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Giornata di Studio sui Rifiuti
Firenze, 4 Dicembre 2003
Ordine dei Chimici della Toscana***
g.c.2003
Prof. Giulio Ceccarelli - Dip. di Chimica e Chimica Industriale - Università di Pisa
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IMPATTO AMBIENTALE DELLE ATTIVITA’ SPORTIVEIMPATTO AMBIENTALE DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE
g.c.2003-
taboo
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
V.I.A. nello Sport
Rumore Inq.Atm. e Idrico
Rifiuti
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RomeRome -European Conference--European Conference- 19-21 June 199819-21 June 1998
SPORT FOR THE ENVIRONMENTSPORT FOR THE ENVIRONMENT
“...La più elementare delle azioni gestionali, il non disperdere rifiuti, il raccoglierli e smaltirli rappresenta già di per sé una sfida con esito scontato , almeno nella nostra realtà. Ciò può valere per una grande manifestazione sportiva spettacolare o per un’escursione in alta montagna. A volta i rifiuti in lattine, carte, sacchetti di plastica, tappezzano letteralmente i nostri stadi e palasport e le aree circostanti, ma a volte ci fanno spiacevole compagnia anche durante un’ascesa in montagna o una regata in mare…”“…Certo le responsabilità di chi governa e amministra s’intrecciano con il senso civico di ciascuno e della collettività nel suo insieme…”“…Il CIO ha previsto tra le sue forme di impegno in questa direzione un’attenzione particolare al contenimento della produzione di rifiuti, alla loro raccolta e smaltimento in forma compatibile con il rispetto ambientale…”
I. O. C.Sport & Environment Commission
I rifiuti
g.c.2003
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
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RomeRome -European Conference--European Conference- 19-21 June 199819-21 June 1998
SPORT FOR THE ENVIRONMENTSPORT FOR THE ENVIRONMENT
“…E’ indubbio innanzitutto che l’attività sportiva che abbiamo sotto esame è caratterizzata, a causa dell’inevitabile produzione di residui, da una serie di interferenze con l’ambiente circostante che è opportuno tenere costantemente sotto controllo onde evitare che l’interferenza non si trasformi in danno per l’ambiente…”“… Va premesso innanzitutto che è stato affrontato, in numerose indagini svolte sui campi di T.a.V. in Italia, il problema della dispersione del Pb e sono state ampiamente dimostrate le sue modeste interazioni con acque, suolo e sottosuolo…”
Esempi: il Tiro a Volo e l’Ambiente
g.c.2003
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
G.C.
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LA PRODUZIONE DI RIFIUTI NEI CAMPI DI TIRO A VOLOLA PRODUZIONE DI RIFIUTI NEI CAMPI DI TIRO A VOLO
Piano di Gestione Ambientale dei Poligoni di Tiro a segno
g.c.2003***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
Questa zona è la
Zona di massima
ricaduta dei pallini
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I SISTEMI DI CONTENIMENTO NEI POLIGONI DI TIROI SISTEMI DI CONTENIMENTO NEI POLIGONI DI TIRO
Piano di Gestione Ambientale dei Poligoni di Tiro a segno
g.c.2003***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
Rilevati in terrae manutenzione
Recupero Pb/Riciclaggio
Contenimento dei proiettili
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I SISTEMI DI CONTENIMENTOI SISTEMI DI CONTENIMENTO
Esempio 1) di applicazione del software SOFTEAM
g.c.2003
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
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I SISTEMI DI CONTENIMENTOI SISTEMI DI CONTENIMENTO
Esempio 2) di applicazione del software SOFTEAM
g.c.2003
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
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ZONE OVE PREDISPORRE EVENTUALI OPERE DI BONIFICAZONE OVE PREDISPORRE EVENTUALI OPERE DI BONIFICA
Esempio di zona di massima ricaduta dei pallini di Pb
g.c.2003
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
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Proprietà chimico-fisiche del PbProprietà chimico-fisiche del Pb
g.c.2003-
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
Memento Chimicae
SOLUBILITA’(in g/100cc)
3/213/21
Pb Acetato 44,3
Pb Cloruro 0,99
Pb Carbonato 0,00011
(cerussite)
Pb Idrossi- insoluble
Carbonato
(idrocerussite)
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TECNICHE DI BONIFICA DA Pb SU CAMPI DI TIROTECNICHE DI BONIFICA DA Pb SU CAMPI DI TIRO
g.c.2003-
D.L.vo 22/1997
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
“…chiunque cagiona il superamento dei limiti..…è tenuto a: M.I.S.
+ Bonifica + Ripr. Amb….”
(Art. 17)
D.M. 471/1999
3/213/21
C.2
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L’ANALISI DI RISCHIO IN ALTERNATIVA ALLA BONIFICAL’ANALISI DI RISCHIO IN ALTERNATIVA ALLA BONIFICA
g.c.2003-
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
(Art. 2 e 5)
D.M. 471/1999
Gli artt. citati Indicano che il criterio del “valore limite” riportato nelle Tab. 1 e 2 di cui all’All.1 può essere superato qualora si dimostri, nel progetto preliminare, che i TLV non possono essere raggiunti neanche applicando “…le migliori tecnologie disponibili a costi spstenibili…”
In tali casi possono essere autorizzati interventi di bonifica e ripristino ambientale con misure di sicurezza.
I valori di concentrazione residua accettabili vengono determinati attraverso una metodologia d’analisi di rischio riconosciuta valida a livello internazionale ed attenendosi alle indicazioni dell’all. 4 del D.M. 471/1999
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METODOLOGIE UFFICIALI PER L’ANALISI DI RISCHIOMETODOLOGIE UFFICIALI PER L’ANALISI DI RISCHIO
g.c.2003-
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
(RBCA - Risk-Based Corrective Action)
REBECCAU.S.-E.P.A.
(Environmental Protection Agency) (1996a + 1996b)
GIUDITTA
ROME
A.S.T.M. (American Society for Testing
and Materials) 1995 + 1998)
(Amministrazione Provinciale di Milano
(-1999-)
(v. anche Manuale UNICHIM n.196/1 (-
2002-)
A.N.P.A. (Agenzia Nazionale per la
Protezione dcell’Ambiente) (-
2002-)
(ReasOnable Maximum Exposure)
(Gestione Informatizzata di Tollerabilità Ambientale)
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FASI DI ELABORAZIONE DELL’ANALISI DI RISCHIOFASI DI ELABORAZIONE DELL’ANALISI DI RISCHIO
g.c.2003-
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
Livello 1
IN GENERALE
In questa 1.a fase si confrontano i valori di concentrazione degli inquinanti con i valori per un sito ipotetico (“modello concettuale generico”), adottando in modo cautelativo le condizioni del peggiore scenario ragionevolmente possibile.
(Rischio Trascurabile)
IN ITALIA
Il livello 1 di analisi viene considerato convenzionalmente prendendo come riferimento i valori delle Tabelle dell’All. 1 del D.M. 471/99, che sono state definite anche sulla base di un’analisi di rischio per un sito generico
(passo al Livello 2)
se Conc. < TLV di riferimento se Conc. > TLV di riferimento
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FASI DI ELABORAZIONE DELL’ANALISI DI RISCHIOFASI DI ELABORAZIONE DELL’ANALISI DI RISCHIO
g.c.2003-
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
Livello 2
IN GENERALE
Se gli interventi di bonifica all’interno del progetto preliminare si giudicano economicamemte non sostenibili con le migliorie tecnologie possibili, si passa a questa fase successiva di valutazione per poter realizzare interventi di bonifica con misure di sicurezza
(esposizione a determinati inquinanti)
(possibili bersagli sulla base di modelli
semplificati)
si considerano:
PER ATTUARE QUESTA OPERAZIONE E’ NECESSARIO DISPORRE DI
UN “MODELLO CONCETTUALE SPECIFICOMODELLO CONCETTUALE SPECIFICO”
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FASI DI ELABORAZIONE DELL’ANALISI DI RISCHIOFASI DI ELABORAZIONE DELL’ANALISI DI RISCHIO
g.c.2003-
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
MODELLO CONCETTUALE SPECIFICO
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FASI DI ELABORAZIONE DELL’ANALISI DI RISCHIOFASI DI ELABORAZIONE DELL’ANALISI DI RISCHIO
g.c.2003-
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
![Page 19: Giornata di Studio sui Rifiuti Firenze, 4 Dicembre 2003 Ordine dei Chimici della Toscana *** g.c.2003 Prof. Giulio Ceccarelli - Dip. di Chimica e Chimica](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062418/5542eb58497959361e8c29eb/html5/thumbnails/19.jpg)
![Page 20: Giornata di Studio sui Rifiuti Firenze, 4 Dicembre 2003 Ordine dei Chimici della Toscana *** g.c.2003 Prof. Giulio Ceccarelli - Dip. di Chimica e Chimica](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022062418/5542eb58497959361e8c29eb/html5/thumbnails/20.jpg)
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Pb
PIOMBOPIOMBO
P.fus.: 327,5°CP.fus.: 327,5°C(50)25 ppm (50)25 ppm
Peso specif.: 11,34Peso specif.: 11,34
Dal 1992!Dal 1992! g.c.2003
CONCENTRAZIONE CO IN PPM*
25
200
400
800
1600
3200
6400
12800
CONDIZIONE RISULTANTE EFFETTI FISIOLOGICI
TLV-TWA (max concentrazione ammissibile)
Possibile emicrania in 2-3 ore
Mal di testa, confusione e nausea in 45'. Collasso e probabile morte in 2 h
Mal di testa, confusione in 5-10'. Perdita di conoscenza e probabile morte in 30'
Immediata perdita di conoscenza . Morte in 1-3'
Tabella 5 - Effetto dei vari livelli di concentrazione di CO
Emicrania e nausea dopo 1-2 ore
Mal di testa, confusione in 1-2'. Perdita di conoscenza e probabile morte in 10-15'
Mal di testa, confusione e nausea in 20'. Collasso e probabile morte in 2 h
Fonte: American Industrial Hygiene Association * ppm = parti per milione (10.000 ppm = 1% involume)
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IMPATTO AMBIENTALE DELLE ATTIVITA’ SPORTIVEIMPATTO AMBIENTALE DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE
g.c.2003-
D.L.vo 25/2002
(D.L.vo 626/94)
***Prof. Giulio Ceccarelli - Giornata di Studio sui Rifiuti - Firenze , 4 Dicembre 2003 ***
D.M. 14.6.2002
Recepimento della Dir.2001/58//CE
D.M. 7.9.2002
3/213/21