La storia dell’azienda1914-1945
1914-1927:emigra a
Boston e in California,
dove apre un
laboratorio per la
creazione di scarpe su
misura, acquisendo il
nome di “calzolaio delle
stelle”. Apre un negozio
di calzature a
Hollywood.
1927: torna in Italia e
fonda la sua prima
azienda a Firenze.
1938-1948: compra il
palazzo Spini Feroni,
dove apre un negozio
monomarca. Aprirà DOS
anche a Roma, Londra e
successivamente a New
York.Nel 1938 inventa la
zeppa di sughero, primo
brevetto nella storia
della moda..
1945-1980
Durante la Seconda
Guerra Mondiale
espande l’azienda: i
suoi 700 artigiani
riescono a realizzare a
mano 350 paia di
scarpe al giorno.
1960: con la morte di
Salvatore Ferragamo
prende le redini
dell’azienda la moglie
Wanda Miletti.
1965-1980: viene
creata una linea di
vestiti d’alta moda da
donna; iniziano ad
essere realizzati i
primi accessori e i
primi capi in seta.
1981-2001
1986-1994: aperto il
mercato in Medio-
Oriente con i primi
DOS a Hong Kong e a
Shanghai.
1995: inaugurazione
del museo Ferragamo
nel palazzo Spini
Feroni.
1997-2001: viene
creata con Bulgari la
Ferragamo Parfums.
2002-2011
2006: assunzione di
Michele Norsa come
amministrazione
delegato, in previsione
della quotazione in
borsa del gruppo.
2007-2009: vengono
realizzati 10000 paia di
scarpe al giorno
rispetto ai 6500 degli
anni ’60. Apertura
dell’e-commerce in EU
e USA.
2011: Ferragamo si
quota in borsa.
Modello di governance: Di proprietà per il 56% della Ferragamo Finanziaria
s.p.a., riconducibile al 100% alla famiglia Ferragamo.
Maggior libertà e velocità nei processi decisionali
dell’amministratore delegato Michele Norsa.
Attaccamento al territorio d’appartenenza.
L’orizzonte temporale degli investimenti è di ML.
Vincolo finanziario -> Risolto con la quotazione in
borsa e mettendo a disposizione del MTA azioni pari al
25% del proprio capitale sociale.
Vincolo economico -> Aggirato diversificando i settori
di produzione e con le joint venture con aziende
esterne.
Scarsa managerialità -> Assunzione di Michele Norsa,
come amministratore delegato.
Padronale
Perché
Padronale
anche se
Azionisti & Controllo aziendale
Azionista Principale
•Ferragamo Finanziaria S.p.A., che ne
detiene il 56,2%. La Ferragamo
Finanziaria è al 100% di proprietà della
famiglia.
Azionisti secondari
•Componenti della famiglia per il
10,75%.
•Majestic Honour Limited, di proprietà
di Peter Woo, per l’8%.
Il 25% del capitale sociale FLOTTANTE
nella Borsa Italiana S.p.A.
La Leva Azionaria
La leva azionaria assume
molta importanza nel
controllo della Ferragamo
Parfumes S.p.A. e di Zefer
S.p.A..
La Ferragamo Finanziaria
S.p.A., infatti, tramite il
possesso del 56,2% della
Salvatore Ferragamo e il
meccanismo della leva,
detiene il controllo anche
delle due società sopracitate.
La Leva Azionaria II
Analogamente la
Ferragamo
Finanziaria controlla
le 32 società di
distribuzione della
Ferragamo S.p.A.
Organigramma
L’assetto organizzativo
della Salvatore
Ferragamo S.p.A. è
misto. La produzione è
organizzata in maniera
divisionale per segmenti
di mercato mentre è
funzionale nella logistica,
nella distribuzione e nel
marketing.
Catena del valore: attività primarie
Creazione e Sviluppo
del Prodotto
Campagna Vendite,
Marketing &
Distribuzione
Acquisto Materie
Prime
• Calzature pelletterie e accessori vengono inviati ad Osmannoro, RTW a
Prato.Logistica distributiva
•Impostazione della Collezione ,che parte da un input del direttore
creativo, dato ,una volta considerate le ricerche di mercato.
•Disegno e Ricerca di Materiali.
•Prototipi: consentono l’individuazione delle eventuali problematiche
•Previsioni Commerciali.
•Sviluppo Campionari.
•Editing e Pricing.
•Industrializzazione: produzione in serie della collezione effettuata in blind
order
•Presentazione della collezione negli showroom del Gruppo e
ricezione degli ordini dei direttori dei DOS.
•Marketing: si concretizza nella rappresentazione dei prodotti come
l’apice della moda e del lusso Made in Italy.
•Distribuzione e vendita: presso DOS, POS, e-commerce e punti
vendita multimarca in 90 Paesi.
Rientra nelle attività primarie del Gruppo in quanto la
produzione dipende da materie prime insostituibili di alta
qualità.
Catena del valore: attività di supporto
• uffici di gestione del servizio
• uffici di visual merchandising
• uffici di assistenza e servizio clienti
Attività di
distribuzione &
assistenza clienti
• Attività di management
• Business development
• Direzione risorse umane
• Direzione della comunicazione
• Ufficio legale
Attività
infrastrutturali
• Promozione del marchio
• Promozione del territorioAttività di immagine
Attività interne all’azienda necessarie al suo funzionamento quali:
Risorse Materiali
Finanziarie
Auto-
finanziamento da
soci.
Finanziamenti
bancari
da rifondere in
breve termine,
contrattati a livello
di Gruppo.
Fisiche
beni immobili:
5 beni immobili presso Sesto
FiorenJno→ complessi industriali e
uffici.
4 immobili in USA e 1 in Korea del Sud →
uso commerciale.
Vari immobili in locazione ubicati in
Italia, Hong Kong e Shanghai, ma anche
Argentina, Taiwan e Miami →uso
commerciale, showroom, uffici e
depositi.
2 unità commerciali presso gli aereporti
di Fiumicino e Venezia→ vendita al
dettaglio .
materie prime: pelli, tessuti
sintetici, tessuti vegetali.
Risorse Immateriali
Umane:
Più di 2000
artigiani
altamente
specializzati.
400 dirigenti.
500 impiegati nella
rete commerciale.
Tecnologiche:
Brevetti: oggi il Gruppo
vanta più di 350 brevetti
tra cui la zeppa in sughero
e la suola metallica.
Attività di ricerca e
sviluppo:
Studio di nuovi materiali
e nuovi prodotti.
di immagine:
Marchio classico:
Sinonimo in tutto il mondo di
eleganza Made in Italy.
Palazzo Spini Feroni:
Una volta sede dell’azienda,
ora flag store e museo in
memoria del fondatore e delle
sue creazioni.
Prodotti talmente famosi da
essere ormai quasi un
secondo logo quali la scarpa
Vara e l’ornamento Gancino.
Competenze distintive
• Storicità del marchio, sinonimo di glamour, eleganza, artigianalità,
creatività e innovazione.
• Utilizzo di materiali rari di pregio nonché di dettagli spesso insoliti.
• La personalizzazione della produzione in serie e "made to order“:
possibilità di effettuare ordinazioni su misura.
• Tipi di lavorazione che richiedono grande abilità (non solo manuale) dei
calzolai.
• "Ferragamo World" incarna la sensibilità ambientale e sociale: prodotti
in materiale eco-friendly e una percentuale dei ricavi finanziano in India
progetti di micro-ospedali per la maternità.
• Assistenza al cliente molto attenta tra cui un servizio di rimessa a nuovo
delle proprie calzature.
FATTORI DI FORZA:
• Espansione dei DOS a livello internazionale: oggi i
monomarca Ferragamo sono distribuiti in America,
Europa e Asia, per un totale di 90 Paesi.
• Diversificazione dei prodotti (abbigliamento,
calzature, accessori, profumi).
• Continua modernizzazione della struttura
organizzativa che permette al gruppo di
raggiungere performance sempre migliori.
• Presenza di un manager nonostante
l’orientamento padronale dell’azienda: egli ha
l’obiettivo di ottimizzare la pianificazione della
produzione.
•Capacità di adeguare la produzione al contesto e
al periodo storico.
FATTORI DI DEBOLEZZA:
• Dipendenza da materie prime di alta qualità;
l’aumento del prezzo delle materie prime può
comportare una forte flessione sui ricavi del
Gruppo.
• Esternalizzazione di alcune attività produttive:
dipendenza del Gruppo da un’azienda esterna.
• Mancanza di clausole contrattuali di fine
rapporto con aziende produttrici e fornitrici.
• Minor notorietà a livello di massa rispetto a
marchi che operano nello stesso settore quali
Armani, Gucci, Prada, Hermes.
Conclusioni
Conclusioni II
0
100000
200000
300000
400000
500000
600000
700000
800000
900000
fatturato
2007
fatturato
2008
fatturato
2009
fatturato
2010
Fatturato Ferragamo
S.p.A. in migliaia di €
Nonostante la crisi il fatturato di Ferragamo S.p.A., riportato qui in migliaia di euro, è
rimasto quasi costante negli ultimi 4 anni, anzi è aumentato nel 2010, confermando che
questa è un’azienda in crescita.