Identità e Gestione amministrativa della Caritas diocesana
21 aprile 2009 IV tappa della formazione base per Equipe Caritas Diocesana 1
SUPERCARITASQUIZ!!!
…il primo domandone!!!
Come ogni anno, la Caritas deve organizzare una raccolta di fondi per il sostegno delle opere-segno diocesane. Quali attenzioni deve avere?
…il primo domandone!!!
Nessuna in particolare, siamo la Caritas!
Deve limitarsi a gestire le somme in arrivo con trasparenza, rilasciando quietanze numerate.
Deve aprire un c/c dedicato intestato alla Diocesi e predisporre un rendiconto annuale
Il secondo domandone
Al centro di ascolto viene accolta una ragazza che chiede aiuto per una situazione familiare molto delicata. Cosa facciamo?
Il secondo domandone
Le diciamo di rivolgersi direttamente ai Servizi e alle Autorità di PS, in quanto l’intervento non risulta per noi possibile
Nella procedura di accoglienza, curiamo anche la fase di presa in carico dell’esigenza (compresa la consegna della documentazione per la privacy e la raccolta della firma autorizzatoria) e senza indugio attiviamo servizi e strutture ecclesiali.
Ci muoviamo prontamente, attivando la nostra struttura di accoglienza e contattando i Servizi per una condivisione delle soluzioni
Il terzo domandone
Nella pianificazione annuale delle attività, ci troviamo di fronte alla necessità di reperire le risorse per il nostro personale. Cosa facciamo?
Il terzo domandone
Attiviamo, sulla base di convenzioni con enti terzi (cooperative, fondazioni,…), soggetti esterni che si preoccupano di assumere
Con il 5% delle offerte annualmente ricevute, finanziamo l’assunzione; il Direttore provvede alle firme sui contratti
Ci rivolgiamo all’economo diocesano, affinché provveda all’interno delle più generali risorse da destinare annualmente al funzionamento degli Uffici diocesani.
Il quarto domandone
Un abituale offerente, si presenta in Caritas per consegnare una somma per le nostre attività. Con l’occasione, visto che la somma è consistente, chiede indicazioni sulla deducibilità. Come ci comportiamo?
Il quarto domandone
Rilasciamo una nostra ricevuta, numera progressivamente, assicurandone la detraibilità (le attività svolte sono le medesime delle ONLUS)
Rilasciamo una nostra ricevuta solo se l’offerta non è in contanti, ma non possiamo agevolarlo per quanto attiene alla deducibilità
Lo accompagniamo in economato, affinché depositi la somma, indirizzata alle attività della Caritas; per la deducibilità, la risposta è negativa.
Il quinto domandone
Come ogni anno, veniamo coinvolti nella ripartizione dell’ottopermille diocesano. Quale è il nostro ruolo?
Il quinto domandone
Non c’è un ruolo preciso: ogni anno cambia…
La Caritas deve essere “sentita” dal Vescovo, per la parte che attiene agli interventi caritativi
Il ruolo è quello di avanzare proposte progettuali di ripartizione dei fondi
Il sesto domandone
Un ente morale, dotato di circoscritta autonomia, con un suo statuto, di cui il Vescovo è il Presidente, con un suo Bilancio e un suo Comitato di Direzione
Un soggetto ecclesiale di terzo settore, fiscalmente parificato alle ONLUS
Un ufficio diocesano, simile a tutti gli altri, collegato ad un Fondo per la Carità in cui affluiscono le offerte a ciò destinate
Il settimo domandone
Dopo aver prestato servizio civile, un giovane si presenta in Caritas e offre una disponibilità per dare una mano a titolo volontario “dove serve”, mentre termina gli studi. Cosa facciamo?
Il settimo domandone
Gli facciamo sottoscrivere una dichiarazione di “impegno a titolo volontario” e di rinuncia ad ogni tipo di retribuzione
Non potendo soddisfare direttamente questo suo desiderio, lo indirizziamo ad una Associazione di Volontariato con cui abbiamo una convezione
Lo invitiamo “a prendere servizio” senza ulteriori formalità, garantendogli il rimborso delle spese vive: la Caritas è una organizzazione di volontari!
L’ottavo domandone
Di fronte alle continue richieste di un crescente numero di famiglia in difficoltà per un aiuto alimentare, decidiamo di istituire un servizio di “pacchi”. Come ci comportiamo?
L’ottavo domandone
Ci attrezziamo per raccogliere, stoccare e poi distribuire beni alimentari direttamente dai produttori, rilasciando apposite ricevute in esenzione IVA
Non potendo beneficiare di particolari agevolazioni come soggetto ecclesiale, decidiamo di costituire un soggetto ONLUS ad hoc per la distribuzione o ci convenzioniamo a livello diocesano con il Banco Alimentare
Ci rivolgiamo all’AGEA, predisponiamo tutta la documentazione come Caritas Diocesana, e - seguendo le istruzioni - forniamo gli aiuti richiesti.
Il Nono domandone
Dopo molte discussioni, si decide di ristrutturare la sede del centro di ascolto. Cosa facciamo?
Il Nono domandone
L’incarico per la direzione lavori e la stipula del contratto di appalto, seguono le normali previsioni di legge e sono gestiti dall’Ufficio Tecnico dell’Ente Diocesi
Incarichiamo un geometra in pensione, che accetta di dirigere i lavori con rimborso spese forfettario; la ditta incaricata, visto il non elevato importo, è scelta direttamente dal geometra.
Incarichiamo una ditta, dopo una selezione attenta, con cui stipuliamo un accordo scritto.
Il decimo domandone
Per la gestione delle opere segno, viene deciso di costituire un ente gestore. Come ci orientiamo?
Il decimo domandone
Male, perché non è necessario. Come Caritas, nel rispetto delle norme, possiamo già fare tutto!
Decidiamo di costituire un soggetto fondazionale, civile o ecclesiale che sia, il cui comitato di gestione è nominato per la maggioranza dal Vescovo Diocesano
Pensiamo di favorire la costituzione di una associazione di volontariato, il cui presidente diviene il Direttore, così la controlliamo meglio.
L’undicesimo domandone
Il Bilancio è rappresentato dalla apposita sezione del Passivo dello SP dell’Ente Diocesi (il Fondo della Carità) ed è predisposto dall’Economo Diocesano
Il Tesoriere della Caritas predispone un bilancio, stato patrimoniale, conto economico e nota integrativa, che viene sottoposto all’approvazione della Diocesi
Non avendo obblighi particolari di bilancio, contrapponiamo le entrate di cassa alle uscite; la differenza la destiamo ogni anno
Il dodicesimo domandone
Una catena di supermercati ci propone un progetto: una percentuale della spesa che ogni famiglia realizzerà in un certo arco di tempo, utilizzando una “carta fedeltà” della catena, sarà devoluto alla nostra Caritas per progetti di inclusione sociale. In cambio, ci chiede di condividere un piano comune di comunicazione e la presenza del logo della caritas nella carta magnetica. Come operiamo?
Il dodicesimo domandone
Prontamente inviamo via mail il logo e ci prepariamo ad un lancio comunicativo comune
Dopo una opportuna valutazione complessiva dell’operazione, sottoponiamo la decisione finale al vaglio del Vescovo Diocesano
Predisponiamo una convenzione a firma del Direttore della Caritas, costruendo in parallelo un progetto di impiego delle somme
Il tredicesimo domandone
La locale Fondazione Bancaria decide di erogarci un contributo finanziario: tra la documentazione richiesta figura anche lo statuto. Che facciamo?
Il tredicesimo domandone
Andiamo nel sito di Caritas Italiana e …copia & incolla!
L’Ente Diocesi non ha statuto: conseguentemente forniamo un estratto dal registro delle persone giuridiche della Prefettura
Dopo lunghe ricerche, ritroviamo il regolamento caritas che, opportunamente fotocopiato, viene unito alla documentazione da predisporre
Il quattordicesimo domandone
Dopo il terribile terremo in Abruzzo, Caritas Italiana lancia una colletta a livello nazionale. Noi, a livello diocesano, …
Il quattordicesimo domandone
Rilanciamo la colletta, raccogliendo fondi sia a livello diocesano che invitando a inviare i fondi direttamente al livello nazionale se si necessita della deduzione fiscale
Apriamo una nostra raccolta fondi, indicando solo i nostri riferimenti: trasferiremo i fondi al livello nazionale solo sulla base di progettualità condivise
Apriamo una nostra raccolta fondi, indicando solo i nostri riferimenti: grazie ai nostri contatti, abbiamo già individuato le reali necessità e vi provvederemo direttamente
Il quindicesimo domandone
Il Comune ci vuole affidare in convenzione un servizio mensa per i poveri. Noi, dopo attento studio…
Il quindicesimo domandone
Utilizzando il codice fiscale della caritas diocesana, predisponiamo una bozza di convezione a firma del Direttore.
Dopo attenta valutazione, predisponiamo una bozza di convenzione fra l’Ente Diocesi e il Comune: dopotutto fra le finalità di religione e culto ci sono anche quelle caritative!
Coinvolgiamo un ente terzo, che per conto della Caritas-Diocesi, si proponga come soggetto giuridico indipendente ma capace di ben interpretare la nostra “ispirazione caritas”.
Il sedicesimo domandone
Riceviamo una comunicazione da parte di un Professionista circa la necessità di operare l’aggiornamento della valutazione dei rischi, ai sensi della normativa sul posto di lavoro (dlgs 81/2008). E noi…