GLICEMIA E DIABETE MELLITODott.Alidori Alessandro Dottorando
in Scienze Cliniche e Biologiche Specialiste, Medico Chirurgo
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Glicemia Concentrazione di glucosio nel sangue.
Valori Normali a digiuno:70-100 mg/dl
-Insulina-Glucagone-Cortisolo-Adrenalina-GH
CONTROLLO DELLA GLICEMIA
La parte endocrina del pancreas è costituita dalleisole di Langerhans che costituiscono circa il 2%dell’ intero organo.
Le cellule a funzione endocrina sonocirca 2 milioni e secernono i due ormoni chiave del metabolismo i due ormoni chiave del metabolismo (insulina e glucagone )(insulina e glucagone ) Sono tutti ormoni di tipo peptidico.
INSULINA E GLUCAGONEINSULINA E GLUCAGONE
Isolotto del Langerhans
La funzione principale dell’ insulina è quella di mantenere i livelli di glucosio plasmatico entro limiti fisiologici (70-100mg/dl).
È un ormone proteico formato da due catene aminoacidiche (A e B) unite fra loro da ponti disolfuro.
E’ l’ormone dell’anabolismo.
INSULINAINSULINA
INSULINAINSULINA
Gli organi bersaglio dell’ insulina sono sostanzialmente tre:
• Fegato
• Muscolo striato
• Tessuto adiposo
INSULINAINSULINA
A livello epatico l’insulina provoca:
•Attivazione glicogenosintesi e glicolisi, mediante incremento assunzione di glucosio attraverso i GLUT 2.
•Inibizione gligogenolisi e gluconeogenesi
•Conversione di acidi grassi in trigliceridi (lipogenesi) con accumulo a livello del tessuto adiposo.
INSULINAINSULINA
INSULINAINSULINA
A livello del muscolo striato il glucosio è assunto attraverso GLUT-4GLUT-4 e trasformato in glicogeno muscolare con l’attivazione della glicogeno sintetasi. per essere immagazzinato sotto questa forma.
Inoltre sempre a livello muscolare l’ insulina stimola l’ assunzione di aa soprattutto di quelli essenziali (Leu, Val, Tyr, Trp) stimolando la sintesi proteica (azione anabolica).
Inoltre inibisce la proteolisi e l’ esportazione degli aa (azione anticatabolica).
INSULINAINSULINA
L’insulina induce lo stato anabolico
spostando il metabolismo verso
l’accumulo di carboidrati, lipidi e
la sintesi di proteine. Questo
ormone agisce su tre tessuti
principali: il fegato, il muscolo e
il tessuto adiposo.
Ha azione diametralmente opposta a quella dell’ insulina e viene rilasciato dalle cellule di tipo α tutte le volte che il glucosio ematico scende sotto i valori normali: è quindi un ormone a funzione iperglicemizzante.
E’ l’ormone del catabolismo.
GLUCAGONEGLUCAGONE
È un polipetide formato da una solacatena con 29 aa
Gli effetti principali del glucagone sono:
-Demolizione del glicogeno epatico (glicogenolisi)
-Aumento della gluconeogenesi epatica
-Lipolisi e inibizione lipogenesi.
-Proteolisi: dalla proteolisi si possono ottenere aminoacidi utilizzati per la gluconeogenesi (anche piruvato acido lattico e glicerolo possono essere usati per la gluconeogenesi ).
GLUCAGONEGLUCAGONE
CORTISOLO E ADRENALINA
Sono due ghiandole che si trovano al di sopra dei reni. Ciascuna ghiandola comprende una parte midollare e una parte corticale suddivisa a sua volta in tre zone:
Glomerulare: secerne aldosterone deputato al amntenimento dell’equlibrio idroelettrolitico.
Fascicolata: secerne cortisolo un ormone con una miriade di effetti, metabolici e non.
Reticolare: secerne ormoni sessuali (androgeni nell’uomo, estrogeni e progesterone nella donna ).
LE GHIANDOLE SURRENALI
La parte midollare più interna è correlata al sistema simpatico (20% della ghiandola) e secerne adrenalina e noradrenalina(a partire dall’aminoacido tirosina) in seguito a stimolazione simpatica.
L’adrenalina al pari del cortisolo possiede sia effetti metabolici che non.
.
LE GHIANDOLE SURRENALI
CORTICALEMIDOLLARE
CORTISOLO
Il cortisolo può essere definito l’ormone dello stress cronico i cui effetti principali sono:
-Gluconeogenesi e glicogenolisi aumento della glicemia
-Proteolisi
-Ridistribuzione del grasso in senso centripeto a livello addominale
-Diminuzione assorbimento di calcio per contrasto dell’azione della VitD
-Riassorbimento di sodio e acqua a livello renale
-Effetti antiinfiammatori
-Effetti immunosoppressori (suscettibilità alle infezioni ).
Effetti del cortisolo Effetti del cortisolo sui flussi energeticisui flussi energetici
•facilita la mobilizzazione di nutrienti (catabolico)
•mantiene la produzione di glucosio dalle
proteine
•facilita il metabolismo dei grassi
STIMOLA
INIBISCE
CIBO
ADRENALINA
L’adrenalina può essere definito l’ormone dello stress acuto (una gara di sport ad es. ) i cui effetti principali sono:
-Gluconeogenesi e glicogenolisi (aumento della glicemia ): il glucosio viene poi reso disponibile a livello muscolare durante esercizio prolungato (o stati d’ansia e stress: attacca e fuggi ).
-Lipolisi.
-Aumento frequenza cardiaca e forza di contrazione muscolare a livello del cuore.
-Broncodilatazione.
Effetti dell’adrenalina sul metabolismo• Aumentata glicogenolisi nel fegato e nel muscolo• Aumentata lipolisi nel tessuto adiposo• Diminuita secrezione di insulina• Aumentata secrezione di glucagone
DIABETE MELLITODIABETE MELLITO
Per diabete mellito si intende una condizione di Per diabete mellito si intende una condizione di iperglicemia cronica caratterizzata dalla presenza di iperglicemia cronica caratterizzata dalla presenza di almeno uno dei seguenti parametri di laboratorio:almeno uno dei seguenti parametri di laboratorio:
Glicemia a digiuno Glicemia a digiuno > 126 mg/dl;> 126 mg/dl; Glicemia > 200 mg/dl Glicemia > 200 mg/dl due ore dopo un carico orale di due ore dopo un carico orale di
75 grammi di glucosio disciolto in acqua;75 grammi di glucosio disciolto in acqua; Riscontro Riscontro random random di valori di glicemia > 200 mg/dl in di valori di glicemia > 200 mg/dl in
un qualunque momento della giornata;un qualunque momento della giornata; Valori percentuali di emoglobina glicosilata Valori percentuali di emoglobina glicosilata ( HbA1c ) ( HbA1c )
> 6.5% pari a 48 millimoli/litro.> 6.5% pari a 48 millimoli/litro.
Manifestazioni cliniche di esordio del DM:Manifestazioni cliniche di esordio del DM: Poliuria da diuresi osmotica (glicemia > 180 Poliuria da diuresi osmotica (glicemia > 180
mg/dl)mg/dl) PolidipsiaPolidipsia PolifagiaPolifagia Prurito vulvare, infezioni genito-urinarie, infezioni Prurito vulvare, infezioni genito-urinarie, infezioni
cutanee, sepsi, etc.cutanee, sepsi, etc.
DIABETE MELLITODIABETE MELLITO
Alterazioni della glicemia
GLICEMIA BASALE (mg/dl) GLICEMIA 2 h. DOPO OGTT
≥ ≥ 126126
100100
7070 <50<50
DIABETE
ALTERATAGLICEMIAA DIGIUNO
NORMALE
IPOGLICEMIA
≥ ≥ 200200
140140<14<14
00
DIABETE
ALTERATA
TOLLERANZA
AL GLUCOSI
O
NORMALE
OGTT - Test di Tolleranza al Glucosio per Os:
disciolto in acqua per os
CLASSIFICAZIONE DEL CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE MELLITODIABETE MELLITO
Il diabete mellito è attualmente classificato in quattro categorie:
Diabete mellito di tipo 1 o insulino dipendente Diabete mellito di tipo 2 o insulino indipendente
in cui vi è una condizione di insulino resistenza; Diabete mellito gestazionale Diabete mellito secondario a difetti genetici o
malattie acquisite
PA
TO
GEN
ES
I D.M
. I
D.M. ID.M. I : la distruzione delle cellule β è il risultato di un processo autoimmune innescato in soggetti
geneticamente predisposti da fattori ambientali virus o sostanze tossiche
Predisposizione genetica Fattori ambientali
(associata ad aplotipi HLA) ( virus o sostanze tossiche)
Processo autoimmune
Distruzione delle cellule β
DIABETE MELLITO DIABETE MELLITO (insulino-dipendente)
FISIOPATOLOGIA DEL DM2FISIOPATOLOGIA DEL DM2
InsulinoresistenzaInsulinoresistenza
Diminuita produzione Diminuita produzione di insulinadi insulina
Aumentata Aumentata gluoneogenesi epaticagluoneogenesi epatica
Aumentata produzione Aumentata produzione di glucagonedi glucagone
LA PATOGENESI DEL DIABETE DI TIPO 2 INCLUDE TRE LA PATOGENESI DEL DIABETE DI TIPO 2 INCLUDE TRE
DIFETTI FONDAMENTALIDIFETTI FONDAMENTALI
Iperglicemia
Fegato
Aumentata produzione epatica di glucosio
Ridotta produzione di
insulina
Pancreas
Insulino-resistenza (ridotta captazione
di glucosio)
Muscoli e tessuto adiposo
Glucagone in eccesso
Isola pancreatica
Ridottainsulina
Ridottainsulina
Cellula αEccessiva
produzione di
glucagone
Cellula β
Ridotta
produzione
di insulina
DIABETE MELLITO TIPO 1 E 2: DIABETE MELLITO TIPO 1 E 2: DIFFERENZE DIFFERENZE
Diabete mellito di tipo 1 alterazione componente endodermica
Diabete mellito di tipo 2 alterazione componente mesodermica
COMPLICANZE ACUTE DEL DIABETE
Vi sono tre importanti complicanze acute del diabete mellito:
-coma ipoglicemico eccesso di insulina a livello terapeutico
-coma iperglicemico iperosmolare
-chetoacidosi diabetica
COMPLICANZE ACUTE DEL DIABETE
-Coma ipoglicemico eccesso di insulina a livello terapeutico
COMPLICANZE ACUTE DEL DIABETE
-Coma iperglicemico iperosmolare glucosio è osmoticamente attivo e richiama acqua dalle cellule che si disidratano
Comi IperglicemiciCause
-Eventi precipitanti-Eventi precipitanti
-Inadeguata somministrazione di insulina o di -Inadeguata somministrazione di insulina o di ipoglicemizzanti oraliipoglicemizzanti orali
-Infezioni (Polmonite, infezione urinaria -Infezioni (Polmonite, infezione urinaria gastroenterite, sepsi)gastroenterite, sepsi)
-Infarti con necrosi tessutale-Infarti con necrosi tessutale
-Farmaci (cocaina)-Farmaci (cocaina)
CHETOACIDOSI DIABETICACHETOACIDOSI DIABETICA
Carenza assoluta di insulina
Aumentato catabolismo degli acidi grassi
Aumentata produzione di corpi chetonici
Chetoacidosi diabetica
CORPI CHETONICI
-Acetone
-Acido aceto-acetico
-Acido Beta-Idrossibutirrico
CONDIZIONI DI PRODUZIONE DI CORPI CHETONICI
Si formano a livello epatico a partire dall’acetil Co-A. Condizioni favorenti sono:
-Digiuno prolungato.
-Diete iperproteiche.
CORPI CHETONICI E SALUTE
Un eccesso di corpi chetonici può portare ad acidosi metabolica che è una vera e propria emergenza medica!
TERAPIA CHETOACIDOSI DIABETICA
-Insulina Abbassa la glicemia
-Bicarbonato Tampona l’acidosi metabolica.
Complicanze microangiopaticheComplicanze microangiopatiche
Complicanze macroangiopaticheComplicanze macroangiopatiche
COMPLICANZE CRONICHE COMPLICANZE CRONICHE DEL DIABETE MELLITODEL DIABETE MELLITO
DIABETE MELLITO E DIABETE MELLITO E MICROANGIOPATIEMICROANGIOPATIE
Ipossia del microcircoloIpossia del microcircolo
Retinopatia Retinopatia
diabeticadiabetica
Nefropatia Nefropatia
diabeticadiabetica
NeuropatiaNeuropatia
diabeticadiabetica
L’iperglicemia cronica determina ipossia del microcircolo L’iperglicemia cronica determina ipossia del microcircolo attraverso:attraverso:
-Aumentata produzione di AGE-Aumentata produzione di AGE
-Diminuita produzione di NO-Diminuita produzione di NO
-Aumentata produzione di ECM a livello vascolare-Aumentata produzione di ECM a livello vascolare
DIABETE MELLITO E DIABETE MELLITO E MICROANGIOPATIEMICROANGIOPATIE
DIABETE MELLITO E DIABETE MELLITO E MACROANGIOPATIEMACROANGIOPATIE
L’iperglicemia cronica può causare macroangiopatie L’iperglicemia cronica può causare macroangiopatie mediante:mediante:
Aumentata ossidazione LDLAumentata ossidazione LDL AterosclerosiAterosclerosi
Alterazione enzima lipoproteinlipasi
Alterazione ApoB100
Alterazione enzima CEPT LDL piccole e dense
Ipercolesterolemia
Ipertrigliceridemia
TERAPIA DIABETE TIPO ITERAPIA DIABETE TIPO I
La terapia del diabete di tipo 1 La terapia del diabete di tipo 1 si basa sulla somministrazione a si basa sulla somministrazione a vita di insulinavita di insulina
TERAPIA DIABETE TIPO IITERAPIA DIABETE TIPO II
--DIETADIETA -ESERCIZIO FISICO-ESERCIZIO FISICO -FARMACI -FARMACI
(IPOGLICEMIZZANTI ORALI, (IPOGLICEMIZZANTI ORALI, INSULINA)INSULINA)
GRAZIE DELL’ATTENZIONE!