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GIUSEPPE MENOZZIDIMENSIONI DI SPIRITUALITA’
Nel mese di maggio la Simboli Art
Gallery di Firenze ospita la mostra
personale di Giuseppe Menozzi dal
titolo Dimensioni di spiritualità.
Curata e presentata dal prof.
Giammarco Puntelli, la mostra
comprende una selezione di 25 di-
pinti (olii e tecniche miste su ta-
vola e su tela) dell'artista, dalla
fine degli anni Ottanta agli ultimi
anni, alcuni dei quali esposti per la
prima volta al pubblico in questa
occasione.
L'esposizione ripercorre i tre im-
portanti cicli in cui si è configurata,
negli ultimi venticinque anni, la vi-
vace attività artistica del pittore
emiliano, il quale ha fatto del co-
lore usato in senso lirico e delle
forme perennemente in bilico tra
figurazione e astrazione, un tratto
caratteristico del suo linguaggio
espressivo dalla forte valenza spi-
rituale.
Il primo ciclo, denominato "I Cava-
lieri dell'Apocalisse", è un per-
corso denso di sentimenti
contrapposti come la sofferenza e
la speranza, la gioia e il dolore,
sempre segnato, però, dal signifi-
cato spirituale della luce.
Nei dipinti appartenenti a questo
ciclo, figure nude indefinite si
muovono come danzando e, in al-
cuni casi, volteggiando quasi come
fossero sospinti da un alito di
vento, in un'atmosfera rarefatta,
estatica e gioiosa, dove i vibranti
colori sembrano rincorrersi, intrec-
ciarsi e mutare di continuo, fino a
convergere in un'esplosione di
luce, che quasi sempre si ritrova al
centro dell'opera.
Nei dipinti appartenenti al secondo
ciclo, intitolato "L'Evento", i toni
diventano molto più drammatici.
Le figure sembrano scomparire
sotto l'azione di forze violente,
ancora una volta dettate dall'emo-
zione, e cariche, perciò, di sensa-
zioni e di sentimenti diversi e
contrapposti: la fatica, la soffe-
renza, la consolazione e la spe-
ranza.
Le superfici delle opere appaiono
dense, magmatiche e brulicanti.
Dall'ammasso caotico di tracciati
di colori sgocciolanti e materici,
stesi sulla tela dall'artista con vi-
brante vitalità, si aprono squarci
di rosso cupo e profondo: sono
sprazzi di luce, momenti di estasi
spirituale che si distaccano con
forza e lucidità dal groviglio con-
fuso e tormentato emblema della
sofferenza della carne.
Nel terzo ciclo, quello della "Luce",
il cammino dell'artista trova il suo
approdo nel segno del Tau, un sim-
bolo sacro che, quasi sempre di-
pinto di bianco, emerge con
evidenza nelle opere, staccandosi
nettamente dal caos stratificato
dei frammenti di figure e di colori
sottostanti. È un simbolo, quello
del Tau, che vuole indicare, come
una luce calda e nitida, la via da
seguire. Improvvisamente tutto
sembra più chiaro: adesso tutto
sembra avere un ordine preciso
che si manifesta sulla superficie
pittorica con gli ampi piani di co-
lore uniforme, solitamente bianco,
che copre parte del magma pul-
sante di colore e materia.
In questo ciclo l'artista ha supe-
rato l'armonia formale e la forza
dei contenuti drammatici delle due
precedenti fasi, approdando alla
serenità di chi sa di aver compiuto,
dopo una profonda riflessione, una
scelta sofferta, ma importante e
giusta.
Introduzione alla mostradi Giuseppe Menozzi
Emanuele GrecoCritico e Storico dell’Arte
Stupore e incanto lungo i sentieri della luce. I suoi lavori affascinano, sorprendono, avvolgono. E in pochi at-
timi ti ritrovi all'interno della tela mentre vaghi lungo la linea della luce, fra le vibrazioni di colori vivi.
Ti ritrovi lungo i tratti della tela per scoprire di essere in realtà all'interno dei perimetri infiniti e nei labirinti
aperti del proprio animo, del proprio essere in dimensioni parallele, spirituali e terrene, laiche e celesti.
Ed ecco che l'opera d'arte compie la magia di diventare parte della rappresentazione della realtà, diventa un
frammento di noi e noi ne diventiamo parte.
La vita si confonde con l'arte per essere riscoperta fino in fondo, senza mezze misure, senza dubbi. Con la
voglia di quella libertà senza la quale la vita non è più tale ma è una strana e artificiale miscela di noia e fru-
strazione.
E la libertà artistica che porta a gustare le sue tele ha come prologo quel necessario senso di responsabilità e
coraggio senza il quale quella libertà artistica diventerebbe solo un gioco estetico e non una ricerca di verità,
necessaria, indispensabile, voluta, dovuta.
Ci stiamo riferendo ad un'arte inconfondibile che sta dando un suo contributo in questi anni, in Italia e anche
all'estero, di confusione anche culturale. Un'arte che sta portando vera rivoluzione ponendo l'uomo e le sue
scelte spirituali e di vita al centro del tema pittorico, in un rinnovato dialogo fra fede e arte.
E' l'arte di Giuseppe Menozzi, artista vero, artista internazionale, il cui linguaggio non conosce confini di spa-
zio e di tempo.
Con i suoi tre cicli, i Cavalieri dell'Apocalisse, l'Evento, il ciclo della Luce o del Tau Giuseppe Menozzi porta ri-
voluzione evidente e silente, nei contenuti e nei temi dell'arte. Un cambiamento di orizzonte che solo arte di
qualità e un vero maestro visionario può fare.
Menozzi,rivoluzione per una rinascita
Prof. Giammarco PuntelliCritico e Curatore della mostra
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In copertina: Pentimento, 2005. Tecnica mista su tavola, 50x40 cm.
1) Sentimenti e volontà, 1989. Olio su cartone telato, 18x24 cm.
2) Solo l'amore, 1989. Olio su tela, 40x50 cm.
3) Respiro freddo, 1993. Tecnica mista su carta, 24x33 cm.
4) Luce e canto, 1994. Tecnica mista su carta, 70x100 cm.
5) L'inganno, 1993. Tecnica mista su carta, 48x33 cm.
6) Nel prato blu, 2002. Tecnica mista su carta, 100x70 cm.
7) Il viaggio, 2003.Tecnica mista su tela, 100x70 cm.
8) Pensiero di forza, 2007. Tecnica mista su tavola, 30x20 cm.
GIUSEPPE MENOZZI
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GIUSEPPE MENOZZI
9) Sole e terra, 2008. Tecnica mista su tavola, 24x18 cm.
10) Il giusto, 2009. Tecnica mista su tavola, 24x18 cm.
11) L'alito del tempo, 2009. Tecnica mista su tavola, 18x15 cm.
Retro di copertina:Lo sguardo del vero, 2010. Tecnica mista su tavola, 18x15 cm.
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GIUSEPPE MENOZZI
Nasce a Mirandola nel 1956, risiede a
Camposanto (Mo). Seguendo la sua voca-
zione, ha iniziato a esporre giovanissimo
in spazi pubblici e privati. Fra le personali
ricordiamo quelle a Santa Maria degli An-
geli ad Assisi, all'Expo Arte di Bari, all’Arte
Fiera di Bologna, all'Art Expo di Brescia,
Bidart Bergamo Internazionale d'Arte, al
Castello di Spezzano (Mo).
È stato presentato inoltre alla Fiera d'Arte
di Reggio Emilia, ad Arte Genova e Ar-
texpo Arezzo. Con la sorella Anna, poe-
tessa e scrittrice, ha proposto, in una
suggestiva corrispondenza tra pagina di-
pinta e pagina scritta, alcune rassegne
d’arte. Dal 1991 per Menozzi inizia un
lungo viaggio che lo vedrà protagonista in
molte manifestazioni in Italia e all’estero
esponendo anche nelle sale dell’Auditorium
di Praga. Nel 1995 la città di Modena gli
dedica una mostra antologica nella sede ci-
vica Sale del Paradisino. Espone anche a
Sarzana (Sp) nell'estate 1998, a Massa
nel novembre 1999. Le opere di Menozzi
sono pubblicate su importanti riviste di
arte contemporanea, nel 2012 sono nume-
rose le presenze su Arte Mondadori e Arte
In, e si trovano in collezioni pubbliche e pri-
vate.
Nel settembre 2002 vince a Carrara il
premio culturale "Lizza d'Oro Arte" orga-
nizzato da La Vecchia Lizza. Nel 2003,
sempre in terra apuana, è stato protago-
nista di due mostre, la prima presso Villa
Cuturi, già sede dell'Agenzia per il Turismo
di Massa Carrara a Marina di Massa, la se-
conda a Carrara.
Nel 2006 viene organizzata dal Comune di
Mirandola presso il Teatro Nuovo una per-
sonale intitolata "Giuseppe Menozzi torna
nella sua terra".
Nel 2008 il Comune di Sassuolo gli rende
onore con una personale dal titolo "Giu-
seppe Menozzi in mostra a Sassuolo".
Sempre nel 2008 la personale a Marina di
Carrara, presso la sede circoscrizionale, cu-
rata dal Comune di Carrara. Nel 2009 la
città di Roma lo ospita in una personale
"Giuseppe Menozzi e il Codice della Vita"
presso la Galleria Astrolabio. Nel luglio
2009 il Comune di Pontremoli organizza la
grande personale "Arte & Libri - Percorsi
umani fra colori e pagine" in contempora-
nea con lo svolgimento del prestigioso Pre-
mio Bancarella.
Nello stesso mese viene scelto per ricevere
il Premio Nazionale Culturale Torre di Ca-
struccio per l'Arte, riconoscimento interna-
zionale in passato assegnato a Floriano
Bodini, Giò Pomodoro, Yoshin Ogata, An-
tonio Nunziante, per la Saggistica a Vitto-
rio Sgarbi, per la Scienza ad Antonino
Zichichi e a Margherita Hack. Nel 2010
vince per l'Arte il premio "Foyer Des Arti-
stes" ricevuto nell'aula magna dell'Univer-
sità "La Sapienza" a Roma insieme ad altre
personalità del mondo della comunicazione
e della cultura come Fabrizio Del Noce.
Dal 2011 il dipinto "Il canto del tempo - Fi-
renze" fa parte della pinacoteca del Consi-
glio della Regione Toscana a Firenze e, nel
2012-2013, alcune sue opere costituiscono
una personale presso il Museo di San Gio-
vanni degli Agostiniani a Fivizzano.
Tra settembre e ottobre del 2012 la ras-
segna Spoleto Festival Art accoglie una sua
mostra antologica.
Sempre a Spoleto, tra febbraio e marzo del
2013, una sua mostra personale viene al-
lestita nell'ambito della prima edizione
della Spoleto International Art Fair.
Biografia di Giuseppe Menozzi
SIMBOLI ART GALLERYVia di San Giuseppe, 6/R - 50122 - Firenze (Italia)
Tel. +39 055 0502418 +39 349 [email protected] - www.simboliartgallery.com
Orario galleria: lunedì 16,30-20 e martedì-domenica 10-13 / 15-20DAL 4 AL 30 MAGGIO 2013