico
ltura
bio
log
ica
Afid
iC
idia
An
arsi
a
Co
ccin
iglie
An
arsi
aC
idia
Co
ccin
iglie
Mal
bia
nco
Mal
bia
nco
Mal
bia
nco
Mo
nili
aC
ancr
i ram
eali
Bo
lla
CCoo
nnffii
ddoo
rr OO
iillCC
oonn
ffiidd
oorr
2200
00 OO
--TTEE
QQ
PPrroo
ccllaaii
mmCC
oomm
bbii
CCoo
nnff ii
ddoo
rr OO
ii ll
An
arsi
aC
occ
inig
lieA
fidi
Cid
iaC
ancr
i ram
eali
Bo
llaM
al b
ian
coM
on
ilia
Pat
ologie
fungin
ePar
assiti
anim
ali
Ing
ross
amen
tog
emm
eB
ott
on
i ro
saPi
ena
fiori
tura
Scam
icia
tura
Acc
resc
imen
tofr
utt
i
Accrescimento frutti
frutti sviluppati
Cad
uta
fo
glie
FFeebb
bbrraa
iiooMM
aarrzzoo
MMaarr
zzooAA
pprrii
lleeA A
p pr ri i
l le e- -G G
i iu ug g
n no o
NNoo
vveemm
bbrree
GGiiuu
ggnn
oo--AA
ggoo
ssttoo
PPeesscc
oo --
ccaall
eenndd
aarriioo
ddeeii
ttrraa
ttttaamm
eennttii
OOll ii oo
cc iinn
So
lo c
occ
inig
lie
OOlliioo
cciinn
NNeeee
mmaazz
aall
TT//SS
op
pu
re
PPiirr
eettrroo
AAcctt
iiGGrree
eenn
PPrroo
ccllaa
iimm CC
oomm
bbii
FFoolliicc
uurr
SSEE o
pp
ure
PP
rrooccll
aaiimm
CCoo
mmbb
ii
CCuu
pprr aa
vv iitt
BBll uu
WWGG
No
Mal
bia
nco
CCuu
pprr aa
vv iitt
BBll uu
WWGG
No
Mal
bia
nco
ZZoo
llffoo
BBaagg
nnaabb
iillee BB
aayyeerr
So
lo M
al b
ian
co
Segu
ire a
tten
tam
en
te le
is
truzi
on
i rip
orta
te in
e
tiche
tta
SS uucc cc
ee ssss
SS uucc cc
eess ss
RReell
ddaann
2222
PPrroo
ccllaaii
mm CC
oomm
bbii o
ppur
eSSyy
lllliitt
FFlloo
-
AlbicoccoLalbicocco di origine asiatica e la sua pre-senza nota da almeno 4000 anni. Fu intro-dotto dai romani intorno al 60 a. C. ma la suadiffusione e coltivazione in Europa molto pirecente.Propriet - Lalbicocca ricca delle vitamineB, C, PP e di carotenoidi, precursori della vita-mina A, vitamina che protegge le superfici del-lorganismo, interne ed esterne. 200 g dialbicocche forniscono il fabbisogno giorna-liero di vitamina A di un adulto. La sua ca-renza pu portare ad alterazioni dellocchio edella vista con diminuzione del visus e pucausare anche una facile rottura delle unghie,capelli fragili e opachi e caduta delle ciglia.Lalbicocca, ricca anche di fosforo, ferro, cal-cio, potassio e magnesio, un alimento irri-nunciabile per chi anemico, spossato edepresso. Il frutto fresco astringente, essic-cato lassativo.Botanica - Lalbicocco un albero di dimen-sioni medie, alto in coltivazione circa 4 m, ma
libero pu raggiungere anche i 12 m. Ha rami sottili e le foglie sono cuori-formi e lisce, con bordo seghettato; il picciolo violaceo. I fiori compaionoa fine febbraio-inizio marzo e sono singoli, di colore da bianco a rosato,con cinque petali; fioriscono normalmente riuniti in gruppi di 2 o 3. La mag-gior parte delle variet sono autocompatibili e limpollinazione entomo-fila.Piantagione La messa a dimora si effettua dallautunno fino a marzocon astoni di un anno di innesto che vanno distanziati di 3-4,5 metri lunodallaltro, se sono coltivati a vaso o a forma libera, con le branche ad al-meno un metro da terra. Se si allevano a palmetta la distanza pu scen-dere a 3 metri.Lalbicocco vuole un clima temperato-caldo e nel nostro paese si adattabene ovunque ma predilige le zone pi calde. Per fiorire necessita di uncerto periodo con temperature inferiori a 7C. Intensi freddi invernali pos-sono causare danni mentre i freddi tardivi risultano dannosi sulla fioritura.Durante la fioritura il vento impedisce il volo dei pronubi e riduce limpolli-nazione mentre in prossimit della maturazione determina un distacco an-ticipato dei frutti. Lalbicocco sensibile alle brinate tardive.Non ha particolari esigenze di terreno; preferisce quelli sciolti e profondima teme quelli umidi. Su terreni siccitosi e pietrosi meglio se innestato sufranco.Portainnesti Lalbicocco viene innestato normalmente su mirabolano (P.cerasifera) con selezione 29C che ha unottima affinit e conferisce alla
34
Foto
L.
La
zza
rini
Un esemplare dialbicocco in ungiardino di citt
Prunus armeniacaFam. Rosaceae
-
pianta vigore, rapido sviluppo, fruttificazione precoce e portamentoespanso. Se innestato su pesco si ottiene precocit e grossezza dei frutti. Cure colturali - Irrigazione Deve essere frequente e regolare. Primadella raccolta, per un mese, bene ridurre le irrigazioni. E sempre beneimpiegare un impianto di irrigazione a goccia.Concimazione - Ogni anno consigliabile concimare con Bayfolan MultiOrti & Giardini alla dose di 30 g/m dopo lallegagione e durante laccre-scimento dei frutti e di 50 g/m a fine inverno; a fine estate inizio autunno utile intervenire per mantenere la pianta al massimo dellefficienza produt-tiva. Al momento dellimpianto si distribuisce Bayfolan Multi Orti & Giar-dini alla dose di 50 g per piante di 1 anno, mescolandolo con la terra diriempimento della buca.Potatura Da giovane lalbicocco produce sui rami misti di un anno, daadulto sui mazzetti di maggio e sui brindilli. La potatura, dal 4 anno, si ef-fettua sulle piante giovani e vigorose 3-4 settimane dopo la raccolta. A fineinverno si pratica su quelle vecchie e deboli con tagli atti a mantenere ungiusto equilibrio tra vegetazione e produzione. In linea di massima va fattaenergicamente diradando e sfoltendo e deve es-sere man mano maggiore con tagli di ritorno surami di 2-3 anni al di sopra di un ramo misto dimedio vigore. Vanno accorciate anche tutte lecime e i rami fruttiferi con troppe gemme. Diradamento - Per ottenere frutti belli e grossi utile praticare il diradamento alla fase dellinduri-mento del nocciolo, ripetendolo, se necessario.Col diradamento corretto, unitamente a una giu-sta potatura, si pu evitare lalternanza di produ-zione. Frutti Lalbicocco produce frutti carnosi, dettidrupe, di forma ovoidale, solcati longitudinal-mente, con la buccia vellutata di un colore chevaria, dal giallo chiaro allarancio intenso, se-condo le variet. La polpa tenera e succosa. Ifrutti maturano tra giugno e luglio. Variet La prima variet a maturare, nellaterza decade di maggio, Ninfa, pianta pocovigorosa ma espansa e produttiva. Il frutto giallo chiaro sfumato di rosso e ha qualit gusta-
35
Dicembre-Marzo Luglio-Ottobre
POTATURA
RACCOLTA
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Variet Ninfa;matura a finemaggio
-
tive medie. A met giugno la voltadi Bella dImola, pianta vigorosa,assurgente e produttiva con frutti ab-bastanza grossi e con buone qualitgustative.Portici, una variet napoletana chematura a fine giugno, ha frutti mediogrossi di buon sapore e molto aro-matici; pianta con vigoria media, as-surgente e molto produttiva.Ricordiamo ancora Boreale, ru-stica, vigorosa, medio-precoce, pro-duttiva e Bergeron, una cultivarfrancese di bellaspetto, tardiva, confrutti dalla buccia chiara e polpamedio fine, poco soda. Raccolta I frutti maturano tra giu-gno e luglio e vanno raccolti maturi,quando il colore vira verso il rosso olarancio nella parte esposta al sole.
Conservazione I frutti freschi si conservano per pochi giorni; possonoessere anche essiccati e surgelati per usarli, ad esempio, per fare torte.Con le albicocche si fanno anche marmellate e succhi.Avversit - afidi, cocciniglie (causa dei frutti butterati di rosso), tignola. Corineo, monilia, mal bianco.Vaiolatura delle drupacee: causata da un virus diffuso dagli afidi: fiori efoglie avvizziscono e cadono.
36
Curiosit - I romani chiamavano lalbicocco il pesco dellArmenia perch la ritenevanouna pianta originaria di quelle terre.
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Albicocche divariet Portici,aromatiche esuccose
Variet BelladImola
-
Susino o Prugno
Il P. domestica, capostipite delle principali variet attuali, una pianta colti-vata in Europa fin dallanno 1000. Nei nostri boschi presente allo statoselvatico un suo antenato, il prugnolo, pianta spontanea e spinosa. A seconda dellarea di origine, le varie specie esistenti vengono raggrup-pate in 3 categorie: le specie euro-asiatiche, a loro volta suddivise in:- susini europei (P. domestica) a cuiappartengono le cultivar europee; - susini siriaci (P. insititia) con i gruppidelle Damaschine; - mirabolani (P. cerasifera), spontaneiin Asia Minore e usati come portain-nesto per lalbicocco. Vi sono poi i susini cino-giapponesi(P. salicina e P. simoni) e gli ameri-cani (P. americana).Propriet - Contengono zuccheri, vi-tamina A, B e C in discreta concen-trazione, ferro, calcio, fosforo,magnesio, potassio, sodio e manga-nese. La susina un frutto dalle mol-teplici caratteristiche: energetico,stimolante, diuretico, disintossicante e decongestionante epatico. E un ot-timo alimento per bambini e per chi pratica dello sport. Ha buone proprietlassative, grazie alla presenza della difenil-isatina, una sostanza chesvolge una funzione stimolante a livello intestinale. Il frutto secco esalta ul-teriormente le propriet lassative. Rispetto al frutto fresco, le prugne es-siccate hanno una superiore apporto calorico e una maggiore concen-trazione di zuccheri e sali minerali ma contengono meno vitamine.Le foglie del susino, usate in decotto, hanno propriet diuretiche, lassa-tive, febbrifughe e vermifughe. Botanica - I susini sono in genere piante rustiche, robuste, facili da colti-vare, che non si ammalano facilmente e che, in pochi anni, danno buoniraccolti. Sono piante di medie dimensioni, raggiungono i 5-10 m daltezza,con tronchi dalla corteccia scura e rami di colore grigiastro. I fiori, autofer-tili, sono uniti a 2, hanno 5 petali bianchi e si aprono prima della comparsadelle foglie; queste sono ovali a margini seghettati. Si pu affermare che le variet coltivate sono il risultato di incroci e sele-zioni innestati poi su variet selvatiche.Piantagione Il comportamento delle piante di susino varia molto se-condo le variet: va da assurgente a molto espanso. Le forme di alleva-mento sono analoghe a quelle delle altre drupacee ma le varietassurgenti non sono adatte a forme a vaso mentre quelle espanse malsopportano la piramide. La messa a dimora si effettua dallautunno fino amarzo con astoni di un anno di innesto distanziati di 4-5 metri luno dallal-
37
Prunus domestica,P. salicina
e P. simoniFam. Rosaceae
Foto
L.
La
zza
rini
Abbondante frut-tificazione di unsusino in Liguria,non lontano dalmare
-
tro; distanze maggiori servono se sono coltivati avaso o a forma libera.
Il susino predilige il clima temperato; in generequelli europei si adattano pi facilmente graziealla fioritura tardiva mentre quelli cino-giappo-nesi, a fioritura pi precoce, non sono adatti alle
aree con inverni freddi e brinate tardive.I susini si sviluppano rigogliosi in terreni di medio
impasto e profondi mentre soffrono in quelli asciuttie poco profondi. Si adattano anche a quelli argillosi,
ben drenati, e resistono alleccesso di calcare.Portainnesti Il susino viene normalmente innestato su mirabolano da
seme oppure su cloni selezionati dello stesso come il 29C, adatto ancheper le variet vigorose coltivate in terreni fertili.Cure colturali Irrigazione: essenziale a partire dalla fioritura fino allostadio di accrescimento del frutto, senza eccedere per evitare cattiva alle-gagione, cascola in pre-raccolta e spaccatura dei frutti.Concimazione: ogni anno, a partire dal 3 anno dimpianto, consigliabileconcimare con Bayfolan Multi Orti & Giardini alla dose di 20 g/m primadella fioritura, un mese prima della raccolta e a fine inverno. Al momento
dellimpianto si di-stribuisce BayfolanMulti Orti & Giar-dini alla dose di 50g per piante di 1anno, mescolandolocon la terra di riem-pimento della buca.Il susino abba-stanza sensibile allecarenze di azoto.Diradamento: limita-tamente agli annicon produzioni ele-
vate si pu rendere necessario il diradamento dei frutti, lasciandone suirami uno ogni 10-15 cm e diradando quelli sui dardi.Potatura: il susino produce su mazzetti di maggio e rami misti di 1-8 anni.Durante il riposo vegetativo necessita di una potatura adeguata alla vigo-
Variet BlackAmber
Variet OctoberSun; a destra Grossa di Felisio(Empress)
Maggio-Luglio Maggio-Giugno Luglio-Settembre
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
DIRADAMENTO RACCOLTAPOTATURA VERDE
38
-
ria della pianta con eliminazionedi rami soprannumerari e rinnovoo accorciamento dei dardi frutti-feri. Con eccesso di vegetazione,in estate, necessario interve-nire anche con la potatura verde.Frutti I frutti sono delle drupepruinose di un colore che va dalverde al giallo al rosso al viola-ceo, dalla forma oblungo-ovoi-dale molto variabile secondo levariet. Le cultivar giapponesi maturano tra met giugno efine di ottobre, mentre quelle europee da fine luglio a settem-bre. Il sapore dei frutti lievemente acidulo, per la presenza diacido malico.Variet Fra i susini europei ricordiamo:- Grossa di Felisio, detta anche Empress, una pianta mediamente vigo-rosa, auto incompatibile, con frutti grossi color viola scuro, molto zucche-rini;- Sugar Top ha vigoria medio-elevata ed autofertile. Il frutto, di mediapezzatura e colore violaceo, aromatico, molto dolce e gustoso; - Regina Claudia, antiche variet molto apprezzate per le qualit gusta-tive.Le variet cino-giapponesi possono essere gialle, rosse o nere. Fra legialle ci sono Golden Plumza, vigorosa, produttiva, auto incompatibile,con frutti grossi di ottimo sapore e T.C. Sun, mediamente vigorosa, par-zialmente auto-incompatibile, con frutti grossi di ottima qualit gustativa.Fra le rosse, auto-incompatibili, segnaliamo Fortune, di media vigoria,con frutti grossi dal sapore medio e October Sun, vigorosa, con frutti suc-cosi di ottimo sapore. Nere sono Angeleno, molto vigorosa e produttiva eBlack Amber, pianta di media vigoria, auto-incompatibile, con frutti grossidi buon sapore. Raccolta - Le prugne vanno raccolte man mano che maturano e si stac-cano facilmente dal ramo, prima che diventino troppo molli, possibilmenteavendo cura di non asportare la pruina che le avvolge.Conservazione - Si prestano per preparare ottime marmellate e gelatine epossono essere essiccate.AvversitAfidi, cidia. Batteriosi
39
Curiosit In Cina le ragazze da marito contano le prugne mature rimaste sullalberoper calcolare quando arriver uno sposo anche per loro.
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Variet giallacino-giapponeseGolden Plumza
-
CiliegioIl ciliegio una pianta di origine asiatica, diffusa in Europa fin dai tempi an-tichi, considerato in grado di guarire le malattie. Il fiore da noi simbolo dieducazione e di cortesia, in Giappone della grazia, della modestia e del-lintegrit morale e in Cina della fragilit e della bellezza femminile.Propriet Le ciliegie sono dissetanti, ricche di flavonoidi (utili contro i ra-dicali liberi), di fibre, di vitamine A e C e di calcio e fosforo. Sono adattenelle diete in quanto hanno un indice di saziet mediamente elevato. Igambi delle ciliegie hanno propriet diuretiche, depurative, drenanti e rin-frescanti e vengono utilizzati per decotti, tisane e sciroppi.Botanica - Il ciliegio si pu classificare in due specie diverse: il ciliegio afrutto dolce (P. avium) e il ciliegio a frutto acido (P. cerasus) di cui trattiamonel box. Il ciliegio dolce suddiviso in due gruppi: le duracine o duroni con i fruttidalla polpa dura e le tenerine, per la polpa molle e succosa. Le duracinesono piante maestose che possono superare gli 8 m sia di altezza che di
diametro, mentre le tenerine hanno dimensioni pi contenute e una cre-scita pi lenta. I fiori sono bianchi, con 5 petali leggermente sovrapposti eriuniti in mazzetti di 6-10 elementi; compaiono prima delle foglie, grandi eovali. La fioritura si ha in marzo-aprile.
Piantagione Il ciliegio si pianta, come astoni di 1 anno di innesto, in ge-
40
Prunus avium ePrunus cerasusFam. Rosaceae
Ciliegie di varietSkeena e, adestra, Satin,entrambe moltoresistenti allaspaccatura
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Ciliegio acido (P. cerasus) - Le ciliegie acide, conosciute come amarene, visciole emarasche sono poco diffuse perch si prestano quasi esclusivamente ad essere impie-gate nellindustria o usate in cucina per la preparazione di succhi e confetture. Le ama-rene sono piante di scarso sviluppo con rami pendenti e foglie piccole, i frutti sono dicolor rosso intenso con polpa chiara. Le visciole hanno i rami dritti, foglie molto grandi efrutti rosso brillante, dal sapore dolciastro; sono utilizzate anche per il consumo fresco.Le marasche sono piante di taglia piccola e piccole sono anche le foglie e i frutti. Lamaggior parte delle variet di ciliegio acido sono autofertili. Il ciliegio acido va piantato ad una distanza minima di 3-5 m dalle altre piante.
-
nere dallautunno a marzo, distanziandolo di almeno 5-7 m dalle altrepiante perch bisogna tener conto del suo grande sviluppo e che resterproduttivo anche per 100 anni. E una pianta caratteristica delle zone a clima temperato che tollera moltobene la siccit e il freddo, non il caldo estivo e le piogge intense durante lafioritura. Nel nord Italia sono consigliabili le variet duracine mentre nelsud le tenerine.Per quanto riguarda il terreno sono consigliati quelli sciolti e profondi men-tre sono da evitare quelli argillosi. Mal sopporta i ristagni dacqua.Portainnesti I portainnesti pi usati sono il franco, il megaleppo e la suaselezione SL64. Il franco da notevole vigore e sviluppo alla pianta; prefe-risce terreni sciolti, profondi e drenanti. Il megaleppo (P. mahaleb) conferi-sce sviluppo ridotto e si adatta anche a terreni ciotolosi e calcarei,frequenti in collina. Il vigore inferiore al franco ma la produttivit supe-riore. LSL64 da preferirsi per la vigoria inferiore al franco. Non adattoai terreni asfittici e pesanti. Nuovi ibridi sono stati introdotti per impiantinani: Gisela 5 e 6, PHLC e Ma x Ma 14.Cure colturali Irrigazione: in caso di mancanza di piogge, soprattutto nel periodo cheprecede e segue la raccolta, occorre irrigare moderatamente.Concimazione: si effettua a inizio e a fine primavera impiegando BayfolanMulti Orti & Giardini alla dose di 30 g/m dopo lallegagione, 20 g/m ainizio estate e 30 g/m a fine inverno. Al momento dellimpianto si distribui-sce Bayfolan Multi Orti & Giardini alla dose di 50 g per piante di 1 anno,
41
Primavera-Estate Fine maggio-Luglio Dopo la raccolta
Ciliegie di varietEarly Lory Ear-lise e a destraFerrovia
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
CIMATURA RACCOLTA POTATURA
-
mescolandolo con la terra di riempimento della buca.Il ciliegio abbastanza sensibile alle carenze di azoto; consigliabile di-stribuire ogni 2 anni del letame. Potatura: il ciliegio una pianta che produce sui mazzetti di maggio e suirami misti. Va potata il meno possibile, in particolare in autunno e in in-verno, per evitare abbondante formazione di gomma. Durante il periodovegetativo, subito dopo la raccolta dei frutti, se necessario si possono ef-fettuare i tagli di ritorno dei succhioni. Per ridurre lo sviluppo vegetativo,quando la pianta cresce troppo, e migliorare linduzione a fiore si accor-ciano o si cimano i getti laterali.Frutti I frutti sono piccoli, globosi, sorretti da un lungo peduncolo; hannoun colore che va dal rosso vivo al quasi nero, secondo le variet. La pro-duzione inizia verso il 7-8 anno. Le variet di ciliegio sono autosterili percui la produttivit legata alla fecondazione incrociata.Variet Ferrovia, pianta di vigoria elevata, portamento assurgente conproduttivit medio-alta. Il frutto di grossa pezzatura, con buccia rossobrillante, e buona qualit gustativa. Kordia, di media vigoria con produtti-vit medio-elevata e costante. I frutti, con buon sapore, sono di pezzaturamedio-elevata. Samba, di produttivit media; ciliegie con polpa croccantee succosa, di buon sapore. Fra le ultime a maturare vi Lapins, con vi-
goria medio-elevata, produttiva, autocompatibile.Ha frutti medio-grandi con buccia rosso scurobrillante, succosi e con buone caratteristiche gu-stative; Regina con frutti di buona qualit. Ot-timo il comportamento vegeto-produttivo suportinnesti nanizzanti e Skeena, variet auto-fertile con alberi mediamente vigorosi, a porta-mento intermedio; frutti di pezzatura elevata ebuon sapore.Raccolta Le ciliegie maturano tra il 20 maggio
e il 20 luglio, secondo le variet. La prima la Early Lory e lultima laLate Lory.Conservazione - Le ciliegie non possono essere conservate fresche senon per pochi giorni. Sono ideali per essere candite, conservate sotto spi-rito o per farne marmellate.AvversitAfidi, cocciniglie, mosca delle ciliegie.Corineo, ruggine, monilia.
42
Curiosit - Il ciliegio ha un legno duro di colore giallo-rossiccio o rosso-bruno con varievenature, simile al mogano; utilizzato per stipetti e mobili, ma anche da tornitori ed eba-nisti.I bachi che si possono trovare nelle ciliege vengono chiamati giovannini perch tradizio-nalmente si riteneva che il 24 giugno, S. Giovanni, fosse il termine ultimo per gustarequesti frutti.
Foto
Vi
vai F
.lli
Zan
zi
Ciliegie di varietSamba
-
ViteLa Vitis vinifera conosciutacome vite europea ma non noto esattamente lareale di pro-venienza. Le origini della vitesono antecedenti alla comparsadelluomo sulla terra tanto chenei travertini dellItalia centralesono stati ritrovati vinaccioli di vitiselvatiche risalenti al quaternario.Nella prima met del 3 millennioa.C. la vite veniva gi coltivatacome dimostrano alcune scritturesumeriche di quellepoca. Semirisalenti allet del bronzo sonostati rinvenuti un po ovunquenellItalia settentrionale. Virgilio descrive le Labrusca, cio le viti selvati-che, come piante che vivevano sulle rocce. I ritrovamenti di vinaccioli di V.vinifera sativa, la specie che comprende le viti oggi coltivate, la fanno risa-lire allet del ferro. Si ritiene che la vinificazione sia iniziata per operadegli etruschi con la V. vinifera silvestris a partire dal VII secolo a.C. edesistono raffigurazioni in tal senso sui vasi. A Roma e nel Lazio, invece, laviticoltura si diffuse pi tardi. Propriet Luva si impiega per il consumo fresco o per la produzione divino. Serve anche per ottenere succhi, distillati come le grappe e pu es-sere seccata. Il decotto di foglie viene usato come astringente.Botanica - La V. vinifera comprende due sottospecie, la V. vinifera silve-stris (viti selvatiche) e la V. vinifera sativa (viti coltivate).La vite ha fusto, detto anche ceppo, esile e contorto a portamento rampi-cante per cui si adatta facilmente ai diversi tipi di coltivazione. I rami sonodetti tralci quando sono lignificati e pampini quando sono erbacei. I tralcisono costituiti da nodi e internodi.Le foglie della vite sono semplici e alterne. La vite possiede dei viticci,detti anche cirri, organi erbacei che durante lestate si avvolgono a soste-gni, come ad esempio dei fili, per poi lignificare in autunno.La vite produce infiorescenze con un numero di fiori molto variabile, anche100. I fiori hanno 5 petali. La forma dei grappoli varia a seconda della va-riet.La vite viene allevata per produrre uva da tavola oppure da vino.Piantagione Limpianto andrebbe fatto in autunno e comunque entromarzo, mettendo a dimora le barbatelle innestate di 2 anni. Le piantinevanno protette da possibili gelate coprendole con della terra o della pla-stica. Premesso che la vite una specie incapace di stare in piedi da sola,viene allevata in moltissimi modi fra cui lalberello, la spalliera, il cordonesperonato e la pergola che hanno tutti lo scopo di sorreggerla, ottenere la
43
Vitis viniferaFam. Ampelidacee
Foto
L.
La
zza
rini
Un piccolo vi-gneto familiare.Per proteggerlodalla grandineoccorre coprire ifilari con reti
-
maggiore esposizione alla luce, aumentare larieggiamento ai grappoli efacilitare la potatura e la raccolta. La vite si adatta a moltissimi climi purch posta in pieno sole, essendo unapianta tipicamente eliofila: la radiazione solare un fattore determinanteper lepoca di maturazione delluva e il suo grado zuccherino. Per quantoriguarda le temperature si hanno danni con -15C in inverno e i -5C incaso di brinate tardive, motivo per cui le viti non possono essere coltivatea oltre 1000 m di altezza. La vite predilige i terreni di medio impasto con pH tra 6,5 e 7,5 mentre sa-rebbero da evitare quelli sabbiosi e argillosi. I terreni sassosi sono indicatiper le uve da tavola che ne traggono beneficio e danno grappoli con acinigrossi e croccanti.Sistemi di allevamento e potatura - Lalberello un sistema di alleva-mento adatto alle zone calde; ha un tronco alto da 20 cm a un metro, ingenere senza tutore dopo i primi annidimpianto, da cui partono 2-4 branchecon alcuni speroncini che vengono rinno-vati tutti gli anni. Si piantano al centro diun quadrato di 1,2-2 m di lato. I grappoliduva sono quasi a livello del terreno.Il sistema a spalliera, denominato anche
sistema Guyot,di cui esistonodiverse varianti, una strutturasorretta da filitesi tra dei pali:sui pali si fissa iltronco, unceppo alto circa80-100 cm, dacui si alleva untralcio a frutto euno sperone. Ilprimo si taglia a6-12 gemme, sifissa sul filo esar lunico tral-
ALLEVAMENTO ALLEVAMENTO RACCOLTA
Primo anno Giugno-Luglio Agosto-Ottobre
SISTEMA CORDONE SPERONATO
SISTEMA GUYOT
44
-
cio uvifero che dalla primavera dar origine aigrappoli; il secondo si pota a 2 gemme che da-ranno origine al tralcio fruttifero e allo speroneper dellanno successivo. Le viti si piantano auna distanza di 1,3-1,8 m una dallaltra.Il sistema Sylvoz adatto ai terreni fertili. Ilceppo si fa arrivare a 180 cm di altezza e sipiega per formare un cordone orizzontale per-manente lungo 2-3 metri che si fissa al filo cen-trale dellimpalcatura. Su di esso sono presenti6-8 tralci uviferi con 10-12 gemme; questi tralcivanno piegati verso il basso e legati al filo infe-riore. Sulle curvature deglisperoni si formano dei ger-mogli che si legano al filo su-
periore e servono per lanno successivo. Le viti vannopiantate a 2-3 metri di distanza le une dalle altre. Nellapotatura di produzione si elimina il ramo ad archetto cheha fruttificato e si alleva un tralcio nato sulla curvatura.Il c