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due premesse
1. L’Italia, come altri paesi europei, sta
diventando sempre più una società
multiculturale
2. Il diritto penale, più di altri settori
dell’ordinamento giuridico, è un
diritto ‘locale’
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Prima premessa
Società multiculturali:
• di tipo multinazionale �
minoranze autoctone
• di tipo polietnico �
immigrazione
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immigrazione
• In Europa: circa 65 milioni di immigrati
• In Italia: circa 4 milioni di immigrati regolari + 800 mila irregolari
� destinati a rappresentare nella seconda metà del secolo 1/5 della popolazione italiana
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IMMIGRAZIONE IN ITALIA
• 53,6% da Paesi Comunitari
• 22,4% da Africa
• 15,8% da Asia
• 8,1% da America
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dal Preambolo della “Dichiarazione universale dell’UNESCO sulla diversità culturale” del 2001:
“la cultura dovrebbe essere considerata come l’insieme dei tratti distintivi spirituali e materiali, intellettuali e affettivi che caratterizzano una societào un gruppo sociale; essa include, oltre alle arti e alla letteratura, stili di vita, modelli di convivenza, sistemi di valori, tradizioni e credenze”
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1. norme penali al cui interno compaiono elementi normativi c.d. culturali
- Art. 62, n. 1 “aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale”;
- Art. 61, n. 1 “aver agito per motivi abietti o futili”;
- Art. 529 “comune sentimento del pudore”;
- Art. 572 “maltrattamenti”;
- Legge 75/1958 “prostituzione”;
- Art. 609 bis “atti sessuali”.
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2. Norme penali particolarmente impregnate di cultura.
- Artt. 559 e 560: delitti di adulterio e concubinato;
- Artt. 551, 578, 587, 592: delitti d’onore;
- Artt. 394 ss.: delitti cavallereschi (uso delle armi in duello, etc.).
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‘incrociamo’
le nostre due premesse:
1. L’Italia, ed altri paesi europei, stanno
diventando società multiculturali
2. Il diritto penale è un diritto ‘locale’
Situazioni di conflitto:
� es.: mutilazioni genitali femminili
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REATO CULTURALMENTE MOTIVATO
comportamento realizzato da un membro appartenente ad una cultura di minoranza ( = un immigrato)
� considerato reato dall’ordinamento giuridico della cultura dominante ( = cultura italiana)
� condonato, o accettato come comportamento normale, o approvato, o addirittura incoraggiato all’interno del suo gruppo culturale d’origine
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1) violenze in famiglia:
1.a) maltrattamenti
1.b) imposizione di matrimoni combinati
1.c) punizione di membri ‘ribelli’ alle regole tradizionali
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2) reati di sangue a difesa dell’onore:
2.a) onore familiare o di gruppo (c.d. vendetta di sangue)
2.b) onore sessuale
2.c) onore personale (autostima)
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4) reati contro la libertà sessuale:
4.a) a danno di fanciulle
4.b) a danno di donne adulte
4.c) a danno delle proprie mogli
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5) Lesioni personali di matrice culturale
5.a) mutilazioni genitali femminili
5.b) circoncisioni maschili rituali
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6) reati in materia di sostanze stupefacenti
Ad es.,
- khat per i somali;
- marijuana per i rastafariani;
- “vino dell’anima” per i seguaci del SantoDaime
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7) Inadempimento
dell’obbligo scolastico
(fatto spesso ‘assorbito’ nel più grave
reato di maltrattamenti in famiglia)
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8) Reati concernenti l’abbigliamento rituale
- burqa per le donne musulmane
- coltellino kirpan per gli indiani sikh
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9) Reati commessi
- per errore sul fatto che costituisce il
reato
- per errore sulla legge che prevede il
fatto come reato
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una sorta di
“numero chiuso”
delle tipologie di reati culturalmente motivati
� relazioni familiari, domestiche ed interpersonali; concezioni in materia di
onore; comportamenti concernenti la sfera sessuale e riproduttiva
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Per ‘immunizzarci’ da eventuali reazioni emotive incontrollate, o facilmente
manipolabili da mass-media e politici in cerca di voti, pensiamo al nostro
(recente) passato:
- reati d’onore, matrimonio riparatore, violenza sessuale intraconiugale, ius
corrigendi, etc.
- reati culturalmente motivati commessi all’estero da emigrati italiani
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¿quale reazione del diritto penale di
fronte ai reati culturalmente motivati?
�nella legislazione vigente sono presenti
plurimi istituti ‘permeabili’ al fattore
culturale, attraverso i quali si potrebbe
conferire adeguata rilevanza alla
‘motivazione culturale’
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Reati culturalmente motivati
‘a bassa offensività’
1) eventuali clausole di illiceità speciale, presenti
nelle relative norme incriminatrici
2) esercizio di un diritto, in funzione scriminante
(libertà religiosa, diritto alla cultura)
3) ignoranza inevitabile della legge penale violata
4) errore sul fatto che costituisce il reato
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Reati culturalmente motivati
‘ad elevata offensività’/1
1) clausole di illiceità speciale? NO
2) esercizio di un diritto? NO
3) ignoranza inevitabile della legge penale? NO
4) errore sul fatto che costituisce il reato? NO
� Improbabile ottenere esiti assolutori basati sulla motivazione culturale
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Reati culturalmente motivati ‘ad elevata offensività’/2
Eventuale rilevanza della motivazione culturale sul quantum di pena
1) attenuante dell’aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale
2) aggravante dell’aver agito per motivi abietti o futili
3) attenuante della provocazione
4) attenuanti generiche
5) ‘minore gravità’ nella violenza sessuale
(art. 609 bis, co. 3)
6) commisurazione della pena in senso stretto ex art. 133
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¿ perché mai la motivazione culturale dovrebbe ridondare a favore del reo ?
perché le norme penali italiane sono impregnate di cultura italiana e quindi la realizzazione del reato potrebbe, effettivamente, costituire l’esito di un conflitto culturale irrisolto che rende piùdifficile all’immigrato il conformarsi alle pretese dell’ordinamento giuridico
(= minore colpevolezza)